TOUR DELLA SALUTE: 15 e 16 aprile a Pescara il Centro Ábaton in piazza

Per un percorso di terapia osteopatica. Nel 2022 trattati 4mila pazienti provenienti anche da marche, molise e puglia

Pescara, 14 aprile 2023. Ci sarà anche il Centro Ábaton, punto di riferimento abruzzese per la Terapia manuale osteopatica, in piazza a Pescara, sabato 15 e domenica 16 aprile, in occasione della prima tappa del Tour della Salute 2023, l’evento itinerante dedicato alla prevenzione, giunto alla sua quinta edizione, che da aprile ad ottobre percorrerà per la prima volta l’intera penisola.

Venti piazze italiane, una per regione, nelle quali si avrà la possibilità di sottoporsi a consulti medici gratuiti. La tappa abruzzese si terrà sabato 15 e domenica 16 aprile, in piazza della Rinascita a Pescara, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.

In occasione del Tour della Salute, il Centro Ábaton inaugurerà un percorso di prevenzione che proseguirà nei prossimi mesi e che coinvolgerà diverse figure professionali.

«Ogni anno effettuiamo in media circa 4.000 trattamenti, di cui il 30% è  rappresentato da bambini – spiega Gina Barlafante, medico osteopata specialista in reumatologia e direttrice del Centro e dell’Accademia italiana di Osteopatia tradizionale – Nel 2022 abbiamo trattato 3.842 pazienti  provenienti anche da Marche, Molise e Puglia. Le cure più richieste riguardano disturbi muscolo-scheletrici e problemi del periodo neonatale e della prima infanzia, da difficoltà di alimentazione, disturbi del sonno, asimmetrie craniche. Nel polo didattico ci sono 200 studenti che seguono i corsi di formazione in osteopatia e che provengono da varie regioni: Umbria, Lazio, Marche, Abruzzo, Molise e Puglia».

Il Centro, che dal 2016 occupa la sede di via Caravaggio 127 a Pescara,  annovera importanti collaborazioni con specialisti e reparti ospedalieri e offre anche una serie di attività finalizzate a migliorare e mantenere lo stato di salute, quali lezioni di ginnastica posturale, un corso di massaggio neonatale, un percorso di preparazione al parto.

“Compito dell’osteopata è trovare la salute” diceva il dottor Andrew Still fondatore dell’osteopatia, e proprio per tener fede a questo principio, a partire dal prossimo weekend si susseguiranno altri 4 appuntamenti con  giornate  dedicate alla prevenzione, con un seduta di valutazione e trattamento gratuiti: 17 maggio (disturbi muscolo-scheletrici), 9 giugno (valutazione delle asimmetrie craniche del neonato), 26 giugno (lombalgia e altri disturbi in gravidanza e nel post-partum), 10 luglio (valutazione della scoliosi).

Prevista possibilità di approfondimento con i vari specialisti del centro Ábaton e nuovi percorsi di prevenzione.




UNA CIASPOLATA su neve ventata e bagnata

Chieti, 14 aprile 2023. Riflettendo che le previsioni meteo prevedono nuvole e pioggia per tutta la settimana, approfitto mercoledì 12 aprile, per fare una ciaspolata nella zona di MAMMAROSA, nel Parco Nazionale della Maiella, che dipende da due comuni della provincia di Chieti. Inizio a ciaspolare dall’ HOTEL PANORAMA, (1580 m) su neve ventata e bagnata.

La temperatura segna 7 gradi, con vento teso (30 Km/h) proveniente da Nordovest, il cielo è coperto con velature sparse. È chiaro che non ho incontrato nessuno, purtroppo sulla neve non c’erano orme della fauna selvatica, le più comuni VOLPE E LEPRE. Purtroppo, l’uomo ha modificato l’ambiente che è diventato UN PAESAGGIO ANTROPIZZATO, con il risultato di inquinamento, degrado, impoverimento delle risorse.

La fauna selvatica è fuggita, per il fatto che per loro, è più facile e meno faticoso, procurarsi cibo per mano di un umano, rispetto al provvedere cacciando. Quindi, non li ho visti, ma è un cattivo segno. Però il posto è fantastico, con la vista sul mare Adriatico. Il tempo trascorre piacevole in questo ambiente e a mezzogiorno, la temperatura si è abbassata a 4 gradi.

Arrivo ALL’HOTEL MAMMA ROSA (1630 m) e a FONTE TETTONE (1650 m). Torno indietro ma facendo sosta, per vedere due capanne in pietra.                                                                                        

Anche se il luogo dove ti trovi lo hai frequentato tante volte, c’è sempre qualcosa di nuovo che ti colpisce.

Dislivello +/- 250 m

Distanza A/R 5 KM

Tempo 3 ore

Difficoltà EAI

Luciano Pellegrini 




FINALE scudetto al via

L’Amicacci punta al titolo nell’eterna sfida con Cantù

Giulianova, 14 aprile 2023. Scatta sabato la Finale Scudetto del massimo campionato di basket in carrozzina, con la Deco Metalferro Amicacci Abruzzo che ospita al PalaCastrum di Giulianova la UnipolSai Briantea84 Cantù, nel primo atto di una serie al meglio delle tre gare.

Le due squadre tornano a contendersi il titolo tricolore, dopo la sfida dello scorso anno che ha regalato emozioni e che ha visto gli abruzzesi sfiorare il trionfo. Il confronto con i brianzoli è ormai una classica del basket in carrozzina italiano, un duello che ha spesso assegnato trofei nelle ultime stagioni, non ultimo quello che lo scorso dicembre ha visto la storica conquista da parte dell’Amicacci della Supercoppa Italiana.

Nel corso della stagione la compagine guidata da coach Carlo Di Giusto ha mostrato una crescita costante, in particolare da parte dei talenti israeliani Amit Vigoda e Shay Barbibay, che dopo una fase di ambientamento si sono dimostrati sempre più elementi trainanti del roster giuliese. Da sottolineare anche la stagione ancora una volta di altissimo livello dell’highlander Matteo Cavagnini e la consacrazione del giovane Gabriel Benvenuto.

La rimonta esterna in semifinale sulla corazzata Santo Stefano la dice lunga della qualità e del carattere della squadra capitanata da Galliano Marchionni, che adesso vuole provare a ripetere l’impresa realizzata a dicembre per fare ancor più la storia salendo sul tetto d’Italia. In crescendo anche la stagione della Briantea Cantù, che ha salutato in estate Papi, ma può ancora contare su due campioni come Carossino e De Maggi. La squadra guidata da coach Jaglowski ha superato in semifinale la temibile Dinamo Lab Sassari ed è determinata a difendere il titolo di Campione d’Italia.

Si comincia con Gara 1 in programma sabato alle ore 15, per poi trasferirsi a Meda, dove si assegnerà lo Scudetto il week-end successivo. I match saranno trasmessi in diretta tv su RaiSport, canale 58 del digitale terrestre.

Finale Scudetto – Programma

Deco Metalferro Amicacci Abruzzo – UnipolSai Briantea84 Cantù

GARA 1 @GIULIANOVA: 15/04 ORE 15

GARA 2 @MEDA: 22/04 ORE 14

EV. GARA 3 @MEDA: 23/04 ORE 16.30

Stefano D’Andreagiovanni




2 RUOTE SICURE, imparare … divertendosi!!

La scuola è il luogo di studio e formazione per essere cittadini migliori. La tutela della sicurezza propria e degli altri rappresenta un valore indispensabile per tutti

Chieti, 13 aprile 2023. Simpatica, divertente e molto istruttiva è stata l’iniziativa tenutasi stamattina a Chieti nel piazzale della Scuola Media G. Mezzanotte.

Anche quest’anno Roberto D’Antuono, direttore dell’ACI-Automobile Club Provinciale di Chieti, ha voluto concludere il proprio ciclo di lezioni di educazione stradale tenuto in precedenza nelle classi ed imperniato quest’anno, oltre che sulla bicicletta, mezzo tradizionale di spostamento per i ragazzi, anche sui nuovi strumenti di Micromobilità sostenibile, come i monopattini elettrici, con l’allestimento di un apposito circuito didattico all’aperto in cui gli alunni di cinque classi prime e seconde della scuola secondaria di 1° grado dell’Istituto Comprensivo n. 4 hanno potuto affrontare, in sella alle loro biciclette, alcune situazioni critiche urbane reali, riprodotte con i mini segnali verticali e orizzontali, imparando a rispettare le regole ed adottando comportamenti corretti e sicuri.

«La scuola è il luogo di studio e formazione per essere cittadini migliori. Sono sempre a favore di giornate significative come quella di oggi» fa sapere la prof.ssa Elvira Pagliuca, Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo n. 4 di Chieti.

«Il nostro Istituto» ha proseguito la prof.ssa Elena Elisabetta Serra, referente del progetto per la scuola «ritiene che sia particolarmente importante educare i ragazzi al corretto comportamento in strada, dato che molti di loro già utilizzano la bicicletta e sono quindi tenuti, come tutti, al rispetto dei segnali e delle norme stradali. I giovani d’oggi saranno poi gli automobilisti di domani; quindi, è bene abituarli fin da subito a comprendere cosa è opportuno fare e cosa, invece, si deve assolutamente evitare quando si è in strada».

«La tutela della sicurezza propria e degli altri rappresenta un valore indispensabile per tutti. Noi dell’ACI, l’ente pubblico che da più di cento anni rappresenta e tutela tutti gli automobilisti italiani» ha ricordato in un breve messaggio il neoeletto Presidente dell’Automobile Club Provinciale, avv. Mario Aloè «siamo profondamente convinti che si può creare una cultura della sicurezza stradale soltanto partendo dal basso, con l’educazione scolastica e trovando dei metodi di comunicazione efficaci che solo tra pari possono essere individuati».

In conclusione, non ci resta altro che dire: “Grazie ragazzi. È stato bello avervi, una volta tanto, come protagonisti!”




LA GIORNATA DEL MARE e della cultura marinara

Attesi 300 studenti

Giulianova, 13 aprile 2023. A causa delle concomitanti vacanze pasquali, quest’anno le celebrazioni per la Giornata del mare e della cultura marinara, riconosciuta dalla Repubblica nella data dell’ 11 aprile di ogni anno, avranno luogo venerdì 14 aprile presso il porto di Giulianova.

L’evento, è stato organizzato dall’Ufficio Circondariale marittimo di Giulianova in sinergia e collaborazione con l’Ufficio Scolastico provinciale di Teramo, la Federazione Italiana della Vela, la Lega Navale Italiana di Giulianova, il Circolo Nautico Vincenzo Migliori, il  Nucleo OPSA-SMTS della Croce Rossa di Giulianova e l’Ente Porto di Giulianova, al fine di creare un percorso conoscitivo delle attività svolte in ambito marittimo e di sviluppare la cultura del mare inteso come risorsa di grande valore culturale, scientifico, ricreativo ed economico.

Gli studenti degli istituti scolastici saranno accolti e, suddivisi in gruppi, visiteranno le sedi dei Circoli nautici, dell’Ente porto e della Guardia Costiera, dove saranno illustrate le peculiarità del porto di Giulianova, dello sport velico, della preservazione dell’ambiente marino quale patrimonio dell’umanità, delle tecniche di base di primo soccorso e delle attività svolte dal Corpo delle Capitanerie di porto/Guardia costiera da sempre al servizio degli altri.

Al termine del percorso didattico, gli studenti avranno modo di assistere ad una esercitazione in mare con l’impiego di personale e mezzi navali della Guardia Costiera e di soccorritori della Croce Rossa Italiana, con la simulazione di un evento di ricerca e soccorso in mare, il recupero di un naufrago ed il successivo intervento medico di emergenza.

Per la Giornata del mare e della Cultura marinara in programma domani è prevista la presenza di circa 300 giovani, per celebrare l’inestimabile valore del Mare ed il rispetto per l’ambiente marino.     




IL GRANDE SPORT TORNA a Roseto degli Abruzzi

La terza edizione del tennis tour i love Abruzzo. Appuntamento con gli Internazionali di Tennis 2023 regione Abruzzo  dal 16 al 23 aprile sui campi del tennis club roseto

Roseto degli Abruzzi, 13 aprile 2023. Si è tenuta questa mattina, nella sala Giunta del Comune di Roseto degli Abruzzi, la conferenza stampa di presentazione della terza edizione degli Internazionali di Tennis Tennis Tour I love Abruzzo, tappa del circuito ATP Challenger Tour di Roseto degli Abruzzi che coinvolge 140 città in tutto il mondo.

Dietro la direzione organizzativa di Luca Del Federico il torneo si conferma nel 2023 come il più prestigioso appuntamento tennistico della regione anticipando in Italia i tornei sulla terra rossa che porteranno agli internazionali di Roma con inizio all’8 maggio. Inserita nel programma di eventi del Tennis Tour I love Abruzzo 2023, la seconda edizione degli Internazionali di Roseto degli Abruzzi si svolgerà dal 16 al 23 aprile 2023 negli impianti del rinnovato Tennis Club Roseto, incrementando il montepremi a 80.000 dollari e 75 punti ATP in palio per il vincitore. Il taglio del nastro del torneo è previsto per domenica 16 aprile alle ore 10.

Protagonisti saranno l’italiano Franco Agamenone (best ranking n. 104), l’Austriaco Filip Misolic (attuale n. 145), l’Olandese Jelle Sels (n. 155), l’americano Emilio Nava (n. 180) ed il giovanissimo svizzero Kilian Feldbausch ritenuto dagli esperti del settore il nuovo Roger Federer. Wild card ancora da determinare per i giocatori italiani. Nelle qualificazioni si avrà la partecipazione degli abruzzesi Giorgio Ricca e Andrea Del Federico.

Ad amplificare il lustro della manifestazione saranno le novità che riguardano gli eventi collaterali dell’evento. Oltre agli appuntamenti di rito, obiettivo del 2023 sarà la combinazione fra tennis ed eccellenze del territorio, coinvolgendo in prima persona i campioni della racchetta in un vero e proprio tour della Gastronomia Abruzzese. Nel sito nella manifestazione verranno riportate offerte speciali di soggiorno presso le strutture convenzionate. La partecipazione all’evento verrà promossa tramite tutti i canali social e newsletter indirizzate ai tesserati di tutta la Regione, formulando pacchetti ad hoc per la valorizzazione del patrimonio eno-gastronomico e culturale del territorio.

“Siamo orgogliosi di ospitare un evento di questo calibro – afferma il Sindaco di Roseto degli Abruzzi, Mario Nugnes – Ringrazio il Tennis Club Roseto che rappresenta un’eccellenza sportiva nel nostro territorio. Grazie alla sinergia con la Regione Abruzzo e con l’organizzatore Luca Del Federico abbiamo l’onore di accogliere anche nel 2023 un evento di portata internazionale. Anche quest’anno Roseto sarà protagonista del grande tennis con un evento che sarà di preparazione verso gli Internazionali di Roma. Un’altra grande occasione per portare il nostro territorio e le nostre bellezze in giro per l’Italia e per il mondo”.

“Grazie al lavoro di squadra si raggiungono i grandi obiettivi – aggiunge l’Assessore allo Sport Annalisa D’Elpidio – Questo evento è la dimostrazione di quello che si può fare quando si rema tutti verso la stessa direzione. Una manifestazione fondamentale anche per il turismo grazie all’arrivo in città di migliaia di appassionati e professionisti del settore e che fa da apripista agli altri eventi sportivi che caratterizzeranno la primavera di Roseto. Mi piace sottolineare la collaborazione con gli Istituti Superiori Saffo e Moretti e, in particolare, della Terza C Scienze Applicate del Saffo che, grazie all’impegno della Professoressa Simona Di Felice, sarà impegnata nel servizio di assistenza durante il torneo”.

“È uno dei grandi eventi sportivi della nostra regione – sottolinea Luca Del Federico, Promoter ATP ed organizzatore – Utilizzare lo sport come veicolo di promozione per il territorio e per le bellezze del territorio è una filosofia che vogliamo perseguire con la Regione. Ringrazio l’ente Regionale ed in particolare l’Assessore allo sport Mario Quaglieri per il sostegno all’importante manifestazione sportiva. Allo stesso tempo ringrazio l’Amministrazione Comunale, il Circolo Tennis e tutti i partner che hanno collaborato. L’obiettivo è far diventare questo torneo una tappa fissa del calendario internazionale e voglio ricordare che tutte le partite saranno trasmesse a livello mondiale su Challenger Tv.

Ciò che faremo è continuare a lavorare con impegno e dedizione per poter dare sempre maggiore visibilità al territorio che ospita il torneo. L’entusiasmo del presidente della Regione Marco Marsilio ci ha permesso di confermare questo importante evento consentendoci di lavorare con una prospettiva di crescita”.

Chiude il padrone di casa Luigi Bianchini, Presidente del Tennis Club Roseto: “Ringrazio sentitamente gli sponsor, le istituzioni e chi ci ha supportato in questa avventura. Vi aspettiamo tutti il 16 aprile per una grande seconda edizione che sarà caratterizzata anche dalla presenza degli studenti di tutta la provincia. Con le scuole, infatti, abbiamo avviato una convenzione per promuovere questo fantastico sport tra i giovani”.

Anche l’Assessore allo sport ed al bilancio della Regione Abruzzo Mario Quaglieri ha voluto lasciare un suo messaggio: “La Regione Abruzzo sostiene questa iniziativa e promuove l’importanza delle buone sinergie fra comuni e la necessità di sostenere gli eventi che questi ospitano. Questo evento ci riempie di orgoglio e per noi rappresenta un’opportunità di assoluto valore”. Dopo il primo anno di lancio, siamo pronti ad accogliere la seconda edizione di questo evento. Gli Internazionali costituiscono la manifestazione con valore sportivo qualitativamente più importante del territorio e il nostro desiderio è quello di far sì che questo evento possa diventare un punto di riferimento per tutti gli appassionati d’Italia. L’obiettivo del 2023 è che il torneo possa essere un veicolo per il territorio ed il territorio un veicolo per il torneo. Il tennis permette di incastrare perfettamente l’offerta sportiva con quella turistica, combinando esperienze dentro e fuori dal campo da tennis”.

Parole di apprezzamento anche da parte del presidente del comitato regionale della Federazione Italiana Tennis e Padel, Luciano Ginestra, che ringrazia gli organizzatori ed il circolo.




TANINO LIBERATORE. Di corpi e frammenti

Domenica 16 aprile, ore 16:30, al CLAP Museum. Saranno presenti: Tanino Liberatore, artista Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione Pescarabruzzo Paola Damiano, curatrice della mostra per COMICON

Pescara, 13 APRILE 2023.  Domenica 16 aprile, alle 16:30, presso il CLAP Museum, esclusiva visita guidata e firmacopie del portfolio con l’autore in occasione del finissage della mostra Tanino Liberatore – Di Corpi e Frammenti.

Per questa speciale occasione il biglietto d’ingresso al museo darà accesso ad una speciale visita guidata alla mostra: la curatrice Paola Damiano accompagnerà le visitatrici e i visitatori lungo il percorso espositivo per esplorare il mondo artistico del Michelangelo del Fumetto, il quale sarà presente per raccontarsi e per firmare alcune dediche.

Promossa da Fondazione Pescarabruzzo e CLAP Museum in collaborazione con COMICON, la mostra è un percorso tra oltre 100 opere, di cui oltre 70 inedite e mai esposte in Italia, con sezioni speciali dedicate all’eros, al leggendario personaggio Ranxerox, alla reinterpretazione di Liberatore dei supereroi e al rapporto dell’artista con musica, storia, poesia, per celebrare il genio di Liberatore, definito da Frank Zappa il Michelangelo del Fumetto.




INNOVAZIONE E NUOVI SERVIZI alle imprese

Cia Chieti-Pescara si rinnova per la 61^ Fiera dell’Agricoltura di Lanciano

Chieti, 13 Aprile 2023. Stand Cia Chieti-Pescara all’insegna dell’innovazione in occasione della 61^ Fiera dell’Agricoltura, in programma il 14, 15 e 16 aprile 2023 a Lanciano.

Oltre allo stand istituzionale presso il Padiglione 3, sarà allestito uno spazio dedicato al nuovo servizio di consulenza alle imprese, Smart Business in partnership con Zoom. Il servizio fornisce consulenze personalizzate e flessibili, in presenza, a distanza e in modalità ibrida, su varie tematiche offrendo un sostegno alle imprese a 360 gradi. Sarà, inoltre, possibile sperimentare in loco la nuova modalità grazie a una business room installata per l’occasione.

Spazio “Taste & Meet” dell’Associazione La Spesa in Campagna Cia, che sarà presente con un calendario di degustazioni dedicate a tre eccellenze gastronomiche abruzzesi: venerdì 14 aprile dalle ore 16.00 alle ore 18:00 “Apriamo la ventricina”, sabato 15 aprile alle ore 17:00 “P.D.A. Il peperone dolce di Altino”, domenica 16 aprile alle ore 17:00 “Il pomodoro a pera d’Abruzzo”.

Non mancherà, poi, lo spazio dedicato ai servizi alla persona in cui si inserisce la promozione del numero unico di prenotazione 085 9210848.

Il programma dettagliato prevede sabato 15 aprile alle ore 10:00, presso il Padiglione 3, il convegno “Più agricoltura, opportunità di finanziamento e nuove sfide” con focus sulla PAC, il CSR 2023-2027 e le opportunità europee per donne e giovani. Dopo i saluti istituzionali del Presidente Ente Lancianofiera, Donato Di Campli, parola alla relazione introduttiva del Presidente Cia Chieti-Pescara, Domenico Bomba che si soffermerà su aspetti legati alla siccità e all’emergenza climatica ma anche alle proposte di Cia attente allo sviluppo del settore. A seguire i lavori proseguiranno con gli interventi di Giuseppe Di Silvio, Responsabile Caa-Cia Chieti-Pescara, Mariano Siciliano, Referente Psr-Csr Cia Chieti-Pescara, Enrico Calentini, Presidente nazionale Agia Cia, Alfonso Ottaviano, Direttore Cia Chieti-Pescara. Conclusioni affidate a Nicola Antonio Sichetti, Presidente Cia Abruzzo che farà una riflessione sull’attuazione di queste opportunità a livello regionale e sulla loro efficacia in un’ottica di ricambio generazionale.

Allo stand saranno disponibili gadget, degustazioni gratuite e oggetti del merchandising.

Ufficio stampa CIA Chieti-Pescara




LA DIVINA COMMEDIA illumina l’Abruzzo

Vernissage e presentazione del catalogo della mostra. Venerdì 14 aprile 2023, ore 17:30 Maison des Arts | Fondazione Pescarabruzzo

Pescara, 13 aprile 2023. Venerdì 14 aprile, alle ore 17:30 presso la Maison des Arts della Fondazione Pescarabruzzo, si terrà il vernissage e la presentazione del catalogo della mostra fotografica di Alessandro Antonelli: La Divina Commedia illumina l’Abruzzo, un viaggio affascinante che attraversa alcuni dei passaggi emblematici della più grande opera del Sommo Poeta ambientati in Abruzzo, tra suggestioni e scenari incantevoli adatti ad immergersi in una originale rilettura dei versi dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso. L’esposizione proseguirà fino al 7 maggio.

La Fondazione Pescarabruzzo, in collaborazione con la Fondazione Accademia d’Abruzzo e l’Associazione Culture Tracks è lieta di invitare al vernissage della mostra fotografica, attraverso 35 scatti d’artista con i quali Antonelli ha ricostruito altrettanti paesaggi infernali danteschi ispirati a luoghi evocativi del suo amato Abruzzo.

Un lavoro della durata di diversi anni che potrà essere goduto in esposizione insieme alla pubblicazione del relativo catalogo, prodotto dalla Fondazione Pescarabruzzo e condiviso con la Fondazione Casa di Dante in Abruzzo, «il cui intento», dichiara il Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, Nicola Mattoscio, «è quello di riaffermare la centralità di Dante dal basso piuttosto che dall’alto, dalle periferie piuttosto che dal centro, incoraggiando allo studio dell’opera dantesca e a una sua frequentazione nelle forme più libere ed inclusive. La convinzione è che il suo messaggio appartiene a tutti e l’intitolazione di una giornata a suo nome, il Dantedì da poco trascorso (25 marzo) sia solo un’occasione ulteriore per ribadirlo».

L’allestimento realizzato alla Maison des Arts e il conseguente catalogo, offrono «un percorso immaginario dei passaggi oltremondani che Dante avrebbe, ma non ha potuto, visitare in Abruzzo», spiega in un passaggio del catalogo, Alessandro Masi, Segretario della Società Dante Alighieri, il quale presenterà la mostra venerdì: «Antonelli è un professionista della visione da camera, ossia quell’occhio che meccanicamente indaga, esplora, rifonda nella sua interezza non come appare, ma come la sua coscienza d’artista lo ricompone. “L’arte non riproduce ciò che è visibile – ha detto Paul Klee – ma rende visibile ciò che non sempre lo è”».

Al vernissage, dopo i saluti istituzionali del Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, Nicola Mattoscio, e del Sindaco di Pescara, Carlo Masci, presenterà la mostra il Segretario Generale della Società Dante Alighieri, Alessandro Masi. Saranno presenti Alessandro Antonelli, autore della mostra, e Pierluigi Di Clemente, co-autore del progetto, concluderà l’evento una performance di musica e danza.

L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.

La mostra sarà visitabile dal mercoledì al venerdì, dalle 17:00 alle 20:00, il sabato dalle ore 16:00 alle 20:00 e la domenica dalle ore 10:30 alle 13:30 e dalle 16:00 alle 20:00.

Alessandro Antonelli. Fotografo, post produttore digitale e stampatore, è nato a Pescara, dove vive e svolge la sua attività professionale. Si occupa da circa trent’anni di fotografia. Collabora con numerosi fotografi professionisti sia in Italia che all’estero per la realizzazione di Mostre e Cataloghi fotografici. Ha di recente assunto la docenza del corso di Phoshop per Editing e la stampa presso l’ISIA di Pescara (a.a.2022/2023). 




GIORNATA MONDIALE della voce

Zambon sostiene Aisla e dona 15.500 parole alla “libreria di voci” per le persone con sla

Milano, 13 aprile 2023. Restituire una voce umana a chi non ce l’ha più. In occasione della Giornata Mondiale della Voce, Zambon, multinazionale farmaceutica orientata allo sviluppo di terapie innovative volte a migliorare la salute e la qualità della vita dei pazienti, annuncia il suo sostegno ad AISLA – Associazione italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica e si schiera al fianco della campagna My Voice, promossa dalla stessa Associazione, pensata per permettere a tutte le persone con SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) di tornare a comunicare con una voce umana.

L’occasione è la Giornata Mondiale della Voce, che ogni anno si celebra il 16 aprile, e che si prefigge di incoraggiare le persone a prendersi cura del più importante strumento di comunicazione umana. Un tempo dedicato alla consapevolezza di un bene così importante che non possiamo mai dare per scontato. Le persone di Zambon hanno donato 125 voci per un totale di 15.500 parole che andranno a incrementare la “banca della voce” messa a disposizione delle persone con SLA. L’iniziativa è stata allargata anche alle imprese che fanno parte di OpenZone, il campus scientifico ideato da Zambon completamente dedicato alla salute, situato alle porte di Milano.

Si tratta di un aiuto concreto per chi rischia di perdere la capacità di parlare con la propria voce a causa della malattia che – come hanno spiegato il direttore tecnico di AISLA, la dott.ssa Stefania Bastianello, e la terapista occupazionale di Nemo Lab la dott.ssa Giordana Donvito, entrambe presenti all’open day solidale – è uno dei motivi di maggiore sofferenza per le persone con SLA e per i loro familiari. Attualmente, esistono strumenti di Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA) come il comunicatore oculare, fondamentali per permettere di trasferire i messaggi. Tuttavia, i registri vocali sintetizzati elettronicamente al loro interno conferiscono un tono di voce metallico e impersonale che spesso crea distanza e disagio. Una sofferenza che va a minare anche la stessa identità della persona, che non si riconosce in questi suoni.

“La nostra responsabilità come impresa che opera nel campo della salute – ha dichiarato Elena Zambon, Presidente di Zambon – è anche prenderci cura dei pazienti e dei caregiver per rendere le loro vite migliori, non solo con soluzioni terapeutiche, ma anche con strumenti di cura che facilitino la vita quotidiana. “Donare” la propria voce a chi è meno fortunato credo sia un piccolo gesto che può aiutare i pazienti affetti da SLA a interagire con gli altri, ritrovando nelle relazioni un po’ di serenità. Siamo grati ad AISLA per aver ideato questa iniziativa: siamo felici e orgogliosi di supportarli”.

Nel concreto, per ridare una voce umana ai malati di SLA, la campagna My Voice si affida all’esperienza clinica sulle patologie neuromuscolari dei Centri Clinici NeMO e alla tecnologia di Nemo Lab, Hub di ricerca tecnologica, specializzato per queste patologie. Da questo lavoro, in partnership con Università Campus Bio-Medico di Roma, Dream on e Translated, azienda leader dell’industria dei servizi linguistici e pioniera della simbiosi fra linguisti e intelligenza artificiale, è nato il progetto Voice for Purpose. La piattaforma tecnologica si occupa di creare un servizio dedicato alla conservazione della voce: una vera e propria “libreria di voci”. Sul sito dell’iniziativa, Voiceforpurpose.com, infatti, è possibile trovare un catalogo di voci espressive fra le quali scegliere la più adatta. Non solo, quando è ancora possibile, la persona con SLA che conserva ancora la capacità di parlare con la propria voce, accedendo alla piattaforma può iniziare un percorso di “archiviazione”, in modo da utilizzarla in futuro in caso di bisogno.

“Il modo più bello per celebrare questa giornata è attraverso gesti concreti. – dichiara Fulvia Massimelli, Presidente nazionale AISLA – Per questo ringrazio di cuore il team di Zambon, che ha scelto di essere al fianco della nostra comunità per questo progetto. È la testimonianza che quando la ricerca è al servizio del bisogno della persona è possibile costruire una società nella quale ciascuno si senta parte integrante, portando il proprio contributo al di là della malattia. In questo valore è racchiuso tutto il senso della giornata di oggi”.

Attraverso i punti di registrazione la campagna My Voice, nata a fine 2022, si fa così portavoce per coloro che una voce non ce l’hanno, ma che possono riacquisirla grazie al progetto di voice banking. La campagna vede due testimonial straordinari: l’attore e doppiatore Pino Insegno, che ha voluto fortemente il progetto, e Ron, dal 2004 al fianco di AISLA e della comunità SLA donando il suo talento.

“Da anni sono al fianco delle persone con SLA, consapevole della forza silenziosa che questi amici, che io chiamo giganti, sanno dimostrare – dichiara Ron, consigliere nazionale AISLA, che continua – È incredibile per me sapere che ciò che ho di più prezioso, la mia voce, diventa uno strumento per raccontare la Vita. Le parole di amore di un uomo alla propria compagna, o le parole di un padre che guida i figli o quelle di gratitudine verso i propri cari: tutto questo è un vero privilegio. La Voce potrà dare colore alla gioia e dignità al dolore. Sono felice che oggi, insieme alla mia, si aggiunga un’altra compagine di voci, tante e tutte fondamentali per dare voce forza a questi amici”.

Per sostenere la campagna My Voice: Ridiamo la VOCE alle persone con SLA! | Rete del Dono

Per donare la propria voce: https://donate.voiceforpurpose.com/sign-up

Per conoscere in dettaglio la campagna CAMPAGNA MY VOICE (aisla.it)

Sclerosi Laterale Amiotrofica

La Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA) – conosciuta anche come “Morbo di Lou Gehrig”, dal nome del giocatore statunitense di baseball che ne fu colpito, o “malattia di Charcot”, dal neurologo francese che alla fine dell’800 la definì per primo – è una malattia neurodegenerativa tipica dell’età adulta caratterizzata dalla progressiva paralisi muscolare, causata dalla degenerazione dei motoneuroni (le cellule responsabili della contrazione della muscolatura volontaria preposta in primo luogo al movimento, ma anche ad altre funzioni vitali come deglutizione, fonazione e respirazione) nella corteccia motoria primaria, nel tratto corticospinale e nel midollo spinale. I principali sintomi sono debolezza muscolare, rigidità muscolare, paralisi (che colpisce tutto il corpo), problemi di deglutizione e respirazione, spasticità, deperimento muscolare, crampi, perdita di peso, ecc. La SLA colpisce circa 1-3 persone su 100.000 abitanti ogni anno, e sono 5-7 persone su 100.000 a convivere con la malattia, una cifra in aumento soprattutto grazie ai miglioramenti nella diagnosi. In Italia si stimano circa 5.000/6.000 pazienti affetti da SLA e sono 1.000 i casi in più ogni anno.  L’aspettativa di vita dopo la diagnosi è mediamente di 2-5 anni.

AISLA – Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica

AISLA è un’associazione onlus nata nel 1983 con l’obiettivo di diventare il soggetto nazionale di riferimento per la tutela, l’assistenza e la cura dei malati di SLA. AISLA è stata riconosciuta nel 1999 dal Ministero della Sanità. L’impegno quotidiano è quello di far sì che le strutture competenti si occupino in modo adeguato e qualificato delle persone affette da SLA. L’Associazione conta più di 2.300 soci, 64 sedi territoriali presenti in 19 regioni. Si avvale di 300 volontari, 12 collaboratori e di una Commissione Medico-Scientifica composta da 19 esperti. Il lavoro di AISLA si concentra in quattro ambiti di attività: informazione, assistenza, ricerca e formazione.

NeMO Lab

NEMO Lab è il primo hub italiano per lo sviluppo di programmi e progetti di ricerca ad alta specializzazione tecnologica, che rispondano nel tempo ai bisogni complessi di chi vive una patologia neurodegenerativa e neuromuscolare, come la SLA, la SMA e le distrofie neuromuscolari. Il progetto nasce nel solco dell’esperienza nella presa in carico delle persone con malattia neuromuscolare e neurodegenerativa dei Centri Clinici NeMO e si unisce alla vocazione di fare impresa sociale del Consorzio Gino Mattarelli (Cgm). Inaugurato nell’aprile 2021 presso l’ASST Grande Ospedale Metropolitano Niguarda di Milano e collocato al piano superiore del Centro Clinico NeMO di Milano, l’hub è un incubatore di competenze, valori e visione, per sperimentare un modello nuovo di conoscenza, che generi impatto concreto sulla comunità di riferimento e nei contesti ad alta complessità assistenziale. NEMO Lab si compone di 10 laboratori ad alta tecnologia e ambulatori autorizzati per le branche specialistiche di neurologia, medicina fisica riabilitativa, pneumologia, oculistica, ortopedia e traumatologia; ha sino ad ora coinvolto 837 pazienti, collabora con 20 partner tecnico-scientifici e vanta ad oggi 60 progetti e servizi attivi.

Centri Clinici NeMO

I Centri Clinici NeMO (NeuroMuscolar Omnicentre) sono centri ad alta specializzazione clinica pensati per rispondere in modo specifico alle necessità di chi vive con malattie neuromuscolari come la SLA, le Distrofie Muscolari e la SMA. Nati nel 2008 a Milano, grazie all’intuizione e alla volontà della comunità dei pazienti in sinergia con le Istituzioni e la comunità scientifica, i Centri NeMO oggi contano 7 sedi sul territorio nazionale: oltre a Milano, si trovano a Roma, Arenzano (Genova), Brescia, Napoli, Trento e Ancona. In questi 15 anni, il progetto NeMO è diventato un network di riferimento clinico, assistenziale e scientifico, pensato per essere raggiungibile nel modo più semplice e veloce, per essere al fianco delle famiglie. Le prestazioni sanitarie sono erogate nell’ambito e per conto del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), pertanto senza oneri a carico del paziente. La presa in carico a NeMO è globale e accompagna la persona in tutto il percorso di vita e in ogni fase della malattia. Dalla diagnosi, all’attivazione dei percorsi di cura e riabilitazione, ai controlli periodici e follow up il piano clinico-assistenziale si sviluppa in risposta ai bisogni specifici di ciascuno, garantendo la migliore qualità di vita possibile e creando le condizioni necessarie per la realizzazione dei progetti di vita. La multidisciplinarietà è il fondamento del modello di cura del Centro NeMO. È realizzata concretamente con la presenza nei reparti di specialità cliniche differenti che operano insieme per garantire la continuità di cura. Per questo i Centri sono strutturati con camere per la degenza ordinaria e ad alta complessità, aree ambulatoriali e di day hospital, aree pediatriche, palestre, aree comuni, giardini e terrazzi. La ricerca sulle patologie neuromuscolari è parte fondante dei NeMO, con un’attività scientifica che coinvolge tutta la rete e che vede NeMO parte integrante dei maggiori network scientifici nazionali ed internazionali.

Zambon SpA

Zambon SpA è una moderna multinazionale farmaceutica nata a Vicenza nel 1906, la cui storia si fonda sui valori di un’impresa familiare italiana impegnata nel migliorare la vita e la salute dei pazienti. Conta 2.474 collaboratori in tutto il mondo, è presente in 23 Paesi tra Europa, America e Asia, e può contare sui suoi stabilimenti produttivi in Italia, Svizzera, Cina e Brasile. Grazie ai suoi prodotti innovativi e di qualità commercializzati in 87 Paesi, Zambon SpA nel 2022 ha fatto registrare un fatturato di 765 milioni di euro. Oltre a essere ben consolidata nelle tre storiche aree terapeutiche – malattie dell’apparato respiratorio, trattamento del dolore e infezioni delle vie urinarie – Zambon è concentrata sullo sviluppo di trattamenti per malattie neurodegenerative come il morbo di Parkinson e patologie rare come la fibrosi cistica, la BOS (Sindrome da Bronchiolite Obliterante), a cui è collegata l’importante acquisizione del 2019 di Breath Therapeutics, e la Bronchiectasia non legata alla Fibrosi Cistica (NCFB). All’interno del nuovo ambizioso corso intrapreso da Zambon, ha assunto un ruolo importante anche l’accordo con Aquestive Therapeutics per commercializzare e distribuire in Europa un’innovativa formulazione di riluzolo in pellicola orale per i pazienti affetti da Sclerosi Laterale Amiotrofica. Per ulteriori informazioni su Zambon, visitare il sito www.zamb




LA CRISI DEGLI STUDENTI. Allarme abbandono scolastico

In Terris ha pubblicato il seguente articolo sul rischio abbandono scolastico a firma Giacomo Galeazzi

13 aprile 2023

L’abbandono scolastico, attesta Openpolis, precoce riguarda i giovani che lasciano gli studi con la sola licenza media. Un fenomeno grave. Sia per le sue cause più frequenti (disagio economico e sociale). Sia per gli effetti a breve e lungo perioro (difficoltà di trovare lavoro e aggravamento delle disuguaglianze). Oltre 7 studenti su 10 hanno pensato di lasciare la scuola. La causa principale? Lo stress. Il dato emerge da un sondaggio condotto da ScuolaZoo su un campione di 1200 studenti delle scuole secondarie di secondo grado.

Il numero eccessivo di verifiche e interrogazioni spinge gli studenti verso l’abbandono scolastico: al secondo posto, la perdita d’interesse per le materie studiate. I ragazzi e le ragazze che abbandonano gli studi infatti provengono spesso da contesti sociali più difficili e da famiglie in difficoltà economica. Per un giovane, lasciare gli studi prima del tempo significa avere più difficoltà nel trovare un’occupazione stabile: oggi ancora più che in passato. Ciò comporta anche maggiori probabilità di ricadere nell’esclusione sociale, rendendo di fatto ereditario lo svantaggio di partenza.

SOS ABBANDONO

Troppe verifiche e interrogazioni, perdita di interesse per le materie studiate e conflittualità con i docenti. Sono questi i motivi principali per cui gli studenti italiani delle scuole secondarie di secondo grado hanno pensato almeno una volta – e in modo concreto – di abbandonare la scuola. Il dato emerge da un sondaggio realizzato dal media brand ScuolaZoo, il cui focus sono i giovani e l’istruzione. Con l’obiettivo di esplorare il rapporto fra gli studenti e la scuola italiana in particolare rispetto al tema della dispersione scolastica e dell’orientamento all’università e al lavoro.

Il 92% degli studenti si ritiene poco o per nulla soddisfatto del sistema scolastico attuale, mentre il 74,30% ha seriamente considerato di abbandonare gli studi dopo la scuola dell’obbligo. Le ragioni sono diverse: perdita di interesse per le materie (25%), bullismo e conflitti vari (18%), ma lo stress eccessivo causato da compiti e interrogazioni risulta essere il motivo principale (45%). E alla domanda “Per te scuola è futuro?” il 60,88% degli studenti ha risposto di no. L’indagine ha coinvolto 1.200 studenti, equamente divisi tra maschi e femmine, e con il 66,36% in quinta superiore. La maggioranza delle risposte proviene da studenti di istituti tecnici (31,6%).

PERDITA DI FIDUCIA

Secondo gli studenti interpellati, il 76,32% degli intervistati crede che l’abbandono scolastico sia principalmente attribuito alle carenze del sistema scolastico piuttosto che alla responsabilità degli studenti. Inoltre, circa il 60% degli studenti delle scuole professionali non ritiene che queste istituzioni preparino adeguatamente al mondo del lavoro.

Nonostante una certa fiducia nelle attività di orientamento offerte dalle scuole, gli studenti continuano a informarsi sul futuro principalmente attraverso siti internet (58,78%) piuttosto che affidarsi ai riferimenti scolastici. ScuolaZoo è una società del gruppo OneDay. “Anzi, siamo la prima società del gruppo, quella da cui tutto è nato- spiegano gli operatori-. Abbiamo 5 milioni di follower sui social, tutti ragazzi e ragazze dai 13 ai 20 anni. Portiamo 15 mila persone in viaggio ogni anno e siamo famosi per i nostri diari, che finiscono sui banchi di centinaia di migliaia di studenti”.

APPROCCIO ALLA VITA

“Questi dati ci dicono molto della GenZ – commenta Valerio Mammone, editor in chief di ScuolaZoo – una generazione che tanto a scuola quanto sul posto di lavoro fatica ad accettare carichi di lavoro squilibrati che vanno a limitare altri aspetti della vita. Questo atteggiamento viene spesso etichettato dagli adulti come una forma di pigrizia e debolezza, ma non è così. Si tratta di una nuova cultura, di un nuovo approccio alla vita. Una vera e propria rivoluzione, di cui è fondamentale tenere conto per non creare una spaccatura ancora più grande fra vecchie e nuove generazioni, fra studenti e scuola. Il modo giusto per farlo? Non rimuovendo gli ostacoli, ma aiutando i ragazzi a comprenderli e a superarli. Con l’aiuto di specialisti e figure dedicate alla loro crescita umana e professionale”.

AGENDA UE

Nell’ambito dell’agenda 2020, riferisce Openpolis, l’Unione europea aveva fissato come obiettivo che – entro quell’anno – i giovani europei tra 18 e 24 anni senza diploma superiore (o qualifica professionale) fossero meno del 10% del totale. A livello continentale, il target è stato raggiunto, dal momento che nel 2020 la quota si è attestata al 9,9% L’obiettivo continentale, in vista del 2030, è stato ulteriormente abbassato di un punto (9%) con una risoluzione del consiglio europeo del febbraio . Nel 2021 gli abbandoni precoci riguardano il 9,7% dei giovani europei, con una prevalenza tra i ragazzi (11% in Ue) rispetto alle ragazze (8%).L’Italia è uno dei paesi in cui il fenomeno incide maggiormente. Nel nostro paese il 12,7% dei residenti tra 18 e 24 anni ha lasciato la scuola con al massimo la licenza media e non è coinvolto in percorsi di istruzione o formazione.

https://www.interris.it/copertina/abbandono-scolastico/

https://www.politicainsieme.com/interris-la-crisi-degli-studenti-e-allarme-abbandono-scolastico/




PROTAGONISTI IN SALA CONSILIARE e negli uffici demografici

Bellissimo progetto di Educazione civica trasversale realizzato dalle scuole dell’ Istituto Comprensivo Giulianova 2

Giulianova, 13 aprile 2023. Bambini di 10-11 anni amministratori della propria città per qualche ora negli uffici comunali. È successo ieri mattina, nel palazzo municipale di Giulianova, che, nell’ambito di un progetto pensato e realizzato dall’Istituto Comprensivo Giulianova 2, ha accolto due quinte classi della Primaria Don Milani in sala consiliare.

È qui, infatti, che dalle 9.30 in poi, ha preso vita una vera seduta di consiglio comunale, con tanto di proposte di delibera e successive votazioni. I bambini della sezione B e C, accompagnati dagli insegnanti Francesca Pistilli, Lucia Petrino, Patrizia Rupilli, Martina Marcelli, Francesca Lamolinara, Berardo Ferretti e Simona Manutarelli,  hanno interagito con il Vicesindaco Lidia Albani, l’assessore Soccorsa Ciliberti ed il consigliere Andrea Cicchinè, dimostrando di sapere esattamente dove fossero e cosa stessero facendo.




PONTE CICLOPEDONALE sul Vomano

Fiab Teramo: l’infrastruttura non basta, occorre curare anche il territorio.

Teramo, 13 aprile 2023. Il cicloturismo è un settore in continua crescita, anche in Italia, con un impatto pari ad oltre cinque miliardi di euro oltre ai benefici economici legati all’indotto e ai benefici ambientali che si riversano sui territori interessati, spesso estranei al turismo di massa ed esclusi dai flussi turistici tradizionali.

In Italia, seppur in ritardo rispetto ad altri Paesi europei, si sta lavorando per colmare le gravi lacune infrastrutturali, in particolare per quanto riguarda i percorsi ciclabili. L’Abruzzo, grazie al progetto Bike to Coast, ha quasi completato il suo tratto di ciclabile costiera denominata Ciclovia Adriatica, inserita nella rete BicItalia, ideata dalla FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta e fatta propria dal Governo italiano inserendola nel Piano Generale della Mobilità Ciclistica.

141 km di pista ciclabile continua, da Martinsicuro a San Salvo, in un territorio ricco di strutture ricettive, stabilimenti balneari, attività ristorative, ma anche ambienti incontaminati come le foci fluviali, la riserva del Borsacchio, l’area marina protetta Torre del Cerrano, la Costa Teatina.

La Provincia di Teramo, lo scorso anno, ha finalmente inaugurato il ponte ciclopedonale sul Vomano, opera attesa da anni, che ha colmato un vuoto importante nel tratto ciclabile nord-sud del teramano.

“Inaugurazione, giustamente – sottolinea Gianni Di Francesco, presidente FIAB Teramo – portata ad esempio di una politica tesa a dotare i nostri territorio di infrastrutture per la ciclabilità utili non solo per il turismo ma anche per gli spostamenti quotidiani.”

“Ma – fa notare Di Francesco – dal 26 novembre 2021, data dell’inaugurazione, ad oggi, quando iniziano a vedersi i primi cicloturisti, anche stranieri, sulla nostra ciclovia adriatica, l’area intorno al ponte sembra più un campo di battaglia che un luogo accogliente. Rimangono in bella vista i resti del cantiere e non si è provveduto ad una riqualificazione ambientale delle aree utilizzate per le lavorazioni e devono ancora essere rifiniti i collegamenti ciclabili con le rampe del ponte. Inoltre – sottolinea il presidente FIAB – si nota una desolante noncuranza nei particolari, con tratti di ciclabile invasi da detriti, asfalti rovinati e segnaletica inesistente, soprattutto nel tratto rosetano, e l’installazione di una incomprensibile area di sosta, con panche in legno fissate nella nuda terra con ammassi di cemento e rastrelliere modello scolapiatti posizionate a caso, in prossimità della rampa nel lato pinetese”.

“Il cicloturismo e la mobilità ciclistica – continua Di Francesco – sono una cosa seria. Il PNRR e la Comunità Europea hanno stanziato milioni di euro per opere come quelle che, qualcuno, evidentemente ritiene secondarie e non meritevoli di un’attenzione, anche minima, ai particolari. Cosa diranno i turisti danesi, austriaci, tedeschi, di fronte all’improvvisato bivacco realizzato di fianco al ponte? Cosa immortaleranno con telefonini e macchine fotografiche per ricordare la loro vacanza abruzzese? Cumuli di macerie, opere malfatte, piste ciclabili dissestate o un percorso ciclabile immerso nel verde e nella natura, con aree di sosta piacevoli ed utili, segnaletica chiara e diffusa, servizi per il ciclista?”

“Per diventare un territorio appetibile ai turisti in bicicletta – conclude il presidente Di Francesco – non ci si può improvvisare. Facciamo appello al presidente della Provincia e ai Sindaci di Roseto degli Abruzzi e Pineto affinché elimino tutte le criticità presenti sui percorsi ciclabili di loro competenza e regalino, a residenti e turisti, prima dell’estate, un percorso sicuro e decoroso che possa diventare un fiore all’occhiello per tutto il territorio”.




CICLABILE e il 10% dei parcheggi auto alle bici

Via Benedetto Croce io la vedo così: marciapiedi più larghi, alberi, cespugli, stalli bici e ciclovie al posto dei parcheggi, che vanno sensibilmente ridimensionati.

Pescara, 13 aprile 2023. Parecchi anni fa, all’ex componente dell’Assemblea costituente della Repubblica italiana e molto più altro, venne intitolata la via di collegamento tra Via Pepe a Via  Vespucci: 850 metri per una larghezza di circa 12 di carreggiata, di cui 4 dedicati ai parcheggi lineari, lato monte e lato mare, e 8 al transito automobilistico, 4 per corsia. Esiste una doppia alberata stradale, costituita essenzialmente da un centinaio di individui tra lecci e pini, piantati all’epoca su una immaginaria linea di divisione dei parcheggi dai marciapiedi, questi ultimi poi ricavati nell’area residuale della strada. Oggi restano camminamenti a destra e sinistra, a volte in trincea, tra i palazzi e il cordolo della striscia alberata, in parte ricoperta di masselli di calcestruzzo tranne che in corrispondenza delle rimanenti aiuole, spesso prive di vegetazione, e alcune volte  ingombri di rifiuti, in corrispondenza dei cassonetti stradali.

A transitarci, soprattutto a piedi, spesso risalta agli occhi una curiosa quanto diffusa  e emblematica immagine, quella di biciclette attaccate (maritate, dico io, come le viti) agli alberi, e soprattutto ai pali della segnaletica o a qualunque altro elemento di ancoraggio.

Indecoroso, potrebbe dire qualcuno, ma inevitabile, visto che di rastrelliere non ne esistono, se non in numero poco significativo e distribuite con un criterio forse oggi non rispondente alle necessità (che poi passino come normali circa 300 auto in sosta lungo la strada, più molte altre in seconda fila, è una faccenda che andrebbe sociologicamente indagata).

Da questo stuolo di bici, insieme a quelle che transitano un po’ incerte  lungo la via, arriva un segnale ben chiaro: per loro c’è bisogno di spazio, tanto, che potrebbe essere recuperato da quello dato in eccesso, cioè in modo sbilanciato, ad altri veicoli.

Il ragionamento che segue si rifà a due norme non recenti: la prima, la L. 366/98, che impone ai soggetti proprietari di strade di realizzare spazi ciclabili in occasione di lavori straordinari (e si può agevolmente dire che quelli fatti e da concludere su questa via lo siano); la seconda, la L.R. 8/2013 sulla mobilità ciclistica, impone di garantire uno spazio del 10%  alle bici in caso di realizzazione di parcheggi pubblici (art. 5, comma 3: “(…) una quota non inferiore al 10% dei posti auto previsti, adeguatamente attrezzata, è riservata al parcheggio di biciclette”).

Quindi, se prendessimo gli 850 metri per lato della via (per 2 fanno 1.700 m), considerato che in tale spazio, eliminati gli ingombri di traverse e quant’altro, ci entrano 300 auto, il 10% di questo spazio potrebbe essere dedicato alle bici. Si tratta di 30 posti auto, uno ogni 50 metri (ovvero ogni 9 auto), che diventano posti bici che possono verosimilmente ospitare 300 mezzi a due ruote. I parcheggi per le auto diminuirebbero solo del 10%, e il maggiore spazio per le bici potrebbe riservare sorprese, costituendo esso stesso un incentivo all’utilizzo delle due ruote.

Si tratta ovviamente di un calcolo matematico, che andrebbe rivisitato in ragione dei punti di maggiore attrattività commerciale, o di altro tipo, presenti lungo l’asse stradale. E se le bici risultassero tante, come sembra già oggi, andrebbe invocata anche l’altra norma, che obbliga alla realizzazione di ciclovie urbane.

Se non si vuole relegare Via Benedetto Croce a funzioni del passato, non più al passo con i tempi della nuova viabilità urbana, potrebbe essere utile soffermarsi a riflettere, con la cittadinanza, magari proprio con l’utenza di quella via, su dette sollecitazioni.

Giancarlo Odoardi

Ri-media.net. Direttore Editoriale – Web Content Editor




LE FORANIADI, quest’anno Berardiane

Promosse da Diocesi di Teramo-Atri e Csi. Al via, sabato prossimo, 15 aprile, la decima edizione

Giulianova, 13 aprile 2023. Il campo di atletica “Guerino Massi” di Giulianova ospiterà i bambini del catechismo di otto parrocchie che si sfideranno nella corsa, nel salto in lungo, nel lancio del vortex.

È una piccola “olimpiade” delle parrocchie, quella che si svolgerà sabato, 15 aprile, sulla pista di atletica del campo Massi di Giulianova. La decima edizione dell’iniziativa, quest’anno nel segno dell’ Anno berardiano, vedrà scendere in campo i bambini del catechismo della Forania giuliese, a partire dalle 15.30.

Otto le parrocchie in gara: SS. Annunziata, Natività di Maria Vergine e San Flaviano per Giulianova; Immacolata e S. Maria in Villa Fiore per Alba Adriatica; San Nicola per Tortoreto; San Michele Arcangelo e Santa Maria degli Angeli per Mosciano. I giovanissimi partecipanti si confronteranno nella corsa, nel salto in lungo e nel lancio del vortex. Le Foraniadi 2023 avranno inoltre una finalità benefica, dal momento che verranno raccolti fondi a favore dell’associazione “Gruppo India” che sostiene azioni contro la povertà in Africa.

In apertura, porterà i saluti dell’ Amministrazione Comunale il Vicesindaco Lidia Albani. È atteso il Vescovo di Teramo-Atri Monsignor Lorenzo Leuzzi.

“È bello tornare in pista dopo la pausa forzata della pandemia – spiega il vicario foraneo don Ennio Di Bonaventura – i confini delle parrocchie sono solo materiali. I bambini si sfideranno, come ogni anno, senza barriere, in fraterna amicizia. È di nuovo possibile stare vicini, stringersi la mano. I parroci vogliono condividere questa gioia con i bambini, le famiglie, le città, nelle chiese e anche nei luoghi di sport e sana socializzazione”.




LA SCOMPARSA DI VINCENZO Conicella

Lo comunica la Fondazione Brigata Maiella

Torricella Peligna 12 aprile 2023. Originario di Torricella Peligna, era nato il 2 giugno 1926. Si era arruolato nella Banda dei Patrioti della Maiella il 16 gennaio 1944 con matricola 226. Aveva partecipato alle prime operazioni per la liberazione dei comuni più prossimi dell’Aventino ed era rimasto nelle fila della formazione fino a marzo 1944. Dopo una breve pausa, era rientrato nell’organico nel giugno del 1944 rimanendo in attività fino al termine delle operazioni, ufficializzato a Brisighella il 31 luglio 1945.

Ultimata l’esperienza partigiana con la Brigata Maiella, Vincenzo era passato brevemente in servizio con il Gruppo di combattimento Mantova per decidere, infine, di unirsi al destino di quanti dovettero espatriare per vivere onestamente, impiegandosi in miniera in Belgio nel dopoguerra.

Furono lezioni dure di vita, quelle della guerra di liberazione e dell’espatrio per Vincenzo. Intervistato dalla Fondazione Brigata Maiella, era l’unico degli ex combattenti che affermava, con serenità, che se fosse stato possibile tornare indietro non avrebbe fatto di nuovo le stesse scelte, esplicitando il rifiuto totale della guerra maturato nelle traversie della vita.

Del resto – raccontava – il suo fu un arruolamento rocambolesco. Alla macchia da giovanissimo, per sfuggire alle razzie di uomini e di masserizie dei tedeschi nella natia Torricella Peligna, con la famiglia sfollato a Casoli, era entrato in contatto con i partigiani della Maiella che gli avevano fornito scarpe e sale. Così era cominciata la sua avventura con la Maiella. Ma ci teneva anche a concludere che nella Brigata Maiella aveva scoperto e fatti propri i più alti principi di giustizia e di libertà senza i quali viene meno il significato stesso della vita.

“La scomparsa di Vincenzo, all’indomani del 25 aprile – sottolinea il Presidente della Fondazione Brigata Maiella, Nicola Mattoscio – è un’occasione di dolore che ci spinge ad interrogarci sul modo in cui intendiamo interpretare ancora il grande patrimonio di ideali ereditati dall’esperienza di combattenti di uomini come Conicella su come avvicinare i più giovani a quella storia”.




INSIEME PER GLI STUDENTI del Galilei

Carrozzine Determinate e Majella Sporting team in una particolare esperienza per gli studenti del quarto e quinto del liceo Scientifico Galilei in Via Vespucci

Pescara, 12 aprile 2023. Già sentinelle della civiltà con il progetto di Claudio Ferrante e Carrozzine Determinate, dopo aver sperimentato il percorso in carrozzina e da persone non vedenti, oggi i liceali si sono messi alla prova dapprima conoscendo e successivamente sperimentando l’uso delle Joelette.

L’associazione Majella Sporting Team di Lama Dei Peligni da tempo realizza il progetto di escursionismo condiviso montagne senza barriere. Un’intuizione brillante e l’apertura verso l’altro hanno dato vita ad un progetto speciale, quello di consentire a persone con disabilità e/o a mobilità ridotta, attraverso delle particolari sedie con ruote per fuoristrada, appunto le Joelette, di praticare gite ed escursioni in montagna, di entrare in contatto con la natura e compiere percorsi altrimenti impossibili da realizzare.

L’esperienza di montagne senza barriere consente di sviluppare valori condivisi e atteggiamenti cooperativi, fondamentali per l’accettazione e l’inclusione sociale attraverso la pratica sportiva.  Gli studenti hanno conosciuto e provato a cimentarsi come volontari accompagnatori, di questo nuovo strumento la Joelette, che permette quella che è una pratica sportiva condivisa e inclusiva e non un’attività assistenziale. Si sono messi alla prova per valutare anche la loro capacità di fare squadra e hanno ascoltato le testimonianze di chi attraverso lo sport e la continua sfida con sé stesso e con la disabilità, ha conquistato un grande equilibrio nella propria vita.

Si è concluso così oggi il progetto sentinelle della civiltà di Claudio Ferrante che ha visto queste due classi del Galilei coinvolte per due anni scolastici consecutivi, per aumentare la consapevolezza del mondo della disabilità, per aprirsi all’altro e combattere ogni pregiudizio attraverso la conoscenza.




CENTO METRIQUADRI DI ESPOSIZIONE ALLA FIERA. Coldiretti si rifà il look

Made in Italy e racconti digitali. Venerdì 14 aprile alle 15.00 convegno sulle novità della politica agricola comunitaria

Lanciano, 12 Aprile 2023. “Il cibo del futuro tra pericoli e opportunità” è lo slogan con cui Coldiretti partecipa quest’anno, con un look rinnovato, alla sessantunesima edizione della fiera di Lanciano che verrà inaugurata venerdì mattina 12 aprile in località Iconicella. L’organizzazione leader degli agricoltori occuperà per tre giorni uno spazio di 100 metri quadrati nel padiglione 3 in cui, oltre all’area di vendita diretta con i produttori agricoli  protagonisti della filiera corta, è stato previsto uno spazio istituzionale in cui, attraverso un racconto digitale, verranno promosse le principali tematiche per la tutela del vero made in Italy agroalimentare con il coinvolgimento diretto dei visitatori della fiera. Saranno inoltre distribuiti mandorle made in Italy e palloncini per i bambini che visiteranno lo spazio.

Sempre venerdì 14 aprile, alle 15, nella sala conferenze dello stesso padiglione, appuntamento con il convegno “La nuova Pac: chi ci guadagna e chi ci rimette?” in cui verrà illustrata la riforma della politica agricola comunitaria e i suoi riflessi sull’Abruzzo (locandina allegata).

Dopo i saluti del sindaco di Lanciano Filippo Paolini e del presidente di LancianoFiera Donato Di Campli, si susseguiranno gli interventi del Direttore regionale di Coldiretti Roberto Rampazzo e le relazioni tecniche di: Luca Palazzoni (università di Perugia) sul piano strategico nazionale; Luca Di Giandomenico (responsabile misure strutturali di Coldiretti Abruzzo) sul Piano di sviluppo regionale abruzzese; Agostino Sacchetti (ufficio tutela biodiversità della Regione Abruzzo); Stefano Leporati (segretario nazionale di Coldiretti Giovani Imprea) sulle politiche nazionali per i giovani agricoltori; Renato Bertocci (coldiretti) sull’app Demetra; Jacopo Centofanti, imprenditore agricolo, con una testimonianza sulla sua realtà aziendale e l’utilizzo di un nuovo software per le aziende socie. Modererà Giuseppe Scorrano, delegato regionale di Coldiretti Giovani Impresa.

“In considerazione rinnovamento dato alla fiera dal nuovo presidente Donato Di Campli abbiamo pensato di partecipare con un format diverso e al passo con i tempi – dice Roberto Rampazzo, direttore Coldiretti Abruzzo – lo spazio di Coldiretti non è una semplice area di vendita delle aziende agricole socie ma un punto di incontro e di riflessione per capire, grazie ai nostri addetti, quale è l’attualità dell’agricoltura italiana e l’importanza del cibo made in Italy nell’attuale scenario europeo, nazionale e regionale. In occasione della fiera continueremo la raccolta di firme contro il cibo sintetico e coinvolgeremo le famiglie e le giovani generazioni in una sfida senza precedenti da cui dipende il futuro dell’agricoltura, dell’economia e del nostro Paese”.

Alessandra Fiore




MARE FUORI. Tour con il cast della serie Rai

Il Tour ufficiale di Mare Fuori arriva il 15 Aprile 2023 alla Discoteca EllediVi Exclusive Disco Club. Presente all’evento l’attore Antonio D’Aquino (Milos).

Popoli, 12 aprile 2023.L’eccezionale successo della serie Rai Mare Fuori ha portato Wobinda Produzioni, che vanta ormai esperienze decennali negli eventi Live che la posizionano come una delle Società leader in questo settore, a firmare un accordo di licenza con Rai Com per la categoria dei meet&greet.

La terza stagione di Mare Fuori ha bruciato in pochi giorni ogni record su Rai Play con oltre 8 milioni di visualizzazioni nelle sole prime 24 ore confermandosi come una delle produzioni seriali più importanti del panorama italiano e non solo.

Un vero record per la Rai che coproduce la serie con Picomedia: I dati digitali evidenziano, inoltre, come a determinare il successo della serie Tv siano i target più giovani: la metà degli spettatori che ha visto Mare Fuori su Rai Play ha infatti meno di 25 anni. Sono state più di trecentomila le nuove iscrizioni a Rai Play in un giorno, che grazie a Mare fuori triplica il tempo speso nella fruizione dei propri contenuti. Per la sola prima puntata oltre un milione i device collegati durante il corso della giornata. Dal lancio, il primo febbraio, il titolo ha totalizzato più di 90 milioni di visualizzazioni su Rai Play.

Tutto ciò è coronato dal fatto che prossimamente partiranno le riprese della quarta stagione.

Da sottolineare anche il progetto, voluto e promosso dalla Direzione Rai per la Sostenibilità, Fuori con Testo in cui sono stati coinvolti da Rai l’Assessorato all’Istruzione della Regione Campania e l’Istituto penale per i minori di Nisida che, insieme a Raiz e Pier Paolo Polcari, hanno realizzato un laboratorio artistico all’interno del quale alcuni ragazzi del carcere hanno scritto le parole di una canzone per dare voce alla loro esperienza di vita.

Wobinda inizierà un tour nazionale con i protagonisti della serie in esclusiva, che darà la possibilità al grandissimo pubblico di poter incontrare i propri beniamini dal vivo nei migliori centri commerciali e location pubbliche e private, dopo averli potuti ammirare in Tv.

Per il calendario completo delle date del tour consultare il sito www.wobinda.it e per prenotare l’evento o avere info più dettagliate scrivere a eventi@wobindaproduzioni.com.




OSTILITÀ E OSPITALITÀ. Venerdì 14 aprile l’appuntamento

Con Vincenzo Di Marco per i Pomeriggi filosofici in Biblioteca Bindi

Giulianova, 12 aprile 2023.Nuovo incontro, venerdì prossimo alle 18, nella sala centrale della storica Biblioteca comunale Vincenzo Bindi, per la rassegna di passeggiate nel pensiero Pomeriggi filosofici, promossa dalla direzione e curata dal professor Aldo Marroni. Ospite stavolta sarà il professor Vincenzo Di Marco, cultore di Estetica presso l’Università degli Studi di Chieti e presidente del Centro Studi Vincenzo Filippone-Thaulero di Roseto degli Abruzzi. L’argomento scelto è quello dell’ospitalità, tema che occupa un posto rilevante nel dibattito filosofico contemporaneo.

“È inevitabile, quando si parla di ospitalità/inospitalità – spiega Di Marco – doversi richiamare al problema dell’accoglienza o del respingimento dei migranti, che tanta parte occupa nella cronaca di questi ultimi anni. Ma, come si può intuire, il discorso devia inevitabilmente sulla pratica della violenza che caratterizza le nostre società, quasi monopolizzando la comunicazione televisiva e dei social. La storia umana è incistata di violenza; anzi, va detto che fare storia, occuparsi di storia, significa fare i conti con la violenza praticata a tutti i livelli della vita sociale. Quindi l’ospitalità deve essere letta (non può non esserlo) accanto al tema della violenza. Dall’una deriva l’altra.”

Vincenzo Di Marco è cultore di Estetica presso l’Università degli Studi di Chieti, presidente del Centro Studi Vincenzo Filippone-Thaulero di Roseto degli Abruzzi. Di recente ha curato il volume Max Scheler, Ascesa e declino della borghesia, Mimesis, Milano 2020. Per l’editore Pazzini di Rimini ha pubblicato saggi su Emmanuel Lévinas, Günther Anders, Walter Benjamin, René Girard. È curatore dell’Opera omnia in cinque volumi di Vincenzo Filippone-Thaulero (2018-2023) per Studium Edizioni. Ha pubblicato un saggio su Thomas Bernhard nel volume Maestri ribelli, pubblicato da Ombre Corte (settembre 2020); un saggio su Ospitalità e violenza in Lévinas e Derrida nel volume di AA.VV., L’ospitalità. Forme e declinazioni di una pratica millenaria, Carabba 2021. Collabora con le riviste Ágalma, Studium, Res Pubblica, Prospettiva Persona, Rivista Internazionale di Filosofia del Diritto.  Per Duende Edizioni 2022, ha pubblicato il volume di scritti giornalistici, Inimica civitas, e il volume di prose, poesie e traduzioni, Il tempo occluso. È docente relatore nei corsi di aggiornamento di Psico-oncologia della ASL di Vasto-Lanciano-Ortona.




SEMINARIO CETEMPS su meteorologia

Con i massimi esperti nazionali

L’Aquila, 12 aprile 2023. Venerdì 14 aprile 2023, alle 9:30, nell’aula verde dell’edificio Renato Ricamo, nel polo UnivAQ di Coppito, in via Vetoio, si terrà un seminario organizzato dal Cetemps, il Centro di Eccellenza in Telerilevamento e Modellistica Previsionale di eventi Severi dell’Università dell’Aquila, sul presente e il futuro della meteorologia.

Saranno presenti i massimi esperti italiani in materia: il Generale Luca Baione, Capo Ufficio Generale per l’Aviazione Militare e Meteorologia dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare e Rappresentante Permanente dell’Italia presso l’Organizzazione Meteorologica Mondiale; il Colonnello Adriano Raspanti – Capo Ufficio Meteorologia dell’Ufficio Generale Aviazione Militare e Meteorologia dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare; e Carlo Cacciamani – Direttore dell’Agenzia nazionale per la meteorologia e la climatologia ItaliaMeteo, la nuova agenzia nazionale che avrà il compito di coordinare tutte le stazioni meteorologiche italiane.

Apriranno i lavori il rettore UnivAQ Edoardo Alesse e il professor Luca Lozzi, direttore del Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche (DSFC). L’intervento conclusivo sarà tenuto dalla professoressa Rossella Ferretti, direttrice del Cetemps.




QUI CALORE E AMICIZIA, felice di vedere avanzare ricostruzione post sismica

Asbuc paganica abbraccia in quattro giorni di festa delegazione città gemellata di Rottweil

L’Aquila, 12 aprile 2023. “Come sempre tornare a Paganica e nel territorio aquilano, è stata una meravigliosa esperienza, qui le persone sono cordiali e di animo buono. Tra noi, da questo punto di vista non esistono confini, differenze culturali e geografiche: un messaggio di pace, di cui davvero c’è bisogno, in questo periodo difficile”. Le parole di Hubert Nowack, sessantaduenne valente restauratore di case di legno, riassumono il senso e l’esito della trasferta a Paganica, frazione dell’Aquila, della delegazione di Rottweil, città tedesca gemellata con il capoluogo d’Abruzzo, ospite dell’Amministrazione separata degli usi civici (Asbuc) di Paganica e San Gregorio.

Hubert Nowack, capodelegazione, insieme a Rosalie Bott, Felicitas Bott, Max Trautwein e Gabriel Schneider, hanno servito per quattro giorni nella tensostruttura della villa comunale, birra tedesca e il rinomato speck della Foresta nera, al fianco di altri prodotti abruzzesi, in concomitanza e nell’ambito del ricco programma delle festività pasquali di Paganica, riscuotendo uno straordinario successo e accoglienza. Da parte sua, a chiudere il cerchio del gemellaggio, l’Asbuc di Paganica e San Gregorio, parteciperà a Rottweil in autunno, come avviene ormai da venti anni, alla grande fiera della Stadtfest, con protagonisti i piatti tipici e le specialità del Baden-Württemberg, e delle città gemellate e comunità amiche di Rottweil, quella paganichese compresa.

Spiega Fernando Galletti, presidente Asbuc: “Un gemellaggio non è solo una parola vuota, un fatto meramente istituzionale, il suo scopo deve essere quello di conoscersi, frequentarsi, imparare uno dall’altro. Oramai gli amici di Rottweil sono ‘paesani’ a tutti gli effetti, sono di casa, basti dire che hanno partecipato anche alla processione di Pasqua. I loro prodotti sono andati a ruba, ma quello che più conta per noi è averli potuti ringraziare, ancora una volta, per l’enorme impegno e solidarietà introdotta nel post terremoto, con importanti raccolte fondi in Germania, generose donazioni, con volontari arrivati ad assistere gli sfollati nelle tendopoli, per realizzare, tra le altre iniziative, la struttura di legno della scuola materna di Paganica, donata dall’Accademia di carpenteria di Rottweil”.

Afferma a questo proposito Hubert Novach “nel post-terremoto siamo stati sempre presenti, come era giusto ed inevitabile che fosse, ed è bello ora vedere che molte case sono state splendidamente riparate e restaurate, cedere gli spazi che vengono riconquistati e le ferite, come le crepe sui muri piano piano rimarginarsi,  quo a Paganica come a L’Aquila e negli altri paesi duramente colpiti dalla tragedia del terremoto. Per noi comunque è importante portare qui i giovani per lasciare il testimone di questa amicizia anche per le generazioni a venire”.

A Rottweil ebbe i natali Adam Burkhardt, allievo e collaboratore di Johannes Gutenberg, l’inventore della stampa a caratteri mobili. Adamo da Rottweil nel 1481 proprio all’Aquila aprì la prima stamperia del Regno di Napoli, e la terza in Italia dopo quelle di Venezia e Foligno. Tra i primi mirabili incunaboli usciti dalla sua proto-tipografia, le Vite parallele di Plutarco, ornati da splendide iniziali calligrafiche di colore indaco. Ed è stato questo il motivo storico e culturale del gemellaggio.




GRAZIE A DONNE E UOMINI che incarnano valori Costituzione

Pagano: Grazie a donne e uomini che incarnano valori Costituzione

Roma, 12 aprile 2023. “Nel 171° anniversario della fondazione della Polizia di Stato vorrei rivolgere il mio augurio e un messaggio di gratitudine alle donne e agli uomini che si impegnano quotidianamente per servire il Paese a garanzia della sicurezza e libertà dei cittadini, incarnando i principi della nostra Costituzione. Grazie per esserci sempre”. Così il Presidente della I Commissione Affari Costituzionali della Camera Nazario Pagano, a margine della cerimonia in corso alla Terrazza del Pincio, a Roma.




DA JANNACCI, GABER E FO ALL’INFINITO

A Fontecchio arriva la Banda Putiferio con lo spettacolo Jagafò

L’Aquila, 12 aprile 2023. A metà tra concerto, reading e rappresentazione teatrale, un viaggio attraverso il vasto e intramontabile repertorio di Enzo Jannacci, Giorgio Gaber e Dario Fo, per arrivare alle canzoni di Daniele Manini e Roberto Barbini, in un avvolgente tributo alla creatività di grandi autori ed interpreti e alla potenza della parola e delle note, che possono provare a dare risposte a domande di scottante attualità.

Questo è Jagafò, spettacolo della Banda Putiferio, che reduce da grandi successi in tutta Italia, arriverà venerdì 14 aprile a Fontecchio, in provincia dell’Aquila, protagonista di una serata a partire dalle ore 19.30, nel laboratorio d’arte Le Officine, su iniziativa della casa di natura e arte La Kap. 

Banda Putiferio è un gruppo brianzolo che ha fatto della ricerca di rinnovamento della canzone popolare e sociale il suo punto di riferimento. Attiva da una decade, ha sviluppato un modo molto laborioso per diffondere i suoi progetti. Quella che si dice, in ambienti apparentemente colti “contaminazione”, è la cifra creativa del progetto che si è spesso avvalsa della collaborazione di artisti che lavorano in ambiti affini.

Nelle  produzioni discografiche e editoriali uscite sino ad oggi si è creato infatti un “Collettivo Putiferio” che ha visto susseguirsi, tra gli altri: Andrea G. Pinketts, Antonio Rezza e Flavia Mastrella, Bebo Storti, Daniele Sepe, Dario Fo e Franca Rame, David Thomas, Ivano Marescotti, Lia Celi, Lucia Vasini, Mauro Ermanno Giovanardi, Michele Serra, Nicoletta Vallorani, Roberto Brivio, Roberto “Freak” Antoni, Steve Piccolo.

In questi anni, oltre a differenti riconoscimenti e spettacoli, è stato segnalato come gruppo “Antimafia” dal Festival “Musica contro le mafie”. Nel 2017 ha vinto il premio “Romagna Mia 2.0”, come miglior gruppo di neo-liscio sulla rete.

Banda Putiferio è composta da Daniele Manini, voce, Roberto Barbini, fisarmonica,  Sonia Ceneschi, chitarra, Sam Torpedo, percussioni, A.M. Ghisalberti, “infiltrazioni registiche”

La KAP nasce a Fontecchio nell’estate del 2021, con la scoperta e la presa in gestione della vecchia casa del giornalista inviato di giuerra Luciano Seno, assiduamente frequentato dal grande disegnatore Pino Zac. Il progetto si sviluppa dalla visione di un gruppo di amici che ha deciso di trasferirsi nel piccolo e accogliente  borgo nell’aquilano, con l’idea di creare qualcosa insieme, e segnatamente uno spazio sociale e culturale dove chiunque può trovare accoglienza, che sia per lavorare, stare insieme chiacchierando o godersi la natura  Le attività  proposte sono tutte autofinanziate: mostre d’arte, incontri, eventi musicali, cineforum, eventi di erboristeria e tradizioni, passeggiate e tante altre iniziative. La Kap dispone anche di una piccola dépendance dietro l’edificio principale, a disposizione per residenze artistiche.

Le Officine, nate nel 2022, sono invece un laboratorio artistico e culturale condiviso, dove lavorano e creano Debora Frasca, che nel suo spazio sperimenta le diverse forme dell’arte visiva e dell’artigianato, dalla pittura al movimento, principalmente sui temi legati al mondo femminile. Il regista e artista e professore peruviano Sebastian Alvarez, con il suo Centro di ricerca di ecologia sociale, creatività, energia (Cresce), progetto del che utilizza la ricerca sperimentale, il design, la narrazione, il dialogo informale e altri mezzi creativi di espressione per stimolare discussioni e interventi nell’ambito urbano e nella regione. Teresa Ciambellini, con Circolare, studio di progettazione impegnato nell’applicazione dei principi di bioarchitettura e di economia circolare in edilizia. Nopal, laboratorio di stampa in serigrafia (sperimentale), orientato nello sviluppo dell’arte visuale come alternativa a la riproduzione digitale. Debora Panaccione, che si occupa di collage e fotografia analogica e digitale. Il messicano Nespy5euro, con la sua ricerca intorno a vetri rotti, kitsch, disegni infantili. L’artista Massimo Piunti, originario di Giulianova, che da anni vive nella frazione aquilana di Roio, diventando un punto di riferimento per tanti altri artisti e appassionati Le officine ospitano anche lo sportello del progetto Foresta Modello” .

Lo spettacolo comincerà alle 21, mentre alle 19.30 è previsto aperitivo-rinfresco e a seguire ci sarà una jam session. Per informazioni si può chiamare al  3515171361, inviare mail a lakapfontecchio@gmail.com, o collegarsi con la pagina https://www.facebook.com/LaKapFontecchio




SPAZIO DONNA WEWORLD Pescara

Presenta Veronica Marcattili con Diario di una mamma giornalista

Pescara, 12 aprile 2023. Una giornalista quarantenne, moglie e mamma di due bambini piccoli, sperimenta lo smart working prima che la pandemia lo rendesse necessario. Fra pannolini, marsupi, udienze in tribunale e interviste telefoniche, viene fuori il racconto della quotidianità di una donna che tra corse, imperfezioni, problemi e sensi di colpa prova a tenere tutto insieme.

Tutto questo rientra in “Diario di una mamma giornalista” (Ianieri Edizioni) dell’autrice e giornalista abruzzese Veronica Marcattili che venerdì 14 aprile alle ore 17.30 presenterà il suo libro grazie a Spazio Donna WeWorld Pescara, nella propria sede di via Saffi 11; nella Pescara “Città che legge”, forte è l’impegno dell’Assessore alla Cultura Maria Rita Carota, presente all’appuntamento, che sta lavorando per ampliare il culto della lettura e del libro e che, in questo caso, si sposa con temi sociali di grande spessore: con sua la forza la donna affronta ed accetta cambiamenti, combatte per ciò in cui crede, raramente si arrende di fronte al dolore o ai fallimenti; sono evidenti cause e conseguenze di una vita fatta di scelte ma anche scherzi del destino.

In merito al titolo del libro come spiega Veronica nella nota: “è un diario in senso lato” poiché appunto non ci sono date ma il titolo stesso ben illustra il contenuto delle sue pagine che raccontano giorni, episodi, e momenti di una stessa vita, fatta di alti e bassi, fatta di gioie immense ma anche di dolori che vanno superati.

La vita di Veronica risulta essere una “montagna russa” di emozioni: grandi sono le soddisfazioni per quel lavoro che ama e per il quale è opportuno fare sacrifici; immenso è l’amore per i suoi gioielli più preziosi i piccoli Alice e Davide che hanno cambiato la sua vita e quella del suo compagno di vita e marito Alessandro, giornalista come lei e consapevole quindi dei suoi sforzi e delle sue rinunce; ma altrettanto forte è stato il dolore per la perdita del suo amatissimo papà.

Il libro presenta un’impeccabile prefazione del giornalista Simone Gambacorta che delinea i tratti dell’autrice e della sua ‘creatura’, avvenuta in un periodo complesso come quello dell’emergenza sanitaria, dove anche i rapporti, le emozioni, la vita, tutto è stato complesso: “le pagine del ‘Diario di una mamma giornalista’ sono figlie di un paese alle prese con la pandemia da Covid-19 e parlano di lavoro (a cominciare da quello di casa), di famiglia, di affetti, di maternità. Parlano di impegni, di giornate che iniziano e finiscono, di pasti da preparare e di articoli da scrivere. Parlano di padri che muoiono e di figli che nascono, di madri che ci sono sempre state e di altre che hanno imparato ad esserlo”.




GRAMBURGER il nuovo punto franchising

Il progetto dell’imprenditore Rocco Finardi arriva nella città adriatica

Pescara, 12 aprile 2023. L’imprenditore lancianese Rocco Finardi aggiunge un nuovo importante tassello al progetto Gramburger  con l’apertura di un punto franchising a Pescara. Altissima qualità dei prodotti e coinvolgimento del territorio, attraverso l’utilizzo di materie prime locali, sono i punti di forza del progetto innovativo di Finardi che, dopo diversi anni di esperienza nel mondo della gastronomia e della ristorazione, ha deciso qualche anno fa di porre le basi dell’iniziativa imprenditoriale Gramburger, il fast food all’italiana. “Dopo il rallentamento imposto dalla pandemia – spiega Rocco Finardi – il nostro programma riprende vita e lo fa con l’apertura di un nuovo affiliato. Il punto di Pescara, che si trova in pieno centro, ci darà sicuramente tanta visibilità”.

I prodotti utilizzati per la realizzazione delle proposte gastronomiche saranno, come da tradizione Gramburger, quasi esclusivamente abruzzesi. Il menu parla decisamente abruzzese –  al 90 per cento circa –  e presenta qualche incursione anche da fuori regione. Tutte le pietanze hanno un denominatore comune: l’eccellenza delle materie prime.  

Il legame con il territorio sancito dal progetto è una certezza e si rinnova con l’utilizzo esclusivo dei prodotti più rappresentativi della tradizione gastronomica abruzzese, con un occhio di riguardo per le aziende produttrici che insistono sul territorio frentano, che ha dato i natali a Gramburger. “Le aziende coinvolte nella nuova apertura di Pescara sono tutte della Frentania – spiega il patron Finardi –  questo è un motivo di orgoglio per me che sono partito da questa terra, alla quale devo dire grazie ogni giorno per quello che mi ha dato a livello professionale e umano. E un ringraziamento va anche allo studio dell’avvocato  Rocky Mariano che ha seguito tutte le trattative per la chiusura del contratto”. “In questi giorni stiamo formando, nel nostro punto vendita di Lanciano,  i collaboratori che andranno a gestire il Gramburger franchising di Pescara – aggiunge -. Sono circa dieci, tutti di età compresa tra 20 e 40 anni”. Gramburger Pescara aprirà prima dell’estate ma l’ambizioso progetto di Rocco non si ferma di certo all’Abruzzo. “Insieme al mio staff – dice – sto valutando altre richieste provenienti da fuori regione, per l’apertura di nuovi franchising. Il mio primo sogno era quello di creare un fast food con prodotti abruzzesi e questo sono riuscito a realizzarlo. Il mio secondo sogno è quello di esportare l’Abruzzo e le sue eccellenze in tutto lo Stivale, attraverso il marchio Gramburger. E su questo ci stiamo lavorando”.

Barbara Del Fallo




SAN MARTINO, IL BACCO D’ABRUZZO celebrato in tutta la regione

Macchemito  in merito alla leggenda

Fara San Martino, 12 aprile 2023. Sul format di Paolo Pacitti Macchemito, in onda su Buongiorno Regione, approda San Martino da Tours meglio noto come il “Bacco d’Abruzzo” e sono state proprio le telecamere Rai con Sem Cipriani e la voce dello scrittore abruzzese Peppe Millanta a raccontarne le leggende che lo riguardano. Il suo culto, che si è sovrapposto ad altri preesistenti, è uno dei più famosi in Europa, ed è stato portato in Abruzzo da Franchi e Longobardi.

È celebre per l’episodio del mantello diviso con un mendicante per salvarlo dal freddo in una gelida notte: questo episodio giustifica anche l’estate di San Martino, periodo di clima mite che caratterizza il mese di novembre; secondo la tradizione il caldo anomalo servì a scaldare San Martino proprio in quella notte.

Le feste abruzzesi dedicate a San Martino sono legate all’abbondanza delle messi e del vino: “il calendario dei riti e culti cristiani si sovrappongono al calendario pagano per non stravolgere gli usi e le abitudini delle popolazioni soprattutto rurali – spiega l’Archeologa Maria Cristina Mancini – Questi culti e questi riti sono legati alla stagionalità della natura ma soprattutto in ambito agricolo – pastorale”.

Nel giorno dedicato al Santo, l’11 novembre, si assaggia il vino novello e questa tradizione nasce da una leggenda pagana secondo cui Martino sarebbe stato un forte bevitore tanto da ritirarsi spesso ubriaco a casa; e proprio da ubriaco morì di freddo in una cantina in una gelida notte; dalla sua bocca nacque una vigna che riempiva continuamente una botte (dietro cui si era rifugiato) di ottimo vino.

Le tracce del protettore del vino o del Bacco d’Abruzzo si trovano proprio nelle Gole di San Martino a Fara Sara Martino, dove secondo la leggenda fu proprio lui a squarciare la pietra della montagna con la sua pressione.

Alessandra Renzetti




NUOVA MAGGIORANZA mette sindaco all’angolo

Le novità al Consiglio comunale

Ortona, 11 aprile  2023.  La nuova maggioranza che si è formata al Comune di Ortona ha fatto valere i propri numeri su tutte le principali questioni affrontate nel corso della seduta odierna del Consiglio comunale.

Con i nove voti dei consiglieri Ilario Cocciola, Angelo Di Nardo, Gianluca Coletti, Franco Vanni, Emore Cauti, Simonetta Schiazza, Simona Rabottini, Italia Cocco e Antonio Sorgetti, la nuova maggioranza è infatti riuscita a far passare tutti i punti che aveva posto all’ordine del giorno.

Tanto è vero che, per scongiurare quello che sarebbe stato uno smacco politico troppo pesante da metabolizzare, anche le forze che sostengono il sindaco Leo Castiglione hanno incredibilmente scelto di votare, all’unanimità, una delle proposte più significative, avanzate dai proponenti, attraverso la quale viene sancito un taglio del 25% alle indennità di funzione percepite dal sindaco e dalla sua giunta, già a partire dal primo quadrimestre del 2023, proprio sulla base di considerazioni legate alle inefficienze innescate dalla crisi politico-amministrativa.

Altri provvedimenti di rilievo, approvati in piena autonomia, riguardano la sostituzione del Comitato Manifestazioni Ortonese con l’ente Manifestazione, il tetto dei 50mila euro per i fondi da destinare ad eventi e feste; la realizzazione di un parco verde attrezzato sul terreno oggetto di permuta nel Ciavocco; la sospensione delle procedure concorsuali e di assunzione di personale dipendente.

“È ormai evidente che i componenti delle liste in opposizione al sindaco risultano certamente più affidabili della grande ammucchiata, ormai ristrettasi, che resta avvinghiata  al sindaco Castiglione – commenta il capogruppo del centrodestra in Consiglio comunale, Angelo Di Nardo – a questo punto al primo cittadino di Ortona non resta che trarre le ovvie conseguenze e rassegnare una volta per tutte le proprie dimissioni, consentendo alla città di voltare pagina e di compiere finalmente una scelta di chiarezza e di coraggio nell’interesse esclusivo della comunità ortonese”.




VOCI D’ABRUZZO – Voices Of Abruzzo

Gli studenti del liceo raccontano l’emigrazione

Sulmona, 11 aprile 2023. Sarà presentato domani, mercoledì 12 aprile, alle ore 10:30, nella sala consiliare del Comune il volume bilingue italiano-inglese Voci d’Abruzzo-Voices of Abruzzo realizzato dagli studenti della classe VG Liceo delle Scienze Umane Giambattista Vico.

Si tratta di una raccolta di storie di emigrazione, realizzata dagli studenti nel corso dell’ultimo triennio, sotto la guida e il coordinamento delle docenti Carolina Lettieri, Vanessa Romanelli e Anna Lucia Cardinali.

Le storie sono quelle raccolte dalla viva voce di abruzzesi emigranti dalla Valle Peligna in Canada e negli Stati Uniti dai quindici studenti-autori del volume: Fernando Barone, Gaia Borrelli, Arianna Cardinale, Anastasia Colella, Chiara D’Alessandro, Sara Di Carlantonio, Davide Di Cesare, Anna Di Marzo, Daniele Gentile, Sara Mariani, Asia Musti, Rinesa Osmanaj, Alessandra Pallozzi, Alessia Pelino e Giulia Zito.

Completano e arricchiscono il volume i contributi del dirigente scolastico del polo liceale Ovidio, Caterina Fantauzzi, delle docenti che hanno coordinato la ricerca, di Franco Ricci, già docente dell’Università di Ottawa mancato lo scorso anno, di Luisa Taglieri, ricercatrice di politiche di genere all’Università de L’Aquila e del giornalista Goffredo Palmerini.

Il volume è parte integrante di un’attività di approfondimento e ricerca che il polo liceale Ovidio, di cui il liceo Vico fa parte, da sempre dedica alla tematica dell’emigrazione nel territorio peligno. Voci d’Abruzzo è infatti la terza pubblicazione dedicata dall’Istituto scolastico all’argomento, dopo La Merica e Un oceano di carta.

Alla presentazione del volume interverranno la dirigente, Caterina Fantauzzi, il giornalista e scrittore Palmerini, il Vicepresidente del Consiglio Regionale e componente del CRAM (Consiglio regionale abruzzesi nel mondo), Roberto Santangelo, la giornalista Laura Di Russo e gli studenti-autori del volume con le loro insegnanti.

Dopo la presentazione sulmonese, il volume arriverà in Canada: il 20 aprile, infatti, gli studenti e insegnanti partiranno per presentare il lavoro nelle comunità abruzzesi dell’area metropolitana di Toronto e Hamilton.

Annalisa Civitareale




ADDIO A ETTORE FIORINI

L’Aquila, 11 aprile 2023. Il 9 aprile è scomparso Ettore Fiorini, scienziato di fama internazionale, che con le sue intuizioni, i suoi progetti e il suo impegno, ha contribuito significativamente alla storia istituzionale e scientifica dell’INFN. Ricercatore associato all’INFN, per cui ha diretto la Sezione di Milano, professore emerito all’Università di Milano Bicocca, dove è stato tra i fondatori del Dipartimenti di Fisica e della Sezione INFN, membro nazionale dell’Accademia dei Lincei, Fiorini nel corso di una carriera quarantennale ha fornito contributi fondamentali alla fisica sperimentale e alla crescita e allo sviluppo delle attività di ricerca dell’INFN in veste di promotore e responsabile di importanti esperimenti, in particolare per lo studio e la comprensione delle interazioni deboli e dei neutrini.

“Ci lascia un grande protagonista della fisica e della storia dell’INFN – commenta Antonio Zoccoli, presidente dell’INFN – Grazie alla sua intelligenza, competenza e passione, Ettore, nel corso della sua lunga carriera, ha infatti saputo fornire l’impulso per lo sviluppo di soluzioni sperimentali innovative, e inaugurare linee ricerca su cui la comunità internazionale della fisica è oggi impegnata, a riprova di una capacità non comune di individuare approcci sperimentali promettenti ed efficaci e soprattutto di precorrere i tempi”.

“Ettore Fiorini è stato un grande scienziato: un gigante della fisica sperimentale”, sottolinea Ezio Previtali, direttore dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso INFN. “Tra i molteplici e variegati contributi che ha dato alla ricerca scientifica mi piace ricordare che è stato uno degli iniziatori della fisica underground, strenuo sostenitore dei LNGS, che ha contribuito a far nascere e sviluppare. Ho avuto l’onore e il piacere di percorrere con lui un lungo tratto di strada, non solo studiando la fisica delle particelle, ma anche analizzando aspetti che solo lui sapeva individuare: dal piombo romano alla morte di Napoleone Bonaparte. In tal senso Ettore è stato un antesignano della ricerca scientifica multidisciplinare. Mi mancheranno i suoi racconti romanzati, gli aneddoti e tutte le discussioni, scientifiche e no, che sapeva sempre stimolare. Caro Ettore, buon viaggio e grazie di tutto.”

“Dotato di una simpatia e di un garbo squisiti oltre che di una grande intelligenza, Ettore è certamente una leggenda nel mondo della scienza. Con lui perdiamo un padre della fisica italiana che ha cresciuto molte generazioni di scienziati che portano avanti la sua eredità – commenta Oliviero Cremonesi, presidente della Commissione 2 dell’INFN – Ettore aveva uno sguardo capace di andare oltre le contingenze immediate e riusciva a intuire la portata di un esperimento anche a livello di impatto sul grande pubblico. Mancheranno la sua guida, le sue battute, gli aneddoti e la sua proverbiale intuizione di fisico sperimentale. Come spesso amava ricordare lui stesso citando Anton Cechov: dei compagni della nostra vita quando ci lasciano non dobbiamo dire ‘non ci sono più’, ma con riconoscenza ci sono stati”.

“Ettore è stato per molti un collega, un maestro, un amico – aggiunge Sandra Malvezzi, Direttrice della Sezione INFN di Milano Bicocca – Professore a Milano Statale e quindi a Milano Bicocca, ha ricoperto cariche istituzionali di alto livello sia universitarie che nell’INFN. Senza di lui la Sezione INFN di Milano Bicocca non esisterebbe. Fisico illustre, lascia un’impronta e un’eredità importante nella nostra comunità. Detentore della ‘vita vissuta’ della ricerca in fisica delle particelle nei decenni, ha contribuito in prima persona alla crescita della fisica astro partcellare, i cui sviluppi non ha mai smesso di seguire con passione.”

Nato a Verona il 19 aprile 1933, dopo la laurea, conseguita a Milano sotto la supervisione di Giovanni Polvani, Ettore Fiorini si interessa sin da subito alle tematiche di ricerca che contraddistingueranno la sua intera carriera, dedicandosi alle misure della radiazione cosmica in alta montagna e del doppio decadimento beta senza emissioni di neutrini, di cui è uno dei precursori oltre che padre della tecnica dei diodi a Germanio. Gli anni successivi lo vedono impegnato in esperienze condotte mediante la nuova tecnica delle camere a bolle, che gli consentiranno di diventare uno dei protagonisti della collaborazione Gargamelle del CERN, responsabile della scoperta delle interazioni deboli neutre nel 1973.

A seguito dell’importante risultato conseguito con Gargamelle, l’instancabile curiosità di Fiorini si rivolge verso questioni legate alla verifica sperimentalmente di alcune proprietà fondamentali della natura, come il numero leptonico e quello barionico, la carica elettrica o la stabilità di elettroni e nucleoni. Propone così un esperimento ai Laboratori Nazionali di Legnaro dell’INFN per cercare la violazione della parità nei nuclei e, negli stessi anni è a capo di una collaborazione internazionale per la realizzazione di un esperimento per la ricerca del decadimento del nucleone: NUSEX, nel traforo del Monte Bianco, uno dei primi esperimenti condotti sottoterra. Consapevole dei vantaggi derivanti dalla possibilità di condurre le attività sperimentali per lo studio di eventi rari e dei neutrini sottoterra, al riparo dal rumore prodotto dalla costante pioggia di raggi cosmici che colpisce la superficie terrestre, nel 1979 si fa inoltre portavoce del progetto per la realizzazione dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso, occupandosi di una campagna di misure di caratterizzazione del sito, mentre ancora il laboratorio è in fase di scavo.

L’inizio delle ricerche all’interno Laboratori del Gran Sasso vede Ettore Fiorini e il suo gruppo di lavoro impegnati in GALLEX, importante esperimento dedicato alla misura dei neutrini solari, conclusosi con la prima dimostrazione sperimentale dei meccanismi di produzione di energia nel Sole. Negli stessi anni è inoltre il fautore di una proposta che prevede lo sviluppo e l’utilizzo di rivelatori a bassissima temperatura per lo studio del doppio decadimento beta senza emissione di neutrini, la ricerca di materia oscura e la misura diretta della massa del neutrino, che si concretizzerà con la nascita di due linee di ricerca separate, una per lo sviluppo di bolometri di grande massa per lo studio del doppio decadimento beta, l’altra per la realizzazione di microbolometri per la determinazione della massa del neutrino. In questo contesto, è sempre Fiorini a proporre nel 1998 la realizzazione di CUORE, esperimento per la misura del doppio decadimento beta in presa dati dal 2017 ai Laboratori del Gran Sasso. 

Negli ultimi anni della sua attività Fiorini ha coltivato la passione per l’archeometria, nata con il recupero di oltre mille lingotti di piombo antico di epoca romana, ritrovati da un subacqueo alla fine degli anni ‘80 al largo dell’isola di Mal di Ventre in Sardegna. È proprio grazie all’intuizione e all’intervento di Fiorini che i lingotti rinvenuti, alla luce del loro basso contenuto di radioattività, sono stati successivamente impiegati per la realizzazione di esperimenti di fisica degli eventi rari, in particolare per la schermatura proprio dell’esperimento CUORE. A questa esperienza farà seguito una serie di attività a cavallo tra ricerca storiografica e fisica, come quella riguardante lo studio sui capelli di Napoleone e di suoi coevi, per stabilire se l’imperatore fosse stato o meno avvelenato con l’arsenico, o come le misure dei rapporti isotopici del piombo per stabilire la provenienza di reperti archeologici del sito nuragico di Sant’Imbenia.