GOVERNO MELONI: IL MOMENTO DELLE SCELTE

di Maurizio Cotta

PoliticaInsieme.com, 28 ottobre 2023. Passato un anno dall’insediamento del governo Meloni e con la prospettiva ripetutamente dichiarata dalla sua Presidente che questo debba essere un governo di legislatura, è sempre più importante portare la riflessione sulle scelte più serie che l’esecutivo dovrebbe fare. Diciamo subito che in una prospettiva non di parte, ma del paese, la durata del governo (di questo o di un altro) per una intera legislatura è di per sè un dato positivo. Un governo che abbia davanti una prospettiva di medio termine può affrontare i problemi del paese (che non mancano) con

maggiore tranquillità e serietà. Ma la durata è solo una prima condizione: un governo che si trascinasse nell’inerzia e senza compiere scelte importanti per cinque anni si trasformerebbe in un netto pregiudizio per il paese, che vedrebbe i suoi problemi incancrenirsi. Ancor più se facesse scelte sbagliate.

Quali sono allora le scelte importanti che il governo Meloni si trova davanti? In estrema sintesi direi scelta europea e scelta interna di politica economica. Sul piano europeo, in un momento estremamente critico a livello internazionale e quando l’Unione Europea deve affrontare sfide importanti che toccano in profondità il suo “stare nel mondo” (sostegno all’Ucraina, crisi mediorientale, rapporti con la Cina, risorse per affrontare la sfida climatica, inflazione e gestione dell’economia), il governo Meloni deve decidere con chiarezza da che parte stare.

Le elezioni polacche con la sconfitta del partito conservatore PIS e la probabile formazione di un governo di centro europeista e a trazione Partito Popolare Europeo indicano che la prospettiva di una Commissione Europea orientata verso la destra sovranista dopo le elezioni se mai aveva avuto una qualche remota possibilità oggi è sicuramente esclusa. Meloni deve allora decidere se seguire in Europa la “logica di partito” (e dunque rimanere strettamente legata al Partito conservatore europeo le cui forze principali resteranno ai margini delle coalizioni UE) o se seguire una più saggia “logica di governo” che chiede all’Italia di stare in una maggioranza europea a guida Partito

Popolare che conterrà i liberali di Macron e probabilmente anche il partito socialista europeo.

In questo caso l’Italia potrà giocare un ruolo attivo insieme ai due grandi paesi – Francia e Germania – che sono più rilevanti per molti degli interessi italiani (in materia di immigrazione irregolare, e di politiche economiche e di bilancio). Qualche segno in questa direzione Meloni lo sta dando nonostante l’azione contraria del suo partner di governo, la Lega, ma occorre più coraggio, per esempio chiudendo finalmente con la ratifica la partita del Meccanismo Europeo di Stabilità (MES) per poter poi operare più liberamente e in modo cooperativo sugli altri dossier aperti (come la revisione del Patto di Stabilità e Crescita e i programmi per i migranti) sui quali i partiti sovranisti europei non ci daranno nessun aiuto. L’Italia ha bisogno dell’Europa, ma anche l’Europa ha bisogno di una Italia pronta a giocare un ruolo positivo e cooperativo: questa dovrebbe essere la bussola per il governo.

Ma anche sul piano interno ci sono scelte importanti da fare. Qui il tema, peraltro di lunga data e che anche governi precedenti di diverso colore non hanno mai seriamente affrontato, è quello della crescita economica troppo lenta dell’Italia e in stretto collegamento con essa del peso del debito pubblico e dei suoi costi. Finora il governo Meloni ha mostrato, nelle due prime manovre di bilancio, da un lato una certa prudenza complessiva rinunciando anche a qualche cavallo di battaglia tipico della destra (come le demagogie leghiste in materia pensionistica e di flat tax) per

non incorrere nelle critiche dell’Europa e negli strali dei mercati finanziari, dall’altro ha cercato di venire incontro a qualche domanda del suo elettorato come con il taglio del cuneo fiscale, e qualche aiuto alle famiglie con figli.

Per lo più si è trattato di interventi temporanei (e a debito) e poco suscettibili di incidere sui problemi fondamentali del paese. Mancano invece anche se solo in termini di prospettiva le indicazioni di interventi più strutturali e di lunga portata per ridurre i deficit del paese in materia di investimenti nei settori tecnologicamente avanzati, nella ricerca. O per liberalizzare ambiti dove prosperano rendite monopolistiche. Il PNRR darà un contributo se sarà positivamente condotto a termine. Ma un governo di legislatura deve esprimere con chiarezza una linea di fondo e non limitarsi al cabotaggio dei piccoli interventi a pioggia. Spetta anche alle opposizioni incalzare senza sconti il governo Meloni con proposte che siano all’altezza dei problemi del paese.




LICENZIAMENTO DI 32 LAVORATORI

Iscot Italia Spa ritiri immediatamente la procedura

Lanciano, 28 ottobre 2023. Come un fulmine a ciel sereno, senza alcun confronto sindacale, la ISCOT ITALIA S.p.A. ha comunicato alle OOSS l’apertura della procedura di licenziamento collettivo di 32 lavoratori ai sensi ex artt. 4 e 24 della legge 23 luglio 1991 n 223.

Avrà effetto in data 30 novembre 2023 a causa della comunicazione di interruzione dell’appalto, da parte della committente, relativo ai servizi di movimentazione mezzi di raccolta (MDR) presso lo stabilimento Stellantis di Atessa (ex SEVEL).

La ISCOT sostiene che tale procedura si è resa necessaria per l’impossibilità di ricollocare il personale sugli altri appalti in essere nello stabilimento e perché non avendo potuto partecipare alla gara di aggiudicazione del nuovo appalto non può conoscere quale sarà effettivamente il perimetro del nuovo contratto per applicare l’articolo n. 4 del CCNL Multiservizi che consente il passaggio del personale al nuovo aggiudicatario.

Faremo richiesta di esame congiunto atto all’espletamento della procedura per salvaguardare i livelli occupazionali anche se riteniamo inaccettabile che non vi sia stato nessun confronto sindacale in merito e chiediamo il ritiro immediato della procedura con il coinvolgimento di Stellantis che garantisca il passaggio alla nuova aggiudicante di tutti i lavoratori con garanzie di parità di condizioni economiche e normative previste dal CCNL.

L’USB è pronta a mettere in campo tutti gli strumenti a disposizione per tutelare i lavoratori, iscritti e non, che da alcuni anni subiscono una condizione lavorativa e retributiva penalizzante dovuta ai tagli dei costi praticati dalla Stellantis.

Molti lavoratori delle aziende in appalto, tra questi anche quelli della ISCOT, si sono visti ridurre orari lavorativi settimanali e hanno subito il costante ricorso agli ammortizzatori sociali che, unitamente all’inflazione a due cifre, ha falcidiato le loro retribuzioni.

Non si specula sulla pelle dei lavoratori e sia la ISCOT che Stellantis devono farsi carico del problema che rischia di lasciare in mezzo alla strada non solo i 32 lavoratori ma anche le loro famiglie.

Le istituzioni e la politica devono aprire gli occhi e mettere fine a questi perversi meccanismi che garantiscono risparmi e maggior efficienza alle aziende ma schiacciano i lavoratori che pagano sempre il prezzo più alto.

USB Lavoro Privato Chieti/Pescara




VELA, ROLEX MIDDLE SEA RACE 2023

Il campione abruzzese Luigi Masturzo primo di categoria su BeWild

Pescara, 28 ottobre 2023. Il timoniere stratega Luigi “Gigi” Masturzo del Circolo Nautico Pescara 2018 brilla nella 44esima edizione della regata internazionale Rolex Middle Sea Race. A bordo di BeWild dell’armatore Renzo Grottesi è arrivato primo di categoria (ORC gruppo 4) in questa mitica competizione organizzata dal Royal Malta Yacht Club che ha visto comunque sventolare sul podio di Malta il Tricolore con il primo posto di Bullit.

Bene anche l’armatore Gianni Di Vincenzo (sempre CNP2018) che con la sua Lisa R si è classificato secondo di categoria IRC gruppo 3 e 17esimo in overall.

E’ stata una regata molto tecnica, che ha obbligato gli equipaggi ad adattarsi a condizioni molto differenti tra loro, dalla bolina con vento forte alla bonaccia, passando da alcune fasi di lasco molto veloci. Particolare non da poco, è stata anche una regata di grandi soddisfazioni per la vela italiana. Gigi Masturzo ha ricoperto il ruolo di timoniere e tattico su BeWild, il pluridecorato Swan 42 dell’armatore marchigiano Grottesi.  “La Middle Sea mi è sfuggita per la terza volta, ma non mollo”, ci racconta il campione consapevole dell’ottimo risultato ma anche con un po’ di rammarico per quanto è sfumato nell’ultimo tratto a causa di un improvviso crollo del vento dopo aver girato la Sicilia.

Masturzo, originario di Ortona, nello scorso mese di maggio con la stessa imbarcazione e lo stesso equipaggio ha vinto anche il Campionato europeo assoluto ORC. Una serie di soddisfazioni e fiducia nel team di BeWild con il quale partecipa assiduamente alle più importanti regate del mondo. “E’stata un’edizione complicata – spiega Masturzo – perché la regata ha presentato moltissimi scenari meteo, e alcune fasi sono state tutte da inventare, al di là delle previsioni, come d’altronde accade nel mondo della vela. Eravamo primi fino al passaggio di Pantelleria, posizione mantenuta fino a metà strada nell’ultimo lato da Lampedusa verso Malta, ma poi l’arrivo di un piccolo ciclone ha portato il calo netto del vento in tutta quella zona del Mediterraneo. Torniamo a casa con la vittoria in ORC gruppo 4, il secondo posto in IRC gruppo 4 e il 28esimo posto su tutti in tempo compensato, ma soprattutto con la positiva sensazione di aver fatto una regata di grandissima qualità e la delusione per non aver potuto centrare l’obiettivo. Ci riproveremo il prossimo anno”.

La Middle Sea Race è una delle più emblematiche regate d’altura del Mediterraneo il cui percorso di 630 miglia consiste nel periplo della Sicilia in senso antiorario, con partenza e arrivo dal maestoso porto di La Valletta. Dopo il tradizionale colpo di cannone dalla Saluting Battery sui bastioni orientali la rotta prosegue il percorso transitando per lo Stretto di Messina, lasciando a sinistra le isole di Stromboli, Favignana, Pantelleria e Lampedusa, per fare ritorno a Malta. La flotta quest’anno è stata composta da 110 barche, suddivise in 6 gruppi, con 1000 velisti provenienti da tutto il mondo.




PREMIO DON LORENZO MILANI a don Marcello Stanzione

di Elia Lucchini

dentrosalerno.it, 27 ottobre 2023.

Si svolgerà venerdì 27 ottobre, a partire dalle ore 10.30, presso l’aula magna del Liceo Torquato Tasso di Salerno la Quinta edizione del Premio nazionale “Franco Corbisiero”, di Letteratura, Cultura, Giornalismo, Arti, Ambiente. La conduzione della cerimonia di premiazione è a cura della presentatrice e speaker radiofonica Rossella Pisaturo. Quest’anno il Premio si avvale del Patrocinio del Ministero della Cultura, oltre a quelli di Regione Campania, Provincia di Salerno, Comune di Salerno. Associazione dei Giornalisti Campania.

Dopo i saluti della Dirigente scolastica Ida Lenza e del Sindaco di Salerno, dott. Vincenzo Napoli, del Ministro della Cultura, on. Gennaro Sangiuliano, del Presidente della Regione Campania On. Vincenzo De Luca , del Presidente della Provincia di Salerno avv. Franco Alfieri , del Presidente dell’Associazione Giornalisti Campania e Valle del Sarno , prof. Salvatore Campitiello, dell’ ideatore del Premio dott. Antonio Corbisiero e della madrina del Premio, l’attrice Ludovica Ferraro, dopo l’intervento del Presidente della Giuria, prof. Francesco D’Episcopo, la cerimonia entrerà nel vivo.

Saranno consegnati riconoscimenti a diversi esponenti delle sezioni previste. L’elenco dei premiati è il seguente: per la sezione poesia la poetessa Mariagrazia Calandrone per la narrativa la scrittrice Antonella Ossorio , per la saggistica il prof. Carmine Pinto, per il giornalismo televisivo la giornalista di Rai 1 Giorgia Cardinaletti e Annalisa Angelone del TG3 Campania, per il giornalismo culturale Leonardo Guzzo del Mattino, per la sezione Docente dell’anno, la Dirigente Scolastica Anna Rita Carrafiello, per la sezione Musica le cantanti Virginia Sorrentino e Maria Pia Garofalo, per la sezione teatro, musica e cinema le attrici Virginia D’Elia , Daniela De Vita, entrambe hanno recitato nella serie del Commissario Ricciardi, Ludovica Ferraro Yari Gugliucci e Andrea Bloise..

Per la sezione Arte la pittrice di San Giovanni Rotondo Angela Ciccone. Per la sezione Ambiente l’Azienda Agricola Ca’ Stelle di Castelvenere. Inoltre, sarà consegnato il Premio Don Lorenzo Milani a Don Marcello Stanzione, parroco di Campagna, ed il premio quale migliore Festival Culturale al Comune di Sarno (SA). Nel corso del premio, si esibiranno gli attori e i cantanti premiati. L’attrice Ludovica Ferraro reciterà dei brani di Pamela Reynolds.

Marcello STANZIONE che riceverà il premio don Lorenzo Milani è nato a Salerno il 20 marzo 1963, ordinato sacerdote il 14 novembre 1990. Oltre alla teologia si è dedicato a studi di grafologia, psicologia, catechetica, dottrina sociale della Chiesa presso le Pontificie Università Romane. Da oltre tre decenni esercita il ministero di parroco in una zona rurale della Diocesi di Salerno. Ha rifondato l’8 maggio 2002 l’Associazione Cattolica Milizia di San Michele Arcangelo con il sito www.miliziadisanmichelearcangelo.org  per la retta diffusione della devozione cattolica ai Santi Angeli. Ha scritto oltre 300 libri di spiritualità per 30 diverse case editrici europee ed americane sia cattoliche che laiche tradotti in numerose lingue. Scrive su numerosi siti e riviste cattoliche e come conferenziere e predicatore di ritiri oltre che in Italia ha realizzato numerosi viaggi apostolici in tutto il mondo (Francia, Polonia, Brasile, Stati Uniti, Croazia, Regno Unito, Malta) per fondare nuovi gruppi di cristiani devoti a san Michele e agli spiriti celesti. E’ spesso invitato in televisione e in vari programmi radiofonici.




LA REALTÀ DEI FATTI

Chiarimenti sul bando comunale

di Davide Berardinucci

Pianella, 27 ottobre 2023. Si cerca come sempre di mistificare la realtà, infatti il comune di Pianella è stato ammesso al bando, si è classificato ma non ha raggiunto una posizione utile al finanziamento, come è accaduto tante volte negli anni scorsi.

Evidentemente non sono il solo a confondere l’aspetto politico con quello tecnico/progettuale, ma fa altrettanto la minoranza mossa da questioni professionali e/o personali. L’ufficio ha lavorato alacremente
per il raggiungimento dell’obiettivo, avendo bene in mente le difficoltà legate a due ordini di motivi:

  • l’impossibilità di cofinanziamento da parte dell’ente stesso dal momento che nell’immediato non era possibile reperire risorse finanziarie da destinare a questo scopo;
  • il fatto che l’impianto è stato già oggetto di recente di un intervento di rifacimento del manto sintetico, non potendosi dunque sommare il punteggio previsto per la realizzazione di questo intervento.

Probabilmente io non conoscerò la distinzione tra competenze tecniche e politiche, ma la minoranza dimostra di non saper fare bene i conti: il 31esimo ed ultimo comune finanziato ha raggiunto un punteggio di 68,47 punti.

Se ai nostri 38 aggiungessimo i 25 punti derivanti dal progetto che l’opposizione richiama, avremmo raggiunto, nella migliore delle ipotesi, 63 punti, restando comunque fuori dalla rosa dei comuni
finanziati.

Da quanto detto appare evidente, quindi, che non c’è stato nessun errore d’impostazione da parte dell’ufficio o mancati suggerimenti da parte della parte politica. 




NOVELLO AL CASTELLO giunto alla XVI edizione

Evento che celebra l’amato vino prodotto dalle cantine del territorio il 3 e 4 novembre

Catignano, 27 ottobre 2023. La manifestazione è conosciuta per la sua atmosfera festosa, la vasta selezione di vini e le prelibatezze culinarie locali che valorizzano le tradizioni del territorio. Inoltre, varietà di spettacoli live, artisti di strada e intrattenimento che rendono l’evento davvero unico nel suo genere.

Novello al Castello tra gli eventi di rilievo della regione, una festa di valorizzazione del territorio, opportunità straordinaria per conoscere una festa davvero speciale.




WEEK END DI ESPERIENZE

Sabato e domenica a Caporciano raccolta zafferano e visita a palazzo d’Alessandro 

L’Aquila, 27 ottobre 2023. L’occasione di conoscere e sperimentare la raccolta dello zafferano, lavorazione antica tramandata nei secoli con riti pazienti in una terra rinomata fin dal medioevo per la produzione di questa preziosa spezia. A grande richiesta, altre due visite narrate a palazzo D’Alessandro, che fu dimora di fedeli sudditi del re Ferdinando IV di Borbone.

Questo i due nuovi appuntamenti di “Weekend di esperienze”, sabato 28 ottobre e domenica 29 ottobre, organizzati a Caporciano, in provincia dell’Aquila, dall’associazione Tratturo Magno 101 APS, con il sostegno della Fondazione Carispaq e il patrocinio di Touring Club Italiano, e dei Comuni di Caporciano e Fontecchio.

Questo il programma: per la raccolta dello zafferano il raduno è sabato 28 ottobre alle ore 7:45, al largo La Cona di Caporciano.

A poche decine di metri si arriverà al terreno appena fuori il paese per provare l’esperienza diretta della raccolta dei fiori di zafferano. Alle ore 9 ci sarà poi l’incontro presso il laboratorio e inizierà la sfioratura e l’essiccazione degli stimmi, sul setaccio che andrà appoggiato su un apposito braciere.

Alle ore 10, con ritrovo presso il bar “Il Secondo tempo”, visita a palazzo D’Alessandro, edificio che fu dimora di fedeli sudditi di re borbone Ferdinando IV, ricco di affreschi di interesse storico, dove c’è anche il locale che un tempo ospitava la farmacia del paese. Qui si confezionava e si distribuiva lo zafferano prodotto nei terreni di famiglia.

Saranno esposte in anteprima una serie di foto storiche, alcune provenienti dall’archivio di Palazzo D’Alessandro, altre dall’Archivio Alinari e da quello British school di Roma. Un primo lotto di quello che andrà a costituire, a lavori terminati, un percorso museale sulla storia del territorio e dei suoi abitanti. La visita a palazzo D’Alessandro sarà ripetuta domenica alle ore 10.




STANLIO & OLLIO amici fino all’ultima risata

Al Teatro Marrucino

Chieti, 27 ottobre 2023. Gli anni d’oro della risata ed un grande omaggio al duo comico per eccellenza Stan Laurel e Oliver Hardy rappresentano l’anima di una nuova produzione del Teatro Stabile d’Abruzzo in collaborazione con la Uao Spettacoli dal titolo “Stanlio & Ollio, amici fino all’ultima risata”, una commedia musicale senza cervello che sta animando i più grandi teatri italiani ed approda al Teatro Marrucino di Chieti il 29 ottobre alle ore 17.30,  in collaborazione altresì con il Festival Teatrale di Borgio Verezzi (Savona) che ha visto debuttare lo spettacolo.

La regia reca la firma di Claudio Insegno che fa coppia in scena con Federico Perrotta nell’interpretazione del duo. Sul palco sono numerosi gli antagonisti e i protagonisti che animano la scena: da Thelma Todd, famoso Cold Case hollywoodiano, a Mae Bush, frequente protagonista dei film di Stanlio e Ollio insieme a Jim Finlayson e lo storico e dispotico produttore Al Roach e perfino tutte le mogli che hanno animato la vita e sono state a volte il presupposto artistico dei due protagonisti.

Caratterizzato da una comicità semplice e leggera, incentrata sulla mimica, lo spettacolo viaggia a ritmo di “slapstick”, celebre genere comico che deve il suo nome all’effetto sonoro del bastone usato dagli attori per colpirsi sulla scena senza nessuna conseguenza fisica ma con assicurato effetto comico. Ed ecco che basta un piccolo incidente drammaturgico perché tutti entrino nella battaglia infinitamente esilarante.

Quest’operazione teatrale è un atto d’amore da condividere con il pubblico che è cresciuto con i loro mito e un’occasione per le nuovissime generazioni di conoscere un tipo di comicità universale: quella loro goffa ingenuità che li ha resi sullo schermo due adulti mai davvero cresciuti che non hanno mai perso occasione per farsi dispetti, il loro stile e le loro invenzioni comiche non sono stati mai prevedibili, mai volgari, mai deludenti. Nel tempo hanno insegnato sorridere, a ridere, e a “sbellicarsi dalle risate”.

Gli autori di questa commedia musicale sono Sabrina Pellegrino e Claudio Insegno, sul palco con Federico Perrotta, Valentina Olla; le musiche originali sono del Maestro Claudio Junior Bielli, mentre Fabrizio Angelini ha curato anche le coreografie. E inoltre nel cast Franco Mannella, attore, regista, doppiatore, e due giovani talenti Giacomo Rasetti e Federica De Riggi.

“Scrivere una commedia sulla loro vita artistica è un’impresa impossibile, visti la quantità di film girati e il materiale archiviato su di loro, eppure della loro vita privata sappiamo poco. Quanti sanno che Oliver Hardy aveva avviato un allevamento di polli che poi regalava agli amici perché gli dispiaceva mandarli al macello? Quanti sanno che Stan Laurel fu arrestato perché percorse 50 miglia contromano in autostrada completamente ubriaco? E cosa dire poi della loro vita sentimentale?” – incalzano Claudio Insegno e Sabrina Pellegrino.

Eppure, come proseguono “abbiamo così voluto portare in scena una commedia che mescola fatti reali di vita vissuta dai due attori con eventi di pura fantasia, per raccontare la storia di un’amicizia vera durata più di trent’anni”.

“Sì, è vero – spiega Insegno – potrebbe essere molto difficile portare sulle tavole di un palcoscenico le gesta dei nostri beniamini della risata. Ma l’amore e il profondo rispetto che proviamo per loro ci portano a rappresentarli come non li abbiamo mai visti”.

In questo spettacolo è possibile essere travolti dalla loro rocambolesca vita privata, soprattutto, nell’articolato rapporto con le loro numerose mogli: è dal 1921 che abituano il pubblico a ridere con le loro facce, le loro cadute, le loro torte in faccia, è un invito a continuare a farlo anche nella contemporaneità.

Le scene sono di Alessandro Chiti ed i costumi di Graziella Pera. Disegno luci Marco Laudando, progetto audio Marco De Angelis, aiuto regia Step Minotti.

Per info è possibile seguire le pagine social alla voce @uaospettacoli, e contattare il numero 333.5001699.




L’ISA CON PAVEL BERMAN

Inaugurazione della stagione a Tortoreto. Anteprima a L’Aquila

L’Aquila 27 ottobre 2023. Dopo la fortunata inaugurazione della 49° Stagione dei Concerti all’Aquila della scorsa settimana, l’Istituzione Sinfonica Abruzzese inaugura domenica 29 ottobre alle 18.00 anche la Stagione dei Concerti di Tortoreto, presso l’Auditorium del Centro Congressi Salinello Village.

Il concerto sarà eseguito anche all’Aquila, sabato 28 ottobre, sempre alle 18.00 al Ridotto del Teatro Comunale “V. Antonellini”.

Sul podio dell’Orchestra dell’ISA debutta per l’occasione il direttore belga Eric Lederhandler; Solista ospite Pavel Berman, uno dei nomi più importanti del violinismo internazionale. In programma due brani di grande fama: il Concerto in re minore per violino e orchestra op. 8 di Richard Strauss e la Settima Sinfonia di Ludwig van Beethoven.

Dice l’Assessore al Turismo, alla Cultura ed alla Promozione del Territorio, del Comune di Tortoreto Giorgio Ripani: “Confermare la collaborazione con l’ISA per la stagione sinfonica 2023/2024 è per noi motivo di profondo orgoglio. Voglio ringraziare il M° Ettore Pellegrino per i sei momenti di altissima musica che vedranno protagonista la nostra città, cui andrà ad aggiungersi, nella prossima estate, un ulteriore appuntamento ad ingresso gratuito”.

Il programma scelto per l’occasione affonda a piene mani nel grande repertorio sinfonico europeo dell’Ottocento con due brani molto celebri, universalmente apprezzati.

Il Concerto per violino e orchestra, composto da uno Strauss diciassettenne, ancora impegnato con gli studi a Monaco di Baviera,  ebbe un successo incredibile già dalla prima esecuzione. Ciò che si impone immediatamente all’ascolto di questo brano è il suo impianto grandioso, in cui sono evidenti i modelli classici di Mozart e Beethoven e, tra i romantici, soprattutto quelli di Mendelssohn e Brahms, che del classicismo si sentivano gli eredi e i continuatori diretti. Già dalla prima esecuzione viennese il Concerto ha attirato l’attenzione dei critici dell’epoca, che hanno individuato nel giovanissimo compositore un talento fuori dal comune.

La Sinfonia n. 7 in La maggiore op. 92, composta da Beethoven  tra il 1811 e il 1812, già dalla sua prima esecuzione pubblica, sotto la direzione dell’autore, aveva suscitato un grande entusiasmo. Definita da Wagner come “apoteosi della danza”, la Settima deve il successo alla sua componente di originalità contenuta soprattutto in alcune soluzioni di inedita efficacia cui si aggiunge il sapiente utilizzo del ritmo in funzione strutturale.

I protagonisti. Una presenza d’eccezione quella del virtuoso violinista russo Pavel Berman, apprezzato anche come direttore in Europa, Stati Uniti, Giappone e Russia, formatosi al Conservatorio Čajkovskij di Mosca prima e negli Stati Uniti poi. Ha suonato in Italia e all’estero con orchestre come l’Orchestra del Teatro La Fenice, la RAI di Torino, Santa Cecilia, l’Orchestra del Teatro Sao Carlo di Lisbona, i Berliner Symphoniker e tante altre e ha tenuto concerti nelle più prestigiose sale del mondo quali la Carnegie Hall, il Théâtre des Champs Elysées, il Bunka Kaikan di Tokyo, il Teatro alla Scala di Milano.

Erich Lederhandler, al suo debutto sul palco dell’ISA, sta sviluppando con successo un’intensa attività musicale in Italia  a capo di compagini importanti e di altre Istituzioni concertistico orchestrali. Recentemente nominato direttore associato al Teatro Goldoni di Livorno, è stato il primo straniero a essere nominato direttore musicale di un’orchestra sinfonica in Cina, presso la Jiangsu Symphony Orchestra (Nanchino).

Sia per la stagione dell’Aquila che per quella di Tortoreto è possibile acquistare abbonamenti in prevendita online sul circuito CiaoTickets e nelle rivendite autorizzate. Disponibili anche i biglietti per il singolo concerto. Il botteghino è aperto nelle diverse sedi, nei giorni di concerto a partire dalle ore 17.00.




IL BELLO RESTA

Esposizione alla villa comunale per l’evento conclusivo del progetto artistico

Roseto degli Abruzzi, 27 ottobre 2023. Dopo l’ottimo riscontro di questa estate, con la grande partecipazione all’estemporanea che si è tenuta nel centro di città, il concorso artistico “Il Bello Resta” (dedicato a Flavia Di Bonaventura) si conclude con una mostra delle opere in concorso in un luogo d’eccezione: la Villa Comunale di Roseto degli Abruzzi che riaprirà i battenti, temporaneamente ed esclusivamente nei giorni dell’esposizione, per questa bella occasione.

Appuntamento con il vernissage d’apertura, organizzato da “Roseto Art.Lab.”, a partire dalle ore 19 del prossimo 7 dicembre. L’allestimento vedrà l’esposizione di tutte le opere che hanno partecipato all’estemporanea di pittura e gli scatti finalisti del concorso fotografico.

IL CONCORSO. Il progetto artistico “Il Bello Resta” è stato realizzato in memoria di Flavia Di Bonaventura, giovane rosetana morta a causa di un tragico incidente nell’agosto dello scorso anno. La kermesse, organizzata e fortemente voluta dagli amici di Flavia, dall’Associazione “Celommi dal 1851”, dal Comune di Roseto degli Abruzzi, dal Tavolo delle Politiche Giovanili e dal Collettivo “Art.Lab”, con il patrocinio della Fondazione Tercas e del Lions Club di Roseto, è stato organizzato per ricordare la giovane rosetana con un concorso fotografico e una estemporanea di pittura. Inoltre, è stato caratterizzato da quattro corsi artistici tenuti da docenti esperti, rivolti ai giovani, mediante la messa in campo di esperienze laboratoriali.

Il concorso fotografico ha visto la partecipazione di tanti appassionati del settore, di studenti dei licei, di facoltà universitarie e di accademie d’arte con lo scopo di ricordare la capacità di Flavia di cogliere e immortalare in modo unico l’essenza di ciò che aveva attorno, per poi tramutarla in arte.

L’estemporanea di pittura, che si è svolta in estate nelle piazze centrali della città di Roseto degli Abruzzi, ha visto la partecipazione di tanti pittori che hanno realizzato, con tecniche a scelta, opere ispirate al tema del concorso: stimolare il bisogno interiore di esplicitare la bellezza delle emozioni come faceva Flavia attraverso il colore e la rappresentazione creativa.

“Si tratta di un nuovo evento che unisce arte, cultura e mondo giovanile ai valori che Flavia è riuscita a rappresentare – affermano il Sindaco Mario Nugnes e l’Assessore alla Cultura Francesco Luciani – Un giusto omaggio che abbiamo ritenuto opportuno organizzare all’interno della Villa Comunale che rappresenta uno dei luoghi simbolo della nostra città, molto caro alla famiglia di Flavia, e che sta tornando ad essere uno spazio a disposizione della nostra comunità. La mostra, che rappresenterà l’evento di apertura del Cartellone delle attività invernali, vede ancora una volta il prezioso impegno degli amici di Flavia e dei ragazzi e delle ragazze di Art.Lab., guidati da Bruno Cerasi che sta curando l’allestimento. A loro, e a tutti i partner istituzionali, va il nostro ringraziamento per quanto fatto in questi mesi e per quanto sarà realizzato in futuro”.




A LEZIONE CON FEDERICO PALMAROLI

A scienze della comunicazione l’autore della pagina “le più belle frasi di Osho”

Teramo, 27 ottobre 2023. Lunedì 30 ottobre, alle ore 13.30, nell’Aula 16 del Polo didattico G. D’Annunzio, il Dipartimento di Scienze della comunicazione ospiterà Federico Palmaroli, autore di Le più belle frasi di Osho, in un incontro per approfondire le dinamiche della comunicazione contemporanea, attraverso l’individuazione delle determinanti strategiche della componente virale e non convenzionale che l’autore pone in essere attraverso contenuti originali e linguaggio satirico, irriverente, capace di valicare ogni confine.

Partendo da Osho fino ad arrivare ai più attuali protagonisti della vita politica, Federico Palmaroli è riuscito a creare una narrativa e un modello di comunicazione satirica oggi riconosciuta a livello mediatico, editoriale e anche istituzionale.

Il seminario sarà introdotto dal giornalista Filippo Lucci, che si soffermerà sull’importanza della comunicazione in relazione alle dinamiche e alle sfide che caratterizzano il contesto sociale moderno, e dall’esperta di comunicazione Valentina Galati, che approfondirà prospettive e tendenze della comunicazione.

«L’incontro con Federico Palmaroli – ha dichiarato il direttore del Dipartimento Christian Corsi – si pone in piena coerenza con la necessità, per coloro che approfondiscono gli ambiti della comunicazione, di sviluppare una capacità analitica in grado di leggere e interpretare le fenomenologie economiche, sociali e politiche del presente e del futuro. Auspico, pertanto, che questa rappresenti la prima di una serie di iniziative volte a integrare il profilo di competenze trasversali e professionali dei nostri studenti».




POLO D’INNOVAZIONE ABRUZZO ITALY

Da10 anni al servizio delle aziende abruzzesi

Chieti, 27 ottobre 2023. Il Polo d’Innovazione Abruzzo Italy ha tenuto una conferenza stampa presso la sede di Confartigianato Chieti, alla presenza del Presidente del CdA, Angelo D’Ottavio, del Vicepresidente Nino Garofali e del management aziendale.

Si è parlato della storia del polo che nasce nel 2013 quando, a seguito di una procedura ad evidenza pubblica, la Regione Abruzzo lo selezionò tra i poli d’Innovazione: ” È stato un viaggio straordinario con imprese che hanno investito e condiviso progetti di ricerca e innovazione, con università e centri di ricerca coinvolti” dichiara il Direttore di Confartigianato Daniele Giangiulli, che ha fatto gli onori di casa e che aderisce al polo dal primo momento. Dopo 10 anni, è evidente la crescita del sentimento innovativo negli aderenti, così come risulta evidente la capacità del Polo di essere attrattivo verso nuovi soggetti, attrattività dimostrata dal fatto che 10 anni fa eravamo circa 40 soggetti aggregati e oggi abbiamo più che triplicato le adesioni”.

Infatti, ad oggi il polo è composto di circa 150 tra imprese indipendenti, start up innovatrici, piccole, medie e grandi imprese, associazioni di categoria, spin off universitari nonché organismi di ricerca attivi nell’ambito territoriale abruzzese, appartenenti in maniera evidente, oltre che formale, ai domini interessati dalla Strategia che la Regione Abruzzo ha programmato per il periodo 20121/2027.

Nel corso dell’incontro è stato presentato il rinnovato Comitato Tecnico Scientifico articolato in sei domini afferenti la Strategia di innovazione approvata dalla Regione Abruzzo, che vedrà la partecipazione di Rosa Pestilli, Massimo Biancone, Marcello Natarelli, Gianfelice Angelone, Guido Febbo e Giuseppe Capuzzi.

Forte impatto ha avuto la presentazione delle attività programmate dal Polo per i prossimi mesi che vedranno un ciclo di incontri e seminari su tutto il territorio regionale, una serie di focus su temi che saranno proposti dalle aziende aggregate e la sottoscrizione di specifici accordi sul territorio regionale e nazionale.

Il Polo, utilizzando strumenti innovativi e dotandosi di soluzioni tecnologiche adeguate, proseguirà nel percorso di coinvolgimento attivo delle imprese nei programmi di aiuto per l’innovazione, promuovendo la cooperazione tra le imprese stesse nonché tra imprese e attori della ricerca, indirizzando correttamente le progettualità nell’ambito del rinnovato sistema regionale di strumenti di supporto alla R&D, alla qualificazione delle risorse umane aziendali e alla nascita e sviluppo di iniziative imprenditoriali.

Conclude il Presidente Angelo D’Ottavio: “Sarà nostro compito comunicare i successi e le opportunità offerte dalla ricerca e dai processi d’innovazione, sia a livello nazionale che internazionale, per attirare investimenti e collaborazioni, puntando all’evoluzione della tecnologia, dei sistemi produttivi, dell’ecosistema regionale della ricerca, volgendo lo sguardo sensibile alle nuove sfide di carattere globale, così come evidenziato, in particolare, dagli obiettivi della Politica di coesione 2021-2027 e dall’Agenda Onu 2030 per lo Sviluppo Sostenibile”.




IL TURISMO E L’ABRUZZO

Riccardo Padovano e Giammarco Giovannelli: Servono strategie condivise con le associazioni e un capitolo di spesa dedicato nel bilancio regionale

Pescara, 27 ottobre 2023. Si è svolto a Pescara il convegno organizzato da Confcommercio Abruzzo per scattare una fotografia del turismo regionale. La questione balneare connessa alla direttiva Bolkestein, l’enogastronomia come traino per le destinazioni, il turismo all’aperto con le sue strutture ricettive e il mondo dell’ospitalità alberghiera. E poi infrastrutture, destagionalizzazione, marketing. Sono stati tanti i temi sviluppati questa mattina, nell’auditorium Flaiano di Pescara, al convegno “Il Turismo e l’Abruzzo, sfide e prospettive per il turismo regionale”, organizzato da Confcommercio Abruzzo, con il patrocinio della Camera di Commercio di Chieti Pescara e della Regione Abruzzo, la compartecipazione di Federalberghi, Fipe, Faita e Sib e il supporto di diversi sponsor.

“Come Confcommercio abbiamo voluto organizzare questo evento per tracciare un bilancio sul turismo regionale e per porre le basi delle strategie per far crescere la presenza turistica nella nostra regione”, ha evidenziato il presidente di Confcommercio Pescara e presidente Sib Balneari Abruzzo, Riccardo Padovano. “Ci sono questioni fondamentali per lo sviluppo del turismo regionale: le infrastrutture e i trasporti, l’aeroporto, le aree portuali, l’alta velocità, il rilancio dell’entroterra che con le sue ricchezze può impreziosire l’offerta turistica abruzzese, il turismo di ritorno che deve divenire un costante serbatoio di arrivi nella nostra terra. E poi il futuro dei balneari, in considerazione del fatto che ad oggi gran parte delle presenze della nostra regione è legato al mare. E infine, la formazione, perché  senza le risorse umane è impossibile pensare  a una crescita. Questi sono tutti temi importanti per il futuro delle nostre imprese su cui ci aspettiamo risposte dalla politica regionale”. “Per far crescere il settore, occorrono risorse”, ha affermato il presidente di Federalberghi Abruzzo, Giammarco Giovannelli, “e dunque serve un capitolo di spesa ad hoc all’interno del bilancio regionale per fare una programmazione turistica strutturata e adeguata, senza invece inseguire avanzi di bilancio dell’ultim’ora”.

Il convegno, dopo gli interventi del sindaco di Pescara, Carlo Masci, del presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri che ha ricordato tutte le azioni messe in atto dalla Regione nel corso di questa legislatura, e dell’onorevole Guerino Testa, è entrato nel vivo grazie agli interventi dei referenti nazionali delle associazioni di categoria.

Tema caldo della mattinata la questione legata alle concessioni balneari con l’Abruzzo che ha visto il sindacato dei balneari, affiancato dalla Regione, presentare un ricorso alla Corte di Cassazione per scongiurare la vendita all’asta delle concessioni prevista per la fine dell’anno e far cassare la sentenza di novembre 2021 del Consiglio di Stato che ha annullato la proroga delle concessioni balneari al 2033.

“La direttiva condanna a morte non solo gli stabilimenti balneari”, ha dichiarato Antonio Capacchione, presidente nazionale del Sib- Sindacato italiani Balenari, “ma anche gli alberghi, i campeggi, i ristoranti e tutte le attività che ruotano attorno al mare. È una problematica che riguarda la parte più preziosa del turismo italiano. Difenderemo in ogni modo le aziende balneari, perché è nell’interesse del nostro Paese e dell’Europa che non possono avere una economia debole. Chiediamo alla premier Meloni un provvedimento normativo urgente entro la fine dell’anno”.

Al convegno è intervenuto da remoto il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri, che proprio sulla questione balneare ha dichiarato “chi ha promesso molto deve mantenere. Il tavolo del governo ha accertato insieme alle categorie che la risorsa non è scarsa. Bisogna dirlo a Bruxelles, e il governo deve essere coraggioso”.

Sul tavolo anche le sfide per supportare le strutture alberghiere, alla luce del fatto che, come ha evidenziato il presidente nazionale di Federalberghi,, Alessandro Nucara, “il turista sceglie le destinazioni prima ancora delle strutture e quindi occorre orientare i flussi turistici”. L’enogastronomia, settore trainante del turismo “ha un ruolo sociale oltre che economico”, ha sottolineato Aldo Cursano, vicepresidente nazionale Fipe. “È parte della identità del modo di essere dell’Italia. Proporre un modello di accoglienza unico da poter essere vissuto dal turista può diventare davvero un elemento centrale. Ma alla base c’è la necessità di premiare il lavoro e abbattere i costi, per puntare sulle risorse umane”.  L’intervento di Marco Sperapani, direttore generale di Faita Federcamping, è stata l’occasione per scattare una fotografia del turismo all’area aperta, che negli ultimi 10 anni, e in particolare da dopo il Covid, sta vivendo una fase di costante crescita. “Negli ultimi anni il concetto di campeggio è molto cambiato. Parliamo di un milione 350 mila posti letto, 60 milioni di presenze, 11 milioni di arrivi e oltre 2 mila imprese. Parliamo di solo l’1 per cento di strutture all’aria aperta che riescono a generare il 25 per cento dei posti letto totali, il 16 per cento delle presenze e il 10 per cento degli arrivi. Dunque, poche imprese che generano tanto a dimostrazione che è un comparto che sta sempre più diventando importante”.

“I dati del 2023 ci dicono che l’Abruzzo ha vissuto rispetto al 2022 una crescita del 9,8 per cento delle presenze”, ha illustrato l’assessore regionale al Turismo, Daniele D’Amario, “un numero che dimostra che la strada intrapresa che punta sul mare, ma anche sulla valorizzazione dei borghi, sullo sport, sui parchi, sull’enogastronomia, è quella giusta”.

L’evento si è chiuso con una tavola rotonda dedicata all’Abruzzo come destinazione turistica, e con l’appuntamento per un nuovo evento già il prossimo anno.




UN CAMPO APERTO PER LA RINASCITA DI PESCARA

Elezioni comunali 2024. Al via il tavolo programmatico con le forze politiche, civiche e i cittadini.

Pescara, 27 ottobre 2023. Pescara ha bisogno urgentemente di ritrovare la fiducia nelle proprie istituzioni, calpestate in questi anni dal malgoverno e dall’autoritarismo della giunta Masci. Un centrodestra che ha lavorato contro la città, buttando decine di milioni di euro in opere contestate dai cittadini stessi e con una gestione degli appalti a dir poco imbarazzante e figlia del “caso Trisi”.

I consiglieri comunali dei gruppi di opposizione Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Lista Sclocco Sindaco, Azione e Città Aperta chiamano a raccolta le forze politiche e civiche della città per costruire, insieme, la rinascita di Pescara, in vista di quella che sarà la consiliatura costituente della nuova grande città.

I cinque anni di governo del centrodestra e del sindaco Masci sono stati caratterizzati da autoritarismo, dilettantismo e improvvisazione, che hanno generato vere e proprie emergenze: la distruzione di viale Marconi, l’utilizzo delle telecamere semaforiche come bancomat a danno dei cittadini, l’attacco e l’abbattimento del patrimonio verde, l’aumento indiscriminato delle tariffe, il ritardo e improvvisazione nella gestione della raccolta differenziata, l’assenza di politiche culturali e ambientali contro l’inquinamento, la distrazione sulla scellerata gestione regionale di porto e aeroporto, gli interventi spot sulle case popolari come il ferro di cavallo abbattuto e ricostruito in luogo dei servizi e del superamento del concetto di periferia. Pescara – sottolineano i consiglieri di opposizione – oggi è una città divisa, lacerata da decisioni imposte con la prepotenza. Amministrata da chi ha non tollera il confronto con i cittadini e i comitati civici. Un patrimonio di idee, punti di vista e opinioni a volte anche differenti da chi amministra la “cosa pubblica” e per questo ancor più preziosi per ampliare la visione sul presente e sul futuro della città.

Il narcisismo e la presunzione di Masci e del centrodestra hanno imprigionato il Comune di Pescara in un isolamento senza fine, con i comuni vicini con cui costruire la nuova città e la più ampia area metropolitana. In questi anni di mandato non si è riusciti nemmeno a risolvere l’emergenza del canile comunale arrivando addirittura ad aprire un contenzioso amministrativo con il Comune di Spoltore. Masci non ha servito Pescara ma si è servito di Pescara. Per questo il suo tempo sta per finire e Pescara lo ricorderà come il peggior sindaco che la città abbia mai avuto. Queste emergenze – propongono i consiglieri comunali di opposizione – sono le basi per la costruzione di un progetto alternativo di governo, che si fondi su partecipazione, competenza e programmazione.

Le forze politiche che si oppongono al declino di Pescara sono invitate ad un primo incontro che si terrà martedì 31 ottobre alle 17.30 nella sala “Cascella” dell’Aurum, mentre giovedì 2 novembre saranno invitati i rappresentanti dei comitati nati in questi anni per difendere i cittadini dalle scelte del sindaco e della sua giunta, per arrivare ad una grande assemblea con i cittadini e costruire insieme la rinascita di Pescara.




SCORPACCIATE DI BENESSERE famiglie e allievi nel parco della serenità

Coldiretti, merenda con pane e olio e spesa di campagna amica nel parco. Cento bambini coinvolti nel progetto promosso dalle scuole

Pescara, 27 ottobre 2023. Si chiama “Scorpacciate di benessere” il progetto sulla sana e corretta alimentazione e sul riciclo alimentare della scuola dell’infanzia Il Nido d’oro e dell’istituto comprensivo Pescara 7 che, promosso in collaborazione con Coldiretti e Campagna Amica, oggi alle 16 nel Parco della Serenità in via Caduti di Pescara per servizio coinvolgerà anche le famiglie dei bambini. Un pomeriggio tra laboratori didattici ed esperienze all’aria aperta per capire meglio l’importanza del cibo sano e come utilizzarne gli scarti nel rispetto dell’ambiente. Il programma prevede l’allestimento di un piccolo mercato di Campagna Amica in cui i bambini simuleranno la spesa facendo attenzione ai prodotti da scegliere, la merenda a base di pane e olio nuovo, laboratori psicomotori e grafico-pittorici.

Saranno presenti, oltre alle educatrici e alle insegnanti coinvolte dal progetto, il sindaco Carlo Masci e l’assessore Gianni Santilli, il presidente di Coldiretti Pescara Giuseppe Scorrano, il dirigente scolastico Rossella Di Donato, il presidente della cooperativa “L’impronta” Annarita Pergolari che gestisce il Nido d’Oro e il presidente dell’associazione Prossimità alle istituzioni Cristian Ricciardi.

Il progetto è realizzato con il patrocinio del Comune di Pescara.




XXI PREMIO NAZIONALE PAOLO BORSELLINO

Domani, sabato 28 ottobre, la cerimonia finale di premiazione all’Auditorium del Parco a L’Aquila

L’Aquila, 27 ottobre 2023. Venti personalità di spicco, tra cui magistrati, rappresentanti delle Forze dell’Ordine, avvocati, uomini di chiesa, scrittori, attori e giornalisti, impegnate tutte quotidianamente nella difesa dei principi di legalità e giustizia.

Sono quelle che domani, 28 ottobre, dalle ore 10 all’Auditorium del Parco, riceveranno il Premio Nazionale Paolo Borsellino, giunto quest’anno alla trentunesima edizione organizzata dal Comune dell’Aquila con la collaborazione dell’associazione Società Civile e dell’Associazione Nazionale Magistrati.

La manifestazione si aprirà con i saluti istituzionali del Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, della Presidente della Commissione Parlamentare antimafia, Chiara Colosimo, del Vice Capo vicario della Polizia di Stato e presidente del Premio, Prefetto Vittorio Rizzi, e del presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.

L’iniziativa, cui prenderà parte anche una rappresentanza di studenti degli Istituti superiori cittadini, sarà trasmessa in diretta streaming sui canali social di Radio Cerrano Web e del Comune dell’Aquila.

Di seguito i nomi dei premiati declinati nelle diverse categorie:

LEGALITÀ:

Maurizio De Lucia –  Procuratore Capo di Palermo, per 10 anni nella Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, ha condotto importanti indagini sulle infiltrazioni mafiose nella politica e nell’economia;

Antonio Balsamo – Magistrato, Presidente della I Sezione della Corte di Assise e della Sezione Misure di Prevenzione presso il tribunale di Caltanissetta. È Sostituto Procuratore Generale della Corte di Cassazione;

Michele Carbone –  Generale di Corpo d’Armata della Guardia di Finanza e nuovo Direttore della Direzione Investigativa Antimafia;

Don Antonio Coluccia – Prete simbolo della lotta allo spaccio e alla criminalità a Roma, da anni vive sotto scorta perché vittima di gravi intimidazioni. Opera nelle periferie della capitale e in modo particolare a Tor Bella Monaca considerata la piazza di spaccio più grande d’Europa;

Don Fortunato Di Noto – Fondatore, Presidente dell’Associazione Meter, per il contrasto alla pedofilia e alla pedopornografia;

Fabio Trizzino – Avvocato, legale civile della famiglia Borsellino;

Caterina Chinnici – Magistrato a capo del Dipartimento di Giustizia minorile, figlia del giudice istruttore Rocco Chinnici, ucciso dalla mafia a Palermo;

“Questo non è amore” – L’iniziativa  promossa della Polizia di Stato con lo scopo di proteggere le donne vittime di violenza.

IMPEGNO CIVILE:

Tiziana Ronzio – Presidente dell’Associazione “TorPiùBella” per la riqualificazione strutturale e sociale del quartiere di Roma Tor Bella Monaca.

GIORNALISMO:

Paolo Borrometi –  Giornalista, condirettore dell’Agi, Aagenzia giornalistica italiana, da anni sotto scorta per le ripetute minacce di morte;

Francesco Vitale – Giornalista, caporedattore del Tg2. Ha lavorato per il quotidiano “L’ora di Palermo” e in Rai ha ricoperto il ruolo di inviato speciale occupandosi di inchieste di mafia e di grandi emergenze umanitarie

AMBIENTE:

Camillo Zulli – Imprenditore che si impegna per la tutela della biodiversità come motore economico per contrastare lo spopolamento delle aree interne, favorendo l’incontro fra persone, tradizioni che si è tradotto nel progetto “Vola Volè Majella National Park”.

MEMORIA:

Emanuele Basile – Capitano dei Carabinieri ucciso dalla mafia a Monreale mentre insieme a Paolo Borsellino conduceva le indagini sull’omicidio del capo della squadra mobile di Palermo Boris Giuliano.

BULLISMO:

Mirko Cazzato – Fondatore e Presidente della associazione “Ma basta” che nasce per prevenire e contrastare “dal basso” il bullismo ed il cyberbullismo nelle scuole.

SCUOLA:

Eugenia Canfora – Dirigente dell’Istituto Moirano di Caivano, combatte quotidianamente l’abbandono scolastico.

SPETTACOLO:

Domenico Galasso – Attore e fondatore del teatro Orazio Costa, protagonista della fiction “Mare fuori”, interpreta il padre che cerca di salvare il figlio dalla camorra.

LIBRI:

Massimo Caponnetto – Figlio del giudice Antonino, il Magistrato che fondò il Pool di Palermo e il Premio. Massimo, è autore del libro “C’è stato forse un tempo” nel quale racconta suo padre.

FILM/DOCUMENTARI: 42 Parallello per il film  “I ragazzi delle scorte” – Una docuserie co-prodotta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubbl




IN DUEMILA IN PIAZZA

Al grido: Prezzi alle stelle, agricoltori più poveri. Non toglieteci il futuro!

La manifestazione a Roma. Rincari fino al 500% dal campo alla tavola, è ora di un reddito giusto  

Roma, 27 ottobre 2023. Oltre duemila agricoltori a Roma per dire, con Cia, “Non toglieteci il futuro”. Oggi la manifestazione nazionale della Confederazione ha riempito Piazza Santi Apostoli e le vie del centro di tantissimi produttori e allevatori arrivati da tutt’Italia, con cartelli e bandiere verdi, per protestare contro una crisi che, dal campo alla tavola, sta portando i prezzi alle stelle e rendendo gli agricoltori più poveri. Per Cia, i conti non tornano e serve subito quel piano agricolo nazionale sempre annunciato e mai realizzato, che rimetta al centro l’impresa e il suo reddito.

IL MESSAGGIO DEL PRESIDENTE – “Noi non siamo il problema, ma la soluzione!”, ha ripetuto più volte dal palco il presidente nazionale, Cristiano Fini, rivendicando con forza il ruolo chiave del settore, anche nella transizione green. “A dispetto di tutte le fake news -ha detto Fini- gli agricoltori non inquinano, rispettano da anni gli impegni ambientali anche mettendo a rischio i loro profitti; producono energie alternative e non sprecano acqua, ma la usano per produrre cibo di qualità. Senza agricoltura, il Made in Italy non può esistere e la sicurezza alimentare non ha garanzie; non c’è presidio del territorio e custodia del paesaggio, anche contro il dissesto idrogeologico; le aree interne si spopolano ed economia e società non sopravvivono. Abbiamo, dunque, buoni motivi per reclamare più attenzione per le nostre aziende agricole. Deve rimetterle al centro l’Italia così come l’Europa, che dovrebbe stare dalla nostra parte, invece di continuare a imporre norme e regolamenti dall’alto”.  

I NUMERI DELLA CRISI – Eppure nessun settore agricolo è indenne dalla crisi ormai diffusa e generalizzata, tra emergenze geopolitiche, climatiche e fitosanitarie. L’ortofrutta è in ginocchio, con un taglio del 40% della produzione dopo la siccità record del 2022, le gelate e soprattutto gli effetti delle alluvioni di maggio. Il vino Made in Italy ha perso in media il 12% quest’anno, a causa degli attacchi distruttivi di peronospora, perdendo il primato mondiale a favore della Francia. Anche la zootecnia è in sofferenza, con un 2023 inaugurato dal calo del 30% della produzione di carne bovina e continuato con il proliferare della peste suina, che rischia di distruggere un comparto da 11 miliardi. E mentre i listini dei cereali sono in caduta libera (-40%), il carrello della spesa si fa più pesante con l’inflazione, esplodendo il divario tra i prezzi pagati agli agricoltori e quelli sugli scaffali dei supermercati. Oggi un produttore prende 35 centesimi per un chilo di grano duro, mentre un pacco di pasta costa 2,08 euro, con un aumento del 494% dal campo alla tavola. Stessa dinamica sul latte: all’allevatore vanno 52 centesimi al litro, ma il consumatore per comprarlo spende 1,80 euro (+246%). Vale anche su frutta e verdura: i pomodori passano da 1,13 euro al chilo all’origine a 3,73 euro al consumo (+230%); le mele da 50 centesimi a 2,43 euro al chilo (+386%); le pere da 1,64 a 3,55 euro al chilo (+116%); persino la zucca di Halloween, da 65 centesimi a 2,76 euro (+325%). Il risultato è un calo del 60% del reddito netto delle imprese agricole, che fanno sempre più fatica a coprire i costi di produzione in continua ascesa (+16mila euro nell’ultimo anno per azienda).

LE PROPOSTE DI CIA – Ѐ ora, dunque, di risolvere i problemi e rispettare le aspettative del settore. Iniziando proprio dal garantire il giusto reddito agli agricoltori lungo la filiera, redistribuendo a monte una quota degli aumenti sulla tavola per creare un sistema più equilibrato; aggiornando la normativa sulle pratiche sleali certificando i costi di produzione agricola per assicurare prezzi dignitosi; riducendo le forme di finanziarizzazione legate alla produzione di materie prime. D’altra parte, senza reddito e cibo, la sovranità alimentare resta uno slogan. Ma non è tutto. Bisogna favorire l’aggregazione aziendale e incentivare la crescita delle Pmi, anche con una revisione degli strumenti di accesso alla terra e una legge sul ricambio generazionale, che vuol dire dall’altro lato agevolare l’uscita dal settore con una riforma strutturale per innalzare le pensioni minime agricole. Sul fronte manodopera, le difficoltà di reperimento richiedono procedure più semplici e flessibili, mentre sul caro-energia, Cia dice basta ad accise e Iva sui carburanti. Calamità naturali e crisi fitosanitarie, invece, sollecitano la riforma del sistema delle assicurazioni, nazionale e Ue, tanto più che oggi gli strumenti a disposizione coprono in media meno del 3% dei danni reali e i risarcimenti arrivano in estremo ritardo. Monta la protesta anche sulla fauna selvatica: gestione e ripristino dell’equilibrio sono le parole d’ordine, da tradursi subito in fatti. Infine, obiettivo aree rurali, dove per frenare l’abbandono serve riportare sui territori i servizi alle imprese e alla persona, mettere in sicurezza le infrastrutture e incentivare la digitalizzazione.   




LA POVERTÀ ASSOLUTA CHE AUMENTA

Interventi di Natale Forlani e di Linda Sabbadini

PoliciaInsieme.com, 27 ottobre 2023.

I dati Istat sull’aumento della povertà assoluta hanno provocato una serie di commenti e valutazioni. Noi registriamo per ora quelle di Natale Forlani e di Linda Laura Sabbadini.

Natale Forlani su Il Sussidiario.net ha sostenuto che ” le cause del peggioramento vengono individuate nella forte accelerazione dell’inflazione registrata nel corso del 2022 che ha comportato una riduzione della spesa per consumi del 2,5% per le famiglie con bassi redditi, nonostante gli interventi di sostegno al reddito adottati dalle Autorità che hanno consentito di attutire di sette decimi l’impatto dell’aumento dei prezzi”.

Dopo aver constato, tra l’altro, che l’aumento delle famiglie in condizioni di povertà assoluta risulta uniforme su tutto il territorio nazionale, con una particolare incidenza nel Mezzogiorno e che il 42,9% delle famiglie povere risiede nelle regioni del Nord, il 41,4% in quelle del Mezzogiorno, il 15,7% nel Centro Italia, Forlani sottolinea come l’incidenza della povertà risulti più intensa per i nuclei che hanno minori a carico, con 720 mila le famiglie povere che si fanno carico di 1,270 milioni di minori.

A suo avviso, “l’analisi offerta dall’Istat pone seri interrogativi sul funzionamento delle politiche del welfare e del lavoro finalizzate a prevenire la povertà che negli anni recenti, segnati dalle vicende della pandemia Covid e dalla ripresa dell’inflazione, hanno mobilitato l’erogazione di centinaia di miliardi di euro nella direzione dei sostegni all’economia e delle famiglie. Buona parte dei quali erogati utilizzando in modo selettivo i requisiti dei redditi Isee fino ai 15 mila euro annui, o immediatamente superiori, per veicolare in modo selettivo i sostegni statali. Secondo l’Istat, i bonus sociali per l’energia e per il gas avrebbero consentito di ridurre di sette decimi l’impatto della crescita dei prezzi sui consumi delle famiglie povere”.

Forlani così prosegue: “Il confronto tra i numeri delle persone povere descritti nelle indagini dell’Istat e i beneficiari effettivi del Reddito di cittadinanza/Pensione di cittadinanza consente di fare una valutazione sull’efficacia delle politiche adottate per contrastare il fenomeno. Il Rdc era stato proposto all’origine dal M5S come uno strumento finalizzato a offrire un sostegno alle persone non occupate e prive di reddito e successivamente riadattato per la funzione di contrastare la povertà, sostituendo il precedente Reddito di inclusione, per l’onerosità dell’intervento. Tuttavia, il tentativo di far quadrare i conti con l’obiettivo promesso nel corso della campagna elettorale ha comportato l’adozione di meccanismi di selezione dei beneficiari del Rdc che hanno penalizzato le famiglie numerose e i cittadini di origine straniera (almeno 10 anni di residenza in Italia). I requisiti di reddito Isee uniformi per tutto il territorio nazionale, che non tengono conto dei differenziali territoriali dei costi della vita utilizzati dall’Istat per quantificare il numero delle persone povere, hanno di fatto impedito l’accesso ai benefici per una quota significativa dei nuclei familiari residenti nelle regioni del Nord Italia e nelle aree metropolitane. Le conseguenze sono del tutto evidenti se si confrontano le platee stimate dall’Istat con quelle dei percettori del Rdc monitorati dall’Osservatorio dell’Inps, per via della mancata partecipazione ai benefici di un numero consistente di famiglie numerose, di minori poveri e di stranieri, ovvero per l’integrazione al reddito ridotta per queste tipologie di percettori.

Sul versante opposto, quello della partecipazione indebita di una quota di beneficiari del Rdc, hanno pesato le sotto dichiarazioni dei redditi Isee legate alle prestazioni sommerse e alla palese improvvisazione del provvedimento nei primi anni di gestazione, per l’assenza di banche dati integrate tra amministrazioni, che potevano consentire all’Inps una verifica più efficace delle domande inoltrate. Una lettura dell’impatto del Rdc sulla povertà assoluta nei quattro anni di gestazione consente di suddividere in tre fasi l’evoluzione dell’intervento.

La prima caratterizzata dalla carenza di strutture e servizi in grado di offrire risposte realistiche ed efficaci alla complessità dei bisogni, comprese le misure di politica attiva finalizzate all’inserimento lavorativo e all’inclusione sociale. La seconda segnata dalle conseguenze della pandemia Covid che ha consentito di utilizzare lo strumento, potenziato provvisoriamente con il Reddito di emergenza e un ampliamento dei requisiti Isee, per veicolare i sostegni statali verso la fascia delle famiglie meno abbienti. La terza che coincide con la ripresa dell’economia e dell’occupazione su livelli superiori a quelli antecedenti alla crisi sanitaria e la progressiva riduzione delle domande e del numero dei percettori del Rdc.

L’aggiornamento dei dati Istat consente di fare alcune riflessioni ulteriori sulla efficacia delle politiche finalizzate a contrastare il fenomeno. Il mancato adeguamento delle integrazioni del Rdc e più in generale dei redditi da lavoro dipendente rispetto ai ritmi dell’inflazione hanno svolto un ruolo importante nell’aumento di questi numeri. Alcuni provvedimenti strutturali, in particolare il decollo dell’Assegno unico universale per il sostegno dei minori, potenziati con la Legge di bilancio 2023, hanno avuto un effetto parziale nel corso del 2022. Alcune novità introdotte con la riforma del Rdc, in particolare il dimezzamento dei requisiti di residenza per gli stranieri, il ripristino della integrazione per i minori a carico e l’esclusione degli importi dell’Assegno Unico Universale nel calcolo del reddito Isee, entreranno in vigore dal 1° gennaio 2024. L’effetto dei nuovi interventi dovrà essere valutato attentamente nei prossimi mesi.

Resta il fatto che, nonostante il vertiginoso aumento della spesa assistenziale pubblica negli ultimi 15 anni, la qualità del nostro mercato del lavoro e delle prestazioni sociali rimangono lontane dal soddisfare i fabbisogni. Linda Sabbadini che ha avuto importanti incarichi al vertice dell’Istat è intervenuta sullo stesso tema su La Stampa ricordando la crescita del fenomeno che riguarda  i più poveri tra i poveri e che fa raggiungere un totale di  5 milioni e 674 mila persone.

A suo avviso le “politiche contro la povertà arretrano” e le preoccupazioni vengono dall’incremento dei poveri dopo il raddoppio del 2012 con un “ulteriore aumento di un milione nel 2020, mai recuperati, e con un aggravamento del Sud che già stava peggio. Secondo. Perché si ampliano le tipologie di soggetti colpiti. Non più solo bambini che mantengono il triste primato (e ci dovremmo vergognare) di incidenza di povertà al 13.4%, un milione 270 mila. Non più solo i giovani, che seguono i minori al 12%, in crescita”.

Linda Sabbadini ricorda l’aumento anche della povertà tra gli anziani, specialmente italiani, aggiungendo: “è vero, hanno una incidenza più bassa della media, 6,3%, ma, attenzione, con le loro pensioni, negli ultimi 15 anni hanno rappresentato spesso un pilastro per le famiglie più giovani a fronte delle crisi, in seguito alla disoccupazione o alla crescita dei lavori precari dei loro figli. Scricchiola il pilastro di aiuto dagli anziani, proprio nel momento in cui cede anche quello pubblico ai poveri”. E poi indica il terzo motivo di preoccupazione: “non viene scalfita la povertà minorile, triplicata nel 2012 e da allora mai diminuita. Un bambino che rimane in condizione di povertà a lungo ha un rischio elevato di rimanerci tutta la vita. Non può sfruttare le stesse opportunità degli altri bambini, e cumulerà svantaggi, anno dopo anno, che mineranno le stesse sue capacità di resilienza. Stiamo parlando, soprattutto, dei bambini del Sud, di quelli stranieri specie del Centro Nord, dei bambini figli di operai”.

Poi La Sabbadini affronta il tema della povertà dei giovani, un milione 157 mila, che “non hanno ancora recuperato il tasso di occupazione del 2008 e pagano una forte svalorizzazione del loro capitale umano”, prima di constatare come il lavoro non basti “a garantire l’uscita dalla povertà” mentre le famiglie operaie permangono a un livello alto, il 14,7%.

Sesto elemento di preoccupazione l’alta la povertà delle famiglie di tutti stranieri (33,2%) cosa che mette a rischio la loro integrazione.

Secondo Linda Sabbadini, “il tasso di inflazione per le famiglie del primo quinto della distribuzione della spesa per consumi, le più disagiate, ha toccato punte del 18,6% a ottobre e novembre e in media nel 2022 del 12,1%: “la differenza nell’impatto dell’inflazione sulle famiglie a maggiore e minore capacità di spesa è arrivata anche a 9 punti percentuali. E ciò non poteva non trasformarsi in aumento della povertà. I bonus energetici hanno potuto solo contenerne l’incremento di 0.7 punti percentuali, ma non eliminarlo”.

Le sue conclusioni sono che “i dati sono preoccupanti, perché la povertà aumenta, proprio nel momento in cui diminuisce il sostegno pubblico ai poveri, con la cancellazione del Reddito di cittadinanza e la sua sostituzione con misure più inefficaci e che raggiungo una platea più ristretta. Il quadro è complesso e avrebbe bisogno di una strategia di ampio respiro di prevenzione e contrasto della povertà”. E le domande finali sono: ” quando il governo se ne doterà? Quando il governo riuscirà ad agire con giustizia? Quella vera, quella sociale. Quella economica. Quando finirà di considerare le misure contro la povertà pura elemosina e non strumenti per garantire la dignità delle persone, favorirne il riscatto sociale, contribuendo a un vero sviluppo sostenibile? Nelson Mandela affermava: “Sconfiggere la povertà non è un atto di carità, è un atto di giustizia”. Dovremmo ricordarcelo tutti.




STORIE, MITI E LEGGENDE. Addsule, il capotempo in Abruzzo

Questa sera, nel Loggiato Cerulli, l’incontro organizzato dall’ associazione Arts Academy con il Patrocinio della Città di Giulianova, in collaborazione con la Biblioteca Bindi.

Giulianova, 27 ottobre 2023. Un incontro che è un passaggio letterario e culturale d’obbligo, in questi ultimi giorni di ottobre che conducono alle Festività di Ognissanti e dei defunti. La risposta giuliese, e abruzzese, alla ricorrenza di Halloween, coincide infatti con la proposta di Arts Academy ovvero con l’incontro che si terrà domani sera alle 21, nel Loggiato Cerulli, dal titolo “Storie, miti e leggende”. L’evento sarà un’interessantissima passeggiata, tra musica e scrittura, nel cuore delle tradizioni regionali.

L’attrice Francesca Di Vittorio leggerà testi tratti da “L’ ammidia. Storie di streghe d’Abruzzo”,  “Magare. Storie di streghe d’Abruzzo. Vol. 2” e “Fate, pandafeche e mazzamurelli”, curati da David Ferrante per Tabula Fati. Andrea Galiffa, Ilenia Appicciafuoco e Felice Spinetti allieteranno la serata con musica a tema.

“Questo progetto – spiega la Presidente di Arts Academy Stefani Quarta –  è nato da un’esigenza comune, quella di  tramandare la tradizione contadina abruzzese. L’ amore per le credenze popolari, va detto, ha sempre sollecitato la nostra fantasia. Dopo uno studio intenso e puntuale alla ricerca di fonti e notizie, abbiamo scoperto che esistono tante consuetudini legate alle anime dei defunti, soprattutto nella Valle Peligna. Il periodo dei primi giorni di novembre e in corrispondenza di San Martino  andava sotto il nome di Capotempo (Capetièmpe) dal momento che venivano celebrati riti che richiamavano a tutti gli effetti quelli di Capodanno”.




OGGI A PALAZZO TILLI

Presentazione del libro Augustea, della scrittrice Elsa Flacco

Casoli, 27 ottobre 2023. Appuntamento con la letteratura e la storia romana oggi, 27 ottobre, a Palazzo Tilli di Casoli (Chieti). Alle 18 sarà presentato il libro Augustea (Chiaredizioni) di Elsa Flacco, scrittrice e docente di Guardiagrele. Dialogheranno con l’autrice Anna Michetti, curatrice della documentazione storica di Palazzo Tilli, e l’editore Arturo Bernava. (ingresso libero)

Il testo è ambientato nella Roma del 24 secolo A.C, periodo in cui “Asinio Pollione costruisce l’opposizione a un principato che si fa regime, suo figlio Gallo e la nobile Cecilia Metella si infiltrano nella domus Augusta per carpirne i segreti, tra morti sospette, amori struggenti e rancori inestinguibili”.

“Il libro svela tutta una serie di interessi che serpeggiavano dietro i fasti augustei – spiega Antonella Allegrino, proprietaria della dimora storica – L’aspetto rilevante è che il testo, attraverso la ricostruzione di relazioni politiche pubbliche e anche private, offre una visione diversa della storia trasmessa in maniera ufficiale”.

L’autrice

Elsa Flacco È nata a Guardiagrele (Chieti), insegna materie letterarie nel liceo scientifico ed è impegnata in attività culturali sul territorio. Ha pubblicato saggi e articoli sul patrimonio storico, artistico e letterario dell’Abruzzo, prima di esordire nella letteratura creativa con il testo teatrale “Un palmo e mezzo sotto la terra” (Sigraf, 2016). Negli anni successivi pubblica la biografia “Giuseppe Dell’Orefice. Un canto interrotto sulla scena napoletana dell’Ottocento” (Libreria Musicale Italiana, 2019), i testi teatrali “Tre racconti per il teatro” (Chiaredizioni, 2020), scritto insieme a Maurizio Colasanti, e “Il giudice nero” (Divergenze, 2021). È autrice dei romanzi storici “Per Francesco, che illumina la notte” (Oakmond Publishing, 2017) e “ITALICO” (Chiaredizioni, 2021). Ha fatto parte per due anni consecutivi (2019 e 2020) della giuria del Premio Internazionale Ignazio Silone e ha ottenuto, nel 2022, il Premio Arte e Cultura “Ruggero da Fraine”. AUGUSTEA è il suo terzo romanzo.

Il libro

Roma, 24 a. C.: Ottaviano, da poco Augusto, con la collaborazione della moglie Livia Drusilla è impegnato a consolidare il proprio potere anche attraverso una spregiudicata politica matrimoniale. Tra gli oppositori più determinati, Gaio Asinio Pollione e Cecilia Metella Celere, con il figlio di lui, Gallo, alle prese con un amore impossibile e la difficoltà di affermarsi in contrasto con il nuovo regime. Intorno a loro, personaggi audaci e abietti, subdoli e violenti, opportunisti e disperati, sgomitano per emergere utilizzando ogni mezzo, omicidio compreso, pur di raggiungere il proprio scopo. Lontana ormai ogni forma di libertà, la lotta si snoda sotterranea e spietata coinvolgendo anche i più vicini ad Augusto, familiari e compagni della prima ora, con poeti vecchi e nuovi impegnati a cantare le magnifiche sorti della nascente Roma imperiale.




GIUSTIZIA PER BAMBOTTO

Una petizione per il cervo mascotte di Pecol

Pecol, 27 ottobre 2023. Una petizione indirizzata al Presidente della Regione Veneto Luca Zaia chiede giustizia per l’uccisione del cervo Bambotto, uccisione che ha causato grande sdegno e turbamento nella comunità.

“Il cervo Bambotto, amatissimo dai cittadini di Pecol in provincia di Belluno, è stato ucciso a fucilate da un cacciatore di 23 anni – si legge nella petizione lanciata dall’associazione Meta Parma – La legge attuale sulla caccia e il calendario venatorio della Regione del Veneto gli hanno consentito di uccidere Bambotto, un cervo cresciuto insieme ai cittadini del luogo e che mangiava dalle loro mani. Bambotto era la mascotte del paese, tutti lo amavano, tutti tranne il cacciatore che gli ha sparato! Bambotto aveva sette anni, e come la sua mamma si fidava degli umani.

La sua mamma si chiamava Minerva, anche lei era amatissima da tutti i cittadini e probabilmente ha fatto la stessa fine di Bambotto.

Per i cittadini che amavano Bambotto, e per tutti i cittadini di buon cuore, la sua uccisione è un grande dolore e sono tante le persone che stanno protestando. La legge purtroppo permette ancora la caccia, nonostante la contrarietà della maggioranza dei cittadini, e Bambotto è stato ucciso “legalmente”, legalmente ma ingiustamente! Vogliamo giustizia per Bambotto! La sua uccisione ha danneggiato tutta la comunità, e qualcuno, che sia il cacciatore o chi gli ha concesso di poter sparare e uccidere Bambotto, dovrà rispondere per danni morali. Giustizia per Bambotto! Basta caccia!”.

L’uccisione di Bambotto è stata giustificata dalle associazioni dei cacciatori dichiarando che Bambotto era diventato aggressivo, dichiarazione decisamente contestata dagli attivisti di Meta Parma: “Bambotto era un cervo dolcissimo e non era affatto aggressivo, come si vede benissimo da tutti i video pubblicati in rete e dalle numerose testimonianze dei cittadini che lo conoscevano. Come al solito, i cacciatori inventano scuse per uccidere gli animali, esattamente come sta succedendo anche agli orsi, ai lupi e ai cinghiali. E questa non è forse una truffa ai danni degli animali e di tutte le  persone che li amano? Esprimiamo piena solidarietà nei confronti di tutti i cittadini di Pecol che amavano Bambotto e lo accudivano, dando prova di grande umanità. La caccia è un danno da abolire: uccide gli animali e spezza il cuore delle brave persone.”

Associazione Meta Parma




PROGETTO BICI IN COMUNE

Fossacesia, Rocca San Giovanni e Torino di Sangro Aderiscono

Fossacesia, 27 ottobre 2023. I sindaci Enrico Di Giuseppantonio (Fossacesia), Fabio Caravaggio (Rocca San Giovanni) e Nino Di Fonso (Torino di Sangro), nell’ambito della 40^ Assemblea Annuale dell’Associazione Comuni d’Italia (ANCI), che si è tenuta a Genova, hanno preso parte al tavolo tecnico sullo sport nel corso del quale è stato presentato il progetto “Bici in Comune”, bando “Sport Missione Comune 2023” e altre iniziative di supporto alla pratica sportiva.

Il progetto, al quale hanno aderito anche Fossacesia, Rocca San Giovanni e Torino di Sangro, trova la collaborazione del Ministero dello Sport, della società in-house del Ministero dell’Economia e delle Finanze Sport e Salute, del Dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio dei ministri, del Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale e dell’Istituto per il Credito Sportivo.

Le finalità del comitato sono state illustrate da: Roberto Pella, sindaco di Valdengo, vicepresidente nazionale vicario Anci e delegato allo Sport, Salute e Politiche Giovanili; Flavio Siniscalchi, Capo del Dipartimento per lo Sport presso la Presidenza del Consiglio; Marco Mezzaroma, Presidente Sport e Salute; Beniamino Quinteri, Presidente dell’Istituto per il Credito Sportivo. L’istituzione del  Comitato “Comuni in bici”, ha l’obiettivo di mettere in rete Comuni particolarmente attivi nell’ambito della mobilità ciclabile e degli eventi sportivi ciclistici, e di promuovere progetti e iniziative di valorizzazione della pratica sportiva nonché di sostenere e tutelare il patrimonio ciclistico italiano presente nei diversi territori.

“È stata l’occasione per far conoscere la Via Verde della Costa dei Trabocchi, le sue potenzialità in termini di mobilità sostenibile e ci siamo fatti promotori di invitare gli altri sindaci della Costa dei Trabocchi ad aderire a questo comitato anche in previsione di ulteriori progettazioni di realizzazione di piste ciclabili”– hanno affermato Di Giuseppantonio, Caravaggio e Di Fonso.




UNA SERATA DI ECCELLENZA GASTRONOMICA

Con il Maestro Errico Recanati e la Cena “Vincisgrassi Stellati”

San Ginesio, 27 ottobre 2023. Si avvicina la data di sabato 28 ottobre quando a partire dalle ore 20, l’Albergo Centrale di San Ginesio sarà il palcoscenico di un’esperienza gastronomica straordinaria: la Cena “Vincisgrassi Stellati” firmata dal rinomato chef Errico Recanati.

Il Menù da Sogno:

La serata promette di deliziare i palati più raffinati con un menu ricco e sfizioso:

⁃              Faraona e castagne

⁃              Vinci-anatra e spinacio selvatico

⁃              Scottona, soffiato di patate e tartufo nero

⁃              Crema come dolce

Il tutto accuratamente preparato per offrire un’esperienza culinaria unica che sposa la tradizione con un tocco di creatività contemporanea.

Errico Recanati: Un Maestro della Cucina Moderna con Radici Profonde

Errico Recanati, classe 1973, ha il cuore nelle radici culinarie di famiglia. Cresciuto nel ristorante di famiglia, l’Andreina, fondato nel 1959, Recanati ha ereditato la passione per la cucina tradizionale marchigiana. Tuttavia, il suo percorso di crescita culminato con l’esperienza presso l’Etoile Academy e stage con maestri come Gianfranco Vissani e Pietro Leemann lo ha reso un talento eclettico e visionario.

Tradizione Rivisitata: Raw, Autentico, Neo-Rurale

La sua filosofia culinaria si riflette nel concetto di “neo-rurale”: un connubio perfetto tra la tradizione autentica e l’innovazione contemporanea.

Ecco perché Errico Recanati è il perfetto interprete del piatto che meglio identifica e rappresenta la cultura e la tradizione marchigiana, ovvero i Vincisgrassi.

Il Ristorante Andreina, insignito della stella Michelin dal 2013, è diventato celebre non solo per la sua maestria nella preparazione alla brace, ma anche per innovative e originali creazioni sorprendenti dove la tradizione acquisita nel tempo si fonde con le nuove tecniche e la ricerca di oggi. Una ricerca che può essere definita innovativamente primordiale: centro di tutto è appunto la brace e lo spiedo che viene esaltato dal supporto di tecniche sperimentali e uniche.

Un Invito Esclusivo: Vivi l’Eccellenza con Noi

La Cena “Vincisgrassi Stellati” rappresenta un’opportunità unica per gli amanti della buona cucina di assaporare le creazioni straordinarie dello chef Errico Recanati. L’Albergo Centrale sarà il palcoscenico di un’esperienza culinaria indimenticabile, dove la passione per il cibo di alta qualità si fonderà con l’eleganza del contesto.

Posti Limitati: Prenotate Subito!

I posti per la Cena “Vincisgrassi Stellati” sono limitati. Per garantirvi un posto in questa straordinaria serata culinaria, vi invitiamo a prenotare al più presto.

Per prenotazioni e informazioni 3349173111 o visitate il sito www.mymarca.it

Un’occasione da non perdere per immergersi in un viaggio gastronomico che celebra l’eccellenza culinaria e l’arte della cucina moderna con uno degli chef più rinomati dell’Italia.

Parte del Festival dei Vincisgrassi:

Questa cena esclusiva fa parte della prima edizione del Festival dei Vincisgrassi, un evento straordinario dedicato all’arte culinaria e alla celebrazione di piatti tradizionali reinterpretati con creatività. Il festival prenderà il via nel pomeriggio con un convegno intitolato “A Tavola con i Vincisgrassi,” che avrà inizio alle 18. Tra gli ospiti illustri del convegno figurano anche il popolare ed esperto giornalista Carlo Cambi.

Il “Festival del Vincisgrassi” è molto più di un evento gastronomico; è un invito a esplorare il patrimonio culturale e culinario delle Marche, a vivere il territorio attraverso i suoi sapori autentici e a creare connessioni che vanno oltre la tavola. Un fine settimana dedicato a celebrare ciò che rende questa regione unica nel suo genere.

Il Festival dei Vincisgrassi fa parte del progetto Let’s Heart promosso da Regione Marche e Atim, realizzato dai comuni di San Ginesio, Loro Piceno, Monsanpietro Morico e Sarnano.




LA PIAZZA DELL’ARTE

Sabato 28 0ttobre alle ore 20 in Piazza San Giustino a Chieti

Chieti, 27 ottobre 2023. Cittadini per la piazza dell’Arte a cui sono  invitati alla serata di letture e di testimonianze per celebrare la bellezza della Piazza di San Giustino, per esprimere la comune speranza che la piazza non subisca interventi architettonici e immissione di arredi che ne possano deturpare la metafisica suggestione scenografica.

L’organizzazione è dell’Associazione AbruzziAMOci odv, in collaborazione con Italia Nostra sezione di Chieti.  Reciterà l’Attore Luciano Emiliani, Mario D’Alessandro conferirà su Da Colle Gallo a Piazza San Giustino, Mariapaola Lupo su Le piazze di Chieti, il prof. Giuliano Corrado su Le piazze nella poesia e nella storia del pensiero.

Partecipano: i ragazzi della Biblioteca Bonincontro, l’attore Icks Borea




L’AMERIGO VESPUCCI LA NAVE SCUOLA

La più bella del mondo e vanto della Marina Militare Italiana; fu varata il 22 febbraio 1931 e attualmente sta effettuando il secondo giro del mondo in cui sono previste 31 soste nei cinque continenti.

Rio de Janeiro, 27 ottobre 2023. Il 23 ottobre scorso, in occasione della visita guidata per le autorità e gli addetti stampa, abbiamo avuto il piacere di essere ospitati a bordo della regina dei mari, attraccata al porto di Rio de Janeiro. Un’esperienza unica vuoi per la durevole bellezza dell’opera dell’uomo espressa nel Vespucci, vuoi per la presenza del nuovo ambasciatore italiano in Brasile, Alessandro Cortese.

Nella conferenza stampa, dopo un’interessante visita della nave, il comandante Giuseppe Lai e il nostro ambasciatore hanno risposto alle domande formulate dai vari giornalisti della carta stampata e della TV. Ad una specifica domanda della Gazzetta Italo-Brasiliana, l’Ambasciatore Cortese ha tenuto a precisare come il Vespucci abbia la capacità di fare naval diplomacy per tutto il settore del Made in Italy e non solo: vari i Ministeri che si attivano in conseguenza del messaggio della nostra nave scuola; un messaggio fortemente positivo di un’Italia che conta.

Presenti all’evento anche il Console Generale d’Italia a Rio de Janeiro, Massimiliano Iacchini e la deputata Jucelia Oliveira Freitas, a Tia Ju, 2ª vicepresidente dell´ALERJ (Assembleia Legislativa do Estado do Rio de Janeiro). Seguono alcune immagini dell’evento.

da La Gazzetta Italo-Brasiliana




CONVOCAZIONE PER 778 CANDIDATI

Selezione pubblica elenco idonei categoria c e d tecnici, 15 e 16 novembre

Chieti, 26 ottobre 2023. Sono stati pubblicati gli avvisi di convocazione per i 778 candidati ammessi alla selezione svolta dalla Provincia di Chieti per la formazione di elenchi di idonei, finalizzati all’eventuale assunzione di istruttori tecnici (categoria C) e istruttori direttivi tecnici (categoria D) da parte degli enti locali che ne abbiano necessità. La prova unica si terrà nelle giornate di mercoledì 15 novembre per il profilo di istruttore tecnico categoria C (342 ammessi) e di giovedì 16 novembre per il profilo di istruttore direttivo tecnico categoria D (436 ammessi), in due turni per giorno (ore 10 e ore 12). La selezione si terrà nell’aula magna dell’istituto superiore “Savoia” di Chieti in via d’Aragona.

Il risultato minimo che i candidati dovranno ottenere per l’idoneità è di 21 punti su un massimo di 30. La prova di selezione avverrà mediante l’utilizzo di strumenti informatici e digitali, assicurando la pubblicità, l’identificazione dei partecipanti, la sicurezza delle comunicazioni e la loro tracciabilità, nel rispetto della normativa in materia di protezione dei dati personali. Come previsto nell’avviso, la prova volta a verificare le specifiche conoscenze riferite agli ambiti di competenza del profilo professionale, consisterà nel dare risposta a 30 quesiti a risposta multipla, di cui solo una esatta, per un punteggio massimo attribuibile di 30 punti. Ad ogni risposta esatta corrisponderà un punto; la risposta omessa o errata non comporterà attribuzione o decurtazione di punteggio. La prova avrà una durata di un’ora e si intenderà superata al conseguimento del punteggio minimo di 21/30. Il testo integrale degli avvisi è pubblicato nella homepage del sito della Provincia di Chieti www.provincia.chieti.it .

I risultati saranno pubblicati sul sito della Provincia e il conseguente elenco degli idonei sarà a disposizione degli enti locali che hanno aderito – o che aderiranno – alla convenzione con la Provincia di Chieti per procedere all’interpello e ad una successiva prova del concorso, che sarà organizzata dall’ente locale interessato per l’assunzione a tempo indeterminato o determinato, pieno o parziale, nel profilo professionale di istruttore tecnico – categoria C – e di istruttore direttivo tecnico – categoria D – del CCNL Funzioni locali.

“Andiamo avanti con le prove di selezione per costituire elenchi di idonei tecnici da mettere a disposizione dei Comuni che potranno usufruirne secondo il loro fabbisogno. Si tratta di un sistema di selezione innovativo che facilita le procedure per gli enti locali, soprattutto quelli di medie e piccole dimensioni che altrimenti dovrebbero sopportare costi ingenti per organizzare e gestire questi concorsi. Dopo l’elenco di idonei degli agenti di polizia locale, di cui si sono avvalsi diversi Comuni della Provincia, daremo risposte concrete alle esigenze del territorio anche con questa selezione di tecnici che risultano molto richiesti per dare attuazione ai tanti interventi degli enti locali. Un ringraziamento speciale al personale della Provincia impegnato su questo obiettivo prioritario della nostra Amministrazione”, dichiara il Presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna.




SÌ A PIANO D’ACCIO per il nuovo Ospedale provinciale

Nelle ultime settimane si è riaperto il dibattito sul dove costruire il nuovo Ospedale Provinciale

Teramo, 26 ottobre 2023. Ebbene, Italia Viva tiene innanzitutto a rimarcare quelle che sono le responsabilità e l’iter procedurale da seguire per la costruzione di un nuovo nosocomio e l’individuazione del relativo sito.

I principi organizzativi del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) assegnano allo Stato e alle Regioni il delicato compito di ordinare le azioni e gli strumenti necessari alla tutela della salute dei cittadini. Lo Stato determina i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza), le Regioni programmano e gestiscono in piena autonomia la sanità nell’ambito territoriale di loro competenza.

Dove costruire un ospedale, quindi, lo decide la Regione, in base ai suoi strumenti programmatori e a considerazioni prettamente tecniche, che tengano conto di opportunità e ragionevolezza.

Al Consiglio comunale di Teramo, invece, è andato in onda un altro film. È passato il principio che sia il Comune, nel caso specifico quello di Teramo, a decidere dove collocare il nuovo ospedale. E ciò non come parere consultivo, ma piuttosto come elemento decisionale da cui partire.

Insomma, si sono stravolte le norme, con il colpevole avallo della dirigenza regionale, politica ed amministrativa.

Italia Viva, nell’interesse della intera comunità provinciale, intende formulare alcune precisazioni:

•             il nuovo ospedale è di fondamentale importanza per tutti i cittadini teramani, per cui bisogna accelerarne i tempi di realizzazione;

•             la Regione deve programmare e mettere in ordine tutti gli step amministrativi necessari;

•             dove collocare la struttura è un problema essenzialmente tecnico, senza che questo voglia comunque dire escludere un pronunciamento del comune nell’ambito della sua funzione consultiva;

•             il nuovo ospedale avrà una valenza provinciale e servirà tutti i 310 mila cittadini teramani, non solo quelli della città capoluogo, per cui la scelta della sua ubicazione dovrà essere la più funzionale per tutto il territorio;

•             tornare al punto di partenza, ricominciare cioè da capo con studi tecnici e di fattibilità, significherebbe prolungare ulteriormente il già lungo iter in essere, con il rischio annesso di perdere i fondi già stanziati. Mentre nelle altre province partono i cantieri, a Teramo sono anni che si discute sul sito e ora ripartiamo dal “Via”;

•             sei anni di cantiere a Villa Mosca possono essere compatibili con l’attività sanitaria, anche complessa di un grande ospedale e non trasferibile?

Al punto in cui siamo, quindi, Italia Viva reputa che la scelta di Piano d’Accio sia la più ragionevole, per cui, rimetterla ora in discussione, farebbe solo perdere ulteriore tempo.

Che la sanità in provincia di Teramo sia in affanno e che il sistema vada profondamente riformato lo testimonia la mobilità passiva, la cui entità va ben oltre i limiti fisiologici e quindi non possiamo sottrarci ad una attenta analisi sul tema.

Il nuovo Ospedale Provinciale deve poter svolgere efficacemente le funzioni di Hub territoriale, deve essere dotato di una struttura moderna e di tecnologia all’avanguardia in grado di attrarre professionalità di primo livello.

Appare necessaria, invece, una responsabile rivisitazione dell’offerta con l’assegnazione ai tre ospedali di base (S. Omero, Atri e Giulianova) di specifiche specialistiche, nel rispetto delle reciproche vocazioni, conservando le funzioni indispensabili di un P.O. di base e cogliendo anche l’opportunità di introdurre settori di assistenza al momento poco rappresentati, primo fra tutti quello della riabilitazione.

Una sanità al passo con i tempi e con al centro le esigenze dei cittadini e questo lo si può ottenere solo attraverso lo sviluppo di una rete integrata ospedaliera con investimenti tesi a sviluppare particolari branche della medicina che possano caratterizzare i 3 nosocomi di base, per evitare il rischio che un domani dovremmo ricordare e discutere di scatole vuote presenti sul nostro territorio.

Solo attraverso la specializzazione e la concentrazione delle attività la sanità può essere attrattiva per i professionisti e per i cittadini.

La Politica, nella funzione ad essa più consona, deve essere in grado di progettare il futuro e definire le migliori scelte strategiche; deve prendersi carico di decidere il meglio per tutta la comunità, senza farsi trascinare dalla paura di assumere decisioni che oggi possono sembrare elettoralmente impopolari, ma che invece domani possono risultare risolutive per il miglioramento del benessere collettivo.  

La Regione si assuma la responsabilità della scelta del sito, trovi i fondi mancanti e si parta subito con la costruzione di quest’opera fondamentale per la salute dei cittadini teramani, che aspettano ormai da troppo tempo.

Italia Viva vede il nuovo ospedale come una grande opportunità per la città di Teramo e la provincia tutta. E’ un segno di speranza e di futuro per la Sanità tutta: per i cittadini innanzitutto, ma poi anche per gli operatori.

Il Manzoni scrisse: “Il buon senso c’era, ma se ne stava nascosto per paura del senso comune”. E allora la Politica cerchi e trovi il buon senso e la serietà che la Salute di 310.000 persone merita.

Luciano Monticelli – Presidente provinciale Italia Viva Teramo




NIENTE PIÙ IVA AL 5% PRODOTTI INFANZIA E ASSORBENTI

Manovra 2024. La Conferenza delle Donne Democratiche Abruzzo si unisce alle forze politiche progressiste nel denunciare la linea del Governo Meloni.

Pescara, 26 ottobre 2023. L’abbassamento dell’IVA degli assorbenti, un bene di prima necessità di cui non si  può fare a meno, è stata l’anno scorso una vittoria giusta, sentita, trasversale. La lotta alla tampon tax è, di fatto, simbolo della battaglia per un welfare equo, solidale e progressista che vogliamo e di cui abbiamo bisogno, in questo momento storico più che mai. È evidente che il governo Meloni non riconosce l’importanza politica e sociale della questione e con la nuova manovra ha deciso di fare cassa rialzando l’IVA al 10%.

Una manovra che confonde le italiane e italiani: con una mano ha concesso gli sgravi fiscali alle mamme lavoratrici e con l’altra se li riprende con l’aumento del 5% sui prodotti igienici della prima infanzia (compreso il latte in polvere).

 Non tralasciando come sempre la questione culturale per cui si delinea una marcata differenza e diversa considerazione per le donne single o conviventi senza figli, alle quali non sembra essere dedicata nessuna azione, e questo nonostante siano tutte le donne italiane a soffrire condizioni di lavoro e di vita pesanti a volte insostenibili: ultime in Europa per occupazione, lontano spesso dal lavoro per occuparsi non solo di eventuali figli ma anche dei genitori anziani, delle persone con disabilità, del mondo.

E proprio a proposito di disabilità, la Conferenza sottolinea anche un’altra scandalosa scelta del Governo: nella Manovra si legge che i 350 milioni destinati ai progetti individuali per le persone con disabilità, previsti dalla nuova legge sulla non autosufficienza, sono stati spostati su altre poste di bilancio, parrebbe su quelle per il superbonus.

La vicenda del rialzo dal 5 al 10% dell’iva di assorbenti e prodotti igienici per le donne e l’infanzia, come anche l’amministrazione squilibrata delle risorse dello Stato, dimostra dunque quanto non basti una donna sola al comando, se circondata da uomini e dentro a una cultura patriarcale.

Conferenza Donne Democratiche Abruzzo




IL MIO TERRITORIO. LA MIA PASSIONE

Bocchino (lega): il 28 ottobre a palazzo d’Avalos il racconto di 55 mesi di impegno in regione con tanti amici. presenti tra gli altri l’europarlamentare Valentino Grant, il presidente della regione Marco Marsilio, il sottosegretario all’agricoltura Luigi D’Eramo,

Vasto, 26 OTTOBRE 2023. Ci saranno il manager Valentino Grant, europarlamentare della Lega e dal 2021 coordinatore regionale della Campania, Maurizio Bucci, segretario provinciale della Lega e sindaco di Gamberale, Massimo Desiati, già assessore regionale al Turismo e attuale coordinatore del progetto Abruzzo regione del benessere e numerosi sindaci, insieme al presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, e al sottosegretario al ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Luigi D’Eramo, all’evento “Il mio territorio. La mia passione“, promosso dal consigliere regionale della Lega Sabrina Bocchino per incontrare la cittadinanza e raccontare 55 mesi di impegno all’interno del Consiglio regionale.

Nella Sala Pinacoteca di Palazzo d’Avalos a Vasto, sabato 28 ottobre, a partire dalle ore 18.00, Bocchino ripercorrerà i momenti più significativi del suo mandato all’Emiciclo, accendendo i riflettori sulle tante cose fatte per dare risposte concrete alle sollecitazioni del territorio, su un lavoro continuo ed attento portato avanti negli anni.

“Sono felice di incontrare la città e il mio territorio che da sempre porto nel cuore – spiega il consigliere regionale – insieme agli amici che saranno al mio fianco, mi confronterò con loro raccontando un viaggio fatto di coerenza e dedizione, di azione e di visione, ma proveremo anche a disegnare le tappe del cammino che ci aspetta nei prossimi cinque anni nei quali, per il buon lavoro svolto, il Centrodestra coeso legittimamente aspira a governare ancora la Regione Abruzzo”.




ELETTO NUOVO SEGRETARIO CIRCOLO PD

Archi, 26 ottobre 2023. Dopo alcuni anni, è stato ricostituito il circolo del Partito Democratico di Archi alla presenza del segretario Provinciale Leo Marongiu, del Capogruppo in consiglio regionale Silvio Paolucci e del vice-sindaco di Bomba Salvatore Martorella.

Sono oltre 30, al momento, gli iscritti al circolo che hanno anche eletto i nuovi organismi direttivi all’unanimità dei presenti. Giancarlo Varrenti, consigliere comunale, è stato eletto segretario mentre Luciano Troilo è stato indicato come Vice-Segretario.

Fanno parte del direttivo del circolo il consigliere comunale Franco Carpineta e l’ex Sindaco Nicola Quadrini oltre a Elisa Porreca, Tito Spinelli, Nicola Ceroli, Massimo D’Eramo, Rosa Cicchini e Giuseppe D’Alloro.

“Stiamo procedendo con la riorganizzazione del Partito Democratico sul territorio, dopo il periodo del Covid, mettendo insieme esperienze presenti in amministrazione comunale e forze nuove con l’obiettivo di riavvicinare le persone alla politica fatta dal vivo” commenta il Segretario provinciale Leo Marongiu.

“Dobbiamo raccontare con forza le negligenze in agricoltura del governo Marsilio che peseranno a breve sugli abruzzesi e le difficoltà di accedere alle prestazioni sanitarie specie nelle aree interne e questo possiamo farlo solo con una comunità organizzata e aperta” dichiara il capogruppo Silvio Paolucci.

“Abbiamo il dovere di offrire alla gente di Archi una organizzazione di partito costante e vicina ai problemi reali perché la nostra voce possa arrivare anche in provincia ed in regione. La storia del Partito Democratico di Archi riparte da qui per costruire una alternativa forte a tutti i livelli e le nostre porte sono spalancate a chi vuole darci una mano” chiosa il neo-segretario Giancarlo Varrenti.