METTERE UN CUCCIOLO SOTTO L’ALBERO può alimentare il traffico illegale

Il video della campagna natalizia dell’associazione: https://www.youtube.com/watch?v=YBcDP628t7s

Milano, 17 dicembre 2023. Gli animali non sono oggetti da regalare. Un animale adottato per amore da un rifugio non sarà mai maltrattato o abbandonato. I canili e i gattili sono pieni anche di esemplari di razza abbandonati dopo acquisti impulsivi o poco meditati, fatti soprattutto in occasione del Natale.

Un animale adottato per amore da un rifugio, e non come un giocattolo, non sarà mai maltrattato o abbandonato. Questo il messaggio del video della campagna natalizia dell’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) accompagnata dallo slogan Non comprare, adotta consapevolmente. (Guarda e scarica il video della campagna natalizia Oipa).

Adottare da un canile o da un gattile è anche un modo di contrastare il crudele traffico illegale di cuccioli che arrivano soprattutto dall’Europa dell’Est al termine di viaggi estenuanti in condizioni assai penose. Gli animali, per lo più cani, arrivano in Italia dopo lunghi viaggi nascosti in furgoni e Tir, stipati in scatole e gabbie senza cibo né acqua. La mortalità di questi sfortunati cuccioli è molto alta, essendo stati strappati troppo presto alle loro madri, povere fattrici, e messi in viaggio senza controlli veterinari né vaccinazioni. I cagnolini che arrivano clandestinamente dall’Europa dell’Est hanno falsi pedigree e documentazione contraffatta. Non mancano casi di cani venduti come cani di razza, ma che non lo sono. Grazie ai sempre maggiori controlli delle forze dell’ordine e delle guardie zoofile aumentano i sequestri, ma questo crudele traffico – che viaggia anche online – non si ferma.

L’Oipa raccomanda di fare molta attenzione agli annunci online che riguardano la cessione di animali (non solo cani e gatti) poiché, nonostante l’adozione o la vendita di animali da compagnia sul web sia legale, molto spesso questi annunci possono nascondere un traffico illecito punito come reato con pene molto severe (reclusione, multa elevata e confisca degli animali) e anche acquistare animali online può comportare il concorso in tale traffico.

«Alcuni commercianti per guadagnare di più fanno da tramite tra i trafficanti e i compratori, che spesso non conoscono la reale provenienza dei cuccioli», spiega il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Anche per questo lanciamo una campagna di sensibilizzazione affinché a Natale non si acquistino cuccioli ma si adottino cani e gatti ospitati nei rifugi. Gli animali non sono oggetti e, quando diventano un regalo da mettere sotto l’albero, talvolta chi li riceve non è preparato o non sa davvero cosa implichi avere in casa un familiare con la coda. In vista del Natale lo diciamo con forza: gli animali non sono oggetti da regalare».

I volontari dell’associazione in estate si trovano ogni anno a soccorrere animali molto giovani probabilmente acquistati in occasione del Natale o dell’Epifania. Insomma, un cane o un gatto comprato e regalato a Natale può diventare un randagio a Ferragosto. Chi apre la sua casa a un amico con la coda deve sapere che un animale è per sempre e che va amato e accudito non solo quando è un tenero cucciolo. Per questo l’Oipa lancia in vista delle feste un accorato appello: non comprate cuccioli da regalare, né a Natale né in altre ricorrenze e ricorda che abbandonare un animale è un crimine punito dal Codice penale.

Se è vero che gli animali possono colmare un vuoto, occorre riflettere bene prima di far entrare in casa un cane o un gatto. L’uso strumentale degli animali sempre sbagliato, e non sono mancati casi di persone che hanno acquistato un cane solo per poter uscire di casa durante il lockdown per poi liberarsene.

Se si vuole adottare un animale, lo si può fare recandosi nei canili o nei gattili o rivolgendosi ai volontari delle associazioni animaliste, che potranno seguire l’adozione con adeguati controlli.

OIPA Italia Odv – Organizzazione internazionale protezione animali, Organizzazione non governativa (ONG) affiliata al Dipartimento della Comunicazione Globale (DGC), al Consiglio Economico e Sociale (ECOSOC) e all’Assemblea permanente sull’Ambiente dell’ONU. Associazione riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente (DM del 1/8/2007 pubblicato sulla G.U. n. 196 del 24/8/2007) e dal Ministero della Salute (Decreto n. 6/2021 En. As. del 26/10/2021). Iscritta nel Registro unico nazionale del Terzo settore (numero di repertorio 98178). Indirizzo: Via Gian Battista Brocchi 11 – 20131 Milano – Tel. 02 6427882 Fax 1782206601




NOI E L’AMBIENTE

Come difenderlo per salvarlo e salvare noi stessi

di Angela Casilli

L’Aquila, 17 dicembre 2023. Oggi tutti parlano di ambiente e tutti si dichiarano suoi difensori, anche se ognuno si riferisce al proprio vissuto fatto di esperienze pregresse o in essere.

C’è chi fa la raccolta differenziata, chi combatte lo spreco alimentare, chi risparmia l’acqua, tutte iniziative lodevoli, però poi, quando si arriva al dunque, non sappiamo dare una risposta che sappia convincere, alla domanda che ormai tutti si pongono, su come salvare l’ambiente in cui viviamo e quindi il nostro Pianeta.

Se difendere l’ambiente vuol dire salvare la Terra, allora non dobbiamo temere il futuro, perché la natura ha dimostrato in miliardi di anni, di sapersi rinnovare, di saper ricostruire gli equilibri distrutti dall’uomo, principale colpevole del suo degrado, causa prima dei problemi che stanno determinando   la fine dell’attuale ecosistema.

In natura, tutto è interconnesso e ogni cambiamento, spontaneo o indotto, fortuito o voluto, ha ripercussioni inimmaginabili, perché le conoscenze che oggi noi abbiamo raggiunto, sono tali da permetterci di monitorare praticamente tutto e quindi di avere assolute certezze di ciò che potrebbe accadere.

Conosciamo gli errori commessi, sappiamo quali sono i rimedi per salvare il salvabile e come possiamo metterli in atto, ma continuiamo a correre verso la rovina, che sarà di tutti non del solo singolo.

Sarà la Rivoluzione verde e la Transizione ecologica che ci salveranno? Bella domanda a cui però non sappiamo dare una risposta convincente, perché sono idee nobilissime ma che rimangono tali, perché la verità è un’altra: noi pensiamo di salvare l’ambiente e noi stessi, facendo affidamento solo sulle nostre esperienze più o meno dirette, dimenticando che il pianeta Terra è solo quello su cui viviamo e che la sopravvivenza dovrà essere di tutti, nessuno escluso.

Basta fare l’esempio delle energie alternative, di cui si è discusso nei giorni scorsi a Dubai, alla Coop 28, dove il Summit sul clima ha posto sotto accusa i gas serra, colpevoli dei cambiamenti climatici e dichiarato il 2023 l’anno più caldo finora registrato.

Non erano presenti i due Paesi che più producono gas-serra, Stati Uniti e Cina, quest’ultima grande produttrice di metano, ma si spera che anche loro si ravvedano e cerchino energie alternative, che non abbiamo un costo ambientale elevatissimo sia per la loro realizzazione che per il loro smaltimento.

Oggi, qualche passo avanti è stato fatto; i rifiuti plastici divenuti ingombranti, non possono più essere esportati senza il consenso dei Paesi destinatari di un tempo, ma devono essere smaltiti negli stessi luoghi di produzione. Si parla in questo caso, di economie circolari, cioè di quelle economie che sanno trarre profitto dai rifiuti, anche plastici, con una notevole riduzione dell’impatto ambientale.

Anche le Nazioni Unite hanno finalmente capito che al termine delle missioni di pace assolte in tante parti del Pianeta, non era più possibile cedere ai Paesi, che avevano beneficiato del suo intervento, l’onere dello smaltimento di non conveniente rimpatrio, alcuni altamente inquinanti, perché si trattava di Paesi privi di benessere e competenze, quindi non in grado di provvedere allo smaltimento. Per questa ragione, in qualsiasi intervento delle Nazioni Unite oggi sono calcolate anche le spese per le bonifiche ambientali a fine missione.

In sintesi, le rivoluzioni e le transizioni in materia ecologica sono materia di approfondimento e cambiamento delle nostre abitudini di vita. E’ indispensabile un profondo cambiamento culturale, che non vuol dire aggiornamento delle priorità nelle agende dei politici, ma piuttosto un cambiamento nelle idee di ognuno di noi, perché l’ambiente siamo noi e siamo noi tutti chiamati a difenderlo.




GRUPPO DI LETTURA con la Scuola Macondo

Domani appuntamento con Melusina

Pescara, 17 dicembre 2023. Torna il Gruppo di Lettura della Scuola Macondo di Pescara ed occasionalmente per questo terzo incontro ci sarà di lunedì e non martedì: l’appuntamento, dunque, è per domani 18 dicembre alle ore 19.00 con  “Melusina” (Hacca Edizioni) di Laura Pugno,  interverrà anche Francesca Chiappa.  Dopo il successo di “Sirene”, Laura Pugno torna a scrivere di acqua: “Ecco chi era, cos’era, cos’erano.

Melusina, Mélusine.

La sirena che vive tra gli esseri umani come se fosse fatta solo di carne e non d’acqua e di squame, non di spuma e di sale, non di gelo e di lago, ondina, rousalka, che mette a tacere tra gli esseri umani il bisogno di mutare, fino a non sentirlo, a negarlo, annegarlo come se il sangue fosse un’altra acqua”.

Quando Alice raggiunge Nostra Signora della Foresta – o Santuario, o Isola Stella, come la chiamano gli abitanti di quelle parti – per salutare le ceneri di sua nonna Marie-Ange che non ha mai conosciuto, sarà Emma a raccontarle tutta la storia. Quella del suo arrivo dalla Francia negli anni Settanta per fondare una comune di donne. Quella delle Luci del Nord, unite nel sogno, nell’utopia, nel desiderio di trasformazione. Quella di sua madre Agnès, che giovanissima si è allontanata per cercare una strada diversa. Ascolta, Alice, e le sembra di ricordare o intuire ciò che è accaduto, finché, con un salto, un tuffo, anche lei entra nella storia.

“Melusina” è una fiaba contemporanea e antichissima, azzurra come acqua e traslucida come alabastro, custodita tra costellazioni e abissi.

Il libro presenta le illustrazioni di Elisa Seitzinger che si classifica tra i dieci illustratori più influenti d’Italia, è stata selezionata alla mostra annuale della Society of Illustrators 2021 all’Illustration Museum di New York, shortlisted per i World Illustration Awards 2021.

LAURA PUGNO

Poeta, saggista e scrittrice. Tra gli ultimi libri, i romanzi Sirene e La ragazza selvaggia, Premio Campiello Selezione Letterati (Marsilio 2016-2018); il saggio In territorio selvaggio (Nottetempo 2018); l’Oracolo manuale per poete e poeti, con Giulio Mozzi (Sonzogno 2020) e le raccolte di poesia Noi (Premio Franco Fortini 2021, Amos/A27 2020) e L’alea (Perrone 2019). Collabora con «L’Espresso» e «Le parole e le cose» ed è tra i curatori della collana di “I domani” di Aragno. Ha ideato il festival di poesia “I quattro elementi” (Madrid 2018-2019), la serie di podcast “Oltrelontano. Poesia come paesaggio” per Radio3Suite e la Mappa immaginaria della poesia italiana contemporanea (Il Saggiatore, 2021). Scrive per il cinema e il teatro e fa parte del comitato scientifico del Premio Strega Poesia. Dal 2015 al 2020 ha diretto l’Istituto Italiano di Cultura di Madrid.

Per partecipare o ricevere il link, è necessario contattare la Scuola al 370.3525381, o via mail a scuolamacondo@gmail.com; sui social @scuolamacondopescara. La Scuola è in via Clemente De Cesaris 36, Pescara.




ESA LIFE RIPORTA LA PALLANUOTO A CHIETI

Primo incontro valevole per il campionato regionale Allievi FIN Abruzzo

Chieti, 17 dicembre 2023. Dopo 8 anni, una squadra di pallanuoto torna a rappresentare i colori del capoluogo teatino, e lo fa con gli atleti della Esalife Chieti, che oggi, domenica 17 dicembre, affronteranno i ragazzi della Pescara Nuoto e Pallanuoto nel primo incontro valevole per il campionato regionale Allievi FIN Abruzzo.

Il progetto sportivo, partito dallo scorso anno con l’avvio della scuola pallanuoto voluto dalla Esa Life, vede quest’anno i ragazzi cimentarsi nel Campionato federale giovanile. Inoltre, durante la stagione anche i ragazzi della Prima squadra parteciperanno al campionato regionale di Promozione (serie D).

A prescindere dal risultato tecnico che la stagione porterà, questo è un primo passo importante per lo sport di Chieti e in particolare per la pallanuoto. Tutto questo è possibile grazie al contributo dell’azienda madre ESA ENERGIE.




IL NATALE DEI DEMAGOGHI è abbuffata e corruttela ma Betlemme è un’altra cosa

Giovanni era tutt’altro che un populista, o un demagogo o un salvatore della patria; come diversi dei politici in giro per il mondo. Giovanni si era formato e preparato per essere quello che fu, cioè ciò che Dio gli chiedeva

di don Rocco D’Ambrosio

L’Aquila, 17 dicembre 2023. Il Vangelo odierno: Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levìti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». Rispose: «Io sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaìa». Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo». Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando. (Gv 1, 6-28 – III Avv. A).

Per preparare la sua venuta, il Signore, sceglie una figura scomoda: Giovanni Battista. Egli è il “più grande tra i nati di donna” (Mt 11,11), come lo definisce Gesù. In un periodo storico, in cui l’aquila romana dominava con arroganza sui territori occupati, il Battista seppe denunciare con forza le gravi contraddizioni di un potere fortemente corrotto, sia in termini relazionali, che politici. Per Erode Giovanni Battista non risparmiò moniti e invettive, essendo questi signore nell’arte degli abusi e delle nefandezze. Agli israeliti, specie ai capi, Giovanni rivolse forti richiami alla conversione, invitandoli ad avere una misura sobria di se stessi. Giovanni era tutt’altro che un populista, o un demagogo o un salvatore della patria; come diversi dei politici in giro per il mondo. Giovanni si era formato e preparato per essere quello che fu, cioè ciò che Dio gli chiedeva.

Non è solo un problema politico è un problema istituzionale generale. Non abbiamo autentici leader perché non li formiamo – né si autoformano – ad essere autentici, a pagare per quello che credono, a cercare più coerenza che appartenenza, più sostanza che visibilità mediatica. E non nasceranno profeti da un tessuto umano, che pensa solo al proprio benessere e che, al massimo, tutela i vicini e le persone care. In questo clima di egoismo la profezia sul potere nasce difficilmente e facilmente muore. Giovanni Battista è genuinamente non curante di sé e credo, anche per questo, può essere fedele alla sua missione: è stato messo al mondo e deve lavorare per preparare la strada al Cristo. Noi non siamo Giovanni Battista, né abbiamo una missione così alta e impegnativa, ma abbiamo una missione! Essa è autentica nella misura in cui ci distraiamo da noi stessi e prepariamo la strada al Cristo o, direi ai miei amici non credenti, prepariamo la strada a tutto ciò che è buono e giusto e ispira la nostra vita.

«Vi prego di fare un certo sforzo per superare il metodo della mitologia politica. Non ci sono uomini straordinari. Vi dirò di più, non ci sono uomini dentro il partito e fuori pari alla grandezza del problema che ci sta di fronte. Bisogna presentarsi dinanzi agli avvenimenti esterni ed interni con l’umiltà di riconoscere che essi superano la nostra misura… Per risolvere i problemi vi sono vari metodi: quello della forza, quello dell’intrigo, quello dell’onestà… sono un uomo che ha l’ambizione di essere onesto. Quel poco d’intelligenza che ho la metto al servizio della verità… mi sento un cercatore, un uomo che va a ricercare i filoni della verità della quale abbiamo bisogno come l’acqua sorgente e viva delle fonti. Non voglio essere altro». Lo diceva Alcide De Gasperi a un Convegno DC nel 1945.

Non so che Natale ci aspetta, o è meglio dire: sarà Natale come Dio vorrà. E’ comunque l’occasione buona per fermarci un attimo a pensare a chi stiamo facendo strada: a noi stessi o al Cristo? Nel primo caso non arriveremo mai alla grotta di Betlemme. Lì non ci sono politici “mito”, populisti, demagoghi e salvatori della patria. Lì c’è tutt’altra musica, tutt’altra gente, tutt’altra aria. Lì c’è gente autentica, sobria, coerente. Solo per questi sarà Natale. Per gli altri, il loro “natale”, è la solita abbuffata, corruttela e farsa di sempre, non diversa dal loro quotidiano standard. Ma Betlemme è tutt’altro…

Il Natale dei demagoghi è abbuffata e corruttela ma Betlemme è un’altra cosa (globalist.it)




DIRITTO ALLO STUDIO: SITUAZIONE DISASTROSA

L’Associazione UdU L’Aquila denuncia. Nel corso di questi mesi è tutto immutato

L’Aquila, 17 dicembre 2023. Nonostante la recente nomina di un nuovo direttore dell’ADSU, dopo che il posto è rimasto scoperto per quattro mesi paralizzando completamente l’ente, le cose non sono affatto cambiate. Gli studenti continuano ad aspettare le borse di studio: secondo quanto scritto nel bando, le matricole avrebbero già dovuto ricevere il 20% della somma di borsa studio del 2023/24 entro il 10 Novembre 2023, cosa ancora non avvenuta.

Ad aggravare notevolmente il quadro, c’è la situazione delle studentesse e degli studenti dell’Accademia Delle Belle Arti e del Conservatorio che non ricevono ancora la borsa di studio relativa all’anno accademico 22/23.

Ad aggiungersi alle inadempienze dell’ente ci sono ancora dei rimborsi della tassa regionale dello scorso anno non erogati e dei premi di laurea 2021/2022 non corrisposti alle studentesse e agli studenti richiedenti. Inoltre, alcune studentesse ed alcuni studenti devono ancora ricevere le monetizzazioni del servizio mensa: in particolare chi studia nelle sedi distaccate di Teramo e Avezzano, che attende ormai da mesi, e le studentesse e gli studenti dei poli di Roio, Economia e Scienze Umane che, nonostante le deliberazioni del CdA che si esprimevano in tal senso, attendono la monetizzazione del servizio da quasi due anni.

Sul fronte dell’erogazione dei servizi lo scenario è lo stesso. Lo studentato del Moro a Cansatessa continua ad essere sprovvisto dei servizi fondamentali, dei collegamenti con i vari poli universitari e la mensa di Coppito, che abbiamo chiesto venisse aperta anche per la cena, continua a non fornire il servizio serale.

La mensa che, invece, avrebbe dovuto aprire a Piazza Duomo a novembre non si sa più a che punto stia e questo vuol dire non garantire agli studenti del polo di Scienze Umane un servizio considerato essenziale dalla legge. Tutto ciò è complicato dal fatto che l’ADSU non interagisce con la popolazione studentesca: se si prova a telefonare o a mandare un’e-mail nessuno risponde e se si va in presenza agli sportelli è veramente difficile riuscire a risolvere un qualsivoglia problema.

Con l’ex presidente Eliana Morgante dimessasi per candidarsi alle regionali, in mezzo a innumerevoli problematiche, innumerevoli scontri e con il posto da dirigente rimasto vacante per mesi, l’ente risulta in grave difficoltà. Come se non bastasse, al mutismo dell’ADSU si aggiunge il silenzio da parte delle istituzioni: una Regione che oltre a non stanziare i fondi, non dice nulla a riguardo (nemmeno banalmente per giustificarsi) ed impiega quattro mesi per nominare il nuovo direttore, seguita dal silenzio di Comune ed Università.

Nel mentre, in tutto questo tempo, sono gli studenti e le studentesse a pagare lo scotto di questi giochini partitici. Chiediamo che vengano erogati tutti i pagamenti dovuti alle studentesse e agli studenti e che sia il diritto allo studio il vero tema centrale dell’ADSU. L’ente del diritto allo studio dovrebbe occuparsi appunto di diritto allo studio, senza rincorrere aspirazioni politiche.

UdU




MARCO FOLLINI a Teramo

A Salotto Culturale per discutere di democrazia digitale

Teramo, 17 dicembre 2023. Il prossimo 20 Dicembre 2023 alle 18:15  il Salotto culturale di Prospettiva persona (Patrocinio MIC e Fondazione Tercas)  Teramo – via Nicola Palma 33, presenterà il tema La democrazia nella bolla, relativa all’ultimo numero di Prospettiva persona.

Flavio Felice, direttore di Prospettiva Persona,  ne discuterà con Marco Follini, Ivo Germano, Vincenzo Di Marco e Settimio Luciano presso la Sala del Conservatorio musicale di Teramo ( Via San Giorgio – fronte Prefettura).

Approfondimento

Una delle ultime fasi di trasformazione della democrazia contempo­ranea è caratterizzata dalla prepotente ascesa dell’intelligenza artificiale e dalla profonda invadenza degli algoritmi che alimentano nuove forme di polarizzazione, sempre più radicali, all’interno della società. La vita virtuale del cittadino democratico si consuma all’interno di “bolle” che filtrano tutte le informazioni provenienti dal mondo esterno e creano dei recinti che intrappolano al loro interno persone che la pensano allo stesso modo e rafforzano gli autoconvincimenti personali a scapito di una sana dialettica democratica. Quelle appena descritte sono le caratteristiche del­la “Bubble Democracy” che sta cambiando radicalmente lo “stile di vita” delle democrazie. Infatti, i partiti sono diventati liquidi, la partecipazione politica sempre più effimera, i leader sempre più decisionisti. Il dato più allarmante è dovuto al fatto che gli elettori non si sentono più parte di una comunità di intenti e infatti vengono attratti da forme di rappresentanza individuale (F.F.)




PRENDETEVI LA LUNA di  Paolo Crepet

Tutto esaurito al teatro Maria Caniglia di Sulmona. Meta Aps è pronta ad accogliere pubblico da tutta la regione

Sulmona, 17 dicembre 2023. Meta Aps annuncia il tutto esaurito per la conferenza evento Prendetevi la luna del Dott. Paolo Crepet, organizzata in collaborazione con Mia Eventi Live, prevista per sabato 20 gennaio 2024 presso il Teatro Maria Caniglia di Sulmona, nell’ambito di Oltre la stagione, ovvero il cartellone di eventi collaterali proposti dall’Associazione in aggiunta a quelli previsti per la stagione di prosa 2023/2024 in partenariato con il Comune di Sulmona.

Dopo il successo di Amori Rubati del 25 novembre e di Filottete di Sofocle con l’università La Sapienza del 5 dicembre, il terzo appuntamento, tra i più attesi, con Prendetevi la luna è già sold out a più di un mese dal suo debutto sul palcoscenico cittadino.

Nel dichiararsi soddisfatta per il risultato ottenuto Meta Aps, allo stesso tempo, esprime rammarico per coloro che non potranno partecipare all’evento a causa dell’esaurimento dei posti disponibili. L’associazione consiglia vivamente di acquistare i biglietti per gli eventi desiderati con ampio anticipo al fine di evitare il rischio di non trovare disponibilità a ridosso degli stessi.

“Siamo entusiasti e pronti ad accogliere moltissimi spettatori provenienti da ogni parte della regione e oltre. Questo evento conferisce un ulteriore valore e significato alla nostra meravigliosa e partecipata stagione teatrale, contribuendo ad arricchire l’ampia offerta culturale promossa dalla nostra associazione.” queste le parole del direttore artistico della stagione di prosa Patrizio Maria D’Artista.

Meta Aps ricorda inoltre che presso il Centro di Informazioni Turistiche – IAT Sulmona è possibile acquistare a prezzi vantaggiosi coupon validi per la scelta di 1, 3 o 5 spettacoli della stagione di prosa da donare ad amici e parenti durante le festività natalizie.

Si ricorda che i singoli biglietti sono in vendita presso il Centro di Informazioni Turistiche – IAT Sulmona e sulla piattaforma online oooh.events. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro.

Per informazioni contattare il numero 329 9339837, collegarsi alle pagine social Facebook, Instagram, X del Teatro Maria Caniglia o al sito www.teatromariacaniglia.com, oppure scrivere una mail all’indirizzo info@teatromariacaniglia.com




CENTO ANNI DALLA NASCITA DI PADRE SERAFINO COLANGELI

La Piccola Opera Charitas e la comunità francescana del Santuario della Madonna dello Splendore ricordano con il Vescovo Leuzzi. Il Presidente Rega annuncia l’avvio della richiesta di beatificazione del fondatore della Poc. Il Sindaco: “Padre Serafino, capace di vedere nei piccoli l’immensamente grande”

Giulianova, 17 dicembre 2023.  Il Presidente della Piccola Opera Charitas Domenico Rega di Giulianova ha annunciato che la Fondazione ha inoltrato richiesta formale al Vescovo di Teramo- Atri, Monsignor Lorenzo Leuzzi, per l’avvio della fase diocesana del processo di beatificazione di padre Serafino Colangeli. Lo ha fatto nel corso della cerimonia che si è tenuta questa mattina nel Santuario della Madonna dello Splendore, organizzata per commemorare il centesimo anniversario della nascita del compianto fondatore della Poc, uomo di immensa fede, cultura e umanità. A ricordarlo, con il presidente Rega,  il Sindaco di Giulianova Jwan Costantini, il Vescovo Leuzzi e padre Germano Di Pietro. Presenti anche il Primo Cittadino di Roseto Mario Nugnes, il Comandante della Compagnia Carabinieri Nicolò Morandi, il capogruppo consiliare Paolo Vasanella, l’ex sindaco e senatore Antonio Franchi, e la comunità francescana del santuario, retto da padre Wilson D’ Souza.

Nel suo intervento, il Sindaco Costantini ha espresso la riconoscenza della città a padre Serafino, un uomo che più di tutti è stato capace di vedere nei piccoli la grandezza di Dio. Impegno di Giulianova e dei giuliesi, quello di fare memoria e tesoro della sua testimonianza.  Il Vescovo Leuzzi ha insistito sulla missione vera della Piccola Opera e della Chiesa, che è quella di promuovere, sempre e comunque, l’ Uomo. Padre Germano, che di padre Serafino ha trascritto molti testi, ha delineato il suo francescanesimo e sottolineato la centralità dell’ Eucarestia nella vita del frate, innamorato di Dio, della Madonna, dei fratelli. Da Domenico Rega, un discorso denso ed articolato sulla personalità di padre Serafino, sullo spirito della fondazione e sulla grande responsabilità che oggi la investe, quella di custodire il suo spirito originario per consegnarlo intatto al futuro. In un messaggio letto dallo stesso presidente, il padre provinciale  Simone Calvarese ha portato il suo saluto ed espresso il personale auspicio che venga dato a padre Serafino di percorrere il luminoso cammino del riconoscimento di santità.

Prima della Messa, il Vescovo ha benedetto due grandi e preziose icone, una ritraente San Berardo, l’altra San Flaviano, che saranno collocate nella cappella della struttura assistenziale di Villa Volpe, dove già sono conservate  le reliquie dei due santi, custodi della cristianità del nostro territorio.




COSMO. Tra tela, palcoscenico e danza

L’Imago Museum svela il capolavoro di Mario Schifano

Pescara, 17 dicembre 2023. L’Imago Museum è lieta di annunciare l’esposizione straordinaria dell’opera “COSMO. Tra tela, palcoscenico e danza” di Mario Schifano a partire da martedì 19 dicembre 2023, ore 18:00. Per la prima volta in assoluto i visitatori avranno l’opportunità di ammirare questa imponente opera, un autentico capolavoro che guida lo spettatore attraverso un viaggio emozionante ai confini della pittura, della danza, della musica e di una visione universale sul significato della vita e della sua origine.

COSMO è uno dei lavori più suggestivi del Maestro, realizzato con tecnica mista nel 1990 per l’allestimento della pièce teatrale “Due Madri” di Miguel de Unamuno, in collaborazione con il compositore Marco Schiavoni, il coreografo Aurelio Gatti e il regista Patrick Latronica, andata in scena tra il 1991 e il 1993 per un totale di oltre cento repliche in tutta Italia. Un’opera scenica circolare di oltre sette metri di diametro concepita dall’esponente più noto della pop art italiana ed europea.

Il dipinto è stato acquistato dalla Fondazione Pescarabruzzo nel 2020 per il tramite dello stesso Aurelio Gatti, all’epoca produttore e direttore artistico anche di alcune performance di danza/teatro realizzate con l’utilizzo dell’opera COSMO presso il Teatro Basilica di Roma.

La fruizione di COSMO al pubblico museale definisce l’ultimo tassello di un organico progetto della Fondazione Pescarabruzzo/Imago Museum dedicato all’artista, in occasione del 25° anniversario della sua scomparsa.

Il 1° gennaio 2023 all’Imago Museum è stata inaugurata l’esposizione permanente “Mario Schifano. Il trionfo della Pop Art italiana”. La mostra offre al pubblico una profonda retrospettiva del percorso creativo del Maestro, tra i più importanti artisti italiani del Novecento. Attraverso un repertorio di opere che abbraccia il classicismo e il contemporaneo, la collezione racconta il Maestro dalla fase iniziale monocromatica degli anni ’60 fino alla maturità degli anni ’90, culminando con il prezioso ciclo Matres Matutae ispirato a reperti archeologici votivi, risalenti tra il VI e il II secolo a.C.

Inoltre, il 26 gennaio, giorno dell’anniversario, la Pescarabruzzo ha promosso e realizzato lo spettacolo “Cosmogonia” al suo Cineteatro Circus. Un affascinante mix di teatro, danza e musica che ha riportato in vita l’essenza di COSMO – opera scenica davvero maestosa – attraverso la maestria di attori come Sebastiano Tringali, la vocalità di Chiara Meschini e l’arte di talentuosi danzatori, per la regia e coreografia di Aurelio Gatti e le musiche originali di Marco Schiavoni (MDA Produzioni Danza). Questo evento speciale, concepito come un omaggio all’artista, ha trasformato l’opera COSMO in un’esperienza multisensoriale oltremodo coinvolgente.

Il Presidente della Fondazione Pescarabruzzo/Imago Museum, Nicola Mattoscio, dichiara: «Con l’apertura del padiglione permanente all’Imago Museum dedicato a Mario Schifano, con lo spettacolo Cosmogonia realizzato al Circus e con l’esposizione di COSMO al pubblico, per la prima volta in assoluto, la Fondazione completa un lavoro durato anni, con l’obiettivo di preservare e offrire agli studiosi e ai visitatori un patrimonio artistico e culturale unico nel panorama internazionale che continua a brillare nella storia dell’arte contemporanea».

All’evento, che coincide con l’apertura dei nuovi spazi museali (la sala lettura e il bookshop), interverranno: Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, Carlo Masci, Sindaco di Pescara, e Generoso Bruno, storico e critico d’arte.

In foto: “Cosmo” di Mario Schifano immagine di Luciano D’Angelo




SPOLTORE NASCOSTA

Visita al convento Di San Panfilo fuori le Mura

Spoltore, 17 dicembre 2023. Oggi, domenica 17 dicembre, in mattinata, si aprono di nuovo le porte del Convento di San Panfilo fuori le Mura di Spoltore (PE) per un nuovo appuntamento di “Spoltore Nascosta” previsto per le ore 10: l’evento è a cura della Pro Loco Spoltore Terra dei 5 Borghi; anche in questa edizione speciale, in pieno clima natalizio, i visitatori potranno scoprire il tesoro custodito nel Chiostro, gli affreschi delle ventisei lunette francescane, degustando i prodotti genuini del territorio. Dopo il classico percorso che prevede le seguenti tappe: Castello, Largo Fosse del Grano, piazza D’Albenzio e Società Operaia di Mutuo Soccorso, la cisterna sotto piazza D’Albenzio, residence degli artisti, via del Pozzo con visita presso dimore private, Cripta di San Panfilo dentro le Mura, si prosegue verso il Convento appunto, dove ci sarà anche una degustazione.

È proprio nell’atmosfera fiabesca dei giardini che si concluderà la visita guidata completa che offre al visitatore di scoprire anche luoghi chiusi e sotterranei, storie e personaggi con l’intenzione di portare alla luce la bellezza del centro storico attraverso un tour arricchito nelle tappe e nei luoghi meno noti. Le visite guidate prevedono il coinvolgimento del pubblico nell’intima atmosfera della vita quotidiana degli abitanti, con la possibilità di condividere i meno noti spazi del cuore di Spoltore.

Il punto di ritrovo è la nuova sede dell’infopoint alle ore 10.00, presso la biblioteca comunale ‘Piero Angela’ (via Dietro le Mura, 10) con avvio del tour alle 10.30.

Per informazioni e prenotazioni, il numero da contattare è 328.7626829.




GLIUBICH PUNTO DI RIFERIMENTO sul mercato per dipinti di Teofilo Patini

Grande attesa per l’asta del 19 e 20 dicembre

L’Aquila, 17 dicembre 2023. Gliubich Casa d’Aste si conferma il punto di riferimento sul mercato per l’acquisto di dipinti di Teofilo Patini: grande attesa per l’asta del 19 e 20 dicembre. Se nell’asta di “Old Masters” di questa estate Gianluca Gliubich aveva attirato l’attenzione dei grandi collezionisti del pittore di Castel di Sangro con un olio su tela di grandi dimensioni intitolato “Lunga attesa” firmato in basso a sinistra dal pittore aquilano e datato al telaio “1886”, aggiudicato dopo diversi rilanci, per martedì 19 e mercoledì 20 dicembre l’offerta della casa d’aste triplica addirittura.

A L’Aquila, nella straordinaria cornice di Palazzo Cipolloni Cannella al civico 9 di Corso Vittorio Emanuele II è un susseguirsi di curiosi e collezionisti del Maestro che visitano l’esposizione – aperta anche sabato e domenica con orario continuato – per vedere dal vivo le opere e per chiedere informazioni.

La prima delle tre opere si caratterizza per il forte contenuto di denuncia sociale delle condizioni di vita femminili, come del resto il titolo del dipinto descrive: “Bestie da soma”.

Il dipinto, una variante del bozzetto preparatorio dell’opera del Patini, è un olio su tela firmato in basso a sinistra. Questa opera insieme a “Vanga e latte” e “L’erede”, forma quella che la critica ha definito la cosiddetta “trilogia sociale”, ispirata alla dura vita del mondo contadino dell’epoca. Il dipinto rappresenta il momento di riposo di due donne: la prima, stremata, riposa tra le gambe della seconda seduta con ancora con indosso il fardello della legna raccolta.

Il secondo dipinto è una “Donna ciociara in abiti tradizionali”, un olio su tela di iuta firmato in basso a destra “Patini” in rosso. Identici le vesti della anziana signora con quelle della più piccola figliola de “La famiglia dello zampognaro”, dipinto ovale in collezione privata aquilana, riportato nel catalogo a cura di Ferdinando Bologna – Comitato per le celebrazioni patiniane 1990.

Terzo, ma sicuramente non per importanza, il “San Carlo Borromeo unge con l’olio santo un appestato”, un olio su cartone telato in cornice centinata firmato in basso a destra dal maestro.

In un interno di chiesa San Carlo Borromeo, vestito di abiti cardinalizi e con lo sguardo rivolto al cielo unge con l’olio santo un appestato che giace su una barella. Accanto all’infermo due monaci cappuccini, uno con un cero e l’altro nell’atto di reggere un crocifisso, un chierichetto, un giovane con un cero acceso e quattro figure maschili, tre al capezzale ed uno dietro la scena. In lontananza una donna su un giaciglio di paglia stringe al petto un bambino.

Con simile impianto iconografico vedasi il “San Carlo Borromeo fra gli appestati” nella Chiesa di Santa Maria dei Raccomandati a San Demetrio ne’ Vestini (L’Aquila), pubblicato nel richiamato catalogo. Altre opere analoghe, pur se di differente impianto, sono nella Cattedrale dell’Aquila, nelle collezioni d’arte del Municipio aquilano ed in collezione privata a Lanciano (Chieti).

Il dipinto è stato esposto assieme ad altre sette opere del Patini, come recita il cartiglio incollato al retro, alla settantasettesima Esposizione Internazionale del 1907 a Roma promossa dalla Società degli Amatori e Cultori delle Belle Arti.

Bibliografia di riferimento:

LXXVII Esposizione Internazionale di Belle Arti della Società Amatori e Cultori di Belle Arti in Roma e della Associazione degli Acquarellisti, catalogo.

A cura dell’Associazione degli Acquarellisti, Società degli Amatori e Cultori delle Belle Arti, Tipografia dell’Unione Coop. Editrice, Roma, 1907.

Teofilo Patini (1840-1906) a cura di Ferdinando Bologna, Comitato per le Celebrazioni Patiniane, L’Aquila-Castel di Sangro, Edizioni Grafiche Italiane, Sant’Atto/Teramo, 1990.