L’ISA OMAGGIA Maria Callas

A cento anni dalla nascita. CON l’ensemble cameristico U. GIORDANO Sabato 18 febbraio, ore 18 – L’Aquila, Ridotto del Teatro Comunale V. Antonellini

L’Aquila 16 febbraio 2023. Sarà la voce della divina Maria Callas a riecheggiare nella sala del Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini” dell’Aquila, sabato 18 febbraio alle 18 nel consueto appuntamento con la Stagione dei Concerti dell’ISA numero 48.

Mentre l’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese sarà impegnata a Recanati, in provincia di Macerata, il pubblico aquilano potrà assistere allo spettacolo VISSI D’ARTE. VISSI PER MARIA. Omaggio a Maria Callas nel centenario della nascita (1923 – 2023) nel quale si esibirà l’Ensemble “U. Giordano” di Foggia, una formazione cameristica composta da musicisti dalla carriera ricca di esperienze e collaborazioni importanti: Dino De Palma violino, Luciano Tarantino violoncello, Donato Della Vista pianoforte. L’Ensemble è sul palco con l’attore Giampiero Mancini impegnato in una drammaturgia di Roberto D’Alessandro.

Nel centenario della sua nascita, uno spettacolo incentrato sulla vita e sulla personalità umana ed artistica del soprano più grande di tutti i tempi, Maria Callas.

Attraverso una sofisticata tecnica d’ingegneria acustica e di estrapolazione della voce, lo spettacolo consente di ascoltare la voce del soprano mentre il trio suona dal vivo in perfetta sincronia. Un esperimento unico di isolamento della voce per far rivivere le emozioni di un timbro indimenticabile, di un virtuosismo canoro mai visto prima. In scena ci sarà Bruno, il suo maggiordomo, interpretato da Giampiero Mancini, che svelerà i segreti, gli amori e il dietro le quinte del soprano.

Non la diva contesa da tutti i teatri, non la superba, ambiziosa e capricciosa artista, non la Medea delle sue interpretazioni indimenticabili; la donna raccontata in questo spettacolo è quella che gli occhi di Bruno vedono negli occhi di lei, troppo spesso pieni di dolore e lacrime.

Al racconto di una vita breve, dato che Maria Callas visse solo 54 anni e oggi ne avrebbe compiuti 100, è abbinato l’ascolto delle arie che hanno reso la Callas uno spartiacque tra il prima e il dopo: La mamma morta, aria dell’opera Andrea Chénier di Umberto Giordano, Casta Diva dalla Norma di Vincenzo Bellini, Ave Maria dall’opera Otello di Giuseppe Verdi e le pucciniane Vissi d’arte dalla Tosca e dalla Madama Butterfly l’aria Un bel dì vedremo.

I biglietti per i concerti sono in prevendita su ciaotickets.com. La vendita diretta è possibile presso la sede del concerto a partire da due ore prima dell’orario di inizio. Per maggiori info www.sinfonicaabruzzese.eu




TORNA A PESCARA SOTTOCOSTA, il Salone Nautico del Medio Adriatico

Presentata oggi la nona edizione della manifestazione che si terrà dal 29 aprile al 1° maggio 2023

Pescara, 16 febbraio 2023. Il vento di Sottocosta torna a soffiare su Pescara. Mancano poco più di due mesi, ma la macchina organizzativa del Salone Nautico del Medio Adriatico si è già messa in moto al porto turistico Marina di Pescara dove, dal 29 aprile al 1° maggio 2023, è in programma la nona edizione della manifestazione dedicata al mondo della nautica, del mare e della pesca sportiva.

Il Salone, promosso dalla Camera di Commercio Chieti Pescara e dal Marina di Pescara, con la collaborazione tecnica di Assonautica Pescara Chieti, in meno di un decennio è cresciuto rapidamente fino a conquistare, dal 2022, il patrocinio di Confindustria Nautica, entrando di diritto a far parte degli 8 eventi territoriali collegati al Salone Nautico di Genova. Tra i patrocini confermati per il 2023 anche quello di Assonat e di Assonautica Italiana. Appare evidente, dunque, come da fiera a carattere regionale, Sottocosta abbia assunto ormai un ruolo di rilievo nello scenario fieristico nazionale dedicato alla nautica, con particolare riferimento al Medio Adriatico. Dati alla mano, nella passata edizione, il Salone è arrivato a contare 63 espositori, provenienti da dieci regioni italiane, e 130 marchi rappresentati, con un numero considerevole di imbarcazioni e natanti esposti, ma anche motori marini entrobordo e fuoribordo, pesca, elettronica. E ancora accessori nautici, moda mare, design, sport acquatici, subacquea. Numeri e attività che gli organizzatori puntano ad accrescere per questa nona edizione dell’evento – le iscrizioni sono già aperte e possibili entro il 28 febbraio 2023 a un prezzo agevolato – anche grazie alle tante novità in programma.

L’edizione 2023 di Sottocosta è stata presentata questa mattina nella sala Camplone della Camera di Commercio a Pescara, dal Presidente dell’Ente Camerale, Gennaro Strever, dal Direttore del porto turistico pescarese Bruno Santori, in rappresentanza del presidente Carmine Salce, e dal Presidente di Assonautica Pescara Chieti e vicepresidente vicario di Assonautica Italiana, Francesco Di Filippo.

«Sottocosta, dal 2022, è diventato uno degli 8 eventi nautici territoriali collegati al Salone Nautico di Genova», dichiara il Presidente Strever. «Questa sinergia consente a tutte le aziende di mettersi in luce e questo vale, soprattutto, per la nautica che con i suoi settori, dalle imbarcazioni da diporto agli accessori e fino alle Marine, annovera eccellenze di prim’ordine in grado di dialogare con tutti a livello globale. L’industria nautica italiana ha un moltiplicatore di dieci ad uno, il che vuol dire che per ogni dipendente occupato nella nautica italiana, se ne generano 10 nella filiera diretta e indiretta. C’è un altro moltiplicatore importante che è quello dei fatturati: per ogni euro di fatturato dall’industria nautica italiana, se ne generano altri sette in modo diretto e indiretto. La sfida che ci troviamo ad affrontare, oggi, con l’emergenza energetica e ambientale in corso, è quella di saper coniugare lo sviluppo del settore con gli obiettivi di sostenibilità, una sfida per tutte le istituzioni e gli imprenditori coinvolti».

Tante le novità in arrivo per gli espositori e gli appassionati del settore nautico in questa nuova edizione di Sottocosta. A cominciare dalla superficie espositiva, outdoor e indoor, che è stata ampliata arrivando a raggiunge i 4mila metri quadrati e dalla possibilità di esporre in acqua imbarcazioni e natanti con possibilità di visita. Ci sarà poi l’apertura serale straordinaria di sabato 29 aprile con un evento dedicato e un’area food. Così come, anche quest’anno, non mancherà un ricco programma di eventi a corredo dell’area espositiva con convegni, workshop, seminari, uscite in barca, progetti di educazione ambientale, testimonial e tanto altro.   

«Questa nuova edizione di Sottocosta», evidenzia il Direttore del Marina Bruno Santori, «giunge in un momento molto importante per il Marina di Pescara. Dopo la pandemia abbiamo assistito a una vivace ripresa di numerosi settori e tra questi anche la nautica da diporto sta vivendo una fase di effervescenza e anche di adattamento alle mutate priorità del mondo legato alla Blue Economy. In questo scenario il nostro porto turistico, uno dei più importanti e attrezzati d’Italia, riconferma il proprio ruolo baricentrico, non solo con riferimento alle rotte marittime, ma anche in relazione alla dimensione di centralità rispetto al territorio, che ne fa uno dei principali punti di riferimento economici, turistici e sociali per la città di Pescara e per l’intera regione. La presenza del nostro socio unico, la Camera di Commercio di Chieti Pescara, fa sì che il Marina sia a tutti gli effetti un patrimonio collettivo in grado di generare benefici e ricadute economiche diffuse, e del quale dovrebbero andare tutti fieri. L’appuntamento con la nuova edizione di Sottocosta sarà come sempre una qualificata occasione di confronto e di approfondimento, ma sono altrettanto importanti per noi le opportunità che verranno a crearsi per favorire l’incontro tra domanda e offerta nel settore della nautica e delle attività legate al mare. La soddisfazione degli espositori per l’ultima edizione, oltre ad essere un elemento di grande orgoglio, costituisce sicuramente un ottimo viatico per Sottocosta 2023».

Fondamentale, ancora una volta, la collaborazione tecnica di Assonautica Pescara Chieti.

«Assonautica Pescara Chieti, sin dalla sua ideazione», commenta il Presidente Di Filippo, «conferma la propria collaborazione per l’organizzazione di Sottocosta quale momento di promozione e sviluppo del settore e di sostegno agli operatori della nautica. Un settore con un forte indotto economico e sociale e una filiera di operatori importanti anche nella nostra regione. Il patrocinio di Assonautica Italiana non poteva mancare per questo evento dedicato allo sviluppo del settore e quale opportunità di crescita che le regioni hanno nell’economia del mare. Il contributo di Assonautica Pescara Chieti si realizzerà anche nell’organizzazione dell’ormai tradizionale “battesimo del mare” per i neofiti, e la proposizione di importanti eventi di riflessione e approfondimento sulla nautica: dal futuro della progettazione nautica, ormai realtà, come le “barche volanti” di Coppa America, alla protezione dell’ambiente marino, l’elettrificazione di porti e motori, alla presentazione del nuovo progetto nazionale di promozione del turismo nautico effettuata con il Ministero del Turismo le Regioni Italiane ed Enit».

Tra gli appuntamenti che, anche quest’anno, torneranno puntuali ad animare Sottocosta, il Premio nazionale Design Nautico, ideato e curato dall’architetto Claudia Ciccotti e giunto alla sua sesta edizione. Un riconoscimento che sarà attribuito ai progetti di design più significativi ideati da professionisti e studenti operanti sul territorio della comunità europea. Oggetto del concorso di idee, quest’anno, le “Day boat – Uscite giornaliere, weekend e campeggio nautico”, che chiama i progettisti a coniugare al meglio estetica, sportività, praticità, prestazioni e comfort, studiando soluzioni sempre più innovative e adeguate non solo per le uscite di un giorno, ma anche per brevi crociere e per weekend da vivere comodamente a bordo. 

Per rimanere sempre informati sull’evento è possibile seguire le pagine social (Facebook e Instagram) del porto turistico Marina di Pescara e visitare il sito www.sottocostapescara.it dove, nelle prossime settimane, sarà disponibile l’elenco degli espositori e il programma completo della manifestazione.

Antonella Luccitti




PASTA ALLA CREMA di broccoli e ricotta

Chieti, 16 febbraio 2023. È una ricetta vegetariana semplice, economica, che soddisfa il palato. Può essere anche un piatto unico: LA PASTA, LA RICOTTA COME SECONDO, LA VERDURA COME CONTORNO. Per rendere questa ricetta più stuzzicante, si aggiunge qualche spezia, per aromatizzare il piatto.  Molti sono i benefici per il nostro organismo, dei broccoli e la ricotta: le proteine, i fermenti lattici per l’intestino, i sali minerali come il ferro, potassio, calcio, selenio, magnesio, il fosforo, importantissimi per il regolare funzionamento del sistema nervoso – Ottime sono le vitamine A, C, E, K e del gruppo B, incluso l’acido folico.

INGREDIENTI PER DUE PERSONE

160 g di calamarata

100 g di tenerumi di broccoli (cime di rapa)

40 g di ricotta di pecora

3 cucchiai di olio extravergine di oliva

Sale – pepe – origano – parmigiano reggiano – Q.B.

Peperoncino piccante chi lo gradisce

PREPARAZIONE

Bisogna lavare i tenerumi di broccoli e lessarli in acqua bollente, per circa dieci minuti. Si può evitare questo lavoro, acquistando in un centro commerciale, i broccoli lessati. La spesa è molto conveniente e si risparmia tempo. Nel frattempo che la calamarata cuoce in una pentola con poco sale, nel frullatore preparare la crema di ricotta e verdura, con aggiunta di due cucchiai di olio e origano, sino a quando si trasforma in una crema densa. Metterla in una padella antiaderente. Scolare la calamarata, aggiungerla alla crema, altro cucchiaio di olio per far scivolare meglio la pasta, mezzo bicchiere di acqua di cottura della pasta e mescolare sul fuoco basso. Quando il preparato è cremoso, impiattare e ognuno aggiunge il pepe fresco, il parmigiano, il peperoncino piccante, tenendo conto il proprio gradimento.

Si può meglio gustare la bontà di questo piatto, accompagnandolo con un vino fresco e secco, meglio se bianco, di buon corpo e dai sentori floreali. Io ho scelto il Pecorino Abruzzo DOC, che è piacevole, fresco, floreale, fruttato e al palato risulta secco e armonico, Si esaltano così l’aromaticità, la succulenza degli ingredienti e del condimento. Buon appetito.

Luciano Pellegrini




LAVORO PER I GIOVANI, in agricoltura c’è

Anche l’Abruzzo a Roma al salone innovazioni green di Coldiretti

In agricoltura c’è lavoro per i giovani che vogliono fare impresa con idee innovative o trovare una occupazione all’aria aperta lontano dal traffico e dallo smog della città. L’appuntamento è per domani, venerdì 17 febbraio dalle ore 9:00 a Palazzo Rospigliosi a Roma, sede della Coldiretti, in via 24 Maggio 43, dove con agricoltori provenienti da tutte le regioni italiane, tra cui anche l’Abruzzo apre il primo salone della creatività Made in Italy “Generazione in campo” per vedere dal vivo e toccare con mano le ultime innovazioni del 2023 con l’assegnazione degli Oscar Green ai giovani agricoltori e alle loro rivoluzionarie idee. Esperienze concrete di chi non si rassegna alla protesta o all’attesa passiva di lavoro ma scende in campo con soluzioni che creano occupazione, salvano il clima e l’ambiente e garantiscono cibo, servizi ed energia al Paese.

Assieme ai tanti giovani ci sarà il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, la delegata nazionale dei giovani della Coldiretti, Veronica Barbati, il ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, il Ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, il Direttore Generale Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea) Maria Chiara Zaganelli, il  presidente del Consiglio per la ricerca in agricoltura (Crea) Carlo Gaudio e il vice direttore della Fao Maurizio Martina. Dall’Abruzzo, parteciperanno il direttore regionale Coldiretti Roberto Rampazzo, il delegato di Coldiretti Giovani Impresa Giuseppe Scorrano e i dirigenti provinciali dei giovani.

Sarà presentato lo studio Coldiretti Lavoro per i giovani, in agricoltura c’è con l’analisi dei fabbisogni occupazionali nelle campagne per la prossima stagione, le opportunità offerte dalla nuova normativa nazionale e comunitaria ma anche gli ostacoli da superare con i consigli dei “Tutor delle nuove imprese” promossi in tutte le regioni dai giovani della Coldiretti.

Alessandra Fiore

Foto Avvenire




PATTINAGGIO CORSA: campionati italiani indoor

Pescara torna ad ospitare la manifestazione. Aracu: “Grande evento di promozione per l’intera regione”

Pescara, 16 febbraio 2023. A Pescara arrivano i big del pattinaggio Corsa. L’Abruzzo, a distanza di due anni, torna ad accogliere i Campionati Italiani Indoor 2023. L’evento presentato oggi  presso la sala della Giunta Comunale. Quest’anno la grande Kermesse sportiva del pattinaggio a rotelle prevede una formula divisa in due fine settimana. Dal 17 al 19 febbraio in pista le categorie Ragazzi, Ragazzi12 e Allievi, mentre dal 24 al 26 toccherà a Senior e Junior contendersi i titoli italiani. Ad ospitare l’evento saranno i 175 metri della storica pista a curve sopraelevate con pendenza costante del Pattinodromo comunale “Ex Gesuiti”, uno dei migliori impianti coperti dello Stivale.

“Non è la prima volta che l’Abruzzo coglie l’occasione per mostrare le proprie potenzialità attraverso un grande evento sportivo, come questi Campionati Indoor – ha sottolineato il presidente federale FISR e World Skate, Sabatino Aracu, nel corso della conferenza stampa di questa mattina – La manifestazione rappresenta un volano anche per il turismo ed è diventata nel corso degli anni un appuntamento fisso. Voglio ringraziare la Regione e la Città di Pescara che sanno benissimo come attraverso eventi di questo genere sia possibile promuovere l’intero Abruzzo, una terra stupenda che merita di essere visitata”.

Grandi i numeri per il massimo evento indoor della stagione che porterà nel capoluogo adriatico i più importanti interpreti della disciplina. 28 i titoli tricolore da assegnare, circa 800 atleti da tutta Italia e oltre 70 società, con la nutrita partecipazione di pattinatori abruzzesi. Tra questi, plurimedagliati a livello mondiale, come la pescarese Asja Varani, campionessa italiana, europea e argento agli ultimi World Skate Games 2022. L’evento è organizzato dalla A.S.D. Pattinaggio Pescara, in collaborazione con FISR, Comitato Regionale FISR Abruzzo e con il contributo del Comune di Pescara e della Regione Abruzzo.

“È un onore per noi ospitare nella nostra città una manifestazione di questa importanza – ha detto il sindaco di Pescara, Carlo Masci – Sarà l’occasione perfetta per promuovere il nostro territorio. Farlo grazie allo sport è un valore aggiunto. Una festa per le famiglie e per i ragazzi che praticano il pattinaggio. La Federazione ha sempre messo al centro dei suoi progetti Pescara e l’Abruzzo e va ringraziata per questo”.

La Federazione Italiana Sport Rotellistici ha scelto di riportare, per il quarto anno nell’ultimo quinquennio, i Campionati italiani indoor a Pescara, sia per il suo impianto, forse il migliore in Italia nel suo genere, per la cui trasformazione in centro federale la FISR ha formalizzato una proposta all’Amministrazione comunale, e sia per la grande tradizione e passione che l’Abruzzo ha sempre dimostrato verso il pattinaggio.

L’evento aprirà un’intensa stagione sportiva per la nostra regione, contraddistinta dagli sport a rotelle, in particolare tra maggio e luglio, con appuntamenti come: Il Circuito Artistico Inline di Pescara; Il Campionato Italiano Divisioni Nazionali Libero e Coppia Artistico e il Trofeo Primi Passi e Giovani Promesse, entrambi a Roccaraso; Il Campionato Italiano Solo Dance e Coppia Danza Categorie Nazionali e Divisione di Montesilvano, Il Campionato Italiano Corsa su Pista Ragazzi e Allievi di Martinsicuro a fine luglio.

La manifestazione sarà interamente visibile in diretta streaming sulla FisrTV, con il commento tecnico curato dai massimi esperti della disciplina




PNRR, INIZIA L’ITER delle opere della rigenerazione

Sindaco e assessore Rispoli: “Scatta l’iter del più grande cambiamento urbanistico e architettonico mai avviato in città”

Chieti, 16 febbraio 2023. Inizia l’iter operativo di ulteriori opere di rigenerazione urbana che rivitalizzeranno vaste porzioni di città, messa in capo dall’Amministrazione attraverso i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Online le determine dei nuovi interventi per l’affidamento delle progettazioni.

“Grazie a questa misura riusciremo a restituire fruibilità e dignità a palazzi storici e infrastrutture che appartengono alla città e che per anni sono stati inerti e in attesa di un nuovo corso – così il sindaco Diego Ferrara e l’assessore ai Lavori Pubblici, Stefano Rispoli – Il momento è arrivato e dopo questa fase di individuazione dei progettisti, arriveremo ai lavori secondo il cronoprogramma del PNRR e della misura. Un’azione che ci consentirà di cambiare in meglio la città, restituendole edifici storici che potranno essere sede di servizi o divenire nuovi spazi a disposizione della comunità. Un lavoro che interessa tutto l’esecutivo, che ha collaborato fattivamente all’individuazione delle strutture da rigenerare e all’attribuzione delle funzioni e che è stato premiato, perché tutti gli interventi da noi proposti sono stati finanziati. Abbiamo ottenuto fondi per oltre 60 milioni di euro, il tutto sottorganico e grazie anche al lavoro di squadra e all’impegno della struttura tecnica che ha lavorato per ottenere questi risultati e che ora fa il suo meglio perché dalla carta le opere pensate prendano vita e diventino tangibili.

Tanti interventi: c’è la realizzazione del nuovo parco urbano del quartiere Filippone, di via San Camillo de Lellis, con demolizione e manutenzione straordinaria; ci sono i lavori per l’accessibilità di Piazza Umberto I, di piazza Trento e Trieste, piazza Calanchi, colle Marcone con la riqualificazione degli spazi pubblici del quartiere INA casa di via Pescasseroli e via Roccamorice e il progetto “Corso Tiburtina”; c’è la ristrutturazione e rifunzionalizzazione delle scuole Nolli e dello splendido complesso dell’ex asilo nido Principessa di Piemonte che sarà anche migliorato sismicamente; come accadrà per la ex scuola elementare di Casone e di piazza San Bartolomeo. Il centro storico cambierà faccia con la rigenerazione di Palazzo Massangioli e dell’ex cinema Eden, strutture di pregio, vocate all’animazione culturale e a fare da supporto alle altre presenze storiche vicine. Grazie al PNRR porteremo avanti l’opera di recupero e di restituzione anche di alcuni ipogei della Chieti sotterranea: quello di Porta Pescara e piazza Valignani, il seminterrato di Palazzo d’Achille e altri ingressi sulla piazza, dove si gioca un potenziale turistico e culturale elevatissimo. Storia e identità, questi i nostri riferimenti, che porteranno alla restituzione del Supercinema, con una ristrutturazione che ne farà una nuova sala a disposizione per cinema ed eventi. Alcuni interventi, infine, riguardano la mobilità e del più grande problema che ha Chieti, quello dei parcheggi e della mobilità sostenibile, scenario degli interventi stavolta sarà la stazione ferroviaria dove si lavorerà per restituire accessibilità al nuovo sottopasso pedonale nonché ulteriori parcheggi pubblici nel contesto di quello che vorremmo realizzare quale parco urbano della stazione”.




ITALIA HUB DEL GAS o Paese delle energie rinnovabili?

Roma, 16 febbraio 2023. È una valida iniziativa quella promossa dai Comitati cittadini per l’ambiente Coordinamento No Hub del Gas prevista per sabato prossimo nell’Aula Consiliare di Palazzo San Francesco.

Purtroppo, non potrò partecipare perché già impegnata nella promozione sui territori di nuove Comunità Energetiche Rinnovabili e gruppi di autoconsumo quale strumento utile sia all’abbattimento del carobollette sia come contributo all’abbandono dell’uso delle fonti fossili entro il 2050 che, a quanto pare, questo Governo ignora.

È opportuno fare chiarezza sulla realizzazione del metanodotto e della centrale di spinta che Snam si appresta a realizzare su un territorio che ha sempre contestato con motivazioni valide e mai sconfessate né da Snam né dagli organi di Governo.

Il Premier Meloni ormai in più occasioni ha dichiarato l’intenzione di voler fare dell’Italia un Hub del gas, chiarendo che di fatto non ci sia alcun legame tra il conflitto ucraino e la necessità di implementare la rete dei gasdotti in Italia per garantire l’approvvigionamento energetico.

Si tratta di una scelta politica e l’evidenza di questa scelta politica è palesemente dettata da interessi economici di parte e non di certo da una carenza energetica. 

Sarà interessante leggere le risposte di Snam alle osservazioni avanzate nel dibattito pubblico promosso da Area sull’utilità dell’opera e su quanto sia giusto e lecito che i cittadini paghino di tasca propria, su bollette già “pesanti”, i costi di un’opera che di strategico ha ben poco.

In sintesi, mentre il pianeta ci ricorda che la transizione ecologica non può essere né una scelta né tantomeno può essere posticipata nel tempo e la Comunità Europea accelera in questa direzione, di contro il Governo Meloni visualizza lo sviluppo del nostro Paese utilizzando strumenti preistorici.

Sen. Gabriella Di Girolamo                                                                             

Capogruppo M5S Comm. VIII

Ambiente e lavori pubblici.




DICEMBRE 1943 tra cronaca e storia

Presentazione del libro di Andrea Di Marco 18 febbraio ore 17: 30, Ortona, Sala Eden

La battaglia di Ortona dai diari di guerra  e dai rapporti informativi inediti britannici e canadesi

Ortona, 16 febbraio 2023. Edizioni Menabò organizza sabato 18 febbraio alle ore 17:30 a Ortona (Sala Eden) la presentazione del libro di Andrea Di Marco DICEMBRE 1943 tra cronaca e storia. La battaglia di Ortona dai diari di guerra  e dai rapporti informativi inediti britannici e canadesi (Edizioni Menabò).

La storiografia sulla Seconda guerra mondiale, riferita alla battaglia di Ortona, ha visto emergere una crescente attenzione, almeno negli ultimi decenni a partire dalla fine del ventesimo secolo, per il “vivere nella guerra” del cosiddetto “fronte interno”, con riferimento alla quotidianità della popolazione civile profondamente coinvolta dalla prima vera guerra totale. Ma questa memoria storica non può prescindere, per comprenderne l’importanza e per la reale sovrapposizione delle informazioni e dei percorsi biografici, dai diari di guerra dei militari e delle unità combattenti che quella guerra l’hanno combattuta, quale memoria scritta per qualsiasi riflessione sul periodo.

Attraverso questa angolazione di lettura, Di Marco, nel libro, si ripropone di ripercorrere un intero mese di battaglia, nel dicembre 1943, grazie alla narrazione, appunto tra la cronaca e la storia, di ciò che i curatori dei diari delle unità interessate e i redattori dei resoconti dei servizi d’informazione hanno appreso e descritto attraverso l’apporto dei protagonisti, uomini ed armi, di quelle pagine. Le pagine dei diari di guerra delle truppe coinvolte con la descrizione delle azioni di guerra, della loro ripetitività scandita da orari, da operazioni pianificate, dalla giornaliera riproduzione di quanto avveniva all’interno di un Quartier Generale o di uno Stato Maggiore di un’unità, offrono la possibilità, al lettore di immergersi nella narrazione di quelle vicende e, con una visione d’insieme di quegli eventi, avere la possibilità di comprendere in che modo il territorio comunale diventa il terreno ideale per il loro svolgimento.

Andrea Di Marco (classe 1964), avvocato e magistrato onorario, appassionato ricercatore di storia, con particolare riferimento alla Seconda guerra mondiale, da anni conduce un’appassionata ricerca negli archivi nazionali ed internazionali sulla storia della battaglia di Ortona e sulla Linea Gustav. Ha ricoperto l’incarico di membro del Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Brigata Maiella dal 2005 al 2010, ha partecipato come relatore a diversi convegni ed incontri a carattere storiografico, ha collaborato e fornito consulenza storica alla realizzazione di diversi documentari nazionali ed internazionali sulla guerra in Abruzzo e la Battaglia di Ortona ed è autore di diversi articoli di interesse storico.

L’evento è patrocinato dal Comune di Ortona, da IASRIC (Istituto Abruzzese per la storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea) all’evento interverranno: Riccardo Fusilli Presidente dell’ERMA; Camillo della Nebbia, giornalista; Carlo Fonzi Presidente IASRIC; Marco Patricelli, storico.




FAMILIA PAONE di Rossella Gesini e Stefano Angelucci Marino

Prima abruzzese per lo spettacolo al Fenaroli di Lanciano

Sradicamento e frammentazione identitaria al centro del secondo appuntamento della Stagione 2022/2023 del Teatro Contemporaneo

Lanciano, 16 febbraio 2023. “Cosa c’è in comune tra l’immigrato arrivato in Argentina a inizio Novecento con i suoi discendenti che oggi chiedono il passaporto per tornare in Italia? Giovani che non sappiamo se chiamare emigranti di ritorno o semplicemente nuovi emigranti”: è questo l’interrogativo che si pone F.J. Devoto, uno dei massimi studiosi contemporanei dell’emigrazione italiana in Argentina e che, implicitamente, fa riferimento all’urgenza e al desidero, captati anche dagli attori e registi Stefano Angelucci Marino e Rossella Gesini del Teatro Studio Lanciano, dei discendenti dei primi emigranti in Sudamerica di riallacciare un legame con il Belpaese. Gesini e Angelucci Marino, infatti, dopo essere entrati in contatto diretto con gli emigranti di prima, di seconda, di terza e di quarta generazione, e dopo aver notato la loro tendenza a voler recuperare le radici e la storia perdute, hanno avuto l’intuizione per lo spettacolo “FAMILIA PAONE”, in scena per la prima volta in Abruzzo al Teatro Fedele Fenaroli di Lanciano (CH) sabato 18 febbraio, alle ore 21, nell’ambito della Stagione del Teatro Contemporaneo 2022/2023 del Comune di Lanciano, diretta dagli stessi Gesini e Angelucci Marino (prenotazione obbligatoria al 340 9775471, biglietto 10 euro).

Lo spettacolo, oggetto di una fortunatissima tournée in Argentina, Uruguay e Paraguay, da novembre 2022 a gennaio 2023, e apprezzatissimo dal pubblico e dalla critica durante il debutto in Italia della settimana scorsa al Teatro dei Tre Mestieri di Messina, è prodotto dal Teatro Stabile d’Abruzzo in collaborazione con il Teatro del Sangro, gode del patrocinio della Regione Abruzzo e del Ministero della Cultura, ed è promosso dal CRAM (Consiglio Regionale Abruzzesi nel Mondo) e da Fedamo (Federazione delle Associazioni Abruzzesi in Argentina). Il testo è a firma di Angelucci Marino, che ne cura anche la regia insieme a Gesini e all’assistente alla regia Paolo Del Peschio. La scenografia è affidata a Tibo Gilbert. Le maschere utilizzate, che conferiscono un maggiore effetto di trasfigurazione, sono create dagli artisti del BRAT Teatro.

L’evento è stato presentato oggi, durante la conferenza stampa tenutasi a Lanciano, presso la Sala Benito Lanci, alla quale hanno partecipato, oltre a Rossella Gesini e a Stefano Angelucci Marino, il sindaco Filippo Paolini e gli assessori Danilo Ranieri e Tonia Paolucci. Paolini ha lodato il progetto di Angelucci Marino e di Gesini, soprattutto perché “hanno portato alto – ha affermato – il nome della nostra città in Sudamerica”. Gli assessori hanno mostrato vivo apprezzamento per l’intero cartellone della Stagione del Teatro Contemporaneo, dimostrandosi orgogliosi e compiaciuti che il debutto in terra d’Abruzzo dello spettacolo “FAMILIA PAONE” avvenga nella città di Lanciano.

Recuperare un’identità perduta o che si esprime in una sorta di frammentazione identitaria che conduce, inevitabilmente, a un senso di sradicamento, di inappartenenza, e rimagliare i rapporti con la terra d’origine sono, dunque, i primi ingredienti di uno spettacolo che ha la sua forza anche nell’uso, che ha effetti quantomai icastici, da parte dei personaggi di una lingua ibrida, frutto di una commistione tra l’italiano e lo spagnolo, cui si aggiungono il codice ipercaratterizzante del cocoliche, che contraddistingue gli abitanti de La Boca, il celebre quartiere degli italiani a Buenos Aires, e schegge di abruzzese. La lingua si fa simbolo di mescidazioni culturali, ben riuscite o spurie, ma diventa anche metafora di quella frammentazione culturale e identitaria che caratterizza ancora oggi i discendenti degli emigranti italiani. 

Sono nove i personaggi, membri di una stessa famiglia italo-argentina (interpretati da due attori soli, Rossella Gesini e Stefano Angelucci Marino, che si avvalgono del cambio veloce dei costumi in scena, tecnica che più volte hanno sperimentato e della quale sono maestri indiscussi): i due capostipiti più anziani, i loro tre figli, cui si aggiungono le relative mogli, e un unico nipote, Emanuele Paone, intorno al quale viene costruita la vicenda. “In una girandola di incontri e scontri familiari – affermano Gesini e Angelucci Marino – ognuno proverà a convincere Emanuele ad accettare un’importante offerta di lavoro ricevuta”.  

La forza di “FAMILIA PAONE” non si esaurisce però nel bozzetto, per quanto ironico e divertente, di una commedia familiare, ma risiede in un ben misurato impasto di dramma e comicità, che conduce lo spettatore fino al colpo di scena finale, nel quale la riflessione si sposta d’improvviso dal particolare all’universale.                                                                              

Giuseppina Fazio




IL BRIGANTAGGIO IN ABRUZZO e la resa di Civitella del Tronto

Opere di Renato Coccia – 13 febbraio – 5 marzo 2023 Fondazione Pescarabruzzo, Corso Umberto I, 87 – Pescara

Pescara, 16 febbraio 2023. Venerdì 10 febbraio 2023, alle ore 17:30, alla Maison des Arts della Fondazione Pescarabruzzo, si è tenuto il convegno inaugurale della mostra “Il brigantaggio in Abruzzo e la resa di Civitella del Tronto. Opere di Renato Coccia” in esposizione dal 13 febbraio al 5 marzo.

L’esposizione delle opere del pittore e incisore Renato Coccia, promossa e realizzata dalla Fondazione Pescarabruzzo e dalla Fondazione Pasquale Celommi, curata da Nino Falini e Krizia Di Edoardo, ha come oggetto il brigantaggio nel teramano e la resa della Fortezza di Civitella del Tronto. È possibile ricostruire idealmente i volti, le figure, l’abbigliamento, il contesto naturale e storico in cui si collocano personaggi e vicende narrate che, nei quadri e nei disegni di Renato Coccia, riacquistano autenticità e identità inconfondibili, oltre che un valore documentale, visto che il brigantaggio e la resa della fortezza hanno scarse tracce iconografiche.

Renato Coccia si presenta con questa rassegna come narratore figurativo di importanti episodi del Risorgimento teramano, mostrando il popolo in scene corali, i soldati borbonici, i briganti, come protagonisti di una storia complessa che merita di essere conosciuta. Restituire un volto ai briganti teramani è un’opera di carattere artistico e insieme di valore storico-antropologico. L’artista ha approfondito conoscenze documentali e ricerche sul campo degli scenari naturali e urbani che ha poi riprodotto nelle tele e nei disegni.

Il brigantaggio nel teramano e nell’ascolano ebbe la caratteristica di un movimento dichiaratamente legittimista e sanfedista, sia per il massiccio appoggio della Chiesa e la cospicua presenza del clero nelle bande, sia per l’incitamento alla lotta da parte dei Borboni, che continuavano a resistere nella fortezza in

stato d’assedio di Gaeta.

Il successo delle scorrerie, dei saccheggi e degli attacchi a sorpresa era favorito dal ruolo svolto dalla Fortezza di Civitella del Tronto che fungeva da centro direttivo e propulsivo dell’azione delle bande, anche attuando progetti coordinati con le stesse, in base ad una attenta pianificazione.

Il periodo rappresentato nell’opera di Coccia è quello della resistenza all’accerchiamento da parte dell’esercito piemontese fino al 20 marzo 1861, quando già si era arresa la Fortezza di Gaeta ed era avvenuta la proclamazione del Regno d’Italia il 17 marzo 1861.

Nel corso del convegno inaugurale sono intervenuti Nicola Mattoscio, Presidente Fondazione Pescarabruzzo, Viriol D’Ambrosio, Presidente Fondazione Pasquale Celommi, Fausta Gallo, ordinario di Storia Moderna presso l’Università degli Studi di Teramo, Angelo Massimo Pompei, già docente di storia, Emidio Di Carlo, critico d’arte, Giovanni Stramenga, storico locale.

La mostra è patrocinata dall’Ufficio Scolastico Regionale – Abruzzo, dalla Regione Abruzzo, dai Comuni di Pescara, di Montesilvano e di Civitella del Tronto.

Inoltre, in collaborazione con il Liceo Classico d’Annunzio di Pescara l’I.I.S. Alessandrini di Montesilvano, l’I.I.S. Delfico – Montauti di Teramo, nei giorni di apertura della mostra gli studenti dei rispettivi istituti saranno guide attive per i visitatori, svolgendo il percorso di alternanza scuola-lavoro (PCTO).

L’esposizione sarà visitabile dal lunedì al venerdì 9:00 – 12:30, mercoledì e venerdì 17:00 – 20:00, sabato e domenica 16:00 – 20:00.




SOSTENIAMO UN MARE DI VERDE

Ricorso al tar per Pescara

Pescara, 16 febbraio 2023. La Sezione pescarese di Italia Nostra prosegue nella sua battaglia per salvaguardare dal cemento e dal traffico l’area di risulta della ex ferrovia. Già con il grande evento del 29 ottobre, “Un mare di verde per Pescara” sono stati illustrati i benefici che porterebbe un grande Parco centrale nel cuore della città, rispondendo alle aspettative dei cittadini sulla riqualificazione dell’area di risulta.

Purtroppo, Comune e Regione hanno deciso di NON sottoporre a V.I.A. l’invasivo intervento progettuale che hanno proposto al centro di Pescara e che ridimensiona il parco centrale già previsto per introdurre i grandi palazzi degli uffici regionali.

Proprio per questo la Sezione pescarese di Italia Nostra insieme alle altre iniziative ha intrapreso, con l’Avv. Luca Presutti del Foro di Sulmona, la strada del Ricorso al TAR, contro questa scellerata decisione, che nello specifico ha come obiettivo l’annullamento:

– del Giudizio n. 3786 dell’01/12/2022 (Prot. n° 22/0480200 del 10/11/2022) del Comitato di Coordinamento Regionale per la Valutazione d’Impatto Ambientale della Regione Abruzzo, recante ad oggetto: “Parco Centrale: riqualificazione dell’area di risulta dell’ex stazione ferroviaria”;

– di ogni altro atto, antecedente conseguenziale e connesso a quello sopra richiamato lesivo degli interessi della ricorrente.

Il ricorso contro Regione Abruzzo e Comune di Pescara da parte di Italia Nostra, coadiuvata da un team di tecnici ed esperti, è conseguenza della decisione presa il primo dicembre 2022, quando la commissione regionale VIA ha dato atto al Comune di Pescara che le modifiche progettuali da esso proposte per l’area di risulta non sono rilevanti; una decisione che non tiene conto del merito della proposta e non risponde alle motivate osservazioni presentate. Conseguenza necessaria dopo le reiterate richieste, le importanti manifestazioni pubbliche e gli appelli rimasti inascoltati di una grande parte di cittadini, associazioni, esperti del settore.

Con questa superficiale decisione si sottrae l’intervento all’iter previsto dal nostro Codice dell’Ambiente che prescrive di sottoporre i progetti importanti alla valutazione di impatto ambientale, prevedendo la partecipazione di cittadini, associazioni, tecnici.

Si ricorda infatti che la VIA è un momento decisionale democratico fondamentale, creato per una maggior tutela ambientale e per controllare e valutare i progetti nel rispetto per la qualità dell’ ambiente e la vivibilità.

Pensare che il progetto nella zona di maggior pregio urbano della città di Pescara possa essere affrancato dal confronto, dalla partecipazione e dalla valutazione scientifica denota la superficialità dell’approccio ai grandi progetti, che ormai rincorrono i finanziamenti tralasciando quello che è più importante: una progettazione attenta, che tenga conto dell’attuale momento di disequilibrio ambientale che viviamo universalmente. Una progettazione che sia condivisa e giusta per i cittadini e per la città.

Per tale motivo Italia Nostra ha deciso di contrastare anche in sede di giustizia amministrativa questa decisione negativa per il suo futuro ambientale e sociale; a tal fine fa appello a tutti quanti possano aiutarla nella raccolta fondi per il percorso procedurale che è stato intrapreso e che può essere sostenuto solo con l’aiuto dei cittadini.

Italia Nostra Pescara

Il Pd appoggia il ricorso presentato da Italia Nostra e promette un’opposizione sempre più dura e intransigente

Non possiamo che condividere il ricorso al Tar, presentato da Italia Nostra, contro il giudizio n. 3786 del 1 dicembre 2022 del Comitato regionale VIA sulla sciagurata localizzazione della sede regionale – un manufatto di cemento di 20.000 mq edificabili più 6000 mq di parcheggi – all’interno dell’area di risulta. Un primo passo necessario al fine di impugnare anche gli ulteriori provvedimenti che seguiranno da qui in avanti.

Questa mattina abbiamo voluto esprimere la nostra approvazione intervenendo alla conferenza stampa indetta da Italia Nostra e da tutte le altre associazioni impegnate nella tutela del patrimonio storico e naturale. Con loro abbiamo collaborato attivamente, fornendo tutta la documentazione in nostro possesso, raccolta in virtù della nostra partecipazione al procedimento con cui il Comune di Pescara ha, a nostro giudizio, eluso la valutazione preliminare. 

Sappiamo che Comune e Regione stanno lavorando ad un Accordo di programma tra enti. Documento che, per prima cosa, in mancanza di un progetto non può costituire variante, e che soprattutto sarebbe irragionevole perché continuerebbe ad estromettere la cittadinanza dalla discussione sulle sorti dell’area centrale e più importante di Pescara. Per questo, dopo aver informato di quanto accaduto il Comitato Via nazionale e successivamente, nello specifico, il suo Presidente – con note rispettivamente del 19 novembre e 6 dicembre 2022 -, nei prossimi giorni interpelleremo anche la Corte dei Conti per sapere se continuare ad impegnare somme per la progettazione, in pendenza di un ricorso così ben motivato, non costituisca un danno economico per la Regione.

Ricorderete come nella conferenza stampa del 5 dicembre avevamo presentato come un gioco di prestigio il palazzo della Regione che compariva e scompariva dall’Area di risulta. Se da un lato infatti il Comune di Pescara sosteneva con varie argomentazioni i benefici apportati rispetto al precedente progetto, che aveva avuto il vaglio del Comitato VIA, mediante la realizzazione della sede regionale nell’area di risulta, dall’altro nella richiesta invitava sostanzialmente il Comitato VIA a esprimersi sollo sullo stralcio dell’area in cui dovrebbe nascere la Regione, con un giudizio piuttosto pilatesco, com’è sembrato a tutti quelli che hanno avuto modo di leggere. Inoltre è evidente l’elusione della direttiva europea in materia ambientale. 

Il ricorso di Italia Nostra e delle altre associazioni pone l’accento proprio sulle novità del codice dell’ambiente e in particolare sulle recenti procedure di valutazione preliminare, che non possono essere utilizzate per frazionare i progetti ed eludere un giudizio complessivo su un’opera che aggiunge cemento e toglie verde. Ricordiamo che la Superficie di realizzato viene portata da 7.000 mq a 21.000 mq (20.000 dei quali destinati alla sola sede regionale), oltre ai 6000 mq di parcheggi interrati ad uso esclusivo della Regione. Confidiamo che questa decisione possa costituire un precedente valido anche per valutazioni preliminari presentate per altri progetti. 

Siamo felici di aver ritrovato nelle motivazioni del ricorso riportate dall’Avv. Luca Presutti molte delle osservazioni da noi rilevate dinanzi al Comitato Regionale VIA. Continueremo ad opporci in maniera sempre più dura e intransigente contro questo progetto pessimo e non condiviso con la città. Invitiamo tutti i cittadini che hanno a cuore la città a partecipare alla sottoscrizione di Italia Nostra per le spese di lite derivate da questo ricorso e dai prossimi che dovranno presentarsi.

Pescara, 15 febbraio 2023

Il Consigliere Regionale Pd

Antonio Blasioli

Il Consigliere Comunale Pd

Piero Giampietro




ALTRA FALSA PARTENZA per Viale Marconi

Attivato solo uno dei due semafori previsti dall’ordinanza del Comune: il secondo incrocio non è a norma e quindi ripartono i lavori

Pescara, 16 febbraio 2023. Sono trascorsi ormai due mesi dalla presunta conclusione dei lavori su viale Marconi. Interventi che in realtà, al di là delle dichiarazioni dell’Amministrazione comunale, non possono dirsi ultimati dato che all’appello mancano ancora tre semafori da installare. Dopo l’esordio da rivedere, una decina di giorni fa, dell’impianto situato all’intersezione tra via Conte di Ruvo e via Marco Polo, ieri l’Amministrazione Masci/Mascia ha annunciato in pompa magna la pubblicazione dell’ordinanza finalizzata all’attivazione di altri 2 dei 4 semafori presenti lungo l’arteria, ovvero quelli posti agli incroci Via Colonna – Via Di Vestea e Via Marino da Caramanico – Via Masci. Ancora nulla di fatto, dunque, per quello in Piazza Unione, funzionante al momento solo per la chiamata pedonale.

Questa mattina ci siamo recati sul posto per verificare la situazione, e sono emerse diverse criticità.

Innanzitutto, rileviamo come, diversamente dalla previsione progettuale – che prevedeva, almeno per quello in via Colonna, la possibilità anche per gli autobus provenienti da nord di svoltare a sinistra in Via di Vestea, tagliando quindi la rotatoria mentre scatta il rosso per le auto – l’ordinanza abbia invece disposto l’apertura delle rotatorie, in entrambe le intersezioni, solo in direzione sud-nord, escludendo, almeno momentaneamente, la manovra appena descritta.

Tuttavia, la rotatoria in questione è rimasta transennata tutta la mattina, e intorno alle ore 11 alcuni operai, con tanto di martello pneumatico, hanno iniziato addirittura a romperne i cordoli. Non abbiamo idea di chi stamane abbia eseguito i lavori, se siano rispettosi del progetto e siano stati autorizzati – come da normativa – da una specifica ordinanza (circostanze che chiariremo), viene però naturale chiedersi come sia possibile modificare una rotatoria successivamente alla sua entrata in funzione e se l’opera fosse stata o meno collaudata. Difficile pensare che la rotonda abbia magicamente cambiato forma durante la notte, precludendo l’attraversamento dei mezzi e costringendo il Comune a porvi riparo.

La rotatoria in Via Marino da Caramanico invece è stata regolarmente aperta, ma non è stata esente da problematiche legate al rispetto delle indicazioni e all’attraversamento pedonale. Molti automobilisti, del tutto ignari del funzionamento dei semafori, si avviano unitamente ai mezzi pubblici malgrado il rosso o non tengono conto degli intervalli riservati al passaggio dei pedoni. Un altro problema si riscontra quando l’autobus è fermo in attesa del segnale per transitare all’interno della rotatoria, infatti, se in quel lasso di tempo il semaforo viene azionato per la chiamata pedonale, il mezzo del tpl rischia di perdere la priorità e restare in attesa di un nuovo segnale innescato dall’arrivo di un secondo mezzo del trasporto pubblico.

Criticità che si riscontra anche all’incrocio tra Via Conte di Ruvo e Piazza Unione, dove a partire da oggi è attiva la sola chiamata pedonale, mentre, incomprensibilmente, non si hanno notizie in merito all’apertura delle rotonde al transito dei bus.

Nel frattempo, dopo oltre 800 giorni di lavori e mentre restano 3 semafori da installare e si continua ad intervenire su opere già concluse, la Lega si è accorta solo in questi giorni come i lavori svolti su Viale Marconi siano inadeguati.

La telenovela sul progetto che ha rovinato la città di Pescara si arricchirà presto di nuove puntate e noi saremo qui a raccontarle.

Antonio Blasioli

Il Consigliere Regionale




ANCORA PROBLEMI E RITARDI nella redazione del Peba

M5s: la disabilità resta l’ultimo pensiero per la giunta  Masci

Nonostante i fondi e un anno e mezzo a disposizione, del piano di abbattimento delle barriere architettoniche neanche l’ombra

Pescara, 16 febbraio 2023. “Era l’estate del 2021 quando l’amministrazione Masci, con l’approvazione delle linee guida del PEBA, annunciava che l’intero piano di abbattimento delle barriere architettoniche sarebbe stato pronto a marzo 2022, e oggi dobbiamo registrare come invece in un anno e mezzo non sia stato fatto nulla o quasi”.

Questo il commento del consigliere M5S Paolo Sola, a margine della commissione politiche sociali del Comune di Pescara, convocata per avere aggiornamenti sul percorso di redazione del PEBA e che ha registrato, invece, uno stato dell’arte preoccupante. Alla base del ritardo di oltre un anno sulla tabella di marcia, i presunti problemi di salute dello specialista esterno nominato dall’amministrazione Masci nel 2021.

“Qualunque siano stati gli impedimenti o le cause di forza maggiore da parte del tecnico incaricato – prosegue Sola – è inaccettabile che non si sia provveduto a sostituirlo, e che, dall’approvazione delle linee guida ad oggi, anche gli uffici comunali preposti non abbiano fatto nient’altro se non qualche rilievo tecnico della zona a ridosso del Palazzo di Città e di alcuni edifici pubblici nelle vicinanze. E questo nonostante lo stesso Movimento 5 Stelle, sin dal primo anno di questa consiliatura, sia riuscito a far stanziare decine di migliaia di euro in bilancio proprio per accelerare sulla mappatura e sulla redazione definitiva di questo documento di progettazione e pianificazione. Chiederemo conto anche in Consiglio Comunale – conclude Sola – di questa superficialità rispetto ad un tema, invece, delicato e prioritario per rendere finalmente la nostra città pienamente fruibile alle persone con disabilità motorie, visive e sensoriali”.




TRACCE DI RITI E CULTI ANCESTRALI nell’Abruzzo Contemporaneo

Aurum, venerdì 17 febbraio 2023 la presentazione

Pescara, 15 febbraio 2023.  Venerdì 17 febbraio 2023, dalle 18.00 alle 19.30, si terrà presso la Sala Riserva Dannunziana dell’Aurum di Pescara, la presentazione del libro del giornalista e saggista storico Cristiano Vignali “Tracce di Riti e Culti Ancestrali nell’Abruzzo Contemporaneo” (Edizione Youcanprint), realizzato col patrocinio di “Abruzzo Consulting” e la collaborazione della Dott. Claudia Falcone e di Alessandra Di Monte, impreziosito dalla prefazione del sociologo Everardo Minardi, già docente ordinario di sociologia presso l’Università degli Studi di Teramo.

L’evento è organizzato dalla Associazione Aspherya Cultura & Dintorni di Pescara, presieduta da Teresa Mirabella, con l’event planner Giovanni Lufino.

A tal proposito, si legge sulla prefazione dell’opera storico – antropologica e turistico – esperienziale di Cristiano Vignali, presidente dell’Associazione Abruzzo Tourism:

“Tracce di riti e culti ancestrali nell’Abruzzo contemporaneo” è il resoconto delle ricerche e degli studi storici e antropologici , durante i tour esperienziali con gli associati di Abruzzo Tourism, fatti dal giornalista e saggista storico Cristiano Vignali, riportati in suoi speciali pubblicati su testate online nazionali, interregionali e di settore. L’opera, impreziosita dalla prefazione del sociologo Everardo Minardi, già docente ordinario presso l’Università di Teramo, raccoglie in maniera organica gli speciali giornalistici di Cristiano Vignali, spesso coadiuvato da Claudia Falcone e Alessandra Di Monte e oltre a voler essere uno spunto per gli studiosi e appassionati di storia locale, e per lo sviluppo di un turismo esperienziale culturale originale in Abruzzo, vuole dimostrare l’esistenza di una possibile nazione antropologica italiana ben prima non solo della Unità d’Italia, della concessione della cittadinanza agli Italici dopo la Guerra Sociale (90-88 a.C.) e del giuramento di fedeltà ad Ottaviano Augusto dei popoli della Penisola Italiana “Coniuratio Italica”.




PANE BUONO. Viaggio nell’Italia dei nuovi forni artigiani

Presentazione del libro che mappa cento laboratori artigiani dediti alla panificazione dei grani tradizionali provenienti da filiere biologiche e alla cura del suolo

Montesilvano, 15 febbraio 2022. L’Italia ha una nuova geografia del pane. I fornai del futuro, tra i quali troviamo anche i Fornai Esploratori di Mercato del Pane, realtà abruzzese premiata da Gambero Rosso con il premio “I Tre Pani”, sono giovani e intraprendenti. Ci mettono la faccia e impastano non solo acqua e farina, ma veri e propri valori sociali e ambientali. A raccontarlo è il libro “Pane buono. Viaggio nell’Italia dei nuovi forni artigiani” scritto da Laura Filios e Luca Martinelli, editore Altreconomia, che domani, 16 febbraio alle ore 18:30, sarà presentato per la prima volta in Abruzzo, presso il punto vendita di Mercato del Pane a Montesilvano in compagnia dell’autore.

Un pomeriggio all’insegna delle storie dove protagonista indiscusso sarà il pane. Conosciuti i luoghi da dove uscire felici con una pagnotta, una focaccia, una pizza o un dolce nel cartoccio, Francesca Camilla D’Amico e Sebastian Giovannucci di Bradamante Teatro andranno in scena con una narrazione in musica di un estratto da “Mondo Pane”. Interverranno, inoltre, Rita Salvatore, Sociologa Rurale, Docente presso l’Università degli Studi di Teramo e Portavoce Slow Food Abruzzo e Silvia de Paulis, Agronoma, Fondazione Slow Food Italia.

Infine, insieme a Davide Longoni, Pandefrà, Mamm Udine e Forno Brisa ci sarà la presentazione del progetto Breaders, la campagna di equity crowdfunding lanciata da Forno Brisa, insegna commerciale di Breaders srl, società certificata B Corp® e Great Place to Work®, dedicata alla realizzazione di nuovi progetti ad impatto positivo attraverso un nuovo modello d’impresa. L’obiettivo è quello di creare un’impresa collettiva insieme ad alcune delle migliori realtà del mondo della panificazione, con lo scopo di aprire un Mulino Collettivo in Abruzzo, digitalizzare le imprese artigiane appartenenti al gruppo, attraverso la dotazione di un software customizzato per la gestione delle bakery, e aprire tanti negozi. Dopo la prima campagna di crowdfunding lanciata nel 2019, grazie alla quale sono stati raccolti 1,2 milioni di euro, l’obiettivo è quello di raggiungere i 1000 soci e superare i 2 milioni di raccolta di capitale attraverso la piattaforma mamacrowd.

Brisa ha già predisposto un piano di assegnazione gratuita di quote per le persone che hanno contribuito a costruire l’impresa con i founders. Dopo il primo crowdfunding la squadra di Brisa ha realizzato tutti i progetti promessi e la crescita ha consentito ai 357 soci, in meno tre anni, una rivalutazione delle proprie quote ben oltre il 200%. “Siamo tutti titolari” dichiara Pasquale Polito, l’anima abruzzese di Forno Brisa e continua “la cosa straordinaria e rivoluzionaria per il mondo dell’impresa e non solo per il settore food, è che i nostri colleghi artigiani diventano nostri soci, i nostri concorrenti, con cui corriamo insieme per un futuro migliore, per realizzare un sogno”.




DICONO DI LUI spettacolo musicale-teatrale

I Princesa al teatro comunale di Atri una dedica alla vita e all’opera di Fabrizio De André

Teramo, 15 febbraio 2023. Sabato 18 febbraio debutta al teatro comunale di Atri, alle ore 21, “Dicono di lui”, un nuovo spettacolo musicale-teatrale interamente dedicato alla vita e all’opera di Fabrizio De André.

La rappresentazione vedrà affiancati sul palco i Princesa, gruppo teramano che da alcuni anni propone un originale omaggio alla canzone di De André, e gli attori Roberto Di Donato e Sara Palladini, che interpreteranno il testo teatrale dell’opera scritto da Valter Di Giacinto in collaborazione con lo stesso Di Donato.

Il programma musicale della serata sarà ripartito tra alcuni dei classici del repertorio di Faber e una collezione di brani originali scritti dagli autori dei Princesa, di cui alcuni del tutto inediti e proposti per la prima volta al pubblico durante lo spettacolo.

Quest’ultimo si sviluppa a partire da uno scenario apocalittico collocato in un remoto futuro, quando gli autori immaginano che un terribile virus informatico abbia reso improvvisamente inaccessibili gli archivi digitali (la “nuvola”) dove era conservato l’intero scibile umano, inclusa quindi l’opera del cantautore genovese e quelle a lui dedicate dai suoi biografi. Si sarebbe trattato allora di provare a ricostruirne la figura e l’opera a partire da quel poco che si era conservato nella memoria degli appassionati dell’epoca: un bel guazzabuglio, che nel corso dello spettacolo si tenta di dipanare.

Il canovaccio teatrale, così articolato, fornisce agli interpreti e al pubblico l’occasione per tornare a riflettere su alcune delle tematiche da sempre care a De André (la vita e la morte, l’anima, il tempo, la solitudine, l’emarginazione), per come le conosciamo dai suoi testi poetici e per come sono state affrontate dagli stessi Princesa nei loro brani originali. 

Lo spettacolo, patrocinato dal Comune di Atri e organizzato dall’associazione non profit Polyedra, è ad ingresso libero.

I Princesa sono formati da: Alessandro Valchera (voce solista e chitarra), Valter Di Giacinto (chitarra e voce), Achille Olivieri (fisarmonica), Celeste Di Giacinto (oboe, ukulele e voce), Davide Di Giacinto (polistrumentista), Antonio Manente (pianoforte), Paola Capoferri (voce e percussioni), Giacomo “Jack” Scarselli (basso), Massimiliano Tuzzoli (batteria).




L’ANNIVERSARIO, la black comedy di Gianluca D’Agostino

Secondo appuntamento di stagione

San Salvo, 15 febbraio 2023. La stagione teatrale Creativita si prepara per il secondo spettacolo, L’anniversario, in programma sabato 18 e domenica 19 febbraio. L’anniversario è una black comedy di Gianluca d’Agostino, con Agostino Chiummariello e Gianluca d’Agostino. Tema della narrazione è il mal d’amore che può sfociare in alcuni casi in derive patologiche, pericolose e violente frutto di una certa mentalità figlia di una cattiva cultura di massa, le cui radici sono ben piantate nel nostro modo di pensare e agire.

Sinossi

È il 2 maggio, giorno dell’anniversario di Luigi e Lucrezia.

Lui sogna di festeggiare come i due avevano sempre fatto, ma lei lo ha lasciato da quattro mesi.

In una casa in cui regna il disordine, specchio riflettente del caos che governa i suoi pensieri, tra capi d’ abbigliamento sparsi sul pavimento, che la sua ex ha lasciato in casa prima d’ andar via e grumi di polvere che stanno prendendo possesso dell’arredamento, Luigi rivive, come in un loop temporale, ancora ed ancora, il giorno del suo anniversario con Lucrezia, rievocando la donna attraverso tutti gli oggetti ai quali è legato un ricordo del loro passato insieme, reliquie di un amore sacralizzato.

A fargli compagnia, una presenza misteriosa: un coinquilino forse? Un amico? Un parente? Chiunque sia, ha un messaggio che Luigi dovrebbe ascoltare. Come in un sogno lucido, Luigi scoprirà la verità.

Gli spettacoli si terranno sabato alle ore 21:00 e domenica alle ore 17:00 nella sala congressi della BCC Valle del Trigno, in via duca degli Abruzzi, 103.




MANIFATTURIERO ABRUZZESE rapporto sull’andamento

Giovedì 23 Febbraio alle ore 11:00 presso la sede di Confindustria L’Aquila – Abruzzo Interno, in Località Campo di Pile

L’Aquila, 15 febbraio 2023. I risultati del Rapporto e dibattito, cui prenderanno parte l’Assessore alle attività Produttive Regione Abruzzo, Daniele D’Amario, il Presidente della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia, Antonella Ballone, il Vicepresidente CNCT Confindustria Servizi Innovativi e Tecnologici, Lino Olivastri, la Direttrice del CRESA, Francesca Bocchi, ed il Regional Manager Abruzzo Molise BPER, Giuseppe Marco Litta.

Il Rapporto è realizzato in collaborazione tra Confindustria Abruzzo ed il Cresa e si articola in una pubblicazione annuale. Si uniscono, pertanto, competenze ed esperienze importanti ai fini del miglioramento del monitoraggio dell’andamento del manifatturiero regionale che potranno fornire ai decisori pubblici indicazioni utili per realizzare azioni incisive per il contesto locale.




LA FATICA DELLA DEMOCRAZIA e il prezzo della libertà

di Domenico Galbiati

15 Febbraio 2023

Il crollo della partecipazione al voto – in Lombardia e Lazio, due Regioni di primo piano – segnala una condizione che non può essere affrontata, né qui né altrove, con fervorini e perorazioni scontate, dirette a sollecitare – …. la prossimo volta …. – la responsabilità degli elettori. Né bastano giaculatorie che, imputando alle forze politiche le loro colpe, vorrebbero, in una qualche misura, esorcizzarle. Assolvendo, in ogni caso, la società civile e le sue mille articolazioni che sarebbero proditoriamente vessate dai partiti e dunque, per definizione, innocenti, laddove la storia insegna che ogni qual volta la democrazia langue, c’è pur sempre il concorso di chi, persone o gruppi sociali, si rassegna ad un ruolo subalterno ed assume una postura comoda e passiva, di fatto connivente e complice.

Il fenomeno dell’ astensionismo, a questo punto, denuncia, in sostanza, una crisi epocale del nostro ordinamento e va, dunque, affrontato entro una visione ampia della possibile evoluzione del nostro sistema politico-istituzionale.

La corrosione progressiva delle percentuali di partecipazione al voto segnala processi di sfarinamento, come se la democrazia, piuttosto che essere soprattutto ferita da un attacco violento ed esogeno, si svuotasse dal di dentro. Per una sorta di inattitudine strutturale maturata nel tempo della secolarizzazione e subentrata alla rarefazione del vincolo sociale, cosicché, fatte salve le apparenze, dietro la facciata resti poco o nulla. Allude ad uno spegnimento progressivo, lento eppure ineluttabile, come succede alla fiamma di una candela che, posta sotto una campana di vetro, impallidisce e trema fino alla consumazione dell’ultima molecola di ossigeno. Quasi che la democrazia, la stessa libertà, la personale autonomia di giudizio vengano a noia, oberate da una fatica cognitiva, psicologica ed anche di ordine morale, il cui prezzo non vale la candela a fronte di un voto che appare inutile, attesa l’inefficacia della politica, per forza di cose obbligato o dall’ una o dall’altra parte, confinato nel limbo del cosiddetto “voto utile”, dato a dispetto, funzionale ad una contrapposizione spinta fino alla reciproca delegittimazione delle parti.

L’inaridirsi del discorso pubblico e della politica determina il progressivo “default” della sovranità popolare e genera un vuoto, che, come tale, in natura non può esistere e quindi, quasi vi fossero attratti ex-vacuum, viene colonizzato, stabilmente occupato da poteri “altri” – anzitutto la comunicazione, la tecnica, la finanza ed il mercato – accomunati da una sostanziale indifferenza, anzi insofferenza, ostilità, nei confronti di ogni criterio democratico, inclini piuttosto ad adottare automatismi che oggi, a maggior ragione, vengono codificati nella forma degli algoritmi. E’ una condizione sulla quale, in modo particolare da credenti, dobbiamo riflettere a fondo.

Le possibili risposte – a grandi linee, ma dovremo tornarci sopra – si declinano secondo due possibili opzioni: una illusoria centralizzazione, personalizzazione dell’ assetto istituzionale del potere che, lasciata alla sua china, conduce al “culto della personalità” ed, al contrario, una più ricca valorizzazione della democrazia parlamentare e della rappresentanza, cui dobbiamo lavorare.

A mio personale avviso, sicuro di interpretare il pensiero ed il sentimento di molti amici, per INSIEME vale solo la seconda.

Domenico Galbiati

https://www.politicainsieme.com/la-fatica-della-democrazia-e-il-prezzo-della-liberta-di-domenico-galbiati/




IL CARNEVALE di GiocaCultura

Sabato prossimo, 18 febbraio,  il laboratorio “La mascherina di cartapesta” nel Loggiato “Riccardo Cerulli”.

Giulianova, 15 febbraio 2023. Il Carnevale è alle porte anche per GiocaCultura, il ciclo di attività ricreative per i giovanissimi a cura dei Musei e della Biblioteca civica di Giulianova. “La mascherina di cartapesta” è il titolo del prossimo appuntamento, che si svolgerà sabato, 18 febbraio,  alle 16.30, nel Loggiato “Riccardo Cerulli” sotto piazza Belvedere.

L’educatrice Giuseppina Michini guiderà i partecipanti, tra i 5 e gli 11 anni, alla conoscenza delle maschere più famose della tradizione: Pulcinella, Colombina, Arlecchino, Brighella e tanti altri. I bambini realizzeranno quindi le maschere classiche o di loro invenzione seguendo tutte le fasi, dalla preparazione della cartapesta alla modellazione, così da riportarle a casa e sfoggiarle durante i festeggiamenti del Carnevale.

Per informazioni sui costi ed effettuare le prenotazioni, obbligatoriamente entro venerdì 17 febbraio, è possibile chiamare il numero 0858021290 o scrivere a museicivici@comune.giulianova.te.it

Si ricorda inoltre che la Pinacoteca civica casa museo “Vincenzo Bindi” è aperta alla visita il sabato, la domenica e i festivi, dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 20.

Tutti gli aggiornamenti sugli appuntamenti di GiocaCultura e non solo, sono disponibili sulla pagina Facebook ed Instagram del Polo Museale Civico di Giulianova e sui siti web pinacotecabindi.it e visitgiulianova.com




K.Z.: DISEGNI DEGLI INTERNATI nei campi di concentramento nazifascisti

La mostra presentata dalla segreteria dello SPI CGIL Provinciale di Chieti e la Sezione “Dario Serafini” ANPI di Ortona, in collaborazione con la Parrocchia di San Tommaso Apostolo

Ortona, 15 febbraio 2023. Verranno esposti disegni raccolti da Arturo Benvenuti pittore, poeta e fotografo, attraverso un pluriennale lavoro di ricerca in tutta Europa, spinto dal bisogno di produrre testimonianze storiche dirette sulle atrocità perpetrate dai nazifascisti.

Nel settembre 1979, a cinquantasei anni, l’autore si è messo alla guida del suo camper per ripercorrere le Viae Crucis del Novecento: un pellegrinaggio laico e riparatore lungo le stazioni di Auschwitz, Terezín, Mauthausen-Gusen, Buchenwald, Dachau, Gonars, Monigo, Renicci, Banjica, Ravensbrück, Jasenovac, Belsen, Gürs, per incontrare decine di sopravvissuti, recuperare testimonianze perdute e restituire alla memoria del mondo questi disegni autografi, realizzati dagli internati nei lager nazifascisti durante la loro prigionia. L’obiettivo della mostra è quello di incoraggiare il dialogo tra generazioni per costruire una “memoria di comunità” su valori condivisi portatori di alti contenuti etici, quali giustizia, solidarietà, libertà, democrazia, contro ogni forma di razzismo, di emarginazione, di sfruttamento. (Primo Levi)

La mostra è allestita nella Chiesa Di Santa Caterina in Corso Garibaldi e si potrà visitare dal 16 al 25 febbraio 2023 con i seguenti orari: mattina dalle 10.00 alle 12.00 / pomeriggio dalle 17.00 alle 19.00 All’inaugurazione, giovedì 16 febbraio alle ore 17:00, saranno presenti Alessia Antenucci – Segretaria Provinciale dello SPI CGIL, Il Presidente Anpi Vasto Domenico Cavacini, Don Roberto Geroldi Parroco di San Tommaso che ha concesso l’uso della Chiesa di Santa Caterina di Alessandria per l’allestimento della mostra




IL MUSEO BARBELLA SI RIFÀ IL LOOK. Sito, indicazioni e brochure

Per raccontare la storia della struttura comunale

Sindaco e De Cesare: “Impiegate risorse ministeriali per potenziare comunicazione e visibilità del nostro gioiello”

Chieti, 14 febbraio 2023.  Il Museo d’arte Costantino Barbella diventa più evidente e fruibile grazie agli interventi resi possibili dal bando Piccoli Musei del Ministero della Cultura.

“Attraverso questo bando siamo riusciti a riallineare e potenziare la comunicazione e soprattutto fonti di informazioni sul nostro piccolo gioiello, per renderlo più visibile non solo alla città, ma anche a chi viene da fuori – così il sindaco Diego Ferrara e l’assessore alla Cultura, Paolo De Cesare – C’è stato un forte intento progettuale a intercettare il finanziamento che il Ministero aveva proprio dedicato a questo scopo e che oggi ci consente di utilizzare le risorse su più fronti, dalla creazione del sito, che il Museo non aveva, fino alla cartellonistica stradale e insegne che oggi ci sono non soltanto fuori da Palazzo Martinetti Bianchi, ma anche negli snodi di ingresso della città, dove con l’assessorato alla Mobilità li abbiamo aggiunti perché oltre alle indicazioni stradali ci fosse un dato in più su uno dei punti di forza della città, le presenze culturali. Il Barbella ha da oggi un logo che ne caratterizza l’identità, un sito internet dedicato dove si possono trovare contenuti di qualità: sia la storia, sia le opere, la descrizione delle sale, delle collezioni che la struttura accoglie, orari, nonché gli eventi, quindi anche notizie di servizio per eventuali fruitori, secondo anche quanto indicato dal MIC che con il bando ha voluto creare criteri omogenei e comuni a tutti i piccoli musei italiani. (Link del sito del museo: https://www.museobarbella.it/ )

Forma e contenuto che fanno tantissimo in una città che ha un patrimonio ricco e prezioso come Chieti e che grazie alla convenzione con l’Abaq, che siamo lieti di aver introdotto, possiamo tutelare e monitorare perché durino di più nel tempo e vengano ammirate. Attraverso questa sinergia molte cose sono accadute per il recupero delle opere del Barbella, i ragazzi hanno già restaurato alcuni pezzi significativi e si preparano a riportare all’originario splendore altri quadri e molte altre cose accadranno, perché la sinergia è rinnovata e andrà avanti. Continua indefesso anche il nostro lavoro per intercettare ogni tipo di finanziamento capace di rendere possibili altri interventi per rendere più accessibile il nostro museo, che per la sua posizione centrale è uno spazio ideale sia per conoscere la vita culturale di Chieti, sia per animarla con incontri e iniziative di vario genere, aprendolo sempre di più alla vita cittadina. A questo scopo servono anche i materiali informativi cartacei prodotti, brochure che stiamo distribuendo fra uffici e sportelli pubblici con l’invito a frequentare e conoscere meglio il Museo, in quanto patrimonio della città”.




IN NOME DEL PADRE. Dodici incontri di spiritualità e musica

6 gennaio – 16 aprile | Roma

Murdèvele Messa Romanì con la partecipazione del più famoso musicista rom italiano Alexian Santino Spinelli presso la Basilica di Santa Maria in Trastevere Roma 19 febbraio 2023 ore 16.00

Lanciano, 15 febbraio 2023. Proseguono gli appuntamenti di IN NOME DEL PADRE, la ricca e suggestiva rassegna di incontri musicali legati alla spiritualità, presentata fino al 16 aprile nelle più belle chiese di Roma dal Municipio I in collaborazione con il Vicariato di Roma. Domenica 19 febbraio, alle ore 16.00 la Basilica di Santa Maria in Trastevere ospiterà la Messa in Romanì “Murdèvele” con la partecipazione del più famoso musicista rom italiano Alexian Santino Spinelli. Insieme al suo gruppo Alexian Group e a Padre Marco Gnavi parteciperanno alla liturgia membri della comunità Lazio.

IN NOME DEL PADRE è un progetto del Municipio I per promuovere la conoscenza e il dialogo tra le culture in dodici straordinarie chiese di Roma. Ciascun luogo di culto ospita un diverso appuntamento che al suo interno contiene una riflessione di preghiera e un concerto di musiche di ispirazione religiosa, in un ventaglio di stili dal popolare al colto. Testimonianze di uomini di fede si uniscono a un caleidoscopio di musiche che partono dalla Musica antica quali la Messa Gregoriana e le Cantate barocche di Bach per coro e orchestra, per arrivare alla musica Popolare Italiana, Africana, Latino-americana, Asiatica, Araba, Gitana e Gospel.

«La progettualità interculturale di In Nome del Padre – spiega l’ideatore della rassegna Oscar Pizzo -, si coniuga con un pensiero profondamente spirituale per offrire alla città motivi per un vero dialogo inclusivo in vista del prossimo giubileo. Unire musica e parola, rappresentando valori quali il Rispetto, la Comprensione e l’Armonia, con le tradizioni culturali colte e multietniche vuol dire preparare e dar valore a una società aperta».

Santino Spinelli in arte Alexian è un Rom italiano residente a Lanciano in Abruzzo. È il più famoso musicista di lingua Romanì in Italia. Il suo Alexian Group è stato scelto nell’ottobre 2022 per eseguire alcune composizioni musicali, tra cui il Murdevele (il Padre Nostro in lingua Romanì) alla presenza del Santo Padre nella Sala Nervi gremita di Rom e Sinti provenienti da tutto il mondo. Santino Spinelli ha due lauree, in Lingue e Letterature Straniere Moderne e  in Musicologia, e insegna lingua e Cultura Romaní in diverse Università. di Chieti. È vicepresidente mondiale dell’Unione Internazionale Romaní (IRU), organizzazione non governativa attiva nel campo dei diritti dei popoli romaní, alla quale è stato garantito lo status consultivo presso alcuni organi delle Nazioni Unite. Presidente nazionale dell’Associazione Them è tra i fondatori di UCRI (Unione delle Comunità Romanès in Italia). Nominato Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica dal Presidente Mattarella, in virtù della sua instancabile opera, esemplificata non solo nelle attività accademiche, istituzionali e sociali ma nella sua stessa vita d’artista affermato.




IL PALA COLLE DELL’ARA RIPARTE con un evento sportivo internazionale

L’assessore Pantalone: Seminario di arti marziali con il maestro Jun Rong

Chieti, 15 febbraio 2023 Riparte con un importante evento sportivo il Pala Colle dell’Ara che il 18 e 19 febbraio farà da scenario al seminario Maestro Jun Rong, autorità internazionale del mondo della disciplina del CSEN-WUSHU, Tajjqua e Shaijao. L’appuntamento della due giorni si svolgerà dalle ore 8,30-12,30 e dalle 15,30 alle ore 19,30.

“Un’importante ripartenza con un vero e proprio guru di una disciplina sportiva praticata in tutto il mondo – così il sindaco, l’assessore Pantalone e il consigliere Valerio Giannini che ha supportato l’organizzazione dell’evento – Abbiamo subito accolto la richiesta degli organizzatori una volta venuti a conoscenza della qualità sportiva del seminario e soprattutto del talento del Maestro. Siamo lieti che quegli spazi siano subito tornati operativi e che possano viaggiare, idealmente, grazie a questo evento che coinvolge un Maestro internazionale, capo giudice della IWuF che è stato un grande campione nelle competizioni nazionali cinesi. Si tratta di un vero evento, ma anche di un appuntamento formativo di rilievo per quanti praticano la disciplina e che sottolinea la vocazione del luogo alla formazione giovanile. A Colle dell’Ara porteremo altri eventi dedicati ai più giovani, perché possa essere uno spazio di crescita”




STELLANTIS: è sempre domenica

Usb richiede al governo di condizionare gli incentivi con le garanzie occupazionali

Pescara, 15 febbraio 2023. Nella giornata di oggi 14 febbraio 2023 si è svolto presso il  Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il tavolo convocato dal Ministro Urso su Stellantis, tavolo su cui va dato atto al Governo di aver sollevato nel rapporto con l’azienda gli elementi  giusti di discussione e preoccupazione.

Non è sfuggito a nessuno, infatti, che il Ministro ha chiesto conto all’azienda dell’utilizzo delle risorse pubbliche e del fatto che degli incentivi erogati dallo stato a Stellantis (quasi 2 Miliardi di euro) solo il 45% è stato destinato in Italia. È stata plateale e ferma la richiesta di rassicurazioni sul futuro degli stabilimenti nazionali e sulla filiera produttiva.

In un contesto complesso come quelle transizioni digitale ed ecologica, il Governo si interroga sul fatto che in questo momento Stellantis sta allineando, rispetto a queste transizioni, altri paesi e altri stabilimenti fuori dall’Italia, a scapito di quelli del nostro.

Le risposte dell’azienda sono state nervose e generiche, un elenco infinito di progetti e prodotti che però contrastano fortemente col quadro occupazionale attuale e sulla condizione dei lavoratori di tutto il gruppo. Il mantra di Stellantis alla fine è sempre lo stesso, rivendicato anche a questo tavolo: più incentivi per tutto.

Servono incentivi per il passaggio all’elettrico, servono incentivi al sostegno della domanda, servono incentivi per le infrastrutture, serve il supporto alla cancellazione della normativa Euro7, serve il sostegno al costo dell’energia e servono incentivi per il passaggio all’autoproduzione della stessa. Insomma, Stellantis vorrebbe che sia sempre domenica.

USB presente per la prima volta ad un confronto diretto con l’azienda, in presenza del Governo, ha posto con forza alcuni elementi di riflessione e di rivendicazione:

È chiaro a tutti che sul piano strategico il Governo deve recuperare un pezzo di governance, esattamente come avvenuto in Francia, con un suo intervento diretto. Pur riconoscendo al ministro una discontinuità nell’interlocuzione con l’azienda, è evidente come oggi ci sia un condizionamento determinato dal peso di una fusione che ha spostato il baricentro decisionale tutto su PSA e quindi sulla Francia, col rischio che il nostro paese venga lasciato ai margini sia produttivi che di innovazione tecnologica e di occupazione dentro al quadro delle due transizioni.

Al tavolo, è necessario affrontare dentro al tema dei nuovi prodotti, soprattutto il tema occupazionale. Serve in sostanza capire in che modo le parole di Stellantis si traducono sul piano occupazionale e produttivo. Sappiamo perfettamente che oggi un nuovo prodotto, anche innovativo, corrisponde ad un minor numero di occupati e su questo vogliamo risposte.

USB ha posto l’esigenza della condizionalità degli incentivi e dell’intervento di stato. Serve che la discussione al tavolo Stellantis prosegua nella certezza che l’intervento economico di stato su investimenti progetti ed incentivi sia sancito anche con un accordo dove sia palese il ritorno e la verifica sull’impatto sociale  ed occupazionale che questi determinano.

Per USB la garanzia dell’occupazione e la salvaguardia degli stabilimenti deve essere messa al primo posto, e questo l’azienda deve metterselo bene in testa.

Romeo Pasquarelli

Responsabile USB Lavoro Privato Abruzzo e Molise




UN PRESTIGIOSO INCARICO alla professoressa Ilaria Miarelli Mariani

La Direzione dei Musei Civici della Sovrintendenza di Roma Capitale 

Chieti, 15 febbraio 2023. La professoressa Ilaria Miarelli Mariani, ordinaria di “Storia della critica d’arte” e “Museologia e storia del collezionismo” presso il Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze sociali dell’Università degli studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, diretto dal professor Carmine Catenacci, è risultata vincitrice della selezione per la “Direzione dei Musei Civici della Sovrintendenza di Roma Capitale”. L’incarico avrà la durata di tre anni.

Del Sistema Musei di Roma Capitale fanno parte, insieme ai Musei Capitolini, tesori assoluti del patrimonio storico-artistico internazionale come il Museo dell’Ara Pacis, i Mercati di Traiano, la Centrale Montemartini e il Museo di Roma a Palazzo Braschi, oltre a collezioni più piccole con varia focalizzazione cronologica, realtà preziose da scoprire, dal Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco alla Galleria d’Arte Moderna e al Museo Napoleonico fino alla Casa Museo Alberto Moravia e al Planetario.

La professoressa Ilaria Miarelli Mariani è autrice di più di 100 saggi e articoli, incentrati soprattutto sul sistema delle arti a Roma tra XVI e XIX secolo, e ha pubblicato e curato diversi volumi, tra i quali due monografie (nel 2005 e nel 2006) sullo storico dell’arte francese residente a Roma Jean-Baptiste Seroux d’Agincourt e “Il Tiziano inglese”, Thomas Lawrence e l’Italia (2022).

I Musei Civici della Sovrintendenza di Roma Capitale, con la loro ramificazione sul territorio e la preziosa varietà di interessi storici che li caratterizza, costituiscono – ha commentato il professor Carmine Catenacci, Direttore del Dipartimento di Lettere, Arti e Scienze sociali della “d’Annunzio” – uno dei poli di maggiore valore, importanza e vivacità dello straordinario sistema dei beni culturali di una città unica quale Roma. Le più sincere congratulazioni – aggiunge il professor Catenacci – vanno alla professoressa Ilaria Miarelli Mariani per il prestigioso incarico, che testimonia anche la qualità degli studi storico-artistici e umanistici presso il nostro Ateneo.

Maurizio Adezio




IL PROGETTO PARCO ITALIA

Iniziata in queste ore la messa a dimora delle 3600 essenze previste

Giulianova, 14 febbraio 2023. Intanto, sui pini di via Lepanto, interviene l’assessore Paolo Giorgini:” La perizia tecnica ne definisce 17 a serio rischio di cedimento e ne prescrive la rimozione. Intervenire è un dovere morale e un obbligo legale.”

Ha preso il via, in queste ore, la piantumazione di nuove essenze, come previsto dal progetto Parco Italia. La messa a dimora dei piccoli esemplari, i primi di 3600 complessivi, è in atto nell’area compresa tra via Parini e via Montello.

In merito alla polemica in corso su alcuni pini di via Veneto destinati all’abbattimento, interviene intanto Paolo Giorgini. L’assessore alla Manutenzione del Verde replica alle critiche non con parole sue, ma con quelle contenute nelle trenta pagine della relazione tecnico-valutativa firmata di Matteo Colarossi, dottore agronomo, consulente in materia di verde urbano incaricato dal Comune di Giulianova. Lo studio è in linea con quanto riportato da un ulteriore documento di monitoraggio, redatto, questo, dal dottor Lorenzo Granchelli già nel 2020.

La perizia di Colarossi è scaturita dalla richiesta di verificare la stabilità di 7 pini di Aleppo e 11 pini domestici ubicati sulla banchina stradale di via Veneto. Per redigerla, spiega l’agronomo, “si è presa visione delle condizioni strutturali e fitosanitarie, si è verificata la consistenza legnosa e visionato il colletto di tutti gli esemplari”. Per ciascuno di loro è stata redatta una specifica scheda di valutazione.

Gli alberi analizzati non possono dirsi monumentali, in quanto non inseriti nell’elenco degli alberi monumentali d’Abruzzo stilato dall’ex Corpo Forestale dello Stato.  La relazione inserisce 17 pini “nella classe di propensione al cedimento con prescrizione d’abbattimento immediato al fine di evitare cedimenti con danni a carico di persone o cose. Le conseguenze di un cedimento – si puntualizza – sarebbero gravi in caso di cadute su persone o cose. ”Solo su uno dei pini è possibile procedere con un’opera di consolidamento e potatura. Il consiglio dell’agronomo è di sostituire gli alberi rimossi con cipressi comuni o con farnie.

“Tutti noi – commenta l’assessore Giorgini – siamo affezionati ai panorami della nostra infanzia e sospiriamo ricordando gli alberi sulla strada di scuola. Più di tutto, però, ci preme preservare oggi la vita dei nostri simili, specie di quelli che, ignari, potrebbero trovarsi a passare sotto i pini di via Veneto in un giorno di vento. Ce lo impongono la coscienza e, giustamente, anche la Legge. Siamo certi, peraltro, che, in caso di cedimenti con effetti nefasti, chi oggi grida allo scempio sarebbe il primo a puntare il dito e ad accusare l’Amministrazione di incuria ed inerzia. Ai 17 pini abbattuti in via Veneto fanno da contrappunto  le migliaia di essenze piantate tra il 2021 e il 2023, pronte ad offrire, ai figli dei nostri figli, un presente di 




UNITI NEL CHIEDERE MAGGIORE ATTENZIONE. Neuropsichiatria, Provincia, Comitato dei sindaci e associazioni

Servono risposte per sostenere famiglie e bambini che hanno diritto a una sanità umana ed efficiente

Chieti, 14 febbraio 2023. Ascolto e risposte, queste sono le priorità emerse dalla conferenza stampa svoltasi stamane in Provincia a Chieti e promossa dall’Ente in sinergia con il Comune e su richiesta delle Associazioni interessate per rappresentare le problematiche urgenti e indifferibili su servizi e prestazioni sanitarie in materia di neuropsichiatria infantile nell’ambito della Asl Lanciano Vasto Chieti. Alla conferenza, hanno preso parte il Presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna, il Presidente del Comitato ristretto dei Sindaci della Asl Lanciano Vasto Chieti e Sindaco di Chieti Diego Ferrara, la presidente dell’associazione Asperger Abruzzo Maria Helene Benedetti, il presidente dell’Associazione Theate Magnum Federico Gallucci, la presidente dell’Associazione Angsa Abruzzo Alessandra Portinari, il coordinatore del Comitato civico salute pubblica di Chieti, Walter Palumbo e la presidente dell’Associazione Inclusiamo Anna Gloria Di Leo. In collegamento i sindaci di Atessa, Fossacesia, Rapino, Torrevecchia Teatina, Ortona.

“I nostri bambini speciali meritano un’attenzione speciale, da parte nostra e soprattutto dalla Asl – così il presidente della Provincia Francesco Menna – Vanno rafforzati i servizi sul territorio, vanno ascoltate le famiglie, vanno messe le strutture e gli operatori sanitari nelle condizioni di accogliere la grande richiesta di aiuto che viene da questi bambini speciali per crescere meglio. Noi intendiamo collaborare e metterci a disposizione come istituzione, vicini ai nostri cittadini e in ascolto delle loro esigenze. Le Associazioni ci riferiscono di oltre 500 bambini in lista di attesa dai 6 agli 8 mesi, la Asl e la Regione devono investire e dare un segnale chiaro rafforzando gli organici dei servizi sul territorio e consentire anche alle aziende private sociosanitarie di avere un maggiore accreditamento e quindi di aumentare il budget delle loro strutture. Questo significa asciugare le liste di attesa, dare fiducia a queste aziende e allo stesso tempo creare nuova occupazione di profili specializzati in materia. Ringrazio i Sindaci intervenuti e in particolar modo le Associazioni per la loro quotidiana attenzione a migliorare un servizio pubblico nell’interesse esclusivo dei nostri bambini speciali”.

“In questa giornata si concretizza un esempio di cittadinanza attiva che trova la sua più naturale applicazione nel campo della sanità pubblica – così il sindaco Diego Ferrara, presidente del Comitato ristretto dei sindaci Asl  – L’attivismo civico è un bene, perché l’aggregazione e organizzazione di gruppi cittadini, finalizzate a rendere oggettivi i diritti, tutelati i beni comuni e sostenuti i soggetti in condizioni di debolezza, possono portare a soluzione problemi e criticità. Per queste ragioni è doveroso ringraziare le associazioni che ci hanno convocato per parlare della situazione della neuropsichiatria infantile, dei problemi ad avere i servizi e dei veri e propri viaggi della speranza per affrontare patologie che sono dolorose per tutti perché riguardano i bambini.

Non è nostra intenzione puntare il dito contro qualcuno con questo incontro, nessuno dei presenti vorrebbe la spettacolarizzazione delle proprie disavventure e dei propri problemi al fine di trovare un probabile colpevole. Siamo qui per cercare ascolto per una problematica seria e vissuta, sperando in una umanizzazione della sanità capace di superare le logiche aziendalistiche e trovare soluzioni ai problemi in tempi rapidi e non rimandando a domani le azioni che potrebbero rendere veramente utili ed efficaci servizi simili. Un’azione necessaria per una questione etica e anche perché ognuno di noi potrebbe trovarsi in una situazione di bisogno e deve poter contare sulla sanità, sulle tante competenze che abbiamo, ma che male organizzate diventano invisibili e improduttive, su un impegno che diventa realtà”.

“Si tratta di una giornata storica perché stiamo parlando delle difficoltà attraversate da tantissime famiglie che ogni giorno devono combattere una vera e propria battaglia per accudire centinaia di bimbi fragili – spiega Federico Gallucci, dell’associazione Theate Magnum – Vogliamo invitare il sistema sanitario e chi lo rappresenta a dare vita a una serie di incontri per l’istituzione di un tavolo tecnico permanente che riunisca in un dialogo costruttivo tutti i soggetti preposti alla gestione della neuropsichiatria.

Questa la nostra priorità attraverso un incontro che vuole essere apolitico e apartitico, che mette in evidenza una serie di mancanze nella tutela e nell’assistenza dei bambini da parte del sistema sanitario. Si tratta di un’utenza vasta e che ha problematiche di natura articolata e complessa, che affliggono centinaia di figli, in età pediatrica o preadolescenziale in tutta la Provincia, in tutte le loro manifestazioni di rifiuto di contesto sociale, di disagio nell’interazione con i coetanei, di marcati ritardi nell’apprendimento o nel linguaggio o nello sviluppo psico-motorio. Da tempo, le nostre associazioni hanno iniziato una costante e puntuale interlocuzione in materia, ritrovandosi, tutte, nella consapevolezza che la (legittima) domanda di soddisfacimento dei “bisogni di salute mentale della popolazione dell’infanzia”, rivolta dalle famiglie alla ASL 2, territorialmente competente, appare non soddisfacente e non adeguata neppure ai livelli minimi di assistenza (LEA) ex lege stabiliti, con particolare riferimento: alla intempestività degli interventi di diagnosi all’esordio della patologia, alla mancata potenzialità dell’assistenza alle famiglie, alla mancanza di strutture periferiche distaccate sul territorio adeguatamente organizzate, alla carenza di organico specializzato; standard, qualitativi, che sostanziano una integrazione, articolata, di risorse umane e materiali che, evidentemente, ad oggi, la ASL 2 non riesce a garantire”.




ASPETTANDO IL CARNEVALE e Carnival Party

Due appuntamenti per il carnevale 2023. Giochi di prestigio, clown, popcorn, zucchero filato, truccabimbi, sfilata delle maschere e musica

Paglieta, 14 febbraio 2023. Doppio appuntamento  per il Carnevale 2023. Un week-end da non perdere, per gli estimatori del divertimento di qualità. Il primo è in programma sabato 18 febbraio,  il secondo, invece, proprio il giorno di  Carnevale, il 21 febbraio. C’è fermento tra gli organizzatori iscritti all’associazione Pro Loco Paglieta APS, che con la manifestazione Aspettando il Carnevale porteranno in Piazza Roma  allegria, coriandoli e stelle filanti, il tutto arricchito dai fantastici travestimenti dei bambini che indosseranno le maschere dei loro personaggi preferiti dei cartoni animati.

L’evento è patrocinato dall’Amministrazione comunale di Paglieta  ed ospiterà in Piazza Roma lo spettacolo circo, dalle 15,30 alle ore 16,30 (in caso di avverse condizioni atmosferiche, la manifestazione si svolgerà nella sala polivalente di Via Pertini -Paglieta -).

Sarà un pomeriggio super speciale, un’occasione di gioia e di condivisione di momenti fantastici per il ritorno finalmente di tutti alla vita collettiva, ricca di emozioni e  di ore piacevoli da trascorrere insieme …Aspettando il Carnevale! Giochi di prestigio, clown, fuochi ed illusioni, un mondo magico sempre piacevole e da riscoprire, gustando popcorn e  zucchero filato: questi gli ingredienti che renderanno speciale la manifestazione carnevalesca.

La serata proseguirà nel noto ristorante Il Ritrovo di Paglieta, per una cena rigorosamente in maschera. Il conviviale di Carnevale , che avrà inizio alle ore 19,30,  sarà allietato dal gruppo musicale “I Cugini di Champagne”.  Martedì Grasso, il 21, è di scena lo spettacolo: “Carnival Party”, promosso dal Comune di Paglieta e curato dalla Baldinetti Events Coordinator.

I festeggiamenti  avranno luogo nella sala polivalente di via Sandro Pertini, dalle ore 15:30 alle ore 18:30. E per i protagonisti della festa più bizzarra dell’anno: buona musica,  giochi, zucchero filato, truccabimbi   e la sfilata con fatine, principesse, pagliacci, supereroi e tanti altri personaggi cari ai bambini, con pioggia di coriandoli e stelle filanti.

«Tante iniziative ed attività per accogliere festosamente di nuovo tutti insieme il Carnevale. Saranno due giorni di divertimento, con spettacoli e animazione per piccini, ragazzi e famiglie, con musica, danze e tanti giochi»,  lo afferma il primo cittadino di Paglieta, avv. Ernesto Graziani.




TERAMO A TAVOLA. Una Cucina Italiana

Progetto promosso da Comune di Teramo Italia Nostra

Teramo a Tavola. Una Cucina Italiana è il primo step di un progetto più ampio del Comune di Teramo per la valorizzazione del patrimonio, materiale e immateriale,  della Città e del suo Territorio, progetto che prevede una riorganizzazione della macchina gestionale che chiama in causa un approccio integrato e innovativo. A tale riorganizzazione si affianca un capitolo digitale, strumento adatto a sanare la frattura fra i cittadini e il proprio patrimonio che si è accentuata dopo i terremoti ed è stata suggellata dalla chiusura degli edifici e dei luoghi di conservazione.

L’obiettivo specifico del progetto Teramo a Tavola. Una Cucina Italiana, e della mostra che ne sintetizzerà i risultati, è illustrare la storia e le caratteristiche distintive (sostenibilità, matrice rurale, elaborazione borghese), della gastronomia teramana. Di quest’ultima si evidenziano punti di contatto e divergenze rispetto alla storia della gastronomia italiana e si inquadrano di volta in volta i fatti gastronomici in quelli più ampi della storia locale e nazionale al fine evocare, a partire dalla prospettiva del cibo, le vicende della cultura materiale, dello scenario culturale e più in generale della storia della Provincia Teramana.

Il primo passaggio è il lavoro sulla Piattaforma partecipativa. Attraverso un’azione guidata e l’organizzazione di ateliers aperti alla cittadinanza, viene effettuata una ricognizione sull’intero ricettario teramano (inteso in senso ampio, che si estende quindi al territorio provinciale), comprendendo tutti i livelli dalla cucina, da quella della festa alla cucina quotidiana e popolare. Lo strumento, che si configura come modello d’avanguardia e progetto pilota in Italia destinato a dialogare con programmi omologhi a livello europeo, è quello della raccolta dati sistematica sulle ricette (ingredienti e lavorazione) basato sulla partecipazione attiva della cittadinanza, che mediante la piattaforma invia le proprie ricette, anche quelle poco conosciute, le varianti locali e familiari di ricette note e pubblicate, oppure quelle la cui versione accreditata non è giudicata corretta, il tutto in formato scritto, ma anche attraverso contributi audio e video. Sulla piattaforma sarà infatti possibile caricare formati di varia natura o anche richiedere di essere intervistati dal vivo.

L’integralità dei materiali, comprese le registrazioni delle testimonianze orali, sarà oggetto di archiviazione e costituirà in tal modo il primo Archivio pubblico digitale del Patrimonio Gastronomico Teramano. Lo scopo di questo censimento è arginare il fenomeno di perdita della memoria gastronomica e il repertorio che ne risulterà sarà l’oggetto di un’analisi sistematica, che permetterà di incrociare questi dati con quelli provenienti dalle indagini d’archivio e dalle ricerche storiche.  

Il progetto è infatti il risultato di un lavoro d’équipe complesso, di cui il crowdsourcing non è che il primo passaggio, e che si radica fortemente sul territorio coinvolgendo molti specialisti locali (a partire dagli archivisti dell’Archivio di Stato di Teramo fino ai docenti e agli alunni del Conservatorio di Musica della Città, alla Biblioteca Delfico…). 

A questi si integrano professionisti di fama internazionale, coinvolti nel progetto esclusivamente in virtù della loro riconosciuta competenza sugli argomenti trattati e chiamati a collaborare strettamente con gli enti e gli studiosi locali, al fine di creare le condizioni favorevoli a un “corto circuito virtuoso” e a una circolazione orizzontale della conoscenza che superi la contrapposizione fra centri e periferie del sapere.

Le ricerche condotte da questo gruppo di esperti, al lavoro già da alcuni mesi, hanno dato già risultati entusiasmanti sul versante dei documenti d’archivio e della ricostruzione storica che, assieme ai risultati della campagna partecipativa, consentiranno di restituire al grande pubblico un’immagine totalmente inedita del patrimonio gastronomico teramano e di decretarne l’ingresso sulla scena gastronomica nazionale italiana.

I risultati di questa operazione costruita attorno alla campagna partecipativa, alle indagini archivistiche e alle ricerche storiche, saranno restituiti alla cittadinanza sotto forma di una grande Mostra, il cui catalogo integrerà l’Archivio digitale del Patrimonio Gastronomico Teramano (che sarà messo a disposizione durante l’evento espositivo e resterà aperto alla fruizione pubblica anche dopo la sua conclusione, in quanto strumento di lavoro essenziale per ogni indagine futura sul patrimonio gastronomico teramano).

Teramo a Tavola. Una cucina italiana è quindi il terreno su cui dimostrare che la Città è in grado di produrre, direttamente, cultura di alto livello e che lo può fare mettendo in piedi un’équipe collaborativa che federa le intelligenze e le competenze del territorio. Ma consente di raggiungere anche altri obiettivi strategici, collocabili su tre livelli differenti.

In primo luogo, la conoscenza della storia gastronomica che sarà veicolata dalla mostra è la base su cui costruire un marchio utile a promuovere chi fa cucina teramana oggi e quindi chi la vende. Perché non si può promuovere un prodotto sul mercato se non lo si conosce a fondo.

La seconda ricaduta è su un altro livello: la collocazione di quest’azione culturale nel gruppo dei pochi progetti pilota di questo genere, gli garantirà una visibilità nazionale ed europea, come hanno sottolineato in occasione della presentazione della piattaforma anche Valentina Carola, direttrice dell’Archivio di Stato e Massimo Montanari. 

In terzo luogo, su un fronte ancora diverso: la prospettiva italiana, per parafrasare il titolo del progetto, in cui Massimo Montanari intende collocare la storia gastronomica della Città e del territorio teramano (ricordiamo che ci riferiamo qui alla cucina di tutta la provincia e ci aspettiamo pertanto una partecipazione da tutto il Territorio) aprirà la porta di accesso di questa cucina, ancora totalmente locale, al palcoscenico nazionale. Ciò vuol dire far salire la cucina teramana a un livello di interesse nazionale, seguendo la traccia quanto avvenuto in passato per altre cucine italiane, sulle quali si è fatta un’operazione analoga di conoscenza e di valorizzazione (come è il caso delle città emiliane, Parma e Bologna ad esempio).