PAROLE IN CIRCOLO. La rassegna culturale

Torna sabato prossimo, 29 aprile, al Kursaal, con Giacomo Giorgio e Michele Zatta.

Giulianova, 25 aprile 2023. Sabato prossimo, 29 aprile, alle 18, al palazzo Kursaal di Giulianova, i protagonisti della rassegna Culturale “Parole in Circolo” saranno l’attore Giacomo Giorgio, il Ciro di Mare Fuori, e lo scrittore Michele Zatta, dirigente di Rai Fiction e produttore della serie. Insieme saliranno sul palco per presentare il libro “Forse un Altro” (Arkadia, 2022), scritto da Zatta, candidato al Premio Strega, al Campiello e al Premio John Fante 2023.

Forse un Altro è un’allegoria amorosa sul senso della vita raccontata attraverso le vicende di Mike Raft.

Sarà dunque, questa di sabato,  un’occasione imperdibile per i giovanissimi e per gli adulti, al fine di riflettere, insieme ai due prestigiosi ospiti, sui temi attraversati nel romanzo e sui sogni che accompagnano coloro che nella vita hanno scelto di lavorare nel mondo del cinema e della produzione.

A dialogare con Giacomo Giorgio e Michele Zatta sarà la giornalista Alessandra Angelucci, curatrice della Rassegna Parole in Circolo che, con questo evento, giunge al quarto e penultimo appuntamento.

Decisiva, per la riuscita del calendario degli  eventi, è stata la collaborazione della Biblioteca V. Bindi di Giulianova, diretta dal dott. Sirio Maria Pomante e dell’Assessorato alla Cultura del Comune, nella persona di Paolo Giorgini, che l’ associazione organizzatrice Forum Artis – Cultura in Movimento ringrazia di cuore.

L’evento è a ingresso libero fino ad esaurimento posti. Non è prevista prenotazione.

Si consiglia di arrivare in anticipo rispetto all’orario di inizio dell’ incontro.

Sarà possibile acquistare il libro in sede, prima dell’evento grazie alla Libreria Ianni di Giulianova.

Gli autografi e le foto con gli ospiti saranno possibili solo a fine presentazione.




CELEBRAZIONE 25 APRILE roseto la libertà venne dal mare

Dal 2012 , ogni 25 Aprile, si ripete la Biciclettata, La libertà che venne dal Mare

Roseto degli Abruzzi, 25 aprile 2023. Una biciclettata simbolica per giungere nei luoghi dove le vele nere, le barche dei pescatori Rosetani, portavano in territorio alleato prigionieri e perseguitati.

La biciclettata giunge alla foce del torrente Borsacchio dove, in una notte senza luna, una soffiata avvertì i tedeschi e le barche, ed i giovani in fuga vennero aggrediti. Uno di loro, Biagi De Nigris morì sul posto ed altri furono incarcerati in attesa di esecuzione, fatti salvi con la liberazione.

Un piccolo episodio che da undici anni ricordiamo.

Ottima affluenza alla pedalata che si arricchisce con una tappa in piazza Ponno dove, con l’amministrazione, si celebra Libero Pierantozzi, cittadino Rosetano noto antifascista ed intellettuale della resistenza.

Una pedalata, molti cittadini e un ricordo non fine a sé stesso. Un modo per ricordare che con tutte le imperfezioni di oggi viviamo in una società libera che molti hanno conquistato lottando.

Marco Borgatti

Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto




25 APRILE: FATTO DI POPOLO

25 aprile 2023

“L’Italia rivive una drammatica ma esaltante esperienza ed approfondisce la sua identità nazionale. Quella identità nazionale che si rivela in momenti di svolta, destinati ad esercitare una decisiva influenza nella storia dei popoli. La Resistenza fu uno di questi momenti. Ad essa dunque, ancora oggi, facciamo riferimento. Ad essa ci rivolgiamo come al luminoso passato, sul quale è fondato il nostro presente ed il nostro avvenire”. Così Aldo Moro intervenne in occasione del trentennale della resistenza, nel 1975

Nella nostra fase storica, in cui i punti di riferimento culturali ed esistenziali appaiono soverchiati da un processo di de storicizzazione, dal tentativo di introdurre modelli che perdono ogni strutturazione ideale, dal restringere l’orizzonte  ad una mera semplificazione di quel complesso sentire, ma unico in grado di dare un senso profondo al significato della nostra vita, dal promuovere una visione meramente consumistica, che appare indifferente rispetto ai processi che hanno determinato il mondo in cui siamo inseriti, il 25 aprile per noi italiani, ma nel ‘45 fu un aprile fondamentale per il processo democratico di gran parte dell’Europa, diventa uno di quegli appuntamenti cruciali con il quale misurarsi.

Questo perché, come già sostenuto più volte in precedenza, il 25 aprile non segna solo la fine del fascismo e della sua alleanza e acquiescenza ai criminali nazisti. È il faticoso e drammatico arrivo sulla scena di una visione alternativa degli uomini e delle cose perché quel giorno, che ne riassume tanti altri, giunse finalmente un’Italia democratica in senso moderno.

Come disse Moro 46 anni orsono ciò che portò al 25 aprile fu “ fatto di popolo, fatto sociale di rilevante importanza” costellato da   “un’infinità di episodi spontanei”. Ed è questo che serve a spiegare il perché fu data simbolica, capace di agire tanto “ in profondità nella vita politica del nostro Paese, dando una nuova dimensione allo Stato, arricchendo la vita democratica e creando una originale mentalità antifascista, la quale superò quella formale e parlamentaristica che aveva in certo modo caratterizzato in precedenza la opposizione al fascismo”.

Fortunatamente, molto è rimasto di quello spirito e di quei contenuti. Eppure, come dimostrano tante manifestazioni pubbliche, ancorché limitate a infimi gruppetti, ma in grado di trovare sui social nuovi terreni di coltura, pulsioni fascisteggianti, razzistiche ed antisemite permangono e non si fa mai abbastanza per contenerle e metterle a tacere definitivamente.

Del resto, anche questo è stato già varie volte sottolineato, gli atteggiamenti propri del fascismo sono frutto di una categoria dello spirito, sempre in agguato in tanti singoli individui e in tanti gruppi. Sicuramente in quelli più pronti a recepire le sirene dalla prepotenza, dell’arroganza e dell’egoismo.

Così, il 25 aprile di quest’anno, ancora nel pieno della pandemia che un anno fa toccò uno dei livelli più alti in termini di contagio e di decessi, alcuni gruppi parafascisti utilizzano le evidenti difficoltà sanitarie ed economiche per creare confusione e distorcere il consenso sulla base di parole d’ordine irrazionali e, alla fine, illiberali.

La conferma che, dunque, è necessario  vivere il 25 aprile come un’occasione per tornare alle fonti dei nostri principi democratici, umanitari e spirituali. Un’ulteriore occasione da non lasciar  cadere nel vuoto sapendo che, in realtà, si tratta di vivere tutti i 365 giorni dell’anno lungo una continua riscoperta degli ideali di libertà, partecipazione ed inclusione che sostanziarono la nostra rinascita democratica.

Giancarlo Infante

https://www.politicainsieme.com/25-aprile-fatto-di-popolo/




L’ESISTENZA UMANA secondo Agnese Berardini

«Far rotolare pietre in salita per arrivare alla luce del faro». All’Extra FLA in occasione della Giornata Mondiale del Libro 2023 la terza presentazione di Vagabondaggi di un’anima.

Pescara, 24 aprile 2023. Un grande coinvolgimento emotivo ha caratterizzato la terza presentazione della silloge poetica Vagabondaggi di un’anima (Bertoni Editore) di Agnese Berardini, tra le opere selezionate dal comitato organizzatore dell’Extra FLA per l’evento che si è tenuto domenica 23 aprile, alle ore 19:00, nella Sala Laboratorio del Museo delle Genti d’Abruzzo: nell’ambito della due giorni dedicata alle case editrici e/o agli autori abruzzesi.

La prof.ssa Raffaella Lombardo ‒ che ha moderato l’incontro ‒ è partita dalla costatazione che l’opera muove da un sentito e percepibile desiderio di pieno coinvolgimento dei lettori, chiaramente esplicitato dalla lirica incipitaria; ed ha guidato i partecipanti in un percorso di accostamento progressivo nelle «impressioni, suggestioni e riflessioni profonde su quella che è la poliedricità della vita, in tutte le sue sfaccettature» suggerite dalla silloge. Ha poi dialogato con l’autrice per far emergere la sua poetica e la sua visione della vita, che «parte da un sentire non edificante e doloroso nel quale subentra la luce della speranza che si concretizza nel riferimento all’eterno sorriso ed alla pienezza d’amore» proponendo una lettura ricca di riferimenti e tematiche proprie di grandi poeti e sottolineando l’originalità ed efficacia di alcune immagini ricche di delicatezza e forza evocativa.

Agnese Berardini dichiara: «Ogni volta che ho la possibilità di comunicare le mie emozioni sulla drammatica e esaltante bellezza dell’esistenza umana percepisco la forza della poesia nell’aprire spazi di reciprocità umana. Anche durante la terza presentazione della mia silloge si è creata un’atmosfera di grande empatia e condivisione con tutti presenti, che ringrazio con grande sincerità e riconoscenza, insieme alla prof.ssa Raffaella Lombardo ‒ che ha egregiamente moderato l’incontro ‒ e al comitato organizzatore dell’Extra FLA. La mia opera è un invito al coinvolgimento di lettrici e lettori a immergersi in un universo poetico nel quale dalla realtà di un Deserto fatto di Tristezza, Pozzanghere e Macerie si può provare a Far rotolare pietre in salita e ci si può catapultare nei sogni: “instancabili sentinelle ed euforici cercatori d’oro; si può danzare, poi, intorno alla luce come una forsennata falena e provare a cantare di amore alla rovescia sicuri di una quotidiana Rinascita fino all’utopia realizzata di Vette celesti e Promessa di Paradiso per riconoscersi dentro le mani del proprio amato e proseguire verso La luce del faro».

Agnese Berardini: nata a Foggia, ma per metà di origini marsicane, risiede da alcuni anni in Abruzzo ed è docente di lettere classiche presso il Liceo Classico G. D’Annunzio di Pescara. Ha al suo attivo altre opere di narrativa e saggistica ancora inedite e ha esordito ad ottobre 2021 con la suddetta opera poetica, finalista del Premio Pomezia 2019 e presentata nel 2021 al Salone del Libro di Torino. È risultata 2° classificata al concorso Ennio Flaiano per un telegramma nel 2013 e 2° classificata per la Sezione Narrativa Inedita del Premio internazionale Casinò di Sanremo Antonio Semeria 2022 con il romanzo: Storia d’amore di una famiglia.

Raffaella Lombardo: docente di lettere al liceo classico, dottore di ricerca in Filologia Greca e Latina ed autrice di alcune pubblicazioni su riviste specialistiche, anche in seguito alla partecipazione a convegni internazionali. Appassionata di filosofia e letteratura, nutre un interesse particolare per la poesia.   




NASCE PUNTO KARMA, Studio di Psicologia e Psicoterapia

In collaborazione con Autismo Abruzzo Onlus nell’ambito del Progetto DAVIDE

L’Aquila, 24 aprile 2023. Sabato 22 e domenica 23 aprile sono state due giornate intensissime, ricche di attività all’insegna della crescita personale, del divertimento, della condivisione e del benessere in via Campo di Fossa, 10 – L’Aquila

Nasce Punto Karma, studio di Psicologia e Psicoterapia in collaborazione con Autismo Abruzzo Onlus, dedicato all’ascolto e alla elaborazione di progetti di inclusione e di avvio al lavoro di giovani autistici. Grazie all’accordo stipulato il 2 aprile 2022 con il Comune dell’Aquila al civico 10 di Via Campo di Fossa sarà da oggi possibile fruire delle attività del “Punto Karma” con la disponibilità della dott.ssa Cristina Milani e della dott.ssa Valeria Gaeta. La formazione specifica, conseguita dalle nostre volontarie lo scorso anno con il corso Social Skill training in adolescenza e età adulta organizzato dalla Fondazione Cervelli Ribelli di Roma, è valore aggiunto di questa iniziativa in cui il Pensare in Blu è frutto dell’incontro tra esigenze e competenze al fine di offrire un’ampia gamma di attività che possano portare ad una visione sociale differente nell’ambito delle neurodiversità.

È una sfida questa che interpella ciascuno di noi nell’apertura al cambiamento: tutti hanno un potenziale, tutti sono importanti, l’importante è saper valorizzare, capire e se necessario aiutare.

Punto Karma agirà in quattro ambiti:

incontri di sensibilizzazione e informazione

formazione per addetti ai lavori

sostegno e supporto a progetti di vita individualizzati; consulenza per l’avvio al lavoro; miglioramento della qualità della vita

attività: laboratori; incontri di inclusione (film, cucina, uscite didattiche, gite, cammini … )

Al taglio del nastro erano presenti ragazzi autistici provenienti da Avezzano, Guardiagrele, Teramo e Chieti, giovani sostenitori delle nostre iniziative e famiglie; in rappresentanza della Municipalità è intervenuta l’Assessore alla Cultura, Avv. Ersilia Lancia che si è congratulata con gli ideatori di questa iniziativa unica nel suo genere e ha dichiarato che “l’impegno vero sincero autentico di ciascuno di voi qui, ma anche di noi può fare la differenza. Stiamo facendo qualcosa non soltanto per questi ragazzi, non soltanto per le famiglie, ma anche per la città perché è una città inclusiva con una elevata qualità della vita”.

Il termine Karma infatti indica un’azione fisica, verbale e mentale da cui derivano delle conseguenze nella nostra vita e in quella delle persone che ne fanno parte. Punto Karma nasce dall’idea di agire per giungere ad una società incentrata sui concetti di reciprocità, responsabilità, cambiamento.




PAOLUCCI MIGLIOR CANDIDATO alle elezioni regionali

Si avvii subito un confronto per costruire un’alternativa all’attuale maggioranza. L’Abruzzo ha bisogno di noi

di Francesco Menna [Sindaco di Vasto e Presidente della Provincia]

Vasto, 24 aprile 2023. In qualità di esponente del Partito Democratico, e nel mio ruolo di presidente della Provincia di Chieti e sindaco di Vasto, non posso non esimermi dal partecipare in maniera attiva alla composizione della coalizione di centrosinistra in Abruzzo in vista delle prossime elezioni regionali di marzo 2024.

Sento il dovere da uomo di partito e da uomo delle Istituzioni, di stimolare il PD e tutto il centrosinistra ad un dibattito e ad un confronto interno anche con quanti desiderosi di costruire l’alternativa all’attuale governo di centrodestra.

Pertanto, invito e sollecito il mio Partito ad avviare rapidamente questo dialogo e questo confronto per costruire liste forti ed un progetto che metta al centro temi importanti per il futuro dell’Abruzzo quali la sanità, il lavoro, i trasporti, le infrastrutture, l’ambiente, la transizione ecologica e l’inclusione sociale.

Da presidente della Provincia, da sindaco di Vasto e da esponente del Partito Democratico, consapevole che è necessario costruire, formare ed elaborare un programma di governo prima delle indicazioni delle persone che lo devono rappresentare, ma considerato però il poco tempo che abbiamo di fronte, non posso che partire da un suggerimento, spero utile, per uscire dallo stallo in cui stiamo cadendo allo scopo di individuare la personalità che a mio giudizio è la più adeguata a condurre la costruzione di un governo di centrosinistra.

L’unica proposta credibile, è Silvio Paolucci, avendo egli stesso investito gli ultimi dieci anni nella politica regionale, con onestà e credibilità, ricoprendo ruoli significativi ed importanti quali l’Assessorato regionale al Bilancio e alla Sanità e ricoprendo attualmente il ruolo di Capogruppo del maggior partito di opposizione in Consiglio regionale. In questi dieci anni egli ha sicuramente maturato una esperienza di governo regionale importante per essere il Presidente della Regione Abruzzo.

È evidente che la coalizione deve avere il nucleo centrale nell’alleanza tra Pd e Movimento 5 Stelle e proprio in quest’ottica, pur essendo convinto che il miglior candidato che il centrosinistra possa esprimere sia Silvio Paolucci, dico che se il Movimento 5 Stelle ha una figura non terza ma spendibile internamente, allora è necessario promuovere fin da ora il necessario quanto improcrastinabile confronto e dialogo. Ma qualora non fosse così, è inutile ricorrere a figure terze o a civici improvvisati vista la imminente scadenza elettorale.

Ed è dunque a loro e a tutti gli esponenti del Partito Democratico abruzzese che dico, in qualità di presidente della Provincia e di sindaco di Vasto, “Sveglia. Muoviamoci. Non abbiamo tempo da perdere!”.

Abbiamo il dovere di unirci e di confrontarci fin da oggi per costruire un’alternativa all’attuale maggioranza che è più di destra dell’attuale governo nazionale. L’Abruzzo ha bisogno di noi.




L’UNIVERSITÀ CANTA: performance del coro dell’ateneo

Bergamo Brescia capitale italiana della cultura 2023

Teramo, 24 aprile 2023. Sabato 22 aprile il Coro giovanile e Universitario di Teramo si è esibito a Bergamo in occasione delle manifestazioni legate a Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023.

L’Ateneo teramano, infatti, è tra i 25 che hanno aderito alla staffetta corale nata durante il difficile periodo di isolamento del primo lockdown da Covid-19 da un’idea di Laura Pesenti, docente del Coro degli Studenti dell’Università degli Studi di Bergamo.

Con l’aiuto dei supporti digitali, la docente di Bergamo ha riunito i suoi allievi in un abbraccio virtuale, grazie alla creazione di un video musicale realizzato unendo le diverse voci degli studenti e che è stato condiviso in rete.  Questa esperienza ha ispirato la creazione di una staffetta musicale che ha coinvolto ben venticinque università italiane riunite sul canale YouTube Università Canta.

Dopo le performance in video, l’esibizione di Bergamo è il primo evento che ha riunito fisicamente tutti i venticinque cori universitari.

Il Coro Giovanile e Universitario di Teramo nasce nel 2013 per volontà del Senato Accademico, che ne ha affidato la responsabilità scientifica a Paola Besutti, docente di musicologia del Dipartimento di Scienze della Comunicazione. Il Coro ha l’obiettivo di rafforzare il rapporto fra l’università e diverse realtà corali del territorio, giovanili e di età adulta. Per questo, sono rilevanti la sinergia con le voci bianche e giovanili dell’Associazione musicale Nisea diretta dal Maestro Claudia Morelli, che è anche la direttrice principale del Coro, e la collaborazione con il conservatorio “Gaetano Braga” di Teramo, con il quale è in atto un innovativo progetto per il rilascio di un doppio titolo di laurea.

In formazione sempre variabile, il Coro si è esibito in concerti, lezioni aperte, cerimonie ufficiali e in iniziative di terza missione organizzate dall’Ateneo teramano, orientando il suo interesse su brani tradizionali delle culture italiane, europee ed extraeuropee. Sabato sera la formazione ha eseguito Hej Sokoly, brano della tradizione musicale polacco-ucraina nell’arrangiamento di C. Morelli.

Per l’occasione il coro è stato diretto dal Maestro Andrea Di Sabatino, con la voce solista di Sara Di Luciano e con la fisarmonica di Vincenzo di Carlantonio.




UNA CRISI CONCLAMATA

La crisi in comune, che va avanti ormai dal 18 febbraio scorso, giorno delle dimissioni del sindaco Castiglione poi ritirate il 10 marzo, sta portando alla paralisi della città.

di Fabrizio Tucci

Ortona, 24 aprile 2023. Nell’ultimo consiglio comunale dello scorso 15 aprile, solo il terzo nel 2023, a certificare le difficoltà e la lentezza della macchina operativa, il sindaco non ha avuto la maggioranza per approvare il Documento Unico di Programmazione.

Sono passati oltre due mesi dall’apertura della crisi, e non si registrano novità.

Il sindaco non è riuscito a riformulare una maggioranza forte nei numeri e nella politica, che possa governare con stabilità nel rispetto del mandato che gli è stato affidato dagli elettori alle urne.

Agitarsi animatamente nello scongiurare l’arrivo del commissario, non può che rappresentare la foglia di fico a copertura di una crisi politica che a soli dieci mesi dalle elezioni ha completamente imbrigliato la macchina amministrativa. Se il sindaco non dovesse essere in grado di andare avanti con una maggioranza vera, che non sia ostaggio del capriccio di un consigliere oggi e l’altro domani, bisogna prendere atto che la politica ha fallito e che la soluzione è ridare la parola agli elettori.

Altre argomentazioni sarebbero effimere e pretestuose.




ATTI NEGATI anche dopo l’intervento del prefetto

Consiglieri comunali di minoranza: “atto grave ci rivolgeremo alla procura”

Montorio, 24 aprile 2023. Atti negati ai consiglieri comunali del gruppo Montorio Guarda Avanti. Ormai da quasi sette mesi chiedo invano, tramite regolare accesso agli atti ed in qualità di consigliere comunale, e quanto previsto dagli articoli 21 e 22 del regolamento per il funzionamento del consiglio comunale, analogamente a quanto già ricevuto in passato da tutti i responsabili finanziari, i prospetti del bilancio 2022 (entrate e spese) aggiornati alla data di stampa, elaborati per capitoli e con evidenza di impegni e liquidazioni, accertamenti ed incassi, oltre l’importo complessivo delle fatture relative ai consumi di energia elettrica e gas ricevute ed ancora non impegnate/liquidate.

Dopo l’intervento del Prefetto, da me coinvolto, mi è arrivata una prima risposta con tanto di scuse a distanza di quattro mesi dalla prima richiesta. Purtroppo, i dati che mi sono stati inviati, oltre ad essere parziali rispetto alla richiesta, sono stati in gran parte inviati errati. Nonostante i tanti solleciti di integrazione dei dati da parte mia e del Prefetto, che ringrazio per l’interessamento, ad oggi non ho ricevuto nessuna altra risposta dall’ufficio competente.

Un comportamento inaccettabile che palesa una volontà dilatoria ed ostruzionistica nei confronti delle minoranze consiliari e che sfocia nella mancanza di rispetto di quanto previsto dalle norme in materia di accesso agli atti, così come previsto dall’articolo 43 del TUEL, dall’articolo 13 dello Statuto Comunale e dagli articoli 21 e 22 del Regolamento per il Funzionamento del Consiglio Comunale, delle Commissioni e dei Gruppi consiliari.

A questo punto sarò costretto a rivolgermi alla procura di Teramo affinché si faccia chiarezza del perché di tale comportamento palesemente poco trasparente.

Andrea Guizzetti

Consigliere comunale Montorio Guarda Avanti




25 APRILE 2023

Il Manifesto di Ventotene, l’Unione Europea e la Resistenza

Chieti, 24 aprile 2023. I nazifascisti, dopo avere ridotto l’Europa a un grande campo di concentramento schiavizzando i popoli, alleati col Giappone hanno scatenato la guerra, provocando 55 milioni di morti.

Militari e civili, uomini e donne, vecchi e bambini sono stati brutalmente assassinati, “impiccati, sgozzati, uncinati, squartati, accecati, asfissiati, bruciati vivi, interrati nelle fosse fatte scavare da loro, lasciati morire nudi nei campi di neve” (Piero Calamandrei, editoriale de Il Ponte, settembre 1945).

In tutti i Paesi  europei occupati dai nazifascisti è nata la Resistenza, che, con la partecipazione anche delle donne, ha contribuito a sconfiggere i dittatori e a restituire ai popoli la libertà e la democrazia.

Nel 1941 gli antifascisti italiani Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, mentre stavano scontando, dopo anni di carcere, la condanna al confino nell’isola di Ventotene, riflettendo sui compiti del dopoguerra, scrissero  il “Manifesto di Ventotene“, titolo originale “Per un’Europa libera e unita“. Il Manifesto è il testo fondante dell’Unione Europea, creata col trattato di Maastricht del 7 febbraio 1992.

Oggi la UE è in crisi. Il progetto di Spinelli e Rossi di creare una Federazione Europea, ispirata ai principi di pace e libertà, superando i confini nazionali, è vanificato dalla rinuncia all’integrazione politica in favore di quella economica e dalle iniziative prese da alcuni Paesi sovranisti.  Il 2 luglio 2021 15 partiti (tra cui la Lega e Fratelli d’Italia) di 14 Paesi  hanno firmato un documento, la “Carta dei Valori”, in cui progettano di riformare l’UE salvando le nazioni.

I valori costitutivi dell’UE progettata nel Manifesto sono contrastati anche dai movimenti neonazisti e neofascisti. Cessata la guerra, i vincitori hanno onorato il sacrificio dei militi caduti in combattimento allestendo cimiteri di guerra e sacrari. Hanno onorato il martirologio dei partigiani celebrando le ricorrenze,  erigendo cippi e monumenti, murando lapidi, pubblicando le ultime lettere dei condannati a morte, apportando modifiche alla toponomastica delle città.

Ma col tempo le iniziative si sono rarefatte; il filo della memoria delle vicende belliche e resistenziali, delle vite tragicamente spezzate, dei drammi familiari, si è assottigliato e spezzato. Nel vuoto lasciato dalla memoria rimossa, in  Europa sono cresciuti gruppi e movimenti neofascisti e, in alcuni Paesi, anche   neonazisti.

L’Italia è uno dei Paesi all’avanguardia del fenomeno neofascista. I social network abbondano di  messaggi razzisti e antisemiti. Alcuni gruppi hanno compiuto anche azioni eversive. Nelle ultime elezioni politiche ha trionfato il partito del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Lei e altri esponenti di Fratelli d’Italia hanno rifiutato il percorso compiuto da Gianfranco Fini per superare l’eredità del neofascismo. Preferiscono rimanere aggrappati alla memoria di Giorgio Almirante (la Meloni, nel suo libro autobiografico, “si dichiara sua figlia spirituale”) e alle radici del MSI, perché, come ha scritto la sottosegretaria Isabella Rauti in un messaggio, celebrando l’anniversario della fondazione del MSI, “Le radici profonde non gelano mai”.

 Per contrastare il pericolo dei movimenti eversivi presenti in Europa, è necessario che  i partiti, i movimenti, i sindacati, le associazioni, le numerose sezioni Anpi presenti in diversi Paesi europei introducano tutte le iniziative politiche e culturali utili per rafforzare la coscienza collettiva democratica dei cittadini. Così facendo, contribuiranno a realizzare l’Europa libera e democratica ideata dagli autori del “Manifesto di Ventotene”, la quale sarà di sostegno ai popoli impegnati nella Resistenza alle violenze dei governi dittatoriali, numerosi nel mondo, per la conquista o la riconquista delle libertà fondamentali.

Filippo Paziente, Socio Sezione Anpi




IL 25 APRILE di Pagano

Patrimonio della Nazione, valori da difendere ogni giorno

Roma, 24 aprile 2023. “Il 25 Aprile è un patrimonio della Nazione, la festa di tutti. Sono convinto che la libertà di pensiero e la democrazia debbano essere valori condivisi nei quali riconoscersi ogni giorno. Ciò che oggi diamo per scontato, come ad esempio la democrazia, la libertà, il benessere e il diritto alla salute, non sono per sempre, ma vanno riconfermati come ci viene purtroppo ricordato dalle recenti guerre in Ucraina e in altri Paesi del mondo. Quest’anno più che mai, nel 75esimo compleanno della nostra Costituzione”.  È quanto dichiarato, al quotidiano Il Centro, dal Presidente della Commissione Affari Costituzionali della Camera Nazario Pagano.




RUGBY L’AQUILA: QUARTA VITTORIA CONSECUTIVA

Rotondo 0 a 36 in casa dell’Arechi di Salerno

L’Aquila, 24 aprile 2023. Quarta vittoria consecutiva, e cinque punti conquistati dalla Rugby L’Aquila, oggi pomeriggio in casa dell’Arechi di Salerno, nella 15esima giornata del campionato di serie B, girone 4.

La squadra dell’head coach Massimo Di Marco, e del presidente Mauro Scopano, amministratore dell’Aterno gas & power, consolida così la quinta posizione in classifica, alle spalle del Paganica Rugby.

Neroverdi subito all’attacco e con buon piglio: Jacopo Alfonsetti sfiora la meta, fermato nei cinque metri avversari.  Una fiammata iniziale perché poi i padroni di casa salgono in cattedra con i neroverdi che tengono botta ai ripetuti assalti, con il gioco incardinato nei dieci metri dalla meta, e con qualche fallo di troppo. I neroverdi non riescono a mettere la frutto la superiorità in fase di mischia. Poi il risultato finalmente si sblocca nella fase finale del primo tempo: dopo un pallone strappato agli avversari con Andrea Pietriferni che riesce a bucare la difesa dell’Arechi con un irresistibile guizzo. Meta non trasformata, e a stretto giro arriva la seconda meta, di Daniele Sansone, liberato da un lungo  lancio, a cambiare il fronte di gioco. Anche questa meta non è trasformata. Si va al riposo sullo 0 a 10.

La ripresa inizia nel migliore dei modi per i neroverdi, con un calcetto Francesco D’Antonio libera Ludovico Di Marco che si invola a meta indisturbato, e questa volta Jacopo Alfonsetti trasforma, per un rassicurante 0 a 17.

Lorenzo Pupi rientra dopo una lunga assenza  e il bonus di un punto arriva con una bella meta di Simone Petrolati, che infilza ancora una volta la difesa avversaria. Meta trasformata e siamo sullo 0 a 24.

La quinta meta arriva con Luca Niro, che fa tesoro di un ottimo schema messo in atto a seguito di una touche a ridosso della linea di meta. Trasforma Jacopo Alfonsetti.

In finale di partita bella percussione corale del pacchetto offensivo neroverde: Jacopo Alfonsetti passa l’ovale a Ludovico Di Marco che, schivato l’ultimo avversario, mette a segno la sua seconda meta, non trasformata, fissando il risultato finale sullo 0 a 36. Man of the match Luca Niro, il vicecapitano.




MOVIDA VINCE la Cerrano Cup del Circolo Nautico Pescara

Pescara, 23 aprile 2023. Sole e vento leggero variabile da Nord-Est hanno accompagnato le ultime due competizioni del Campionato Primaverile di Vela d’Altura organizzato dal Circolo Nautico Pescara2018 sotto l’egida della FIV IX Zona Abruzzo e Molise che si è concluso domenica nel tratto di mare antistante il porto turistico Marina di  Pescara.

Le imbarcazioni vincitrici sono tre, una per categoria, punteggio legato alle caratteristiche di ogni tipologia di scafo. Nella categoria A trionfa “Movida”, lo Sly Yacht dell’armatore Ivo Petrelli che conquista anche il Trofeo Cerrano Cup, premio inerente alla lunga costiera svoltasi sabato tra Pescara e la Torre di Cerrano a Pineto ed inserita come punteggio nel Campionato Primaverile. Sempre in categoria A il secondo e terzo posto del Campionato è stato conquistato rispettivamente da “MGS” di Alessandro Pavone e da “Morgan IV” di Federica Cosentino.

Nella categoria B conquista il primo posto “Movida Junior”, il Melges 24 di Pierpaolo Petrelli seguito da “Strega 2” dell’armatore Alessandro Simionato e da “Bluna” di Carlo Pasetti. Nella categoria C sale sul podio “Liberty” di Andrea Di Nicolantonio seguito al secondo posto da “Oberon” dell’armatore Riccardo Asprea che ha gareggiato con un equipaggio formato per lo più  dagli allievi del primo corso di scuola vela del CNP2018, mentre terzo si è piazzato “Tabaluga” di Matteo Ricucci.

Le veleggiate hanno ancora una volta messo in luce il grande entusiasmo e lo spirito di amicizia dei numerosi velisti amanti del mare che hanno gareggiato a bordo delle 22 imbarcazioni partecipanti e che hanno concluso la giornata con il classico pranzo organizzato dal socio del Circolo Fabio Tortini.

I premi sono stati consegnati dall’assessore allo Sport del Comune di Pescara Patrizia Martelli.

Alessandro Pavone, presidente del CNP2018: “Abbiamo ricominciato la stagione velica con una particolare carica e siamo pronti per animare le altre imminenti iniziative, come la “Regata dei Trabocchi” tra Pescara e Vasto che quest’anno ha una particolare novità legata al Giro d’Italia, e anche la tappa agonistica nazionale categoria Optimist per i più giovani, l’Optisud, che arriveranno a centinaia da tutti i circoli velici d’Italia a Pescara nel prossimo mese. Un ringraziamento particolare ai nostri indispensabili sponsor amanti della vela ossia Banca Generali Private, Vittoria Rms, Autelcom e, per la Cerrano Cup di quest’anno, l’azienda vitivinicola Citra”.




DOV’È FINITA LA CO2 DEI PINI della Riserva Dannunziana?

Pescara, 24 aprile 2023. Mi è capitato, poco tempo fa, di fare alcune brevi escursioni nei boschi della collina Bolognese, dalle parti di San Benedetto Val di Sambro. Ho camminato dentro alcune formazioni miste di latifoglie e sempreverdi: castagni, roverelle, ontani, aceri, abeti bianchi, pecci e pini. Formazioni boschive che, a passarci dentro, danno il senso della naturalità della loro presenza ed essenza, con gli odori, i silenzi e il microclima tipici di un bosco, ma che in effetti è governato dall’uomo, e da lungo tempo, nelle modalità più diffuse: ceppaia e, da quello che ho potuto vedere dalle brevi passeggiate, soprattutto fustaia. In più di una occasione mi sono imbattuto nei cantieri di taglio dove, accanto ai tronchi accatastati, soprattutto di conifere, già faceva più che capolino il novellame di sostituzione. Ho contato gli anelli di accrescimento degli individui più grandi, con in bella vista il loro alburno e duramen, e per alcuni sono arrivato anche quasi a 100.

Vedere quelle cataste di legno, ma anche un certo apparente degrado dovuto anche alle varie strade di attraversamento del bosco per lo svolgimento dell’attività selvicolturale, mi ha alquanto incupito. Poi ho riflettuto su una serie di questioni, soprattutto legate alla sorte di questi legnami, e mi sono volutamente convincere di uno scenario positivo di utilizzo, non certamente per fini energetici, ma come materiale da costruzione, arredamento  e utensileria varia. Fusti così pregiati che la natura ha messo insieme in così tanto tempo non possono essere diversamente utilizzati, mi sono detto. E mi ha rincuorato il pensiero che dentro a ogni singolo tronco, ancorché rimosso da quesi luoghi,  sia segregata una massa enorme di CO2 che, rimossa dall’atmosfera, rimarrà ora confinata in chissà quale mobilio o comunque manufatto, per un periodo significativamente lungo, mentre nuove piante già hanno rimesso in moto il ciclo.

Il pensiero mi è automaticamente andato al bosco più vicino alla mia città, che anzi lo include, quello della Riserva Dannunziana, di cui ancora ad oggi continua a sfuggirmi, perché evidentemente poco informato, il modello di governo: danneggiato, come tutti sappiamo, dal fuoco non appena qualche anno fa, oggi mostra ferite gravi che anche l’occhio  poco allenato facilmente riesce a vedere. Come ad un osservatore ancora distratto non sfugge la scomparsa di una certa trama di tronchi, molti, decine e decine, che infittivano questa formazione boschiva, rimossi da alcuni comparti, sicuramente per ragioni di incolumità pubblica (questione tutta da valutare in un’area protetta, da cui invece sembra che bisogna proteggersi!) e che custodivano anche loro massicce dosi di CO2: ad oggi non sappiamo quale ne sia stata la sorte, né dove il carbonio di quella molecola, lì stoccata, sia andata a finire. Non è una questione di poco conto sapere e poter certificare le proprie azioni di sostenibilità

Giancarlo Odoardi – Ri-media.net

Direttore Editoriale – Web Content Editor




MADONNA DELLO SPLENDORE e  Giulio Antonio Acquaviva d’Aragona

Fine settimana all’insegna della devozione mariana e delle radici storiche della città.

Giulianova, 24 aprile 2023. Alle 18.15, a poche ore di distanza dalla Messa concelebrata dal Cardinal Angelo Comastri  a conclusione della processione in onore di Maria SS. dello Splendore, si è tenuta ieri la cerimonia di svelamento del monumento che ritrae il fondatore di Giulia, Giulio Antonio Acquaviva d’ Aragona, opera dell’artista Antonio De Marini realizzata in pietra della Maiella. La scultura è stata donata dal Rotary Club Teramo Est.

Questa mattina, in sala “Buozzi”, si è inoltre svolto un incontro di approfondimento dal tema “Giulio Antonio Acquaviva e il sogno di Giulia, prima ‘città ideale’ del Rinascimento”. Hanno portato i loro saluti il sindaco di Giulianova Jwan Costantini, il presidente del Rotary Club Teramo Est, Domenico Onori, ed il direttore del Polo Museale Civico di Giulianova, Sirio Maria Pomante.

Relatore d’eccezione, il professor Mario Bevilacqua, storico dell’architettura dell’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma, autore del volume monografico sulla fondazione di Giulianova. Sono inoltre intervenuti gli storici Roberto Ricci e Sandro Galantini.

” Mi preme ringraziare, in modo particolare – commenta il Sindaco Jwan Costantini – il Rotary Club Teramo Est, nella persona del presidente Domenico Onori. La scultura donata colma un vuoto che, colpevolmente, ha segnato fino ad oggi la storia di questa città. Un vuoto, voglio dire, di riconoscenza, conoscenza e consapevolezza. Oggi Giulianova, nella piazza ducale, può contare su un doveroso e prezioso tributo al suo fondatore. Ci auguriamo che il Rotary Club Teramo Est, che ha dato dimostrazione di intelligenza, generosità e grande sensibilità, sia esempio di come la collaborazione tra enti e associazioni possa portare a risultati nobilissimi e duraturi.”




COME ESSERE CAVALIERI di San Michele, di Don Marcello Stanzione

Recensione di Salvatore Valenti

23 Aprile 2023

In questo libro, Come essere cavalieri di San Michele, edito da Segno, don Marcello Stanzione, noto scrittore e angelologo, ci rappresenta la storia del cavalierato nella Chiesa cattolica e le virtù dei cavalieri, che sono stati e continuano ad essere in ogni tempo al servizio nella Chiesa.

Il cavaliere mette in atto l’essere soldato di Cristo, qual è diventato mediante la Cresima.

Il cavaliere, nella società, è un soldato che combatte a cavallo al servizio di un regno terreno, mentre nella Chiesa il cavaliere è un soldato che combatte al servizio del Regno dei cieli, in difesa della Chiesa e dei valori cristiani.

Il cavaliere nella Chiesa è arruolato negli eserciti di Cristo, sotto la protezione della Madonna e di San Michele Arcangelo. Non c’è ostacolo o avversario che possa fermare o impaurire il cavaliere.

Bisogna essere predisposti per diventare cavaliere, anche se in verità nessuno nasce cavaliere, ma solo vivendo il Vangelo si diventa cavalieri con l’aiuto di un buon maestro.

Il cavaliere nella Chiesa è pronto a partire per lunghi viaggi, quando è necessario per divulgare il Vangelo e difendere la Chiesa e i valori cristiani.

Il buon cavaliere ha fede, sapienza, nobiltà d’animo, bontà, fortezza, misura, giustizia, è caritatevole, rispettoso, educato, e amorevole con il prossimo, ma diventa anche impavido e guerriero per difendere sé stesso, e i più deboli dai nemici della Chiesa.

Vediamo come San Michele Arcangelo è il primo cavaliere, per eccellenza, che in umiltà è al servizio e in difesa della Chiesa militante e trionfante.

Vediamo anche la presenza preziosa delle donne nel cavalierato, ovvero le dame che, come i cavalieri sono al servizio e in difesa della Chiesa. La prima dama per eccellenza è Maria Santissima, che ha protetto e difeso i primi cristiani e continua a proteggere e consolare la Chiesa in ogni tempo.

Sono molti i cavalierati nella Chiesa, ma notiamo come San Michele Arcangelo e la Madonna sono presenti in ogni ordine cavalleresco.

Nei secoli, la Madonna e San Michele Arcangelo, per volontà di Dio, si sono serviti di alcuni santi cavalieri e sante dame per rimettere ordine nella società e difendere il Vangelo e i cristiani.

Il grande principe del cielo, il cavaliere per eccellenza, il glorioso San Michele Arcangelo, capo e guida degli eserciti di Dio, onora la Madonna, così anche il buon cavaliere deve onorare e rispettare la Madonna.

Il buon cavaliere diventa Mariano, come sono Mariani gli angeli e gli Arcangeli.

Buona lettura e buon cammino a tutti. Pace e coraggio.

https://www.ilnuovoarengario.it/come-essere-cavalieri-di-san-michele-di-don-marcello-stanzione-recensione/



RINNOVATO IL CONSIGLIO Direttivo Fiab Pescarabici

Eletto il nuovo Presidente

Pescara, 23 aprile 2023. Si è svolta il 21 aprile scorso l’Assemblea ordinaria di Fiab Pescarabici presso la nuova sede operativa sita nei locali di CicloPE, la ciclostazione di Porta Nuova. L’ordine del giorno prevedeva:

la relazione del presidente uscente Filippo Catania e la ratifica delle sue dimissioni;

la discussione e l’approvazione del bilancio consuntivo 2022 a cura del tesoriere e segretario Giancarlo Odoardi;

modifica dello Statuto;

rinnovo del Consiglio Direttivo.

Dopo la relazione del presidente uscente, che ha illustrato le attività svolte dalla sua elezione nel 2018 e i risultati ottenuti, tra i quali la gestione di Fiab della ciclostazione attraverso l’accordo con Faieta, nell’ambito del Progetto Pesos, è intervenuto l’assessore alla mobilità del Comune di Pescara, Luigi Albore Mascia, che ha ribadito come le politiche di mobilità sostenibile attuate dal Comune abbiano, unitamente alla  collaborazione con Fiab nella promozione delle stesse, contribuito a rendere Pescara competitiva a livello nazionale per l’attenzione ai temi della sostenibilità ambientale.

Sono stati votati all’unanimità il bilancio consuntivo e la modifica dello Statuto illustrati da Giancarlo Odoardi.

L’assemblea ha quindi eletto il nuovo Consiglio Direttivo, composto da: Paolo Lucente, Francesco Mancini, Alberta Maranzano, Giancarlo Odoardi e Cristina Tarquini, che, riunitosi, ha eletto Francesco Mancini presidente per il prossimo triennio. Lo stesso, già vicepresidente, ha brevemente illustrato le prospettive di indirizzo di Fiab Pescarabici, nella continuità delle attività avviate, specie nel raccordo tra i Comuni dell’area vasta, sottolineando però la necessaria evoluzione dal concetto di pista ciclabile a quella di città ciclabile. A tal riguardo, ha proposto di estendere il modello Costa 30, attivato nei 45 km di costa che attraversano 7 comuni, da Martinsicuro a Silvi Marina, anche sulla riviera di Pescara. Ha infine accennato alle potenzialità turistiche della prosecuzione della greenway lungo il fiume Pescara fino a Chieti scalo




COMETE – SCIE D’ABRUZZO al Teatro Cordova

Festa del Libro dell’Associazione Editori Abruzzesi

Pescara, 23 aprile 2023. Comete – Scie d’Abruzzo, sarà uno dei protagonisti della Festa del Libro dell’Associazione Editori Abruzzesi prevista per domani 23 aprile: la presentazione del nuovo ed articolato progetto Ianieri Edizioni vedrà dialogare la giornalista pescarese Alessandra Renzetti con lo stesso editore Mario Ianieri alle ore 16:00 presso il Teatro Cordova di Pescara a Viale Bovio.

Il volume che è stato presentato in anteprima a Pescina, grazie all’interesse del sindaco Mirko Zauri, si sta facendo conoscere anche a Pescara, sede della Scuola Macondo fondata dallo scrittore abruzzese Peppe Millanta che è Direttore della collana il cui primo numero dal titolo Alexandre Dumas – Viaggio nel Fucino presenta la prefazione di Dacia Maraini: ogni uscita vedrà una personalità di spicco introdurre l’argomento, infatti, ed è stata Michela D’Isidoro a curare questa prima introduzione.

La collana è dedicata alla letteratura di viaggio e propone una serie di racconti di grandi personaggi che hanno attraversato l’Abruzzo, il nome stesso indica la sua mission: lasciare dietro di sé una scia, e invitare così i lettori a mettersi a loro volta in cammino per ripercorrere gli stessi itinerari, oggi, con gli occhi meravigliati del passato. Per questo motivo ogni volume è arricchito da itinerari tematici per scoprire le bellezze inaspettate della regione Abruzzo che hanno destato l’interesse dell’associazione I Borghi più belli d’Italia, partner ufficiale del progetto con il Presidente Antonio Di Marco e I Parchi Letterari grazie all’impegno di Stanislao de Marsanich.

Il progetto si avvale del lavoro certosino di un comitato scientifico di docenti dell’Università G. D’Annunzio di Chieti – Pescara, Dipartimento di Lingue e Letterature Moderne con il Direttore Carlo Martinez, che ha collaborato con Millanta per la scelta dei testi, traduzioni, introduzioni critiche e storiche: tra i docenti si annoverano Barbara Delli Castelli, Emanuela Ettorre, Antonio Gurrieri, Maria Chiara Ferro, Lorella Martinelli, lo stesso Martinez, Ugo Perolino e Michele Sisto.

Ma qual è lo scopo di questa nuova collana?

A rispondere è lo stesso Millanta: “l’intento è quello di far rivivere al lettore le emozioni di allora, mettendolo a contatto con un Abruzzo remoto eppure ancora molto presente. Le dodici uscite di questa prima serie cercano di abbracciare un ventaglio ampio sia come periodo storico, che come personaggi: penso ad Alexandre Dumas, Alberto Savinio, Anne MacDonell, Estella Canziani. Una collana che cerca di racchiudere la letteratura di viaggio che riguarda l’Abruzzo, con opere ritradotte per l’occasione grazie al comitato scientifico”.

“Si tratta di una collana dedicata alla letteratura di viaggio che interessa l’Abruzzo, che vuole mettere in luce il lato pionieristico, avventuroso e pieno di mistero che ha avuto la nostra regione, agli occhi di chi l’ha attraversata confrontandosi con l’ignoto. L’Abruzzo, infatti, è sempre stato una terra di confine. Montagne inaccessibili ne hanno preservato i segreti e i misteri, rendendolo nell’immaginario del passato una terra a suo modo esotica e magica. Un vero e proprio west selvaggio, dove tutto poteva accadere”– conclude Millanta.

Il progetto grafico di copertina e i disegni sono a cura di Luca Di Francescantonio, l’impaginazione grafica è di Federica Di Pasquale, il lavoro di redazione è stato svolto da Cecilia Di Paolo. Serena D’Orazio ha curato gli itinerari della collana.




SOFTBALL DAY per una partita celebrativa

Il 25 aprile a Chieti le vecchie glorie dell’Atoms’ si ritrovano. Sul diamante teatino si terranno anche i concentramenti Under 12 e Under 16

Chieti, 23 aprile 2023. Un’intera giornata dedicata al softball, ma anche un’occasione unica per riabbracciare sul diamante i vecchi compagni di squadra. Martedì 25 aprile, il campo Santa Filomena di Chieti Scalo si aprirà al primo Softball Day, evento dedicato al “batti e corri” femminile, organizzato dalla società teatina Asd Atoms’ Chieti.

La manifestazione, che riunirà in una stessa giornata tutti gli appassionati della palla soffice d’Abruzzo, nasce in occasione del concentramento regionale della categoria Under 12, che vedrà opposte le squadre di Chieti, Tollo e Atri. Si inizia alle ore 9:00 con la partita dei piccoli Under. A seguire, scenderanno in campo per un allenamento a porte aperte, le ragazze della categoria Under 16 di Atoms’ Chieti, Tollo, Atri e Fisciano (Sa).

Ma l’evento clou della giornata è atteso per le ore 11, con la partita Vecchie Glorie: a scendere in campo, tante ex giocatrici della storica formazione Atoms’ degli anni Ottanta e Novanta, che torneranno a indossare divisa e guantone per sfidarsi in una partita commemorativa in ricordo di Carla, storica fondatrice della squadra di Chieti, scomparsa un anno fa.

«Un’occasione unica per riunire in una stessa giornata tanti appassionati di softball – commentano gli organizzatori – Il campo è aperto a tutti, anche a chi non ha mai provato a giocare e voglia farlo proprio adesso».

L’organizzazione della giornata è affidata alle ragazze dell’Atoms’ Chieti, unica squadra di softball d’Abruzzo, che quest’anno milita nel Campionato Nazionale di serie B, appena iniziato. E dopo le sfide della mattina, la giornata prosegue con il terzo tempo: pranzo sociale e brindisi per celebrare la reunion.




LO SCUDETTO È TUO

Amicacci, il sogno diventa realtà

Giulianova, 23 aprile 2023. La Deco Metalferro Amicacci Abruzzo si laurea Campione d’Italia per la prima volta battendo 63-52 l’UnipolSai Briantea84 Cantù sul parquet del PalaMeda, chiudendo la serie di Finale Scudetto sul 2-0.

Di fronte ad una cornice di pubblico spettacolare apre le danze la squadra di casa con i canestri di Pippo Carossino e dell’ex Simone De Maggi. Dopo un inizio con le polveri bagnate l’Amicacci si sblocca andando a segno con Gabriel Benvenuto e Melanie Hawtin, con la canadese che disputa un grande incontro soprattutto fatto di difesa e blocchi fondamentali nell’economia del gioco degli abruzzesi. Nella squadra ospite si mette all’opera Shay Barbibay che riprende da dove aveva lasciato in Gara 1: l’israeliano realizza i canestri che permettono alla compagine di coach Di Giusto di chiudere avanti il primo quarto (10-12).

In apertura di secondo quarto la Briantea si riporta avanti con l’incursione di Santorelli e il tiro dalla media di De Maggi. Per l’Amicacci fa il suo esordio dalla panchina Galliano Marchionni che dà il via ad un 10-0 insieme a Matteo Cavagnini, a dare il consueto apporto di tecnica ed esperienza. Il margine si amplia con le triple di Barbibay e Marchionni che fanno volare gli abruzzesi sul +13. Nel finale di tempo Cantù va a segno con Bassoli ma Benvenuto conclude in appoggio e conferma il margine di vantaggio all’intervallo (22-35).

Nel terzo quarto dopo la tripla di Barbibay del +16 si blocca l’attacco dell’Amicacci. Ne approfitta la squadra di casa che si avvicina con le giocate di De Maggi e Geninazzi. Gli abruzzesi affidano la resistenza a Matteo Cavagnini, dominante in area, ma Cantù trova spazi in attacco e piazza un parziale in chiusura di periodo, guidato dai canestri di Lorenzo Bassoli e completato dalla tripla di Pippo Carossino che vale il -2 brianzolo (45-47).

L’Amicacci non si fa intimorire e si ricompatta, ricostruendo con pazienza il proprio vantaggio. Dall’altra parte la Briantea smarrisce la precisione al tiro e vede riallontanarsi gli ospiti, a segno con Amit Vigoda dalla media, con un appoggio spettacolare di Barbibay e con una caparbia giocata in area di Cavagnini.

Cantù si aggrappa ancora a Simone De Maggi per il -5, ma la Deco Metalferro gioca di squadra e trova due belle giocate sull’asse Barbibay-Cavagnini, a scambiarsi gli assist. Negli ultimi minuti la squadra di coach Di Giusto gestisce con sapienza e chiude i giochi con i canestri di Gabriel Benvenuto (52-63).

Può partire la festa in casa Amicacci per uno Scudetto inimmaginabile a inizio stagione, ma che si è via via concretizzato con una crescita esponenziale di un gruppo di grande talento ma che ha dimostrato anche carattere. La vittoria in Supercoppa ma soprattutto la semifinale Play Off contro la Santo Stefano hanno dato consapevolezza ulteriore di poter centrare uno storico traguardo, sotto la guida esperta di un coach vincente come Carlo Di Giusto, che ha accettato la sfida di portare al titolo un club in cerca del salto di qualità dopo tanti anni al vertice. Una vittoria che ripaga di tanti sacrifici la società abruzzese, a partire dai fondatori per arrivare ai componenti dello staff e ai collaboratori che negli anni hanno permesso al sogno di diventare possibile.

Tabellino

UnipolSai Briantea84 Cantù: De Maggi 24, Santorelli 8, Carossino 7, Bassoli 6, Geninazzi 4, Tomaselli 2, Buksa 1. All. Jaglowski.

Deco Metalferro Amicacci Abruzzo: Barbibay 24, Cavagnini 17, Benvenuto 10, Marchionni 7, Vigoda 3, Hawtin 2, Baho. All. Di Giusto.

Serie A – Finale Scudetto

GARA 1 (15/04)

Deco Metalferro Amicacci Abruzzo – UnipolSai Briantea84 Cantù 56-44

GARA 2 (22/04)

UnipolSai Briantea84 Cantù – Deco Metalferro Amicacci Abruzzo 52-63

Stefano D’Andreagiovanni




BIANCOROSSE  SUL VELLUTO 3-0

La  Lg Umbyracing  si sbarazza facilmente  dell’ Isernia

Teramo, 23 aprile 2023. Un’ora di gioco per liquidare Isernia. La LG UmbyRacing Futura schiaccia le molisane con un secco 3-0, conquistando altri tre punti che servono a migliorare la propria classifica. Il lavoro in palestra paga. La cura Nanni comincia a farsi sentire, visto che la squadra biancorossa ha sfoderato una buona pallavolo, fatta di attenzione in difesa e precisione in attacco. Isernia non ha potuto opporre resistenza, visto che le biancorosse hanno voluto vendicare, nel senso sportivo, la sconfitta dell’andata. Il primo set è un monologo biancorosso. Subito Futura avanti 5-1, 10-4, 16-7, 21-9 fino al 25-11 finale in 19 minuti. Troppo netta la differenza tecnica in campo. Il secondo parziale è identico al primo, con Teramo avanti 10-4, 15-8, 18-13, 19-16. Poi le biancorosse decidono di chiudere anche la seconda frazione. La squadra di Nanni piazza un parziale di 6-0 fino 25-16 in 21 minuti. Ci si attende la reazione della squadra molisana, ma è sempre la Futura ha dettare i ritmi del gioco. Il terzo set è  pura formalità con le biancorosse avanti 9-5, 11-7, 20-10 per chiudere 25-16 in 22 minuti. Bel gioco, buona pallavolo e soprattutto intesa di squadra. La Futura c’è!

LG UMBYRACING FUTURA TERAMO  3

Peroni, Ragnoli 17, Cipriani 5, Di Diego 2, Mattucci, La Brecciosa, Di Paolo 3, D’Egidio, Mazzagatti 5, Di Carlo 11, Di Sabatino, Ventura, Lestini 11. All. Nanni

EUROPEA 92 ISERNIA 0

Ponton, Nardi 2, Sessa 2, Lomoro, Anselmo 4, Ricciardone, Caldararo, Petta 4, Nostrato, Bianchella 2, D’Arco 6, Peruzzi 3. All. Scandurra.

ARBITRI: Salvatore di Falconara Marittima, Violini di Ancona

PARZIALI: 25-11; 25-16; 25-16

Patrizio Visentin




ORTONA È LA REGINA della Serie A3

Vince la doppia sfida contro l’altra capolista e riconquista la Serie A2 dopo soltanto una stagione

Ortona, 23 aprile 2023. Una favola che si conclude con un lieto fine, quantomeno per la Sieco. Il bello è che solo qualche settimana fa gli ortonesi erano distanti cinque punti dal primo posto. Primo posto conquistato dopo una strabiliante rimonta sul Catania, completata nell’ultima di campionato proprio contro gli etnei con una roboante vittoria per tre set a zero. Un primo posto ottenuto sul classico filo di lana che è valso questa finalissima contro Fano. Una finale che, per la precisione è uno spareggio promozione da disputare al meglio delle tre gare.

Una Sieco tutto cuore, quella che affronta la Vigilar Fano che, nella serie, parte favorita. I marchigiani, avendo ottenuto più punti della Sieco nella regular season  possono disputare l’eventuale bella tra le mura amiche. Nella prima della serie gli impavidi faticano a tenere i ritmi indiavolati dei padroni di casa ma alla fine con grande pazienza e determinazione riescono a portare a casa una importantissima vittoria al tie-break. Ma questa è acqua passata.

La Sieco aveva la possibilità di giocarsi tra le mura amiche un’importantissima chance. Una vittoria avrebbe chiuso i conti. Un palasport traboccante di persone accoglie i Ragazzi Impavidi in un frastuono di sirene, cori e applausi. Non sono da meno i tifosi della Vigilar, giunti in gran numero da Fano. L’atmosfera è di quelle magiche e, in effetti, la magia c’è stata.

Quella scesa in campo sabato 22 aprile contro la Vigilar Fano è la miglior Sieco di sempre. Nunzio Lanci & Co. hanno studiato e preparato la gara nel migliore dei modi e soprattutto l’hanno interpretata alla perfezione. Una straordinaria prestazione corale che vede spiccare Tommaso Fabi (2 muri, 7 punti e il 71% di positività in attacco). Il servizio di Ortona è preciso, intelligente, ed il muro sempre presente anche a sporcare e smorzare gli attacchi avversari in maniera tale da favorire il contrattacco. Castellano le prova tutte in Casa Fano ma questa volta Ortona è davvero insuperabile. Fatta eccezione per le primissime battute, quando gli ospiti della Vigilar sfruttano alcune ingenuità dei padroni di casa, la Sieco di fatto ha sempre avuto la meglio, creando dapprima un notevole distacco dagli avversari, per poi limitarsi a navigare in tranquillità verso il porto della vittoria. Nulla hanno potuto il forte ex di turno Christoph Marks ed il neoacquisto Patriarca. Contro l’Impavida determinata di questa sera e trascinata da uno splendido pubblico, c’era ben poco da fare.

Dopo un’ora e mezza di gioco, la Sieco mette a terra anche l’ultima palla del terzo set e, premiati dal Presidente della Lega Pallavolo Massimo Righi e dalla vicedirettrice Yvonne Schlesinger la Sieco Service Impavida Ortona festeggia il pronto ritorno in Serie A2.

Nunzio Lanci: «I ragazzi sono stati veramente bravi. Alla fine, è una vittoria meritata. Una vittoria che vorrei dedicare al mio papà (il presidente Tommaso Lanci n.d.r.), che per qualche problemino non ha potuto essere qui questa sera. Avrebbe meritato di essere presente e di ricevere tutti gli attestati di stima possibili ed immaginabili. Una serata magnifica ed un plauso va a tutti. Alla squadra, allo staff fino ai tifosi storici e ai cittadini che hanno riempito il palazzetto. Solo chi ha sofferto partita dopo partita può capire quanta gioia stiamo provando in questo momento. Dopo un anno, come quello passato, riportare subito la squadra in A2 non era affatto semplice ma alla fine ci siamo riusciti».

IN BREVE

Parte meglio Fano, la Sieco sbaglia molto e concede subito tre invasioni. Roberti batte bene e gli ospiti prendono un vantaggio di tre punti. Ortona stringe i denti e alza il muro accorciando prima  le distanze sul 6-7 e poi agganciando gli avversari 8-8. Si gioca punto su punto e la Sieco con Marshall trova anche il punto del vantaggio 12-11.  Migliora la Sieco anche al servizio, Fano va in affanno e Ortona guadagna un piccolo margine quando si è a metà del primo parziale.  Ortona continua a macinare gioco, Fano prova ad infastidire la ricezione abruzzese con Roberti e Gori e ci riesce. Ci vuole una doppia dei marchigiani per dare la vittoria a Ortona, anche e, Marshall era stato pronto nel bloccare a muro il pallonetto di Marks.

Palpitante inizio di secondo set, si gioca punto a punto. Tanti gli errori dai nove metri, per un parziale che è appena cominciato. Il primo break è ortonese grazie a Bertoli che invece è efficace dai nove metri. Ortona alza un buon muro e Marks fa difficoltà a passare. A metà del parziale Ortona è avanti 16-11. Si riduce sensibilmente il distacco sul finire del set. Marks fa soffrire i tifosi di Ortona pungendo dai nove metri. Fano riesce a recuperare altri punti ma il divario è troppo grande, Ortona trova la vittoria del secondo set addirittura sfruttando un errore al servizio degli ospiti.

Nel terzo set sono di nuovo i padroni di casa a tentare la prima mini-fuga. Se si escludono Marks e Roberti, il servizio di Fano non se la passa molto bene, Ortona riesce invece a sfruttare in maniera ottimale il contrattacco. A metà parziale il distacco tra le due squadre è pressoché invariato ma Fano è squadra tosta e gli Impavidi non devono abbassare la guardia. La guardia rimane alta ma si abbassa un po’ quella di Fano quel tanto che basta alla Sieco per scappare sul 18-13. Sul finale Ortona non forza più il servizio pensando di gestire un vantaggio di sei punti sugli ospiti. La tattica è quella giusta. Ortona evita rischi inutili ed è anzi, proprio un servizio float di Arienti a chiudere i giochi. La Sieco è in Serie A2. 

PRIMO SET

La Sieco Service Ortona cala il suo sestetto titolare. C’è Ferrato al palleggio e Bruno opposto. Gli schiacciatori di posto quattro sono Capitan Marshall e Bertoli mentre la coppia dei centrali è formata da Fabi e Arienti. Libero Benedicenti

I padroni di casa scendono in campo con Zonta regista e Marks opposto. Al centro Patriarca e Maletto e schiacciatori Roberti e Ferri. Libero Raffa.

Coach Lanci risponde con il sestetto che si è sbarazzato di Catania nell’ultima giornata di regular season: Ferrato palleggiatore con Cunha in diagonale. Al centro ci sono Fabi ed Arienti mentre schiacciatori di posto quattro Capitan Marshall e Bertoli.

La prima palla dell’incontro è per Ortona che serve con Bertoli. Anche il primo punto è bianco azzurro con Bruno. 1-0. Arienti 2-1. Patriarca pareggia i conti 2-2. Marshall attacca ma la palla tocca l’asticella 2-3. Ace di Roberti 2-4. Invasione di Arienti 2-5. Marshall trova la parallela del 3-6. Ancora invasione per Ortona 3-7. La pipe di Marshall per il 5-7. Ferrato 6-7. Muro di Arienti 8-8 e primo time-out chiesto da Fano. Bertoli cerca ma non trova le dita del muro 8-9. Ferri serve sulla rete 9-9. Lo stesso fa Ferrato 9-10. Marshall trova la diagonale del sorpasso 12-11. Buona la ricostruzione della Sieco con Arienti 13-11. Ace per Fabi 14-11. Bruno murato in posizione scomoda 15-12. Invasione di Gozzo 16-12. Il muro di Ortona non tiene, Bruno è spiazzato 16-14. Ace di Marks 18-16. Dopo l’ace, Marks la butta in reta 19-16. Fuori l’attacco di Marks 21-17. Bel palleggio ad una mano sola di Ferrato per l’attacco in veloce di Arenti 22-18. Bruno fa una magia e gira il polso per la parallela 23-19. Invasione per Marshall 23-20. Marks sfrutta bene il contrattacco 23-21. Marshall di potenza passa sul muro e guadagna il primo set point 24-21. Marshall trova l’opposizione del muro 24-23. Marshall ferma Marks 25-23 ma a Fano era stata comunque fischiato un fallo di doppia.

SECONDO SET

Si riparte con Partenio dai nove metri. Il primo punto, però, lo segna Bruno, il suo attacco è murato fuori 1-0. Marks elude il muro 1-1. Invasione di Partenio 2-2. Fuori di poco il servizio di Marshall 3-4. Fuori anche quello di Marks 4-4. Bertoli trova una bella carambola sulle mani del muro 6-5. Ace di Bertoli 8-6. Bertoli ci riprova ma la palla termina fuori 8-7. Muro monumentale di Fabi su Marks 9-7. Fuori l’attacco di Roberti 10-7. Non contiene il muro di Ortona, la palla schizza fuori 11-9. Marshall sale in alto e piazza la palla accanto al muro di Marks 12-9. Ancora una carambola cercata e trovata da Bertoli muro/astina 14-9. Ottimo attacco di Marks che centra la linea di fondo campo 14-10. Muro di Fabi 16-10. Ferrato mura in solitaria Roberti 17-11. Stupenda azione della Sieco che prima recupera una palla complicata e Marshall poi palleggia per Bertoli che chiude il colpo 18-11. Stavolta la diagonale di Marks è dentro 18-12. Bertoli non abbocca alla finta e ferma il pallonetto di Gozzo 19-12. Bruno riceve una palla destinata ad andare fuori e regala punto a Fano 19-14. Si può notare un certo rammarico sul volto dell’opposto portoghese. Opposto portoghese che si rifà poco dopo tirando una bomba delle sue 21-14.  Ferrato e Bertoli spiazzano il muro 22-15. Fuori il servizio di Patriarca 23-16. Bertoli murato 23-19. Bruno per il mani-fuori del set-point. Annullati il primo ed il secondo, è Gozzo che spedisce il servizio in rete.

TERZO SET

Si riparte per il terzo Set con Bertoli al servizio. Ortona ricostruisce un paio di volte e alla fine è Marshall che chiude la diagonale 1-0. Fuori il servizio di Bertoli 1-1. Bruno 2-1. Patriarca attacca bene al centro 2-2. L’arbitro vede la palla fuori ma Patriarca ammette il tocco prima che il check possa agire 3-2. Ferri impatta male la palla e attacca sulla rete 4-2. Forte parallela di Marks bel punto dell’ex-impavido 6-4. Ace di Arienti 8-4. Ferri sbaglia dai nove metri 9-5. Roberti tira una bomba che vale il 9-6. Maletto sbaglia il servizio 10-6. Marks accorcia le distanze 10-8. Arienti al centro 11-8. Il muro non si alza su Roberti che però frega tutti e fa 11-9 con una potente schiacciata staccata da rete. Ferri impatta malissimo e la sua diagonale finisce sugli spalti senza toccare terra 13-9. Marks riconquista il servizio 13-10. Doppia fischiata a Roberti, che palleggia da terra 14-10.  Bruno sfonda il muro e conquista un importante cambio palla togliendo il temibile Marks dalla linea dei nove metri 15-11. Ancora un errore al servizio per Fano, stavolta è Ferri 16-12. Ferrato batte forte, Fano deve rimandare la palla nel campo di Ortona che poi finalizza con un attacco al centro di Arienti 17-12. Ferrato sbaglia la battuta 17-13. Bruno sfodera l’ennesima bomba e sul 18-13 va ad esultare sotto gli spalti gremiti. Troppo stretta la diagonale di Marshall che salta altissimo e si prende il 19-14. Petrarca fermato a muro 21-15. Festi prova il pallonetto ma la palla termina sul fondo. Bruno sbaglia il servizio 22-16. Bruno 23-16.  Magia di Bruno che da posizione scomodissima, staccata e scomposta trova un angolino del campo ed è A2-Point: 24-17. Ace di Arienti 25-17.

Sieco Service Impavida Ortona – Vigilar Fano 3-0 (25-23/ 25-21/ 25-17)

Durata Set: 32’ / 31’ / 26’

Durata Totale: 1h 29’

Muri Punto:

Ortona: 8

Fano: 5

Aces:

Ortona: 4

Fano: 2

Batture Errate:

Ortona: 10

Fano: 11

Attacco:

Ortona: 55%

Fano: 45%

Ricezione:

Ortona Pos: 59% – Perf: 31%

Fano Pos: 50% – Perf: 39%

SIECO SERVICE Impavida Ortona: Fabi 8, Vindice n.e., Bertoli 11, Benedicenti (L) 52% pos, 28% perf, Iorno n.e., Marshall 15, Ceccoli n.e., Di Tullio n.e., Bulfon n.e., Cunha 13, Arienti 6 , Ferrato 3, Pollicino n.e., Palmigiani n.e. Allenatore: Nunzio Lanci. Vice: Luca Di Pietro.

Vigilar Fano: Partenio, Roberti 6, Zonta 2, Raffa (L) 47% pos, 47% perf, Ferri 1, Carburi n.e., Ferraro, Galdenzi n.e., Tito n.e., Gori, Girolinetti, Marks 19, Patriarca 8, Gozzo 4, Maletto 3. Allenatore: Maurizio Castellano. Vice: Simone Roscini.




LA TERRA, L’ORSO e i Simboli

Presentazione della moneta e del francobollo che celebrano i 100 anni del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Pescasseroli, 22 aprile 2023. Questa mattina a Pescasseroli sono stati presentati due simboli molto importanti della nostra società per celebrare il Centenario del Parco: il francobollo e la moneta da 5 euro. Per questo un importante ringraziamento va all’Istituto Poligrafico e della Zecca dello Stato e a Poste Italiane. Questi due simboli raccontano le bellezze, le eccellenze, l’arte, i grandi nomi che rendono prestigioso il nostro Paese e fanno la gioia di molti collezionisti e cittadini appassionati.

A rendere ancora più importante questo momento ha contribuito il fatto che il 22 aprile si festeggia la giornata mondiale della Terra.

Il significato profondo di questa giornata è racchiuso magistralmente in una stupenda frase scritta da un Capo indiano nel 1852, al Presidente degli Stati Uniti:  “…Tutte le cose sono collegate. Qualunque cosa succeda alla Terra succede ai figli della Terra.  L’uomo non ha tessuto la trama della vita: egli è un filo. Qualunque cosa egli faccia alla trama egli lo fa a sé stesso…”

In un momento storico in cui la crisi climatica e i problemi legati all’ambiente sono così evidenti, la lezione che dobbiamo imparare sta proprio nel confrontarsi sui diversi temi come gli orsi, o il clima, o l’agricoltura essendo consapevoli che tutto è collegato e che ciò che ci circonda e chiamiamo Natura ci permette di vivere su questo pianeta.

“È bene ricordare il finale dell’art. 9 della Costituzione – ha dichiarato il Presidente del Parco, Giovanni Cannata – che dedica un’attenzione particolare ai modi e alle forme di tutela degli animali nel contesto dell’ecosistema”

La moneta e il francobollo sono simboli del grande valore che la Natura deve rappresentare per ognuno di noi e sono lì a ricordarci che quel valore lo dimostriamo impegnandoci a rispettarla giorno dopo giorno.

Ringraziamo il Sottosegretario di Stato al Ministero delle Imprese e del made in Italy, Fausta Bergamotto, il Vicepresidente della Regione Abruzzo Emanuele Imprudente, il MIMIT (Ministero delle Imprese e del made in Italy) che ha reso possibile l’emissione del francobollo, il Responsabile della Filatelia di Poste Italiane Giovanni Machetti, il Responsabile Commerciale Mercato Privato – Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Matteo Taglienti, e gli staff di Poligrafico e Poste italiane per avere contribuito a celebrare  un momento molto significativo della vita del Parco: 100 anni di Natura protetta.

“Abbiamo ritenuto doveroso celebrare il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise nell’occasione della celebrazione dei suoi 100 anni, con l’emissione filatelica inserita nel programma annuale 2023 – ha dichiarato il Sottosegretario, Fausta Bergamotto – Il francobollo rappresenta la sovranità dello Stato e quindi il riconoscimento del valore di questo territorio”

Molti i partecipanti che hanno potuto acquistare la moneta, il francobollo e procedere con l’annullo filatelico.

Per chi si fosse perso l’evento, ricordiamo che la moneta in argento del valore di 5 euro, è acquistabile anche presso lo shop online dell’Istituto Poligrafico della Zecca dello Stato, al seguente link 5 euro 100 Anni dell’istituzione del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise (ipzs.it).




IN ABRUZZO 40MILA ASSUNZIONI. Una su due è di difficile reperimento

Studio Confartigianato Chieti L’Aquila: Formazione mirata è ormai fondamentale. Programma GOL opportunità unica

Chieti, 22 aprile 2023. Nonostante in Abruzzo, nel periodo aprile – giugno 2023, siano previste ben 40.360 assunzioni, il 49% delle imprese, cioè una su due, prevede di avere difficoltà a trovare i profili desiderati; il 70% circa delle entrate riguarda il settore dei servizi. È quanto emerge dal Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal ed elaborato dal Centro studi di Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila. I numeri confermano ancora una volta l’importanza della formazione. Un’opportunità in tal senso arriva dal programma Garanzia Occupabilità Lavoratori (Gol), che prevede corsi di formazione gratuiti per tutta una serie di cittadini che non lavorano e che necessitano di acquisire competenze specifiche.

In particolare, in Abruzzo, prevede entrate il 23,9% delle 30.650 imprese con dipendenti. Ad assumere sono soprattutto piccole imprese (1-9 dipendenti), pari al 57,9% delle entrate previste. A livello territoriale, in testa c’è la provincia di Teramo, dove il 30,5% delle imprese prevede entrate nel trimestre, seguita da Chieti (27,8%), Pescara (22,5%) e L’Aquila (19,3%). Buona parte delle entrate, 10.680 unità, riguarda i servizi di alloggio e ristorazione ed i servizi turistici. Seguono i servizi alle persone (9.570), le costruzioni (4.910) e il commercio (2.800).

Il programma Garanzia Occupabilità Lavoratori è un’azione di riforma prevista dal Pnrr per riqualificare i servizi di politica attiva del lavoro. La Regione Abruzzo, nel definire con il proprio Piano Attuativo Regionale la declinazione territoriale del programma, propone un complesso di misure che possono elevare il livello di inclusione nel mercato del lavoro, agendo in primo luogo sull’occupabilità delle fasce di lavoratori più fragili ed esposte al rischio di esclusione sociale e lavorativa.

Il programma si rivolge, infatti, a lavoratori con ammortizzatori sociali o altri sostegni al reddito, lavoratori fragili (giovani, donne con particolari situazioni di svantaggio, persone con disabilità, over 55), “lavoratori poveri” e persone disoccupate senza sostegni al reddito ed offre reinserimento lavorativo, aggiornamento, riqualificazione, lavoro ed inclusione e ricollocazione collettiva. Gol rappresenta dunque uno strumento in grado di dare una risposta non solo alle fasce più fragili di popolazione, ma anche alle imprese, che fanno sempre più fatica a reperire profili con competenze precise.

Operatore di cucina, pasticciere, pizzaiolo, segretario, accompagnatore cicloturistico, make-up artist, grafico pubblicitario, web designer, meccatronico, dermopigmentista, addetto stipendi e paghe: sono solo alcuni dei corsi gratuiti erogati da Academy ForMe, scuola di formazione di Confartigianato Imprese Chieti L’Aquila, nell’ambito del programma Gol. Cruciale il ruolo dei Centri per l’impiego presenti sul territorio regionale: è a loro che gli utenti devono rivolgersi per avviare le relative procedure di iscrizione.

“In questo momento estremamente particolare – afferma il direttore generale di Confartigianato Chieti L’Aquila e di Academy ForMe, Daniele Giangiulli – Gol rappresenta uno strumento importantissimo. I corsi gratuiti prevedono tutti una parte teorica ed una pratica all’interno della scuola, nonché degli stage in aziende primarie dei diversi settori. Questo facilita l’avvicinamento degli utenti al mercato del lavoro, consentendo di acquisire competenze specifiche e di capire le reali necessità ed esigenze delle aziende. La formazione mirata è fondamentale e i numeri lo confermano: la maggior parte degli allievi che di recente hanno concluso un percorso formativo nella nostra scuola – conclude Giangiulli – ha facilmente trovato occupazione”.




INTERPELLANZA PAOLUCCI su fondi per l’edilizia sanitaria a Chieti

Marsilio prende in giro la città promettendo interventi senza copertura. La delibera con cui fa campagna elettorale è solo di indirizzo

L’Aquila, 22 aprile 2023. “Quattro anni di chiacchiere e propaganda, l’unica cosa concreta che Marsilio ha fatto per la città di Chieti e i presidi sanitari del suo territorio è stato tagliare reparti, risorse e depotenziare eccellenze e l’importanza dell’ospedale clinicizzato di Colle dell’Ara. È dei giorni scorsi l’annuncio in pompa magna della reingegnerizzazione del presidio ospedaliero, peccato che nonostante Marsilio governi l’Abruzzo e la sanità dal 2019, non solo nulla ha fatto finora e la rivoluzione annunciata è ad oggi scritta solo sulla carta. L’atto presentato non è operativo, è un documento solo programmatico e le risorse di cui ha parlato sono virtuali, come lo sono i tempi in cui ciò accadrà, come chiaramente dice la delibera che lui stesso ha firmato, affermando che “il presente provvedimento risulta di natura esclusivamente programmatoria e che alla iscrizione in bilancio delle risorse di che trattasi potrà procedersi soltanto all’esito della definitiva assegnazione in favore dell’ente”. La smetta di prendere in giro gli abruzzesi, la sanità è un diritto, è occuparsene è una cosa seria”, così il capogruppo Pd in Consiglio regionale Silvio Paolucci che annuncia un’interpellanza sull’argomento e l’accesso agli atti su tutta la programmazione inerente all’edilizia sanitaria in Abruzzo. 

“Il concreto timore è che dei 60 milioni di investimenti annunciati non partirà un bel nulla – avverte Paolucci – Vero è che il primo lotto degli interventi, per 50 milioni circa ereditati dai governi precedenti a questo, è fermo perché non c’è alcuna progettazione esecutiva e non sanno come utilizzare i fondi, mentre sul secondo addirittura non sanno ancora dove trovarli! In pratica prima il danno, cioè i ripetuti tagli a Chieti e poi la beffa, annunci impossibili e risorse inesistenti per la sanità del capoluogo che intanto affonda, come dimostra il drammatico calo delle prestazioni nel presidio di Chieti sotto la Giunta Marsilio rispetto alla legislatura precedente: siamo a -17%!!!!

Per questo chiedo di sapere qual è la disponibilità vera ed effettiva dei fondi al momento programmati per poter dare esecuzione agli interventi previsti e richiamati nella DGR n.205 del 6 aprile scorso riguardo l’ospedale di Chieti, così come ritengo indispensabile sapere anche qual è la disponibilità effettiva dei fondi per il secondo lotto funzionale, con risorse programmate di 8.918.430,63 euro. Lo chiedo perché dagli atti che il centrodestra stesso ha scritto e approvato, affiora che l’attuale disponibilità risulta unicamente di 2.578.947,37 di euro, la terza parte del totale e che si tratta di fondi che verranno anticipati dalla ASL2 e che non consentono, a patto che non si facciano miracolose moltiplicazioni, di fare ciò che hanno detto.

Questo significa che tutti i progetti presentati sono virtuali, e che ancora una volta Chieti sarà la cenerentola della sanità, a cui la Regione non dà nemmeno gli spiccioli: dopo aver perso i 30 milioni di euro per il nuovo ospedale deviati altrove, il Dea di II livello, il distretto sanitario di Chieti Scalo, le eccellenze sanitarie del clinicizzato, depauperato di anno in anno e dopo la proposta di dislocare la Cittadella giudiziaria, spogliando il centro storico anche del Tribunale pur di vendere il san Camillo per coprire i milioni di debito accumulato dalla Asl, l’ulteriore presa in giro, il centrodestra per Chieti ha poco meno di 3 milioni di euro. Questa è la considerazione e l’impegno per il capoluogo della provincia più popolosa d’Abruzzo”.




LA SPIAGGIA È UN BENE pubblico

Se la si dà in concessione il privato deve pagare un giusto canone. Inoltre, non tutta la spiaggia va data ai privati

di Michele Marino [vicesegretario provinciale Sinistra Italiana]

Devono rimanere le spiagge libere per chi non vuole dissanguarsi per un lettino ed un ombrellone.  Per queste ragioni accolgo favorevolmente la decisione della Corte di giustizia europea relativa all’applicazione della normativa Bolkestein alle concessioni demaniali italiane.

L’applicazione di questa norma comunitaria potrà mettere fine alla mala gestione delle concessioni balneari in Italia, e quindi anche in Abruzzo. Finalmente si mette la parola fine alla gestione feudale delle spiagge italiane.

Per anni si è assistito alla successione di padre in figlio di tratti di spiaggia pubblica senza che nessuno potesse intaccare ciò che non era più una concessione pubblica ma un privilegio acquisito.

Basta guardare i dati del Ministero delle Infrastrutture (https://dati.mit.gov.it/catalog/dataset/concessioni-demaniali-marittime-a-maggio-2021/resource/5c368853-0890-489d-901d-76846aa1947e) per capire quanto siano irrisori i canoni pagati dagli stabilimenti.

Limitandoci solo alla provincia di Chieti si parte subito male dal momento che mancano i dati su moltissime attività con il caso più grave per San Salvo dove non esistono dati pubblici riguardo nessuna attività balneare (cosa a dir poco scandalosa). Passando a Vasto, la località della provincia con più posti letto (Fonte abruzzo.openpolis.it), la maggior parte delle attività balneari versano meno di tremila euro annui di canone: nulla rispetto agli incassi.

Salendo, a Casalbordino NESSUN stabilimento paga oltre duemila euro annui con addirittura cinque attività che ne versano meno di mille: cosa a dir poco inconcepibile. Per le casse pubbliche non va meglio a Torino di Sangro dove nessun concessionario versa oltre mille euro l’anno. Peggio a Fossacesia dove non è dato sapere quanto versino ben 15 stabilimenti. Caso eccezionale, ma che in realtà dovrebbe essere la norma, ad Ortona dove oltre 30 attività balneari pagano oltre diecimila euro di canone annuale.

E per finire Francavilla dove il canone più alto, diecimila euro annui, è versato da un solo concessionario. Dati alla mano, ci sono balneatori che con l’affitto di un solo ombrellone coprono l’intero costo della concessione. Come se non bastasse gli imprenditori del mare vogliono far passare l’acquisto di due ombrelloni e una passata di antiruggine sulle ringhiere come investimenti in modo tale da avere l’ennesimo ingiusto vantaggio (ovvero punteggi superiori) a fronte delle future gare d’appalto a cui saranno costretti a partecipare.

Per non farci mancare niente poi si è pronti ad affidare ai privati anche gli ultimi lembi di spiaggia libera rimasti rendendo di fatto impossibile usufruire della spiaggia senza dover pagare. In questo modo ad una famiglia con figli che non può permettersi i prezzi d’oro degli ombrelloni degli stabilimenti sarà negata la possibilità di andare al mare. Cosa questa semplicemente inaccettabile. Va perseguita la libera e gratuita fruizione da parte di tutti ed il pagamento di un canone demaniale congruo ed equo.




IN EDICOLA IL DAMPYR N. 277 – Radio Vampira

Una storia gotica dalle atmosfere rock e struggenti

di Romano Pesavento

Questo mese è in edicola il Dampyr n. 277, edito Bonelli, sceneggiato da Giorgio Giusfredi con disegni di Fabio Bartolini, copertina Enea Riboldi.

L’episodio si intitola Radio Vampira. La storia, elettrica e fascinosa, in perfetta continuità con le scelte editoriali della testata, si snoda nelle campagne notturne pisane, misteriose, leggendarie e teatro di fatti storici epocali.

Una ragazza affascinante racconta con serena pacatezza a un deejay la sua storia incredibile e rocambolesca di non morta quasi millenaria. Il deejay divertito e sornione la invita a continuare la narrazione della sua iniziazione, pensando di avere l’ennesimo personaggio eccentrico davanti a sé e invece…

L’albo alterna perfettamente sequenze narrative e descrittive, conferendo ad alcune inquadrature dinamismo e colpi di scena d’effetto, mentre altre strisce sono caratterizzate da squarci grafici fortemente riflessivi.

La storia è davvero accattivante e la protagonista, Agnese degli Ubaldi, ha tutte le carte in regola per essere ricordata tra le dark lady più maliose della serie. A nostro avviso ricorda un po’ le fattezze della modella Kaia Gerber, così come l’enigmatico Ryon sembra assomigliare al celebre attore cannibale Timoty Chalamet.

Su Krigar abbiamo qualche dubbio; un Alice Cooper giovane?

Al di là delle associazioni, che divertono, il fumetto emoziona, sorprende e incuriosisce con tanti riferimenti al glorioso e turbolento passato italiano, in quanto la nostra vampira attraversa i secoli dando prova della propria malvagità e ironia beffarda in ogni contesto e situazione.

Interessante anche il riferimento al personaggio femminile creato da Ippolito Nievo, la Pisana, che, nella fantasia di Giorgio Giusfredi, è sempre l’impavida e dannata Agnese degli Ubaldi.

Ancora una volta il confine del bene e del male non è poi così demarcato; ancora una volta il nostro Dampyr riesce a cavarsela; ancora una volta con tanti dubbi e incertezze. Vita, non vita; tenebre, luce; odio e amore.




LA STATUA DELLA MADONNA DELLO SPLENDORE ha percorso le strade della città alta

Accompagnata dalle preghiere dei giuliesi. Il sindaco “ancora una grande dimostrazione di fede”.  La messa del cardinal Angelo Comastri a mezzogiorno la solenne processione

Giulianova, 22 aprile 2023. Una piazza Buozzi gremita ha accolto questa mattina, a mezzogiorno, l’arrivo della processione della statua di Maria Santissima dello Splendore, iniziata due ore prima dal duomo di San Flaviano. Culmine della festa del 22 aprile, la processione ha avuto, quest’anno, un finale non usuale. A celebrare la Messa in piazza, infatti, è stato il Cardinale Angelo Comastri, vicario generale emerito di Sua Santità per la Città del Vaticano e Presidente emerito della Fabbrica di San Pietro. In tanti hanno voluto ascoltarlo, tutti sono rimasti colpiti dalla semplicità delle sue parole e da un pensiero assolutamente limpido, capace, sempre, di andare a segno.

La Processione è stata guidata dal Vescovo di Teramo-Atri, monsignor Lorenzo Leuzzi e dal parroco di San Flaviano don Enzo Manes. Hanno partecipato il Sindaco di Giulianova Jwan Costantini, il Presidente della Provincia di Teramo Camillo D’Angelo, il Vicesindaco Lidia Albani, il Presidente del Consiglio Comunale Matteo Francioni, il consigliere Federico Montebello. Si è unito al corteo, giunto al Santuario dello Splendore, padre Simone Calvarese, già rettore dell’attiguo convento e oggi ministro provinciale dell’ Ordine dei Cappuccini.

“Una mattinata emozionante, benedetta da un sole finalmente primaverile – ha commentato il sindaco Costantini – Giulianova, anche quest’anno, ha risposto in maniera massiccia e convinta alla più sentita e partecipata delle sue tradizioni religiose. La processione del 22 aprile, ancora una volta, è stata occasione per dimostrare la devozione e l’affetto della comunità giuliese alla Madonna dello Splendore. Ringraziamo i cittadini, la parrocchia di San Flaviano, i sacerdoti, il Vescovo Monsignor Leuzzi e, in modo particolare, il Cardinale Angelo Comastri, che ci ha onorati della sua presenza, accettando l’invito a condividere la sua esperienza di guida pastorale e cristianità autentica”.




FIERA DELL’AGRICOLTURA DI TERAMO, la ricetta di Coldiretti per la zootecnia

Pastorizia, puntare all’arrosticino dop per rilancio del settore . Coldiretti Teramo chiede sostegni agli allevatori contro alti costi di gestione

Teramo, 22 aprile 2023. Le criticità e la valorizzazione della pastorizia tradizionale, la promozione dell’arrosticino a denominazione di origine protetta, le ricerche e gli studi per la tutela di razze in estinzione o comunque poco diffuse. Si è parlato delle  difficoltà del settore zootecnico e dei nuovi scenari legati alla riforma della nuova politica agricola comune, ma anche delle conseguenze del Covid e del pericolo del cibo sintetico nel convegno intitolato “Quale futuro per la zootecnica teramana?” promosso da Coldiretti Teramo nell’ambito della Fiera dell’agricoltura inaugurata questa mattina nel parco fluviale Davide De Carolis. Un incontro nel palatenda allestito dal Comune in cui tra le immancabili bandiere gialle, alla presenza di imprenditori agricoli e semplici cittadini, sono stati approfonditi i vari aspetti legati alla realtà allevatoriale che, fortemente radicata in tutta la provincia, vive un momento di criticità per la chiusura di moltissime stalle dovuta agli insostenibili costi di gestione. Al centro dell’incontro, i nuovi indirizzi della Politica agricola comunitaria e un dato nazionale: quasi una stalla su dieci (9%) è in una situazione così critica da portare alla cessazione dell’attività con rischi per l’economia e l’occupazione ma anche per l’ambiente, la biodiversità e il patrimonio enogastronomico. “Una situazione che – dice Coldiretti Teramo – rischia di lasciare campo libero alle importazioni da paesi che non applicano le pratiche sostenibili di allevamento che caratterizzano il sistema produttivo italiano o, ancora peggio, rischia di spingere verso lo sviluppo di cibi sintetici in provetta, dalla carne al latte sintetici.

Così, in occasione del convegno, dopo i saluti istituzionali, si sono succeduti l’intervento della Presidente di Coldiretti Teramo Emanuela Ripani, che ha ribadito la necessità di “ulteriori strumenti di sostegno e ristori concreti per gli allevatori che devono sostenere costi sempre più alti di gestione aggravati dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina”, e le relazioni di Patrizio De Angelis sui cambiamenti previsti dalla nuova politica agricola comune con un focus sugli interventi previsti dalla Regione Abruzzo a favore degli allevatori e del professor Giuseppe Martino (docente del dipartimento di bioscienze e tecnologie agroalimentari e ambientali dell’università di Teramo) che ha presentato i risultati dello studio sulla valorizzazione del maiale nero d’Abruzzo. Pietropaolo Martinelli (presidente Ara Abruzzo) ha invece parlato dell’arrosticino quale “eccellenza enogastronomica conosciuta in tutto il mondo” ribadendo l’importanza di introdurre la Denominazione di origine protetta in quanto “il marchio assicurerebbe la vera tutela del sistema allevatoriale regionale e il rilancio della zootecnia abruzzese ovina”.

“Quando una stalla chiude – ha sottolineato la Ripani – si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado dei territori in zone svantaggiate”. Una situazione che va affrontata a tutti i livelli, come ha ribadito il direttore di Coldiretti Teramo Roberto Rampazzo a chiusura dell’incontro. “Oggi più che mai servono ulteriori strumenti di sostegno, aiuti diretti alle imprese e ristori concreti per gli allevatori ma anche – ha detto Rampazzo – un impegno comune per fronteggiare il pericolo del cibo sintetico su cui Coldiretti ha lanciato una sfida importante ed ha già incassato il placet della conferenza della Regioni. Ora è necessario trasformare il disegno di Legge in tempi brevi e, con questo obiettivo, continuare la petizione popolare che ha già coinvolto i principali esponenti politici abruzzesi tra cui il presidente della Regione Abruzzo e l’assessore alle politiche agricole”.

Questa mattina, nell’ambito della fiera dell’agricoltura, Coldiretti ha inaugurato l’area a marchio Campagna Amica e a street food. Di seguito le aziende agricole coinvolte: Garofalo Patrizia (prodotti cosmetici a bade di latte d’asina), Bilanzola Francesco (pecorino), Pasquale Russo (agrumi e granite agli agrumi), Lucio Berlingieri (tartufo fresco e conserve di tartufi), La Mascionara (panini e taglieri con salumi e formaggi pecorini), Luigi Ramoni (birra agricola), Roberto Falasca (porchetta), Barbara De Federicis (porchetta e gastronomia a chilometro zero), Filippo Sciarra (hamburger e tagliata di chianina Igp).

Alessandra Fiore




CARO NASO di Daniele Di Massimantonio

L’invito per Salotto Culturale

Teramo, 22 aprile 2023. Mercoledì 26 Aprile 2023 alle ore 18, nella Sala dell’Annunziata, Via N. Palma 31 (patrocinio  Fondazione Tercas)  ci sarà la presentazione, con ascolto di brani, della rilettura delle Metamorfosi Ovidiane, Caro Naso di Daniele Di Massimantonio. Presentazione a cura di  Vincenzo Lisciani e Luca Mastrocola. In presenza: Sala Annunziata’ via N. Palma, 31, 64100. A distanza: Google Meet,  iscriversi a: segreteriasalottoculturale@gmail.com o per ricevere il link

Approfondimento

Nei suoi versi, il poeta Ovidio rivela spesso al lettore (a lume di naso, una cinquantina di volte) il proprio nome, o meglio, cognomen, vale a dire “Naso” o, al genitivo, “Nasonis”. Caro Naso, dunque, è una  dichiarazione di affetto e di profonda gratitudine nei confronti del celebre poeta di Sulmo, l’odierna Sulmona, in Abruzzo (regione in cui l’autore del libro è nato, vive e lavora). Vuole essere anche un invito alla riscoperta, in chiave originale e contemporanea, di un vecchio compagno di viaggio, di un grande classico. Eh, già! Ovidio vive; ha semplicemente mutato forma nel corso dei secoli.

Così, narrandone le ultime metamorfosi, Daniele Di Massimantonio fornisce gli indizi per poter ancora scovare, dopo 2000 anni, lo spirito del sulmonese ( coincidenza favorevole con l’attenzione di questi mesi da parte di Vittorio Sermonti alle Metamorfosi).

Insomma, una “caccia al tesoro” letteraria, alla scoperta… di un Abruzzo di‐verso e di uno dei suoi più grandi figli: Publius Ovidius Naso.

Daniele Di Massimantonio, nato a Giulianova (TE) nel 1984, è docente di discipline storico-letterarie .  Scrive opere di narrativa e testi drammaturgici.  Si occupa di promozione e valorizzazione, attraverso le arti performative, del patrimonio storico-artistico e archeologico, nonché della tutela e della trasmissione del patrimonio culturale immateriale (espressioni orali, leggende, racconti, miti, riti, feste, pratiche sociali…). Nel 2020 ha curato per “Arsenio Edizioni” il volume 2.0 Hemeron – Il Decameron ai nostri giorni.

Nel 2022 ha pubblicato il romanzo composito Caro Naso, edito da “Scatole Parlanti” (Gruppo Editoriale Utterson) e presentato al Salone del libro di Torino, al Fla (Festival di Libri e Altrecose) di Pescara, nonché in occasione dell’inaugurazione del Parco letterario Ovidio, a Sulmona.