PROFESSIONI MEDICHE, ultimi posti disponibili per il corso accreditato

Luco dei Marsi, 14 febbraio 2023. Ultimi posti disponibili per il corso Il professionista in ambulanza: responsabilità, competenze e requisiti, accreditato per professioni mediche, professioni sanitarie e farmacisti.

Il corso, organizzato dalla scuola di alta formazione Sapere Aude, presieduta dalla dottoressa Annamaria Di Gianfilippo, in collaborazione con ASD SAM L’Aquila Soccorso, prevede il conferimento di 50 crediti ECM con il rilascio di attestato di partecipazione valido ai fini concorsuali ed aumento di fascia per OSS, Protezione Civile e Volontari afferenti alle diverse associazioni.

Il programma del corso si svolgerà in quattro giornate formative – 2 fine settimana, tra il 18 e il 26 febbraio – nella sede della Scuola , in via Newton, 1, ad Avezzano. Quattro i moduli di formazione previsti:

Trasporto sanitario, dall’organizzazione del servizio di emergenza territoriale alla comunicazione e psicologia dell’emergenza;

Le diverse valutazioni cliniche del paziente, dalla valutazione del paziente con patologia medica al parto in emergenza;

Manovre salvavita, dalle nozioni BLSD adulto alla lettura dell’ECG;

Soccorso al traumatizzato, dal politrauma (PHTSL) alla medicina delle catastrofi alla Protezione civile e gestione “Metodo Augustus”.

Per tutte le info: segreteriaecm@sapere-aude.it 0863472191




IL BAMBOLO IN PLASTICA, rifugio di una Donna

La comica tragedia allo Zambra

Ortona, 14 febbraio 2023. Il Cinema Auditorium Zambra gestito dall’impresa di produzione Unaltroteatro, si prepara ad accogliere un nuovo appuntamento della stagione teatrale con lo spettacolo Il Bambolo di Irene Petra Zani con Linda Caridi e regia di Giampiero Judica, il volto italiano di Boardwalk Empire al fianco di Steve Buscemi, ha lavorato in serie come Il commissario Nardone e R.I.S. – Delitti Imperfetti, serie Angeli con Raoul Bova e a teatro con Pierfrancesco Favino nelle repliche di Servo per due e non solo.

L’appuntamento con Il Bambolo è per il 18 febbraio alle ore 21.00, ed è così che prosegue una fortunata stagione di riapertura per l’Auditorium di Ortona.

Nome di grande prestigio Linda Caridi: protagonista della terza stagione de Il Cacciatore al fianco di Francesco Montanari nel 2021 è anche nel cast di Supereroi film di Paolo Genovese insieme a Jasmine Trinca ed Alessandro Borghi. E sempre nello stesso anno è sul set di Diabolik 2; attrice, inoltre, in L’Ultima notte di amore di Andrea Di Stefano con Pierfrancesco Favino, che verrà presentato al 73º Festival Internazionale del Cinema di Berlino nella sezione Berlinale Special Gala.

Un monologo, scritto dalla stessa Zani, per una Donna e un Bambolo gonfiabile. La coppia si trova al mare, su una spiaggia. Lei non sa nuotare e nemmeno il Bambolo. Potrebbe essere estate, ma la Donna si nasconde dentro a un enorme cappotto impermeabile, le cui dimensioni la fanno sembrare una bambina che ha rubato i vestiti dei grandi. La Donna e il Bambolo stanno insieme da più di diecimila anni. Il loro amore è difficilmente degradabile. Come la plastica. Come un’illusione.

La plastica è il materiale principale della scena e dei costumi, che rafforzano la dimensione non realistica e l’identificazione nella quale la coppia si trova immersa. Il testo inizia nel momento in cui nella relazione entra l’istruttrice di nuoto, che spezza gradualmente la dualità simbiotica della coppia, portando la Donna a vedere il Bambolo come un oggetto inanimato e ad uscire dall’allucinazione salvifica alla quale si è aggrappata per sopravvivere a una ferita indicibile: un abuso familiare subìto durante l’infanzia.

Il testo affronta anche la patologia dell’anoressia, intesa nella sua accezione di sintomo e difesa a seguito di tale abuso. Il Bambolo è la rappresentazione dell’impossibilità di cicatrizzazione di tale ferita ed è, allo stesso tempo, la rappresentazione della sua rimozione. La Donna, infatti, non ricorda i pezzi più oscuri della sua storia e quando questi affiorano alla sua mente, li attribuisce al Bambolo, proiettando su di lui le parti di sé che non è pronta a vedere.

Il Bambolo è anche la rappresentazione della distorsione percettiva del corpo propria dell’anoressia ed è inoltre una risposta surrogata a una domanda d’amore che fa sentire la Donna al sicuro da un reale incontro con l’Altro. Il monologo è strutturato in tre quadri. Tra un quadro e l’altro passano cinquemila anni. Dal primo al terzo quadro la Donna si libera progressivamente degli strati di vestiti di plastica che ha indosso e il pubblico assiste alla graduale presa di consapevolezza del personaggio e alla conseguente rottura della relazione con il Bambolo, che da partner relazionale diventa sempre più uno spettatore muto che partecipa, insieme al pubblico, al percorso della protagonista.

Quando la Donna riesce a rivelare a sé stessa i segreti della sua infanzia può dire addio al Bambolo, che sgonfia in un abbraccio, ed è pronta per entrare nel mare da sola e, finalmente, nuotare.

Alessandra Renzetti




CARNEVALE al Village Outlet

Lampo e Milady di 44 gatti! saranno a disposizione di bambini e famiglie il 18 e 21 febbraio prossimi

Città Sant’Angelo, 14 febbraio 2023. Dopo il grande successo del Christmas Festival, che ha allietato le giornate di vacanze dello scorso Natale, il Città Sant’Angelo Village Outlet si prepara a festeggiare il Carnevale. Sabato 18 e martedì 21 febbraio, ad accogliere i bambini che saranno presenti al Village Outlet, ci saranno le mascotte ufficiali di Lampo e Milady del fortunatissimo e amatissimo cartone “44 Gatti!”. Diversi appuntamenti nel corso delle giornate, per poter scattare foto e selfie. Sia sabato sia martedì, Lampo e Milady usciranno nei seguenti orari: 10:30-10:55; 11:30-11:55; 12:30-12:55; 15:00-15:25; 16:00-16:25; 17:00-17:25; 18:00-18:25.

Negli ultimi anni, i due protagonisti del cartone “44 gatti!” sono diventati i soggetti di due maschere gettonatissime tra i più piccolini, con moltissimi  bambini e bambine che decidono di vestirsi come Lampo e Milady. Sarà un vero e proprio “Carnevale Super Miao”. Entusiasta per l’evento, il Direttore del Città Sant’Angelo Village Outlet, Giuseppe Di Gianvincenzo: “Durante le feste natalizie, tantissime famiglie hanno raggiunto la nostra struttura, per passare ore di spensieratezza e divertimento con i propri figli, grazie ai tanti eventi che abbiamo promosso. Per questo motivo, in accordo con la proprietà, abbiamo voluto dare continuità, organizzando le due giornate di appuntamento con i protagonisti dei 44 Gatti, per festeggiare il carnevale. Siamo davvero contenti perché abbiamo portato due tra i personaggi animati più amati dai bambini. L’auspicio è quello di rivedere moltissime persone. Posso anticipare che non ci fermeremo qui. Stiamo allestendo già un cartellone estivo dedicato a tutti, perché vogliamo continuare a puntare sugli eventi. Vi aspettiamo al Città Sant’Angelo Village Outlet”.




DALLA PARTE DEI BALNEATORI

Avviato percorso comune

Ortona, 14 febbraio 2023. Tengo ad esprimere il massimo supporto nei confronti dei balneatori ortonesi, impegnati nella battaglia contro la direttiva Bolkenstein, che sta mettendo a rischio le concessioni balneari. Il Governo Meloni ha concesso una ulteriore proroga, fino al dicembre 2024, ai titolari delle concessioni e si è dato altri cinque mesi di tempo per compiere una mappatura dettagliata delle concessioni nazionali.

Questo lasso di tempo risulterà particolarmente prezioso al fine di individuare un percorso condiviso e una soluzione definitiva, che siano in grado di soddisfare le legittime rivendicazioni dei balneatori. Fratelli d’Italia, da sempre in prima linea nella battaglia contro la direttiva Bolkenstein, anche questa volta è pronta a fare la propria parte.

Nei giorni scorsi, a Roma, si è tenuto un incontro tra alcuni parlamentari del partito e una delegazione dei balneatori italiani, nell’ambito del quale si è affermata la comune volontà di fare leva su Bruxelles, allo scopo di assicurare la necessaria tutela ad un comparto che rappresenta un patrimonio di inestimabile valore, in termini economici, culturali e occupazionali, per l’intero Paese. 

I confronti, nelle prossime settimane, si intensificheranno e si concentreranno soprattutto sui territori. Fratelli d’Italia, ad Ortona, si rende dunque disponibile a qualsiasi tipo di confronto con le associazioni di categoria e con gli operatori locali, nell’ottica di rafforzare le ragioni della battaglia contro la direttiva Bolkenstein e di centrare l’obiettivo che tutti noi auspichiamo.




SANREMO FESTIVAL della Canzone Cristiana 2023

È andata in scena sabato 11 Febbraio, tra i 22 finalisti dell’ultima serata, figurava anche Giuseppe Maria Bità (l’unico Abruzzese in gara), che ha cantato la sua canzone Sono solo un uomo

Cantautore dall’età di 15 anni, smette di scrivere canzoni all’improvviso nel 2003 e dopo 15 anni di silenzio musicale ed una forte conversione religiosa avvenuta nel 2017, nel 2018 sente nel cuore la frase “Torna a scrivere per me” e ritorna a scrivere canzoni non più per raccontare l’amore del mondo, ma per Dio.

La canzone “Sono solo un uomo”, sembra malinconica all’inizio ma poi si trasforma e diventa incredibilmente una ballata in stile Disco Music anni 90. Forse è per questa sua caratteristica, che ha riscosso tanti applausi e consensi tra gli addetti ai lavori e tra il pubblico in sala. È piaciuta anche alla giuria del Sanremo Festival della Canzone Cristiana 2023 presieduta dal Vescovo di Ascoli Piceno Monsignor Giovanni D’Ercole, che gli ha assegnato il Premio Speciale “Festival della Canzone Cristiana 2023”.

Ecco il video della canzone “Sono solo un uomo”

I primi 3 classificati del Sanremo Festival della Canzone Cristiana 2023

1 – Anima: Ti verrò a cercare

2 – Silvia Dottori: Lontano da qui

3 – Nova: Passio

Gli altri premi assegnati dalla giuria del Sanremo Festival della Canzone Cristiana 2023:

Il premio discografico speciale è stato attribuito a Giuseppe Santilli con la canzone” Verbum Dei“,  il Premio della Stampa a Federica Paradiso con la canzone  “Credere – Dammi un’ala di riserva”, il Premio Festival della Canzone Cristiana 2023 a Giuseppe Maria Bità con la canzone “Sono solo un uomo“, il Premio miglior composizione a Irene Coco con la canzone “Luce Gentile“, il Premio Giovanni Paolo II a Nazareno Carchidi con la canzone “Come ti ho visto in quel film”, il Premio Alberto Testo a Piernicola Dallazeta con la canzone “Alla ricerca del mio Dio“, il Premio miglior Testo a Piero Chiappano con la canzone “Una carezza leggera” e il Premio Migliore interpretazione ai Saul City con la canzone “Cosa posso darti” .




UN SUCCESSO dopo l’altro!

Primo a Sanremo Senior, terzo a Sanremo Juke box. Ora al Festival di san Mario per regalarsi l’Eurovision Song Contest 2023 a Liverpool

di W. Centurione

Torrevecchia Teatina ha il suo artista, un altro successo per Davide Morelli in arte Vid che continua a stupire. Da una piccola cittadina è salito nuovamente su un palco, questa volta su quello del teatro Centrale Tebarin.

Se all’Ariston lo scorso novembre aveva trionfato, sabato sera ha conquista un gradissimo terzo posto, al concorso canoro “Sanremo Juke box”, iniziativa che vanta il patrocinio ufficiale di Casa Sanremo Rai e che rappresenta una vera e propria “vetrina” per gli artisti provenienti da tutta Italia.

La seconda affermazione concretizzatasi nel giro di tre mesi certificano che tanto l’interpretazione quanto la canzone di “Che Ppalle” sta riscuotendo successo in ogni dove. Vincere una volta può essere un caso, ma ripetersi no.  

Dunque, una giuria composta da produttori discografici e personalità del mondo dello spettacolo, hanno dato “attraverso” il loro voto una grande possibilità all’artista torrevecchiano: cantare al festival “Una voce per San Marino”, la Kermesse musicale della piccola repubblica indipendente che al vincitore regalerà l’occasione di andarsi a confrontare con i più grandi al mondo all’Eurovision Song Contest 2023 di Liverpool

E allora perché non crederci? La canzone che è già su molti store digitali ed è disponibile anche su Spotify e con il suo video clip ha già superato le 5000 visualizzazioni è destinata ad essere più di un motivetto orecchiabile.

E allora non ci resta che fare il tifo per un cantautore pieno di speranze che il 25 Febbraio da un piccolo paese collinare come Torrevecchia Teatina salirà sul palco del Teatro Nuovo di Dogana della repubblica di San Marino.

Per l’occasione Achille Lauro vincitore della scorsa edizione si esibirà come ospite, mentre Al Bano sarà il presidente della giuria.




A RISCHIO LE STRUTTURE democratiche del paese

di Guido Puccio

14 febbraio 2023

Ha votato meno della metà degli elettori. In Lombardia il quaranta per cento, a Roma città addirittura il trenta. Un crollo verticale che ha largamente premiato il partito che fino a ieri rappresentava la destra estrema.

Viene da chiedersi, come ha fatto recentemente Domenico Galbiati su queste colonne, se questo Paese ha nostalgia del principio di autorità, come quello della borghesia conservatrice postunitaria fino all’assolutismo del ventennio. Dai cannoni di Bava Becccaris fino alla famosa marcia su Roma.

I quarant’anni dei grandi partiti popolari, che ci hanno dato la Costituzione e la più impressionante crescita economica e civile italiana sembrano ormai appartenere un’altra epoca.

Avrà pure un senso il fatto che PD, Terzo Polo e Cinque Stelle insieme non raggiungono i voti del centrodestra. E quest’ultimo ha ben poche sembianze dei conservatori inglesi o della scuola economica austriaca, identificati come moderati e rappresentanti della borghesia tradizionale o del mercato. Hanno capito che il Paese vuole più autorità e presto non ci sorprenderà anche qualche sussulto di sovranismo.

Gravissima la responsabilità del PD che cincischia tra primarie e “bolognine” varie, annunciando un congresso che non arriva mai. Ciò che restava dei grandi partiti popolari, come frazioni dentro il PD, si è rivelato un insieme impotente che ha cambiato dieci leader in quindici anni, agitato e confuso, con capi, capetti e aspiranti capi e aspiranti capetti. In sostanza, incapace di parlare agli elettori.

Ora il rischio è quello di vedere in difficoltà le stesse strutture democratiche, a cominciare dalle fumose intenzioni di revisioni costituzionali della attuale maggioranza, uscita vincitrice alla grande da queste elezioni in due regioni fondamentali.

Con buona pace di quelli che dovrebbero rappresentare le opposizioni, grandi o piccole, che continueranno a litigare come in queste ore già stanno facendo.

Come i polli di Renzo.

Guido Puccio

https://www.politicainsieme.com/ora-sono-a-rischio-le-strutture-democratiche-del-paese-di-guido-puccio/




IL PONZIO PILATO da Bisenti

La nuova puntata di Macchemito! Viaggio nell’Abruzzo fantastico

Un personaggio controverso, Ponzio Pilato, a cui sono legate però molte leggende della tradizione abruzzese esplorate nella puntata odierna dedicatagli con il format “Macchemito” di Paolo Pacitti su Buongiorno Regione, con le riprese Rai di Sem Cipriani, e lo scrittore abruzzese Peppe Millanta.

Sempre secondo la leggenda, Pilato sarebbe originario di Bisenti (Te), appartenente alla famiglia sannita dei Ponzi: un suo avo avrebbe partecipato alla congiura che uccise Giulio Cesare e per questa ragione venne mandato in esilio a Bisenti. C’è un edificio che, secondo la credenza popolare, è la casa di Ponzio Pilato, proprio nel comune teramano, dove sono visibili le caratteristiche di una domus romana preesistente.

“Nel Medioevo nascono leggende con personaggi realmente vissuti – spiega l’archeologa Maria Cristina Mancini – si tratta prevalentemente di persone legate alla vita di Gesù e proprio per motivi politico religiosi, anche in Abruzzo avvengono determinati fenomeni un po’ come in tutta la Penisola”.

Alcune cronache raccontano che nel marzo del 1580 dentro uno scrigno trovato ad Amiternum er custodito un documento eccezionale ossia, la sentenza di morte scritta da Pilato contro Gesù, infame sentenza portata con sé dopo il rientro dalla Giudea ma per saperne di più è possibile guardare la puntata su https://www.facebook.com/peppemillanta/videos/1706324866510111.

Alessandra Renzetti




IL BRIGANTAGGIO IN ABRUZZO e la resa di Civitella del Tronto

Opere di Renato Coccia. 13 febbraio – 5 marzo 2023. Fondazione Pescarabruzzo

Pescara, 13 febbraio 2023. Venerdì 10 febbraio 2023, alle ore 17:30, alla Maison des Arts della Fondazione Pescarabruzzo, si è tenuto il convegno inaugurale della mostra “Il brigantaggio in Abruzzo e la resa di Civitella del Tronto. Opere di Renato Coccia” in esposizione dal 13 febbraio al 5 marzo.

L’esposizione delle opere del pittore e incisore Renato Coccia, promossa e realizzata dalla Fondazione Pescarabruzzo e dalla Fondazione Pasquale Celommi, curata da Nino Falini e Krizia Di Edoardo, ha come oggetto il brigantaggio nel teramano e la resa della Fortezza di Civitella del Tronto. È possibile ricostruire idealmente i volti, le figure, l’abbigliamento, il contesto naturale e storico in cui si collocano personaggi e vicende narrate che, nei quadri e nei disegni di Renato Coccia, riacquistano autenticità e identità inconfondibili, oltre che un valore documentale, visto che il brigantaggio e la resa della fortezza hanno scarse tracce iconografiche.

Renato Coccia si presenta con questa rassegna come narratore figurativo di importanti episodi del Risorgimento teramano, mostrando il popolo in scene corali, i soldati borbonici, i briganti, come protagonisti di una storia complessa che merita di essere conosciuta. Restituire un volto ai briganti teramani è un’opera di carattere artistico e insieme di valore storico-antropologico. L’artista ha approfondito conoscenze documentali e ricerche sul campo degli scenari naturali e urbani che ha poi riprodotto nelle tele e nei disegni. I briganti teramani, nelle opere di Coccia, rappresentano anche le contraddizioni di ieri e di oggi.

Nel corso del convegno inaugurale sono intervenuti Nicola Mattoscio, Presidente Fondazione Pescarabruzzo, Viriol D’Ambrosio, Presidente Fondazione Pasquale Celommi, Fausta Gallo, ordinario di Storia Moderna presso l’Università degli Studi di Teramo, Angelo Massimo Pompei, già docente di storia, Emidio Di Carlo, critico d’arte, Giovanni Stramenga, storico locale.

La mostra è patrocinata dall’Ufficio Scolastico Regionale – Abruzzo, dalla Regione Abruzzo, dai Comuni di Pescara, di Montesilvano e di Civitella del Tronto.

Inoltre, in collaborazione con il Liceo Classico d’Annunzio di Pescara l’I.I.S. Alessandrini di Montesilvano, l’I.I.S. Delfico – Montauti di Teramo, nei giorni di apertura della mostra gli studenti dei rispettivi istituti saranno guide attive per i visitatori, svolgendo il percorso di alternanza scuola-lavoro (PCTO).

L’ingresso alla mostra è libero.

L’esposizione sarà visitabile dal lunedì al venerdì 9:00 – 12:30, mercoledì e venerdì 17:00 – 20:00, sabato e domenica 16:00 – 20:00.

Foto storicamente.org




RADDOPPIO FERROVIA Pescara-Roma

Incontro con il comitato Comfer. Le dichiarazioni del sindaco di San Giovanni Teatino

San Giovanni Teatino, 13 febbraio 2023. Importante incontro sabato mattina a Chieti c/o l’Auditorium Cianfarani, organizzato dal comitato COMFER, sulla tematica importante del raddoppio ferroviario PESCARA – ROMA.

In platea presenti alcuni esponenti della politica Nazionale e molti esponenti della nostra politica regionale e locale, sindaci e delegati dei territori.

Il Sindaco di San Giovanni Teatino, Giorgio Di Clemente, ha ribadito con forza e tenacia l’idea che da anni viene portata avanti e che contraddistingue una battaglia del territorio contro un’opera importantissima da un punto di vista strategico e di crescita, ma che può essere realizzata senza deturpare e dividere i territori interessati.

“Ancora oggi siamo qui tutti insieme, compatti, a difesa di una realtà che RFI ha deciso di trasformare e deturpare con un’opera pubblica, sicuramente di grande valore, ma che non può essere realizzata senza il rispetto di cittadini e ambiente. È importante sapere che anche i nostri rappresentati politici, a livello nazionale e regionale, hanno compreso l’impatto negativo di questo progetto così come previsto da ferrovie ed i danni strutturali e ambientali che questo porterebbe con sé e che stanno scendendo al nostro fianco per sostenere un unico fronte contro la scelleratezza e il non ascolto di quanto da noi tutti ribadito infinite volte. San Giovanni Teatino continuerà a lottare fino alla fine. Dopo essere stata: tagliata a fette dalla lottizzazione del Consorzio che sta vincolando ancora oggi lo sviluppo del territorio; condizionata dall’asse attrezzato che ha creato una sorta di barriera, con espropri ad oggi non ancora pagati; condizionata da un aeroporto che sta per prendersi altri 400mt  per allungare la pista oltre i confini, con una decisione tra l’altro presa dall’alto senza essere stati interpellati e senza aver magari  preventivato e progettato  un collegamento diretto tra aeroporto e asse attrezzato che  solleverebbe il nostro territorio  da un inquinamento ambientale già ormai al limite e darebbe  una sicurezza nella viabilità, che è al collasso. Dopo tutto questo non possiamo abbassare la guardia e permettere che anche la ferrovia divida e distrugga la nostra amata città. I tecnici da noi incaricati per il progetto alternativo dell’opera, il Prof. Avv. Francesco Vetrò ed il Prof. Ing. Ivo Vanzi , stanno portando avanti il lavoro che sarà presentato presto alla cittadinanza. Combatteremo fino alla fine.  Per il bene di San Giovanni Teatino, per il bene di tutti noi cittadini”




BIT 2023. Apnea: DisabilidAmare, il successo è servito

Ilenia Colanero porta l’Abruzzo in Sicilia

Lanciano, 13 febbraio 2023. Come far sparire la disabilità tramutandola in normalità assoluta: Ilenia Colanero, abruzzese di Lanciano, campionessa del mondo di apnea per disabili sarà nuovamente alla guida insieme a Fabrizio Pagani (campione del mondo in apnea per disabili) e Stefano Makula, pluricampione del mondo, normodotato, di ‘DisabilidAmare’, il format della Gianfaby che porta in acqua un gruppo di 15 ragazzi e ragazze disabili insegnando acquaticità, tecniche di respirazione ed apnea.

La Bit, Borsa internazionale del Turismo, di Milano è stato lo scenario dove il Comune di Castellammare del Golfo (Tp) ha presentato il progetto che si terrà tra il 18 e il 21 maggio prossimo in collaborazione con la Fipsas (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee), la Guardia Costiera e la Rai.  “DisabilidAmare è il nostro segno distintivo attraverso il quale, da diversi anni, ci proponiamo di dare una luce nuova al il mondo della disabilità – ha spiegato il Sindaco, Nicolò Rizzo – e non potevamo non chiedere ad Ilenia Colanero e Fabrizio Pagani di tornare a lavorare in Sicilia. L’obiettivo dichiarato è quello di ridurre le distanze, eliminare le barriere nel segno della totale inclusione: vedremo i ragazzi salire anche a bordo delle imbarcazioni della Lega Navale, interagire e dimostrare che le barriere esistono solo nelle teste di chi non riesce ad “andare oltre” e sarà una tra le cose più emozionanti che potremo registrare”.

Gli fa eco Ilenia Colanero, atleta azzurra dell’Apnea Team Abruzzo che in occasione dei Giochi del Mare 2021 ha stabilito il suo primo record del mondo: “È un onore per me tornare tra Castellammare e Scopello, portare il ‘mio’ Abruzzo in Sicilia. I miei record, gli sforzi fisici e gli allenamenti servono a poco se non sono seguiti dal travaso di competenze verso chi – disabile o no – ha voglia di raggiungere in acqua nuovi traguardi. Sarò emozionata e al tempo stesso concreta con la certezza di tornare a casa con un meraviglioso bagaglio di emozioni”.




ESSENZIALE. Matta in Scena 2023

Rassegna di teatro, danza e altri linguaggi

Promosso da artisti per il Matta. Teatro  a cura di  Annamaria Talone. Danza a cura di Anouscka Brodacz. Atelier matta a cura di Monica Ciarcelluti. Con il contributo di  fondazione Pescarabruzzo in convenzione con soci coop alleanza 3.0

Pescara, 13 febbraio 2023. Attività promosse e organizzate da Artisti per il Matta nel Programma della Presidenza Consiglio Ministri per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie della città di Pescara

Prosegue Matta in Scena 2023  con la sezione danza a cura di Anouscka Brodacz.

“Essenziale” è il tema dell’ ottava edizione della rassegna di teatro, danza e altri linguaggi  in omaggio al pensiero di Peter Brook, scomparso lo scorso anno e che aveva fatto  del “togliere di scena” un principio di rivoluzione del linguaggio performativo. «Posso prendere un qualunque spazio vuoto e chiamarlo nudo palcoscenico. Un uomo attraversa questo spazio vuoto e un altro lo guarda. E non c’è bisogno di altro perché sia il teatro» diceva il più grande maestro del teatro del secondo novecento.

Il secondo appuntamento della rassegna è con lo spettacolo SHOCKING che vuole, attraverso il doppio senso contenuto nel titolo, la tonalità di colore dei fenicotteri, e lo shock subito dall’intera umanità per la pandemia, la conseguente situazione paradossale a cui ha sottoposto l’umanità, e di cui probabilmente loro, gli animali, hanno vissuto il lato migliore, quello della libertà, svilupparsi attraverso due linguaggi artistici che perfettamente si sposano, la musica e la danza. Le due arti gemelle si fondono nel tentativo di volo, quello estremo del sogno e quello reale del viaggio, entrambi meticolosamente preparati e vissuti contestualmente.

Il nostro viaggio, ispirandosi al Codice del volo di Leonardo Da Vinci, vuole trovare soluzioni per consentire all’essere umano di volare, librarsi nell’aria e diventare leggero.

La metafora del fenicottero ci consente di ricercare un nostro codice di risoluzione ai pesi della vita ed elaborare un manuale personale di volo, munito di indicazioni e avvertimenti, utile a tutti coloro che desiderano intraprendere con noi questo viaggio nella bellezza, nella natura, nell’umano.

Dal volo parte il nostro viaggio! Sentiamo l’urgenza di fare un passo indietro e ripartire con una nuova rotta, piantare nuovi semi per far crescere piante nuove e migliori, rispettare i nostri luoghi, imparare ad apprezzarli e a riconoscerne la bellezza e l’unicità.

Incentriamo la nostra ricerca su qualcosa che esiste, che vive attorno a noi, nella sua estrema, semplice, complessità, nel suo meccanismo unico che appartiene al regno degli animali, dal quale abbiamo scelto il FENICOTTERO ROSA.

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Francesca La Cava Formazione artistica: ASMED di Cagliari, Accademia Nazionale di Danza di Roma, borsa di studio London Contemporary School. Nel 1999 si Laurea all’Università D.A.M.S. di Bologna. Docente di tecnica della danza contemporanea all’Accademia Nazionale di Danza di Roma.Vince il premio Vignale Danza.

È stata co-direttore Artistico e assistente alla coreografia della compagnia Danzare la vita di Elsa Piperno e Direttore del Corpo di Ballo del Teatro Lirico D’Abruzzo – Teatro Marrucino di Chieti. Ha danzato con numerose compagnie di Danza Contemporanea in Italia e all’estero.

Dal 2004 è Direttore Artistico del GRUPPO e-MOTION, Compagnia di danza contemporanea con sede a L’Aquila, unica realtà di produzione della danza in Abruzzo finanziata dal Ministero della Cultura. Le sue creazioni sono state ospitate in numerosi Festival e stagioni teatrali nazionali e internazionali in Italia, Belgio, Francia, Germania, Spagna, Ungheria, Bosnia, Messico, Brasile, USA.

Giorgia Maddamma Danzatrice, coreografa, docente. Diplomata presso l’Accademia Nazionale di Danza di Roma dove insegna dal 2017 e presso la Folkwang Hochschule di Essen diretta da Pina Bausch dove ha studiato con grandi maestri come Jean Cébron, Malou Airaudo, Susanne Linke, Lutz Forster, Libby Nye, Dominique Merci.

Ha danzato per oltre venticinque anni in Italia e in Germania con compagnie di teatri stabili e freelance spaziando dal Repertorio della modern dance americana al Teatrodanza e alla danza contemporanea, per poi approdare a produzioni proprie in cui si mescolano vari linguaggi artistici. Nel 2005 ha fondato Koreoproject, compagnia di cui è direttore artistico, sostenuta dalla Regione Puglia, dal TPP e dal Comune di Lecce, con cui crea annualmente produzioni di Teatrodanza, dal 2013 organizza il campus e festival Uni-Tanz e dal 2017 opera nel sociale creando spettacoli teatrali con i detenuti della Casa Circondariale di Lecce.

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Matta In Scena 2023

Sezione Danza a cura di Anouscka Brodacz

Spettacolo SHOCKING

19 FEBBRAIO 2023, ORE 21.00 | SPAZIO MATTA

Produzione Gruppo e-Motion e Koreoproject

con il contributo del MIC, della Regione Abruzzo, del Comune dell’Aquila e Operazione RESTART della Regione Puglia, residenze Spazio Matta (Pescara), BarrakkArt (Puglia), Dance screen in the land (Lazio), Danssabeel (Egitto), Asmed (Sardegna)

regia, coreografia e interpretazione Francesca La Cava e Giorgia Maddamma

– aiuto alla drammaturgia e ideazione luci Anouscka Brodacz

– musica originale Globster

– disegno luci Michele Innocenzi




BUONI DA MORIRE, la commedia di Gianni Clemente con Debora Caprioglio, Pino Quartullo, Gianluca Ramazzotti

Domenica 26 febbraio alle ore 18:00 sul palco del Teatro Talia

Tagliacozzo, 13 febbraio 2023. Dopo l’appuntamento musicale della scorsa domenica con “André-A” – il concerto tributo al celebre cantautore italiano Fabrizio D’André – torna sul palco del Talia di Tagliacozzo, la prosa. Andrà in scena domenica 26 febbraio alle ore 18:00 “Buoni da Morire” la commedia di Gianni Clemente con Debora Caprioglio, Pino Quartullo, Gianluca Ramazzotti.

Lo spettacolo ci racconta le vicende di una coppia borghese, lui cardiochirurgo, lei moglie in ansia per un figlio allo sbando, che decidono di passare una Vigilia di Natale diversa, unendosi a dei volontari che portano dei generi di conforto ai vari barboni sparsi sui marciapiedi o sotto i colonnati della città. Una notte piena di gratificazione, di linfa vitale per un rapporto evidentemente stanco, annoiato. E la coppia sembra riscoprire un modo nuovo di condividere le cose semplici, ma fondamentali della vita: fratellanza, compassione, solidarietà.

L’esperienza induce quindi la coppia a una riflessione più ampia sul senso stesso della vita e a provare, per la prima volta dopo tanto tempo, una strana sensazione di appagamento. Essere buoni non è poi così difficile. È con questo sapore che Emilio e Barbara si coricano e, probabilmente, dopo tanto tempo tornano a fare l’amore.

Al mattino seguente, il giorno di Natale, il campanello di casa squilla. Sulla porta Ivano, cinquantenne, decisamente alticcio, con tanto di dreadlocks e abbigliamento sudicio. Ivano è un vecchio compagno di classe di Emilio e Barbara ed ha rintracciato l’indirizzo perché un biglietto da visita di Emilio è inavvertitamente caduto dal suo portafogli. Fuori sta scendendo la sera e una tempesta di neve sta spazzando la città.

È la dura realtà a bussare la mattina di Natale al portone di Emilio e Barbara. Non è più una semplice digressione esistenziale quella che hanno davanti ai loro occhi. C’è da prendere una decisione. Il divano Chesterfield da migliaia di euro sembra impallidire di fronte a quell’ammasso di stracci pestilenziali! Che fare?

Con la regia di Emilio Solfrizzi e l’assistenza alla regia con Viviana Altieri e Giorgio Melone, il disegno luci è di Pietro Sperduti, i costumi di Sandra Cardini, le scene di Alessandro Chiti e le foto di Riccardo Bagnoli.

I biglietti sono in vendita presso il Tagliacozzo Turismo – Info Point in piazza Duca degli Abruzzi e sulla piattaforma online Oooh.events, con le seguenti tariffe: Platea e palchi di I Ordine € 20 (ridotto € 18), Palchi di II ordine € 18(ridotto € 16), Palchi III ordine € 16 (ridotto € 14). Per studenti e ragazzi fino ai 25 anni la tariffa unica per Prosa e Musica è di € 10. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro.

Per informazioni contattare il numero 329 9339837, collegarsi ai canali social del teatro o al sito www.teatrotalia.com, oppure scrivere una mail all’indirizzo info@teatrotalia.com.




CREDIBILITÀ E CONSENSO in un’Europa diversa da quella che è

di Giancarlo Infante

13 febbraio 2023

Giorgia Meloni sembra alla continua ricerca di credibilità e di consenso. Componenti varie s’intrecciano in uno stato psicologico che pare influenzare l’azione politica, internazionale e interna, della Presidente del consiglio. Noi riteniamo che il mondo sia mosso dalla forza delle cose e, così, siamo restii alla personalizzazione dei fenomeni politici. Lasciamo quindi agli psicologi di professione l’esame di quanto il carattere e la sedimentazione intima propria di chi guida un paese possa finire per influire sulla sostanza della propria azione di governo.

Giorgia Meloni, comunque, è frutto di una lunga stagione di marginalizzazione dalla politica che conta, ma è riuscita a materializzare attorno a sé un malcontento che, finora, non ha ricevuto altra risposta valida, e questo non dovrebbe impedire di recepire i segnali che giungono dal mondo.

Ieri abbiamo dato un certo rilievo al tormento che sta nuovamente arrovellando gran parte del Regno Unito a due anni dalla Brexit. Le cose non vanno bene da quel fatidico 1° febbraio del 2020 in cui essa divenne realtà sulla scia di grandi ambizioni e previsioni, già allora tutte da verificare.

Anche scorporando gli effetti negativi della pandemia, e la parziale influenza dell’impennata dei costi delle materie prime energetiche, visto che il Regno Unito è produttore di petrolio ed ha, per quanto vecchi, 15 reattori nucleari in funzione, i dati macroeconomici, e le conseguenze pratiche che hanno sconvolto importazioni ed esportazioni dopo l’uscita dall’Unione europea, non sono buoni al momento e, soprattutto, non lasciano presagire niente di meglio per il futuro.

Inoltre, c’è un elemento che non può essere sottovalutato nell’ambito importante delle relazioni all’interno del mondo occidentale e che riguarda i britannici, ma anche Giorgia Meloni nel caso pensasse di appoggiarsi oltre Oceano. Gli Stati Uniti, su cui pensavano di poter contare anche i sostenitori della Brexit, precisano sempre meglio una visione asimmetrica della loro geopolitica mondiale. Se viviamo una fase di grande rinascita della Nato, è altrettanto evidente come gli Usa stiano perseguendo propri specifici disegni in altre aree del mondo e una politica economica all’insegna di quella “America first” che pure Joe Biden sostiene, sia pure con accenti diversi da quelli di Trump.

In qualche modo, si fa sempre riferimento alla globalizzazione che abbiamo conosciuto negli ultimi decenni. Ma riassumendo la presenza di quei fenomeni studiati dal Braudel che, nel suo “I Tempi del mondo”, vol. III, parla di una coesistenza vissuta tra più numerose “economia -mondo”. In questo quadro, l’entità economica europea continua ad avere una sua forte valenza, anche se, l’Europa, fatica a procedere nella messa in comune di una politica estera condivisa e, con essa, di altrettanto comuni politica di difesa e della fiscalità.

Ecco perché gli esiti della Brexit riducono gli spazi di manovra a tutto quel sovranismo di cui ci parla Guido Puccio. Un sovranismo che, comunque, prova a rialzare la testa dopo la clamorosa sconfitta incassata alle ultime elezioni europee di tre anni fa. E qualcuno pensa di provarci dall’Italia, sia pure camuffando il confronto con Francia e Germania come questione personale che riguardi Macron e Scholz?

E a questo riguardo è doveroso riconoscere che l’Europa si è sviluppata all’interno di una collaborazione – competizione che non è una novità scoperta, e sofferta, da Giorgia Meloni. Ne sappiamo abbastanza sulla “concorrenza”, a volte anche condotta con colpi bassi, che ha sempre interessato un po’ tutti i settori vitali del nostro come degli altri principali paesi fondatori. Petrolio, chimica, settore bancario e assicurativo, grande distribuzione, cantieristica. Lungo sarebbe l’elenco di fronte al quale la cena da cui è stata esclusa Giorgia Meloni appare davvero come poca, se non pochissima cosa.

E tutto ciò nel contesto della vigilia del progressivo disimpegno della Bce dal vincolo “draghiano” del sostegno al debito pubblico con i consistenti acquisti dei titoli di stato dei singoli paesi. Basteranno le dichiarazioni di Giorgia Meloni, comunque sono in continuità con l’impegno italiano degli anni scorsi, per giungere ad ottenere il riconoscimento di un “debito comune europeo”? E allora, è buona cosa continuare con questa polemica estrema con Francia e Germania? Quando sappiamo che i primi ad andarci contro sulle questioni di finanza pubblica che contano saranno quegli improbabili alleati di polacchi ed ungheresi, oltre ad altri del cosiddetto patto di Visegrad?

Attenzione, dunque, ad immaginarsi la realtà non per quello che è ma per quello che ci vogliamo immaginare. In particolare, questo riguarderà l’Europa e le relazioni complessive con gli Stati Uniti. Interessati certo ai rapporti con ogni singolo paese, ma senza rinunciare a salvaguardare il quadro d’insieme, che è poi quel che realmente interessa a Washington.

Mentre l’Italia ha continuato a battere l’accento sulla questione degli immigrati, con l’attenzione rivolta solo agli sbarchi e alle ricollocazioni, che è comunque cosa santa e giusta, francesi e tedeschi hanno preferito cominciare a ragionare sugli aiuti di stato, avviando il loro confronto in solitudine con Washington. Non è forse questa cosa molto più rimarchevole da considerare rispetto allo sgarbo ricevuto in occasione della cena con Zelensky?  E gli aiuti di stato seguono l’apertura della strada alla nazionalizzazione di taluni settori vitali, quali quelle delle reti per l’approvvigionamento energetico verso cui procedono Germania e Francia.

C’è da chiederci quanto ci sia di costruttivo per noi dichiarare il superamento della cosiddetta “linea Draghi”, che ovviamente non è la Bibbia. Ma un tale preannuncio potrebbe significare l’andare oltre l’intenzione d’introdurre quelle modifiche al Pnrr e prospettare persino una modifica negli equilibri interni all’Unione? I sei mesi perduti per le elezioni anticipate fanno risaltare i ritardi che l’Italia conferma nell’utilizzo dei fondi. Questo sarà un altro tema di cui saremo chiamati a rispondere dagli altri dell’Unione giacché già ci si interroga sulla capacità di non perdere un qualcosa che vale già 40 miliardi degli oltre 200 che ci sono stati assegnati, se non di più.

Da italiani, da contribuenti, non possiamo quindi che aspettarci una realistica analisi della situazione visto che decisioni prese sulla base di errori di prospettiva possono comportare danni seri per un Paese in cui si disertano i seggi come segno più evidente di una sfiducia e una rassegnazione che non sfuggono neppure a chi ci osserva da fuori e che pone davvero il problema della credibilità.

Giancarlo Infante

https://www.politicainsieme.com/credibilita-e-consenso-in-uneuropa-diversa-da-quella-che-e-di-giancarlo-infante/

Foto linkiesta




IN PIENA MESSA un sacerdote evita un tentato omicidio

Padre Adrián Marzilli, un parroco argentino, stava distribuendo l’Eucaristia quando un individuo si è gettato su una donna armato di un coltello da macellaio

di Esteban Pittaro

Un sacerdote e i fedeli hanno evitato una tragedia senza precedenti in una parrocchia di Lanús, nella zona metropolitana di Buenos Aires (Argentina). Padre Adrián Marzilli, parroco della parrocchia di Nostra Signora dei Lavoratori, stava distribuendo l’Eucaristia quando un individuo si è gettato su una donna armato di un coltello da macellaio.

Per evitare l’omicidio, padre Adrián si è fatto avanti, e con l’aiuto di alcune persone che stavano assistendo alla Messa è riuscito a proteggere la vittima e a disarmare l’assalitore, che ha anche minacciato il sacerdote.

Di fronte a quanto stava accadendo, la donna ha azionato un dispositivo antipanico che aveva con sé e ha chiamato la Polizia. L’assalitore era il suo ex marito, sul quale pesavano già denunce per molestie e violenza e che ha aspettato il momento della Comunione per avvicinarsi e cercare di attaccare la donna.

Quando la signora, di nome Dolores, ha cercato di difendersi, l’aggressore ha provato a ferire il sacerdote puntandogli un coltello alla nuca, riferisce il portale Infobae. Ha anche cercato di ferire sé stesso, cosa che è stata evitata dai membri della comunità.

“È stato un episodio tremendo, e se non fosse stato per l’intervento del sacerdote e dei vicini che erano a Messa oggi staremmo parlando di un altro femminicidio nel Paese”, ha commentato alla stazione radiofonica XLFM Diego Kravetz, capo di Gabinetto e segretario per la sicurezza di Lanús.

L’aggressore, di nome Oscar, è stato arrestato.

La parrocchia di Nostra Signora dei Lavoratori è stata eretta nel 2019, e fino a quell’anno funzionava come cappella dipendente da un’altra parrocchia, Nostra Signora di Fatima.

Situata in un’umile zona residenziale di lavoratori, è a pochi isolati dalla casa natale di Diego Armando Maradona. Il suo primo parroco è padre Adrián, che è anche il vice-consulente nazionale del Movimento Familiare Cristiano.

https://it.aleteia.org/2023/02/12/un-sacerdote-evita-un-tentato-omicidio-in-piena-messa/




RFI – LE STORIE di ordinaria discriminazione si susseguono

Lo avevamo già denunciato, è accaduto di nuovo!

Montesilvano, 13 febbraio 2023. L’ascensore della Stazione FS di Montesilvano è nuovamente rotto. Il diritto alla mobilità delle persone con disabilità calpestato, persone costrette ed essere prese in braccio per salire e scendere dai binari.

L’8 giugno 2022 a Montesilvano ad essere prese in braccio era una ragazza di Pescara. La settimana successiva alla stazione di Portanuova di Pescara una bambina con la sua carrozzina. A Silvi, il 22 aprile un ragazzo con disabilità con la sua carrozzina è stato trasportato su e giù per le scale perché la stazione è priva di ascensore. 

È Giovedì 9 febbraio 2023 e l’ascensore della stazione di Montesilvano è nuovamente guasto!  RFI affigge un cartello con l’indicazione che il servizio sarà ripristinato il 3 marzo. 

Non è grave il fatto che un ascensore si sia rotto, ma è inaccettabile, inqualificabile e vergognoso che venga riparato dopo un mese.

Un mese di vita, un mese di diritti umani compressi, un mese di mancanza di mobilità per le persone con disabilità.

Non è soltanto una grave discriminazione, è una vera e propria presa in giro perché sul sito ufficiale di RFI si legge: “in applicazione del Regolamento CE 1371/2007 su “diritti e obblighi dei passeggeri nel trasporto ferroviario” – ci impegniamo per garantire l’accessibilità delle stazioni a tutti i cittadini. Dedichiamo una particolare attenzione alle persone con disabilità o a ridotta mobilità”. 

Ora basta! Denunciamo il ripetersi continuo di tali disservizi. Chiediamo che si proceda immediatamente alla riparazione dell’ascensore della Stazione FSI di Montesilvano e che e venga predisposto un piano di manutenzione costante per evitare che gli ascensori in tutte le stazioni, si fermino anche per una sola ora!

E mentre a tutte le persone con disabilità RFI metta a disposizione un mezzo alternativo accessibile e gratuito che possa consentire di rispettare il diritto alla mobilità di tutti quei cittadini che a causa di quell’ascensore sono discriminati ed umiliati.

L’associazione Carrozzine Determinate rivolge un appello al Sindaco del Comune di Montesilvano Ottavio De Martinis e al consigliere delegato alle politiche per l’accessibilità Giuseppe Manganiello, affinché anche la Giunta di Montesilvano e l’intero consiglio comunale prendano distanze da tale comportamento di RFI e pretendano di mettere fine al danno che l’intera città di Montesilvano subisce!

Cav. Claudio Ferrante, Associazione Carrozzine Determinate




IL PCI DI ORTONA sull’impianto fotovoltaico

Pieno sostegno all’utilizzo di energia prodotta da impianti di energia rinnovabile                                                                                          

Ortona, 13 febbraio 2023. Il Partito Comunista di Ortona in linea con le tesi e il programma della propria segreteria nazionale, ribadisce il suo pieno sostegno all’utilizzo di energia prodotta da impianti di energia rinnovabile, pur facendo alcune precisazioni e in particolare sulla questione dell’impianto fotovoltaico galleggiante, passato in discussione nell’ultimo consiglio comunale dell’11 febbraio 2023.

Per noi comunisti è importante rimarcare il nostro principio che, i beni comuni non possono essere soggetti a profitto privato, così come per i servizi sociali fondamentali, essi devono essere pubblici e questo a maggior ragione per un’opera che dovrebbe sorgere su demanio marittimo.

Riteniamo che si debba insistere sulla necessità che settori strategici come quelli dell’energia e dell’acqua siano sotto il controllo di aziende nazionali pubbliche e chi si avvii un nuovo modello di sviluppo, dove lo Stato si riappropri delle conoscenze e delle strategie industriali che vadano nell’interesse unico della soddisfazione dei cittadini, ivi comprese le compatibilità con le fragilità ambientali ed economiche del territorio.

Il triste e sterile dibattito sollecitato da alcuni consiglieri di maggioranza e dal sindaco, si è risolto nel solito teatrino che ormai da molti anni si ripresenta nella nostra città ogni qual volta si debbano prendere delle decisioni impattanti per il futuro del nostro territorio.

L’autosufficienza e la retorica utilizzata nei loro discorsi, si fa scudo sempre e in nome del “bene dei cittadini “. Forti del loro debole mandato elettorale, dimenticano che alle ultime amministrative, su 22.098 cittadini Ortonesi aventi diritto al voto, la metà di essi non è andata a votare oltre quelli, che ci sono andati, e hanno votato scheda bianca. Questo dato incontrovertibile è purtroppo sempre più in crescita e dovrebbe far riflettere tutti anche la minoranza e domandarsi del perché più di 11.000 cittadini Ortonesi non si sentono attratti dalle loro politiche.

 Noi comunisti e comuniste, pur come forza extra istituzionale-comunale intendiamo sottolineare che, come per il fotovoltaico, è altre questioni riteniamo sia fondamentale coinvolgere la popolazione nella sua interezza con tutti mezzi, anche attraverso il funzionamento dei Comitati di Quartiere mai attualizzati da questa amministrazione. Siamo tra quei cittadini che sono stanchi di dover pendere dalle labbra del feudatario e del consigliere vassallo di turno per le decisioni che riguardano il futuro del proprio territorio.

 Il PCI di Ortona invita il vero popolo della sinistra a prendere coscienza degli enormi pericoli di questo appiattimento della vita democratica del nostro paese e di cogliere in questo l’apertura di inediti spazi per riaprire la lotta per il socialismo e unire le forze per un radicale cambiamento. Ricordiamo che è aperta la campagna d tesseramento 2023.

PCI Ortona




UNA SIECO VIETATA ai deboli di cuore

Completa la rimonta e vince al tie-break contro l’Aurispa Lecce

Ortona, 13 febbraio 2023. Continua la striscia consecutiva di vittorie della Sieco, anche se in quel di Lecce c’è davvero mancato poco che si interrompesse nel peggiore dei modi. Bravissimi i ragazzi di Coach Nunzio Lanci che cancellano un avvio di gara scellerato e riescono a passare letteralmente dalle stalle alle stelle. Una prova che dimostra quanto i ragazzi impavidi siano coesi, resilienti, tenaci e soprattutto capaci di tutto.

Una Sieco già sotto per due set a zero, che anche all’avvio del terzo e decisivo set non dava segni di risveglio aveva fatto mettere il cuore in pace a molti tra tifosi, giornalisti e addetti ai lavori. Chissà in quanti l’avranno data per spacciata, dimenticando che la Sieco è decisamente imprevedibile.

Una serata di gran spolvero per i padroni di casa che, impeccabili in ogni fondamentale e spinti da un monumentale Vaskelis non hanno lasciato scampo al gioco degli Impavidi che sembravano in effetti non pervenuti. E dire che la partenza dei ragazzi di Nunzio Lanci non era stata poi così male tentando per primi una mini fuga. Mini fuga che però è durata relativamente poco grazie ad una ottima fase difensiva dei salentini sfruttata al meglio dal già citato Vaskelis ma anche dall’ex Ferrini e dal centrale Fortes. E chi si aspettava una reazione dagli abruzzesi è rimasto deluso anche dal secondo set. Molti sfortunati errori individuali concentrati nella stessa gara hanno contribuito a mettere nei guai i bianco azzurri, che sembrano essere quasi spettatori non paganti dell’incontro.

Linea piatta anche nelle prime battute del terzo set ma poi qualcosa comincia a cambiare.

Qualcosa di importante accade in campo: la Sieco si sveglia da un insolito torpore e comincia a macinare gioco. Lo svantaggio si riduce ed ora sono gli ortonesi a fare la voce grossa. Non che gli avversari fossero sulle gambe, tutt’altro. L’Aurispa Lecce continua a picchiare forte contro una Sieco che però diventa letteralmente invalicabile. Cresce il muro e cresce l’efficacia della ricostruzione. Anche il servizio è completamente cambiato con Bertoli che picchia dai nove metri, fiaccando la difesa dei padroni di casa. Bulfon si fa perdonare un secondo set sotto tono e con la complicità di Ferrato riaccende le speranze di Ortona. La Sieco diventa imprendibile e per quanto gli avversari provino a star dietro agli abruzzesi non ci riescono. Gli scambi si fanno lunghi ed intensi, nessuna delle due squadre vuole mollare l’osso. L’Impavida però è più lucida e con sangue gelido trova il cambio palla sul momento migliore delle Libellule. La tensione è spezzata e i ragazzi di Coach Lanci raggiungono il tie-break che vale, ancora una volta, la sicurezza di aver sempre conquistato punti in questo campionato.

Questa volta sono i tifosi pugliesi a rimanere delusi, quando i propri beniamini non riescono a trovare la tanto sperata reazione. Ancora una volta Marshall è un porto sicuro, Bulfon picchia forte e mura altrettanto bene. Lo stesso fa Arienti e alla fine Ortona ribalta una gara che sembrava compromessa.

Finisce quindi 2 set a 3 con la Sieco che vendica la sconfitta patita in casa nel girone di andata, quando Lecce si impose al tie-break dopo essere stata in vantaggio anche allora per due set a zero.

Leonardo Ferrato: «Siamo partiti troppo tesi. È un difetto che ci portiamo avanti da un po’ di tempo a questa parte di non giocare bene nei primi set. In più tutte le squadre che ci affrontano sono portate a dare il massimo perché siamo quelli da battere. Paradossalmente è quando passiamo da essere quelli favoriti a quelli sfavoriti che cominciamo a dare il meglio di noi. Una che mi rende particolarmente felice perché dimostra che noi non molliamo mai soprattutto contro una squadra che ha giocato veramente bene. Di certo dobbiamo continuare a lavorare, soprattutto dal punto di vista mentale. Dobbiamo imparare ad avere fiducia nei nostri mezzi e a sfruttarli sempre. D’altronde se abbiamo vinto così tante partite di seguito non siamo poi così malaccio. Soddisfatto della mia prestazione, è sempre una soddisfazione far punto, soprattutto a muro». E poi una dedica «Oggi sono stati sei i miei muri e li dedico tutti alla mia mamma».

IN BREVE

Un avvio di primo se molto equilibrato ma è la Sieco la prima a mettere a segno il primo punto break. L’Ortona grazie ad un muro attento riesce a limitare di molto le azioni offensive di Lecce e dopo il break trova subito una mini-fuga sul e 5-9. Dura poco però il vantaggio ortonese, Lecce riprende a giocare a trova subito il pareggio 10-10 e così la partita si incanala su un binario di equilibrio. Sul finire del set è l’Aurispa a tentare la sorte con una mini-fuga con un Vaskelis decisamente in giornata. Ancora in difficoltà gli ortonesi, che con due errori individuali di troppo perdono il contatto con gli avversari che vanno a vincere il primo parziale addirittura aumentando il divario: 25-21.

Le primissime azioni del secondo set sono una sfida Marshall – Vaskelis e la Sieco trova il primo punto break. Proprio come nel set precedente, una volta trovato il punto break la SIECO si ferma e gli ospiti non solo recuperano ma dilagano 11-6. Dopo essersi fermata, la SIECO sparisce dal campo e gli ortonesi sono in balia dei padroni di casa avanti 15-8 quando la metà del set è superata. Ortona è in evidente difficoltà, Ferrato si rifugia spesso su Marshall che però non può far tutto da solo, soprattutto contro una Libellula così attenta in difesa e ricostruzione. Come se Vaskelis non fosse sufficiente anche Ferrini trova un gran set e da il colpo di grazia alla Sieco. Nonostante un terzo set vinto in rimonta, quando la Sieco ha ripreso ad avere una buona fase muro/difesa/ricostruzione

Nel terzo set Lecce vuole chiudere la pratica e sul pronti-via trova subito un bel vantaggio. Questa volta sono bravi i ragazzi impavidi a ricucire lo strappo e a stringere le maglie della difesa. Nell’ultima parte del parziale Ortona trova anche la via del recupero che mantiene accese le speranze. Vaskelis e Ferrini però continuano a giocare benissimo e l’impresa è ardua. Cresce l’efficienza di Ortona nel fondamentale del muro e finalmente gioca ad armi pari con gli avversari. Cresce anche Bertoli che con il suo servizio impensierisce non poco gli avversari.

La Sieco appare grintosa nel quarto set. La tensione è alta e questo rende gli atleti abruzzesi più attenti e reattivi. Ortona conquista subito un piccolo margine di vantaggio. Le due squadre danno vita ad una serie di scambi lunghi ed intensi con un Bulfon che sembra essere entrato in partita. Il muro di Ortona si fa più efficace e quando non ferma completamente gli avversari, smorza le bordate della coppia Ferrini/Vaskelis. Cresce anche Bertoli e la rimonta comincia a sembrare più alla portata. Ma per festeggiare bisogna fare i conti con un avversario mai domo e proprio quando le cose sembrano andare per il verso giusto, i salentini tornano a macinare gioco facendo sentire il fiato sul collo ad Ortona. Ci prova la Sieco a mettere ulteriore distanza tra sé e l’avversaria ma non riesce a capitalizzare le ricostruzioni, anche perché i palloni sono di difficile gestione. Ci riesce invece Lecce che proprio quando sembrava fatta per la Sieco riduce pericolosamente uno strappo piuttosto ampio fino al 22-23.

Equilibratissimo anche l’avvio del Tie-Break. Ortona subito sul +2 con un formidabile Bertoli ma avversari bravissimi a recuperare. Equilibratissimo così come gli ultimi due set anche questo parziale. Ortona è finalmente in grado di giocare al massimo. Un eccezionale Ferrato trova il nono punto personale e le maglie tornano a stringersi rendendo la vita difficile ai padroni di casa. Lecce prova a sfondare al centro ma la Sieco risponde bene con un intramontabile e soprattutto incontenibile Leo Marshall.

PRIMO SET:

Coach Nunzio Lanci affronta la difficile gara di Lecce con il classico schieramento che vede Ferrato in cabina di regia e Bulfon opposto. Capitan Marshall e Bertoli sono gli schiacciatori di posto tre mentre al centro ci sono Fabi e Arienti. Libero Benedicenti.

Per il sestetto iniziale, i padroni di casa si affidano a Tulone in regia, al centro Fortes e Agrusti, Vaskelis opposto, i martelli Mazzone e Ferrini, Giaffreda libero.

Dopo il minuto di silenzio per commemorare le vittime del violento terremoto in Turchia, la prima palla spetta ai padroni di casa che vanno al servizio con Turone ma il primo punto è di Fabi. Batti e ribatti la Sieco si mangia il punto break e il punto è di Lecce 1-1. Fischiato un fallo al palleggiatore leccese 2-4. La pipe di Marshall si infrange sul muro 4-4. Ferrini riceve e schiaccia ma ferrato lo ferma con un buon muro 4-6. Bertoli trova una precisa palla piazzata 5-7. Muro di Bulfon 5-8 ma l’arbitro fischia invasione allo schiacciatore. Punto, comunque, ad Ortona: 5-9 e time out per la Libellula. Vasquez attacca forte e il muro non trattiene 6-9. Fuori il primo tempo di Fabi 9-8. Bertoli sbaglia il servizio 9-10. Sempre Vasquez con una diagonale stretta 11-10. Potente la diagonale di Marshall 13-13. Bulfon dalla seconda linea trova le mani del muro e la palla schizza fuori 13-14. Ferrato fermato dal muro a tre alzato da Ortona 15-16. Fortunato l’ace dei padroni di casa, il nastro ferma il servizio e la palla cade a piombo sul campo di Ortona 17-16. Fischiati quattro tocchi ad Ortona, ma Lanci chiede un controllo. Alla fine, l’azione va rigiocata, Lanci aveva ragione. Murato Bertoli 18-16. La diagonale di Marshall finisce nei tre metri 19-18. Fabi serve fuori, seppur di poco 20-18. Ferrato sbaglia completamente un palleggio per Bulfon e mette la palla direttamente fuori 21-18. Bulfon appoggia la palla sulle mani del muro 21-19. Errore al servizio per il N.1 Mazzone 22-20. Bertoli trova il mani-fuori 22-21. Marshall sbaglia il servizio 23-21. Ace di Vaskelis 24-21. Bulfon murato da Bulfon 25-21.

SECONDO SET

C’è Bertoli al servizio, la rigiocata di Marshall finisce fuori 1-0. Al secondo tentativo Marshall si riscatta e fa 1-1. Ancora Marshall che gioca a carambola con il muro 2-2. Muro di Ferrato 2-3. Arienti attacca direttamente una free-ball 3-4. Ancora Marshall ma stavolta il pipe 3-5. Bulfon murato 6-6. Ace di Ferrini 7-6. Fuori l’attacco di Bertoli 8-6. Nessuno tra gli impavidi interviene e la palla cade mollemente a terra 9-6. Vaskelis trova il muro e la palla schizza fuori 10-6. Pregevole pallonetto di Vaskelis che da posizione impossibile elude il muro 11-6. Bertoli trova il cambio palla 11-7. Dopo lunga azione è sempre Vaskelis 14-8. Fabi sbaglia il servizio 16-9. La palla è fuori ma Bertoli d’istinto alza le mani, la tocca e il punto va a Lecce 17-10. Primo tempo di Arienti 19-12. Ferrato sfiora la palla a muro 20-12. Ferrini 23-13. Ace per Bertoli 23-15. Ancora Vaskelis ed il primo punto finiscono in tasca all’Aurispa Lecce.

TERZO SET

Si parte con il primo punto per Marshall 0-1. Bulfon torna al punto con un mani-fuori 1-2. Ferrini schiaccia forte e Benedicenti non riesce a trattenere 3-2. Arienti fa invasione 4-2. Ancora invasione, stavolta di Marshall 5-2. Vaskelis ferma Marshall 6-2. Bertoli subisce il muro dell’8-5. Fuori il lungo linea di Vaskelis 8-7. Errore di Benedicenti che offre un ghiotto assist a Lecce 11-9. Fuori l’attacco al centro di Arienti 14-12. Errore anche per Bertoli che chiude troppo la sua diagonale che si spegne sulla rete 15-12. L’invasione stavolta è del Lecce 15-14. Arienti serve bene e Ferrato attacca la palla di ritorno 15-15. Mani fuori di Bertoli, Ortona è in vantaggio 15-16. Ferrini schiaccia fuori la sua parallela 15-17. Bulfon è attento a muro 17-20. Ancora un muro per Ortona, stavolta l’autore è Iorno 17-21. Ace per Bertoli 17-22. Marshall non riesce a fermare Vaskelis 18-22. Ancora l’opposto salentino 19-22. Errore al servizio anche per Lecce con Turone 19-23.  Il solito Vaskelis tira forte in diagonale 21-23. Bulfon trova il cambio palla che vale il set-point 21-24. Leonardo Ferrato trova un buon muro che permette alla Sieco di rimanere a galla 21-25.

QUARTO SET

Ortona deve continuare su questi binari, possibilmente facendo ancora meglio, dato che l’avversaria è in serata. Si parte con Bertoli ma il primo punto è per Lecce. Check richiesto sul punto di Marshall e alla fine, dopo un doppio controllo (chiamata di Lecce e contro Chiamata di Ortona) l’elettronica decide per dare il punto a Ortona perché se il muro non ha toccato la palla, la schiacciata di Marshall è dentro 1-3. Muro di Bulfon 1-4. Ricezione errata di Mazzone 1-5. Out l’attacco di Marshall 2-5. Potente il primo tempo di Arienti 2-6. Ferrato blocca Ferrini 3-8. Ace del mai domo Vaskelis 5-8. Bertoli picchia forte 6-10. Vaskelis attacca sulla linea di fondo campo 8-11. Iorno fa cambio palla 10-12. Potente l’attacco di Marshall, indifendibile per Mazzone 11-13. Fuori la Pipe di Mazzone 11-14. Vaskelis tira forte e il muro finisce fuori 12-14. Ottima la pipe di Bertoli 12-15. Fuori Vaskelis dai nove metri 13-16. Ottimo attacco di Bulfon 14-17. Ferrini grazia Bulfon toccando una palla che sarebbe finita fuori 16-19. Riesce una ricostruzione ad Ortona che grazie a Marshall trova il 16-20. Errore al servizio per Mazzone 17-21. Giocata di prima intenzione di Ferrato 18-22. Bertoli schiaccia forte ma viene murato 21-23. Marshall conquista il primo set point 22-24. Ancora Marshall attacca una pipe davvero scomoda e la Sieco trova il pareggio.

QUARTO SET – TIE BREAK

Si comincia con la palla tra le mani di Mazzone ma il primo punto è di Marshall. Poi tocca a Bertoli attaccare in Pipe 1-2. Ancora Bertoli, ancora in Pipe 1-3. Marshall fermato dal muro 2-3. Fuori l’attacco di Bulfon 3-3. Fuori l’attacco di Iorno che aveva intercettato un pallone di ritorno 4-4. Ancora un punto per Ferrato di prima intenzione 4-5. Muro di Ferrato 4-6. Ferrato con questo punto va in doppia cifra. Fortunato Vaskelis che riceve male ma la palla arriva a toccare uno spigolo del campo ortonese: 6-7. Marshall trova il tocco del muro di Mazzone che ammette. Si cambia il campo sul 5-8. Muro di Bulfon 5-10 ma poi l’elettronica trova un’invasione ed è quindi 6-9. Ci riprova Bulfon e stavolta è buonissima 6-10. Errore al servizio per Bertoli che da vero impavido forza la battuta: 7-10. Marshall infermabile 7-11. Primo tempo ottimo per Agrusti 8-11. Pallonetto spinto di Vaskelis 9-11. Fuori il muro di Vaskelis su Marshall 9-12. Bertoli toglie le castagne dal fuoco trovando una carambola con il muro di casa 11-14. Mazzone mani e fuori per il 12-14. È Iorno a chiudere la gara con un attacco preciso al centro 12-15.

Aurispa Libellula Lecce – Sieco Service Impavida Ortona 2-3 (25-21 / 25-16 / 21-25 / 22-25 / 12-15)

Sieco Service Impavida Ortona: Fabi 4, Vindice n.e., Bertoli 17, Benedicenti (L) pos. 55% perf 24%, Iorno 6, Marshall 24, Di Tullio n.e., Ceccoli n.e., Bulfon 19, Arienti 8, Ferrato 9, Pollicino n.e., Palmigiani n.e. Allenatore: Nunzio Lanci. Vice: Luca Di Pietro.

Aurispa Libellula Lecce: Mazzone 8, Morciano n.e., Ferrini 13, Tulone 2, Carachino, Davide Coppola, Vaskelis 35, Fortes 12, Giacomini, Pepe 1, Del Campo 6, Agrusti 7, Giaffreda pos: 81% – perf: 65%, Bello n.e. Allenatore: Peppe Bua. Vice: Luca Bramato

Durata Set: 28’ / 25’ / 29’ / 33’ / 21’

Durata Complessiva: 2h 16’

Muri Punto: Ortona 14 / Lecce 10

Aces: Ortona 2 / Lecce 5

Errori Servizio: Ortona 9 / Lecce 7

Ricezione: Ortona: Ortona Pos: 58% – Perf: 31% / Lecce Pos: 72% – Perf: 40%

Attacco: Ortona 50% / Lecce 45%

Arbitri: Palumbo Christian (Cosenza) e Colucci Marco (Matera)




ESORDIO NEI PLAY-OFF con vittoria

La Deco Metalferro Amicacci Abruzzo supera 72-57 la Self Group Millennium Padova nella gara di andata dei quarti di finale.

Giulianova, 12 febbraio 2023. Un margine importante da difendere nel ritorno in programma sabato prossimo in Veneto, che deciderà l’accesso alla semifinale scudetto, sulla base della differenza canestri.

La squadra di coach Di Giusto è determinata sin dalla palla a due, con un 8-0 immediato firmato Vigoda, Cavagnini e Barbibay. I padovani però reagiscono e riportano in equilibrio il match, trovando persino il sorpasso con i canestri di Raourahi e Scandolaro, prima dell’appoggio di Benvenuto che permette all’Amicacci di chiudere avanti il primo quarto (17-16).

Gli abruzzesi iniziano forte anche il secondo quarto sospinti dalle triple di Vigoda e guidati dalla regia di Barbibay, portandosi in doppia cifra di vantaggio. Gli ospiti provano ad invertire la rotta con Casagrande ma il finale di tempo è tutto a favore della Deco Metalferro, che anche grazie alle giocate di Cavagnini può andare all’intervallo sul +15 (43-28).

La ripresa vede ancora la squadra di casa comandare il gioco, con una grande difesa e trascinata in attacco dai canestri di Barbibay e Benvenuto, ampliando il proprio margine nel corso del terzo quarto (60-39).

Si entra nell’ultimo quarto con l’Amicacci in controllo che respinge i tentativi del Padova Millennium di ridurre lo svantaggio in chiave doppio confronto, affidandosi ancora ad un Gabriel Benvenuto in grande splvero, top scorer del match con 22 punti e 10/12 dal campo. Il finale ridà qualche speranza ai veneti in vista del ritorno, che recuperano qualche punto nei secondi finali con la tripla di Boughania e Gamri in contropiede (72-57).

Un successo convincente che arriva dopo la qualificazione alle finali di EuroCup 2 ottenuta a Bilbao nella finestra europea, a confermare la crescita dei ragazzi di coach Di Giusto, contro un avversario reduce da un’ottima regular season e nonostante l’assenza per infortunio di un giocatore importante come l’azzurro Stupenengo. Poche sorprese nelle altre sfide dei quarti di finale di Serie A con le nette vittorie in gara 1 delle favorite alla vigilia Santo Stefano, Dinamo Lab e Briantea Cantù.

Tabellino

Deco Metalferro Amicacci Abruzzo: Benvenuto 22 (5reb), Marchionni 3, Blasiotti, Messina, Minella, Cavagnini 18 (13reb), Vigoda 11 (5reb, 6ass), Baho 2, Ion, Barbibay 16 (10ass). All: Di Giusto.

Self Group Millennium Padova: Bargo 10, Foffano 5, Rado, Casagrande 9, Scantamburlo 2, Raourahi 10, Scandolaro 6, Boughania 11, Gamri 4, Leita Giovannini. All: Castellucci.

Serie A – Quarti di finale Play-off Scudetto

Gara di andata (11/02)

Farmacia Pellicanò Reggio Calabria – Santo Stefano Kos Group 72-93

Deco Metalferro Amicacci Abruzzo – Self Group Millennium Padova 72-57

Menarini Volpi Rosse Firenze – Dinamo Lab Banco di Sardegna 52-71

Special Bergamo Sport Montello – UnipolSai Briantea84 Cantù 37-64

Gara di ritorno (18/02)

Stefano D’Andreagiovanni




LA FUTURA VOLLEY TERAMO torna al successo

Liquidata la pratica Bio Gustiamo Cerignola 3-0. Tre punti importanti e prima vittoria per il neo-coach Luca Nanni

Teramo, 12 febbraio 2023. Torna al successo la LG UmbyRacing Futura Teramo superando 3-0 la Bio Gustiamo Cerignola dopo appena un’ora e 15 di gioco. Le biancorosse conquistano tre punti fondamentali, muovendo la classifica, dopo aver giocato una buona pallavolo davanti ad una squadra volenterosa che ha cercato in tutte le maniere, soprattutto nel secondo set, di sbarrare la strada alle teramane.

Per Luca Nanni, neo-coach biancorosso, si tratta del primo successo da quando ha preso possesso della panchina. Il primo set ha visto le ragazze di casa dominare sin dalle prime battute, 4-0, 10-3, 20-10, fino al 25-15. Nel secondo parziale Cerignola ha alzato l’asticella, complice un calo di tensione della Futura. Ne è uscito fuori un set equilibrato  con le pugliesi avanti sino al 14-17.

Poi il muro biancorosso e le battute precise hanno fatto la differenza: fino al 20-17. La squadra ospite, però, non ha mai mollato e così si è arrivati sul 24-24, quando la Futura ha premuto sull’acceleratore vincendo 26-24. Nell’ultimo set la compagine di Nanni ha condotto facilmente 20-12, 20-14, 21-14, fino al 25-20 finale. Per le biancorosse si tratta di una vittoria importante che permette soprattutto di recuperare le forze mentali per i prossimi impegni che saranno, sabato prossimo a Bisceglie contro la Star volley ed a Pescara il 4 di Marzo, inframezzate le due partite, dal turno di riposo per il ritiro del Chieti dal campionato.

LG UMBYRACING FUTURA TERAMO     3

Peroni, Ragnoli 12, Cipriani, Di Diego 4, Mattucci, La Brecciosa, Di Paolo 12, D’Egidio, Mazzagatti 10, Di Carlo 9, Di Sabatino, Ventura, Lestini 13. All. Nanni.

BIO GUSTIAMO CERIGNOLA                     0

Mancini, Sollaku, Fanizzi 8, Casa 9, Mansi 5, Fracchiolla 1, Viscito 12, Cellamare 5, Puro, Frate 2, Lupi All. Tauro

ARBITRI: Santinelli (Corridonia) e Valeri (Jesi).

PARZIALI: 25-15 (28 minuti); 26-24 (28 minuti), 25-20 (25 minuti).

Patrizio Visentin




RUGBY L’AQUILA al Fattori

Vittoria di misura contro lo Us Roma. Sugli spalti il ritorno del campione neroverde Rob Louw

L’Aquila, 12 febbraio 2023.  Affermazione di misura e sofferta della Rugby L’Aquila allo stadio Tommaso Fattori contro un solido Us Roma: i neroverdi vincono 13 a 10 nella partita di recupero, rispetto a quella rimandata per neve il 22 gennaio, valevole per il campionato di serie B, girone 4.

I neroverdi dell’head coach Massimo Di Marco, accorciano dunque la classifica, agganciando il Benevento al sesto posto, con 25 punti.

La partita, in uno stadio con circa 200 spettatori sugli spalti, comincia con un minuto di silenzio in ricordo di Lorenzo Di Fabio, il tredicenne aquilano morto improvvisamente per un problema di natura cardiaca.

In tribuna un tifoso d’eccezione, il campione sudafricano Robert James Louw, ex atleta dell’Aquila Rugby dal 1980 al 1985, in Abruzzo per sciare a Campo Felice assieme ai figli, accolto a braccia aperte dal presidente Mauro Scopano, amministratore dell’Aterno gas & power, e da tanti aquilani appassionati della palla ovale.

Rugby L’Aquila interpreta subito in chiave offensiva la partita, primo acuto di Lepidi che sfiora la segnatura con un calcio in avanti, neutralizzato a pochi metri dalla meta. Ma il risultato a sbloccarlo sono gli ospiti in una delle rare incursioni nella 22 metri neroverde, con un calcio piazzato, e punteggio che si sblocca sullo 0 a 3. Occasione per rimediare a stretto giro, con una touché ai cinque metri, e successiva percussione di Corazza che sfonda le difese romane, fermato a pochi centimetri dalla meta.  Segnatura rimandata solo di qualche minuto. Rimessa trovata da D’Antonio, touche sporca, ma percussione efficace, e Capocaccia schiaccia in meta con un balzo acrobatico, all’altezza della bandierina. Non trasforma D’Antonio, da posizione molto difficile. Risultato sul 5 a 3.

Perde l’occasione tornare in vantaggio la Us Roma, con un calcio piazzato che colpisce il palo esterno. Ma a prendere il pallino della partita sono gli ospiti, con i neroverdi che soffrono anche oltre il dovuto, riuscendo a chiudere in vantaggio la prima parte della gara.

Il secondo tempo inizia sotto i migliori auspici per i neroverdi, con un altro calcio piazzato di D’Antonio. Risultato sull8 a 3. Esce Lepidi ed entra Antonelli. I padroni di casa crescono. Percussione di abilità e prepotenza di Daniele, placcato, senza riuscire a dare seguito all’offensiva. Gli ospiti però nulla possono davanti ad un ottimo Di Marco che, servito da D’Antonio, vola in meta zigzagando e lasciando sul posto quattro avversari. Non trasforma D’Antonio, risultato comunque  messo in buona sicurezza, sul 13 a 3.  Rugby L’Aquila controlla bene la gara, ma a pochi minuti dal fischio finale subisce una meta, trasformata, che porta il risultato sul 13 a 10.

Questa l’attuale classifica: Rugby Roma Olimpic 43 punti, Cus Catania 36, Frascati Rugby Club 28, Polisportiva Paganica 27, Unione Rugby Capitolina 27, Us Rugby Benevento e Rugby L’Aquila 25, Us Roma Rugby 16, Messina Rugby 15, Arechi Rugby 1 punto.

Dopo la gara, nella clubhouse terzo tempo a cura de L’Arte della pizza, di Emanuele Corazza, e infine alle ore 16, tutti davanti allo schermo della clubhouse a tifare la nazionale italiana del rugby, impegnata a Twickenham contro l’Inghilterra, nel Sei nazioni.




L’ABRUZZO IN CENTRO ASIA per una Nuova Geografia Universale

Cooperazione e sviluppo turistico internazionale nella prossima missione Explora

Teramo , 12 febbraio 2023. Venerdì 17 febbraio 2023 alle ore 11.00 presso l’Aeroporto d’Abruzzo (Pescara) si svolgerà la conferenza stampa di presentazione della missione scientifica ed esplorativa ‘Tabyayabyum 2023’ (montagna sacra in Himalaya da cui prende nome la spedizione).

Gli obiettivi della missione sono: la ricerca scientifica sul DNA antico dei popoli e degli animali himalayani adattati all’ambiente ipossico; l’esplorazione dell’area oltre i 5.000 m per lo sviluppo turistico internazionale del ‘Percorso Bonatti, dal Gran Sasso all’Himalaya’.

La spedizione è organizzata dall’associazione Explora Nunaat International Odv in collaborazione con la Dreamers Destination Ltd di Kathmandu (Nepal) ed è la continuità dello storico evento del maggio 2019 che ha permesso il posizionamento della Bandiera della Regione Abruzzo in vetta all’Everest-Sagarmatha (8.848 m). La missione è supportata dalla Regione Abruzzo.

Interverranno in conferenza stampa: Vittorio Catone, Presidente SAGA Aeroporto d’Abruzzo; Davide Peluzzi, Presidente Explora Nunaat International e capo spedizione; Simona Cardinali, Consigliera della Regione Abruzzo; Daniele D’Amario, Assessore al Turismo della Regione Abruzzo; Vincenzo D’Incecco, Consigliere della Regione Abruzzo; Tommaso Navarra, Presidente del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Gli interventi saranno moderati dalla conduttrice Lidia Di Blasio.

La squadra Explora partirà il 30 marzo 2023 ed è composto da: Davide Peluzzi, Giorgio Marinelli, Phurba Tenjing Sherpa, Paolo Cocco, Massimiliano Tiriticco, Pthang Sherpa e portatori.

Durante la conferenza stampa verrà proiettato il video trailer del Network TV ‘Universal Geographic’ che riassume 30 anni di esplorazioni e collaborazioni universitarie nel mondo da parte dell’Explora. Nel video sarà possibile vedere alcuni momenti della salita sull’Everest.

Ispirato al geografo rivoluzionario Élisée Reclus e alla sua opera ‘Nuova Geografia Universale’, il portale web contribuirà alla comprensione della Terra e dei popoli del mondo grazie alle pubblicazioni di carattere scientifico e antropologico. Il portale web è consultabile su www.universalgeographic.it

RICERCA SCIENTIFICA

La missione scientifica prevede attività di indagine, ricerca e analisi di antropologia molecolare e archeogenetica in un’area inesplorata della Rolwaling Himal (Nepal): il massiccio della montagna sacra del Tabyayabyum. Verranno prelevati campioni di sedimenti ipotetici di resti animali e/o umani da cui verrà estratto il DNA, al fine di individuare ecologia e dinamiche delle popolazioni dell’area del Gaurishankar Everest.

La collaborazione dell’Explora con l’università di Bologna, Dipartimento BiGeA Alma Mater Studiorum, è iniziata nel 2008 con lo studio del popolo Inuit della Groenlandia ed è proseguita con i popoli del Centro Asia nelle successive missioni del 2011, 2013, 2015, 2017 e 2019.

Nel 2023 la collaborazione si amplia con il Laboratorio del DNA antico, Campus Ravenna della UniBO.

“Questo campionamento ha dato importanti risultati sull’interazione tra il genoma degli Sherpa e il loro microbioma, rivelando che la loro coevoluzione è alla base di tante patologie e di forme di adattamento all’ipossia” dichiara la Prof.ssa Donata Luiselli.

COOPERAZIONE E TURISMO INTERNAZIONALE

La decennale cooperazione internazionale tra l’Explora Nunaat International Odv e la Dreamers Destination Ltd ha già permesso in diverse occasioni di promuovere la Regione Abruzzo nel mondo: dal gemellaggio del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga con la Riserva Naturale del Gaurishankar, in Nepal; agli aiuti umanitari durante il terremoto 7.8 Richter del 2015; alla realizzazione nel 2017 e nel 2019 della prima via Ferrata d’Himalaya che ha messo in sicurezza i portatori al servizio di turisti, ricercatori e himalaisti; fino al posizionamento della bandiera della Regione Abruzzo in vetta all’Everest nel 2019.

L’esplorazione del massiccio Tabyayabyum, nel prossimo mese di aprile, consoliderà la cooperazione tra l’Abruzzo e il Nepal. L’interazione con le comunità locali e la documentazione video-fotografica delle valli glaciali, foreste pluviali, laghi e vette verticali del distretto del Buddismo Tantrico Himalayano svilupperanno nuove forme di turismo internazionale.

Il Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga donerà un telefono satellitare agli abitanti, trekkers e alpinisti nel villaggio di Na (4.200 m) per rafforzare il gemellaggio Abruzzo-Rolwaling e garantire sicurezza nelle telecomunicazioni lungo il Percorso Bonatti ‘dal Gran Sasso all’Himalaya’.




INAUGURATA LA MOSTRA fotografica sull’Agricoltura

Visitabile fino al 18 febbraio, allestita nel Loggiato Riccardo Cerulli e promossa dall’ Asp 2 Teramo

Giulianova, 12 febbraio 2023. Un bel pomeriggio all’insegna dell’arte, della promozione sociale, della collaborazione tra enti, quello vissuto ieri nel Loggiato Riccardo Cerulli, a Giulianova Alta, con l’inaugurazione della mostra fotografica sull’ Agricoltura, promossa dall’ Asp 2 provinciale e allestita in quegli spazi fino a sabato prossimo, 18 febbraio.

L’evento  è stato in effetti una preziosa occasione per dimostrare come da una piena e convinta comunità d’intenti possano nascere iniziative interessanti, originali, valide sotto molto punti di vista.

Alla cerimonia, sono intervenuti il Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Luigi D’Eramo, l’ assessore regionale Pietro Quaresimale, i consiglieri regionali Emiliano Di Matteo e Simona Cardinali, il Presidente della Provincia di Teramo Camillo D’Angelo, il sindaco di Giulianova e Vice Presidente provinciale Jwan Costantini, il sindaco di Atri Pierluigi Ferretti, il Presidente della Asp 2 Giulia Palestini, il professor Ezio Sciarra dell’Università D’Annunzio.

Con loro, il Maestro Giuseppe Tracanna dell’Officina dell’ Immagine, che ha messo a disposizione gli scatti degli allievi. Proprio loro, i ragazzi dietro l’obiettivo, sono stati i protagonisti di un evento che, realizzato in collaborazione con il Centro integrato per i Servizi alla Famiglia Domenico Ricciconti, ha voluto essere, per il tramite del soggetto scelto, l’Agricoltura, una testimonianza tangibile della straordinaria avventura intrapresa dall’ Asp 2 con l’esperienza della fattoria sociale Rurabilandia.

La presenza del Sottosegretario D’Eramo ha reso onore all’iniziativa e sottolineato implicitamente il valore del comparto agricolo, comparto che, come pochi altri, vive in una prospettiva di grande modernità, in virtù di una scommessa sempre più urgente su innovazione, ambiente e sviluppo sostenibile, ma conservando un cuore antico, quello della civiltà contadina, che appartiene, per storia e cultura, a tutte le comunità italiane.




UNA NUOVA UNIONE Europea

Per una nuova Europa

di Maurizio Cotta

12 febbraio 2023

Il discorso del presidente ucraino Zelenski di fronte al Parlamento europeo, e subito dopo la sua partecipazione al Consiglio Europeo, cioè l’incontro con le due istituzioni dell’Unione Europea che rappresentano la rappresentanza democratica diretta dell’intero popolo dell’Unione la prima e la rappresentanza degli stati membri la seconda, segna un momento di altissimo simbolismo politico non solo per l’Unione Europea ma anche per l’Europa più vasta che non è contenuta nei confini dell’UE e in particolare per l’Ucraina. Vedremo meglio nelle prossime settimane e mesi quali ricadute concrete avrà questo momento sulla terribile vicenda della guerra. E tuttavia nella vita politica non si deve mai trascurare l’importanza di eventi simbolici forti per la loro capacità di orientare e riorientare gli schemi mentali che poi guidano concretamente le azioni politiche.

Quale è questo simbolismo? Mi pare stia tutto nel dialogo che si propone con forza nel buio di una guerra terribile originata dall’aggressione di una grande potenza come la Russia nei confronti di uno stato più piccolo, collocato in quell’area grigia del continente che non aveva nessun forte ancoraggio politico e militare. E’ il dialogo tra uno stato europeo aggredito che non fa parte dell’Unione Europea, ma a questa si rivolge perché sente che in qualche modo non può non sentirsi parte di una Unione che non è solo un’unione economica, ma ancor prima un’unione di democrazie, di stati di diritto, di stati sociali, e che pur con tutti i suoi limiti rappresenta la più avanzata forma di organizzazione pacifica dello spazio europeo (o perlomeno di una parte molto grande di questo).

Per l’Ucraina è chiara la grande importanza di questa calorosa accoglienza da parte dell’Unione europea attraverso le sue più alte istituzioni (aggiungiamo per completare il quadro la recente visita della Commissione europea a Kiev). Conferma l’impegno dell’Unione e dei singoli stati membri alla continuazione dell’invio di aiuti militari e civili all’Ucraina per resistere all’invasione russa e ristabilire la sovranità e integrità del paese. Trasmette al Cremlino l’immagine plastica del consolidarsi dell’unità di intenti dell’UE che il leader russo sperava di incrinare.

Ma credo che non dobbiamo sottovalutare l’importanza di questo momento per l’Unione Europea stessa. Significa che l’Unione prende atto in maniera politicamente ufficiale e solenne delle sue responsabilità nei confronti dell’intero continente, anche di quelle parti che non sono nell’UE. Naturalmente non è che questo avvenga all’improvviso. Nei lunghi mesi della guerra l’Unione e si suoi stati membri hanno già più volte ribadito a parole e nei fatti concreti questa presa di responsabilità. Ma la solennità istituzionale di questa giornata dà un rilievo inedito a questa posizione.

Con la sua grande e pacifica espansione degli ultimi decenni, l’Unione europea ha acquistato una tale dimensione sul continente (e in realtà anche nel mondo) da non potersi più accontentare dello “sguardo verso l’interno”, cioè delle preoccupazioni certamente non banali che derivano dalla necessità di armonizzare 27 paesi e le loro politiche economiche e di bilancio (per non parlare di altre).

 È diventato chiaro che deve affiancargli lo “sguardo verso l’esterno”, che vuol dire prima di tutto mettere a fuoco il problema di un ordine pacifico da restaurare e costruire nel continente. Da questo punto di vista deve essere, in retrospettiva, pienamente rivalutata la positività dell’allargamento dell’Unione ai paesi dell’Europa centro-orientale (contrariamente ad una opinione diffusa presso molti che essa fosse prematura).  Pur assumendosi con quella scelta molti problemi di coordinamento interno, l’Unione europea ha contribuito a creare un’area di pacificazione in una parte importante di quella che era un’area grigia tra Ovest ed Est, aperta a molte possibili tensioni. Semmai c’è da rammaricarsi che non si siano con sufficiente attenzione e serietà considerati i problemi ben più complessi che si ponevano per il grande paese che restava fuori, cioè l’Ucraina.

Non è certo il momento di approfondire le questioni del passato anche se necessariamente nel pensare al futuro bisognerà tenere conto degli errori e omissioni preteriti.

Ora è il momento in cui la presa di coscienza da parte dei paesi dell’Unione Europea che, in un mondo in cui gli elementi di incertezza globali e regionali sono in chiaro aumento, il futuro del grande spazio economico e sociale unificato che è stato il grande risultato storico di decenni di lento e paziente lavoro non può essere garantito se l’Unione Europea non riesce a sviluppare una capacità di visione e azione che abbracci i temi della sicurezza e della pace. Questo vale oggi in maniera drammatica a Oriente con la guerra di aggressione russa ma anche verso Sud, il mediterraneo e l’Africa, che richiedono una nuova consapevolezza collettiva europea.

In questo momento storico nulla sembra di più appropriato nella sua icasticità che l’appello di Papa Francesco sulla scia dei precedenti pontefici: “Europa ritrova te stessa! Ritrova dunque i tuoi ideali cha hanno radici profonde. Sii te stessa!” (dal messaggio del 2020 per i 50 anni delle relazioni tra Santa Sede e Unione Europea).

Ciò significa ricordare che il cammino dell’integrazione europea è partito proprio da una visione politica che aveva al suo centro il problema della costruzione di un ordine di pace e sicurezza in Europa, inizialmente concentrato sul superamento dell’ostilità franco-tedesca, ma aperto ad un orizzonte più ampio. E se le contingenze storiche hanno poi reso più facile sviluppare gli aspetti economici e di unificazione dei mercati di questo progetto, la costruzione del sistema europeo non ha mai negato le valenze più ampie, le hanno semplicemente lasciate “dormire”. Oggi è giunto il momento di iniziare a completare, gradualmente ma con determinazione, la costruzione europea sul versante politico. Come spesso è successo nella storia dell’Unione Europea anche oggi è una grave crisi che da un lato evidenzia le serie insufficienze degli assetti esistenti, ma dall’altro lato sollecita e attiva le capacità potenziali dell’Unione e del suo sistema istituzionale di andare oltre lo status quo per far fronte alle nuove responsabilità.

Quali sono allora i temi da approfondire della sfida alla quale l’Unione europea ha cominciato a rispondere? Il primo tema è appunto l’assunzione convinta di una corresponsabilità nella costruzione di un ordine giusto e pacifico per l’Europa intera. Il che vuol dire anche ripensare priorità e assetti della stessa Unione Europea. Il secondo è il pieno riconoscimento che la precondizione per questo obiettivo è di contribuire con decisione a fermare e respingere il disegno di Putin di asservimento dell’Ucraina, con tutto quello che comporta in termini di aiuti civili e militari. Il terzo è quello di prepararsi a immaginare un ordine europeo nel quale anche la Russia del dopo Putin possa trovare uno spazio che rispetti i suoi giusti interessi. Un vasto programma certamente, ma questa guerra ci ha insegnato che il semplice cabotaggio non è più sufficiente. Sarà capace l’Unione Europea di affrontare questo cammino con la necessaria serietà e determinazione? Lo vedremo presto.

Maurizio Cotta

https://www.politicainsieme.com/una-nuova-unione-europea-per-una-nuova-europa-di-maurizio-cotta/




PREGARE PER LA VITA diventa reato

Prete arrestato in Gran Bretagna

di Patricia Gooding-Williams

Dopo Isabel Vaughan-Spruce, padre Sean Gough. Non si fermano gli arresti di attivisti pro-life che pregano vicino al centro per aborti della Robert Clinic a Birmingham. E, per rendere la situazione ancora peggiore, il Parlamento inglese sta per approvare una legge che criminalizza la preghiera per i non nati.

Il 7 febbraio padre Sean, un prete cattolico, è stato arrestato e imputato penalmente per «proteste e atti intimidatori verso gli utenti del servizio» in base a un Public Space Protection Order (PSPO: Ordine di Protezione dello Spazio Pubblico). In pratica, la polizia locale lo ha considerato colpevole per aver pregato, in silenzio, all’esterno di un centro per aborti a Kings Norton, durante l’orario di chiusura. Il Crown Prosecution Service (CPS: corrispondente al pubblico ministero, ndt) ha ritirato (per ora) le accuse contro padre Gough, ma ha chiarito che potrebbero essere ripresentate.

Il caso di padre Sean è analogo a quello di Isabel, la donna inglese arrestata a Birmingham lo scorso 6 dicembre per lo stesso crimine: pregare in silenzio nei pressi della Robert Clinic di Birmingham mentre era chiusa. Nel caso di Isabel Vaughan-Spruce, le accuse sono state inaspettatamente sospese il giorno prima dell’udienza in tribunale, il 1° febbraio. Il CPS ha concluso «che non c’era sufficiente evidenza per fornire un realistico quadro accusatorio». Tuttavia, è stata ammonita che le accuse potrebbero essere rinnovate in futuro qualora emergessero nuovi riscontri. Entrambi i casi rimangono aperti e irrisolti.

Isabel Vaughan-Spruce, però, non ha intenzione di lasciare la questione sospesa all’infinito. Ha dichiarato che ha intenzione di ottenere un verdetto chiaro in tribunale riguardo alle accuse contro di lei. Isabel mira a tutelare il proprio nome e proteggere altri attivisti pro-life che dovessero andare incontro a problemi analoghi in futuro. «Molti di noi hanno bisogno di una risposta sul fatto che sia ancora legale pregare in silenzio. Per questo perseguirò un verdetto riguardo alle mie accuse in tribunale», ha detto. «È vitale che io riceva chiarezza sul mio stato legale», ha affermato attraverso una dichiarazione rilasciata dai suoi avvocati dell’Alliance Defending Freedom (ADF) britannica.

La battaglia di Isabel si è fatta più difficile ora che il controverso Public Order Bill (POB: progetto di legge sull’Ordine Pubblico), che consentirebbe l’introduzione di zone cuscinetto intorno a tutte le cliniche abortiste di Inghilterra e Galles, sta per essere approvato alla Camera dei Comuni. La prima parte, sezione 10 del progetto di legge è incentrata specificamente sulle cliniche abortiste per impedire che alle donne siano proposte alternative, aiuto concreto o anche solo supporto morale e preghiera da parte degli attivisti pro-life.

L’aumento delle leggi volte a emarginare e silenziare i pro-life ha destato sconcerto in molti. Esistono già numerose leggi per tutelare la gente da comportamenti intimidatori. Oltre alla protezione prevista dall’Harassment Act del 1997, i consigli locali possono decidere di isolare per 150 metri uno specifico luogo per garantirne lo status PSPO se i residenti lamentano “comportamenti anti-sociali” nella loro zona. È quanto accaduto a Kings Norton a Birmingham, anche se le lamentele dei residenti contro gli attivisti all’esterno della clinica abortista non sono mai state circostanziate. Al contrario, l’organizzazione 40 Days for Life Birmingham mostra che sono i volontari pro-life ad essere colpiti fisicamente, a ricevere sputi, minacce e ingiurie dai residenti (non da chi fa ricorso al centro abortista), tanto che anche la polizia è stata coinvolta e in un caso un uomo ha dovuto compiere un atto di “giustizia riparativa”, cioè scrivere una lettera di scuse a un volontario pro-life per l’aggressione fisica.

Il Public Order Bill, attualmente in via di approvazione alla Camera dei Comuni, colpisce in modo particolarmente inquietante i diritti e le libertà fondamentali. Il progetto, recentemente rafforzato da un emendamento alla Camera dei Lord, mira a impedire le proteste e i “comportamenti anti-sociali” ma attacca palesemente anche la possibilità di offrire alternative all’aborto alle donne vulnerabili. Se il progetto di legge passerà così com’è, tutte le cliniche abortive diventeranno “zone cuscinetto”, escludendo indiscriminatamente i volontari pro-life nel raggio di 150 metri. Più specificamente, l’emendamento 45 del progetto di legge contiene una clausola che criminalizzerà chiunque agisca «con l’intento di, o sconsideratamente consegua l’effetto di influenzare la decisione di qualsiasi persona nell’accedere o facilitare la fornitura di servizi abortivi».

L’agghiacciante introduzione di un “reato d’opinione” nelle leggi penali britanniche offre alla polizia e agli ufficiali autorizzati ulteriori estesi poteri per reprimere comportamenti che causerebbero «fastidio, molestia, allarme o pericolo». Ma resta tutt’altro che chiaro quali siano gli specifici comportamenti che violerebbero la legge, offrendo così un significativo margine di interpretazione.

È particolarmente curioso che il progetto elenchi la preghiera sotto la voce “proteste”, come un’attività criminale se svolta in una zona cuscinetto. Ma come evidenziano i recenti casi di Isabel e padre Sean, ci sono carenze significative in una legge che non riesce a specificare quando la preghiera diventa un crimine. Da un lato, la polizia avrebbe potuto essere accusata di non attenersi alla legge se non avesse arrestato Isabel e padre Sean per aver pregato, ma d’altro canto il CPS nonostante gli sforzi alla fine ha sospeso le accuse per mancanza di prove.

Inoltre, coloro che sono stati condannati per violazione della legge, potrebbero andare in bancarotta e ritrovarsi la fedina penale macchiata. Secondo la Society for the Protection of Unborn Children, i trasgressori rischiano una multa illimitata. Se questo costituisce un miglioramento rispetto all’intento originario di infliggere alle persone fino a due anni di carcere, una multa illimitata per aver recitato un Padre Nostro per un bambino non ancora nato rappresenta una pena sproporzionata per un’attività “criminale” così modesta.

Il pericolo insito in questa legge è stato sollevato da Lord Jackson durante il dibattito alla Camera dei Lord. Riferendosi al caso di Vaughan-Spruce e di Adam Smith Connor, arrestato lo scorso novembre a Bournemouth e multato con cento sterline per aver pregato in ricordo di suo figlio abortito, ha detto che il loro arresto «ha sorpreso la gente, perché non pensavano che la preghiera silenziosa potesse diventare un crimine in questo Paese». Ha anche aggiunto che «questi casi evidenziano ulteriormente i pericoli per la libertà di espressione e di fede nelle zone cuscinetto. Dimostrano quanto rapidamente si possa giungere a considerare criminale una persona per il solo fatto che avesse determinati pensieri mentre era all’interno di una zona cuscinetto».




TERZO SOLD OUT per la stagione di prosa del Teatro Maria Caniglia

L’erba del vicino è sempre più verde” che andrà in scena questa sera sabato 11 febbraio fa registrare il tutto esaurito

Sulmona, 11 febbraio 2023. Quello di sabato 11 febbraio 2023 sarà il terzo sold out per la stagione di prosa 2022/23 del Teatro Maria Caniglia. Anche lo spettacolo che andrà in scena questa sera alle ore 21:00 “L’erba del vicino è sempre più verde” di e con Carlo Buccirosso ha fatto registrare il tutto esaurito e tornerà a restituirci nuovamente l’immagine di un teatro pieno in ogni ordine e grado e di posto.

Uno straordinario successo di gradimento e partecipazione, quello che sta riscuotendo la stagione di prosa promossa da Meta Aps e diretta da Patrizio Maria D’Artista, che continua a sorprendere e che fa bene alla Città e al suo teatro, un luogo sempre più familiare e caro ai sulmonesi, vissuto e apprezzato da tutta la sua comunità e dai molti spettatori provenienti da tutta la regione ed oltre.

Prossimo appuntamento in programma sarà “La Madre” di Florian Zeller con Lunetta Savino, una tra le più apprezzate attrici italiane, sabato 25 febbraio 2023 alle ore 21:00.

I biglietti per i successivi spettacoli della stagione sono in vendita presso il Centro di Informazioni Turistiche – IAT Sulmona – Palazzo della SS. Annunziata in Corso Ovidio e sulla piattaforma online Oooh.events, con le seguenti tariffe: Platea e palchi di I e II Ordine € 28 (ridotto € 25), Palchi di III ordine e Anfiteatro € 23 (ridotto € 20), Palchi IV ordine e Loggione € 15 (ridotto € 12). Per gli studenti è stata invece pensata una tariffa unica di €10,00 a prescindere dall’ordine di posto scelto. Il giorno dello spettacolo i biglietti sono disponibili all’acquisto sia online che presso il Botteghino del Teatro.

Per informazioni contattare il numero 329.9339837, collegarsi alle pagine social Facebook, Instagram, Twitter del Teatro Maria Caniglia o al sito www.teatromariacaniglia.com, oppure scrivere una mail all’indirizzo info@teatromariacaniglia.com




IMPIANTO FOTOVOLTAICO OFFSHORE. Un danno per Ortona

Un’opera in contrasto con l’economia della città. La maggioranza rifiuta confronto e dialogo

Ortona, 11 febbraio 2023. Un impianto fotovoltaico a due chilometri e mezzo dalla costa, che distruggerà la piccola pesca ed il turismo, oltre che la nautica diportistica e la qualità della vita in genere, privandoci della bella vista nella zona zona nord di Ortona: è questo che vuole la maggioranza che  sostiene Castiglione. Senza confronto e senza dialogo alcuno con la minoranza, pur di fronte ad una realizzazione che impatterà con forza sul futuro della nostra città per i prossimi 40 anni.

“Nonostante le contraddizioni evidenti tra il sindaco e alcuni consiglieri di maggioranza, al momento del voto tutti si sono ricompattati nel tutelare l’incomprensibile atteggiamento di Castiglione. Prima ancora nel votare un emendamento che, stravolgendo le nostre osservazioni, tendeva solo a trascinare la minoranza nella condivisione delle loro gravi responsabilità, prontamente rigettato da questa parte dei banchi”, afferma Angelo Di Nardo, capogruppo del centrodestra del Consiglio comunale. Una posizione condivisa con i consiglieri di “Solo Ortona nella Testa”: insieme tutti i rappresentanti della minoranza hanno presentato un pacchetto di osservazioni che mette in evidenza i rischi che accompagnano la realizzazione di un impianto fotovoltaico galleggiante offshore a poche bracciate dalla costa ortonese, ricca di un’economia fondata sul turismo, soprattutto quello ambientale, e sulla pesca, voci maggiormente aggredite ma non le uniche.

“Innanzitutto, l’emendamento è un assist all’azienda proponente il mega impianto, poiché mette dubbi sui rischi da noi esposti, quando questi invece sono certi, in quanto è negli atti la sua estrema visibilità anche a molti chilometri di distanza, come anche è certa l’interdizione alla pesca ed alla navigazione in un’area impressionante a cui aggiungere almeno altri 500 metri perimetrali. Allora,  perché modificare la delibera inserendo frasi dubitative se non per dire di essere favorevoli? La verità è che i consiglieri di maggioranza da un lato non vogliono lavorare e dall’altro temono che la discussione in Commissione avrebbe fatto emergere le loro lacune mascherate dalla necessità di studiare meglio le carte, come se queste criticità non siano già esplicite – afferma Ilario Cocciola, capogruppo di “Solo Ortona nella Testa” -. Avevamo proposto un rinvio in commissione per fare una proposta unitaria ma si sono impauriti della loro approssimazione alla questione”. Le certezze, anche scientifiche, messe in evidenza dall’opposizione sono state sostituite, nel documento finale, da mere ipotesi, che in qualche modo tendono ad alleggerire quello che sarà l’impatto di una struttura di enormi dimensioni, circa dieci chilometri quadrati, piazzata a poca distanza dalla spiaggia più importante e più estesa di Ortona, con un’autorizzazione efficace per quarant’anni.

“I cittadini e gli operatori economici  – concludono i consiglieri di minoranza – devono essere coscienti di quali sono le posizioni reali delle persone che hanno scelto per rappresentarli: questa maggioranza è favorevole ad un impianto di cui non valuta né i profili di pericolosità, né l’incidenza su aree sia direttamente interessate ed indirettamente come quella dei Ripari di Giobbe, di particolare interesse naturalistico. Contro tutto questo noi abbiamo, responsabilmente, votato contro per non essere complici delle loro scelte contro Ortona. Siamo di fronte ad un film già visto con il silenzio attuato sul cavidotto elettrico delle pale eoliche del Vastese che approderà a Postilli, silenzio ed inattivismo sulle antenne a Ripari di Giobbe e si teme anche all’Acquabella ed ora vorrebbero fare credere di voler studiare le carte? Noi non ci fidiamo di loro!”




SI PROCEDE per gli impianti sportivi

Pubblicate le manifestazioni di interesse, per cambiare volto alla città e dare servizi e opere

Chieti, 11 febbraio Buone notizie per i progetti destinati alla riqualificazione ed efficientamento di due impianti sportivi, il palazzetto di Colle dell’Ara e il campo da baseball adiacente allo stadio Angelini: 355.785,05 e 635.500 euro a disposizione per i lavori per la “Realizzazione di nuovi impianti sportivi di cittadelle dello sport e impianti polivalenti indoor da parte dei capoluoghi di regione e di provincia (Cluster 1) e di  “Efficientamento energetico e manutenzione straordinaria impianto sportivo Colle dell’Ara (Cluster 2)”. Le manifestazioni di interesse per entrambi gli interventi sono state pubblicate sulla piattaforma Tutto gare del Comune e ci sarà tempo fino al 20 febbraio per individuare i soggetti interessati a presentare le istanze per poi arrivare alla procedura negoziata su invito che precede la realizzazione. Entrambi gli interventi sono finanziati a valere sul FONDO PNRR – Missione 5 Componente C.2.3 Investimento 3.1 “Sport e Inclusione sociale”, con convenzione siglata il 26 ottobre scorso.

“Si procede come richiede il PNRR – così il sindaco e gli assessori a Lavori Pubblici e Sport Stefano Rispoli e Manuel Pantalone – potremo così di recuperare altre due strutture che aspettano da tempo una riqualificazione, ampliando ulteriormente l’offerta di spazi per la città e per il territorio. In questi due anni abbiamo ragionato in tal senso per recuperare tutto il patrimonio comunale possibile, intercettando fondi e possibilità per procedere. Il PNRR ci ha dato una grossa mano e i suoi tempi, sebbene costringano la nostra struttura a procedere serratamente, ci auguriamo assicureranno alla città nuovi spazi completamente rinnovati, lasciati all’abbandono per anni. Il nostro fine è questo e proseguiamo spediti in tal senso, rinunciando alle polemiche che non aiutano il Comune a crescere e non danno alla città la possibilità di avere nuovi servizi e nuove strutture a disposizione, come accadrà, invece, a breve.

Il primo intervento in programma prevede la realizzazione di un nuovo impianto sportivo polivalente all’aperto, nella zona vicina allo stadio Angelini, quella del campo da baseball della scuola media Antonelli, in un’area di proprietà comunale, già destinata ad attrezzature sportive. L’intervento prevede la realizzazione di un nuovo impianto polivalente outdoor con uno skatepark, un campo polivalente, una palazzina servizi e un’area verde attrezzata all’aperto, il tutto realizzato nel rispetto della sostenibilità ambientale. Così restituiremo dignità anche agli spazi del campo da softball che da troppo tempo aspettano una riqualificazione

L’altro intervento, invece, riguarda il palazzetto dello sport di Colle dell’Ara e si procederà all’efficientamento energetico della struttura con l’installazione di un impianto fotovoltaico con batterie di accumulo e sistema di controllo Bms, per ridurre i consumi di oltre il 20%.

Si tratta di impianti fermi o in attesa di interventi da anni, chi punta il dito e cerca un impaccio per fermare una riqualificazione che andrà avanti, come testimoniano i passi che condividiamo con la città, dimostra con chiarezza perché si interviene solo ora. La nostra volontà è quella di dare alla città servizi e opere che merita”.




FOSSACESIA ALLA BORSA INTERNAZIONALE del turismo di Milano

Fossacesia sarà presente alla Bit,  Borsa Internazionale del Turismo, che si tiene a Milano Fiera dal 12 al 14 febbraio. Un’importante occasione per promuovere Fossacesia, in vista della Grande Partenza del Giro d’Italia e per l’avvio della nuova stagione estiva. Il Sindaco Enrico Di Giuseppantonio sarà nel capoluogo lombardo per partecipare alle varie iniziative della rassegna internazionale del turismo, raccogliendo così l’invito della Regione Abruzzo, della Camera di Commercio di Chieti/ Pescara, del Gal Costa dei Trabocchi, del Flag Costa dei Trabocchi, della Dmc Costa dei Trabocchi e delle associazioni degli operatori del settore.

“L’avvio dell’edizione 106 della Corsa Rosa, con la Grande Partenza dal Lungomare di Fossacesia Marina è da considerarsi come un momento di svolta per il turismo della nostra città – sottolinea il sindaco Di Giuseppantonio – È essenziale quindi essere presente nei tavoli che contano, vuoi per cogliere tutte le opportunità che possono poi essere riproposte nel nostro territorio, vuoi anche per allacciare contatti e creare le condizioni per accrescere la già considerevole presenza di turisti a Fossacesia”.




VERSO L’APPROVAZIONE DEL PIANO per il Parco

Un grande lavoro di concertazione per uno strumento fondamentale per la conservazione e la gestione sostenibile

Pescasseroli, 11 febbraio 2023. Secondo la Legge Quadro sulle Aree Protette (Legge 6-12-1991 n. 394), il Piano per il Parco è lo strumento che ogni Ente Parco deve avere per gestire il proprio territorio, al fine di garantire la conservazione e promuovere la valorizzazione del patrimonio naturale e culturale, in forma coordinata con tutti i portatori di interesse.

Costruire tale Piano richiede grande sforzo e impegno perché deve coniugare gli aspetti di conservazione degli habitat, delle specie animali e vegetali e dei servizi ecosistemici con i fattori culturali, economici e sociali delle comunità locali che vivono all’interno dell’area protetta. Decisamente un compito complesso!

Nel 2010 il Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise adottò il piano avviando l’iter previsto dalla legge 394/91, che però si arenò dopo qualche tempo per problemi amministrativi con le Regioni interessate. Le stesse Regioni, nel 2020, a seguito di un accordo promosso dalla Regione Abruzzo, quale ente capofila, hanno consentito di riavviare l’iter, che nel giro di due anni, ha visto importanti passi avanti con l’approvazione della VINCA prima e della VAS dopo.  Il Piano è stato pubblicato ad agosto 2022, per consentire a tutti i soggetti interessati, Comuni, Regioni, associazioni, semplici cittadini, di presentare osservazioni motivate, al fine di chiedere modifiche e/o integrazioni alla versione iniziale, così come prevede la norma.

Al fine di illustrare i principali aspetti del Piano,  il Parco aveva organizzato, ad ottobre 2022, un incontro con la Comunità del Parco chiedendo espressamente ai Sindaci di coinvolgere le comunità, organizzando incontri al fine di renderle partecipi di un documento strategico per la conservazione e lo sviluppo di un territorio unico. L’invito è stato raccolto da alcuni Comuni che hanno promosso incontri pubblici tra il Parco e le comunità.  Gli appuntamenti hanno restituito spunti interessanti, ma soprattutto è stato possibile illustrare compiutamente le finalità del Piano così da renderlo più chiaro e condiviso.

A seguito della pubblicazione del Piano e degli incontri sono arrivate in totale n. 54 note da parte di privati cittadini, Comuni del Parco, Comuni fuori Parco, ONG, associazioni di varia natura, comitati di cittadini, uffici e servizi del Parco.  La Commissione interna al Parco, appositamente costituita, ha valutato tutte le osservazioni pervenute in maniera attenta e puntuale. Al termine dei lavori ha prodotto una relazione finale, alla quale è allegata una scheda con tutte le singole osservazioni, trattate con specifico singolo parere, e per ognuna delle quali è indicata l’accettazione o meno dell’osservazione presentata. La relazione finale della Commissione, con l’allegato, è stata trasmessa ai componenti del Consiglio Direttivo e della Comunità del Parco.

Accettate molte delle osservazioni presentate, particolarmente significativo l’approccio costruttivo di alcuni Comuni, che oltre a tutelare gli interessi delle proprie comunità si sono correttamente fatti carico anche degli interessi sovraordinati finalizzati ad assicurare la tutela di ambienti particolarmente delicati per la conservazione di habitat e specie minacciate, nonché per i siti delle faggete vetuste.

Giovedì 9 febbraio 2023, la Comunità del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise ha preso atto del lavoro svolto dalla Commissione per l’esame delle osservazioni al Piano per il Parco. Mentre venerdì 10 febbraio 2023, il Consiglio Direttivo del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, con apposita delibera ha recepito la relazione della Commissione in merito alle osservazioni.

Il Piano per il Parco a questo punto verrà trasmesso alle tre Regioni interessate per l’approvazione definitiva, che dovrà ovviamente avvenire d’intesa con i Comuni e col Parco. A seguire si darà avvio all’iter per l’approvazione del Regolamento del Parco.

“Il Piano per il Parco – ha dichiarato il Presidente Cannata – è uno strumento indispensabile per la gestione di un’area protetta che da 100 anni si occupa di proteggere la biodiversità e di promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio. Mi preme ringraziare tutti i dirigenti e i funzionari delle Regioni che hanno fattivamente contribuito alle varie fasi fin qui condotte, così come desidero ringraziare il personale del Parco e la società incaricata di collaborare alla redazione di molti documenti per il grande e qualificato lavoro svolto. Auspico che da parte delle Regioni interessate venga posta la giusta attenzione alla conclusione di un processo amministrativo che rappresenta una tappa qualificante, e non più rinviabile, per la migliore gestione di un territorio unico, patrimonio di tutti”.