scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 10 Dicembre 2023
Presentazione e attivazione del progetto HOW, con la consegna dei dispositivi digitali
Calascio, 10 dicembre 2023. Martedì 12 dicembre 2023 alle ore 11 presso la Chiesa di San Leonardo presentazione e attivazione del progetto HOW, con la consegna dei dispositivi digitali.
Interverranno: Paolo Baldi – sindaco del Comune di Calascio; Massimiliano Monetti – presidente di Confcooperative Abruzzo; Luca Di Lorenzo – responsabile nazionale Terzo Settore Assimoco.
HOW- Habitat Oltre il Welfare, progetto di BorghiIN – rete di imprese del sistema di Confcooperative Abruzzo – è un modello integrato costruito sulle specificità delle aree interne con l’obiettivo di prendersi cura del benessere delle fasce più fragili della comunità, in primis la popolazione anziana.
Con il contributo di ideeRete, il progetto vuole avviare la prototipazione del modello di welfare integrato, che offre alle persone fragili un supporto quotidiano con una rosa di servizi, che vanno dalla visita quotidiana, alla consegna di farmaci, alla spesa a domicilio fino ai servizi domestici.
Durante l’evento di martedì 12 dicembre sarà presentato il servizio di smartwatch, collegato a una centrale di controllo, per monitorare costantemente i parametri vitali dei soggetti coinvolti, in modo da consentire al servizio assistenziale-sanitario di intervenire tempestivamente in caso di anomalie.
PASTICCIO AL COMUNE DI ORTONA
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 10 Dicembre 2023
Il concorso da istruttore amministrativo contabile
Ortona, 10 dicembre 2023. “C’è un castigo dal quale il Comune di Ortona non riesce a sfuggire, quello della superficialità. Per voler essere fiduciosi. Ma quello che è accaduto, nei giorni scorsi con il bando di interpello Asmel per la copertura di sette posizioni da istruttore amministrativo contabile ha, francamente, dell’incredibile”: lo afferma il capogruppo del centrodestra Angelo Di Nardo, dopo aver ricevuto, a riguardo segnalazioni documentate. Ai candidati, oltre cento, è stata somministrata una prova scritta con trenta quesiti a risposta multipla.
E fin qui niente di strano. Peccato che in due casi le terzine proposte non contenessero la risposta esatta. In un caso l’ipotesi di soluzione era scritta persino in una maniera non esattamente comprensibile. Diventa quindi singolare che, al candidato che si è attestato al primo posto in graduatoria, sia stato assegnato un 29 di punteggio provvisorio e finale, quando nell’eventualità le risposte esatte potrebbero essere eventualmente soltanto 28.
“Un fatto gravissimo, che – afferma ancora Di Nardo – a nostro modo di vedere getta un’ombra pesante sull’intero svolgimento della prova. Il passo successivo è quello che ci spinge a chiedere quale sia la ragione per cui il Piano integrativo attività organizzative (Piao) ha previsto nel fabbisogno del personale per il periodo 2023-2025 tre istruttori amministrativi contabili, di cui due ai servizi culturali-bibliotecari e uno ai servizi demografici. Che bisogno c’è in quei settori di questi specifici profili?”
Probabile che per tutto questo esista una spiegazione: “Ma nell’attesa dei chiarimenti – conclude Di Nardo – ci sia consentito pensare che, ancora una volta, ci troviamo di fronte a una delle fantastiche insensatezze del Comune di Ortona”.
ACCESO IL GRANDE ALBERO DI NATALE
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 10 Dicembre 2023
Tantissime persone alla cerimonia per l’inizio delle festività
Roseto degli Abruzzi, 10 dicembre 2023. Roseto degli Abruzzi dà il via ufficiale ai festeggiamenti del periodo natalizio e lo fa in grande stile. Tantissime persone, ieri sera, hanno partecipato alla serie di appuntamenti organizzati dall’Amministrazione Nugnes che hanno animato il centro della città e che sono culminati con l’accensione del grande albero luminoso realizzato in piazza della Libertà, proprio di fronte alla stazione. In un clima magico che ha entusiasmato grandi e piccini.
La manifestazione “Accendiamo il Natale” ha preso il via in piazza della Repubblica dove, cittadini e Amministratori Comunali guidati dal Vicesindaco Angelo Marcone, sono partiti, accompagnati dalle note della MoBetter Band, alla volta di piazza della Libertà.
Qui, di fronte a centinaia di persone, si è svolta la cerimonia di accensione che ha visto la partecipazione del Vicesindaco Angelo Marcone, della Presidente del Consiglio Comunale Gabriella Recchiuti, dell’Assessore Annalisa D’Elpidio, dell’Assessore Francesco Luciani, dell’Assessore Gianni Mazzocchetti e dei Consiglieri Comunali Enio Pavone, Toriella Iezzi, Christian Aceto, Simona Di Felice, Vincenzo Addazii. Tutti assieme, dopo un breve discorso, hanno premuto il pulsante che ha acceso il grande albero luminoso, realizzato anche grazie al contributo di alcuni sponsor.
L’accensione ha dato il via libera anche alle tante altre attività fisse che animeranno il centro della città in questi giorni: la pista di pattinaggio sul ghiaccio in piazza della Repubblica, il Christmas Village e il Luna Park in piazza della Libertà.
A vigilare sull’evento di ieri le Forze dell’Ordine e i volontari delle Guardie Ambientali, delle Guide del Borsacchio, dei Carabinieri in Pensione e della Protezione Civile.
“Abbiamo inaugurato l’albero di Natale più imponente della costa teramana – ha detto il Vicesindaco Marcone – Un simbolo che abbiamo voluto donare alla città e a tutte le famiglie per rendere ancora più magico questo periodo. Ringrazio l’Assessore D’Elpidio e tutti gli amministratori che hanno lavorato per creare un cartellone degli eventi ricco e che andrà ad interessare tutto il territorio. Grazie allo spirito di collaborazione il Natale 2023 sarà ancora più vivo e bello per i cittadini di Roseto degli Abruzzi. Tengo a ringraziare infine, anche a nome del Sindaco Mario Nugnes, gli imprenditori e le attività commerciali che hanno contribuito alla realizzazione dell’albero e all’installazione delle luminarie, un risultato raggiunto grazie al dialogo e alla sinergia che l’Amministrazione Nugnes è riuscita a creare con le attività produttive del territorio rosetano”.
“È una gioia vedere una Roseto animata, movimentata e gioiosa – ha aggiunto l’Assessore D’Elpidio – Vedere una città così viva per noi è motivo di orgoglio e soddisfazione. Con l’accensione del grande albero abbiamo dato il via al cartellone degli eventi natalizi che, siamo certi, andrà a soddisfare tutte le aspettative dei cittadini e porterà a Roseto anche quelli dei Comuni limitrofi. Inoltre, grazie ai tanti eventi organizzati, puntiamo a favorire anche il commercio cittadino che gioverà di certo delle tante presenze previste. Voglio ringraziare, infine, gli sponsor e le associazioni di volontariato che, anche in questa occasione, non hanno fatto mancare il loro prezioso supporto”.
MASSIMINA ERASMI COORDINATRICE IV
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 10 Dicembre 2023
Presso il Centro Commerciale Universo di Silvi la prima assemblea del Coordinamento Italia Viva del Cerrano
Silvi, 10 dicembre 2023. Hanno preso parte ai lavori congressuali i coordinatori locali di Italia Viva Pineto Cleto Pallini, Italia Viva Atri Maurizio Faini e Italia Viva Silvi Ernesto Mariani; il Presidente Provinciale Luciano Monticelli ed il candidato alla carica di consigliere provinciale Ernesto Piccari, Sindaco di Montefino.
La nutrita e partecipata assemblea, moderata da Silvio Massimi, ha eletto all’unanimità Massimina Erasmi alla carica di Coordinatrice di Italia Viva del Cerrano.
“Il Cerrano, visto come un’unica area aggregata, ha delle enormi potenzialità.” – dichiara Monticelli – “La politica deve avere la capacità di metterle a sistema, di ragionare in ottica di area vasta che oggi rappresenta l’unico modo per portare avanti le necessità del territorio. Molto apprezzato dai tanti iscritti del Cerrano è stato il progetto dell’interramento ferroviario che riguarda i Comuni di Silvi, Pineto e Roseto.” – conclude il Presidente provinciale di Italia Viva.
“Sono orgogliosa che gli iscritti di Italia Viva dell’area del Cerrano abbiano riposto in me la loro fiducia” – dichiara la neo-coordinatrice Erami. – “Il mio impegno e la mia determinazione saranno massimi.”
“Idee e voglia di fare non ci mancano.” – continua la Erasmi – “Metteremo in campo una progettualità politica ambiziosa per il Cerrano. Turismo, cultura, arte, lavoro, valorizzazione del Parco Marino sono alcuni dei temi che affronteremo e per i quali avanzeremo delle nostre proposte nelle prossime settimane. Creeremo un dossier dove descriveremo la nostra Vision per questo territorio. In parallelo il mio compito sarà anche quello di estendere ulteriormente quest’aggregazione alla Val Fino, per dare vita a quello che sarà il Coordinamento di Area vasta del Cerrano – Fino. Il nostro intento è quello di creare le giuste e positive sinergie per un territorio che conta 8 Comunità e 50.000 abitanti.” – conclude la neo Coordinatrice.
LA TOMBESI NON SI FERMA
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 10 Dicembre 2023
Vittoria anche contro la Cioli
Ortona, 10 dicembre 2023. Partita di grande agonismo e di alto livello fisico, tattico e tecnico, vinta con merito dai gialloverdi per 4-2. Massimo Morena: «Contro un avversario fortissimo, forse quello che mi ha fatto la migliore impressione fino ad oggi, abbiamo risposto con una grandissima prestazione».
Sesta vittoria consecutiva per la Tombesi, in un palazzetto finalmente gremito e al cospetto di un avversario, la Cioli Ariccia, che ha confermato a Caldari tutto il suo valore e i motivi che l’avevano portata, prima di questo match, a soli tre punti dalla vetta. Dopo aver costruito alcune occasioni da rete, ma anche dopo alcuni interventi decisivi di Mambella, la Tombesi è andata sul doppio vantaggio già nel primo tempo, grazie alle reti di Scarinci e Moragas. Il gol dell’1-2 degli ospiti prima dell’intervallo ha solo confermato l’equilibrio in campo, che sarebbe rimasto anche nella seconda frazione. Al 3-1 di Masi hanno risposto nuovamente i laziali, ma nell’assalto finale degli ospiti la Tombesi è stata ancora una volta brava a punire il portiere di movimento avversario trovando, ancora con Masi, la rete del definitivo 4-2. Con questi tre punti la Tombesi si conferma in testa al girone C di A2 a quota 19 punti, a pari punti con lo Sporting Hornets e a +3 su Italpol, Academy e Eur.
«Abbiamo fatto una prestazione maiuscola, meglio anche di quella contro il Pescara – questo il commento di mister Massimo Morena –. È stata una gara maschia contro una grande squadra, che ci ha messo in difficoltà e mi ha fatto davvero una grande impressione: la Cioli è stata finora la migliore che abbiamo incontrato, almeno dal punto di vista tattico e anche a livello fisico, davvero una signora squadra che farà il suo campionato. Noi li abbiamo affrontati giocando una gara di altissimo livello, pur con qualche sbavatura, penso ad esempio alla nostra ingenuità sul loro primo gol. Come ci accade spesso, abbiamo fallito tante occasioni da gol, sia nel primo che nel secondo tempo, ma d’altra parte siamo stati bravissimi in fase difensiva, senza subire cali fisici e di concentrazione, specie nel secondo tempo. Sul 3-1 per noi mi aspettavo che loro mettessero subito il portiere di movimento, in parità numerica abbiamo avuto altre occasioni per segnare e poi, contro il portiere di movimento, ci siamo difesi bene e, con la nostra aggressività, siamo anche riusciti a segnare il quarto gol. È stata una partita bellissima, giocata ad altissimi livelli, complimenti ad entrambe le squadre. È la nostra sesta vittoria consecutiva, in quanti a inizio anno si sarebbero aspettati di vederci in testa a dicembre? Non lo so, ma il merito va, oltre che ai ragazzi, anche al mio staff, e ci tengo a dirlo: il prof Paolo Aiello e il nostro fisioterapista Mattia Galasso svolgono ogni giorno un lavoro eccellente e mi consegnano sempre giocatori nelle migliori condizioni possibili. Sono due professionisti esemplari, che curano ogni dettaglio e non c’entrano nulla con la categoria. A loro va il mio ringraziamento».
CELEBRAZIONE DELLA MADONNA DI LORETO
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 10 Dicembre 2023
Patrona della Marina Militare e dell’ Aeronautica. Alle 10 lo svelamento di una lapide, alle 11:30 la Messa nella chiesa di San Gabriele
Giulianova, 10 dicembre 2023. Con il Patrocinio della Città di Giulianova ed il contributo del Presidente della sezione Teramo-Giulianova dell’Associazione Arma Aeronautica, Gabriele Barcaroli, stamattina alle ore 10 in piazza Dalmazia, in corrispondenza del monumento ai caduti della Marina Militare e dell’Aeronautica, verrà svelata una lapide dedicata a 5 aviatori morti durante l’ultimo conflitto mondiale, individuati grazie alle ricerche storiche di Walter De Berardinis. Domenico Canzari, Mario Di Pietro, Alberto Manocchia, Pierino Sponcichetti e Ercole Buccella: questi i nomi dei caduti, che si affiancheranno ai due esistenti, quelli di Francesco Bargagna e Ernesto Marinucci.
La cerimonia si svolge in occasione del Centenario della nascita dell’Aeronautica Militare Italiana e della solenne celebrazione che si tiene ogni 10 dicembre in onore della patrona, la Beata Vergine di Loreto.
Il programma prevede alle 10 lo svelamento della lapide ed i saluti istituzionali da parte del Sindaco Jwan Costantini e del Vicesindaco Lidia Albani. Interverrà a seguire il Presidente Gabriele Barcaroli.
Alle 11:30, una Messa sarà celebrata nella Chiesa di San Gabriele durante la quale resterà esposto un busto della Madonna di Loreto di proprietà della stessa associazione.
SALOTTO CULTURALE di Prospettiva Persona
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 10 Dicembre 2023
Spazio alla conoscenza di Chiara Lubich
Vasto, 10 dicembre 2023. Il prossimo 13 Dicembre 2023 alle 18:15 il Salotto culturale di Prospettiva persona (Patrocinio MIC e Fondazione Tercas) Teramo – via Nicola Palma, 33 darà spazio alla conoscenza di Chiara Lubich (Trento 20 gennaio 1920 – Rocca di Papa 14 marzo 2008), fondatrice del Movimento dei Focolari e figura carismatica tra le più note del Novecento. Pagine Scelte introdotte da Maria Chiara Ferro.
Approfondimento
Un itinerario di brani scelti composti di suo pugno in epoche diverse permetterà di scoprire il ruolo che l’atto del comunicare ha rivestito per la Lubich, rendendola capace di coinvolgere nella propria intensa e autentica vita evangelica persone di ogni età, estrazione sociale e riferimento religioso, e di apprezzare come anche per lei si possa dire, insieme a R. Garrigou Lagrange, che “per farci conoscere la sua esperienza è opportuno che i grandi mistici siano anche grandi poeti”.
AREA SIC E PROGETTO EROSIONE VIGNOLA
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 10 Dicembre 2023
Equilibrio ambientale a rischio a Vignola: fondamentale valutare le possibili alternative per tutelare il Sito di Interesse Comunitario (SIC)
Vasto, 10 dicembre 2023. Il Comitato Litorale Vivo e l’associazione Gre Abruzzo vogliono rendere noto che l’area di Vignola interessata dal progetto contro l’erosione, approvato dall’Ammirazione comunale di Vasto, appartiene per almeno la metà della sua estensione all’area SIC ( Sito di Importanza Comunitaria) e ZSC ( Zona Speciale di Conservazione) di Punta Aderci-Punta della Penna, inserita nella rete europea Natura 2000, sottolineandone l’alto valore ambientale. Sono presenti 7 habitat e 3 specie sotto tutela.
In merito a questo sito, la Delibera regionale n. 494, emanata il 15 settembre 2017, approvava misure di conservazione dove si evidenziava la necessità di realizzare obiettivi e misure mirate agli habitat, con particolare attenzione alla “Ricostruzione della duna costiera”.
Purtroppo, la realtà è ben diversa in quanto l’aerea di Vignola non è stata mai oggetto degli invocati lavori dunali.
Si sottolinea quindi il rischio concreto di compromettere habitat naturali e specie rare e la stessa tipicità del sito con un progetto che appare estremamente impattante ed anche sovradimensionato rispetto alle criticità cui dovrebbe far fronte. Esistendo delle alternative progettuali di più basso impatto ambientale rispetto alle barriere frangiflutti previste, che possono di gran lunga meglio integrarsi con l’ambiente circostante, è mandatorio che esse andrebbero considerate dall’ Amministrazione comunale come opzione principale almeno nel tratto di costa compreso nel sito SIC/ZSC.
Si invita caldamente l’Amministrazione comunale a considerare attentamente di adottare le soluzioni progettuali che rispettino le linee guida nazionali e preservino l’ecosistema unico di Vignola, patrimonio e bene comune della cittadinanza tutta.
CHI PENSA E PARLA TROPPO DI SÉ stesso non annuncia il Signore ma spesso parla a vanvera
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 10 Dicembre 2023
L’inizio del Vangelo di Marco è quasi uno scandalo per quanto è scarno, asciutto, essenziale. Di per sé è un grande monito al nostro parlare e parlare, e spesso a vanvera
di Don Rocco D’Ambrosio
Globalist.it, 9 dicembre 2023. Il Vangelo odierno: Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio. Come sta scritto nel profeta Isaìa: «Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero: egli preparerà la tua via. Voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri», vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati.
Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati.
Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo». (Mc 1, 1-8 – II Avvento B).
Sono tempi di “infodemia”, cioè di una velocità elevata nella diffusione di falsità, specie sui social. E prendiamo sempre più coscienza di come non abbiamo molti mezzi per difenderci da malsane diffusioni di notizie, se non il buon senso, lo studio, la ricerca e il confronto con amici esperti. In questo mondo, che ha tante parole e tanti mezzi per diffonderle, l’inizio del Vangelo di Marco è quasi uno scandalo per quanto è scarno, asciutto, essenziale. Di per sé è un grande monito al nostro parlare e parlare, e spesso a vanvera.
Nel testo evangelico troviamo poche parole per riprendere una tradizione ebraica millenaria: il profeta è inviato per preparare a eventi salvifici, per raddrizzare sentieri, per riportare la gente a Dio. Non parla di sé; non fa pubblicità al proprio orto; non è autoreferenziale; non ha paura di umiliarsi, anzi desidera abbassarsi perché sia chiaro che: “Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali”. Sembra quasi che senza umiltà (del profeta) non c’è autentica profezia: chi pensa troppo a sé stesso e parla troppo di sé stesso alla fine non annuncia il Signore, il “dito” del suo cuore e della sua mente non indica l’Altro ma se stesso, sempre e comunque se stesso; fino a diventare stucchevole e insopportabile, quanto deleterio.
L’autentico profeta prepara la visita di un Altro. La visita per eccellenza: quella del Signore Gesù. Il rischio di essere retorici o moralistici, in materia, è molto alto. Preparare la visita del Signore è un’opera difficile. Qualche volta ci illudiamo che bastano due preghiere e due piccoli sacrifici (o “fioretti”, come si diceva una volta) per essere pronti. È giusto così? Non penso proprio.
Attendere è un lavoro in profondità. È una sorta di liberazione da sé stesso: bisogna spostare il cuore e la mente, gli occhi e le braccia verso un altro, più grande e più importante di me, nonostante le distrazioni piccole e grandi che abbiamo. Sono queste distrazioni a spostare lo sguardo interiore dall’attesa del Signore all’attesa di cose, progetti, situazioni, incontri. Ad iniziare da ciò che è negativo – ciò che chiamiamo tentazioni – che ci allontana dal Buon Dio in maniera determinante. Ma anche ciò che è positivo ci può prendere così tanto da dimenticare il Signore, da metterlo in secondo piano. Pensiamo spesso e tanto alla famiglia, alle nostre relazioni, al lavoro, all’impegno sociale o politico e così via. Chiediamoci: come si sarebbe comportato il Battista tra queste distrazioni negative e positive, lui che avevo lo sguardo fisso su “Colui che viene dopo di me ed è più forte di me”?
Forse è un po’ lunga – e me ne scuso – ma la lettera a Riviere (1907) di Paul Claudel potrebbe aiutarci a riflettere sul fatto che attendere e ricercare il Signore è una cosa seria. E come tutte le cose serie ha anche le sue prove, insieme alle sue gioie. Il linguaggio di Claudel non è molto moderno, ma la sostanza è quella, è sempre quella. Eccola: “Siate mio fratello, siate con me. Venite a Dio che vi chiama. Lo so, è un momento di angoscia terribile, ma occorre farlo. Vi sono tante cose che vi paiono infinitamente dolci o terribilmente desiderabili, a cui dovete rinunciare. E d’altra parte nella religione cattolica vi sono tante cose dure da credere, tante cose umilianti a praticarle, un abbassamento così impietoso delle nostre piccole idee e delle nostre piccole persone! Ma non temete, occorre farlo. Non credete a coloro che vi diranno che la giovinezza è fatta per divertirsi: la giovinezza non è fatta per il piacere, è fatta per l’eroismo. «Prendete coraggio, io ho vinto il mondo». Non credete di essere diminuito, sarete al contrario meravigliosamente aumentato. A mano a mano che avanzerete, le cose vi appariranno più facili, gli ostacoli che erano formidabili vi faranno ora sorridere. Tutti quei grandi nomi, tutti quei poeti, quegli scrittori, quei filosofi la cui ombra ha coperto la nostra giovinezza, ne vedrete a un tratto l’esile persona grottesca ‑ e non affatto la povertà, ma il puro nulla del pensiero anticristiano. C’è un passaggio della vostra lettera che mi fa sorridere. È quello dove dite che temete di trovare nella religione la fine della ricerca e della lotta. Ah, caro amico, il giorno in cui avrete ricevuto Dio in voi, avrete un ospite che non vi lascerà quiete: «Io non sono venuto a portare la pace, ma la spada». Sarà il grande fermento che farà scoppiare tutti i vasi, sarà la lotta, la lotta contro le passioni, la lotta contro le tenebre dello spirito, non quella in cui si è vinti, ma quella in cui si è vincitori”.
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 10 Dicembre 2023
Lunedì in sala consiliare la presentazione del nuovo libro della giornalista Roberta Scorranese
Roseto degli Abruzzi, 9 dicembre 2023 Lunedì 11 dicembre alle ore 18.30 presso la Sala Consiliare del Municipio di Roseto degli Abruzzi, la Commissione Pari Opportunità di Roseto, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale, organizza un incontro con la scrittrice Roberta Scorranese che presenterà il libro “A questo serve il corpo”. L’evento, che rientra nel cartellone degli eventi natalizi del Comune, sarà un’occasione unica per scoprire il nuovo lavoro della scrittrice e giornalista abruzzese.
“A questo serve il corpo” è un viaggio nell’arte attraverso i corpi delle donne, che racconta la storia e la cultura del corpo femminile attraverso le opere dei grandi artisti di tutti i tempi. Il libro offre uno sguardo nuovo sulle opere d’arte, capaci di indicare la strada per connetterci con una fisicità fatta di accettazione, rinunce, dolore, felicità. Un’opera che unisce saggio e romanzo, ricostruzione storica e finzione, biografia e narrazione. Le donne dipinte, le donne reali, le donne come visioni in questo libro ci dicono che felice è il corpo capace di cambiare, di non rimanere immobile, di essere guardato senza perdere il proprio mistero, di amarsi prima di essere amato, di farsi luce dentro una tela o voce dentro un racconto.
Roberta Scorranese, abruzzese di nascita, vive a Milano. Giornalista, lavora al Corriere della Sera, dove è vice caposervizio delle pagine Eventi Culturali. È direttrice scientifica del Master Arte presso Rcs Academy Business School. Per Bompiani ha scritto il memoir Portami dove sei nata (2019) e il saggio A questo serve il corpo (2023).
“Gli eventi di sensibilizzazione, organizzati da Amministrazione Comunale e da Cpo rappresentano un contributo importante alla lotta contro la violenza di genere, un fenomeno ancora troppo diffuso e a volte silenziato nella nostra società – affermano la Presidente del Consiglio Comunale Gabriella Recchiuti e la Consigliera con delega alle Pari Opportunità Toriella Iezzi – Con questi appuntamenti puntiamo a raggiungere quante più persone possibili e contribuire a creare una cultura del rispetto e dell’uguaglianza tra i generi”.
“Continua l’opera di sensibilizzazione portata avanti dalla Commissione Pari Opportunità di Roseto degli Abruzzi nei confronti di temi legati alla donna, alla vita quotidiana, ai diritti e alla lotta alla violenza di genere – aggiunge la Presidente della Cpo Silvia Mattioli – In questa occasione lo facciamo attraverso la presentazione di un libro di un’importante autrice, Roberta Scorranese, che ci permette di dare uno sguardo diverso al mondo delle donne. Entrare in questo mondo complesso che può avere moltissime sfaccettature e questo si può fare attraverso l’arte, la bellezza e l’amore. Attraverso sguardi diversi cerchiamo di parlare del mondo delle donne, di valorizzarlo e di far risaltare un’immagine di donna che sia libera, indipendente, autonoma e che possa vivere pienamente e con autodeterminazione la propria femminilità”.
LUIGI NIGLIATO ELETTO PRESIDENTE
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 10 Dicembre 2023
Sezione Agroalimentare di Confindustria Chieti Pescara
Pescara, 9 dicembre 2023. Luigi Nigliato – 61 anni di Pescara, Direttore Risorse Umane dell’Azienda Molino e Pastificio De Cecco S.p.A. Pescara – è il nuovo presidente della Sezione Agroalimentare di Confindustria Chieti Pescara. Succede a Roberto Di Domenico – titolare dell’azienda Spiedì – che resta nel Direttivo con il ruolo di Vicepresidente.
La Sezione Agroalimentare di Confindustria Chieti Pescara aggrega oltre 40 aziende delle due province: vi lavorano oltre duemila dipendenti e nel loro insieme realizzano un fatturato complessivo di oltre un miliardo e quattrocento milioni di euro annui.
In Confindustria Chieti Pescara la sezione rappresenta, tutela e promuove l’industria abruzzese degli alimenti e delle bevande: si tratta del secondo settore manifatturiero italiano che, con un fatturato annuo di oltre 182 miliardi di euro, contribuisce per l’9,5% al PIL nazionale.
In Abruzzo, il settore alimentare è quinto per numero di occupati all’interno della filiera e al secondo posto se guardiamo allo specifico della produzione di pasta e vino.
Il neopresidente ha sottolineato che il settore è uno dei primi ad aver affrontato le sfide della sostenibilità e coniuga tradizione e innovazione, contribuendo in modo significativo all’economia locale. Le esportazioni – che registrano da anni una tendenza in crescita – testimoniano l’apprezzamento globale per la qualità e la diversità dei prodotti agroalimentari abruzzesi. Un settore che riveste un ruolo cruciale anche come ambasciatore del Made In Italy nel mondo. Questi saranno i temi al centro del suo mandato.
L’Assemblea sezionale svoltasi nei giorni scorsi ha eletto anche i Consiglieri. Si tratta di Stefania Bosco – presidente Storiche Cantine Bosco Nestore, Giuseppe Carulli – amministratore unico di Gegel Srl, Martino Domenichini – direttore industriale area amministrativa di Gesco Sca Gruppo AMADORI, Smeraldo Ferri Franchini – responsabile tecnico di Ibs Sas e Sandro Spella – presidente Consorzio Citra Vini.
Il Direttore Generale di Confindustria Chieti Pescara Luigi Di Giosaffatte ha partecipato ai lavori assembleari, evidenziando che: “Le aziende abruzzesi sono in linea con il panorama nazionale del settore: da un lato l’industria agroalimentare sta applicando i principi dell’economia circolare (a livello nazionale è stato riciclato il 73% degli imballi, superando il target UE 2030 del 70%) e dell’utilizzo efficace delle risorse (-50% consumo di acqua in 30 anni; -30% di energia consumata in 20 anni). Il settore inoltre promuove i principi della dieta mediterranea, che sono patrimonio dell’Unesco: mette così al centro il benessere e la salute delle persone con prodotti di assoluta qualità, dagli elevati standard di sicurezza alimentare e con un’ampia offerta di alimenti sempre più in linea con le emergenti esigenze dei consumatori”.
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 10 Dicembre 2023
PoliticaInsieme.com, 9 dicembre 2023.
A chi volesse farsi un’idea su come funziona la scuola italiana quale luogo di formazione intellettuale dei nostri ragazzi e di approccio all’attuale storia del mondo converrebbe leggere il “Manifesto occupazione Liceo Niccolò Copernico- Bologna, novembre e dicembre 2023”.
Apre con un “Indice”, che annuncia un’Introduzione (Perché occupiamo?), quattro paragrafi (1. Questione Palestinese; 2. Questione violenza di genere; 3. Questione scolastica; 4. Le nostre proposte) e un paragrafo finale: “La nostra occupazione”. Come segnalato dal sito dell’Istituto, il Liceo è occupato dal 30 novembre. Si tratta di una scuola “grossa”: 1.692 alunni, divisi in 68 classi.
Il Manifesto impone una riflessione a noi adulti, perché espone le idee chiare e distinte di una generazione che non si adagia nell’indifferenza, che è generosamente attenta e attiva rispetto a ciò che si muove fuori dalle mura dell’Istituto scolastico, ma che è ridotta a raccattarle fuori dalla scuola infondate e/o banali.
E costringe a porsi la domanda: dove sono i maestri e gli educatori? Perché, certo, le generazioni adulte non possono cavarsela dicendo che “so’ ragazzi!” e che i ragazzi possono scrivere tutto ciò che credono, perché si ritiene che, tanto, le loro idee non contino e che, comunque, le idee sono labili, arrivano e scivolano via ad ogni cambio delle stagioni della vita… Il primo gesto educativo è quello di prenderli sul serio.
L’Introduzione del Manifesto parte da “due fatti di una gravità inaudita su differenti fronti: il genocidio di un popolo sottomesso da ormai più di 75 anni e l’ennesima vittima di un sistema maschilista e patriarcale”.
Genocidio, ma da parte di chi?
Il popolo sottomesso da più di 75 anni sono i Palestinesi della striscia di Gaza. I docenti di storia avranno spiegato ai ragazzi che Gaza è stata sotto occupazione israeliana dal 1967 al 1994, per 27 anni e non per 75? E che dal 1995 Gaza è sotto “governo” palestinese? E che dal 2006 si trova sotto la feroce dittatura di Hamas, che da allora non ha più indetto un’elezione? Servirebbe una qualche lezione di storia.
Ma sappiamo come funziona la fedeltà burocratica e ottusa ai programmi. In ciascuno dei successivi anni del triennio superiore ciascun docente continua imperterrito a parlare delle Repubbliche marinare o della Guerra dei Trent’anni o della Marcia su Roma.
E il presente? Zero! Ai nostri ragazzi le informazioni arrivano solo via TV, pochissimo dai giornali, molto dai volantini di gruppi politici altamente ideologizzati e dai social. Molti docenti si sforzano personalmente di introdurre strumenti per la lettura del presente storico, ma le poche ore a disposizione e la gabbia burocratica dei programmi sono un ostacolo insormontabile.
C’è da meravigliarsi se nel loro Manifesto i ragazzi ricorrono all’uso di vocaboli quali “genocidio” e “pulizia etnica” in modo decisamente improprio e estensivo? L’attacco di Hamas è classificato come “un attacco ai civili”, quello di risposta di Israele è semplicemente un genocidio.
Eppure “genocidio” è, secondo la definizione dell’ONU, l’insieme degli “atti commessi con l’intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso”. Di certo, intenzioni e pratiche genocide sono state esibite, rivendicate e praticate da Hamas. Le guerre sono tragiche e producono tragedie umanitarie, ma non sono, ancora, genocidi.
Del tutto infondata è anche l’affermazione che sarebbe in corso in Israele “una violenta repressione” verso chi prova ad opporsi al governo Netanyahu. A chi si oppone non sarebbe riconosciuta “la libertà di espressione”. Sono mesi che almeno metà società israeliana riempie le piazze contro la riforma “costituzionale” di Netanyahu ed è dal 7 ottobre che si svolgono “sit in” e marce per la restituzione degli ostaggi.
Dal 7 ottobre le piazze di tutto l’Occidente euro-americano sono occupate da manifestazioni a sostegno della Palestina. Ma il Documento scrive che “in Europa vengono vietate la manifestazioni a sostegno della Palestina”. I ragazzi mentono, sapendo di mentire? Non credo. Semplicemente non sono informati. E chi dovrebbe farlo, se non, in primo luogo, i loro insegnanti? Al Copernico, lamenta il Manifesto, “non è stato possibile dichiararci contrari a un genocidio”. Difficile decidere della fondatezza dell’accusa, ma sorge un dubbio: qualcuno ha discusso seriamente con questi ragazzi su ciò che sta succedendo nel Vicino Oriente? O è un tema estraneo alla scuola?
Educazione sessuale in ambito scientifico e anatomico?
Il Manifesto chiede “l’introduzione di una funzionale e non reazionaria educazione sessuale e affettiva” con un progetto “che coinvolga la nostra scuola e che alterni lezioni frontali di ambito scientifico e anatomico (sic!) e ore orizzontali di dibattito che portino tutti ad una maggiore sensibilizzazione sull’argomento”.
La proposta squaderna tutte le banalità che ci hanno sommerso dopo l’uccisione di Giulia Cecchettin, mirabilmente sintetizzate e riciclate da Elly Schlein: l’educazione sessuale ed affettiva ridotta a qualche ora di lezione di anatomia e a ore di dibattito orizzontale.
Così, anche la povera Giorgia Meloni è accusata di fingere di voler fermare questa barbarie, “quando è lei in primis a farne parte, portando avanti politiche reazionarie e conservatrici, negandoci ogni possibilità di autodeterminazione”.
D’altronde, la visione della società espressa nel Manifesto non dà scampo: “Da studenti e studentesse siamo pienamente consapevoli di vivere in una società marcia, fatta di individualismo, competizione e sopraffazione, che si rafforza nella volontà di possesso e nel dominio patriarcale”.
Si tratta, of course, della marcia società liberal-democratica e capitalistica dell’Occidente. C’è differenza tra questo anticapitalismo di sinistra e quello risuonato domenica scorsa nei comizi dell’ultradestra europea a Firenze? Neanche un po’! Sulla base di questa visione, negli anni ’70 si finiva nell’insurrezionalismo e nella lotta armata. Oggi si può coerentemente approdare alla “cancel culture”, al “wokism” o a votare Salvini o “i rossobruni”.
La scuola, un gulag?
Il sistema scolastico è descritto come la gabbia del merito, delle differenze di classe, del disagio psichico: “Lo studente non solo è oppresso dalle aspettative genitoriali, ma percepisce una valutazione sulla persona e non sulla prestazione fornita. Attacchi d’ansia e panico sono ormai divenuti una normalità, svoltare l’angolo del bagno e incontrare uno studente in lacrime per via di una bassa valutazione non stupisce più nessuno”.
La descrizione dell’ambiente scolastico, in cui i ragazzi passano la metà delle loro giornate e la loro vita fino ai 19 anni è drammaticamente sconsolante. Fondate tanto o poco, queste percezioni rivelano una sorta di disperazione passiva, senza futuro, senza sbocco. I migliori occupano l’Istituto, i più fragili vanno dallo psicologo o si ritirano nella propria stanza a fare gli Ikikomori, i nuovi indifferenti vivono in una realtà parallela…
Questo Manifesto – ma ne circolano molti altri nelle scuole del Paese – è una denuncia ennesima della condizione giovanile, specchio di una società adulta, che invecchia senza più nessuna voglia di aprire ai propri figli i sentieri impegnativi del nostro tempo storico. Forse essa stessa preda di una disperazione passiva, forse affetta da sonnanbulismo, come suggerisce il 57esimo Rapporto Censis, in questo tempo di aspettative decrescenti e di “desideri minori”.
Difficile prevedere quanto futuro possa avere un Paese che sta seduto sulla faglia, mai così larga e profonda, che si è aperta tra le generazioni adulte e la generazione Z, e che il Liceo Copernico di Bologna drammaticamente rappresenta.
Giovanni Cominelli
NATALE A TEATRO 2023
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 10 Dicembre 2023
Il Progetto dell’amministrazione Comunale e della Cooperativa Fantacadabra
Avezzano, 9 dicembre 2023. L’Amministrazione Comunale di Avezzano e la Cooperativa Fantacadabra daranno vita ad un programma di eventi e spettacoli “Natale a Teatro2023” per bambini e famiglie al Castello Orsini per le festività natalizie. Una serie di appuntamenti con classici della letteratura per l’infanzia: storie indimenticabili come il nostro celebre spettacolo sensoriale “La Bambina dei fiammiferi”, lo spettacolo “Cenerentola”, e “La bella addormentata” reinterpretati da compagnie di lunga esperienza nell’intrattenimento dei più piccoli. L’iniziativa, promossa dal Comune di Avezzano e “Fantacadabra Teatro”, per la direzione artistica di Mario Fracassi, nasce per coinvolgere le famiglie della Marsica per un Natale con un’opportunità in più: dar vita ad una occasione per genitori, nonni e amici, di partecipare ad un incontro diverso, in compagnia dello spettacolo dal vivo e delle sue uniche emozioni”.
Il periodo natalizio è il momento ideale per trascorrere del tempo con la propria famiglia e con i propri amici. Non c’è dunque occasione migliore per proporre alla città un calendario di appuntamenti teatrali dedicati ai bambini e ai ragazzi. Sarà un modo bello e divertente di trascorrere le giornate di festa, sgranando gli occhi di fronte alle storie fantastiche che saranno raccontate dal palco, ma anche con i giochi, le animazioni, i racconti.
“NATALE A TEATRO” si caratterizzerà per un programma ricco e articolato con titoli importanti e accattivanti come: “LA BAMBINA DEI FIAMMIFERI”; “CENERENTOLA”, “LA BELLA ADDORMENTATA?”, : “ e poi giochi, letture animate e animazione…
CALENDARIO SPETTACOLI: Avezzano – Castello Orsini
DOMENICA 17 DICEMBRE Ore 17 Compagnia Florian Metateatro LA BELLA ADDORMENTATA Liberamente ispirato alle fiabe di Perrault e Grimm, Teatro d’attore e di figura dai 4 anni con Alessio Tessitore e Serena Di Gregorio regia Mario Fracassi ideazione scena Tiziana Taucci realizzazione Fabrizio Paluzzi oggetti di scena Wally e Lara Di Luzio.
VENERDÌ 22 DICEMBRE Ore 15, 16, 17, 18, 19 e 20 Una Cooproduzione Fantacadabra e Florian Metateatro “LA BAMBINA DEI FIAMMIFERI ” da Hans Christian Andersen Con: Roberto Mascioletti, Santo Cicco, Laura Tiberi, Giulia Basel, Martina Di Genova Emanuela D’Agostino, Alessio Tessitore, Germana Rossi e Mario Fracassi Musiche e canzoni di Paolo Capodacqua eseguite dal vivo da Germana Rossi Regia Mario Fracassi Spettacolo di narrazione e suggestioni sensoriali con canzoni, suoni, odori, sapori… per sette attori, un musicista ed un piccolo gruppo di spettatori bendati.
GIOVEDÌ 28 DICEMBRE Ore 17 CENERENTOLA IN BIANCO E NERO Proscenio Teatro di Fermo musiche originali:Giuseppe Franchellucci, Marco Pierini – Costumi: Valentina Ardelli – Pupazzi: Lucrezia Tritone – scene: Giacomo Pompei ideazione e regia Marco Renzi
DOMENICA 17 DICEMBRE Ore 17 Florian Metateatro LA BELLA ADDORMENTATA Liberamente ispirato alle fiabe di Perrault e Grimm, Teatro d’attore e di figura dai 4 anni con Alessio Tessitore e Serena Di Gregorio regia Mario Fracassi ideazione scena Tiziana Taucci realizzazione Fabrizio Paluzzi oggetti di scena Wally e Lara Di Luzio.
Un desiderio profondo anima la storia dei due sovrani tristi: avere un figlio. Proveranno di tutto e la corte si animerà di stravaganti figure con fantasiose soluzioni. Dopo l’astrologo di corte, il cuoco, la dama, il maniscalco, finalmente qualcosa avverrà e il loro desiderio sarà esaudito. Una bambina di nome Rosaspina crescerà a corte, tra le mille attenzioni dei novelli genitori, ma qualcosa dovrà ancora accadere, un pericolo che minaccerà la loro felicità. Lo spettacolo, in tournée da vari anni, ha affascinato i bambini di tutta Italia attraverso l’unione della componente popolare dei pupazzi e la sperimentazione dei linguaggi espressivi del corpo e della voce, in un tourbillon di personaggi, voci, costumi che mandano avanti il racconto con leggerezza. In questa versione si presenta con la nuova. partecipazione di Serena Di Gregorio, attrice abruzzese di talento formatasi a Milano alla scuola Paolo Grassi in Teatro Danza e a Udine all’Accademia d’Arte Drammatica Nico Pepe, assieme ad Alessio Tessitore, attore storico del Florian Metateatro.
VENERDÌ 22 DICEMBRE Ore 15, 16, 17, 18, 19 e 20 “LA BAMBINA DEI FIAMMIFERI ” da Hans Christian Andersen Con: Roberto Mascioletti, Santo Cicco, Laura Tiberi, Giulia Basel, Martina Di Genova Emanuela D’Agostino, Alessio Tessitore, Germana Rossi e Mario Fracassi Musiche e canzoni di Paolo Capodacqua eseguite dal vivo da Germana Rossi Regia Mario Fracassi
… quello che non si vede, che per alcuni è illusione, è invece una speranza nella quale tutti possiamo credere.(Papa Francesco) Spettacolo di narrazione e suggestioni sensoriali con canzoni, suoni, odori, sapori… per sette attori, un musicista ed un piccolo gruppo di spettatori bendati. Lo spettacolo nasce da un percorso artistico sviluppatosi per opera del regista Mario Fracassi e si avvale della presenza di numerosi attori, animatori e musicisti. Con il teatro sensoriale si ha come l’impressione che il teatro abbandoni se stesso, si spogli d’ogni orpello estetizzante per riportare lo spettatore alla densità del proprio sentire. Sogno e mistero si abbracciano per una conoscenza più profonda delle cose nella loro materia, forma e funzione e il teatro sensoriale come una chiave magica riesce ad aprire le porte dell’immaginazione per far affiorare nuove interpretazioni, nuove visioni, evocare ricordi ed esperienze. “Era la vigilia dell’ultimo dell’anno. Nevicava e faceva molto freddo. La piccola fiammiferaia vagava per la città, cercando invano di vendere fiammiferi. La gente passava incurante della bimba. La piccina si accovacciò sulla neve per ripararsi dal freddo …” Gli spettatori viaggiano con la mente e quando riaprono gli occhi si accorgono di quanto la realtà sia diversa dall’immaginazione. Aprire gli occhi… Ecco, lo spettacolo è tutto qui. Perché si assiste bendati, seduti, con intorno gli attori e le attrici che raccontano questa storia e ce la fanno vivere proprio in quelle dimensioni che il teatro non ci offre mai, quella dell’udito, dell’olfatto, del tatto. E della musica, vero e proprio tessuto sonoro dello spettacolo. E’ questa la partitura di un viaggio dentro se stessi, il viaggio che “La bambina dei fiammiferi” propone a tutti noi, un viaggio per spettatori di ogni età. Teatro sensoriale per piccoli gruppi di spettatori bendati dai 5 ai 99 anni Lo spettacolo verrà replicato più volte “La Bambina dei fiammiferi ” da Hans Christian Andersen “Con La bambina dei fiammiferi il genere della fiaba viene restituito alla sua ricchezza originaria, ma al contempo viene «formato» un pubblico nuovo, nel senso che viene predisposto un canale efficace per l’ascolto di un codice proveniente dalla cultura orale: gli effetti spettacolari della fiaba sono posti fuori dalla sfera del visibile e dentro quella della visione…. Ne La Bambina dei fiammiferi, oltre alla visibilità disattivata (ed attraverso di essa), la caratteristica principale dello spettacolo è rappresentata da una riscoperta contiguità personale ed umana tra ospiti ed ospitanti della scena, prima che spettatori ed attori. C’è spazio per il pudore, per via di una inedita intimità che si instaura già prima dello spettacolo con l’affidamento cieco agli accompagnatori che conducono per mano gli spettatori bendati verso le loro poltrone, e poi continua nel corso della performance, quando accompagnamento ed affidamento si trasmutano sul piano sensoriale; si avverte sulla propria pelle il soffio del freddo patito dalla bimba ma anche il calore irrorato dalla sua fantasia, dove si materializza una stufa immaginaria, quindi odori, sapori e voci di desideri bruciati al lume di fiammiferi caduchi, anch’essi tangibili… In quest’ottica, lo spettacolo sensoriale orchestrato da Mario Fracassi – pur coprendo formalmente gli occhi dello spettatore- espone sotto una lente di visibilità potenziata i meccanismi impliciti e microscopici della creazione teatrale: il significato delle parole del testo guadagna e diventa senso… All’interno di un caleidoscopio di effetti coordinati con rigore costante, bisogna rendere nota delle bellissime musiche e canzoni composte da Paolo Capodacqua, tramite cui trova compimento il coinvolgimento emotivo del pubblico, accanto ad una polifonia di voci provenienti da diverse direzioni ed articolate su più livelli formali anche nei frangenti non musicali. Con La bambina dei Fiammiferi, FANTACADABRA Teatro dà seguito ad un progetto complessivo che mostra di saper coinvolgere il pubblico adulto accanto a quello dei giovanissimi attorno a proposte trasversalmente efficaci in termini di offerta di eventi rivolti all’intera collettività. (Paolo Verlengia – Dottore di Ricerca in Discipline dello Spettacolo,)
GIOVEDÌ 28 DICEMBRE Ore 17 CENERENTOLA IN BIANCO E NERO Proscenio Teatro di Fermo musiche originali:Giuseppe Franchellucci, Marco Pierini – Costumi: Valentina Ardelli – Pupazzi: Lucrezia Tritone – scene: Giacomo Pompei ideazione e regia Marco Renzi
Cenerentola è certamente una delle storie più conosciute e raccontate al mondo, la sua origine si perde nella notte dei tempi, si dice che provenga dalla Cina ma altri sostengono che fosse conosciuta già nell’antico Egitto. La prima testimonianza italiana si deve a Giambattista Basile che la riporta nel suo “Lo Cunto de li Cunti” (1635), mentre le più fortunate e conosciute versioni in occidente sono quelle che ci sono arrivate da Charles Perrault (1697) e dai Fratelli Grimm (1822), scritture per molti versi simili ma con importanti differenze, soprattutto nel finale. La nostra visitazione prende spunto proprio da queste incredibili e diverse maniere di far concludere la vicenda, da una parte Perrault, che perdona le malefatte della matrigna e delle sue figlie e che vede addirittura Cenerentola accoglierle nel Palazzo dove era andata in sposa con il Principe, idea ripresa poi da Walt Disney nel suo celeberrimo film d’animazione (versione bianca). Dall’altra la “zampata” dei Fratelli Grimm, che invece puniscono severamente le sorellastre, facendole accecare da due colombi nel giorno delle nozze di Cenerentola (versione nera). Lo spettacolo racconta fedelmente la vicenda, attraversando i momenti più cari e noti al pubblico di ogni età, ci sarà in scena Cenerentola in carne ed ossa, col suo vestito sporco di cenere e con quello sfavillante con cui si presenta alla festa, ci sarà il Principe, la scarpetta abbandonata e tutto il resto. Non mancheranno, come tradizione della compagnia, pupazzi animati, situazioni divertenti e coinvolgimento diretto del pubblico. Quella di Cenerentola è storia di mondi magici, di straordinari rapporti con la natura e gli animali, ma è anche storia di una profonda ingiustizia, di riscatto, di prepotenze sconfitte, del bene che trionfa sul male. Tutti, chi prima e chi dopo, abbiamo subito nella nostra vita dei torti, si comincia già a scuola con il triste fenomeno del bullismo, e tutti abbiamo sognato di avere giustizia, questo ci permette un’immediata identificazione con le vicende di Cenerentola, siamo dalla sua parte sin dall’inizio, lo siamo stati per secoli e continueremo ad esserlo ancora.
IL DISABILE
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 10 Dicembre 2023
Testimone privilegiato della nostra comune umanità
PoliticaInsieme.com, 8 dicembre 2023. Domenica scorsa, 3 dicembre, è stata celebrata la Giornata Mondiale della Disabilità. Ha rappresentato, come ogni anno, l’invito a riflettere sulle “fragilità” e su quei “limiti” dell’ umano che, tra l’altro, la pandemia, con la nuda franchezza di una minaccia di morte, ha mostrato a tutti e singolarmente a ciascuno con una forza ed un coinvolgimento personale e collettivo senza precedenti.
Le disabilità, secondo l’ opinione corrente, rappresentano un “minus”, una diminuzione di umanità, un vulnus più o meno severo delle attribuzioni e delle capacità di autonomia del soggetto, tale per cui, soprattutto quando il deficit sia di ordine cognitivo o comportamentale, sembra che ad essere compromessa sia la “persona”, in quanto tale.
Ne consegue che la reazione istintiva del “normodotato” sia un insieme di solidarietà e di compassione, di commiserazione accompagnata ad un “ritrarsi” come se – succede soprattutto di fronte ai malati mentali – quella condizione di umanità ferita fosse contagiosa.
In effetti, la questione è di ordine funzionale, non ontologico. La “persona”, come tale, è intangibile. Anzi, la deprivazione funzionale del disabile quanto più è severa, tanto più ne mette a nudo e ne mostra l’ “essenza” in quanto a dignità e valore umano. Cosicché si può dire che il disabile è, infine, il testimone privilegiato della nostra umanità, del valore assoluto ed incondizionato che alla persona originariamente, strutturalmente appartiene, a prescindere dal fatto che noi glielo riconosciamo o meno.
Di tutto ciò bisogna essere avvertiti soprattutto nel tempo dell’ efficienza e della produttività, del successo e dell’avvenenza, del primato a tutti i costi. Ce lo ricorda la lettera che Emmanuel Mounier, padre di una bambina gravemente disabile, scrive, negli anni ‘40, alla moglie: “che senso avrebbe tutto questo se la nostra bambina fosse soltanto una carne malata, un po’ di vita dolorante e non invece una bianca piccola ostia che ci supera tutti, un’Immensità di mistero e amore che ci abbaglierebbe se lo vedessimo faccia a faccia”.
L’ADRIATICA PRESS A MARSALA. Biancorosse contro una corazzata
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 10 Dicembre 2023
Si vola in Sicilia per la prima trasferta sull’isola. Il libero Ventura: “Giochiamo contro una squadra di alto livello ed esperta”
Teramo, 8 dicembre 2023. Arriva per l’Adriatica Press la prima trasferta in Sicilia della stagione. Domani, inizio alle ore 16:00, le biancorosse dovranno vedersela contro una delle migliori squadre del girone, il Marsala. Si tratta di una gara importante per entrambe le squadre: le siciliane in casa hanno perso una sola volta contro la corazzata Catania, l’Adriatica Press, fresca del quarto successo consecutivo in campionato, vuol continuare a marciare nelle zone nobili della classifica. Sicuramente, il match che si giocherà in Sicilia, promette spettacolo sotto ogni punto di vista. In classifica la Futura Teramo conta 15 punti, contro i 14 del Marsala. L’analisi sulla sfida di domani e sul momento delle teramane, nelle parole del libero Simona Ventura: “Domani sarà la prima trasferta in Sicilia, contro un avversario ostico. Marsala è sicuramente una squadra di alto livello – commenta il libero biancorosso – con giocatrici molto esperte. Noi dobbiamo essere brave nel mantenere la lucidità e la concentrazione anche nei momenti difficili della partita. Non vediamo l’ora di scendere in campo. Abbiamo lavorato duro questa settimana – conclude Ventura – per preparare al meglio la partita di domani”.
La sfida tra Gesancom Marsala ed Adriatica Press Futura Teramo, si giocherà domani nel Palasport San Carlo di Viale Olimpia a Marsala con inizio alle ore 16:00. A dirigere il match sono stati chiamati Erika Burrascano e Gabriele Mallia.
IL MARGINE DEL MONDO
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 10 Dicembre 2023
L’artista Massimo Piunti espone le sue opere a radici de L’Aquila. Mostra aperta fino al 22 dicembre
L’Aquila, 8 dicembre 2023. Il mare d’inverno e i passi che lasciano impronte sulla sabbia. Le colline del teramano, in intrecci di linee all’imbrunire. Volti catturati nell’istante del loro sguardo sul mondo, con tempera su carta. Paesaggi interiori e da nessun luogo, dipinti con l’orzo e con immersioni successive di bitume diluito in acqua.
Questo e molto altro è ciò che offre all’esperienza estetica la mostra “Il margine del mondo”, a Radici laboratorio di via Leosini 6 a L’Aquila, in pieno centro storico, fino al 22 dicembre, con cui l’artista Massimo Piunti presenta il suo nuovo ciclo pittorico, sviluppando la già costante e feconda ricerca, connotata da un forte legame con la terra, con gli elementi della natura, con l’esplorazione dell’inconscio.
Piunti, originario di Giulianova, residente da anni nella frazione aquilana di Roio, ormai artista affermato e con un grande seguito di estimatori, ha realizzato le opere negli ultimi mesi a Fontecchio, lungo la valle dellì’Aterno, in provincia dell’Aquila, dove assieme alla compagna Silvia Di Gregorio, ha aperto un laboratorio in cui realizza le grandi pupe danzanti di cartapesta e pirotecniche, amate protagoniste delle feste popolari abruzzesi, e anche uno spazio di lavoro ed espositivo nel laboratorio condiviso de Le Officine. Grande è stata la partecipazione al vernissage di venerdì pomeriggio, arricchito dai paesaggi sonori a cura di Sebastian Alvarez, regista, sceneggiatore, artista visuale peruviano, anche lui ora residente a Fontecchio.
L’apparato critico della mostra è stato affidato a Valeria Pica, storica dell’arte e curatrice dell’associazione Harp, e Patryk Kalinski, esperto d’arte del Laboratorio d’arte Le Officine.
Nell’illustrare la genesi autobiografica del suo stile e della sua idea di arte, ha spiegato Massimo Piunti: “Ho assaporato a Giulianova, dove sono nato, la passione dei racconti, comprese le panzane dei marinai, dalle sirene ai mostri a tre teste, per arrivare ai combattimenti a mani nude contro gli squali. Ho perso molti treni nella mia vita, ma ho attraversato a piedi le strade brecciate, incontrando umanità varia lontana dalle luci della ribalta. Ho fatto per anni l’agricoltore, al fianco di contadini che lavoravano la terra vicino al mare e mai erano andati sulla spiaggia e mai avevano fatto un bagno. Come artista anch’io racconto storie, quelle del mare, della terra, delle anime incontrate, della loro sensibilità e semplicità. Racconto quello che si è sedimentato dentro di me, come le conchiglie, i ciottoli e i pezzi di legno levigati dal vento, lasciati dalla risacca sulla spiaggia dall’ inconscio del mare. Ai margini del mondo ho trovato tutto”.
Ha spiegato la critica d’arte Valeria Pica: “La capacità di trovarsi sempre su di un limite di conoscenza non è solo il limite del percorso intrapreso o che porta a percorrere strade sconosciute o poco battute, ma è anche un margine della coscienza che è necessario esplorare in qualità di artista. Il concetto di margine del mondo è tratto da un pensiero di Carl Gustav Jung: “ebbi la sensazione di essermi spinto ai margini del mondo: ciò che per me era motivo di scottante interesse, per gli altri era zero, una cosa inconsistente, e persino paurosa. Per Piunti il margine diventa così una dimensione affascinante e dolorosa al tempo stesso: l’immagine delle persone che vivono ai margini della società è struggente e fonte di creatività perché è proprio lì che avvengono cose incredibili che non sono assoggettate, se non in maniera parziale, alle regole troppo stringenti di una società rigida, ferrea. I margini sono luoghi pericolosi, ma anche affascinanti in cui trovare una sorta di mercato nero dell’anima dove comunque vada, in qualche modo, qualcosa, qualche oggetto misterioso trova la sua strada per arrivare fino a noi.”
VISITA DELEGAZIONE UNCEM DA MATTARELLA
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 10 Dicembre 2023
Berardinetti: orgoglio per l’elogio delle nostre montagne abruzzesi
Roma, 8 dicembre 2023. Il presidente Uncem Abruzzo, Lorenzo Berardinetti, era nella delegazione dell’Uncem nazionale che nei giorni scorsi è stata accolta al Quirinale dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Un confronto molto costruttivo durante il quale lo stesso Mattarella ha ribadito l’importanza della coesione dei territori e la forza della montagna che da sempre l’Uncem tutela e valorizza con le proprie azioni.
“Sono rimasto particolarmente colpito dalle parole del presidente Mattarella che ha dato a me, e a tutti i colleghi dell’Uncem, la forza di andare avanti nella difesa della montagna e dei diritti di chi la abita”, ha commentato Berardinetti, che è anche sindaco di Sante Marie, “è stato un incontro costruttivo e incoraggiante durante il quale il capo dello Stato ha ricordato a tutti noi l’importanza della Costituzione come faro per le istituzioni. Non nego l’orgoglio quando, durante i saluti finali, il presidente Mattarella stringendomi la mano ha elogiato le nostre montagne abruzzesi. Un patrimonio unico che abbiamo il dovere di preservare”.
PAROLE D’ABRUZZO
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 10 Dicembre 2023
Premiata in Campidoglio Daniela D’Alimonte
Roma, 8 dicembre 2023. Daniela D’Alimonte ritira il premio in Campidoglio per il suo “Parole d’Abruzzo” di Ianieri Edizioni: l’autrice, letterata e dirigente scolastica pescarese, infatti, è tra i primi classificati al prestigioso Premio Nazionale dedicato al linguista Tullio De Mauro.
Con orgoglio, dopo l’appuntamento romano di ieri, ammette: “è per me un onore vedere la mia opera ‘Parole d’Abruzzo’ dell’editore Ianieri per la collana diretta da Peppe Millanta ‘Comete – Scie d’’Abruzzo’, essere tra quelle premiate nel prestigioso intitolato al linguista Tullio de Mauro”.
Si tratta di un premio organizzato dall’Unpli, l’Unione Italiana delle Proloco nell’ambito dell’iniziativa, giunta ormai alla 11ª edizione consecutiva “Salva la tua lingua locale” per la giornata dei dialetti.
“Il mio volume si è classificato al secondo posto tra tante opere proposte per questa edizione del premio nei vari dialetti italiani. Fa molto piacere – prosegue – vedere che il target e la linea di questo mio saggio siano stati apprezzati aldilà dei confini regionali e che il dialetto abruzzese abbia avuto quindi un ruolo da protagonista tra quelli che erano stati studiati nelle opere concorrenti. Un’esperienza davvero emozionante essere a Roma e ricevere questo premio che a dire il vero non mi aspettavo anche se mentre scrivevo le mie parole d’Abruzzo mi rendevo conto che questo libro può appassionare gli esperti del settore ma anche incuriosire i semplici lettori”.
Questo primo di 12 volumi “fucsia” (dedicati all’Abruzzo immateriale e curati dalla stessa D’Alimonte) vede la prefazione di Giovanni D’Alessandro e passa in rassegna alcune delle parole più iconiche del dialetto abruzzese. Di ogni termine è stata riportata la trascrizione con alcuni segni convenzionali, e la trascrizione fonetica vera e propria. Inoltre, sono state inserite attestazioni e varianti e anche il vivo uso nella letteratura locale, a opera di scrittori locali, oppure la presenza in proverbi e tipici modi di dire. Per ciascuno di essi vi è soprattutto una precisa ricostruzione etimologica.
FRIGORIFERI ED EFFICIENZA ENERGETICA
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 10 Dicembre 2023
Spendi Meno, Conserva Meglio
Prestoenergia.it, 8 dicembre 2023. La Temperatura Ottimale per il Tuo Frigorifero
In un’epoca in cui la consapevolezza ecologica e il risparmio energetico assumono sempre più importanza, una gestione efficiente degli elettrodomestici, in particolare del frigorifero, assume un ruolo cruciale. Il frigorifero, costantemente in funzione e indispensabile per la conservazione dei cibi, può influenzare significativamente il consumo energetico domestico. Pertanto, comprendere e regolare correttamente la temperatura del frigorifero e del congelatore non solo migliora la conservazione degli alimenti ma può anche portare a un sensibile risparmio sulla bolletta energetica.
Adeguare la Temperatura al Cambio di Stagione
Non tutti sanno che la temperatura del frigorifero dovrebbe essere regolata in base alla stagione per massimizzare l’efficienza energetica. Durante i mesi invernali, quando la temperatura ambientale è generalmente più bassa, è consigliabile impostare il frigorifero tra i 4°C e i 6°C. Questo range è ideale per mantenere gli alimenti freschi, prevenire la formazione di muffe e odori sgradevoli, e allo stesso tempo ridurre il consumo energetico. Per il congelatore, la temperatura raccomandata varia da un minimo di -21°C a un massimo di -18°C. Una temperatura troppo bassa, infatti, può causare un consumo energetico non necessario, aumentando i costi in bolletta.
Benefici di una Corretta Regolazione
Un’accurata regolazione della temperatura non solo garantisce la freschezza degli alimenti ma contribuisce anche a un significativo risparmio di energia elettrica. Ecco alcuni dei benefici che si possono ottenere regolando la temperatura del frigorifero:
Conservazione ottimale degli alimenti: Mantenendo la temperatura ideale, gli alimenti si conservano più a lungo e in condizioni migliori, riducendo quindi gli sprechi.
Prevenzione di muffe e odori: Una temperatura corretta impedisce la formazione di muffe e odori sgradevoli, mantenendo l’ambiente interno del frigorifero salubre.
Risparmio energetico e riduzione dei costi: Un frigorifero regolato correttamente consuma meno energia, contribuendo a una bolletta più leggera e a un minore impatto ambientale.
Altri Consigli per Ridurre i Consumi del Frigorifero
Oltre agli accorgimenti menzionati in precedenza, è altrettanto essenziale non sovraccaricare il frigorifero, poiché un eccesso di alimenti può bloccare le ventole interne, causando disfunzioni o un aumento dello sforzo e dunque del consumo necessario per mantenere la temperatura adeguata.
Anche la manutenzione regolare risulta essere cruciale: componenti come le guarnizioni, che tendono a deteriorarsi nel tempo, richiedono sostituzioni periodiche per assicurare una chiusura ermetica ed ottimale del proprio frigorifero.
Inoltre, è consigliabile evitare di introdurre cibi caldi all’interno del proprio frigorifero. Pertanto, è buona pratica aspettare che un piatto contenente del cibo appena cucinato raggiunga la “temperatura ambiente”, senza lasciare che sia l’elettrodomestico stesso a sforzarsi per mantenere la temperatura desiderata.
La Classificazione dei Frigoriferi in Base all’Efficienza Energetica
La nuova classificazione energetica dei frigoriferi presenta una scala di sette classi da A a G ed offre un’indicazione chiara dell’efficienza degli apparecchi.
I modelli di classe A, contrassegnati da una lettera A su fondo verde intenso, rappresentano l’opzione più efficiente in termini energetici, con un consumo medio annuo di circa 166 kWh. Sebbene richiedano un investimento iniziale maggiore rispetto ai modelli meno efficienti, come quelli classificati nella classe G (caratterizzati da un consumo che può superare i 700 kWh e identificati con una lettera G su fondo rosso), i frigoriferi di classe A permettono di realizzare significativi risparmi energetici e monetari nel lungo termine.
A seguire, ecco una tabella che riassume i livelli di consumo annui per ogni classe di efficienza energetica:
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 10 Dicembre 2023
Contro i cugini di pineto trova la prima vittoria in campionato
Ortona, 8 dicembre 2023. Che romantica la Sieco, che per la sua prima volta vuole aspettare un’occasione speciale. E quale occasione più speciale del primo derby di Serie A2 con i cugini dell’Abba Pineto?
Le abruzzesi danno vita ad una lunga ed entusiasmante partita sempre giocata sul filo del rasoio escludendo il terzo set, quando Pineto prende il largo subito dopo la metà del parziale. Coach Tomasello può contare su tutti i suoi effettivi e contro una Sieco, ancora a secco di vittore e in emergenza più che rossa, Pineto parte con tutti i favori del pronostico. Entrambe le squadre, a modo loro, hanno bisogno di una vittoria ma la Sieco, che questa sera ha finalmente dimostrato il suo valore, si impone per tre set a due.
In una gara dove importanti pedine come Cantagalli, Patriarca e Del Vecchio sono ancora alle prese con i loro infortuni, dove Dimitrov scende in campo dopo un lungo viaggio e poche ore di allenamento. In una gara dove Coach Lanci reinventa Ferrato opposto (e che opposto!) e si affida alla solidità difensiva e alla chirurgica precisione al servizio del diciassettenne Matteo Di Giulio, la Sieco sembrava essere la perfetta vittima sacrificale di una Abba Pineto che dopo due sconfitte consecutive, aveva la giusta occasione per tornare a far punti giocando tra le mura amiche.
Così invece non è stato. Coach Lanci preferisce cominciare la contesa con la stessa formazione che domenica scorsa aveva dato filo da torcere a Cantù, schierando il doppio palleggiatore Ferrato/Marshall. La scelta paga. Pineto va subito in difficoltà e Ortona sembra procedere spedita come una schiacciasassi. I ragazzi di Coach Tomasello fanno fatica e quando si è quasi a metà del parziale accusano un ritardo di sei punti.
Gli impavidi commettono l’errore di rilassarsi concedendo agli avversari qualche errore di troppo. Per due volte Ortona si fa rimontare e Pineto vince il primo set. Lanci corre ai ripari e decide che vale la pena rischiare di schierare in campo il palleggiatore Dimitrov che, sebbene molto esperto, è oggettivamente a digiuno di pratica e intesa con i suoi nuovi compagni di squadra.
Ancora una volta il Coach ortonese ci vede lungo. Ora Ferrato è opposto e Marshall fa coppia d’attacco con Bertoli. Il neo-impavido gioca bene le sue carte a prescindere che peschi al centro o sulle bande, le bocche da fuoco ortonesi sono efficaci. Devastante il muro impavido che ferma ben diciannove volte gli attaccanti dei padroni di casa. Spiccano le prove di Bertoli, del già citato Ferrato e di Tognoni, chiamato al difficile compito di sostituire un gigante come Patriarca.
Alla fine, le due squadre si dividono la posta ma Ortona finalmente festeggia il numero uno alla casella “vittorie”. La strada è ancora lunga e la zona salvezza è distante ancora sei punti. Il cammino, tuttavia, è ancora lungo ma la prima scintilla è scoccata. Tutto può ancora succedere.
Domenica 10 dicembre alle 18.00, la Sieco ospiterà la Puliservice Acqua S.Bernardo Cuneo, terza forza del campionato. Un impegno di certo difficile, ma gli impavidi hanno dimostrato questa sera di saper vedere cara la propria pelle.
IN BREVE
Bene la Sieco nel primo set. Scava subito un solco importante ma Pineto non ci sta e con pazienza rosicchia punti. Qualche sbavatura di troppo di Ortona e nella parte finale del set i padroni di casa trovano il pareggio. La Sieco sembra poter andare fino in fondo quando negli ultimi punti del set si trova in vantaggio di tre punti sul 20-23 ma Pineto non demorde e le squadre si lanciano in un entusiasmante extra-time che durerà fino al 31-29 per i padroni di casa.
Entra Dimitrov nel secondo set e trova il suo primissimo punto in maglia impavida. Ancora una volta Ortona sembra partire bene ma va in difficoltà sul servizio di Frac. Un parziale molto equilibrato con la Sieco che lotta su ogni pallone. Un set con le due squadre molto fallose dai nove metri, nessuna approfitta dei regali dell’avversario e allora si va ancora una volta ai vantaggi. Questa volta è Ortona che trova il set.
Equilibrato anche l’avvio di terzo set anche se è Pineto che trova subito il punto break per tenere a distanza minima Ortona. Le due squadre fanno il classico gioco dell’elastico. Pineto tenta la fuga ma la Sieco è sempre reattiva. Fuga che alla fine arriva sul finale del set. Abba approfitta di un buon turno di Nikacevic e si porta sul 19-15. Pineto trova più continuità sul finale, Ortona prova a recuperare forzando la mano dai nove metri ma Abba serve meglio e si aggiudica il primo punto in palio.
Meglio i padroni di casa nell’avvio del quarto set ma Ortona tallona gli avversari e se Pineto serve meglio è Ortona a gestire meglio il muro. La Sieco spreca dai nove metri e Pineto stavolta ne approfitta e riacciuffa un set proprio quando gli Impavidi sembravano aver ritrovato ritmo e gioco. Per fortuna anche i pinetesi danno segni di stanchezza, Ortona stringe i denti e prova una fuga sul finale di set. Pineto però non ci sta e si rilancia all’inseguimento colmando un gap di tre punti al photofinish. Ortona però tiene duro e porta la gara al tie-break.
Nel Tie-Break la Sieco parte meglio. Più concentrati gli ortonesi mentre Pineto accusa il gioco degli avversari. I ragazzi di Coach Nunzio Lanci scavano subito un mini-solco che viene colmato quasi completamente dall’Abba Pineto prima del cambio di campo. Esce Ferrato per crampi, Ortona rischia di crollare psicologicamente, Pineto ne approfitta e torna in parità con un parziale di 4-0. Bertoli tiene botta e riprende il vantaggio. Abba spreca punti al servizio, la Sieco si affida al solito Marshall che al secondo tentativo schiaccia una diagonale imprendibile e regala ai suoi la prima vittoria in campionato
PRIMO SET
Abba Pineto in campo con la formazione tipo che prevede Paris palleggiatore e Fraç opposto, i centrali sono Jeroncic e Nijacevic e schiacciatori Loglisci e Di Silvestre. Libero Sorgente.
Ancora problemi di formazione per Coach Nunzio Lanci che schiera Ferrato regista e Marshall nel ruolo di opposto. Non recupera Patriarca e quindi al centro, al fianco di Fabi, ci sarà Tognoni. Schiacciatori Capitan Marshall e il giovane Di Giulio. Libero Benedicenti.
Si parte con Leonel Marshall al servizio ma il primo punto è di Pineto 1-0. Per Ortona, il primo punto è di Ferrato. È fuori il muro di Bertoli 3-3. Fuori l’attacco al centro di Pineto 4-5. Bertoli ferma Frac a muro 4-6. Ace di Tognoni 4-7. Passa Ferrato 4-9. Di Silvestre in Pipe 4-10. Ancora Bertoli in muro su Loglisci 4-11. Nikacevic ammette il tocco a muro e si becca un cartellino verde: 6-12. Murato Ferrato 9-12. Bel punto di Loglisci che scavalca il muro con palla difficile 10-13. Fuori la diagonale di Marshall 11-13. Fuori il servizio di Nikacevic ma coach Tomasello chiede un check e la palla è fuori 11-14. Serve fuori anche Marshall 12-14. Fuori l’attacco di Bertoli 13-14. Bertoli attacca forte e Sorgente non può trattenere 13-15. Buon muro di Basso 15-16. Pineto completa la rimonta 16-16. Frac 18-18. Ferrato commette doppia e Pineto va in vantaggio 19-18. Gran punto in pipe per Bertoli 19-20. Bertoli finta la botta dai nove metri e invece batte una palla corta 19-21. Invasione fischiata a Pineto 19-22. Fuori il servizio di Bertoli 20-22. Marshall 20-23. Mani fuori di Di Silvestre 21-23. Invasione fischiata a Marshall 22-23. Pineto aggancia ancora sul 23-23. Bertoli trova il set point 23-24. Set point subito annullato 24-24. Stavolta è il set point per Pineto 25-24 e tocca a Ferrato annullarlo 25-25. Invasione di Basso 25-26. Stavolta Basso fa punto 26-26. Esordio per Dimitrov al servizio ma il punto è di Pineto 27-27. Nikacevic 28-27 ma Ortona annulla 28-28 con Bertoli che esce acciaccato da un contrasto a muro. Ancora punto di Nikacevic 30-29. Palla accompagnata fischiata a Bertoli 29-31.
SECONDO SET
Entra Dimitrov ma Il primo punto è di Pineto con Loglisci 1-0. Frac 3-2. Bertoli mani-fuori 3-4. Fuori il servizio di Nikacevic 4-5. Pochi secondi più tardi Fabi lo imita 5-5. Ace per Dimitrov
5-7. Muro di Tognoni 6-8. Loglisci tira forte 8-9. Doppio ace per Frac 10-9. Non c’è tocco sull’attacco di Marshall 12-10. Frac murato da Bertoli 12-12. Di Silvestre 14-13. Muro di Tognoni su Basso 14-15. Gran botta dell’opposto Ferrato 15-16. Muro di Marshall 16-17. Ace di Frac 18-17. Muro di Ferrato 18-18. Lo stesso Ferrato però sbaglia il servizio 19-18. Ortona ricostruisce e Bertoli segna il punto del 21-22. Ma arriva l’ennesimo errore al servizio 22-22. Fortissima la parallela di Frac 23-23. Set point per Ortona subito annullato da Pineto 24-24. Non passa l’attacco di Marshall ed è set-point 25-24. Paris di prima intenzione 26-25. Panciocco sbaglia il servizio 26-26. Fabi annulla il set point 27-27. Ferrato, mani fuori del 27-28. Bertoli ferma Frac e Ortona pareggia.
TERZO SET
È Marshall che serve ma il primo punto è di Di Silvestre 1-0. Muro di Bertoli 1-1. Muro di Frac e Pineto avanti 3-1. Ace per i padroni di casa 4-1. Marshall in pipe accorcia le distanze 5-3. Out il servizio di Frac 6-4. Ferrato sbaglia dai nove metri 8-6. Al secondo tentativo Bertoli trova il mani fuori che vale il 9-9. Fuori l’attacco di Ferrato 11-9. Bertoli mura 11-11. Nikacevic al centro anticipa il colpo 13-12. Marshall ammette il tocco a muro 13-14. Invasione per il cubano 15-13. Passa Ferrato 15-15. Passa Frac, doppio vantaggio 17-15. Di Silvestre 21-17. Ferrato attacca fuori e Pineto vince il terzo set 25-18.
QUARTO SET
I padroni di casa sono pronti al servizio con Loglisci e dopo un lungo scambio è Di Silvestre che trova il punto 1-0. Fuori l’attacco di Ferrato 2-0. Frac tira fuori il colpo 2-1. Tognoni blocca Frac 2-2. Diagonale di Di Silvestre 5-3. Ferrato piazza il 5-5. Schiaccia troppo lungo Loglisci 7-9. Ferrato tira una bordata 8-10. Ha buon gioco al centro Fabi 9-11. Ace per Bertoli 12-14. Ferrato ha buon gioco sul muro di Pineto 13-16. È dentro la parallela di Frac 14-16. Jeroncic sbaglia il servizio 15-17. Marshall ferma Frac con un gran muro 15-18. Sbaglia anche Frac il servizio 16-19. Bertoli trova il punto del 16-20. Bertoli in parallela 18-21. Il. Muro di Jeroncic finisce dentro 20-22. Fuori l’attacco di Ferrato 21-22. Ferrato chiude una fase di gioco lunghissima e spettacolare 22-24. Frac schiaccia fuori senza muro 22-25. Si va al tie-break.
QUINTO SET
Sarà Bertoli a dare il via a quest’ultimo set. Fuori l’attacco di Frac 0-1. Ace fortunoso di Bertoli, il nastro ferma la palla e cade in campo 0-2. Tognoni al centro 1-3. Ferrato mura addosso a Loglisci ed il punto è di Ortona. Super muro di Fabi 2-5. Fuori il diagonale di Di Silvestre 2-6. Di Silvestre si riscatta e stavolta la sua diagonale è in campo 4-6. Ancora un punto fortunoso di Ortona, Dimitrov piazza la palla che con la complicità del nastro diventa il 4-7 per gli impavidi. È un gran colpo di Fabi a far cambiare il campo alle due squadre, ora sul punteggio di 6-8. Di Silvestre schiaccia troppo lungo 6-9. Bertoli passa per il 6-10. Fuori il muro di Dimitrov 7-10. Chavers riduce le distanze 8-10. Fuori per crampi anche Ferrato e Chavers fa 9-10. Fischiata doppia a Marshall 10-10. Bertoli 10-11. Fuori l’attacco di Chavers 10-12. Malinteso Paris-Loglisci 10-13. Ferrato ci prova e rientra in campo. Dimitrov sbaglia il servizio, troppo corto e palla sulla rete 11-13. Jeroncic sbaglia anche lui dai nove metri 11-14 e matchball per Ortona. Marshall viene murato da muro pinetese 12-14. Chavers trova il 13-14. Marshall gran botta e 13-15
Sieco Service Ortona: Fabi 5, Broccatelli (L) n.e., Bertoli 27, Benedicenti (L) 59% – 41% perfetta, Del Vecchio n.e., Marshall 16, Patriarca, Falcone, Tognoni 9, Donatelli n.e., Ferrato 23, Di Giulio 2, Dimitrov 3, Lanci E. n.e.
Coach: Lanci N. Vice: Di Pietro L.
Aces: 5 – Errori Al Servizio: 12 – Muri punto: 19
Foto: Andrea Iommarini
PREMIO EURO MEDITERRANEO 23
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 10 Dicembre 2023
Campitelli, “Importante riconoscimento il Governo Regionale che investe su cultura per sfide del futuro”
Roma, 8 dicembre 2023. Nella prestigiosa cornice del Campidoglio, per il premio Euro Mediterraneo, è stata protagonista anche la Regione Abruzzo premiata per l’innovativo corso di laurea in diritto dell’ambiente e dell’energia fortemente voluto dall’assessore regionale all’energia, Nicola Campitelli.
“Questo Governo Regionale guarda al futuro e alle professioni che saranno necessarie per raggiungere, in modo concreto e senza ideologismi, gli obiettivi della transizione ecologica. L’Abruzzo, amministrato dal presidente Marco Marsilio, è l’unica Regione ad avere questo corso di laurea così innovativo per affrontare le sfide del futuro”. Così in una nota l’assessore regionale, Nicola Campitelli, a margine della premiazione.
Presente anche il Magnifico Rettore dell’Università degli studi di Teramo, Dino Mastrocola.
FIGHT CLUBBING WORLD CHAMPIONSHIP 33
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 10 Dicembre 2023
Il più grande evento di Sport da Combattimento d’Italia
Chieti, 8 dicembre 2023. Torna il Fight Clubbing 33, il più grande evento di Sport da Combattimento d’Italia, che dopo l’incredibile successo registrato con l’ultima edizione, vedrà grandi Star Mondiali prepararsi a conquistare il Ring del PalaTricalle di Chieti Sabato 16 Dicembre 2023, in diretta in mondovisione su DAZN. L’evento, patrocinato dal Dipartimento per lo Sport-Presidenza del Consiglio, dal Comune di Chieti, dalla Regione Abruzzo, dalla Federazione Italiana Kickboxing Muay Thai Federkombat, dalla Federazione Pugilistica Italiana FPI e dall’OPES, vedrà tra i grandi atleti presenti in gara i campioni del mondo Amansio Paraschiv, Maximo Suarez, Enrico Pellegrino ed i pugili Abruzzesi Luca Spadaccini, Luigi Alfieri, Edoardo D’Addazio, Davide De Lellis, Ivan Guarnieri. Stamane la presentazione con Amministrazione, organizzatori e atleti.
Una incredibile Main Card con 10 Match Pro, un Titolo del Mondo di K-1, un Titolo del Mondo di Muay Thai, un Titolo Italiano di Pugilato e, per la prima volta, le Stelle Abruzzesi della Boxe tutte insieme per regalare agli appassionati una serata indimenticabile. Un appuntamento imperdibile per gli amanti del fighting, che in anteprima assoluta vedrà disputarsi la finalissima del primo torneo al mondo di Boxe Autonoma in Carrozzina, con in palio il Titolo Italiano di Pugilato tra Simone Dessi e Lorenzo Spadafora.
“Sono orgoglioso di questa presentazione con tutta la macchina organizzativa del Fight Clubbing, il terzo per Chieti – così l’assessore allo Sport Manuel Pantalone -. Ci interessava quest’anno rafforzarlo e con la diretta su DAZN e quest’anno ci riusciremo, grazie ai nomi che si confronteranno sul ring e nella gabbia del nostro Pala Tricalle, che per questo evento si trasforma e accoglie una disciplina che riguarda e attrae migliaia di persone. Con Chieti Città europea dello Sport per il 2025 siamo certi che questo evento ci darà visibilità e risultati sperati e ci tengo a ribadire come vogliamo che la città diventi il centro di riferimento di questo evento che sta crescendo sempre di più, perché potrà essere un volano incredibile di sport e spettacolo. Si tratta ormai del più grande appuntamento di sport da combattimento d’Italia, che porta non solo il valore della competizione che ha le sue regole e la sua energia, ma anche lo show, fatto di grandi nomi che si esibiranno fra pochi giorni sul nostro territorio”.
“Terzo anno che siamo qui e ogni anno aggiungiamo tasselli – così Andrea Sagi, motore dell’evento – Quest’anno torniamo a Chieti con la massima potenza mediatica, perché DAZN ci allinea ai più grandi sport che segue, ma anche agli eventi mondiali che ospitano sulla loro piattaforma seguitissima. Qualche anno fa questo era solo un sogno, oggi i nostri sforzi e l’audacia del progetto, sono stati premiati con un contratto biennale che ci ha spinto a duplicare il numero di eventi che ci ha visti di recente a Lecce con un sold out eccezionale. Adesso abbiamo lavorato e lavoriamo alacremente a questo evento, lo facciamo anche con una selezione pugilistica eccezionale, quest’anno annoveriamo tutti i migliori pugili della nostra regione, territorio per territorio. Oltre loro abbiamo il match attesissimo per l’unificazione del titolo mondiale di Kick Boxing, poi Pellegrino, altri atleti molto forti come Amansio Paraschiv, Maximo Suarez, Kebrome Neguse, Nando Calzetta, Giuseppe Palermo, Matteo Patané e tanti altri. Ma la ciliegina sulla torta di questa edizione, perché l’abbiamo tanto inseguita, è stata il riconoscimento dalla Presidenza del Consiglio, Dipartimento dello Sport che fa sì che il Fight Clubbing sia fra i 25 eventi italiani più importanti a livello internazionale. Questo dato dà lustro a noi, agli atleti che combattono e al territorio dove si svolgono”.
“Si tratta di un grande evento che ci dà la visibilità a livello nazionale e internazionale – così il pugile Edoardo D’Addazio presente alla conferenza con alcuni dei colleghi abruzzesi – darò tutto me stesso per divertire il pubblico e affrontare le sfide al meglio”.
“Per la secondo volta sono parte di questo evento – così il pugile Ivan Guarnieri – La prima volta è stata un’esperienza unica e sono certo che avremo uno spettacolo ancora più grande e partecipato”.
“Mi aspetta una sfida importante per la Kick Boxing – conclude Matteo Patané – l’anno scorso il palazzetto era pieno e abbiamo sentito bene l’energia, sono certo che quest’anno ancora più persone verranno a vederci e a seguire il Fight Clubbing che è un evento che merita e che dà allo sport e agli atleti una visibilità straordinaria”.
“Sono molto emozionato – dice Luca Spadaccini – perché torno sul ring in veste di papà e come unico atleta teatino presente sul ring prometto alla mia città uno spettacolo senza precedenti e invito tutti a venire a viverlo con noi”.
“Sono qui nuovamente al Fight Clubbing per far vedere di cosa sono capace e far divertire tutti i miei supporters pescaresi – dice Davide de Lellis – lo farò inseguendo il sogno del titolo italiano”.
VIA VERDE: ACQUISIZIONE VECCHIE STAZIONI
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 10 Dicembre 2023
Protocollo d’intesa tra regione Abruzzo e provincia di Chieti
Chieti, 8 dicembre 2023. Regione Abruzzo e Provincia di Chieti hanno sottoscritto il protocollo d’intesa che dà il via libera all’acquisizione delle vecchie stazioni e aree di risulta lungo la Via Verde Costa dei Trabocchi. Il protocollo è stato firmato ieri mattina nel Palazzo provinciale di Chieti tra la Regione Abruzzo, rappresentata dall’Assessore Nicola Campitelli, e la Provincia di Chieti, rappresentata dal Presidente Francesco Menna.
Il protocollo d’intesa sancisce gli impegni dei due enti locali in merito alla procedura di acquisizione e valorizzazione delle aree di risulta dell’ex tracciato ferroviario e degli immobili che si trovano a San Vito Chietino, Fossacesia, Torino di Sangro e Vasto. Nello specifico, la Regione autorizza la Provincia all’acquisto delle vecchie stazioni che diventeranno parte del patrimonio demaniale provinciale. La Provincia si impegna ad acquisire gli immobili con propri fondi e a trasferirli nel proprio patrimonio demaniale, per destinarli poi agli scopi previsti di valorizzazione.
Inoltre, il 30 novembre è stato pubblicato il decreto del Presidente della Provincia di Chieti che istituisce il “Tavolo permanente per la valorizzazione della Costa dei Trabocchi”, al quale partecipano, con la Provincia di Chieti, i comuni di Ortona, San Vito Chietino, Rocca San Giovanni, Fossacesia, Torino di Sangro, Casalbordino, Vasto, con funzioni propositive e consultive, per l’esame delle problematicità e delle proposte di valorizzazione e sviluppo della Via Verde.
“Questo accordo segna un passo significativo verso la valorizzazione del patrimonio culturale, sociale, economico della Via Verde Costa dei Trabocchi. È un passaggio decisivo per ambire al progetto di riqualificazione e ri-funzionalizzazione delle vecchie stazioni, per cui la Provincia procederà all’acquisizione nei primi mesi del 2024 investendo 2 milioni di euro. Un percorso che condividiamo insieme alla Regione e ai Comuni, con cui ci confronteremo nel Tavolo permanente per la valorizzazione della Costa dei Trabocchi. La firma di questo protocollo è il risultato di un impegno congiunto tra Provincia e Regione, che ringrazio nelle persone degli Assessori Nicola Campitelli e Daniele D’Amario: un impegno che testimonia la volontà comune di preservare il nostro patrimonio e promuovere uno sviluppo sostenibile per l’Abruzzo intero. Ringrazio tutte le istituzioni coinvolte, a partire dai Sindaci e dai Presidenti emeriti Febbo, Di Giuseppantonio, Coletti e Pupillo che prima di me hanno lavorato e creduto nella costruzione del percorso politico e amministrativo di questo progetto, che ha già dimostrato quale impatto positivo può avere sulla qualità della vita dei cittadini e sulla capacità di rendere la nostra provincia ancora più attrattiva. Un particolare ringraziamento va al Segretario generale della Provincia Antonella Marra, alla Dirigente della Via Verde Paola Campitelli e per il loro tramite a tutto il personale che ha contribuito a conquistare questo risultato importante”, dichiara il Presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna.
L’ANNUNCIAZIONE
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 10 Dicembre 2023
Quando la bellezza non è un effetto cinematografico ma il frutto di un cammino
di Don Rocco D’Ambrosio
Globalist, 7 dicembre 2023. Oggi è la festa di Maria Immacolata, colei che noi chiamiamo Tota pulchra, Tutta bella. Cantare, di Maria, Tutta bella sembra quasi una sfida: lei veramente bella, ma noi?
Il Vangelo odierno: In quel tempo, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei. (Lc 1, 26-38 – Immacolata Concezione di Maria – B).
Di brutture, nel mondo, non ne mancano mai. E volenti o nolenti ne siamo spesso spettatori, forse né più, né meno di altri periodi. La memoria li continua a conservare e noi non riusciamo a distaccarci: bambini (anziani, donne, e non solo) uccisi o violentati, in Israele come nei territori palestinesi o in Ucraina e altrove; bambini abusati ovunque; poveri e immigrati esclusi, maltrattati e umiliati; delinquenti della politica e della mafia che rubano a più non posso; la natura saccheggiata e distrutta (al di là dell’ipocrisia della Cop28) e via discorrendo. In questi giorni pensieri ed emozioni sono spesso catalizzati dalla serie dei femminicidi. Quante brutture! Come per tutte le brutture i perché spesso sono sorpassati dalla fretta di dimenticare e ipocritamente affidare a scuola, università e famiglie la responsabilità di educare. Ma funziona in questo modo? Non penso proprio. Le bruttezze che abbiamo dentro vanno estirpate e sanate con un lavoro educativo che non esclude nessuno, ma proprio nessuno: ognuno nei confronti di sé stesso e degli altri, verso i quali, ha responsabilità familiari, educative, sociali e politiche.
Oggi è la festa di Maria Immacolata, colei che noi chiamiamo Tota pulchra, Tutta bella. Cantare, di Maria, Tutta bella sembra quasi una sfida: lei veramente bella, ma noi? Che facciamo con le nostre brutture? Spesso ripetiamo la frase di Fëdor Dostoevskij: la bellezza salverà il mondo. Ma intanto il mondo continua a sfornare bruttezze. La bellezza di Maria sempre tanto lontana, quasi impossibile come modello per l’oggi. Certo non possiamo godere del privilegio di Maria: essere preservati da sempre e per sempre da ogni contaminazione di peccato e bruttezza. Ma possiamo fare un cammino di riscoperta e conferma della bellezza che è in noi. Si, perché in ogni donna e in ogni uomo, anche nei più brutti e cattivi, esistono germi di bellezza, magari soffocati o non sviluppati. E il primo passo è prendere coscienza delle bruttezze che abbiamo dentro: “Se voi, dunque, che siete cattivi…” dice Gesù ai suoi discepoli (Mt 7, 7). Le abbiamo: vanno chiamate per nome ed estirpate, per dare spazio alla bellezza. La domanda è come “ci voltiamo” o “coltiviamo chi ci è affidato? Ognuno sa come e ispirandosi a cosa (fedi religiose, principi universali, culture e sensibilità diverse). E non si può scaricare tutto su famiglie, scuola e politica!
Il brano dell’Annunciazione fa pensare a una giovanissima donna impaurita ma aperta a capire il piano di Dio per lei. Non è pronta, non sa tutto, non è sicura, ma si turba, si interroga, chiede spiegazioni. La bellezza in lei non splende immediatamente, non è un effetto cinematografico. È il frutto di un cammino. È un anelito profondo. È una disposizione interiore. È il desiderio di vivere nella bellezza, cercando di non perderla mai.
L’ha scritto bene scritto Elisabeth Kübler-Ross: “Le persone più belle che abbiamo conosciuto sono quelle che hanno conosciuto la sconfitta, la sofferenza, lo sforzo, la perdita e hanno trovato la loro via per uscire dal buio. Queste persone hanno una stima, una sensibilità, e una comprensione della vita che le riempie di compassione, gentilezza e un interesse di profondo amore. Le persone belle non capitano semplicemente; si sono formate”.
PER UNA BIBLIOGRAFIA DELLE FOGGE Dl VESTIRE
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 10 Dicembre 2023
[Pubblicato in “Costumi popolari d’Abruzzo e Molise nel 1700 e 1800” – Centro Studi P. Serafini, Sulmona 1986]
di Franco Cercone
Per i tipi delle Edizioni del Gallo Cedrone de L’Aquila vedeva la luce, nel 1982, il volume dal titolo “Costumi Popolari d’Abruzzo”, ricco di numerose tavole a colori ed in bianco e nero, frutto di intense ricerche effettuate nel corso di due anni presso archivi e collezionisti privati.
Il giudizio dei critici, apparso sui più svariati quotidiani e periodici fu positivo e particolarmente lusinghiere risultarono le recensioni del compianto G. Bolino, di A. Di Nola[1], e di I. Bellotta.
Vincenzo Accardo ed io – autori di tale pubblicazione – consideravamo, ed a ragione la bibliografia sull’argomento non esaustiva, ma solo una pietra miliare che permettesse, con le sue indicazioni, di proseguire nel cammino che porta al completamento di quel difficile capitolo etnografico che è appunto il Costume popolare abruzzese.
Nell’estendere in seguito lo sguardo anche al Molise, Regione legata all’Abruzzo, per motivi storici e
geografici, da una koinè culturale, abbiamo avuto possibilità di arricchire le fonti bibliografiche facendo tesoro anche dei contributi scaturiti da mostre sui costumi svoltesi in periodi successivi alle manifestazioni da noi organizzate (Sulmona 1982, Castelvecchio Subequo 1984) e soprattutto da quella che ha avuto luogo nel luglio del 1985 a Chieti presso la Pinacoteca C. Barbella, con la pubblicazione del volume «Il costume popolare Abruzzese tra ‘700 e ‘800›› ed. Solfanelli, 1985, contenente i saggi di De Rosa e Trastulli “Il Costume Abruzzese tra cronaca e storia” e quello pregevolissimo di E. Spedicato “Sulle tracce del costume popolare: ipotesi di percorso”.
Sulla scia delle considerazioni fatte da G. B. Bronzini ne “Il metodo funzionale per lo studio del costume popolare” (in “Cultura e Scuola” n.81, 1982, pag.108 e sgg.), i nuovi dati acquisiti hanno apportato maggior ordine nella valutazione delle fonti sia sul piano sincronico che diacronico, sicché prescindendo dagli aspetti meramente tecnici, lo studio del costume popolare va visto soprattutto come indagine diretta alla focalizzazione dei rapporti uomo-ambiente, nel quadro più vasto della geografia antropica e dell’antropologia culturale.
Poiché nelle fogge di vestire l’aspetto cromatico assume una importanza fondamentale, non qualificabile come elemento sovrastrutturale (nei paesi montani, per es., il predominio delle stoffe nere, al di fuori dei casi di “lutto stretto”, è dettato dall’esigenza di attrarre il più possibile i raggi del sole, mentre a valle funzione opposta svolgono, o meglio, svolgevano le tovaglie bianche sul capo), si comprende come gli ex voto pittorici, che ornano, spesso da secoli, le pareti di molti santuari, abbiano attirato anche sotto il profilo che qui interessa, l’attenzione degli studiosi, per cui tali tavole votive, scaturite talvolta anche dall’estro di insigni artisti, costituiscono la fonte storica più importante per lo studio del costume popolare.
Gli ex voto pittorici, eseguiti per lo più ad olio, rappresentano infatti delle vere e proprie fotografie a colori risalenti ad epoche in cui non esistevano macchine fotografiche, e scattate da ignoti artigiani che ritraevano il committente, uomo o donna, con l’abito usuale nella scena della ierofania e della Grazia Ricevuta.
Per lo stesso motivo agli ex voto pittorici sono paragonate le figurine in terracotta che animavano i presepi. Modellate secondo le fogge di vestire, dei più svariati paesi, esse venivano colorate a mano fin nei minimi particolari, raggiungendo spesso (come nel caso di G. Avolio, artista di Pacentro) livelli di arte figulina.
Oltre alle fonti citate nel volume “Costumi Popolari d’Abruzzo”, ve ne sono altre di notevole interesse che sono sfuggite alla nostra attenzione o alla nostra la memoria e che riguardano l’Abruzzo e l’area peligna in particolare. Vanno segnalati anzitutto i seguenti volumi: E. Mattiocco, O. Pelino, G. Di Tommaso “Sulmona nell’Ottocento”, Sulmona 1970; E. Mattiocco, “Sulmona Ieri”, Sulmona, 1972, per le numerose fotografie ritraenti donne nei costumi caratteristici de paesi della Conca Peligna (periodo fine Ottocento – primi decenni del Novecento); D.V. Fucinese “Raiano notizie storiche e vita tradizionale”, L’Aquila, 1971. In quest’ultimo l’A. riporta alcune descrizioni di costumi osservati dal Gothein durante la sua permanenza a Sulmona e centri limitrofi nell’ultimo decennio del secolo scorso [‘800].
A questi lavori vanno aggiunte opere e resoconti di viaggiatori stranieri dell’Ottocento di cui siamo venuti a conoscenza negli ultimi tempi e che andrebbero tradotti in italiano data l’importanza che rivestono per la nostra Regione e per il Mezzogiorno, come il volume K.U. Von Salis-Marschlins “Viaggio attraverso l’Abruzzo”,1789, ristampa anastatica a cura di A. Polla, Avezzano 1981.
Di notevole interesse risulta per la Marsica e soprattutto per Celano il saggio di P. Piccirilli, “Una relazione inedita intorno allo stato di Celano”, pubblicato nella “Rassegna Abruzzese di Storia e Arte” (n. 9, 1899); lo stesso dicasi per “Collelongo”, pregevole monografia di W. Cianciusi, pubblicata nei 1972 e ricca di annotazioni sul costume di tale località.
Tra le opere riproducenti costumi della nostra regione pubblicate verso la metà dell’800 vanno segnalate quelle realizzate con notevole spirito imprenditoriale da Gaetano Dura, concretizzate in una serie di lavori di grande importanza, alcuni dei quali non molto noti agli studiosi del settore.
Le elenchiamo qui appresso in ordine cronologico:
S. Gatti – G. Dura, Scenes populaires dessineès par Gaetano Dura, Napoli. Lit. Gatti e Dura, 1840, (con 25 tavole colorate a mano).
G. Dura, Costumi Napoletani, Napoli Lit. Gatti e Dura (con 10 tavole colorate a mano).
G. Dura, Nuova raccolta di costumi e vestiture di Napoli e suoi dintorni, Napoli. Lit- Gatti e Dura, 1850-51 (con 39 tavole acquerellate a mano).
Verso la metà dell’800. sotto l’influsso delle teorie romantiche, si ebbe una grande fioritura di opere, italiane e straniere, aventi per soggetto scene di vita popolare con riproduzioni, a colori ed in bianco e nero, di personaggi del contado in costumi tradizionali.
Accanto alle più note, vanno inoltre segnalate:
Autore Anon., Regno di Napoli, Siti, Monumenti, scene e costumi, Torino, Pomba Ed., 1835. voll.4; (con 68 tavole incise alcune delle quali riproducenti costumi abruzzesi a molisani)
M. Buonaiuti, Italian Scenery Representing the manners, customs amusements of the different states of Italy, London 1824, (con 32 tavole colorate a mano da J. Godby).
S. Manning, Italian pictures drawn with pen and pencil, London, s.d.
F. De Boucard, Usi e costumi di Napoli e contorni descritti e dipinti, Opera diretta da F. De Boucard, Napoli, Nobile Ed., 1853-58 voll. 2; (con 101 tavole acquarellate a mano e disegnate da valenti artisti, tra cui il Palizzi).
N. Dally, Usi e costumi sociali, politici e religiosi di tutti i popoli del mondo, Torino, Stab. Tipogr. Fontana, 1844-47, voll. 4 (con 250 tavole incise in rame e colorate a mano)._
J. Gourdault, Naples et la Sicilie, Parigi, Hachette. 1889; (nell’opera sono riprodotti disegni in bianco e nero di costumi abruzzesi e molisani).
Autore Anon. , Nuova raccolta di 56 costumi di Roma e contorni tratti dalla fotografia, Roma 1860, (con 56 costumi litografici, colorati a mano).
In molte opere un certo spazio è riservato alle colonie albanesi dell’ltalia meridionale, con descrizione
degli usi e costumi di questo popolo. Particolarmente interessanti per l’influenza esercitata sulle tradizioni popolari di molti centri del sud (si pensi a Villa Badessa in tenimento di Rosciano). Al riguardo va segnalato il volume di F. Tajani, Le Istorie albanesi. Epoca prima e seconda, terza e quarta, Salerno, F.lli Jovene, 1886, (contenente molte tavole di costumi in litografia, colorati a mano). Lo stesso dicasi per i Briganti, che insieme ai Pastori diventano il simbolo della Einsamkeit romantica. Ed è proprio ad essi che la pittrice inglese M. Graham dedica un importante lavoro dal titolo Three Montes passed in the mountains east of Rome, during the year 1819, London, 1821. Nel volume sono riprodotti gli abbigliamenti caratteristici di 10 briganti abruzzesi. Da segnalare infine l’importante opera di Harriet Morton, Protestant vigils or evening records of a journey in Italy in the years 1826 and 1827. London, R. B. Seeley – W. Burnside 1829. 2 voll.
L’interesse suscitato delle fogge di vestire del Regno di Napoli per gli studiosi anglosassoni, si inserisce così in quella Weltanschauung romantica che fa del luccicante paesaggio meridionale la cornice ideale dei Wandern, del vagare senza mete precise, alla ricerca di tutti gli elementi che arricchiscono la propria formazione spirituale.
Usi e costumi acquistano così il valore di prezioso tassello di completamento del mosaico descrittivo di popoli e terre lontane e fissa una pagina importante di storia che fino al secolo scorso non era ancora stata scritta.
[1] Cfr. A. Di Nola “Per un bilancio della ricerca culturale in Abruzzo” in Rivista Abruzzese n. 4 Anno XXXVI 1983: [“… Passiamo a più fausti lidi, quelli che toccano i problemi delle tradizioni popolari, con un’intelligente pubblicazione dedicata ai costumi popolari d’Abruzzo (V. Accardo e F. Cercone “Costumi popolari d’Abruzzo”, Edizioni del Gallo Cedrone, 1982, pp. 72+30 tavole delle quali molte a colori). Veramente in questa splendida opera si passa a una storia minore di realtà regionale intensa ed attentissima, proprio perché la ricerca, questa volta è diretta ad un’area molto precisa e ristretta. … La consistenza culturale delle vicende che interessano il costume è chiarita dall’intervento, come sempre brillante ed erudito, di Franco Cercone che ci offre notizie di eccezionale valore: non soltanto quelle relative all’origine degli abiti e delle acconciature, ma quelle che affrontano apparenti curiosità, localismi che sembrano superficiali e che, invece, rivelano i volti nascosti della realtà abruzzese, per esempio la serie documentaria che, nello scritto di Cercone, riguarda la obliterazione del costume maschile, più rapida e evidente dell’abbandono del costume femminile. Dietro mi sembra sia tutta la cronaca delle transumanze, degli spostamenti, delle migrazioni stagionali di questa gente: i maschi realizzano contatti con alterità culturali, con Roma, con la Campagna romana, con la Puglia, pagando in proprio, anche negli abiti, la deidentificazione, mentre la metà femminile, relegata nelle attese nelle terre abruzzesi, diviene depositaria di tradizioni residue. L’opera, a parte il notevole valore delle riproduzioni, è un esempio di antropologia storica, del come un dato specifico, quello del costume materiale, possa essere sollevato a indice di analisi di una storia culturale: ed è violenza subìta il dover constatare che uno studioso come Cercone, certamente di livello nazionale, debba portare a termine questi lavori nel silenzio della periferia sulmonese, soltanto perché i centri di studio universitari vivono nel facile gioco dei piccoli poteri mortificanti e cancellano le rischiose presenze delle intelligenze”. Alfonso Di Nola]
SPESE DI NATALE NEL SEGNO DELL’ARTIGIANATO LOCALE
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 10 Dicembre 2023
Confartigianato lancia la campagna per sostenere i negozi di vicinato
Pescara, 7 dicembre 2023. Le feste di Natale fanno impennare la spesa degli italiani che quest’anno, a dicembre, raggiungerà il valore di 24,4 miliardi di euro, vale a dire il 28,3% in più della media annuale. Quasi due terzi degli acquisti, pari a 15,9 miliardi, saranno dedicati ad alimentari e bevande. È la previsione elaborata da Confartigianato sui dati Istat e Unioncamere secondo la quale, nei consumi natalizi del 2023, primeggeranno quelli che puntano sulla tipicità, sull’identità territoriale, sull’unicità e sulla qualità di prodotti e servizi.
Un trend che coinvolge 311.111 aziende artigiane con 882.157 addetti che operano in 47 settori, dalle specialità alimentari all’oggettistica, dall’abbigliamento ai prodotti per la casa fino ai giocattoli.
Dallo studio di Confartigianato, a livello territoriale, emerge che gli abruzzesi spenderanno 497 milioni di euro (352 milioni in prodotti alimentari e bevande e 145 milioni in altri prodotti), dato che incide per il 2% sulla spesa totale nazionale.
Si spenderà di più nella provincia Chieti (145 milioni di cui 103 milioni in prodotti alimentari), seguita da Pescara (121 milioni di cui 86 alimentari), L’Aquila (116 milioni di cui 82 alimentari) e infine Teramo (115 milioni di cui 81 alimentari).
Shopping di Natale sfrenato invece in Lombardia con 4,3 miliardi di euro (17,5% del totale nazionale). Supererà il miliardo di euro anche il Lazio con una spesa stimata di 2,4 miliardi, il Veneto (2 miliardi), la Campania (1,9 miliardi), l’Emilia-Romagna (1,9 miliardi), la Sicilia (1,9 miliardi), il Piemonte (1,9 miliardi), la Toscana (1,5 miliardi), la Puglia (1,4 miliardi).
Si spenderà meno dell’Abruzzo solo in Umbria (354 milioni), nelle Province autonome di Trento (230 milioni) e Bolzano (221 milioni), in Basilicata (211 milioni), nel Molise (117 milioni) e in Valle d’Aosta (58 milioni).
In Abruzzo il 34% degli addetti del settore artigiano (7.726 imprese, 18.686 addetti) è coinvolto nell’offerta di prodotti e servizi natalizi, una percentuale che supera la media nazionale pari al 33,9%.
A livello provinciale, in Abruzzo, il peso più rilevante dell’artigianato interessato dalla domanda per le festività natalizie si riscontra a Teramo, dove coinvolge 5.661 addetti (pari al 36,9% del totale delle imprese artigiane del territorio). A seguire Pescara, con 4.596 addetti (35,2%), mentre dati leggermente inferiori si osservano a Chieti (5.101 addetti pari al 33,4% del totale) e a L’Aquila (3.331 addetti pari al 29,5% del totale).
“I dati dimostrano che i consumatori preferiscono acquistare prodotti e servizi realizzati da artigiani e micro piccole imprese locali – commentano il presidente e il segretario regionale di Confartigianato Abruzzo, Giancarlo Di Blasio e Daniele Di Marzio – ciò non significa solo sostenere l’imprenditore, i suoi dipendenti e le rispettive famiglie, ma anche contribuire alla trasmissione della cultura del sapere artigiano nel territorio”. Per incentivare tale dinamica, dagli effetti virtuosi, anche quest’anno Confartigianato rilancia la campagna Acquistiamo Locale.
“È un invito a rivolgersi ai negozi e alle botteghe di prossimità, e a dare un senso a questa scelta di responsabilità e sostenibilità – affermano le figure di vertice dell’associazione datoriale – i prodotti e i servizi offerti dalle imprese artigiane italiane sono caratterizzati da una artigianalità basata sul valore del lavoro, sull’ascolto del cliente e sulla personalizzazione del prodotto, a cui si associa l’alta qualità delle materie prime e dei prodotti realizzati “. In conclusione, Di Blasio e Di Marzio sottolineano che “scegliere un regalo, espressione del valore artigiano e del Made in Italy equivale a donare creatività, innovazione e originalità”.
KICKOFF MEETING DEL PROGETTO EDIDESK
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 10 Dicembre 2023
Finanziato dal programma europeo Erasmus+. Pescara- Aula 31 – lunedì 11 dicembre 2023 – ore 9:30
Pescara, 7 dicembre 2023. Lunedì 11 dicembre 2023, alle ore 9:30, presso l’aula 31, nel Campus universitario di Viale Pindaro a Pescara, si terrà il kick-off meeting del progetto europeo Erasmus+ KA220 dal titolo “EDIDesK – Open Access Contents on Design for Equality, Diversity, and Inclusion for Higher Education Programmes”.
Il progetto triennale, coordinato dal Gruppo di Design del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Cheti-Pescara, intende così affrontare una sfida chiave nell’industria creativa dell’Unione Europea: la necessità di formare laureati competenti nel campo del Design per l’Equality, Diversity, Inclusion (EDI). La giornata di lunedì 11 dicembre sarà aperta a tutti gli interessati e vedrà la partecipazione dei rappresentanti di tutti i partner europeo del progetto: “Academy of Fine Arts and Design” in Katowice (Polonia), Slovak University of Technology in Bratislava (Slovacchia), “ELISAVA School of Design and Engineering of Barcelona” (Spagna), University of Florence (Italia), “EIDD Design for All Europe” (Austria) e “Cumulus Association” (Finlandia). Per partecipare all’incontro è necessario registrarsi al link https://form.jotform.com/233265167768366, il che darà modo di ricevere un attestato di partecipazione al termine dell’evento.
Attualmente, i contenuti didattici relativi al Design per l’EDI – spiega il professor Emilio Rossi, docente di Disegno industriale presso il Dipartimento di Architettura della d’Annunzio – sono frammentati e dispersi. Il vasto numero di approcci progettuali limita la circolazione delle idee, penalizzando il confronto e la collaborazione tra istituti di ricerca accademica, rendendo difficile la preparazione dei laureati nell’affrontare le sfide dei mercati futuri. Nello specifico – aggiunge il professor Rossi – il progetto mira a migliorare l’insegnamento del Design per l’EDI nel settore della formazione universitaria dell’UE attraverso l’uso di strumenti digitali ad accesso aperto.
Le principali attività del progetto includono la sistematizzazione delle conoscenze, la creazione di un quadro didattico europeo, lo sviluppo di una piattaforma di apprendimento digitale e, infine, una serie di attività di promozione internazionali con il coinvolgeremo degli stakeholder. Il nostro progetto – conclude il professor Emilio Rossi – rimarca l’impegno del personale del Dipartimento di Architettura della d’Annunzio nel volersi confrontare con lo scenario della ricerca europea e della cooperazione internazionale anche in veste di leader, suggerendo dei filoni di lavoro originali e innovativi che mirano a produrre un significativo e tangibile contributo circa il futuro della didattica accademica nei vari settori del progetto.
Maurizio Adezio
MOBILITA ATTIVA E SALUTE BIMBI E ADOLESCENTI
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 10 Dicembre 2023
L’accordo Unicef Italia e Fiab
Teramo, 7 dicembre 2023. Il 4 dicembre, è stato firmato da UNICEF Italia e da FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta l’accordo di collaborazione per promuovere i diritti dell’infanzia legati al tema della salute e della sostenibilità ambientale.
In Italia, infatti, per molti bambini e ragazzi il diritto alla mobilità attiva è limitato a causa di stili di vita tanto consolidati quanto nocivi. Questo diritto è alla base della loro salute attuale e da futuri adulti. UNICEF Italia e FIAB si impegnano quindi a realizzare e implementare attività e iniziative per restituire alle persone più giovani questo fondamentale diritto, a cominciare dalla mobilità attiva a piedi e in bicicletta nei percorsi casa-scuola.
L’utilizzo eccessivo dell’auto privata è uno dei fattori che contribuiscono all’allarmante fenomeno del sovrappeso e dell’obesità minorile, estremamente grave nel nostro Paese, e al contempo è una delle principali fonti di inquinamento atmosferico, con elevatissime concentrazioni proprio presso le scuole, sia di grandi che piccole città, dove quotidianamente si formano ingorghi di auto negli orari di ingresso e uscita.
UNICEF Italia e FIAB, insieme per diffondere buone pratiche!
UNICEF e FIAB mettono poi l’accento sull’importanza di promuovere presso le bambine e i bambini la conoscenza dei mezzi di mobilità sostenibile attiva, in particolare l’utilizzo della bicicletta, sia come strumento di gioco e di emancipazione, sia quale mezzo capace di garantire inclusione e pari opportunità sociali, economiche e di mobilità individuale.
Per questo il primo atto comune sarà la pubblicazione di un pratico manuale di Bicibus e Pedibus, per realizzare percorsi casa-scuola sicuri e divertenti.
La collaborazione rientra nel più ampio programma Sport for Development dell’UNICEF Italia, che ha l’obiettivo di sensibilizzare bambini, giovani e famiglie sui temi del cambiamento climatico e della sostenibilità ambientale attraverso l’attività motoria.
Ci auguriamo che tutti coloro che hanno a cuore la salute dei bambini, che sono il nostro il nostro futuro, nello specifico tutte le amministrazioni del nostro territorio provinciale, facciano tesoro del contenuto di questo importantissimo accordo.
FONDIMPRESA ABRUZZO VISITA LE AZIENDE: incontro con Fater Spa
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 10 Dicembre 2023
Una joint venture d’eccezione che si prende cura delle persone”
Pescara, 7 dicembre 2023. Realizzata lo scorso 6 Dicembre la visita aziendale dei Vertici di Obr Abruzzo, Articolazione Territoriale Di Fondimpresa, presso l’azienda aderente a Fondimpresa, Fater Spa, nella sede di Spoltore.
“Siamo alla terza tappa di una nuova, importante iniziativa, quella delle visite aziendali -ha dichiarato il Presidente Luciano De Remigis. Fondimpresa Abruzzo ha infatti nella propria mission la vicinanza, la prossimità territoriale ed una maggiore conoscenza delle imprese aderenti, di realtà imprenditoriali significative che animano il territorio, attenzionando i temi della formazione continua e della valorizzazione delle risorse umane.
Lo scorso 6 Dicembre ci ha accolto Fater spa -impresa associata a Confindustria Chieti Pescara-, una joint venture paritetica fra Angelini Industries e Procter & Gamble che opera nel mercato dei prodotti assorbenti per la persona in Italia e nei prodotti detergenti per la pulizia dei tessuti e della casa, in Italia e altri 38 paesi nel mondo.
Un’interessantissima visita aziendale accompagnata da un momento di confronto sulla significativa esperienza di formazione continua con Fondimpresa, sugli interventi realizzati anche attraverso i canali di finanziamento del Fondo centrati sulla Cura del capitale umano”.
La visita aziendale, alla quale sono intervenuti anche i Vertici di Fondimpresa, è stata guidata da Roberta Di Brigida, Head of Centre of Expertise di Fater, che ha presentato l’azienda e condiviso la storia e gli interventi formativi che ne hanno accompagnato lo sviluppo.
In Fater la formazione è un investimento fondamentale per valorizzare il talento di ciascuna delle sue persone. La partnership con Fondimpresa ha permesso all’azienda di costruire dei percorsi formativi innovativi e all’avanguardia, in grado di rispondere ai nuovi trend, mercati e modelli di leadership. Questa collaborazione ha facilitato l’evoluzione della Uxel Academy, un luogo ibrido nel quale dal 2020 vengono invitati ospiti esterni nei campi più diversi per condividere le loro storie e stimolare la curiosità di tutte le persone in azienda, tramite lo scambio di visioni e idee. La vicinanza di Fondimpresa rappresenta per Fater un importante asset per il raggiungimento dei risultati formativi e il consolidamento delle competenze dei dipendenti.
“Il percorso delle visite aziendali avviato nel mese di settembre con tappa a San Salvo presso la TE Connectivity -azienda tecnologica leader globale- ha concluso il Presidente De Remigis- nasce con l’obiettivo di rafforzare ed implementare la presenza capillare della Rete Fondimpresa nel Territorio, fondamentale per rispondere al meglio alle esigenze e specificità aziendali.
Fondimpresa Abruzzo nasce nel 2004 siamo presenti a L’Aquila ed in Val Di Sangro, a Mozzagrogna. In Abruzzo vantiamo oltre 7mila aziende aderenti ed oltre 131mila Lavoratori- che affianchiamo giornalmente, con personale altamente qualificato, attraverso canali di assistenza telefonica, video conferenze, incontri, ma anche attraverso la piattaforma di ticketing di Fondimpresa”.
Fondimpresa è il Fondo interprofessionale per la formazione continua di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil. Nasce con l’Accordo Interconfederale del 2002 al fine di promuovere la formazione professionale continua, per il perseguimento della competitività delle imprese e dell’occupabilità dei lavoratori. Fondimpresa si avvale di una Rete costituita dalle Articolazioni Territoriali, attive con uno sportello dedicato alla prima informazione e assistenza rivolta a tutte le aziende del territorio di riferimento (www.fondimpresa.it).
I numeri del Fondo
Fondimpresa in Italia: 211.842 aziende e 4.946.089 Lavoratori.
INAUGURATI PONTILE E PIATTAFORMA PER PERSONE CON DISABILITÀ
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 10 Dicembre 2023
Il Sindaco Jwan Costantini partecipa alla cerimonia. “Ogni iniziativa a favore dell’accessibilità è una conquista di tutti, un dono alla città”.
Giulianova, 7 dicembre 2023. Taglio del nastro, questa mattina, al porto di Giulianova. Ad essere inaugurati, la piattaforma e lo scivolo per persone con disabilità realizzati grazie ad un finanziamento della Regione Abruzzo.
Presenti alla cerimonia, il Sindaco Jwan Costantini, l’assessore regionale Pietro Quaresimale, il sottosegretario Umberto D’ Annuntiis, il consigliere regionale Federica Rompicapo, il Comandante della Guardia Costiera Tenente di Vascello Alessio Fiorentino, il Presidente dell’ ente Porto Valentino Fabrizio Ferrante, il direttore Fabio Di Serafino. Con loro, Antonio Fusaro e Iwan Piccioni, entrambi in prima linea, in diverso modo, nella battaglia sociale per una città senza barriere architettoniche. Ha benedetto le nuove attrezzature don Pasquale Fioretti.
“Ringraziamo la Regione Abruzzo – ha detto il Sindaco – nelle persone degli amministratori presenti. Grazie anche all’ ente Porto, alla Guardia Costiera e a quanti si sono spesi per rendere possibile queste nuove dotazioni. Da oggi, tutte le persone con disabilità, compresi i ragazzi che vorranno avvicinarsi alla vela e alla canoa, potranno accedere allo specchio acqueo. Ogni iniziativa a favore dell’accessibilità è una conquista di tutti, un dono alla città”.