CALA IL SIPARIO sulla seconda edizione di SquiLibri

Il bilancio del Direttore artistico Peppe Millanta

Francavilla al Mare, 26 giugno 2023. Con le emozionanti parole di Enrico Galiano, e con l’inarrestabile voce di Sigfrido Ranucci che da Report, ha portato a Francavilla il suo giornalismo fatto di inchieste scottanti e spesso addirittura esplosive sui temi caldi dell’attualità italiana e internazionale si conclude questa seconda edizione di SquiLibri – Il Festival delle Narrazioni (23/25 giugno) che, tra i finalisti dello Strega, giornalisti e scrittori di attualità, percorsi culturali e di formazione oltre che le numerose presentazioni da parte degli editori indipendenti all’interno della Fiera dell’editoria, ha offerto numerosi spunti e quindi ha ampliato l’offerta turistica su Francavilla grazie anche all’impegno del sindaco e dell’assessore alla Cultura che hanno dato fiducia al Festival sin dalla prima proposta.

“Siamo molto soddisfatti della risposta del pubblico, segno che il festival si sta facendo strada nella nostra comunità. La diversa ambientazione ci ha fatto scoprire un nuovo spicchio di Francavilla, da poco rivalutato. Siamo molto soddisfatti anche delle novità come le passeggiate letterarie che sono state molto partecipate; siamo orgogliosi anche della fiera, che ci contraddistingue per l’intento di creare un festival fatto soprattutto di legami” spiega il Direttore artistico Peppe Millanta, fondatore della Scuola Macondo di Pescara.

“E poi gli eventi: in particolare quelli in piazza della Stazione, che hanno raggiunto numeri importanti per un festival così giovane. Ognuna delle tre serate ha fatto registrare il pienone, e il momento con Nicola Gratteri è stato tra i più emozionanti. Un ringraziamento speciale va ai volontari, che ci permettono ogni anno di crescere” con queste parole Millanta, chiude questa seconda edizione in cui la Scuola Macondo, con il suo fondatore (lo stesso Millanta) ed Elisa Quinto, Sara Caramanico e Serena D’Orazio ha creato una vera comunità culturale su Francavilla che ora è notoriamente la casa di SquiLibri, un Festival cresciuto anche con il coinvolgimento delle scuole grazie all’impegno di Nadia Tortora durante tutto l’anno scolastico.

Il Festival è possibile grazie anche alla Regione. La manifestazione ha creato, in questa seconda edizione, una rete con i suoi partner culturali, per una migliore sinergia tra gli enti operanti sul territorio e sottolinea l’importanza dell’accordo stipulato con l’Università degli

Studi G. D’Annunzio Chieti – Pescara, Scuola di Studi umanistici, Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze Sociali per aver conferito il titolo di Membro Onorario del Corpo Accademico a Javier Cercas per il 2023. Tra i partner: il Festival di Francavilla Filosofia a Mare, il Touring Club di Pescara, l’Alphaville, Salviamo l’Orso – Associazione per la conservazione dell’Orso Bruno Marsicano.




ANTEPRIMA GIRONI DIVINI 2023

Giuria tecnica e produttori a confronto sulle tante espressioni del vino d’Abruzzo

Pescara, 26 giugno 2023. Un tour di quattro giorni porterà un selezionato gruppo di critici enologici a incontrare i rappresentanti delle zone di Casauria, Terre dei Vestini, Colline Teramane e alcune microproduzioni regionali

Partirà il 7 luglio dalla zona di Casauria, per concludersi lunedì 10 a Pescara con una degustazione davvero unica, la “maratona” di incontri sul territorio della giuria tecnica di Gironi Divini 2023. Una selezione di giornalisti, critici, buyers di primo livello, insieme a una rappresentanza di produttori che incarnano le tante anime della vitivinicoltura regionale, si confronteranno con una formula unica nel suo genere, dove mondo della critica e della produzione sono eccezionalmente seduti allo stesso tavolo.

Anteprima Gironi Divini 2023 è il prologo tecnico della nota manifestazione enologica organizzata da Live Communication che ad agosto, da oltre un decennio, accende i riflettori sul meglio della produzione vinicola abruzzese nell’affascinante contesto del borgo turistico di Tagliacozzo. In questa fase, che chiude simbolicamente un lavoro che va avanti tutto l’anno, si sceglieranno le migliori etichette per ogni tipologia di vitigno, che saranno poi proposte al pubblico nelle finali di metà agosto.

Si partirà venerdì 7 con i rappresentanti della sottozona Terre di Casauria, per proseguire sabato con le Terre dei Vestini, domenica nelle Colline Teramane e, infine, lunedì 10 a Pescara con oltre 20 cantine artigianali provenienti da ogni angolo della regione.

“Dopo la bellissima esperienza dello scorso anno – ha dichiarato Franco Santini, coordinatore tecnico dell’evento – abbiamo voluto riproporre un confronto trasparente e schietto tra critici e aziende. In tutte le guide e i concorsi enologici in circolazione, il produttore è soggetto passivo: si limita a inviare una campionatura e viene informato dell’eventuale premio, senza sapere come e perché i suoi vini sono stati valutati in un certo modo. Noi ribaltiamo la situazione, e portiamo i produttori a valutare in prima persona il nostro operato e quello dei loro colleghi. Ci vuole coraggio e competenza per esprimere le proprie idee, ma il gruppo di degustazione messo in piedi anche quest’anno è di assoluta qualità: professionisti del mondo del vino con tanti anni di esperienza alle spalle e abituati a interagire nei principali contesti nazionali, che sicuramente sapranno confrontarsi con gli oltre 70 produttori che hanno confermato la loro partecipazione. Ci sarà da divertirsi!”.

Venerdì 7 luglio a sedersi al tavolo saranno le aziende della sottozona Terre di Casauria, la prossima nuova Docg abruzzese. Oltre a valutare lo stato dell’arte delle ultime annate, si proverà a indagare la capacità evolutiva dei vini bianchi di quel territorio, confrontando vecchie e nuove annate. Il giorno successivo ci si sposterà nell’accogliente nuova cantina di Tre Gemme, dove si raduneranno i produttori delle Terre dei Vestini, associazione delle colline pescaresi anch’essa in viaggio verso la Docg. Qui il confronto durerà tutta la giornata, esplorando le tante sfaccettature di questo ampio territorio. Domenica, nell’affascinante contesto dell’Abbazia di Propezzano, sarà la volta delle Colline Teramane, che la Docg invece l’hanno conquistata da un ventennio: qui il gioco sarà un viaggio nel tempo con i rinomati rossi della zona. Un finale davvero unico avrà luogo invece lunedì 10 a Pescara: ospiti del noto ristorante Bacone, si raduneranno oltre 20 piccolissime cantine artigianali, che rappresentano la faccia giovane e alternativa del vino d’Abruzzo. 

Tutti gli aggiornamenti live sull’evento e i resoconti di fine giornata potranno essere seguiti sulle pagine dei giornali del Gruppo Live (marsicalive.it abruzzolive.it) e sul sito ufficiale www.gironidivini.it e sui social dell’iniziativa.




BLUE ECONOMY. La Costa Teramana protagonista

Sabato scorso il convegno organizzato da Camera di Commercio e Marina Militare di Giulianova

Teramo, 26 giugno 2023. Il mare, ponte e risorsa per le comunità”: questo il tema del convegno che si è tenuto lo scorso sabato 24 giugno a Giulianova, organizzato dalla Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia e a cui hanno partecipato tutti gli stakeholder locali.

Il convegno rientra in una tre-giorni di eventi e cerimonie che ha coinvolto tra gli altri due unità navali della Marina Militare e la Fanfara dell’Accademia navale di Livorno.

Insieme al presidente della Provincia di Teramo Camillo D’Angelo erano presenti la presidente della CCIAA del Gran Sasso Antonella Ballone, il sindaco di Giulianova Jwan Costantini, il prefetto di Teramo Fabrizio Stelo ed il sottosegretario Luigi D’Eramo.

Dopo i saluti istituzionali, le tavole rotonde organizzate insieme alla Marina Militare, a cui hanno partecipato i rappresentanti di tutte le istituzioni coinvolte, tra le quali la Regione Abruzzo, l’Ente Porto, la Direzione Marittima di Pescara e l’Azienda Regionale alle Attività Produttive.




PER UNA DEMOCRAZIA PARTECIPATA E SOLIDALE

di Domenico Galbiati

Politicainsieme.com, 26 giugno 2023. Un paese che vede almeno metà degli elettori disertare le urne e, cioè, rinunciare al primo ed essenziale diritto di cittadinanza, è, per forza di cose, un paese fragile.

Il sistema politico-istituzionale, fondato da trent’anni anni a questa parte sul bipolarismo maggioritario, ha progressivamente seminato disaffezione e disagio, determinando una pericolosa inerzia civile.

Il leaderismo esasperato, divenuto comune ad ogni forza politica, ha creato un costume di rapporto diretto tra il capo carismatico ed il cittadino comune, tale da oscurare progressivamente il fondamentale ruolo dei corpi intermedi.

Stiamo regredendo dal popolo alla massa. Da una forma organica di reciproco, solidale riconoscimento tra cittadini, che condividono valori ed obiettivi, che disegnano un comune orizzonte di senso compiuto della vita, verso una struttura sociale atomizzata che consegna ciascun cittadino ad una desolante solitudine.

Da una democrazia vissuta e popolare, solidale e partecipata verso una democrazia che pur salvaguardando i riti e le forme istituzionali che le appartengono, va smarrendo i suoi contenuti sostanziali. Ne sono lampante riprova le gravissime diseguaglianze che attraversando, da cima a fondo, il corpo sociale lo frammentano e lo sfilacciano fino a smarrire ogni elemento di compattezza, di coesione e di reciprocità.

LA CENTRALITÀ DEL PARLAMENTO, LA SOCIETA’ COMPLESSA E LA DEMOCRAZIA DIFFUSA

Contro ogni suggestione presidenzialista o altre forme edulcorate di personalizzazione verticale del potere, noi proponiamo la riscoperta della centralità che la Costituzione repubblicana riconosce al Parlamento e alla democrazia rappresentativa.

Per almeno tre decenni abbiamo sacrificato la rappresentanza alla governabilità. Stiamo raccogliendo i frutti amari di questo errore esiziale. Quando s’inciampa nei fondamentali della politica, la catena di involuzioni che ne derivano è difficile da interrompere.

È giunto il momento di cambiare verso e riconoscere che è vero, piuttosto, il contrario. Solo una limpida e trasparente rappresentanza nelle sedi istituzionali, a cominciare dal Parlamento, delle domande sociali e degli interessi settoriali, degli indirizzi di pensiero, delle letture antropologiche del momento storico e delle relative culture politiche può garantire una governabilità efficace.

Questo è particolarmente vero in una società plurale e complessa, ricca di sfumature ed articolazioni che vanno comprese ed accompagnate nell’alveo delle istituzioni democratiche. Anche attraverso forme di democrazia deliberativa e di partecipazione strutturata al discorso pubblico di cui va arricchito il tessuto civile.

RESTITUIRE L’ ITALIA AGLI ITALIANI E CONTRASTARE LA TENTAZIONE “PRESIDENZIALISTA” DELLA DESTRA

A nostro avviso è urgente adottare una legge elettorale “proporzionale” che chiami i cittadini, soprattutto i più giovani, ad una piena e personale assunzione di responsabilità nei confronti dei destini della nostra comunità nazionale. E possa, in tal modo, riaccendere una passione civile spenta, un vivo apprezzamento per la libertà, per la propria capacità critica, per una reale, personale autonomia di giudizio.

Va superata la tenaglia bipolare che, suggerita dalle leggi maggioritarie, sta soffocando il libero confronto democratico nel nostro Paese.

Il fermo contrasto al presidenzialismo – ove effettivamente la destra avanzasse una tale opzione, destinata ad alterare radicalmente il nostro impianto costituzionale – è la premessa di ogni processo di rivitalizzazione di una cultura e di un ordinamento democratico che sappiano affrontare i nodi della transizione epocale in cui siamo immersi. Al contrario, il presidenzialismo rappresenterebbe una deriva involutiva ed entropica della democrazia, destinata a produrre posture rigide e forme di sclerosi ideologica del potere.

A chi condivida questo nostro pensiero rivolgiamo, fin d’ora, un appello a sviluppare congiuntamente un contrasto, anzitutto culturale, e politicamente attivo – ove si rendesse necessario – contro il presidenzialismo o forme similari di personalizzazione del potere. Sviluppando, altresì, un comune impegno diretto verso forme politiche ed istituzionale adatte a disegnare la democrazia del tempo post-moderno.

Domenico Galbiati

https://www.politicainsieme.com/per-una-democrazia-partecipata-e-solidale-di-domenico-galbiati/




L’OSPEDALE DI VASTO RISCHIA IL COLLASSO

Per Schael va bene. Smetta di fare politica e faccia il manager!

Pronto soccorso vicino alla paralisi per la carenza di personale, i reparti sono nel caos, si rischia la chiusura per inerzia di Asl e Regione, altro che tutto bene. Schael smetta di fare politica per Fratelli d’Italia e faccia il manager

 Vasto, 26 giugno 2023. “Era fine marzo quando il direttore generale della Asl2 di Lanciano-Vasto-Chieti annunciò che avrebbe potenziato personale e servizi del San Pio di Vasto.

È giugno e non solo questo non è ancora successo, ma Schael dice che va tutto bene, quando all’inizio della stagione estiva, un presidio rischia la chiusura perché non riesce a dare risposta all’utenza sanitaria. Il pronto soccorso è ormai arrivato al collasso, la struttura ha perso il 26,5 per cento delle prestazioni dal 2018 a oggi e CUP e i singoli reparti sono dimenticati e abbandonati dalla Regione e dalla Asl dopo le ripetute promesse che entrambe non sono state in grado di mantenere.

Questa è la situazione di Vasto, non quella descritta dal manager che al posto di fare conferenze stampa di natura politica, dicendo quello che il partito che lo ha nominato gli impone, dovrebbe pensare a fare il direttore generale della più grande asl d’Abruzzo, per garantire i livelli di assistenza sanitaria ai cittadini”, commenta duramente la situazione del presidio ospedaliero vastese, uno dei maggiori della costa abruzzese, il capogruppo Pd in Consiglio regionale, Silvio Paolucci.

“Una situazione gravissima, come sottolinea lo stesso sindaco Francesco Menna, che ben conosce i problemi per averli più volte sollevati sia alla Asl, sia alla Regione, tanto da chiedere ora anche una riunione ad hoc del Comitato ristretto dei sindaci Asl e come confermano anche quanti ogni giorno operano nella struttura.

Un quadro tanto grave da sollevare il rischio di chiusura del presidio, se non ci saranno azioni concrete e tempestive per affrontare le tante criticità – rimarca Paolucci – Prestazioni non più garantite e in crollo, interminabili liste di attesa e un Pronto soccorso che doveva essere potenziato mesi fa e dove ci sono solo otto medici in servizio all’inizio della stagione estiva, che a Vasto segna un imponente aumento delle presenze turistiche. I locali dell’emergenza sono angusti e insufficienti sia per i pazienti e sia per gli accompagnatori. La carenza di personale è una vera emergenza e riguarda più reparti: Neurologia; Chirurgia; Ortopedia; Medicina, tutti scoperti per il periodo estivo.

Che senso ha, poi, comprare le attrezzature per abbattere le enormi liste di attesa che ci sono anche a Vasto e che fanno fuggire i pazienti anche da qui, se non c’è il personale che le fa funzionare?

Non solo, per prenotare le prestazioni c’è chi aspetta anche un anno, a prescindere dalla gravità del suo problema, eppure si erano presi impegni. Invece, ovunque, ci sono solo problemi e situazioni irrisolte, nonostante la richiesta di interventi e le denunce che si susseguono da mesi.

Questa è la sanità dell’era Marsilio a Vasto, un quadro verificabile in qualsiasi momento, che non coincide con quella raccontata da Schael, che con le sue dichiarazioni non solo si copre di ridicolo facendo affermazioni imbarazzanti (da incorniciare quella sulla mensa che mancherebbe anche negli altri ospedali), ma manca nuovamente di rispetto a una comunità illusa da mesi da lui e dal presidente Marsilio.

Era pronto a spendere domani, disse in uno dei tour, i 150 milioni del nuovo ospedale, però non ha precisato a quale galassia si riferisse quando ha lanciato questa sfida, perché quello che abbiamo visto accadere finora è che uno dei maggiori presidi del territorio rischia il collasso perché Regione e Asl sono inerti. Con la salute dei cittadini non si scherza”.




VINCE CATALINAS

L’imbarcazione di Pescara vince il trofeo cerasuolo d’Abruzzo Cup 2023

Pescara, 26 giugno 2023. Si chiude anche quest’anno con il classico brindisi rosé la seconda edizione della Cerasuolo d’Abruzzo Cup, l’appuntamento sportivo organizzato dal Circolo Nautico Pescara 2018 in collaborazione con il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo e patrocinato dal Comune di Pescara. Un evento che ha coinvolto più di quaranta imbarcazioni d’Altura e Minialtura per un totale di circa 320 persone d’equipaggio a bordo che hanno partecipato ad invitanti incontri a base di Cerasuolo a terra ma soprattutto che si sono sfidate in mare in due regate, sabato e domenica, partendo dal porto turistico Marina di Pescara, dove è stato allestito il Villaggio Cerasuolo, per dirigersi il primo giorno verso Sud fino ad Ortona e il secondo verso Nord al confine con Montesilvano. Regate molto tecniche dove ha avuto la meglio la capacità tecnica di affrontare un mare formato e vento tra i 14 e i 20 nodi che hanno reso difficili soprattutto le manovre tra le boe.

Vince Trofeo Challenger Cerasuolo d’Abruzzo Cup 2023, Catalinas del Circolo Nautico Pescara 2018 dell’armatore Stefano Di Properzio che ha avuto la meglio su tutti Overall, ossia in tempo compensato, conquistando anche il primo premio della Categoria A. Mentre il Trofeo Autoepi Cerasuolo d’Abruzzo Cup è andato a MGS (CNP2018) dell’armatore Alessandro Pavone nonché presidente del Circolo Nautico Pescara che ha vinto in tempo reale, giungendo al secondo posto nella Categoria A, con a bordo gran parte dell’equipaggio di Celeste 2, vincitrice della prima edizione della veleggiata lo scorso anno. Nella categoria A dopo Catalinas si è piazzata MGS mentre terza è arrivata Piacere 2 (CNP2018) dell’armatore Luciano Leone. Nella categoria B prima Strega 2 (CNP2018) di Alessandro Simionato, seguita da Maeree (Circolo Nautico Sanbenettese) dell’armatore Fabio Sciarra e da Almalibre (Circolo Nautico Migliori di Giulianova) di Marco Deluca. In categoria C primo premio per “Giorgia” (Circolo Nautico Sanbenettese) di Iacopo Mozzoni, secondo per Cecilia (Circolo Velico La Scuffia) di Massimo Cerimele e terzo Mascé (CV La Scuffia) di Roberto Di Nisio.

Nella categoria Minialtura, che ha esordito quest’anno per la prima volta nella Cerasuolo Cup, primo premio a Movida Junior (CV La Scuffia) di Pierpaolo Petrelli seguito da Gattamatta (CV La Scuffia) di Antonio D’Incecco. Piacevoli giornate di sole e ottima cucina coordinata dallo Chef Massimo e innaffiata dal Cerasuolo, vero re delle serate legate all’evento velico, hanno accompagnato questa edizione che ha avuto il supporto di Autoepi (Concessionario Honda, Citroen e Caravan) e partners Rustichella d’Abruzzo, Spiedì, Mercato del Pane, Giosport, Saquella, New York Grafics insieme a Ima Coppe e L’Altroporto. Main sponsor di tutte le iniziative del CNP2018 sono Banca Generali Private e Vittoria Rms.

Prossimo appuntamento velico del Circolo dal 7 al 9 luglio la mitica regata lunga Pescara-Tremiti




MEDAGLIA D’ORO al maggiore Salvatore Cutelli

Martedì, 27 giugno 2023, con inizio alle ore 16:30, nel foyer del Teatro Marrucino, ci sarà la cerimonia della donazione, alla sezione Anpi “Alfredo Grifone m.o.v.m.” di Chieti, per il partigiano della Banda Palombaro, fucilato a Bussi il 14 dicembre 1943

Chieti, 26 giugno 2023. Breve scheda storica del partigiano, il maggiore Salvatore Cutelli

Il maggiore Salvatore Cutelli è nato a Chiaramonte Gulfi (Ragusa) il 10 aprile 1894. Ha  partecipato alle due guerre mondiali. Nel luglio del 1942 gli venne affidato il comando, col grado di maggiore, del 58° Reggimento Artiglieria della Divisione Legnano.

A Chieti il 10 settembre 1943, dopo  lo scioglimento dello Stato Maggiore dell’esercito, anche la Divisione Legnano viene sciolta. Salvatore Cutelli e altri ufficiali della Divisione, ufficiali e soldati sbandati del presidio militare cittadino, elementi civili della popolazione, organizzano la Banda Palombaro, una delle prime  in Italia.    

Per la riconosciuta abilità di comando, Cutelli è assegnato al gruppo che resta in città con funzioni di Comando Centrale: tenere i collegamenti tra i vari nuclei, procurare armi, prendere e mantenere contatti con gli alleati utilizzando alcune radio ricetrasmittenti, aiutare gli ex prigionieri a oltrepassare il fronte.  Dopo il violento attacco tedesco subito dai partigiani a Palombaro il 5 ottobre, Cutelli riorganizza la Resistenza in città con i resti della dispersa banda e con nuovi arruolati, giovani e giovanissimi. Il 27 ottobre entra nel Comitato di Liberazione cittadino, come membro del Comando militare, che agisce affiancato da un Comitato politico.

Il 3 dicembre partecipa a una riunione segreta in una casa alla periferia della città. Sono con lui altri dodici partigiani. Scopo della riunione è l’incontro per preparare azioni di resistenza contro i tedeschi, in previsione dell’imminente arrivo degli alleati. Ma l’incontro è un tranello, ordito da un tenente repubblichino infiltrato e dal famigerato  Pietro Caruso, futuro questore di Roma, a capo di una banda che compie in città rapine a mano armata: i due ufficiali “inglesi” sono tedeschi travestiti; la casa è circondata; nella stanza della riunione irrompono SS e repubblichini armati, uccidono il capitano Trieste Del Grosso e arrestano gli altri dodici.

I prigionieri sono trasportati lontano dalla città, rinchiusi nei locali di una scuola elementare aziendale del Comune di Bussi, interrogati e torturati per nove giorni, per estorcere nomi dei complici, ma  i partigiani non parlano. I dieci condannati dalla corte marziale alla fucilazione, per complotto antitedesco e partigianeria. affrontano con grande coraggio l’esecuzione,  avvenuta la mattina del 14 dicembre 1943 sul Colle della Parata, un’altura poco distante da Bussi.

Un testimone, in un documento, ha scritto: “Il maggiore Cutelli Salvatore, mirabile figura di Soldato e di Italiano, additando ai compagni la soldataglia tedesca armata di fucile mitragliatore, esclama: Ragazzi, ci siamo, ecco il plotone di esecuzione. E per primo salta dall’autocarro, calmissimo, si pone dinanzi agli assassini che esitano e dice. Siamo pronti.  I gendarmi tedeschi  fanno scempio dei corpi, ammucchiandoli dentro una grotta,  fatta saltare con la dinamite.

A fine giugno 1944 i familiari, straziati dal dolore, operano il pietoso riconoscimento delle salme sepolte sotto le macerie.   Dopo  una solenne cerimonia funebre in Piazza Vittorio Emanuele II,   le salme sono sepolte provvisoriamente in un riquadro del Cimitero Comunale. Nel gennaio del 1945 le spoglie di Cutelli e di altri nove partigiani sono tumulate in una cappella gentilizia, temporaneamente, ma vi restano per molti anni.

Nelle pagine di cronaca del primo numero della rivista “senzatempo”, pubblicata a Chiaramonte Gulfi nell’aprile del 2010, abbiamo letto che ai primi di luglio del 1952 la famiglia di Cutelli ha provveduto a trasportare le sue spoglie da Chieti al paese d’origine.  La stampa siciliana ha salutato con orgoglio e profonda commozione il ritorno dell’Eroe, decorato con Medaglia d’Oro al V.M. alla memoria,  esaltandone le virtù militari e il sacrificio supremo.

Il 7 luglio i concittadini gli hanno tributato solenni onoranze, presenziate dalle massime autorità civili, militari e religiose della provincia di Ragusa. La bara, sulla quale sono posati l’elmetto, la sciabola, la sciarpa azzurra, la Medaglia d’Oro e una corona d’alloro, portata a spalla da ufficiali in congedo per la via principale del paese,  è giunta nel piccolo Cimitero Comunale ed è stata tumulata nella Cappella di famiglia, accanto al fratello Vincenzo e ai genitori. Sulla sua tomba è stata collocata una lapide su cui sono incise, a perenne memoria, le seguenti parole: maggiore SALVATORE CUTELLI / medaglia d’oro al V.M./“nato alle opere virtuose – vissuto nel lavoro / morto nella gloria – libertà volle!”

I Comuni di Chieti e di Bussi, subito dopo la Liberazione, hanno onorato il maggiore Salvatore Cutelli e gli altri nove partigiani giustiziati con lui, che hanno combattuto e sacrificato la vita per liberare la propria terra e l’Italia dalla barbarie nazifascista: col concorso dei familiari e del popolo, hanno eretto un cippo sul luogo del martirio e un piccolo artistico monumento in una piazza di Bussi; su entrambi sono incisi i loro nomi. Nel 1971 l’Amministrazione Comunale di Chieti ha intestato a Salvatore Cutelli una strada della città.

Filippo Paziente

Storico e socio Anpi       




L’ESTREMA DESTRA E IL CAMBIAMENTO CLIMATICO

Politicainsieme.com, 25 giugno 2023. Già emerse chiaramente, ai primi tempi della COVID, come si tendesse a formare una posizione mondiale della destra su varie questioni. Con la trimurti Trump, Johnson, Bolsonaro. Impegnati tutti e tre, nel caso specifico del diffondersi della pandemia, in un negazionismo estremo servito solo a provocare milioni di inutili morti in più. Alla fine, abbiamo visto la fine fatta dai tre.

Adesso, in qualche modo, ci risiamo per ciò che riguarda i cambiamenti climatici  e la necessità di modificare il modello di sviluppo. Cosa non indolore e da avviare in modo tale che, se lo vogliamo fatto proprio dall’umanità intera, non sia lasciato indietro nessuno. A partire dai popoli più poveri e dalle fasce sociali più disagiate che stanno diventando una quota crescente nelle società più ricche ed evolute.

La stessa globalizzazione ha, sì, ridotto la povertà mondiale assoluta, e a fronte di un contemporaneo aumento consistente della popolazione, ma si trova più che mai contrastata a seguito dell’emersione di gravissime disparità e disuguaglianze. Quelle per cui oggi la ricchezza dell’umanità è nelle mani di un numero ristretto di persone e famiglie, a dispetto delle condizioni medie della stragrande maggioranza della popolazione. Eppure, oggi sono disponibili risorse tali da essere in grado di assicurare a tutti piena uguaglianza di diritti, di opportunità e di qualità della vita.

Nel frattempo, si è formata di pari passo un’acqua di cultura in cui hanno trovato giustificazione e forza i tanti nazionalismi che, senza molti complimenti, mischiando questioni vere con altre demagogiche, strumentali e ideologiche, hanno avviato una narrazione che, nella realtà, significa conservare un mondo basato su equilibri economici, ambientali e politici, comunque,  vecchi e costruiti sulla disuguaglianza. Moltissimi pagano, vivono nel precariato e subiscono maggiormente i costi che vecchi sistemi di produzione fanno pesare sulla Natura e agli esseri umani che la vivono

L’atteggiamento dei conservatori su tutto ciò è una questione su cui molti analisti si interrogano giungendo, come ha fatto recentemente George Monbiot su The Guardiann, ad affermare che “mentre milioni di persone vengono cacciate dalle loro case a causa dei disastri climatici, l’estrema destra sfrutta la loro miseria per estendere la propria portata. A mano a mano che l’estrema destra guadagna potere, i programmi climatici vengono interrotti, il riscaldamento accelera e sempre più persone vengono cacciate dalle loro case. Se non interrompiamo presto questo ciclo, diventerà la storia dominante dei nostri tempi”.

Monbiot parla di una nicchia climatica da cui potrebbero essere esclusi un paio di miliardi di persone entro il 2030 e 3,7 entro il 2090. Se, ovviamente, non s’intervenisse per contenere l’aumento della temperatura entro 1,5 gradi come auspicato dagli scienziati. Un impegno che, però, è frustrato dai negazionisti e dalla destra in tutto il mondo.

Il negazionismo tende dappertutto a giustificarsi accampando ragioni di libertà, cui spesso viene aggiunto la difesa degli interessi nazionali. E facendo finta d’ignorare che la sommatoria di quegli interessi, spesso destinati ad entrare in conflitto tra di loro, così come ci hanno confermato quasi tutte le guerre degli ultimi millenni, non servono affatto a superare le criticità mondiali che mettono a rischio persino la sopravvivenza della specie umana, o di una sua larga parte.

Così, Monbiot non usa mezzi termini quando scrive: “nel mondo ricco abbiamo ancora delle scelte: possiamo limitare notevolmente i danni causati dal degrado ambientale, di cui le nostre nazioni ei nostri cittadini sono i principali responsabili. Ma queste scelte vengono deliberatamente e sistematicamente bloccate. Gli imprenditori della guerra culturale, spesso finanziati da miliardari e imprese commerciali, considerano anche i tentativi più innocenti di ridurre i nostri impatti come una cospirazione per limitare le nostre libertà. Mentre i governi girano a destra, chiudono le politiche progettate per limitare il collasso climatico. Non c’è mistero sul perché: la politica di estrema destra e di estrema destra è il muro difensivo eretto dagli oligarchi per proteggere i propri interessi economici.

Monbiot si riferisce in particolare a quel che accade negli Stati Uniti: A nome dei loro finanziatori, i legislatori del Texas stanno dichiarando guerra alle energie rinnovabili, mentre una proposta di legge dell’Ohio elenca le politiche sul clima come una convinzione o politica controversa  su cui alle università è vietato inculcare ai propri studenti.

La Florida è uno degli stati degli Stati Uniti afflitto dai cambiamenti climatici. Ma il suo governatore, Ron DeSantis, sta costruendo la propria candidatura alla presidenza sulla scia del negazionismo climatico. Su Fox News, ha denunciato la scienza del clima come politicizzazione del tempo. E, intanto, ha approvato una legge che obbliga le città a continuare a utilizzare combustibili fossili.

Alessandro Di Severo




LA SETTIMANA EUROPEA DELLE OPPORTUNITÀ

Vuolo (FI-PPE): “Abbiamo saputo intercettare e rispondere alle richieste del Sud Italia. Al lavoro per la seconda edizione”

Cava de’ Tirreni, 25 giugno 2023. “Orgogliosa del futuro che stiamo creando. 400 imprenditori incontrati in 4 giorni sono le cifre di un lavoro quotidiano tra Bruxelles ed i territori che da 4 anni va avanti incessante e senza esitazione”.

L’Onorevole Lucia Vuolo, europarlamentare FI/PPE, ha così commentato la EU Opportunity Week che ha chiuso la sua edizione a Cava de’ Tirreni (SA) all’interno del Complesso Monumentale San Giovanni.

La settimana europea delle opportunità è stata un successo. Oltre 400 tra imprenditori, giovani e amministratori pubblici incontrati, 1’800 chilometri di strada in quattro giorni. Cava de’ Tirreni, Cosenza, Corato, Napoli, Salerno, Scafati sono state le tappe dell’evento nato per raccontare non solo le scelte del PPE e quindi le priorità di Forza Italia in Europa, ma anche e soprattutto, grazie al supporto di ben conosciuti professionisti italiani, delle opportunità che l’Unione europea mette a disposizione dei cittadini, imprese e Sindaci del Sud Italia. Erasmus+, Horizon Europe, gemellaggi e reti di città ecco i principali argomenti discussi nel corso dei vari appuntamenti.

“Siamo stati ospitati da ANCE AIES Salerno, da CONFAPI e quindi dalla Fondazione Vincenzo Casillo fino poi ad arrivare a Cava de’ Tirreni a cui ho affidato l’organizzazione ai ragazzi. Sono loro il nostro futuro, ebbene basta tappi e parole belle, i ragazzi crescono con regole e ideali di libertà e merito, se noi Deputati, Amministratori e Imprenditori diamo loro la possibilità. A Cava de’ Tirreni in particola modo c’erano almeno 300 persone, il 70% di loro aveva non più di trent’anni. E tanto basta per essere fieri. Sono certa che il Presidente Silvio Berlusconi sarebbe stato orgoglioso di vedere ragazzi in gamba, parlare di libertà, Europa e atlantismo come anche di imprese e problem solving. Se ci sarà un’altra edizione della settimana europea delle opportunità? Io rispondo che il seme del futuro è stato piantato, si va avanti. Ora, con il supporto di chi come me crede nei giovani, senza riserve e con fatti, allora aiutiamo la pianta a germogliare, mettere radici. Il nostro futuro è già nelle loro mani”.




STELLE NEL FANGO di Francesco Borghese vince

Premio SquiLibri e la borsa di studio Macondo

Francavilla al Mare, 25 giugno 2023. È stata Cristina Rapino, l’Assessore alla Cultura per il Comune, a premiare, nella seconda serata di SquiLibri – Il Festival delle Narrazioni del Direttore artistico Peppe Millanta, il vincitore del Premio Racconti lampo a tema libero: sul podio Stelle nel fango di Francesco Borghese che è anche assegnatario di una delle tre borse di studio messe in palio dalla Scuola Macondo di Pescara che proprio con il Comune guidato dal sindaco Luisa Russo, organizza il Festival.

Questa seconda edizione, come sottolineato anche dall’Assessore ha rivelato una certa sensibilità nei confronti della scrittura che il territorio di Francavilla al Mare ha saputo raccogliere, non è un caso se quest’anno sono stati 166 i partecipanti contro i 78 dello scorso anno.

Sul palco anche la Dottoressa Sara Caramanico, della segreteria organizzativa del Premio oltre che l’autrice del celebre romanzo Fichi di Marzo (Sperling & Kupfer) di Kristine Maria Rapino, accompagnata, nella presentazione della premiazione, dalle letture di Tiziana Tarantelli. Il secondo posto è toccato a Una famiglia inventata di Daniel Monardo, il terzo a Felipe ama il mare di Salvatore Di Fusco.

I vincitori delle Borse di studio messe in palio dalla Scuola Macondo sono anche per Samantha Mammarella con Tutta l’aria del mondo e Fausta Vivarelli con L’uomo dell’ossigeno.

Il Festival gode anche del patrocinio della Regione Abruzzo. Tra i partner ci sono: il Festival di Francavilla Filosofia a Mare, il Touring Club di Pescara, l’Alphaville, Salviamo l’Orso – Associazione per la conservazione dell’Orso Bruno Marsicano.




IL MONDO DI MARIO FRATTI di Goffredo Palmerini

Imminente l’uscita del volume. Il teatro, la vita, le opere e l’indole del grande drammaturgo aquilano, scomparso due mesi fa a New York

L’Aquila, 25 giugno 2023. È imminente l’uscita del volume “Il mondo di Mario Fratti” di Goffredo Palmerini (One Group Edizioni), un tributo verso il grande drammaturgo italiano vissuto a New York e recentemente scomparso. Mario Fratti (L’Aquila, 5 luglio 1927 – New York, 15 aprile 2023) avrebbe compiuto 96 anni il 5 luglio prossimo.

Questo libro sull’insigne autore teatrale conosciuto in tutto il mondo ne racconta la vita e le opere, indole e umanità, grazie alla consuetudine di rapporto e amicizia, di relazioni e incontri, evidenziando valori vissuti e aspetti di quotidianità. Numerose, infatti, sono le settimane che Palmerini ha passato con Mario Fratti, ogni anno facendogli visita a New York dove il drammaturgo viveva dal 1963 e dove aveva insegnato alla Columbia University e poi all’Hunter College. Con lui Palmerini ha svolto iniziative ed eventi culturali significativi alla New York University, all’Italian American Museum, al Westchester Community College e al Westchester Italian Cultural Center di New York, riferiti poi in dettagliati reportage. Come pure le missioni culturali che, insieme a Fratti, il giornalista e scrittore aquilano ha realizzato a Boston, Princeton e Philadelphia.

Mario Fratti è uno degli autori di teatro tra i più affermati al mondo, con un impressionante palmares di riconoscimenti prestigiosi, tra i quali spiccano sette Tony Award, per il teatro come gli Oscar per il cinema.

Quasi un centinaio le sue opere, commedie e drammi, molte delle quali tradotte in 21 lingue e rappresentate in oltre 600 teatri nel mondo, dagli Stati Uniti al Brasile, dal Messico all’Argentina, dall’Australia alla Cina, dal Giappone alla Russia, dalla Corea alla Turchia, come in tutti i Paesi della vecchia Europa.

Il libro vuole dunque essere un omaggio all’Uomo e allo Scrittore, ma anche uno stimolo perché in Italia, in Abruzzo e a L’Aquila, sua amata città natale, si apra un’auspicabile stagione di riflessione e di studio, in campo letterario come in quello accademico, sul valore della cospicua scrittura drammaturgica di Mario Fratti.

Egli stesso, in una lunga interessante intervista di qualche anno fa, parlando di cosa sarebbe accaduto dopo la sua morte, aveva vaticinato una forte valorizzazione dell’intero corpus delle sue opere, anche se in verità il successo per la sua drammaturgia era stato pressoché immediato negli Stati Uniti e poi nel mondo, a differenza di grandi autori di teatro americani – come Tennessee Williams, Arthur Miller, Edward Albee ed altri – che sono stati adeguatamente apprezzati solo post mortem. O come il caso di grandi autori europei – come per esempio Bertolt Brecht, Jean Paul Sartre, Eugene Ionesco -, che in America non hanno avuto l’apprezzamento meritato in Europa, sebbene rispettando una bizzarra equazione secondo la quale in America il drammaturgo europeo conquista una sua reputazione solo se resta “europeo”.

Paul Thomas Nolan, professore dell’University of Southwestern Louisiana, riguardo al singolare caso della drammaturgia di Fratti, ha invece osservato: […] Fortunatamente per il dramma moderno, Mario Fratti ha spezzato questa regola con gran successo. Ha dimostrato che può fondere gli elementi della sua tradizione europea con l’esperienza americana, creando un tipo di dramma che fa onore ad entrambi i continenti. Fratti scrive come nessun autore americano potrà mai, perché porta alla sua comprensione della società americana non solo la compassione e l’indignazione morale di ogni uomo sensibile, ma anche la caratteristica tolleranza e rassegnazione che è presente in scrittori associati in un’antica civiltà. Egli mette anche nei suoi drammi americani qualcosa di più vasto e differente di quanto si trovi nei lavori di Eugene O’Neill, Arthur Miller e Tennessee Williams; ci indica qual è il posto della società americana oggi nel mondo. E, stranamente, Fratti mostra spesso più fede nel sogno americano di quanta ne abbiano gli autori locali, una fede fatta di tolleranza e di pazienza. Mario Fratti sta aiutando gli americani a scoprire il loro paese. […]”

Fratti, con la modestia e l’onestà intellettuale che l’ha sempre contraddistinto, spesso confidava: “Vivere in America mi ha insegnato ad essere più tollerante, più paziente, più oggettivo. Capisco meglio i problemi delle minoranze. Questa società americana, con tutti i suoi problemi e i suoi conflitti, è la società ideale per un drammaturgo”. 

Il libro di Palmerini, in 368 pagine, della drammaturgia di Mario Fratti, del consenso che l’ha premiata a livello mondiale, dei valori umani etici e politici che l’ha ispirata, ne vuole dare un primo significativo saggio. Il volume, presto disponibile nelle librerie e sui principali Store online, reca in apertura un contributo di Presentazione vergato da Valentina Fratti, figlia del grande drammaturgo e anche lei autrice teatrale, regista e attrice. Con il consenso dell’editore, qui di seguito si anticipa la pagina di Presentazione.

PRESENTAZIONE

di Valentina Fratti

Sono veramente lieta di scrivere la Presentazione a questo libro di Goffredo Palmerini, un autentico tributo verso Mario Fratti, del quale proprio Mario sarebbe la persona più contenta. Goffredo è stato il suo migliore amico, gli è stato fortemente legato. Mario lo considerava una persona di famiglia, un fratello. Ed era una gioia per lui ospitarlo alcuni giorni nella sua casa quando Goffredo veniva New York a fargli visita. Era un modo per Mario di informarsi sulla sua città, L’Aquila, fortemente amata.

Mio padre ha sempre apprezzato molto gli articoli che Goffredo Palmerini ha scritto sulla sua attività di drammaturgo, sulla sua scrittura teatrale, sul successo delle sue opere rappresentate in diversi paesi del mondo. Gli piaceva, di Palmerini, quel suo modo di scrivere e di raccontare, così ricco di particolari e suggestivo nel trasmettere emozioni.

Questa intensa raccolta di articoli e di dettagliati racconti delle sue visite a New York e in altre città americane – Philadelphia, Boston, Princeton, Washington – talvolta fatte insieme a Mario, la narrazione degli eventi culturali ai quali insieme hanno partecipato, costituiscono un magnifico bagaglio di ricordi, sul quale Mario con piacere spesso si soffermava, aspettando la successiva visita dell’amico, come è recentemente successo nell’ottobre 2022 quando Goffredo è tornato a trovarlo dopo i tre anni di pandemia.

Sono grata a Goffredo per aver raccontato di Mario Fratti non solo la grandezza del drammaturgo e dello scrittore, il suo contributo rilevante nella vita culturale di New York. Sono grata soprattutto perché, attraverso questi scritti, di Mario racconta la vita di tutti i giorni, dando di lui un’immagine molto fedele della sua grande umanità, dei valori di giustizia sociale e di attenzione verso le classi più disagiate della società che hanno accompagnato tutta la sua vita.

Con Goffredo mio padre aveva molta confidenza e complicità. E le sue giornate più belle e spensierate le ha passate insieme a lui e a Piero Picozzi, l’altro grande amico che con Mario ha condiviso, negli ultimi cinque anni, la vita e le consuetudini di tutti i giorni. Considero perciò questo libro un grande dono, davvero importante per ricordare Mario, l’uomo e il drammaturgo, mio padre.

New York, 20 maggio 2023

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Goffredo Palmerini, nato a L’Aquila il 10 gennaio 1948, è giornalista e scrittore. E’ stato dirigente delle Ferrovie dello Stato nel settore commerciale dell’esercizio. Per quasi trent’anni amministratore della Città capoluogo d’Abruzzo, fino al 2007, è stato più volte assessore e Vicesindaco dell’Aquila. Scrive su giornali e riviste in Italia e sulla stampa italiana all’estero. Suoi articoli sono ospitati su molte testate in Argentina, Australia, Belgio, Brasile, Canada, Cile, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Lussemburgo, Messico, Perù, Repubblica Dominicana, Spagna, Stati Uniti, Svezia, Svizzera, Sud Africa, Uruguay e Venezuela. E’ in redazione presso numerose testate giornalistiche in Italia, agenzie internazionali e all’estero, come collaboratore e corrispondente, in una decina di giornali e riviste.Ha pubblicato i volumi “Oltre confine” (2007), “Abruzzo Gran Riserva” (2008), “L’Aquila nel Mondo” (2010), “L’Altra Italia” (2012), “L’Italia dei sogni” (2014), “Le radici e le ali” (2016), “L’Italia nel cuore” (2017), “Grand Tour a volo d’Aquila” (2018), “Italia ante Covid” (2020), “Mario Daniele, il sogno americano” (2021) – tradotto e pubblicato anche in USA -, “Mosaico di Voci” (2021) e “Il mondo che va” (2022). Nel 2008 gli è stato tributato il Premio Internazionale “Guerriero di Capestrano” per il contributo reso alla diffusione della cultura abruzzese nel mondo. Conferiti nel 2014 il Premio Roccamorice e a Lecce il Premio Speciale “Nelson Mandela” per i Diritti Umani, nel 2017 a Galatone il Premio della Critica Letteraria. Gli sono inoltre stati conferiti Premi alla Cultura a Galatone (2016), a Spoleto e a Montefiore Conca (2019).  Nel 2020 il Premio Nazionale Pratola per la Letteratura e dall’India il riconoscimento di “Scrittore d’eccellenza” dal World Pictorial Poetry Forum. Nel 2021 il Premio internazionale Città di Firenze per la Cultura. Vincitore nel 2007 del XXXI Premio Internazionale Emigrazione per la sezione Giornalismo, gli sono poi stati tributati, sempre per l’attività giornalistica: lo Zirè d’Oro nel 2008, il Premio internazionale “Gaetano Scardocchia” (2017) con Medaglia del Presidente della Repubblica, il Premio Giornalistico Nazionale “Maria Grazia Cutuli” (2017), il Premio Giornalistico dell’Anno 2017 dall’Associazione Stampa italiana in Brasile, il Premio internazionale “Fontane di Roma” (2018) e il Premio internazionale di Letino (2019). Nel 2021, sempre per il Giornalismo, gli sono stati conferiti a Spoleto il Premio “I Grandi Dialoghi”, a Rimini il Premio alla carriera dalla Universum International Academy, a Roma/Washington il Premio Eccellenza Italiana alla carriera, a Cefalù il Premio internazionale Federico II. Da molti anni svolge un’intensa attività con le comunità italiane all’estero. Studioso di emigrazione, è membro del Comitato scientifico internazionale del “Dizionario Enciclopedico delle Migrazioni Italiane nel Mondo” (ed. SER – Fondazione Migrantes, 2014), per la quale opera è anche uno degli Autori. E’ membro di prestigiose istituzioni culturali italiane e internazionali.




STARTUP ITALIA Summit 2023

L’impianto Aciam come modello di economia circolare

L’Aquila, 25 giugno 2023. Sarà un modello per tutta l’Italia l’impianto di compostaggio e digestione anaerobica con produzione di biometano di Aciam. Sarà presentato come esempio di economia circolare e impianto green nell’ambito dell’evento “Startup Italia Summit 2023” che si terrà martedì 27 giugno nella sede dell’università Luiss di Roma.

Startup Italia Summit 2023″ è una vetrina nata per presentare start up innovative, idee green e soluzioni tecnologiche sostenibili. All’iniziativa parteciperanno operatori nazionali e internazionali che operano nel settore dell’innovazione tecnologica dell’ambiente e della sostenibilità, ma anche investitori, banche, fondi nazionali e internazionali interessati a idee innovative e progetti green realizzati nel nostro paese.

“L’invito a presentare il nostro progetto in una così importante manifestazione”, afferma l’amministratore delegato di Aciam Alberto Torelli, “è la testimonianza di come il nostro impianto rappresenti un esempio virtuoso di gestione dei rifiuti, di sostenibilità e di economia circolare”.

Dello stesso avviso anche Umberto Di Carlo, Presidente di Tekneko sistemi ecologici e socio industriale di Aciam. “La società Aciam, che raccoglie nel suo azionariato enti pubblici e privati”, evidenzia Di Carlo, “è un esempio di come il privato e il pubblico possano lavorare efficacemente insieme portando a casa importanti risultati in tema ambientale di sostenibilità  portando lustro e prestigio al territorio marsicano e all’intera provincia dell’Aquila”.




PARTITO CATTOLICO o d’ispirazione cristiana?

di Domenico Galbiati

Politicainsieme.it, 25 giugno 2023. Invocata come Patrona della Vita dai cattolici più cattolici degli altri, la Ministra della Famiglia, Eugenia Roccella, tiene giustamente conto del buon senso e delle leggi dello Stato e viene meno alle attese che in lei sembrano aver riposto i cultori del cosiddetto partito cattolico, di cui pur si conoscono diverse declinazioni.

Non può dispensare i favori, le grazie, men che meno i miracoli sperati da chi opera nel segno della reconquista dei territori occupati dagli infedeli. Vi sono forme di integralismo ottuso che alzano la palla ad altrettanto ottusi laicisti, anch’essi forgiati a tutto tondo.

Di fatto, si alimentano e si sostengono a vicenda. Gli uni si sentirebbero persi senza gli altri, contenti di giocare una partita che si riduce ad uno scontro cieco, il quale, peraltro, assicura il reciproco vantaggio di mantenere vivi ed attivi i rispettivi schieramenti, secondo l’abusata logica dell’ amico/nemico. La quale rappresenta un pericolo esiziale in un momento storico dominato dalla questione antropologica, imposta dalle domande irrinunciabili che l’uomo pone a sé stesso, incalzato dalla cosiddetta tecno-scienza e dalle biotecnologie che ne derivano.

Si rischia di consegnare, dall’una e dall’altra parte, temi delicatissimi ad una deriva che progressivamente li confeziona e li congela in pacchetti di mischia ideologici che oscurano la percezione dei valori umani effettivamente in gioco su queste frontiere.

Tutte le forme di integralismo andrebbero studiate a fondo e ricondotte alle loro ragioni profonde. Spesso hanno a che vedere soprattutto con certi tratti caratteriali di chi le coltiva, tanto sintonici da una parte e dall’altra, quanto contrastanti sono, al contrario, nel merito e nei contenuti per cui militano.

I cattolici che adottano una simile impostazione, in modo particolare, rischiano di arroccarsi in una autoreferenzialità che li condanna ad essere, di fatto, al di là di ogni apparenza, muti o comunque inascoltati di fronte a temi che toccano così immediatamente la loro cultura personalista, in virtù della quale, al contrario, avrebbero molto da dire. A condizione che non se la cantino e non se la suonino tra di loro, confortandosi reciprocamente nella limpida adesione a valori che gratifichino la loro illibata coscienza. Oppure, immaginando di perseguirli attraverso il braccio armato della Legge, piuttosto che testimoniandone, anche sul piano dell’azione politica, la ricchezza umana e civile di cui devono saper dar conto, anche a chi proviene da culture difformi dalla loro.

In questa postura, c’è una forma, si potrebbe dire di egotismo che fa a pugni con quella dimensione di carità intellettuale e di carità politica che i credenti dovrebbero coltivare. Non per cedere, secondo una vulgata del tutto fuori luogo, al compromesso e neppure senza nulla compromettere in una mediazione sbiadita. Ma, piuttosto, facendosi carico dell’onere e della fatica di dire ed argomentare i valori che, in uno con la fede, hanno ricevuto gratuitamente in dono, secondo un linguaggio che ne sappia mostrare quell’ intrinseca ricchezza che li può rendere comprensibili, accettabili, addirittura accattivanti, anche per chi non crede.

La cosa peggiore sta nell’immaginare che la fede piuttosto che un dono sia – pur senza tematizzare l’argomento in tutta evidenza – una sorta di personale accredito che giustifica un certo sentimento di larvata superiorità, scientemente inconfessabile, eppure, a suo modo, confortevole e gradito. Insomma, un che di cui menar vanto o da ergere sui propri vessilli. Senonché, il cristianesimo è incarnazione, anche nel senso dello stare dentro la temperie culturale, sociale e politica del proprio tempo, accettando la fatica – e finanche il rischio – di assumere su di sé la drammaticità delle domande, dei dubbi, delle affannose ricerche che oggi interrogano la nostra auto-comprensione.

È questo l’indirizzo adottato dagli amici che hanno dato vita al partito che abbiamo denominato INSIEME.

Abbiamo attraversato un percorso di confronto, a tratti aspro, con amici che per noi restano tali, anche se non hanno condiviso il nostro orientamento verso una forza organizzata di franca ed esplicita ispirazione cristiana, cioè puntuale e ferma nelle proprie convinzioni ed aperta al confronto con quel vasto pluralismo di visioni e di culture che abita una società compiutamente secolarizzata.

Sappiamo bene di non avere la verità in tasca e sappiamo di doverci confrontare, anzitutto, con noi stessi perché la coerenza con ciò in cui crediamo va conquistata ogni giorno. È quello che abbiamo cercato di fare da quando siamo nati a questa esperienza politica, affrontando espressamente, più e più volte, sul giornale on-line Politica Insieme le cosiddette questioni eticamente sensibili, senza mai discostarci da una puntuale e convinta adesione ai principi della Dottrina Sociale della Chiesa. Accolta non per parti separate, ma nella sua dimensione organica e complessiva.




COLIBRÌ ENSEMBLE: presentata l’undicesima stagione dell’Orchestra da Camera

Solisti, personalità, sperimentazioni e novità assolute con 14 appuntamenti in cartellone, all’Auditorium Flaiano, da ottobre ad aprile 2024

Pescara, 24 giugno 2023. Il Colibrì Ensemble ha presentato la Stagione Concertistica 2023-2024 svelando il cartellone di 14 appuntamenti all’Auditorium Flaiano, ricco di solisti e personalità di rilievo internazionale.

Si parte il 7 ottobre, con Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare.

Di assoluto prestigio è il violoncellista Nicolas Altstaedt, tra i più richiesti e versatili del panorama mondiale, solista con le più autorevoli orchestre al mondo. Ben quattro i pianisti coinvolti che interessano anche nuove generazioni, come Martina Consonni, talenti del territorio ormai affermati, come Leonardo Pierdomenico, musicisti di esperienza e grande sensibilità, come Matteo Fossi, artisti di fama e residenti, come Alexander Lonquich.

Il pubblico avrà inoltre il privilegio di ascoltare due eccezionali strumentisti a fiato: il primo flauto della Bayerische Staatsoper di Monaco, Paolo Taballione e il primo oboe della Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam, Ivan Podyomov, attualmente uno dei migliori oboisti al mondo, vincitore nel 2011 dell’ARD International Competition.

Ma le personalità eccellenti non mancano anche negli appuntamenti che non vedono direttamente coinvolta l’orchestra, come nel caso di The Bass Gang eccezionale poker di contrabbassi, prime parti dell’Orchestra del Teatro alla Scala, dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, dell’Orchestra del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.

Anche quest’anno diverse occasioni di sinergia tra musica e teatro con attori di rilievo e una nuova collaborazione con la prestigiosa e storica realtà di Teatro Immediato e il suo fondatore, Edoardo Oliva. Il Colibrì, reduce dal sold out di Romeo e Giulietta dello scorso aprile, ripartirà nuovamente nel segno di Shakespeare, il 7 ottobre, con Sogno di una notte di mezza estate.

«Ritorniamo al Flaiano come l’avevamo lasciato – sottolinea il direttore artistico, Andrea Gallo – ovvero con i versi di Shakespeare, questa volta insieme alla musica di Mendelssohn, appositamente scritta dal compositore per il teatro».

Musica e teatro insieme anche nell’appuntamento conclusivo della stagione (20 aprile) quando “la notte” sarà invece quella de Le Mille e una notte e del meraviglioso poema sinfonico di Rimskij Korsakov Scheherazade.

Nel cartellone proseguirà l’Integrale delle Sinfonie di Beethoven con la serie Beet’up to nine (Quinta e Sesta sinfonia). Da sottolineare, il 16 dicembre, un programma imperdibile che vede insieme Lo Schiaccianoci di Ciaikovskji e il celebre Secondo Concerto per pianoforte e orchestra di Rachmaninov.

Anche quest’anno la programmazione si spinge oltre i confini della musica classica come nel caso dei Four on six una delle realtà jazz manouche più attive in Italia con centinaia di concerti molti dei quali all’estero. Non mancheranno poi novità assolute ed esperimenti come in Brandebur…jazz, un vero e proprio concerto a due volti.

Sperimentazioni e incursioni troveranno la scintilla nella vera novità assoluta della stagione: la nascita dell’Emmet Club, “il club di una volta”, come cita la descrizione. L’orchestra inaugura un live music club, riservato ai soci, ma aperto a chiunque voglia condividere musica a 360 gradi dal jazz, al blues, al rock, punk, metal, pop e cantautori. Ma l’Emmet non sarà solo musica, il suo palcoscenico ospiterà cabaret, teatro, presentazioni ed altre attività culturali.

«L’Emmet non avrà, almeno per il momento, un unico luogo – spie ga Andrea Gallo – Nsce come un’idea, un format, un abito da indossare in più occasioni. Apparentemente niente di nuovo, anzi, “una cosa di una volta”, vintage, elegante, semplice, ma in fondo rara da trovare al giorno d’oggi. Aprirà le porte il prossimo 20 ottobre».

Il 2023 segna anche un traguardo importante: il Colibrì Ensemble è nato infatti il 28 settembre del 2013, dieci anni fa.

«In pochi ci credevano – ricorda Andrea Gallo – sono ormai dieci anni che Pescara può vantare una propria orchestra. Un’orchestra estremamente apprezzata in tutta Italia e stimata anche oltre i confini nazionali, come dimostrano i solisti e i musicisti che ogni anno arrivano sul palco del Flaiano».

«Quest’anno – continua la presidente Gina Barlafante – l’Auditorium Flaiano che con i suoi 490 posti tempo fa ci sembrava difficile da riempire, ci è stato stretto in più di un’occasione. Anche questo è un grande risultato, un segnale che ci spinge ad andare avanti con entusiasmo».

L’orchestra può contare su un pubblico in grande ascesa, la campagna abbonamenti è già a buon punto e viaggia ormai verso il traguardo dei trecento abbonati. È possibile effettuare l’acquisto online sul sito Diyticket.it o presso i punti vendita in città.




VIENI, C’È UNA STRADA NEL BOSCO…

Pescara, 24 giugno 2023. A passarci a piedi o in bici, essendo ancora interdetta alle auto, così viene da canticchiare lungo i 600 metri di strada realizzati all’interno della Riserva Dannunziana, a completamento del cosiddetto Pendolo, l’ampio asse viario di veloce scorrimento automobilistico realizzato a mo’ di circonvallazione interna della città con l’obiettivo di liberarla dal traffico di attraversamento. Senonché questo tratto finale è largo solo 8 metri, a differenza dei 15 di quello più a nord ovest, e ha già incorporato il limite 30: qui dovranno passare, stando ai dati del PGTU, circa 10 milioni di veicoli l’anno.

All’interno della Riserva: è lì che è stata realizzata la strada, non all’esterno e neanche nelle adiacenze, come sarebbe stato logico aspettarsi, optando per la banale sovrapposizione alla preesistente Via Pàntini. Invece si è scelto di abbattere un pezzo marginale dell’area protetta: circa 50 alberi, querce e soprattutto pini. Perché?

La risposta è stampata su un cartello, non di cantiere come dichiarato dall’autore dello stesso, che da quelle parti e da quella tempo fa ancora bella mostra di sé. “Sono quelli che hanno redatto il Piano di Assetto Naturalistico (PAN) della Riserva Dannunziana ad averlo deciso, già 15 anni fa”, sembrano recitare grafica e testo, elaborati proprio da chi, alle prime luci dell’alba del 31 maggio di due anni fa, presidiava i lavori di apertura del tracciato per conto dell’ente appaltante, il Comune. Durante i preparativi ne ostentava, su FB, la cura e la precisione temporale, valutando come interessante anche l’ipotesi di farne dei volantini da distribuire ai cittadini.

Il cartello una volta o l’altra verrà rimosso, spero, o quanto meno lo auspico. Quella che invece resterà sarà la ferita inferta alla pineta, prima togliendo uno strato protettivo esterno, poi staccandone un lembo e infine aprendo il varco alla contaminazione automobilistica. Poi magari quelli che ci passeranno diranno anche: “Che bella questa strada nel bosco!”

Giancarlo Odoardi – Ri-media.net

Direttore Editoriale – Web Content Editor




EMERGENZE AMBIENTALI

Con l’evento Anche tu sei la protezione civile chiude il Progetto europeo Firespill da 16 milioni di euro sulle. Abruzzo laboratorio di buone pratiche per la salvaguardia del territorio e la sicurezza dei cittadini: creato un Bot su Telegram per segnalare incendi e calamità

Castilenti, 24 giugno 2023 Formazione, innovazione tecnologica e condivisione di protocolli d’intervento in ambito di emergenze ambientali: sono i tre filoni che hanno caratterizzato il progetto europeo Firespill, rivolto alle regioni del bacino Adriatico, finalizzato a prevenire ed arginare al meglio il rischio sismico, gli incendi boschivi e l’inquinamento delle acque dell’Adriatico, coinvolgendo le comunità locali in modo attivo.

Il Consorzio Punto Europa (Cope), partner del progetto del valore complessivo di 16 milioni di euro, ha presentato questa mattina nel convento di Santa Maria di Monte a Castilenti (Teramo), alla presenza delle più importanti autorità militari e civili del territorio intervenute per l’occasione, i risultati di Firespill nell’ambito di una iniziativa organizzata in collaborazione con l’Associazione Volontari della Protezione Civile Gran Sasso.

Il progetto è nato dalla cooperazione interregionale Interreg V Italia- Croazia, che ha coinvolto 13 Regioni adriatiche, e la sua attuazione da parte del Cope sul territorio ha avuto come destinatari le Istituzioni, i Volontari e la popolazione attraverso la formazione specialistica, l’informazione capillare e soprattutto il coinvolgimento delle scuole per creare una collaborazione proattiva ed interattiva.

Un cambio di prospettiva in tema di emergenze ambientali che vede i cittadini non più “potenziali vittime” degli eventi ma consapevoli, partecipi e responsabili. Se per i Volontari l’azione è stata incentrata sulla formazione, per la popolazione civile ci si è concentrati sul concetto di “sensori attivi”, sentinelle cioè capaci di trasferire ai Volontari chiamati ad intervenire in una emergenza un quadro puntuale e preciso del contesto di intervento operativo.

A questo scopo il Cope ha realizzato un Bot, attivato sul canale social Telegram (denominato FirespillBot), tramite il quale è consentito alla popolazione di effettuare apposita segnalazione fornendo i propri dati (nome e numero di cellulare), la posizione geolocalizzata, ed altre informazioni essenziali (foto, video, etc.) per individuare il luogo esatto dell’evento emergenziale.

Il progetto inoltre ha consentito di avviare un processo che tende a uniformare i protocolli di intervento tra Protezioni civili di diverse regioni e nazioni così da operare in maniera coordinata e condivisa, migliorando la comunicazione tra corpi e condividendo le migliori pratiche a livello internazionale.

“Grazie al progetto Firespill – ha spiegato il Presidente del COPE Filippo Lucci – tutti i Volontari della Protezione Civile che hanno conseguito l’abilitazione ad intervenire negli incendi durante i corsi di formazione attivati dal Consorzio Punto Europa, avranno in dotazione i dispositivi di protezione individuale di ultima generazione. Questa attività consentirà a molti Volontari specializzati di poter intervenire in maggior numero e in sicurezza già nella stagione estiva 2023 per contrastare il dilagante fenomeno degli incedi boschivi”.

“Non sono voluto mancare ad un evento così importante – dichiara il Direttore Regionale della Protezione Civile dell’Abruzzo Dr. Mauro Casinghini – che coniuga valorizzazione delle risorse di Protezione Civile, innovazione degli strumenti a tutela del territorio e coinvolgimento proattivo della cittadinanza, nell’ottica dell’efficientamento della capacità operativa dell’organizzazione dei volontari”.

L’Assessore regionale alla formazione della Regione Abruzzo, Dr. Pietro Quaresimale, ha sottolineato il valore strategico della formazione in una Regione particolarmente fragile sotto il profilo ambientale.

“Grazie al Consorzio Punto Europa – ha dichiarato il Direttore generale della Asl di Teramo Maurizio Di Giosia – per la qualità della progettazione europea a favore del nostro territorio e ai volontari di protezione civile per l’instancabile lavoro durante la trascorsa pandemia”.

Particolarmente toccante è stata la testimonianza della volontaria di Protezione civile Antonella Calabrese, intervenuta a supporto della popolazione, in occasione della recente alluvione in Emilia-Romagna, che ha raccontato un’esperienza di straordinaria accoglienza ed empatia, da parte di chi aveva perso tutto, e della vicinanza dimostrata ai corpi provinciali teramani intervenuti sul territorio.

Il convegno Anche tu sei la Protezione Civile di Castilenti è stato anche l’occasione per consegnare 37 riconoscimenti di merito ai Volontari di Protezione civile delle Associazioni del territorio intervenuti nelle ultime settimane in Emilia Romagna in seguito alla recente alluvione e annunciare la consegna, nelle prossime settimane di 45 dispositivi di protezione individuale ai Volontari che sono risultati abilitati a seguito dei corsi di formazione specialistica in antincendio boschivo organizzati dal Consorzio in seno al progetto Firespill.




INTELLIGENZA ARTIFICIALE: Chieti al quarto posto in Italia per lavoratori a rischio

Studio Confartigianato: “Abruzzo primo in classifica, oltre 100mila gli addetti esposti”.

Chieti, 24 giugno 2023. La provincia di Chieti è al quarto posto in Italia per numero di addetti di imprese che operano in settori ad alto rischio automazione. Sono 36.048, pari al 35,5% degli occupati sul territorio provinciale. Lo stesso dato colloca l’Abruzzo al primo posto della classifica, con 100.574 addetti con alta esposizione all’impatto dell’intelligenza artificiale, pari al 31,1% del totale. È quanto emerge da un’indagine del Centro studi di Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila, che ha analizzato l’elaborazione “Intelligenza artificiale e rischio automazione: impatto su lavoro e imprese” curata dalla Confederazione nazionale su dati Istat e Ocse.

Dopo Chieti, per numero di addetti ad alto rischio, c’è la provincia di Teramo (26.697 occupati, pari al 33,7%), che si colloca al settimo posto della classifica nazionale. Percentuali più contenute nelle province di Pescara (23.296 addetti, 26,9%), al 47esimo posto, e L’Aquila (14.533, 25,8%), in 66esima posizione.

Analizzando i dati relativi alle imprese, in provincia di Chieti sono 4.391, pari al 16,5% del totale, quelle esposte ad alto rischio, dato che colloca il territorio al 20esimo posto della classifica nazionale. Nell’Aquilano, 44esima posizione, sono 3.369 (15,6%). In provincia di Teramo, decima posizione, sono 4.215 (17,3%) e in provincia di Pescara, 20esima posizione, sono 4.391 (16,5%). In Abruzzo le imprese esposte ad alto rischio sono 15.679, pari al 15,7% del totale, dato che colloca la regionale al quinto posto della classifica.

Se i dati complessivi collocano l’Abruzzo nella parte alta della classifica, migliore è la situazione prendendo in considerazione solo l’artigianato. Teramo è in 43esima posizione, con 5.510 addetti ad alto rischio (35,9% del totale), Pescara al 53esimo posto (4.575 addetti, 35%), Chieti al 69esimo (5.090, 33,3%) e L’Aquila in 101esima posizione (3.196, 28,3%). A livello regionale, l’Abruzzo si classifica 16esima, con 18.370 addetti ad alto rischio, pari al 33,4% del totale. In conclusione, il 18,3% degli occupati esposti a rischio lavora nell’artigianato.

In Abruzzo, inoltre, ha effettuato investimenti nell’intelligenza artificiale il 6,1% delle imprese e il 5,2% delle piccole imprese. Prevede di investire nell’IA il 14,9% delle imprese e il 13,7% delle piccole imprese, dato superiore alla media nazionale.

“Siamo da tempo impegnati per sostenere la digitalizzazione delle imprese, anche attraverso il nostro Digital Innovation Hub – afferma il presidente di Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila, Camillo Saraullo – La transizione digitale è un processo ineludibile e nessuna impresa, neppure la più piccola, può sottrarsi ad esso. Il digitale, però, non va inteso come un elemento che consente di ridurre posti di lavoro, ma piuttosto deve rappresentare un sostegno alle attività artigiane, uno strumento che consenta di tenere alto il valore delle produzioni. Le capacità degli artigiani sono insostituibili. Non esiste intelligenza artificiale che possa sostituire l’intelligenza artigiana”.




ZENNARO SI ARRAMPICA sugli specchi!

Le dichiarazioni di Elvezio Zunica, Italia Viva Val Vibrata, sull’Ospedale di Sant’Omero

Sant’Omero, 24 giugno 2023. Come può un ex deputato della Repubblica italiana dichiarare “…al paziente a cui poco importa se l’unità operativa si chiama UOS, UOSD o UOC…” come a far intendere che sia la stessa cosa?

Come può Zennaro non sapere che i relativi Direttori di Unità Operativa Semplice, Unità Operativa Semplice Dipartimentale e Unità Operativa Complessa vengono scelti con procedure diverse?

Il Direttore di Unità Operativa Complessa (il vecchio “Primario”) viene individuato a seguito di concorso pubblico a cui possono partecipare professionisti provenienti da qualsiasi parte d’Italia; quello di Unità Operativa Semplice Dipartimentale, invece, viene scelto dal Direttore Generale tra i professionisti afferenti ad uno specifico dipartimento della Asl in questione; il Direttore di Unità Operativa Semplice, infine, viene indicato dal Direttore di Unità Complessa, tra i medici che operano in questa, nell’ambito quindi di una cernita ancora più ristretta.

E’ ovvio che una Unità Operativa Complessa, già per il meccanismo di selezione, avrà maggiori chances di avere un Direttore più qualificato, una condizione che comporta maggiore autonomia ed una migliore qualità assistenziale.

Sempre Zennaro, inoltre, dichiara che “Come Lega a tutti i livelli con i nostri amministratori vigileremo affinché il presidio ospedaliero della Val Vibrata venga tutelato essendo un’infrastruttura strategica per la provincia di Teramo e, soprattutto, per i cittadini che vivono nel territorio della Val Vibrata”. E allora ci sorge spontaneo chiedere all’ex deputato leghista:

–              Perché in questi 4 anni di Governo Marsilio i 13 posti letto di Lungodegenza, previsti nel Piano Sanitario ancora vigente, non soni mai stati attivati?

–              Perché non è stata riattivata la parto-analgesia?

–              Perché si parla oramai da anni della nuova Risonanza Magnetica, ma ad oggi ancora non si sa dove collocarla?

–              Perché il Pronto Soccorso di Sant’Omero, che pur essendo secondo solo a Teramo quanto a numeri di accessi, ha la dotazione più bassa di personale medico?

–              Perché c’è un unico capo-sala per Medicina, Chirurgia ed Ortopedia?

Zennaro prova solo a gettare fumo negli occhi dei cittadini, nel leggere le sue dichiarazioni avvertiamo un evidente tentativo di arrampicarsi sugli specchi per provare a difendere l’indifendibile!

In questi 4 anni di Governo Regionale i fatti ci dicono che l’Ospedale di Sant’Omero ha solo subito penalizzazioni e declassamenti.

La verità è una ed una sola: con la nuova Rete Ospedaliera Chirurgia generale e Ostetricia-Ginecologia saranno declassate da Unità Operative Complesse a Unità Operative Semplici Dipartimentali, e questo sarebbe l’inizio della fine per i suddetti reparti e di conseguenza per l’intero ospedale che passerà da 4 a 2 Unità Operative Complesse.

Elvezio Zunica – Coordinamento Italia Viva Val Vibrata




A PASSO DI DANZA la versione estiva

Organizzato dalla Pro Loco unitamente al Laboratorio di Danze Popolari dal Mondo

Casalbordino, 24 giugno 2023. Nuovo appuntamento con A passo di danza a Casalbordino. Dopo il grande successo e riscontro dell’evento organizzato in occasione della Giornata Internazionale della Donna la Pro Loco di Casalbordino, unitamente al Laboratorio di Danze Popolari dal Mondo, propone una versione estiva della serata di danza.

L’appuntamento, patrocinato dal Comune di Casalbordino ed inserito nel cartellone estivo, è per lunedì 26 giugno alle ore 18.30 sul lungomare presso la “Stella del Sud”. L’evento sarà presentato da Lina Margiglio ed interverranno il presidente della Pro Loco Nicola Tiberio e l’assessore al turismo Paola Basile. L’ingresso sarà libero e si concluderà con un rinfresco finale.




I TEMI DELLA TRASFORMAZIONE DIGITALE

Confindustria Chieti Pescara incontra imprese e studenti

Pescara, 24 giugno 2023. Si è concluso con l’incontro dedicato al tema Dall’intelligenza artificiale al Change Management. Cambiamento come opportunità il percorso formativo che ha visto insieme imprese e studenti sui temi della trasformazione digitale, con oltre 150 partecipanti in presenza e on line.

Quattro in tutto gli incontri denominati Digital Talk rivolti alle imprese ma anche agli studenti e alle studentesse dell’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti Pescara degli ITS (Istituti Tecnici Superiori) ITS MO.ST. – Academy per la Mobilità Sostenibile nel Trasporto delle Persone e delle Merci – ITS Academy Sistema Meccanica & Informatica.

Questo percorso sulla cultura digitale ha voluto approfondire modelli, metodi e strumenti della Digital Transformation.

Il perché ce lo spiega Paolo De Grandis, Presidente della Sezione Servizi Innovativi di Confindustria Chieti Pescara: “Oggi la sfida della trasformazione digitale è una priorità in tutte le aziende, nessuna può considerarsi esclusa. Il PNRR prevede la digitalizzazione all’interno della prima missione, mettendo a disposizione poco meno di 50 miliardi di euro per modernizzare il Paese. Mancano però le persone che possano governare con specifiche competenze questa rivoluzione. Per rispondere a questa sfida Confindustria Chieti Pescara con il Comitato Piccola Industria e la Sezione Servizi Innovativi ed il patrocinio di ItAIS ha voluto impegnarsi per sviluppare consapevolezza nelle giovani generazioni e allo stesso tempo competenze e skills immediatamente spendibili per le imprese.”

Alessandro Addari, Presidente Comitato Piccola Industria Confindustria Chieti Pescara ha aggiunto: “Un percorso gratuito, come nello spirito della nostra Associazione datoriale, che ha tra i propri obiettivi quello dello sviluppo della cultura di impresa e dell’orientamento delle nuove generazioni verso le opportunità offerte dal mercato del lavoro. Abbiamo riscontrato grande interesse soprattutto perché abbiamo approcciato concretamente temi di grande attualità come il ruolo di innovazione e digitalizzazione nell’impresa di oggi per creare un futuro sostenibile, Industria 4.0 e modelli di business per il futuro, Business Intelligence e Data Science per elevare le prestazioni aziendali”.

Sono intervenuti portando la loro testimonianza manager e imprenditori di realtà aziendali all’avanguardia: Andrea Consalvo, Key Account Manager Apra SpA, Camillo Zulli, Direttore Generale BIO Cantina Orsogna, Andrea Buccella – Componente Comitato Piccola Industria Confindustria Chieti Pescara; Cesidio Ludovisi – Project Manager Z3Engineering; Andrea Pasquini – ICT Manager TAIM srl; Paolo Campana – Vice Presidente di Confindustria Chieti Pescara, Sante Allegrini – Team Leader Business Intelligence – Ecoh media srl, Claudia Rasicci – Responsabile CRM Magazzini Gabrielli SpA, Valeria Gaetani – Customer Analyst Magazzini Gabrielli SpA, Rita Annecchini – Componente Comitato Piccola Industria di Confindustria Chieti Pescara; Enrico Perticone, Componente Comitato Piccola Industria Confindustria Chieti Pescara; Francesco D’Addario, Amministratore Unico Oltrematica srl, Giovanni Farchione, COO Lexcapital srl, Riccardo Di Nisio, CEO Diskover srl.

Gli incontri sono stati moderati da Stefano Za, Professore Associato Dipartimento Economia Aziendale Ud’A e Presidente ItAIS.




PASSAGGIO DEL MARTELLETTO: Gianluigi Candelori subentra a Genny Mummolo

Cambi al Lions Club Roseto degli Abruzzi Valle del Vomano

Roseto degli Abruzzi, 24 giugno 2023. Gianluigi Candelori è il nuovo Presidente del Club Lions Roseto Degli Abruzzi Valle del Vomano. La cerimonia del “Passaggio del martelletto”, con cui si conclude ufficialmente l’anno sociale, si è celebrata giovedì 22 giugno 2023, nel corso della conviviale che si è svolta nel ristorante L’Anfora di Basciano alla presenza di soci e amici del Club.

“Gianfranco è stato un eccellente vice presidente nell’ultimo anno” ha detto la presidente uscente Genny Mummolo, nel suo discorso del passaggio di consegne, “agendo in totale sintonia con lo spirito lionistico, operando con serietà e determinazione, e sono sicura che guiderà questo Club verso sempre maggiori successi”.

Hanno fatto da corona alla cerimonia i soci del Club, i loro familiari, gli amici e rappresentanti Lionistiche e civili. Tra questi Simona Di Felice Consigliere comune di Roseto degli Abruzzi

La Past president Genny Mummolo ha dedicato il suo intervento ad un rapido excursus delle numerose attività sociali svolte dal Club in questo anno che si sta concludendo, formulando un augurio partecipato di buon lavoro nell’interesse del territorio.

“Sono molto onorato di assumere la presidenza del mio Club”, ha detto Gianluigi Candelori, “oltre a donare in senso materiale, compito dei Lions è quello di sostenere lo sviluppo sociale e culturale della realtà di cui facciamo parte. Il prossimo anno sarà all’insegna della collaborazione, incentrato sulla realizzazione di importanti progetti dedicati alla salute, all’ambiente, alla solidarietà, con particolare attenzione al nostro territorio”.

Questa la squadra che affiancherà il Neopresidente:

Past President Genny Mummolo

I Vicepresidente  Donatella Croce

Il Vicepresidente  Silvana De Sanctis

Segretario   Nadja Ettorre

Tesoriere Silvana De Sanctis

Cerimoniere Fedele Di Domenicantonio

Censore  Leo Franchi

GMT (Pres. Commissione Soci) Gualberto Mancini

GST (Coordinatore Services) Daniela Faraone

Comunicazione:  Mirella Lelli

Consiglieri:  Licia Petrella, Graziano Rampa, Maurizio Zitti, Elvira Grilli, Willy Barlafante

Revisori: Antonella Coduti, Maria Teresa Valleriani, Antonio Di Clemente.




SCHAEL VIVE SU UN MONDO PARALLELO

Le dichiarazioni di Marongiu PD Chieti

Lanciano, 24 giugno 2023. La provincia di Chieti sta vivendo un momento difficilissimo in tema di offerta sanitaria e di salute e sorprende davvero la verve di Schael che invece di prendere atto delle difficoltà e magari raccontare le azioni che si stanno provando a introdurre, sparge fumo dicendo che va tutto bene e dei miracoli che avrebbe compiuto in questi anni.

Eppure, nella parte a sud dell’Abruzzo, negli ospedali di Lanciano e Vasto, classificati Dea di I livello, si è registrato il più grosso passo indietro in tema di prestazioni ospedaliere dal 2018: parliamo del -30% a Lanciano, -27% a Vasto per non parlare di Ortona che dopo tutta la propaganda fatta dalla destra negli anni scorsi ha visto crollare le prestazioni del 46%.

La situazione, inoltre , del CUP in provincia di Chieti è fuori controllo con problemi fintanto sulle reti informatiche interne ed esami quasi impossibili da prenotare. Per non parlare della gravissima situazione del pronto soccorso a Vasto e Lanciano dove manca personale e le persone sono costrette ad attese enormi.

I presidi ospedalieri di questa parte di Abruzzo si reggono solo grazie all’abnegazione e generosità dei medici e degli operatori, talvolta bistrattati, come accaduto con l’assurdo attacco di Schael agli operatori del Cup che ha scatenato la reazione delle sigle sindacali.

Dall’azienda ci si aspetterebbe un atteggiamento serio e  pragmatico e non di fare il braccio armato della propaganda della destra di Marsilio in previsione delle prossime regionali gettando fumo e seguendo una massima politica di anni fa: se non puoi convincere, confondi.




PREGHIERE E RINGRAZIENTI

Le vere raccomandazioni vanno vissute, prima che comprese

L’invito a non sprecare le parole nella preghiera può sembrare strano, forse duro, ma il Padreterno conosce l’intimità di ognuno. Inutile perdersi, dunque, nelle richieste personali cercando di piegare alle nostre volontà i disegni divini.

Nel Padre Nostro, la preghiera delle preghiere, emergono le categoriche, giuste ed illuminanti indicazioni.

Padre Nostro, dunque non Padre mio; ecco l’incredibile relazione con chi ci vive intorno.

Un dono imponente verso il quale possiamo rivolgere solo un piccolo e misero ringraziamento.

Un ringraziamento, comunque, vero e profondo a tutti quelli che sono vicini nel cuore, nella mente e nella vita per condividere il pane quotidiano: abbiamo bisogno di poco, di quanto basta, non abbiamo bisogno di più.

La felicità: volerci bene, fidarci dell’Eterno …

nm




AL VIA LA CERASUOLO D’ABRUZZO CUP

Pescara, 24 giugno 2023. Con la vela all’insegna del rosé Questa mattina prende il largo la seconda edizione della “Cerasuolo D’Abruzzo Cup”, la veleggiata dedicata alle imbarcazioni d’Altura, e da quest’anno anche di Minialtura, nata all’insegna del colore rosa del Cerasuolo e organizzata dal Circolo Nautico Pescara 2018 in collaborazione con il Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo e il patrocinio del Comune di Pescara.

Con l’obiettivo di unire lo sport, inteso come competitività e divertimento, con la valorizzazione delle eccellenze vitivinicole ed enogastronomiche locali, questa mattina oltre 40 barche, per un totale di circa 300 partecipanti, partono per la prima delle due gare previste, quella più lunga, che da Pescara arriva ad Ortona e ritorno a ridosso delle piattaforme.

Sarà possibile ammirare gli equipaggi che sfilano in mare dalla panoramica passeggiata di Ortona. Ma occhio alle previsioni meteo che parlano di vento fino a 20 nodi, situazione che potrebbe rendere la gara molto impegnativa. La flottiglia più folta per numero di partecipanti arriva da Giulianova e supera addirittura per numero di barche quella di Pescara.

I regatanti sono arrivati anche da Riva del Garda e da San Benedetto oltre che da Ortona e Pescara. Il Trofeo Challenger, ossia quello che si passa di mano ogni anno, è detenuto da “Celeste 2” del Circolo Nautico Pescara 2018 che ha vinto la prima edizione della veleggiata e che quest’anno non può gareggiare, ma tutto l’equipaggio sale su un’altra barca, pronto a sfidare gli avversari. Tra le iscritte alla “Cerasuolo D’Abruzzo Cup” si contano quest’anno anche barche molto veloci tecnicamente.

La novità del 2023 è l’aggiunta della categoria Minialtura. Briefing per le ultime notizie dal mare alle 9 con colazione del Mercato del Pane e Saquella Caffè e poi si parte. La sera per gli equipaggi cena a base di carne di Spiedì accompagnata dalle focacce di Mercato del Pane, il tutto ovviamente innaffiato dal rosé. Per le 18 è prevista la richiestissima masterclass dal titolo “Conosciamo il Cerasuolo” con la sommelier Emanuela Corneli, a cura del Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo.

Domani , domenica, seconda ed ultima giornata di veleggiate con percorso sulle boe verso Nord considerato tecnicamente impegnativo per gli equipaggi. All’arrivo pasta-party e premiazioni con trofei per ogni categoria. La Cerasuolo d’Abruzzo Cup ha anche il supporto di Autoepi (Concessionario Honda, Citroen e Caravan) e suoi partners sono: Rustichella d’Abruzzo, Spiedì, Mercato del Pane, Giosport, Saquella, New York Grafics. Partecipano anche Ima Coppe e L’Altroporto. Main sponsor delle iniziative del CNP2018 sono Banca Generali Private e Vittoria Rms.




INCONTRO A SCOPO BENEFICO dedicato al networking referenziale targato BNI

Il prossimo 30 giugno ad Atri tutti i capitoli BNI d’Abruzzo si incontreranno per un appuntamento dedicato alla formazione imprenditoriale, allo scambio di referenze e al networking aziendale. L’intero ricavato sarà devoluto in beneficienza in favore dell’assistenza alle persone affette da fibrosi cistica.

Atri, 24 giugno 2023. Si svolgerà il prossimo venerdì 30 giugno ad Atri l’evento dedicato al networking referenziale organizzato da BNI, Business Network International. Tutti i capitoli d’Abruzzo si riuniranno all’Hotel Du Parc a partire dalle ore 14:30, per una giornata di formazione imprenditoriale, scambio di referenze, analisi dei risultati raggiunti e, soprattutto, impegno sociale.

L’intero ricavato dell’iniziativa, infatti, verrà devoluto alla Lega fibrosi cistica Abruzzo, che si occupa di assistere le persone affette da questa patologia.

BNI è un’organizzazione internazionale attiva dal 1985 che riunisce oltre 300 mila imprenditori sparsi in tutto il mondo interessati allo scambio di referenze. I membri dei circa 9 mila capitoli presenti in tutto il globo si scambiano contatti ed informazioni con la finalità di accrescere il proprio business attraverso la formula givers gain: dare, per ricevere.

Scambiando referenze e testimonianze e mettendo in contatto le aziende con la propria rete lavorativa, gli imprenditori aiutano altri imprenditori a trovare nuovi clienti e sfruttare nuove potenzialità del mercato.

La finalità di BNI è la crescita collettiva dei propri membri; pertanto, in ogni capitolo è ammesso un solo rappresentante per ogni settore lavorativo, al fine di non creare concorrenza interna. In ogni capitolo, dunque, potrà esserci una sola azienda per ogni categoria: ad esempio, può esserci una sola azienda di marketing, oppure una sola industria elettronica e via discorrendo.

La giornata di venerdì 30 giugno si dividerà in due parti, una dedicata alla formazione e un’altra più improntata verso lo scambio di referenze. L’appuntamento si aprirà con le interviste a Paola d’Amario, titolare di Pan Ducale, Erika Rastelli di Aran Cucine e Piero Pavone, ceo di Hadrianum srl. I tre imprenditori illustreranno il proprio percorso e le sfide che hanno dovuto superare lungo il cammino.

Successivamente prenderà la parola il relatore dell’evento, Marcello Boccardo, che tratterà l’argomento Relazione e fiducia come driver di crescita. Al termine del suo intervento, verranno illustrati i risultati raggiunti nel corso dell’ultimo anno dai membri e dai capitoli del BNI presenti in Abruzzo e saranno premiati coloro che avranno dato maggior impulso al business regionale attraverso referenze e contatti.

Dopodiché, la giornata proseguirà con la fase dedicata al networking referenziale, prima con i tavoli di lavoro e poi durante un aperitivo. I membri dei capitoli del BNI d’Abruzzo avranno così la possibilità di conoscere altre realtà alle quali chiedere, e fornire, contatti, referenze ed informazioni.

L’appuntamento è fissato dunque per il prossimo 30 giugno alle ore 14:30, quando comincerà la registrazione degli ospiti che parteciperanno all’evento, all’Hotel Du Parc di Atri. Il costo è di 35 euro e l’intero incasso sarà devoluto all’assistenza alle persone affette da fibrosi cistica.




LA PASTORIZIA NEL REGIO TRATTURA tra tradizione e innovazione

Celano, 24 giugno 2023. L’Associazione Regio Tratturo Celano-Foggia, nella sua seconda edizione della Festa della Transumanza, presenta il convegno: “La pastorizia oggi nel Regio Tratturo Celano-Foggia tra tradizione e innovazione”

L’incontro si terrà il 1° luglio 2023 alle ore 16:30, presso la Chiesa Sant’Angelo a Celano.

Presenzieranno: il dott. Gesualdo Ranalletta, presidente Associazione Regio Tratturo Celano -Foggia; l’ing. Settimio Santilli, sindaco Città di Celano; il dott. Roberto Santangelo, vicepresidente Consiglio regionale d’Abruzzo; il dott. Domenico Ciaccia, socio Associazione Regio Tratturo Celano – Foggia.

Parteciperanno: il dott. Nunzio Marcelli, presidente Consorzio IGP. Agnello del Centro Italia; la dott.ssa Antonella Ballone, presidente Camera di Commercio L’Aquila-Teramo; il dott. Giuseppe Ciotti – MASAF (Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste); il dott. Stefano Fabrizi, direttore Confagricoltura Provinciale L’Aquila; il dott. Francesco Cortesi, direttore ARA-Associazione Regionale Allevatori.

Interverranno: i signori Vittoriano Angeloni e Raffaele Santilli. Modera il prof. Maurizio Cichetti.




FESTA INTERNAZIONALE DELLA MUSICA A FONTECCHIO

Domenica concerti itineranti, suoni e voci dal mondo

L’Aquila, 24 giugno 2023. Dalle note vibranti della kora, arpa tradizionale africana, alle ultime frontiere della sperimentazione musicale, dal contrappunto travolgente della chitarra barocca all’evocazione spirituale del flauto Shakuhachi giapponese, dal punk rock ai canti della tradizione popolare del mediterraneo. Proporrà un caleidoscopio sonoro, domenica 25 giugno, a salutare l’arrivo dell’estate, la Festa internazionale della Musica di Fontecchio, in provincia dell’Aquila, arrivata alla sua terza edizione.

L’evento organizzato da La Kap, spazio sociale e culturale, in collaborazione con il Comune di Fontecchio, Le Officine, Libera Pupazzeria, Harp Aps, avrà la formula itinerante in luoghi significativi del piccolo borgo medioevale, nel cuore del Parco Sirente Velino, con concerti ed eventi, tutti gratuiti, in giardini, piazze e cortili, in antichi e nuovi spazi di socializzazione.

Si comincia alle 16.00 nella grotta di fronte all’ex conceria del Rio, con il concerto di Karaba Coulibaly e la sua kora e di Fabrizio Valente e il suo shakuhachi, flauto tradizionale giapponese.

Alle 17:15 presso il laboratorio d’arte Le Officine, sarà protagonista Andrea De Petris, e la sua chitarra classica barocca. 

Alle 18:00 nel cortile del Fontecchio International Airport, residenza fondata dall’artista americano Todd Brown, alla ribalta l’italo argentina Enza Alejandra Prestia, musicista, danzatrice e cantante, e a seguire le sonorità sciamaniche e cosmoteandriche di Arrington De Dyoniso, artista e musicista sperimentale americano, cofondatore dell’Olympia experimental music festival.

Alle 19 la festa si sposta in piazza del Popolo, celebre per la preziosa fontana trecentesca. Ad esibirsi il Gruppo Incanto – Le RiBelle, con canti della tradizione mediterranea e di tutti i Sud del mondo, e i The Colleagues e Francesca Catenacci, che propongono un esplosivo repertorio di alternative rock, blues e soul.

Gran finale, dalle 21.30 presso La Kap, casa di natura e arte, lungo il sentiero di Celestino che porta al fiume Aterno, con i Monkie Tango (alternative rock, exotic punk), Thousand Years Between (Rock) e Niutaun (punk rock), infine DJ Disastro – Disco super eclettico.

Per tutta la giornata in piazza del Popolo ci sarà un mercatino di artigianato, erboristeria, prodotti agricoli locali, cibo e bevande.

“In tempi recenti a Fontecchio si porta avanti una politica di sviluppo a base culturale, e con grande fermento artistico – spiegano gli organizzatori – sono decine, infatti, gli artisti attivi e i residenti che con la nascita e consolidamento di associazioni, progetti, collaborazioni stanno scrivendo  una pagina nuova in questa valle, ma radicata nell’esistente, e nella quotidianità. Il vero enzima che lega una comunità è del resto la cultura che si è capaci di condividere, e non intesa solo come mero intrattenimento e svago a fini commerciali. Dietro questo presupposto l’obiettivo è quello di portare avanti un percorso che sia rivolto, prima ancora che ai turisti, ai residenti e a chi intende trasferirsi a vivere in questo luogo incantevole, che negli ultimi decenni ha subìto un lento e inesorabile spopolamento, iniziato ancor prima del terremoto del 2009, causato dalla mancanza di lavoro, servizi e da tante altre difficoltà tipiche territori delle aree interne”.

La Festa della musica (dal francese Fête de la Musique) è un evento musicale che celebra il solstizio d’estate in più di 120 nazioni in tutto il mondo, nata nel 1982 grazie all’iniziativa del Ministero della cultura francese come segno di una nuova politica musicale nel paese, alla luce di uno studio da cui risultava che “i francesi possedevano più di quattro milioni di strumenti musicali”, spesso non utilizzati, che rischiavano di finire nei cassonetti della spazzatura.




GRATTERI E LA N’DRANGHETA. Fuori dai confini

Francavilla al Mare, 24 GIUGNO 2023. Al Festival di SquiLibri verrà presentato l’ultimo libro del procuratore che lancia l’allarme su droghe sintetiche e sulle armi in Ucraina: “il mondo delle droghe è un mondo in continua evoluzione. Muta, cambia”, un allarme quello di Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica di Catanzaro, che interverrà questa sera alle ore 22.30 a piazza della Stazione con il libro “Fuori dai confini. La ‘ndrangheta nel mondo” (ed. Mondadori). Il magistrato dialogherà con il giornalista Paolo Mastri (Il Messaggero); l’appuntamento è in collaborazione con Angelozzi Comunicazione.

Gratteri e Antonio Nicaso tornano con un libro dedicato alla più potente organizzazione criminale italiana indagando sulle diramazioni nel mondo.

Per la ’ndrangheta una guerra e una pandemia sono nuove opportunità di business. Il conflitto in Ucraina, per esempio, è una tavola imbandita dove non manca nulla: armi, edilizia, traffico di esseri umani, mercato nero e fondi europei. Una ghiotta opportunità che segue la lunga stagione del Covid-19, durante la quale la mafia calabrese si è prodigata in azioni «filantropiche » a sostegno di famiglie e imprese in difficoltà, innescando un meccanismo di dipendenza da sfruttare a tempo debito.

Pur conservando la propria base in Calabria, la ‘ndrangheta ha ormai ben poco della mafia rurale d’un tempo: è sempre più globale, più connessa, più ramificata. È attiva in gran parte delle regioni del Nord Italia e dei paesi europei, Germania in testa, poi in Africa, in America, in Australia, e guarda con interesse all’Asia. Il suo «sguardo presbite» non ha confini.

In questo nuovo libro Nicola Gratteri e Antonio Nicaso svelano i territori in cui la presenza della ‘ndrangheta è più forte, mostrandoci come essa si premuri di rimanere al passo coi tempi.

Certo, il traffico di droga e di armi, lo sfruttamento della prostituzione e la contraffazione dei prodotti restano attività irrinunciabili, ma contano sempre più lo smaltimento illegale dei rifiuti tossici e il gioco d’azzardo online illegale, con il frequente ricorso alle risorse telematiche, alla crittografia, alle criptovalute, ai traffici sul dark web. Senza dimenticare il riciclaggio, perché

la «modernità» della ‘ndrangheta emerge soprattutto qui, nella capacità di infiltrarsi all’interno del mondo politico-istituzionale e nello sfruttare l’area grigia dei soggetti compiacenti appartenenti al mondo della finanza e dell’imprenditoria.

Anche le mafie, come i virus, mutano in continuazione per adattarsi ai cambiamenti dell’organismo sociale che le ospita. La nuova parola d’ordine della ’ndrangheta è «centellinare la violenza e normalizzare la propria condotta», per non lasciarsi scappare nessuna occasione. In qualunque paese del mondo si trovi.

Nicola Gratteri è uno dei magistrati più esposti nella lotta contro la ‘ndrangheta. Ha indagato sulla strage di Duisburg e sulle rotte internazionali del traffico di droga. Insieme ad Antonio Nicaso, ha pubblicato, da Mondadori, numerosi bestseller: Fratelli di sangue, La malapianta, La giustizia è una cosa seria, La mafia fa schifo, Dire e non dire, Acqua santissima, Oro bianco, Padrini e padroni, Fiumi d’oro, Storia segreta della ’ndrangheta, La rete degli invisibili, Ossigeno illegale e Complici e colpevoli.

Antonio Nicaso, storico delle organizzazioni criminali, è uno dei massimi esperti di ‘ndrangheta nel mondo. Insegna, fra l’altro, Storia sociale della criminalità organizzata alla Queen’s University. Ha scritto oltre 40 libri, tra cui alcuni bestseller internazionali. Da Bad Blood è stata tratta una serie televisiva di grande successo. È autore, con Maria Barillà e Vittorio Amaddeo, di Quando la ’ndrangheta scoprì l’America.

Il Festival è possibile grazie alla collaborazione tra Scuola Macondo di Pescara, con il Direttore artistico Peppe Millanta ed il Comune di Francavilla al Mare guidato dal sindaco Luisa Russo e grazie all’Assessore alla Cultura Cristina Rapino. Il festival gode anche del patrocinio della Regione Abruzzo. Tra i partner: il Festival di Francavilla “Filosofia a Mare”, il Touring Club di Pescara, l’Alphaville, Salviamo l’Orso – Associazione per la conservazione dell’Orso Bruno Marsicano.

Si ricorda che per accedere ad alcuni appuntamenti è necessario prenotare il proprio posto (gratuito) su www.billetto.it pertanto si consiglia di consultare il programma completo sul sito www.squilibrifestival.it.




SOTTO IL SEGNO DELLA MARINA MILITARE e dei festeggiamenti per il secolo di fondazione

Al porto l’accoglienza del cacciamine Gaeta. In serata spettacolo di fontane luminose

Giulianova, 24 giugno 2023. Tanti gli appuntamenti di TeraMare, programma ideato e realizzato dalla Camera di Commercio di Teramo.

È iniziato nel porto di Giulianova, il lungo fine settimana dedicato alla Marina Militare, che celebra quest’anno il centesimo anniversario dalla fondazione. Al  centro delle tre giornate, gli eventi organizzati dalla Camera di Commercio di Teramo nell’ambito del programma TerraMare.

Ieri, alla presenza delle più alte cariche civili e militari, l’accoglienza sul molo del ca della Marina. All’arrivo delle prestigiose imbarcazioni, erano presenti il Sindaco di Giulianova Jwan Costantini, il Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, il Prefetto di Teramo Fabrizio Stelo, il Questore Carmine Soriente, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Teramo Col. Pasquale Saccone, il Comandante della Guardia Costiera di Giulianova ten. di vascello Alessio Fiorentino, gli onorevoli Nazario Pagano e  Giulio Sottanelli, il commissario straordinario della Zes regionale Mauro Miccio,  la presidente della Camera di Commercio Antonella Ballone, il presidente dell’ Ente Porto di Giulianova Valentino Ferrante, l’assessore al Turismo Marco Di Carlo, il presidente del Consiglio Comunale di Giulianova Matteo Francioni, il vicesindaco di Roseto Angelo Marcone.  

La nave militare Gaeta sarà visitabile per tutta la giornata di oggi. Ieri sera, inoltre, apprezzatissimo spettacolo di fontane luminose.

Ancora nel programma TerraMare, è previsto per questa mattina, al Kursaal, il convegno Il mare, ponte e risorsa per la comunità. Aprirà i lavori il Sindaco Jwan Costantini.

Parallelamente agli eventi organizzati dalla Camera di Commercio, sarà aperta alle 17, sulla terrazza del Kursaal,  la mostra, patrocinata dal Comune di Giulianova,  di aeromodelli statici e documenti storici, a cura del ricercatore militare Walter De Berardinis.  Esposti anche i vini della cantina Biagi di Colonnella,  licenziataria ufficiale del marchio del centenario dell’Aeronautica.

Alle  21, sempre al Kursaal, il recital  dell’attrice Daniela Musini dal titolo: “La poesia del volo. Il volo della poesia.  Liriche dannunziane e musiche immortali”.




LA NOTTE ROMANTICA nei borghi più belli d’Italia

Il 24 giugno in Abruzzo e Molise

Abruzzo, 23 Giugno 2023.  Al via l’evento nazionale dedicato all’Amore più atteso dell’anno: la Notte Romantica nei Borghi più belli d’Italia – 8^ edizione. Più di 1000 eventi diffusi negli oltre 220 borghi partecipanti. Lo speciale focus Flash Mob Unplugged confermato anche per questa edizione.

Sabato 24 giugno, il sabato successivo al solstizio d’estate, come è consuetudine da ormai otto anni I Borghi più belli d’Italia diventeranno i protagonisti di una serata indimenticabile, dedicata a tutti gli innamorati: la Notte Romantica nei Borghi più belli d’Italia.

Già dal primo anno, nel 2015, La Notte Romantica si è rivelata uno degli eventi più interessanti del panorama di manifestazioni turistico-culturali e di intrattenimento del nostro Paese, registrando grandi consensi e grande partecipazione di pubblico, con ogni anno una media di 500.000 visitatori nei borghi della rete che organizzano l’evento. Anche quest’anno si registra una grande adesione e partecipazione da parte dei Comuni: saranno infatti più di 220 i borghi che fanno parte dell’Associazione che organizzeranno questa magica serata.

L’evento è molto sentito dagli amministratori, proloco e associazioni locali: la promozione e la valorizzazione dei piccoli borghi è strettamente legata anche agli eventi, elemento imprescindibile nella strategia di attrazione di flussi turistici dei territori. Come sappiamo, la crisi innescata dalla pandemia ha contribuito a mettere ancora più in luce le infinite possibilità di turismo sostenibile, lento ed esperienziale che questi gioielli dell’Italia Nascosta offrono, e ciò è stato possibile anche grazie agli eventi.

Ogni borgo è al lavoro per predisporre il proprio programma della Notte Romantica, nel rispetto del format base indicato dall’Associazione: via libera, dunque, alla creatività e alla fantasia, per celebrare amore e romanticismo in una serata magica, dove riscoprirsi “romantici” nell’atmosfera dell’Italia dei Borghi.

Dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, tutti i Borghi che proporranno l’evento saranno illuminati a lume di candela e offriranno un ricco programma di iniziative: attraverso il teatro, la musica, la danza, il cinema, mostre, proiezioni, concorsi e tanto altro, l’amore e il romanticismo saranno rappresentati e celebrati nelle piazze, nei palazzi e nelle vie dei Borghi. Inoltre, dopo il successo dello scorso anno, abbiamo pensato di ripetere anche per questa edizione il Focus “Flash- Mob Unplugged”, un invito a tutti i partecipanti che suonano uno strumento a recarsi nei borghi per esibirsi in maniera spontanea suonando la propria musica negli angoli più caratteristici dei borghi.

Due i momenti caratterizzanti e unificanti:

–              il dessert “Pensiero d’amore”, servito in tutti i ristoranti dei borghi e come ogni anno appositamente creato per la manifestazione da uno chef famoso: per il secondo anno consecutivo il dessert porta la firma di Iginio Massari, famoso chef-influencer e personaggio televisivo;

–              il consueto bacio di mezzanotte coronato dal lancio nel cielo di migliaia di palloncini – brandizzati Notte Romantica e totalmente biodegradabili – a suggellare il successo di un evento che riesce ogni anno ad andare oltre le più rosee aspettative.

Anche quest’anno le associazioni analoghe alla nostra di Spagna, Francia Vallonia (Belgio) e Giappone organizzeranno l’evento: Los Pueblos Mas Bonitos de España, Les Plus Beaux Villages de France, Les Plus Beaux Villages de Wallonie e The Most Beautiful Villages of Japan, che insieme ai Borghi più belli d’Italia aderiscono alla Federazione Mondiale Les Plus Beaux Villages de la Terre, già da qualche anno hanno accolto con entusiasmo l’invito del Presidente Primi a celebrare la Notte Romantica nei loro Paesi, con l’auspicio che l’evento possa presto diventare una manifestazione che unisca tutti i Paesi, europei e non.

Questo evento – dichiara il Presidente dell’Associazione Fiorello Primi – che ogni anno coinvolge sempre più borghi e un numero sempre maggiore di coppie in cerca di una serata all’insegna del romanticismo e della bellezza dei luoghi, è un’ulteriore occasione che l’associazione fornisce ai propri aderenti per aumentarne visibilità e conoscenza. È un appuntamento nazionale importante che rientra nella strategia finalizzata a rafforzare il legame tra le persone e i luoghi, in questo caso i Borghi, che sono i depositari della storia, delle tradizioni e del sistema sociale di cui l’Italia è sicuramente la massima espressione sia in termini di quantità che di qualità. Partecipare a questo evento significa dare un piccolo sostegno alle comunità che si sforzano di mantenere in vita questi luoghi della storia e dell’anima.

L’elenco dei Borghi partecipanti alla Notte Romantica è disponibile sul sito  www.borghipiubelliditalia.it

Un’occasione per celebrare l’amore e il romanticismo nella magia delle piazze, dei vicoli, dei palazzi nei Borghi più belli d’Italia abruzzesi e molisani – afferma Antonio Di Marco,  Presidente dell’ Associazione I Borghi più Belli d’Italia in Abruzzo e Molise – Una serata indimenticabile, a lume di candela, in un’atmosfera raccolta che caratterizzerà le vie dei nostri centri storici per gustare i menù studiati per l’occasione. Un evento per gli appassionati e gli innamorati, che potranno ammirare la bellezza dei nostri Borghi in ogni forma: non solo l’inestimabile patrimonio storico, artistico e culturale ma anche angoli suggestivi, paesaggi incontaminati, filosofia del buon vivere e prelibatezze enogastronomiche.

In Abruzzo e Molise saranno 20 i borghi nei quali ci si potrà dichiarare amore:

•             Abbateggio

•             Anversa degli Abruzzi

•             Bugnara

•             Campli

•             Caramanico Terme

•             Casoli

•             Castel del Monte

•             Castelli

•             Città Sant’Angelo

•             Fornelli

•             Guardiagrele

•             Navelli

•             Oratino

•             Pacentro

•             Penne

•             Pettorano sul Gizio

•             Rocca San Giovanni

•             Scanno

•             Sepino

•             Tagliacozzo