Anche i servizi territoriali sono stati ridimensionati
Val Vibrata, 25 novembre 2023. Oltre al declassamento dell’Ospedale Val Vibrata con l’incomprensibile taglio dei “primari” nei reparti di Chirurgia e Ostetricia-Ginecologia che, con la nuova rete ospedaliera, passeranno da Unità Operative Complesse a Unità Operative Semplici Dipartimentali, fatto a cui nessuno ha fornito spiegazioni convincenti, anche i servizi territoriali hanno subito un ridimensionamento.
Sono sempre più frequenti, infatti, le segnalazioni di disservizi della Riabilitazione Territoriale di Nereto. Dallo scorso giugno l’apertura dello sportello è passata da sei a soli tre giorni settimana. L’apertura del sabato mattina era un servizio molto apprezzato dall’utenza che così poteva usufruire del proprio giorno libero per recarvisi. Inoltre, come facilmente prevedibile, riducendo del 50 per cento i giorni di apertura, ora le file sono maggiori creando notevoli disagi.
Ci siamo presi la briga anche di andare a verificare gli orari di apertura del medesimo ufficio negli altri distretti: a Teramo ci sono quattro aperture settimanali ed Atri ben cinque. Perché a Nereto solo tre? Perché gli utenti della nostra vallata devono essere sempre i più penalizzati?
Tutto ciò, complice anche la macchinosità della modalità di richiesta ed i tanti adempimenti burocratici, non fa altro che aumentare le difficoltà degli utenti.
Tutta la procedura appare complessa e farraginosa, tanto che gli utenti devono attendere anche diverse settimane per la consegna di letti ortopedici, carrozzine o dei semplici pannoloni, tutto a svantaggio di una categoria di cittadini già di per sé fragile.
Come si pretende di poter mantenere un buon livello di servizio se si riducono della metà i giorni di apertura dello sportello? Perché lo si fa in un settore così sensibile vista l’utenza a cui si rivolge?
“Dopo l’Ospedale di Sant’Omero, ora anche la Riabilitazione Territoriale di Nereto, quelle che vengono chiamate razionalizzazioni sono in realtà tagli ai servizi sanitari per i cittadini della Val Vibrata, nell’assordante silenzio dei rappresentanti vibratiani dell’attuale maggioranza in Regione.” – conclude Elvezio Zunica Vicepresidente provinciale di Italia Viva.
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