AL VIA LA PETIZIONE

No alla chiusura del canile sanitario

Sante Marie, 29 dicembre 2023. Petizione popolare per dire no alla chiusura del canile sanitario di Sante Marie. A lanciarla è stata il sindaco, Lorenzo Berardinetti, che ha voluto così lanciare un messaggio chiaro all’azienda sanitaria locale: il canile sanitario non si tocca.

“La struttura serve non solo la Marsica ma anche l’Alto Sangro e la Valle Peligna e chiuderla sarebbe un atto scellerato e senza alcuna logica”, ha commentato Berardinetti, “ho già presentato un ordine del giorno al consiglio dell’Unione dei comuni per chiedere a tutti i colleghi sindaci di fare fronte comune e impedire che la Marsica sia spogliata di questo importante servizio”.

La petizione online è stata lanciata da Change.org dopo che tanti cittadini hanno chiesto di poter bloccare questo ennesimo taglio di servizi nel territorio marsicano. Chiunque potrà sottoscrivere la raccolta firme all’indirizzo https://chng.it/wQts4Br2XT.

“Ci stiamo attrezzando anche per creare dei moduli cartacei da distribuire nei vari comuni della Marsica per permettere a tutti di esprimere il proprio dissenso”, ha concluso Berardinetti, “il trasferimento di questo importante servizio all’Aquila, dove già c’è tra l’altro il canile sanitario, peserà sulle tasche della Asl, dei Comuni e di tutti i cittadini. Bisogna bloccarlo subito”.




IL PROGETTO DI PROFESSIONE ITALIA

L’incontro con il sindaco di Lanciano Paolini

Chieti, 29 dicembre 2023. Una programmazione capillare dell’opera di abbattimento delle barriere architettoniche sul territorio cittadino che veda la collaborazione propositiva dei professionisti, la valorizzazione delle tipicità locali e, infine, la ripresa di una scuola di Formazione politica per preparare le future generazioni ad assumere responsabilmente il governo delle città, delle Province, della Regione e del Paese. Sono questi i temi prioritari che abbiamo posto al centro dell’incontro con il sindaco di Lanciano Filippo Paolini, seconda tappa dei confronti di Professione Italia -Sezione di Chieti con le pubbliche amministrazioni del territorio che riprenderanno subito dopo la pausa di Capodanno”. Lo ha annunciato il Direttivo di Professione Italia – Sezione Chieti che con il Presidente Micalea Camiscia, il vicepresidente Alfonso Ucci e i due componenti Gianmario Longo e Vincenzo Pisani hanno incontrato il sindaco di Lanciano Filippo Paolini.

“Gli incontri con gli amministratori locali ci consentono di raggiungere in modo specifico ciascun territorio e di dare voce alle esigenze dei cittadini che sono necessariamente diverse in un territorio tanto eterogeneo quanto quello chietino – ha detto il Presidente CamisciaE lo facciamo da quell’osservatorio privilegiato che è Professione Italia, ossia un network di professionisti e imprenditori accomunati da una visione liberale, riformista e di tradizione popolare del mondo del lavoro. Alle pubbliche amministrazioni offriamo la nostra esperienza, il nostro know how, arricchiti da una contaminazione di saperi molteplice, e soprattutto vogliamo dare il contributo di quei professionisti che ogni giorno hanno a che fare con la burocrazia, con i problemi concreti”.

“Il prossimo 8 e 9 febbraio avremo il primo congresso Nazionale a Napoli – ha aggiunto il vicepresidente Ucci – nel corso del quale porteremo già i risultati del primo appuntamento convegnistico-progettuale fissato per il 3 febbraio proprio a Lanciano, quando affronteremo il tema del rilancio della Via Verde e le conseguenze, anche giuridiche, della Direttiva europea Bolkestein su concessioni demaniali e Trabocchi. In altre parole, faremo un focus su ambiente e territorio, sulla sfida della Via Verde con la sua straordinaria pista ciclabile che tanto lustro ci ha dato in occasione del Giro d’Italia, vista da 24milioni di spettatori, e che oggi deve necessariamente diventare un volano per il turismo anche per la città di Lanciano che potrebbe farsi capofila, ad esempio, di un itinerario turistico dalle aree interne verso la costa. E poi un progetto coordinato per la tutela delle risorse enogastronomiche puntando sulle nostre tipicità”.

“Professione Italia – ha aggiunto il consigliere Longovuole proporsi come stake holder e interlocutore nei confronti della pubblica amministrazione, per contribuire a una programmazione concreta su temi come la diversa abilità e, di conseguenza, l’abbattimento delle barriere architettoniche, ancora più difficile in una città storica come Lanciano, ma non per questo ostacolo insuperabile, esaltando anche gli aspetti più virtuosi del territorio”.

“Dunque attenzione alle infrastrutture necessarie sulla città – ha aggiunto il consigliere Pisanie rilancio di quelli che sono i punti di forza tradizionali che nulla hanno da invidiare  rispetto ad altre iniziative nazionali”.

“Infine – ha ripreso il Presidente Camiscia – la scuola di Formazione Politica, ossia vogliamo che parta da Professione Italia il ripristino di un Laboratorio di crescita e di formazione della futura classe dirigente politica, ricominciando dal basso, e guidando i giovani che non possono essere catapultati in un mondo di atti tipici e di decisioni legislative spesso senza alcun background che dia loro gli strumenti adeguati”.

“Il progetto di Professione Italia è sicuramente ambizioso – ha detto il sindaco Paolinientra in un meccanismo che coinvolge ad ampio raggio mondo dell’Associazionismo, Ordini professionali e Istituzioni, e credo che la priorità vera sia proprio la costituzione di una nuova Scuola di formazione politica, individuando degli idonei formatori, un istituto che abbia la capacità di riavvicinare i più giovani al mondo dell’amministrazione e del governo, partendo proprio dall’ascolto delle loro esigenze. Sicuramente accogliamo con favore una proposta progettuale propositiva sull’abbattimento delle barriere architettoniche e sul miglioramento delle infrastrutture, tema caldo in cui spesso come pubblica amministrazione ci scontriamo con idee bellissime ma prive di un piano finanziario, dunque prive delle gambe per camminare. La città di Lanciano è poi impegnata attivamente sul fronte della mobilità sostenibile: a giorni partirà un nuovo bando per dotarci di nuove bici elettriche che dovranno essere sistemate vicino alle scuole visto che i principali fruitori sono i ragazzi e stiamo valutando per la prossima estate anche l’istituzione di una navetta da 10 posti per portare bagnanti e turisti dalle aree interne sulla costa dei Trabocchi, supportando chi magari non vuole raggiungere la spiaggia in auto o moto, temi su cui siamo pronti a confrontarci con Professione Italia”.




NUOVO PIANO SPIAGGIA

Incontro pubblico con operatori  e associazioni

Fossacesia, 29 dicembre 2023. Martedì 9 gennaio 2024, alle ore 18.30, presso il Teatro Nino Saraceni, in via Roma, 18, a Fossacesia,  è stato convocato un incontro con associazioni, operatori delle attività pluriennali e stagionali di Fossacesia Marina e cittadini, per illustrare il nuovo Piano Spiaggia, recentemente adottato dal Consiglio Comunale.

Insieme al sindaco Di Giuseppantonio, all’incontro saranno presenti il progettista del Piano, l’architetto Flavio Saraceni, e il responsabile del Demanio del Comune, geometra Domenico Moretti.

L’adozione dello strumento di programmazione, che era tra le priorità dell’Amministrazione Di Giuseppantonio, è giunta a conclusione di un lungo percorso di studi, basato soprattutto a favorire lo sviluppo di Fossacesia Marina, senza stravolgere o alterare il valore ambientale che caratterizza il territorio, e per rispondere al meglio alla domanda di servizi. In questa ottica sono introdotte delle novità rispetto al precedente Piano. Per citarne alcune, una riduzione del numero di concessioni balneari, una riduzione del consumo di suolo, con l’introduzione di un sensibile limite alla superficie coperta massima della maggior parte delle strutture balneari fisse, passando da 250 a 100 mq.

Minore sarà anche l’occupazione del fronte mare di alcune tipologie di concessioni, che passeranno a 35 metri rispetto ai 50 del Piano precedente. Nella zona sud, a ridosso della Z.S.C. (Zona Speciale di Conservazione), dove l’erosione ha ridotto il 50% di spiaggia, non si potranno realizzare nuove strutture fisse ma solo esclusivamente ombreggi.

È stata prevista una nuova Concessione balneare dedicata agli Enti del Terzo Settore. Su alcuni tratti del Lungomare programmati lavori di ampliamento dei marciapiedi ed è stata preventivata la realizzazione nel tratto sud di un parco pubblico. Sarà rilasciata una nuova concessione per la ricostruzione del Trabocco, davanti alla vecchia scogliera, nel Lungomare Nord e introdotto un regolamento per il recupero e la manutenzione dei Trabocchi, redatto in stretta collaborazione con la Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio.

Per quanto riguarda la tutela ambientale, saranno promosse le tecnologie della prefabbricazione con strutture realizzate con materiali che mirano alla preservazione paesaggistica del litorale e non saranno ammesse costruzioni in calcestruzzo armato gettato in opera per le strutture in elevazione.

“Avevamo programmato un incontro proprio per affrontare con quanti operano nell’accoglienza e nell’offerta dei servizi turistici sui cinque chilometri della nostra spiaggia gli aspetti più significativi del Piano e le sue caratteristiche – sottolinea il sindaco Enrico Di Giuseppantonio -. Riteniamo che la partecipazione ad un confronto sul nuovo Piano sia importante perché, a nostro avviso, si tratta di uno strumento che pone le basi per  incrementare lo sviluppo turistico ed economico di Fossacesia, che negli ultimi anni sta conoscendo una crescita esponenziale”.




APPROVATO IL BILANCIO DI PREVISIONE 2024-2025-2026

Martinsicuro, 29 dicembre 2023. È un bilancio di previsione speciale quello del prossimo triennio 2024-2025-2026 e che è stato approvato nella serata di giovedì 28 dicembre dal Consiglio comunale del Comune di Martinsicuro. Un documento approvato prima dell’arrivo del nuovo anno senza dover ricorrere alle consuete proroghe.

“Un risultato questo, mai raggiunto prima dal nostro Comune – le parole di un soddisfatto Alduino Tommolini, assessore al bilancio e finanze – Un bilancio che è stato approvato in Consiglio con il tempo record di appena 18 minuti circa, chiaro segno del grande lavoro di squadra tra uffici comunali e maggioranza, a tutti loro mi sento di rivolgere il più sentito ringraziamento.

È il Bilancio che, in fondo, rappresenta per me, dopo 17 anni di lunga militanza nella nostra casa comunale, il coronamento di una carriera politica vissuta al servizio della mia gente, curando ciò che più amo nella mia vita lavorativa, e cioè fare i conti e aiutare a rendere possibile, attraverso una buona gestione finanziaria, la realizzazione di grandi investimenti, che possano creare nuove e sempre più importanti opportunità di sviluppo”.

Un bilancio di previsione che, scendendo più nello specifico, risulta caratterizzato per il 2024 da oltre 60 milioni di euro di entrate di cassa previste e da una spesa in conto capitale per investimenti che nel solo biennio 2023-2024 sfiorerà la ragguardevole cifra 40 milioni di euro.

“Questo permetterà – conclude Tommolini – di continuare quel processo di crescita costante della nostra città in modo da realizzare quel grande salto di qualità che la porterà a collocarsi tra le migliori della sua classe e di diventare un polo di attrazione importante per tutte quelle attività economiche che sono capaci di generare nuovi posti di lavoro”




IL BILANCIO DELL’AMMINISTRAZIONE NUGNES

L’attività amministrativa del 2023. Il territorio continua a crescere in tutti i settori

Roseto degli Abruzzi, 29 dicembre 2023. Roseto degli Abruzzi continua a crescere anche nel secondo anno di mandato dell’Amministrazione Nugnes. E lo fa in ogni ambito e in ogni settore, grazie al grande lavoro di squadra portato avanti dal Sindaco, dagli Assessori e dai Consiglieri Comunali nel solco del programma di mandato presentato agli elettori nel 2021 sul quale, simbolicamente, gli amministratori stessi hanno congiunto le mani durante la foto di rito.

È questa la sintesi del bilancio dell’attività amministrativa del 2023 presentato questa mattina in conferenza stampa dal Sindaco Mario Nugnes, dalla Presidente del Consiglio Gabriella Recchiuti, dal Vicesindaco Angelo Marcone, dall’Assessore Francesco Luciani, dall’Assessore Gianni Mazzocchetti, dall’Assessore Annalisa D’Elpidio, dall’Assessore Zaira Sottanelli e dal Consigliere Comunale Vincenzo Addazii.

Ognuno per il proprio settore ha rendicontato in merito ai risultati raggiunti e ha tracciato le prospettive future.

BILANCIO E PERSONALE. L’Assessore Sottanelli ha rimarcato come il bilancio di previsione sia stato approvato nei termini e prima della fine dell’anno. Poi ancora, tra gli obiettivi raggiunti nell’ambito delle sue deleghe: la Pace Fiscale con l’adesione alla Rottamazione Quater; la definizione agevolata delle controversie tributarie; la riorganizzazione degli uffici comunali; le nuove assunzioni necessarie per velocizzare la macchina burocratica; le progressioni orizzontali e verticali per valorizzare il merito e il lavoro portato avanti per redigere il nuovo funzionigramma.

LAVORI PUBBLICI E MANUTENZIONI. Capitolo fondamentale è rappresentato dai 42 milioni di opere pubbliche realizzate o in fase di realizzazione a Roseto. Il Vicesindaco Marcone ha ricordato gli interventi sull’edilizia scolastica coi fondi del Pnrr (nuovo asilo Mariele Ventre, nuova mensa a Santa Petronilla e nuova Fedele Romani) e quelli relativi alla lotta al dissesto idrogeologico. Poi, ancora, il ripristino dell’argine sud del fiume Tordino; i lavori terminati per la nuova passeggiata panoramica a Montepagano; il nuovo centro raccolta rifiuti; la nuova compostiera di comunità e centro di trasferenza; gli interventi di manutenzione straordinaria sulle scuole del territorio (tra cui il recupero della Scuola di Montepagano); gli interventi per le scogliere lungo tutto il litorale rosetano; la riqualificazione del Pontile; la riapertura della Villa Comunale; la pista ciclopedonale nella riserva del Borsacchio; la costruzione di 530 nuovi loculi nel Cimitero del Capoluogo; i parchi giochi con nuove attrezzature nelle frazioni e nel centro Città e gli investimenti per 1,6 milioni di euro per la riqualificazione di aree urbane degradate.

Sul piano delle manutenzioni è stato rimarcato come, dopo due anni, Roseto sia diventata una città più vivibile grazie agli accordi quadro per lo sfalcio, per le potature e abbattimento di esemplari arborei e per la manutenzione della segnaletica. Città più vivibile anche grazie ai lavori per i nuovi asfalti per centinaia di migliaia di euro e alla manutenzione straordinaria di strade asfaltate e strade bianche. Inoltre, per la prima volta nella storia cittadina, è stato redatto e approvato il Piano del Verde.

SCUOLA, SOCIALE E CULTURA. Importante anche il lavoro svolto nell’Ambito del Sociale con un investimento da parte dell’Ente aumentato del 30% rispetto all’anno precedente. L’Assessore Luciani ha inoltre ricordato come, dopo essere rientrati nell’Unione dei Comuni, il Sindaco Nugnes ne ha assunto anche la presidenza. Poi, ancora, la convenzione con Rurabilandia che ha permesso di aumentare il numero dei posti disponibili per gli utenti rosetani; la co-progettazione per dotare il centro diurno di servizi pomeridiani; la nascita del primo co-working del sociale; il lavoro costante con Ater sul fronte dell’emergenza abitativa; i sussidi stanziati a favore delle famiglie in difficoltà e il rafforzamento dell’organico dell’Ufficio Sociale.

Luciani ha poi posto l’accento sulla riorganizzazione del servizio di trasporto scolastico reso più equo ed efficiente, sulla crescita del progetto di Roseto Art.Lab. (con la dotazione di una nuova sede), sul progetto “Il Bello Resta”, sul potenziamento del servizio bibliotecario e sul rilancio degli eventi culturali come Roseto Opera Prima, il Premio di Saggistica e il FraMmenti Book Festival.

TURISMO, SPORT ED EVENTI. Tra gli obiettivi raggiunti e rendicontati dall’Assessore D’Elpidio spiccano senza dubbio l’accordo per il regolamento unico dell’imposta di soggiorno con le sette sorelle della costa teramana; i buoni dati sull’affluenza turistica con la crescita degli arrivi del 18% e con i numeri delle presenze stabili; la creazione dell’Area Eventi e lo spostamento dell’Area Luna Park nella zona sud della città; la conferma dei vessilli come la Bandiera Blu, la Bandiera Verde e i Bike Smile di Fiab. Poi ancora, tra i fiori all’occhiello, spicca l’organizzazione di eventi sportivi, di intrattenimento e musicali di livello nazionale nel corso di tutto l’anno che hanno favorito anche la destagionalizzazione e che saranno riconfermati anche il prossimo anno. Inoltre, è stata rimarcata la vicinanza alle associazioni sportive non solo dal punto di vista economico e la riorganizzazione dell’utilizzo degli impianti sportivi e del loro affidamento. Infine, particolare importanza è stata data alla realizzazione del nuovo brand “Visit Roseto” e alla campagna di promozione del territorio che sarà rafforzata anche per la prossima stagione, visti gli ottimi risultati già raggiunti.

RIGENERAZIONE URBANA. Passi importanti in avanti anche sulla rigenerazione urbana, a partire dalla redazione del nuovo Piano Regolatore che ha già visto la presentazione di oltre 400 manifestazioni d’interesse e che è stato caratterizzato da 13 incontri di condivisione con il territorio. Inoltre, l’Assessore Mazzocchetti, ha ricordato il lavoro per l’affidamento dell’incarico per il nuovo Piano Spiaggia; l’approvazione della Variante Portici; l’aggiornamento degli oneri di urbanizzazione; l’insediamento di un nuovo grande supermercato in città grazie ai Puc; l’insediamento di nuove aziende nel territorio grazie alla Zes e al lavoro del Comune e l’apertura di nuovi parcheggi gratuiti.

CONSIGLIO. La Presidente Recchiuti ha rendicontato sull’attività consiliare, ringraziando tutti i Consiglieri, e ha rimarcato il lavoro quotidiano svolto degli importanti organismi consultivi emanazione dell’Assise Civica: la Commissione pari opportunità; il Tavolo delle Politiche Giovanili; la Commissione Contributi; i Consigli di Quartiere. Inoltre, ha ricordato il lavoro svolto dal suo ufficio per valorizzare e celebrare le date più significative della storia nazionale e rosetana.

SICUREZZA. Sul fronte della sicurezza il Sindaco Nugnes ha ricordato l’approvazione del Progetto per la Video-Sorveglianza; il nuovo regolamento di Polizia Locale; l’istituzione della Pronta Reperibilità degli Agenti di Polizia Locale; l’istituzione del nucleo di Polizia Stradale e l’apertura del distaccamento di Polizia Locale nel Centro Città. Infine, la convenzione, dopo oltre 20 anni, con il corpo di protezione civile locale e l’aggiornamento del Piano di Emergenza di Protezione Civile Comunale.

“Raccontiamo un anno di grande impegno e, allo stesso tempo, ci proiettiamo verso il prossimo con entusiasmo – ha detto il Sindaco Mario Nugnes – Nel corso degli ultimi 12 mesi abbiamo dimostrato la capacità di sopperire alle emergenze ma anche di riuscire a pianificare al meglio la nostra attività per raggiungere i risultati promessi. Dei 180 obiettivi contenuti nel Dup, infatti, ben 140 si trovano nella fase dell’attuazione o sono stati portati a termine. Solo attraverso una grande squadra, e quindi con la fiducia di delegare, si raggiungono gli importanti obiettivi rendicontati oggi dagli assessori. Quello che presentiamo, quindi, è un bilancio delle attività soddisfacente, che ci fa camminare a testa alta e che ci permette di confrontarci con i cittadini rispetto ai temi e ai progetti per la nostra città”.




CONCERTO DI FINE ANNO all’Ospedale Spirito Santo

L’appuntamento è per le ore 18 di domani 30 dicembre nell’aula magna del nosocomio, in Via Fonte Romana 8  e l’ingresso è libero

Pescara, 29 dicembre 2023. La manifestazione, favorevolmente accolta dalla Direzione Strategica della ASL di Pescara, è stata organizzata dall’Associazione culturale Aurea, presieduta da Velia Petrosemolo, e dalla società Omnia Servitia che, come spiega il direttore operativo Gianluca Di Loreto, “è promotrice e main sponsor dell’evento. Omnia, partner della ASL di Pescara per quanto attiene la manutenzione degli impianti elettrici e meccanici, ha voluto regalare un momento di intrattenimento, sia al personale sanitario che ai degenti, che potranno godere di un’ora di cultura, spensieratezza e bellezza”.

Sul palco, l’Aurea Chamber Orchestra, una formazione da camera fondata nel 2023 ad Ortona (CH). Un gruppo che consta di 13 archi e secondo necessità di repertorio può estendersi nel numero e prevedere la presenza di strumenti a fiato.

Aurea Chamber Orchestra, nel rispetto del territorio, vede, tra i suoi componenti, musicisti di provenienza prevalentemente abruzzese, qualificati, esperti ed inseriti, a pieno titolo, nel panorama musicale nazionale ed internazionale.  “La letteratura di riferimento della formazione – fa presente Petrosemolo – è, senza dubbio, quella che va dal primo al tardo Romanticismo, con particolare attenzione ai compositori minori e non disdegnando, comunque, il repertorio classico e quello barocco”. 

La direzione dell’Orchestra è affidata al Maestro Giuseppe Piccinino, di Ortona, strumentista e compositore che, oltre a rappresentare un riferimento di sopraffina tecnica gestuale, è sinonimo di originalità di concertazione, nonché di approfondita conoscenza dei repertori.  Ha diretto numerosissime orchestre in Italia e all’estero, ha registrato per la Rai, per il primo canale nazionale della televisione moldava e per Radio Vaticana.  Violino solista del gruppo è la bielorussa Svetly Zenevich, che da anni risiede ad Ortona e che ha lavorato in diversi Paesi, tra cui Bielorussia, Ucraina, Lituania, Polonia, Lussemburgo, Francia, Germania, Spagna e Italia.

Per l’occasione saranno eseguite musiche di Edvard Grieg, Felix Mendelssohn, Béla Bartók, Antonín Dvořák e John Rutter.

Il Direttore Generale della Asl di Pescara Vero Michitelli afferma: “Sono lieto di accogliere quest’evento nel nostro Ospedale. La musica nei luoghi di cura è molto importante, in quanto può apportare numerosi benefici sia ai pazienti che agli operatori sanitari. È un’occasione unica per ringraziare con la musica il lavoro dei nostri operatori, per salutare l’anno che sta per finire, nonché per offrire un’esperienza di distensione e condivisione.”




IL NUOVO ANNO INIZIA nella Gewandhaus di Lipsia

Con la  Leipziger Symphony Orchester

Lipsia, 29 dicembre 2023. Quattro i concerti in cartellone dal 30 dicembre al 1° gennaio. In programma il Concerto per Violino e orchestra, affidato alla violinista Abigeila Voshtina e la Sinfonia n.4 “Italiana” di Felix Mendelssohnn due ouverture, Mozart Nozze di Figaro e Strauss jr., Die Fledermaus, intermezzo della Cavalleria Rusticana di Mascagni e la Radetzky March di J.Strauss

Il 2024 a Lipsia nella bacchetta di Jacopo Sipari

Quattro concerti per il direttore abruzzese, docente di esercitazioni orchestrali presso il Conservatorio di Musica di Salerno, che chiude e aprirà il nuovo anno insieme alla violinista Abigeila Voshtina alla Gewandhaus di Lipsia alla testa della Leipziger Symphony Orchester In programma Mendelssohn, Mozart, Mascagni e Strauss padre e figlio

La responsabilità di duecentottanta anni di storia e tradizione nella punta della bacchetta del Maestro Jacopo Sipari di Pescasseroli, Docente di esercitazioni orchestrali presso il Conservatorio Statale di Musica “G.Martucci” di Salerno, il quale chiuderà il suo 2023 e darà inizio al suo new deal e al nostro 2024 dal podio della Gewandhaus di Lipsia, alla testa della Leipziger Symphony Orchester. Poche altre istituzioni sono state così partecipi dello sviluppo della tradizione musicale sinfonica: nella Gewandhaus furono eseguite tutte le Sinfonie di Beethoven ancora ai tempi in cui visse il compositore; tra queste mura la prima esecuzione mondiale del ciclo sinfonico di Bruckner e di Sˇostakovicˇ negli anni Settanta del ventesimo secolo. Alcuni dei più celebri maestri direttori sono stati Felix Mendelssohn-Bartholdy, Arthur Nikisch, Wilhelm Furtwängler, Bruno Walter; Kurt Masur e Herbert Blomstedt questi ultimi oggi bacchette onorarie in Gewandhaus.

“Sono profondamente commosso per questo incredibile appuntamento – ha dichiarato il Maestro Jacopo Sipari appena avuto notizia dell’annuncio ufficiale – che mi emoziona fortemente. Dirigere in una delle sale più prestigiose del mondo è una esperienza unica che sono felicissimo di condividere con la grande violinista e amica Abigeila Voshtina”. Quattro i concerti in programma nella Mendelssohn Saal, la pomeridiana del 30 dicembre alle ore 18, doppio SilvesterKonzert  fissato per il 31 Dicembre alle 17:30 e alle 20 e il 1° gennaio il tradizionale Neujahrskonzert alle 16.

S’inizierà con la scintillante ouverture del Die Fledermaus, un pot-pourri dei temi dell’operetta di Johann Strauss jr. dal valzer alla polka, al grande solo dell’oboe, fra loro collegati da qualche battuta in La, che entra nell’ascoltatore per scuotergli nel profondo le due metà che compongono l’uomo, ragione e sentimento, regole e trasgressioni, col suo celebre valzer Du und Du. Un concerto fuori dal tempo,  l’op.64 in mi minore, quello che andrà ad eseguire la violinista Abigeila Voshtina, nella sala dedicata a Felix Mendelssohn-Bartholdy, il quale lo compose nell’estate del 1844, in Bad Soden, pressato da una parte dalla baronessa Bunsen, per una versione musicale, mai realizzata, dell’Orestea di Eschilo; la Coventry & Hollier, che sollecitava una revisione delle opere per organo di Bach, alcuni concerti al festival di Zweibrücken, dove Mendelssohn era direttore per il Paulus e Die erste Walpurgisnacht. E poi c’erano gli impegni organizzativi che giungevano proprio dal Gewandhaus e dal neonato Conservatorio di Lipsia. La sua vacanza fu proprio la composizione di questo Concerto per violino, destinato a conquistare il pubblico fin dalla prima esecuzione, avvenuta il 13 marzo 1845 al Gewandhaus di Lipsia, con Ferdinand David solista e il danese Niels Gade sul podio.

Il contatto con la dimensione temporale si fa labile fin dalle prime battute di questo concerto: uno sfuggente gesto d’accompagnamento da parte dell’orchestra, e poi via, subito l’intervento del violino. La scelta di eliminare il tradizionale schema della doppia esposizione non era affatto sconvolgente. Ciò che lascia a bocca aperta è la sensazione che la composizione sia già cominciata qualche istante prima, in un luogo temporale che sfugge al tempo; proprio come accade spesso nelle composizioni di Schumann, si comincia la lettura di un libro lasciato aperto da un’altra mano. E qualcosa di simile avviene anche con l’altra grande innovazione dell’Allegro molto appassionato: l’inserimento della cadenza al centro del movimento, invece che nella coda. Anche in questo caso l’ascoltatore ha la sensazione di perdere l’orientamento, ma l’anticipazione smentisce il tradizionale scollamento della pagina solistica, per favorire un’integrazione molto più intima con il tessuto formale del brano. Una nota tenuta del fagotto introduce il successivo Andante; ma su tutto il brano aleggia un misterioso senso di emanazione, probabilmente dato dall’anticipazione del secondo tema dell’Allegro molto appassionato, quando il clima si fa improvvisamente bucolico.

È quello squarcio en plein air ad allungare la sua ombra sull’Andante, la pagina in cui ogni battito sembra annullarsi in un orizzonte che ha definitivamente perso contatto con la nozione di tempo. E anche il Finale è intimamente collegato al movimento precedente; il suo clima zampillante, chiaramente imparentato con le musiche di scena per Ein Sommernachtstraum di Shakespeare, è introdotto da un Allegretto non troppo che risveglia progressivamente la danza fantastica e immateriale conclusiva. Quindi il sorriso di Wolfgang Amadeus Mozart con l’ouverture delle Nozze di Figaro, il tono drammatico filtra qua e là, emoziona il frenetico, la musica trabocca limpidezza, sciorina brillìì, nella dissipazione di una giovinezza creativa, perfino snervante, in una ripetuta serie di garbetti, ritrosie, stoccate, morsetti, capricci, gridolii, tintinni e piumette. La forza vitale di cui è intrisa la partitura è evidente, ma rivela anche altro: brevi fanfare, improvvisi scoppi di suono, crescendo che si collocano già vicini agli esempi rossiniani, repentini cambi di orchestrazione e di colore, uno spirito cavalleresco che anticipa anche la licenziosità dell’Allegro dell’ouverture al Don Giovanni.

A seguire, la Sinfonia n. 4 in La Maggiore op.90 di Felix Mendelssohn-Bartholdy, “Italiana”, opera definita dallo stesso autore come “il lavoro più gaio che io abbia mai composto”. Frutto delle impressioni avute da Mendelssohn nel corso del viaggio in Italia del 1831, la sinfonia è un “guizzo scintillante di luce mediterranea”, quanto mai desiderato e appropriato a descrivere in musica l’Italia più bella, di ieri e di oggi. Il piglio brillante e l’animata eccitazione del primo tempo non intaccano la raffinata costruzione di una forma-sonata specialmente ricca di proposte e di sfumature, e lavorata con profonda attenzione anche dal punto di vista contrappuntistico. Il secondo tempo è costruito su un canto di processione, passaggio quasi obbligato nelle escursioni musicali italiane dei romantici, col suo carattere vagamente popolaresco, con certi suoi andamenti di danza, col suo sapore, talvolta, modale. Scorrevole e melodico risulta anche il terzo tempo “Con moto moderato”, che acquista vaghezza dall’indecisione intrinseca del modulo metrico utilizzato, ben definito e tuttavia oscillante fra il minuetto, lo scherzo e persine il valzer. Il Saltarello rende un omaggio conclusivo, fresco e scintillante, al mito di una latinità solare, orgiastica, impetuosa. L’Italia sarà rappresentata da Pietro Mascagni e dall’intermezzo della Cavalleria Rusticana, pagina dal grande afflato lirico, scritto come un’aria strumentale ricreante l’assolato ambiente siciliano, prorompente in una grande, passionale melodia. Finale con la famigerata  Radetzky March, scritta da Johann Strauss prima di uscire dalla Gewandhaus per continuare a vivere  “la notte (che) abbella e il riso,/ in questo paradiso/ne scopra il nuovo dì”.

Jacopo Sipari di Pescasseroli

Laureatosi con Marco Angius con il massimo dei voti e lode in direzione d’orchestra, composizione e direzione di coro presso il conservatorio di Trieste, diplomato anche in canto lirico presso il conservatorio dell’Aquila, a cui accoppia saperi classici, essendo avvocato della Sacra Rota, con un dottorato in diritto penale e uno in lingua latina medievale e comunica in quattro lingue. E’ attualmente direttore artistico del Teatro dell’Opera e del Balletto di Tirana, del Festival di Tagliacozzo, direttore principale del Teatro dell’opera di Varna, direttore musicale di Sacrum Festival e da settembre sarà anche direttore musicale dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese.

Abigeila Voshtina

Dopo gli studi al Liceo “Jordan Misja” si diploma in violino al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano.

Studia contemporaneamente alla “Chigiana” e Scuola di Musica di Fiesole, ottenendo il Diploma ad Honorem e Merito. Dopo un’intensa carriera come violinista nei più famosi teatri italiani, con i migliori direttori d’orchestra del mondo come Chailly, Maazel, Rostropovich, Gatti, Temirkanov, Dutoit, Masur, torna in Albania come Direttore Artistico del Teatro Nazionale dell’Opera e del Balletto dal 2013 al 2021.

Registra per le case discografiche più famose del mondo, come Decca, Deutsche Grammaphon, Tactus.

Nel maggio 2020 le è stato conferito il titolo di Cavaliere della “Stella d’ Italia”. Dal 1 lulgio 2022 ha  assunto l’incarico di Sovrintendente del Teatro Nazionale dell’Opera di Tirana




NASCE CONFARTIGIANATO TURISMO DI PESCARA

Aperto a tutte le realtà economiche del settore, per dare una forte spinta all’economia del territorio

Pescara, 29 dicembre 2023. Nasce Confartigianato Turismo di Pescara, nel segno di un’attenzione costante per un comparto economico che, in questa fase, rappresenta il vero possibile punto di svolta per rilanciare il territorio.

Alla presidenza è stato eletto Italo Di Giovanni, 45 anni, pescarese, che quindici anni fa ha aperto in città il primo boutique hotel di Pescara, la Gardenia in via Vasco de Gama, oggi “Villa Alba”. Le tante esperienze vissute all’estero, dal Brasile, alla Finlandia, alla Norvegia e al Messico, hanno arricchito la sua già importante capacità di iniziativa nel settore della promozione turistica.

La sua vice è Raffaella Pierangelo, 50 anni, di Montesilvano, laureata in scienze politiche, con un master in diplomacy. Dopo aver lavorato nell’azienda di famiglia nel settore della logistica e dei trasporti ha deciso di seguire la passione ed ha aperto Tagliave’, una struttura ricettiva,  scommettendo su un turismo basato sulla riscoperta del territorio. Consigliere è Lorenzo Iulianetti, nato a Pescara nel 1981, laureato in Economia del Turismo. A 18 anni è titolare del lido La Prora di Pescara, a 31 anni dell’ albergo Halanus in Alanno . Ha accumulato esperienza nel campo turistico anche da formatore e da consulente ed è presidente di Confartigianato Imprese demaniali di Pescara e Abruzzo. Tra i suoi progetti quello di realizzare un network di aziende abruzzesi per sviluppare il territorio mostrarlo ad un turismo fatto di esperienze autentiche e prodotti autoctoni.

Confartigianato Turismo nasce proprio per mettere insieme tutte le energie del settore, dagli albergatori, ai titolari di b&b, agli affittacamere, ai balneari, ai titolari di bar, locali ed esercizi di ristorazione, in modo da fare sistema sia nella programmazione di eventi che nell’offerta alle persone.

“E’ in fase di completamento – afferma il direttore di Confartigianato Pescara, Fabrizio Vianale – la redazione di un ‘Manifesto del Turismo’ che consegneremo ai candidati alle elezioni regionali e amministrative. E’ arrivato il momento di fare scelte importanti per il territorio sia per quanto riguarda strutture e infrastrutture che per il lavoro di promozione in Italia e all’estero. Alla base deve esserci la consapevolezza di un’offerta attrattiva per chi sceglie di trascorrere le sue vacanze in provincia di Pescara, un’offerta che punti sulla qualità degli eventi, della proposta artistica e culturale e più in generale dell’intrattenimento. Noi siamo pronti a mettere a disposizione tutte le nostre professionalità in modo da arrivare ad una pianificazione completa su cui costruire una nuova economia del territorio”.

Nella foto allegata, nell’ordine: Raffaella Pierangelo, Italo Di Giovanni e Lorenzo Iulianetti




GIORNO TRISTE PER ROSETO E L’ABRUZZO

La Regione Abruzzo ha perpetrato un atto scellerato, tagliando drasticamente la Riserva Borsacchio. I ricchi prevalgono su poveri e natura e gettano nel caos un territorio che dopo 20 anni stava per attivarsi.

Roseto degli Abruzzi, 29 dicembre 2023. Con un emendamento notturno, i primi firmatari Di Matteo e Febbo hanno escluso l’intero tratto collinare, riducendo la riserva da 1100 ettari a soli circa 25 ettari lungo la spiaggia fino alla ciclabile.

Questa decisione ha conseguenze gravi e immediate. Il Piano di Assetto della Natura (PAN), preparato con dedizione e impegno per oltre vent’anni, è ora da rifare completamente. Dopo una lunga attesa, il PAN era finalmente pronto, e secondo voci di corridoio, avrebbe dovuto essere approvato entro gennaio 2024. Vent’anni di lavoro e un investimento di 250.000 euro per il primo PAN, oltre a circa 50.000 euro per il secondo, sono andati in fumo. Il lavoro da rifare è enorme, e chi ne soffrirà di più sono gli agricoltori, che perderanno la possibilità di gestire i fondi a sostegno delle aree delle riserve.

La decisione avrà anche ripercussioni sulla creazione di lavoro sostenibile. I poveri agricoltori che aspettavano fondi regionali ed europei per ristrutturare casolari a fini turistici e generare occupazione sostenibile vedono ora svanire le loro speranze. Perdiamo non solo occupazione futura, ma anche milioni di euro di finanziamenti europei per le attività sostenibili nelle riserve, coinvolgendo agricoltori e allevatori.

Mentre alcuni potrebbero trarne vantaggio, come gli investitori edili interessati a costruire palazzine, la vera perdita sarà per la natura e il futuro della nostra città. In un’epoca in cui il mondo si muove verso la sostenibilità, Roseto perde la sua attrattività per il futuro.

Noi, cittadini responsabili, non accettiamo passivamente questa decisione. Stiamo esaminando attentamente la situazione e prenderemo azioni concrete. Annunciamo che organizzeremo una grande manifestazione a breve, invitando tutti i cittadini e le associazioni interessate. I nostri legali stanno esaminando tutte le carte pertinenti, poiché crediamo che questa decisione debba essere contestata con forza.

È inaccettabile che il Comune non sia stato nemmeno consultato su questa drastica decisione. Vent’anni di lotta per attivare la Riserva sono stati vanificati da un atto impulsivo che non tiene conto delle esigenze della comunità e del territorio. Presto, capiremo i motivi dietro questa scelta e individueremo coloro che ne sono i mandanti.

Invitiamo la comunità a unirsi a noi nella protesta. La nostra voce unita sarà forte e chiara: la Riserva Borsacchio deve essere preservata e gestita in modo sostenibile per il bene di tutti.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio – Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




ACQUISTI A KM0

Diamo vita al nostro quartiere

Pescara, 29 dicembre 2023. “Sono stati davvero numerosi gli esercizi commerciali e bar che hanno aderito all’iniziativa per sensibilizzare gli acquisti a km0.

Una parte di Pescara ha riscoperto la bellezza e l’autenticità della bottega, almeno per il periodo natalizio: da viale Kennedy a piazza San Francesco, da via Milite Ignoto, a viale Muzii, potete trovare affissa in vetrina una locandina che ho ideato per i miei colleghi.

Comprare sotto casa significa acquistare prodotti di prima scelta, sostenere l’ambiente, non subire lo stress del parcheggio, supportare i piccoli commercianti ed esercenti, vantare un’originale confezione regalo (non sempre possibile nei centri commerciali), avere un sorriso solo per te, essere accolti nel negozio e sperimentare la gioia di sentirsi chiamare per nome.

Tutto questo perché anche quando si fa un acquisto si è persone, non un numero: ed ecco che proprio in questi momenti è possibile riscoprire una socialità che sembra venire meno quando si tratta di fare compere

Acquistare sotto casa, significa anche liberarsi dalla fretta del ‘last minute’ e regalarsi una passeggiata, un momento tutto per sé, senza dimenticare che dietro quelle attività ci sono tante famiglie oltre ad una cura speciale nei confronti del cliente.

Grazie a tutti i commercianti che hanno aderito, ma grazie soprattutto a tutti coloro che hanno deciso di dare nuova vita alla bottega sotto casa“.

Carola Profeta, Responsabile Caf Patronato viale Kennedy  Pescara




AL VIA IL GIRONE DI RITORNO

La Sieco viaggia verso Siena

Ortona, 29 dicembre 2023. La fine ed il principio che si incontrano. L’ultima gara dell’anno coincide con la prima gara di ritorno e così, la Sieco Service Impavida Ortona è pronta a ricambiare la visita alla Emma Villas Siena.

Ad inizio stagione si era paventato un campionato di altissimo livello ma anche di grande difficoltà. In effetti così è stato, anche se c’è il rimpianto per qualche occasione non colta dai ragazzi di Coach Nunzio Lanci durante questa prima fase del cammino. Una di queste è stata proprio la sconfitta al tie-break nel giorno di Santo Stefano contro Castellana Grotte, una delle dirette rivali alla salvezza. Tuttavia, il gap con le altre si è ridotto, sebbene di un solo punto.

«Ci lasciamo alle spalle un girone di andata stregato», dice Coach Lanci. «Non abbiamo praticamente mai avuto la possibilità di schierare una formazione al cento per cento perché anche con tutti gli effettivi in campo, questi non hanno mai avuto tempo e modo di allenarsi come Dio comanda. Non possiamo però nasconderci dietro un dito. Se saremo stati più concentrati in qualche occasione, ora avremo di certo qualche punto in più, ma una serie così lunga di infortuni avrebbe appiattito il morale di chiunque. Il girone di ritorno deve essere per noi un nuovo inizio, un nuovo campionato. Ripartire contro Siena non sarà di certo semplice ma è in gare come questa che sarebbe importante fare punti»

All’andata gli ospiti si imposero per tre set a zero ma con la Sieco brava a giocarsela in tutti i set con i toscani. Tra gli ortonesi, buone le prove del capitano Leo Marshall (17 punti) e del libero Benedicenti (71% di positività).

Il fischio di inizio è previsto alle ore 20.30 di sabato 30 dicembre e la gara sarà diretta dagli arbitri Signor Cavicchi Simone (La Spezia) e Signora Cruccolini Beatrice (Perugia). Sarà possibile seguire la diretta streaming sul sito VolleyballWorld TV.




UN RICONOSCIMENTO A LIVELLO NAZIONALE

Pallanuoto: il giovane Lorenzo Epicoco, dell’Esa Life Chieti, convocato al Trofeo delle Regioni

Chieti, 29 dicembre 2023. Esa Life ottiene in pochi mesi un importante riconoscimento che la proietta a livello nazionale per l’attività nel settore della pallanuoto: il giovane Lorenzo Epicoco, classe 2009, promettente atleta della Esa Life Chieti, è stato infatti convocato dal Comitato regionale della Fin, la Federazione Italiana Nuoto, nella squadra che rappresenterà l’Abruzzo al Trofeo delle Regioni Maschile di Pallanuoto. Si tratta di un Trofeo riservato agli atleti nati nel 2009 e nel 2010, e che si svolgerà dal 3 al 7 gennaio del 2024 nel Centro Natatorio Polo Ostia. Quest’anno in via eccezionale e fuori classifica, al Trofeo delle Regioni parteciperà la Nazionale di Malta.

Lorenzo Epicoco attualmente partecipa al campionato di pallanuoto Under 16 con Esa Life e, sempre con la società teatina, al campionato di serie D con la prima squadra. Epicoco è un esterno con doti offensive, molto bravo sia livello natatorio che tecnico, ed è il primo anno che gioca a pallanuoto con Esa Life. Inoltre, è un atleta molto costante negli allenamenti, meticoloso  e preciso.

“Siamo orgogliosi di vantare questo talento nel nostro vivaio ed essere da lui rappresentati a livello nazionale – dice il presidente di Esa Life, Giancarlo Della Rocca. Un risultato tanto più significativo perché siamo partiti da zero: lo scorso anno facevamo scuola pallanuoto; quindi, abbiamo inserito i ragazzi in un campionato, e oggi un nostro atleta viene selezionato nella rappresentativa regionale che ci protetta a livello italiano. Tutto ciò – sottolinea Della Rocca – è indice di impegno e costante presenza di società, dirigenti e tecnici, e un plauso va a Matteo Costantini al quale si deve la nascita della squadra di pallanuoto Esa Life. Un grande in bocca al lupo a Lorenzo e ad i suoi compagni di squadra per questa splendida avventura”.




CONTRASTO ALLA PESCA ILLEGALE

Non dichiarata e non regolamentata: a Ortona 25 mila euro di sanzioni elevate

Ortona, 29 dicembre 2023. 15 illeciti rilevati, di cui 2 di natura penale, oltre 2 quintali di prodotto ittico sequestrato, n. 1 esercizio commerciale chiuso con provvedimento dell’autorità sanitaria e sanzioni pecuniarie per oltre 25.000 euro. Sono questi i numeri dell’operazione condotta in occasione delle festività natalizie dalla Capitaneria di porto di Ortona per la salvaguardia delle risorse ittiche e per assicurare la presenza – sul mercato – di soli prodotti ittici sicuri e garantiti.  Il dispositivo messo in campo – coordinato a livello nazionale dal Centro di controllo nazionale pesca del Comando generale della Guardia costiera di Roma, ed a livello regionale dalla Direzione Marittima di Pescara – ha visto il personale degli uffici marittimi di Ortona, Vasto e Francavilla al Mare impegnato già a partire dal mese di novembre, con l’effettuazione di mirate attività ispettive sia in mare, a bordo dei pescherecci in attività, che a terra, con controlli nei mercati ittici, nelle pescherie e nei ristoranti di tutta la provincia.

Le attività rientrano nello sforzo complessivo realizzato nel 2023 dalla Guardia Costiera nella sua funzione di controllo del settore della pesca, in linea con gli obiettivi proposti dal Ministero dell’Agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste.

 Nel corso dell’operazione, denominata a livello nazionale “SpINNaker”, dove INN è l’acronimo ufficiale di pesca Illegale Non dichiarata e Non regolamenta, è stata posta sotto sequestro anche una intera rete da pesca a strascico rinvenuta a bordo di un peschereccio in quanto presentava maglie inferiori alle misure minime consentite per assicurare una adeguata selettività dei soli esemplari adulti delle varie specie di pesce.

  I controlli, poi, condotti in diverse occasioni con il supporto del personale della ASL, hanno portato anche alla chiusura di un ristorante, aperto all’interno di quella che sembrava una vera e propria officina meccanica, per violazione di un precedente provvedimento di interdizione della stessa autorità sanitaria.

Come sempre le violazioni più ricorrenti hanno riguardato però la tracciabilità: omissioni – quasi sempre volute – nella catena di tracciabilità del prodotto ittico poste in essere proprio per nasconderne la provenienza e consentire la vendita in nero di quantitativi maggiori rispetto a quelli consentiti dalle norme emanate a tutela delle risorse ittiche e ambientali.




DA DE GASPERI E MORO, AUTENTICI CRISTIANI  ai politici che sventolano rosari

di Rocco D’Ambrosio

Globalist.it 29 dicembre 2023. Il Vangelo odierno (articolo pubblicato il 21 ottobre 2023, ndr): In quel tempo, i farisei se ne andarono e tennero consiglio per vedere come cogliere in fallo Gesù nei suoi discorsi. Mandarono dunque da lui i propri discepoli, con gli erodiani, a dirgli: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità. Tu non hai soggezione di alcuno, perché non guardi in faccia a nessuno. Dunque, di’ a noi il tuo parere: è lecito, o no, pagare il tributo a Cesare?». Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché volete mettermi alla prova? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Questa immagine e l’iscrizione, di chi sono?». Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio». (Mt 22, 15-21 – XXIX TO/A).

Partiamo da una testimonianza famosa. Nel 1952 il Vaticano si batté strenuamente affinché a Roma la Dc si alleasse con gli eredi del fascismo (Msi), dopo aver invitato Sturzo a costituire una lista civica. De Gasperi, fermo nelle sue convinzioni antifasciste, resistette alle pressioni. Nel giugno del 1952 De Gasperi richiese un’udienza al Papa per sé e la propria famiglia. Era il trentesimo anniversario del suo matrimonio e sua figlia Lucia aveva appena preso i voti come suora. Il Papa rifiutò e De Gasperi scrisse una lettera all’ambasciatore italiano in Vaticano, Giorgio Mameli, per protestare: «come cristiano accetto l’umiliazione benché non sappia come giustificarla; come Presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, la dignità e l’autorità che rappresento e di cui non mi posso spogliare, anche nei rapporti privati, mi impone di esprimere stupore per un rifiuto così eccezionale e di riservarmi di provocare dalla Segreteria di Stato un chiarimento». Esempio fulgido di un credente che ha compreso e fatta sua la lezione del “date a cesare e date a Dio”.

Oggigiorno, purtroppo i politici stile De Gasperi sono rarissimi e quello dei doveri verso Dio e di quelli verso la comunità civile e politica è un tema che crea molte difficoltà tra i cattolici italiani. Abbiamo pochi come De Gasperi e Moro, autentici cristiani e cittadini di gran levatura; proliferano, invece, politici clericalizzati o blasfemi con rosari sventolati; clero politicizzato o incline a rapporti non chiari con il mondo politico; politici in cerca di appoggi clericali a ogni pie’ sospinto e via discorrendo. Ci sarebbe un impellente bisogno di riaprire luoghi di discussione e dialogo nelle parrocchie, associazioni e movimenti su questo tema; ci sarebbe bisogno che preti e vescovi riprendessero a formare i politici cattolici, impegnati nei diversi partiti, senza distinzione. E in questi incontri il primato della Parola di Dio deve essere sacrosanto: il Signore ci comanda di adempiere ai nostri doveri di cittadini di questo mondo, quanto lo fa per quelli verso Dio. Sono ambedue importanti. Al tempo stesso ci chiede di fuggire l’idolatria del potere (cf. Lc 4) e di amarlo e servirlo in ogni nostra azione.

In temi di guerra, “verniciate” anche di motivazioni pseudo religiose, la risposta di Gesù – “Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio“ – è virtuosamente tra due estremi: la teocrazia, da una parte, con la sua tendenza a concepire ed assorbire qualsiasi forma di potere nella sfera religiosa (si pensi ad alcuni Paesi di tradizione musulmana) e, dall’altra, l’invadenza del potere politico nella sfera della libertà personale, specie religiosa, fino a negarla (si pensi ad alcune dittature totalitarie). Esistono poteri e poteri, ciascuno con il proprio ordine e prerogative a cui rispondere: né il potere statale può sostituire quello religioso, né viceversa. Il discorso di Gesù non fa una grinza, ma la prassi ecclesiale, come quella statale, lasciano spesso a desiderare.

Non ho qui lo spazio per affrontare l’analisi delle cause storiche e teologiche che hanno portato molti cattolici italiani a credere che assolvendo solo ad alcuni doveri verso Dio fosse quasi automatica la strada per il paradiso. E molto spesso, nelle nostre omelie e incontri di formazione, abbiamo dimenticato di riferirci alla fedeltà a Dio che non può essere staccata dalla fedeltà agli altri. È il tema della doppia fedeltà – fedeltà a Dio e fedeltà all’uomo, – con la quale si vuole indicare la responsabilità e l’amore in linea, sia verticale, che orizzontale. O, per usare un’espressione cara a Italo Mancini, si può parlare di fedeltà a Dio e fedeltà alla terra, due fedeltà possibili solo se operiamo un discernimento continuo sul senso della nostra fede e sul valore dell’impegno nel mondo.

Concludo con un’altra testimonianza, alta e profonda, quella di Aldo Moro. Un episodio privato, raccontato dalla figlia Agnese, spiega bene come la laicità di Moro fosse capace di convivere con un cristianesimo profondamente vissuto. Nel giorno del matrimonio di sua figlia Maria Fida un prete forse troppo zelante pensò di ingraziarsi l’illustre uomo politico concludendo la cerimonia religiosa senza recitare gli articoli del Codice civile. Moro lo interruppe e invitò il prete a leggere quegli articoli affinché… fosse tutto in regola, divina e umana.

“Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio”

Pubblicato su www.globalist.it

Foto:

https://www.avvenire.it/attualita/pagine/salvini-a-milano




È MORTO IL PROF JOSEPH D’ANDREA, AVEVA 94 ANNI

Origini molisane, docente e Console, trasse dall’oblio la tragedia di Monongah e le sue vittime

di Goffredo Palmerini

L’Aquila 29 dicembre 2023. È morto a Pittsburgh nella serata del 22 dicembre scorso Joseph D’Andrea, 94 anni, esponente di punta della comunità italiana in Pennsylvania. È Peter Argentine, regista e produttore cinematografico, amico di Joseph, ad avermene dato notizia qualche ora fa. Joseph D’Andrea era nato in Molise ed era emigrato con la madre e il fratello negli Stati Uniti, arrivando all’inizio del 1948 in Pennsylvania, dove il padre era giunto nel primo dopoguerra. Joseph D’Andrea è stato un docente stimato, ma soprattutto un leader in seno a numerose organizzazioni italoamericane e nel sindacato dei professori. Giuseppe Fernando Paolo D’Andrea era nato a Roccamandolfi, in provincia di Isernia, il 18 novembre 1929, da Gaetano e Candida D’Andrea.

Durante la Seconda guerra mondiale Joseph aveva frequentato le scuole dei Salesiani a Genzano di Roma, dove era rimasto fino a tutto il 1943. Nel 1944 il suo ritorno a Roccamandolfi, testimone dei bombardamenti e delle distruzioni belliche lungo il fronte della linea Gustav. Fu testimone anche dell’aiuto che sua madre dava ad una famiglia ebrea, ospitata in una stanza della casa di famiglia. Nel dicembre 1947, quando aveva 18 anni, insieme alla madre e a suo fratello Lucio s’imbarcarono a Napoli sulla nave Saturnia. Arrivarono negli Stati Uniti, a New York, all’inizio del 1948, finalmente riunendosi al padre dapprima a Stowe Township, poi a McKees Rocks nell’area metropolitana di Pittsburgh, in Pennsylvania.

Completati gli studi liceali, Joseph s’iscrisse alla Duquesne University, ateneo privato cattolico in Pittsburgh, laureandosi in Lingue e in Amministrazione pubblica. Subito dopo andò ad insegnare italiano alla Berlitz School. Qui conobbe Gloria Bianchi, che nel 1957 divenne sua moglie e da cui ebbe la figlia Anne. Frequentò poi studi universitari superiori all’University of Mexico e all’Università di Pittsburgh. Dopo la Berlitz Shool, dal 1959 andò ad insegnare italiano, spagnolo e latino a South Hills, periferia meridionale di Pittsburgh, e vi rimase fino al 1986. Alla fine del 1960 divenne molto attivo in seno alle organizzazioni sindacali statali e nazionali dei professori, sostenendo i diritti degli insegnanti e la riforma dell’istruzione negli Stati Uniti e all’estero. La maggior parte dei documenti di Joseph D’Andrea, relativi alla sua carriera nel campo dell’insegnamento e sindacale, sono ora conservati dalla Robert Morris University.

Joseph D’Andrea è stato presidente della Pennsylvania State Education Association, dal 1974 al ‘76, ruolo che gli ha permesso di rappresentare gli Stati Uniti in conferenze internazionali, presentando documenti e conducendo workshop sulla riforma dell’istruzione, sui diritti umani e politici. Tra il 1978 e il 1980 è stato presidente dell’Italian Sons & Daughters of America (ISDA) in Pennsylvania. Ha inoltre fondato nel 1980 l’American Italian Cultural Institute (AMICI) ed è stato presidente del Heinz History Center’s Italian American Program dal 1999 al 2003. Ha inoltre fatto parte assai attivamente delle organizzazioni Sons of Columbus, AMICI, NIAF, ISDA.

Significativo anche l’impegno in campo diplomatico. Dapprima Viceconsole Onorario presso il Consolato Italiano di Pittsburgh dal 1983, Joseph D’Andrea è stato poi Console d’Italia dal 1996. In tali funzioni, con encomiabile spirito di servizio, ha fornito assistenza agli emigrati italiani e agli italoamericani, ha tenuto conferenze sul patrimonio italo-americano e organizzato eventi comunitari, come la Festa delle Belle Arti, iniziata nel 1983 e poi diventata Festa Italia. Un evento che aveva continuato ad organizzare ogni anno fino al suo ritiro dal servizio diplomatico nel 1999. Andato in pensione dal Consolato, D’Andrea era rimasto sempre attivo nella comunità italiana, come speaker e organizzatore di eventi.

Ma uno dei grandi meriti di Joseph D’Andrea è stato quello d’aver dato un forte impulso a far luce, a quasi un secolo di distanza, sulla tragedia di Monongah, in West Virginia, l’esplosione e l’incendio della miniera di carbone avvenuta il 6 dicembre 1907, dove persero la vita quasi mille persone, benché la cifra ufficiale fosse molto inferiore. Tra le vittime 171 italiani, di cui 87 molisani ed una trentina di abruzzesi. Nel 2007, ricorrenza centenaria della tragedia, a cura di Joseph D’Andrea veniva pubblicato il volume “Monongah cent’anni d’oblio”, una puntigliosa ricerca su quel terribile fatto e sulle vittime molisane del disastro. Finalmente, proprio ad un secolo dalla tragedia, anche l’Italia finalmente nel 2007 rendeva onore alle vittime di Monongah, doveroso tributo del Paese a quei figli emigrati periti nella miniera. Era stata necessaria un’intensa campagna di stampa condotta dal direttore del quotidiano La Gente d’Italia, Domenico Porpiglia, a riaccendere l’attenzione sul caso e finalmente a smuovere le istituzioni italiane. Joseph D’Andrea fu molto coinvolto nella commemorazione del Centenario della tragedia di Monongah, con eventi realizzati in Molise e negli Stati Uniti, tra cui la produzione di una mostra museale e di un documentario diretto da Peter Argentine che fu trasmesso a livello nazionale.

Con Joseph ci incontrammo nell’ottobre 2016 a Washington, in occasione del il 41° Gala Weekend della National Italian American Foundation (NIAF). In quei giorni stemmo insieme a suo fratello Lucio D’Andrea, ingegnere petrolifero, fondatore insieme all’aquilano Omero Sabatini, diplomatico in pensione, dell’AMHS (Abruzzo&Molise Heritage Society), associazione cui fanno capo gli abruzzesi e molisani del District of Columbia, l’area della capitale, e dei confinanti stati del Maryland e Virginia. Con Joseph, che avevo conosciuto a L’Aquila nei mesi successivi al terremoto del 2009, quando mi contattò per chiedere quali iniziative potesse promuovere in aiuto alla città, ricordammo i due giovani universitari che la comunità italiana di Pittsburgh “adottò” dopo il sisma dell’Aquila. Joseph mi chiese i nomi di due studenti di Ingegneria dell’Università dell’Aquila, uno abruzzese e uno molisano, ai quali gli italiani di Pittsburgh avrebbero assicurato le spese d’ospitalità, mentre l’Università di Pittsburgh li avrebbe accolti nella medesima Facoltà. Mi rivolsi alla prof. Anna Tozzi, responsabile dei rapporti internazionali dell’ateneo aquilano, che provvide celermente a scegliere i due studenti con un avviso pubblico. Quel fatto portò fortuna a Luca, il molisano, e a Berardo, abruzzese di Teramo. Il primo studiò a Pittsburgh per il suo dottorato, Berardo, invece, subito dopo la laurea andò a lavorare in Olanda per un’importante società multinazionale.

Altro merito di Joseph D’Andrea è stato il fondamentale ruolo che egli ha svolto nella fondazione dell’Heinz Regional History Center, un museo contenente collezioni di documenti della comunità italo-americana. Allo stesso Centro D’Andrea ha conferito il suo personale archivio di documenti (1899-2016) e ha promosso il deposito di fondi archivistici privati, costituendo un importante cespite della memoria che conserva immagini fotografiche, documenti personali, registri organizzativi e pubblicazioni che documentano la vita degli italoamericani nel XX secolo, nella Pennsylvania occidentale e nelle aree circostanti. Forte emozione e commozione ha generato la notizia della morte di Joseph D’Andrea nella rete dei Molisani nel mondo, tra la comunità italiana in Pennsylvania, nella sua terra d’origine dove tante sono state le testimonianze di affetto, di stima e gratitudine, a cominciare dal Presidente della Regione Molise Francesco Roberti. L’amore per il suo Molise, la valorizzazione della cultura italiana negli States, la dedizione assidua e generosa con la quale da Console ha servito la comunità italiana, l’apprezzamento della sua opera da parte delle istituzioni americane e dei governi italiani, sono una parte significativa dell’eredità morale e professionale di Joseph D’Andrea. Egli sarà sempre ricordato anche per il singolare suo tratto, gentile e comunicativo. Una persona di grande umanità, l’amico Joseph, lascia davvero un luminoso esempio di grande italiano.




LA GESTIONE DEGLI APPALTI A L’AQUILA

Di Girolamo e D’Andrea (M5S): Fare chiarezza su quanto sta succedendo

L’Aquila, 29 dicembre 2023. Gli esponenti pentastellati affidano a un comunicato le preoccupazioni per le notizie di queste settimane.

“L’autorità nazionale anticorruzione (ANAC) scrive che a L’Aquila c’è un “deficit di trasparenza” nella gestione degli appalti ma Biondi non risponde, minimizza e parla di sciacallaggio politico e polverone”.

Così la senatrice sulmonese Gabriella Di Girolamo, che aggiunge “Non c’è da sorprendersi, Biondi fa quello che fanno Meloni a Roma e Marsilio in regione, fa finta di nulla, scansa le domande e, alle strette, accusa altri. Insomma, un sistema ben collaudato che ha l’unico scopo di evitare risposte e responsabilità”.

“Nella fantasiosa ricostruzione del sindaco de L’Aquila le pesanti anomalie evidenziate dell’Anac diventano “generiche raccomandazioni”, nulla di che, insomma, un’altra cosa di cui andare orgogliosi, per restare sui termini cari alla narrazione meloniana”.

“Fatto sta – continua la Di Girolamo – che l’Anticorruzione segnala che sugli appalti per tre anni (2020-2022) a l’Aquila gli affidamenti diretti sono stati 141, 94 senza pubblicazione del bando e solo 7, ripeto solo 7, sono stati affidati con gara a evidenza pubblica. Senza dimenticare, evidenzia sempre Anac, il ricorso al frazionamento degli appalti stessi al fine di assegnarli direttamente, cosa che ha avuto “evidenti ripercussioni in materia di trasparenza, pubblicità ed apertura del mercato alla concorrenza”.

“La verità è una, questi signori del centrodestra pensano all’Abruzzo come a un loro feudo personale, per loro non servono regole ma nomine e intrallazzi che possano consentire di continuare a mantenere il potere. Sulla nomina di Piccinini, altro meloniano di ferro, alla Gran Sasso Acqua, io stessa ho presentato un’interrogazione parlamentare  ancora senza risposta, ovviamente. E la funivia Gran Sasso? Meglio non parlarne, spero soltanto che dal Ministero delle Infrastrutture arrivino nelle prossime ore notizie rassicuranti. Da Biondi aspettiamo risposte, non per sciacallaggio politico ma per chiarezza e trasparenza, proprio quella che manca ed è mancata, a leggere la documentazione Anac”.

“L’Aquila è candidata a Capitale della cultura 2026. Della cultura, non del silenzio, delle omissioni e della scarsa trasparenza. La città non merita questo. Si faccia presto chiarezza, questo è l’auspicio. A Biondi e al centrodestra in ogni caso riconosco coraggio, perché ce ne vuole davvero tanto a dire che in Abruzzo e a L’Aquila va tutto bene. Così tanto che sarei tentata di definirlo faccia tosta.

Dello stesso tono le considerazioni di Attilio d’Andrea, coordinatore M5S per la provincia de l’Aquila: “In quello che è stato definito “il cantiere più grande d’Europa”, ossia quello rappresentato dalla ricostruzione nel capoluogo d’Abruzzo, solo il 3,5% degli appalti è stato assegnato con gara di evidenza pubblica. È un dato oggettivo e fa capire il modus operandi delle amministrazioni di centro destra capitanate da Fratelli d’Italia volto esclusivamente a capitalizzare il proprio potere. Mi auguro quanto meno che i lavori siano fatti con criterio, perché quanto accaduto per la seggiovia del Gran Sasso, chiusa su segnalazione di un esperto di montagna allarmato per lo stato dei cavi, dopo che solo 6 mesi fa era stata comunicata la chiusura dei lavori, desta non poche preoccupazioni”




L’ACCORDO SUL SUPERBONUS

Pagano: Passa linea Fi, tutelato chi ha agito nella legalità

Roma, 29 dicembre 2023. “L’accordo sul Superbonus raggiunto all’interno della maggioranza, frutto dell’impegno costante di Forza Italia per giungere a una soluzione condivisa, è estremamente positivo. Potremo infatti tutelare quei cittadini e quelle imprese che, agendo in buonafede e credendo negli incentivi statali, si sono sempre mossi nella legalità e che non meritavano di venire penalizzati. Passa la linea della politica del fare e del buon governo, la linea perseguita da sempre Forza Italia, avanti così”. Lo scrive, in una nota, il presidente della I Commissione Affari Costituzionali della Camera Nazario Pagano, coordinatore regionale di Fi Abruzzo.




UN MILIONE DI EURO PER UN NUOVO CAMPO sintetico per lo Stadio Petruzzi

Una nuova pavimentazione per il Pala Castagna e misure di efficientamento energetico che renderanno i due impianti più green e meno dispendiosi per i contribuenti angolani.

Città Sant’Angelo, 29 dicembre 2023. L’amministrazione comunale di Città Sant’Angelo che si è aggiudicata un finanziamento da 700 mila euro attraverso la partecipazione al bando Sport e periferie 2023. A darne l’annuncio è il sindaco Matteo Perazzetti, comunicando ai suoi concittadini amanti dello sport e alle associazioni che utilizzano gli impianti che il comune angolano compare nella graduatoria degli interventi ammessi a finanziamento stilata dal Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Si inizia dallo stadio Petruzzi che recentemente era già stato oggetto di un altro intervento per l’installazione di nuovi fari a led in sostituzione della precedente illuminazione per rendere il campo sportivo più sostenibile energeticamente. Con il nuovo finanziamento l’amministrazione comunale riuscirà a dotare lo stadio di un nuovo manto erboso sintetico che, come spiega il sindaco, consentirà non solo alla società Renato Curi Angolana di usufruire al meglio dello stadio per le proprie attività, ma anche di garantire alle società minori di tornare a utilizzare il campo.

Attraverso i 700mila euro statali, a cui si aggiungerà un cofinanziamento da 300mila euro del Comune, inoltre, si potrà sostituire la pavimentazione del palazzetto dello sport di via Aurelli, con un nuovo parquet. Infine, entrambi gli impianti sportivi vedranno la realizzazione di interventi di efficientamento energetico. Nel primo caso, si procederà con l’installazione di pannelli fotovoltaici e con la sostituzione della caldaia a servizio degli spogliatoi.

Nel secondo caso, invece, si interverrà con la sostituzione di tutto l’impianto di illuminazione, che da alogeno diventerà a led, contribuendo così a un ingente risparmio per le casse comunali. «Era una promessa che avevamo fatto alla città e che, anche se dopo cinque anni dall’inizio del mandato, riusciamo comunque a realizzare», commenta il Sindaco. «Quanto a tempi, se i fondi arriveranno in primavera, contiamo di iniziare gli interventi entro l’estate, attendendo ovviamente il termine della stagione sportiva.

Articolo estratto, ripubblicato e ricondiviso da “Il Centro”, scritto da Antonella Luccitti.




COMETE – SCIE D’ABRUZZO

Parco Nazionale della Maiella, nuovo partner

Sulmona, 29 dicembre 2023. Non solo Borghi Autentici, i Parchi Letterari e I Borghi più belli d’Abruzzo e Molise, da oggi anche il Parco Nazionale della Maiella grazie all’interesse del Presidente Lucio Zazzara diventa partner ufficiale del progetto che sta appassionando l’Abruzzo e non solo: “Comete – Scie d’Abruzzo” del Direttore di collana, lo scrittore abruzzese Peppe Millanta e dell’editore Mario Ianieri.

Nata come una collana di dodici volumi, ad oggi il progetto guarda oltre e punta a trentasei volumi divisi per colore e dunque categoria: dodici volumi blu dedicati alla narrativa di viaggio, dodici fucsia dedicati all’Abruzzo immateriale e dodici gialli dedicati al turismo letterario.

Tanti sono i lettori che si lasciano affascinare dalla vera mission del progetto avviato ad aprile 2023 e che dunque si mettono in cammino per ripercorrere gli stessi itinerari di tanti volti noti della storia, oggi, con gli occhi meravigliati del passato e come sottolinea l’intero staff del progetto: “Comete ha ancora tanto da raccontare, siamo solo all’inizio di un lungo viaggio fatto di emozioni e di conoscenza che riempirà i bagagli dei lettori stessi”.