Consegnato il dossier a Luciano D’Amico
Teramo, 27 novembre 2023. Nei giorni scorsi abbiamo consegnato nelle mani del Candidato Presidente Luciano D’Amico il dossier riguardante l’infrastruttura ferroviaria della provincia di Teramo denominato La cura del ferro.
Il nostro progetto prevede due principali interventi: l’interramento del tratto ferroviario della linea adriatica che insiste nei comuni di Silvi – Pineto – Roseto e oltre, e l’istituzione di un Treno del Parco Gran Sasso – Laga con la creazione del collegamento Teramo – Montorio – Capitignano – L’Aquila.
Con l’intervento dell’interramento potremmo godere dei seguenti benefici:
• modernizzazione della rete ferroviaria
• abbattimento dell’inquinamento acustico senza dover ricorrere alle barriere frangirumore, soluzioni, di fatto, a grande impatto ambientale ed estetico
• l’interramento evita la dislocazione e quindi l’ulteriore consumo di suolo, oltre al fatto che lo si ottiene alle stesse condizioni preesistenti in termini di accesso e fruibilità per i cittadini
• le aree di risulta tornerebbero alle Città restituendo valore patrimoniale alle abitazioni che si trovano nei pressi dell’attuale linea ferroviaria e nuove prospettive economiche alle attività commerciali e turistiche che sorgono vicino alla strada ferrata; ampi spazi collettivi, inoltre, potrebbero essere destinati ad aree verdi e parchi
• recupero delle grandi aree ambientali di pregio come il Parco Marino del Cerrano e la Riserva del Borsacchio
Il progetto dell’interramento, infine, si inserirebbe perfettamente nello studio che RFI ha commissionato alla Società SIFEL per la riduzione dei tempi di percorrenza tra il Nord e Sud dell’Adriatico, portando la velocità ai 300 Km/h anziché degli attuali 160-180 Km/h.
L’idea del progetto del Treno del Parco Gran Sasso – Laga, invece, che prevede il ripristino della vecchia linea Capitignano – L’Aquila a binario unico ed il ricongiungimento per Montorio e Teramo, nasce dalla volontà di far uscire dall’isolamento e dall’abbandono le nostre Aree interne e dare un’ulteriore spinta turistica alle località sciistiche come Prati di Tivo, alla sospesa stazione di Prato Selva e al Lago di Campotosto.
Da troppo tempo la montagna teramana è rimasta ai margini dello sviluppo socioeconomico provinciale e regionale. Riteniamo che il nostro Treno del Parco possa rappresentare una grande opportunità, un progetto strategico per la promozione delle aree montane.
Già un secolo fa nasceva dalle pagine del quotidiano socialista Il Risveglio l’idea della costruzione della linea ferroviaria che da Teramo, passando per Montorio, si ricongiungesse con la Capitignano – L’Aquila e che poi arrivasse a Roma tramite la direttrice Sulmona.
Pensiamo che chiedere oggi come cento anni fa una rete ferroviaria che dia ossigeno e connessioni, posti di lavoro e sviluppo turistico sostenibile, in una Regione in grande difficoltà economica ed occupazionale, possa rappresentare un’ottima opportunità per tutto il territorio. L’Abruzzo ed il teramano non possono attendere oltre, abbiamo bisogno di fare presto presto e di correre per recuperare il tempo perduto.
Luciano Monticelli
Presidente provinciale di Italia Viva
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