NOTTI BIANCHE grande successo

Oltre 50mila visitatori nei sei appuntamenti dal 13 luglio al 17 agosto al Village Outlet

Città sant’Angelo, 6 settembre 2023. Grandissimo successo per le Notti Bianche dell’estate 2023 del Città Sant’Angelo Village Outlet. Sei appuntamenti partiti giovedì 13 luglio fino a giovedì 17 agosto che hanno catturato l’attenzione di oltre 50mila visitatori. Numeri straordinari con pienone in ogni evento. Più di dodici ore di intrattenimento, oltre cento persone coinvolte per la riuscita degli spettacoli. Il tutto con eventi gratuiti, apprezzatissimi da tutti e che hanno visto come protagonisti artisti di caratura nazionale: Cristiano Malgioglio, Teo Mammucari, Vincenzo Olivieri, Cristina D’Avena, Bobby Solo e Max Giusti. Un cartellone con volti noti dello spettacolo italiano e abruzzese ed un risultato vincente cui ha contribuito anche la promozione nei negozi che hanno offerto sconti a partire dal – 30% nelle serate di evento.

Grande soddisfazione anche da parte del Direttore del Città Sant’Angelo Village Outlet, Giuseppe Di Gianvincenzo: “Siamo contenti per l’ottima riuscita delle Notti Bianche. Ci aspettavamo tanto pubblico ma non con questi numeri e risultati. Un grande successo che è stato reso possibile grazie al lavoro di squadra. È stata un’estate meravigliosa, abbiamo regalato momenti di musica, cabaret, divertimento e spensieratezza, coordinandoci anche con le strutture ricettive del territorio, che ringraziamo. Non ci fermiamo qui perché stiamo già allestendo il cartellone natalizio ed una serie di  appuntamenti che porteranno proprio alle festività del Natale. Da settembre a dicembre, abbiamo in programma attività ed eventi pensati per tutti i visitatori dell’Outlet. Il Città Sant’Angelo Village Outlet sta diventando un punto di riferimento per tutti ed è questa la più grande soddisfazione”.




CAMMINO DI MARGHERITA: il 10 settembre la partenza

Sono 22 i comuni  firmatari del protocollo d’intesa

Ortona, 6 settembre 2023. Partirà dal Palazzo Farnese di Ortona il 10 settembre alle ore 08:00 il tracciamento del primo blocco del Cammino di Margherita da Ortona a Fossa.                             

Tutto pronto per la partenza ufficiale del tracciamento del primo blocco denominato CM V03 dal Palazzo Farnese di Ortona (CH), fatto edificare da Margherita d’Austria. La partenza è prevista alle ore 08:00 del 10 settembre 2023. Il tracciamento sarà realizzato da Francesco Bernabeo, vicepresidente e ideatore del cammino e dal presidente Franco Cespa che curerà l’aspetto logistico.

I comuni interessati sono 22: Ortona, Tollo, Crecchio, Bucchianico, Cepagatti, Pianella, Collecorvino, Penne, Montebello di Bertona, Catignano, Pietranico, Bussi sul Tirino, Popoli, San Benedetto in Perillis, Navelli, Capestrano, Ofena, Castel del Monte, Calascio, Barisciano, San Demetrio né Vestini e Fossa.

“Sarà un tracciamento anomalo”, spiega il vicepresidente Francesco Bernabeo, e continua: “In ogni comune stiamo realizzando, in accordo con le amministrazioni locali, degli eventi che verranno trasmessi in diretta sui canali social del Cammino di Margherita per farci raccontare da studiosi, storici e personalità del posto la storia e le tradizioni del paese, senza tralasciare l’aspetto enogastronomico. Saranno ventidue giorni di eventi”.

“Partirà solo ma non sarà mai solo”, aggiunge il presidente Franco Cespa, e continua: “Abbiamo appena ricevuto la conferma che nel primo tratto del cammino, Francesco sarà accompagnato dal Sindaco di Tollo Angelo Radica e percorreranno insieme la prima tappa. Sapere che una istituzione appoggi così concretamente il nostro progetto è motivo d’orgoglio e ci spinge a fare sempre meglio”.

Il progetto, oltre ad aver avuto il patrocinio dal Consiglio Regionale d’Abruzzo, ha suscitato interesse tra scrittori, storici e professori di tutta Italia che si sono messi a disposizione per supportare non solo il progetto ma anche l’associazione.

Gli eventi saranno annunciati durante le dirette serali sui canali Facebook e Instagram del Cammino di Margherita.




QUANDO C’ERA LEI: l’atteso album

Il lavoro della band ICMESA disponibile dall’8 settembre 2023

Milano, 6 settembre 2023. Dopo il notevole successo del doppio singolo “Moda” lanciato nel 2021, gli ICMESA, un power trio dall’anima lombarda che da tempo scalda l’underground milanese, sono pronti a sorprendere il mondo con il loro primo album ufficiale, “Quando c’era lei”, in uscita l’8 settembre 2023.

Il gruppo musicale composto da Marco Carabetta alla chitarra e voce, Federico Faroni alla batteria e Alessio Galli al basso, ha costruito la propria identità sonora, che si definisce come un mix di rock incazzato con influenze alternative e post-grunge. Questo stile unico e incendiario è al centro del loro album di debutto, che comprende 12 tracce, di cui 11 brani originali e una cover. Il sound ruvido e diretto, cantato interamente in italiano, cattura l’attenzione dell’ascoltatore fin dal primo istante, con testi intensi e una musicalità che cattura l’essenza delle loro radici.

Il titolo stesso dell’album, “Quando c’era lei”, è un richiamo a un passato che ha lasciato il segno, un tuffo nelle profondità delle emozioni e delle esperienze. Questo lavoro rappresenta un ritratto potente e vibrante della realtà, con una rabbia palpabile che traspare da ogni nota.

Il brano che dà il nome alla band, “ICMESA”, è il primo singolo estratto dall’album. Accompagnato da un videoclip coinvolgente, il brano riflette la rabbia e la determinazione del gruppo nei confronti della tragedia di Seveso del 1976, un evento che ha segnato profondamente la loro regione e che continua ad avere un impatto ancora oggi.

Gli ICMESA, formato da musicisti che hanno militato in diverse formazioni dell’underground lombardo, si sono distinti per le loro esibizioni cariche di energia su palchi di grande prestigio come l’Alcatraz, il Rock’n’roll e il Legend Club. La loro musica, intrisa di passione e impegno, ha guadagnato l’attenzione di un pubblico sempre più ampio, portandoli a partecipare a importanti festival locali.

A settembre 2023, gli ICMESA daranno il via a un tour di presentazione per condividere il loro album “Quando c’era lei” con i fan di tutta Italia. Questo tour rappresenta un’opportunità unica per sperimentare dal vivo l’energia esplosiva e l’autenticità di questa band dal cuore pulsante.




VICOLI IN CALICE

Quartiere Civitella, 1-2 settembre 2023

Chieti, 6 settembre 2023. La sobria ebbrezza dei “Vicoli in calice” di Chieti Grande successo per la manifestazione dello scorso weekend Si è chiusa con grande successo la terza edizione dei “Vicoli in calice” nel centro storico di Chieti. L’evento, tenutosi l’1 e 2 settembre, è stato organizzato dall’Associazione di Promozione Sociale MéTHE, nata con l’intento di valorizzare il connubio tra enogastronomia e cultura, nella sua più ampia accezione, calandole nel loro contesto “naturale”.

Nella fattispecie il quartiere de “La Civitella”, sede di un importante santuario italico, poi in età romana di edifici per spettacolo (teatro ed anfiteatro), escluso dalla città medievale in quanto luogo rurale e di fiere che dovevano svolgersi intorno al monastero celestino di S. Maria, fino ad essere tardivamente aggiunto alla cerchia muraria come rione Feria, per due giorni ha recuperato tutte queste stratificate funzioni di raccordo tra città e territorio, luogo di incontro e aggregazione, unitamente al suo carattere fieristico.

Questo è stato ampiamente esaltato dalla presenza di ben 25 cantine provenienti da Abruzzo, Marche e Campania: dislocate tra i vicoli del quartiere, un serbatoio idrico di età romana e il Palazzo Lepri, esse hanno portato in campo oltre 80 tipologie di vino, che un pubblico ampio e diversificato ha potuto degustare e conoscere non solo grazie ai produttori stessi, ma anche per la presenza di sommelier FIS e i vari approfondimenti tematici delle masterclass tenutesi al Museo Archeologico Nazionale “La Civitella”, che per l’occasione ha effettuato aperture straordinarie con visite guidate.

Data la copiosità dell’offerta, sono stati in molti a tornare la seconda sera già con calice e sacchetta, per acquistare ulteriori ticket di degustazione, così come per far divertire i più piccoli nell’area di intrattenimento, assistere ai live dislocati in quattro aree di ristorazione (Largo Trento e Trieste, Palazzo Lepri, Largo dei Carbonari con via Rossetti e “Piazzale Civitella”), ballare con i DJ set nel giardino di Palazzo Lepri, assaggiare e acquistare i prodotti della mostra-mercato nel serbatoio romano e di quella tematica sull’olio nel terrazzo di Palazzo Lepri, che ha rivissuto il periodo del suo splendore con la presenza di figuranti in costumi otto-novecenteschi e nelle cui sale si sono tenute lezioni ed esibizioni di tango argentino, nonché una mostra di gioielli e quella di pittura di Leopoldo Marciani, quest’ultima aperta sino al 6 settembre.

Un pubblico che è accorso numeroso a Chieti, scoprendone o riscoprendone la bellezza del centro storico e la sua modalità nell’ambito collinare e costiero dell’Abruzzo: una città storica, sospesa tra terra e cielo, tra atmosfere eleganti e curate affianco a scorci popolani e spontanei nei cui vicoli, per due sere, si è respirata una sobria ebbrezza, allo stesso tempo composita e composta, con l’atteggiamento proprio di chi si avvicina con curiosità e passione per esplorare i percorsi dei sensi. Grande soddisfazione per la Presidente di MéTHE, la sommelière FIS Katia Santarelli, che insieme ai suoi associati sta già lavorando ad altri progetti di valorizzazione.




L’INCOERENZA DELLA POLITICA nelle scelte della Premier

di Angela Casilli

Per alcuni la politica è l’incoerenza dettata dalle convenienze, ovvero il politico dimentica quasi sempre l’ideologia in cui è cresciuto, per fare affermazioni diverse dal suo pensare, in linea con il pubblico che lo ascolta, assecondandolo con l’umore del momento.

Quello che conta per il politico è conquistare il potere e conservarlo il più possibile; quindi, è quasi del tutto inutile meravigliarsi delle incoerenze dei politici, a cominciare da quelle della nostra Premier.

Il bilancio di un anno di governo non è dei migliori; la Meloni si è adattata completamente alla logica dell’Unione Europea, dopo averla denunciata come la causa dei nostri problemi, quando tuonava dai banchi dell’opposizione.

Anzi il suo governo lavora ad una legge di bilancio che terrà in “dovuta considerazione” le osservazioni della Commissione Europea: così si è espresso il Ministro per gli Affari Europei, Raffaele Fitto.

A chi le chiedeva maggiori investimenti sulle politiche sociali, sempre la Premier ha risposto che non ci sono “le coperture” ma non si era fatta paladina dei bisognosi in epoche passate?

Per non parlare poi della politica migratoria dove non si parla più di uso delle navi da guerra e conseguente “blocco navale” per fermare i migranti ma si cerca l’accordo, discutibile sul piano dei diritti umani, con i governi del Mediterraneo, in primis la Tunisia.

Sull’incoerenza, non c’è molto da aggiungere, tranne che l’elettorato fedele alla Meloni, che per il momento è quello maggioritario, appare confuso, frastornato, critico nei confronti di un governo lontano dal mantenere le promesse elettorali che vanno sempre tenute a mente se si vuole conservare il potere raggiunto. È anche vero che il politico al governo di un Paese come il nostro, è soggetto a vincoli materiali indifferibili come accade per la legge di bilancio che, se non rispetta i dettami dell’Eurozona, può provocare l’immediata reazione dei mercati finanziari, prima ancora di quella degli altri governi che condividono con il nostro Paese la moneta comune.

L’Italia è un Paese altamente indebitato che non spaventa gli investitori stranieri, tanto che la maggioranza del capitale delle nostre banche è di azionisti stranieri; quindi, rivendicare la decisione di tassare gli extra-profitti delle banche come ha fatto la Premier in una recente intervista, non ha molto senso, visto che era già ridimensionata prima ancora di essere formalizzata.

Nel campo poi della politica migratoria, le promesse fatte in campagna elettorale sono andate deluse; gli sbarchi sono triplicati e poiché l’Italia è caratterizzata da un declino demografico  incessante, nell’ultimo decennio la popolazione è diminuita di un milione e mezzo di persone, Confindustria aveva a suo tempo stimato la necessità di 800.000 lavoratori per mantenere in piedi il sistema produttivo, il governo Meloni   ha approvato un decreto che regolarizza  l’immigrazione legale a 830.000 nuovi immigrati per i prossimi tre anni e per lo stesso periodo di tempo a 452.000 per gli stagionali.

Dunque, la dura realtà anche questa volta  ha vinto sull’ideologia e il vero politico dimostra la sua sagacia, solo quando sa adattarsi alle condizioni in cui si trova ad operare. 

La politica non è un mercato e il politico non è un imprenditore e gli elettori non sono dei consumatori di prodotti. Le scelte di un capo di governo, quando si trasformano in leggi o in regolamenti, sono vincolanti per tutti i cittadini anche per quelli che non hanno votato chi è al governo. Sarebbe il caso di spiegare a tutti gli italiani le ragioni del cambiamento della propria linea politica, perché la democrazia vive di trasparenza e non di ambiguità o cinismo. Cambiare le scelte politiche senza spiegare il perché, rende sterile e inaffidabile il discorso politico di qualsiasi governante.




I CUCCIOLI SONO INSIEME e si alimentano

Orsa Amarena. OIPA: «residenti ed escursionisti evitino di peggiorare la situazione»

Milano, 5 settembre 2023. Vanno seguite le prescrizioni suggerite dal Pnlam affinché i cuccioli non si separino nuovamente magari spingendosi in aree inidonee

I due cuccioli dell’orsa Amarena sono vivi e, dopo essersi divisi per un breve periodo, si sono ricongiunti e sembrano essere in buona forma. Questa la confortante notizia che oggi dà il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, ma ora residenti ed escursionisti evitino irrazionali comportamenti dettati dalla curiosità o dalla voglia di scattare una foto, comportamenti che sarebbero solo un danno per i piccoli orfani diventati tali per mano dell’uomo. Lasciate in pace gli orsetti e date loro una chance in più di sopravvivere. Così l’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) alla notizia del resoconto arrivato oggi dal Pnalm.

I piccoli sono stati avvistati nottetempo mentre si alimentavano a un albero di mele in una zona più interna del Parco rispetto a quella dove la mamma è stata uccisa con una fucilata.

L’Oipa, nel ringraziare l’Ente Parco per come sta seguendo e gestendo la drammatica vicenda, invita a seguire le prescrizioni suggerite affinché i cuccioli non si separino nuovamente magari spingendosi di nuovo in aree inidonee e fortemente antropizzate.

Eccole:

– mettere da parte la curiosità spasmodica rinunciando a qualunque idea di andare a vedere come e dove stanno e non intralciare in alcun modo le operazioni di monitoraggio;

– in caso di avvistamento fortuito, non tentare per alcun motivo di avvicinarsi ai cuccioli ma segnalare prontamente il luogo al Servizio di sorveglianza del Parco (tel. 08639113241) o ai Carabinieri (tel. 112);

– procedere a BASSE velocità lungo tutte le strade che collegano l’area meridionale del Fucino con il Parco e ovviamente nelle aree interne al Parco.

foto di repertorio Pixabay




PRIMA RIUNIONE OPERATIVA Comune -Cooperativa Leonardo

Nido il Riccio e la Volpe: l’Amministrazione e i nuovi gestori: “Siamo sulla stessa linea, insieme assicureremo qualità per servizi e didattica”

Chieti, 5 settembre 2023. Diventa subito operativo il sodalizio fra il Comune di Chieti e la cooperativa marsicana Leonardo che ha risposto alla manifestazione d’interesse voluta dall’Amministrazione per garantire la sopravvivenza del nido, pur mantenendone la gestione, avviando la prima forma di sinergia pubblico-privato mai promossa a Chieti in questo delicato e sensibile ambito. Stamane il sindaco Diego Ferrara, con l’assessore alla Pubblica Istruzione Teresa Giammarino e le consigliere Barbara Di Roberto e Gabriella Ianiro, ha incontrato i responsabili della cooperativa e il personale del nido, che resterà operativo in continuità con il percorso fin qui svolto dalla struttura.

“Il cammino di tutela di questo servizio che ha un valore elevatissimo a livello sociale, perché sostiene le famiglie, oggi fa un grande passo avanti – riferiscono il sindaco e l’assessore – questo non solo perché attraverso questa riapertura assicuriamo il mantenimento del nido comunale, l’unico sopravvissuto alla mannaia del passato, ma anche perché è un traguardo varcato anche grazie alla concertazione con le parti sociali, che abbiamo coinvolto sin dal primo momento con l’assessore al Personale Enrico Raimondi e che ringraziamo, perché da sinergia siamo passati alla sintesi, tutelando così un servizio utile e sostanziale per la comunità, nonostante pure le condizioni di dissesto della città. Un abbraccio alle nostre operatrici che resteranno nostre e al lavoro con i bambini, perché la sinergia prevede che restino in carico al Comune, in bocca al lupo alla cooperativa Leonardo, con cui abbiamo trovato subito intesa sugli obiettivi e affinità sulla qualità del servizio e del progetto didattico che da qui in poi si svilupperà continuando sulla linea tracciata. Si apre per tutti un cammino nuovo, che arricchiremo ancora di tappe, perché oltre alla costruzione del nido al villaggio Mediterraneo, stiamo lavorando al completamento di quello in piazza Carafa e ad altri servizi dedicati a questa fascia delicata e sensibile di età della nostra comunità, così come ci siamo impegnati a fare dal primo giorno di governo”.

“Abbiamo accolto con entusiasmo l’opportunità di gestire il Riccio e la Volpe, in coerenza con la nostra ventennale dedizione a un servizio di vitale importanza per la comunità – dichiara Karin Sorgi, presidente della cooperativa Leonardo – Siamo entusiasti di iniziare questo percorso innovativo e sperimentale. La nostra priorità è diventare immediatamente operativi. Collaboreremo strettamente con il personale e con le autorità comunali, con cui abbiamo già trovato un’intesa perfetta, dato che condividiamo una visione simile riguardo ai nidi. Operiamo in questo settore dal 2003 e la gestione dei nidi rappresenta il nostro core business. Attualmente, gestiamo 36 nidi tra l’Abruzzo e il Lazio, con un gruppo di 500 dipendenti. Siamo presenti nei principali centri abruzzesi, tra cui ora Chieti, ma già anche in Atessa, Ortona, Francavilla, Pescara, Teramo e L’Aquila. Ogni nostra struttura è stata acquisita attraverso gare di appalto. La riapertura ufficiale è prevista per lunedì 11, ma ho suggerito di accogliere già da giovedì e venerdì i bambini precedentemente iscritti. Lunedì alle 16 ci sarà un incontro con tutti i genitori per fornire indicazioni sui nuovi inserimenti. Accoglieremo in totale 36 bambini, di cui 10 già iscritti, suddivisi in due sezioni: da 3-17 mesi e da 18-36 mesi. 20 di essi beneficeranno della quota ISEE. Il nostro gruppo educativo è altamente qualificato e rispetta gli standard regionali. Siamo molto motivati ed entusiasti di iniziare questo nuovo capitolo per la città, con l’obiettivo di garantire e migliorare il servizio nel tempo”.




AD ATESSA ARRIVA L’OKTOBERFEST

Appuntamento dall’8 al 10 settembre prossimi

Atessa, 5 settembre 2023. Arriva l’Oktoberfest e porta l’atmosfera dell’originale Oktoberfest di Monaco direttamente in Val di Sangro, creando un ponte con le tradizioni bavaresi. L’appuntamento è per l’8 il 9 e il 10 settembre prossimi in Piazza Garibaldi, dalle ore 19.

“L’appuntamento – spiegano gli organizzatori – unisce cultura, cibo, birra e divertimento. La nostra iniziativa è ufficialmente riconosciuta dall’Oktoberfest con birre dalla ricetta originale. Quindi vasta selezione di birre, piatti tradizionali e intrattenimento”.

La kermesse prenderà il via l’8 settembre con il sindaco di Atessa, Giulio Borrelli, che aprirà la prima botte e spillerà la prima birra. Apertura anche degli stand gastronomici. Quindi live music con I Malajente che rappresentano la nuova espressione della musica latina, che deriva dalla fusione di culture latino-americane differenti quali quella cubana, la boliviana, l’argentina, la portoricana, la dominicana.

Il 9 settembre si replica con le sonorità dei “Frutti Freschi” e la loro… spremuta di musica italiana. Interpreteranno canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana: cantautori evergreen e moderni, dance e disco music. La band sarà vestita rigorosamente a tema… frutta. Oltre allo spettacolo saranno presenti momenti di karaoke e giochi di gruppo. Il 10 settembre apertura con i balli della tradizione popolare abruzzese delle Giovani Voci Dijoriane, dirette dal maestro Lelio Pili.

A seguire show comico con Stellina, abruzzese doc che conduce due programmi su Super J Tv canale 16 e conta numerose apparizioni in tv nazionali in programmi come Eccezionale veramente, Striscia la Notizia, I Soliti Ignoti, Tu Si Que Vales, Bar Stella.

Ha partecipato a diversi film e a breve lo si potrà vedere anche in Rai. Si continua con la musica dal vivo dei Roppoppò, cantastorie dei luoghi e delle tradizioni delle genti d’Abruzzo delle quali raccoglie elementi distintivi rinnovandoli con un’apparente semplicità e accompagnandoli con il suo ddu’ botte.




RIAPRONO I CINEMA

Dopo la consueta pausa estiva, da giovedì 7 settembre riapre al pubblico il Massimo con la nuova programmazione cinematografica

Pescara, 5 settembre 2023. La Fondazione Pescarabruzzo si è impegnata, anche per il 2023/2024, a sostenere il progetto Pescara Cityplex, che prevede la gestione di tre infrastrutture culturali (Cineteatri Massimo, Circus e S. Andrea), aventi vocazioni multiple: cinematografica, teatrale, musicale e convegnistica.

Dotato di 8 schermi, quattro palcoscenici e circa 2500 posti a sedere, il Pescara Cityplex offre alla cittadinanza opportunità di godimento di servizi culturali e dello spettacolo. Questo progetto ha permesso finora di contribuire all’animazione del territorio, garantendo alla comunità locale occasioni e luoghi d’incontro, di spettacolo e di aggregazione sociale nel cuore della città, lontano dai circuiti periferici dei Multiplex commerciali. Fra l’altro, gli spazi del Pescara Cityplex favoriscono la fruibilità per alcune fasce di popolazione, come anziani o giovanissimi, in assenza di servizi pubblici adeguati di collegamento, soprattutto nei giorni festivi.

Il Massimo (con aperture dal martedì alla domenica) e il Sant’Andrea (con aperture dal venerdì alla domenica) si ripropongono, dunque, nel segno del cinema di qualità e dei nuovi film in uscita nella stagione autunnale. Il Pescara Cityplex, infatti, negli ultimi anni, ha ottenuto dal Ministero della Cultura i contributi più elevati per le sale d’essai, con riferimento ai beneficiari di prossimità.

La programmazione riprende con il nuovo film del regista Matteo Garrone, “Io Capitano”, in concorso in questi giorni al Festival di Venezia. In proiezione pure “La favorita del re”, storia vera di Jeanne Du Barry, ultima amante di Luigi XV alla corte di Versailles, diretto e interpretato da Maiwenn, attrice e regista francese, con Johnny Depp tra gli attori protagonisti. Si può apprezzare il cinema di frontiera che caratterizza la produzione del regista Andrea Magnani con “La lunga corsa”. In contemporanea, si propongono: la nuova commedia di Francesco Albanese “Uomini da Marciapiede”; “Il più bel secolo della mia vita”, diretto da Alessandro Bardani, con Sergio Castellitto; “Il sapore della felicità”, una storia culinaria che vede il ritorno sul set di Gérard Depardieu. Inoltre, saranno in proiezione alcuni film evento: “Tre colori – Film blu”, pellicola restaurata per la quale il regista polacco Krzysztof Kieślowski vinse il Leone D’Oro nel 1993; “Enzo Jannacci – Vengo anch’io”, film documentario biografico dedicato al noto genio creativo musicale; “Tiziano Terzani – il viaggio della vita”, diretto da Mario Zanot, che arriva nelle sale in occasione dell’anniversario della nascita, il 14 settembre 1938, del grande inviato speciale e scrittore.

Saranno riconfermate per quest’anno anche la rassegna sulla montagna “Emozioni in verticale” e quella sulla sostenibilità “CinemAmbiente”.




FESTIVAL ATTRAVERSO a Castellalto

Esplorando Arte, Musica, Scienza e Comunità

Castellalto, 5 settembre 2023. Il 9 e il 10 settembre torna a Castellalto l’Abruzzo Book Festival sotto le spoglie di ATTRAVERSO, l’evento eccezionale che esplorerà l’interconnessione tra arte, musica e scienza in un’esperienza avvincente e coinvolgente.

Il tema di quest’anno, “Universo e Metaverso tra realtà e immaginazione”, offre uno sguardo approfondito alle intersezioni tra il mondo fisico e le dimensioni virtuali, aprendo le porte a riflessioni stimolanti su come le tecnologie emergenti stiano ridefinendo il nostro rapporto con la realtà e l’immaginazione. Il festival non solo celebra l’arte e la cultura, ma anche la rigenerazione urbana e il rafforzamento della comunità.

Ingresso Gratuito

9 settembre: Live Graffiti, Music, Beer e Food dalle 19 al Campetto della Scuola Media di Castellalto, con Cuba Cabbal e molti altri!

10 settembre: Dibattito e conferenza dalle 18 al Belvedere di Castellalto, con l’astronauta Umberto Guidoni e molti altri!

Arte Urbana, Musica dal Vivo e Comunità

Il festival nasce grazie alla collaborazione tra il Comune di Castellalto, la Consulta Giovani di Castellalto e l’Associazione Liberementi con lo scopo di promuovere la partecipazione dei cittadini, la creatività e la condivisione di idee innovative, con una lineup di eventi che potesse coinvolgere tutte le fasce di età in una rassegna, oltre che particolare nelle tematiche, piena di ospiti di rilievo nel panorama nazionale.

Gli ospiti d’onore includono figure di spicco come Michele Cantiello, Aldo Ianni, Umberto Guidoni, Donato Altomare, Gianmaria De Paulis e Nico Bortoletto, che arricchiranno il convegno “Esplorando l’Universo e il Metaverso” che si terrà domenica 10 settembre alle 18 presso il Belvedere di Castellalto.

Artisti di Strada e Writers di Livello Nazionale

Il segno fisico e permanente dell’evento lo lascerà invece un team di writers di livello nazionale: tra gli artisti che si uniranno sabato 9 a questo spettacolo di arte urbana troviamo nomi come Gedo, Spatt, Aigor, UrbanKofa, NWT1, Hade e Devis Mop, che trasformeranno le pareti della città in autentiche opere d’arte in diretta.

Musica dal Vivo con line-up di Artisti Emergenti

La musica avrà un ruolo di primo piano nel festival, con una line-up di artisti emergenti -come Hade, Ndree, e Dj LessOne- che si esibiranno sabato sera dal vivo. Le esibizioni musicali varieranno tra generi e stili diversi, offrendo un’esperienza coinvolgente per tutti i partecipanti.




MODA SOTTO LE STELLE a Città Sant’Angelo

Domenica 10 settembre, dalle ore 19:00, nel Giardino Comunale

Città Sant’Angelo, 5 settembre 2023. La moda torna protagonista a Città Sant’Angelo. Su iniziativa dell’associazione CALP Commercianti e artigiani angolani, domenica 10 settembre 2023, ci sarà l’evento intitolato Moda sotto le Stelle.

A partire dalle ore 19:00, nel Giardino Comunale, con un aperitivo al tramonto e con un panorama mozzafiato, prenderà il via la serata, in una cornice elegante e raffinata. Alle ore 21:00, poi, inizierà la sfilata di moda. Il via sarà dato dalla moda bimba/bimbo, a seguire moda donna giorno per concludere con la moda sposa. Inoltre, ad allietare la serata, ci sarà buona musica e intrattenimento. Un ultimo appuntamento, prima della fine dell’estate, per chiudere, letteralmente, in bellezza.




RICONOSCIMENTI SPORTIVI PER GAIA REALINI

Al Comune la cerimonia

Pescara, 5 settembre 2023. La giovane emergente più in vista del ciclismo, l’abruzzese Gaia Realini, ventiduenne di Pescara, protagonista indiscussa di importanti successi (Under 23), riceverà i meritati riconoscimenti sportivi come atleta abruzzese ed orgoglio pescarese giovedì 7 settembre alle ore 18.00 in Sala Giunta presso il Comune di Pescara.

A rendere omaggio alla campionessa ci sarà il sindaco di Pescara Carlo Masci che ha reso possibile l’evento proposto dal consigliere Mauro Renzetti, il quale donerà alla Realini una targa del “Gruppo amici dei Colli”, un simbolico riconoscimento volto a testimoniare l’affetto da parte della terra che ha dato i natali alla giovane sportiva. Sarà presente, inoltre, anche l’assessore allo Sport, Patrizia Martelli; modera l’incontro la giornalista pescarese Alessandra Renzetti.

Terza alla Freccia Vallone, terza alla Vuelta, terza al Giro d’Italia, oggi l’atleta della Lidl-Trek, in maglia azzurra, ha vinto per distacco la quarta tappa del Tour de l’Avenir femmes a Megève dopo una fuga di 25 chilometri permettendo alla nazionale italiana di finire sotto i riflettori.

Si appresta a partecipare ai Campionati Europei su Strada in Olanda, ma prima di questa nuova partenza fa tappa nella sua Città per stringere la mano a chi fa il tifo per lei e vuole ringraziarla per le grandi emozioni.

Alessandra Renzetti




GLI ORSI MARSICANI HANNO BISOGNO DI PIÙ FORESTE EVOLUTE

L’uccisione dell’orsa Amarena deve imporre una riflessione sulla gestione degli orsi marsicani e su come tenerli lontani dai paesi, in particolare su come far trovare loro cibo a sufficienza nelle aree non occupate dall’uomo. Un elemento troppo spesso trascurato in questo senso è la qualità e il grado di complessità dei boschi che sono territorio dell’orso, la loro importanza nel fornire fonti alimentari a questa specie, e l’impatto che hanno i tagli boschivi nel compromettere la capacità delle foreste di produrre cibo per gli orsi. L’orso è un animale onnivoro e una parte rilevante della sua alimentazione è costituita da ghiande (prodotte dalle querce) e di faggiole (il frutto del faggio): sono stati trovati escrementi di orso composti unicamente da ghiande e faggiole.

Ma non tutti gli alberi producono ghiande e faggiole allo stesso modo. Esattamente come un bambino ha bisogno di crescere prima di entrare nell’età riproduttiva, anche le piante non fruttificano durante i primi anni di vita. Un faggio comincia a fruttificare non prima dei 20-30 anni di età, mentre le querce cominciano a fruttificare a 30-40 (le farnie un po’ prima delle altre specie). Un albero troppo giovane, quindi, non produce frutti, e non fornisce cibo agli animali selvatici. Molti boschi sono in questa situazione, in particolare quelli nati dall’espansione del bosco in zone prima coltivate.

Ci sono poi i boschi governati a ceduo, dove le piante vengono tagliate alla base per fare legna, e ricrescono con giovani rami chiamati polloni. Questa forma di governo del bosco, dannosa perché lascia il suolo forestale quasi completamente scoperto, è molto diffusa in Italia e purtroppo viene utilizzata anche all’interno dei parchi nazionali. Le piante ceduate devono ricrescere da capo dopo ogni taglio, ricostituendo la parte aerea. L’albero, quindi, spende moltissime energie per sopravvivere al taglio, e non fruttifica per qualche anno, o lo fa ma producendo pochissimi frutti. Una pianta ricresciuta dopo un taglio ceduo è una pianta piccola, e dopo turni molto brevi (di solito 20 anni, ma a volte anche meno) viene tagliata di nuovo. Questi alberi, condannati a non poter mai raggiungere dimensioni dignitose, hanno una produzione di frutti misera e assolutamente imparagonabile a una pianta secolare.

Altro effetto delle continue ceduazioni è il taglio del sottobosco, che fornisce cibo agli animali selvatici sotto forma di frutti di bosco, insetti e micromammiferi. Il sottobosco viene eliminato per consentire il passaggio dei macchinari per il taglio boschivo. È quindi importante, nel considerare l’areale dell’orso, non concentrarsi solo sulla sua estensione, ma anche sulla qualità e complessità dei boschi compresi nel territorio della specie. Boschi più evoluti hanno una capacità portante per la specie molto superiore a boschi giovani o ceduati, che sono ecosistemi immaturi dove non ci sono catene alimentari stabili e articolate. Gli orsi marsicani hanno bisogno di un numero rilevante di aree boschive lasciate all’evoluzione naturale, con boschi indisturbati da tagli, e ricchi di cibo per loro e altre specie animali, se vogliamo tenerli lontani dai centri abitati per favorire la convivenza e salvare la specie. Nei boschi sottoposti invece a gestione, bisogna abbandonare il governo a ceduo e puntare su quello ad alto fusto, più rispettoso delle dinamiche naturali. Si possono fare tagli oculati e limitati, senza aprire o destrutturare troppo la foresta, praticando una selvicoltura più ecosostenibile e meno impattante, che lasci un numero adeguato di piante mature che possono fruttificare e nutrire la fauna. Anche le pinete artificiali, di cui si invoca così spesso il diradamento, possono fornire cibo agli orsi marsicani.

A causa della grande quantità di legno morto al loro interno sono ricche di insetti e micromammiferi: tutti cibi apprezzati dagli orsi. Tutto questo non esclude altri possibili interventi per l’alimentazione degli orsi, come una possibile ripresa della pasturazione in aree isolate. Ma un discorso sulle fonti alimentari degli orsi non può prescindere da una discussione sullo stato delle foreste. È utile in questo senso anche la conservazione degli esemplari di alberi da frutto rimasti nei terreni non più coltivati. Questi alberi camporili possono essere di varie specie e trovarsi in condizioni diverse: in pieno campo, ai margini meno coltivabili o sui confini, come accade nei pascoli e seminativi arborati o cespugliati, per le querce camporili, o per gli alberi maritati alle viti (aceri e olmi campestri, ma anche gelsi e più raramente meli e altre specie di alberi). Sono piante robuste, longeve e rustiche, selezionate dalla natura, che possono costituire una risorsa trofica per la fauna. Le foreste possono anche essere arricchite di fonti alimentari per l’orso con la messa a dimora di alberi da frutti come meli e peri selvatici.

Queste piante sono perfette ai margini di boschi e praterie, o dove c’è una gestione orientata alla conservazione di pascoli, creando pascoli arborati, o garrighe, e andando a creare corridoi ecologici ricchi di fonti alimentari. Le garrighe, aree aperte e aride dove il bosco non arriva, e i pascoli arborati possono essere di particolare interesse a questo scopo. La messa a dimora di alcuni alberi da frutto in questi contesti permetterebbe anche di ricreare alcuni elementi tradizionali del paesaggio, con interventi che aumentino la diversità a mosaico degli habitat secondari. I pascoli arborati, per esempio, consentono un uso sinergico del territorio. Questi luoghi possono agire come zone buffer per tenere lontani i selvatici dalle attività agricole e dai paesi. Alberi e arbusti di questo tipo possono essere una risorsa d’emergenza per le specie più minacciate, specialmente negli anni non di pasciona. Altra azione importante può essere il restauro dei ramneti in alta quota, dove sono primari. Ogni specie vivente, compresa quella umana, è legata a doppio filo al proprio ambiente naturale. Le azioni per salvare le specie a rischio estinzione devono quindi avere come punto di partenza la conservazione del suo habitat. Se vogliamo salvare gli orsi marsicani, dobbiamo avere più cura delle loro foreste.

Gruppo Unitario per le Foreste Italiane




L’AVANZATA DELLA SOTTOCULTURA …

… che interroga la politica

di Mario Morcellini

PoliticaInsieme.com, 5 settembre 2023. Ha destato risonanza mediatica una recente ricerca della Fondazione “Albero della Vita” sulla deprivazione culturale nella fascia di età fino a 18 anni, realizzata in sei città italiane con il coordinamento dell’Università di Palermo. Emergono dati inquietanti: il 76% dei giovani non svolge abitualmente attività ricreative e sportive; il 43% non ha a casa libri adatti alla propria età e al livello di conoscenza; il 53% non è mai stato al cinema nell’ultimo anno e il 37% una sola volta. L’89% del campione non è andato a teatro nell’ultimo anno e il 78% non ha partecipato a visite al

patrimonio artistico, culturale e ambientale.

Questi trend, come quelli della più recente ricerca di Save The Children e dell’indagine condotta a partire dal 2022 dalla Conferenza dei rettori con i ministeri dell’Istruzione e dell’Università, indicano che la povertà educativa va assunta come un attacco frontale alla società e alla modernità e certo non possiamo accettare una generazione emarginata di fatto dalla cultura del Paese, se non vogliamo incoraggiare una coincidenza tra i giovani a scuola e quanti presto diventeranno “neet”: né in formazione né al lavoro.

Ripensiamo allora il posizionamento delle varie parti dello scambio culturale intorno al sistema scolastico; si è rotto infatti un equilibrio secolare in forza del quale la complessità ineludibile dell’educazione era data per scontata. Il senso di quella storia era che il soggetto, sottoposto a stimoli e contenuti attentamente studiati e graduati, si avviava alla fatica della conoscenza che nel tempo si sarebbe rivelata fonte di autonomia e coinvolgimento.

Aristotele ci ha ammonito che l’albero dei saperi ha radici amare ma frutti dolci. Abbiamo assistito a una progressiva distrazione collettiva, caratterizzata da un autentico cedimento strutturale dei punti di riferimento valoriali. È proprio questo lo scenario che ha incoraggiato una crisi di reputazione della scuola anche perché, all’epoca dell’infosfera, minori e giovani sono di fatto affidati alla comunicazione digitale, ai suoi stili e percorsi, rispetto

ai quali l’autorevolezza delle agenzie tradizionali non ce la fa “a correre” in modo altrettanto tempestivo e convinto. Ma non è quello sinora tratteggiato l’unico cambiamento del mondo che si riversa sul sistema di istruzione.

Dobbiamo denunciare un fenomeno che interferisce addirittura con l’incipit dell’esperienza educativa nel momento in cui il bambino che si presenta a scuola ha accumulato un kit di saperi evidentemente non concepiti e studiati per lui. È qui una prima radice della crisi. Consiste nel venir meno di tutto ciò che sta in mezzo, o meglio che fino a ieri aveva il coraggio di mettersi in mezzo: un vero e proprio dispositivo di interposizione, caratterizzato dalle sole armi della parola e della cultura.

Domandiamoci cosa perdiamo quando cambiamo in modo così accelerato e inconsapevole, perché questo è ciò che tendiamo a fare per la pressione sovrana del “nuovo testamento” della comunicazione in un misto di sciatteria e distrazione, cullando magari la vaga speranza che poi le cose si risolvano da sé.

In altri termini è in questione il modello di sviluppo di ognuno, da cui nasce la forza dell’educazione, che può assurgere a progetto culturale di un’intera società. Ogni parola che diciamo contro la povertà formativa attesta che le sue conseguenze determinano una drammatica barriera nell’accesso alla società e alla partecipazione, che si traduce in una sorta di astensionismo civile e di “disabilità di cittadinanza”.

Proiettando nel futuro un tale effetto si coglie appieno che la povertà formativa avvelena alle radici il grande disegno della democrazia e dell’uguaglianza.

È allora una vera e propria scelta di politica pubblica interrogarsi su quanto possano fare ricerca, cultura e comunicazione per ridurre le distanze sociali, aggiornando la sapienza non tramontata dei curricula e rimotivando la passione di studenti e docenti. Non ci sarà ripartenza senza mettere al centro la scuola, l’infrastruttura più sensibile di ogni processo di cambiamento

Mario Morcellini




L’AREA MARINA PROTETTA TORRE DEL CERRANO

Valore ed opportunità per i territori

Silvi, 5 settembre 2023. In un periodo storico in cui in cima alle partite da giocare per il bene del futuro e dello sviluppo dei territori la chiave di ogni auspicabile scelta è il concetto di sostenibilità, l’area marina protetta Torre del Cerrano risulta essere una grande opportunità per i territori di Silvi e di Pineto.

Ci preme evidenziare, come Conalpa Abruzzo e come Conalpa Terre del Cerrano, la necessità di riuscire ad essere parte di tale realtà con grande responsabilità non perdendo mai di vista non soltanto i benefici ambientali (conservazione delle specie rare ed in via di estinzione, ricostruzione delle risorse marine viventi, baluardo contro i cambiamenti climatici e, in una certa misura, i disastri naturali), ma anche quelli economici (turismo e commercio) e quelli estetici, educativi, scientifici.

Dopo aver asserito e confermato che l’AMP ha raggiunto risultati eccezionali Silvi davvero potrebbe considerare di poter essere fuori da tutto ciò?

In cosa potrebbe consistere un discorso di lungimiranza riguardo il territorio senza la tutela e i benefici apportati da una delle 28 splendide aree marine protette d’Italia?

A nostro avviso è inaccettabile e non considerabile una simile scelta che risulterebbe, tra l’altro, fortemente negativa per il territorio e per la sua crescita turistica ed economica. In tutti questi anni l’AMP Torre del Cerrano è diventata un simbolo di crescita sostenibile per tutta la costa tra Silvi e Pineto con un netto miglioramento del paesaggio marino e con numerose opere di restauro dunale fondamentali contro l’erosione marina.

Crediamo che ci siano tutti i presupposti per affrontare e superare con successo qualsiasi difficoltà, una questione di consapevolezza e volontà.

CONALPA Coordinamento Nazionale Alberi e Paesaggio Terre del Cerrano

CONALPA Coordinamento Regionale Conalpa Abruzzo




LA CARTA EUROPEA PER LA DISABILITÀ

Il 6 settembre prossimo parte l’iter per garantirla  in tutti i paesi UE

Bruxelles, 4 settembre 2023. Mercoledì prossimo 6 settembre la Commissione europea presenterà una proposta per espandere la ‘Carta europea per la disabilità in tutti i Paesi dell’Ue.

Attualmente la Carta è un progetto pilota attivo solo in otto Paesi dell’Unione europea, tra cui l’Italia. Nel nostro Paese viene rilasciata dall’Inps accedendo al suo portale mediante lo Spid. In questa fase la Carta fornisce vantaggi per i trasporti, le attività culturali, sportive e ricreative.

In vista della presentazione dell’iniziativa da parte della Commissione Ue, il Forum europeo sulla disabilità, che riunisce le organizzazioni rappresentative di persone con disabilità di tutta Europa, ha presentato un documento di sintesi. Il documento del Forum, di cui fa parte Chiara Gemma, eurodeputata del Gruppo Ecr-Fratelli d’Italia, mira ad ottenere una Carta per la disabilità che sia il più possibile inclusiva, vincolante e funzionale e fornisca un modo semplice e fisico per riconoscere lo stato di disabilità in tutti i Paesi dell’Ue.

Le proposte del Forum sulla disabilità contenute nel documento di sintesi e inoltrate alla Commissione Ue – ha spiegato l’on. Gemma – sono le seguenti: legislazione vincolante basata su un Regolamento; inclusione obbligatoria dei servizi di trasporto e di assistenza; sito web in tutte le lingue dell’Ue per indicare dove ottenere la carta, formato, database dei vantaggi e luoghi che la accettano; carta completamente accessibile con formato Carta di Credito; inclusione di tutti i servizi e i sostegni già forniti ai cittadini nazionali.

Ed ancora, vantaggi commerciali affinché i cittadini stranieri con disabilità abbiano lo stesso accesso dei cittadini nazionali agli sconti sugli ausili a prezzi accessibili.

Per l’occupazione: agevolare la transizione quando ci si sposta in un altro Stato membro dell’Ue per lavoro. Ciò significa che le persone con disabilità dovrebbero avere accesso temporaneo alle indennità di invalidità nello Stato membro mentre sono sottoposte a un processo di rivalutazione.

Per i finanziamenti: l’Ue dovrebbe istituire fondi dedicati per creare la Carta, il sito web e per garantire la continuità delle esigenze operative (stampa, personale, amministrazione), oltre ad una campagna di sensibilizzazione ampia e accessibile in tutti i paesi dell’Ue per informare sulla Carta.

Stretta collaborazione con le persone con disabilità e in particolare con le loro organizzazioni rappresentative.

Rispetto ai tempi per avere la ‘Carta europea per la disabilità’ operativa in tutti i Paesi Ue – ha precisato l’on. Gemma – l’iter è ancora molto lungo. Infatti, anche se il progetto è stato inserito nella Strategia Ue sui diritti dei disabili 2021-2030 e nonostante l’espansione della Carta sia una delle sue iniziative faro, c’è ancora tanta strada da fare.

Tuttavia – ha concluso l’eurodeputata – è importante che, a seguito della proposta che la Commissione europea presenterà mercoledì 6 settembre prossimo vengano avviati il processo decisionale dell’Ue e i negoziati tra Parlamento europeo e Consiglio dell’Ue per arrivare alla definizione del testo finale”.




RACCOLTI 1565 EURO. Iniziative per ricordare Silvia Simoncini

La somma devoluta alla Fondazione Ieo (Istituto Europeo di Oncologia) – Monzino di Milano. La famiglia ringrazia la città.

Giulianova, 4 settembre 2023. Durante la serata di sabato 2 settembre, al Kursaal, e la pedalata di ieri mattina, 3 settembre, entrambe organizzate per ricordare Silvia Simoncini, sono state raccolte offerte per 1565 euro. L’ intera somma sarà versata alla Fondazione IEO (Istituto Europeo di Oncologia) – Monzino di Milano, presso cui Silvia era in cura. L’obiettivo è sostenere la ricerca e  le attività di sperimentazione del centro, che si impegna da anni per aumentare la percentuale di sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi di cancro all’ovaio, ferma  oggi al 43%.

La famiglia Simoncini ringrazia le persone, oltre 250, che sabato hanno gremito il Kursaal; ringrazia le associazioni, gli enti, le aziende,  i singoli, che in varia forma hanno collaborato e reso possibili le iniziative. Da ieri mattina, c’è un cedro rosso, con il nome di Silvia ed un suo pensiero, nel parco dell’ Annunziata. L’albero è stato piantato domenica nel corso della  pedalata partita dal camping don Antonio,  a cui hanno partecipato decine di persone.

Sabato sera , Silvia è stata raccontata dalla zia Paola, dal marito Matteo, dalle amiche Maria e Teresa. Non è stata una commemorazione, un cedimento al ricordo,  ma la narrazione composta di una ragazza che al dolore e alla prova ha risposto aprendosi agli altri, con una generosità, una profondità e una sensibilità fuori dal comune.  Silvia era educatrice, operatrice con i ragazzi disabili.

Anche in loro e nelle loro famiglie ha saputo lasciare una traccia speciale e lo ha fatto interpretando il limite fisico come una chiamata e una promessa di felicità. “Una vita spalancata” è stata quella di Silvia, ha detto Matteo, una vita che non si è fermata davanti al male, che è stata capace fino all’ultimo di allegria, di autoironia, di stupore, un’esistenza che nel dare, nel darsi, ha trovato il suo significato. La testimonianza di fede di Silvia è stata un esempio “alto” di bellezza e purezza, un esempio che continua a produrre segni e frutti,  a donare speranza a chi l’ha




TORNEO ACI GOLF 2023

La tappa abruzzese sul green Miglianico Golf & Country Club

Miglianico, 4 settembre 2023. Una splendida giornata di sole ha accompagnato settanta golfisti, presenti ieri, domenica 3 settembre, sul green del Miglianico Golf & Country Club, per la trentacinquesima e penultima tappa della 32^ edizione di Aci Golf, il campionato italiano dei soci ACI, organizzata dall’Automobile Club Chieti.

La posta in palio è stata molto alta perché i Soci ACI vincitori hanno guadagnato il diritto a partecipare alla finale che, quest’anno, si disputerà in Sardegna (Pula) dal 24 al 30 settembre 2023, ospiti del Golf Club Is Molas.

Il soggiorno in resort è aperto anche agli accompagnatori a tariffe particolarmente vantaggiose, grazie al contributo degli sponsor quali SARA Assicurazioni, Auricchio e Wilson Staff. Nel pomeriggio il nostro Vicepresidente, avv. Pierluigi De Virgiliis, ha provveduto a premiare tutti i vincitori.

Nella classifica della 1^ categoria il primo posto è andato a Alessio Matricardi, seguito da Marco Grandis e Davide Ferrara. A registrare il primo Lordo è stato Stefano Minto.

Nella 2^ categoria si è imposto Andrea Iannotti, davanti al secondo classificato, Rocco Di Pillo, mentre Nicola Palestini ha ottenuto il terzo piazzamento. Invece Maria Pia Rovini, prima e Alberto De Santis, secondo, per la 3^ categoria, insieme a Eugenio Marra, primo e Pasquale Rozzi, secondo, per la 4^ categoria, parteciperanno alla finale soltanto qualora abbiano raggiunto un punteggio utile nel ranking nazionale.

Altri premiati sono stati la prima Lady, Oriana Cossa e il primo Gentleman, Fabrizio Ciammaichella.

«Il circuito dell’Automobile Club d’Italia, ormai riconosciuto come uno dei più importanti e prestigiosi del panorama golfistico amatoriale italiano» ha dichiarato il Vicepresidente dell’Automobile Club Chieti, Pierluigi De Virgiliis «conferma la passione dei nostri soci per questa disciplina sportiva che fonde insieme valori fondamentali come lealtà, onestà, cortesia, autodisciplina, moralità e rispetto per l’ambiente e per gli altri. Grazie all’ospitalità del Presidente Mario Dragonetti e del Direttore Filippo Di Felice ed al lavoro dell’intero staff del Miglianico Golf & Country Club il nostro ente, che è solito occuparsi prevalentemente di mobilità, traffico e educazione stradale, ha potuto offrire un momento conviviale ai suoi soci, con l’augurio di poterci rivedere anche l’anno prossimo».

«Considerato il livello dei partecipanti, il green dei campi da golf si associa molto facilmente alle belle auto, specie se eleganti e d’epoca. Per questo» ha tenuto a sottolineare il Direttore dell’Automobile Club Chieti, Roberto D’Antuono «abbiamo provveduto ad attrezzare un apposito stand di ACI Storico, in modo da far conoscere meglio a tutti i partecipanti quello che da dieci anni rappresenta la casa degli appassionati e collezionisti di veicoli storici e che si propone di tutelare, conservare, valorizzare e diffondere la conoscenza del patrimonio motoristico italiano attraverso mostre ed eventi dedicati».




IMMORTELLES Gaëlle Choisne

9.10.2023 -15.12.2023. A cura di Massimiliano Scuderi. Opening sabato 9 settembre 2023 ore 18  C.so Vittorio Emanuele II, 10 | 4° Piano

Pescara, 4 settembre 2023. Edouard Glissant scrive La prima tenebra venne dall’essere strappati al paese quotidiano, agli dèi protettori, alla comunità tutelare e in questo senso il tocco taumaturgico di Gaëlle Choisne serve a ristabilire un ordine, a rimarginare una ferita,  a ricostituire l’equilibrio rotto tra noi e il pianeta. Nata nel Nord della Francia, da madre haitiana e padre bretone, la sua autobiografia porta i segni indelebili del colonialismo che permangono in alcuni aspetti della sua produzione artistica e che vedono in Haiti un microcosmo generatore di riflessi energetici nel resto del mondo.

Il suo modus operandi parte da un rapporto fisico e spirituale con i materiali e  dall’utilizzo di vari media: dalla scultura, ai video realizzati con filmati ritrovati, alle installazioni che costruiscono un abaco di ibridazioni linguistiche nella complessità di una cultura che coniuga elementi vernacolari a quelli della globalizzazione.

Viaggiatrice curiosa costruisce, con oggetti trovati per caso, strumenti utili alla realizzazione di contesti in bilico tra lo stupore del miracolo e il terrore del sublime; alla sua opera si interpongono collezioni di cose ritrovate, alcune delle quali conservate per molti anni come talismani, amuleti, carte da gioco, oppure feticci che assurgono a funzioni curative. Queste collezioni trasmettono inoltre l’interesse dell’artista per l’esoterismo e la spiritualità.

La mostra, a cura di Massimiliano Scuderi, è costruita a partire da gruppi di nuove opere, frutto di una nuova sperimentazione creativa, realizzate con una totale eterogeneità di materiali: dal cemento, al cartone, ai metalli, ai fiori come l’elicrisium, chiamato comunemente nei Paesi francofoni fiore immortale. Questa metafora ci spinge a comprendere il rapporto tra noi e l’anima del mondo attraverso un’energia inesauribile a cui tutti, a vario titolo, contribuiamo.

Il percorso costruito all’interno della galleria A SUD costituisce un’esperienza irripetibile, spirituale, e multisensoriale.

Gaelle Choisne è riconosciuta dalla critica internazionale come una delle artiste più interessanti di questo momento e per questo motivo aprirà, in una mostra insieme all’americana Lorna Simpson, uno degli appuntamenti d’arte più importanti al mondo ovvero Paris + per Art Basel 2023.

L’inaugurazione della mostra, promossa dalla Fondazione Zimei, è prevista per il 9 Settembre alle ore 18.00 presso la galleria A SUD e sarà visitabile su appuntamento fino al 30 Dicembre 2023.

Gaëlle Choisne

Vive e lavora a Parigi, collabora anche con diverse istituzioni pubbliche e private ad Haiti, dove è coinvolta e sostiene numerosi progetti alternativi, collettivi ed extraculturali.

Tra le mostre le personali Temple of Love — to Hide, Künstlerhaus Bethanien, Berlin; Defixion, per volere di Nicolas Bourriaud per il sito archeologico di Lattara – Museo Henri Prades e MO.CO. Panacee, Montpellier, FR; Ceremony (Burial of an Undead World), curato da Anselm Franke, Elisa Giuliano, Denise Ryner, Claire Tancons and Zairong Xiang, Haus der Kulturen der Welt, Berlin, DE e al Museo d’Arte Moderna Di Parigi. Ha inoltre esposto al New Museum di New York, al Centre Pompidou e al Palais de Tokyo di Parigi, al Pera Museum di Istanbul, alla Fondation Pernod Ricard di Parigi tra le altre.

Ha partecipato inoltre  alla 12ma Biennale dell’Havana, alla 13ma e 15ma Biennale di Lyon, alla 13ma Biennale del Sharjah,  alla Biennale di Gotenborg (2021), alla 14ma Curitiba International Biennial (BR).




ERICE CON IL SORRISO per Garage Italia ASD

Concluso positivamente l’impegno dell’associazione Abruzzese Garage Italia in quel di Erice, dove si è disputata la 65^ Cronoscalata Monte Erice

Erice, 4 settembre 2023. La gara valida per il CIVM, per il TIVM Sud e per il CIVSA è stata una notevole esperienza da mettere nel cassetto delle cose positive. Giuseppe De Angelis in terra Sicula ha rappresentato al meglio Garage Italia ASD, andando a prendersi un buon quarto posto di gruppo tra le RS Cup sulla Peugeot 308 messa a sua disposizione dall’AC Racing.

Il bottino di De Angelis alla fine della gara ha decretato un quarto posto assoluto di gruppo, frutto di una gara 1 sempre al quarto posto e una gara 2 dove i tempi si sono leggermente alzati di quasi un secondo, ma comunque prendendo un sesto posto di gruppo e un quarto posto di classe. Una cosa è certa, alla prima gara sulla 308 il feeling si è dimostrato abbastanza importante e che sarà certamente da affinare macinando chilometri. Nonostante un percorso bello ma abbastanza scivoloso, De Angelis non si è arreso e non ha abbassato la guardia perché era troppo importante concludere al meglio la propria gara, portando la macchina al traguardo.

Queste le dichiarazioni di De Angelis alla fine della gara: “Onestamente mi ritengo soddisfatto, perché era la nostra prima Erice. Non avevo molta conoscenza del percorso se non le basi e quindi mi son dovuto affidare molto alle mie sensazioni. Sono contento di come è andata comunque, perché ci siamo espressi al meglio, forse in gara 1 potevo gestire meglio una situazione ma con il percorso scivoloso non era semplice, ma siamo contenti a prescindere. Siamo ai piedi del podio dietro soltanto a tre forti driver che disputano il CIVM, quindi ci può stare. Impareremo a capire questa 308 con il passare delle gare e spero quanto prima di risalirci sopra. Ringrazio gli sponsor che sostengono l’associazione, AC Racing per l’assoluta professionalità e gli amici che mi hanno accompagnato in questa lunga ma affascinante trasferta. Ci tengo a ringraziare anche Carlo Cetino per avermi voluto ad Erice e per la fantastica accoglienza che mi ha riservato.”

Ricordiamo che Garage Italia ASD ha il forte sostegno di partner essenziali come GDR Forniture, DGL di Di Giampietro Loris, De Sanctis Linda s.n.c., Teknosignal s.r.l., NDS, Termoclimax, Delizie d’Abruzzo, Ottica Manuela Angelone, Publieco, Oasi Verde di Renzetti s.r.l., Chiavaroli Costruzioni, Sismex.it, Vuesse revisioni, Casa della Batteria, Falcone, Di Giampietro Roberto, Dimora del silenzio Verrocchio, AMB Carpenteria Metallica di precisione, Dueci Impianti tecnologici, Farmacia Ferroni, Tabaccheria De Angelis Ilaria & Noleggio Giammarino.

Foto allegata: Aci




AL VIA LA GESTIONE MISTA Nido il Riccio e la Volpe

L’Amministrazione: “Sperimentiamo una soluzione che garantisce continuità, qualità e sicurezza dei servizi per la prima infanzia. Il Comune resta, il progetto educativo viene rilanciato e apre all’accreditamento regionale e ad altre attività nelle ore extra didattica”

Chieti, 4 settembre 2023. L’incontro ufficiale con la cooperativa che sarà partner del Comune nella gestione del nido Il Riccio e la volpe ci sarà domani, ma l’iter di questa forma sperimentale di collaborazione pubblico-privato, si è concluso oggi con le firme di rito da parte di Amministrazione e attività individuata a mezzo indagine di mercato. Un format voluto per vagliare la fattibilità dell’ipotesi varata dalla Giunta e condivisa con le parti sociali, finalizzata ad assicurare il prosieguo delle attività del nido e del tutto inedita per Chieti, dove gli asili nido operativi da parte comunale sono oggi due. Il soggetto individuato è la “Cooperativa Leonardo” di Avezzano, i tempi della ripartenza saranno brevissimi: questa settimana ci sarà l’accoglienza dei nuovi iscritti e l’11 settembre si andrà a regime. Operativo il Bambi, con la cooperativa “I piccoli passi”, già operativo.

“Siamo felici di essere riusciti a fare questo tentativo – così il sindaco Diego Ferrara e l’assessore alla Pubblica Istruzione Teresa Giammarino e al Personale Enrico Raimondi – Per la prima volta sperimentiamo una gestione pubblico-privato, perché le operatrici del nido restano in carico al Comune e potranno continuare a esprimere l’esperienza e le competenze maturate in tanti anni in continuità, al contempo l’Ente, sgravato da tutti gli altri costi, avrà maggiore respiro e, importantissimo, manterrà il controllo e la valutazione, attraverso una specifica commissione sui nidi affidati, per garantire la qualità del servizio e la sicurezza dei bambini. La scelta che abbiamo fatto ha proprio questo come obiettivo: assicurare la continuità del Nido “il Riccio e La Volpe” di Via Amiterno, al fine di ridurre a massimo i costi per accogliere 36 bambini dalle 7,30 alle 17,00. Mantenerlo operativo era una chiara e irrinunciabile esigenza, a maggior ragione con un Comune che deve affrontare il dissesto non potevamo tagliare sui servizi, com’è accaduto in passato, nel 2018, quando chi ci ha preceduto ha deciso di chiudere i nidi e lasciare le famiglie di Chieti senza servizi e senza supporto. Quel tempo è cambiato, noi stiamo faticosamente garantendone l’apertura, insieme al diritto delle famiglie a vedere i propri figli accolti nei nidi, ne stiamo costruendo altri, come accadrà al Villaggio Mediterraneo, dove l’iter sta per diventare cantiere; stiamo ultimando nidi attesi da anni, come a piazza Carafa e abbiamo completato e aperto una struttura inaugurata più volte prima di noi, ma che solo con noi ha accolto i bambini, il nido Bambi di via Nicola Buracchio, oggi data in affidamento in concessione alla cooperativa “I piccoli passi” che ha peraltro proprio in questi giorni riavuto il servizio a fronte del nuovo bando fatto per la gestione.  Si tratta di una sperimentazione, dunque ce la metteremo tutta per farla funzionare, che nasce dalla concertazione con i sindacati di tutti i passaggi, perché vogliamo che i lavoratori siano tutelati e le famiglie sostenute. Durerà un anno, il tempo necessario ad avere un orizzonte più ampio per studiarne il funzionamento e migliorare ciò che serve, nel frattempo questo nuovo inizio consente varie cose: resta a 36 il numero dei bambini accolti, 20 in base ai criteri Isee Comunali, il progetto educativo è quello comunale, le attività saranno condivise, la cooperativa co-gestrice potrà usare la struttura anche per altre attività nelle ore extra didattica. Una delle cose più importanti dell’offerta è il capitolo che di riferisce all’accreditamento dell’asilo, attraverso questa forma potremo arrivare all’accreditamento alla Regione, passando dall’autorizzazione all’esercizio vigente oggi. Si tratta di un passaggio importantissimo, perché potremo partecipare a progetti finanziati dalla Regione e vedere crescere il servizio, investendoci ulteriormente. Il servizio pubblico, inoltre, risulta fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi del livello essenziale della prestazione (dati Sose) ovvero il 33% della popolazione ricompresa nella fascia di età 3-36 mesi che consente la possibilità di attingere a risorse statali per favorire così il potenziamento del numero dei bambini accolti, cosa su cui concentreremo impegno e attenzione.

Questi sono i fatti, in merito alle polemiche che qualcuno sta cercando di sollevare ad arte su questo tema che ci è stato caro sin dal primo giorno di governo, giova ricordare che chi grida in modo scomposto contro la nostra gestione è lo stesso che ha chiuso le porte di tutti i nidi comunali, cinque anni fa, lasciando aperta e in pessime condizioni, solo quella del nido “Il Riccio e la volpe”, la struttura che sopravviverà grazie al nostro impegno, a quello degli uffici a cui va il nostro ringraziamento e di quanti sono in grado di fare scelte e fatti su un fronte sensibilissimo, perché è quello che interessa le famiglie e i concittadini più vulnerabili, i bambini”.




L’INIZIO DI UNA NUOVA VITA

Sisma 2016. Il Commissario al sisma 2016 ha partecipato alla cerimonia di consegna dei lavori di urbanizzazione della frazione di Civitella del Tronto, che coinvolgono 110 abitanti

Civitella del Tronto, 4 settembre 2023. Il Commissario al sisma 2016 ha partecipato alla cerimonia di consegna dei lavori di urbanizzazione della frazione di Civitella del Tronto, che coinvolgono 110 abitanti. Teramo, 4 set – Questa mattina Guido Castelli, Commissario Straordinario alla Riparazione e Ricostruzione sisma 2016, ha preso parte alla cerimonia di consegna dei lavori di urbanizzazione dell’area di Sant’Eurosia di Civitella del Tronto, la località del comune teramano nella quale la comunità di Ponzano, colpita dal sisma e dalla frana del 2017, potrà costruire le sue abitazioni.

Il 13 febbraio 2017, infatti, in località Ponzano di Civitella del Tronto, si innescò un movimento franoso di circa 60 ettari, che coinvolse strade e infrastrutture, determinando inoltre inagibilità di 31 fabbricati, abitati da 39 nuclei familiari. Dopo la definizione della procedura per la delocalizzazione della comunità, nel 2020 è stato approvato il relativo Piano attuativo a cui è seguito da parte del Comune un progetto complessivo per l’urbanizzazione complessiva dell’area, per un importo di 4,2 milioni di euro. La ricostruzione delle abitazioni verrà curata direttamente dai circa 110 privati coinvolti, i quali stanno procedendo alla presentazione dei progetti all’USR Teramo.

Alla cerimonia, oltre al Commissario Castelli, hanno preso parte il Presidente della Regione, Marco Marsilio; il vescovo di Teramo, Lorenzo Leuzzi; il presidente della Provincia, Camillo D’Angelo; Sindaco di Civitella del Tronto Cristina Di Pietro.

Il Commissario Castelli ha dichiarato: “Dopo anni di studi, approfondimenti e la ricerca di una soluzione idonea, oggi finalmente per molti abitanti di Ponzano comincia il percorso verso una nuova vita con la loro comunità. Una comunità che ha dato dimostrazione di forte coesione quando ha scelto di non frammentare Ponzano, ma di compiere un percorso comune restando unita. È stato emozionante poter condividere questo giorno con il Sindaco Di Pietro, con la quale ho condiviso i giorni terribili della frana e della ‘tempesta perfetta’ che l’aveva preceduta nell’inverno del 2017: sisma, neve e blackout. Ringrazio la Regione, e in particolare il Presidente Marsilio, la Protezione Civile e l’Usr per la costante collaborazione e per l’attenzione dimostrata nei confronti di una realtà che ha dovuto affrontare una situazione delicata, che richiedeva grande cura.

I fenomeni franosi che hanno interessato il Comune di Civitella non hanno riguardato soltanto la frazione di Ponzano e, dunque, il lavoro con gli esperti è tutte le realtà coinvolte continua, nella consapevolezza che la disponibilità dimostrata da tutte le parti è il miglior viatico per continuare a svolgere un buon lavoro”.

Il Sindaco, Cristina Di Pietro, ha dichiarato: “Esprimo grande soddisfazione per l’avvio dei lavori di urbanizzazione dell’area di Sant’Eurosia, sulla quale verranno delocalizzare tutti i fabbricati dichiarati inagibili con la frana di Ponzano. Ringrazio di cuore tutte le istituzioni coinvolte, in particolar modo la Struttura commissariale, l’USR Teramo e la Regione Abruzzo”.




L’UCCISIONE DI ORSA AMARENA

Ancora lontana la serena convivenza tra uomini, animali ed ecosistema. L’uccisione di orsa Amarena ha rappresentato per tutti un momento di grande tristezza

Roma, 4 settembre 2023. L’avevamo lasciata qualche giorno orsono a San Sebastiano dei Marsi mentre, da perfetta e premurosa mamma, accompagnava i suoi due cuccioli tra le vie del paese, incurante della presenza degli umani, quasi a dimostrazione che stesse avvenendo un miracolo inaspettato di sano rispetto e convivenza tra uomini e animali selvatici.

Orsa Amarena era diventata il simbolo dell’Abruzzo ma anche il simbolo di un imminente cambiamento nel modo di pensare, una nuova visione del mondo e dell’ecologia che poteva avverarsi da un momento all’altro. Poi, violentemente, gli spari contro l’orsa più famosa d’Italia, i cuccioli dispersi e un’intera comunità e nazione completamente sconvolta e incredula.

Per l’Ordine dei Biologi del Lazio e Abruzzo quanto accaduto è la dimostrazione che purtroppo è ancora lontana la serena convivenza tra l’uomo e l’ecosistema che lo circonda. “Sono rimasti appena 60 esemplari di Orso Bruno Marsicano”, spiega la presidente dell’ordine dei biologi Lazio e Abruzzo, Dott.ssa Daniela Arduini “Ci sono programmi di tutela e conservazione da parte dei Parchi Nazionali e di vari Enti ed Istituzioni per la salvaguardia di questa specie in via di estinzione: tuttavia non mancano criticità sul territorio, come la paura che i plantigradi suscitano in molti cittadini quali si sentono minacciati. Bisogna ancora lavorare moltissimo sull’educazione e la sensibilizzazione: è possibile giungere ad una pacifica convivenza tra uomini e orsi. Amarena ne era un esempio.”

Per la delegata dei biologi per l’Abruzzo dott.ssa Piera Lisa Di Felice l’uccisione dell’Orsa Amarena rimane un fatto gravissimo che poteva essere evitato: “L’orso bruno marsicano è una sottospecie dell’orso bruno. Secondo alcuni esperti questo diverso tipo di comportamento potrebbe derivare proprio dalla provenienza dagli orsi sloveni degli esemplari presenti in Trentino: gli orsi sloveni sono abituati a un territorio poco antropizzato, con poca probabilità di incontrare esseri umani e possono quindi manifestare un atteggiamento meno tollerante in caso di incontri. Gli orsi marsicani invece vivono da sempre in luoghi molto antropizzati e sono riusciti a sopravvivere solo quelli più mansueti che hanno tramandato alla loro prole questo atteggiamento più schivo. Auspichiamo che il triste sacrificio dell’Orsa Amarena rappresenti un monito e serva da sprone per attuare misure sempre più mirate e concrete volte a favorire la convivenza tra l’uomo ed il plantigrado.”




PRIMO GIORNO DI ATTIVITÀ PER I NIDI

Il Sindaco Jwan Costantini e il Vicesindaco Lidia Albani incontrano personale e bambini dell’ Arcobaleno e delle Coccinelle. Da gennaio, i posti disponibili saliranno a 100

Giulianova, 4 settembre 2023.  Come da tradizione, il Sindaco Jwan Costantini ed il Vicesindaco Lidia Albani hanno portato il saluto dell’ Amministrazione Comunale ai Nidi Arcobaleno e Le Coccinelle nel giorno di ripresa delle attività educative. Oggi, infatti, le strutture sono tornate operative ed hanno accolto in un clima affettuoso e familiare i bambini iscritti.

“Aprire con loro il mese di settembre – commenta il Sindaco Costantini – è per noi un orgoglio ed un grande piacere. Sono loro, i più piccoli ospiti delle scuole giuliesi ed è giusto dedicare tempo e prestare  le attenzioni necessarie. Il personale è motivato, gli spazi accoglienti. Ci sono tutte le premesse per vivere in serenità i prossimi mesi”

“Quando ci siamo insediati – sottolinea il Vicesindaco – il nostro primo impegno è stato portare a 25, in pochissimi giorni, i 22 posti disponibili. Oggi, quattro anni dopo, il numero è salito a 76. Da gennaio, arriveremo a 100. Il risultato è frutto della costanza e dell’incisività dell’ Amministrazione  Comunale e degli Uffici. Dare risposte concrete alle famiglie è stato un imperativo, un dovere a cui non ci siamo sottratti e che rende sensata e credibile, oggi, la nostra presenza in queste aule.”




IL CROSS BIKE PARK 2023

Successo Strabiliante a Torano Nuovo

Torano Nuovo, 4 Settembre 2023. La terza edizione del Cross Bike Park, che si è tenuta lo scorso 3 Settembre a Torano Nuovo, ha registrato un eccezionale successo di pubblico, attirando oltre 150 partecipanti provenienti da Teramo, Ascoli Piceno, Pescara, Ortona e da altre località circostanti.

L’evento, che ha richiamato un pubblico vasto e diversificato, è stato un trionfo di sport, divertimento e passione per la bicicletta. Si è svolto nel pittoresco luogo della contrada Campodino, offrendo una giornata all’insegna dell’entusiasmo e dell’energia.

Il Cross Bike Park ha dimostrato di essere un’esperienza inclusiva per tutte le età, con una varietà di circuiti adatti a diverse fasce di abilità:

1. Il “Jurassic Circuit” ha catturato l’attenzione dei più giovani, permettendo ai bambini dai 3 ai 5 anni di vivere un’entusiasmante avventura in bicicletta.

2. Il “501 Park” ha offerto un percorso coinvolgente per i ragazzi dai 6 ai 14 anni, combinando sfide ed emozioni in un ambiente sicuro e controllato.

3. “La Speciale Circuit” è stata la novità dell’anno, destinata a partecipanti dai 12 anni in su, senza limiti di età. Questo circuito ha fornito un’esperienza mozzafiato con scie lunghe e onde, ispirate allo Straight Rhythm promosso dalla Redbull per il motocross.

I corsi di Minicross, condotti da istruttori certificati CONI, tra i quali Francesco Levi, hanno fornito una preziosa opportunità di apprendimento delle basi del Motocross in un ambiente sicuro.

Gli spettacoli di Bike Trial presentati dagli atleti della Nardinocchi Bike Academy asd hanno incantato il pubblico con acrobazie mozzafiato. Per la scuola cross LEVI Racing preziosa anche la presenza dei suoi supporter Simone e Daniele Di Odoardo. Inoltre, la presenza degli espositori White Out ha contribuito ad arricchire ulteriormente l’evento.

L’area dedicata al cibo di strada ha deliziato i partecipanti, offrendo una vasta gamma di prelibatezze grazie a Quik e altri fornitori locali. Ogni partecipante ha ricevuto gadget di benvenuto e un attestato di partecipazione, contribuendo a rendere questa giornata ancora più memorabile.

L’Associazione Genitori Torano Nuovo desidera ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questo evento eccezionale, inclusi organizzatori, volontari, sponsor e partecipanti. La presenza di oltre 150 iscritti provenienti da diverse località è una testimonianza del successo e dell’appeal del Cross Bike Park.

Per informazioni e aggiornamenti futuri sull’Associazione Genitori Torano Nuovo e i suoi eventi, si può visitare la pagina Facebook ufficiale: https://www.facebook.com/AssociazioneGenitoriToranoNuovo.

Un ringraziamento speciale va a tutti i partecipanti che hanno reso il Cross Bike Park 2023 un evento memorabile. L’Associazione Genitori Torano Nuovo non vede l’ora di accogliervi nuovamente in futuro per altre avventure ciclistiche e sportive. Media partner L & L Comunicazione.




CRONACHE DA DINTERBILD

Peppe Millanta per la prima volta a Spoltore

Spoltore, 4 settembre 2023. “Cronache da Dinterbild” (Neo Edizioni) torna nel pescarese: venerdì 08 settembre alle ore 20.30 lo scrittore abruzzese Peppe Millanta sarà accolto dalla Società di Mutuo Soccorso di Spoltore (PE) ed il Presidente l’Avv.Luigi Spina.

“Siamo felici di ospitare presso la SOMS, per un aperilibro d’autore, un grande artista come Peppe Millanta: sappiamo che il nostro comune è molto caro all’autore, motivo per cui faremo di tutto per farlo sentire davvero a casa; inoltre non vediamo l’ora di far conoscere il suo nuovo romanzo, che sta avendo un grandissimo successo ai nostri concittadini e non solo, in occasione della prima presentazione esclusiva su Spoltore”- interviene Luigi Spina.

Dunque, continua il viaggio di Millanta con “Cronache da Dinterbild” che a Spoltore verrà presentato dalla giornalista spoltorese Alessandra Renzetti, interverrà anche l’editore Neo Francesco Coscioni; con questo suo nuovo romanzo i lettori potranno immergersi nello straordinario mondo offerto dallo spin-off del precedente Vinpeel degli orizzonti, tradotto in Francia, Argentina, Cile e Romania.

“Cronache da Dinterbild”, pur essendo in viaggio da pochi mesi è già noto come “sprequel” (che è un sequel, ma anche un prequel) con le ironiche, surreali, mirabolanti storie dei personaggi che hanno popolato il mondo di Vinpeel, prima che ci scivolassero dentro. La scrittura di Peppe Millanta diverte e incanta, gioca col lettore anche con quanto lasciato in sospeso nel romanzo precedente Vinpeel degli orizzonti, appunto.

Nel villaggio di Dinterbild non c’è più nessuno. Sono rimasti soltanto Ned e il signor Biton. Aspettano che il mare porti le conchiglie giuste. Sono le conchiglie che dentro hanno le storie di tutti gli amici che hanno deciso di partire verso l’Altrove. Ned ha un piano, folle, l’unico possibile: vuole usarle per costruire qualcosa. In una cornice narrativa fatta di dialoghi, maree, attese e speranze, le pagine si popolano dei racconti custoditi dal mare. Sono teneri, divertenti, dolorosi, parlano di occasioni perdute, di attimi di felicità scivolati tra le dita, di coincidenze misteriose che segnano i destini. E mentre le storie spuntano dalle pagine, gli unici due abitanti lavorano al loro progetto, capiscono di non essere soli, e che Dinterbild è un crocicchio di esistenze. Non gli resta che scoprire come e se riusciranno a lasciare il misterioso villaggio.

Peppe Millanta, diplomato in drammaturgia e sceneggiatura all’Accademia Nazionale Silvio d’Amico, dopo alcuni anni come musicista di strada esordisce con il romanzo Vinpeel degli Orizzonti (Neo Edizioni, 2018) con cui si aggiudica numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio John Fante Opera Prima, il Premio Città di Cuneo e il Premio Alda Merini, oltre a essere stato candidato al Premio Strega Ragazze e Ragazzi e selezionato per il Campiello Opera Prima.

Come sceneggiatore ha firmato per Rai1 la prima stagione della serie Blackout – Vite sospese (Eliseo Entertainment, 2023) e collabora con la Rai Abruzzo per le rubriche Quota Mille e Macchemito, in onda su Buongiorno Regione. È il fondatore della Scuola Macondo – L’officina delle Storie di Pescara, che tiene corsi dedicati alla scrittura creativa e alle arti narrative, ed è direttore artistico del festival SquiLibri di Francavilla al Mare (Ch), oltre che di Fiabosco, Area Faunistica per Creature Fantastiche nel cuore del Parco Nazionale della Maiella a Sant’Eufemia (Pe) dove sono custodite le statue, scolpite in pietra, di tanti personaggi misteriosi.

Dirige la collana “Comete – Scie d’Abruzzo” per la Ianieri Edizioni, dedicata alla narrativa di viaggio, e ha pubblicato “La rotta delle nuvole. Piccole bussole per sognatori testardi” (Ediciclo, 2020).

Ingresso Libero




ESPONE DI MECO INART

Prima Personale d’Arte Contemporanea di Alessio Vittorio Di Meco

Lanciano, 4 settembre 2023. Si terrà dal 7 al 17 settembre 2023 presso la ex sede della storica Farmacia Marciani Magno di Lanciano, trasformata per l’occasione in una bomboniera d’arte, la prima mostra personale d’Arte Contemporanea di Alessio Vittorio Di Meco, artista poliedrico frentano conosciuto già come fine scrittore di racconti e poesie, appassionato musicista dal background musicale che va dal rock italiano al blues americano, uomo impegnato da sempre nel sociale.

In questa occasione Di Meco mostrerà altri colori della sua personalità e, libero da orpelli, lo farà con cromaticità inaspettate.

L’evento, patrocinato dal Comune di Lanciano ed organizzato dalla Associazione Nuova Gutemberg, vede la collaborazione del CAL- Comitato Artistico Lancianese e della Bottega Del Viaggiatore Errante.

Provenienti da quest’ultima associazione, punto d’incontro per molti cultori dell’Arte in genere, saranno in mostra anche altre opere e manufatti artistici realizzati nel tempo dai suoi tanti frequentatori.

L’inaugurazione ci sarà il 7 settembre 2023 alle ore 18:00, con ingresso gratuito.

La mostra resterà aperta fino al 17 settembre 2023, dalle ore 10:00 alle ore 24:00, offrendo ai visitatori, tutte le sere, piacevoli momenti con incontri culturali ed intrattenimenti musicali.




REGATA DANNUNZIANA 2023

Terza edizione del Trofeo D’Annunzio

Pescara, 4 settembre 2023. Movida Junior dell’armatore Pierpaolo Petrelli (Circolo Velico La Scuffia) vince la terza edizione del Trofeo D’Annunzio in quanto primo classificato Overall in tempo corretto, e con lui festeggia tutto l’equipaggio formato da Valerio Petrelli, Marco Ventura, Marialuisa Cicchella e Raul Gabriele. A premiarli col passaggio della coppa i vincitori del 2022, Mario D’Annunzio e Andrea Mori, armatori di Celeste 2.

La famiglia Petrelli raddoppia poi conquistando anche il Trofeo Line Honours Go to Barcolana con Movida di Ivo Petrelli, sempre del Circolo La Scuffia, che vince in tempo reale con i velisti Federica Camplone, Serguei Shevtsov, Marco e Lorenzo Trivellone, Massimo Lachi, Claudio Scelza, Riccardo Calabrese, Lugi Listorti e Alessio Sanfrancesco. Una vittoria che testimonia come la passione per la vela e il mare possa essere contagiosa e coinvolgente.

La Regata Dannunziana quest’anno ha portato a gareggiare circa 500 velisti su 60 imbarcazioni nello specchio di mare tra il centro cittadino e la Stele del Teatro D’Annunzio ed ha inaugurato la settimana dedicata al Vate promossa dalla presidenza del Consiglio Regionale d’Abruzzo in collaborazione con il Comune di Pescara con un ricco programma di eventi di arte, cultura, musica e sport. La sfilata delle vele impegnate nella regata in mare ha rappresentato un magnifico spettacolo visibile dalla spiaggia.

Giornata ideale per una godibile veleggiata infatti quella di domenica, con vento di maestrale sui 7 nodi, che ha permesso agli equipaggi partecipanti di condividere la passione per la vela senza per questo mettere da parte la sana competizione. Anche perché da quest’anno la Dannunziana di Pescara, grazie anche ad Assonautica, fa parte del circuito Go to Barcolana insieme ad Ancona e Ravenna, una sorta di Sfida Adriatica che coinvolge tutte le imbarcazioni che fanno rotta verso la famosa Barcolana di Trieste, giunta alla sua 55esima edizione.

Ad organizzare l’evento nel porto turistico Marina di Pescara si sono uniti il Circolo Velico La Scuffia e il Circolo Nautico Pescara2018 sotto l’egida della IX Zona Fiv Abruzzo e Molise. Le imbarcazioni che partecipano ad almeno due regate del “Go to Barcolana” hanno ormeggi gratuiti e assicurati in tutti i circoli organizzatori, compreso Trieste, e iscrizione gratuita al circuito che avrà un vincitore finale premiato a Trieste sabato 7 ottobre, giorno precedente alla Barcolana.




TAGLIATI TUTTI TIGLI STORICI

Il Co.n.al.pa. Abruzzo: cancellata la memoria storica di una comunità

Civitella Casanova, 3 settembre 2023. Il co.n.al.pa Abruzzo esprime tutta indignazione e il suo disaccordo con la scelta senza senso di tagliare tutti i tigli storici presenti nella piazza di Civitella Casanova

“Accanto alla sconvolgente notizia della uccisione dell’orsa Amarena, a Civitella perdiamo un altro pezzo di paesaggio abruzzese – Spiega il co.n.al.pa Abruzzo – Da più di 70 anni questi alberi hanno abbellito la piazza centrale di questo piccolo borgo alle porte del parco nazionale del Gran Sasso. Alla fine, la solita motivazione, il restyling, alberi non adatti alla nuova immagine del paesaggio urbano,  ecc… Nel periodo della canicola di luglio sotto i tigli si stava freschi. Ora il centro cittadino appare spettrale e privo di anima. Adesso niente ombra e solo un gran bel lastricato di pietra. È questa sarebbe la riqualificazione dei borghi storici? NO! Questa è cancellazione della memoria storica di una comunità.”

“A nulla sono servite le sollecitazioni verso gli organi competenti di tutela. A nulla è servita la nostra azione di voler coinvolgere esperti per trovare soluzioni alternative al taglio. Ci siamo trovati davanti un  silenzio assordante. Tagliare alberi verdeggianti significa cancellare habitat, corridoi ecologici, baluardi contro l’inquinamento e il caldo – Conclude l’associazione – non ci sono giustificazioni. Quanto accaduto è un delitto contro la comunità.”




L’INCANATA NELLA TRADIZIONE ABRUZZESE

[Contributo pubblicato in Attraverso l’Abruzzo, (Rivista mensile organo ufficiale del Centro Studi Abruzzesi Dir. G. Valentinetti ) n. 60, 1977 Pescara]

di Franco Cercone

Nel 2secondo volume di Miti e Leggende (pagina n. 85 seguenti) G. Pansa si è interessato anche dell’incanata nella tradizione abruzzese. Egli cita un passo del De Nino sull’argomento (cfr. Usi e Costumi Abruzzesi, voi. II, pag. 156) accettando a quanto pare anche l’origine dell’espressione «incanata».

Afferma infatti il De Nino: “Per diritto consuetudinario è permesso ai mietitori di dire quante più male parole vogliono a chi passa: lupa, scrofa, cornuto e simile zizzania! E questo gridare, come farebbero i cani, si dicono incanate. Il brutto uso va oggi scomparendo, e tanto meglio”.

Della singolare costumanza, di cui parla anche G. D’Annunzio nella Figlia di Jorio, il Pansa dà un saggio in senso diacronico, scoprendola non solo presso Greci e Romani (cfr. per es. Ovidio, Fasti, III, 675 segg., dove l’oscenità è messa in atto dalle puellae), ma anche nell’antico Egitto.

Un non meglio identificato articolista (T. M.), lo ha riportato in «Folklore d’Abruzzo» (an. I, n. 1, 1971, pag. 8 segg.) senza ulteriori contributi. Il Liberatore definisce l’incanata dei mietitori di Ofena «iniqua licenza» che colpiva persino le persone di alto lignaggio (G. Liberatore, Ragionamento Topografico – istorico – fisico – ietro sul Piano delle Cinque Miglia, pag. 157; Napoli 1789). Tale usanza non era limitata, come avevano supposto il Pansa ed il De Nino, solo al periodo della mietitura e della vendemmia, ma anche ai maggiori momenti del ciclo produttivo.

Il Tanturri, infatti, nella sua Monografia su Villalago, inserita nel Regno delle Due Sicilie descritto e illustrato, (vol. XVI, pag. 134, Napoli 1850) afferma che: «Chiunque passa pei luoghi ove si tòndono* le pecore, deve prepararsi a ricevere, specialmente se sia conosciuto, ingiurie e contumelie che con impertinenza vengongli scagliate dai tonditori [tosatori]. Tale riprovevole usanza, che ha di buono il solo nome (incanata), altrove si pratica dai mietitori e vendemmiatori, pe’ quali ultimi il Viceré Toledo fu costretto ad emanare severe ordinanze, come si ha dal Giannone, Stor. Civ. del Regno di Napoli, tom. XIII, pag. 11».

Afferma infatti il Giannone (ivi): “Durava ancora il costume tramandato dall’antica gentilità, ne’ tempi delle vendemmie di vivere con molta dissolutezza e libertà: i vendemmiatori non s’arrossivano incontrando donne, ancorché onestissime e nobili, frati ed altri uomini serii, di caricargli di scherno, e di parole oscene, con tanta licenza, quanto si vede nel Vendemmiatore di Luigi Tansillo”.

Altre notevoli informazioni sull’argomento mi sono pervenute dal Sig. Luigi Giustini, maestro elementare di anni 59 residente a Pettorano sul Gizio (Aq.) ma nativo di Villa Santa Lucia (Aq.), e dal noto poeta Angelo Semeraro, originario di Paganica (Aq.). Secondo i miei informatori, infatti, l’incanata aveva luogo durante la raccolta delle olive (Pettorano sul Gizio), la battitura del granturco (Villa S. Lucia) e la raccolta della canapa (Paganica). In quest’ultima località inoltre avveniva verso la fine dell’inverno un pranzo speciale, detto «cossa», il cui piatto forte era costituito dalla «cannavicciata», minestra a base di «cannaviccio» o «seme di canapa». A tale pranzo potevano partecipare solo donne che, alla vista di qualche malcapitato passante, lanciavano a quest’ultimo parolacce accompagnate da gesti osceni.

L’incanata, dunque, sembra essere una costumanza legata alle fasi più salienti della produzione agro-pastorale e caratterizzata da espressioni scurrili che si accompagnano, per esempio a Pettorano, a gesti di natura fallica (il raccoglitore di olive piegava il braccio destro appoggiandovi la mano sinistra).

È probabile, tuttavia, che due fossero i risultati che si intendevano raggiungere, con un grado di consapevolezza negli operatori diffìcile da determinare: proteggere da influenze maligne il raccolto (ed in tal senso l’incanata era favorita forse dal proprietario) e nel contempo la persona stessa che opera l’incanata, e, come hanno precisato tutti i miei informatori, la persona in questione non era mai il proprietario del fondo o del bene prodotto, ma lavoratori «a giornata».

Questo bracciantato, allora, viveva in tali momenti, in una specie di stato psichico di grazia, in un rapporto diretto con l’abbondanza che non voleva che si disturbasse. I mietitori, infatti, quelli che fino a venti anni fa vedevamo sdraiati per terra sulle nostre piazze in attesa di committenti non erano certamente proprietari di fondi.

Anche nell’esempio di incanata tratto dal Pansa dalla Passio S. Eusanii , i mietitori erano al lavoro «per incarico». Lo stesso dicasi per i tosatori di pecore di cui parla il Tanturri e per i vendemmiatori di Pratola Peligna, come appresi tempo fa dal prof. Panfilo Petrella, ivi residente.

L’incanata, dunque, veniva messa in atto dal vasto mondo subalterno, con motti e gesti scurrili che in periodi diversi da quello del raccolto si configurano come tabù. È possibile anche ipotizzare uno status psichico di colpa del proprietario nei confronti del bracciante, status di cui egli si libera favorendo o almeno non impedendo l’incanata, e la coscienza del subalterno di costituire la ricchezza del padrone nel momento particolare del raccolto.

Quest’ultimo sottostava così volentieri in un clima di apparente sovversione di valori, all’esplosione della licenziosità del diseredato.

Se queste sono soltanto delle ipotesi, resta però certo il fatto che l’incanata non si spiega se non nella struttura dei rapporti storici fra latifondo e sottoproletariato, fra capitale e lavoro, fra ricchi e poveri.        

*[tòndere : lat. Tondere ant. o letter. – tosare]