Ecco il Natale un giorno straordinario, oltremodo, un giorno in cui si apre la possibilità di un momento di profonda riflessione sulla nostra vita, sulla nostra società, sul nostro mondo, sulle nostre cose.
Ecco l’evento più grande, la festa delle feste, la celebrazione delle celebrazioni; dunque, si ripropone l’opportunità di poter cogliere l’invito di concludere ogni nostra ricerca di appagamento, di gratificazione o compiacimento di sorta.
Ecco l’invito. L’appello ad orientare verso il giusto ed il vero la nostra vita e la nostra visione del mondo. Un appello che sembra abbia raggiunto ogni luogo, ogni mondo, ogni testa.
Volontà, tempi, capacità o meno a parte, quell’indolenza triste e primitiva che pervade, affascina ed inganna ancora l’umanità, rimane di fatto il nostro grande ed oscuro nemico; ma la luce, quella vera, comunque è lì, a nostra disposizione, anche quest’anno.
Una luce che illumina, ravviva e rivela, senza dubbio alcuno, ogni nostra bellezza.
Ecco l’occasione per sottrarsi al buio, al promiscuo e al caos, abbandonando all’oscurità ogni nostra miseria e triste vergogna quindi, avvicinandosi a quella straordinaria fonte di luce che appare davanti a noi, e lasciarsi conquistare dalla sua esclusiva e luminosa verità: il Natale.
nm
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