FERROVIE E ROSETO DEGLI ABRUZZI DUE PROGETTI

Milioni di euro, ma manca qualcosa. Cogliamo le opportunità. Da una seconda linea eco mostro e barriere in centro città pensiamo alla Roseto del 2050

Roseto degli Abruzzi, 25 novembre 2023.  Lo scorso settembre RFI ha lanciato un progetto di ammodernamento dell’intera tratta della Ferrovia Adriatica, un intervento enorme con enormi finanziamenti. Anche Roseto degli Abruzzi è coinvolta in questo progetto con la creazione di una seconda linea che dovrebbe passare con decine di km di galleria , sotto le colline di Cologna e poi della Riserva per poi bucare Colle Magnone, cuore della Riserva, e tornare sulla linea esistente.

Costo stimato in milioni di euro , guadagno in termini di tempo di  percorrenza stimata zero, come riportato dalle schede progettuali. Quindi un’opera che va a impattare sul quadro naturale, distrugge terreni agricoli per guadagnare nulla in termini di tempo e di opportunità per il territorio. Ovviamente siamo contrari e ci faremo valere.

La seconda idea sono le famose barriere antirumore.  Tale progetto prevede di isolare l’intera massicciata ferroviaria con barriere alte fino a 10/12 metri rispetto al piano stradale, poste su entrambi i lati (est e ovest) della massicciata, per il tratto di linea ferroviaria circoscritto tra via Tamigi (fiume Vomano) e via Riccitelli (torrente Borsacchio) e lungo complessivamente 6 chilometri. Lo scopo è mitigare l’inquinamento sonoro. Ma questa mitigazione ha un costo enorme in termini di sostenibilità e decoro e non è un caso se in tutte le regioni nelle quali le barriere sono state finora proposte si è trovata resistenza nella popolazione e negli enti locali che, unanimemente, si sono opposte.

Vedi Marche o Liguria. Lo stesso Consiglio Comunale di Roseto degli Abruzzi, nella seduta del 7/03/2019 (Deliberazione n. 1/2019) si dichiarò all’unanimità contraria a tale proposta, sia la maggioranza del tempo che dalla minoranza di allora. Ovviamente tale opera ha un senso nei tessuti urbani, metropolitani ma non nei comuni turistici come Roseto. Bisogna bene soppesare il rapporto beneficio e svantaggi. Un muro di pannelli fino a 10 metri che taglia in due la città e gli scorci darà si benefici acustici ma a quale prezzo per paesaggio, vivibilità e decoro urbano?

In attesa di maggiori informazioni su entrambi i progetti, per cui abbiamo chiesto già incontri in Regione Abruzzo, lanciamo ancora una volta l’idea di aprire un tavolo di confronto non con noi, che siamo una umile associazione locale, ma con la cittadinanza e gli enti sovracomunali , in primis la Regione, per valutare l’impiego di questi enormi fondi a disposizione per costruire la Roseto degli Abruzzi del futuro e di quelle delle sette sorelle del turismo balneare. Una Roseto attrattiva per turisti e Aziende.

Visto che in futuro la linea verrà arretrata valutiamo insieme alla cittadinanza una idea progettuale per arretrare la ferrovia, liberare spazi urbani per collegamenti ciclo pedonali sull’ex tracciato , oppure lasciare la linea ferroviaria esistente per collegamenti regionali, magari treni turistici  e  dirottare alta velocità e merci sulla linea arretrata con magari un HUB ferroviario in zona Autoporto per creare una opportunità logistica per Roseto ed i comuni vicini . Un Hub merci in una zona industriale, con l’esistente autoporto, casello autostradale e ferroviario, sarebbe un bel punto per attrarre industrie nel comune e fornire lavoro ai cittadini di Roseto e zone limitrofe.

Una semplice idea per decongestionare la città e migliorare la vita di cittadini e turisti e l’opportunità di creare un polo logistico per attrarre aziende ed industrie che troverebbero uno snodo unico per arrivo e partenza merci. Pochi comuni hanno una simile opportunità da pianificare.

Ovviamente sono solo proposte ma il tempo di costruire il futuro è ora.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




ISCOT: REVOCATA PROCEDURA DI LICENZIAMENTO DI 32 LAVORATORI

Lanciano, 25 novembre 2023. Lo scorso 27 ottobre, a mezzo pec, le OOSS si sono viste recapitare dalla ISCOT ITALIA SpA l’apertura di una procedura di licenziamento per 32 lavoratori dell’appalto MDR che l’azienda gestisce all’interno dello stabilimento Stellantis di Atessa in scadenza il 30 novembre prossimo. Nell’appalto sono coinvolti anche 10 lavoratori con contratti interinali e il 30 ottobre l’USB ha proclamato lo stato di agitazione, chiedendo il ritiro della procedura di licenziamento, comunicandolo anche a Stellantis e al Prefetto di Chieti.

L’esame congiunto richiesto dall’USB e della FISASCAT CISL, per salvaguardare i lavoratori e i livelli occupazionali, si era tenuto il 16 novembre presso la sede di Confindustria di Chieti-Pescara con la richiesta delle OOSS di ritiro della procedura ma, in mancanza di notizie precise da parte della committente, si era concordato un rinvio alla giornata del 24 novembre con l’impegno di acquisire informazioni da Stellantis.

Nel secondo incontro, del 24 novembre, la direzione aziendale ISCOT ha informato le OOSS che Stellantis aveva comunicato nella giornata stessa una proroga di affidamento dell’appalto con termine 31 gennaio 2024 pur ribadendo le motivazioni della procedura di licenziamento.

A fronte di tale comunicazione tutte le OOSS hanno chiesto la revoca della procedura di licenziamento collettivo non sussistendo più i presupposti che l’avevano legittimata e la ISCOT ha accettato tale richiesta rendendo esperito e concluso l’esame congiunto con parere favorevole ai sensi di legge 223/91.

L’USB esprime soddisfazione per l’esito dell’esame congiunto pur permanendo una situazione di incertezza in quanto nel periodo che conduce alla scadenza della proroga dell’affidamento dell’appalto alla ISCOT, 31 gennaio 2024, si dovrebbe tenere la gara di appalto che dovrebbe permettere l’applicazione delle clausole sociali e il passaggio dei lavoratori all’azienda aggiudicante.

Sappiamo che in queste situazioni bisogna sempre essere vigili per evitare brutte sorprese e lo saremo.

I lavoratori potranno trascorrere un Natale non serenissimo ma con fondate speranze sul futuro.

USB lavoro privato provincia di Chieti/Pescara

Usb Iscot Stellantis Atessa

Usb Iscot Fca Plastic

Unione Sindacale di Base

Federazione Abruzzo e Molise




ROMANISTAN di Luca Vitone

La proiezione del Film giovedì 30 Novembre ore 18:00 Cinema Massimo

Pescara, 24 novembre 2023. Romanistan è il progetto vincitore dell’Italian Council che ha dato vita a un libro, un film e una mostra sulla cultura romaní, a cui Vitone ha dedicato diversi progetti e opere nel corso della sua attività. Il popolo Rom rappresenta infatti per lui un ideale moderno e transnazionale di popolo, forse un esempio possibile, anche alla luce delle attuali migrazioni di massa. Il titolo Romanistan è tratto dalle parole di Manush Romanov che immaginò la possibilità di dar vita ad un utopico paese Rom.

Il film è il racconto del viaggio compiuto da Vitone per ripercorrere a ritroso, da Bologna a Chandigarh, il cammino di Rom e Sinti dall’India nordoccidentale fino all’Italia. Sulle tracce di una migrazione avvenuta tra l’VIII e il XIV secolo, l’artista approfondisce l’interesse per la cultura romaní. Il racconto della migrazione diviene lo strumento per una riflessione più ampia sull’idea di luogo e viaggio, di comunità e tradizione, del perpetuarsi di cliché e stigma sociali.

Il viaggio di ritorno alle origini del popolo Rom è rappresentato con uno sguardo ‘da fuori’ che evita gli stereotipi ai quali i Rom sono comunemente associati, andando alla ricerca della borghesia intellettuale attraverso l’incontro con personalità della politica, attivisti sociali, accademici. Il progetto documenta il viaggio iniziato da Luca Vitone il 25 maggio 2019 insieme alla troupe composta da un esponente della cultura romaní in Italia, un direttore della fotografia, un operatore, un fonico, un addetto alla produzione e alla logistica, due autisti professionisti.

Il film, un vero e proprio road movie, si apre simbolicamente mostrando gli affreschi del primo pittore rom della storia dell’arte, Antonio Solario, detto lo Zingaro. Nei 42 giorni di viaggio, a bordo di due van, la troupe ha attraversato la Slovacchia, la Croazia, la Serbia, la Romania, la Bulgaria, la Macedonia, la Grecia, la Turchia, la Georgia, l’Armenia, l’Iran, il Pakistan ed è giunta in India. Nel corso del viaggio sono state filmate interviste a personalità Rom che vivono in quei paesi come il parlamentare croato Veljko Kajtazi, l’attivista Lilyana Kovatcheva, il giornalista Orhan Galjus, il musicista e docente Santino Spinelli. Queste si alternano a momenti di vita delle comunità incontrate e vedute dei tanti paesaggi attraversati ripresi dalla camera car.

Il film è stato presentato nelle seguenti istituzioni, cinema e festival:

Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci (Prato); Lo schermo dell’arte (Firenze); MAXXI (Roma); Cinema Ariston (Trieste); n.b.k. (Berlino); Magazzino Italian Art (Cold Spring, New York); Cinema d’Azeglio in collaborazione con CSAC (Parma); Cinema City46 in collaborazione con Weserburg Museum für Moderne Kunst (Brema); Museu de Arte Contemporanea da Universidade de São Paulo in collaborazione con Istituto Italiano di Cultura (San Paolo); Archivio Agnetti (Milano); Parco della Monontagnola (Bologna); Photology Air, Tenuta Busulmone (Noto); Cinema Sivori (Genova); Anteo Palazzo del Cinema (Milano); Festival Il grande Sentiero (Brescia); IIC London (London); Centre d’Art Contemporain (Genève); Cinema Arlecchino (Bologna); Accademia di Belle Arti (Siracusa); Cinema Massimo – Museo del Cinema (Torino).

Il libro Romanistan, pubblicato da Humboldt Books sarà presentato durante la serata.

Il progetto è vincitore della IV edizione del bando Italian Council (2018), concorso ideato dalla Direzione Generale Creatività contemporanea e Rigenerazione urbana del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (DGCCRU), per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo.

Presentazione organizzata dalla Fondazione Zimei nell’ambito della mostra Pickpocket a cura di Massimiliano Scuderi.




PIATTAFORMA DI VALUTAZIONE DEI SERVIZI

Dedicati alle biciclette e a chi le guida OSMOCI in dirittura d’arrivo

L’Aquila, 24 novembre 2023. Entro la prossima settima OSMOCI chiuderà i battenti, almeno dal punto di vista ricognitivo. Ancora pochi giorni di esposizione delle locandine e del funzionamento dei questionari e i sondaggi verranno quindi chiusi e si comincerà a tirare le somme dei numeri raggiunti. I primi tagliandi sono stati esposti a metà del mese di agosto, nelle sedi dei 101 stabilimenti balneari del litorale pescarese, mentre gli ultimi nei punti vendita di alcuni supermercati della città, solo nel mese di ottobre, quindi con tempi in esposizione sicuramente diversi.

Il pianeta dei servizi rivolti alle due ruote, seppur vario e articolato, si presenta con luci ma soprattutto ombre, laddove invece sarebbe necessaria una presenza più massiccia di spazi e soprattutto di maggiore visibilità, in termini di percezione da parte dell’utenza, per agevolare se non dare un segno di accoglienza e sicurezza a chi si sposta in bici.

Nella sua articolazione di ricerca, OSMOCI si occuperà anche di fare una ricognizione puntuale delle varie postazioni di stalli e fare quindi una panoramica delle infrastrutture ad oggi esistenti e della loro consistenza.

ATTENZIONE – Nella home page del sito www.osmoci.it è presente la dashboard del flusso in valore assoluto ed in tempo reale dei questonari compilati e una timeline che ne illustra l’andamento nel tempo.

OSMOCI prende corpo all’interno del Corso di Formazione post-universitario dell’Università degli Studi di Verona, e in particolare di perfezionamento e aggiornamento in: “Esperto promotore della mobilità ciclistica – EPMC“. Ideatore, curatore e referente del progetto è Giancarlo Odoardi.

Tutte le informazioni sono reperibili sul sito: www.osmoci.it e sulla relativa pagina FB

Giancarlo Odoardi

Ri-media.net – Direttore Editoriale – Web Content Editor




DIARIO NOTTURNO

Di sogni, incubi e bestiari immaginari. MAXXI L’Aquila

2 dicembre 2023 | ore 12

L’Aquila, 24 novembre 2023. La mostra presenta le opere di tredici artisti internazionali e omaggia nel titolo uno dei capolavori letterari di Ennio Flaiano. Un invito ad abitare i sogni e a esplorare gli incubi del presente attraverso l’approccio immaginifico, ironico e perturbante delle opere esposte.

Trasformazioni, ibridismi e fluidità creano forme inedite in continuo divenire che si fondono in un’atmosfera onirica e visionaria.

Diario Notturno. Di sogni, incubi e bestiari immaginari è la mostra collettiva curata da Bartolomeo Pietromarchi con Chiara Bertini e Fanny Borel che presenta le opere di tredici artisti internazionali nati nell’ultimo trentennio del secolo scorso: Bea Bonafini, Thomas Braida, Guglielmo Castelli, Giulia Cenci, Caterina De Nicola, Anna Franceschini, Diego Marcon, Wangechi Mutu, Valerio Nicolai, Numero Cromatico, Agnes Questionmark, Jon Rafman e Alice Visentin. A questi si aggiunge un progetto speciale di Giuseppe Stampone in dialogo con le fotografie di Scanno della Collezione Franco e Serena Pomilio.

Diario Notturno, che omaggia nel titolo uno dei capolavori letterari di Ennio Flaiano, invita ad abitare i sogni e ad esplorare gli incubi del presente. In una contemporaneità caratterizzata da trasformazioni costanti, gli artisti coinvolti propongono un comune approccio immaginifico, ironico o perturbante, che, mutuando un termine riferito all’intelligenza artificiale, potrebbe essere definito “generativo”.

All’interno del percorso espositivo, in continuità con l’atmosfera onirica e visionaria delle opere esposte nelle prime sale,  si inserisce il progetto speciale di Giuseppe Stampone che reinterpreta alcuni luoghi significativi del territorio abruzzese attraverso disegni su carta e su legno. Le sue opere sono poi poste in un dialogo con le fotografie del suggestivo borgo di Scanno provenienti dalla Collezione Pomilio e realizzate da Henri Cartier-Bresson, Mario Giacomelli, Hilde Lotz-Bauer, Gianni Berengo Gardin, Mimmo Jodice e Ferdinando Scianna: immagini nelle quali  si riscontra uno sguardo sulla vita quotidiana di uno dei borghi più rappresentativi d’Abruzzo, con particolare attenzione all’operosità delle donne di cui si riconoscono gli abiti tradizionali.




EVANGELII GAUDIUM. L’impegno di Francesco per una Chiesa sociale capace di rompere gli schemi

Quando si celebrano anniversari di documenti ecclesiali, importanti come l’Evangelii gaudium (24.11.2013), si rischia sempre una forma di celebrazionismo. Ma in questo caso…

di Rocco D’Ambrosio

Globalist.it, 24 novembre 2023. Quando si celebrano anniversari di documenti ecclesiali, importanti come l’Evangelii gaudium (24.11.2013), si rischia sempre una forma di celebrazionismo, in cui si tentati di ricadere in una retorica nostalgica di un passato visto come un grande periodo, con grandi personalità e grandi idee, mentre l’oggi è… piccolo, piccolo, in ogni contesto. Non penso che l’Evangelii gaudium meriti questo trattamento sterile, anche perché essa non è una “normale” esortazione apostolica ma il programma dell’attuale pontificato. Quindi riprenderla tra le mani, dopo dieci anni, vuol dire chiedersi se quel programma è stato attuato abbastanza, in parte o per niente proprio. L’occasione mi è stata data dalla partecipazione, questa mattina, in Vaticano, al Symposium at the Dicastery for Integral Human Development on The tenth anniversary of Evangelii Gaudium. Di seguito i punti salienti del mio contributo:

A quelle Chiese esclusivamente ripiegate sui temi etici personali, familiari, sessuali, di inizio o fine vita (si pensi al periodo del ruinismo italiano), papa Francesco ricorda – elemento già presente da sempre nel magistero cattolico – che: “Il kerigma possiede un contenuto ineludibilmente sociale: nel cuore stesso del Vangelo vi sono la vita comunitaria e l’impegno con gli altri. Il contenuto del primo annuncio ha un’immediata ripercussione morale il cui centro è la carità” (EG, 177). Eppure, questa chiarezza sembra non essere ancora molto assimilata, specie nel nostro contesto italiano. Ma forse ci può aiutare quanto segue.

“La Parola ha in sé una potenzialità che non possiamo prevedere. Il Vangelo parla di un seme che, una volta seminato, cresce da sé anche quando l’agricoltore dorme (cfr Mc 4,26-29). La Chiesa deve accettare questa libertà inafferrabile della Parola, che è efficace a suo modo, e in forme molto diverse, tali da sfuggire spesso le nostre previsioni e rompere i nostri schemi” (EG, 22). Il comunicare di cui parla Francesco è un comunicare la Parola lasciando che sia essa a guidarci, anche quando dormiamo (cfr Mc 4,26-29), gustando la sua molteplice efficacia e rompendo gli schemi dell’attuale stile ecclesiale. Gli schemi da rompere – credo che il quadro sia abbastanza chiaro dopo dieci anni di pontificato – sono relativi a temi cruciali quali: l’opzione preferenziale per i poveri, un nuovo slancio missionario, la povertà e la sobrietà nella vita ecclesiale, l’impegno per la giustizia e la lotta contro la corruzione di tutte le istituzioni (Chiesa cattolica inclusa), il debellare la piaga della pedofilia, la collegialità episcopale e la sinodalità ecclesiale, la promozione del laicato e il problema del clericalismo, l’attenzione ad alcune prassi familiari, un rinnovato impegno ecumenico, la promozione della pace, la cura della natura, per citare i maggiori. E forse il primo schema da rompere è quel modo in cui spesso ragioniamo e comunichiamo, cioè il parlare “più della legge che della grazia, più della Chiesa che di Gesù Cristo, più del Papa che della Parola di Dio” (EG, 38)

Per la percezione che ho personalmente, specie per la situazione italiana che conosco meglio, non tutti i fedeli laici e i pastori, dei vari settori ecclesiali, hanno accettato l’invito a rompere gli schemi. Questa opera di “rottura” non necessita affatto, specie nella Chiesa, di creare partiti, fazioni o correnti. Per evitare di spaccarsi bisogna accettare il Vaticano II come punto di non ritorno del cammino secolare della Chiesa cattolica. Ma questo, purtroppo, non è successo: attualmente i gruppi a favore o contro il magistero attuale sono sempre più agguerriti e chiusi, a scapito del dialogo, tema, del resto, affrontato da papa Francesco tantissime volte. Per non parlare di coloro, pastori e fedeli laici, che vivono in un’ambiguità ecclesiologica e pastorale, forse in attesa che questo pontificato passi quanto prima e si ritorni a posizioni passate, se non proprio preconciliari.

Una parte cospicua dell’esortazione (EG, 135-159) è dedicata all’omelia come momento privilegiato del comunicare pastorale. Perché tutta questa attenzione? Francesco lo spiega introducendo il discorso: “Mi soffermerò particolarmente, e persino con una certa meticolosità, sull’omelia e la sua preparazione, perché molti sono i reclami in relazione a questo importante ministero e non possiamo chiudere le orecchie”. Considerata questa situazione Francesco tiene a ribadire quanto l’omelia sia “la pietra di paragone per valutare la vicinanza e la capacità d’incontro di un Pastore con il suo popolo. Di fatto, sappiamo che i fedeli le danno molta importanza; ed essi, come gli stessi ministri ordinati, molte volte soffrono, gli uni ad ascoltare e gli altri a predicare. È triste che sia così” (EG, 135). Il loro, come il disagio di tanti, il papa lo vuole superare invitando i suoi preti a concentrarsi sul valore e sull’importanza dell’omelia. Sono tanti i riferimenti teorici e i consigli pratici che Francesco fornisce. La loro profondità e utilità vanno colte nel testo stesso. Sono migliorate le omelie in questi ultimi dieci anni, magari seguendo le indicazioni di papa Francesco?

Il testo dell’esortazione, un po’ in tutti i suoi molteplici punti dottrinali, esperienziali e comunicativi, si pone come un riferimento che pone ancora molti interrogativi all’interlocutore e lo scuote profondamente. E se questi non vuole essere scosso nelle sue certezze, il testo potrebbe creare in lui una forma di fastidio. Di fastidio Francesco parla quando accenna al rifiuto del mondo politico ed economico delle indicazioni etiche (EG, 203). Tuttavia, non si può negare che questo fastidio anche per temi quali il cattivo potere e la corruzione nella Chiesa e nel mondo (EG, 80, 202-208), l’impegno per la promozione dei poveri (EG, 176-216). Nell’esortazione il papa arriva persino a chiedere umilmente scusa; il suo intento è solo quello di aiutare tutti ad avere “uno stile di vita e di pensiero più umano, più nobile, più fecondo, che dia dignità al loro passaggio su questa terra” (EG, 208). E ciò vale ancora dieci anni dopo.

Evangelii gaudium: l’impegno di Francesco per una Chiesa sociale capace di rompere gli schemi (globalist.it)




L’ISA INAUGURA LA STAGIONE DI ATRI

Gaetano Di Bacco al Sassofono e Giulio Marazia sul Podio.  Sabato 25 novembre ore 18 – L’Aquila, Ridotto del Teatro Comunale V. Antonellini. Domenica 26 novembre ore 17 – Atri, Teatro Comunale

L’Aquila, 24 novembre 2023. Dopo il successo de Il Trovatore al Marrucino di Chieti, l’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese torna per la quarantanovesima stagione dell’ente con un concerto dedicato ai capolavori musicali de “L’Europa tordoromantica e modernista”. Solista ospite il M° Gaetano di Bacco, sul podio il direttore Giulio Marazia.

Primo appuntamento alle 18.00 di sabato 25 novembre all’Aquila, sul palco del Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini”, domenica 26 novembre alle 17.00 replica nel Teatro Comunale di Atri per l’inaugurazione della stagione dei concerti: un percorso musicale ricco e vario, articolato in cinque appuntamenti da novembre ad aprile, realizzato dall’ISA con il sostegno del Comune di Atri come dice l’Assessore alla Cultura, Domenico Felicione: “La nostra città anche quest’anno ospita una prestigiosa stagione musicale. Per noi è motivo di grande orgoglio. Grazie a questi appuntamenti, gli appassionati e quanti vogliono avvicinarsi a questa meravigliosa forma d’arte, potranno viaggiare nel tempo con i grandi compositori e apprezzare la musica sinfonica dal vivo. Una esperienza unica e emozionante. Tanti raggiungono Atri anche dalla costa e dalle aree interne per godere di questi appuntamenti e questo ci spinge a lavorare sempre con entusiasmo per una offerta culturale varia e di qualità. Ringrazio il direttore artistico dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese, Ettore Pellegrino per la rinnovata collaborazione, i musicisti che calcheranno il nostro palcoscenico, i direttori e soprattutto il pubblico”.

Il programma del concerto comprende la Pavane op. 50″ di Fauré, il Premier Concerto per sassofono e orchestra di Gilson, il  Concertino per sassofono e orchestra di Ibert e la  Suite ceca in re maggiore per orchestra op. 39 di Dvořák, opere in grado di mostrare la varietà che caratterizza la musica sinfonica nei diversi centri culturali dell’Europa dalla metà dell’Ottocento in poi, quando profondi mutamenti politici e sociali sconvolgono la civiltà occidentale e si riflettono anche sul pensiero filosofico, sulla cultura e sull’arte. In musica entrano in crisi le forme ereditate dall’età classica e si preferiscono composizioni sempre più elaborate e complesse che sortiscono a esiti molto vari e personali, con connotazioni diverse, a seconda non solo della formazione e della sensibilità dell’autore, ma anche del contesto culturale in cui si trova ad operare e all’area geografica di appartenenza.

Una varietà che il pubblico dell’ISA potrà apprezzare grazie al programma di questa produzione in cui sarà impegnato Gaetano Di Bacco, tra i sassofonisti italiani più apprezzati e con una rilevante attività concertistica, oramai quarantennale con oltre 1700 concerti alle spalle, 150 tournée in Europa, Africa, Asia, Medio ed Estremo Oriente, America del Nord e del Sud, dopo il debutto al Teatro dell’Opera di Roma nel 1983. Fondatore del Quartetto d sassofoni   Accademia, docente di sassofono al Conservatorio L. D’ Annunzio di Pescara, ha inciso 12 compact disc e pubblicato musica per sassofono per le Edition G. Billaudot e Edition Lemoine Paris.

Per entrambe le date biglietti e abbonamenti sono in prevendita online su ciaotickets.com e nelle rivendite del circuito autorizzate. Acquisto diretto presso i botteghini aperti nei giorni del concerto a partire dalle ore 16.




LE SCUOLE SCENDONO IN CAMPO

Contro i femminicidi, i soprusi e gli abusi. Il Vicesindaco Lidia Albani e la Commissione Pari Opportunità in piazza Belvedere, poi nelle Medie Pagliaccetti e Bindi. Alla vigilia della Giornata per l’eliminazione della violenza sulle donne.

Giulianova, 24 novembre 2023. Un flash mob per manifestare solidarietà alle donne vittime di violenza è stato messo in atto questa mattina sul Belvedere dagli alunni della Scuole De Amicis e di bivio Bellocchio. È stato, questo scendere in piazza da parte dei ragazzi, dei genitori, degli insegnanti,  il primo degli appuntamenti e delle iniziative previste per il 25 Novembre, Giornata internazionale organizzata per prevenire i femminicidi e ogni altra forma di sopraffazione, fisica o verbale.

Gli studenti della Scuola Pagliaccetti hanno letto dei testi, ballato e messo in scena delle sequenze tratte dal film “C’è ancora domani”. Il Vicesindaco Lidia Albani e le componenti della Commissione Pari Opportunità Patrizia Pomante, Fulvia Sbei e Marisa Recinelli, dopo aver ascoltato e dialogato con le classi, hanno partecipato alle iniziative promosse  dalla Scuola Media Bindi.

All’interno dell’ Istituto, con la psicologa e psicoterapeuta del Centro Antiviolenza La Fenice Cristina Bellocchio, si è parlato con i ragazzi e spiegato loro quante e quali forme di violenza possono essere perpetrate nei confronti delle donne o di soggetti deboli.

L’Amministrazione Comunale e la Cpo ringraziano le dirigenti scolastiche Cristina Di Berardino e Angela Pallini, gli insegnanti, che, con grande sensibilità, hanno prestato attenzione alla Giornata e reso possibile il coinvolgimento dei ragazzi.




DOMANI TANTI APPUNTAMENTI

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne

Roseto degli Abruzzi, 24 novembre 2023. Ricordiamo gli appuntamenti organizzati dal Comune di Roseto degli Abruzzi e dalla Commissione Pari Opportunità, in occasione della “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, che si celebra domani, 25 novembre. Una serie di iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema e sostenere le donne che subiscono violenza fisica e psicologica. Gli eventi sono organizzati in collaborazione con Movimento Italia Gentile, Roseto Art.Lab, Lory a colori e LaAv Roseto.

Dopo il primo appuntamento che si è svolto domenica scorsa presso il teatro del Centro Piamarta con lo spettacolo teatrale “La mia vagina è un fiore. Storie di donne e di violenza” della compagnia “Il Castello di carte” domani, 25 novembre, sono previste diverse iniziative.

A partire dalle ore 11, presso la Biblioteca Comunale, si svolgeranno le letture per bambine e bambini “D’Amore non si muore”, in collaborazione con il Circolo LaAV di Roseto degli Abruzzi.

Alle ore 17, presso il Palazzo del Mare e in collaborazione con “Lory a colori” e “libreria La Cura”, si svolgerà la presentazione del libro “Sottovoce sul cuore”, di Elisabetta Pieragostini.

Alle ore 18.30, sempre presso il Palazzo del Mare, si terrà il panel “Lettere contro la Violenza”, in collaborazione con “Roseto Art.Lab.”.




IL NO ALLA VIOLENZA

Flash mob in Provincia e Messa in suffragio delle vittime

Pescara, 24 novembre 2023. In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, domani 25 novembre alle ore 10.00 ci sarà un Flash Mob presso la Sala Figlia di Iorio a Palazzo della Provincia di Pescara promosso dalla Commissione Pari Opportunità con il patrocinio della Provincia di Pescara.

Domenica 26 novembre alle ore 11.00 ci sarà una Messa in suffragio  delle donne vittime di femminicidio del territorio presso la Parrocchia di S. Antonio di Padova a Pescara, appuntamento voluto da Pro Vita & Famiglia e Fa.Vi.Va. con il Presidente Carola Profeta che spiega: “Anche a Pescara è il momento di porre l’accento in modo più evidente sul tema, motivo per cui il nostro flash mob di domani sarà simbolicamente in ricordo delle donne uccise, così come la Messa sarà un momento di preghiera in ricordo di quante hanno lottato contro la violenza ma non ce l’hanno fatta. Invitiamo alla partecipazione, proprio per dare corpo al contrasto della violenza sulle donne”.

“Si è aperto un dibattito accesissimo dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin, si parla di cause e di colpevoli; talvolta si affronta il tema con superficialità, in altri casi invece viene affrontato senza addentrarcisi pienamente – prosegue. – Il tema è molto ampio e chiama più attori in causa: la famiglia, ad esempio, dove a mio avviso la mancanza della figura del padre può portare una figlia, lo dicono gli studi sociologici, a non riuscire a riconoscere una relazione non sana o una relazione violenta perché non si sente protetta dalla figura del papà”.

“Così come quei ragazzi che crescono senza un padre sono più inclini alla violenza perché il padre è la figura che con autorità pone regole e limiti, insieme a quei ‘no’ che aiutano a crescere. Un monito va fatto anche alla Magistratura: le norme di contrasto alla violenza di genere ci sono, vanno applicate, in caso contrario è inutile chiamare in causa la politica, lo Stato che fa le leggi, le forze dell’ordine che assicurano i violenti alla giustizia”.

“Ora è il momento di unire le nostre forze e contrastare la violenza”- conclude Profeta.




GIORNO DA RICORDARE

Sisma 2016: Castelli, comunità appennino centrale riunita dal Papa

Chieti, 24 novembre 2023. “Quella di oggi è stata una giornata davvero speciale, di forte spiritualità che ha dato ulteriore linfa all’unità e alla coesione che lega la grande comunità dell’Appennino centrale, oggi riunita in udienza con Sua Santità Papa Francesco. Questa esperienza, che porterò sempre con me, ha reso palese il senso di quel ‘metodo sinodale’, che significa ‘camminare insieme’, attraverso il quale dobbiamo compiere l’opera di ricostruzione e di riparazione dell’Appennino centrale. Dopo undici mesi da Commissario i dati parlano finalmente di un cambio di passo. Vedere riuniti insieme tutti i livelli degli enti locali, dai Presidenti delle quattro Regioni del sisma ai 138 Sindaci del cratere, i Vescovi delle nostre diocesi, i Prefetti, i Rettori e i rappresentanti delle professionalità tecniche che contribuiscono alla grande opera alla quale siamo chiamati, restituisce il modo evidente il senso del ‘camminare insieme’ verso un futuro di nuova speranza e di sviluppo per le nostre comunità”. Lo dichiara il Commissario alla Riparazione e alla Ricostruzione sisma 2016 Guido Castelli, che oggi in Vaticano ha preso parte all’udienza privata in Vaticano con Papa Francesco.

“Il Santo Padre ha rivolto parole di vicinanza e di sostegno nei confronti delle nostre comunità, verso le quali, sin dal 2016, ha manifestato grande vicinanza ed empatia. Nel suo intervento Papa Francesco ha toccato temi decisivi, che riguardano molto da vicino il lavoro che quotidianamente svolgiamo. In particolare – aggiunge Castelli – quello legato alla sostenibilità ambientale, che è strettamente connessa con la ricostruzione nel cratere, che si sviluppa attraverso il rinnovo del nostro patrimonio edilizio.

Non a caso anche noi, così come Papa Francesco, saremo alla Cop 28 a Dubai dove la Struttura commissariale presenterà il suo modello di ricostruzione: una buona prassi che prevede di affrontare e gestire l’avanzare della crisi climatica favorendo la presenza dell’uomo e il ripopolamento di questi territori. Il contrasto alla crisi demografica, che da tempo affligge l’Appennino centrale, e il contrasto alla crisi climatica sono due facce della stessa medaglia. Particolarmente rilevante è il fatto che il Sommo Pontefice ha fatto riferimento al Programma NextAppennino, la strategia tesa ad accompagnare il rilancio economico e sociale alla ricostruzione materiale. Le persone che voglio restare, o venire a vivere in queste terre, devono beneficiare di adeguati servizi, opportunità di lavoro e condividere un ambiente comunitario.

Attraverso NextAppennino è proprio ciò che stiamo facendo. Il carattere ‘comunitario’ che abbiamo dato a questa ricostruzione è davvero il tratto distintivo che è alla base del cambio di passo che abbiamo impresso alla ricostruzione. Poter ascoltare insieme le esortazioni e le parole di sostegno di Papa Francesco – conclude il Commissario – ci fa tornare a casa arricchiti nello spirito e ancora più di desiderosi di compiere il nostro dovere fino in fondo, senza risparmiarci mai”.




L’AMORE NON ODIA

25 Novembre – giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne. Rinnovato il protocollo della Rete antiviolenza. Ufficializzati i dati del Centro antiviolenza Donna Alpha. Domani dalle ore 10:30 al Foyer, presentazione nuova stesura del Regolamento comunale sulle pari opportunità

I firmatari: “Istituzioni e associazioni fanno fronte per aiutare le donne che si affidano ad azioni concrete”

Chieti, 24 novembre 2023. Si è aperta con la firma che rinnova il protocollo della rete antiviolenza cittadina la due giorni dedicata alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, organizzata dall’Amministrazione, Assessorato alle Pari opportunità, con il Centro antiviolenza del Comune Donna Alpha.  Al Museo Costantino Barbella stamane si sono ritrovate le autorità e le associazioni firmatarie dell’intesa, le cui prime firme sono state poste dal sindaco Diego Ferrara, dal Prefetto S.E. Mario Della Cioppa, dal direttore generale della Asl 2 Thomas Schael, dalla coordinatrice della rete e responsabile del centro antiviolenza Donna Alpha Marialaura Di Loreto, in presenza dell’assessora alle Pari Opportunità Chiara Zappalorto.

A seguire, sempre al Barbella, la presentazione dei dati della Rete, con il report dell’attività della rete antiviolenza per il 2023 che si è aperta con un minuto di rumore in memoria di Giulia Cecchettin e a favore di una mobilitazione istituzionale, sociale e culturale per la prevenzione dei femminicidi e promozione di una cultura nuova. Guarda il video: https://fb.watch/owbChDVGod/

“Il protocollo è foriero di un’azione concreta e utile per la comunità e per le donne che vivono situazioni di violenza e hanno la forza, il tempo e il coraggio di denunciare e di provare a uscire – così il sindaco Diego Ferrara alla firma del protocollo – . Ringrazio il Prefetto che con la sua autorevole firma e presenza porta la città nella rete nazionale della prevenzione, una conferma che per noi equivale a consolidare sia l’unione per la lotta a quella che è una realtà sempre più pesante, perché inspiegabile e ingiustificabile da tutti i punti di vista, sia un’azione che unisce tutte le istituzioni e tutte le realtà sociali e culturali, nonché economiche che tutelano e aiutano le donne a uscire da queste spirali vive. Ringrazio anche la Asl, perché il ruolo delle istituzioni sanitarie è fondamentale per l’emergenza e per l’approccio alla casistica. Ma soprattutto ringrazio il motore della rete, dalla sociologa Marialaura Di Loreto che ne è motore anche come coordinatrice del centro antiviolenza, a tutte le associazioni e realtà firmatarie, che sono un braccio operativo prezioso e sempre attivo, che rende concreta l’azione decisa e promossa dalle istituzioni. Uniti dobbiamo agire ora sull’educazione a tutti i livelli per la tutela delle donne e per far crescere i nostri figli con una sensibilità nuova”.

“Necessario modificare il protocollo per adeguarlo alle nuove leggi, alla situazione aggiornata sulla violenza di genere che è diventata più subdola e più efferata, come dimostra la morte di Giulia e le 106 donne uccisa da gennaio a oggi – illustra Marialaura Di Loreto nella presentazione dei dati della rete – . Alcune sono le novità sui firmatari e contenuti: l’ingresso del tribunale dei Minori, perché abbia valore il trauma della violenza passiva, dei figli costretti ad assistere alla violenza sulle madri e la Casa circondariale, con cui abbiamo già lavorato in tal senso; le azioni sui sex offender perché chi fa violenza va punito e deve essere seguito. I dati. Nell’ultimo anno sono 300 le donne che si sono rivolte al centro attraverso il numero verde 8004325500: 172 le richieste di informazioni, 47 le consulenze legali. Ammontano a 178 le prese in carico. Il profilo che emerge dai dati: per il 36% si tratta di donne dai 30 ai 39 anni, per l’86% italiane. Fautori della violenza sono per il 43% i mariti, per il 20% i compagni e per il 18% gli ex mariti, a seguire ex fidanzati, fidanzati, famigliari, conoscenti ed ex compagni, tutti di origine per l’89 per cento italiana. Guardando al tipo di violenza: il 36 per cento subiscono violenza psicologica; per il 22 fisica; per il 16% sessuale ed economica (pari grado) e stalking 10%. Atroce la violenza fisica: spintoni, schiaffi, scuotimenti e tirate di capelli il 30%; pugni, morsi, testate e cadute per il 24%; utilizzo di oggetti contundenti, il 21%; a seguire strangolamento, uso di armi da fuoco e da taglio, cacciate di casa. Rilevante anche la violenza economica: dal mancato pagamento dell’assegno, all’abbandono economico, al controllo delle spese personali, all’impedimento della ricerca e mantenimento dell’impiego. Sulla violenza sessuale: il 27% un rapporto sessuale subito; richiesta di atti sessuali umilianti; molestie; stupro; prostituzione forzata. Per uscire dalla spirale e ricostruire una posizione e una rinascita personale e professionale: il 96 per centro delle donne prese in carico usufruisce tramite la Rete di sostegni per l’autonomia abitativa e delle politiche per il reinserimento lavorativo. Si tratta di azioni che funzionano, visto che il 96% delle donne prese in carico ha anche terminato il tirocinio extracurriculare previsto. Operativo e con ottima risposta è anche l’incrocio delle situazioni alle possibilità lavorative ottenute con tutte le forze della rete: con percorsi rivolti a donne-madri e ai bambini che hanno assistito a storie di violenza”.

“Abbiamo voluto questa due giorni perché dobbiamo fare la nostra parte come istituzioni che si aprono a una cultura nuova e che propongono nuove soluzioni – conclude l’assessora alle Pari Opportunità Chiara Zappalorto – . Oggi in Giunta abbiamo approvato una delibera con cui porteremo in Consiglio il nuovo Regolamento della Commissione per le Pari Opportunità, le Politiche di Genere e i Diritti Civili. Bisogna agire e farlo immediatamente, perché non ci siano altre morti come quella di Giulia Cecchettin, una goccia che ha fatto traboccare un vaso colmo da anni”.

Foyer del Teatro Marrucino

Ore 10.30. Presentazione del nuovo regolamento comunale per la Parità di genere: Sindaco Diego Ferrara, assessora alla Parità di genere Chiara Zappalorto, consigliera Barbara Di Roberto, quale proponente.

Ore 11.15. Luoghi comuni o pregiudizi? Spunti di riflessione sulla La violenza contro le donne: Incontro pubblico con la professoressa Pina Lalli, con Sindaco, assessore Zappalorto e dott.ssa Marialaura Di Loreto.




UN CONCERTO PER RACCOGLIERE FONDI CONTRO I TUMORI DEL SANGUE

L’evento realizzato dal Lyons Club vasto Adriatica Vittoria Colonna per onorare la volontà del professor Elio Bitritto

Vasto, 24 novembre 2023. Una raccolta fondi per la lotta ai tumori del sangue in età pediatrica e giovanile: questa la finalità alla base di un evento promosso dal Lions Club Vasto Adriatica Vittoria Colonna domenica 19 novembre nella Cattedrale di San Giuseppe in Vasto. La serata, intitolata ‘Il dono…cantiamo insieme – a Elio’ e realizzata per onorare una delle volontà del Prof. Elio Bitritto, presidente del Club per ben quattro volte e Melvin Jones Fellow recentemente venuto a mancare, si è svolta all’insegna della musica, con due cori che si sono divisi la scena in una commistione di stili e melodie che ha coinvolto il pubblico presente.

Al cospetto dell’altare maggiore, il Coro Le Voci del Vastese, di cui Elio Bitritto una voce di basso, magistralmente diretto dalla direttrice Maria Del Bianco, ha eseguito una serie di canzoni dal gusto popolare, come la splendida “A la manita nana”, resa magica dall’acustica profonda della Cattedrale.

A seguire, sotto la guida di Silvia Berarducci, ha preso la scena il The New Gospel Choir, che ha saputo armonizzare con le sue voci tutta la platea accorsa, raggiungendo il picco empatico con un classico senza tempo come ‘Stand by Me.’ L’apice della serata viene però registrato quando i due cori si fondono, regalando ai presenti “Lu fuculare”, “Precious Jesus” e “Goodnight, Sweetheart” in una commistione di voci e contaminazione di generi musicali davvero unica.

A precedere il momento musicale, però, i soci del Lions Club Vasto Adriatica Vittoria Colonna hanno inteso ricordare le persone che hanno fatto parte del sodalizio e che non ci sono più con la tradizionale S. Messa celebrata dal parroco don Luca Corazzari. Nomi che il presidente del Club Massimo Molino ha ricordato dopo aver recitato la preghiera dei Lions. Molino che a più riprese ha dedicato pensieri e ricordi ad Elio Bitritto. Nella Santa Messa in suffragio, il tema delle Letture e del Vangelo chiedono all’uomo di pensare come specie e non come genere, un insegnamento cristiano che ben collima con i valori e gli ideali lionistici del “We Serve – noi siamo al servizio”.

Al termine della celebrazione, dinanzi a mamma Maria Pia D’Ugo, l’intervento carico di emozioni di uno dei figli di Elio, Francesco Bitritto, che ha voluto ricordare l’impegno del papà con due storie di vita vera legate alla lotta alla leucemia; parola, quindi, il Cerimoniere del Club Luca Russo, che ha portato il saluto del sodalizio ed accolto le autorità lionistiche ed istituzionali. Tra i tanti presenti, infatti, il presidente emerito del Consiglio regionale d’Abruzzo Giuseppe Tagliente, tra i fondatori dei quell’Associazione culturale S. Michele di cui il Prof. Bitritto è stato presidente per lungo tempo, gli assessori comunali alla Cultura e al Welfare Nicola Della Gatta e all’Istruzione e allo Sviluppo economico Anna Bosco. Profondo l’intervento del primo cittadino di Vasto Francesco Menna che ha ricordato la figura e lo spessore del Prof. Bitritto raccontando anche le tante collaborazioni portate avanti.

Vista la buona riuscita della manifestazione il Lions Club ha deciso di tenere aperta la raccolta fondi ancora per qualche settimana.

Foto Costanzo D’Angelo




GLI EUPHÒRIA ALLA CONQUISTA DI SANREMO 2024

L’avventura della band Abruzzese

Avezzano, 24 novembre 2023. La band emergente Euphòria si trova ad un passo dal palcoscenico più ambito d’Italia, portando con sé un mix vibrante di dinamismo e talento proveniente dalla Marsica e dalla Ciociaria.

Il gruppo è composto da Vincenzo Tatangelo, Marcello Paolini, Simone Paolini, Elena Barbati e Marco Capobianco, che rappresentano l’unità tra le città di Sora, Balsorano ed Avezzano. Il 25 novembre, gli ‘Euphòria’ si esibiranno sul palco di Area Sanremo, per confrontarsi con altri talentuosi musicisti.

L’obiettivo ardente dei giovani è conquistare uno dei quattro ambiti posti disponibili per esibirsi nella prestigiosa cornice di Sanremo Giovani 2024, mostrando la ricchezza artistica e culturale d’Abruzzo.

Al momento, già otto artisti hanno garantito un posto in finale, mentre i restanti quattro partecipanti saranno selezionati direttamente proprio da Area Sanremo il giorno 25 novembre. La Commissione musicale Rai, scelta dal Direttore artistico Amadeus, sarà incaricata di selezionare gli artisti che si uniranno agli altri otto nella competizione finale.

La finale sarà mandata in onda sulle reti RAI il 19 dicembre. Questa straordinaria occasione rappresenta un’opportunità senza precedenti per gli ‘Euphòria’ di inizializzare il loro sogno nel mondo della musica e di portare la Ciociaria e la Marsica sul palcoscenico nazionale.




QUI IN ABRUZZO De Siena Editore

Presentazione del Libro

Magliano de’ Marsi, 24 novembre 2023. Domenica 26 novembre 2023, ore 17:30, un nuovo appuntamento a cura dell’Amministrazione Comunale di Magliano de’ Marsi nel locale Auditorium dell’Istituto Comprensivo G. Di Girolamo.

Tutto pronto per la presentazione del libro QUI in ABRUZZO dell’Editore Paolo De Siena, il quale racconta, attraverso alcune suggestive immagini e testi, i luoghi più belli del nostro amato Abruzzo.

Interverranno: il Sindaco Pasqualino Di Cristofano, il Senatore della Repubblica Guido Quintino Liris, L’Assessore della Regione Abruzzo Mario Quaglieri, il Consigliere della Provincia dell’Aquila Gianluca Alfonsi, l’Editore Paolo De Siena, l’Autrice dei testi Roberta di Pascasio e l’Autore delle Fotografie Giancarlo Malandra. Modererà gli interventi la Dott.ssa Carla Pietrobattista.




RIPARTE DIGI E LODE

I comportamenti green dei clienti diventano fondi per le scuole

Sulmona, 24 novembre 2023. Riparte anche in provincia dell’Aquila l’iniziativa del Gruppo Hera che abbina i comportamenti virtuosi dei clienti alla promozione della digitalizzazione scolastica. A ogni scuola vincitrice 2.500 euro da spendere in tecnologie didattiche.

Digi e Lode: l’iniziativa Hera che favorisce la digitalizzazione delle scuole

Legare i comportamenti dei clienti che aiutano l’ambiente con la promozione della digitalizzazione nelle scuole elementari e medie. È questo l’obiettivo di Digi e Lode, l’iniziativa del Gruppo Hera che riparte per l’anno scolastico 2023/24 in tutta la provincia dell’Aquila, ma con un focus particolare su Marsica e Valle Peligna, le aree in cui si concentra la maggior presenza di sportelli della multiutility.

L’iniziativa negli ultimi anni ha consentito di distribuire complessivamente sulle regioni di Marche e Abruzzo (bacino di territoriale di Digi e Lode), complessivamente 100.000 € alle 40 scuole vincitrici delle diverse edizioni a partire dall’anno scolastico 2019/20.

Come funziona l’attribuzione del punteggio

Il meccanismo di Digi e Lode è molto semplice: ogni volta che un cliente Hera attiverà uno o più servizi digitali gratuiti, tutti con una ricaduta ambientale positiva, concorrerà a incrementare un punteggio ripartito poi tra le scuole del suo comune, originando una classifica, da cui emergeranno gli istituti vincitori. Il cliente dovrà semplicemente attivare il servizio: l’attribuzione dei punti avverrà automaticamente, a cura di Hera.

Servizi digitali che aiutano la sostenibilità e gli obiettivi ONU al 2030

I servizi attivabili sono l’autolettura digitale, che permette di avere bollette sempre allineate ai consumi reali, il Fast Check-up dei consumi, la domiciliazione bancaria, l’invio elettronico della bolletta, il download dell’app My Hera e l’iscrizione ai servizi online.

Si tratta di servizi che oltre a portare maggiore comodità nella gestione della fornitura, hanno un impatto positivo per l’ambiente. Ad esempio, il Fast Check-up consente di acquisire immediata consapevolezza circa i propri consumi domestici, con un forte incentivo a ridurli, la bolletta digitale porta a un risparmio di carta, o, ancora, la domiciliazione bancaria evita gli spostamenti per procedere ai pagamenti.

Fra i comportamenti sostenibili attivabili rientra anche l’iscrizione al nuovo programma #genHERAZIONI di Hera, che attraverso contenuti dedicati, giochi a premi, premia le azioni sostenibili dei cittadini. L’iscrizione al programma, riservata anche ai non clienti Hera, avviene attraverso il sito dedicato https://genherazioni.gruppohera.it/. 

Insomma, alle scelte green dei clienti corrisponde un incentivo economico di Hera verso le scuole: un’azione win-win a tutti gli effetti, che concorre a raggiungere ben 5 dei 17 obiettivi dell’Agenda ONU al 2030 per lo sviluppo sostenibile del Pianeta (“Istruzione di qualità”, “Città e comunità sostenibili”, “Industria, innovazione e infrastrutture”, “Consumo e produzione responsabili”, “Partnership per gli obiettivi”).

Scegliendo una scuola specifica, punti moltiplicati per cinque

Collegandosi al sito web dedicato all’iniziativa, https://digielode.gruppohera.it/il cliente potrà, inoltre scegliere una scuola specifica a cui attribuire il punteggio acquisito. In questo modo, automaticamente, i suoi punti saranno moltiplicati per cinque.  Al fine di permettere una premiazione equilibrata tra le scuole dei Comuni partecipanti al progetto, verranno generate due classifiche, dividendo le scuole sulla base del numero di abitanti per Comune.

Per ogni scuola la possibilità di aggiudicarsi 2.500 euro

Per l’edizione appena partita, le prime 8 scuole di Marche e Abruzzo avranno la possibilità di aggiudicarsi 2.500 € ciascuna, spendibili in strumenti e attrezzature che favoriscano la digitalizzazione della scuola. Ad esempio, monitor touch, lavagne interattive multimediali, videoproiettori, notebook, tablet, webcam, stampanti 3D. Ma anche microscopi elettronici o percorsi formativi sulla progettazione tridimensionale. Senza dimenticare gli strumenti ludici per percorsi di apprendimento innovativi, come, ad esempio, i mappamondi digitali.

Saranno premiate 4 scuole al termine del primo quadrimestre, mentre per il secondo la classifica proseguirà e a fine anno ci saranno altri 4 istituti vincitori.

Gilberto Tinti: “energie dell’Azienda e della comunità unite per creare impatto sociale”

“Questo progetto è per noi un esempio di come sia possibile creare un impatto sociale e ambientale concreto, unendo le energie di azienda e comunità locali”, spiega Gilberto Tinti, Responsabile società controllate Marche e Abruzzo di Hera Comm. “Per questo invitiamo le famiglie clienti a partecipare e a votare le scuole sul sito, per farle salire in classifica. In questo modo contribuiranno a ridurre l’impatto ambientale grazie all’utilizzo dei servizi digitali, da un lato, e dall’altro faciliteranno il percorso di innovazione nelle scuole».




TASSA DI SOGGIORNO UNIFICATA

In tutti i Comuni della costa teramana, anche Martinsicuro firma il protocollo di intesa con le “sette sorelle” che porterà all’unificazione del regolamento dell’imposta di soggiorno

Martinsicuro, 24 novembre 2023. In sostanza, a partire dal prossimo anno, le tariffe, il periodo di applicazione della tassa e le esenzioni saranno identici lungo tutto il litorale teramano. La firma è avvenuta lo scorso lunedì 20 novembre, nel corso di una conferenza stampa tenutasi nel Comune di Silvi alla presenza dei rappresentanti dei setti Comuni della costa: erano presenti Andrea Scordella (Sindaco di Silvi), Roberta Di Silvestro (Commissario Prefettizio di Pineto), Mario Nugnes (Sindaco di Roseto degli Abruzzi), Paolo Giorgini  (Assessore di Giulianova), Giorgio Ripani (Assessore di Tortoreto), Simone Pulcini (Vicesindaco di Alba Adriatica). Per Martinsicuro, su delega del Sindaco, era presente il consigliere Umberto Barcaroli.

“Il protocollo che è stato sottoscritto – le parole di Massimo Vagnoni – è frutto di una sempre più stretta collaborazione tra tutti i Comuni della costa e di un un continuo e costruttivo confronto. Siamo convinti che ragionare e agire come territorio di più ampio respiro possa portare a benefici sempre maggiori e di esempi di successo in Italia ce ne sono già diversi”.

Grande soddisfazione anche per il consigliere delegato al Turismo, Umberto Barcaroli: “Le potenzialità di questo protocollo sono enormi – commenta il consigliere – nei prossimi giorni si inizierà a lavorare al brand unico e al portale Città della Costa che rappresenta un punto di partenza per strategie di marketing turistico. Promuovere la nostra bellissima costa teramana di concerto con tutti i Comuni che ne fanno parte porterà grandi vantaggi per tutti”.

“Si tratta di un grande traguardo – le parole dell’assessore al Bilancio e Finanze, Alduino Tommolini – l’idea del Consorzio delle sette sorelle nata oltre un decennio fa, comincia a prendere la sua forma, e l’unificazione del regolamento che sta alla base della sua principale risorsa economica che è per l’appunto l’imposta di soggiorno, ne rappresenta la prova più tangibile. Le grandi unioni, infatti, sono prima di tutto economiche e Martinsicuro, Comune a cui interessa fortemente far parte di aggregazioni strategiche, ha avuto un ruolo fondamentale nella redazione di questo protocollo d’intesa.

Ora grazie a questo ulteriore passo in avanti le entrate derivanti dall’imposta potranno diventare ancor di più un fattore propulsivo della capacità di investimento in infrastrutture e opere del nostro bilancio comunale”.

“La tassa di soggiorno unificata per i sette comuni della provincia di Teramo è un plus importante per la destinazione turistica Abruzzo e in particolare per la nostra provincia che negli ultimi anni sta dando importanti segnali di risveglio nell’ambito della promozione e della cooperazione – commenta, invece, Simone Tommolini, presidente degli operatori turistici di Martinsicuro e Villa Rosa – non posso che augurarmi che questo possa essere il primo di una lunga serie di accordi e interazioni tra le amministrazioni territoriali per permettere al turismo di avere gli strumenti economici e finanziari necessari per competere con le altre destinazioni. Abbiamo molto da recuperare ed è necessario farlo.  Il plus economico che chiederemo ai nostri clienti sarà importante per le casse comunali e chiederemo a breve al Sindaco un incontro per destinarli in maniera corretta e condivisa”.




CONCERTO PER SAN FLAVIANO

Sabato 25 Novembre, alle 19, il coro Sine Nomine nella chiesa di Sant’Antonio curato dall’associazione Nota Fulgens. Ingresso libero.

Giulianova, 24 novembre 2023. Curato dall’associazione culturale-musicale Nota Fulgens, in collaborazione con CulturiAmo, domani 25 Novembre si terrà nella chiesa di Sant’Antonio, l’atteso concerto del coro Sine Nomine, diretto dal Maestro Ettore Sisino. Presenta Maria Rita Piersanti. L’esibizione, nell’ambito dei solenni Festeggiamenti in onore del patrono, San Flaviano. L’inizio è fissato alle 19. L’ingresso è libero. 




DIZIONARIO ESSENZIALE DI ANGELOLOGIA

Strumento divulgativo su spiriti celesti

di Elia Lucchini

Dentro Salerno, 24 Novembre 2023. Questo Dizionario essenziale di angelologia. Tutto sugli angeli dalla A alla Z ad opera di don Marcello Stanzione nasce su richiesta esplicita della casa editrice Il Segno di Udine. Don Stanzione ovviamente è consapevole che un dizionario di angelologia per quanto essenziale avrebbe chiesto la collaborazione di una equipe numerosa di teologi ma in realtà non è facile trovare tra i teologi studiosi interessati alla tematica angelologica inoltre anche se ci fossero stati questo avrebbe comportato una spesa economica notevole…I teologi di professione e gli insegnanti accademici perdoneranno don Marcello se la via seguita da lui in questo dizionario sugli angeli è quella di aver scelto i temi secondo le lettere dell’alfabeto. Meglio questo che niente…E don Stanzione si augura che questo testo possa essere di stimolo per altri dizionari di angelologia con le voci e i temi che mancano in esso.

Scriveva qualche anno fa il compianto don Alessandro Pronzato: “Oggi si assiste a un ritorno degli angeli”. In realtà, questi personaggi celesti non se ne sono mai andati e hanno continuato a svolgere fedelmente la loro missione. Siamo noi, semmai, che ci siamo allontanati da loro, li abbiamo trascurati, abbiamo ignorato la loro presenza e il loro messaggio.

Finalmente, però, stiamo riallacciando i collegamenti con loro, e in particolare riscopriamo la funzione provvidenziale dell’angelo custode. “Se hai bisogno di me, mandami il tuo angelo custode” era il ritornello che padre Pio da Pietrelcina ripeteva ai suoi innumerevoli “figli spirituali” sparsi in tutto il mondo. L’angelo custode costituisce una presenza costante nella vita del frate delle stimate e un mezzo insostituibile del suo apostolato.

Una presenza invisibile, che per lui era invece visibilissima. Tanto che si meravigliava che qualcuno non scorgesse quello che vedeva lui. Assicurava: “Per quelli che sono soli c’è l’angelo custode”. Uno scrittore raffinato, dalla penna delicatissima, don Cesare Angelini confidava: “Io ti so dire che poche verità della religione danno sollievo come questa umanissima, dell’angelo custode, allegra invenzione di Dio. L’aver sempre a lato un non so che d’alato, che ti fa compagnia dappertutto nel buio e nel deserto e nei tremendi esili dell’anima io l’ho come il più bel dono di Dio, anzi come la più stupenda creazione di un Iddio magnifico artista”.

Questo testo potrebbe essere un ottimo regalo di Natale per i numerosi cattolici devoti agli angeli e agli arcangeli.




GOVERNARE CON SFACCIATAGGINE E ARROGANZA

Politicainsieme.com, 24 novembre 2023. Ha fatto fermare il treno a Ciampino perché andava “a lavorare”. Lo ha fatto per il popolo italiano, per “far sentire la presenza dello Stato”. Quella presenza che milioni di pendolari ogni giorno vorrebbero veder materializzare sugli affollati e ritardatari treni e, magari, formati da carrozze adeguate.

Purtroppo, la pezza che il ministro Lollobrigida ha provato a cucire sul buco ha avuto l’effetto opposto. Confermando che al Governo c’è gente che si nutre solo di sfacciataggine ed arroganza e a cui manca persino il senso del ridicolo. E non ricorda la massima: “un bel silenzio non fu mai scritto”.

Avremmo fatto volentieri a meno d’intervenire nuovamente su uno spiacevole episodio se non stesse diventando un motivo di ulteriore frizione nella stessa maggioranza. Strumentale, per carità, non siamo così schiocchi da pensare che ci sia un rigurgito di serietà. Si tratterà sicuramente di un fuoco di paglia. Ma mentre Tajani e i Fratelli d’Italia si e ci dicono che la vicenda è già archiviata, la Lega non si lascia scappare l’occasione per punzecchiare di nuovo Giorgia Meloni prendendo di mira il cognato ministro. E’ il capogruppo dei leghisti al Senato, Massimiliano Romeo, infatti a parlare di comportamenti da evitare. E lo fa ben sapendo che sulla questione dovrà essere Matteo Salvini a intervenire in Parlamento, da titolare del Ministero dei trasporti, dopo la richiesta di un’informativa urgente.

I sondaggi di queste ore parlano chiaro: questa storia non è stata gradita. Ma non se ne farà di nulla, mica siamo in un paese serio. Sarà in ogni caso “divertente” vedere se, e come, sarà sancito il diritto di chiunque a fermare un treno a seconda delle proprie necessità. Purtroppo, la sfacciataggine e l’arroganza non si ferma ai soli esempi che vengono dal Ministro Lollobrigida. E lasciamo perdere tutta la “parentopoli” che sta emergendo giorno dopo giorno in maniera impietosa. Una cosa davvero indecorosa, ma ovviamente giustificata dal Merito che, però, guarda caso, riguarda solo i “Parenti” d’Italia.

Un’altra conferma è venuta dalla iperbolica idea del Presidente della VII commissione parlamentare della Camera dei Deputati, che si dovrebbe occupare di Cultura, Scienza ed Istruzione, Federico Mollicone, di “convocare l’editore della 7 Urbano Cairo e Lilli Gruber in merito a supposte carenze di pluralismo da parte dell’emittente, in generale, e della trasmissione 8 e Mezzo, in particolare. peccato che Mollicone non possa convocare nessuno su questo tema. Almeno per ora, giacché Minculpop non è stato ancora rimesso in piedi ufficialmente. Semmai, ma anche in questo caso non è compito suo, andrebbero convocati i direttori dei telegiornali del servizio pubblico oramai diventati direttamente dipendenti, e quasi in maniera esclusiva, della Presidenza del Consiglio. Peccato che il canone è pagato dagli italiani. E sarà il caso di ricordare che per Giorgia Meloni ha votato quella che, pur sempre, resta una limitata minoranza degli italiani.

Tutto dipende dal manico e la conferma l’ha data ieri in Parlamento la stessa Giorgia Meloni probabilmente convinta di parlare ancora nelle sezioni del Msi, e poi di Alleanza Nazionale, della Garbatella o di Colle Oppio. Quando ha risposto alla domanda di Matteo Renzi su quel costo dei carburanti su cui la stessa Meloni prometteva fuoco e fiamme alla guida di una vettura mentre si riforniva ad un distributore. Ebbene, da Presidente del Consiglio, non può pensare di cavarsela tirando in ballo i rapporti personali del capo di Italia viva con il principe Bin al Salman quando sa benissimo che non è quello il punto. Non si è trattata solo di una stupida risposta a Renzi, ma anche un insulto alla intelligenza degli italiani.




NOLA: STORIA, TRADIZIONI, MERAVIGLIE E IL PREMIO NAPOLI CULTURAL CLASSIC

Nel magnifico Museo archeologico la 18^ edizione del prestigioso Premio letterario e teatrale: i vincitori

di Goffredo Palmerini

Napoli, 24 novembre 2023. Situata a circa 30 km da Napoli c’è Nola, bella città ricca di storia, di singolari tradizioni, di preziose vestigia archeologiche, ma anche attenta alla cultura contemporanea, come la produzione letteraria e il teatro indipendente. Lo fa attraverso il prestigioso Premio Napoli Cultural Classic, concorso che non s’imbelletta di apparenza ma che ricerca l’essenza e la qualità, come vedremo, grazie all’affiatato poker di organizzatori quali l’avv. Carmine Ardolino, presidente dell’associazione promotrice, all’avv. Katiuscia Verlingieri, alla poetessa Assunta Spedicato e allo scrittore Raffaele Messina, con la collaborazione del presidente della Giuria, l’editore Giuseppe Laterza di Bari.

Ben esposta nell’area che contorna il Vesuvio, Nola affonda le sue radici nella preistoria, fino all’età del Bronzo, come testimoniano i reperti ben allestiti nel Museo Storico Archeologico, ospitato nello splendido complesso monastico canossiano di Santa Maria la Nova, nel cuore della città. Una grande sala del museo, infatti, espone la fedele riproduzione di due capanne con relative suppellettili rinvenute nel villaggio preistorico di Nola – una Pompei ante litteram – e sopravvissute grazie ai depositi piroplastici d’una preistorica eruzione del Vesuvio definita delle “Pomici di Avellino”.

Nelle altre sale e lungo il percorso espositivo sono allestiti significativi reperti rinvenuti nell’area nolana che testimoniano le antiche origini della città ad opera degli Etruschi, che la città fondarono nel VII secolo a.C., poi il passaggio dei Sanniti che la conquistarono e ricostruirono, quindi la feconda presenza romana.

Grazie al primo imperatore di Roma, Ottaviano Augusto – che vi dimorò e vi morì nel 14 d.C. – Nola divenne Colonia Felix Augusta, elevata a dignità senatoriale. Le varie epoche storiche sono ampiamente illustrate dalla ricca esposizione museale di suppellettili e arredi funerari, recuperati dalle necropoli della zona, fino alla magnificenza artistica romana testimoniata da una serie di statue di superba finezza marmorea, che culminano nella sala dei rinvenimenti della vicina Somma Vesuviana, con due splendide sculture, del dio Dioniso e di una donna con peplo greco.

Nell’ambiente anche la documentazione della incantevole villa suburbana, per l’imponenza e la bellezza attribuita a residenza di Ottaviano Augusto. Il percorso espositivo si conclude, infine, con la sezione dedicata alla fine del mondo antico ed al periodo medioevale, ad iniziare dal suggestivo complesso delle basiliche paleocristiane di Cimitile, laddove sorse, sulla necropoli pagana, la basilica di San Felice, divenuta prima cattedrale di Nola fino al trasferimento, nel XV secolo, della sede episcopale nella città. Proprio a Cimitile dimorò Paolino di Bordeaux. Ponzio Anicio Meropio Paolino, nato a Bordeaux nel 355 e discendente di una ricca famiglia patrizia romana, figlio di un funzionario imperiale, fu il primo vescovo di Nola. Morto il 22 giugno 431, fu canonizzato come San Paolino di Nola. Patrono della città, è festeggiato nel mese di giugno con la suggestiva Processione dei Gigli, tradizione che l’Unesco ha riconosciuto come Patrimonio immateriale dell’Umanità.

La Festa dei Gigli è una antica tradizione popolare di Nola. Si celebra ogni anno la domenica successiva al 22 giugno in onore di San Paolino, per ricordare il suo ritorno in città dalla prigionia in Africa. Il vescovo Paolino, dopo aver donato tutti i suoi beni per riscattare alcuni nolani ridotti schiavitù dai Visigoti, offrì anche sé stesso in cambio della libertà per il giovane figlio d’una vedova. Condotto in Africa, il presule fu riconosciuto dai rapitori dei nolani che decisero di liberarlo insieme ai suoi compagni di sventura. Riaccompagnato in città, il vescovo Paolino fu accolto festosamente con fiori di giglio e portato in processione fino alla sede vescovile, scortato dalle Corporazioni delle arti e dei mestieri con in testa i loro gonfaloni. In memoria di quell’evento la città festeggia il suo Santo patrono con una processione che reca otto torri triangolari piramidali di legno, i Gigli appunto, ricoperte ogni anno con artistici allestimenti di cartapesta a soggetto agiografico o storico.

I Gigli sono obelischi con struttura di legno, alti 25 metri, che culminano con un crocifisso o una statua sacra.  Ogni Giglio rappresenta una delle 8 antiche corporazioni: ortolano, fabbro, calzolaio, bettoliere, sarto, panettiere, salumiere, beccaio. Oltre ai Gigli sfila anche una Barca che simboleggia il ritorno dall’Africa di San Paolino.

I Gigli, pesanti “macchine” di legno con una larga base quadrangolare, sono recati a spalla in processione ciascuno da 120 facchini, senza differenza di ceto tra portatori. Un rito religioso e collettivo, fortemente identitario per la comunità di Nola, davvero molto suggestivo. Si dispiega nell’arco d’una intera settimana per festeggiare il patrono San Paolino, appena dopo la festività canonica del 22 giugno. E’ questa dei Gigli una tradizione che richiama ogni anno a Nola un’imponente presenza di visitatori e turisti. L’ha raccontata con trasporto e passione, insieme alle altre meraviglie esposte, il presidente dell’Associazione Nolana Meridies, prof. Michele Napolitano, nel corso della visita guidata al Museo, dove c’è anche una grande sala dedicata proprio ai Gigli, con le loro riproduzioni in scala.

Ma veniamo ora alla ragione che ci ha visto convocati in questa cittadina dalle sorprendenti bellezze, patria del filosofo domenicano Giordano Bruno che vi ebbe i natali nel 1548, nella quale il vescovo Alfonso Maria de’ Liguori, poi fatto santo, compose nel 1754 il canto natalizio tra i più conosciuti e amati, “Tu scendi dalle stelle”.

Nell’ampio salone al primo piano del Museo, dalle pareti contornate di magnifiche tele, tra cui una splendida Annunciazione di Domenico Antonio Vaccaro, prima metà del Settecento, ed altri pregevoli dipinti delle scuole di Luca Giordano e Ferdinando Sanfelice. Altre belle tele sono esposte nella sala dedicata al Rinascimento. È sabato 18 giugno e si celebra, in questo stupendo contesto artistico, nel salone ormai ricolmo in ogni ordine di posti, la XVIII edizione del Premio Napoli Cultural Classic, dedicato per la Letteratura agli autori di poesia e prosa, e al Teatro indipendente e d’autore, drammaturghi, attori e registi. Della Letteratura edita sono già conosciuti i vincitori, decisi dalla Giuria presieduta da Giuseppe Laterza, la cui consegna dei riconoscimenti è curata da Raffaele Messina. Dei lavori letterari inediti sono già stati diffusi i nomi dei finalisti, ma i nomi dei vincitori della sezione Letteratura inedita, curata da Assunta Spedicato, si conosceranno in tempo reale solo nella cerimonia di consegna dei premi. Altrettanto avviene per la sezione Teatro. Del tutto nuovo e speciale, invece, è il Premio per il Giornalismo internazionale.

Presenta l’evento, con particolarissima grazia e professionalità, la giornalista e conduttrice Ertilia Giordano, con la collaborazione di Antonio Russo. La serata, puntualmente alle 19, ha inizio con un incipit dell’attore e poeta Marco Caciotti, con la declamazione della sua lirica Dea Fortuna. Lo stesso attore e il giovane talento Giovan Battista Lillo Odoardi curano la lettura di brani poetici e letterari delle opere vincitrici. Presidente onorario del Premio è l’insigne poeta scrittore e accademico prof. Hafez Haidar, Cavaliere Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana, candidato al Nobel per la Pace e per la Letteratura. È lui chiamato ad aprire la serata, con l’indirizzo di saluto che egli rivolge al presidente del Premio avv. Carmine Ardolino, a Katiuscia Verlingieri, ad Assunta Spedicato, a Raffaele Messina, al presidente della Giuria, Giuseppe Laterza, e a tutti i giurati per l’accurato lavoro svolto.

Primo vincitore ad essere chiamato sul podio, per la sezione Libri stranieri, è lo scrittore argentino Ariel Luppino, per il romanzo “Las brigadas”. L’autore, presente con un toccante videomessaggio, definisce la sua opera “…storia di un triangolo amoroso, una specie di autobiografia segreta, occulta, narrativamente dissimulata… Più che a “Las brigadas”, questo premio va a “Le brigate”, romanzo parallelo, anzi simmetrico al mio, e interamente scritto da Francesco Verde. Ho letto “Le brigate” come ciascuno di voi, e con l’assoluta consapevolezza che mai avrei potuto scriverlo così. Conosco poco l’italiano, e quel poco l’ho imparato grazie a “Le brigate”. Nel leggerlo, trovavo nuova e strana ogni singola parola; eppure, mi sembrava, a volte, di riuscire a intuirne la musicalità […] Voglio dire che Francesco non è un semplice traduttore, ma un mago, la cui magia non si vede, e che tutti apprezziamo proprio perché non si vede. Trovo giusto, quindi, che questo premio (così come ogni altro riconoscimento futuro) vada a chi ha saputo inventare ciò che era già stato inventato, e renderlo nuovo agli occhi di noi lettori. Molte grazie a Francesco Verde per il suo lavoro. E molte grazie, ancora una volta, ai membri della giuria del Festival Napoli Cultural Classic per averlo premiato.” Il Premio ad Ariel Luppino lo ritira Alda Coppola, responsabile della sezione Libri stranieri.

Per la Letteratura edita, chiamati sul palco, vanno Raffaele Messina e lo scrittore Carlo Vecce, autore del romanzo “Il sorriso di Caterina – La madre di Leonardo” (Giunti, 2023). Una conversazione-intervista in cui il prof. Vecce, ordinario di Letteratura italiana all’Università Orientale di Napoli, stimolato dalle domande di Raffaele Messina, racconta la storia di Caterina, una schiava circassa giunta a Firenze, dove un giovane notaio s’innamora di lei e le dà un figlio, Leonardo da Vinci.

È una storia, quella di Caterina, del tutto sconosciuta perché mai rivelata da quel tempo, che l’autore, sulla base di accurate ricerche storiche e filologiche nelle biblioteche toscane, è riuscito a trarre dal mistero attraverso il rinvenimento d’un documento originale dell’epoca. Piuttosto che un saggio, come ha sottolineato Raffaele Messina, il prof. Vecce ha scelto di scrivere un romanzo-verità sulla vita di Caterina, corposo come un tomo ottocentesco, ma davvero coinvolgente, nel quale viene fatta rivivere quella dolorosa esperienza umana in pagine di narrativa struggenti che gettano nuova luce sull’intero Rinascimento italiano. In queste sintetiche considerazioni c’è anche la motivazione del Premio Napoli Cultural Classic per la Letteratura edita, meritoriamente conferito a Carlo Vecce.

Il Premio della Critica “Gabriella Valera”, istituito per ricordare la scrittrice, è stato assegnato a Davide Rocco Colacrai per la poesia “Il ragazzo che salì sulla collina dei poeti – aula n. 418”. È chiamato l’editore Giuseppe Laterza a premiare per la sezione Poesia. A vincere il 1° premio nella sezione Poesia è Tiziana Monari, con il componimento “Robb elementary school”. La lirica evoca momenti lontani, sensazioni giovanili del tempo della scuola, in cui ognuno cerca di imbastire il suo futuro, tra fisionomia esteriore e indagine interiore. Il mondo delle illusioni rivela le sue amare verità, mentre la natura, imperterrita come il tempo, mostra la sua eternità tra il cadere di stelle e il volo di un calabrone. L’effetto narrativo si snoda carico di fatalità e verità, evocando schemi letterari che ricordano il grande Kipling.

Al 2° posto Poesia si classificano ex aequo Carmela Pisani e Graziella De Cillis. Per la sezione Racconto vince Michela Buonagura con il testo “Voglio di più”. È una storia ambientata in una Napoli descritta molto bene nel romanzo La pelle di Curzio Malaparte, dirompente e sconvolgente per l’immediatezza della fotografia di un mondo assurdo e crudele prodotto dalla guerra. Con lodevole capacità di sintesi, servendosi anche del linguaggio popolare, l’autrice riesce a dipingere magistralmente una storia che si conclude con un grido di speranza, un “Voglio di più” che riecheggerà come costante anelito di rinascita e di pace. A premiare la vincitrice lo scrittore architetto Salvatore Esposito. Al 2° posto ex aequo si classificano Corrado Pinosio, Maria Manico e Paolo Sabatino.

Per la sezione Teatro autori il 1° Premio se lo aggiudica Patrizia Ercole, con l’opera “Lisetta Carmi fotografa. Lamia seconda vita”. Al 2° posto ex aequo si classificano Debora Lacatena, Luciano De Leonardis e Paolo Sabatino. Al regista Carlo Cerciello va il Premio Napoli Cultural Classic per il Teatro. Gli consegna l’artistica statuetta Katiuscia Verlingieri.

Acclamato dal pubblico per un riconoscimento davvero meritato nel rappresentare pienamente il teatro indipendente, grazie anche al suo impegno umano ed intellettuale per il mestiere dell’artista, per l’impegno culturale e politico da regista e per la grandezza con la quale sa esprimere la vocazione d’un teatro politico di impegno civile e sociale. Cerciello è riuscito ad affidare alla voce del teatro il compito di diffondere la silenziosa controrivoluzione del sentimento e della poesia. Vincitore del Premio per il Teatro è inoltre Fabio Pisano con la raccolta delle sue opere “Prossimità”, con le quali ha conquistato un pubblico teatrale attento e competente per la capacità della sua scrittura drammaturgica di predisporre una specie di sistema binario, a due velocità, nel quale si alternano frasi brevissime dal ritmo un po’ artificiale, a vere e proprie “esplosioni” di un’intensità travolgente. A consegnare il riconoscimento l’attore poeta Marco Caciotti. Sempre per il Teatro viene premiato l’attore Fabio Brescia per lo spettacolo “As it was, l’ultima ora di vita del dottor Semmelweis”. L’attore, tra l’altro, è tra i protagonisti del film “L’ombra di Caravaggio” con Riccardo Scamarcio e Isabelle Huppert, per la regia di Michele Placido, e ha interpretato anche il nuovo film di Michele Placido su Luigi Pirandello “Eterno visionario”.  Sempre per il Teatro il Premio va all’attrice Cecilia Lupoli, reduce dal successo dello spettacolo Cassandra, con la regia di Carlo Cerciello. Con il suo raffinato talento arriva al suo pubblico con una recitazione impeccabile e fisica. Riesce a stupire gli spettatori, con un testo non facile ed un’ambientazione essenziale, elementi che le danno la possibilità di esprimersi al meglio, giocando con il corpo e con la voce, con un effetto coinvolgente. L’attrice viene premiata dal consigliere Vincenzo Cirillo della Città metropolitana di Napoli.

L’attore Luca Riemma riceve il Premio per aver interpretato, nel film “Lamborghini-The Man Behind the Legend” di Bobby Moresco, in maniera eccellente il ruolo di Giotto Bizzarrini, uno degli artisti dell’auto del secolo scorso. L’attore si è contraddistinto per la fedele interpretazione del personaggio, mettendo in evidenza, agli occhi dello spettatore, la sua capacità creativa all’interno dell’azienda automobilistica.

A premiare l’attore l’Arch. Giacomo Franzese, apprezzato direttore del Museo. Il produttore e musicista Lorenzo Maffia, che ha collaborato alla colonna sonora del film “C’è ancora domani”, film d’esordio di Paola Cortellesi quale regista che sta sbancando ai botteghini, viene chiamato per la sezione Finestra sui giovani a premiare due giovanissimi attori teatrali, con le seguenti motivazioni: Nicolas Errico “Talentuoso attore che ha già maturato diverse esperienze in teatro e non solo, sotto la guida di registi di fama internazionale come Elio Giordano nel 2018 e Matteo Garrone per un cortometraggio. Per la capacità di far valere le proprie doti artistiche”;

Graziano Purgante “Per essere riuscito a rappresentare in modo magistrale i meandri della mente e le sfaccettature del comportamento umano e a dare carattere al personaggio interpretato in “Dispacci di Mosca”; un ragazzo nel quale non prevale solo l’aspetto materiale, bensì le prese di posizione, gli sbilanciamenti decisionali e soprattutto la carica esplosiva di emotività. Ai due giovani e bravi attori va il Premio Napoli Cultural Classic 2023. Lo speaker di Radio Rai Silvio Martino, per la sezione Teatro Finestra sul mondo, consegna il Premio agli attori Francesca Borriero, Emanuele Valenti e Michelangelo Dalisi “per la capacità di calarsi con naturalezza nei personaggi, quella di rendere evidente alcune dinamiche di relazione, quando solitudine e monotonia diventano le basi di corti circuiti, di singoli confinamenti dalla realtà. Allora, entrare nel personaggio, diviene una sfida, una prova di anima e corpo per la quale non basta il solo talento.”

I tre attori vincono il Premio 2023 per lo spettacolo La Macchia. L’esecuzione dei brani musicali che hanno aperto la serata è stata eseguita dalla splendida voce e al pianoforte dal musicista Arturo Caccavale, mentre la regia è stata curata da Lorenzo Maffia sotto la direzione artistica di Napoli Cultural Classic. A conclusione della manifestazione c’è da registrare l’intervento di Carmine Ardolino con un caloroso ringraziamento a tutti i collaboratori, un grazie speciale al direttore del Museo Giacomo Franzese per l’ospitalità e le congratulazioni a tutti premiati e classificati nelle varie sezioni del Premio. Una bella foto di gruppo ha sancito infine il successo di questa XVIII edizione.

C’è infine un’annotazione sul Premio Napoli Cultural Classic per il Giornalismo internazionale, tributato in questa XVIII edizione. È stato conferito in apertura di serata, subito dopo l’indirizzo di saluto che il prof. Hafez Haidar ha rivolto al pubblico e agli organizzatori della manifestazione, in primis all’avv. Carmine Ardolino, deus ex machina del prestigioso Napoli Cultural Classic. È stato lo stesso prof. Haidar a richiamare pur senza nominarlo, il profilo biografico del vincitore, giornalista internazionale con significative collaborazioni con agenzie internazionali e con importanti testate in lingua italiana nel mondo, fecondo scrittore di rilevante finezza e sensibilità, con un passato trentennale al servizio come amministratore e vicesindaco della sua meravigliosa città, L’Aquila. Ha dato quindi lettura della motivazione alla base del conferimento del Premio: “Per aver contribuito con i suoi scritti alla diffusione della cultura abruzzese nel mondo e alla conoscenza dell’emigrazione italiana. Scrittore e giornalista eccellente, impegnato a valorizzare le comunità italiane all’estero, è riuscito a far prevalere una buona concezione dell’Italia a livello internazionale. Riceve il Premio Napoli Cultural Classic per il Giornalismo internazionale lo scrittore giornalista Goffredo Palmerini.”

Proprio dalle mani del prof. Haidar viene consegnato il prestigioso premio a chi scrive, che in un breve intervento ha ringraziato gli organizzatori del Premio e la Giuria, avendo peraltro parole di gratitudine verso tutti e ciascuno dei presenti per la vicinanza e l’affetto che nel 2009 ebbero nei confronti dell’Aquila colpita dal terribile sisma che squarciò il suo prezioso tessuto urbano ricco d’arte e di raffinate architetture. Ora la città è quasi completamente rinata, più bella di prima.

E il gioiello del suo centro storico, racchiuso nella cinta delle sue trecentesche mura, tra i più vasti d’Italia, offre a tutti le sue meraviglie di bellezza. E dalla città soprattutto si eleva, specialmente in questi drammatici tempi di guerra, il forte appello di perdono, di riconciliazione e di pace donato all’umanità da papa Celestino V attraverso la Perdonanza, il primo giubileo della cristianità che egli concesse il 29 agosto 1294 all’atto della sua incoronazione a pontefice nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio. Un dono di misericordia destinato a chiunque, sinceramente pentito e confessato, varchi la Porta Santa della basilica dai Vespri del 28 agosto a quelli del giorno immediatamente successivo, come ogni anno sempre avvenuto dal 1294. L’Aquila, dunque, città d’arte tra le più belle, ma prima di tutto Capitale del perdono, della riconciliazione e della pace, come papa Francesco l’ha definita il 28 agosto 2022 aprendo la Porta Santa al mondo.   




A SCUOLA DI EMPATIA FELICITÀ E DISABILITÀ

Il Progetto Sentinelle Civiltà e Felicità del cav. Claudio Ferrante patrocinato dall’associazione Carrozzine Determinate, incontra i ragazzi della scuola secondaria di primo grado di Collecorvino.

Collecorvino, 24 novembre 2023. Interessati e partecipi a tutte le attività esperienziali svolte durante le mattinate di Progetto, gli studenti hanno interiorizzato e compreso come pregiudizi e parole possano costituire barriere alla partecipazione sociale delle persone con disabilità al pari delle barriere architettoniche. 

Seduti in carrozzina e guidati da Claudio Ferrante hanno poi affrontato le difficoltà che l’ambiente crea a tutti coloro che vivono una condizione di limitazione motoria.

“Un percorso motivazionale ed emozionale, di educazione all’affettività e all’inclusività, alla scoperta della ricchezza della diversità e della peculiarità di ognuno di noi.  Empatia significa mettersi nei panni dell’altro ed oserei dire per conoscere meglio anche se stessi.

Un sentito ringraziamento all’Associazione Carrozzine determinate ed in particolare al cav. Claudio Ferrante per aver presentato il progetto al nostro Istituto. I ragazzi e le ragazze delle classi prime della Scuola secondaria di Primo Grado G. D’Annunzio dell’Istituto Comprensivo Collecorvino unitamente ai loro docenti sono stati impegnati in questi giorni nelle diverse azioni del progetto “Sentinelle di  Civiltà e felicità“ che hanno stimolato la riflessione e il dibattito.

Toccante la restituzione dei lavori prodotti, delle sensazioni provate in questi giorni e riportate con entusiasmo dagli alunni nella giornata conclusiva del progetto a cui hanno partecipato anche i genitori. Un sentito ringraziamento all’Amministrazione Comunale, al Sindaco Paolo D’Amico, ai volontari della Protezione Civile, al servizio dei Vigili Urbani per la partecipazione attiva per la riuscita di questa iniziativa. Il proposito è poter coinvolgere anche nei successivi anni scolastici un numero sempre maggiore di alunni. “Arricchiamoci delle nostre reciproche differenze perché l’unicità è il seme della libertà”.

Così si è espressa la dirigente Natascia Verzella che ha fortemente voluto questo progetto per i suoi studenti. Anche il sindaco di Collecorvino Paolo D’Amico ha partecipato direttamente alla passeggiata empatica così commentando: “Un’occasione di forte crescita per i ragazzi dell’ Istituto Comprensivo di Collecorvino, che con la Passeggiata in carrozzina hanno potuto sperimentare e vivere in prima persona la quotidianità di tutti coloro che non hanno possibilità di camminare, ritrovandosi ad affrontare per alcuni minuti le dinamiche e le difficoltà della quotidianità delle persone con disabilità.

Un momento a mio parere di fondamentale importanza per imparare a mettersi nei panni dell’altro, a comprendere le sue necessità e a crescere nell’ empatia e nella condivisione delle esperienze e dei vissuti. Un percorso di grande importanza e grande valore del quale ringraziare gli organizzatori e naturalmente il corpo docente”.

Con il patrocinio dell’Associazione Carrozzine Determinate e il sostegno della sanitaria Artes di Montesilvano, che si ringrazia per la sensibilità e la fornitura delle carrozzine. Anche gli studenti nella scuola secondaria D’annunzio di Collecorvino si sono diplomati sentinelle!

Claudio Ferrante

Presidente Associazione Carrozzine Determinate




FESTA DELL’ALBERO

Fossacesia, 24 novembre 2023. Il sindaco Enrico Di Giuseppantonio e l’assessore all’Ambiente, Umberto Petrosemolo, hanno celebrato insieme alla dirigente dell’Istituto Comprensivo di Fossacesia, prof. Rosanna D’Aversa, ai docenti, ai rappresentanti dei genitori,  agli alunni della scuola dell’Infanzia di Fossacesia Marina e del capoluogo, la Festa dell’Albero, giunta alla sua XIII edizione.

Nel corso della manifestazione, che vuole ribadire l’importanza degli alberi per la sostenibilità ambientale, sensibilizzare la popolazione, in particolar modo le nuovissime generazioni, alla tutela del verde e promuovere l’incremento del patrimonio arboreo cittadino, sono stati piantumati alberi nei due plessi scolastici.