PIANO DI SACCO, EMERGENZA INCENDI

Dalla Commissione odierna emergono aspetti preoccupanti, necessari ulteriori approfondimenti

L’Aquila, 1° dicembre 2023. Si è svolta questo pomeriggio la seduta della seconda Commissione Ambiente che aveva all’ordine del giorno l’approfondimento dei tre incendi che hanno riguardato l’impianto di rifiuti speciali non pericolosi di Piano di Sacco. Gli episodi si sono verificati il 30 ottobre, il 7 e il 21 novembre destando preoccupazione fra i residenti, e riportando alla loro mente il ricordo del devastante incendio del 2011, che riuscì ad essere domato solo dopo svariati giorni.

Assieme alla Consigliera comunale Catia Ciavattella abbiamo richiesto la commissione odierna per tenere alta l’attenzione sulla vicenda ed interpellare tutti gli attori interessati in relazione alle attività realizzate. Sono stati auditi i rappresentanti della ditta, il Sindaco di Città Sant’Angelo Matteo Perazzetti, il direttore sanitario della asl Pescara Rossano Di Luzio e la dottoressa Adelina Stella, nonché il responsabile del Servizio rifiuti e bonifiche Gabriele Costantini.

Malgrado l’assenza dell’Assessore all’Ambiente Nicola Campitelli, la seduta ci ha permesso di venire a conoscenza di dettagli significativi, pur nel rispetto delle indagini che sono ancora in corso. L’Arta, ad esempio, ha fatto sapere di aver campionato l’aria solo a seguito del primo incendio del 30 ottobre, ovvero quello meno rilevante per la zona. Aspetto confermato sia dalla mancanza di comunicazioni sulla qualità dell’aria inviate al Sindaco Perazzetti – che quindi non sarebbe stato messo nelle condizioni di emettere ordinanze sindacali – che dalle dichiarazioni del Dott. Di Luzio e della Dott.ssa Stella, i quale hanno affermato di non aver ricevuto nuovi campionamenti a seguito degli incendi occorsi nei giorni successivi.

Viene naturale domandarsi per quale motivo le analisi siano state effettuate solo dopo l’incendio del 30 ottobre, e come sia stato possibile tutelare la salute dei cittadini in assenza delle ulteriori verifiche.

Dalla nota della Dirigente del servizio rifiuti e bonifiche emerge un altro aspetto inquietante. La polizza fideiussoria di Terraverde Energy srl sarebbe scaduta lo scorso 2 settembre, tanto che, qualche giorno fa, il 27 novembre, con determina n. DPC026/277, il servizio regionale ha provveduto a richiedere alla società la nuova polizza, da consegnare entro il termine di dieci giorni. Appare dunque evidente come in occasione dei tre incendi la Regione non fosse garantita contro i danni e le altre incombenze. Per conoscere gli ulteriori sviluppi non ci resta che attendere il 6 dicembre, senza dubbio però la situazione merita tutti gli approfondimenti del caso, dato che la mancanza di polizza potrebbe determinare la revoca dell’attività.

C’è infine un ultimo aspetto da sottolineare. Stando a quanto reso noto dal Servizio regionale rifiuti e bonifiche alla Commissione, i Vigili del Fuoco avrebbero elevato alla società un verbale per violazione della normativa sulla sicurezza. Alcune delle violazioni contestate sarebbero state addirittura rilevanti ai fini dell’autorizzazione ricevuta per l’attività.

Continueremo a lavorare sulla vicenda fin quando non verranno dissipati tutti i dubbi e non avremo ampie garanzie della tutela di ambiente e residenti.

Antonio Blasioli, Consigliere regionale




PROGETTO EROSIONE VIGNOLA

Associazioni e cittadini chiedono tavolo tecnico

Pescara, 1° dicembre 2023. Le associazioni GRE Abruzzo-Gruppi di ricerca ecologica, Comitato Litorale vivo e ASD Malatesta di Campobasso, sostenute da circa 600 cittadini, hanno depositato al Comune di Vasto una formale richiesta di partecipazione al procedimento amministrativo (conferenza dei servizi) relativo al progetto di difesa dall’erosione costiera a Vignola, nel comune di Vasto (Abruzzo).

Le associazioni ritengono che il progetto, che si basa essenzialmente su linee di barriere frangiflutti, sia di particolare impatto a livello paesaggistico, ambientale e sociale. In particolare, sottolineano che:

• Le scogliere artificiali altererebbero significativamente la qualità delle acque per i noti fenomeni di eutrofizzazione, con conseguenze negative per la flora e la fauna marine e per la balneazione stessa.

• L’opera potrebbe avere un impatto negativo sulla fruizione della baia di Vignola e costituire un pericolo per la balneazione, come messo in luce dai rapporti della Società Nazionale di Salvamento.

• Le barriere frangiflutti potrebbero non risolvere completamente i problemi legati al fenomeno dell’erosione ed anzi potrebbero  innescare e esacerbare fenomeni erosivi nelle loro immediate vicinanze.

• La perdita dei valori paesaggistici di una area di tale pregio appare scontata

• Le criticità legate alle opere rigide come le barriere frangiflutti sono oggi condivise dalla comunità scientifica e messe in luce anche dalle ultime Linee Guida governative (2018, sottoscritte anche dalla regione Abruzzo) in tema di erosione, che ne sconsigliano l’utilizzo a favore invece di sistemi alternativi più efficaci e meno impattanti.

Per queste ragioni, le associazioni chiedono l’istituzione di un tavolo tecnico con la partecipazione di tutti i soggetti interessati, al fine di valutare l’impatto del progetto e individuare soluzioni alternative che siano più rispettose dell’ambiente e del paesaggio.

Nella richiesta, le associazioni richiamano i principi di trasparenza, accessibilità ai documenti amministrativi e il diritto di partecipazione, come previsti dalla Legge n. 241/1990.

“La richiesta del tavolo tecnico si concentra sulla volontà di esprimere preoccupazioni e proposte riguardanti l’impatto ambientale e sociale del progetto, garantendo una migliore integrazione con l’ambiente di elevato pregio paesaggistico e la fruizione della baia di Vignola per le varie finalità che interessano la comunità tutta”, dichiara l’architetto Michele Giuliani, presidente GRE Abruzzo.

La richiesta sottolinea anche l’importanza del rispetto delle normative vigenti, come il Codice dell’Ambiente e il Codice dei beni culturali e del paesaggio, ponendo le basi per una collaborazione costruttiva tra le associazioni e le istituzioni, a beneficio della tutela della baia di Vignola e del litorale tutto.

Foto: Giovanni Marrollo




CARI GIOVANI

Martedì prossimo, 19 dicembre, si concluderà l’Anno Berardiano

Teramo, 1° dicembre 2023. Abbiamo vissuto tanti momenti di incontro, di riflessione e di preghiera.

Vorrei con voi riprendere e rilanciare il motto benedettino: ora et labora.

San Berardo era un monaco benedettino!

Quando ero giovane, come voi, mi aveva molto colpito la riflessione sul significato dell’essere monaco: vivere il tempo ordinatamente per fare tante cose.

Può sembrare una contraddizione: per fare tante cose bisogna fare bene le piccole cose.

È l’invito a vivere il tempo non per necessità, ma con piena consapevolezza riempiendolo di progettualità.

La noia della vita nasce dal tempo vuoto!

Se il mio tempo è vuoto mi stanco e non mi impegno.

Se il mio tempo è pieno, sono sempre in cammino facendo tante scelte e aprendo sempre strade nuove.

Molti confondono il fare con il tempo pieno.

Il tempo è pieno solo se io ne sono consapevole e rischio nel riempirlo giorno per giorno.

Non è il fare a rendere pieno il mio tempo.

Lo stress del fare è come la noia del tempo vuoto!

Oggi molti sono stanchi sia per il super fare sia per il non saper progettare la vita.

È la distinzione tra il krónos e il kairós.

Il krónos è il tempo che scorre senza di me; il kairós è il tempo che io vivo.

Il Battesimo è il grande dono che ci libera dal krónos e ci dona il kairós.

Oggi sono molte le proposte per riempire il tempo: ma nessuna ci aiuta a viverlo pienamente.

Per riempire il tempo bisogna essere costruttori.

E ciò non è facile perché la corsa alla novità immediata ci illude di essere protagonisti.

In realtà è il tempo che mi conduce e mi strumentalizza.

Non sono più io che vivo, ma il tempo che mi trasporta!

Ora et labora!

Per vivere pienamente il tuo tempo devi costruire con fedeltà.

Verifica se sei fedele ai tuoi impegni quotidiani.

Vedrai che sarai capace di fare grandi scelte e di assumere grandi impegni!

La tua agenda sarà sempre piena e non sarai mai nella noia e, soprattutto, non sarai mai stanco.

Essere monaco significa fare bene il programma della giornata, senza evadere gli impegni.

È la via per prepararsi a grandi scelte!

Con te c’è il Risorto, che ti accompagna, ti sostiene e ti incoraggia. La sua presenza accanto a te è il segno che non sei qualcosa nel tempo, ma qualcuno che costruisce nel tempo.

Ora et labora!

Il tempo di Avvento, che ci prepara al Natale, ci ricorda che Lui viene sempre e riempie di gioia la tua vita.

Con San Berardo ripartiamo conservando nel nostro cuore e nella nostra mente il suo motto: ora et labora.

Con la mia benedizione.

Vostro,

+Lorenzo, vescovo

APPUNTAMENTI:

Festa di San Berardo – Celebrazione Eucaristica

19 dicembre 2023 ore 18.30

Cattedrale di Teramo