PESCARA RUGBY: ARRIVA LA PRIMA VITTORIA U18

Prima battuta d’arresto per la serie C a Roma

Pescara, 21 novembre 2023. Prima vittoria per gli squali Under 18 del Pescara Rugby che domenica hanno dato spettacolo davanti al proprio pubblico presso il Campo Sportivo Rocco Febo di Pescara. Una sfida dalle sorti non facilmente prevedibili quella contro i pari età dell’Olimpic Rugby Roma, che però ha visto chiudere il match con un punteggio di 38 a 19 in favore dei padroni di casa, che hanno giocato con passione, dimostrando di essere sulla buona strada.

Si arresta invece la corsa della squadra di serie C, che subisce la prima sconfitta sul campo del campionato in casa della Luiss Roma. Una partita iniziata a rilento, che ha visto il Pescara partire sottotono ed andare in netto svantaggio già dopo il primo quarto, per poi recuperare di misura nel corso del secondo tempo, sfiorando la vittoria. Fischio finale sul 28-22 per i padroni di casa con gli squali che, complici la falsa partenza unita alla mancanza di cambi in panchina, incassano il colpo e tornano a casa mantenendo stabile il posizionamento al secondo posto in classifica nel girone.

Ottima la prestazione dei ragazzi Under 16 in forza al Rugby Teramo, che hanno ben figurato contribuendo notevolmente alla conquista del match contro i pari età della Polisportiva Abruzzo.

Minirugby in festa a Pescara con i giovanissimi delle Under 8-10 e 12 che hanno ospitato i piccoli rugbisti di Avezzano Rugby, Rugby Experience L’Aquila, Polisportiva Abruzzo e Star Rugby Termoli in un concentramento all’insegna di divertimento ed amicizia.

Un’ottima prestazione quella dei piccoli squali, che hanno disputato degli ottimi match, imponendosi anche sulle squadre più ostiche presenti.

Molto soddisfatto il Responsabile Tecnico del Pescara Rugby Giuseppe Lusi:” Siamo molto soddisfatti di questa giornata, non solo per i risultati sul campo, ma soprattutto per il clima che si è respirato sugli spalti. Impegno, passione ed amicizia, questo è il rugby”.




LA GIORNATA DEI DIRITTI DELL’INFANZIA

Nelle scuole con ARCI per il Progetto CEET – Istituto Comprensivo 7, Colle Pineta e San Donato. Teatro gratis per bambini e famiglie

Pescara, 21 novembre 2023. Con gli studenti e le insegnati delle classi quinte dell’istituto comprensivo 7 di Pescara, Colle Pineta “11 FEBBRAIO ’44” e San Donato “RAFFAELE LAPORTA”, si sono ritrovati questa mattina i rappresentanti di Arci Pescara, Ente Manifestazioni Pescaresi e Florian Metateatro, Mauro Maggi (ARCI), Paolo Ferri (Consigliere d’amministrazione dell’EMP) e Manuela D’Agostino (Florian) in occasione della 34° Giornata dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. L’Associazione ARCI ha scelto questa data simbolica per consegnare alle bambine e ai bambini, alle ragazze e ai ragazzi, alle loro famiglie e alle scuole con le quali è entrata in contatto negli ultimi anni, delle tessere speciali, pensate proprio per garantire questi diritti.

Grazie al progetto RETE CEET (CULTURA EDUCAZIONE EMPOWERMENTE TERRITORIO), finanziato da CON I BAMBINI Impresa Sociale, le 7.500 card personali in tutta Italia (le tessere CEET), che permetteranno per i prossimi 3 anni (sino al 2026) di poter accedere gratuitamente ad alcuni spettacoli che verranno allestiti sul nostro territorio dall’Ente Manifestazioni Pescaresi e dal Florian Metateatro.

È dunque una tessera preziosa, che garantirà ai bambini, ai ragazzi e alle famiglie di poter essere spettatori di una selezione di spettacoli della stagione invernale del Florian Metateatro; del festival di teatro-ragazzi “Palla al centro” che tornerà a Pescara la prossima estate; o alle serate del festival “Funambolika”.




IL RUOLO DEL VOLONTARIATO SOCIALE NELLE PERIFERIE CITTADINE

Erga Omnes organizza il convegno sul ruolo del volontariato sociale nelle periferie cittadine, tra i relatori il Prefetto Savina

Chieti, 21 novembre 2023. Convegno: “Il ruolo del volontariato sociale nelle periferie cittadine”, sabato 2 dicembre 2023, alle ore 10.30, presso la sala consiliare della Provincia di Chieti (Corso Marrucino n. 97, Chieti).

Tra i relatori, il Prefetto a riposo Dott. Luigi Savina, nato a Chieti, distintosi particolarmente nella lotta contro la Mafia, con le sue indagini incastrò “Cosa nostra” e l’autore dell’attentato della strage di Capaci, Giovanni Brusca.

Interverranno inoltre:

– Dott.ssa Paola Di Pietrantonio, Comm. Capo Questura di Chieti

– Dott.ssa Marialaura Di Loreto, Sociologa e Presidente coop. soc. ALPHA

– Prof.ssa Mara Maretti, Dip. Scienze Giuridiche e Sociali UdA Ch-Pe

– Dott. Pasquale Elia, Psicologo e Presidente Erga Omnes

Moderatore: Lorenzo Colantonio, Giornalista.

Verrà rilasciato l’attestato di partecipazione a coloro che ne faranno richiesta.

L’evento, aperto a tutti, è organizzato dall’Associazione Erga Omnes, è stato patrocinato dall’Università degli Studi G. d’Annunzio, la Provincia di Chieti, l’Azienda DSU, il CSV Abruzzo e l’Associazione Nazionale Carabinieri Sezione di Chieti.




EMILIO… NARIO!

Due cuori e una bugia!

“Emilio… nario!” è il secondo spettacolo teatrale ideato e scritto dall’autore italo brasiliano Stefano Labbia: è un concentrato di gag e riflessione potente che scuote  le anime ed i cuori di chi vi assiste.

Emilio è un povero che si finge ricco, vivendo al di sopra delle sue possibilità grazie a continui finanziamenti erogati da società finanziarie. L’uomo, però deve fare i conti con se stesso e con le sue bugie quando si ritrova ad un passo dall’impalmare (sposare!), la sua bella, Caterina – ovviamente all’oscuro di tutto!

Già questo basterebbe per innescare la miccia della commedia all’italiana in puro stile Mastroianni… aggiungete a questa miscela esplosiva un portiere impiccione ed un “amico”, Luigi… decisamente sopra le righe!

Il risultato? Risate e pensieri su una società, la nostra, che ama e mente in maniera spudorata a se stessa!

Finalmente questa piéce esce in edizione cartacea, nero su bianco, in print on demand nella collana teatro di Amazon!

La scheda:

Titolo: Emilio… nario!

Autore: Stefano Labbia

Genere: Teatro

Anno: 2022

Editore: Amazon

Pagine: 113

Copertina: Stefano Labbia

Link per l’acquisto diretto: https://www.amazon.it/Emilio-nario-Stefano-Labbia/dp/B0BCSH4PJ9

BIO DELL’AUTORE:

Stefano Labbia, autore italo brasiliano, classe 1984, è founder de Black Robot Entertainment, casa di produzione cinetelevisiva inglese e agenzia di management. Autore di comics (Super Santa for Peace), romanzi (Piccole Vite Infelici), raccolte di racconti (Bingo Bongo e altre storie), poeta (Gli Orari del Cuore, I Giardini Incantati, Vivo!!!) e spettacoli teatrali (Discarika) vive in Inghilterra.




SANTO STEFANO SI AGGIUDICA LA SUPERCOPPA battendo un’Amicacci mai doma

Giulianova, 21 novembre 2023. Finisce nelle mani del Kos Group Santo Stefano la SuperCoppa Italiana 2023, che conquista il trofeo superando la Deco Metalferro Amicacci Abruzzo 52-65, in un match condotto sin dall’inizio dalla squadra di coach Ceriscioli. Per gli abruzzesi tanto orgoglio davanti al proprio pubblico, tentando più volte la rimonta, prima di cedere nel finale agli avversari.

Partenza lanciata da parte dei marchigiani, che nel primo quarto arriva a toccare il +13 sospinta dai canestri dell’azzurro Bedzeti e del brasiliano De Miranda. L’Amicacci si scuote trovando una gran tripla di Barbibay e un gioco da tre punti di Cavagnini, a ridurre parzialmente le distanze in chiusura di primo quarto (12-19).

Il secondo quarto vede un nuovo allungo del Santo Stefano con il contributo offensivo di Tanghe e Giaretti, ma la squadra di casa si rifà sotto fino al -4 ancora con Barbibay e Cavagnini, protagonisti insieme all’australiano Jaylen Brown. Il finale di primo tempo però sorride agli ospiti con il rimbalzo offensivo della francese Buso che permette a Sabri Bedzeti di realizzare il gioco da tre punti (24-31).

Inizio di ripresa difficile per l’Amicacci, che subisce un parziale dal Santo Stefano che ritrova la doppia cifra di vantaggio con la tripla dell’highlander Fabio Raimondi, in grande serata al tiro. Ma ancora una volta arriva la reazione della squadra di coach Di Giusto, grazie ai canestri di Benvenuto e Brown e alla visione di gioco di capitan Marchionni, andando all’ultima pausa sul -9 (36-45).

Quarto decisivo con l’Amicacci che tenta di completare la rimonta guidata in attacco sempre da Galliano Marchionni, con Shay Barbibay che realizza i canestri del -3. Gli ospiti rispondono con un gran tiro di Marianne Buso, che segna e trova il contatto di Marchionni, a cui viene fischiato il quinto fallo con eccessiva fiscalità ed è costretto a lasciare la contesa. Anche senza il suo condottiero la squadra abruzzese non si arrende ma gli ultimi tentativi si infrangono sui canestri di Leandro De Miranda, a consegnare la SuperCoppa al Santo Stefano (65-52).

La Deco Metalferro esce dal PalaCastrum a testa alta, al termine di una partita che ha mostrato la competitività ad alti livelli della squadra di coach Di Giusto contro un avversario costruito per vincere. La stagione è ancora lunga per entrambe le squadre, che saranno subito chiamate in campionato a sfide di vertice conto Sassari e Cantù, con l’Amicacci impegnata sabato in terra sarda.

Tabellino

Deco Metalferro Amicacci Abruzzo: Brown 8 (5reb, 5ast), Nagle, Benvenuto 8 (5reb), Marchionni 6 (5reb, 7ast), Blasiotti, Topo, Cavagnini 13 (12reb), Stupenengo, Mandjam, Boganelli, Greco Brakus, Barbibay 17 (5ast). All. Di Giusto.

Santo Stefano Kos Group: Barbe, Raimondi 15, Buso 9, Tanghe 3, Veloce 4, De Miranda 17, La Terra, Giaretti 3, Bedzeti 14. All. Ceriscioli.

Stefano D’Andreagiovanni

Foto: Daniele Capone




DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO

Menna: “Regione si faccia coraggio e chieda al governo meloni di cancellare accorpamenti imposti”

Chieti, 20 novembre 2023.  “Sul dimensionamento scolastico le posizioni sono chiare e riconoscibili ai cittadini, nonostante qualche soldatino in campagna elettorale tenti di fare confusione. Ormai quasi tutte le parti sociali chiedono che la Regione Abruzzo di Marsilio si rivesta di coraggio e affronti una volta per tutte la questione del dimensionamento scolastico con il Governo, affinché la Meloni e il Ministro Valditara tornino sui propri passi per cancellare gli accorpamenti scolastici imposti e incuranti delle esigenze e caratteristiche del territorio”. È quanto dichiara il Presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna a margine del tavolo regionale per il dimensionamento scolastico 2024-2025 tenutosi questa mattina a Pescara con l’Assessore Pietro Quaresimale.

“Alcune semplici domande: la Regione Abruzzo di Marsilio, così vicina al Governo Meloni, perché ha accettato il criterio di ripartizione imposto dal Ministro Valditara che penalizza l’Abruzzo rispetto ad altre regioni per gli istituti scolastici da accorpare? Perché la Regione ha supinamente accettato di tagliare le dirigenze da 190 a 179 in Abruzzo, quindi cancellandone 11? Perché la Provincia di Chieti tra tutte le province è quella più colpita da questi tagli avendone previste 2 per Pescara e Teramo e 3 per L’Aquila, nonostante un territorio molto più ampio e montano di Teramo e Pescara dove si prevede la metà dei tagli? Perché la Regione Abruzzo, deliberando tardivamente a metà ottobre una deroga a 400 iscritti per i comuni montani e 600 per gli altri comuni, non ha determinato i nuovi criteri per i quali la Provincia avrebbe potuto e dovuto convocare i tavoli con comuni e sindacati per gli accorpamenti? Perché la Regione Abruzzo non ha proceduto a presentare ricorso contro la decisione unilaterale del Governo come hanno fatto altre regioni?”, dichiara Menna.

“Le domande sono semplici e le abbiamo poste ai tavoli regionali, l’ultimo questa mattina. Le risposte sono un po’ più difficili per chi a chiacchiere dice di voler tutelare le aree interne della nostra Provincia e nei fatti la penalizza, come testimoniano le bocciature della proposta della Giunta Marsilio anche da parte di Teramo e Pescara”, aggiunge Menna.

“I tagli delle dirigenze gravano in maniera consistente solo sulla Provincia di Chieti. Questa ripartizione non tiene adeguatamente conto delle caratteristiche e peculiarità dei nostri territori che presentano ampie zone montane. Respingiamo questo modo di operare della Regione, come per altro hanno fatto anche le altre Province di Teramo e Pescara, che hanno bocciato la proposta regionale. Bisogna avviare le operazioni di dimensionamento scolastico con i dovuti tempi e modi, anche per raccogliere le istanze dei territori e permettere di presentare proposte concrete condivise. Noi siamo abituati a condividere le decisioni con le comunità e le parti sociali, non ci piace decidere senza ascoltare prima le istanze dei cittadini, delle scuole, dei sindacati e dei Sindaci”, conclude il consigliere delegato provinciale Massimo Tiberini.




LA CONSEGNA DEL NUOVO SCUOLABUS

Quando si uniscono le forze e si fa la buona politica i risultati si vedono e sono sotto gli occhi di tutti

Monteodorisio, 20 novembre 2023.  “Una giornata di festa perché, come diceva Catia, quando si uniscono le forze e si fa la buona politica i risultati si vedono e sono sotto gli occhi di tutti. Poi, quando questi risultati servono soprattutto ai bambini e ai ragazzi la soddisfazione è ancora più grande.” Così il consigliere regionale della Lega Sabrina Bocchino nel corso della cerimonia di benedizione, celebrata ieri mattina, del nuovo scuolabus acquistato dal Comune di Monteodorisio grazie a contributi regionali ottenuti grazie al suo interessamento, un mezzo che da questa mattina è divenuto pienamente operativo.

Chiamata ad intervenire all’evento dal Sindaco Catia Di Fabio, insieme alla quale ha proceduto al taglio del nastro, Bocchino ha voluto sottolineare l’impegno per questo risultato dei consiglieri comunali di Legati per Monteodorisio Nicola Generoso e Pierfrancesco Galante. “Il centrodestra è a fine mandato – ha aggiunto Sabrina Bocchino – ma in questi cinque anni non è mai mancato lo stress – termine pronunciato con un sorriso – di Nicola e Pierfrancesco, perché quando un consigliere comunale, un sindaco, una maggioranza tutta ‘stressa’ i politici di riferimento in Regione per avere qualche cosa per i propri concittadini credo che sia sempre a fin di bene. Questa è la politica che noi della Lega vogliamo fare.”

“Io l’avevo promesso cinque anni fa e credo di averla mantenuta la promessa – ha detto Bocchino – sono stata sempre vicina al territorio. A Monteodorisio non ho mai fatto mancare il mio apporto, il mio aiuto, continuerò a farlo, spero, per i prossimi cinque anni. Grazie ai cittadini di Monteodorisio che non ci fanno mai mancare il loro appoggio.”




ABRUZZO: LE VIE DELLO SVILUPPO

La regione ha sofferto scelte effettuate in modo avventato sui tavoli europei

L’Aquila, 20 novembre 2023. Nell’ultimo decennio è crollata la presenza degli Istituti bancari in Abruzzo. È quanto emerge dallo studio “Abruzzo: le vie dello sviluppo”, ricerca sull’economia abruzzese realizzata dalla Banca del Fucino e presentata oggi all’Aquila.

Alla presentazione è intervenuto il deputato e responsabile economico della Lega Alberto Bagnai.  “I drammatici dati sul crollo della presenza del settore bancario in Abruzzo”, ha affermato Bagnai, “enunciati dal Presidente della Banca del Fucino Mauro Masi, in termini di istituti, di filiali, di sportelli, e in particolare la loro accelerazione a partire dal 2015, in corrispondenza con lo svilupparsi dell’Unione Bancaria, fanno intuire con drammatica concretezza quanto la Regione Abruzzo abbia sofferto di scelte effettuate in modo avventato sui tavoli europei da parte dei Governi nazionali, nell’indifferenza o peggio ancora col plauso di associazioni di categoria poco preveggenti. Una lezione che questo Governo sta tenendo presente in un momento come questo in cui altre regole, quelle di bilancio, sono in discussione in Europa”.




AREACOM REVOCA L’AGGIUDICAZIONE DELLA GARA per l’affidamento ventennale delle Naiadi

Alla base della motivazione parte dei dubbi da noi avanzati. Perché la decisione è arrivata solo dopo l’intervento della procura?

Pescara, 20 novembre 2023. È dallo scorso mese di luglio che andiamo segnalando i problemi relativi alla gara per l’affidamento ventennale della gestione dell’impianto sportivo “Le Naiadi” di Pescara. La scelta dell’affidamento diretto a seguito della richiesta di proroga di un partecipante a termini già scaduti, quella di affidare l’impianto per quattro mesi a spese della comunità in pendenza della proroga, e la circostanza che nessuno abbia dato seguito all’affidamento temporaneo, sono solo alcune delle anomalie evidenziate. Abbiamo anche messo in evidenza come la polizza fideiussoria provvisoria (requisito richiesto a pena di nullità e non sanabile) fosse stata rilasciata da una società non iscritta nelle liste previste dal capitolato.

Alla Giunta Marsilio abbiamo ripetutamente chiesto di non prorogare i termini per la partecipazione ad un bando nato male e con costi di gestione troppo alti – a detta di chiunque avesse un minimo di esperienza nel settore -, suggerendo altresì una via alternativa, l’affidamento ad un soggetto pubblico, magari verificando l’interesse mostrato dall’Università D’Annunzio, o sondando quello della FIN, o valutando una possibile sinergia tra ateneo e Federazione. Anche perché il nostro solo ed unico obiettivo è sempre stato quello di  garantire una gestione trasparente, duratura e scevra da interessi di parte ad una struttura fondamentale per l’intera area metropolitana e in particolar modo per i Comuni di Pescara e Montesilvano.

In questo lungo intervallo di tempo nessuno si è sentito in dovere di rispondere alle numerose anomalie procedurali da noi evidenziate, costringendoci a presentare un esposto proprio in virtù delle reiterata omissione degli atti. In compenso però siamo finiti costantemente nel mirino del Presidente Marsilio, dall’assessore Quaglieri, del Presidente Sospiri, una corrida di attacchi strumentali a cui si sono aggiunti anche l’Onorevole Testa, alcuni consiglieri di maggioranza del Comune di Pescara e infine i due consiglieri regionali De Renzis e D’Addazio, che assicuravano che il 20 novembre sarei stato smentito in punta di diritto.

Ebbene, il 20 novembre è arrivato, e l’Areacom ha smentito l’intera maggioranza di centrodestra revocando in autotutela l’aggiudicazione della gara per l’affidamento ventennale.

C’è del rammarico perché solo a seguito dell’intervento della Procura – su cui come di consueto preferisco non esprimere giudizi – l’Areacom si è decisa a tornare sui propri passi rilevando come «ad un più attento esame dell’intera procedura e di tutta la documentazione di gara è emerso che nell’ambito della documentazione amministrativa è stata presentata una garanzia provvisoria non conforme».

Certo non si può pensare che questi ed altri aspetti fossero sconosciuti all’Agenzia Regionale per la Committenza, considerate le svariate conferenze stampa, interpellanze e richieste di accesso agli atti indirizzate ad Areacom e agli organi politici di questa Regione. Come mai dunque questo “approfondito esame” non è stato svolto in precedenza?

A distanza di un mese dal tuffo con cui il Presidente Marsilio aveva ufficialmente inaugurato la nuova gestione, l’impianto dunque si fermerà di nuovo non appena il dirigente del servizio programmazione sportiva notificherà il provvedimento al soggetto privato. Più che una falsa partenza, il gesto atletico verrà ricordato come uno scivolone e resterà associato ad uno dei punti più bassi della sua Presidenza.

Ora, in attesa degli sviluppi e al fine di scongiurare una nuova chiusura prolungata, rinnovo l’invito ad avviare subito un’interlocuzione con tutti i soggetti pubblici potenzialmente interessati (Università, Federazione Italiana Nuoto). I lavori eseguiti, specie quelli sulle utenze, dovrebbero infatti consentire una riapertura abbastanza celere. La possibile indizione di una nuova gara, emersa dalla determina di revoca (n°368), non mi sembra invece percorribile, in quanto le condizioni di quel capitolato rendono di fatto inappetibile la gestione e si perderebbero molti mesi.

Mi auguro che, arrivati a questo punto, la Regione salvi quantomeno la faccia trovando un guizzo per salvare l’impianto e restituire dignità ai dipendenti, che assieme a sportivi e semplici cittadini non meritano affatto lo spettacolo penoso andato in onda fino a questo momento.

Così come mi auguro che nel Consiglio regionale di domani il Presidente Marsilio possa chiarire in aula.

Antonio Blasioli, Consigliere Regionale Pd




CONSEGNATI I LAVORI PER LA MENSA SCOLASTICA

Parte il primo intervento finanziato con i fondi del Pnrr

Roseto degli Abruzzi, 20 novembre 2023. Via all’intervento per la realizzazione di una mensa scolastica nel plesso di Santa Petronilla, a Roseto degli Abruzzi. La consegna dei lavori da 385mila euro alla LGA Costruzioni Srl di Notaresco è avvenuta questa mattina durante un incontro aperto alla stampa che si è svolto di fronte alla scuola stessa. Presenti: il Sindaco Mario Nugnes, il Vicesindaco e Assessore ai Lavori Pubblici Angelo Marcone, la Dirigente Scolastica dell’Ic “Roseto 2” Anna Elisa Barbone, il Direttore dei Lavori Ing. Agata Consoli, il Rup Ing. Claudio Di Ventura e il rappresentante della ditta esecutrice Luigi Valentini. Presente al punto stampa anche un nutrito gruppo di insegnanti e di rappresentanti dei genitori che hanno manifestato il loro entusiasmo sulla realizzazione della nuova mensa. La nuova struttura potrà ospitare fino a 120 alunni andando a colmare una carenza di servizio segnalata dalla dirigenza scolastica e subito presa in carico dall’Amministrazione Comunale.

“Siamo contenti e orgogliosi di poter consegnare quello che è il primo lavoro finanziato con i Fondi Pnrr inerente il mondo della scuola rosetana che, grazie a questi cantieri, sta entrando nel futuro – ha detto il Sindaco Mario Nugnes – Il plesso di Santa Petronilla rappresenta un servizio di grande qualità per il nostro territorio che merita di essere potenziato e oggi, grazie ad un finanziamento intercettato dalla nostra Amministrazione, vengono consegnati i lavori per la realizzazione della mensa scolastica. Un investimento importante che si affianca, per l’Istituto Comprensivo “Roseto 2”, a quello ancora più corposo che riguarderà la demolizione e ricostruzione della “Fedele Romani” i cui lavori partiranno a breve. Con questo intervento andiamo a potenziare un’area che, nel corso degli ultimi mesi, è stata già riqualificata con altri lavori come, ad esempio, quelli relativi alla pavimentazione stradale”.

“Si tratta del primo dei tre cantieri riguardanti l’edilizia scolastica che presto apriranno i battenti a Roseto grazie a tre finanziamenti del Pnrr intercettati dalla nostra Amministrazione – ha affermato il Vicesindaco Angelo Marcone – La scuola di Santa Petronilla qualche anno fa sembrava destinata alla chiusura ma grazie all’offerta formativa della Dirigente Scolastica e grazie al lavoro dell’Amministrazione di allora, guidata da Enio Pavone, questo plesso è riuscito non solo a salvarsi ma addirittura a crescere. Oggi si realizza un ulteriore investimento nella frazione di Santa Petronilla, dopo quelli apportati alla viabilità, che rientra all’interno di una corposa progettazione per le scuole che abbiamo messo in essere fin dal nostro insediamento che vedrà anche la realizzazione della nuova Scuola “Fedele Romani” e del nuovo Asilo “Mariele Ventre”. Pensare ai bambini di oggi, ma anche a quelli del futuro, è una nostra priorità e lo stiamo dimostrando con i fatti”.

“I risultati migliori si ottengono quando si lavora in sinergia – ha aggiunto la Dirigente Scolastica Anna Elisa Barbone – Quello di Santa Petronilla è un plesso che negli ultimi anni è cresciuto tanto e ringrazio i genitori per aver gradito la nostra offerta formativa, per la fiducia accordata e per la continua collaborazione. Ringrazio poi il Sindaco che, assieme a tutta l’Amministrazione, ha risposto alla nostra esigenza di avere uno spazio idoneo per fornire il servizio di refezione ai bambini dell’Infanzia e della Primaria che frequentano il tempo pieno. Ringrazio quindi il Comune per aver intercettato questi fondi e voglio ringraziare anche la ditta con la quale ci siamo già interfacciati per gestire al meglio la convivenza del cantiere con l’attività didattica e tenere separati i due ambienti”.

L’Ingegner Agata Consoli ha ringraziato l’Amministrazione Comunale e si è detta “orgogliosa dell’opportunità di lavorare per il futuro dei bambini. Realizzeremo una nuova mensa che sarà sicura, innovativa ed efficiente – ha aggiunto – un progetto importante che consentirà ai bambini di avere degli spazi adeguati dove poter consumare i pasti”.

“Siamo contenti di collaborare con l’Amministrazione Comunale e ringrazio Sindaco, Assessore e Preside per il percorso avviato assieme – ha concluso Luigi Valentini della LGA Costruzioni Srl – ci metteremo subito al lavoro per rispettare i tempi di consegna motivati anche dal fatto che si tratta di un’opera fondamentale per i bambini che frequentano la scuola”.




QUEL SANTO ABITA ANCORA QUI

Si parla della protezione esercitata dalle Edicole votive nei rioni di paesi e città, fra cui Sulmona 

[Pubblicato in “La Gazzetta peligna”, Anno I, n° 9, Sulmona 1985.]

Un capitolo particolarmente interessante della religiosità popolare sulmonese, che stranamente non ha suscitato alcun interesse nel Pansa e nel De Nino, è costituito dall’analisi delle cosiddette edicole votive, consistenti per lo più in affreschi di limitate dimensioni e realizzate in epoche diverse sulle facciate delle abitazioni site nel centro storico di Sulmona, su commissione di un singolo devoto o ad istanza degli abitanti di un vicolo, di una piazzetta o addirittura di un intero rione. La bibliografa sull’argomento è comunque assai scarsa. Per quanto mi consta l’unica pubblicazione al riguardo ha visto la luce a Napoli nel 1978 a cura di G. Provitera, G. Ranisio ed E. Giliberti ed ha per titolo: “Lo spazio sacro. Per un ‘analisi della religiosità popolare napoletana”, prefazione di Luigi Lombardi Satriani.

Nel presentare il volume, l’illustre antropologo ha confermato appunto quanto prima si asseriva e cioè che il tema delle edicole votive “non è certo frequente nell’indagine demologica e storico-religiosa”, che ha privilegiato piuttosto lo studio degli ex voto pittorici, cugini stretti delle edicole votive. Osserviamo subito, rispetto alla tipologia rilevata dal Provitera per Napoli, che a Sulmona risultano scarsi gli altarini e le nicchie votive. La maggior parte delle edicole votive è costituita infatti da affreschi non incassati nelle pareti degli edifici, o da vecchie stampe coperte spesso, per esigenze protettive, da materiale plastico o da vetro, risalenti per lo più a tempi recenti. Non mancano esempi tuttavia di edicole antiche, come la bella Madonna, probabilmente cinquecentesca, affrescata sulla facciata dell’attuale mattatoio comunale, e l’edicola – anch’essa di pregevole fattura – affrescata sulla facciata di un palazzo sito in via De Nino.

La freschezza di esecuzione avvicina tali edicole all’arte naïve ed al mondo degli ex voto pittorici, mentre negli affreschi più antichi si percepisce talvolta traccia di influenze artistiche del passato. Dagli ex voto pittorici le edicole votive differiscono tuttavia per una serie di motivi, soprattutto per quanto concerne la tecnica con cui quest’ultime vengono realizzate. L’ex voto infatti è destinato ad ornare la parete di una chiesa o di un santuario (si pensi agli ex voto esistenti al Santuario dell’Incoronata) e viene eseguito ad olio oppure a tempera su tavola. L’edicola invece, quando non contenga una immagine stampata, è realizzata secondo la tecnica dell’affresco e destinata non ad uno spazio già sacro, ma a trasformare, come nota il Lombardi Satriani, “lo spazio realistico in spazio protetto” e pertanto “sacro” L’ex voto inoltre costituisce un rapporto singolo tra la divinità e l’offerente, colui cioè che ha ricevuto una grazia.

Le edicole ricalcano spesso questo modello comportamentale, ma sorgono anche per mera devozione, al di fuori cioè della struttura temporale “voto fatto, grazia avuta”, ponendosi su un piano culturale collettivo ed agendo come fattore di aggregazione e di ulteriore identificazione del vicolo, del rione, del quartiere. L’edicola, infine, nota il Lombardi Satriani, “si pone come una variante liturgica, abolendo la mediazione ecclesiastica nel rapporto con il Divino e superando lo spazio chiuso dell’edificio adibito a culto”. L’edicola votiva, dunque, una volta realizzata, spezza i legami che la tenevano unita all’offerente ed accentra a sé il culto di un intero vicolo, diventa oggetto di culto di un ristretto gruppo sociale, legato da quei “sentimenti del noi” analizzati come è noto dal Sumner.

Così, nota efficacemente il Provitera, “l’edicola diventa parte integrante della vita del vicolo, facilita l’istituirsi del rapporto con l’effige rappresentata che, per chi vive questa realtà ed è partecipe di uno stesso orizzonte culturale, diviene personaggio familiare cui rivolgersi, confidando ad essa i propri problemi, i propri timori, le proprie aspirazioni. Le edicole votive sulmonesi sono costituite per la maggior parte da affreschi realizzati su pareti esterne e privi di quelle protezioni costituite da nicchie, dotate e non di sportello con vetro. Non mancano importanti eccezioni, come per esempio, a Largo Mercatello, dove un’edicola votiva di consistenti dimensioni e rappresentante la “Madonna della Neve”, è protetta da tali accorgimenti che le hanno assicurato un buono stato di conservazione. Nelle edicole costituite da affreschi ed esposti, senza protezione, all’azione corrosiva degli agenti atmosferici, tale stato ha raggiunto invece livelli allarmanti e ben farebbe la Civica Amministrazione a favorire il loro restauro, da affidare eventualmente allo stesso Istituto d’Arte di Sulmona. Degna di nota è poi la circostanza che alcune edicole mostrano preesistenti e primitive tracce di illuminazione, impianti che probabilmente furono favoriti all’inizio del secolo dalle stesse Autorità comunali in zone del centro storico non ancora servite dalla corrente elettrica.

La rete elettrica, infatti, inaugurata a Sulmona nei primi anni del nostro secolo, non serviva allo stesso modo piazze e strade cittadine e molti vicoli restavano perciò immersi nel loro buio storico. Se illuminati, accadeva spesso nei primi momenti che le scarse e fioche lampadine si fulminavano “misteriosamente” o venivano intenzionalmente rotte per diversi motivi, compreso quello – si legge in un numero di maggio 1907, del periodico sulmonese “La Riscossa” – di impedire che occhi indiscreti potessero osservare merci introdotte clandestinamente di notte, per sfuggire al “rapace” dazio, nonché a causa dell’esigenza, avvertita dagli innamorati, di “colloquiare” in piena oscurità.

Si intuisce allora come da parte delle autorità comunali si fosse prodighi nel concedere ai devoti l’autorizzazione per l’illuminazione dell’edicola votiva. Rompere una lampadina equivaleva, in questo caso, ad un’azione profanatrice nei confronti di uno “spazio sacro” e dell’immagine venerata, che, in tal modo, si riteneva che non espletasse più la sua azione protettiva sul singolo o sul gruppo. La paura di trasformarsi in persona sacrilega proiettava dunque sull’edicola illuminata un vero e proprio tabù sicché questa, accanto a tipiche funzioni salvifiche, svolgeva anche paradossalmente, un importante “servizio” sociale. Le edicole votive, dunque, costituiscono una importante pagina di religiosità popolare, e ci aiutano a ricostruire il complesso “pantheon” devozionale sulmonese. Pertanto, un recupero del centro storico della Città, che non tenesse conto dell’esigenza di un loro completo restauro, equivarrebbe alla ricomposizione di un mosaico mancante di alcuni indispensabili tasselli.

Franco Cercone  




FIRMATO L’ACCORDO

Uniti per diritto alle donne: Università, Ambasciata Afghana in Roma e Associazione Salam

Teramo, 20 novembre 2023. È stato firmato questa mattina in Ateneo un accordo tra Università di Teramo, Ambasciata Afghana in Roma e Associazione Salam, alla presenza dell’ambasciatore Khaled Ahmad Zakariya.

L’accordo è il riconoscimento ufficiale di un lavoro che da tre anni l’Ateneo di Teramo e l’Associazione Salam portano avanti per garantire il diritto allo studio alle donne e agli uomini afghani, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 in materia di diritto allo studio e parità di genere.

Foto: Il rettore Dino Mastrocola con l’ambasciatore Khaled Ahmad Zakariya




QUALITÀ MEDICINALI E CONTRASTO AL CRIMINE FARMACEUTICO

Lecture del Dr. Domenico Di Giorgio. Campus di Chieti – Aula “G. Bettoni” – 22 novembre 2023 – ore 14:00

Chieti, 20 novembre 2023. Il 22 novembre 2023, alle ore 14:00, presso l’Aulla “G. Bettoni” del Dipartimento di Farmacia, nel Campus Universitario di Chieti ci sarà la Lecture del Dr. Domenico di Giorgio su “La garanzia della Qualità dei Medicinali e l’attività di Contrasto al Crimine Farmaceutico”.

L’intervento del Dr. Di Giorgio, Dirigente dell’Ufficio Qualità dei prodotti e Contrasto al Crimine Farmaceutico presso l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), si inquadra nell’ambito delle attività formative del Dipartimento di Farmacia dell’Università degli studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara. Il Comitato organizzatore dell’iniziativa è composto dai professori Antonio Di Stefano, Ivana Cacciatore, Lisa Martinelli, Marilisa Pia Dimmito, Annalisa Di Rienzo e Eleonora Chiara Toto. L’evento sarà aperto dai saluti istituzionali del professor Luigi Brunetti, ai quali seguirà l’introduzione del professor Antonio Di Stefano, Direttore del Master di II livello in “Technology Transfer Farmaceutico”.

Seguirà poi una tavola rotonda su “L’Industria Farmaceutica e la Catena di Fornitura dei Medicinali: Assicurare l’Eccellenza”, moderata dalla professoressa Ivana Cacciatore, docente di Chimica farmaceutica presso il Dipartimento di Farmacia della “d’Annunzio”,  alla quale parteciperanno i referenti delle Aziende Farmaceutiche. L’AIFA dedica particolare attenzione al fenomeno dei farmaci falsificati o contraffatti. Le attività portate nel contrasto al crimine farmaceutico – definizione che include tutti quei fenomeni nel settore farmaceutico caratterizzati da profili di illegalità – sono, di fatto, legate alle principali problematiche a questo riconducibili, ovvero alla gestione di casi riguardanti sia la produzione e la distribuzione di farmaci falsificati o illegali, il furto e il riciclaggio di medicinali ma anche la promozione e la vendita di medicinali attraverso siti web non autorizzati.

La Lecture del Dr. Domenico Di Giorgio – spiega il professor Antonio Di Stefano –  è rivolta agli studenti dei Corsi di Laurea in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, Farmacia e Tecnologie Ecosostenibili e Tossicologia Ambientale, ai Dottorandi di Biotecnologie Mediche e delle altre aree farmaceutiche e ai masterizzandi del Master in Technology Transfer Farmaceutico.

Maurizio Adezio.




ANTEPRIMA NAZIONALE DEL DOCUFILM LA CASA VIOLA

Il racconto delle donne vittime di violenza, rifugiate nell’omonima dimora protetta abruzzese

Pescara, 20 novembre 2023. Giovedì 23 novembre, alle ore 21:00, si terrà al Cineteatro Sant’Andrea di Pescara l’anteprima cinematografica nazionale del docufilm “La Casa Viola”, il primo documentario che racconta la vita delle donne vittime di violenza rifugiatesi nell’omonima dimora protetta e segreta abruzzese.

Maria Grazia Liguori e Francesco Calandra, da decenni nel mondo del cinema d’impegno civile e sociale, sono gli autori dell’opera della durata di 52 minuti, coprodotta con il contributo della Fondazione Pescarabruzzo e la collaborazione delle associazioni per le vittime di violenza, tra le quali Ananke di Pescara.

Le donne protagoniste del docufilm hanno trovato la forza di fuggire, di nascondersi e di ricominciare a vivere. Non vengono mai riprese in viso nel film, per rispettarne la privacy: basta il linguaggio delle mani, degli abbracci, delle attese. E la dimora protetta e segreta diventa (fatto mai accaduto prima al cinema) la protagonista, l’io narrante della storia. Le sue pareti, i suoi ambienti quotidiani trasudano tutte le esperienze femminili avvenute al suo interno. Le speranze, le angosce, gli aneliti di riscatto. L’incrollabile solidarietà tra di loro.

«Sono una casa. Mi hanno costruito qui all’incrocio di arrivi e partenze. Hanno riempito le mie stanze di cuori spezzati. Parole mute, urlate, piante e sospirate sono diventate la mia musica. Nessuno sa che esisto, sono un rifugio segreto. Ma il coraggio che pulsa in me ora lo voglio raccontare».

È “La Casa Viola” che parla, una casa-rifugio per donne che hanno subito violenza di genere o domestica. Accoglie le donne e i bambini (i loro figli) giunti attraverso i centri antiviolenza. Garantisce la segretezza dell’ubicazione per assicurarne la protezione. Vite spezzate, sospese, solidali.

«L’idea del documentario è nata nel 2021, quando siamo venuti in contatto con l’associazione Ananke di Pescara e la sua Casa Viola. L’obiettivo era cercare di capire le cause culturali e sociali alla base della sopportazione della violenza da parte delle donne», spiegano Maria Grazia Liguori e Francesco Calandra. «Ne abbiamo incontrate tante, tantissime, ospiti delle strutture antiviolenza di tre province su quattro del territorio abruzzese. Quelle che hanno accettato di partecipare al progetto sono state 11. L’hanno fatto con l’unico intento di essere d’aiuto ad altre donne che si trovano nella loro medesima situazione. Le loro storie si somigliano un po’ tutte, purtroppo».

A colpire di più gli autori del film, è stata la loro consapevolezza. «Chi esce dalla violenza fa un grande lavoro su sé stessa, sullo stereotipo culturale che la società patriarcale le ha messo addosso, sulle sue risorse e sulla propria autonomia. Ma forse quello che ci ha stupito maggiormente è la trasformazione della rabbia in una lucida comprensione. Tutte le donne sottolineano, infatti, che il partner è diventato violento perché non è riuscito a corrispondere al canone maschile che la società gli impone. Per essere considerato un uomo devi essere di successo, potente, prestante, avere un buon lavoro. Un punto di riferimento. Compito arduo, in una società precaria come la nostra». È per tale ragione che il prossimo progetto dei due autori, Liguori e Calandra, indagherà il versante maschile.

«Abbiamo scelto di coprodurre questo docufilm poiché emblema del racconto doloroso e coraggioso del processo di rinascita di ogni donna che riprende il controllo della propria vita, anche sfuggendo al suo aggressore, con l’intento di sostenere questo messaggio di consapevolezza e libertà personale, affinché arrivi forte a tutte le donne che vivono una condizione di violenza che una vita diversa è possibile», dichiara Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione Pescarabruzzo.

All’anteprima nazionale a Pescara, interverranno e dialogheranno con gli autori: Lorenza Fruci, manager culturale ed ex Assessora alla Crescita Culturale di Roma Capitale; Anita Trivelli, Ordinaria di Storia del Cinema all’Università D’Annunzio di Pescara; Brunella Capisciotti, Presidente Associazione Ananke e Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione Pescarabruzzo.

Ingresso libero alla proiezione, fino a esaurimento posti.




ORDINE DEL GIORNO PER L’ENNESIMO FEMMINICIDIO

Una riflessione seria e trasversale sulla violenza di genere che ha assunto ormai la forma di una vera e propria emergenza sociale

Chieti, 20 novembre 2023. A seguito dell’efferato femminicidio della giovane Giulia Cecchettin che ha ulteriormente scosso la coscienza e la sensibilità di tutti noi, è stato presentato oggi un Ordine del Giorno, a prima firma del Consigliere Di Roberto e congiuntamente ai Gruppi politici di maggioranza (Sinistra con Diego, Chi Ama Chieti, Chieti per Chieti, Movimento 5Stelle, Partito Democratico, Liberi a Sinistra, Chieti c’è, Ferrara Sindaco e Verdi) ma indirizzato a tutta l’Assise comunale di cui si auspica la unanime sottoscrizione, per la riflessione in Aula di un fenomeno che per quanto ci riguarda ha assunto ormai la struttura di una vera e propria emergenza sociale. A pochi giorni dal 25 novembre, ossia della Giornata Internazionale sul contrasto alla violenza sulle donne, quest’ultima tragedia accaduta a Vigonovo (VE) è il 105esimo delitto di genere, ossia dell’uccisione di una donna in quanto tale per mano di un uomo con cui aveva legami sentimentali, intercorso a partire dal gennaio 2023. Numeri impietosi e omicidi che si ripetono senza soluzione ma in una continuità a cui non possiamo né abituarci, né assuefarci, ma che anzi richiedono una unanime condanna sociale, nonché una forte presa di posizione anche a livello istituzionale e di rappresentanza politica.

Con l’intento dunque di approfondire il tema della violenza di genere e di sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica e le Istituzioni a tutti i suoi livelli  rappresentativi, ma soprattutto con la sentita, solidale e commossa partecipazione al dolore della famiglia Cecchettin e di tutta la comunità del Comune di Vigonovo (VE), i Gruppi consiliari sottoscrittori propongono, oggi, al Sindaco Ferrara e al Presidente Febo, di indire un Consiglio Comunale Straordinario sul tema del “contrasto e prevenzione della violenza di genere e di ogni discriminazione nei confronti delle donne”, invitando alla discussione esperti, operatori, rappresentanti istituzionali e tutta la cittadinanza, e ciò al fine di individuare gli ulteriori percorsi da potersi intraprendere, a livello non solo repressivo ma specialmente preventivo che equivale, anche, a mettere in campo forme di educazione al rispetto della donna come soggetto di pari ed eque opportunità di genere, per porre fine all’emergenza che stiamo vivendo e che ha toccato spesso la nostra Regione, Provincia e città.

I gruppi consiliari, inoltre, intendono esprimere vicinanza istituzionale e della città di Chieti, e di tutta la sua comunità residente, agli affetti di Giulia Cecchettin e con lei a tutte le famiglie che piangono la perdita di una loro cara e simbolicamente, ma fermamente, condannano senza giustificazione alcuna la condotta di quanti della violenza contro le donne connotano la propria vita personale, famigliare e sociale. La Città di Chieti, per il tramite della sua Amministrazione si stringe al dolore dei singoli che non può che essere dolore collettivo su cui costruire maggiori azioni concrete di tipo sia normativo che socio-culturale per porre fine alle violenze contro le donne e al femminicidio. 




NON BASTA DIRE BASTA!

Filosofi lungo l’Oglio

Lonato del Garda, 20 novembre 2023. Giovedì 23 Novembre, a partire dalle ore 20:30 avrà luogo il secondo appuntamento della manifestazione NON BASTA DIRE BASTA! una serie di incontri culturali volti a sensibilizzare la società civile tutta su una delle ferite più gravi del nostro tempo e in crescita esponenziale: la violenza sulle donne. Presso la Rocca di Lonato del Garda (via Rocca 2, ingresso da piazza Corlo), interverrà su: Il coraggio della testimonianza, Francesca Nodari filosofa e presidente della Fondazione, incalzata da Maria Luisa Villa, giornalista esperta di parità di genere nei media. All’evento parteciperà anche Anna Maria Gandolfi, consigliera di Parità della Regione Lombardia

L’iniziativa, una vera e propria lectio magistralis, partirà dalla storia personale di Francesca Nodari, dalla quale è sorto il memoir Storia di Dolores. Lettera al padre che non ho mai avuto (Mimesis, 2016). Un libro – in cui amore e violenza, maternità e paternità si intrecciano con il filo rosso del pensiero filosofico – e che rappresenta una metafora ‘incarnata’ di un’esistenza sofferta, segnata dalla negazione e dal rifiuto, ma anche dal coraggio di superare l’omertà diffusa: ferite profonde e indelebili che trovano nel racconto e nella condivisione la propria forma catartica, in una lettera dedicata a tutte le donne vittime di violenza.

«Una testimonianza “a fior di pelle”, che costituisce un’occasione propizia per condividere angosce, paure, timori spesso repressi o ritenuti “in-confidabili” dinnanzi ad un male “che è già là” e che, spesso, ci si illude possa allentare la sua morsa o, peggio ancora, scomparire.  Di qui si dà la possibilità di condividere riflessioni di cui si sente la necessità di esplicarne il dolore che spesso rende muti, ribadendo con forza che chi ci ama non ci può umiliare, ferire o, peggio ancora, distruggere. Di qui l’urgenza di ribadire con forza che ciascuna donna vittima di violenza deve denunciare il proprio persecutore senza se e senza ma».

L’ingresso alla manifestazione è libero fino ad esaurimento posti.

FRANCESCA NODARI

Filosofa levinasiana allieva del grande e compianto pensatore tedesco Bernhard Casper, Francesca Nodari si è laureata in Filosofia all’Università degli Studi di Parma e specializzata in Filosofia e linguaggi della modernità nell’Ateneo di Trento. Ha conseguito, sotto la guida del Prof. Bernhard Casper (Università di Freiburg i. B.), il Dottorato di ricerca in Filosofia presso l’Università degli Studi di Trieste e collaborato con la facoltà di Filosofia dell’Università Milano-Bicocca. Nel 2014 ha conseguito l’abilitazione nazionale di seconda fascia nel settore di Filosofia morale.

Si occupa, collocandosi nel solco tracciato dal suo Maestro – il cui pensiero si impernia su due linee metodiche costanti: quella fenomenologico-ermeneutica (Heidegger) e quella del nuovo pensiero (Rosenzweig) – di questioni che ruotano attorno allo statuto della soggettività e dell’alterità cercando di farne emergere, grazie agli stimoli legati in particolare al pensiero di Levinas, la dimensione incarnata, temporale e finita. È Presidente della Fondazione Filosofi lungo l’Oglio e Direttore scientifico dell’omonimo Festival, giunto quest’anno alla sua XVIII edizione.

Ha ideato e curato la Rassegna: Fare memoria, nella convinzione di quanto sia necessario e insieme imperativo rendere viva la memoria, con particolare riferimento a quella cesura della storia, che si chiama Shoah conservando, insieme, uno sguardo attento – anche grazie agli insegnamenti di figure del calibro di Amos Luzzatto e di Paolo De Benedetti – alla costruzione del dialogo ebraico cristiano.

Sua è l’intuizione di dare vita, in partnership con Gariwo e in collaborazione con i rispettivi Comuni, ai Giardini dei Giusti di Brescia (2013), di Orzinuovi (2015), di Barbariga (2019) e di Lograto (2022). Tra i suoi libri: Il male radicale tra Kant e Levinas, Giuntina 2008; Il pensiero incarnato in Emmanuel Levinas, Morcelliana 2011; Piovani interprete di Pascal, Massetti Rodella 2012; Il bisogno dell’Altro e la fecondità del Maestro. Una questione morale, Giuntina 2013; Quale pane?

Massetti Rodella 2015; Storia di Dolores. Lettera al padre che non ho mai avuto, Mimesis 2016; Temporalità e umanità. La diacronia in Emmanuel Levinas, Giuntina 2017; Donne e Shoah (con A. Foa), Mimesis 2021. Sua è la nuova edizione critica a Il Tempo e l’Altro di Emmanuel Levinas con un’accurata postfazione: Dalla solitudine all’istante, Mimesis 2022. Inoltre, ha contribuito alla stesura della sceneggiatura, con C. Uberti e F. R. Massaro, del film: Bocche inutili (2022).

Ha curato i libri-intervista a S. Natoli: La mia filosofia. Forme del mondo e saggezza del vivere, ETS, 2007; ad A. Luzzatto: A proposito di laicità. Dal punto di vista ebraico, Effatà Editrice 2008 e a S. Givone, Il bene di vivere, Morcelliana, 2011. Tra gli altri, sua è la cura di M. Augé, Condividere la condizione umana. Un vademecum per il nostro presente, Mimesis 2019; G. Laras, Il comandamento della memoria, Mimesis 2019; P. De Benedetti, Memoria di Dio, Mimesis 2020; e a Haim Baharier, Generare è rispondere o domandare? Mimesis 2021.

Dirige, presso Mimesis, le collane «Chicchidoro» e «Tempo della memoria». Collabora con riviste («Studium», «Humanitas», «Nuova Secondaria», «Intersezioni», «Freiburger Zeitschrift für Philosophie und Teologhie», «Iride») e La domenica de «Il Sole 24 Ore».

È tra le vincitrici del «Premio Donne Leader 2012», conferitole dall’Associazione internazionale EWMD e, nel 2015, del «Premio Donne che ce l’hanno fatta». Nel 2019, è stata insignita dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dell’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine Al Merito della Repubblica Italiana. Recentemente, è stata nominata tra le 100 Esperte della sezione di Filosofia del progetto «100 donne contro gli stereotipi».

MARIA LUISA VILLA

Giornalista, per 30 anni al “Corriere della Sera”, fa parte dell’associazione “GiULiA Giornaliste” che si occupa di linguaggio e parità di genere nei media. È nel team di 100esperte.it che promuove l’eccellenza femminile sui mezzi di comunicazione.




PROGETTO LA RINASCITA

Il 25 Novembre a Teramo lo spettacolo teatrale Sposerò Biagio Antonacci di Milena Mancini

Teramo, 20 novembre 2023. In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza sulle Donne, la Provincia di Teramo e la Commissione per le Pari Opportunità della Provincia, unitamente al Comune di Teramo, con gli Assessorati alle Pari Opportunità, alle Politiche Sociali, con la Consulta per le Pari Opportunità Comunale, e la Cooperativa L’Elefante, organizzano lo spettacolo teatrale Sposerò Biagio Antonacci, che si terrà il 25 novembre alle ore 21.00, presso il Teatro Comunale di Teramo. al fine di continuare la campagna di sensibilizzazione contro la violenza di genere e domestica e raccogliere fondi per supportare le donne vittime di violenza.

Lo spettacolo teatrale, scritto e interpretato da Milena Mancini, con la regia di Vinicio Marchioni,  farà il suo debutto regionale a Teramo e porterà sul palcoscenico il tema della violenza di genere, attraverso la storia della protagonista che tra dolore, sofferenza e speranza, sogna di liberare se stessa dall’incubo dell’uomo che amava e con cui divide vita e quotidianità, immaginando di riuscire, un giorno, a sposare Biagio Antonacci, ponendo al centro, oltre alla violenza e alla prigionia, una straordinaria resilienza e la voglia di fuggire lontano e di ricominciare. La produzione è di Anton Art House.

Il costo del biglietto d’ingresso è di 10 euro e la somma raccolta sarà devoluta al Centro Antiviolenza “La Fenice” della Provincia di Teramo, per aiutare e supportare le donne vittime di violenza nel progressivo reinserimento lavorativo, volto ad assicurare un’indipendenza economica come pure a far riacquistare un’autostima annientata dai maltrattamenti fisici e psicologici subiti;

Un evento che vedrà coinvolti Enti, Istituzioni, Scuole ed Associazioni del territorio provinciale per continuare a rafforzare la preziosa rete che sta combattendo, ogni giorno, questo aberrante fenomeno che rappresenta la più vergognosa violazione dei diritti umani.

Per prenotare i biglietti contattare Amelide Francia 3292209434 · Cristina Marcone 3283599816.

Per donazioni IBAN IT78G0306909606100000178237 · Causale “Progetto La Rinascita”




DONNA, VITA (PACE) LIBERTÀ

Le donne del mondo unite contro ogni violenza

Pescara, 20 novembre 2023. Donna, Vita, Pace, Libertà , queste le parole d’ordine scelte dalla Cgil Abruzzo Molise e dallo Spi Cgil Abruzzo Molise per declinare la Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.

Le parole, oramai divenute slogan, sono quelle prese in prestito dalle rivendicazioni delle donne curde, incorporate e assunte poi da una mobilitazione più ampia ed estesa, partita dall’Iran, nel settembre 2022, dopo l’arresto e la morte per mano della polizia morale religiosa di Mahsa Amini. Una lotta che ha guidato il popolo iraniano tutto in una straordinaria mobilitazione di protesta contro il regime di Teheran.

Un movimento pro-scelta, femminista e anti-patriarcale che riesce a raccogliere la solidarietà di tutti e che parla a tutti.

Ne discuteranno insieme:

– Mania Mehrabi – attivista di origine iraniana

– Elena L. Pasquini – giornalista freelance e autrice del libro “Meccanica della Pace”

e le sindacaliste Alessandra Tersigni, Loredana Piselli, Sabrina del Pozzo, coordinate da Grazia Minotta.

Il dibattito si terrà il 24 novembre 2023 nella sala Consiliare della Provincia di Pescara alle ore 10,00.

Un’iniziativa tra donne che conoscono bene il nesso profondo che c’è tra patriarcato, estremismi, sopraffazione e violenza. Si parlerà di Afghanistan, dove appena ripreso il potere, i Talebani hanno riportato le donne dentro le case, lontane dalle scuole, sotto “veli/armature” che nascondono i corpi, dell’ Iran, dove la strage delle giovani che si ribellano alle imposizioni misogine del potere islamico non si arresta. Passando per l’ Ucraina, dove le madri rimaste sole ad occuparsi di figli e parenti anziani, sfidano ogni giorno la guerra per cercare risorse per le proprie famiglie.

Per finire alla brutalità dei rapimenti e delle violenze del 7 ottobre in Israele e negli sguardi disperati delle madri a Gaza. Tutto questo nell’assenza assordante delle donne nei tavoli dei negoziati per la pace: donne che solo tra il 2005 e il 2020 sono state escluse dall’80% degli stessi. Anche nel nostro Paese è in atto una regressione culturale globale che è sotto gli occhi di tutti e che riguarda l’autodeterminazione delle donne. Oltre che un aumento delle molestie sui luoghi di lavoro, violenze fisiche e psichiche nelle case, stupri e femminicidi.

Ed è per questo che ogni giorno, dentro e fuori dal sindacato, in rete con le altre organizzazioni e associazioni, è necessario promuovere con parole e fatti concreti, una cultura alternativa a quella violenta del patriarcato. Una cultura della solidarietà, del rispetto delle vite e delle differenze, una nuova cultura della cura: cura del mondo, dell’ambiente, delle persone e dei loro diritti. Cura dell’oggi e del domani.

Alessandra Tersigni Segreteria Cgil Abruzzo Molise

Loredana Piselli Segreteria Spi Cgil Abruzzo Molise




GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Arte, musica e informazione per dire ancora una volta no alla violenza sulle donne

Martinsicuro, 20 novembre 2023. Il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l’amministrazione comunale e la commissione pari opportunità rispondono presente con un evento in sala consiliare. “Prosegue la battaglia di civiltà che tutti abbiamo il dovere di combattere per cercare di contrastare, con ogni mezzo lecito, la violenza sulle donne, fenomeno purtroppo ancora tristemente e fortemente presente nella nostra società – le parole della consigliera Isabel Marchegiani, presidente della commissione – con questo evento infatti intendiamo sensibilizzare partendo dal coinvolgimento delle scuole con un concorso d’arte ad hoc, giunto alla seconda edizione, e in occasione dell’evento si terrà proprio la premiazione”.

L’iniziativa, che prenderà il via alle ore 18, vuole essere anche un momento di informazione e prevenzione sul tema e per l’occasione sono previsti anche due interventi che saranno anche un momento di dibattito e di riflessione.

“Saranno presenti la dott.ssa Italia Calabrese, psicoterapeuta e presidente del Club Soroptimist – continua Isabel Marchegiani – e la dott.ssa Laura Gaspari, psicoterapeuta referente sportello PRIDE di On the road, che forniranno più informazioni possibili su un tema così importante e, purtroppo, ancora di grande attualità”.

Ad allietare l’incontro, la presenza di opere d’arte di Katja Amabili e Leonardo Carapucci, e un concerto di due importanti musiciste di fama internazionale, Arianna di Pasquale e Fakizat Mubarak.

“Perché siamo fermamente convinte che solo attraverso l’amore, la bellezza dell’arte, la gentilezza, ma anche l’informazione, la prevenzione e l’educazione sentimentale si può combattere realmente la violenza contro le donne” conclude la consigliera.




MECSPE BARI 2023

Nove aziende abruzzesi protagoniste a MECSPE Bari dal 23 al 25 novembre.

Bari, 20 novembre 2023. Prossimi a una nuova era manifatturiera: in atto il cambiamento culturale che spinge l’innovazione delle imprese e il loro percorso sostenibile

MECSPE Bari, l’appuntamento di riferimento per l’industria manifatturiera, torna per la seconda volta alla Nuova Fiera del Levante dal 23 al 25 novembre con la nuova edizione Focus Mediterraneo. Innovazione, sostenibilità e formazione sono i temi al centro dell’ecosistema MECSPE

Sono 9 le aziende della regione Abruzzo che parteciperanno alla seconda edizione di MECSPE Bari, la principale fiera italiana dedicata all’industria manifatturiera organizzata da Senaf che si terrà dal 23 al 25 novembre 2023 presso la Nuova Fiera del Levante. In particolare, a livello territoriale saranno presenti 6 aziende della provincia di Chieti e 3 di Teramo.

Dopo il debutto positivo di MECSPE nel 2019 a Bari e i risultati record dell’ultima edizione bolognese, con la nuova edizione Focus Mediterraneo si punteranno i riflettori su uno dei settori più strategici per il nostro Paese. Il comparto manifatturiero, infatti, con le sue quasi 451.500 imprese attive sul territorio nazionale , di cui 11.182 in Abruzzo, rappresenta un asset fondamentale per lo sviluppo del tessuto imprenditoriale e socioeconomico del Paese.

Un ecosistema virtuoso, quello promosso da MECSPE, che si svilupperà su 20.000 mq di superficie espositiva, con 13 saloni tematici, 500 aziende presenti, oltre 100 convegni e workshop, 11 iniziative speciali. Fondamentale il supporto di istituzioni e associazioni, tra cui Regione Puglia, Comune di Bari, Confindustria Bari BAT, Confimi Meccanica, CNA Produzione, Distretto La Nuova Energia, Distretto Produttivo Informatica, AIDAM, ASCOMUT, Sprintx, TMP.

MECSPE si conferma così una guida fondamentale per i tanti imprenditori che continuano a credere nella crescita e che non smettono di investire per rendere la propria azienda innovativa e orientata al futuro. Sicuramente alcune barriere dovranno essere superate, ma su questo i “capitani d’azienda” sono pronti e stanno già spingendo l’acceleratore su temi chiave per tutta l’industria, tra cui l’innovazione, la sostenibilità e la formazione. Temi a cui MECSPE ha dedicato la massima attenzione, con esperti che hanno dato vita a numerosi eventi, attività di networking e attività dimostrative, finalizzati a illustrare i processi di innovazione e le pratiche virtuose implementati nel settore.

Un percorso per stare al passo con la trasformazione dell’industria, che non significa solo adottare nuove tecnologie, per quanto importanti, ma creare i presupposti per un vero cambiamento culturale atteso a livello globale.

Per questo la nuova edizione di MECSPE sarà più vicina alle imprese, toccando i grandi temi che oggi stanno avendo e avranno sempre più un impatto diretto sui piani di sviluppo degli imprenditori, a cominciare dal Cuore Mostra “Transizione energetica e sostenibilità nell’industria manifatturiera”. È questa l’area centrale della fiera che vedrà esperti del mercato e delle tecnologie confrontarsi in merito alle sfide del futuro e all’impatto del comparto sull’ambiente e sulle comunità di riferimento.

Queste tematiche verranno affrontate anche all’interno della Piazza dell’Innovazione, dove si approfondiranno temi come la ricerca e lo sviluppo di materiali e tecnologie innovative per le industrie ad alto livello tecnologico. La Piazza è nata dalla collaborazione con il partner tecnico per l’innovazione CETMA, Centro di Progettazione, Design e Tecnologie dei Materiali.

A mettere in luce le tematiche sostenibili sarà anche il Percorso Obiettivo Sostenibilità, un’iniziativa nata per evidenziare e premiare gli espositori che si sono distinti per le loro pratiche aziendali di ESG (criteri ambientali, sociali e di governance).

Altra new entry sarà la StartUp Factory, che per la prima volta approderà a Bari, dopo il successo dell’edizione di Bologna, offrendo a startup B2B ad alto contenuto tecnologico opportunità di networking e presentazione a un pubblico di aziende e associazioni proveniente dall’industria manifatturiera.

L’attenzione ai giovani talenti proseguirà nel contesto della Piazza della Formazione 4.0, organizzata dalla Fondazione ITS A. Cuccovillo e dalle aziende partner e dell’area dedicata alle attività formative e dimostrative del  Politecnico di Bari.

Uno spazio di incontro che offre nuove opportunità ai giovani e favorisce il contatto tra mondo accademico e aziende e mette gli studenti in relazione diretta con l’industria.

Inoltre, gli studenti che hanno quasi terminato il proprio ciclo di studi potranno mettersi in diretto contatto con le aziende presenti alla ricerca di risorse formate grazie alla sezione MECSPE YOUNG & CAREER.

Tutto questo e molto altro andranno ad animare la tappa barese di MECSPE, che da oltre 20 anni si pone come punto di incontro per favorire lo scambio tecnologico e “culturale” per orientare gli imprenditori verso un’industria sempre più sostenibile e innovativa, adatta ai giovani e con le persone al centro.

IMPRESE/ENTI DELL’ABRUZZO PRESENTI A MECSPE BARI 2023:

(l’elenco è aggiornato al 15 novembre 2023)

PROVINCIA DI CHIETI

Ragione Sociale Città

ADRIATICA COMPONENTI S.A.S. DI MARIA SILVANA NARDONE & C.          Lanciano

CASA DEL BULLONE SRL San Giovanni Teatino

COMEC CNC SRL               Chieti

DEA AUTOMATION SRL San Giovanni Teatino

DEA COBOTICS SRL          Lanciano

Z3 ENGINEERING S.R.L. Lanciano

PROVINCIA DI TERAMO

Ragione Sociale Città

FARAONE INDUSTRIE SPA            Tortoreto

SO.C.C.A.M SRL Pineto

TIPS SRL UNIPERSONALE              Castiglione Messer Raimondo

I NUMERI DI MECSPE BARI 2023

20.000 mq di superficie espositiva, 497 aziende presenti, 105 convegni e workshop, 11 iniziative speciali,3 padiglioni, Cuore Mostra “Transizione energetica e industria 4.0: sostenibilità nell’industria manifatturiera”. Nella scorsa edizione (2019) hanno partecipato 16.243 visitatori professionali.

I numeri di MECSPE BOLOGNA 2023

59.845 visitatori professionali (+52% sul 2022), 92.000 mq di superficie espositiva, 2.034 aziende presenti, 2.000 mq del Cuore Mostra “Transizione energetica e mobilità del futuro”, 20 iniziative speciali.

I saloni di MECSPE

Macchine e Utensili – Macchine utensili, Attrezzature, Utensili e Software di progettazione; Macchine, materiali e lavorazioni della lamiera– Piegatura, Stampaggio, Taglio, Assemblaggio, Saldatura, Materiali e Software; Fabbrica Digitale – Informatica industriale, IoT, Sensoristica industriale, Cloud-manufacturing, Tecnologie di identificazione automatica, Applicazioni, dispositivi, strumentazione e componentistica intelligente per l’interpretazione e l’interconnessione dei processi; Logistica – Confezionamento, Imballaggio, Movimentazione, Material handling, Lean manufacturing, Software gestionale di magazzino, Supply chain management, Sistemi di Sicurezza, DPI, Terziarizzazione; Subfornitura Meccanica – Lavorazioni meccaniche di precisione, Carpenteria metallica, Costruzioni meccaniche, Fasteners, Fonderie, Minuterie, Lavorazioni del filo metallico, Lavorazioni industriali per conto terzi, Microlavorazioni; Subfornitura Elettronica – Cem (contract electronics manufacturer), Cablaggi, Ems (electronics manufacturing service), Pcb (produttori di circuiti stampati), Studi di Ingegneria e progettazione; Eurostampi – Macchine e subfornitura plastica, gomma e compositi– Lavorazione materie plastiche, gomma e compositi, Macchine e impianti, Attrezzature ausiliarie, Materiali innovativi, Stampaggio, Estrusione, Imballaggio, Soffiaggio, Stampi, Modelli, Componenti normalizzati per stampi, Design, Software di simulazione e progettazione, Microlavorazioni; Additive Manufacturing – Stampa 3D, Prototipazione Rapida, Rapid Manufacturing,  Sistemi e servizi per reverse engineering, Tecnologia additiva, Materiali, Servizi, Hardware: stampanti e scanner 3D, accessori, Software di simulazione e progettazione; Trattamenti e Finiture – Impianti per il trattamento delle superfici, Forni, Galvanica, Processi chimici ed elettronici, Lavaggio, Metallizzazione, Smaltatura, Zincatura, Prodotti e accessori per trattamenti, Trattamenti Termici, Verniciatura; Materiali non ferrosi e leghe – Lavorazioni di materiali non ferrosi (Alluminio, Titanio, Magnesio, Leghe Leggere), Pressofusioni, Fonderie, Lavorazioni industriali conto terzi, Tecnologie, Design, Engineering; Automazione e Robotica – Automazione e Robotica, Assemblaggio, Montaggio e manipolazione; Controllo e Qualità – Certificazione e controllo della qualità, Metrologia, Strumenti di misura, Prove di laboratorio, Taratura, Attrezzature di analisi, Visione; Power Drive – Organi di trasmissione meccanica, Oleodinamica, Pneumatica, Meccatronica, Controllo del movimento, Manutenzione, Aria compressa.




UN MODO DI FARE POLITICA POCO CORRETTO

Lontano da una lettura oggettiva della realtà

di Camillo D’Angelo, Presidente della Provincia di Teramo

Teramo, 20 novembre 2023. “Il continuo tentativo da parte del sottosegretario alla Regione Abruzzo Umberto D’Annuntiis di colpire la Provincia e la mia figura di Presidente, rappresenta un modo di fare politica poco corretto che si allontana da una lettura oggettiva della realtà.

Nemmeno il clima di campagna elettorale può giustificare e ammettere dichiarazioni così faziose e pregiudizievoli.

Basta rileggere attentamente la nota del sottosegretario per, invece, delineare il quadro corretto e completo dei fatti in riferimento all’intervento messo in atto dall’attuale provincia sulla SP 1/F che da Controguerra scende verso il fiume Tronto.

Il finanziamento stanziato dalla Regione Abruzzo per la SP 1/F risale a due anni fa. Due anni di silenzio, di inattività, di promesse lasciate galleggiare in un preoccupante immobilismo amministrativo da parte della Provincia. Questa situazione è l’eredità che ho ricevuto.

A partire dal mio insediamento in qualità di Presidente della Provincia di Teramo, che sono onorato di rappresentare, in pochissimi mesi ho sbloccato situazioni ferme.

Non solo quella relativa alla SP 1/F.

Vorrei ricordare la stipula a luglio della convenzione tra la Regione e la Provincia per i “Progetti Bandiera” cui ha fatto seguito la relativa delibera firmata proprio pochi giorni fa dal sottoscritto.

Invito, pertanto, il sottosegretario D’Annuntiis a una verifica documentale meno strumentale e più attenta alla realtà dei fatti prima di lanciare accuse verso il sottoscritto.

Il mio compito è lavorare per un territorio, quello provinciale, abbandonato da una politica disattenta e lontana dagli interessi dei cittadini.

L’obiettivo è mettere in atto, in tutta la provincia di Teramo, un processo di riqualificazione e valorizzazione che possa riscattare la stessa da una situazione ereditata che, invece, ci racconta tutti i probabili smarrimenti della passata amministrazione e delle sue politiche rimaste evidentemente inattuate.”




LA SICUREZZA DELLA CULTURA PER UNA CULTURA DELLA SICUREZZA

Con la partecipazione di Pierpaolo Bombardieri

Chieti, 20 novembre 2023. Mercoledì 22 novembre alle ore 9:30, all’Auditorium del Rettorato dell’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti, in via dei Vestini 134, si terrà l’incontro: La sicurezza della cultura per una cultura della sicurezza, una prospettiva anche di genere. Partecipazione del segretario generale Uil Pierpaolo Bombardieri.

Barbara Del Fallo




PREOCCUPAZIONE PER L’OSPEDALE UMBERTO I

Berardinetti: il territorio ha bisogno di questo presidio, va salvaguardato

Tagliacozzo, 20 novembre 2023. “Bene gli emendamenti a tutela dell’ospedale di Tagliacozzo, ora però devono essere approvati e devono essere garantiti i servizi sanitari essenziali per il territorio”. Il sindaco di Sante Marie e presidente Uncem Abruzzo, Lorenzo Berardinetti, è cauto sul futuro dell’Umberto I.

La cancellazione del codice che ne certifica la vitalità e il declassamento dei reparti esistenti – come la riabilitazione cardiologica – potrebbe creare forti disagi alla Marsica occidentale e all’intero territorio che ha nel presidio un punto di riferimento. Per questo Berardinetti auspica che gli emendamenti possano passare e che l’ospedale possa continuare a prestare l’adeguata assistenza alla popolazione.

“Sono certo che i consiglieri regionali di maggioranza e opposizione saranno in prima linea per difendere l’Umberto I e che il piano, dopo l’approvazione possa tornare al ministero per l’approvazione definitiva”, ha continuato il sindaco di Sante Marie, “vivere nei paesi di montagna come i nostri è spesso difficile perché non si hanno quei servizi essenziali di cui un cittadino ha bisogno. Per questo dobbiamo fare di tutto per poter salvare il nostro ospedale che rappresenta una vera e propria casa della salute per tutta la Marsica occidentale. Bene ha fatto il sindaco di Tagliacozzo, Giovagnorio, a ribadirlo in commissione e bene hanno fatto i rappresentanti del comitato a ricordarlo durante le varie iniziative organizzate per l’Umberto I.

Non si può pensare di declassare l’ospedale di Tagliacozzo e poi proporre misure per far tornare le persone a vivere nei nostri paesi di montagna. Bisogna prima assicurargli dei servizi essenziali, a partire appunto dalla sanità, e poi avviare le iniziative del caso per coinvolgerli. Il presidio sanitario va tutelato per la nostra gente e per il futuro del nostro territorio”.

Foto il Centro




NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE

A teatro con La Torre di Babele e Manuela Villa

Pescara, 20 novembre 2023. “Solo perché donna” è un evento a cura dell’Associazione “Officina Culturale – La Torre di Babele” e si inserisce nell’ampio cartellone “#365NO alla violenza sulle donne” organizzato per un sostegno al contrasto della violenza ed in occasione del 25 novembre, data simbolica che rappresenta, appunto, la Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Possibile grazie all’Assessorato alle Politiche Sociali e per la Famiglia del Comune di Pescara con Adelchi Sulpizio la serata con il teatro è prevista per il 24 novembre alle ore 21.00 presso l’Auditorium Flaiano di Pescara: “la ferma intenzione – per l’Associazione – è quella di sensibilizzare il pubblico nei riguardi del fenomeno del femminicidio in primis, ma anche di ogni forma di sopruso esercitato nei confronti delle donne che anche nelle ultime ore, in vista di una data così sentita, non arresta la sua corsa vergognosa”.

Nel corso della serata, la Compagnia Teatrale “La Torre di Babele” metterà in scena uno spettacolo dal titolo “Il Circo delle Donne”, scritto e diretto dal Dottor Michele Di Mauro che vedrà protagoniste cinque storie di donne: La sposa bambina, Chocolat, La zingara, La ballerina di carillon e La donna a due facce. L’ambientazione è quella del circo sulla scia del circo Barnum, nel quale cinque donne raccontano se stesse, ripercorrendo le loro storie di abusi, soprusi, maltrattamenti e violento accanimento fino alla morte.

 Il linguaggio metaforico e poetico dello spettacolo servirà ad accompagnare il pubblico in un lungo percorso di consapevolezza senza la crudezza di immagini realistiche ma con altrettanto stimolo alla riflessione. Sul palco oltre allo stesso Di Mauro ci saranno: Denise De Luca, Lina Bartolozzi, Rita De Bonis, Delia Montebello, Paola Ferrante e inoltre Lino Pisciella e Nicky De Chiara. Le musiche dal vivo sono di Rossella Remigio e Antonello Pellegrini.

Oltre a questa pièce, nel corso della serata vi sarà l’esibizione della cantante e attrice Manuela Villa con cui verrà affrontato anche il tema.

Il sindaco di Pescara Carlo Masci ed il vicesindaco Adelchi Sulpizio daranno anche il giusto riconoscimento all’Associazione Ananke che svolge attività di assistenza e supporto a donne vittime di violenza. Modera la serata, la giornalista pescarese Alessandra Renzetti.




DAL CONSIGLIO REGIONALE

Una borsa di studio intitolata Giuseppe Bolino

Bugnara 20 novembre 2023. Ampia e sentita partecipazione all’evento organizzato dal Centro Studi Nino Ruscitti e dedicato a Giuseppe Bolino. In occasione del Convegno il Comune di Bugnara ha annunciato di voler dedicare uno spazio pubblico alla figura di Bolino mentre dal Consiglio regionale, a nome del Vicepresidente Roberto Santangelo, è stata espressa la volontà di istituire in collaborazione con il Centro Studi di Bugnara, una borsa di studi intitolata allo studioso e politico sulmonese.

Si è tenuto sabato 18 Novembre alle ore 17:30 a Bugnara, presso il Centro Congressi in piazza Annibale de Gasparis, il Convegno di Studi dedicato alla figura dello studioso e politico Giuseppe Bolino. L’iniziativa, promossa dal Centro Studi e Ricerche “Nino Ruscitti” in occasione dei 39 anni dalla sua prematura scomparsa, ha visto la collaborazione dei Comuni di Bugnara, di Sulmona e della Presidenza del Consiglio regionale abruzzese.

L’incontro, ampiamente partecipato, è stata l’occasione per riflettere, a partire dalla testimonianza umana e politica di Giuseppe Bolino, sul rapporto tra cultura e politica. Dopo i saluti istituzionali di Domenico Taglieri (sindaco di Bugnara) e Roberto Santangelo (Vicepresidente del Consiglio regionale) sono intervenuti il Prof. Fabrizio Politi, Ordinario di Diritto Costituzionale presso l’Università degli Studi dell’Aquila, e l’on. Luciano D’Alfonso, parlamentare e Presidente Emerito della Regione Abruzzo.

«La figura di Giuseppe Bolino – ha commentato Domenico Taglieri – caratterizzata da un profondo impegno intellettuale e civico, ci invita a riflettere sulle sinergie virtuose che possono nascere quando la cultura si intreccia con la sfera politica. Giuseppe Bolino, attraverso la sua attività di studioso e di uomo politico, ha dimostrato come la cultura possa essere un faro guida per le decisioni pubbliche e come la politica, intrisa di valori culturali, possa contribuire a costruire una società migliore. Per questa ragione e per il legame che la comunità di Bugnara stringe con la famiglia Bolino, è nostra intenzione intitolare uno spazio pubblico al prof. Giuseppe Bolino» .

«Nel comune di Bugnara si percepisce l’argento vivo – ha esordito nel suo intervento il vicepresidente del Consiglio regionale Roberto Santangelo – c’è il fuoco della cultura che tende a svilupparsi e a divampare. È importate quindi sostenere le iniziative perché l’unica cosa che può elevare il nostro essere è lo studio. Studiare le politiche del passato serve anche per guardare con occhi diversi il territorio. È nostra intenzione quindi istituire in collaborazione con il Centro Studi “Nino Ruscitti” una borsa di studio intitolata a Giuseppe Bolino».

«Non si può dimenticare il contributo di Giuseppe Bolino in ambito culturale attraverso la riscoperta dell’opera di Giuseppe Capograssi, il cui pensiero è oggi ancora attuale e oggetto di grande attenzione – ha sostenuto il prof. Fabrizio Politi – come è giusto sottolineare l’eccezionalità del lavoro suo lavoro all’interno della Regione. Un lavoro che fu svolto nell’ambito di un ruolo istituzionale nuovo, che fino ad allora non esisteva, e che venne svolto con grande preparazione e visione. La sua capacità era infatti quella di unire la cultura alla politica, continuando a studiare non per mera erudizione ma per poter affrontare il momento decisionale con la consapevolezza dell’approfondimento e della lunga riflessione».

«Che cosa ha rappresentato Giuseppe Bolino in questa piccola parte di territorio di una provincia importantissima? Ha rappresentato la volontà, riuscendoci, di coniugare cultura e politica al servizio dei progetti di vita dei cittadini; cultura e abilità istituzionali, addirittura affondando le radici nel pensiero religioso» ha affermato Luciano D’Alfonso nel suo intervento di chiusura. «La sua visione religiosa è ciò che lo spingeva a vedere, prima ancora delle scritture contabili e dei vincoli di bilancio, i diritti fondamentali e a vedere in essi il limite da non valicare per garantire la dignità della vivere».

L’evento si è chiuso con la lettura, da parte dell’assessore alla cultura, Antonietta Pace, di un passaggio del discorso di Giuseppe Bolino in Consiglio regionale in occasione della seduta straordinaria del 10 maggio 1978 per la commemorazione di Aldo Moro.




PASTORIZIA ED AGRICOLTURA A PETTORANO SUL GIZIO

In un drammatico documento di Filippo Destephanis del 1859

[Pubblicato in “Rivista Abruzzese” Anno XXXVIII, N 1, 1985 Lanciano. Pgg. 39-42]

«Tempo di pastorizia». Così potrebbe essere definito il periodo compreso tra la primavera e l’autunno del 1983, in cui a più riprese si è discusso in vari convegni abruzzesi sul famoso “progetto transumanza” ideato dal Ministero per i beni culturali ed ambientali. Sono note a tutti le polemiche scoppiate in mento alla scelta dei tratturi e quindi delle aree geografiche da privilegiare mediante interventi statali, diretti alla tutela di tutti i monumenti storici in esse comprese. Nel fervore delle discussioni si è tralasciato, tuttavia, l’approfondimento di alcuni aspetti legati all’attività della pastorizia, come per esempio la compilazione di una carta contenente un censimento di tutte le capanne agropastorali esistenti in Abruzzo e Molise, nonché l’analisi della pastorizia come fenomeno “industriale”, legato cioè agli investimenti, operati nel settore da ricche famiglie, soprattutto romane. Non meno interessanti sarebbero risultate, nell’ambito di tali convegni, delle indagini dirette ad individuare i ritmi d’ascesa economica di alcuni «massari», che da umili pastori si trasformano in breve tempo in veri e propri industriali del settore ovino. Lo stemma infisso su un palazzo settecentesco di Pescocostanzo e contenente una testa di montone al posto delle solite “armi” o insegne nobiliari, rappresenta al riguardo un episodio che non richiede ulteriori commenti.

Il fenomeno poi della «pastorizia di sussistenza», collegato alla cosiddetta “microtransumanza”, resta ancora del tutto inesplorato in relazione al continuo stato di conflittualità fra pastori e contadini locali, come appunto nella conca peligna.  Una drammatica pagina di storia ci viene offerta in tal senso da uno scritto del notaio Filippo Destephanis, di Pettorano sul Gizio, padre dello storico Pietro, che sottoponiamo all’attenzione degli studiosi. Il manoscritto in questione, dal titolo “Memoria sull’origine dei tratturi”, faceva parte del fondo Pietro Destephanis, acquistato dall’antiquario Matteo Tonini, di Ravenna, cui va il nostro ringraziamento per la possibilità che ci ha offerto di pubblicarlo.

Franco Cercone

Da “Memoria sull’origine dei Tratturi”: Per avere una notizia dell’origine dei Tratturi è necessario rimontare fino al tempo in cui i romani riunirono al loro Impero il Sannio e le Puglie. Una parte di questa ultima regione fu destinato al pascolo del gregge in tempo d’inverno, col pagamento di un dazio.

Varrone è il più antico scrittore che ci ha lasciato memoria del passaggio del bestiame dal Sannio alle Puglie. Gli abitanti dell’Abruzzo han sempre esercitata l’industria delle pecore, favoriti dai luoghi montuosi ed alpestri, che si rivestono di eccellente e fertilissimo pascolo nell’estate; ma fu osservata la necessità di evitare la rigidezza del clima, e la Puglia con la sua dolcissima temperatura invitava nell’inverno alla trasmigrazione. Ecco, dunque, la trasmigrazione da un pascolo all’altro secondo le stagioni.

Non occorre parlare come fu alterata questa trasmigrazione di animali coll’occupazione dei Barbari, e come fu rimessa in piedi sotto il dominio de’ Normanni. Dopo tante vicissitudini Alfonso I d’Aragona si studiò di riordinare i pascoli della Puglia. Nel parlamento tenuto il 1443, egli, tra le altre

cose, stabiliva tre diversi cammini negli Abruzzi, col nome di tratturi, per la comoda trasmigrazione degli animali, pagando ai padroni il prezzo delle rispettive terre occupate da detti tratturi, i quali ne’ tempi posteriori furono limitati a 60 passi di larghezza, ognuno di 7 palmi napolitani. E, secondo Stefano di Stefano nella sua “Ragion Pastorale”, lo stesso Re Alfonso fe’ venire dalla Spagna le pecore di lana gentile, le quali distribuì tra gli Abruzzesi, come i più atti e pratici al governo di esse, e come abitanti in luoghi montuosi dove si trovano erbaggi teneri in tempo d’estate.

Alfonso, dunque, accrebbe l’industria delle pecore attribuendo le migliori terre del suo regno al pascolo. Oggi si comprende bene che un sistema pastorale non conviene che a popoli erranti e poco inciviliti, ma ciò che è cattivo nei tempi nostri non lo era ne’tempi antichi. Pertanto, sarebbe stato più sano consiglio ristabilire il cittadino insiememente (sic) pastore ed agricoltore.

Posteriormente per le doglianze de’ Pugliesi nel 1457, lo stesso Alfonso accordò loro di coltivare una determinata quantità di terre. Cresciuto il bisogno della coltivazione nel 1536, il Regno supplicava l’imperatore Carlo V per libertà dell’agricoltura nella Capitanata, ma non fu esaudito perché la domanda era opposta dall’interesse de’locati. Queste determinazioni contrastanti la prima sussistenza de’popoli, ad altro non servirono che a mettere in una perpetua guerra i pastori e gli agricoltori.

Le cose si portavano ad estremità pericolose, e si stimò vano il consiglio di non molestare coloro che avevano occupati i tratturi. Perché ancora ristretta l’agricoltura nella Puglia, il Regno fu travagliato da una carestia; il che obbligò il Governo nel 1555 ad accrescere altre terre all’agricoltura, come similmente fu fatto nel 1745.

Il secondo dei tre tratturi stabilito da Alfonso, incominciando da Celano per Popoli e Sulmona, svolgesi nella pianura lungo il fiume Gizio, e, passando vicino le mura di Pettorano, taglia a questi cittadini i più fecondi terreni e più adatti all’agricoltura, perché son là dove gli Appennini quasi dividendosi aprono il bacino peligno: i più atti dico e più fertili, non solo per la migliore qualità della terra, che per lo scolo di tutti gli umori delle due montagne.

Mentre poi tali terre, sì perché site nel piano fra le due montagne, perciò cretose; sì perché intersecate dalla strada consolare, il polverio di questa, innalzato nella primavera e nell’autunno dalla colluttazione dei venti, naturalmente inaridisce l’erba, e disseccandola fa si, che nel passaggio degli armenti non si ha più l’erba tenera e fresca, ma arida e secca.

Il che non avverrebbe se il tratturo volgesse e si portasse lungo la falda della montagna orientale, cioè in una zona tra l’inculto macchioso, e le terre coltive. La quale incominciando dalle Pietreregie, confine dei due territori di Sulmona e Pettorano, montando lievemente e poi prendendo una linea orizzontale lungo le coste e man mano rispetto a quest’ultima Terra, andrebbe pianamente a ricongiungersi col tratturo che traversa il tenimento di Roccavallescura.

Il poco bisogno dei terreni, per lo scarso numero degli abitanti, non facea pensare, in tempo che si stabilirono i tratturi, che alienando queste terre si toglieva alla popolazione ventura il mezzo della sussistenza. A questo si unisce pure l’occupazione degli Introdacquesi nelle altre terre anche migliori del Comune, le quali, ad essi alienate dagl’infelici Pettoranesi, formano la loro dimora coll’avervi stabilite case rurali, e prese altre terre a colonia. I Pettoranesi son rimasti colle terre sui monti o sul dorso di essi, le quali, per la scarsezza del ricolto, non son per nulla sufficienti ai bisogni della popolazione cresciuta.

Esuberando le braccia sono obbligati i meschini andar raminghi l’inverno, o nell’Agro Romano, o a Terra di Lavoro, o alle Puglie, imitando gli armenti, pervéro anche in Calabria, dove guadambiando il vitto gli uomini, riportano poche monete alla famiglia, che per lo più a stenti ha tirato l’invernata. Da alquanto tempo anche la State [estate] son costretti uscir dal paese a guadambiare un tantino per pagare i fitti delle terre coltivate dalle donne e bastanti neppure per la sussistenza di queste. Ed oh quante volte il marito, il padre, dovendo ripartire all’incominciar dell’inverno, lascia la moglie, la famiglia in mezzo alle premure del locatore che domanda il fitto del piccolo campicello! e senza la sussistenza per l’intera vernata.

 È causa di dolore e di dispiacere il vedere terre attissime all’agricoltura giacere inutili per un sol passaggio di armenti; mentre terre arenose e fresche, produttrici di erbaggi teneri, son rimaste all’agricoltura. Sorge perciò nell’Università il desiderio di domandare un cambiamento pel tratturo e questo volgere a coltura. 

Il Comune ha tanta poca rendita che per pagare i pesi comunali è obbligato mettere tanti balzelli che rendono più poveri gli abitanti. Col cambiamento del tratturo verrebbe ad acquistarsi rendita sufficiente per pagare questi pesi. Quindi inutili balzelli. Ed il contadino, preso a coltura dal Comune una porzione della terra occupata dal tratturo, vi ritrarrebbe la sussistenza per l’intera famiglia. Oltre a ciò: il cambio che si propone del tratturo può essere vantaggioso tanto ai Pettoranesi, per le esposte ragioni, essendo il terreno dove trovasi attualmente ben atto all’ agricoltura. Vantaggioso alla pastorizia, dappoiché, trovandosi l’attuale tratturo all’uscita del paese, l’erbaggio ne vien distrutto da’ continui usi degli abitanti; nel mentre che il tratturo nel luogo proposto resterebbe pieno in ogni stagione dell’anno di erba copiosa ed eccellente.

Non giova dire che le contravvenzioni al regolamento del 14 Decembre 1858 son punite. Certo che i tratturi per la loro destinazione (art. 1° del detto regolamento) debbono prestare copioso erbaggio sì nell’autunno quando il bestiame scende nelle Puglie; sì nella primavera quando fa ritorno sui monti.

Ma intanto il Paese per tempo inveterato, solito a servirsi di tale estensione di terreno per i diversi usi: cioè per la trebbiatura del grano, macerazione di canape, assolamento e disseccamento di vivai e fieno, passaggio continuo di animali, non potrebbe senza notabil danno difficilmente esserne impedito.  D’altronde col cambiamento del tratturo verrebbe ad essere compensato il disvantaggio con l’accresciuto ricolto: primo e necessario bisogno dell’uomo!

Questo è l’unico mezzo che può prospettarsi al Direttore del Tavoliere per rimuovere l’impedimento dell’uso cui è destinato il Tratturo, ed il meno vantaggioso per avere abbondante erbaggio nel transito de’ greggi e degli armenti de’ censuari pastori del Tavoliere.

Sia quindi tutto zelo dell’amministrazione il rimettere una ragionata domanda di cambiamento di suolo al Tavoliere di Puglia; perché compreso dell’utilità della cosa ne possa provocare la Sovrana Sanzione (Filippo De-stephanis).

Il dì 23 marzo 1859.




L’ADRIATICA PRESS CALA IL TRIS 

Sul parquet del Palascapriano supera  3-0 il Castellana grotte. Arriva la terza vittoria consecutiva

Teramo, 19 novembre 2023. Neanche la sosta forzata ferma l’Adriatica Press. Le biancorosse conquistano la terza vittoria consecutiva superando, nel Palascapriano, l’ottima compagine del Castellana Grotte. 3-0 per la Futura Teramo dopo una partita combattuta ed emozionante. Per le ragazze del Presidente Roberto Mazzagatti si tratta di un successo importante che fa salire la squadra teramana a 12 punti, nelle zone nobili della classifica.

Nanni schiera un sestetto che comprende anche Monica Lestini al rientro dopo l’infortunio. La prima frazione si gioca punto a punto, soprattutto nelle fasi iniziali. Il primo vantaggio per la squadra di casa arriva sull’8-7, per poi allungare 16-13, 19-18. L’equilibrio regna in campo, ma è l’Adriatica Press a condurre fino al 24-22 per poi chiudere 25-22 a proprio favore in 30 minuti. Il secondo set è identico al primo. Equilibrio nella parte iniziale, poi allungo biancorosso 11-9, 17-13, 19-16.

Le pugliesi però non mollano e si portano sul 22-22 che costringe la panchina teramana a chiamare i 30 secondi di sospensione. Esce bene dal time out la Futura  che chiude 25-23 in 27 minuti. Sul 2-0 le teramane, ad inizio terzo set, concedono troppo alle avversarie che provano a rientrare in partita andando sullo 0-4.

L’Adriatica Press però non ci sta e si riporta in partita sul 18-18 dopo aver recuperato lo svantaggio. Si gioca punto a punto, con le biancorosse più concentrate e presenti sotto rete. 20-19,21-19, 24-20, per poi chiudere la gara 25-20. Bravissime tutte e successo importante che permette all’Adriatica Press di guardare con maggiore ottimismo al futuro visto che dopo la sosta di domenica prossima,  la squadra di Nanni giocherà nuovamente in casa nel Palascapriano, ospitando Terrasini.

ADRIATICA PRESS FUTURA TE  3

Vendramini 1, Ragnoli 9, Poli 11, Di Diego 1, La Brecciosa, Costantini 11, Patriarca, D’Egidio, Mazzagatti 4, Fanelli, Capulli, Ventura, Lestini 22. All. Nanni

ZERO5 CASTELLANA GROTTE   0

D’Aprile, Sangoi 5, Rizza, Fino, Belloni 1, Bondarenko 17, Recchia, Gogna 2, Pinto, Salamida 3, Severin, Giombini 12. All. Ciliberti

ARBITRI: Vannuzzi di Sarteano (Siena) e Tramontano di San Mauro Pascoli (Forlì)

PARZIALI: 25-22 (30’); 25-23 (28’); 25-20 (27’).




TIKITAKA SETTEBELLEZZE. Foligno battuto 5-2

Il Tikitaka sconfigge un ottimo Atletico Foligno, dopo una contesa da subito complicata e contraddistinta per una buona porzione di match da ritmi incredibilmente serrati

Francavilla al Mare, 19 novembre 2023. La squadra giallorossa sbaglia completamente l’approccio alla partita e dopo pochi secondi dallo start Narcisi approfitta di una non perfetta fase difensiva abruzzese e incrocia alla destra di Marcelli, che non può nulla. Le umbre sono già in vantaggio. Come se non bastasse, la difesa continua ad essere distratta e Narcisi si ritrova libera in campo aperto a tu per tu con Marcelli, che è perfetta nell’uscita a croce. Ad allontanare la nebbia della paura ci pensa come al solito Debora Vanin: il suo dolce pallonetto scavalca Proietti per l’immediato pari francavillese. Il goal della brasiliana sembra aver scrollato di dosso un po’ di pressione dalle spalle delle giocatrici abruzzesi contro un Foligno dal piglio gagliardo che gioca la sua partita a viso aperto. Presto detto e Rebecca De Siena, liberata sulla fascia sinistra, non sbaglia. Primo centro in campionato per la classe 2001. In una fase iniziale al cardiopalma, Il Tikitaka è avanti 2-1 sul Foligno.

Riparte il gioco e Narcisi è ancora libera davanti a Marcelli, venendo stesa al limite dell’area di rigore. Sul conseguente calcio di punizione, Pellegrino scaglia una sassata verso l’incrocio per il pareggio umbro. La legge di Vanin è però ancora in vigore: tiro secco da paura e Proietti può solo osservare la sfera insaccarsi nella rete. Nella difficoltà, la squadra si aggrappa alla sua giocatrice più rappresentativa, al tredicesimo goal stagionale e sempre a segno in ogni match disputato. Il Foligno gioca meglio e Marcelli è sontuosa sulla doppia chance delle umbre a firma Bisognin, con salvataggio finale di Leticia Martìn Cortes. Rispondono le ragazze di Cely Gayardo con la buona azione di De Siena che intercetta il pallone, lotta e serve Guidotti che viene murata da un’ottima Proietti. Sull’imbucata della capitana, si rinnova il duello fra Guidotti e Proietti: è ancora l’estrema dell’Atletico a negare la prima gioia all’ex Pescara. Si va negli spogliatoi sul 3-2 a conclusione di una prima frazione dai ritmi insostenibili.

Il secondo tempo è condotto dalle calcettiste giallorosse, che finalmente riescono a gestire il possesso con qualità e a rendersi pericolose con la manovra nella metà campo umbra. La discesa supersonica di Vanin, su palla recuperata, trova ancora l’opposizione superba di Proietti. Controbatte Narcisi, che semina il panico nella retroguardia avversaria e imbecca per Bisognin: una deviazione salva la porta di Marcelli.

Un calcio piazzato guadagnato da Cortes dà la possibilità alle abruzzesi di raddoppiare il vantaggio: Vanin finta il tiro toccando per Aida Xhaxho, che controlla e scaglia in porta il pallone con il mancino. Le abruzzesi hanno definitivamente conquistato il pallino del gioco e l’Atletico si fa vedere sempre meno nei pressi di Marcelli, mentre dalla parte opposta le occasioni fioccano. Vanin recupera il pallone e conduce la transizione offensiva francavillese, aprendo per Ribeirete che di prima intenzione serve tutta sola De Siena che deve solo spingere la sfera in rete: è 5-2 per le giallorosse. Dopo aver accusato il colpo, la squadra di Luigi Battistone prova a reagire preferendo il lancio lungo direttamente dalle mani di Proietti, al gioco palla a terra, con alterne fortune. Non basta e infatti il mister delle biancoblù si gioca la carta portiere in movimento, quando mancano cinque minuti al termine delle ostilità. Dopo due minuti abbondanti di power play, arriva la prima occasione dell’Atletico con il nuovo assetto grazie al tiro di Di Martino alto sopra la traversa. Marcelli è attenta, poco dopo, sul tiro centrale di Pellegrino. La difesa di Gayardo regge fino al suono della sirena. Il Tikitaka sconfigge in trasferta, con il punteggio di 5-2, un volenteroso Foligno.

Un approccio alla partita contratto aveva minato qualche certezza ma Debora Vanin e una ritrovata fiducia nei propri mezzi, hanno permesso al Tikitaka di superare anche l’insidiosa trasferta di Foligno. Le abruzzesi firmano la loro settima vittoria stagionale, salendo in classifica a quota 22, alle spalle solo del Bitonto. La squadra di Francavilla tornerà in campo in casa, sul parquet del PalaRigopano, domenica 26 novembre contro il Molfetta.




LA GENTE È CON NOI

Vinceremo ancora per continuare la nostra opera

Grande successo a lanciano, nella seconda tappa del ‘viaggio’ nel territorio provinciale del consigliere regionale della lega e ricandidata alle elezioni di marzo, per illustrare “i risultati di 55 mesi di impegno in consiglio regionale”

Bagnai: “ottimo lavoro del partito in Abruzzo, una squadra dove ognuno porta le sue competenze e non fa proclami ma comunica azioni concrete”.

D’Eramo: “200 incontri per la campagna elettorale, 50 per ogni provincia, per essere vicini alle esigenze di tutti i paesi, alle persone e alle aziende della regione”

Lanciano, 19 novembre 2023. “Noi che facciamo politica vera sul territorio che ambiamo con decisione alla riconferma in Consiglio regionale. E questo sulla base di dati certi: il buon lavoro svolto come Lega e come Centrodestra, in questi cinque anni durante i quali ci siamo battuti per il riconoscimento del valore di città come Chieti, Vasto, Lanciano, Francavilla, Ortona e tutti gli altri comuni e centri della provincia, e in generale per il nostro Abruzzo. In questa prima parte di campagna elettorale abbiamo capito che la gente è con noi. E vinceremo ancora per continuare la nostra opera”.

È il messaggio lanciato dal consigliere regionale della lega Sabrina Bocchino nell’incontro con la cittadinanza di ieri sera a Lanciano. Si tratta della seconda tappa del ‘viaggio’ nella provincia, dopo quella di Vasto, per illustrare alla gente i risultati di “55 mesi di impegno in consiglio regionale” come ricandidata ufficiale del carroccio alle elezioni del prossimo mese di marzo.

“Ho cominciato gli incontri sul territorio da Vasto, la mia città, e ho scelto Lanciano come seconda tappa perché è una città fondamentale per la nostra provincia. Una provincia, quella di Chieti, che va ricordato, ha il Pil più alto del nostro Abruzzo, una provincia che deve quindi contare sempre di più”.

Nella Sala Benito Lanci, nel Municipio del capoluogo frentano, tanti sostenitori, amici, cittadini hanno partecipato all’incontro. Sul palco si sono alternati, oltre a Bocchino, il responsabile economico nazionale della Lega, l’onorevole Alberto Bagnai, deputato eletto nel collegio di Chieti, il sottosegretario al Ministero dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Luigi D’Eramo, coordinatore regionale abruzzese della Lega, il commissario provinciale della Lega Abruzzo e sindaco del comune di Gamberale (Chieti), Maurizio Bucci, Cinzia Amoroso, segretario della Lega di Lanciano e assessore comunale,

Sono intervenuti anche l’ex presidente del Consiglio comunale di Francavilla, Rocco Paolini, Mario Colantonio, capogruppo del Consiglio comunale a Chieti, e l’imprenditore Donato di Campli, questi ultimi tre candidati nelle liste della Lega alle prossime regionali.

Presenti, tra gli altri, Andrea Laudadio, consigliere comunale di Lama dei Peligni, l’avvocato Angelo Paladino, referente del partito nell’area del vastese, Giovanni Angelucci, consigliere comunale di Francavilla al Mare, Evelina Odorisio, consigliere comunale di Guardiagrele e Fabrizio Leonelli, responsabile degli enti locali.

Nell’incontro Bocchino ha evidenziato più volte la sua coerenza politica “da oltre trent’anni. Per me, e per la Lega, la coerenza e la lealtà sono dei valori fondamentali, non solo in politica ma anche nella vita: chi tradisce nella politica, tradisce nella vita e viceversa”.

Sul suo impegno in 55 mesi in consiglio regionale, ha poi aggiunto: “Tanto è stato fatto in questi anni, malgrado le difficoltà legate a grandi eventi negativi, come la pandemia e le guerre, che non hanno fermato il nostro lavoro: sotto covid sono stata la prima firmataria delle leggi per le partite iva, legge che è stata quella con maggiore capienza fatta in Abruzzo. Sono state approvate tante norme a favore delle famiglie e dei minori, per l’agricoltura, sono stati approvati tantissimi finanziamenti per lavori di sistemazione, valorizzazione di tutti i centri della provincia. C’è ancora tanto da fare, ma sono convinta che non abbiamo deluso la fiducia di chi ci ha votato e che avremo la possibilità di portare avanti tutti i nostri progetti”.

Per Bagnai, “questa legislatura regionale si è svolta in un periodo storico caratterizzato da luci, da ombre e da eventi drammatici, un fatto da non dimenticare mai, nel quale in chi amministrava incombeva il diritto di continuità amministrativa e la tenuta dei territori. Questa Amministrazione ci è riuscita, anche grazie al contributo del nostro partito e al contributo di donne come Sabrina”.

“Il metodo di governo della Lega è fatto di lavoro, concretezza e comunicazione sui risultati, non basato sui proclami – ha proseguito Bagnai -. Uno stile che è anche lo stile di Sabrina, che è anche lo stile della squadra della Lega in questa in questa provincia. Un partito è una squadra di persone dove ognuno porta le sue competenze: il segretario porta la sua lunga esperienza politica e la sua conoscenza dei territori, gli eletti regionali portano istanze specifiche dei loro territori, e chi come me viene da un percorso accademico, porta le sue competenze nell’area di competenza, nel mio caso quella economica. Poi, ci sono anche circostanze in cui magari un partito può essere visto come un taxi non possiamo escludere che questo accada però, diciamo, non è lo stile della Lega”.

D’Eramo ha ringraziato Bocchino “per il lavoro portato avanti in questi cinque anni” aggiungendo che “sono contento di aver condiviso insieme a te ormai quasi trent’anni di attività, politica ed istituzionale, ma sono soprattutto contento che ancora una volta metti a disposizione la tua persona, la tua esperienza, la tua professionalità, la tua bontà e il tuo equilibrio per un territorio che adori, che ami: quello della provincia di Chieti”.

Per la prossima campagna elettorale D’Eramo ha poi annunciato“ 200 incontri pubblici nei i prossimi mesi, 50 incontri pubblici per provincia perché non vogliamo soltanto essere presenti in ogni comune e in ogni territorio di questa regione, ma perché avvertiamo la necessità e l’urgenza di rinnovare un confronto diretto, costante, quotidiano, che non si interrompa mai, come non si è interrotto in questi cinque anni, con l’elettorato, con la popolazione, con gli amministratori, con i sindaci, con i consiglieri comunali, con gli ordini di associazioni, con i commercianti, gli artigiani. Perché più si ha la capacità di ascoltare anche le evoluzioni delle problematiche che mutano e cambiano di settimana in settimana e più si ha la possibilità di interpretare al meglio quelle che sono le istanze della gente e gli obiettivi da cogliere”.

“Per quello che riguarda la Lega – ha detto ancora -, sarà una campagna elettorale di grande equilibrio, di grande serietà, di grande ascolto e di grande presenza sui territori. Perché la Lega è una comunità dove si condividono i percorsi, ci si confronta, si costruiscono progetti, è un partito che ha dimostrato coerenza, credibilità, equilibrio, buoni propositi, capacità di visione e di programmazione. Una proposta politica che la Lega porta avanti da cinque anni a questa parte all’interno dei lavori del Consiglio regionale e che ci porterà a fare un grande risultato come partito e come coalizione di centrodestra nella tornata elettorale di marzo”.

Infine, sui risultati raggiunti dalla Lega in questi cinque anni di Amministrazione regionale, Bucci ha messo in evidenza come “la correlazione delle aree interne e quelle aree costiere della regione è un punto centrale nell’attuale visione della Lega, e sicuramente sarà un punto su cui concentrarsi nella prossima legislatura per portare l’Abruzzo ad essere una delle regioni più importanti in Italia”.

E sul tema sanità ha aggiunto: “come Lega, in questi cinque anni, siamo riusciti a portare a casa dei grandi risultati, con dei progetti di legge che oggi hanno delle ricadute importantissime sul territorio. Non da ultimo quello della rete ospedaliera che sicuramente avrà un impatto notevole, perché la sanità è centrale, soprattutto in un paese come l’Italia che tende ad un invecchiamento costante”.




ROSA ROSATI ROSÉ

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