I GIOVANI PREFERISCONO IL LICEO

Più del 70% degli assunti in Abruzzo ha un’istruzione tecnico-professionale. Confartigianato: “Per favorire l’occupazione e superare il mismatch scuola-lavoro occorre un’alta qualità dell’offerta formativa”

Pescara, 22 marzo 2023. Sono 23.904 gli studenti abruzzesi che nell’anno scolastico 2021-2022 hanno seguito percorsi di istruzione tecnica e professionale, pari al 42,4% del totale degli alunni che hanno frequentato le scuole secondarie della regione. Numeri che collocano l’Abruzzo al penultimo posto nella graduatoria nazionale degli studenti che hanno compiuto questo tipo di scelta formativa: subito dopo l’Umbria (44,4%) e immediatamente prima del Lazio (al 36%).

In Italia sono circa 1 milione e 296 mila gli studenti delle scuole secondarie che hanno puntato sull’istruzione tecnica e professionale. La media nazionale, pari al 48,7%, è stata ampiamente superata in Veneto (55,7%) ed Emilia-Romagna (55,2%), ma anche in Friuli-Venezia Giulia (52,5%), Puglia (50,6%) e Lombardia (50,2%). È quanto emerge dall’analisi dei dati del Ministero dell’Istruzione elaborati dal Centro studi di Confartigianato. Le città con il maggiore numero di studenti tecnico-professionali sono soprattutto quelle del Nord: al primo posto la provincia di Vercelli (61,3%), tallonata da Vicenza (61%), Rovigo (60,8%) e Reggio-Emilia (60,7%). Restringendo lo sguardo all’Abruzzo, invece, è Chieti, con il 44,7%, la provincia con la più alta percentuale di alunni che optano per un indirizzo tecnico professionale, seguita da Pescara con il 42,2%, da Teramo con il 41,9% e infine da L’Aquila con il 40,1%.

Dall’incrocio dei dati del ministero con quelli di Unioncamere-Anpal, affiora inoltre un dato particolarmente significativo: nonostante la scuola tecnico-professionale garantisca maggiori possibilità di inserimento nel mondo lavorativo, i giovani abruzzesi continuano a preferire in larga parte il liceo. Eppure, nel 2022, il 70,6% del personale assunto in Abruzzo possedeva un’istruzione tecnico professionale. Un dato che peraltro supera di gran lunga la media nazionale, ferma al 63,2% della domanda complessiva di lavoro da parte delle imprese in cerca di profili con tali caratteristiche formative.

Un ulteriore paradosso è rappresentato dal fatto che in Italia, sebbene molti giovani abbiano scelto una formazione tecnico-professionale, resta difficile reperire il 42% del personale (pari ad 1 milione e 377 mila lavoratori) in possesso di un’istruzione di questo tipo. La difficoltà si riscontra soprattutto, in riferimento al livello secondario, per gli indirizzi di elettronica ed elettrotecnica (59,8%), e di meccanica, meccatronica ed energia (56,2%). Per quanto concerne le qualifiche di formazione o diploma professionale, le maggiori criticità riguardano gli indirizzi di impianti termoidraulici (61,9%), elettrico (54,7%) e meccanico (51,5%).

“L’analisi mette in evidenza che per sostenere l’occupazione giovanile nei principali settori del nostro tessuto produttivo – osservano il presidente di Confartigianato Imprese Abruzzo Giancarlo Di Blasio e il segretario regionale Daniele Di Marzio – occorre puntare con più decisione sull’innalzamento della qualità dell’offerta formativa di istruzione tecnica e professionale”. Secondo i due esponenti dell’associazione di categoria, “occorre intervenire innanzitutto sul piano della programmazione di un’offerta formativa sempre aggiornata e proiettata verso le figure professionali maggiormente richieste dal mercato del lavoro. In secondo luogo, è necessario valorizzare l’insegnamento di competenze tecnico-pratiche, soprattutto attraverso le attività di laboratorio e la professionalizzazione dei docenti tecnici”. Per ridurre l’attuale paradosso del mismatch scuola-lavoro, secondo Di Blasio e Di Marzio, “sarebbe inoltre opportuno riservare particolare attenzione all’attuazione del nuovo Sistema di orientamento scolastico e formativo, soprattutto in riferimento al Job Placement”. In conclusione, il presidente e il segretario regionale di Confartigianato Abruzzo, “al fine di favorire l’occupabilità e l’inserimento lavorativo”, suggeriscono “di promuovere l’insegnamento delle competenze imprenditoriali, rilanciando contestualmente l’alternanza scuola lavoro e l’apprendistato duale, strumenti in grado di creare collegamenti diretti con i sistemi produttivi strategici dei territori e quindi una più facile transizione nel mondo del lavoro”.

Silvia Grandoni




AL VINITALY 2023 con numerosi confronti

Incoming, Wine Tasting e Showcooking Stellati. Battista: diamo voce e spazio ai veri protagonisti del comparto, ovvero i produttori agricoli

Roma, 22 marzo 2023. Oltre quattromila espositori da tutta Italia e da altre trenta nazioni, settanta paesi coinvolti e circa mille top buyer provenienti da tutto il mondo, ai quali si aggiungeranno migliaia di operatori nazionali e internazionali. Sono solo alcuni dei numeri che caratterizzeranno la 55^ edizione del Salone internazionale dei vini e distillati Vinitaly, che come noto è in programma dal 2 al 5 aprile 2023 negli spazi dell’ente fieristico Veronafiere e nella quale la Copagri intende continuare a giocare un ruolo da protagonista, grazie a una presenza ancora più radicata e a uno spazio espositivo rinnovato e ampliato.

La Confederazione Produttori Agricoli, infatti, che sarà presente nel padiglione 7, stand E11-F10, conferma la sua attenzione nei confronti di un settore di punta dell’agroalimentare nazionale, una filiera di eccellenza che vale oltre 31 miliardi di euro, oltre la metà dei quali derivanti dalla parte produttiva, e che grazie a più di 500mila aziende impegna quasi 900mila occupati, per un totale di circa 7,4 miliardi di euro di esportazioni.

Molto numerose saranno le iniziative che animeranno le attività dello spazio della Copagri, nel quale troveranno posto le eccellenze enologiche delle cantine associate provenienti da tutta la Penisola, a testimoniare la grande varietà dei territori vitivinicoli italiani, con particolare riferimento a quelli del Veneto, della Sicilia, delle Marche, della Puglia, della Lombardia, della Sardegna, dell’Abruzzo e della Campania.

Non solo degustazioni di prodotti delle aziende associate, riservate ai buyer e destinate a tutti i visitatori e agli appassionati dell’enologia nazionale, ma anche momenti di confronto e approfondimento su diverse tematiche di grande attualità e interesse per il comparto vitivinicolo nazionale, quali ad esempio la certificazione della qualità; senza contare, poi, i tantissimi incoming con i delegati dei mercati esteri, i wine tasting realizzati in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier-AIS e un esclusivo show cooking con un noto chef stellato.

“Siamo particolarmente orgogliosi di partecipare con una nutrita delegazione di cantine del Belpaese all’edizione 2023 della rassegna, che certifica, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la grande vitalità di un settore fondamentale per l’economia del Primario e del paese intero, un comparto che continua a trainare l’agroalimentare del Paese, nelle esportazioni, nei consumi e in tutti i numeri legati all’indotto”, afferma il presidente della Copagri Tommaso Battista, spiegando che “anche quest’anno vogliamo tenere alta l’attenzione su quelli che a nostro avviso sono i veri protagonisti del comparto, ovvero i produttori agricoli che con il loro operare quotidiano danno lustro a uno dei prodotti di punta del Made in Italy nel mondo”.




GIORNATA ACQUA. Coldiretti: a rischio 1/3 made in Italy a tavola

Giovani Abruzzo, il tempo scorre ma l’acqua no

Lanciano, 22 marzo 2023. L’acqua non scorre, il tempo si: il messaggio lanciato dai giovani abruzzesi di Coldiretti che questa mattina sono riuniti a Lanciano, nell’agriturismo Caniloro, per la giornata dell’Academy, il format di formazione strategico-sindacale per favorire il confronto sulle problematiche del settore tra le nuove generazioni in linea con l’impegno di Coldiretti per la tutela del made in italy agroalimentare.

Una intera giornata di formazione per trenta under 30 recentemente insediati in agricoltura in una full immersion nei temi e nelle problematiche più sentite dagli agricoltori. Presenti, oltre al direttore regionale Roberto Rampazzo, il presidente di Coldiretti Chieti Pier Carmine Tilli e il direttore provinciale Francesco Perillo, il delegato di Coldiretti Giovani Impresa Giuseppe Scorrano nonché Daniela Dionesalvi e Cristina Greco della segreteria nazionale del movimento degli under 30. Tra i tanti gli argomenti in programma, un tema particolarmente sentito dagli imprenditori: la risorsa idrica e la sua importanza per l’economia, la società e le nuove generazioni.

“Oggi è la giornata mondiale dell’acqua e mai come in questo momento ne abbiamo chiara l’importanza – ha detto Scorrano ad apertura dell’incontro, che si chiuderà questa sera alle 19.00 – oltre al problema della siccità e del cambiamento climatico, la mancanza di risorsa idrica dipende anche da una gestione non funzionale alle esigenze con danni che in Abruzzo si aggirano intorno al 180milioni di euro annui. I giovani agricoltori – aggiunge Scorrano – sono già impegnati a fare la propria parte per promuovere l’uso razionale dell’acqua, lo sviluppo di sistemi di irrigazione a basso impatto e l’innovazione con colture meno idro-esigenti, ma non deve essere dimenticato che l’acqua è essenziale per mantenere in vita sistemi agricoli senza i quali è a rischio la sopravvivenza del territorio e la competitività dell’intero settore alimentare.

La mancanza di precipitazioni mette a rischio un terzo del made in Italy e sta condizionando le scelte delle aziende agricole, anche più strutturate, che sono spesso costrette ad importanti cambiamenti colturali – ha aggiunto Scorrano – è necessario puntare ad una progettualità che sani le inefficienze e risolvere il problema del commissariamento dei consorzi di bonifica, enti strategici che potrebbero essere uno strumento di progettazione al passo con i tempi e le esigenze presenti e future”.

Oltre al tema della risorsa idrica, tra gli altri temi della giornata l’innovazione, la sostenibilità ambientale, l’agricoltura di precisione e la programmazione comunitaria con gli interventi del prof. Michele Pisante, ordinario dell’università di Teramo e presidente di Bonifiche ferraresi, Paolo Di Stefano dell’ufficio Coldiretti a Bruxelles e Stefano Vaccari direttore del Crea.

Alessandra Fiore




ORA ET LABORA. La vocazione e missione dei laici nel cambiamento d’epoca

Tre giorni a cura dell’Ufficio diocesano per il Laicato 24 – 26 marzo 2023

Teramo, 22 marzo 2023. Le aggregazioni laicali, e tutti i laici impegnati nelle varie realtà di ispirazione cristiana, si ritroveranno dal 24 al 26 marzo con il nostro Vescovo Lorenzo Leuzzi per una tre giorni attorno ad un tema comune: “Ora et Labora. La vocazione e la missione dei laici nel cambiamento d’epoca”.

«Nel terzo millennio, in un’epoca di transizioni, nella quale non si può dar affatto per scontata una visione cristiana della vita – spiega il direttore dell’Ufficio diocesano per il Laicato Leonardo Di Battista – si è voluto porre l’accento sull’importanza di ogni associazione, movimento o realtà cristiana in grado di evangelizzare, proporre e dare testimonianza attraverso il proprio carisma, stile e dinamica che caratterizza ogni ambiente della vita ordinaria. Dunque, da parte della Consulta delle Aggregazioni Laicali, dove sono rappresentate tutte le realtà diocesane, è il momento della testimonianza e della responsabilità nel sentirsi Chiesa e fare passi comunitari e condivisi, sotto lo sguardo “saggio e operoso” di San Berardo, che caratterizza tutto l’anno pastorale».

Le iniziative saranno così suddivise nelle tre giornate:

Venerdì 24 marzo 2023 alle 20:30, presso il Duomo di Teramo, il convegno si aprirà con la veglia di preghiera “Ecco io vengo a fare la tua volontà”, presieduta da S. Ecc. Mons. Lorenzo Leuzzi. In collaborazione con la Pastorale Missionaria diocesana si pregherà per i Missionari Martiri di cui, in tale data, ricorre la trentunesima giornata.

Sabato 25 marzo 2023 alle ore 9:15, presso la sala parrocchiale di San Gabriele in Colleparco di Teramo, S. Ecc. Mons. Fabio Fabene, segretario della Congregazione per le cause dei Santi, introdurrà al tema “La chiamata alla santità dei laici”. A seguire, ci sarà una tavola rotonda moderata dal Prof. Cesare Mirabelli, con professionisti locali e no, sul tema “Studiare, amare e servire il cambiamento d’epoca”. Saranno presentate tutte le associazioni e movimenti della Consulta delle Aggregazioni Laicali e le realtà di ispirazione cristiana che, nel pomeriggio dello stesso giorno, organizzeranno differenti iniziative in varie zone del territorio diocesano, tutte accomunate dal tema “In cammino con e nella Chiesa”.

Domenica 26 marzo 2023 alle ore 9:15, sempre presso la sala parrocchiale di San Gabriele in Colleparco di Teramo, don Giovanni Giorgio, direttore del Centro per la teologia San Paolo VI presenterà “I cantieri di Betania: evangelizzare è servire la storia”. A seguire l’Ufficio del Laicato farà “Sintesi degli incontri delle aggregazioni laicali. Prospettive di impegno”. A concludere il convegno la Santa Messa delle ore 11.30 presieduta da S. E. Mons. Lorenzo Leuzzi e alle ore 12:30 un momento conviviale.




A TREVISO LA XXII Assemblea Anci Giovani

Dall’Abruzzo 40 Amministratori Under 35. Il coordinatore regionale Vincenzo D’Ercole: “Al centro i grandi temi. La nostra sarà una delle delegazioni più numerose”

Pescara, 22 marzo 2023. Quaranta amministratori locali under 35 provenienti da tutto l’Abruzzo parteciperanno venerdì e sabato alla dodicesima Assemblea Nazionale dell’ANCI Giovani, che si svolgerà a Treviso, con l’obiettivo di far sì che i giovani rappresentanti dei Comuni italiani possano disegnare e immaginare il Paese del futuro.

Al centro dei lavori ci saranno i temi del lavoro, dell’energia, dello sviluppo sostenibile, strettamente legati alla transizione ecologica dell’Italia e dell’Europa. I giovani amministratori, in tal senso, vogliono essere gli ambasciatori di un cambio reale del rapporto tra ambiente e nuove generazioni, finalizzato a generare nuove opportunità derivanti dalle problematiche relative ai cambiamenti climatici in atto. La sfida più importante da vincere, infatti, per l’ANCI Giovani è quella di creare un Paese ecosostenibile, cominciando dal cambiamento delle abitudini quotidiane e sensibilizzando le comunità di cittadini di cui gli amministratori sono i rappresentanti.

“Sarà una importantissima occasione di confronto con i membri del Governo e con gli esponenti nazionali dell’ANCI, tra i quali il presidente nazionale Antonio Decaro – afferma il coordinatore regionale di ANCI Giovani, Vincenzo D’Ercole, sindaco di Castiglione Messer Raimondo – Insieme ci confronteremo sulle problematiche che quotidianamente, in qualità di amministratori, incontriamo sul territorio. Il tutto, senza tralasciare i temi del momento: al centro dei lavori, infatti, ci saranno anche le sfide che attendono il nostro Paese, dal Pnrr alla transizione ecologica”.

“All’assemblea parteciperanno oltre 500 giovani amministratori provenienti da ogni regione italiana. Circa 40 gli abruzzesi, che partiranno da tutte e quattro le province. Si tratta di una delle delegazioni più numerose in Italia e questo – conclude D’Ercole – è motivo di grande soddisfazione, perché conferma la dinamicità e l’impegno dei giovani amministratori abruzzesi”.




GARAGE la prima nazionale

Spettacolo al cinema Auditorium Zambra

Ortona, 22 marzo 2023. L’impresa di produzione Unaltroteatro di Arturo Scognamiglio, Lorenza Sorino e Davide Borgobello, presenta la nuovissima produzione teatrale “Garage”, testo e regia dello stesso Scognamiglio: la prima è prevista per il prossimo 27 marzo alle ore 21.00 all’Auditorium Zambra.

Dopo aver individuato gli attori principali per lo spettacolo teatrale in due differenti audizioni, nei nomi di Irma Ticozzelli, Riccardo Ciccarelli, Raffaele Parisi, Davide Mazzella si prosegue con le prove a ritmi incalzanti verso il debutto, grazie anche all’organizzazione e aiuto regia di Alice Grombone. 

Garage rappresenta la storia di quattro amici, quattro ragazzi che vivono nella periferia di Napoli. Il loro tempo è immaginario o forse appartenente ad un futuro molto prossimo.

“Le vite di questi ragazzi anche se proseguono su binari diversi, trovano un comune denominatore in un luogo di ritrovo, un garage appunto, che hanno affittato e arredato per trascorrerci il tempo fuori dalle rispettive abitazioni di famiglia – spiega il regista, – si tratta di una storia intensa, un mix di emozioni che noi vogliamo condividere in modo empatico con il nostro pubblico”.

Nello spettacolo, le giornate sono cadenzate da esplosioni dinamitardi: sono dei veri e propri attentati compiuti per mano di iniziative indipendenti e isolate, nate dopo le crisi economiche che si sono susseguite freneticamente una dopo l’altra, che hanno totalmente spazzato via ogni forma di tutela personale e inasprito le disuguaglianze sociali esasperando sempre di più il divario tra le persone.

“Questo spettacolo mette in comunicazione i diversi linguaggi artistici performativi, due dei tre più conosciuti come teatro e cinema ed un terzo più innovativo come quello del podcast.

Le tre narrazioni nonostante mantengano un binario personale riescono ad interagire all’interno della drammaturgia. Il mondo al quale si assiste è una proiezione e trova aderenza in quella che era la visione metodologica di Bauman della società liquida, in contatto con ciò che ci è intorno e che si modifica così velocemente da non permettere punti di riferimento nè esteriori nè interiori”- sottolinea Scognamiglio.

Per quanto riguarda la scena prosegue, “nonostante sia un garage sotterraneo, grazie ai materiali utilizzati, darà la percezione di potersi modificare costantemente. Cio che ne scaturisce visivamente è la costante contrapposizione generazionale tra alcune condizioni umane come l’ impossibilità, l’incertezza e la paura”.

Tutto avviene intorno a 4 amici in un contesto in cui gli avvenimenti non sembrano davvero toccarli e tutto sembra essere vissuto con distanza, quella distanza che delimita la periferia dal centro città. La loro vita di ragazzi sembra passare protetta nel guscio chiuso del garage, fino a quando gli eventi, entreranno prepotentemente nelle loro vite e senza chiedere permesso, li metteranno di fronte a ciò che li aspetta.

In merito alle riprese video, che sono state inserite all’interno dello spettacolo, le scene sono state girate lungo la passeggiata Orientale di Ortona con due attori grazie all’apporto tecnico di Daniele Forcucci, Diego Mercadante e Marco Palma, mentre per tutti coloro che hanno risposto alla call per le comparse di ragazzi con i genitori, le riprese sono state girate al parco giochi di Fonte Grande del comune, con grande disponibilità del vicinato.

Le scene sono di Armando Alovisi, e le musiche di Sergio Altamura. I costumi sono di Aida Ghafouri.




L’ATTIMO FUGGENTE con la regia di Marco Iacomelli

Sabato 08 aprile alle ore 18:00. La stagione di prosa 2022/23 del Teatro Maria Caniglia si chiude con uno spettacolo che è un inno alla poesia, al libero pensiero e alla vita

Sulmona, 22 marzo 2023. Dopo “Divagazioni e Delizie” di John Gay con Daniele Pecci, lo spettacolo che porta anche la firma del Teatro Maria Caniglia alla produzione, è la volta de “L’attimo Fuggente” l’ultimo spettacolo della stagione di prosa 2022/2023 del Caniglia, promossa da Meta Aps, che andrà in scena sabato 08 aprile alle ore 18:00.

“L’attimo Fuggente” è una storia d’Amore. Amore per la poesia, per il libero pensiero, per la vita. Quell’Amore che ci fa aiutare il prossimo a eccellere, non secondo i dettami sociali strutturati e imposti ma seguendo le proprie passioni, pulsioni, slanci magnifici e talvolta irrazionali. Dopo più di trent’anni “L’attimo fuggente”, reso celebre dall’omonimo film e da uno straordinario Robin Williams nei panni del professor Keating, rappresenta ancora oggi una pietra miliare nell’esperienza di migliaia di persone in tutto il mondo.

«Portare sulla scena la storia dei giovani studenti della Welton Academy e del loro incontro col il professor Keating significa dare nuova vita a questi legami, rinnovando quella esperienza in chi ha forte la memoria della pellicola cinematografica e facendola scoprire a quelle nuove generazioni che, forse, non hanno ancora visto questa storia raccontata sul grande schermo e ancora non sanno “che il potente spettacolo continua, e che tu puoi contribuire con un verso”» così ha dichiarato il regista dello spettacolo Marco Iacomelli

Con Luca Bastianello nei panni del Professor Keating e Nicolò Bertonelli nei panni dello studente Neil Perry, saliranno in scena insieme a loro altri 8 giovani attori.  Lo spettacolo, una produzione di STM Live e Fattore K, vede alla regia Marco Iacomelli, alla Regia Associata Costanza Filaroni, alle Scene e Costumi Maria Carla Ricotti, al Disegno Luci k5600 Design, al Disegno Fonico Donato Pepe,  ai Video Massimiliano Perticari, alla Musica Marco Iacomelli e Venere, alla Produzione Esecutiva Davide Ienco.

I biglietti sono in vendita presso il Centro di Informazioni Turistiche – IAT Sulmona – Palazzo della SS. Annunziata in Corso Ovidio e sulla piattaforma online Oooh.events, con le seguenti tariffe: Platea e palchi di I e II Ordine € 28 (ridotto € 25), Palchi di III ordine e Anfiteatro € 23 (ridotto € 20), Palchi IV ordine e Loggione € 15 (ridotto € 12). Per gli studenti è stata invece pensata una tariffa unica di €10,00 a prescindere dall’ordine di posto scelto. Il giorno dello spettacolo i biglietti sono disponibili all’acquisto sia online che presso il Botteghino del Teatro.

Per informazioni contattare il numero 329.9339837, collegarsi alle pagine social Facebook, Instagram, Twitter del Teatro Maria Caniglia o al sito www.teatromariacaniglia.com, oppure scrivere una mail all’indirizzo info@teatromariacaniglia.com




PAROLE IN CIRCOLO. L’audace Didone

La scrittrice Marilù ha conquistato il pubblico

Giulianova, 22 marzo 2023. Grande attesa, a Giulianova e non solo, per il prossimo incontro di “Parole in circolo”, la rassegna culturale organizzata dall’associazione Forum Artis, in collaborazione con la Biblioteca civica “Vincenzo Bindi” e il patrocinio del Comune di Giulianova.

Sabato 29 marzo salirà sul palco del Kursaal Michele Zatta, autore del romanzo “Forse un altro” (Arkadia), candidato al Premio Strega 2023, dirigente dal 2008 di Fiction Rai e responsabile delle produzioni internazionali di Rai Fiction, co-ideatore del programma “Agrodolce” e produttore, tra le altre, delle serie “Mare fuori”, “Sopravvissuti”, “Fino all’ultimo battito” e “Blackout”. Con lui, il noto attore Giacomo Giorgio, che spopola in tv grazie al ruolo di “Ciro” nella serie “Mare Fuori”.

Grande successo, intanto, ha avuto il terzo incontro della rassegna, che sabato scorso, 18 marzo, ha indagato la voce di una delle eroine più affascinanti, l’audace Didone, raccontata dalla scrittrice e saggista Marilù Oliva. Davanti ad un pubblico attento e partecipe, l’autrice ha dialogato con la giornalista Alessandra Angelucci, curatrice degli incontri, intorno al romanzo “L’Eneide di Didone” (Solferino), ponendo l’accento sull’esigenza di rivoluzionare la narrazione che di alcune eroine hanno fatto i grandi poeti della classicità, primo fra tutti Virgilio. La fondatrice di Cartagine, infatti, grazie a Marilù Oliva, riacquista dignità e autonomia di scelta, non uccidendosi per Enea, naufrago fuggito dalla città di Troia in fiamme. La scrittrice ha emozionato i presenti e ha risposto con generosità alle domande poste dal pubblico, sottolineando come il mito rifletta sempre il contemporaneo nelle sue urgenze anche sociali e politiche.

All’incontro ha partecipato il Direttore della Biblioteca civica Bindi, Sirio Maria Pomante, che in apertura ha sottolineato l’importante lavoro di promozione culturale che si sta facendo nel territorio giuliese, grazie a una proficua sinergia con le associazioni del territorio.




GIOVANNI MELARANGELO (1903-1978). L’artista e i suoi percorsi

Giovedì 23 marzo 2023, ore 18, nella sala conferenze del Mediamuseum, in piazza Alessandrini, sarà presentato il libro curato dal professor Paolo Coen

Pescara, 22 marzo 2023. Alberto Melarangelo, Albano Paolinelli e Antonio Zimarino converseranno sui temi dei libri. Sarà letta una testimonianza della professoressa Gabriella Albertini, allieva di Melarangelo negli anni del suo insegnamento nel Liceo Artistico di Pescara, di cui fu uno dei primi docenti.

L’incontro, che sarà moderato da Marco Presutti, rientra nel ciclo di conversazioni di «Attualità culturale in dialogo. Conversazioni su storia, letteratura, filosofia e arte», a cura dell’Istituto nazionale di Studi crociani e della Fondazione Edoardo Tiboni.

Mario De Micheli, uno dei critici più celebri del secondo Novecento, nel curare il catalogo di una grande mostra tenutasi a Teramo nel 1990, ha definito Giovanni Melarangelo “un artista di straordinaria integrità, di profonda coerenza morale e di fervida fedeltà alla sua terra”. Un giudizio che resta fondamentalmente valido trenta anni dopo, per quanto suscettibile di aggiornamento.

Gli studi raccolti in questo nuovo volume confermano, infatti, che il pittore rappresenta un caposaldo del Novecento abruzzese, grazie al moderno taglio interdisciplinare delle analisi condotte e agli stringenti paragoni con alcune fra le principali realtà linguistiche della penisola.

Sono state ricostruite e delineate le fasi della sua carriera, dalla formazione nel solco del verismo umanitario alle aperture sperimentali verso la scuola romana, la scuola torinese o il cinema di Federico Fellini, fino al successo di critica e di mercato sul panorama nazionale degli anni Cinquanta e Sessanta.




ESPRESSIONI E VERITÀ il gruppo Die Brücke e oltre

Il catalogo della mostra 25 marzo 2023 ore 17:30 all’Imago Museum Corso Vittorio Emanuele II

Pescara, 22 marzo 2023. Si terrà sabato 25 marzo, ore 17:30, la presentazione del catalogo della mostra “ESPRESSIONI E VERITÀ | Il gruppo Die Brücke e oltre” in esposizione all’Imago Museum: la più importante e completa collezione in Italia sull’Espressionismo, una delle più significative esperienze rivoluzionarie dell’arte avanguardista del Primo Novecento.

Il museo accoglierà il pubblico e gli autori dei testi che interverranno per presentare il loro racconto della mostra, raccolto nel catalogo dedicato.

Il progetto espositivo raccoglie il corpus delle più originali tendenze estetiche e ideologiche dell’arte espressionista “storica”: 66 opere (acquarelli, inchiostri di china, xilografie, litografie) di Erich Heckel, Ernst Ludwig Kirchner, Karl Schmidt-Rottluff e altri esponenti del gruppo Die Brücke (Il Ponte) che hanno contribuito a rafforzare il carattere internazionale del polo espositivo Imago Museum.

La collezione proviene dall’impegno del regista teatrale e drammaturgo Rocco Familiari e della consorte. La Fondazione Pescarabruzzo l’ha acquisita in proprietà e la renderà fruibile in via permanente con un nuovo allestimento presso lo stesso Imago Museum, in coda alla chiusura della temporanea.

All’interno dell’esposizione il visitatore viene immerso nell’identità più pura dell’Espressionismo, frutto di un atteggiamento di rivolta contro la tradizione culturale, oltre che etico-civile, largamente diffuso tra le giovani generazioni intellettuali della Germania dei primi del Novecento. Il gruppo Die Brücke, infatti, irrompe sulla scena della modernità con l’esperienza espressionista nel 1905 a Dresda, grazie all’iniziativa di alcuni studenti di architettura, tra i quali: Fritz Bleyl, Erich Heckel, Ernst Ludwig Kirchner, Karl Schmidt-Rottluff. Questi giovani artisti coltivano fin da subito l’idea di una rappresentazione volta all’essenziale, capace di produrre immagini di grande immediatezza, tanto nella forma quanto nel colore. L’esigenza di ricerca espressiva, ossia di “trarre fuori” gli elementi costitutivi dell’opera dall’interiorità dell’individuo, porta il gruppo ad adottare uno stile “abbreviato”, ed è soprattutto la xilografia che diventa lo strumento espressivo decisivo nelle principali opere realizzate. Il gruppo Die Brücke acquisisce negli anni una dimensione internazionale dei suoi membri, distinguendosi in mostre itineranti in tutto il Nord Europa.

Il percorso espositivo in mostra permette di attraversare i vari aspetti sui quali si sono soffermati gli artisti: dai ritratti alle nature morte, dalla figura femminile o maschile alle passioni, alle follie, al tema della morte, fino all’apoteosi dell’arte xilografica più essenziale.

Al periodo berlinese degli Espressionisti rivolge il suo omaggio anche la pittrice Giosetta Fioroni, esponente della Scuola di Piazza del Popolo, con l’opera “Berlin” del 1996, che chiude l’esposizione e rafforza il concetto dell’”oltre” che dà il titolo alla mostra; inteso come influenza che l’espressionismo ha avuto anche nell’arte del Novecento.

All’evento di presentazione del catalogo interverranno gli autori dei testi.

Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, sotto la cui guida l’Istituto ha realizzato l’Imago Museum, coordina il Comitato scientifico che sovraintende alle attività del museo pescarese d’arte moderna e contemporanea, di cui fanno parte anche gli altri due autori dei testi.

Alessandro Masi, storico dell’arte, giornalista e Segretario Generale della Società Dante Alighieri. È docente presso l’Università Uninettuno e l’Università IULM. Ha curato opere monografiche ed esposizioni su artisti del Novecento. Ha collaborato con diverse testate giornalistiche e palinsesti televisivi, in ultimo Terza Pagina, in onda su Rai5.

Gabriele Simongini, storico dell’arte, saggista e giornalista specializzato in arte contemporanea e beni culturali. È docente all’Accademia di Belle Arti di Roma e critico d’arte del quotidiano “Il Tempo”. Ha fatto parte del Comitato di Studi per il Padiglione Italia della 54° Biennale Arti Visive di Venezia (2011). Ha curato importanti mostre e cataloghi su insigni artisti italiani e su grandi artisti internazionali.

Imago Museum

Apertura: martedì – domenica ore 10:30 – 13:30 e 16:00 – 20:00. I biglietti sono acquistabili presso la biglietteria del museo o su ciaotickets.com. Per maggiori informazioni, è possibile visitare il sito del museo: imagomuseum.it




PROGETTO L’ALTRO E NOI i tre murales

Domani alle 11 inaugurazione

Casoli, 22 marzo 2023. Sono dedicati alla vita di un tempo nel borgo, all’emigrazione e alla donazione del sangue i tre murales che verranno inaugurati domani 23 marzo, alle ore 11 a Casoli, in via Montaniera (due nelle vicinanze del parcheggio di piazza della Memoria e il terzo nei pressi del civico 10).

Le opere sono state realizzate dall’artista Alessandro Petraccia, con il contributo di studenti, over 65 e cittadini. L’attività rientra nell’ambito del progetto sociale “L’Altro e noi” di cui è capofila l’Associazione “Articolo 3” odv di Pescara. I murales sono ispirati a tre disegni prodotti dagli alunni Benedetta Aruffo, Desy D’Amico e Alessandro Dolce delle classi seconde della scuola secondaria di primo grado dell’Istituto comprensivo “G. De Petra”.

“I ragazzi hanno realizzato i disegni dopo aver ascoltato a scuola le testimonianze di over 65 e di volontari dell’Avis – spiega Antonella Allegrino, presidente di ‘Articolo 3’ – Gli anziani hanno ricordato come ci si sostenesse in una piccola comunità quando, ad esempio, c’era il raccolto e le famiglie si aiutavano reciprocamente. Gli uomini lavoravano nei campi e le donne preparavano le pietanze. Si festeggiava, poi, tutti insieme. Gli over 65 hanno ricordato anche il fenomeno dell’emigrazione, la partenza di chi era costretto a lasciare il proprio paese per trovare lavoro all’estero. L’importanza della donazione del sangue, invece, è stata sottolineata nelle testimonianze dei volontari dell’Avis. I disegni degli studenti del ‘De Petra’ e i relativi murales sono ispirati a questi temi. In uno sono raffigurati un contadino che lavora la terra e una donna che porta una cesta di pane sulla testa; in un altro ci sono un treno in partenza e le donne che, in lacrime, salutano i propri uomini; nel terzo è disegnato un albero della vita e le tante forme in cui si può esprimere la solidarietà, tra cui la donazione del sangue”.

Alla manifestazione di domani parteciperanno Antonella Allegrino, il sindaco Massimo Tiberini, la dirigente scolastica dell’Istituto comprensivo “De Petra” Serafina D’Angelo, rappresentanti dell’amministrazione comunale, il presidente dell’Avis Antonio Salino con i volontari, studenti, over 65 e cittadini.

Il progetto “L’altro e noi” punta a promuovere la cultura del volontariato e della cittadinanza attiva, in particolare tra i minori, a contrastare le solitudini involontarie nella popolazione anziana attraverso azioni di coinvolgimento partecipato e, infine, a sviluppare e rafforzare il rapporto intergenerazionale tra le due fasce di età per la trasmissione dei saperi.

È stato ideato ed è coordinato dall’Associazione “Articolo 3” Odv di Pescara (capofila) che ha come partner le Avis di Casoli, Gessopalena e Torricella Peligna e come collaboratori i tre Comuni e gli istituti scolastici “De Petra” e “Algeri Marino” di Casoli.

È finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e dalla Regione Abruzzo; attuazione artt. 72 e 73 del Codice del Terzo settore – Sostegno allo svolgimento di attività di interesse generale da parte di Organizzazioni di Volontariato, Associazioni di Promozione Sociale e Fondazioni del Terzo settore. Accordo di programma tra Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e la Regione Abruzzo. D.M. n. 9/2021 Risorse Accordo di programma Anno 2021. Determina di approvazione dell’Avviso Pubblico DPG022/54 DEL 28.04.2022. Determina di approvazione esiti DPG022/123 del 15/09/2022.




AFFIDAMENTO SPIAGGE LIBERE e non ancora in concessione

In scadenza per il prossimo 28 marzo, gli avvisi

Tutti i documenti e i modelli utili,  sul sito del  Comune

Giulianova, 22 marzo 2023. Scadrà il prossimo 28 marzo,  l’avviso per l’affidamento temporaneo delle spiagge libere giuliesi per la stagione balneare 2023. Il bando, consultabile sul sito istituzionale del Comune, prevede l’ assoluta esclusione di impianti fissi o mobili, senza alcun diritto di insistenza. L’affidamento è posto in essere  per assicurare la sicurezza e la salvaguardia della vita umana in mare e sulla spiaggia, per garantire la pulizia, l’igiene e il decoro del tratto di spiaggia a disposizione, per consentire l’uso dei servizi igienici ai bagnanti.

Gli interessati devono far pervenire le istanze al Comune di Giulianova  ( Quarta Area,  Settore Demanio Marittimo) tramite il servizio postale, oppure mediante consegna diretta all’Ufficio Protocollo o a mezzo Pec all’indirizzo protocollogenerale@comunedigiulianova.it). Sulla richiesta, in bollo, occorre specificare esattamente l’area interessata e l’estensione del fronte mare.

Scade allo stesso modo il 28 marzo,  l’avviso per l’affidamento temporaneo, per la prossima stagione balneare, delle spiagge non ancora in concessione. Anche in questo caso, il fine è garantire la sicurezza in mare e in spiaggia, il decoro dell’arenile, la dotazione dei servizi igienici. Le domande dovranno pervenire nei tempi e nei modi previsti dall’avviso relativo alle spiagge libere.  Va indicata l’area interessata tra le 7 nuove spiagge previste in concessione, o tra le 3 aree destinata ad “Area per servizi turistici di pubblica utilità” dal piano demaniale vigente.




SALVIAMO GLI ALBERI DI PESCARA

Le associazioni: Archeoclub d’Italia sede di Pescara – Italia Nostra sezione “Lucia Gorgoni” di Pescara -Gruppo Unitario Foreste Italiane – G.U.F.I.- Associazione Mila Donnambiente – Le Majellane – Coordinamento Nazionale per gli Alberi e il Paesaggio (CO.N.AL.PA), Comitato Strada Parco Bene Comune- Comitato Oltre il Gazebo No Filovia -Associazione Italiana Architettura del Paesaggio sezione Lazio Abruzzo Molise Sardegna (AIAPP LAMS)- La Gallina Caminante  – Saline.Marina.PP1 di Montesilvano –L’Albero bello – Associazione Culturale DEVA – FIAB Pescarabici – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta- Touring Club Italiano – Club di territorio di Pescara

Pescara, 22 marzo 2023. In data 21 marzo un articolo dell’Ordine provinciale degli Agronomi di Pescara promuove a pieni voti il discutibile operato del comune in merito agli abbattimenti di alberi e altri interventi che stanno sconvolgendo il paesaggio verde urbano.

Il Coordinamento Salviamo gli Alberi di Pescara stigmatizza fermamente che la istituzione di autogoverno di una libera professione, che dovrebbe essere imparziale,  rappresentare tutti gli iscritti e non sposare pregiudizialmente la tesi di alcuno, intervenga  a spada tratta a sostegno dell’operato dell’amministrazione comunale sul patrimonio arboreo cittadino a pochi giorni dalla la nomina a consulente del Comune dell’attuale Delegato per il Verde Urbano, le Foreste e i Sistemi Montani dell’ordine, l’agronomo Matteo Colarossi. La determina cui si fa riferimento è quella del 16/03/2023 riferita alla “Manutenzione straordinaria e messa in sicurezza della viabilità interessata dal dissesto arboreo: Viale Kennedy, Via Regina Elena, Via Mezzanotte, Sottopasso di Via Paolucci”, affidata per un compenso di 10.400,00 euro, proprio all’agronomo Colarossi.

A giudizio del Coordinamento Salviamo gli Alberi di Pescara, l’operato comunale è invece ampiamente criticabile per le pratiche distruttive, le sostituzioni di essenze autoctone con specie esotiche, le potature discutibili e le interferenze devastanti il patrimonio arboreo comune nella esecuzione di opere pubbliche. E’ singolare che un consulente del Comune invece di parlare a proprio nome, parli come rappresentante dell’Ordine per dare autorevolezza al suo contestabile parere.

Alle dichiarazioni dei rappresentanti dell’Ordine, il Comitato risponde che il piano di sostituzioni delle alberature in Pescara non rispetta i valori stessi della nostra comunità; assistiamo a un impoverimento dei servizi ecosistemici portati dalle grandi alberature, a scelte errate nella gestione del territorio e a continui tentativi di cementificare vari parchi cittadini. La crociata contro gli alberi di Pino, essenza storicamente identitaria del paesaggio pescarese, è significativa di questa dannosa linea che cambierà irreversibilmente l’ambiente urbano tradendo il nostro passato. Parlare semplicisticamente di sostituzioni delle alberature denota una mancanza della visione ecologica delle funzioni degli alberi.

Come mai i rappresentanti degli agronomi non hanno mai detto nulla pubblicamente sulle potature fuori stagione, sulle capitozzature, sulle palme messe a dimora a ridosso della Pineta e su altre discutibilissime scelte? E spiace dover constatare che nessun loro intervento si sia registrato neanche a difesa di preziose aree verdi, come il Parco 8 Marzo, il Parco di Via della Fornace Bizzarri e gli orti urbani di via Santina Campana, tutti beni comuni importanti per l’intera comunità dei cittadini.




IL FUCINO, STORIA DEL LAGO e della gente marsa

Il lago, i popoli italici della Marsica, le tradizioni, il prosciugamento e l’agricoltura di avanguardia

L’Aquila, 22 marzo 2023. La rivista TESORI D’ABRUZZO, diretta da Paolo de Siena, nel numero 66 uscito da qualche giorno nelle edicole, apre con l’articolo “Sulle tracce del lago”, un mio contributo su 8 pagine nelle quali racconto gli antichi popoli che abitavano la Marsica, il lago del Fucino, i vari propositi e tentativi di prosciugarlo, dall’imperatore Claudio (52 d.C.) che fu il primo, fino ad Alessandro Torlonia (1862) che definitivamente realizzò quell’antico progetto.

Il prosciugamento cambiò geograficamente il volto dell’Abruzzo interno (il Fucino era il terzo lago italiano per estensione), e della Marsica il clima, l’economia, le abitudini e il lavoro della gente che viveva nei borghi intorno al grande lago. E tanto altro ancora, fino alla seconda metà del Novecento, quando il Fucino è diventato l’Orto d’Italia, con le sue colture intensive che danno prodotti della terra e ortaggi di eccellente qualità, che primeggiano nei mercati italiani ed europei. Nella rivista, inoltre, tanti straordinari contributi che raccontano i borghi d’Abruzzo con le loro meraviglie, le vie del gusto e insigni Personaggi della nostra regione. Se può essere d’interesse questo che segue il mio contributo ospitato su Tesori d’Abruzzo.

SULLE TRACCE DEL LAGO

di Goffredo Palmerini *

La storia del Fucino prende avvio in epoca glaciale, quando tra il Pliocene e il Quaternario si forma, nel corso dell’orogenesi dell’Appennino, una depressione, una vasta conca circondata da rilievi montuosi. In quella depressione, situata intorno ai 600 metri di altitudine, si formò un lago carsico di circa 160 km2, sarebbe stato il terzo per estensione in Italia, dopo il Garda e il Maggiore. Il lago del Fucino, alimentato da nove torrenti e da infiltrazioni, non avendo alcun emissario, era soggetto ad improvvise e alte oscillazioni del livello dell’acqua – livello mai stato superiore ai 23 metri di profondità -, tanto da provocare inondazioni o secche assai malsane, tanto da indurre il suo primo prosciugamento dapprima in epoca romana sotto l’imperatore Claudio (nel 52 d.C.), poi nel 1862 il secondo e definitivo prosciugamento ad opera dei Torlonia. Delimitato a nord dalla catena montuosa del Velino e del Sirente, ad ovest dalla dorsale del monte Salviano, ad est da altri rilievi e dalla valle del Giovenco, mentre a sud da quelli della Vallelonga, l’attuale piana del Fucino, risultante dal prosciugamento dell’Ottocento, è di 16.507 ettari di terreno. Ma andiamo per ordine.

Il lago del Fucino aveva una fauna di assoluta ricchezza e suggestione: cigni reali, bianche cicogne, anatre selvatiche e diverse specie di uccelli variopinti. Tutt’intorno al bacino lacustre crescevano magnolie profumate, palme ombrose, oleandri e camelie, allori e agavi, salici, pioppi, faggi e abeti, ma anche una gran quantità di ulivi e ciliegi. Nelle sue acque trasparenti diverse specie di pesci. Il territorio circostante il lago era abitato dai Marsi, uno dei popoli italici più fieri e coraggiosi, ma in parte anche dagli Equi e dai Volsci. A sue spese Roma sperimentò il coraggio e la determinazione dei Marsi e delle popolazioni italiche che vivevano nell’antica terra d’Abruzzo – Sabini, Vestini, Peligni, Marrucini, Pretuzi, Frentani e Sanniti al confine col Molise – nel corso della Guerra Sociale (91-88 a.C.).

Quelle popolazioni, fino ad allora alleate dei Romani in varie campagne militari, quando il Senato di Roma negò ai Marsi la cittadinanza romana, si unirono nella Lega Italica ed entrarono in guerra sotto la guida di Quinto Poppedio Silone per conquistarsela con le armi. Alla fine del conflitto i Marsi e gli altri popoli italici furono sconfitti, ma Roma non mancò di ristabilire buone relazioni e di concedere loro lo status di “cittadini romani”. Appunto Roma, che già conosceva il valore di quei guerrieri inquadrati nella Legio Martia, anche con Virgilio confermò l’assunto “Nec sine Marsis, nec contra Marsos”, ossia né senza i Marsi né contro i Marsi si può vincere.

Lo stesso Poeta aveva fatto di Umbrone, eroe marso, un alleato di Turno contro Enea: era stata quasi un’epifania dello spirito italico dei Marsi che si sarebbe poi manifestato sul campo di battaglia con la Guerra Sociale. Virgilio parla di Umbrone esaltandone anche le doti di incantatore di serpenti. Alla sua morte l’eroe marso sarà pianto dal bosco di Angizia, mitica sorella di Medea e Circe. Ancor oggi il primitivo culto della confidenza con i serpenti rivive a Cocullo, dove si usa catturare e rendere innocue le serpi per vestirne la statua di San Domenico, nella festa religiosa di calendimaggio così fortemente ancorata ai riti atavici precristiani.

Capitale della Marsica fu Marruvium (ora San Benedetto dei Marsi), come annotava Ottaviano Giannangeli, “… che per Virgilio designò etnicamente tutta una gente e che figura come civitas Marsorum e civitas Marsicana, e anche come Marsus Municipius”. Ma la capitale vera della Marsica è il Fucino, elemento centrale della sua storia e della sua leggenda. Benché i Romani amassero il Fucino come luogo per la loro villeggiatura, fu proprio in epoca romana che iniziò ad emergere la necessità di prosciugare e bonificare il lago. Le sue zone meridionali, infatti, erano quelle più soggette alle inondazioni, con enormi problemi per gli agricoltori. Altro grande problema di quella parte paludosa del lago, specie in tempo di magra, era la malaria. Cosicché l’idea di prosciugare e recuperare a zona fertile il più grande lago appenninico albergò dapprima nella mente di Giulio Cesare, ma all’impresa colossale dedicò tenacia e determinazione, intorno alla metà del primo secolo, l’imperatore Claudio, che vi impiegò oltre trentamila uomini per circa undici anni.

Occorreva perforare il monte Salviano e raggiungere il fiume Liri con una galleria di oltre cinque chilometri. L’imperatore Claudio ci riuscì, con un’opera idraulica di straordinaria cognizione ingegneristica, della quale oggi restano significativi reperti archeologici relativi all’imbocco (incile) del tunnel di defluvio delle acque del lago. L’emissario artificiale, fatto costruire da Claudio, andò in deperimento sotto Nerone, per mancanza di manutenzione. Fu poi restaurato per impulso dell’imperatore Adriano, ma successivamente, nei secoli della decadenza dell’Impero Romano, si ostruì definitivamente.

Intanto il lago dava sussistenza alle popolazioni costiere con la pesca, oltre che con le colture agricole compatibili con la mitezza del clima determinata dal vasto bacino lacustre. Altri tentativi di prosciugamento, non approdati a risultato, furono progettati e intrapresi nei secoli seguenti da Federico II di Svevia, successivamente da Alfonso I d’Aragona, e persino da papa Sisto V, un pontefice con particolare predilezione per i lavori pubblici e per lo sviluppo urbanistico, il quale vi impegnò i migliori architetti e ingegneri, ma senza esiti apprezzabili.

Il problema si ripose sotto i Borboni, con Ferdinando IV, che dispose lavori per il restauro dell’emissario servendosi degli ingegneri Stile, Afan de Rivera e del tedesco Kramer, ma tutto si arenò per mancanza dei fondi necessari da parte della società costituita per realizzare l’opera. Nel 1851 nella società subentrò per l’intero capitale il banchiere Alessandro Torlonia, il quale tre anni dopo dava il via alla titanica impresa. Alla fine, l’opera costò oltre 43 milioni di lire, una cifra astrale per quel tempo anche per un grande banchiere. Nel 1876 il re Vittorio Emanuele II conferiva a Torlonia, a motivo della realizzazione della straordinaria opera e del prosciugamento del lago, il titolo di “Principe del Fucino”, unitamente assegnandogli la proprietà di 15mila ettari del fertile terreno risultante dal pianeggiante alveo del lago.

L’avvenuto prosciugamento inaugura anche la nascita della nuova capitale della Marsica, quel piccolo borgo sulla via Tiburtina Valeria cresciuto intorno al castello Orsini e poi Colonna, s’avviava a diventare la città di Avezzano, raggiunta un decennio dopo anche dalla nuova ferrovia trasversale che collegava Roma con l’Adriatico. La crescita di Avezzano è veloce, irruente. Presto supera Celano per numero di abitanti e acquisisce la dignità di diocesi dei Marsi, sottraendola a Pescina. Uno sviluppo galoppante, quello di Avezzano, che però un terribile sisma, il 13 gennaio 1915, paralizza mettendo in macerie la città, come pure squassa e distrugge tutti i centri abitati che circondavano l’antico lago. Trentamila i morti. Una tragedia nazionale nel mezzo d’una guerra mondiale, nella quale quattro mesi dopo anche l’Italia sarebbe entrata.

Di quegli anni terribili, delle condizioni della gente marsicana, scriverà storie e memorie imperiture un giovane di 15 anni di Pescina, rimasto orfano dal terremoto e da don Orione accolto in uno dei suoi istituti: Secondino Tranquilli, conosciuto in tutto il mondo come Ignazio Silone attraverso lo pseudonimo da scrittore. Silone, un giornalista, un grande scrittore, un politico coraggioso e intellettualmente onesto, un Uomo che della Libertà fa la sua etica esistenziale, contribuendo poi a scrivere, da Deputato costituente, la nostra Costituzione.

Con la nascita dell’Italia repubblicana, dopo la dittatura fascista e la fine del secondo conflitto mondiale, nella Marsica esplodono i conflitti sociali legati al latifondo agricolo, ai problemi dei braccianti. In quegli anni di rinascita del Paese si provvede alla Riforma agraria. Torlonia viene sostituito dall’Ente Fucino, quindi dall’Agenzia Regionale per i Servizi di Sviluppo Agricolo (ARSA). Nasce anche una banca popolare, la Banca del Fucino. I contadini diventano proprietari terrieri.

Da questa rivoluzione prende forma lo sviluppo agricolo intensivo del Fucino. I risultati si misurano nel sostanziale miglioramento della produzione agricola: in dieci anni, dal 1948 al 1958, il grano passa da 26 quintali per ettaro a 36, le patate da 140 q/ha a 230, le barbabietole da 260 q/ha a 380. Tra gli effetti positivi della riforma la semplificazione catastale, che porta ad un accorpamento della piccola proprietà contadina tra affittuari che avevano piccole particelle di terreno anche in diversi Comuni. Purtroppo, numerosi braccianti restano esclusi dall’assegnazione delle terre. Alcuni emigrano nella Maremma toscana, altri prendono la via dell’espatrio lungo le rotte della grande diaspora migratoria italiana.

Nei decenni successivi alla riforma grandi passi in avanti ha fatto l’agricoltura nel Fucino: le colture sono state scientificamente selezionate, sono sorte le associazioni dei produttori, si è sviluppata la qualità delle produzioni e la loro razionale commercializzazione, sono stati conquistati e selezionati i mercati dove destinare i prodotti agricoli, viene riconosciuta la tipicità di alcune produzioni che ne certifica origine ed eccellenza qualitativa. Questa è storia dell’oggi e del futuro del Fucino, uno dei bacini eccellenti di produzione agricola, tra i più avanzati nel Paese e in Europa.

*da Tesori d’Abruzzo (n. 66, Marzo 2023)




UN GIUSTO MODO di manifestare

Siamo stati tutti a scuola a piedi e in bici

di Filippo Catania

Pescara, 21 Marzo 2023. Ieri mattina lunedì 20 marzo 2023, abbiamo organizzato un flash mob colorato e allegro con gli alunni delle due scuole primarie dell’Istituto Comprensivo n. 3 che frequentano il Pedibus.

A parte i sorrisi, i motivi per cui abbiamo deciso di iniziare la settimana nazionale FIAB del “Tutti a scuola a piedi o in bici” sono serissimi:

– Troppo inquinamento atmosferico, soprattutto vicino alle scuole

– Troppo traffico e rischio di incidenti

È necessario un cambiamento forte e deciso!

Molte famiglie, con senso di responsabilità, hanno colto l’opportunità del Pedibus sottoscrivendo tutti i vantaggi che offre: oltre alla mitigazione dell’inquinamento e del traffico automobilistico permettono ai propri figli di arrivare a scuola con un benessere maggiore dopo una breve ma salutare camminata. Confidiamo in altri genitori che possano scegliere di favorire la salute ed il benessere dei propri figli.

Rinnoviamo le nostre richieste all’Amministrazione Comunale:

– Realizzazione di Zone Scolastiche definitive o temporanee previste dal Codice della Strada

– Sanzioni perentorie agli automobilisti che praticano soste selvagge nei pressi delle scuole

Agli istituti scolastici chiediamo di

– favorire le iniziative per un progressivo ma determinato abbandono dell’automobile da parte del personale scolastico anche attraverso azioni di Mobility Management

– alleggerire le dotazioni scolastiche che gli alunni devono faticosamente portare a scuola per lo svolgimento delle lezioni

Da parte nostra possiamo contare sui numerosi alunni che partecipano con entusiasmo e consapevolezza al cambiamento di stile di vita e a comminare multe morali agli automobilisti indisciplinati che intasano le strade nei pressi delle scuole.




UN INCONTRO di Ultima Generazione

Circolo Arci CFU 23 Marzo ore 18.30

Pescara, 21 marzo 2023. Riportiamo integralmente un comunicato stampa dell’associazione Ultima Generazione.

Giovedì, 23 Marzo, alle ore 18.30 presso il Circolo Arci CFU, in Via dei Peligni 89 si terrà l’incontro con Ultima Generazione, l’associazione ambientalista non violenta [? ndr] che ha come obiettivo quello di ottenere misure di contrasto al collasso ecoclimatico a cui il nostro pianeta sta andando incontro a causa delle troppe emissioni di Co2.

Ultima Generazione, realtà conosciuta grazie alle loro azioni di imbrattamento di opere d’arte con vernice lavabile e divenuta ancor più riconoscibile con l’ultima azione a Palazzo Vecchio di Firenze (con tanto di placcaggio del sindaco Nardella), sarà ospite a Pescara per presentare la loro realtà politica e le loro campagne di sensibilizzazione, con lo scopo di ottenere lo stop dei sussidi pubblici ai combustibili fossili.

Saranno quindi presenti due attivisti/e del nazionale, Beatrice Costantini e Michele Giuli, che ci spiegheranno: la terribile situazione ecoclimatica in cui ci troviamo e della strategia correlata alle azioni di disobbedienza civile nonviolenta compiute in tutta italia.

Un momento di confronto importante per la città di Pescara e del nostro territorio, a cui tutte e tutti sono invitati a partecipare.




ORTONA ABBRACCIA LA VELA

Giovani velisti per tre giorni di regate da tutta la Penisola in Abruzzo per partecipare all’Italia Cup Ilca 2023. Opportunità per commercio e turismo

Ortona, 21 marzo 2023. L’Italia Cup Ilca 2023 è uno degli eventi più importati del panorama velico nazionale. Da domani ad Ortona arrivano circa 350 atleti delle classi Ilca 4, Ilca 6 e Ilca 7 con i loro coach e le famiglie al seguito per partecipare ad una tre giorni di regate previste per il fine settimana, da venerdì 24 a domenica 26 marzo. Le Ilca 6 e Ilca 7 in particolare sono classi olimpiche, frequentate da atleti di un certo livello qualitativo che per partecipare hanno prima dovuto superare impegnative qualificazioni.

Sono giovani agonisti provenienti da circa 40 circoli velici italiani pronti a sfidarsi nelle regate a bordo della deriva olimpica che rientra nella classe ILCA e che puntano a vincere competizioni nazionali ed internazionali. L’evento sportivo organizzato dalla Lega Navale Italiana sezione di Ortona è stato presentato questa mattina nella sala consiliare del Comune di Ortona alla presenza del presidente della Federazione Italiana Vela (FIV) Francesco Ettorre, del vice presidente FIV IX Zona Abruzzo e Molise Alessandra Berghella, del presidente della Lega Navale di Ortona Roberto Diano, del sindaco di Ortona Leo Castiglione, dell’assessore comunale allo Sport Paolo Cieri, dell’assessore regionale allo Sport Mario Quaglieri e del Tenente di Vascello della Capitaneria di Porto di Ortona Giuliana Coletti.

“Spero siano regate belle che possano metter in luce il territorio e tutto l’ambiente sportivo – ha sottolineato il presidente della Fiv Francesco Ettorre – perché avere centinaia di persone che frequentano il territorio nei giorni delle competizioni è una boccata d’ossigeno per tutti e un riflesso turistico notevole. Il valore della regata è anche questo, oltre quello prettamente sportivo. Importante è capire quanto il turismo nautico e l’attività dei circoli produce sul territorio. Stiamo assistendo ad una grande ripresa del mondo della vela, a partire dall’attività delle scuole dove c’è un aumento del numero degli iscritti.

In Abruzzo quest’anno ci saranno grandi sorprese grazie ad un’ottima attività di Zona guidata dal presidente Domenico Guidotti che in questi anni ha lavorato molto bene per ottenere risultati: dopo l’Italia Cup ci sarà la prima selezione per il Campionato europeo e mondiale Optimist a Giulianova, poi a Pescara l’Optisud e la Foil Academy, nostro fiore all’occhiello in collaborazione con Luna Rossa, dove portiamo in giro quello che è il nuovo mondo del foil”.

Roberto Diano, presidente della Lega Navale Ortona: “L’Italia Cup Ilca è una grande occasione per la città di Ortona, infatti abbiamo voluto coinvolgere anche i commercianti. È stato allestito un servizio navetta che farà la spola tra la città e il villeggio regata che è stato preparato nei pressi del Lido dei Saraceni. D’altronde fisicamente Ortona è lontana dal mare.

Non è un caso che la segreteria della manifestazione è stata organizzata in città, nella sala Eden, per raccogliere le iscrizioni degli atleti, in modo che essi possano vivere la città oltre che il mare”. Alessandra Berghella, vicepresidente IX Zona FIV Abruzzo e Molise: “Siamo fieri come Zona di aver ottenuto questa assegnazione dalla Federvela. È un attestato di stima nei confronti delle nostre capacità organizzative e della bellezza del territorio che ha molto da offrire”. Ortona, 21 marzo 2023




L’ITALIANO PALLONARO

Se dici di amare il calcio non puoi fargli del male

Di W. Centurione

Se c’è uno sport che attira più di tutti gli altri nel nostro bel paese è il calcio. Vedere rotolare una palla e 22 ragazzi corrergli dietro entusiasma più di ogni altra cosa. Ma questa non è una novità.

L’italiano, da sempre veste i panni dell’allenatore in ogni dove, al bar quando sta sorseggiando un caffè con un amico oppure davanti a un bicchiere di birra o quando è lì che aspetta come poter ammazzare il tempo insieme ad altri, in pubblica piazza mentre si intromette in un discorso per far capire agli altri che ne capisce più di tutti, a casa in una discussione animata con un parente tifoso di un’altra squadra e anche al mercato.

Insomma, l’italiano è il più pallonaro che possa esistere sulla faccia della terra, nel senso che ama il gioco del calcio più di chiunque altro al mondo ma poi fattivamente non lo dimostra.

Per non parlare poi quando è davanti alla tv, durante la diretta di una partita o durante una trasmissione sportiva che parla di calcio. L’italiano ha il calcio nelle vene e non nelle ossa! Figuratevi poi se ha un figlio  che gioca, magari ne ha anche due e allora la cosa è ancora più seria.

Se le partite della propria squadra trasformano l’italiano in un tifoso accanito, pensate quando gioca il figlio che cosa accade. Accade che se la squadra in cui gioca il figlio, vince e lo fa con un risultato roboante, va tutto bene: ride, schiamazza sugli spalti con altri genitori, fa battute, rasserena gli animi di chi sta un po’ nervoso e appena il figlio esce dagli spogliatoi pronto per essere riaccompagnato a casa si incammina verso la sua auto e saluta tutti.

La squadra del figlio però non vince sempre, e quando purtroppo non è la domenica che deve essere, allora si salvi chi può: l’arbitro è un incapace, magari due paroline verso di lui ci stanno bene, le parolacce si sprecano e inizia come un pazzo scatenato a istigare tutti, soprattutto quelli che non conosce. Risultato? Una bolgia! L’italiano che fino a qualche ora prima era un tifoso accanito, poi diventa una belva.

Purtroppo ogni domenica da nord a sud, sui campi e sugli spalti durante un incontro tra squadre giovanili non c’è una partita in cui non si registra un fatto di cronaca. L’ultimo, in provincia di Bergamo all’oratorio: una rissa, scoppiata tra genitori (i rappresentanti degni dell’italiano pallonaro) in campo in Val Seriana

ha destato clamore, tanto da essere stato raccontato e trasmesso da un emittente televisiva nazionale.

Ma quante volte abbiamo assistito personalmente a fatti vergognosi durante una partita tra giovani ragazzi? Beh caro italiano pallonaro è ora di smetterla perché il gioco del calcio che dici di amare non ha bisogno di te. Ha bisogno di un italiano innamorato che fa del bene al calcio anche fuori dal rettangolo di gioco, anzi soprattutto fuori dal campo.

E allora mi viene in mente un paragone che ci sta benissimo in questo caso: l’amore per una donna che è uguale all’amore per il calcio.

Come nella vita anche nello sport: se ami una donna non le puoi far del male, se ami il calcio non puoi fargli del male!                                                               




IL NAS SULLA FILIERA della carne

È un lavoro incessante, quello che in questo periodo i Nas di Pescara stanno eseguendo su tutto il fronte regionale.

di W. Centurione

Durante i vari controlli mirati a constatare la sicurezza alimentare per garantire la tutela dei consumatori, sono stati riscontrati delle grosse irregolarità anche di tipo amministrativo e non solo che hanno indotto i militari a prendere seri provvedimenti.

Nello specifico è accaduto che nel chietino, all’interno di uno stabilimento adibito a macellazione il Nas hanno riscontrato carenze igienico sanitarie dovute allo sporco presenti in molte superfici: All’interno di celle frigorifere, così come sulle attrezzature.

A peggiorare la situazione anche la constatazione del mancato procedimento di auto-controllo da effettuare secondo il manuale HACCP. Di conseguenza tutti gli alimenti (200kg di prodotti per un valore di circa 4mila euro) non sottoposti alla normativa della tracciabilità e della rintracciabilità sono stati sequestrati.

La stessa sorte è capitata anche a 5 macellerie: carenze igieniche sanitarie nelle celle frigorifere e sulle superficie di lavoro e omessa applicazione delle procedure di autocontrollo prevista dall’HACCP.

A Pescara, in una macelleria di una azienda della grande distribuzione, sono stati invece rilevati condizioni pericolose di contaminazione attraverso la conservazione di carni con prodotti di altra natura nello stesso locale, non solo ma anche contenitori della spazzatura privi di coperchi.

Sotto la lente di ingrandimento però sono finite anche delle aziende agricole, nel teramano l’Asl, intervenuta dietro richiesta del Nas, ha sancito il divieto assoluto di qualsiasi tipo di movimentazione (trasporto, vendita etc..) di 10 capi di bestiame privi dei marchi auricolari dai quali si rintraccerebbero la loro regolarità sanitario-amministrativa.

Inoltre in queste strutture sono state segnalate carenze igienico sanitarie e inadeguatezze di carattere strutturali, da stalle senza protezione e recinzioni non a norma a locali adibiti allo stoccaggio di alimenti per animali non conformi. Ad inasprire il sopralluogo dei carabinieri anche la mancata formazione del personale sulla biosicurezza e sui rischi di malattie infettive.

In totale, l’azione preventiva dei Nas ha portato a sequestrare almeno 250 chili di prodotti di carne, per un valore che si aggira attorno ai 5mila euro.




LE DATE UFFICIALI: 14, 15 e 16 luglio

Partecipa anche tu alla Festa più bella, più gnomosa e divertente dell’estate!

Roccaraso, 21 marzo 2023. È ufficiale! Sono uscite le date! Il 14, 15 e 16 luglio lungo i sentieri boschivi dell’area verde dell’Aremogna a, potremo finalmente vivere la magia di un evento fantastico e irripetibile!

Il Gran Consulto degli Gnomi, infatti, dopo una lunga, brillante e animata riunione, all’unanimità ha deliberato che le creature del bosco, ovvero gnomi, fate, folletti, elfi e fauni, usciranno  allo scoperto e incontreranno grandi e piccini, rivelando loro segreti e incantesimi e dando vita a spettacoli meravigliosi, di giorno e di notte, in un tripudio fantastico di sogno e realtà.

La Festa Internazionale degli Gnomi, fiore all’occhiello della Compagnia teatrale I Guardiani dell’Oca, è un festival di Teatro Ambiente e di Teatro per l’infanzia in stile fantasy.

E’ la festa della natura e della fantasia e ha obiettivi e finalità molto importanti, come favorire e diffondere il Teatro Ambiente, promuovere in ambito internazionale, nazionale e regionale, l’immagine e la conoscenza del nostro territorio valorizzando le nostre aree verdi e protette, favorire l’interscambio culturale, esaltare la drammaturgia contemporanea, i giovani autori e compositori, divulgare il patrimonio storico-antropologico della tradizione popolare e contribuire alla conoscenza e rispetto della diversità.

La festa quest’anno giunge alla sua ventesima edizione e per l’occasione la compagnia teatrale dei Guardiani dell’Oca, nella persona di Zenone Benedetto, ha organizzato iniziative speciali per chi vuole essere protagonista e essere fata, folletto o gnomo per un giorno.

Vi aspettiamo numerosi!




NUOVO POMERIGGIO FILOSOFICO in Biblioteca Bindi

Ospite, giovedì 23 marzo, Gabriele Di Francesco con “Auguste Comte e il pensiero sociologico”

Giulianova, 21 marzo 2023. Arriva il secondo appuntamento di “Pomeriggi filosofici”, la rassegna sul pensiero promossa dalla Biblioteca civica “Vincenzo Bindi” e curata dal professor Aldo Marroni.

L’appuntamento  è per giovedì prossimo, 23 marzo, alle ore 18, nella storica sede di corso Garibaldi. Ospite sarà il professor Gabriele Di Francesco,  docente di Sociologia Generale presso l’Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara, i cui interessi scientifici spaziano dalla metodologia della ricerca all’etnografia, dalla sostenibilità ambientale alle dipendenze patologiche ed alla sociologia dell’alimentazione. Tema dell’incontro sarà il pensiero sociologico di Auguste Comte (1798-1857) che si inquadra in un periodo di profondi cambiamenti della società europea ed in particolare di quella francese.

“Siamo in piena Restaurazione – spiega il professor Di Francesco – e le istanze di un ritorno all’ordine ed al passato monarchico si contrappongono sia ai principi di libertà e uguaglianza, ormai diffusi nel corpo sociale, sia alla fede nella scienza e nella ragione, di derivazione illuministica. Per Comte, la società deve essere svincolata tanto dalle teorie teologico-reazionarie, quanto da quelle metafisico-filosofiche. È necessaria una “Scienza della società” che sappia e possa indagare i fenomeni sociali con gli stessi metodi e tecniche delle scienze fisiche e naturali. In questa logica nasce la Sociologia, termine che Comte utilizza per la prima volta nel suo Corso di filosofia positiva. Nel positivismo si esprime così compiutamente il pensiero sociologico di Auguste Comte, con la nascita di nuovi metodi e nuove possibilità e prospettive di lettura del sociale”.

Gabriele Di Francesco insegna Sociologia Generale presso l’Università G. d’Annunzio di Chieti-Pescara. È stato preside del Corso di Studio in Servizio Sociale dal 2014 al 2020 e componente e coordinatore del dottorato in Scienze Sociali: teorie, applicazioni e interventi.

Componente eletto per due mandati (2011 – 2017) nel comitato scientifico nazionale della sezione di Sociologia della salute e della medicina dell’AIS – Associazione Italiana di Sociologia. Componente dell’AIQUAV – Associazione italiana per gli studi sulla qualità della vita, aderente all’ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) dal 2013 ad oggi. Dal 2015 è membro del Réseau international Student’s Life coordinando e dirigendo la sezione italiana della ricerca internazionale sugli stili di vita degli studenti (cui partecipano tra le altre le Università di Rouen, Paris Nanterre, Pas de Calais-Cote d’Opale, Lille2, Anvers, Amsterdam, Cluj Napoca, Quebec, Costantine). Tra le ultime pubblicazioni si ricordano: “Arte affettata. Contributo per una iconologia alimentare – Art tranché. Contribution à une iconologie alimentaire” (presentazione di Aldo Marroni, Edizioni Vicolo del Pavone, Alessandria, Novembre 2022).




UN FUTURO PIÙ VERDE, un contest di disegno

Per gli studenti degli Istituti Comprensivi abruzzesi

Pescara, 21 marzo 2023. Il 22 e il 23 aprile le opere saranno esposte in mostra al Museo delle Genti d’Abruzzo, all’interno di una due giorni ricca di eventi e di ospiti

In occasione della doppia ricorrenza, sabato 22 e domenica 23 aprile, della Giornata Mondiale della Terra e della Giornata Mondiale del Libro, il FLA – Festival di Libri e Altre cose ha indetto un concorso di disegno a partecipazione gratuita riservato a tutti gli Istituti Comprensivi d’Abruzzo. Il contest, incentrato sulla cultura della sostenibilità, si rivolge agli alunni delle scuole per sensibilizzare sulle questioni ambientali più attuali ed in particolare, grazie anche alla collaborazione con Barbuscia Spa, storico partner del festival, sui temi della mobilità green.

«Barbuscia non è soltanto uno sponsor importante del festival, è un partner con cui condividere obiettivi, idee e progetti – ha dichiarato Vincenzo d’Aquino, direttore del FLA – Abbiamo a cuore le stesse tematiche, soprattutto la tutela dell’ambiente e la mobilità sostenibile. Per questo, ancora una volta insieme, proviamo a migliorare la nostra città e il nostro territorio. Per farlo abbiamo coinvolto ragazze e ragazzi degli Istituti Comprensivi di tutto l’Abruzzo: chi meglio di loro può aiutarci a disegnare un futuro più verde

Per l’Istituto dell’elaborato vincitore è previsto un premio di mille euro in buoni acquisto per materiale didattico; per gli alunni in palio ci sono un monopattino elettrico Mercedes-Benz Ninebot by Segway F40E per il primo classificato, un paio di cuffie Mercedes-Benz Bluetooth Wireless per il secondo classificato e uno zaino trolley Mercedes-Benz per il terzo.

A tutti gli autori dei 50 disegni più belli, che saranno esposti in una mostra nelle giornate di sabato 22 e domenica 23 aprile presso la Sala Favetta del Museo delle Genti d’Abruzzo, andranno invece un attestato di partecipazione e un gadget firmato FLA.

La partecipazione al contest avverrà spedendo gli elaborati entro il 3 aprile 2023 a mezzo raccomandata A/R o consegnandoli a mano presso la sede dell’associazione Mente Locale, in via delle Caserme 75 a Pescara. Per informazioni è possibile scrivere a contest@pescarafestival.it o contattare la segreteria organizzativa del festival al numero 085.4554504.

Nelle giornate del 22 e del 23 aprile il centro storico di Pescara sarà nuovamente in festa e tornerà a popolarsi di scrittori, poeti, giornalisti, autori: il programma completo della due giorni sarà comunicato nelle prossime settimane. L’edizione 2023 del FLA – Festival di Libri e Altre cose, la ventunesima, si terrà invece da giovedì 9 a domenica 12 novembre.




OSPEDALE DI POPOLI: cronica carenza di personale

Pronto Soccorso sovraffollato, apparecchiature sofisticate e mai utilizzate, condizioni di promiscuità, strutture inagibili e altre criticità

Pescara, 21 marzo 2023. Questa mattina intendo portare alla luce alcune delle carenze da me riscontrate presso l’ospedale di Popoli nel corso della visita ispettiva eseguita l’8 marzo, e che riguardano in particolar modo il Pronto Soccorso, il Centro dei disturbi alimentari e il Centro regionale del risveglio. Criticità emerse dai confronti avuti con medici, personale infermieristico ed Oss. Mi soffermerò inoltre su un caso emblematico di spreco di risorse pubbliche e sulle strutture inagibili a seguito dei terremoti del 2009 e 2016.

Pronto Soccorso

Innanzitutto bisogna rilevare la cronica mancanza di personale (medico, infermieristico e operatori socio-sanitari), che si riscontra a dire il vero anche in altri reparti, ma in Pronto Soccorso registra una situazione particolarmente preoccupante, destinata peraltro a peggiorare.

Occorrerebbero infatti almeno 6 medici oltre al responsabile, mentre invece a Popoli ne sono presenti 4 in tutto, e tra questi l’ex direttore Francesco D’Atri, che sebbene in pensione continua con grande abnegazione a prestare la propria attività. Anche il numero di infermieri non è sufficiente. Negli ultimi due anni in quattro sono andati via, e al momento, se un infermiere si reca in esterna per accompagnare un paziente in ambulanza, spesso resta un solo infermiere in servizio, quando ne servirebbero almeno tre per legge.

Per quanto concerne gli operatori sociosanitari il quadro è ancora più critica. A seguito di un trasferimento a L’Aquila e di un pensionamento, sono solo 4 gli oss attualmente a disposizione, mentre ne servirebbero almeno 6/7, o perlomeno 5, altrimenti da fine marzo si riscontreranno seri problemi nella copertura dei turni.

Un potenziamento dell’organico sembra dunque indifferibile, anche considerata l’importanza che il nosocomio riveste nel territorio. Come dimostra il numero degli accessi registrati nello scorso anno (2022): 13.500, un numero record per Popoli che in proiezione verrà addirittura superato nell’anno corrente (15.000), almeno stando ai 600 accessi in più rilevati nei primi due mesi del 2023 rispetto a gennaio/febbraio 2022. Confrontando questi numeri con i 75.000 accessi annui dell’ospedale di Pescara, è facile comprendere il ruolo chiave che Popoli ricopre per tutta l’area dell’alta Val Pescara, e negli ultimi tempi anche per Pescara e Spoltore. In sostanza, se al Santo Spirito 4/5 medici si occupano di circa 200 pazienti al giorno, a Popoli un solo medico assiste 50 pazienti a turno.

Anche nel Pronto Soccorso di Popoli, come in quello di Pescara, si verificano stazionamenti di pazienti per più giorni, soprattutto ultra geriatrici. La ragione principale, spiegano gli stessi medici del PS, va ricercata nella carenza di posti letto in geriatria, che fa sì che molti pazienti over 80 – che richiedono un’assistenza medica ridotta – permangano più del dovuto nel reparto di medicina, finendo soprattutto per affollare il Pronto Soccorso, che dovrebbe invece occuparsi prioritariamente delle emergenze, per le quali il personale, come abbiamo scritto poc’anzi, risulta già scarso. Una soluzione auspicabile sarebbe quella di incrementare i posti letto nelle RSA e RA del territorio, a partire da quella di Tocco.

Sempre all’interno del Pronto Soccorso ho preso atto di un evidente spreco di risorse pubbliche. Aderendo ad una gara della Asl di Chieti, nel 2018 la Asl di Pescara si è dotata di tre sofisticate apparecchiature per la telemedicina, una per ogni ogni nosocomio della Provincia (Pescara, Penne, e Popoli). Stando a quanto acquisito, gli strumenti in questione, che sarebbero utilissimi per consentire consulenze immediate a distanza, specie per la stroke e la neurochirurgia, sono in realtà rimasti al palo, almeno per quanto riguarda Popoli e Penne. Alla collettività sarebbero costate circa 24.000 euro al mese per cinque anni (per un totale di 1.440.000 euro), per poi essere riscattate dalla Asl alla scadenza del contratto di affitto. Tuttavia il servizio non è mai partito, costringendo i pazienti del Pronto Soccorso di Popoli a spostarsi con il personale al seguito verso altri ospedali. Sottolineiamo come grazie ai sistemi di consulto da remoto sia possibile fornire una tempestiva ed efficace presa in carico di pazienti affetti da patologie tempo-dipendenti, come ad esempio l’ictus. Questa apparecchiatura implica una significativa riduzione dei tassi di mortalità oltre che di complicanze.

Oggi stesso, assieme ai consiglieri comunali del Partito Democratico di Popoli, chiederemo un incontro al Direttore generale della Asl per esigere risposte, rivendicare un’immediata presa in carico delle criticità, e fare una panoramica sugli immobili presenti nell’area dell’ospedale. Alcuni sono stati chiusi a seguito dei terremoti del 2009 e 2016, altri sono stati oggetto di contenzioso giudiziario con le ditte appaltatrici. Occorre fare una ricognizione dei problemi e una stima certa di quando torneranno agibili, in quanto abbiamo ricevuto diverse segnalazioni di spazi angusti e stanze sovraffollate.

Centro del risveglio

A seguito della visita del Ministro Schillaci, risalente allo scorso 10 dicembre, ho incontrato il primario D’Aurizio per prendere visione sia dei 6 posti di riabilitazione intensiva (identificata oggi dal cod. 56), che si caratterizza per interventi di recupero di disabilità importanti, sia il piano ristrutturato che accoglierà il Centro regionale del risveglio e di riabilitazione, cioè l’unità di riabilitazione intensiva per pazienti con gravi cerebrolesioni acquisite, traumatiche e non traumatiche, a cui saranno dedicati 12 posti letto. Al momento si è in attesa degli arredi, che si spera possano arrivare quanto prima, poi occorrerà, anche qui, poter contare sulle giuste unità di personale. Il codice 75 richiede infatti un parametro più alto di infermieri, Oss e terapisti, e ci auguriamo che queste assunzioni vengano previste il prima possibile dalla Asl. A questo proposito monitoreremo da vicino i prossimi atti gestionali.

Centro per disturbi alimentari

Nel 2013 quella di Popoli è stata individuata come struttura con valenza regionale. Tuttavia, dopo una partenza promettente, ha subito un brusco stop, dovuto in parte al pensionamento di una fetta di personale e in parte alla pandemia

Gli effetti del covid sono ancora palpabili. Con l’istituzione delle aree grigie la cardiologia ha occupato alcune delle stanze in precedenza destinate al Centro. Dislocazione che è stata confermata anche una volta terminata l’emergenza, determinando una condizione di promiscuità che permane tutt’oggi e preclude il rispetto della privacy. Oggi il centro è sostanzialmente formato da un solo ambulatorio, in attesa della conclusione dei lavori nei locali situati sopra il CUP. Invitiamo però la Asl a ragionare su questa scelta. Separare gli ambulatori per la diagnosi da quelli del trattamento, in due immobili diversi, non ci sembra affatto funzionale, e oltretutto non risolverebbe neanche l’aspetto della riservatezza. Sarebbe forse il caso di destinare nuovamente al centro un’intera. Ma i problemi non sono finiti. Ad occuparsi del centro, che non è neanche una UOSD, è esclusivamente la dottoressa Andreacola, che è tuttavia incardinata nell’organico di medicina, già di per sé insufficiente. Mancano inoltre un ambulatorio intensivo e un centro diurno. Tutto questo comporta che i pazienti si spostino di regione in regione, generando una corposa mobilità passiva. In sostanza, le persone affette da disturbi dell’alimentazione vengono sradicate dalla propria famiglia e dal proprio territorio –  trasferendosi magari a Todi in un periodo di residenza – per poi rientrare e riscontrare il problema della continuità delle cure, che vengono interrotte a causa della mancanza di un centro diurno, col serio rischio di vanificare gli sforzi fatti. Dato che in occasione della giornata del fiocchetto lilla (15 marzo) si è parlato oltremodo dei disturbi del comportamento alimentare, vogliamo chiedere alla Regione e alla Asl l’impegno di riunificare in un unico piano questa struttura, riconoscerle la dignità di una UOSD, e riservarle magari uno degli immobili attualmente inagibili per il terremoto.

In conclusione, l’ospedale di Popoli merita una maggiore attenzione da parte della Giunta Regionale. Lo meritano medici, infermieri e Oss, lo merita soprattutto l’alta Val Pescara. Non basta parlare sempre e solo di rete ospedaliera. Ci troviamo ormai nell’ultimo anno di questa amministrazione e Popoli esige risposte concrete e immediate. Personalmente mi impegnerò a tornare nuovamente in ospedale per visitare gli altri reparti, ma già mi attiverò, con gli strumenti che ci sono concessi, per verificare che gli aspetti da me denunciati trovino adeguata attenzione.

Il Consigliere Regionale

Antonio Blasioli




ALLARME CARENZA MEDICI in provincia di Teramo

La Fimmg: “A rischio l’intero sistema delle UCCP di cui siamo pionieri in regione, la Regione dia risposte rapide”

Teramo, 21 marzo 2023. “In previsione degli imminenti pensionamenti dei medici di medicina generale, è concreto il rischio che in provincia di Teramo l’intero sistema delle Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP) ed Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT), di cui la nostra Asl è stata pioniera in Abruzzo con un modello organizzativo unico, possa subire un contraccolpo significativo con conseguente diminuzione dei servizi resi ai pazienti”. È l’allarme lanciato da Valentina Antonacci, segretario provinciale e vicesegretario regionale della Fimmg, il sindacato dei medici di medicina generale.

Un allarme che segue quello lanciato a livello regionale dalla stessa Antonacci, alcuni giorni fa, nel corso dell’audizione da parte della V Commissione Sanità della Regione, svoltasi in presenza dell’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, e del direttore del Dipartimento Regionale per l’Assistenza Territoriale, Claudio D’Amario, e volta a garantire la continuità dell’assistenza sanitaria di base per i cittadini della provincia.

“Nel corso della riunione – sottolinea Antonacci – abbiamo condiviso il nuovo modello di riorganizzazione della rete di cure territoriali, che vede la Asl di Teramo pronta ad affrontare i modelli di sanità del futuro. La nostra provincia è stata infatti pioniera in questo campo, avendo da dieci anni messo in essere, seppur in via sperimentale, il modello organizzativo delle Unità Complesse di Cure Primarie e delle Aggregazioni Funzionali Territoriali, condizione fondamentale per garantire ed incrementare la continuità dell’assistenza primaria per i cittadini. E questo, come noto, avviene attraverso la possibilità di iscrizione, in deroga, per i familiari dei pazienti già iscritti (ricongiungimenti) e dei pazienti domiciliati nell’ambito distrettuale per motivi di studio, lavoro e salute. Una opportunità, possibile solo nell’ambito delle forme associative come la nostra, che consente di superare il limite imposto dal massimale e portarlo da 1500 a 1800 iscritti per ogni singolo medico. Dunque, anche in vista in vista della diminuzione degli organici, bisogna far convergere su questo modello la massima attenzione da parte di tutte le istituzioni interessate”.

“Dalla Regione – conclude Valentina Antonacci – attendiamo una risposta concreta, che ci consenta di siglare in tempi ragionevoli il nuovo accordo integrativo per la medicina generale destinato a cristallizzare queste novità a beneficio dei medici che operano sul territorio e, di riflesso, di tutti i cittadini”.




DANILO LUCE AL CENTENARIO dell’Aeronautica Militare

Il cantautore di Avezzano si esibirà domenica 26 marzo in piazza del popolo a Roma

Avezzano, 21 marzo 2023. Ci sarà anche il cantautore abruzzese Danilo Luce alle celebrazioni per il Centenario dell’Aeronautica Militare. L’artista di Avezzano, infatti, si esibirà domenica 26 marzo, alle ore 18, in piazza del Popolo a Roma, dove dal 24 al 31 marzo, ci saranno le Celebrazioni per questo importante anniversario e dove sarà allestito il Villaggio dell’Aeronautica Militare, che sarà accessibile a tutti i cittadini.

Per Danilo Luce si tratta di un importante riconoscimento per il lavoro svolto in questi ultimi due anni. In particolare, questa esperienza fa seguito alla realizzazione dell’inno “Tutti pazzi per la Guzzi”, adottato dagli appassionati della celebre motocicletta. “Nel percorso che mi ha portato alla scrittura della canzone”, spiega Danilo Luce, “mi sono imbattuto in Giorgio Parodi, che è stato anche aviatore. Grazie a sua nipote Elena Bagnasco, con cui è nata un’importante amicizia e collaborazione, ho avuto possibilità di conoscere più a fondo il mondo dell’Aeronautica Militare e di potermi esibire al GP Days di Genova, nella stessa giornata delle Frecce Tricolori. Ringrazio l’Aeronautica Militare per questo importante invito”.

In occasione di questo concerto Danilo Luce presenterà il brano “Un cuore in volo” dedicato al mondo dell’aeronautica. Brano che farà parte dell’EP di prossima uscita. Il nuovo progetto musicale Luce D prevede nuove sonorità, che spaziano dalla new wave al sinth pop.

La giornata di domenica 26 marzo inizierà alle 17 con l’incontro con i piloti delle Frecce Tricolori. Alle 18 salirà sul palco la Big Band dell’Aeronautica Militare, mentre alle 18.30 ci sarà l’esibizione dell’imitatrice Gabriella Germani. Alle 18.50 spazio alla musica di Danilo Luce. La giornata sarà conclusa dalla Big Band.




UNA MOSTRA dedicata a Rosario Livatino

Da martedì 21 marzo l’esposizione sabato 25 interverrà il cugino del magistrato

Chieti, 21 marzo 2023. L’uomo, il giudice, l’esempio è il significativo sottotitolo dato alla mostra Sub Tutela Dei, dedicata al magistrato Rosario Livatino, ucciso dalla mafia il 21 settembre 1990 e beatificato dalla Chiesa il 9 maggio 2021.

Sub Tutela Dei – Rosario Livatino, l’uomo, il giudice, l’esempio è promossa da: Libera associazione forense, Centro studi Rosario Livatino, Centro culturale Il Sentiero e ospitata al Meeting di Rimini la scorsa estate. L’allestimento è in programma in tutta la regione.

Si comincia da Chieti, martedì 21 marzo, nel museo Barbella di via De Lollis, 10. Nel capoluogo teatino l’esposizione resterà fino al 31 marzo, apertura tutti i giorni dalle 9 alle 13, martedì e giovedì anche dalle 15 alle 19.

Sabato 25 importante appuntamento con la cittadinanza e con le scuole teatine per la presenza di Salvatore Insenga, cugino del magistrato ucciso dalla mafia.

All’incontro di sabato 25, previsto con inizio alle 9,30 nel foyer del teatro Marrucino,  parteciperanno anche l’arcivescovo di Chieti – Vasto, Bruno Forte, la presidente dell’associazione Libera contro le mafie, Gilda Pescara, la curatrice della mostra, Roberta Masotto. Per il Csv Abruzzo Ets ci saranno il presidente regionale, Casto Di Bonaventura, il coordinatore della delegazione di Chieti, Ermanno Di Bonaventura, la responsabile regionale dell’area Promozione, Sandra De Thomasis.

L’esposizione si avvale di numerosi patrocini, tra cui Regione Abruzzo, l’Ufficio scolastico regionale, tutte le Province abruzzesi, i Comuni dei quattro capoluoghi e di Avezzano, la Ceam (Conferenza episcopale Abruzzo e Molise), l’Arcidiocesi di Chieti-Vasto, le diocesi di Teramo-Atri e di Avezzano, le fondazioni Tercas e PescarAbruzzo, l’università di Teramo, i tribunali di Avezzano, Chieti, Pescara, Teramo; il consiglio dell’Ordine degli avvocati di Teramo, il Forum del Terzo settore.

Media partner: VDossier.

In collaborazione con Caritas, Libera, l’Unione giuristi cattolici di Pescara e Teramo, l’Associazione genitori, Prossimità alle istituzioni, Cosma, premio Borsellino, Arci, Legalità cultura e territorio.

La mostra prevede un percorso diviso in quattro sezioni con testi, immagini, video e un audio che rievoca l’agguato e che introduce al percorso.

Una parte importante è dedicata al testimone Piero Nava, direttore commerciale lombardo, che il 21 settembre 1990 si trovava in Sicilia per un viaggio di lavoro. Assistette, dallo specchietto retrovisore della sua auto,  all’attentato che portò all’esecuzione del magistrato Livatino da parte dei mafiosi. Fu lui ad avvisare le forze dell’ordine e riferì quanto aveva visto. In un periodo in cui non esistevano disposizioni sui collaboratori di giustizia, Nava, cittadino onesto e testimone, non pentito, ha visto la propria esistenza stravolta. Ha perso il lavoro ed è ancora oggi costretto a nascondersi con tutta la sua famiglia, cambiando spesso città e generalità. «Quel giorno», ha detto Nava, «Livatino è morto ma io sono scomparso».




EDILIZIA, FENEAL UIL ABRUZZO SI MOBILITA per lavoro, ambiente e sicurezza

Louis Panza, segretario regionale Feneal Uil: “I provvedimenti del governo mettono a rischio migliaia di posti di lavoro”

Pescara, 21 marzo 2023. La Feneal Uil Abruzzo annuncia la partecipazione, insieme alla Fillea Cgil, alla giornata nazionale di mobilitazione dei lavoratori edili che si terrà a Roma il prossimo 1° aprile. La manifestazione ribadisce la contrarietà al decreto-legge che blocca lo sconto in fattura, la cessione del credito d’imposta e tutti gli altri incentivi finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici residenziali, a sostegno di quei cittadini che vivono in abitazioni vetuste ed energivore che sono i più colpiti dalla mancanza di una politica e di una programmazione per la riqualificazione e la rigenerazione delle loro case. Le scelte del governo, secondo Feneal Uil, che porterà le proprie proposte a favore del lavoro e dell’ambiente, mettono a rischio migliaia di posti di lavoro e rendono impossibile, per i redditi più bassi, realizzare interventi sulle case popolari e sulle più vecchie.

“I provvedimenti del governo rischiano di causare un netto peggioramento dei livelli occupazionali, gravi impatti ambientali ed impossibilità di rigenerare quartieri e periferie senza raggiungere così gli obiettivi Onu e Ue per città sostenibili – spiega Louis Panza, segretario regionale Feneal Uil – Con le nuove norme del Codice degli appalti, chiediamo inoltre vincoli stringenti sull’obbligo di applicare e rispettare i Ccnl edili in tutti gli appalti di lavori rientranti nei perimetri e nei campi di applicazione dell’allegato X del Dlgs. 81/2008, a partire dagli appalti di lavori pubblici, migliorando le previsioni del nuovo Codice degli appalti contro ogni forma di dumping contrattuale, lavoro irregolare, infiltrazioni criminali. Chiediamo il ripristino del divieto dei sub appalti a cascata come previsto dall’attuale Codice e la valorizzazione delle imprese più strutturate e più qualificate; la direzione intrapresa dal governo porterà ad un netto peggioramento della sicurezza per i lavoratori negli appalti pubblici, con conseguente minore qualità e sostenibilità”. “Inoltre – conclude – chiediamo la modifica del decreto 11/2023 sui bonus edili, che mette a repentaglio migliaia posti di lavoro e soprattutto esclude milioni di cittadini a basso reddito dalla possibilità di rendere la propria casa più salubre, sicura e più efficiente in termini energetici”.

Uil Abruzzo esprime vicinanza alla causa dei lavoratori edili attraverso le parole del segretario regionale Michele Lombardo: “Riteniamo fondamentale  e importante che si riavvii una politica industriale di settore, che possa consentire di avere interventi di sostegno stabili e duraturi per il comparto, che consentano di difendere l’occupazione che già c’è e di creare nuova occupazione. Sostenere il nostro sistema edile nazionale significa anche guardare alle nuove linee guida che l’Unione europea dà, soprattutto rispetto alla riqualificazione delle aree urbane in un’ottica green; sosteniamo fortemente che nel settore possano arrivare risorse e strumenti idonei a far fare questo salto di qualità alle urbanizzazioni delle nostre città e dei nostri paesi”.

Poi aggiunge: “Solo la giusta attenzione al tema delle infrastrutture, viarie e ferroviarie, può aiutare la tenuta economica e sociale, anche a livello regionale. Siamo convinti che la manifestazione del 1° aprile metta al centro l’interesse di un settore che è trainante per l’intero comparto produttivo ed economico dell’Italia. Se l’edilizia ha un giusto sviluppo, anche i settori produttivi industriali possono beneficiarne. Dall’edilizia dipende la crescita del nostro Paese, la crescita della nostra regione”.

Barbara Del Fallo




CODICE CITRA Festeggia i 50 anni

Citramandiamo è il titolo del convegno che si terrà lunedì 27 marzo al Teatro Tosti con ospite Katia Ricciarelli

Ortona, 21 marzo 2023. Codice Citra, la principale realtà vitivinicola abruzzese che raggruppa nove cantine della provincia di Chieti, festeggia i 50 anni dalla fondazione nel 1973. Per celebrare al meglio questo importante traguardo lunedì 27 marzo 2023 alle 15.30 presso il Teatro Tosti di Ortona si svolgerà il convegno dal titolo “Da 50 anni CITRAMANDIAMO vini, volti, valori con lo sguardo al futuro”.

“Era il 1973, un’altra epoca, un’altra società… i tanti anni trascorsi testimoniamo la costante voglia di esserci, accogliendo l’evoluzione del tempo. Siamo diventati grandi ma è ancora lunga la strada della vite che continua a fiorire di stagione in stagione.

Vi racconteremo questa straordinaria storia fatta di territorio, di passione, di uomini e di donne con un convegno dal titolo significativo ed evocativo” spiega il presidente Sandro Spella.

Interverranno, moderati dal giornalista Fabio Piccoli, direttore di Wine Meridian:

– Sebastiano Porello, ex dirigente Ragione Abruzzo settore agricoltura, ex presidente Consorzio Tutela Vini d’Abruzzo ed ex presidente Citra;

– Riccardo Cotarella, presidente mondiale degli Enologi e consulente enologico Citra;

– Fabiola Di Loreto, direttore nazionale Confcooperative e Fedagri; – Denis Pantini, economista agroalimentare e responsabile business unit Agrifood e Wine Monitor di Nomisma;

– Adua Villa, scrittrice, narratrice digitale, imprenditrice di Globetrotter Gourmet.




IL PUGILATO ABRUZZESE protagonista

Prima Ramundo per il titolo italiano poi Cavallucci per il titolo del Mediterraneo

di W. Centurione

Lanciano, 21 marzo 2023. Gli appassionati del pugilato potranno assistere sabato 25 Marzo a un interessante incontro di Boxe tra due dei più grandi pugilisti che si annoverano nel panorama professionistico italiano.

Dunque, sul ring del palazzetto dello Sport di Lanciano un appuntamento da non perdere, all’insegna dello sport e del sano agonismo che mette in palio il titolo italiano per la categoria Superleggeri.

I due a contendersi la vittoria saranno Charlemagne Metonyekpon, belinese naturalizzato italiano delle Marche e il nostro conterraneo Stefano Ramundo tesserato con la Crea Box di Lanciano.

Se da una parte il marchigiano verrà chiamato in terra d’Abruzzo a difendere il titolo di campione d’Italia, dall’altra lo sfidante, l’abruzzese nonché vastese tenterà di strapparglielo.

Il match si preannuncia più avvincente che mai, dal momento in cui tutti e due gli atleti sono imbattuti. Il campione lo è da ben 11 incontri, lo sfidante da 10.

Di qualche giorno fa la presentazione dell’appuntamento che si terrà alla fine di questa settimana, per l’occasione erano presenti il patron della Crea Boxe Lanciano Biase di Tommaso, il coordinatore dell’organizzazione Simone Di Tommaso, il tecnico federale Davide Di meo e l’assessore allo sport del comune frentano Danilo Ranieri.

Nella giornata di sabato però ci saranno anche altri incontri, tant’è che prima dell’evento professionistico, intratterranno tifosi e appassionati 7 incontri della categoria dilettantistica e uno nel quale sarà impegnata la vicecampionessa d’Europa Martina di Felice, la 14enne che lo scorso agosto ha ben figurato agli europei della categoria schoolgirl 48 in Turchia, arrivando a disputare la finalissima. L’atleta teatina di Sambuceto anch’ella tesserata per la Crea Box, si è dovuta arrendere alla turca Eda Nur Ilhan che col punteggio tecnico di 4 a 1 l’ha battuta.

Ma non finisce qui, perché gli sportivi abruzzesi nonché amanti della Boxe tra circa un mese, il 23 aprile avranno modo di sostenere un altro pugile, questa volta teatino di nascita, Emanuele Cavallucci che sfiderà al Pala Roma di Montesilvano, per il titolo del Mediterraneo Ibf Alessio Lillo Mastronunzio nella categoria welter.




21 MARZO, non è solo primavera

Giornata mondiale della sindrome di Down

di W. Centurione

Come ogni anno, il 21 Marzo si attende con felicità l’arrivo della primavera, ma dal 2011, non è soltanto il giorno dedicato alla nuova stagione, quella della fioritura, quella che abbassa il sipario all’inverno e ci conduce verso il sole dell’estate, è anche e soprattutto la giornata mondiale della sindrome di Down.

Ma perché è il 21 Marzo la giornata mondiale della sindrome di Down? La data come avrete modo di capire non è stata scelta a caso, ricorre nel ventunesimo giorno del terzo mese proprio per ricordare la trisomia del 21esimo cromosoma che provoca la sindrome.

Oggi dopo tanti anni e molto lavoro fatto attorno a bambini, adolescenti ed adulti che ne vengono colpiti sin dalla nascita, il mondo ha preso un’altra direzione. C’è più inclusione e questo grazie alle molteplici attività di associazioni ed istituzioni che si dedicano attraverso il lavoro e il volontariato. Non sono più il rifiuto della società, i diversi, ma con l’integrazione sono diventati la miglior rappresentanza sociale che l’uomo abbia mai sfornato. Tanto i bambini, quanto gli adulti sono di una tenerezza incredibile, non più quella che fa pena, ma quella che arricchisce l’animo delle persone che gli restano accanto, la loro voglia di fare sono uno stimolo continuo per chi vicino a loro tendono a volte a fermarsi. Non sono più oggetto di discriminazione, ma protagonisti indiscussi del vivere quotidiano.

Non sono parole belle le mie, è solo il racconto di un dato di fatto: le persone interessate dalla sindrome di Down hanno una marcia in più. Sanno donare amore incondizionato come nessuna persona al mondo neanche la più brava, bella e buona sa fare.

Purtroppo, di contro per loro ci sono dei dati incontrovertibili. Secondo l’organizzazione mondiale della Sanità (OMS) ogni anno nascono dai 3000 a 5000 bambini con questo tipo di disturbo cromosomico. Nel nostro paese si stima che ne nasce 1 bambino ogni 1200, grosso modo si aggira a 500 nascite all’anno per un totale di 38000 persone.

Il 60%-80% dei bambini nati presentano un deficit uditivo, il 40-45% presentano delle anomalie congenite al cuore e spesso hanno problemi di vista.

L’invecchiamento precoce, caratteristica principale di chi soffre di questa sindrome, porta alla comparsa dell’Alzheimer, comporta il rischio di sviluppare la leucemia nella misura di 10-20 volte superiore rispetto alla popolazione in genere.

Tuttavia, negli ultimi anni si è assistito a un incremento dell’età di sopravvivenza che raggiunge mediamente i 60 anni, questo grazie ai nuovi trattamenti che si fanno sulle anomalie congenite associate al disturbo, soprattutto su quelle cardiache.

Se nel sociale le persone con la sindrome di Down si sono ormai inserite totalmente, si riscontra che le difficoltà maggiori le trovano nell’inclusione scolastica, ovvero nella scarsa preparazione degli insegnanti di ruolo e di sostegno alle medie e alle superiori. A partire da questi due ambiti, la scuola inizia a mostrare carenze nell’offerta formativa e inclusiva per gli studenti con questo tipo disabilità.