OLTRE 3000 PERSONE AL PRESEPE VIVENTE

Il Viaggio, dell’associazione Unica Stella, premiato dal pubblico e dai consensi sul web. La benedizione del Vescovo, Monsignor Lorenzo Leuzzi, ha dato il via alla manifestazione. Domani alle 21, il concerto dei Criptomani a Sant’Antonio.

Giulianova, 27 dicembre 2023. Non ha deluso le aspettative, l’edizione 2023 del Presepe Vivente, che si è tenuta ieri nel centro storico di Giulianova. “Il Viaggio”, spettacolare rievocazione del presepe napoletano del ‘ 700, ha visto 3000 persone, suddivise in trenta turni di ingresso, visitare le scene e ammirare l’allestimento complessivo. Alta la partecipazione anche durante il corteo dei figuranti  che, in piazza Buozzi,  ha sfilato con la musica dal vivo de “La santa allegrezza”, canto popolare del sud Italia.

Il Presepe Vivente 2023, alla presenza del Vicesindaco Lidia Albani e dell’assessore Soccorsa Ciliberti,  è stato aperto dalla benedizione del Vescovo, Monsignor Lorenzo Leuzzi, che ha potuto visitare l’intero percorso scenico.

L’evento, con la direzione artistica di Domenico Canazza,  ha coinvolto oltre cento tra attori, figuranti e musicisti. Tutto è stato possibile grazie ad un perfetto lavoro di squadra e ad uno spirito di grande entusiasmo, disponibilità e collaborazione.  “Il Viaggio” si concluderà idealmente domani, 28 dicembre, con il concerto de I Criptomani nella chiesa di Sant’Antonio, alle 21, sempre a cura di Unica Stella.  L’associazione organizzatrice ringrazia i partecipanti, il pubblico, i sostenitori ed in particolare il Comune di Giulianova per la vicinanza ed il supporto logistico.




LA STORIA DEI PASTORI e la cultura pastorale in Abruzzo nel volume di Edoardo Micati

Presentazione il 29 dicembre, a Palazzo Tilli. Il programma delle manifestazioni natalizie

Antonella Allegrino

Casoli 27 dicembre 2023

La storia dei pastori e la cultura pastorale in Abruzzo nel volume di Edoardo Micati. Presentazione il 29 dicembre, a Palazzo Tilli di Casoli (Chieti). Il programma delle manifestazioni natalizie.

Sarà dedicato alla storia della pastorizia abruzzese, uno degli appuntamenti in programma nell’ambito delle manifestazioni natalizie organizzate a Palazzo Tilli di Casoli (Chieti), l’edificio settecentesco di proprietà dell’imprenditrice Antonella Allegrino.

Venerdì 29 dicembre, alle ore 18, sarà presentato il volume “Pastori. La cultura pastorale in Abruzzo” di Edoardo Micati (Carsa edizioni), con ingresso libero. Dialogherà con l’autore Giovanni Tavano, antropologo culturale e editore

“Siamo lieti di presentare a Palazzo Tilli il volume di Micati, uno dei massimi esperti europei di cultura vernacolare– spiega Antonella Allegrino – Anche questa iniziativa rientra nel progetto che stiamo portando avanti e che punta a preservare la memoria del nostro territorio. La pastorizia è una tematica centrale nella cultura abruzzese e analizzandola, oltre a tornare alle nostre origini, si ha l’opportunità di scoprire aspetti riguardanti l’antropologia, l’economia, l’artigianato, le tradizioni, la toponomastica con il riferimento ai tratturi e alla transumanza”.

Il programma di manifestazioni natalizie a Palazzo Tilli avrà inizio oggi, 27 dicembre, con “I racconti della mangiatoia. La famiglia riunita all’ascolto delle voci natalizie della terra d’Abruzzo”, che si terrà alle 16 e alle 18.

Dopo la presentazione del volume di Micati il 29 dicembre, il giorno successivo 30 dicembre, si svolgerà alle 17 “Signore, ti dico grazie e ti invoco”, incontro di spiritualità per ringraziare il Signore dell’anno trascorso e affidargli l’anno nuovo.

Il programma si concluderà il 2 gennaio 2024, alle ore 18, con il “Tombolone personalizzato” dedicato al borgo di Casoli.

Le manifestazioni sono tutte ad ingresso gratuito. È gradita la conferma al numero 3425501354.




I GLADIATORI DELL’ANTICA TEATE

Domenica 7 gennaio 2024 ore 16.00

Chieti, 27 Dicembre 2023. Dopo aver osservato i resti dell’anfiteatro dell’antica Teate e i rilievi con scene di duello della tomba di C. Lusius Storax, si realizzerà il gladiatore pop-up da colorare e decorare.

Biglietto Museo gratuito. Costo €10 a bambino. Prenotazione obbligatoria al 338-4425880 anche via WhatsApp




DALL’ARGILLA AL VASO

Domenica 7 gennaio 2024 ingresso gratuito al Museo Archeologico di Campli

Campli, 27 Dicembre 2023. Modelliamo e decoriamo un vaso prendendo ispirazione dai reperti esposti al Museo Archeologico Nazionale di Campli. Attività per bambini e famiglie con biglietto museo gratuito e costo attività a 10,00 €

PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA: 338 442 5880




DOPO GLI EVENTI CALAMITOSI DEL 2023

Cia Abruzzo chiede sostegno straordinario per il settore agricolo

Pescara, 27 Dicembre 2023. L’anno che si sta per concludere verrà ricordato come un periodo cruciale per i settori vitivinicolo e orticolo dell’Abruzzo. Gli eventi calamitosi di maggio-giugno hanno causato danni significativi, portando a una devastante diffusione di infezioni da peronospora della vite e riducendo le produzioni al 30% delle potenzialità. Il danno economico è stato stimato a oltre 200 milioni di euro, mettendo a rischio il reddito e la sussistenza delle aziende agricole coinvolte.

Nonostante l’impegno della Regione Abruzzo attraverso l’ “Accordo di Finanziamento per gli Interventi di credito agrario a medio termine,” la situazione rimane critica. La ridotta dotazione finanziaria e il limitato numero di aziende ammissibili a questo accordo rendono necessarie ulteriori misure per affrontare la crisi in modo efficace.

In vista del bilancio di previsione finanziario 2024-2026 della Regione Abruzzo, per l’annualità 2024, Cia Abruzzo chiede l’adozione di una congrua voce di bilancio dedicata all’attivazione di una linea di credito straordinaria, con fondo rotativo. Tale iniziativa sarà estesa a tutte le aziende agricole che hanno subito danni a causa degli eventi calamitosi, comprese le aziende orticole del Fucino.

La proposta prevede una linea di credito quinquennale, con due anni di preammortamento, basata sulla differenza tra la produzione del 2022 e le perdite subite nel 2023, nonché sul mancato valore della produzione lorda vendibile. La Regione Abruzzo assumerà la responsabilità della garanzia bancaria e degli interessi accumulati, garantendo un supporto finanziario adeguato alle aziende coinvolte.

“Riteniamo che questa sia l’unica azione possibile per salvaguardare un settore che rappresenta una delle eccellenze dell’Abruzzo. Il sostegno richiesto non può essere sottovalutato né ignorato dalle Istituzioni, e si auspica che la Regione avvii anche un’azione di sollecitazione nei confronti del governo centrale per garantire una dotazione finanziaria adeguata al ripristino del mancato reddito delle aziende vitivinicole e orticole abruzzesi”, commenta così il Presidente regionale Nicola Sichetti.




LA MARSICA RISCHIA DI PERDERE IL CANILE SANITARIO

Berardinetti: no al trasferimento del servizio a L’Aquila

Avezzano, 27 dicembre 2023. Il canile sanitario della Marsica non deve essere trasferito all’Aquila. A lanciare l’appello è il sindaco di Sante Marie, Lorenzo Berardinetti, che teme la chiusura di questo importante servizio. Il canile sanitario, dove vengono portati tutti i cani accalappiati non solo nella Marsica ma anche nell’Alto Sangro e nella Valle Peligna, è stato realizzato nel territorio comunale di Sante Marie 15 anni fa dalla comunità montana Marsica 1.

Riceve ogni anno mille cani che, dopo le adeguate visite, vengono accolti nell’adiacente rifugio per animali in attesa di essere adottati. Solo nel 2023 sono stati adottati 300 cani grazie al lavoro portato avanti dal gestore e dalle associazioni che vi collaborano. Nella provincia dell’Aquila ci sono due canili sanitari: uno all’Aquila e uno a Sante Marie. La Asl il 19 dicembre scorso ha pubblicato un bando per poter creare un nuovo canile all’Aquila stanziando subito 46.900 euro per l’acquisto di box dove dovrebbero essere ospitati i cani.

La notizia ha fatto andare su tutte le furie i sindaci che dovrebbero così sostenere le spese di trasporto dei cani accalappiati dai comuni della Marsica all’Aquila e poi di nuovo dal capoluogo a Sante Marie o in uno degli altri rifugi dove dovrebbero essere ospitati in attesa di adozione. “È inconcepibile che una struttura funzionale venga chiusa e vengano investiti nuovi soldi per crearne un’altra all’Aquila dove tra l’altro già c’è”, ha commentato il sindaco Berardinetti, “abbiamo 50 posti a Sante Marie e 50 posti all’Aquila, come previsto dalla legge, non capiamo perché la Asl voglia ora creare altri 50 posti nel capoluogo sottraendo così un servizio alla Marsica. Chi pagherà poi i conti?

Come sempre i Comuni perché se il canile sanitario di Sante Marie verrà chiuso i cani accalappiati nella Marsica dovranno andare all’Aquila per essere visitati e poi magari riportati nel rifugio di Sante Marie dove resteranno fino a quando non saranno adottati. E perché spendere 46.900 euro per creare nuovi box provvisori all’Aquila quando abbiamo una struttura già esistente dotata di tutto ciò che serve per far stare bene i cani? Speriamo che la Asl faccia un passo indietro”.




FUMATA NERA!

Stato di agitazione polizia locale della città di Silvi

Teramo, 27 dicembre 2023. Il 22 dicembre si è tenuto presso la Prefettura di Teramo il tentativo di conciliazione per lo stato di agitazione degli addetti alla Polizia Locale della Città di Silvi, proclamato dalla sigla sindacale CSA RAL. Dinanzi al Viceprefetto Vicario Dott. Alberto Di Gaetano, erano presenti il Sindaco, la Segretaria Generale, il Coordinatore Regionale del CSA RAL Walter Falzani, il Coordinatore Provinciale e la RSU di riferimento.

 Nel corso della discussione sono state dettagliate tutte le rimostranze dei lavoratori che hanno portato alla proclamazione dello stato di agitazione e riguardanti omissioni contributive pluriennali, compiti non propri della PL/atti di demansionamento e disconoscimento di istituti contrattuali già in vigore. Nonostante il nuovo contratto nazionale abbia previsto miglioramenti circa i diritti ed il benessere lavorativo dei dipendenti degli enti locali, il comune di Silvi sembra operare in controtendenza, peggiorando le condizioni e discriminando i lavoratori della Polizia Locale.

 La parte datoriale non ha inteso assumere impegni precisi riguardo alle richieste avanzate, scongiurando quindi ogni possibile accordo. Il CSA RAL auspica che il Sindaco Scordella, massima autorità dell’Ente e referente dell’Anci Abruzzo per la Polizia Locale, faccia riesaminare le decisioni adottate che peggiorano le condizioni contrattuali dei soli lavoratori della Polizia Locale. Il CSA RAL, in assenza di un urgente e concreto cambio di rotta da parte dell’amministrazione, introdurrà ulteriori e più significative iniziative di lotta sindacale.

CSA RAL Coordinamento Provinciale Teramo




L’AMMINISTRAZIONE NON VUOLE IL DIALOGO

da litoralevivo@gmail.com

Vasto, 27 dicembre 2023. Dalla villetta “due pini” al quartiere San Paolo e anche a Vignola, purtroppo, l’amministrazione comunale dimostra di ignorare le voci delle associazioni e dei cittadini. Riguardo al parcheggio nel quartiere San Paolo, non tutti erano concordi con il progetto dell’amministrazione comunale di Vasto. Le numerose lamentele dei residenti non hanno ricevuto ascolto, anche se rappresentavano una preziosa testimonianza delle preoccupazioni della comunità. L’area, originariamente un polmone verde con alberi piantati in collaborazione con alcune associazioni per un progetto ambientale, è stata sostituita dall’asfalto e dal cemento.

Lo stesso si ripete a Vignola, nel cui caso  le associazioni ritengono che il progetto contro l’erosione, basato su barriere frangiflutti, abbia un impatto significativo sul paesaggio, sull’ambiente e sulla comunità che frequenta la zona. È stata avanzata una richiesta formale al comune, tramite PEC, per istituire un tavolo tecnico con la partecipazione di tutte le parti interessate, a cui non è stato dato alcun seguito dall’amministrazione comunale, nonostante il sindaco stesso lo avesse  proposto durante la presentazione del progetto in consiglio comunale e davanti alla cittadinanza. L’obiettivo sarebbe stato quello di valutare l’impatto del progetto su vari aspetti per eventualmente individuare alternative più rispettose dell’ambiente e dei bisogni dei cittadini seguendo per esempio la falsa riga del  progetto erosione a Punta dell’Opera, che ha integrato meglio la soluzione con il contesto circostante.

Dunque, nonostante le numerose promesse, il dialogo con le associazioni è rimasto un’opportunità mancata. Inoltre, la località Vignola, una delle zone più belle delle coste e punto di riferimento del surf in Adriatico e in Italia, rischia di subire danni irreparabili a causa di questo progetto contro l’erosione, che ignora le necessità e le preoccupazioni della comunità, a fronte della salvaguardia di interessi principalmente privati, soprattutto per la parte che riguarda l’area SIC. Un’ennesima occasione di dialogo perduta, di fatto ignorata, destinata a generare ulteriori polemiche e alimentare la delusione nei confronti del modus operandi dell’amministrazione comunale.




AGGIUNGI UN POSTO A TAVOLA

Lions Club Vasto Adriatica Vittoria Colonna, adesione al service

Vasto, 27 dicembre 2023. Per il terzo anno consecutivo il Lions Club Vasto Adriatica Vittoria Colonna ha aderito alla iniziativa promossa dal Multidistretto Italy 108 e dal Distretto 108A denominata ‘Aggiungi un posto a tavola’ che prevede, tra le altre formule possibili, la donazione di pacchi spesa per famiglie in difficoltà. Ed è questa la strada percorsa dal Club vastese che, grazie alla collaborazione dell’ipermercato Spazio Conad, del supermercato Tigre Gemmir Pasquarelli, dell’ingrosso alimentari Tana tutti di Vasto, ha potuto preparare e donare ben 20 pacchi di generi alimentari diversi, del peso di circa 7 kg cadauno, che hanno potuto regalare un sorriso ad altrettante famiglie in vista delle Festività natalizie.

Ovviamente i soci del Club non hanno provveduto di persona alla consegna alle famiglie, ma si sono affidati alla mediazione della parrocchia di San Giuseppe. Infatti, le confezioni sono state consegnate da una delegazione del Lions Club Vasto Adriatica Vittoria Colonna, guidata dal presidente Massimo Molino, al parroco don Luca Corazzari che li ha distribuiti attraverso il personale volontario della mensa Caritas. Don Luca che a più riprese ha ringraziato il Club per l’iniziativa.

‘Siamo contenti di aver realizzato questo lodevole service anche quest’anno – dice il presidente Massimo Molino – perché regalare anche un solo sorriso rappresenta il premio più bello per chi come noi si mette al servizio della comunità. Voglio ringraziare tutti i partner che ci hanno affiancato in questa iniziativa consentendoci di preparare dei pacchi molto ben forniti e, soprattutto, rendendola possibile.’




NATALE NELLO SPORT

Martinsicuro, 27 dicembre 2023. Tutto pronto per Natale nello Sport, l’evento che porta le associazioni sportive truentine in passerella. Sarà una grande giornata di sport e animazione, quella di giovedì 28 dicembre al palazzetto dello sport, dove dalle ore 15 andranno in scena spettacoli sportivi e attività con tutti i ragazzi delle Asd di Martinsicuro. Ospite dell’evento la cantante e comica Laura Leo, nota al grande pubblico per le sue partecipazioni a “La sai l’ultima?” su canale 5. L’animazione della giornata sarà a cura di ARCAgency Fashion.

“Una giornata tutta da vivere insieme agli sportivi della città e alla loro famiglie – le parole del delegato allo Sport, Alessandro Casmirri – anche quest’anno grazie alla stretta collaborazione con le associazioni del territorio siamo riusciti a mettere in piedi una giornata di festa e questo ci rende molto orgogliosi. Lo sport è vita e il lavoro quotidiano di queste associazioni è per la nostra città linfa vitale. A tutte le persone che lavorano ogni giorno in questo ambito vanno i nostri più sentiti ringraziamenti”.




SIAMO IN CAMMINO [28]

Edizione Straordinaria Natale 2023

Edizione Straordinaria Natale 2023 del programma Siamo in Cammino su Radio Speranza e Misericordia TV con il prof. Alfredo Canavèro, [Professore di Storia Contemporanea e Storia del mondo contemporaneo presso l’Università degli Studi di Milano], la Prof. Alessandra Tarabochia [CIF Nazionale] e l’Arch. Concetta Di Virgilio [CIF Regionale].

ECCO L’EUROPA: UN’IDEA, UNA DEFINIZIONE, UNA PAROLA. Ancora utile, necessario, fondamentale, indispensabile l’Europa per il ns occidente.

ECCO L’IMPEGNO PER LA GIUSTIZIA E LA PACE. L’umanità vive ancora d’iniquità, di conflitti, di guerre e d’intollerabile violenza sulla Donna. Le donne ed il loro ruolo ed il loro impegno.

ECCO IL NATALE e gli impegni per il futuro

Nando Marinucci




PACE: NECESSITÀ DI FARE

di Massimo Brundisini

Politicainsieme.com, 27 dicembre 2023. Lucio Caracciolo è sicuramente uno dei più autorevoli esperti, se non il più autorevole, di geopolitica in Italia. Le sue visioni, sempre lucidissime e frutto di approfondite analisi, nonché la sua intelligenza strategica, per molti costituiscono un sicuro punto di riferimento.

In un articolo di Maurizio Blondet, che ringrazio ancora una volta, dal titolo emblematico: ”Meloni assuma un sovranista vero”, è possibile visionare un breve video nel quale Caracciolo, con evidente cognizione di causa, fa delle affermazioni rivoluzionarie rispetto alla politica estera italiana: di fatto fa un’autorevolissima e coraggiosa proposta e ci spiega, in maniera semplice, cosa dovrebbe fare l’Italia per smettere di essere succube, a vario titolo, delle tre superpotenze. Le sue affermazioni hanno il piglio di un vero e proprio proclama politico.

Per prima cosa ci ricorda che siamo in tempi di cambiamenti, per cui gioco forza saremo anche noi costretti a cambiare, se non vogliamo essere cambiati. Sottolinea anche, con grande sagacia, l’importanza dell’elemento sorpresa per le azioni che ci va a proporre. Ci invita quindi, apertis verbis, ad imparare ad essere anche un po’ odiati, e afferma come sia necessario, per tale scopo, che l’Italia inizi a dire dei no. Fa quindi un elenco, che ci dice solo parziale, di suggerimenti molto interessanti.

L’intervento di Caracciolo mi ha portato a fare un collegamento con il mio recente articolo sul Partito della Pace: anche la proposta illustrata in quell’articolo nasceva dalla preoccupazione del sempre più evidente deteriorarsi della situazione geopolitica internazionale, caratterizzata da un susseguirsi di moniti e minacce dai toni sempre più duri, a vari livelli, e dai troppi conflitti in essere su tutto il Pianeta.

Ecco allora la necessità di fare qualcosa che vada in senso contrario, che sparigli gli schemi: ad esempio si potrebbe rispolverare la posizione del non allineamento nel momento in cui decidessimo di non riconoscerci in nessuno degli schieramenti, passati o futuri. Il non allineamento quindi come proposta alternativa e propositiva, un’isola capace di distacco dall’incombenza degli accadimenti e in grado di fornire, dall’alto del suo distacco, utili spunti di riflessione alle varie parti che si confrontano.

Si tratterebbe di un esempio concreto della possibilità di poter aspirare a visioni e soluzioni alternative, e il condominio con il Vaticano costituirebbe sicuramente un tandem vincente. Quindi smarcamento dalle logiche di schieramento, neutralità e proposizione diplomatica come espressioni della volontà di dare al nostro beneamato Pianeta un futuro di pace e benessere. Destinando ad interventi a favore degli ultimi del Pianeta le migliaia di miliardi spesi in strumenti di distruzione, il volto della Terra cambierebbe drasticamente.

Questo quindi i compiti e gli obbiettivi precisi di un auspicabile PARTITO (POPOLARE?) DELLA PACE in Italia.

Pace: necessità di fare – di Massimo Brundisini – Politica Insieme




UNA PICCOLA CAPPELLA ED UN GRANDE PATRONATO

Appunti sul culto di san Cristoforo in Abruzzo

[Articolo Pubblicato in “Rivista Abruzzese”, Anno XLIV, n° 2, Lanciano (Ch.)1991, pp.122-125.]

di Franco Cercone

(La cappella è quella dedicata a San Cristoforo, successivamente ampliata per realizzare il Santuario della Madonna della Portella che sorge sulla sommità di un colle nei pressi di Rivisondoli).

In molti paesi degli Abruzzi – scrive il De Nino – si vede dipinta su qualche muro di chiesa la colossale figura di S. Cristoforo[1]. Oltre a quello di Acciano, menzionato dal De Nino, vanno ricordati soprattutto il San Cristoforo affrescato da Andrea Delitio nel 1473 sulla facciata laterale di Santa Maria Maggiore a Guardiagrele e l’altro, opera forse degli allievi del Delitio, che si ammira nella chiesa di Santa Maria Matrice ad Introdacqua. Non v’era persona, sottolinea il Susi nella sua monografia storica su Introdacqua, che non si recasse a rendere omaggio a San Cristoforo prima di avviarsi sui campi o di mettersi in viaggio, poiché si credeva che non sarebbe morto chi nel mattino avesse posato lo sguardo su una immagine del Santo. Per questo motivo si soleva dipingere San Cristoforo in grandi dimensioni all’ingresso delle chiese, anche se a lui non dedicate, o alle porte delle città, in modo da poter essere visto anche da lontano, donde i versi che talvolta affiancavano le immagini:

“Cristophore, sanctae virtutes sunt tibi tantae.
Qui tè mane vident, nocturno tempore rident.
Cristophore, Sancti specimen, quicumque tuetur
ista nempe die non morte mala morietur”[2].

La figura di San Cristoforo, diventato negli ultimi tempi patrono degli automobilisti, è avvolta nella leggenda. Dotato, secondo una tradizione pervenuta fino ai nostri giorni, di forza erculea e di enorme statura, manifestava il suo grande amore per il prossimo mediante una singolare attività, quella
cioè di trasportare sulle sue spalle le persone che dovevano guadare corsi d’acqua. E poiché, sempre secondo la leggenda, un giorno gli capitò di portare alla riva opposta di un fiume un fanciullo di nome Gesù, San Cristoforo assunse il nome con cui è stato tramandato ai posteri.

Il culto di San Cristoforo proviene dall’area medio-orientale e sembra che la prima chiesa a lui dedicata sia stata eretta nel 772 a Sindelhausen, in Germania. Il Beitl sottolinea “die grosse Bedeutung der Pilgerstrassen für die Ausbreitung der Cristophlegende”[3], cioè la grande importanza degli
itinerari dei pellegrinaggi per la diffusione della leggenda di San Cristoforo, il cui culto si diffonde intensamente non solo nella regione delle Alpi ed in genere in tutte le zone montuose, proprio per essere protettore dei viandanti, ma anche nelle aree lacustri e fluviali, poiché “la devozione popolare attribuiva al santo la capacità di contenere le piene di un fiume e di consentire senza pericoli il guado di un corso d’acqua. Pertanto sulle rive era frequente l’erezione di edicole votive in onore di San Cristoforo”[4].
Va sottolineato in tale sede che San Cristoforo, nella tradizione popolare abruzzese, protegge genericamente il viandante, esercita cioè un patronato per così dire in itinere, mentre chi ha smarrito la via di casa, si rivolge in genere a S. Erasmo, di cui ci siamo occupati nell’ultimo numero
della “Rivista Abruzzese”(anno 1990).

Queste note introduttive ci aiutano a comprendere meglio l’importanza di un lavoro di Marcello Romito, dal titolo II Santuario romitorio di Santa Maria della Portella nel Piano delle Cinquemiglia (Rivisondoli 1990), corredato di una prefazione di D. Fucinese.

Il Santuario di S. Maria di Costantinopoli, meglio conosciuto come quello della Madonna di Portella, sorge in territorio di Rivisondoli sulla sommità di un colle, dai cui declivi comincia ad estendersi in direzione di Roccapia il Piano delle Cinquemiglia. Fino ad alcuni decenni fa la strada nazionale
proveniente da Roccaraso passava proprio davanti al Santuario. La costruzione di una galleria sotto il colle della Portella ha agevolato la sicurezza del traffico in questo tratto di strada, molto pericoloso per la viabilità, ed ha restituito nello stesso tempo alla chiesetta un po’ di quella quiete che ha costituito da secoli la cornice del suo fascino. Va ricordato che di Santa Maria della Portella esiste un bellissimo acquerello contenuto nel libro di viaggio di A. macdonell, In the Abruzzi” (Londra 1908), che ci mostra come era il Santuario agli inizi del nostro secolo, costellato cioè di edicole rappresentanti le “stazioni” della Via Crucis. Ed era proprio una via crucis in passato, la strada che da Castel di Sangro si dirigeva a Sulmona attraverso il Piano delle Cinquemiglia. Scomparsi i torrioni fatti erigere da Carlo V, uno ogni miglio, a difesa dei viandanti sorpresi sul Piano dalle tempeste atmosferiche[5], il Santuario della Madonna di Portella costituiva l’ultimo punto di riferimento per coloro che d’inverno si accingevano ad attraversare la terribile e desolata pianura in direzione di Roccavallescura, cioè l’odierna Roccapia[6]. Va ricordato, come narra Paolo Giovio, che sul Piano perirono nel 1528 a causa di una bufera di neve ben 300 fanti veneziani della “Lega Santissima”, diretti a Napoli. Non pochi viandanti, prima di attraversare il Piano delle Cinquemiglia, facevano testamento e si intuisce perciò la loro angoscia allorché, lasciato l’eremo della Madonna di Portella, si mettevano in cammino verso
l’ignoto.

A Marcello Romito – e rientriamo in argomento – va attribuito il merito di una vera e propria scoperta. Il Santuario della Madonna di Portella costituisce infatti l’ampliamento di una preesistente cappella dedicata a San Cristoforo, documentata dal 1442 al 1572, di cui si era persa lentamente la
memoria. È sopravvissuto però fino ai nostri giorni un toponimo, il Piano di San Cristoforo, sito nei pressi del Santuario, che ha rappresentato la premessa per tutte le ricerche, in definitiva fruttuose, dell’Autore.

Dopo aver sottolineato che nei pressi del Santuario della Madonna di Portella si snodava il tratturo Celano-Foggia, il Romito ricorda “un’antica credenza pastorale, secondo la quale non sarebbe morto in quel giorno il pastore che fosse riuscito a vedere una immagine di San Cristoforo. Da cui le ricorrenti raffigurazioni del Santo in chiesette ed edicole che scandivano il cammino lungo i tratturi”. In realtà, come si è visto in precedenza, il patronato di San Cristoforo è molto più vasto e non si esercita solo sui pastori, ma su tutti i Wanderer, a qualunque titolo questi siano in cammino. Nel culto professato a Rivisondoli confluiscono tutti gli aspetti devozionali ricordati, perché si attribuiva al santo la capacità di consentire, senza pericoli, il guado del Piano di San Cristoforo, situato come si è detto nei pressi dell’antica chiesetta a lui dedicata e che era coperto costantemente da acque ristagnanti. Le difficoltà che questo piano acquitrinoso creava ai rivisondolesi che si recavano a legnare nei boschi limitrofi erano intense ed ancora evidenti nella seconda metà del secolo scorso. Opportunamente il Romito ricorda a proposito un episodio legato alle vicende dell’Unità d’Italia. Il 21 ottobre 1860, diretto all’incontro con Garibaldi a Teano, passò qui proveniente da Sulmona Vittorio Emanuele II. “Vi era gran folla di popolo – scrive Romito – assiepata ai lati della strada, quando d’un tratto dalla calca si libera una giovane donna… che implora il re di porre rimedio ai disagi dei nativi col voler disporre la costruzione di quel tratto di strada necessario a superare l’acquitrino… Di lì a qualche tempo la strada venne effettivamente realizzata”.

Il protettorato esercitato da San Cristoforo sulle acque si evince anche, a giudizio del Romito, dalla “tradizione, antichissima e di chiara origine pagana, con evidente significato lustrale, del passalacqua, che tuttora si svolge sul colle della Portella, il lunedì di Pasqua”. Non è questa la spiegazione
della “scampagnata” del Lunedì in Albis, che solo in alcune aree abruzzesi è nota con l’espressione “passar l’acqua” e non sempre implica l’attraversamento di un corso d’acqua. Ma su questa interessante tradizione popolare, non “di origine pagana”, contiamo di tornare appena possibile sulle pagine della “Rivista Abruzzese”. Quel che conta è comprendere perché San Cristoforo sia annoverato fra i numi indigeti delle nostre contrade. “I meschini abruzzesi – scriveva nella prima metà dell’800 il notaio Filippo Destephanis di Pettorano – sono obbligati andar raminghi l’inverno o nell’Agro Romano, o a Terra di Lavoro, o alle Puglie, imitando gli armenti, pervero anche in Calabria”. Non erano solo i pastori ed i pescatori a mettersi in cammino, per terra o per mare, ma carbonai, scalpellini, ferrai, calcaròli, arcari e via dicendo, per tacer poi di altre maestranze specializzate nei mestieri più strani ed inimmaginabili, come per es. i vielestriéri (balestrieri) di Villalago, specializzati nell’arte di bonificare i terreni dai topi che danneggiavano le colture cerealicole. Da sempre l’Abruzzese è stato dunque “viandante”, un ewiger Wanderer inquieto ed insoddisfatto, che conserva il marchio indelebile del wandern impressogli dal lento ed inesorabile trascorrere del tempo. E tale resterà, finché il sole brillerà sulle sciagure umane.


[1] A. De nino, Tradizioni popolari abruzzesi, a cura di B. Mosca, vol. I, p. 211; L’Aquila 1970.

[2] G. Susi, Introdacqua nella Storia e nella Tradizione, p. 303: Sulmona 1970.

[3] Cfr. Wörterbuch der deutschen Volksunde, a cura di R. Beitl, s.v. Cristophorus, Stutgart 1974.

[4] V. Dini, II potere delle antiche madri, pp. 126 sgg., Torino 1970. L’A. fa una analisi completa di tutti i patronati di S. Cristoforo, chiamato anche “il santo della lame, colui che riesce a risolvere l’ansia alimentare delle popolazioni colpite dalle carestie e dal cronico pauperismo”.

[5] Una efficace descrizione dei “fenomeni del Piano” si trova nella nota opera di G. liberatore, Ragionamento Topografico-Istorico-Fisico-Ietro sul Piano delle Cinquemiglia”, Napoli 1789, ed in A. pigonati, l.a parte di strada degli Apruzzi da Castel di Sangro a Sulmona”, Napoli 1783. Tra il Pigonati ed il Liberatore sorse un’aspra polemica sulla scelta del tracciato della strada da costruirsi da Castel di Sangro a Sulmona. Contro la tesi del Liberatore, il quale riteneva che l’arteria dovesse passare per Pescocostanzo e Bosco di S. Antonio, prevalse il progetto del Pigonati, che prevedeva appunto la costruzione della Real Strada di Fabbrica lungo il Piano delle Cinquemiglia. L’arteria tu completata durante il legno di G. Murat, donde la designazione di Via Napoleonica che essa in un tratto ha conservato fino ai nostri giorni.

[6] Nel periodo medievale il Piano delle Cinquemiglia costituiva il tratto cruciale della Via degli Abruzzi, arteria annoverata “tra i grandi itinerari commerciali, diplomatici, culturali e militari dell’Italia trecentesca”, Cfr. F. sabatini, La Regione degli Altopiani Maggiori d’Abruzzo. Roccaraso-Pescocostanzo, p. 68; Roccaraso 1960.




CASTELLANA SI IMPONE AL TIE-BREAK

La Sieco ancora caccia della vittoria casalinga

Ortona, 27 dicembre 2023. Il miraggio di centrare la prima vittoria casalinga svanisce con il procedere della gara. Ortona sembra avere la possibilità non solo di vincere ma anche di incassare bottino pieno ma i pugliesi non ci stanno e vincono una gara lunga e faticosa.

La Sieco non riesce ad avere la meglio contro una formazione ostica qual è la BCC Tecbus di Castellana grotte. Ancora una volta Ortona si trova a giocare senza il suo opposto titolare, Cantagalli. Diego, reduce da una brutta distorsione rimediata in allenamento durante la settimana ci prova ma deve abbandonare dopo il primo set. Al rientro Coach Nunzio Lanci schiera Bertoli opposto e Del Vecchio Schiacciatore.

Ma Sieco di questa sera non manca solo l’opposto. Manca una delle sue armi migliori: il muro. Quello che era stato il fattore decisivo nelle vittorie impavide, contro Castellana ha faticato. Avversari che pagano forse un po’ di inesperienza cercando un colpo forte ma non sempre preciso ma che possono vantare una punta di diamante quale Cianciotta che, soprattutto dai nove metri, si rivela arma piuttosto pericolosa. Una gara che alla fine si rivelerà piena di rimpianti per i padroni di casa. Più volte con la gara in tasca, più volte con la rimonta subita da una indomita BCC che mantiene un livello di gioco costante e tanto basta per avere la meglio su una Sieco ondivaga che prende un punto in una giornata che aveva visto lo stop di tutte le avversarie che la precedono.

Avvio di gara equilibrato, le squadre si studiano e puntano molto sulla “difesa-ricostruzione”. È Castellana a rompere gli equilibri grazie ad una buona fase al servizio in particolare di Cianciotta. Ortona va in difficoltà in ricezione facilitando la ricostruzione ospite. La situazione si ribalta quando, sulla parte finale del set, Bertoli va al servizio per la Sieco. È la volta di Castellana Grotte di andare in difficoltà e Ortona rosicchia punti riaprendo di fatto un parziale che sembrava compromesso. La reazione serve a poco. Ortona commette un paio di ingenuità che permettono a Castellana di portare di nuovo Cianciotta al servizio e chiudere il set.

Nel secondo set Bertoli prende il posto di Cantagalli e Del Vecchio entra in posto quattro. È sempre Cianciotta la spina nel fianco di una fiacca ricezione ortonese. Lo schiacciatore castellano recupera un piccolo gap che la Sieco era riuscita a scavarsi. Bertoli dai nove metri mette in sofferenza Castellana che spreca anche malamente occasioni. A metà set la Sieco sembra avere il controllo sulla situazione. La BCC Tecbus sposta gli attacchi al centro e la palla trova più spesso la strada verso il pavimento.  Colpo di coda della BCC che con il solito Cianciotta, che al servizio fa sudare gli impavidi. Il Gap è troppo da colmare e la Sieco però, pareggia i conti: 1 set pari.

Terzo set con la Sieco che fa il bello e il cattivo tempo. Partono bene gli ortonesi ma poi si trovano a subire il ritorno degli avversari che puntano tutto sul servizio, in una serata non brillantissima per i ricettori bianco-azzurri. Onore a Castellana, che invece tiene duro e rosicchia punto su punto fino a superare Ortona nella parte finale del set. La Sieco, però, capisce che non sarebbe saggio lasciarsi andare e si ricompatta in difesa per poi affidarsi a Marshall con le palle che scottano.

Un quarto set che parte lento, grazie anche ad un video-check lunghissimo su muro di Marshall su Bermudez. Check che alla fine è risultato non giudicabile con punto alla BCC. I ritmi sembrano comunque calati da parte di entrambe le squadre ma, almeno all’inizio, è la Sieco quella che sembra accusare di più la stanchezza. I giovani ospiti si portano avanti subito di quattro punti e Ortona è costretta a inseguire. La Sieco è Marshall dipendente in questo frammento di gara mentre Castellana spazia tra Cianciotta e Bermudez.

Tie Break che vede Ortona partire meglio per poi subire la rimonta ed il sorpasso degli ospiti. Al cambio di capo è Castellana in vantaggio con Ortona che si morde le mani. I padroni di casa crollano sia dal piano emotivo che fisico e ormai gli avversari hanno campo libero e chiudono set e gara.

PRIMO SET

La Sieco Service Impavida Ortona schiera in campo il regista Dimitrov e l’opposto Cantagalli. Al centro ci sono Patriarca e Fabi mentre gli schiacciatori di banda saranno Capitan Marshall e Bertoli. Libero Benedicenti. La giovane formazione castellana risponde con Fanizza al palleggio e Bermudez opposto, Pol e Cianciotta in posto quattro, Ceban e Ciccolella al centro, capitan Battista libero. Prima dell’inizio dell’incontro si è mantenuto un Minuto di Silenzio, così come su tutti i campi di Serie A, in memoria di Gianfranco Briani, Segretario Generale Fipav per oltre 30 anni.

La squadra che serve prima è la Sieco con Bertoli, così come il primo punto che arriva da un fallo di invasione degli ospiti 1-0. Subito 1-1 con un muro che finisce a filo rete. Fischiato un fallo di doppia alla Sieco 1-2. Il muro su Marshall finisce fuori 3-3. Fuori la diagonale di Marshall 3-5. Anche Bertoli incappa nel muro degli ospiti 4-7. Pol tutto solo sbaglia e tira fuori 6-7. Ace per Fabi 7-7. Cianciotta cerca le mani del muro di Ortona che però intuisce e le toglie 8-8.  Stavolta Cianciotta chiude forte 9-10. La parallela di Cantagalli è forte tanto da non poter essere difesa 10-11. Cianciotta gira il colpo ma la palla è sul nastro 12-11. Ace per Cianciotta 12-14. Ancora ace di Cianciotta. Fuori l’attacco di Cantagalli 12-16. Bravo Ceban che al centro fa 14-18. Fanizza mura Cantagalli 16-21. Fuori la pipe di Castellana 18-21. Ace di Bertoli che finge la botta e poi serve corto 20-21. Stavolta Bertoli serve fuori 20-22. Marshall “sfonda” il muro 21-22. Invasione a muro per Ortona 21-23. Bermudez mura Marshall e la palla rimbalza sull’italo-cubano. Fortunati gli avversari 21-24. Cianciotta chiude in pipe 22-25.

SECONDO SET

Ortona torna in campo con la novità di Bertoli spostato ad opposto, a rilevare un acciaccato Cantagalli mentre in posto quattro c’è Del Vecchio.

Dopo l’errore al servizio degli ospiti arriva il muro di Marshall 2-0. Ace di Cianciotta 3-2. La Sieco scorda di difendere un muro la palla del 3-3 cade inesorabilmente.  Ancora ace per Cianciotta 3-4. Patriarca mura bene 6-5. Il servizio di Bertoli sorprende Bermudez e fa ACE 9-5. Ancora un servizio potente di Bertoli, Castellana riceve lungo e Marshall segna il suo rigore: 10-5. L’arbitro vede invasione e toglie non poche castagne dal fuoco ad Ortona 11-7. Fuori l’attacco di Bermudez 13-8. Ace per Dimitrov, palla corta e 16-10. Bravissimo Ciccolella che stampa al centro l’attacco del 18-12. Marshall attacca sul fondo del campo 19-13. Del Vecchio si esibisce in una diagonale stretta e veloce 22-16. Marshall, onnipresente, si fa trovare pronto alla pipe 23-18. Bertoli trova la mano esterna di Cianciotta 24-19. Ace di Cianciotta 24-21. Poi lo stesso sbaglia il servizio 25-21.

TERZO SET

La doppia fischiata a Castellana regala il vantaggio ad Ortona 2-1. Lungo il servizio di Cianciotta 5-4. Bermudez 6-5. Fuori l’attacco al centro di Ceban 7-5. Marshall trasla e da solo ferma Bermudez in uno di quelli che in TV si chiamano “Monster Block” : 12-7. Bel pallonetto di Bermudez 13-10. Il muro di Patriarca finisce sulla testa dell’attaccante Cianciotta e il punto è impavido 15-11. Invasione Ortona: 15-14. Bermudez 16-15. Gioca d’esperienza Del Vecchio che fa carambola con il muro di Castellana 19-17. Dimitrov pesta la linea al servizio, seppur di poco 19-18. Del vecchio murato 19-19. Fabi non chiude 19-20. Bertoli riconquista il servizio 20-20. Marshall 21-21. Patriarca al centro passa sopra al muro 22-22. Ortona copre bene il muro e Marshall, come al solito, si prende la responsabilità: 23-22. Ancora una volta una ricostruzione e ancora una volta Marshall 24-22. Patriarca la chiude a muro 25-22.

QUARTO SET

Si parte con un fallo di invasione fischiato a Cianciotta 1-0 che poi, si vendica con il muro ortonese 1-1. Ace per Bertolo 3-1. Bermudez intercetta il pallonetto di Marshall 3-3. Cianciotta muro/fuori 3-4. Cianciotta serve sulla rete 5-7. Muro di Fabi che intuisce la pipe 8-10. Buona la parallela di Bermudez 9-12. Menchetti sulla rete 10-12. Bertoli cerca e per fortuna trova le dita del muro ospite 11-13. Fuori l’attacco di Bertoli 11-15. Malinteso in casa Sieco, nessuno difende il muro e ora il gap è di cinque punti 12-17. Muro di Dimitrov 14-20. Fuori il servizio di Bermudez 17-22. Mani-fuori di Cianciotta ed è set point 17-24. Castellana arriva al tie-break.

QUINTO SET

Subito un errore al servizio per la BCC 1-0. Invasione per Cianciotta 2-0. Bermudez 2-1. VideoCheck richiesto da Marshall per un ipotetico tocco non segnalato e non riconosciuto dagli avversari. Dopo un breve controllo, la tecnologia da ragione al Capitano ortonese 4-2. Cianciotta serve sulla rete 5-3. Del Vecchio 6-3. Ciccolella stoppa la pipe di Marshall 6-4. Dimitrov fa tutto da solo e attacca la seconda palla 7-5. Il muro di Ortona non contiene e la palla schizza fuori 7-7. Ace di Bermudez 8-7. Fermato Bertoli 8-10. Rimpallo fortunato del muro ortonese, il punto è per la Sieco 10-11. Dentro la schiacciata di Cianciotta 10-13. Ciccolella al centro 10-14. Un’invasione di Fabi chiude la gara.

Patriarca: «Purtroppo abbiamo avuto ancora guai che ci hanno costretti a non giocare con la formazione titolare. Dal secondo set siamo scesi in campo con una formazione che non avevamo mai provato abbastanza. Sarebbe stata una gara da chiudere subito ma non ci siamo riusciti per merito degli avversari. Sapevo che andare al quinto set sarebbe stato deleterio. Abbiamo accusato la fatica già a partire dalla metà del quarto set e proseguire al quinto ci ha dato il colpo di grazia. Vorrei però rassicurare tutti i tifosi. Non ci arrendiamo continueremo a dare il massimo gara dopo gara»

Sieco Service Impavida Ortona – BCC Tecbus Castellana Grotte 2-3  (22-25 / 25-21 / 25-22 / 17-25 / 11-15)

Durata Set: I: 28’ II: 27’ III: ‘29 IV: ‘23 V: ‘20

Durata Incontro: 2h 07’

Arbitri: MAROTTA Michele (Prato) e GASPARRO Mariano (Agropoli)

Sieco Service Ortona: Fabi 7, Broccatelli (L) % –%, Bertoli 15, Benedicenti (L) 60% – 37% perfetta, Del Vecchio 6, Marshall 25, Falcone n.e., Tognoni, Donatelli, Di Giulio, Dimitrov 2, Lanci E. n.e.

Coach: Lanci N. Vice: Di Pietro L.

Aces: 5 – Errori Al Servizio: 13 – Muri punto: 11

BCC Castellana Grotte: Compagnoni, Bermudez 26, Ciccolella 12, Pol 7, Menchetti, Balestra, Rampazzo, Fanizza 3, Guadagnini, Cianciotta 29, Battista (L) % –%        , Iervolino, Ceban 11

Coach: Cruciani S. Vice: Barbone G.

Aces: 8 – Errori Al Servizio: 17 – Muri punto: 11




CANTI, SUONI E RACCONTI DI NATALE

Il concerto alle 21 nella Chiesa di Sant’Antonio

Giulianova, 27 dicembre 2023. Un concerto proposto dal Conservatorio “Gaetano Braga” con il patrocinio del Comune di Giulianova. Ad esibirsi, il soprano Manuela Formichella e  il Quartetto d’archi Eiréne. Voce recitante, Marco Lucidi Pressanti.

Saranno il soprano Manuela Formichella,  il Quartetto d’archi Eirene, ensemble composto da Renato Marchese e Paola Ferella (violini), Samuele Danese (viola), Donato Reggi (violoncello), e Marco Lucidi Pressanti come voce recitante, i protagonisti del concerto che si terrà questa sera nella chiesa di Sant’Antonio, in centro storico.

Canti, suoni e racconti di Natale questo il titolo dell’evento, è organizzato dal Conservatorio Gaetano Braga con il patrocinio del Comune di Giulianova.

“Una proposta musicale ed artistica originale, in grado di distinguersi nel panorama degli altri concerti previsti durante le feste – spiegano gli organizzatori – Tanta buona musica con brani tradizionali del Natale e di grandi compositori classici, con arrangiamenti originali per soprano e quartetto d’archi e la presenza di una voce recitante che guida gli spettatori attraverso un immaginario viaggio nella musica e nella tradizione del Natale.

Il periodo natalizio – proseguono – è considerato da tutti un momento di condivisione e felicità, nonché di riflessione sul significato del sostegno reciproco. Questo vuole essere anche lo spirito del concerto: un ideale viaggio in musica che è anche occasione per riscoprire i tratti più delicati della maternità di Maria, della nascita di Gesù, della bramosia del potere di Erode e di come ogni anno le festività natalizie servano a ricordare al mondo la forza che anche un bambino può avere di cambiare le sorti dell’umanità”.

Inizio alle 21. Ingresso libero.