IL POTERE E L’ARROGANZA

6 febbraio 2023

Molti nemici, molto onore, si diceva una volta. Abbiamo visto com’è andata a finire. I nemici non ci sono mancati. È l’onore ad essere venuto meno. Eppure, si tratta di uno schema che ha fatto scuola e resiste. È scarno, semplice, elementare ed efficace. In un certo senso, portato ad oggi, è la sublimazione del populismo.

Il nemico spiega tutto e compatta il fronte dall’altra parte. Funge da cane pastore che tiene allineato il gregge. Non serve andare per il sottile, sono superflue analisi ed ipotesi, spiegazioni o ragionamenti. Tutto è di palmare ed immediata evidenza. Senonché, se qualcuno pensa che si possa governare un paese moderno ed avanzato, com’è pur sempre il nostro, spingendolo a dividersi in due fazioni contrapposte, c’è seriamente da preoccuparsi.

Il vasto consenso elettorale che ha portato Giorgia Meloni a Palazzo Chigi dovrebbe garantire al Governo autorevolezza e quella postura composta che , invece, gli manca. Al contrario – a parte le topiche, i dietrofront e le inversioni di rotta – assistiamo al manifestarsi, nella sostanza e nella forma, di atteggiamenti a dir poco autoritari. E la distanza che corre tra autorevolezza ed autoritarismo è la stessa che passa tra forza e debolezza, tra disponibilità serena al confronto ed arroganza.

Stiamo a vedere, in fondo ancora fiduciosi, ma, di questo passo, c’è il rischio che la destra, inebriata di potere, vada addirittura oltre quella contrapposizione che soffriamo da decenni ad opera di un sistema politico maggioritario e bipolare. Infatti, al di là della delegittimazione dell’avversario, assistiamo – addirittura nelle aule parlamentari – alla sua gratuita denigrazione. Il che significa passare dal piano della politica al piano del giudizio morale e questo senza che si evinca da quale fonte – sicuramente non dal consenso elettorale – la destra immagini di trarre legittimazione a compiere tale passo. Sicuramente non dalla storia, non dalla sua storia, non da quella storia di cui conserva la memoria e l’ispirazione nello stesso simbolo del partito. Denigrare – di fatto e perfino concedendo la buona fede – significa scivolare nella violenza. E quest’ ultima è un tutt’uno che si tiene da cima a fondo.

Non vogliamo esagerare, ma è pur necessario tener presente – l’esperienza lo dimostra – come spesso la violenza faccia capolino tra le parole e magari la si attribuisce ad un tratto umorale piuttosto acceso, al brutto carattere.

Per contro, via via si fa strada e può giungere fino a manifestazioni estreme. Passando, per osmosi, da un livello all’altro, quasi insensibilmente. Basta, del resto, la prossimità della scadenza elettorale in Lombardia e Lazio per giustificare il clima che si sta creando nel Paese?

Tra una settimana ci lamenteremo ancora di dover registrare, come primo partito, quello degli astenuti? Peraltro, non dovrebbero esserci nella maggioranza che regge il governo anche forze che si definiscono liberali e moderate, cui spetterebbe un ruolo di prudente consiglio, piuttosto che un supino allineamento alle grida del maggior partito?

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GIORNO DEL RICORDO 10 febbraio

Franco Giuseppe Gobbato pubblica “Borovnica e altri campi di Tito” – con liste inedite dei prigionieri. Anche molti abruzzesi furono internati in quei lager.A Giulianova viene ricordato Armando Volpe

Giulianova, 6 febbraio 2023. Nel nuovo lavoro del ricercatore storico di Vittorio Veneto, Franco Giuseppe Gobbato, dal titolo “Borovnica e altri campi di Tito” (edizioni Ritter di Milano, pag. 335) vengono citati numerosi internati abruzzesi catturati dall’Esercito Popolare di Liberazione della Jugoslavia durante le ultime fasi della Seconda Guerra Mondiale e le note vicende del confine orientale nell’immediato dopoguerra. Tra questi segnaliamo i caduti: Armandino Alfino di Rocca San Giovanni, Angelo Ippolito di Pescara, Armando Volpe di Castel di Sangro e Corradino Liberatore di Castel Messer Marino.

L’autore è riuscito a ricostruire, con diversi diari e fonti dei prigionieri, con i dati scientifici forniti da Istituti sloveni, con i documenti attinti dai vari Archivi, con testimonianze di provenienza alleata, della Croce Rossa Internazionale e dell’ospedale Militare di Udine, i momenti tragici della vita dei prigionieri del Campo di Concentramento di Borovnica (Slovenia) noto anche come l’“inferno dei morti viventi”. Non sono stati tralasciati neanche i numerosi campi di transito e stanziali che furono aperti in altri luoghi della ex Jugoslavia ove furono presenti italiani. Una “storia” da scoprire, ora arricchita con nuovi documenti importanti e unici a distanza di 15 anni dalla prima pubblicazione, con fotografie, cartine e le liste, inedite e date per distrutte dall’OZNA, dei prigionieri di Borovnica. Una “storia” che tenta di restituire dignità alla memoria di uomini che soffrirono e morirono e che ancora attendono il ricordo ed un fiore ai bordi delle fosse comuni in cui furono gettati.

Anche a Giulianova, sulla lapide posta all’interno del Cimitero monumentale, viene citato un caduto nel campo di concentramento di Borovnica: Armando Volpe, nato a Castel di Sangro il 28 novembre 1919 dal ferroviere Ferdinando e Maria Paolini, trasferito con l’intera famiglia a Fiume (Via Colle del Forno, 5 e successivamente in Via Salita Calvario) insieme ai fratelli: Bruno, Giulio, Gino, Leo ed Elisa. Il 22 luglio 1945, alle ore 9, moriva all’interno del lager. L’intera famiglia, dopo l’esodo Giuliano-Dalmata, fu accolta come profughi a Giulianova. Successivamente all’apposizione della lapide, da parte dell’Associazione Combattenti e Reduci, chiesero di ricordare il loro congiunto nella lapide dei caduti della Seconda Guerra Mondiale. Lo storico De Berardinis sta cercando di rintracciare i discendenti di Armando Volpe per il conferimento della Medaglia d’onore ai congiunti degli infoibati.

Molti invece furono gli abruzzesi che si salvarono e tornarono tra l’estate del 1945 e gli inizi del 1946, si segnalano: Guerrino D’Amico e Alfio Ramallo di Pescara; Ermindo D’Annunzio, Arminio D’Aristole, Francesco Ranalli, Guido Ritelli, Domenico Rittoli, Mario Tacconelli, Dino Carducci, Domenico Di Tommaso, Fedele Roddi di Chieti; Francesco Derandi, Gino Rossini di Carpineto della Nora; Fernando Di Tommaso di Cepagatti; Mario Di Valentino di Montorio al Vomano; Raffalele Fantazzi, Florindo Tullio di Balsorano; Donato Genelli di Cugnoli; Dino Mancini e Fido Nardone di Ortona; Guerino Montini, Tito Valentini di Teramo; Ermenegildo Narre di Torricella Sicura; Nicola Colangelo di Pollutri; Antonio Crognale, Giuseppe Crognale, Tommaso Di Donato di Castel Frentano; Giuseppe Petrella di Castiglione Messer Marino; Nicola Lucci di Liscia; Vincenzo Popolare, Eduardo Tritapepe di Lanciano; Fedele Rossi di Monteodorisio;

Franco Giuseppe Gobbato (Vittorio Veneto, 1964), ricercatore storico e scrittore. Nel gennaio 2009 è stato uno degli otto ricercatori del Dipartimento misto (italiani, sloveni e croati) istituito dal Centro Studi e Ricerche Storiche “Silentes Loquimur” di Pordenone, per indagare sui fatti tragici avvenuti alla fine della Seconda guerra mondiale sul confine orientale. Dal 2011 è socio del Circolo Vittoriese di Ricerche Storiche, per il quale ha tenuto diverse conferenze su ricerche storiche effettuate. È socio fondatore dell’Associazione Culturale “Luce nella Storia”. Nel 2017 è nominato, dal Comune di Vittorio Veneto, referente del Memoriale dei Cavalieri di Vittorio Veneto presso il Museo della Battaglia di Vittorio Veneto quale ideatore dello stesso. Ha al suo attivo una ventina di pubblicazioni ed ha curato la parte storica di diverse mostre fotografiche tenute nel vittoriese.

Giovanni PECO (Monza, 1962). Da oltre vent’anni si occupa di ricerche storiche sul confine orientale e del periodo 1943-1945. Ha collaborato con l’autore Pierangelo Pavesi al libro “Le vittime dimenticate”. È socio dell’Associazione Culturale “Luce nella Storia”.




BRUNO MONTEFALCONE PREMIATO al Pasolini e al Montale

Il poeta e scrittore Bruno Montefalcone ha ottenuto due riconoscimenti, al Premio Internazionale di Poesia e Prosa “P. P. Pasolini” e al 29° Premio Internazionale di Poesia “Ossi di seppia” 2023.

Lanciano, 6 febbraio 2023. Dopo aver ricevuto l’onorificenza da parte del Comunale di Lanciano a dicembre 2022, il poeta e scrittore Bruno Montefalcone di Lanciano ha ottenuto ben due premi per la poesia. È stato premiato con il componimento poetico inedito sul delicato tema della situazione attuale in Birmania dal titolo “In Myanmar la speranza è un sogno ancora vivo”, sabato 28 gennaio scorso al Premio Internazionale di Poesia e Prosa “Pier Paolo Pasolini” nell’ambito del Pasolini Festival di Ciampino, svoltosi da giugno 2022 a gennaio 2023; e poi ha ottenuto il Premio Speciale della Giuria al 29° Premio Internazionale di Poesia “Ossi di seppia” 2023 con la particolare ed originale poesia inedita “A passo di tartaruga”.

Il suddetto Premio ligure ha avuto quest’anno un record di ben 2.122 partecipanti in gara, di cui 216 gli autori stranieri.

L’Autore lancianese è stato premiato presso la Sala Consiliare Pietro Nenni Comune di Ciampino, con una medaglia dalla Sindaca Emanuela Colella, che si è complimentata con l’Autore frentano e prima ancora per l’iniziativa di grande spessore culturale e artistico, e dalla Presidente del Premio Eleonora Persico, che ha espresso sinceri apprezzamenti sul componimento di Montefalcone.

Il Premio è stato promosso dalla Pro Loco di Ciampino, dal Comune di Ciampino e patrocinato dalla Regione Lazio. Il progetto culturale è stato svolto per favorire la promozione dell’arte dello scrittore, poeta e regista Pier Paolo Pasolini, nato il 5 marzo 1922, che ha lasciato la sua impronta anche a Ciampino valorizzandone la Città, luogo in cui ha insegnato. L’evento è stato inserito tra le numerose iniziative per i 100 anni dalla nascita dell’intellettuale Pasolini che sicuramente ha saputo anticipare i cambiamenti sociali e rendere attuale il suo pensiero.

La giuria del Premio, presieduta da Natale Sciara, è stata costituita da Filomena Canzano, Gino Giuliano, la scrittrice Lina Furfaro, lo scrittore Paolo Di Paolo, la presidente della Pro Loco di Ciampino Eleonora Persico e gli altri qualificati giurati.

Bruno Montefalcone ha ottenuto di recente anche un secondo importante riconoscimento: il Premio Speciale della Giuria al XXIX Premio Internazionale di Poesia Ossi di seppia 2023, ideato da Lamberto Garzia, indetto dal Comune di Taggia in provincia di Imperia, e presieduto dal Presidente del Premio, Chiara Cerri Consigliere cultura comunale.

L’iniziativa celebra la nota raccolta di poesie, tra le più significative del ‘900, del Poeta Eugenio Montale, alla quale è dedicata. Il suddetto Premio di poesia è considerato tra i più prestigiosi in ambito della Poesia Inedita in Italia, motivo questo di grande orgoglio per Bruno Montefalcone, anche in virtù del fatto di essere stato selezionato tra migliaia di partecipanti al Concorso. La cerimonia di premiazione avverrà il 18 febbraio prossimo a Taggia, in provincia di Imperia. La poesia dell’Autore lancianese sarà anche presente nell’Antologia della XXIX Edizione del Premio, insieme alle altre premiate e vincitrici.

Bruno Montefalcone ha ottenuto numerosi e prestigiosi Premi e Riconoscimenti Letterari: Finalista/Premiato al XXXVIII Premio Firenze 2021 con la poesia Il cammino della luce. L’Autore è stato premiato a dicembre 2021 dal Presidente On. Marco Cellai allo storico Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio a Firenze; 1° Premio Speciale Poesia: Oscar Europeo d’Arte e Letteratura – I Grandi maestri contemporanei 2012 con la poesia Continuare a vivere, premiata dal Prof. Franco Pedrinzani, Presidente Onorario – Associazione San Domenichino – e dal Prof. Manrico Testi, Critico Letterario; 1° Premio al Concorso Nazionale d’Arte e Letteratura 2012 – Colori del Lago di Bolsena con la poesia “Il cuore di carta”; 2° premio alla IV Rassegna D’Arte e Letteratura di Viareggio; premiato alla XV Edizione del Premio Città di Empoli con la poesia “Sui binari della povertà”; premiato alla XX Edizione del Concorso Internazionale di Poesia e Narrativa Massimiliano Kolbe con la poesia “16670” a Savigliano, in Piemonte; 1° Premio Speciale Poesia alla XXVII Ed. del Premio Omaggio al Carnevale di Viareggio 2013; Premio Speciale alla XIV Ed. del Concorso Internazionale di Poesia e Narrativa “Nicola Mirto” 2013, in Sicilia, con la poesia “Saluto, padre, il tuo cuore”; 3° posto al Concorso d’Arte e Letteratura “Omaggio a Giacomo Puccini” con il libro Sotto gli occhi del cielo, a Torre del Lago Puccini nel 2013; premiato alla XVI Ed. del “Domenico Rea” nella Sezione C – Poesia Religiosa –, in Toscana nel 2014; Menzione d’Onore al Concorso Nazionale di Poesia per la Shoah 2021/’22, a Soriano Calabro con la poesia “Tutti meritano la vita”; Menzione di Merito al Premio Internazionale Léopold Sédar Senghor 2021/’22, a Roma con la poesia “I volti dell’esistenza umana”; Menzione d’Onore al Premio Internazionale Città di Viterbo – Tuscia Libris 2022 con la poesia “Vivere anche quando il cuore lacrima”; Premio Speciale Targa Città di Chieti al Premio Letterario Nazionale Città di Ascoli Piceno 2022 con la poesia “Un percorso”.

All’Autore è stato assegnato il Premio ad Ascoli Piceno dalla poetessa e scrittrice Rosanna di Iorio, Presidente del Premio Letterario Nazionale Città di Chieti; Riconoscimento di Merito al Premio Letterario Nazionale Costa Edizioni 2022, con la poesia inedita dal titolo “La sua casa di cartone”, evento svoltosi al Teatro Cordova di Pescara; premiato al Premio Internazionale di Poesia e Prosa Pier Paolo Pasolini 2022/’23 nell’ambito del Pasolini Festival di Ciampino con la poesia “In Myanmar la speranza è un sogno ancora vivo” presso la Sala Consiliare “Pietro Nenni” – Comune di Ciampino; Premio Speciale della Giuria al XXIX Premio Internazionale di Poesia Ossi di seppia 2023 con la poesia “A passo di tartaruga” a Taggia, in Liguria.

Il 5 dicembre 2022 ha ottenuto l’onorificenza da parte dell’Amministrazione Comunale di Lanciano. L’autore lancianese è stato premiato dal Sindaco Avv. Filippo Paolini e dall’Assessore Prof.ssa Graziella di Campli presso la Sala Consiliare del Comune di Lanciano.

Ha pubblicato i Libri di Poesia: Ombre e luci, Il Filo (2007); Tu sei Amore, Il Filo (2008); L’anima che ama, Gruppo Albatros (2010); Sotto gli occhi del cielo, Gruppo Albatros (2013). Inoltre, alcune sue poesie sono state inserite in prestigiose e note Antologie Nazionali ed Internazionali quali: Pensieri D’Autore – XV e XVI Edizione (2012 e 2013); Le parole per dirlo, mamma (2012); Il Cantavita (2012); Solo le farfalle sono libere (2022); Premio Internazionale Città di Viterbo 2022 (2022); Premio Letterario Nazionale Costa Edizioni – Seconda Edizione (2022); XXIX Premio Ossi di seppia (2023).

Le sue Opere sono state esposte alle Fiere Nazionali del libro di Roma e di Pisa e a quelle Internazionali di Torino, America e Francoforte. L’autore infine ha partecipato a varie trasmissioni radiofoniche (“La luna e i falò” e intervista su Radio Galileo) e televisive (“Se scrivendo” e “10 Libri” su SKY; “In punta di lingua” su TRSP).




LA SIECO SUPERA una tenace QuantWare Napoli

Tre set a zero

Ortona, 6 febbraio 2023. Nonostante la Sieco si imponga per tre set a zero la gara tra gli adriatici ed i partenopei è stata lunga ed equilibrata. Una partita che ha visto le due squadre non particolarmente brillanti in attacco con errori che si sono però compensati senza compromettere necessariamente né l’una, né l’altra. Un Napoli tenace che ha difeso benissimo mettendo in seria difficoltà una Sieco che si è trovata spesso ad inseguire gli avversari. Ma quella di saper soffrire è una caratteristica fondamentale alla squadra di Coach Lanci che riesce sempre a rimanere in gioco. Bravi i ragazzi impavidi che nel secondo set, in svantaggio per 19-24 riescono a mettere a segno un incredibile parziale di sette a zero che vale la vittoria del parziale. Tre punti che sono frutto di una sinergia di tutto il gruppo squadra con Coach Nunzio Lanci bravo nella lettura del gioco e delle chiamate al videocheck che alla fine si sono rivelate decisive. Ottima anche l’intuizione nel terzo set di dare respiro a Bertoli inserendo il giovane Giammarco Vindice per il classico giro dietro. Ottimo l’esordio per il giovane libero, schierato come schiacciatore nella gara odierna. Vindice è stato infatti autore di difese molto importanti che hanno permesso alla Sieco di ricucire uno strappo che, anche nel terzo set, stava diventando importante.

IN BREVE

Un primo set equilibrato con la Sieco brava a sfruttare le leggerezze commesse dagli avversari e a contrattaccare con successo.         Brutta partenza della Sieco nel secondo set che lascia scappare avanti i padroni di casa sin da subito. Sebbene i ragazzi di Coach Lanci ci provino e ci riprovino, gli avversari sono bravi a difendere e a ricostruire. Ortona non è brillantissima e il set si complica. Napoli sulle ali dell’entusiasmo rende possibile l’impossibile e quando il parziale è a metà il divario aumenta. Un fine set incredibile che ha visto i padroni di casa recuperare dal 19-24 al 26-24 complice anche il nervosismo che è costato un cartellino rosso al coach degli ospiti. Smaltita la delusione per un set letteralmente gettato al vento Napoli torna in campo con Montò al posto di Canzanella. Il set parte in grande equilibrio ma la Sieco commette qualche errore di troppo tanto che la QuantWare resta in scia. Continua il momento no dei padroni di casa e Napoli torna a costruirsi un vantaggio da difendere con i denti. Scelta di Nunzio Lanci che getta nella mischia Vindice che nel suo giro dietro chiude tutti i varchi agli avversari e soprattutto regala preziosi minuti di riposo a Bertoli. Ferrato batte bene e mette in difficoltà la ricezione degli ospiti. La ricostruzione è complicata così che la Sieco recupera e riporta in equilibrio il parziale grazie anche ad un paio di ottimi muri di Fabi. Il parziale si trascina sul binario del perfetto equilibrio. Ferrato trova un ace che fa mettere il naso avanti ad Ortona che conquista il match point dopo aver annullato un set-point ai campani. Finale di terzo set incerto con le squadre che continuano ad annullarsi vicendevolmente l’ultimo fondamentale punto. Si andrà avanti fino al 30-28 e poi finalmente la Sieco può festeggiare il 3-0 casalingo.

PRIMO SET

Formazione tipo per Coach Nunzio Lanci che chiama all’azione il palleggiatore Ferrato ed il suo opposto Bulfon. Al centro giocheranno Arienti e Fabi mentre gli schiacciatori saranno Capitan Marshall e Bertoli. Libero Benedicenti.

La QuantWare Napoli all’assalto con il palleggiatore Leone e l’opposto Cefariello. Al centro Saccone e Martino. Completano la formazione gli schiacciatori Frankowski e Canzanella. Libero Ardito.

La prima palla dell’incontro spetta  a Bertoli ma il primo punto è di Cefariello con i partenopei lesti a recuperare il muro di Fabi. Fuori l’appoggio di Bulfon 0-2. Cefariello sbaglia il suo terzo servizio 1-2. Leone e Frankowski non si intendono bene e quest’ultimo offre una free-ball ad Ortona che finalizza con Bulfon 2-2. Saccone al centro fa carambola con il muro 4-5. Fuori il muro di Ferrato 5-7. Cefariello non riesce a difendere l’attacco di Fabi 9-9. Il muro di Ferrato e la Sieco è per la prima volta in vantaggio 11-10. Fuori l’attacco di Bertoli 12-13. Coach Lanci chiede un controllo ed ha ragione, il muro ha toccato 13-12. Bertoli intercetta senza pensarci due volte una palla di ritorno e mette a segno il 15-12. Time out per gli ospiti. Cefariello schiaccia ma la palla tocca l’asticella 16-13. Bulfon trova uno spazio tra le mani del muro 18-14 e secondo time-out per Napoli. Cefariello schiaccia fuori ma l’arbitro valuta dentro. Lanci chiede il Check e la palla è fuori. Napoli a questo punto chiama un contro-check per un ipotetico tocco a muro ma il tocco non c’è: un sofferto 19-14 per la Sieco. Buono l’attacco in Pipe di Frankowski 19-15. Bulfon subisce un muro e sul 19-17 anche coach Lanci chiama tempo. Marshall murato 20-19. Cefariello serve troppo lungo 21-19. La diagonale di Marshall è fuori e sul 22-21 Nunzio Lanci chiama il suo secondo time-out. Frankowski la tira fuori 24-21. Gli ospiti lamentano quattro tocchi ma l’arbitro non ne vuole sapere, la Sieco ricostruisce con Marshall per il 25-22.

SECONDO SET

La palla è per gli ospiti che però servono fuori 1-0. Marshall trova la buona opposizione del muro e la palla cade a filo rete 2-4. Fuori la parallela di Bertoli 3-7.  La Pipe di Marshall finisce fuori 4-12. Ferrato serve sulla rete 6-13. Il muro di Marshall vale il 9-14.  Marshall ammette il tocco ed il punto è di Napoli 10-16. Ace di Cefariello 10-17. Ancora Cefariello batte forte e non permette alla Sieco di giocare la free-ball è prontamente sfruttata 10-18. Forte ed imprendibile la parallela di Bulfon 12-19. Fuori l’attacco di Bulfon 12-20. Arienti sbaglia il servizio 13-21. Marshall in pipe 15-21. Ace di Bertoli 17-22. Marshall tenta di giocare sul muro ma il muro si sposta e la palla è fuori 18-23. Cefariello sbaglia il servizio 19-24. Fischiata invasione a Ferrato, Lanci chiede un check e in effetti il fallo non c’è 21-24. Marshall 22-24. Ancora Marshall che trova il tocco del muro 23-24. Cartellino rosso per proteste al Coach napoletano e punto regalato ad Ortona 24-24. Muro di Arienti 25-24. Ancora un muro, stavolta di Marshall 26-24.

TERZO SET

Bulfon trova il muro del punto break 2-0. Montò 3-3. Fuori la diaconale di Frankowski 4-3. Anche Cefariello la tira lunga 5-3. Fabi al centro trova la piazzata dell’8-7. Errore per Bertoli dai nove metri 9-9. Montò mette la freccia e sorpassa 9-10. Ace di Cefariello 9-11. Marshall attacca sull’asticella 9-12. Vindice, entrato per il classico giro dietro, ha un buon impatto sulla gara, difende bene e la Sieco ricostruisce con Marshall 11-12. Fuori il muro di Ferrato 14-17. Out il servizio di Frankowski 15-17. Fabi ferma a muro Cefariello 16-17 . Leone nell’occasione cade a terra sofferente. Un po’ di apprensione ma il palleggiatore campano si rialza tra gli applausi del pubblico. Out la schiacciata dalla seconda linea di Frankowski 18-17. Intelligente pallonetto di Fabi che scavalca con eleganza il muro 20-19. Fuori la parallela di Montò 21-20. Parziale di 0-2 e Coach Lanci sul 21-22 corre ai ripari chiamando tempo 21-22. Ancora fuori la diagonale di Frankowski 22-22. Marshall in pipe 23-23. Sulla rete il servizio di Frankowski 24-24. Ferrato invece fa Ace 25-24. Poco dopo, lo stesso palleggiatore di Ortona sbaglia il servizio 25-25. Quando c’è bisogno di sangue freddo allora c’è Marshall, anche dalla seconda linea 26-25. Efficace il muro degli ospiti che al terzo tentativo fanno 26-26. Bulfon trova l’opposizione del muro 27-27. Marshall 28-27. Ci pensa Iorno a fermare, con il suo muro, l’attacco al centro degli ospiti 30-28.

LE VOCI:

Nunzio Lanci: «Ogni partita ha una storia a sé. Inutile guardare la classifica in un campionato dove tutti possono battere tutti. Magari commettiamo qualche errore di troppo ma alla fine è una caratteristica della nostra squadra ma c’è da dire che un’altra caratteristica che abbiamo è quella di non mollare mai. A dimostrazione di quello che dico c’è il secondo set che abbiamo acciuffato per i capelli quando sembrava ormai perso. Sono contento per Vindice, un ragazzo capace e che non si tira mai indietro. Ancora una dimostrazione che lavorare sodo e con umiltà alla fine paga. Adesso ci attendono due trasferte ma noi pensiamo partita dopo partita. Le somme si tirano soltanto alla fine»

Vindice: «Una gara nella quale abbiamo dimostrato quello di cui siamo capaci. Bravissimi nel secondo set a non mollare. Sono contento di essere stato d’aiuto alla squadra. Soddisfatto del mio esordio e spero di ripetermi quando sarò chiamato ancora a dare il mio contributo»

Fabi: «Un secondo set molto emozionante sia per chi lo ha giocato che per chi lo ha visto. La classifica non rispecchia il potenziale del Napoli che a mio avviso è un’ottima squadra con una buona fase muro-difesa. Sebbene consapevoli delle loro capacità forse ci siamo fatti distrarre dalla classifica ma per fortuna non ci siamo fatti distrarre troppo. Ci siamo ripresi bene grazie anche al gruppo-squadra. Siamo molto uniti e questo fa molto ma il vero collante di questa squadra ha un nome ed un cognome Leonel Marshall un campione con la C maiuscola. Allenarsi con uno dei più grandi campioni di questo sport fa davvero bene a tutti.»

Sieco Service Impavida Ortona: Fabi 7, Vindice, Bertoli 7, Benedicenti (L) pos. 62% perf  31%, Iorno 1, Marshall 19, Di Tullio n.e., Bulfon 9, Arienti 4, Ferrato 1, Pollicino n.e., Palmigiani n.e. Allenatore: Nunzio Lanci. Vice: Luca Di Pietro.

QuantWare Napoli: Quarantelli, Botti, Saccone 6, Leone 1, Monda (L) n.e., Frankowski 13, Malanga n.e., Cefariello 11, Ardito (L) pos. 68% perf. 32%, Anatrella, Martino 8, Matano n.e, Montò 5, Canzanella 5. Allenatore: Sergio Calabrese. Vice: Francesco Pagliuca

SIECO SERVICE IMPAVIDA ORTONA – QuantWare Napoli 3-0 (25-22 / 26-24/ 30-28)

Durata Set: 31’ / 35’ / 38’

Durata Complessiva: 1h 44’

Muri Punto: Ortona 8 / Napoli 10

Aces:  Ortona 2 / Napoli 3

Errori Servizio: Ortona 12 / Napoli 15

Ricezione: Ortona Pos 57% Perf 32% / Napoli 67% Perf 40%

Attacco: Ortona 38% / Napoli 34%

Arbitri: Proietti Deborah e Galteri Andrea




CHAMPIONS CUP Amicacci Abruzzo nelle finali

Quarta nel girone A in Eurocup 2

Giulianova, 6 febbraio 2023. La Deco Metalferro Amicacci Abruzzo torna da Bilbao con il pass per la fase finale di l’EuroCup 2, ottenuto con il quarto posto nel Gruppo A di qualificazione di Champions Cup. Per la squadra guidata da coach Di Giusto il week-end europeo si chiude con un bilancio di una vittoria e tre sconfitte, al termine di match duri contro avversari di altissimo livello.

L’esordio di venerdì mattina contro i padroni di casa del Bidaideak Bilbao ha visto un grande avvio dell’Amicacci che tocca il +6 in chiusura di primo quarto con i canestri di Vigoda e Benvenuto, prima di subire il ritorno dei baschi trascinati da un clamoroso Garcia Pereiro autore di una tripla doppia. Gli abruzzesi lottano e restano in partita fino all’inizio del quarto quarto affidandosi in attacco a Cavagnini e Barbibay ma Bilbao piazza l’allungo decisivo con il proprio giocatore simbolo Garcia Perereiro insieme all’azzurro ex canturino Papi (61-73).

Il riscatto arriva nel pomeriggio con il successo sugli inglesi del Manchester Revolution. La Deco Metalferro prende il largo nel primo tempo grazie alle giocate sottocanestro di Cavagnini e Benvenuto ma gli inglesi non demordono toccando il -3 nel terzo quarto con i canestri di Edwards e Carrigill, vecchie conoscenze del campionato italiano. A mettere le cose in chiaro ci pensa ancora l’eterno Cavagnini, che mette a referto 20 punti e 12 rimbalzi, a firmare l’allungo decisivo che permette all’Amicacci di contenere il pericoloso assalto inglese nel finale (67-63).

La giornata di sabato si apre con la sfida al Galatasaray, che mostra da subito la propria forza volando in doppia cifra di vantaggio, affidandosi ai due fuoriclasse Luszynski e Gürbulak. L’Amicacci cerca di restare in scia con Barbibay e Cavagnini ma i turchi non si fanno intimidire chiudendo il primo tempo sul +10. Il vantaggio sale ulteriormente in apertura di ripresa e permette alla squadra di Istanbul di gestire agevolmente nei minuti finali (71-83).

Poche ore dopo la Deco Metalferro torna sul parquet contro i francesi del Le Cannet Hornets. Partenza incoraggiante per gli abruzzesi che si portano in vantaggio guidati dagli israeliani Vigoda e Barbibay ma la squadra transalpina prende il comando nel secondo quarto trascinata dall’ex Belaid. L’Amicacci prova a restare a contatto in apertura di ripresa con un parziale di 8-2 firmato Baho, Hawtin e Vigoda ma Le Cannet risprende il largo, con l’altro ex Macek che realizza il +15 in chiusura di terzo quarto. La gara non vive ulteriori sussulti e i francesi ottengono il successo che vale il terzo posto nel girone (50-70).

Per Galliano Marchionni e compagni sfuma il passaggio agli ottavi di Champions Cup, cui accedono Bilbao e Galatasaray, ma arriva comunque una preziosa qualificazione alle finali di EuroCup 2. La Deco Metalferro sarà impegnata ancora in Spagna, questa volta a Badajoz (Extremadura), dove contenderà il trofeo continentale dal 27 al 30 aprile. Il pensiero però adesso torna al campionato: sabato scattano i Play-off di Serie A, con l’Amicacci che ospita al Palacastrum il Padova Millennium in gara 1 di quarti di finale.

CHAMPIONS CUP 2023 – GROUP STAGE

GRUPPO A

Bilbao (Spagna) – Polideportivo de Txurdinaga

Risultati

Bidaideak Bilbao BSR – Deco Metalferro Amicacci Abruzzo 73-62

Hornets Le Cannet – Galatasaray SK 62-75

Deco Metalferro Amicacci Abruzzo – Manchester Revolution 67-63

Galatasaray SK – Bidaideak Bilbao BSR 63-89

Manchester Revolution – Hornets Le Cannet 50-91

Galatasaray SK – Deco Metalferro Amicacci Abruzzo 83-71

Hornets Le Cannet – Bidaideak Bilbao BSR 74-76

Manchester Revolution – Galatasaray SK 80-84

Deco Metalferro Amicacci Abruzzo – Hornets Le Cannet 50-70

Bidaideak Bilbao BSR – Manchester Revolution 84-71

Classifica

Bidaideak Bilbao BSR – 8

Galatasaray SK – 7

Hornets Le Cannet – 6

Deco Metalferro Amicacci – 5

Manchester Revolution – 4

Bidaideak Bilbao BSR e Galatasaray SK accedono ai Quarti di finale di Champions Cup

Hornets Le Cannet accede alle finali di EuroCup 1

Deco Metalferro Amicacci Abruzzo accede alle finali di EuroCup 2

Stefano D’Andreagiovanni




DOPO INTERVENTO DELLA MELONI, qualcosa non convince

di Giancarlo Infante

5 febbraio 2023

Nella lettera inviata ieri pomeriggio al Corriere della sera bene ha fatto Giorgia Meloni ad invitare tutti ad abbassare i toni e, ancora meglio, a riferirsi esplicitamente pure ai suoi di Fratelli d’Italia. Che certo si sono distinti, a partire dal suo braccio destro, Giovanni Donzelli, nel prodursi in affermazioni che è davvero poco definire un’andata oltre le righe.

Con la lettera, però, non è preannuncia l’adozione di provvedimenti nei confronti dei due, Donzelli – Del Mastro, responsabili dell’utilizzazione di delicatissimi documenti istituzionali destinati a rimanere esclusivo patrimonio delle autorità inquirenti e di quelle preposte alla gestione del sistema carcerario. Una risposta a metà, dunque, per il metodo e per i suoi contenuti.

La Presidente del consiglio non ha pensato fosse il caso d’affrontare il toro per le corna e confrontarsi sulla questione che mina profondamente la credibilità di alcuni dei suoi principali collaboratori e presentarsi, così, a viso aperto di fronte alla stampa. Ognuno, ovviamente, è libero di fare quel che crede, così come tutti sono altrettanto liberi di porsi degli interrogativi sull’attuale capacità della nostra Presidente del consiglio di accettare le regole oramai consolidate nelle democrazie moderne per ciò che riguarda il confronto di chi dirige il Paese con la pubblica opinione. Sembra altresì non aver alcuna intenzione di presentarsi sua sponte in Parlamento su una questione tanto delicata. Evidentemente, pensa che questo passaggio istituzionale possa essere considerato superato con l’intervento del Ministro della Giustizia, Carlo Nordio. Il quale, però, ha sostanzialmente lasciato il duo Donzelli – Del Mastro con il cerino acceso in mano.

Sicuramente, più importanti sono i contenuti dell’intervento assolutorio da parte di Giorgia Meloni.

Non siamo abituati a dare seguito alle voci che circolano negli “ambienti ben informati” romani. Anche quelle propalate da, e tra, esponenti della maggioranza secondo le quali ci si ritroverebbe davvero di fronte alla troppo disinvolta utilizzazione di carte delicate per finalità politiche di parte. E quelle voci, che raccontano anche delle modalità pratiche con cui i due avrebbero maneggiato quelle carte, ribadiscono la possibilità che si configuri l’esistenza di un rilevante reato che, in un altro paese, avrebbe portato a conseguenze gravi, se non gravissime. Ma dimentichiamoci i resoconti che circolano a Montecitorio e dintorni. Anche perché sono sussurrati in un contesto in cui gli altri spezzoni della maggioranza, pur convinti della colpevolezza del duo, hanno altro a cui pensare per raggiungere gli obiettivi per cui si sono messi con Giorgia Meloni dopo averla lasciata in una solitaria opposizione per tutta l’esperienza del Governo Draghi. C’è da portare a casa l’autonomia differenziata e, soprattutto, ci sono le nomine negli enti che contano.

Ora, noi avevamo inteso che l’obiettivo di Giorgia Meloni fosse quello d’impostare una vera e propria battaglia di “civiltà” politica. Ovviamente, senza condividerne antefatti e finalità. Ma sentivamo parlare di un progetto “alto”. Ebbene, è possibile che questo tipo di impegno possa dimenticare la massima dei tempi di Cesare secondo la quale “la moglie di Cesare deve non solo essere onesta, ma mostrare di essere onesta”? E c’è coerenza in questo allorquando si preferisce limitarsi a disquisire in modo causidico se i documenti sono secretati, sensibili, non divulgabili, riservati, confidenziali e via di seguito? In effetti, la sostanza non cambia.

Non sarebbe meglio stato che, in attesa di appurare come sono andate veramente le cose, ai due fosse stato chiesto di andare per qualche tempo in panchina? Anche perché, se qualcosa di grave è stato commesso, sarebbe poi più facile non farlo diventare un affare in grado persino di far cadere il Governo.

Ma su questa vicenda Cospito – 41 bis. Sono tante altre le cose che non tornano. Al punto da far ritenere che destra come sinistra, non stiamo a guardare le dichiarazioni ufficiali, abbiano voci al proprio interno espressione della volontà di cancellare il tipo di provvedimento antimafia e antiterrorismo in questione?

Tra le cose da meglio capire vi sono quelle che riguardano il Pd, in un momento in cui si delinea una sorta di “alleanza” tra capi mafia al 41 bis e Cospito.

Una brevissima digressione è però necessaria. Ascoltando alla Camera Giovanni Donzelli, e  trovandone conferma sulla stampa, abbiamo capito che, nel caso Cospito, questo 41 bis è da considerare una sorta di colabrodo. Per quella familiarità carceraria, evidentemente tollerata, di cui veniamo informati con una dovizia di particolari che lasciano allibiti sulla reale applicazione di norme tanto punitive. Meritatamente punitive ed utili ad isolare i capi mafia dalle organizzazioni che, altrimenti, continuerebbero a guidare da dentro le loro celle.

Tra le cose che non tornano, a parte la caratteristica della visita in carcere da parte della delegazione dei Dem, vi è in particolare da considerare l’atteggiamento tenuto dall’ex Ministro della Giustizia, Andrea Orlando.

Egli, infatti, già prima che scoppiasse la bufera degli ultimi giorni, siamo al 7 gennaio scorso, aveva diffuso un tweet favorevole alla cancellazione del 41 bis di Cospito. Tornerà sull’argomento il 30 dello stesso mese. Ovviamente, anche lui, ex Guardasigilli, avrà fatto le proprie valutazioni. Ma è strano che non si riesca a trovare un suo invito simile dopo l’adozione del provvedimento a carico dell’anarchico deciso dalla ministra Cartabia nel maggio 2022. Decisione assunta sulla base delle pesanti sentenze comminate ad un responsabile di gravi fatti terroristici per i quali sono previsti anche il 41 bis e il cosiddetto ergastolo ostativo. Non ha riflettuto Orlando sul fatto che rischiava, e rischia, di fare la figura di chi usa due pesi e due misure a seconda di chi gli è succeduto alla scrivania di Via Arenula? E non gli è venuto il dubbio di quanto possa prestarsi al sorgere di tanti quesiti la proposta di allentare il 41 bis a Cospito che non si è ammalato di Covid, ma sta male per uno sciopero della fame organizzato contro una pena legittimamente inflittagli per i gravi reati commessi?

Insomma, siamo autorizzati a pensare che quel che vediamo sia solo la punta dell’iceberg di una questione che, forse, con il giurì d’onore allestito alla Camera e le indagini avviate da chi di dovere, riusciremo a precisare nel prossimo futuro. A meno che non si preferisca uscirne in qualche altro modo.

https://www.politicainsieme.com/anche-dopo-intervento-della-meloni-qualcosa-non-convince-di-giancarlo-infante/




CONTRO L’EROSIONE DELLA COSTA. Al tavolo regionale

Il sindaco chiede alla regione ed al governo interventi urgenti

Fossacesia, 5 febbraio 2023. Il sindaco di Fossacesia, Enrico Di Giuseppantonio, insieme ai primi cittadini di Torino di Sangro, Nino Di Fonso, e Casalbordino, Filippo Marinucci, ha preso parte nei giorni scorsi al Tavolo Operativo Unità Fisiografica UF09, convocata dal dirigente del Servizio – Dipartimento Strutture e Trasporto, ing. Marcello D’Alberto, e che si è svolta nella sala Corradino D’Ascanio della Regione Abruzzo, alla presenza di autorevoli esperti. L’incontro avvia di fatto il processo di partecipazione e condivisione delle decisioni da assumere nell’ambito dell’attuazione del Piano di Monitoraggio per la difesa della costa abruzzese dall’erosione, dagli effetti dei cambiamenti climatici e dagli inquinamenti, motivi per i quali l’Unità UF09 è stata istituita.

“Il tavolo ci offre l’opportunità di porre all’attenzione il fenomeno dell’erosione dei cinque chilometri della costa di Fossacesia, che subisce da anni gli effetti delle mareggiate. L’ultimo in ordine di tempo, è avvenuta il 21 gennaio scorso, e ha provocato molti danni – ha dichiarato il sindaco Enrico Di Giuseppantonio -. È diventato quindi fondamentale trovare delle soluzioni. Il litorale di Fossacesia, alla stregua di altri centri costieri da quanto certifica l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’Energia e lo sviluppo economico sostenibile (ENEA), rischia grosso. Siamo di fronte a un incremento esponenziale del problema dovuto all’innalzamento dei mari, che quindi necessita di una radicale revisione degli approcci di protezione della costa sino ad ora attuati. L’ho ribadito nel corso della riunione dell’Unità UF09 e mi aspetto questa volta che la Regione tenga presente questo quadro per programmare gli interventi necessari anche in ragione del fatto che il turismo rappresenta uno dei settori produttivi più importanti per i nostri centri”.

Infatti, ci sono sette nuove aree costiere italiane a rischio inondazione per l’innalzamento del Mar Mediterraneo sia a causa dei cambiamenti climatici che delle caratteristiche geologiche della nostra penisola. È quanto stima, appunto, l’ENEA attraverso nuove misure che indicano una ‘perdita’ di decine di chilometri quadrati di territorio entro fine secolo.

In Italia continentale sono state individuate quattro località, tutte sul versante adriatico: tre in Abruzzo – Pescara, Martinsicuro (Teramo) e Fossacesia (Chieti) – e una in Puglia – Lesina (Foggia) – con previsione di arretramento delle spiagge e delle aree agricole. Le altre tre zone individuate sono tutte sulle isole con differenti estensioni a rischio, dai 6 km2 di perdita di territorio a Granelli (Siracusa), ai circa 2 km2 di Valledoria (Sassari), fino a qualche centinaio di m2 a Marina di Campo sull’Isola d’Elba (Livorno).




CONDIZIONI ALLARMANTI in diversi siti della città

 A rischio la salute dei cittadini

Pescara, 4 febbraio 2023. Una situazione potenzialmente allarmante a cui va data immediatamente soluzione: i cittadini di molte zone di Pescara potrebbero essere stati esposti nelle loro case, per anni, a livelli di campi elettromagnetici superiori a quelli fissati dalla legge, con conseguenze dannose per la salute. La sconfortante dichiarazione è del Movimento 5 Stelle Pescara che, questa mattina in conferenza stampa, ha esposto pubblicamente il preoccupante quadro descritto nella Relazione tecnica consegnata nel 2019 al Comune di Pescara dalla società Polab srl ed ora allegata alla delibera di approvazione del nuovo “Regolamento Comunale per l’installazione degli impianti di Telecomunicazioni” in discussione da lunedì prossimo in Consiglio Comunale.

“Nel 2018 il Comune di Pescara ha commissionato per 80.000 euro alla Polab uno studio per verificare, attraverso le simulazioni, la situazione relativa all’esposizione dei cittadini ai campi elettromagnetici considerando gli effetti cumulativi delle antenne Tim, Vodafone, Wind-Tre e Linkem attive a quella data”– dichiara il consigliere del M5S Pescara Massimo Di Renzo. Lo studio è stato consegnato nel 2019 e mette in luce evidenti punti di criticità relativamente alle prolungate esposizioni che arrivano a superare quasi i 20 V/m, ovvero 4 volte superiori ai limiti di legge stabiliti in un massimo di 6 V/m. Ci sono casi allarmanti in viale Bovio, in via Malagrida, così come sul Lungomare Cristoforo Colombo o in via Milano, specie ai piani alti di alcuni edifici di civili abitazioni. “Non possiamo non sentirci in dovere di segnalare pubblicamente la nostra preoccupazione considerando che dal 2019 ad oggi non solo quei gestori hanno moltiplicato considerevolmente le loro installazioni ma si sono aggiunti gli effetti prodotti dalle nuove antenne di compagnie come la Fastweb o la Iliad, che già allora aveva fatto richiesta di installazione di almeno 33 nuovi siti.” prosegue il consigliere Di Renzo.

“Ci chiediamo inoltre come dal 2019 ad oggi tutti gli enti preposti al controllo e alla verifica – Comune, Regione, Arta, ASL – e coinvolti nel procedimento di redazione del Piano, venuti a conoscenza del contenuto del documento Polab, non abbiano fatto nulla per tutelare la salute dei cittadini nonostante ci fossero evidenze documentali di decine di criticità e segnalazioni ripetute da parte di comitati cittadini. È incomprensibile come non abbiano ritenuto di muoversi con urgenza per proteggere i cittadini pescaresi dalla proliferazione delle antenne e dalla crescita abnorme degli effetti cumulativi prodotti da più antenne localizzate nelle stesse aree. A tal proposito stiamo valutando la presentazione di un esposto alla Procura della Repubblica per verificare se ci siano stati comportamenti omissivi da parte di chi poteva agire e non lo ha fatto.” prosegue la consigliera M5S Erika Alessandrini.

Già a maggio 2020 il Consiglio Comunale ha chiesto, grazie ad un Ordine del Giorno proprio del Movimento 5 Stelle, che ARTA effettuasse controlli nei siti in cui, secondo le simulazioni della Polab, c’era il sospetto di superamento dei limiti di legge per le esposizioni ai campi elettromagnetici e sospendesse, a scopo precauzionale, il rilascio di qualsiasi nuova autorizzazione relativa alle installazioni di impianti SRB fino ad approvazione del nuovo regolamento comunale. “Purtroppo finora questa richiesta è rimasta lettera morta e i cittadini continuano ad essere inconsapevolmente e potenzialmente sottoposti a livelli di campi magnetici che potrebbero essere molto pericolosi per la salute umana, specie per i più piccoli e fragili” aggiunge il consigliere Paolo Sola.

Intanto negli ultimi mesi la competente Commissione Consiliare ha esaminato approfonditamente il nuovo Regolamento per l’installazione degli impianti SRB per raggiungere l’obiettivo condiviso di garantire lo sviluppo delle reti di telefonia sul nostro territorio ma di farlo solo ed esclusivamente in aree che garantiscano un livello di irraggiamento minore di quelli che la legge nazionale definisce come obiettivi di qualità irrinunciabili e inviolabili. “Abbiamo lavorato tutti con grande impegno e senso di responsabilità, con il prezioso contributo delle associazioni, in un clima di piena collaborazione tra i consiglieri” proseguono i consiglieri M5S Massimo Di Renzo ed Erika Alessandrini che hanno partecipato assiduamente ai lavori della commissione.

“Oltre ad una serie di emendamenti condivisi in commissione ed altri specifici a nostra firma, faremo tutto quello che è nelle nostre possibilità perché il Comune trovi una modalità corretta e legittima con cui obbligare i gestori a dislocare in altre sedi le antenne collocate in siti che superano i limiti consentiti. Abbiamo già pronta anche una mozione allegata al regolamento in cui chiederemo al Sindaco di impegnarsi, quale primo responsabile della salute pubblica dei cittadini di Pescara, nella redazione di un’ordinanza sindacale volta all’immediato risanamento delle situazioni di criticità presenti nel territorio comunale che si traduca nell’abbassamento delle emissioni fino ad arrivare alla vera e propria delocalizzazione delle antenne.”  concludono i consiglieri del M5S Pescara Erika Alessandrini, Massimo Di Renzo e Paolo Sola.




O…TELLO, O…IO! lo spettacolo di Francesco Paolantoni

Al Teatro Talia di Tagliacozzo il 16 aprile 2023 è rimandato al 25 aprile 2023 alle ore 18.

Tagliacozzo, 4 febbraio 2023. Lo spettacolo “O…Tello, O…Io!” di Francesco Paolantoni previsto al Teatro Talia di Tagliacozzo il 16 aprile è rimandato al 25 aprile 2023 alle ore 18:00. Gli abbonati alla stagione teatrale 2022/2023 dovranno recarsi in biglietteria così da ottenere un nuovo titolo d’ingresso o il rimborso del solo spettacolo; chi ha effettuato l’acquisto presso Tagliacozzo Turismo – Info Point, dovrà recarsi in biglietteria, restituire il biglietto precedente acquistato a fronte del quale riceverà un nuovo biglietto o l’eventuale rimborso; infine, chi ha effettuato l’acquisto online riceverà il rimborso sullo stesso metodo di pagamento utilizzato precedentemente e potrà procedere con l’acquisto di nuovi titoli d’ingresso per il 25 aprile.

La commedia prodotta da I Due, in coproduzione con Artisti Riuniti e Mente Comica, vedrà sul palco oltre a Francesco Paolantoni,  nella duplice veste di attore e regista dello spettacolo, Stefano Sarcinelli, Arduino Speranza, Raffele Esposito, Viola Forestiero, Felicia Del Prete.

I biglietti sono in vendita presso il Tagliacozzo Turismo – Info Point in piazza Duca degli Abruzzi e sulla piattaforma online Oooh.events, con le seguenti tariffe: Platea e palchi di I Ordine € 20 (ridotto € 18), Palchi di II ordine € 18(ridotto € 16), Palchi III ordine € 16 (ridotto € 14). Per studenti e ragazzi fino ai 25 anni la tariffa unica per Prosa e Musica è di € 10. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro.




L’ARTE COME RAGION DEL VIVERE a Palazzo Colella

Oltre 50 Artisti, italiani ed esteri, con un omaggio particolare al Maestro Antonio D’Acchille, lo stesso ha organizzato per domenica 5 febbraio un evento poetico-letterario dal titolo “L’Armonia del vivere” che giunge alla Seconda Edizione.

Pratola Peligna, 4 febbraio 2023. Il titolo della mostra prende spunto dal testamento spirituale del compianto Maestro Bruno Paglialonga, volato al cielo lo scorso anno, che desiderava fortemente l’armonia tra fratelli, tra artisti e tra associazioni.  Modererà l’evento la poetessa Manola Di Tullio.

Alle ore 11:00 del 5 febbraio, alla presenza dell’Assessore alla Cultura di Pratola Peligna, Adele Leombruni, è previsto un reading poetico, sul tema L’Armonia del vivere. Si ricorderà la figura del compianto prof. Vito Moretti, docente universitario, scrittore e poeta, sia in lingua che in dialetto, che ha dedicato numerosi studi alla cultura dell’Otto e del Novecento, con particolare riguardo alle aree del Verismo e del Decadentismo. Di questa figura eccelsa nel panorama intellettuale abruzzese  si è interessato il prof. Giancarlo Giuliani che ha scritto un testo presente sul catalogo ed una poesia in suo ricordo che verranno letti dalla poetessa Manola Di Tullio.

Questo l’elenco dei poeti in catalogo: Albertini Annamaria (in ricordo), Aulicino Anna Maria, Caldora Caterina, Ciaffarini Maria Gabriella, Cappuccili Palma Crea, D’Alimonte Daniela, De Felice Sandra, Di Lorenzo Silvia, Di Tullio Manola, Lauterio Dario, Madonna Giulia, Marianacci Dante, Motta Mara, Paglialonga Leonardo, Quieti Daniela, Suarez Cardenas Flora Amelia, Tocci Patrizia, Vitullo Lucio, Zitti Serena (Eufonia Serena).

Fuori catalogo: Giulia Anna Cerretani e Symon Zu. Letture a cura dei poeti presenti e di Antonio Di Loreto, “Ciattè d’Oro” Città di Pescara 2022. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 16,00 fino alle ore 18:00, sono previste presentazioni di libri in collaborazione con l’Associazione I Borghi della riviera dannunziana di Pescara e dell’Editore Marco Solfanelli, Tabula fati, Chieti.

Di seguito gli Autori partecipanti: Serena Eufonia (Serena Zitti), Mara Motta, Flora Amelia Suarez Cardenas, Remo Periginelli, Dario Periginelli, Mario Cipollone, Daniele Astolfi. È previsto l’intervento di Carla Martorella, guida turistica, sul tema: L’armonia tra Uomo e Natura. Gli effetti benefici della Silvoterapia.

La mostra proseguirà fino al 12 febbario 2023 e potrà essere visitata dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19. Sabato dalle 9 alle 13. 




NUOVE NORME sulla crisi d’impresa

Seminario di Confartigianato. Vianale: “Attenzione a regole che hanno forte impatto sulla categoria”

Pescara, 4 febbraio 2023. È stato curato dal professor Simone Brancozzi, commercialista, revisore contabile e docente della Liuc Business School di Castellanza il seminario organizzato da Confartigianato Pescara su “La nuova norma sulla crisi d’impresa: da adempimento a opportunità”. L’incontro, che si è svolto nella sede dell’associazione in piazza Garibaldi a Pescara, è stato moderato da Silvia Grandoni e introdotto dalla vicepresidente di Confartigianato Pescara, Barbara Lunelli ed ha visto la partecipazione di un gran numero di imprenditori.

Si tratta di un approfondimento, dedicato agli imprenditori, che partendo dagli elementi base di gestione ha fornito tutte le informazioni chiave necessarie a decidere il futuro di un’azienda, passando attraverso la lettura dei dati utili per comprendere l’andamento del mercato.

Il nuovo Codice della crisi d’impresa propone un nuovo sistema di norme che ha importanti ripercussioni sulle responsabilità personali degli amministratori delle società, anche quelle a responsabilità limitata, che potrebbero trovarsi nella condizione di rispondere dei debiti anche con il proprio patrimonio personale.

in base all’art. 30-sexies del decreto-legge 6 novembre 2021 n. 152, convertito con modificazioni dalla legge 29 dicembre 2021, n. 233, i creditori pubblici qualificati come l’Agenzia delle Entrate, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione e l’Inps hanno il dovere di segnalare all’imprenditore l’eventuale esistenza di debiti tributari e contributivi di ammontare superiore a specifiche soglie.

Tali segnalazioni vengono effettuate per consentire di intercettare precocemente eventuali segnali di squilibrio economico-finanziario che potrebbero determinare una situazione di crisi aziendale e valutare se ricorrono i presupposti per chiedere l’attivazione della procedura di composizione negoziata.

Per questa ragione le nuove norme obbligano le aziende a un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato  con lo scopo di verificare sia lo stato che le prospettive di continuità aziendale in modo da evitare non solo il superamento delle soglie di allarme previste per i creditori pubblici qualificati ma anche l’esistenza di debiti di retribuzione, verso fornitori e di esposizioni nei confronti delle banche e degli altri intermediari finanziari superiori alle soglie previste.

“Si tratta di un approfondimento importante su una normativa di forte impatto sulla categoria – afferma il direttore di Confartigianato Pescara, Fabrizio Vianale – I cambiamenti richiedono grande attenzione e proprio per questo, con un evento gratuito, abbiamo voluto mettere gli imprenditori in condizione di conoscere e comprendere non solo le regole, ma anche le opportunità per un miglioramento delle capacità di gestione che sono collegate al nuovo Codice della crisi”.




DAL MINISTERO DELLA CULTURA 500 mila euro

Importante contributo economico finanziato nell’ambito del Pnrr, riconosciuto dal Ministero della Cultura soltanto a tre comuni abruzzesi tra cui spicca quello di Cerchio, destinato al Museo Civico etnografico

Cerchio, 4 febbraio 2023. I fondi saranno utilizzati per tutelare, conservare e trasmettere alle future generazioni, la memoria identitaria in sintonia con il principio dello sviluppo moderno che, tuttavia, valorizza il radicamento culturale locale.

Il territorio marsicano è strettamente connesso con gli altri beni culturali; pertanto, il nostro è solo l’inizio di un importante percorso innovativo, volano di sviluppo turistico ed economico. Uno straordinario patrimonio del territorio, quello che il museo si prefigge da anni, che inizia ad avere i giusti riconoscimenti.

A comunicarlo è il sindaco Gianfranco Tedeschi, all’indomani dell’incontro con l’ambasciatore di Ucraina Andrii Yurash in visita presso il palazzo comunale.

Museo Civico di storia e civiltà contadina – Comune di Cerchio




ELETTO IL NUOVO CONSIGLIO dell’Ordine degli avvocati della provincia di Teramo

Si sono concluse in serata, nell’aula “Falcone e Borsellino” del palazzo di giustizia, le elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati della provincia di Teramo.

Teramo, 4 febbraio 2023. Dei 1.200 avvocati iscritti al foro teramano e chiamati a esprimere la loro preferenza durante i due giorni di votazione, si sono recati alle urne in 795. Una partecipazione eccezionale, che ha espresso apprezzamento per il lavoro del Consiglio uscente.

Le elezioni del 2019 videro alle urne poco più di 800 avvocati iscritti al foro teramano, i quali scelsero fra tre liste e 60 candidati. Questa volta, invece, c’era un’unica lista (“Avvocati Insieme” che propone la rielezione del presidente uscente, Antonio Lessiani) e 20 candidati (15 dei quali appartenenti alla lista).

Al termine delle votazioni sono stati eletti 15 consiglieri, che resteranno in carica per 4 anni. Ecco i loro nomi (con le preferenze ricevute): Antonio Lessiani (555), Gianluca Reitano (432), Serena Monina (348), Mario Cheng Chi Chang (348), Rita Capanna Piscè (340), Massimo Ambrosi (310), Gaetano Luca Ronchi (296), Elvio Fortuna (287), Nicola Rago (275), Stefano Franchi (269), Monica Passamonti (258), Franca D’Amario (254), Caterina Lettieri (242), Stefania D’Addario (205), Giulia Forlini (196).

Il nuovo Consiglio si riunirà nelle prossime settimane per eleggere presidente, consigliere segretario e consigliere tesoriere.




SPORT E ALIMENTAZIONE a Casa Sanremo torna il format

Inviato dal Prima del Festival è l’ora del Bellessere

Sanremo, 4 febbraio 2023. Bellessere, il format di eventi dedicato all’educazione alimentare e allo sport, compie 20 anni e festeggia a Sanremo in occasione del Festival con una serie di incontri di approfondimento tra medici, trainer, aziende e sportivi. La medicina, l’economia e lo sport faranno squadra e si racconteranno ai professionisti del “Bellessere”: così, il prof. Alessandro Miani, Presidente SIMA (Società Italiana Medicina Ambientale) e Vito Amendolara, Presidente dell’Osservatorio sulla Dieta Mediterranea,  duetteranno assieme a Luca De Marco, presidente e fondatore di Dilc srl, Chiara Lisi, direttore tecnico di Naturhouse, e Anna Pasotti, Presidente e fondatore di Sostenibilità d’impresa.

Bellessere è un format che nasce da un’idea del giornalista Massimo Lucidi, direttore editoriale di The Map Report e Presidente della Fondazione E-Novation, in collaborazione con il medico e nutrizionista Luca Piretta, volto televisivo molto conosciuto ed apprezzato quando si tratta di alimentazione e wellbeing. Vari i temi che verranno affrontati: “se in questi giorni appare evidente in Europa un attacco al vino italiano che da alimento verrebbe a essere declassato a elemento cancerogeno”, dichiara Massimo Lucidi, “occorre ragionare in termini scientifici, con i giusti attori per capire come rilanciare un modello italiano di Bellessere, come vivere e mangiare in linea con le conquiste della scienza della nutrizione. Insomma, urge un evento che de-costruisca il concetto di Life style e si occupi del dialogo tra le parti – dalla scienza allo sport, passando per le imprese – che rendono possibile il nostro benessere.”

Gli fa eco Francesco Giardino, responsabile marketing di Caffè Kamo, appartenente a una storica famiglia che vanta una tradizione fatta di eccellenza e buon gusto sul Caffè italiano: “senza badare alle quantità che sono fondamentali per qualunque alimento, spesso nel nostro Paese assistiamo a processi sommari televisivi in cui vanno imputati periodicamente i capisaldi della nostra alimentazione che sono pure iconici della nostra cultura. I grani della pasta, la pizza, la mozzarella e pure il caffè. Ci tengo ad affermare senza smentita che il caffè come tutti gli alimenti di qualità in una dieta equilibrata faccia molto bene conferendo sostanze nutritive e accelerando processi in modo eccellente e forse esclusivo. E non dimentichiamo poi quanto il caffè concorra a conferire immagine al nostro Italian Life Style”.

Se tanti sono gli argomenti che la cronaca offre, a Sanremo le riflessioni di Miani e Amendolara saranno impreziosite dal contributo di interlocutori di alto profilo: Anna Pasotti, ad esempio, parla di sostenibilità d’impresa da molti anni, ben prima che il tema divenisse di moda. Pasotti ha uno straordinario curriculum fatto di consulenze ed esperienze vissute in tutto il Paese ed è nei fatti fiera paladina di quella via italiana alla sostenibilità che il format rivendica. Chiara Lisi, direttore tecnico di Naturhouse – realtà nata in Spagna – parteciperà in qualità di rappresentante di una multinazionale che ha fatto dell’educazione alimentare il proprio modello di business sviluppando in Italia una rete di assistenza con oltre 400 punti vendita di prodotti alimentari e integratori a supporto di 1.5 milioni di clienti: un caso di successo che merita di essere raccontato e condiviso.

Luca De Marco porta all’attenzione di Bellessere la propria esperienza di giovane che ha puntato tutto su innovazione e futuro facendo partire al Sud, venti anni fa, una realtà di commercio elettronico, la Dilc, che oggi è leader di settore e partner Amazon, con un campo d’azione che abbraccia più paesi. Tutte queste saranno forti testimonianze su come distribuire e promuovere prodotti e stili di vita salutari nel mondo che cambia. Ad ascoltare il dibattito che sarà ospitato a Casa Sanremo, l’hospitality House che la Rai realizza e mette a disposizione, affidandola al Consorzio Gruppo Eventi presieduto da Vincenzo Russolillo, vi saranno atleti, trainer e appassionati di sport. L’evento e le adesioni allo stesso saranno coordinati dal dottor Riccardo Giordano Buono, responsabile marketing Bellessere. Inoltre, saliranno sul palco assieme agli ospiti l’atleta bresciano Valentino Leonardi e il giovane dottore in Filosofia Pietro Tagliavini: sarà un confronto Sparta – Atene sul futuro e sull’innovazione?




GIORNATA CONTRO GLI SPRECHI alimentari, i consigli di Adoc

Controllare gli acquisti, imparare ad usare ciò che si compra e dare una nuova vita a ciò che non si usa più.

Monica Di Cola, Adoc Abruzzo: “È una scelta solidale ed ecosostenibile”

L’Aquila, 4 febbraio 2023.  Sono cinque i consigli lanciati dall’associazione dei consumatori Adoc a livello nazionale e sostenuti da Adoc Abruzzo contro lo spreco alimentare, in occasione della giornata nazionale che si terrà domani 5 febbraio, per ribadire l’importanza della norma antisprechi (legge 166/2016) entrata in vigore a settembre del 2016. La Legge approvata definitivamente dal Senato il 2 agosto 2016 per recuperare prodotti alimentari e farmaceutici, nonché indumenti usati, per solidarietà sociale, prevede una serie di facilitazioni e incentivi per chi effettua scelte responsabili per ridurre gli sprechi e aumentare l’assistenza ai più bisognosi.

Controllare gli acquisti, partendo dalla spesa quotidiana o settimanale, imparare ad usare ciò che si compra e, se è possibile, dare a ciò che non si usa più una nuova vita: questo il monito di Adoc che si dice è a favore di scelte responsabili negli acquisti e di un uso attento dei prodotti acquistati. Sono cinque i punti che l’associazione dei consumatori consiglia di adottare non soltanto in occasione della giornata contro gli sprechi alimentari di domani:  analizza le tue abitudini, ti aiuterà a capire ciò che usi e consumi davvero; acquista ciò che davvero serve imparando a fare una spesa attenta; controlla il frigo e metti in evidenza i prodotti in scadenza, ti aiuterà a consumare quanto acquistato evitando di far scadere i prodotti; compra i prodotti di stagione, costano meno e aiutiamo il pianeta con risparmio complessivo delle risorse utilizzate; condividi ciò che avanza o non usi con chi ha meno, donare nuova vita alle cose può donare anche un sorriso.

”È iniziativa alla quale Adoc Abruzzo tiene molto – sottolinea la presidente Monica Di Cola – e che sosterremo nei prossimi mesi con una serie di eventi a sostegno della causa. Avere dei comportamenti responsabili è una scelta di vita necessaria per rispettare le risorse del pianeta e rispettare anche gli altri, a partire da chi ha meno. È una scelta solidale ed ecosostenibile, alla quale non possiamo più sottrarci se vogliamo bene al pianeta e a noi stessi”.




RANIERI CONFERMATO Segretario Cgil Abruzzo Molise

Eletto dall’Assemblea generale del sindacato al termine del congresso regionale dedicato al tema “Il lavoro crea il futuro”

Pescara, 4 febbraio 2023. Carmine Ranieri, dal 2018 segretario generale della Cgil Abruzzo Molise, il primo dopo l’accorpamento del sindacato delle due regioni, è stato confermato alla guida dell’organizzazione regionale. Resterà in carica per altri quattro anni. Lo ha stabilito l’Assemblea generale del sindacato, nell’ambito del congresso che si è svolto ieri e oggi al PalaBecci di Pescara, dedicato al tema “Il lavoro crea il futuro”.

Nella giornata di ieri i lavori sono andati avanti tra dibattiti, interventi, tra cui l’intervista alla scrittrice Rita El Khayat, ed iniziative di vario genere, come lo spettacolo teatrale “Caprò” (regia Edoardo Oliva, autore Vincenzo Mambella).

Nella giornata odierna, oltre al dibattito interno, è intervenuto il Presidente dell’Anci Abruzzo, Gianguido D’Alberto, che si è impegnato alla sottoscrizione di un protocollo che consenta un confronto continuo con le Organizzazioni sindacali sull’attuazione del Pnrr, il Coordinatore Regionale dell’Anpi, Fulvio Angelini, che ha rappresentato la necessità di tenere alta la guardia contro le derive neofasciste ed il Presidente della Associazione Brigata Maiella, che ha conferito alla Cgil Abruzzo Molise la carica di socio onorario. Particolarmente emozionante è stato l’intervento di Claudio Ferrante, responsabile dell’associazione Carrozzine Determinate, che ha affrontato i temi della disabilità e delle barriere architettoniche ancora troppo presenti nelle nostre città che relegano i disabili ad una condizione di prigionia.

Ha concluso i lavori Tania Scacchetti, Segretaria nazionale Cgil. A conclusione del congresso, l’Assemblea ha eletto il segretario generale.

Nel corso della sua relazione, Ranieri si è soffermato sul lavoro svolto in questi anni e su quello che il sindacato dovrà svolgere in futuro. Tanti i temi affrontati: dal lavoro, inteso sia come necessità di lavoro stabile sia come cambiamento del mondo del lavoro e nuovi lavori, alla sanità e fino ai grandi temi internazionali, come la pace, le migrazioni e la transizione ecologica.

Sul fronte lavoro, afferma il segretario, “se il buongiorno si vede dal mattino, con questo Governo la situazione è destinata a peggiorare: ci troviamo di fronte ad un Esecutivo che aumenta la precarietà, reintroducendo i voucher, proponendo di nuovo la possibilità per le aziende di stipulare contratti a tempo indeterminato acausali per 24 mesi e fino a 36. Ciò avviene – sottolinea – nonostante già oggi sette su dieci nuovi contratti sono a tempo determinato, l’11,3% dei lavoratori svolge un impiego part-time senza averlo scelto, il 10,8% degli occupati è sotto la soglia di povertà. È necessario aumentare i salari che sono erosi pesantemente dall’inflazione. Per fare ciò si devono rinnovare i contratti collettivi nazionali di lavoro e ridurre le tasse sul lavoro”.

Il segretario si sofferma anche sulle nuove tipologie di lavoro. “Con la pandemia – evidenzia Ranieri – ha preso piede lo smart working, che piace sia alle aziende sia ai lavoratori. Tutto ciò porta nuove problematiche di cui il sindacato deve farsi carico. Sono inoltre in continua crescita i lavoratori autonomi e, tra questi, sono sempre più coloro che chiedono diritti. Questi lavoratori necessitano di risposte collettive in termini di tutele sociali e di avere un equo compenso che sia davvero tale. A queste esigenze dobbiamo rispondere – osserva Ranieri – Vi è la necessità di una riforma del mercato del lavoro che sia complessiva e che abbia una visione globale che tuteli tutti i lavoratori”.

Inevitabile, poi, il riferimento all’emergenza sicurezza sul lavoro, perché, sottolinea il segretario, “non si può continuare a morire in nome del profitto di qualcuno. Servono più ispettori, più controlli, più sanzioni, più formazione, ma anche anticipo pensionistico per i lavori gravosi, meno precarietà, meno straordinari e una riforma dell’alternanza scuola-lavoro”.

Spazio anche all’autonomia differenziata, questione su cui “oggi siamo di nuovo chiamati in campo: l’Italia – sottolinea Ranieri – è una e indivisibile e difenderemo il Paese da chi vuole dividerlo e creare uno spezzatino, culturale e amministrativo, dei diritti sociali ed economici, allargando gli intollerabili divari territoriali già in essere”.

Tra i temi affrontati anche quello della sanità, con tutti i suoi problemi, dalla carenza di personale medico, infermieristico e sociosanitario alla necessità di un riequilibrio dei servizi ospedalieri. “Stiamo massacrando il Servizio sanitario nazionale per come lo abbiamo conosciuto – evidenzia Ranieri – Se non interveniamo, tra qualche anno ci troveremo una sanità pubblica fortemente depotenziata. La vertenza sanità deve essere la priorità per tutta la Cgil e a tutti i livelli, nazionale, regionale e territoriali, con l’obiettivo di fermare questa deriva“.

Non è mancato il riferimento all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia: “Serve subito il cessate il fuoco e l’avvio di una conferenza di pace – afferma il segretario – Il popolo della pace deve continuare a riempire le piazze e deve diventare un fiume in piena. Noi non saremo tra coloro che non hanno provato a fermare lo sterminio delle armi”.

Sul fronte transizione ecologica, secondo Ranieri “dobbiamo essere tutti consci che le energie rinnovabili sono il futuro e che per eliminare le fonti fossili dobbiamo procedere ad un rapido passaggio alle rinnovabili, mentre la transizione energetica procede troppo lentamente”. Per quanto riguarda il fenomeno della migrazione, servirebbe una “discussione in Europa sull’accoglienza delle popolazioni migranti, unica via d’uscita concreta”, mentre oggi si assiste ad una “politica populista e piena di falsità, se consideriamo che dall’insediamento del Governo Meloni gli sbarchi sono aumentati del 50%”.

“Viviamo in un contesto molto difficile, è più che mai necessario mettere al centro il lavoro, la pace, la giustizia sociale, la solidarietà umana. È questo l’impegno ed il programma politico della Cgil Abruzzo Molise per i prossimi quattro anni”, conclude Ranieri.




GIORNATA PER LA VITA. L’Ecosistema nutrizionale della donna

Il 4 febbraio a Scerne di Pineto un congresso medico-scientifico. Domenica 5 febbraio una mattinata dedicata a tutta la famiglia

Teramo, 3 febbraio 2023. La Giornata per la Vita si celebrerà il 5 febbraio sul tema «La morte non è mai una soluzione. “Dio ha creato tutte le cose perché esistano; le creature del mondo sono portatrici di salvezza, in esse non c’è veleno di morte” (Sap 1,14)». Per vivere insieme questo appuntamento e riflettere sul tema proposto, l’Ufficio diocesano di pastorale familiare propone due appuntamenti: un congresso nella giornata di sabato 4 febbraio e un momento per le famiglie domenica 5 febbraio.

Sabato 4 febbraio nella Sala Convegni della Fondazione Maria Regina, a Scerne di Pineto, si parlerà dell’Ecosistema nutrizionale della donna: un viaggio che dura una vita. Saranno presenti al congresso studiosi provenienti dai Dipartimenti di Ostetricia e Ginecologia delle Università di Ancona, Chieti-Pescara, Ferrara, L’Aquila, Pavia, Roma Campus Biomedico, Roma Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma Università “La Sapienza” e Roma Tor Vergata. Si fornirà un’ampia panoramica dei problemi nutrizionali delle donne e delle relative soluzioni, con l’obiettivo di sensibilizzare sul tema, di prevenire le malattie legate alla nutrizione e incoraggiare stili di vita e scelte alimentari salutari per le donne di tutte le età. Ai lavori parteciperanno anche il Vescovo di Teramo-Atri Lorenzo Leuzzi e l’Arcivescovo di Ancona-Osimo Angelo Spina. Qui il programma del convegno: https://www.diocesiteramoatri.it/nutrizione/. Il congresso potrà essere seguito dalle ore 9.30 sul canale YouTube Diocesi di Teramo-Atri.

Domenica 5 febbraio nella Piccola Casa Santa Maria Aprutina di Teramo appuntamento per tutta la famiglia a partire dalle 9.30, con momenti dedicati a ragazzi, giovani e adulti, organizzato dall’Ufficio Famiglia in collaborazione con l’Azione Cattolica diocesana. Si rifletterà sull’importanza di una cultura della vita partendo dal messaggio dei vescovi in occasione della 45esima Giornata per la vita. Scrivono i presuli: “In questo nostro tempo, quando l’esistenza si fa complessa e impegnativa […] Quando si acuiscono le ragioni di conflitto tra i popoli… i potenti e i mercanti di morte ripropongono sempre più spesso la “soluzione” della guerra, ma il Signore ci indica una strada diversa: dare non la morte ma la vita, generare e servire sempre la vita anche quando la sperimentiamo fragile, minacciata e faticosa”.

A seguire la consueta Marcia della pace che accompagna da anni le iniziative per il mese della pace dell’Azione Cattolica diocesana. Il corteo arriverà al Duomo di Teramo per la Santa Messa delle ore 12.00 presieduta dal Vescovo Lorenzo Leuzzi.




ENTRATA GRATUITA per #domenicalmuseo

Munda – domenica 5 febbraio

L’Aquila, 3 febbraio 2023. Il 5 febbraio si rinnova l’appuntamento con #domenicalmuseo, l’iniziativa del Ministero della Cultura che consente l’ingresso gratuito, ogni prima domenica del mese. Il MuNDA, Museo Nazionale d’Abruzzo,  sarà aperto nei consueti orari di apertura 8.30/19.30, ultima entrata ore 19.00.

Nell’ultima sala è possibile vedere il nuovo allestimento   Il secondo Ottocento in Abruzzo con le recenti  acquisizioni di Patini, Barbella e Tiratelli  che concludono idealmente il percorso museale.

Per ulteriori informazioni e per aggiornamenti sulle attività del museo:

museonazionaledabruzzo.cultura.gov.it

www.facebook.com/MundaMuseoAQ

www.instagram.com/munda_museonazionaledabruzzo

Biglietto intero 4 €, ridotto 2€, gratuito al di sotto dei 18 anni




ACCORDO CON HARVARD Medical School

Borsa di studio in network medicine finanziata da imprenditore italo-americano

L’Aquila, 3 febbraio 2023. L’Università dell’Aquila formalizzerà un accordo con la Medical School dell’Università di Harvard, negli Stati Uniti, grazie al quale ogni anno i propri studenti e le proprie studentesse iscritti/e ai corsi di laurea delle aree scientifiche e bio-medicali potranno frequentare un semestre nel laboratorio diretto dal Prof. Joseph Loscalzo – cardiologo di fama mondiale, direttore del Dipartimento di Medicina e chief doctor al Brigham and Women’s Hospital, nonché titolare della Cattedra Hersey in Teoria e pratica della medicina presso la Harvard Medical School – e fare ricerca nel settore della Network Medicine.

Tutto ciò sarà possibile grazie alla filantropia di un imprenditore italo-americano di origini aquilane, Carlo Ruggeri, che finanzierà, grazie alla fondazione della sua famiglia, una borsa di studio (fellowship) di cui potranno usufruire gli studenti e le studentesse UnivAQ e che porterà il suo nome.

A presentare l’accordo sono stati, in una conferenza stampa che si è tenuta questa mattina a Palazzo Camponeschi, il rettore UnivAQ Edoardo Alesse; il direttore generale Pietro Di Benedetto; il prof. Bruno Rubino, prorettore delegato per gli Affari internazionali; il prof. Antonio Mecozzi, professore di Fisica della materia al Dipartimento di Scienze Fisiche e Chimiche (DSFC) di UnivAQ e già prorettore delegato; e lo stesso Carlo Ruggeri.

“L’idea” ha spiegato l’imprenditore italo-americano, che vive tra gli Stati Uniti e il suo paese natale, Cagnano Amiterno (AQ) “mi è venuta perché volevo sostenere questa nuova branca della medicina chiamata Network Medicine, di cui è pioniere il mio amico Joseph Loscalzo, titolare della cattedra di Cardiologia a Harvard, e al tempo stesso volevo realizzare qualcosa di concreto per l’Università dell’Aquila, l’università della mia città, dove ho anche studiato. Il rettore Alesse, i professori Rubino e Mecozzi e tutto l’ateneo si sono subito dimostrati entusiasti e disponibili ad accogliere la mia proposta, dando prova di modernità e apertura mentale. Per ora partiremo con la borsa di studio ma il mio intento è quello di sviluppare ulteriormente questa collaborazione, allargandola magari ad altri campi”.

“Questa borsa” ha afferma il rettore Edoardo Alesse “è rivolta principalmente a studenti e studentesse di area biomedica ma non esclude tutte le altre specializzazioni, dall’ingegneria alla fisica, dalla chimica alla matematica, per cui, nel bando che emaneremo a breve, daremo la possibilità di fare domanda anche a coloro che afferiscono a questi corsi di studi. Il nostro auspicio è che questo sia solo il primo tassello di una collaborazione che vorremmo ampliare e rafforzare ulteriormente, mettendo a disposizione anche le nostre risorse per essere sede ospitante di scambi con gli Stati Uniti”.

La Network Medicine è un approccio complesso allo studio delle malattie che spera di comprendere più profondamente le differenze nel modo in cui le malattie sono espresse nei singoli pazienti, prendendo in considerazione le diverse interazioni complesse tra tutte le molecole che creano il ‘fenotipo della malattia’, ovvero il modo in cui la malattia si manifesta. La Network Medicine presta attenzione proprio a quelle caratteristiche molecolari e cliniche che distinguono il modo in cui la malattia si manifesta in ogni singolo paziente. Questo permette di identificare obiettivi terapeutici unici che possono ottimizzare le conseguenze funzionali di qualsiasi intervento.

Carlo Ruggeri è nato a Torre di Cagnano Amiterno, in provincia dell’Aquila, e vive negli Stati Uniti da quando aveva 23 anni. Dopo essersi diplomato al liceo Classico “D. Cotugno” dell’Aquila e aver completato all’Università dell’Aquila il biennio di Medicina, si trasferisce negli Stati Uniti, dove frequenta il Rhode Island College, laureandosi in Tecnologia Medica. Dopo una breve carriera accademica e un’esperienza ospedaliera, inizia a lavorare nel campo dell’industria dei medical devices, ricoprendo diverse posizioni manageriali e amministrative in aziende multinazionali come Gilford Instruments, Ciba-Corning e Sclavo, del gruppo Enichem. Nel 1987 fonda la Vega Biomedical, azienda specializzata in diagnostica che, in seguito verrà acquisita dalla Elan Pharma, multinazionale farmaceutica di cui lo stesso Ruggeri diverrà presidente della divisione prodotti diagnostici. Dopo aver intrapreso una nuova esperienza imprenditoriale nel settore investimenti in Private Equity con la fondazione Trevi Health Ventures, nel 2010 fonda la Alcor Scientific, una delle società più importanti a livello mondiale nel campo della diagnostica. Di recente l’azienda è stata venduta parzialmente a un importante Private Equitiy Fund. Pur continuando a essere attivo nel campo dei medical divices, oggi Carlo Ruggeri si dedica principalmente al management della Torre Hldings, che gestisce gli investimenti e le attività filantropiche della sua famiglia. Insieme a sua moglie Angela, Carlo Ruggeri vive tra il Rhode Island e il suo paese natale, Cagnano Amiterno.




CONSEGNATI I LAVORI DELLA RIQUALIFICAZIONE DEL CAMPETTO della Villa Comunale

Si lavora al cantiere. Sindaco e assessore Rispoli: “restituiremo alla città un’area di aggregazione sociale attesa da anni”. L’albero caduto su via IV Novembre era fra quelli monitorati e su cui i lavori hanno anticipato i controlli

Chieti, 3 febbraio 2023. Consegnati i lavori di riqualificazione del campetto della Villa Comunale, la ditta sta allestendo il cantiere che entrerà nel vivo dalla settimana prossima con le attività previste dal progetto di rigenerazione dell’infrastruttura. Durante il transito dei mezzi, uno degli alberi di viale IV Novembre monitorato dal piano di manutenzione del verde redatto dagli agronomi incaricati dal Comune, è caduto ed è stato rimosso con l’intervento dei Vigili del Fuoco e l’ausilio della Polizia Municipale, senza danni alle persone.

“Consegnati stamane i lavori che interesseranno nei prossimi giorni il campetto della Villa comunale, che sarà riqualificato per tornare ad essere fruibile alla città – così sindaco Diego Ferrara e l’assessore Stefano Rispoli – Stamane con la ditta che si è aggiudicata l’intervento abbiamo fatto il punto delle attività che saranno operative già dalla prossima settimana: si provvederà a rimuovere il vecchio edificio che ospitava gli spogliatoi, oggi fatiscente e inagibile, nonché a ripristinare il campo rifacendo completamente il manto di gioco e creando una sorta di palcoscenico permanente nella parte addossata a villa Frigerj, in modo che si possa aggiungere a quella sportiva anche una funzione culturale, così che una volta finito possa ospitare eventi non solo sportivi, ma anche piccoli spettacoli e intrattenimento di vario genere”.

“Tali attività si aggiungono da quelle che già da qualche giorno sono in corso alla Villa comunale come il ripristino dei giochi rotti e dei tappetini anti-trauma divelti nelle due aree gioco vicino al laghetto e sotto Villa Frigerj e il riassetto del verde interessato dal progetto di riqualificazione anche della parte alta della Villa perché possa essere frequentata di più e recuperare il decoro che merita – spiegano gli assessori a Lavori Pubblici e Verde Stefano Rispoli e Chiara Zappalorto – Tali attività hanno anticipato le azioni di monitoraggio e controllo sul verde pubblico della zona, che è ricompreso negli interventi, perché per ridisegnare i percorsi interni, dovranno essere rimosse le alberature pericolose che sono state classificate in classe D, quella a massima pericolosità, già evidenziate e ricontrollate quelle che figurano in classe C. La pianta caduta su via IV Novembre stamane a seguito del passaggio di uno dei container della ditta incaricata dal lavoro al campetto, era fra quelli in classe C/D, che sarebbero stati controllati in questi giorni e le cui condizioni confermano la diagnosi stilata dall’agronomo incaricato dal Comune, che vedeva quello come uno degli esemplari a rischio, come la caduta ha dimostrato. La ditta ha subito attivato tutte le procedure volte a stabilire i danni causati dalla caduta per i conseguenti risarcimenti”.




ANDREA COSENTINO TORNA al Teatro Studio di Treglio con Telemomò

Ironia, risate, ribaltamento dei messaggi tv in uno spettacolo esilarante con il quale l’attore e regista si è aggiudicato il Premio Speciale Ubu nel 2018

Treglio, 3 febbraio 2023. La stagione di “Teatro Contemporaneo 2022/23”, a cura del Teatro del Sangro/Teatro Studio di Lanciano/Treglio con la direzione artistica di Stefano Angelucci Marino e Rossella Gesini, prosegue sabato 4 febbraio alle ore 21:00 con “Telemomò” di Andrea Cosentino. Nei panni dell’eclettico animatore di questo canale televisivo un po’ anarchico e alternativo, Andrea Cosentino tirerà fuori dalla sua valigia parrucche, Barbie e Big Jim, animali in miniatura, gambe di manichini e libri, spaziando con battute pungenti da un programma all’altro, dall’intrattenimento alla cultura, dall’intervista alla pubblicità. Lo spettacolo si terrà presso il Teatro Studio di via Abbazia a Treglio (Chieti); prenotazione obbligatoria al numero 340.9775471.

Telemomò è la prima televisione a filiera corta, autarchica, ecologica e interattiva. È il disvelamento esilarante della povertà del linguaggio televisivo che viene mimato mediante la povertà materiale di un teatrino d’animazione artigianale. Un cavalletto sul quale è fissata la cornice bucata di un televisore, dentro cui si affacciano primi piani reali e bambole di plastica che “tribbolano” sbatacchiandosi, mezzibusti televisivi fatti di barbie senza gambe, e ancora parrucche, giocattoli, pezzi di corpo e brandelli di oggetti. Telemomò è anche il pulpito dal quale lanciare improbabili proclami politici e surreali analisi sociologiche. Se la televisione ha fatto l’Italia di oggi, di lì si dovrà passare per disfarla.

Andrea Cosentino è attore, autore, comico e studioso di teatro. Si è soliti ascrivere la sua produzione al teatro di narrazione: Cosentino apparterrebbe dunque alla cosiddetta “seconda generazione” della narrazione, insieme con Ascanio Celestini, Giulio Cavalli, Davide Enia, Mario Perrotta. Tuttavia, Cosentino arricchisce e fonde il narrare scenico con una performatività derivata dal cabaret televisivo (non a caso ha anche partecipato alla trasmissione TV di Italia 1 “Ciro presenta Visitor”). In questo, il suo lavoro sembra piuttosto accostarsi a quella “non-scuola romana” cui alcuni hanno ascritto anche Daniele Timpano ed autori-attori eclettici come il pugliese Oscar De Summa.




A PIENO RITMO I LAVORI di realizzazione del collettore di via Parma

Questa mattina,  amministratori e tecnici hanno effettuato un primo sopralluogo. Nei prossimi giorni, l’interdizione temporanea del traffico nel tratto di lungomare interessato.

Giulianova, 3 febbraio 2023. Il progetto definitivo-esecutivo era stato approvato dalla giunta lo scorso ottobre. Oggi, dopo un leggero ritardo dovuto alla mancata fornitura di cassoni in cemento armato, la realizzazione del collettore delle acque bianche di via Parma, avviata a metà gennaio, procede a ritmo sostenuto. Questa mattina, il sopralluogo nel cantiere di amministratori e tecnici.

L’opera, per un investimento di 500.000 euro, rientra nel piano di rifacimento e manutenzione dei canali delle acque bianche presenti nel territorio comunale. I lavori dureranno circa tre mesi e, a breve, richiederanno l’interdizione temporanea del traffico nel tratto di lungomare interessata dai lavori.

“Si tratta di un intervento molto atteso – sottolinea l’ assessore Giampiero Di Candido – che finalmente vede la luce, con enormi vantaggi per la prevenzione degli allagamenti in città. Ringrazio per questo l’ Ufficio tecnico, i dirigenti, la giunta e, in modo particolare, il dottor Paolo Vasanella, che il progetto ha seguito con meticolosità, in prima persona”.

“E’ un’opera significativa, anzi indispensabile  – commenta proprio il consigliere, già Presidente del Consiglio comunale, Paolo Vasanella – Per vederne la realizzazione è stato necessario che trascorressero 25 anni e le sindacature di Cameli, Ruffini e Mastromauro. L’ Amministrazione Costantini ha portato a casa il successo e di questo ringrazio, in primis, l’assessore Di Candido. Il collettore, a beneficio di Giulianova e dei giuliesi, migliorerà grandemente il deflusso delle acque piovane che dalla collina corrono al mare. Troppe volte, la zona nord della città è stata teatro di allagamenti, con danni pesanti ad abitazioni, negozi, automobili, beni di varia natura. La promessa di una soluzione, oggi, può dirsi mantenuta.”

“Le opere pubbliche che non si vedono – conclude il Sindaco – sono a volte le più preziose. Questo sottoservizio sarà risolutivo per migliaia di cittadini e di famiglie, che potranno contare su una città più




AL NOBELPERLAPACE continua la rassegna strade 2023

Domenica 5 febbraio generazione disagio presenta dopodiché stasera mi butto

L’Aquila 03 febbraio 2023. Dopo la partecipatissima inaugurazione della scorsa domenica che ha registrato un beneaugurante sold out, torna domenica 5 febbraio alle 18.00 con il secondo appuntamento la quindicesima edizione di STRADE, la rassegna teatrale organizzata da Arti e Spettacolo e ospitata allo Spazio Nobelperlapace di San Demetrio ne’ Vestini. In programma Dopodichè stasera mi butto, prodotto da Generazione Disagio e Proxima Res di e con Enrico Pittaluga, Graziano Sirressi, Andrea Panigatti e Luca Mammoli; Riccardo Pippa regista e co-autore.

Lavoro pluripremiato, vincitore, fra l’altro, nel 2015 del Concorso nazionale Roma Playfestival, del Bando Teatro Off Artificio e della III Edizione del Bando “Le Citta’ Visibili”.
Uno spettacolo di cinica auto-analisi collettiva, irriverente, comico e profondo, che – presentato per la prima volta 9 anni fa – viene ogni volta aggiornato con riferimenti all’attualità e apre una riflessione personale e di comunità sulla lontananza fra la vita ideale e quella reale. Dal palco quattro personaggi conducono il pubblico in una folle partita a uno strano e innovativo gioco dell’oca.
Nell’arco dei 70 minuti di spettacolo si affrontano temi quali l’amore, la paura del futuro, il lavoro, la sessualità, la politica, la solitudine e l’indeterminatezza.
Un conduttore coinvolge gli spettatori per fare avanzare tre pedine umane sul tabellone: un dottorando, un precario e uno stagista attraverseranno imprevisti, prove collettive e prove individuali con un ritmo comico serrato e pezzi di improvvisazione basati su input che vengono dal pubblico.
Vincerà chi riesce ad accumulare più sfighe e perciò più “disagio”.
Le tematiche di disagio generazionale, crisi e voglia di cambiamento vengono trattate con un meccanismo di ribaltamento paradossale: invece di risolvere i propri problemi o lottare per un mondo migliore i personaggi mettono in scena il lato peggiore e nichilista della nostra società: si abbandonano piacevolmente al disagio, lo difendono e orgogliosamente lo praticano con disciplina. Si ride del lato peggiore di ognuno di noi, sperando di seppellirlo alla fine dello spettacolo e di uscire con la voglia di migliorare la nostra vita.

I biglietti (costo 10 euro) sono acquistabili in prevendita presso la libreria Polarville in Via Castello all’Aquila o direttamente in teatro a San Demetrio. Per info e prevendita 348.6003614.




ENZO CARRA: dignità e intelligenza politica

di Giancarlo Infante

3 febbraio 2023

Enzo Carra ci ha lasciati. Noi gli dobbiamo molto per la dignità con cui fu costretto a subire umiliazione e disprezzo quando si ritrovò a divenire l’emblema di un prezzo pagato al populismo giustizialista che non ha portato né giustizia né una diversa qualità della gestione della cosa pubblica.

Su Politica Insieme, che egli seguiva quotidianamente, scrivemmo nel maggio 2021 (CLICCA QUI) che egli “dev’essere considerato una delle più grandi vittime di quel sistema violento ed iniquo frutto del combinato disposto formato dalla volgarizzazione e disumanizzazione della lotta politica, da un intervento non sereno da parte di taluni magistrati e da un insano sistema della comunicazione” e che dava una grande lezione di civiltà e di cultura politica quando invita a ragionare senza amarezze e in termini positivi.

L’occasione di questo commento era stata offerta dal suo intervento a seguito della vicenda di un politico scagionato da ogni accusa, ma con ben cinque anni di ritardo. E tutti noi sappiamo bene cosa voglia dire anche un solo giorno in cui sei bandito ed indicato a dito ingiustamente.

Enzo in quella occasione scrisse: ‘non passare da tintinnar di manette a bisboccia garantista, serve equilibrio’.

Enzo trovò la forza e la capacità di reagire non solo con dignità, ma anche in maniera politicamente intelligente, sapendo che il tempo è sempre galantuomo e che i valori di riferimento in cui si crede riempiono il vuoto creato da una carenza di umanità e del necessario rispetto altrui come, purtroppo, sta ancora a confermarci troppo spesso quella che chiamiamo politica.

Enzo merita un ricordo affettuoso come persona, ma deve essere anche indicato ad esempio su come un cristiano, politicamente impegnato, non perda mai la propria umanità e sa rispondere con un alto senso civico ad attacchi cattivi e infondati come quello che egli subì. Una conferma del suo valore umano e politico.

https://www.politicainsieme.com/enzo-carra-dignita-e-intelligenza-politica-di-giancarlo-infante/



IL COMUNE PRECARIZZA i dipendenti dell’Usra

L’Aquila, 3 febbraio 2023. L’art. 57, comma 10, decreto-legge 4 agosto 2020, n. 104 (Misure urgenti per il sostegno e il rilancio dell’economia) come convertito dalla L. 126/2020 a seguito della novella apportata dalla legge di bilancio 2023, proroga ope legis i termini del personale a tempo determinato in servizio negli Uffici Speciali per la ricostruzione fino al 31/12/2025.

Così ha fatto l’USRC, dando un minimo di stabilità al personale, stante anche la necessità di non perdere personale altamente formato in tema di ricostruzione.

Il Comune dell’Aquila, no. Per il Comune dell’Aquila le proroghe del personale dell’Ufficio della ricostruzione dell’Aquila sono più che dimezzate al 31/03/2024.  Perché? Non è dato sapere!!!!

Abbiamo provato a domandarlo al Comune con due note nelle quali rappresentando il diritto di questo personale a vedersi prorogati i contratti a tre anni, chiedevamo un incontro al fine di chiarire il quesito. Niente, il Comune tace, si rinchiude nel più assoluto riserbo e silenzio. Solo il Titolare dell’USRA ha risposto rendendosi disponibile ad un incontro congiunto.

Rimane l’insensatezza dell’atto compiuto dal Comune, di precarizzare ulteriormente il personale che lavora all’USRA e che è necessario, non solo ai fini della ricostruzione, che dovrebbe essere accelerata, ma anche per l’attuazione delle misure del PNRR di cui L’USRA è soggetto attuatore.

Il rischio che si corre è di perdere queste risorse, fatte da tecnici, amministrativi, informatici e contabili, che, vedendosi ulteriormente precarizzati, potrebbero scegliere di abbandonare USRA per migrare verso soluzioni lavorative più stabili, come già successo in passato, perdendo la città dell’Aquila personale altamente formato e accumulando ritardo nelle pratiche della ricostruzione.

Il Comune esca dalla sua Torre d’avorio e si confronti con le OO.SS. , dica cosa vuole fare, spieghi la ratio, se mai esista,  di tale insensata azione di precarizzazione.

Luca Fusari, Coordinatore regionale FF.LL. FP Cgil Abruzzo Molise            

Anthony Pasqualone,  Segretario Generale Fp Cgil L’Aquila




MADE IN ITALY: Cosa Rimane

Nel programma del Governo Meloni un dicastero dedicato: per la riconquista?

di Mira Carpineta

All’insediamento del Governo a guida Giorgia Meloni, tra le tante curiosità sollecitate dal nuovo corso politico, non è passato inosservato l’intento della Presidente sulla riconquista del patrimonio economico italiano che viene indicato come Made in Italy. Allo scopo di porre maggiore attenzione sull’oggetto di discussione, il Ministero dello Sviluppo Economico, affidato a Adolfo Urso, ha cambiato nome in Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

Cosa si intende con tale definizione, innanzitutto? La società di servizi e consulenza KPMG, già nel 2012 indicava il Made in Italy come il terzo marchio più noto nel mondo dopo Coca-Cola e Visa.  Nel 2017 il Made-in Country Index però rilevava che l’Italia era scivolata al settimo posto e nel 2022 un altro studio di Brand Finance posizionava il primo marchio italiano più noto nel mondo, cioè Gucci, nella posizione 108.

Cosa è accaduto in dieci anni? Il Made in Italy viene definito il marchio delle 4 A: Abbigliamento, Alimentare, Automazione, Architettura. Questi quattro macrosettori riassumono tutto ciò che è possibile riconoscere nel mondo come “fatto in Italia”. In questi settori, infatti, trovano casa alcuni grandi prodotti e produttori di origine italiana.

Secondo dati del 2018, l’export della moda italiana – abbigliamento, calzature e affini –  ha un valore di 48,6 miliardi di euro (CCIIAA Milano – Promos). Le esportazioni dell’agroalimentare si aggirano sui 40 miliardi di euro (Nomisma). L’industria della macchina utensile, della robotica e dell’automazione  ha raggiunto quota 6.110 milioni di euro (Centro Studi & Cultura di Impresa) e infine il design italiano ha generato un valore di 22 miliardi di euro (CCIIAA Milano – Promos), ma nonostante questi dati così positivi, qualcosa si è inceppato, a causa di alcuni punti deboli che ne hanno determinato un significativo rallentamento: una diminuzione della produttività, una Pubblica Amministrazione poco “friendly” con il sistema imprese a causa di una eccesiva e spesso insostenibile tassazione e burocratizzazione, poca innovazione e rapporti inesistenti o conflittuali con le parti sociali.

Questo clima poco favorevole alle aziende ha avuto come conseguenza una progressiva perdita dei grandi marchi del Made in Italy per due ragioni essenziali: la delocalizzazione e la cessione dei brand stessi. La delocalizzazione è stata una scelta delle stesse imprese per contenere i costi eccessivi legati ai motivi di cui sopra (eccessiva tassazione e burocrazia), ma la cessione ha prodotto dei veri e propri cataclismi economici per molti settori.

La mancata percezione, tutta italiana, va detto, del reale valore dei marchi tricolore ha originato, di contro, una corsa all’acquisto da parte di chi invece, questo valore lo aveva ben chiaro. In un’inchiesta di TGCOM24  del 2020 si legge che “ il marchio italiano piace a tutti e in tutti i settori” ed elenca una lunga serie di quelli passati di mano: Fiorucci, Versace, Krizia, Ferretti, Gucci, Bottega Veneta, Pomellato, Dodo, Brioni e Richard Ginori acquisiti da Edwin International, Michael Kors, Marisfrolg Fashion Co, Shandong Heavy Industry-Weichai Group, il fondo francese Kering; La Rinascente dalla compagnia thailandese Central Group of Companies; Loro Piana, Fendi, Emilio Pucci e Bulgari di proprietà della LVMH; La giapponese Itochu Corporation ha fatto suoi altri marchi Mila Schon, Conbipel, Sergio Tacchini, Belfe e Lario, Mandarina Duck, Coccinelle, Safilo, Ferré, Miss Sixty-Energie, Lumberjack e Valentino S.p.A. E questo per il settore moda.

Per il settore alimentare Galbani, Locatelli, Invernizzi e Cademartori sono di Lactalis, acquirente della Parmalat nel luglio del 2011, mentre gli oli Cirio-Bertolli-De Rica sono passati nel 1993 alla Unilever, che poi li ha ceduti nel 2008 alla spagnola Deoleo, già titolare di Carapelli, Sasso e Friol. Anche l’Eridania Italia, società leader nel settore zucchero italiano, è passata poi in mani francesi. La Birra Peroni, comprendente i marchi Peroni e Nastro Azzurro, è stata acquisita dal colosso giapponese Asahi Breweries, mentre la Star, proprietaria di diversi marchi come Pummarò, Sogni d’oro, GranRagù Star, è stata acquistata dalla spagnola Gallina Blanca del Gruppo Agrolimen. Motta– di Buitoni e Perugina dalla Nestlè.

Per quanto riguarda le imprese finanziarie, già nel 2006, il gruppo Bnp Paribas acquisisce Bnl. Nel 2007, Credit Agricole prende il controllo delle banche Cariparma e Banca Popolare FriulAdria. Sempre nello stesso anno, Generali accetta l’offerta di Groupama per l’acquisto del 100% di Nuova Tirrena per 1,25 miliardi di euro. Anche Unicredit ha venduto Pioneer ad Amundi per un valore di 3,5 miliardi di euro.

Nell’industria, Italcementi è stata acquisita da HeidelbergCement. La Pirelli invece ha come nuovo socio ChemChina. A settembre 2016 la francese Suez ha acquisito parte di Acea mentre Magneti Marelli passa ai giapponesi di Calsonic Kansei. In campo energetico Edison entra a far parte degli assets francesi. 

Nell’industria dei treni, il made in Italy non esiste più. La Fiat Ferroviaria è controllata da Alstom. AnsaldoBreda è stata invece venduta alla giapponese Hitachi da parte di Finmeccanica. Per gli aerei, Etihad ha acquisito per tre anni Alitalia mentre la Piaggio Aerospace è dal 2014 in mano agli arabi di Mubadala. Per Lamborghini, invece la nuova casa è in Germania presso il Gruppo tedesco Volkswagen (dati dal master biennale in giornalismo della IULM a cura di Ilaria Quattrone). Italo è passata al fondo americano specializzato in infrastrutture Global Infrastructure Partners III funds, mentre sempre nei treni ad alta velocità, AnsaldoBreda è stata acquisita dalla giapponese Hitachi. Infine, per le infrastrutture, Telecom è controllata dalla francese Vivendi. Ma l’elenco è ancora lungo se si pensa che il numero dei marchi ceduti si aggira sui 120.

Unica eccezione a questa tendenza il caso Barilla, venduta nel 1971 a una multinazionale americana dai fratelli Pietro e Gianni Barilla per ragioni familiari, ma già otto anni dopo riacquistata dallo stesso Pietro. Questo mare magnum di imprese cedute e acquistate consolida, a quanto pare, il concetto della percezione del valore del Made in Italy che vede da una parte il Bel Paese che se ne priva e dall’altra il mondo che lo cerca e vuole possederlo. Oggi, con la nascita di un ministero dedicato, saprà il Governo Meloni invertire la tendenza e recuperare quel valore?




SPAZIO GOMMA apre a Roma

Una galleria di arte contemporanea inclusiva, green e digitale

L’Aquila, 2 febbraio 2023. Vendita a tiratura limitata, mostre, workshop e incontri per un mondo dell’arte sostenibile e aperto ai giovani collezionisti. Si apre con il fotografo dell’agenzia fotografica Contrasto Antonio Di Cecco a cura di Camilla Carè fino al 12 marzo

A Roma apre una nuova galleria d’arte contemporanea, uno spazio artistico di comunità: Spazio Gomma.

Dove c’era un’officina, da cui prende il nome, oggi il nuovo luogo artistico di via Dulceri 45, nel quartiere est della Capitale al Pigneto, si trasforma in uno spazio inclusivo, versatile, green e digitale. L’impresa, nata da un’idea di Camilla Carè, giovane curatrice con esperienze internazionali, nasce con lo scopo di promuovere e sviluppare la sostenibilità economica, ambientale e sociale nel settore del mercato dell’arte, intercettando le esigenze di una nuova fascia di collezionisti.

Ogni anno una disciplina: il 2023 sarà dedicato alla fotografia con il tema della natura e dei paesaggi in trasformazione, dell’ignoto e del rapporto con l’umano.

Si inaugura il 3 febbraio con le opere di Antonio Di Cecco, fotografo della prestigiosa agenzia Contrasto, nato nel 1978 all’Aquila. Le opere in mostra e in vendita a tiratura limitata hanno al centro il rapporto tra uomo, ambiente e tempo. Di Cecco sviluppa progetti sui processi di modificazione dei luoghi, oltre a occuparsi di fotografia di architettura e di paesaggio. Dopo aver esposto lo scorso anno L’Aquila. La forma dei luoghi presso l’Istituto Italiano di Cultura di Montreal, per cui è stato insignito dell’Urbanautica Institute Award, il fotografo aquilano è impegnato dal 2018 nel progetto Appennino presso il Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max Planck Institut.

Ad Antonio Di Cecco, che espone allo Spazio Gomma fino al 12 marzo 2023, seguiranno altri artisti internazionali con altrettanti temi: l’artista multidisciplinare americana Brandy Eve Allen con il progetto Flora Nova, un insieme di musica e atmosfere pop tra fiori e corpi; l’attivista e artista poliedrica russa Alisa Gorshenina, in arte Alice Hualice, con una nuova produzione dal titolo The Gardner dallo stile poetico e bucolico. L’emergente Giulia Gatti, fotografa marchigiana che si muove tra l’Italia e il Sudamerica, presenta in esclusiva un lavoro sul femminile dal titolo Corazonada. Infine, il duo australiano con base a Melbourne Honey Long e Prue Stent in anteprima europea portano allo spazio Gomma Grotto, un’indagine sul post umano e sulla risignificazione del corpo delle donne.

Spazio Gomma

L’intento di Spazio Gomma è ispirare collezionisti nazionali e internazionali a investire nei talenti emergenti e mid-career italiani; sostenere lo sviluppo della carriera di artisti eterogenei, sia per identità che per discipline; sviluppare e promuovere l’accesso al mercato per una comunità più ampia di acquirenti. 

«Dopo esperienze professionale all’estero, ho deciso di aprire uno spazio informale, prendendo spunto dall’educazione all’arte come bene di investimento tipica del nord Europa» spiega la curatrice Camilla Carè. «Vorrei che Gomma diventasse un nuovo punto di riferimento della scena artistica romana, accogliendo e ricreando energia e fervore verso la pratica artistica. Nessuna nostalgia, questo luogo è innovativo e votato al digitale, sarà possibile, infatti, acquistare e seguire la clientela online con un servizio di art advisoring h24. Vogliamo fare anche altro, in modo che tutta la cittadinanza venga coinvolta, scardinando anche le vecchie logiche del mondo dell’arte: vogliamo essere inclusivi, trasparenti e aperti al mondo». 

Oltre alle mostre aperte al pubblico e alla vendita di opere d’arte con tiratura limitata, la galleria si vuole fare spazio di comunità nel tessuto urbano della Capitale: negli ultimi cinque anni, infatti, sono molte le imprese culturali che hanno deciso di investire nel Pigneto, dando vita a un distretto attrattore di creatività e innovazione. Corsi per bambini che vogliono scoprire la fotografia, workshop per diventare giovani collezionisti e investire nell’arte, laboratori incentrati sui temi delle esposizioni.

GOMMA è un progetto realizzato anche grazie a POR FSE Lazio 2014-2020 — Impresa Formativa. Il fondo promuove azioni sperimentali che impattino sul mondo del lavoro, al fine di sostenere processi di autoimprenditorialità in grado di creare nuove opportunità di occupazione, con particolare riferimento alla popolazione in età giovanile.

Biografia Antonio De Cecco

Antonio Di Cecco è nato nel 1978 all’Aquila, dove attualmente vive e lavora. Sviluppa progetti sui processi di modificazione dei luoghi e sul rapporto tra uomo, ambiente e tempo, oltre a occuparsi di fotografia di architettura e di paesaggio. È rappresentato dall’Agenzia Contrasto. Nel 2022 la sua mostra L’Aquila. La forma dei luoghi è stata esposta presso l’Istituto Italiano di Cultura di Montreal. Nel 2021 è tra i vincitori dell’Urbanautica Institute Award con il progetto L’Aquila. La forma dei luoghi. Dal 2018 è impegnato nel progetto Appennino presso il Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max Planck Institut. Nel 2018 per il Kunsthistorisches Institut in Florenz ha realizzato la mostra online Fotografia e catastrofe. Antonio Di Cecco in dialogo con le collezioni della Fototeca a cura di Carmen Belmonte, Elisabetta Scirocco e Gerhard Wolf. Nel maggio 2015 le immagini del progetto In Pieno Vuoto. Uno sguardo sul territorio aquilano è entrato a far parte dell’archivio dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione.

Francesca Esposito




RACCONTAMI UNA STORIA secondo appuntamento

Il progetto rivolto ai più piccoli nell’ambito di SquiLibri 2022/23

Francavilla al Mare, 2 febbraio 2023. Mentre si continua a lavorare per una nuova e seconda edizione di SquiLibri, il Festival delle Narrazioni di Francavilla al Mare si prosegue contestualmente con “Raccontami una storia”, iniziativa proposta per le scuole, nell’ambito del Festival, avviato lo scorso 16 dicembre con i più piccoli e che vede la collaborazione della casa editrice Chiaredizioni.

È l’Istituto Comprensivo F. Masci di Francavilla al Mare a aderire al progetto coordinato da Nadia Tortora: “Continua l’avventura nelle scuole, questa volta parleremo in modo romantico dei numeri, ed è solo il secondo appuntamento, al progetto aderiranno più di duecento ragazzi, è bellissimo vederli così partecipi ed attenti”.

La direzione artistica del progetto è di Peppe Millanta (Scuola Macondo di Pescara), che è anche ideatore dello stesso Festival delle Narrazioni; il tutto è possibile grazie al Comune di Francavilla al Mare, guidato dal sindaco Luisa Russo, e all’Assessore alla Cultura, Cristina Rapino.

“E’ una grande soddisfazione vedere come anche i più piccoli si avvicinano pian piano al mondo della lettura, grazie anche all’impegno di figure professionali, come per esempio gli stessi docenti e non solo: è importante creare spazi di condivisione e di riflessione anche per coloro che, senza rendersi ancora conto, sono il nostro domani e su Francavilla faremo il possibile perché per i più piccoli ci sia sempre una possibilità, e coinvolgere così attivamente le scuole nel vasto progetto che è SquiLibri, è un grande passo”- commenta il sindaco Luisa Russo.

“Con questo progetto Raccontami una storia, possiamo concretamente dire che SquiLibri è un festival che sposa benissimo qualsiasi fascia d’età e su Francavilla lavoreremo affinché il libro sia occasione, per stare insieme, per parlarsi, per conoscere persone nuove e confrontarsi; dietro il libro c’è un mondo nuovo che va scoperto ed anche i più piccoli se ne rendono conto; il loro entusiasmo è la nostra gioia più grande e noi non li deluderemo”- spiega l’Assessore alla Cultura Cristina Rapino.

Il prossimo appuntamento per i piccoli studenti è previsto per la mattina dell’8 febbraio 2023, nel plesso San Franco dove con “Mi chiamo Uno ma non sono Primo” ci saranno nuovi momenti di grande condivisione oltre che di inclusione, vissuti direttamente tra i banchi di scuola.

Un libro divertente, brioso, che rende facile ricordare, ai bambini, le definizioni dei numeri: “Mi chiamo Uno ma non son Primo” sarà una lettura appassionante e formativa. I disegni di Emiliana Di Placido sono divertenti ed espressivi, umanizzano i numeri per renderli più concreti e facili da immaginare, e sono caratterizzati dallo stesso ritmo dinamico della parte narrativa.

La scrittura di Fabio Marini è appassionante, scorrevole, chiara ed efficace. Si tratta di un racconto breve che è articolato, strutturato con cura che sa rendere chiara la particolare condizione di Uno e, accanto a lui, di Zero.

In questo libro i numeri diventano protagonisti dotati di carattere, e particolarità che li rendono simpatici e possono addirittura provare emozioni.

Alessandra Renzetti




OGGI E DOMANI elezioni avvocati

Rinnovo del Consiglio dell’ordine degli avvocati della provincia di Teramo

Teramo, 2 febbraio 2023. Sono iniziate questa mattina e proseguiranno domani fino alle ore 14, nell’aula “Falcone e Borsellino” del palazzo di giustizia, le elezioni per il rinnovo del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati della provincia di Teramo.

Alle urne sono chiamati 1.200 avvocati iscritti al foro teramano, di cui il 48% è rappresentato da donne e il 52% da uomini.

In tutto si eleggono 15 consiglieri e il mandato dura 4 anni. Non ci sono novità normative rispetto alla precedente elezione che, invece, fu segnata dall’introduzione del limite del doppio mandato.

A candidarsi alla guida del Consiglio per il prossimo quadriennio (2023-2026) c’è la lista “Avvocati insieme”, che propone la rielezione del presidente uscente, Antonio Lessiani, e di cui fanno parte (di seguito elencati in ordine cronologico) Massimo Ambrosi, Rita Capanna Piscè, Mario Cheng Chi Chang, Elena Concordia, Franca D’Amario, Alessio De Iuliis, Giulia Forlini, Elvio Fortuna, Stefano Franchi, Caterina Lettieri, Serena Monina, Monica Passamonti, Gianluca Reitano, Gaetano Luca Ronchi.

Oltre ai nomi citati ci sono altri cinque candidati non collegati ad alcuna lista: Stefania D’Addario, Savino Antonelli, Nicola Rago, Fabiana Pechini e Giuseppe Olivieri.

Ciascun elettore può esprimere un numero di voti pari a 10, rispettando la rappresentanza di genere in rapporto di 6 a 4.

Una volta eletto, il nuovo Consiglio procederà nei giorni successivi all’elezione di presidente, consigliere segretario e consigliere tesoriere. 




CAMERATA MUSICALE SULMONESE settantesima stagione

Domenica 5 febbraio 2023 ore 17.30 Teatro Comunale M. Caniglia  Sulmona

Musiche da film Alessandro Quarta 5et.  Giuseppe Magagnino pianoforte, Michele Colaci contrabbasso, Franco Chirivi chitarra,  Cristian Martina batteria

Sulmona, 2 febbraio 2023. Con una fascinosa carrellata di musiche da film prosegue la programmazione della Camerata Musicale Sulmonese diretta dal M° Gaetano Di Bacco domenica 5 febbraio al Teatro Comunale M. Caniglia ore 17:30.

Il violino di Alessandro Quarta  con Giuseppe Magagnino al pianoforte,  Michele Colaci al contrabbasso, Franco Chirivi alla chitarra e Cristian Martina alla batteria ripercorreranno una selezione delle più belle colonne sonore di tutti i tempi, da Morricone a Piovani,  Bacalov,  Ferraris,  Tiersen,  Rota e PIazzolla. Musiche indimenticabili come C’era una volta in America, Nuovo Cinema Paradiso, C’era una volta il West di Ennio Morricone; di Nino Rota le due Suite Il Padrino e Amarcord-La Dolce Vita-8 e Mezzo; La vita è bella di Nicola Piovani; Il Postino di Louis Bacalov e poi ancora di Adalgiso Ferraris Oci Ciornie; Il Favoloso Mondo di Amelie di Yann Tiersen; la memorabile colonna sonora di Titanic  di James Horner ; di Dmitrij Shostakovic Eyes Wide Shut per concludere con Oblivion (da Enrico IV) , Jeanne y Paul (da Ultimo Tango a Parigi) e Libertango  di Astor Piazzolla.

Tutti gli arrangiamenti  dei brani sono curati da Alessandro Quarta, balzato all’attenzione del grande pubblico televisivo grazie al suo intervento al Festival di Sanremo 2019.

Nato come violinista classico Quarta a lungo si è mosso ai confini tra musica classica e altre forme di espressione musicale. Una personalità vulcanica e una grande creatività lo indirizzano ad una grande varietà di progetti e ora il suo repertorio varia dalla tradizione classica alle sperimentazioni nel blues, nel soul e nel pop.

Ha suonato con Roberto Bolle, con “Il Volo” e ha collaborato con stelle della musica internazionale come Lenny Kravitz, Carlos Santana, Celine Dion, Robin Williams, Joe Cocker, Liza Minnellli, Dee Dee Bridgewater, Toquinho.

PROGRAMMA

Ennio Morricone

C’era una volta in America

C’era una volta il West

Nuovo Cinema Paradiso

Louis Bacalov

Il Postino

Adalgiso Ferraris

Oci Ciornie

Yann Tiersen

Il Favoloso Mondo di Amelie

James Horner

Titanic

Nicola Piovani

La Vita è Bella

Dmitrij Shostakovic

Eyes Wide Shut

Astor Piazzolla”

Oblivion (Enrico IV)

Jeanne y Paul (Ultimo Tango a Parigi)

Nino Rota

Il Padrino

Suite Fellini (Amarcord-La Dolce Vita-8 e Mezzo)

Astor Piazzolla

Libertango

PROSSIMO APPUNTAMENTO

Alexian Santino Spinelli Group Teatro Comunale Maria Caniglia Domenica 12 febbraio 2023 ore 17:30

Fiorentina Galterio