Voci di cambiamento 4° EDIZIONE 2-3 Dicembre 2023 Imago Museum
Pescara, 29 novembre 2029. Dal 2 al 3 dicembre torna la quarta edizione del Forum FRA Futuro Ragione Arte presso l’Imago Museum di Pescara. Il Forum non è il solito convegno, va oltre le solite lezioni, saranno due giorni di Agorà aperta a tutte le persone, in particolar modo, alle giovani generazioni, agli artisti, alle istituzioni pubbliche e private, alle imprese e a chi lavora nel terzo settore e sente l’urgenza di rimettere al centro la relazione con l’altro come bisogno primario. Ospiti in conversazione tra loro, provenienze, generi, professioni ed età diverse che si intrecciano sul campo della cultura intesa come fattore produttivo di valore sociale ed economico di un territorio per creare un racconto a più voci su tematiche quali: giovani, istituzioni, impresa, artisti e cultura. Il Forum è un dialogo FRA persone in cui il pubblico è invitato a ripensare al ruolo passivo nel quale viene spesso confinato mediante un confronto diretto che permette a tutti di incrociare i pensieri e crescere insieme.
Il programma di quest’anno prevede sei incontri a cui sono stati invitati protagonisti di spicco nel panorama italiano e europeo, che si confronteranno non solo con gli esperti del posto, ma soprattutto con relatori giovani e il pubblico in sala.
Il Forum, ideato e curato dall’Associazione HUB-C di Pescara, vede, fra gli altri, il contributo del Comune di Pescara, la compartecipazione della Camera di Commercio Chieti- Pescara, la rinnovata partnership con la Fondazione PescarAbruzzo all’interno dell’Imago Museum, la collaborazione con la Bbslombard e la rivista ÆSArts+Economics, e la collaborazione con il gruppo di studio del nuovo centro di ricerca interdipartimentale BACH dell’Università degli studi “G. D. Annunzio”.
Nell’intento di proseguire un percorso già tracciato nella precedente edizione, che ha visto giovani e adulti insieme in un dialogo generativo, il Forum FRA 2023 ha rilanciato il proprio ruolo innovativo ed è diventato una leva fondamentale di cambiamento sociale inserendo dieci giovani, dai 15 ai 28 anni, all’interno della governance in qualità di co-ricercatori, co-progettisti e co-creatori dell’evento. I processi decisionali che hanno visto coinvolti le ragazze e i ragazzi nella pianificazione strategica dell’evento li hanno incoraggiati a mettere in luce le proprie emozioni, i propri ideali e i propri valori e a prender parte alla costruzione di un Forum più inclusivo, equo e fiorente.
Dopo il Forum verrà stilato con 40 ragazzi del territorio, dai 15 ai 25 anni, un Manifesto Programmatico sotto la guida della Dott.ssa Giusy Sica. Lo scopo principale è quello di costruire un percorso di lavoro da cui avviare un processo di profonda interazione FRA i giovani coinvolti e gli altri stakeholders che animano il territorio, che porti a riflettere sui legami, la forma e la compatibilità dell’ambiente di vita immaginato dai giovani nelle sue differenti sfaccettature.
Il Manifesto verrà accolto a marzo dalle istituzioni locali.
Nella 1°edizione del Forum FRA, svoltasi a novembre del 2019 presso lo Yag/Garage i temi affrontati furono: la cultura Fra vecchio mercato e giovane umanesimo, l’evoluzione del linguaggio Fra istituzioni e protesta, l’importanza della cultura Fra audience development e ricerca.
Nella 2°edizione del FRA svoltasi a novembre 2021 presso lo Spazio Matta, le giornate furono articolate in cinque incontri. Era necessario, dopo un anno di isolamento, essere di nuovo in presenza, e capire cosa fosse successo durante la pandemia. Siamo ripartiti da alcune riflessioni, nella consapevolezza di un avvenuto e sensibile cambiamento, da cui sono nati una serie di nuovi e articolati temi, ovvero: il ruolo della cultura nell’era post-pandemica; la transumanza culturale FRA fruizione pubblica e privata; il rapporto FRA arte pubblica e arte politica; impegno pubblico e privato FRA agenda ONU 2030, PNRR, nuova bauhaus; l’ecologia umana FRA cibo e cultura.
Nella 3°edizione del FRA, svoltasi a novembre 2022 presso l’Imago Museum, si è puntato sulla prossimità generativa invitando, nelle vesti di relatori, sei studenti dal 24 ai 24 anni provenienti da tre scuole di alta formazione di Pescara. I giovani hanno partecipato attivamente al dialogo dove non erano mai stati inviatati a partecipare. Uno scambio FRA generazioni che dopo il Forum è stato sviscerato con la stesura, redatta da oro, di sei articolo pubblicati sull’ultimo numero della rivista ÆS Arts+Economics.
Il Forum FRA di quest’anno incentiva nuovi modelli partecipativi e collaborativi con un progetto in comune FRA giovani, FRA giovani e istituzioni, FRA giovani e impresa, FRA giovani professionisti, FRA giovani e artisti in un ambiente unico e partecipato; favorisce la prossimità generativa, amplia l’esperienza «professionale» dei ragazzi sul campo e il loro senso di responsabilità nei confronti degli altri e del territorio circostante con percorsi di maggiore connessione con soggetti pubblici e privati. L’intento è creare un’infrastruttura di legami sociali e di fiducia fra generazioni che è radice di ogni altra forma di attività umana: politica, economica, lavorativa.
“In una comunità maggiori sono le relazioni, i legami di fiducia e la partecipazione democratica, maggiori saranno i benefici economici e sociali di cui tutti potranno beneficiare”. Claudia Fiaschi
Nel primo panel “Shit is life, life is Shit” coordinato dall’immunologo Fulvio D’Acquisto, Professore School of Life and Health Science University of Roehampton e da Emanuela Roberti, psicoterapista e supervisor UKCP, MBACP Regno Unito, vedrà coinvolti, oltre le due giovani del comitato organizzatore del Forum Giorgia Speziale e Irene Capasso; Sebastian Contreras, artista; Antonio Di Croce, zoologo, direttore della riserva naturale regionale Monte Genzana Alto Gizio; Leslie, rapper e Roberto Murgia, educatore cooperativa sociale “Il Laboratorio”. Conversazioni senza paura sveleranno le storie che le giovani generazioni non stanno vedendo, le storie che stanno evitando, le storie che non hanno ancora la lingua per raccontare. Ma la“merda”, buona o cattiva, fa parte della nostra vita quotidiana.
Nel secondo panel i ragazzi si interrogano su quali possano essere i luoghi di aggregazioni nell’ambito della comunità pensati e costruiti per loro; luoghi in cui convivono spazi multidisciplinari e si sperimentano linguaggi nuovi e che non siano solo di passaggio per una funzione meramente espositiva. A parlare con Giulia Aquilini e Giulia Candeloro ci saranno Serena Bertolucci, prossima direttrice museo del Novecento M9 Venezia-Mestre; Cristina
Collettini, soprintendente archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti, Pescara, Teramo e L’Aquila; Giuseppe Di Bucchianico, professore ordinario di Design, Università “G.d’Annunzio” Ch-Pe, presidente di “EIDD-Design for All Europe”; Gioia Di Girolamo, direttrice arti visive Diorama Festival; Francesca Guerisoli, direttrice artistica della Fondazione La Rocca
Nel terzo panel la domanda che pongono i ragazzi riguarda il lavoro, un mercato che non li vede parte attiva, sopratutto per chi aspira a lavorare in ambito culturale. Ne parleranno con Alessandra Passaretti e Marta Viola , comitato organizzatore del Forum, Luca Dal Pozzolo, responsabile ricerca Fondazione Fitzcarraldo e direttore dell’Osservatorio Culturale del Piemonte; Michele Colaianni, associazione Mi Riconosci; Eleonora Sablone, CEO ASAP| As Sustainable As Possible Società Benefit; Flaviano Zandonai, sociologo, open innovation manager presso “Consorzio nazionale Cgm”
Nel quarto panel ci si chiede se AI, metaverso, web3, realtà virtuale, tecnologie emergenti possono rappresentare potenti strumenti al servizio della creatività, nuove forme di linguaggi artistici, nuovi luoghi di aggregazione culturale, utili per il miglioramento del benessere mentale, individuale e di gruppo. A parlare con Franco Broccardi, esperto di economia della cultura, fondatore dello studio BBS-Lombard, e Caterina Dragone, comitato organizzatore del Forum, avremo Francesco D’Addario, CEO Oltrematica srl; Oriana Persico, co-founder & art director at Her: She loves data/ Nuovo Abitare, esperta in politiche partecipative e inclusione digitale; Mauro Pettorruso, psichiatria e ricercatore in psichiatria presso l’Università “G.d’Annunzio” Ch-Pe; Fabio Viola esperto di linguaggi interattivi, curatore Museo nazionale del cinema di Torino; Lucia Zappacosta, presidentessa Metro Olografix associazione culturale telematica.
Nel quinto panel parleremo dell’importanza e di quale funzione avrà il Manifesto Programmatico nell’ambito della Comunità che verrà stilato entro marzo da quaranta fra ragazzi e ragazze, dai 15 ai 27 anni, provenienti da scuole secondarie e di alta formazione del territorio con il supporto di Giusy Sica, ricercatrice e founder Re-Generation (Y)outh think tank, specializzata in empowerment politico, sociale, economico e culturale dei giovani. Il fulcro di quest’asse di ricerca-azione, “Empowerment giovanile nella co-creazione di politiche culturali ri-generate e partecipate” cerca di incentivare politiche che tengano presente la correlazione tra lo spazio urbano-culturale e i giovani. In conversazione con Giusy Sica ci sarà Filiberto Ciaglia, dottorando in geografia Roma3, responsabile culturale del Festival dei Giovani dell’Appennino; Alessandro Crociata, economista culturale e professore ordinario presso l’Università “G.d’Annunzio” Ch – Pe; Umberto Croppi, direttore generale di Federculture; Carlo Masci,
Sindaco di Pescara; Flavia Massimo, musicista e direttrice artistica di Paesaggi Sonori; Michele Vitiello, direttore Fondazione Ottimisti & Razionali.
Nel sesto panel, insieme alle istituzioni comunali, ci chiederemo quali sono le prospettive per le nuove generazioni FRA governance locale e governance globale, a dialogare con Emidio Giovannini, comitato organizzatore del Forum, e Pierluigi Sacco, professore di Politica Economica presso l’Università “G.d’Annunzio”di Ch-Pe e ricercatore presso il MetaLAB ad Harvard, avremo Emanuela Grimaldi, direttrice del dipartimento di Presidenza Regione; Sara Hussein, funzionaria dell’Ufficio delle Politiche Giovanili della Provincia Autonoma di Bolzano; Patrizia Martelli, assessore alle Politiche Giovanili di Pescara; Eugenio Tibaldi, artista.
PROGRAMMA Forum FRA 2023 – Voci di cambiamento
2-3 Dicembre 2023 | Imago Museum, Pescara
02.12.2023 | h. 10.30
Saluti e presentazione
Giovanna Romano, Presidente associazione Hub-c cultura luogo persone
Nicola Mattoscio, Fondazione Pescara – Abruzzo
Carlo Masci, Sindaco di Pescara
Gennaro Strever, Presidente Della camera di commercio Chieti Pescara
02.12.2023 | h. 11.00
Shit is life – Life is Shit
Un panel contro i tabù coordinato dal Professore di immunologia Fulvio D’acquisto School of Life and Health Science University of Roehampton (UK) e da Emanuela Roberti psicoterapueta supervisor UKCP, MBACP (UK). Shit is life – Life is shit mette il corpo e la sua complessità in primo piano al centro Della
scena, combatte i pregiudizi, l’inaccessibilità, l’elitarismo e la mediocrità. La frase “la vita è una merda” è solitamente metaforica. Tuttavia, le recenti scoperte in campo biomedico hanno evidenziato come la materia fecale abbia un ruolo centrale nel comprendere ciò che siamo: la nostra personalità, la nostra salute mentale, la nostra suscettibilità alle malattie. Secondo questo nuovo paradigma, la “merda” è in realtà vita. Conversazioni senza paura fra le persone presenti sveleranno le storie che le giovani generazioni non stanno vedendo, le storie che stanno evitando, le storie che non hanno ancora la lingua per raccontare. Ma la “merda”, buona o cattiva, fa parte della vostra vita quotidiana.
Irene Capasso, comitato organizzatore del Forum
Sebastiano Contreras, artista
Antonio Di Croce, zoologo, direttore riserva naturale regionale Monte Genzana Alto Gizio;
Leslie, rapper
Roberto Murgia, educatore, cooperativa sociale “Il Laboratorio”
Giorgia Speziale, comitato organizzatore Forum FRA
Moderano
Fulvio D’Acquisto, immunologo, professore Università di Roehampton, UK
Emanuela Roberti, psicoterapeuta supervisor UKCP, MBACP, UK
02.12.2023 | h. 14.30
Fra valore simbolico e valore reale quali sono i luoghi di aggregazione dei giovani nell’ambito della comunità?
Musei, cinema, teatro, biblioteche rispondono realmente alle esigenze delle giovani generazioni, e in quale maniera? I ragazzi si interrogano su quali possano essere, nell’ambito della comunità, i luoghi di aggregazione pensati e costruiti per loro; luoghi in cui convivono spazi multidisciplinari, in cui si sperimentano linguaggi nuovi e che non abbiano una funzione meramente espositiva. Quali sono i veri luoghi di aggregazione dove si incontrano i giovani? E perché, spesso, i punti di ritrovo non corrispondono a quelli “appositamente progettati”? L’ambito della Progettazione vede il suo fulcro nel dialogo e nella collaborazione fra chi progetta e i futuri fruitori di un nuovo luogo. Individuare le reali esigenze dei destinatari di un progetto è fondamentale; molto di frequente e per accorciare i tempi, il confronto con i giovani viene tralasciato, motivo per cui nascono progetti che, a livello teorico, sembrano perfetti, ma che si rivelano nuovi luoghi i quali, ancor prima di raggiungere la fase di realizzazione, sono già destinati a essere desolati. I luoghi di aggregazione per giovani, con le giuste e dovute accortezze, sono in grado di condizionare crucialmente lo spirito di una città, la quale dovrebbe essere pensata e progettata appositamente per la comunità che la vive in prima persona. Risparmiare sul confronto vuol dire sprecare risorse in un periodo storico che non ci perdona tali errori.
Serena Bertolucci, prossima direttrice museo del Novecento M9 Venezia-Mestre
Cristina Collettini, soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti, Pescara, Teramo e L’Aquila
Giuseppe Di Bucchianico, professore ordinario di Design, Università “G.d’Annunzio” Ch-Pe, presidente di “EIDD-Design for All Europe”
Gioia Di Girolamo, direttrice arti visive Diorama Festival
Francesca Guerisoli, direttrice artistica Fondazione La Rocca
Moderano
Giulia Aquilini, comitato organizzatore Forum FRA
Giulia Candeloro, comitato organizzatore Forum FRA
02.12.2023 | h. 16.00
Fra reddito di cittadinanza e salario minimo, fra occupazione giovanile e precarietà
Il mondo del lavoro per i giovani è oggi caratterizzato da una serie di sfide complesse e sconfortanti: l’occupazione giovanile spesso implica la precarietà, con contratti a termine, tirocini non retribuiti e scarsa stabilità lavorativa, generando un senso di insicurezza. Cosa ne pensano le nuove generazioni? Il
sistema cambia, le professioni evolvono, le competenze si moltiplicano e le esigenze mutano. E le professioni culturali? Quale destino per i tanti giovani che si apprestano ad entrare nel mercato delle imprese culturali e creative? La cronaca quotidiana offre oggi grandi spunti di riflessione sulle tematiche legate al lavoro. Si parla della dignità dei lavoratori e del valore che ogni lavoro genera, a livello personale e collettivo. La forbice intergenerazionale si fa sempre più ampia, il distacco aumenta e la mancanza di politiche innovative e riforme sostanziali fa sì che molte sfide rimangano irrisolte. Il cambiamento è fondamentale per superare le etichette stereotipate delle solite narrazioni, e creare un ambiente di lavoro equo e sostenibile per tutte le generazioni.
Michele Colaianni , associazione Mi Riconosci
Luca Dal Pozzolo, responsabile della ricerca Fondazione Fitzcarraldo e direttore dell’Osservatorio Culturale del Piemonte
Eleonora Sablone, CEO ASAP| As Sustainable As Possible Società Benefit
Flaviano Zandonai, sociologo, open innovation manager presso “Consorzio nazionale Cgm”
Moderano
Alessandra Passaretti, comitato organizzatore del Forum Fra
Marta Viola, comitato organizzatore del Forum FRA
02.12.2023 | h. 17.30
Fra dipendenze e tecnostress, fra nuovi scenari e grandi timori, attualmente l’Intelligenza Artificiale sembra essere percepita più come una minaccia da contenere, che come opportunità da cogliere e sfruttare. E quindi come costruire una cultura digitale?
Come approcciarsi alla corsa frenetica del progresso? È possibile usare l’arte come strumento di comprensione e sperimentazione del rapporto tra l’uomo e la macchina? Buona parte del panorama culturale ad oggi guarda ancora con scetticismo alle innovazioni tecnologiche, descrivendole come “il mostro presuntuoso” che vuole, a tutti i costi, prendere il posto dei medium tradizionali, mettendo a repentaglio “l’esperienza dell’arte” tradizionale, annullando il contatto diretto tra il visitatore e l’opera originale. In realtà basta spostare il nostro sguardo per capire come le innovazioni del nostro tempo abbiano piuttosto l’obiettivo di voler essere ampliamento e continuazione della tradizione. Però AI, metaverso, web3, realtà virtuali, le tecnologie emergenti possono rappresentare potenti strumenti al servizio della creatività, nuove forme di linguaggi artistici, nuovi luoghi di aggregazione culturale, utili per il miglioramento del benessere mentale, individuale e di gruppo, come individuato dalle recenti ricerche delle emergenti branche della psicologia.
Francesco D’Addario, CEO Oltrematica SRL
Oriana Persico, co-founder & art director at Her: She loves data/ Nuovo Abitare, esperta in politiche partecipative e inclusione digitale
Mauro Pettorruso, psichiatra e ricercatore in psichiatria, Università “G.d’Annunzio” Ch-Pe
Fabio Viola, esperto di linguaggi interattivi, curatore Museo nazionale del cinema di Torino
Lucia Zappacosta, presidentessa Metro Olografix, associazione culturale telematica
Moderano
Franco Broccardi, dottore commercialista e esperto di economia della cultura
Caterina Dragone, comitato organizzatore Forum FRA
03.12.2023.| h. 10,00
Aspettando il Manifesto Programmatico
Qual è la funzione di un Manifesto Programmatico stilato da quaranta ragazzi di scuole secondarie e di alta formazione nell’ambito di una comunità? Il fulcro di quest’asse di ricerca-azione “Empowerment giovanile nella co-creazione di politiche culturali ri-generate e partecipate” cerca di incentivare politiche che tengano
presente la correlazione tra lo spazio urbano-culturale e i giovani. I giovani l’hanno affermato chiaramente: vogliono essere intesi e considerati come interlocutori a pieno titolo, vogliono contribuire e influenzare il dibattito sul loro divenire. Il Manifesto dà a loro i mezzi per esprimere le loro idee, e confrontarle a quelle di altri attori della società civile.
Filiberto Ciaglia, dottorando in geografia Roma3, responsabile culturale del Festival dei Giovani dell’Appennino
Alessandro Crociata economista della cultura, professore ordinario Università “G. d’Annunzio” Ch-Pe
Umberto Croppi, direttore generale di Federculture
Carlo Masci Sindaco di Pescara
Flavia Massimo musicista, direttrice artistica di Paesaggi Sonori
Michele Vitiello, direttore Fondazione Ottimisti & Razionali
Modera
Giusy Sica, ricercatrice e founder Re-Generation (Y)outh think tank
03.12.2023| h. 11.45
Fra governance locale e governance globale, quali sono le prospettive per le nuove generazioni?
Emidio Giovannini e Pierluigi Sacco dialogheranno con Emanuela Grimaldi, Sara Hussein, Patrizia Martelli e Eugenio Tibaldi. Una società, per essere inclusiva e giusta, deve essere costruita sulla pace e sulla giustizia sociale ed economica. Questo è il sedicesimo dei 17 obiettivi globali di sviluppo sostenibile. Allargare e rafforzare la partecipazione delle giovani generazioni nelle istituzioni di governance globale è cosa fondamentale. È il momento di considerare la gioventù come una forza nella costruzione di un futuro condiviso e condivisibile e non come un problema da gestire. Emanuela Grimaldi direttrice del Dipartimento di Presidenza Regione Abruzzo
Sara Hussein, funzionaria dell’Ufficio delle Politiche Giovanili della Provincia Autonoma di Bolzano
Patrizia Martelli, assessore alle Politiche Giovanili del Comune di Pescara
Eugenio Tibaldi, artista
Moderano
Emidio Giovannini, comitato organizzatore Forum FRA
Pierluigi Sacco, professore ordinario di Politica Economica, Università “G.d’Annunzio” Ch-Pe