VIA LIBERA ALLA SOMMINISTRAZIONE DI RU486

Nell’ambulatorio di via Rio Sparto, non viene tutelata la donna

Pescara, 1° settembre 2023. Una vasta e inoppugnabile letteratura scientifica attesta la pericolosità dell’aborto chimico con Ru486: non solo uccide il bambino, ma provoca danni fisici e psichici alla madre maggiori di quanto faccia l’aborto chirurgico.

Solo un paio di esempi fra i tanti. Il ricovero a causa di sepsi sistemica è 1 su 1.500 nell’aborto chirurgico, contro l’1 su 480 nell’aborto chimico (Mulligan Ea et al., “Mifepristone in South Australia”, May 2011, Australian Family Physician,Vol. 40, No. 5); il rischio di emorragia nell’aborto chimico è otto volte più elevato rispetto al chirurgico (Niinimäki M et al.,“Immediate complications after medical compared with surgical termination of pregnancy”, Obstetrics and Gynecology, Oct. 2009, 114(4):795-804); la mortalità per aborto farmacologico è 11,64 volte maggiore di quella per aborto chirurgico (cfr. Aigoc – Associazione Italiana Ginecologi Ostetrici Cattolici, “Comunicato stampa n.5 del 28 agosto 2020” e “Comunicato stampa n. 6 del 10 dicembre2020”).

Questi dati sono deliberatamente ignorati dalla pseudoscienza dell’Oms e di tutti quelli che non vedono più la realtà, accecati come sono dall’ideologia abortista.

“Del resto basta confrontare le linee guida Speranza, del 2020, con quelle del 2010 che hanno introdotto la pratica: queste contengono raccomandazioni e cautele (per esempio sconsigliano la Ru 486 a donne giovani o fragili emotivamente) che Speranza e i suoi hanno totalmente cancellato: eppure le sostanze che vengono somministrate e la fisiologia femminile sono sempre le stesse!” –  dichiara Carola Profeta,  responsabile del circolo Abruzzo di Provita e Famiglia, alla luce della recente decisione della Asl pescarese di dare il via libera alla somministrazione della RU486 in ambito ambulatoriale in via Rio Sparto.

“L’ambulatorio in via Rio Sparto (ambulatorio e non consultorio) ha tutti i requisiti necessari per poter somministrare la Ru486? Può intervenire in caso di reazioni avverse che a volte sono spaventose per la tutela della donna stessa?”. Si chiede Profeta.

“A vedere le dimensioni della struttura e le difficoltà logistiche che hanno, ogni giorno, i medici nel doversi dividere gli spazi per poter effettuare le visite, mi viene il dubbio che si voglia promuovere l’aborto chimico perché è più sbrigativo, in barba alla tutela della salute della donna. Queste decisioni pseudo libertarie sono decisamente antifemministe, perché mettono il benessere e la salute sessuale e riproduttiva delle donne in subordine rispetto all’ideologia e agli interessi pratici delle Asl e agli interessi economici delle case farmaceutiche che producono la Ru486” – conclude.




PER UN PUGNO DI RUBLI

L’editoriale div Giuseppe Arnò: settembre 2023

Il denaro è il male del mondo, crea disuguaglianze (Papa Francesco). Ma cosa non si farebbe per denaro? E sì, è proprio così! Per un pugno di rubli c’è chi mette a repentaglio la propria vita e quella altrui per offrire prestazioni nelle quali il compenso non dovrebbe essere lo scopo principale.

Alludiamo al mercenarismo militare, ovvero alla tendenza di asservire sé stessi o le proprie abilità in cambio di una buona mercede. Di recente quando si cade sull’argomento, quasi sempre, spuntano due nomi largamente noti: Prigozhin e la sua brigata Wagner. Il primo è morto in un «incidente» aereo il 23 scorso; la seconda è ormai allo sbando in quanto acefala.

Ma chi erano in effetti Prigozhin e Wagner?

Per rispondere è d’uopo disquisire sul fenomeno degli eserciti mercenari e perciò parafrasando la domanda che, nell’ottavo capitolo dei Promessi Sposi, don Abbondio si fa, ci chiediamo: Prigozhin! Chi era costui?

Attenzione buona gente, per i non informati il binomio Prigozhin- Wagner potrebbe indicare il direttore d’orchestra e il compositore dell’opera in programmazione al teatro Festspielhaus di Bayreuth in Baviera, riservato alla rappresentazione delle sole opere wagneriane, ma non è così! Ciò nonostante, una certa attinenza tra il compositore tedesco Wilhelm Richard Wagner, considerato tra i massimi esponenti del romanticismo, e le brigate mercenarie Wagner, che nulla hanno a che vedere col romanticismo, c’è davvero.

Infatti, si ritiene da più parti che lo pseudonimo della brigata “Wagner” sia da attribuire al nome di battaglia del fu Dmitrij Valer’evič Utkin, probabile cofondatore del gruppo mercenario, che lo avrebbe scelto vuoi in onore del compositore Richard Wagner (il preferito da Adolf Hitler), vuoi per la sua simpatia verso il Terzo Reich.

Passiamo adesso ad occuparci dalla buonanima di Eugenio Prigozhin alias Yevgeny Viktorovič Prigozhin (Leningrado, 1º giugno 1961- Tiver, 23 agosto 2023). Egli ha esercitato uno dei mestieri più antichi del mondo, che non è proprio quello che potreste immaginare; qui di seguito chiariremo.

Per l’occasione, pare opportuno aprire una brevissima parentesi sui mercenari, ovvero sugli individui che, secondo la definizione più corrente, per profitto personale, partecipano di una guerra pur non appartenendo generalmente a nessuno degli schieramenti presenti sul campo. In realtà, essi esistono da sempre (già nel XIII secolo avanti Cristo in Egitto il faraone Ramesse II si servì di mercenari Sherdana [predoni sardi n.d.r.] per combattere i suoi nemici Ittiti) ed ecco perché si dice che uno dei mestieri più antichi del mondo è quello del mercenario. Di sicuro il secondo, dal momento che il primo non sembra opinabile!

Ritornando ad Eugenio, egli è stato di tutto un po’: già condannato e incarcerato per reati comuni, poi oligarca, affarista, politico, signore della guerra, comandante mercenario russo… e solo lui sapeva cos’altro. Potremmo dire, ispirandoci a un’espressione della mai dimenticata Marilyn Monroe, che il limite per lui non era il cielo, ma la sua mente e, a quanto sembra, la mente aperta e vulcanica di Prigozhin non aveva né poco né punto limiti nel realizzare le proprie ambizioni. Gli vennero attribuiti stretti legami con il ‘potente’ e ‘pacifico’ (conforme all’etimologia del nome: vlad=potere, mir=pace) Vladimir Putin, tant’è che l’Associated Press lo ha soprannominato ‘il cuoco dello Zar’ [Putin n.d.r.], per aver organizzato presso la propria catena di ristoranti alcune rimarchevoli cene per quest’ultimo con vari dignitari stranieri.  

Tra leggenda e realtà

Accenniamo adesso per sommi capi alla ‘compagnia di ventura’ chiamata Wagner. Si è scritto molto sulla ferocia dei mercenari di detta brigata, sulle loro abilità militari, sulle loro controverse missioni e sul grande carisma di cui era dotato il loro «duce», Eugenio Prigozhin. Orbene, questo è il lato mitico e propagandistico che avvolge in un’aura di mistero l’intera struttura in questione, ma la realtà è meno suggestiva: la brigata Wagner, potremmo dire con una metafora, eseguiva la ‘sinfonia’ a colpi di kalàšnikof e il Cremlino, attraverso Prigozhin, dirigeva l’orchestra da remoto, non a causa del Covid, ma per non esporsi in prima persona.

In altre parole, detta brigata svolgeva il ruolo che durante la guerra fredda era di competenza dei Paesi satelliti di Mosca: i 10.000 cubani che guerreggiavano in Mozambico ci rappresentano un chiaro esempio. È così che la Russia post-sovietica rafforzava e rafforza la propria presenza nel Sahel e nel resto dell’Africa, in barba agli USA, Francia, Italia e non solo. Difatti con la medesima strategia essa ha espanso la propria sfera d’influenza in Libia, sostenendo Kalifa Haftar; in Sudan coadiuvando i militari del presidente Al Bashair; in Guinea Bissau; nelle Isole Comore …

Recentemente, Prigozhin è assurto agli onori della cronaca non tanto per la serie di sanzioni e condanne penali emanate nei suoi confronti dal Dipartimento del Tesoro e da un «Gran Giurì» degli Stati Uniti, per aver finanziato e fomentato operazioni di interferenza nei processi elettorali degli States, ma, soprattutto, per l´attività di ‘appaltatore militare privato’; per l´impegno delle sue milizie in ogni teatro conflittuale dei Paesi maggiormente compromessi dal punto di vista politico; e per essere stato il proprietario e cofondatore del gruppo mercenario conosciuto col nome di ‘Compagnia militare privata Wagner’ (in inglese PMC Wagner e cioè Private Military Company). Detto gruppo, che tra l’altro la Farnesina ha sempre considerato responsabile dell’aumentato flusso di migranti verso l’Italia, ha operato fino ad ora, come noto, sotto l’ombrello del Cremlino in 32 Paesi nel mondo, sul modello di una grande multinazionale e con tanto di uffici di rappresentanza, per offrire il proprio intervento laddove necessario.

La rivolta che rompe l’incantesimo

Nel giugno scorso Eugenio, alla testa dei suoi mercenari e nel momento di maggiore auge della sua potenza, ha commesso un «sacrilegio»: ha marciato, per poi desistere, su Mosca contro i propri «sponsor». Un segno di sfida (quasi certamente la causa della sua fine) verso gli alti comandi militari russi, di cui non condivideva le politiche di guerra in Ucraina. 

Egli, dopo il tentato golpe, ha rivelato il motivo della marcia su Mosca del 24 giugno dichiarando: «Lo scopo della marcia era evitare la distruzione di Wagner e chiedere conto ai funzionari che, con le loro azioni poco professionali, hanno commesso un numero enorme di errori». Le male voci, per converso, ritengono che la marcia su Mosca si sia fermata per l’esiguo numero dei miliziani coinvolti; per il mancato supporto popolare; e per l’inazione di certuni congiurati, militari russi e di alto grado. Noi saremmo più propensi ad esaminare, in questo scenario, anche l’altro lato della medaglia e cioè il pericolo che il fenomeno del mercenarismo incontrollato può rappresentare nei confronti del contrattante: lo stesso pericolo, come più volte illustrato, che l’IA costituisce nei confronti del proprio programmatore, ovvero la rivolta!

Non a caso Machiavelli afferma:” […] se uno [principe] tiene lo stato suo fondato sulle armi mercenarie, non starà mai fermo né sicuro; perché le sono disunite, ambiziose, senza disciplina, infedele, […]”.

Ed ecco che, per evitare il ripetersi delle pericolose conseguenze enunciate dal Machiavelli in merito alle armi mercenarie, è accaduta la peggiore delle previsioni: un incidente aereo mortale per Eugenio, per Utkin e per altri pezzi grossi della Wagner. A questo punto in molti si domandano se siasi trattato di un regolamento di conti e cioè se sia stato lavato col sangue il tentato delitto di «lesa maestà» o lo «sgarro» che dir si voglia dell’ex cuoco pietroburghese ribelle nei confronti dello Zar e delle alte gerarchie militari di Mosca, oppure no.  Boh! ognuno può trarre le conclusioni che vuole; il tempo di certo ce lo dirà!

Brokeraggio militare

Ordunque disquisendo sulle forze mercenarie, espressione di un partito politico al potere, una cosa è certa: Prigozhin e Wagner hanno rappresentato il più significativo tra i tanti apparati paramilitari patrocinati dalla Russia, quali ad esempio Patriot, E.N.O.T. Corp, Convoy, Rusich, Lupi dello Zar, Redut, Bars, e principalmente il braccio armato del Cremlino in Africa, anche se Mosca lo nega. Tant’è! Per quanto ci riguarda, in termini di pragmatismo politico internazionale, noi abbiamo sempre considerato, sotto certi aspetti, Prigozhin come un broker della guerra con capacità di assicurare e rassicurare, manu militari, il funzionamento di certe attività (minerarie, petrolifere, migratorie, di guerriglia per procura, di addestramento militare e quant’altro) che un governo legittimo o un gruppo economico non può o non vuole fare in proprio, per non esporsi apertamente. Aggiungeremmo che il vulcanico Eugenio, da un tempo a questa parte, veniva esaltato o demonizzato dalla stampa a seconda delle circostanze e dell’opportunità di far notizia e audience, ma la sostanza non cambia: allo stato delle cose, ribadiamo il concetto, egli altro non era che il poderoso Chief Executive Officer (amministratore delegato) di un’impresa (Wagner) che offriva servizi di natura paramilitare, a titolo oneroso a favore della Madre Russia. Solo che… per essere in Russia, ha osato troppo!

«Soltanto chi non osa non sbaglia» affermava Henry Ford; Prigozhin ha osato, ha sbagliato e ha ricevuto, secondo quanto scrive Gray Zone, un biglietto di solo andata per l’inferno!

Ciò stante, ci piace concludere questa breve disamina sul tanto discusso signore della guerra basandoci su una verità incontrovertibile: la sua smisurata ambizione. Di conseguenza, possiamo tranquillamente affermare che il potere di Prigozhin, a prescindere da ciò che i media ci raccontano, era indiscutibilmente in ascesa e probabilmente sarebbe arrivato al punto in cui gli avrebbe fatto credere che, come diceva lo storico Sallustio, l’ambizione, tra i vizi umani, è quella che maggiormente assomiglia a una virtù.

E chissà che questa credenza non lo potesse indurre a sentirsi Dio! E allora? Beh… ecco… che dire. Se avesse avuto il tempo di arrivare a tanto, avremmo assistito a una seconda marcia dello Chef su Mosca e questa volta fino a Mosca, sempre che nel frattempo… non gli fosse capitato male, come in realtà è avvenuto.

Alcuni politologi sostengono che il trinomio «Alexei Navalny, Alexander Litvinenko e Viktor Yushchenko» avrebbe dovuto mettere in guardia il pur esperto Eugenio, anche se noi non dubitiamo che egli si tutelasse da ogni pericolo, ma… non abbastanza, evidentemente!

Sic transit gloria mundi

Il 23 agosto Yevgeny Prigozhin e il suo braccio destro Dmitry Utkin muoiono in un misterioso ‘incidente’ aereo. Muore Eugenio, muore di conseguenza per ‘acefalia’ la sua creatura, la Wagner! Grey Zone, canale vicino alla compagnia di mercenari, mestamente scrive: «[…] Evgenij Viktorovich Prigozhin è morto a causa delle azioni dei traditori della Russia. Ma anche all’inferno sarà il migliore! Gloria alla Russia!»

Essere il migliore all’inferno? Boh! dubitiamo che detto primato possa costituire status symbol su questa terra; una ben magra consolazione, in ogni caso.




RYANAIR TORNI SUI SUOI PASSI

L’intervento  di Catone per la cancellazione del volo per Torino

Pescara, 1° settembre 2023. “La decisione presa da Ryanair della cancellazione del collegamento da e per Torino e della riduzione della frequenza settimanale di altre destinazioni quali Londra o Bergamo, rientra in un ampio piano di ridimensionamento che il vettore sta operando in diversi aeroporti italiani” così il presidente della Saga Vittorio Catone  interviene in merito alla notizia relativa alla cancellazione, dal 5 novembre prossimo, del volo da e per la città piemontese.

E prosegue: “In occasione della conferenza stampa di lancio della stagione estiva 2023, che si è svolta nel nostro scalo lo scorso 29 marzo, la compagnia aveva annunciato i voli operati durante la summer che si concluderà a fine ottobre, e al tempo stesso aveva anticipato la conferma di alcune destinazioni anche per la winter. Tra queste c’era anche Torino. Oggi apprendiamo questa nuova decisione che certamente ha ragioni aziendali su cui non possiamo intervenire, ma il nostro auspicio è che i vertici della compagnia irlandese a cui abbiamo scritto formalmente proprio in queste ore, torneranno sui loro passi, confermando il programma dei voli così come era stato condiviso con la Saga e comunicato. La summer in corso sta portando dati record all’aeroporto d’Abruzzo a testimonianza di un traffico florido di passeggeri che scelgono di volare sul nostro scalo utilizzando proprio i voli Ryanair”.




CANCELLATO IL VOLO PESCARA-TORINO dopo quello per Linate

Mastrangelo (Pd) E Gileno (Gd): La gestione amatoriale dell’aeroporto di Pescara miete un’altra vittima

Pescara, 1° settembre 2023. “Dopo la cancellazione del volo di ITA Airways Pescara-Linate, che abbiamo denunciato per primi un mese e mezzo fa, ieri una nuova grave cancellazione di un volo molto utilizzato sia dagli abruzzesi fuori sede, sia da turisti, lavoratori e professionisti: il volo Ryanair che collega Pescara e Torino” così Claudio Mastrangelo, pescarese della direzione nazionale del Partito Democratico e Saverio Gileno, segretario regionale dei Giovani Democratici d’Abruzzo, che continuano:”Senza questo volo non ci sarà più la possibilità di viaggiare fra Pescara a Torino in maniera diretta e impiegando meno di sei ore, senza contare il fatto che i costi di andata e ritorno sulla tratta ferroviaria (con cambio obbligato a Bologna) non scendono mai sotto i 100€, mentre con il volo Ryanair si spendevano fra i 10 e i 40€.

É l’ennesima debacle di una governance amatoriale dell’Aeroporto Internazionale d’Abruzzo, da mesi senza direttore generale, che penalizza la qualità della vita delle nostre cittadine e dei nostri cittadini fuori sede oltre che piazzare un’ulteriore zavorra sugli interessi turistici ed economici del territorio. Per il volo Pescara-Linate avevamo chiesto un tempestivo interessamento di SAGA e Regione Abruzzo per far valere le ragioni abruzzesi nei confronti della compagnia aerea, interessamento che puntualmente non è arrivato e non arriverà nemmeno nei confronti di Ryanair, ma capiamo che il presidente Catone sia troppo impegnato ormai da mesi nel suo braccio di ferro con Marsilio per farsi nominare anche direttore generale, dal momento che il carovita colpisce tutti” chiosano ironicamente.

Mastrangelo e Gileno infine concludono: ”La destra pensa di creare così una Pescara e un Abruzzo attrattivi e dove le giovani generazioni possano restare o tornare a immaginare un progetto di vita? Il presidente di SAGA Catone e il vicepresidente D’Alonzo si dimettano e permettano al nostro Aeroporto, un potenziale gioiello per l’economia pescarese e abruzzese, di essere amministrato da manager in grado e non da amatori scelti con lo spoils system dai partiti del centrodestra”.




LA PATATA DEL FUCINO IGP SCENDE IN CAMPO

Con la società Avezzano rugby per il campionato nazionale di Serie A

Celano, 1° settembre 2023. Quale migliore forma di promuovere un prodotto come la Patata del Fucino IGP di quella data da una squadra che porta alto il nome fortemente legato al territorio e pronta addirittura a competere nel Campionato Nazionale di Serie “A” di rugby?

Si tratta della partnership nata tra il Consorzio di Tutela IGP Patata del Fucino e la Società Avezzano Rugby. Entrambe con un’identità che fonda le proprie radici nei valori che le contraddistinguono e nella vocazione di conferire alla località di appartenenza il prestigio di essere espressione di qualità.

Il Consorzio nella sua attività di tutelare, promuovere, valorizzare e curare gli interessi generali della IGP “Patata del Fucino” è interessato ad espandere la conoscenza del proprio brand e per questo guarda e seleziona con attenzione tutte le operazioni che possono favorire la propria crescita ma anche quella del territorio che rappresenta.

L’obiettivo è presto colto e condiviso con la Società Avezzano Rugby, affiliata alla Federazione Italiana RUGBY, che svolge e promuove attività sportiva dilettantistica nonché l’esercizio dell’attività sportiva rugbistica nelle varie categoriecon lo scopo di diffondere la cultura rugbistica e svolgere nello stesso tempo una funzione di carattere educativo, formativo e ricreativo.

A dare visibilità al Consorzio saranno i giocatori stessi che porteranno sulle loro divise di gara del Primo XV e di tutte le categorie del minirugby (under 6/8/10/12), l’inconfondibile logo  “Patata del Fucino IGP” come “Proud Sponsor”.

Lo straordinario connubbio tra sport e prodotto locale attraverso la partnership tra il Consorzio di Tutela IGP e la Società Avezzano Rugby è stato presentato nella conferenza stampa di sabato scorso, 26 Agosto,  che si è svolta in un sito speciale di Aielli presso la “Casa Verde” alla presenza di giornalisti del settore.

 Sono intervenuti il Direttore Mario Nucci, il Presidente della ISWEB Avezzano Rugby Sig. Alessandro Seritti ed il head coach Vincenzo Troiani e gli atleti. Sono stati presentati i nuovi atleti che in questa stagione sportiva indosseranno i colori gialloneri, 4 atleti argentini ed un atleta ex Verona proveniente dal Frascati:Manuel Nicita, Dago Pais, Julian Potocar, Angelo Carones e Felix Cuesta nonchè il ritorno dell’atleta Dari Basha.

La promozione territoriale oggi viene sempre più intesa come abilità nel trasmettere le eccellenze che vi regnano e che concorrono a conferire elementi di unicità.

Il club abruzzese, lo scorso anno tra i protagonisti del campionato di serie A, porterà sui campi italiani il marchio del Consorzio, rinnovando la propria mission di contribuire alla promozione e riscoperta del territorio fucense.

“Siamo davvero orgogliosi di aver raggiunto questo accordo – spiega il presidente dell’Isweb Avezzano Rugby, Alessandro Seritti – lo sport rappresenta un eccezionale volano di promozione territoriale e il rugby, in particolare, esprime da sempre un forte senso di appartenenza. La patata del Fucino è conosciuta in tutta Europa, al pari di altri prodotti alimentari che simboleggiano una regione o un territorio come, ad esempio, la cipolla di Tropea o l’aceto balsamico di Modena. È un onore portare in giro per l’Italia questo marchio, abbiamo studiato una serie di iniziative che contribuiranno a dargli lustro”.

“Scendere in campo con l’Isweb Avezzano Rugby è esaltante. Il club ha creduto molto in questo progetto e il loro entusiasmo ci ha contagiato, sono certo che insieme raccoglieremo grandi soddisfazioni e consensi. L’obiettivo del nostro Consorzio è di rafforzare il valore del nostro marchio, già conosciuto in Italia e all’estero, e farlo attraverso una realtà sportiva del territorio, stimata e virtuosa come questa, è ciò che si dice essere “un valore aggiunto” – commenta il Direttore del Consorzio, Mario Nucci.




FRANCESCO BORGONOVO AL FESTIVAL DANNUNZIANZO

Pescara, 1° settembre 2023. Tra i tanti ospiti previsti nel corso della quinta edizione del Festival Dannunziano a  Pescara, ci sarà anche il vicedirettore de La Verità,  il giornalista Francesco Borgonovo, con il suo “Fascismo infinito. L’ossessione per il pericolo nero che ci impedisce di vedere il nuovo regime” ( ed. Lindau) e che verrà presentato martedì 5 settembre alle ore 20.00 presso l’Aurum di Pescara, piazzale Michelucci.

Saranno il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri ed il Direttore dell’agenzia CP Eventi, Carola Profeta che ha promosso l’appuntamento,  a dialogare con il giornalista ospite.

Al centro di “Fascismo infinito” il fascismo non esiste. Eppure, sembra non finire mai.

È l’ombra scura che si manifesta alla vigilia di ogni scadenza elettorale, è il tema prediletto della polemica giornalistica, da anni infesta le trasmissioni televisive e le pagine dei giornali. Secondo Borgonovo dal fascismo occorre prendere le distanze, ma allo stesso tempo bisogna parlarne, discuterne e indagarne i più minuti dettagli, fino allo sfinimento. Il fascismo non esiste, ma non finisce di perseguitare, come una vecchia amante respinta che tempesta di telefonate e si apposta sotto casa nella notte. Di ogni politico si esamina il riflesso sulle vetrine, per rintracciarvi il profilo del Duce.

Di ogni dichiarazione si misura il tasso di compatibilità con i temi del Ventennio. Selve di braccia tese affollano l’immaginario di decine, centinaia, forse migliaia di intellettuali, opinionisti e attivisti. Il fascismo non esiste, ma “lo sentiamo morderci i talloni. È un feticismo che a sinistra si coltiva con perversione, e che a destra si tenta maldestramente di evitare, inevitabilmente senza successo. Soprattutto, il fascismo è un’arma”. Ormai un po’ arrugginita e nemmeno molto efficace, ma in mancanza di meglio torna sempre utile, a prescindere dalla stagione, dal contesto, dall’urgenza della realtà.

La prefazione del libro di Borgonovo è di Pietrangelo Buttafuoco.




SERVIZIO EDUCATIVO DEL POLO MUSEALE e della Biblioteca Bindi

Pronto a ripartire il  per il nuovo anno scolastico. Insegnanti invitati per martedì 5 settembre alle 16, in sala Buozzi

Giulianova, 1° settembre 2023. Forte dei numeri dell’anno scorso, quando oltre 4.000 studenti hanno visitato in forma attiva i luoghi della cultura di Giulianova, con il nuovo anno scolastico alle porte, torna il servizio educativo del Polo Museale Civico e della Biblioteca comunale “Vincenzo Bindi” di Giulianova: laboratori, esperienze e visite rivolte ad alunni e studenti delle scuole di ogni ordine e grado.

La presentazione delle proposte avverrà martedì 5 settembre alle ore 16.00 nella sala conferenze Bruno Buozzi in piazza Buozzi. Il corpo docente è dunque invitato ad intervenire per incontrare la direzione e gli educatori che presenteranno nel corso del pomeriggio le attività ideate per conoscere e approfondire il patrimonio bibliografico, archeologico, artistico e culturale del territorio.

Attraverso le collezioni esposte nei musei civici giuliesi ed esplorando il centro storico e il paesaggio cittadino, si potranno compiere esperienze nel campo della storia, dell’archeologia, della scultura, della pittura e della musica: dalla simulazione di scavo, alla tecnica del mosaico, alla modellazione dell’argilla e del gesso sulle orme di Raffaello Pagliaccetti, all’ascolto scoprendo Gaetano Braga e il suo tempo, all’acquerello e all’osservazione della natura per scoprire la Pinacoteca civica e i suoi Paesaggi.

La Biblioteca Bindi, strettamente connessa alla collezione artistica e alla storia abruzzese, continuerà ad agire per la promozione della lettura fin da piccoli e si accosterà al mondo Steam, con un’offerta di laboratori innovativi come l’ingegneria della carta e di costruzione di libri e i nuovi corsi di fotografia, teatro e cinema.

“Siamo orgogliosi – commenta il Vicesindaco e assessore alla Pubblica Istruzione Lidia Albani – di questa apertura, ormai consolidata, del Polo Museale Civico e della Biblioteca “Bindi” al mondo della scuola. La costante vicinanza tra il nostro patrimonio artistico e culturale e i programmi didattici è la chiave di una collaborazione preziosa, ricca di risultati, anche a lungo termine”.

Per ricevere informazioni e materiale illustrativo sull’offerta, per appuntamenti e per prendere contatto con i referenti del servizio educativo del Polo Museale Civico è possibile chiamare il numero 085 8021290/308 dal lunedì al mercoledì, mandare una mail a museicivici@comune.giulianova.te.it o visitare il sito web www.pinacotecabindi.it/educazione da cui è possibile scaricare il catalogo digitale. 




BANDI UE, NAZIONALI E DELLA REGIONE ABRUZZO

Tutte le informazioni sulla newsletter di agosto dell’on. Gemma

Bruxelles, 1° settembre 2023. Anche ad agosto sono numerosi i bandi e i finanziamenti europei, nazionali e regionali pubblicati dalla newsletter mensile dell’eurodeputata Chiara Gemma.

I cittadini, le imprese e gli enti locali dell’Abruzzo e del Sud interessati a conoscere le modalità e i dettagli possono visitare il sito web:

https://www.chiaragemma.it/wp-content/uploads/2023/07/08-Newsletter-AGOSTO-2023-GEMMA.pdf?fbclid=IwAR0AL037JdImry_HdgU_o_d6a5q1jBvs3mCGeFFaJ9XwOb40jkxDMStbXaQ

I bandi europei più importanti pubblicati questo mese riguardano l’innovazione e il sostegno a progetti innovativi nel settore delle tecnologie pulite; le azioni per rendere le città più ecologiche e sviluppare il turismo sostenibile; il programma di finanziamento volto a portare la tecnologia digitale alle imprese, ai cittadini e alle pubbliche amministrazioni; il programma Life per l’ambiente e la transizione all’energia pulita; il programma per il mercato unico e la prevenzione dello spreco alimentare.

I bandi nazionali più rilevanti riguardano 10 progetti di investimento, per un importo complessivo di 18,161 miliardi di fondi europei che entreranno direttamente nel sistema produttivo italiano con lo scopo di renderlo più competitivo, efficiente e inclusivo, stimolando la ricerca, l’innovazione, gli investimenti, la nascita di nuove imprese e il consolidamento di imprese già attive.

Poi segnaliamo, un bando per dare fondi ai comuni con meno di 5mila abitanti a vocazione turistica e un bando per finanziamenti a fondo perduto per investimenti ad alta sostenibilità nel settore autotrasporto per l’acquisto di veicoli ad alimentazione alternativa, ecologici di ultima generazione, in particolare ibridi, elettrici e a carburanti di ultima generazione.

Infine, ci sono due misure molto significative rivolte ai giovani: una è riferita alle agevolazioni per l’insediamento di giovani in agricoltura. L’incentivo è finalizzato a favorire lo sviluppo e il consolidamento di superfici condotte nell’ambito di una attività imprenditoriale agricola o l’avvio di una nuova impresa agricola.

L’altra misura, sempre per i giovani, è riservata agli studenti universitari e presenta un bando per 18.770 borse di dottorato per il prossimo anno accademico 2023-2024.

Oltre a tutto questo ci sono numerose altre agevolazioni e una serie di bandi emanati dalla Regione Abruzzo e dalle altre Regioni del Sud.

Tutti i dettagli e i link ufficiali delle misure, oltre a tante altre informazioni, possono essere scaricati dalla newsletter di agosto dell’europarlamentare Chiara Gemma sul sito:

https://www.chiaragemma.it/wp-content/uploads/2023/07/08-Newsletter-AGOSTO-2023-GEMMA.pdf?fbclid=IwAR0AL037JdImry_HdgU_o_d6a5q1jBvs3mCGeFFaJ9XwOb40jkxDMStbXaQ

Chiara Gemma

Eurodeputata Circoscrizione Sud E Abruzzo

Gruppo ECR-Fratelli d’Italia




SETTEMBRE È ARRIVATO

L’Adsu paghi le borse di studio e pubblichi il bando per la residenza senza ulteriori indugi!

L’Aquila, 1° settembre 2023. È giunto ormai settembre e siamo ancora una volta appesi alle promesse dell’ADSU. Da mesi le studentesse e gli studenti vengono rassicurati sulla liquidazione delle borse di studio e sulla creazione di una cittadella universitaria, eppure, con il nuovo anno accademico ormai sopraggiunto, in molti aspettano ancora la seconda rata della borsa dell’anno concluso e, fra questi, diversi addirittura ancora la prima. Inoltre, chiusa la residenza Campomizzi, tutto tace sul fronte residenzialità universitaria.

Nel bando delle borse di studio, infatti, non si fa riferimento al numero dei posti letto annunciati: nessun bando è stato pubblicato per assegnare i posti letto, almeno cento stando a quanto detto, messi a disposizione nell’unica palazzina ATER che l’ADSU ha deciso di utilizzare, a fronte delle due palazzine inizialmente previste. Le incertezze sul tema aumentano se guardiamo anche all’effettiva vivibilità di un luogo come Cansatessa, visto che non si sa nulla in merito all’implementazione del servizio di trasporto pubblico intorno alla palazzina dell’ATER e dato che quella che viene narrata come “cittadella universitaria” in realtà non avrà al momento alcun servizio aggiuntivo (aule studio o aula ristoro) ma sarà solo un dormitorio in una palazzina. Siamo a settembre e gli studenti e le studentesse dell’Ateneo aquilano che non possono permettersi una stanza privata in affitto non hanno certezze sul loro futuro e sul proseguimento dei propri studi.

Eppure, le amministrazioni regionale, cittadina e universitaria continuano a rimanere in silenzio, continuano a ignorare che la città ha visto chiudere una struttura capace di 360 posti letto pubblici, per averne 100 senza sapere neanche quando saranno realmente disponibili, a dispetto dei trionfalistici annunci fatti nei mesi passati. Il diritto allo studio garantito dalla nostra Costituzione viene quotidianamente calpestato e ignorato da chi ha il potere decisionale in Abruzzo. All’ADSU chiediamo di provvedere al pagamento delle borse di studio ancora incredibilmente inevase a settembre e che venga pubblicato al più presto un bando per accedere al servizio della residenzialità in tempi celeri, tale da garantire l’accesso allo stesso in base all’ISEE delle studentesse e degli studenti.

Chloe Marrone

Martina Coccia

Giacomo Piccolo




TRACIMAZIONE DI LIQUAMI dallo scolmatore rivierasco

Questione ambientale a Montesilvano

Montesilvano, 31 agosto 2023. Ci arriva segnalazione e documentazione fotografica, che questa mattina 31 Agosto, sulla riviera di Montesilvano, all’altezza di via Finlandia, Zona Alberghi-PP1 di Montesilvano, circa alle ore 6:30 era in fuoriuscita dal collettore fognario rivierasco che corre sotto il lungomare Aldo Moro, una tracimazione fognaria, con liquami neri, oleosi e nauseabondi, che si riversavano dal canale scolmatore del collettore fognario direttamente in mare, nell’area della spiaggia libera.

La fuoruscita di liquami maleodoranti, probabilmente effetto delle raffiche di vento e pioggia portati dal maltempo dei giorni precedenti, va ad interessare, oltre ad affollate spiagge nei pressi della zona alberghiera e del PP1, anche la rinomata spiaggia senza barriere per diversamente abili, pochi metri più a Sud della fuoriuscita a mare dei liquami. Da una parte si chiede al Sindaco di Montesilvano, con diffida ad operare per la difesa della salute pubblica, di provvedere con urgenza alle idonee misure di salvaguardia e informazione della popolazione del rischio igienico sanitario connesso alla balneazione, con idonei cartelli informativi e precauzionali, e, se del caso, con il divieto di balneazione per il tratto interessato. Dall’altro si invia direttamente all’Arta Abruzzo, agenzia regionale per la tutela ambientale, richiesta di predisporre gli opportuni prelievi ed analisi di campioni marini nel tratto interessato, per riscontrare i livelli di inquinamento dell’acqua e la balneabilità di quel tratto di spiaggia.

È il caso di ricordare che la questione idraulica a Montesilvano è ancora un grave problema strutturale irrisolto. Sia quella dello smaltimento e depurazione delle acque nere, che periodicamente riversano in mare il troppo pieno dei tre scolmatori sulla riviera, di Fosso Mazzocco, via Petrarca e via Finlandia, con grave ipoteca del nome e dell’attrazione turistica della città, sia è ancora insufficiente lo smaltimento delle acque bianche in tutta la zona a mare, con allagamenti e ristagni d’acqua ad ogni piovasco autunnale. Ricordiamo tutti le contestazioni di via Liguria, della zona di Villa Verrocchio e degli abitati a ridosso della pineta. Problema oltremodo aggravato dai rialzi della strada lungomare all’altezza del Jova Beach, e quelli proposti fino all’ex colonia Stella Maris.

La questione ambientale, di tutela della qualità delle acque dell’aria e del suolo, ma anche i programmi di forestazione urbana, creazione di corridoi ecologici, connessione della pineta litoranea, dei boschetti collinari e lungofiume e dell’auspicata creazione del cosiddetto parco metropolitano Nord, Foce del Saline Piomba, in coordinamento con Città Sant’Angelo e Silvi, è una questione strategica, insieme al tema della mobilità sostenibile e del trasporto pubblico sulla Strada Parco, alla questione urbanistica, e dell’integrazione metropolitana di Nuova Pescara, di cui l’attuale Amministrazione di Centro Destra poco si occupa, mentre è da queste scelte ed impegni che dipende il futuro urbano ed economico e di qualità della nostra città.

Non certo solo dagli spettacoli della stagione estiva ad uso locale, a cui gli Amministratori tengono tanto a partecipare e riportare il finto successo fotografico. Come Partito Democratico di Montesilvano e come Gruppo Consigliare ci auspichiamo che si apra immediatamente un vero tavolo politico sulle questioni ambientali della Città di Montesilvano che da troppo tempo attendono risposte, o abbozzate con soluzioni buttate troppe volte a macchia di leopardo senza una corretta costruzione di idea di città.

Come Partito Democratico, ci aspettiamo finalmente, che l’Amministrazione del Sindaco De Martinis di Centro Destra ascolti i numerosi professionisti del settore presenti sul territorio e non vada solo alla ricerca dei cosiddetti “Yes Man”, ma che lasci anche lo spazio alle verità oggettive degli stakeholders del nostro territorio cittadino e frontaliero. Il Partito Democratico e il Gruppo Consigliare hanno le idee chiare su questa città e delle sue necessità, cosa diversa dall’Amministrazione capitanata dal Sindaco Ottavio De Martinis, la quale anche quest’anno ha lasciato il posto a finte operazioni di risanamento sui servizi primari della nostra città, per rincorrere solo il tabellone dei concerti estivi e le foto sul palco insieme alla sua Giunta e Consiglieri Comunali. Il Segretario Cittadino PD Scorrano Daniele Il Gruppo Consigliare PD di Montesilvano.

Il Segretario Cittadino PD Scorrano Daniele
Il Gruppo Consigliare PD di Montesilvano




EMERGENZA FOGNARIA

Bocchino: intervenire subito su vetustà e inadeguatezza di fogne e depuratore delle marine. Presentata risoluzione in commissione agricoltura del consiglio regionale

Vasto, 31 agosto 2023. Approda in Regione la emergenza legata all’inadeguato sistema fognario e di depurazione delle Marine di Vasto e San Salvo, ingestibile soprattutto nella stagione estiva, grazie a una risoluzione depositata in Commissione Agricoltura, sviluppo economico ed attività produttive della Regione Abruzzo dal consigliere regionale della Lega Sabrina Bocchino. Per Bocchino non sono più rinviabili un intervento poderoso con tempi certi e un congruo reperimento di fondi.

Nel documento, l’esponente del Carroccio chiede al Consiglio regionale di impegnare la Giunta di Palazzo Silone ad investire la Sasi (Società abruzzese per il servizio idrico integrato) affinché, attraverso la valutazione preliminare della attuale situazione di efficienza, di portata e di dotazione tecnologica, sia della condotta fognaria di Vasto San Salvo che del depuratore, quest’ultimo in dotazione gestionale all’ARAP (Azienda regionale per le Attività produttive) Servizi, rediga, in collaborazione con la stessa ARAP Servizi, una relazione con relativo studio di progettazione e piano finanziario degli oneri necessari, finalizzato al potenziamento dell’impianto di depurazione situato nel territorio di Montenero di Bisaccia.

A tal fine, Bocchino pone la istanza di impegnare la Giunta a reperire i necessari fondi di finanziamento conseguenti, per l’intervento da attuare, affidando alla SASI la conseguente dotazione finanziaria, oltre che il mandato di esperire le modalità per la realizzazione dell’opera di che trattasi.

Un intervento necessario – spiega ancora Bocchino – perché la rete fognaria di Vasto Marina e San Salvo Marina è vecchia di quasi 45 anni e non è ‘più sufficiente a smaltire il quantitativo di rifiuti liquidi che vi vengono immessi, tenendo conto anche dell’incremento esponenziale della popolazione turistica durante la stagione estiva, oltre che l’apporto di acque bianche che vi vengono immesse in occasione degli eventi metereologici, oggi drammaticamente evidenti e attuali.

La suddetta rete fognaria – sottolinea il consigliere regionale della Lega nella sua risoluzione – conferisce i suoi contenuti nella struttura di depurazione che insiste nella zona di Montenero di Bisaccia (CB) che raccoglie anche i prodotti da depurare della zona industriale di San Salvo, realizzata anche essa all’epoca suddetta, e che nella stessa vengono conferiti quotidianamente prodotti liquidi da smaltire per diverse decine di autobotti, provenienti da diverse regioni.

Proprio per le ragioni su esposte, Bocchino evidenzia come ‘sia la condotta fognaria che il depuratore, abbiano bisogno di un poderoso intervento di manutenzione e di potenziamento, al fine di prevenire eventi sia dovuti alla insufficienza strutturale che alla vetustà degli stessi, oltre che agli eventi avversi, che metterebbero in grave difficoltà la salubrità di quel territorio e delle acque marine del litorale di Vasto e San Salvo, detentore della bandiera blu da diversi decenni, anche grazie alla presenza delle infrastrutture di che trattasi.

Di qui l’iniziativa di presentare una risoluzione in Commissione – chiosa Bocchino – per avviare un percorso che, secondo nostra consuetudine, possa dare risposte concrete ad una esigenza improcrastinabile.




ARTEIKON mostra di icone dell’artista Emanuela Pancella

Opere che celebrano l’incontro tra Oriente ed Occidente

Lanciano 31 agosto 2023. Una mostra d’arte unica nel suo genere. Si chiama “ArteIkon” e si terrà dal primo al 16 settembre prossimi nel complesso monumentale di San Francesco a Lanciano (Ch), in particolare nella chiesa di San Legonziano. Sarà l’occasione per immergersi nelle profondità dell’iconografia religiosa e in particolare nell’opera di Emanuela Pancella, artista di Lanciano (Ch). Pittrice e iconografa, Pancella, dopo aver frequentato l’Istituto d’arte a Lanciano, si è laureata all’Accademia delle Belle Arti di Macerata. 

Il suo percorso professionale l’ha portata, nel tempo, a dipingere seguendo varie tecniche, pur restando legata a quelle antiche. Decisivo l’incontro con un importante maestro iconografo russo. Lui l’ha avvicinata all’antica iconografia dei maestri russi Oalekh, Mistiora, Kholuj, spiegandole tecniche, rivelandole segreti sconosciuti agli iconografi attuali e ricalcando i saperi dei “bogomas” (pittore del volto divino). Sono seguiti master di specializzazione con il maestro iconografo Daniel Neculae e il maestro doratore Marian Petrovici.

I suoi lavori svelano uno stile che unisce l’arte iconografica bizantina alla tradizione italiana, privilegiando il tardo Quattrocento, attraverso l’utilizzo della tempera all’uovo e delle dorature a guazzo. “La sua pittura iconografica – scrivono di lei alcuni maestri russi – è eccellente, rispettosa dei nostri antichi modelli, destinata ad un alto grado di perfezione”.

Nell’esposizione Pancella riesce ad unificare sapientemente le tradizioni artistiche dell’ortodossia d’Oriente e latina d’Occidente.

Attraverso le sue opere si può comprendere come le due culture abbiano dialogato e si siano intrecciate tramite l’arte. L’ortodossia d’Oriente e la tradizione latina d’Occidente si ritrovano in un abbraccio artistico che racconta la storia della fede e dell’espressione spirituale.

Un momento per apprezzare il potere dell’arte nell’unire mondi diversi e per celebrare la bellezza dell’iconografia sacra.

Gli orari per i visitatori sono 10-12.30 e 15-18.30. Il vernissage è previsto per il primo settembre alle 17 nei locali di San Legonziano.




PERDONANZA CELESTINIANA numeri di successo per l’edizione 729

L’Aquila 31 agosto 2023. “Non era scontato che questa edizione della Perdonanza, dopo la presenza del Papa nella scorsa, raccogliesse tanto entusiasmo e partecipazione. Nonostante le difficoltà, anche legate al meteo, abbiamo coralmente festeggiato, insieme a tutti gli aquilani, il termine dell’Anno della Misericordia e guardiamo con speranza al Giubileo del 2025, certi di aver ottenuto un’attenzione alta, quella che Celestino V e il suo messaggio meritano”. Queste le parole del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, il giorno dopo la chiusura delle celebrazioni della Perdonanza Celestiniana numero 729. Un’edizione di successo che come sempre ha coniugato la valenza spirituale dell’evento – legata alla solennità del messaggio di pace e riconciliazione di Papa Celestino V – a un programma culturale ricco di appuntamenti, concerti, spettacoli e riflessioni storiche, sotto la sapiente direzione artistica del maestro Leonardo De Amicis, che ha messo a disposizione della città un programma di altissimo livello e di performance straordinarie: dai Negramaro a Gianni Morandi, passando per Mahmood, Mr. Rain, Coma_Cose, Alfa, Paola Turci, Albano Carrisi, Eleonora Abbagnato, Teo Teocoli.

Circa 300 le persone che hanno lavorato sul campo nei giorni “più caldi” della manifestazione – 23, 26, 28, 29 e 30 agosto. Solo nell’area di Collemaggio, erano 60 i volontari, 25 gli operai del Comune, 40 quelli del COC (Centro Operativo Comunale), 11 gli agenti della Polizia municipale (che negli altri giorni ha impiegato dalle 7 alle 10 unità al giorno per la gestione del traffico), affiancati dal personale sanitario e della sicurezza, con il supporto di sei ambulanze e tre mezzi antincendio boschivo per garantire la riuscita dell’iniziativa nella massima sicurezza.

“Sottolineo gli sforzi e l’impegno del Comune, sia dal punto di vista tecnico e amministrativo, sia dal punto di vista degli allestimenti necessari per lo svolgimento degli spettacoli, anche per renderli più fruibili e partecipati possibile”, ha aggiunto Biondi, che ha ricordato  “l’esperienza della Perdonanza Lis, che per la prima volta è stata lanciata quest’anno, grazie all’apporto degli uffici del Disability manager del Comune che si sono coordinati con le associazioni rappresentative delle persone con disabilità. Grazie a questo progetto abbiamo reso la Perdonanza Celestiniana accessibile alle persone sorde, a livello locale e nazionale, favorendo al contempo la crescita di un turismo inclusivo”.

Il successo della 729esima Perdonanza Celestiniana è stato anche di partecipazione nei numeri: sold-out di tutti gli eventi, con oltre quindicimila tagliandi venduti per gli spettacoli al Teatro del Perdono e alla Scalinata di San Bernardino, cui si aggiungono le oltre cinquemila presenze (solo sul prato, nei posti a sedere) nella serata inaugurale del 23 agosto a ingresso libero e le ventimila che hanno invaso il centro storico della città per la rassegna “L’Aquila Suona” che si è tenuta domenica 27; l’allestimento dei maxi-schermi alla Scalinata di San Bernardino e a Paganica per seguire i concerti principali che si sono tenuti alla Basilica di Collemaggio; 640 i parcheggi del terminal di Collemaggio che sono andati presto esauriti nei giorni clou della settimana dal 23 al 30 agosto, durante i quali è stato esteso anche l’orario della navetta gratuita dal terminal per raggiungere il centro storico sino all’una di notte.

Inoltre, sono stati più di 12 milioni gli utenti unici raggiunti sui canali social della Perdonanza (Facebook, Instagram e Twitter) durante il mese agosto e oltre 100 mila le interazioni, mentre il sito internet ufficiale ha fatto registrare oltre 240mila visualizzazioni di pagine con accessi da oltre 70 città italiane e 10 nazioni diverse.

“Il grazie più grande, infine, è per tutte le aquilane e gli aquilani che dimostrano ogni anno di più il loro forte attaccamento alla Perdonanza Celestiniana. Credo che in questa 729esima edizione la visione strategica che ha caratterizzato il nostro modo di lavorare – dal riconoscimento Unesco, alla visita del Santo Padre, passando per la capacità di valorizzare tali eventi con programmi artistici e culturali unici – sia stata pienamente attuata. Il premio del Perdono al 9° Reggimento Alpini dell’Aquila, la scelta dei custodi nel segno della cultura anche in vista della candidatura a Capitale italiana per il 2026, il teatro di Collemaggio, il coinvolgimento delle nostre associazioni, il rientro della Bolla a Palazzo Margherita a 14 anni dal sisma, sono elementi che segnano non solo la Festa, ma il cammino di una comunità in piena rinascita”, ha affermato Biondi.

Il primo cittadino aquilano ha, infine, ringraziato “il Comitato Perdonanza, il settore Aq Progetti Speciali e tutte le donne e gli uomini delle strutture comunali, dirigenti, funzionari, operai, le organizzazioni di volontariato che hanno collaborato con il COC, le partecipate comunali Sed, Afm, Asm, Ctgs, Usra che hanno messo a disposizione personale per l’organizzazione della Perdonanza e quanti, con enorme spirito di collaborazione e abnegazione, hanno contribuito con competenze e conoscenze alla riuscita della più antica e sentita tradizione della nostra comunità”.




LA LUNA BLU

Essere svegliati il 31 agosto e accarezzati da un disco, la luna più grande dell’anno, che ti dà il buongiorno, con la sua luce molto intensa, di un colore giallo abbagliante, è emozionante!

È il secondo plenilunio nello stesso mese, agosto 2023, un evento raro che si ripeterà nuovamente nel 2037.

Nel vederla tramontare ad ovest, man mano che si abbassa, per nascondersi dietro la montagna, resti rapito da questa immagine silenziosa, pittoresca, naturale.

La luna si trova in questa fase, al perigeo, cioè alla minima distanza dalla Terra, risultando di dimensioni apparenti più grandi rispetto al solito, e… blu, quando c’è la seconda luna piena nello stesso mese.

Questo evento si verifica unicamente, nei giorni 30 o 31 del mese.

Avere la fortuna che nella stessa abitazione c’è anche una esposizione ad est, mentre la luna tramonta, ecco che vedi il sorgere del sole.

Il disco rosso fuoco, si sveglia e si alza lentamente dal profondo del mare adriatico.

Sono le ore 6:27.

Luciano Pellegrini




SAN PIO DA PIETRELCINA. Maestro di vita cristiana

di Don Marcello Stanzione e Francesco Guarino. Recensione Annamaria Maraffa

IlNuovoArengario.it, 31 agosto 2023. San Pio da Pietrelcina, maestro di vita cristiana: in questo libro (edito da Segno) Padre Pio ci si rivela non solo come il santo configurato alla passione di Cristo, l’instancabile confessore e l’orante intercessore per i fratelli, ma anche e soprattutto come “maestro” di vita cristiana e spirituale.

I tesori più preziosi dell’insegnamento mistico del Santo Cappuccino sono custoditi nei quattro volumi dell’Epistolario, che il professore Francesco Guarino e don Marcello Stanzione, in questo loro volume, presentano in maniera approfondita e completa, suddividendone la materia in vari capitoli o tematiche di fondo. Padre Pio ci si rivela non solo come il santo configurato alla passione di Cristo, l’instancabile confessore e l’orante intercessore per i fratelli, ma anche e soprattutto come “maestro” di vita cristiana e spirituale.

Un argomento chiave del testo di Guarino e Stanzione è la direzione spirituale, una esigenza che il Santo Cappuccino ha vissuto, lui stesso, con piena disponibilità di figlio verso chi, a nome di Dio, gli indicava le vie dello Spirito. Compito che egli ha svolto con senso acuto di responsabilità e di spirito soprannaturale. La corrispondenza era sempre il mezzo per dare direttive, valutazioni, consigli e anche opportuni richiami ai suoi figli spirituali lontani.

È incredibile quanta cura prendesse nel personalizzare i contenuti della direzione: era un plasmare lo spirito e il cuore dei figli spirituali per conformarli a Cristo.

Da esperto lottatore e asceta, San Pio aveva imparato a “discernere gli spiriti”; sapeva riconoscere e distinguere le prove inviate da Dio dalle tentazioni del maligno. Di satana sapeva smascherare tutti gli inganni e additarne le trappole celate sotto apparenze di bene.

Tutte le altre tematiche affrontate nel volume presentano la croce, l’ideale di perfezione cristiana, l’efficacia dei sacramenti, l’importanza fondamentale dell’Eucaristia e della Confessione, ma anche la devozione mariana, la conquista delle virtù teologali di carità, di speranza e di fede.

I grandi temi della dottrina spirituale di Padre Pio, passati in rassegna in questo volume, si caratterizzano per il legame intimo con la migliore tradizione della teologia spirituale patristica e cattolica. Giustamente, i due autori del volume introducono ogni argomento curando i raccordi con i fondamenti biblici e la dottrina della Chiesa.

“San Pio da Pietrelcina. Maestro di vita cristiana”, di Don Marcello Stanzione e Francesco Guarino – Recensione – Il Nuovo Arengario




ACQUIFERO GRAN SASSO scelta incomprensibile

Grazie al Prof. Gisonni per il lavoro svolto

Roma, 31 agosto 2023. “Siamo alle solite, l’Abruzzo non piace al governo. Viene da pensarlo viste le decisioni prese a Roma e le ricadute che le stesse hanno sui nostri territori. L’ultimo caso riguarda la nomina, tra l’altro tardiva, del nuovo Commissario per l’acquifero del Gran Sasso” la senatrice sulmonese affida ad un comunicato il suo disappunto per la sostituzione del Commissario Gisonni.

“Non sono in dubbio le qualità professionali e le alte competenze del dott. Caputi, ci mancherebbe. Si tratta di tempistica e opportunità. L’infrastruttura dà da bere a 800mila abruzzesi e negli ultimi due anni il lavoro svolto dal Commissario Gisonni è stato tanto difficile quanto encomiabile. Al prof. Gisonni va il mio personale ringraziamento per quanto fatto durante il suo mandato, lottando contro la ristrettezza dei tempi e la macchinosa lentezza della burocrazia italiana che ben conosciamo”.

Non manca una stoccata della senatrice sulmonese all’ex pentastellata Marcozzi, già candidata del Movimento 5 Stelle alla presidenza della regione e oggi in Forza Italia: “Chi oggi esulta nei tg per la nomina fuori tempo massimo, cercando visibilità politica e ostentando un interesse finora mai mostrato per l’opera, dovrebbe ricordare che lo scorso anno ‐ più precisamente nel mese di luglio 2022 ‐ fu proprio il presidente Marsilio ad elogiare il lavoro di Gisonni dicendo testualmente “finalmente abbiamo le chiavi per arrivare alla soluzione del problema…L’attività della struttura commissariale è stata molto incisiva e il professor Gisonni ha rispettato l’impegno di arrivare nel giro di due anni a portare sul tavolo di confronto una seria ipotesi progettuale”.

“Quindi cosa fanno a Roma se per una volta una cosa in Abruzzo funziona? Semplice, fanno fuori chi l’ha messa a punto e la conosce meglio di altri”, continua polemica la senatrice.

“Personalmente, è ovvio, non ho nulla contro il nuovo Commissario Caputi. Sono però consapevole di quale enorme perdita di tempo sia un avvicendamento e un passaggio di consegne ai vertici della struttura in questo momento. Si poteva evitare di indugiare ulteriormente e lasciar terminare il lavoro a chi lo ha progettato e messo sul tavolo? Certamente sì. Ma a Roma e a qualcuno in Abruzzo non importa, anzi. Grazie al Prof. Gisonni e buon lavoro al nuovo Commissario”.




PROGRAMMI SPAZIALI GOVSATCOM E IRIS

Entro l’autunno l’UE dirà se gli investimenti verranno realizzati nel centro abruzzese del Fucino

“Grazie al governo Meloni e alla Regione Abruzzo, tra qualche settimana ci potrebbe essere una notizia molto importante per incrementare il ruolo scientifico e tecnologico del Centro spaziale Piero Fanti del Fucino in provincia de L’Aquila e per dare un ulteriore impulso all’economia abruzzese.

L’Unione europea potrebbe scegliere il prestigioso presidio scientifico per ospitare le infrastrutture terrestri del programma europeo Govsatcom e i centri di controllo del sistema di connessione sicura Iris, componenti essenziali del sistema spaziale internazionale”, così in una nota di Chiara Gemma, eurodeputata di Fratelli d’Italia-Ecr.

“La candidatura del Centro del Fucino – spiega l’europarlamentare – è stata proposta a luglio scorso dal Governo italiano, dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy e dalla Regione Abruzzo, nell’ambito dell’avviso pubblico della Commissione europea, rivolto ai Governi di tutti gli Stati membri. L’Italia ha scelto proprio il Centro spaziale abruzzese per la sua comprovata esperienza e le positive collaborazioni nel settore.

Se L’Unione europea riterrà valida la candidatura italiana, verrà garantita l’attivazione dei centri di controllo Iris nel territorio abruzzese per almeno 25 anni e ci sarà un’importante ricaduta occupazionale e notevoli vantaggi per le piccole e medie imprese coinvolte nel progetto.

L’intervento – specifica l’on. Gemma – prevede la costruzione di aree tecnologiche estese per circa settemila mq, in meno di due anni di lavoro, e un investimento totale di circa 73 milioni di euro a cui si aggiungono i costi di gestione stimati per circa 15 milioni di euro in 25 anni.

Se, come tutti ci auguriamo, la candidatura del Centro Spaziale del Fucino verrà accolta – conclude l’eurodeputata – sarà un grande risultato per il governo italiano, per la Regione Abruzzo e per l’intero sistema aerospaziale nazionale, inoltre verrà confermata la competenza, la solidità e l’affidabilità di una delle tante eccellenze presenti nelle regioni del Sud e nell’Italia intera”.




DOVE ATTERRERAI

Il secondo singolo di Matteo Farge Con il patrocinio di Regione Campania e Regione Abruzzo

L’Aquila, 31 agosto 2023. Progetto L’Aquila-Napoli: Il secondo singolo è in memoria della piccola Alessia, la bimba deceduta sull’altalena. Presentata la seconda canzone dal titolo Dove Atterrerai, un brano dedicato ad Alessia Prendi, la bambina morta nel 2022 per il crollo di un’altalena ad Avezzano.

Mentre le note di Vieni a Napoli con me continuano a risuonare, il secondo brano, intitolato Dove Atterrerai, prosegue il viaggio.

Mentre Vieni a Napoli con me ha segnato l’inizio di questa serie musicale, Dove Atterrerai ne costituisce la seconda stagione. Questa volta, l’attenzione non è meramente rivolta alla città dell’Aquila, bensì pone l’accento su un evento tragico che ha colpito il cuore dell’intera comunità Abruzzese.

La canzone diventa un veicolo attraverso il quale si esprime omaggio alla memoria di Alessia e a tutte le persone che sono volate via troppo presto.

La composizione, non è soltanto un passo avanti nel progetto L’Aquila-Napoli, ma è un tentativo di connessione tra la vita e la morte, due zone, ad oggi ancora molto distanti.

L’aspetto sociale del progetto dimostra che la cultura e l’arte possono essere ancora impiegate per scopi nobili e non soltanto per mero intrattenimento.

La copertina del singolo, creata sempre da FARGE, è pensata con simbolismo, rappresenta un “francobollo postale inter dimensionale” da apporre idealmente sulla canzone.

In conclusione, il progetto L‘Aquila-Napoli va quindi decisamente oltre la musica e la geografia convenzionale.

Un legame tra le due regioni, tra due condizioni esistenziali nonché un tributo alle vite sfiorite.

Il ricordo di questa bambina continuerà a risplendere nei cuori di tutti coloro sapranno fermarsi un istante per darsi la possibilità di interrogarsi e pensare che magari dopo questa vita, si possa di nuovo sbocciare, sotto un’altra forma o semplicemente su un’altra frequenza non percepibile con i nostri cinque sensi.

Il Progetto culturale è stato patrocinato dalla Regione Abruzzo e dalla Regione Campania, prodotto e distribuito dall’etichetta indipendente ANIMAdischi di Gianluca Occhiuzzi.




RISCATTI E RICATTI

Roberto Napoletano, intervistato da Antonio D’ Amore, racconta il suo ultimo libro. L’incontro, organizzato dall’associazione culturale Il Glicine, si terrà venerdì, Primo settembre, nella sala conferenze dell’hotel Don Juan.

Giulianova, 31 agosto 2023. È stato definito il thriller della politica italiana. Riscatti e ricatti, ultima fatica letteraria di Roberto Napoletano, descrive gli scenari (sommersi e non) della fine del Governo Draghi. Il libro sarà presentato venerdì prossimo, Primo settembre, nel corso di un incontro organizzato dall’associazione culturale Il Glicine.

L’evento, che vedrà Napoletano intervistato dal giornalista Antonio D’Amore, si terrà nella sala conferenze dell’hotel Don Juan, con inizio alle 18.

Porteranno i saluti istituzionali Antonella Ballone, Presidente della Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia, ed il Sindaco di Giulianova Jwan Costantini.

Interverranno Raffaele Bonanni, sindacalista, docente universitario, e l’avvocato Pierangelo Guidobaldi, presidente dell’ associazione Il Glicine.




DONNE E ANIMALI

Vittime sacrificali di questa crudele estate italiana

Anagni, 31 agosto 2023. Questa estate, l’Italia ha purtroppo visto emergere un volto oscuro della società, segnato da atti di violenza che hanno scosso profondamente il paese. Gli sconvolgenti casi di stupri perpetrati anche da minorenni hanno suscitato rabbia e indignazione. Non sono mancate le consuete e barbare uccisioni di animali come il caso della capretta di Anagni (FR).

La cultura della violenza sta dilagando sempre più, sia sottoforma di stupri di gruppo che di uccisioni consumate ai danni di esseri viventi più fragili in un clima di prepotenza, indifferenza, senso di impunità che appunto tutte le persone coinvolte hanno dimostrato più e più volte. Tuttavia, quello che l’espressione cultura dello stupro ci dice non riguarda soltanto gli atteggiamenti di chi compie la violenza ma anche tutto il clima che c’è intorno e che ha permesso in qualche modo a questa violenza di verificarsi.

In seguito all’uccisione di una capretta ad Anagni, in provincia di Frosinone, perpetrata da due minorenni che hanno pubblicato il macabro video sui social, l’Associazione Animalisti Italiani, sotto la guida dell’Avvocato Francesca Pantanella, sta attivamente richiedendo al Tribunale dei Minori l’avvio di un procedimento giuridico per denunciare questo gravissimo atto di crudeltà.

Nel video sui social, poi oscurato, si vedono i ragazzi trasportare su una carriola la capretta docile perché abituata alla presenza umana ed alle visite delle famiglie. Una volta sulla carriola, i ragazzi la lanciano da una finestra. E si divertono nel vedere la capretta colpita più volte fino ad ucciderla, nel sentire i lamenti dell’animale e intorno le risa di chi continua a colpirla incitato degli amici e dalle amiche!! Dai, fallo di nuovo; ancora! Ancora!. Tutto ripreso e inviato sui social per i Like. È accaduto ad Anagni, nel Lazio, in un agriturismo durante una festa di compleanno di ragazzi della Fiuggi bene.

Il Presidente dell’Associazione Animalisti Italiani, Walter Caporale, afferma: “Questo atto criminale non deve passare sotto silenzio, ma deve essere giudicato con severità affinché si faccia giustizia per l’innocente animale che è stato vittima di tale violenza inaudita. Stiamo presentando denuncia e ci costituiremo parte civile nel processo. Ma soprattutto richiamiamo la responsabilità nell’educazione delle giovani generazioni. È scandaloso e scioccante constatare l’elevato numero di stupri contro donne e ragazze minorenni e di uccisioni di animali che ha caratterizzato questa tormentata estate italiana. Se pensiamo all’uccisione della capretta ci colpisce che molti degli adolescenti presenti, invece di intervenire per fermare l’atto cruento, hanno incitato l’autore e hanno assistito impassibili alla scena. Cosa che è avvenuta anche negli stupri di Caivano e Palermo. L’ondata di sangue e violenza, ci mostra che stiamo fallendo a livello etico e morale”.

L’informazione fornita dai Carabinieri alla Procura del Tribunale dei Minori di Roma relativamente all’uccisione della capra ha portato all‘iscrizione nel registro degli indagati dei due adolescenti responsabili del reato di uccisione di animali, previsto dall’articolo 544 bis del Codice penale italiano. Tale reato comporta una reclusione da quattro mesi a due anni per chi provoca la morte di un animale per crudeltà e senza necessità.

La crudeltà sugli animali è indubbiamente tirocinio della crudeltà verso gli uomini. Ma purtroppo in Italia le pene per i reati contro gli animali vengono convertite nella maggior parte dei casi in sanzioni irrisorie e lavori socialmente utili.

“Le modalità di uccisione della capretta evidenziano un crimine di violenza inaudita che deve essere sanzionato in modo severo”, conclude l’Avv. Pantanella. Denunceremo non solo l’autore materiale dell’uccisione, ma anche l’amico che ha documentato l’evento e condiviso il video sui social media.

L’Associazione Animalisti Italiani prosegue la petizione per ottenere sanzioni più severe per il maltrattamento e uccisione degli animali, auspicando una riforma del Codice penale che aumenti le pene per tale tipologia di reati.




L’AQUILA CITTÀ DELLO SPIRITO e l’ignoranza di Nietzsche

All’indomani della Perdonanza Celestiniana n. 729

di Giuseppe Lalli *

L’Aquila, 31 agosto 2023. Nel suo libro autobiografico dal titolo Ecce Homo. Come si diventa ciò che si è, scritto nell’autunno del 1888 (pagine – bisogna riconoscerlo – stilisticamente assai elevate, ancorché il suo equilibrio psichico era già compromesso), Friedrich Wilhelm Nietzsche (1844-1900) ricorda che, trovandosi a Roma nella primavera del 1883 (giusto centoquaranta anni fa) in compagnia dell’amico Paul Rée e di Lou Salomé, giovane e affascinante figlia di un generale russo di origine tedesca di cui era perdutamente innamorato e dalla quale  sarà respinto, ciò che gli procurerà una cocente frustrazione (“umano, troppo umano”, si potrebbe chiosare citando il titolo di un suo libro), pensò di lasciare la città e di recarsi in Abruzzo, all’Aquila.

Riferendosi alla Città Eterna, Nietzsche annota con irriverente ironia: «In fondo, questo luogo, il più indecente fra tutti sulla terra per il poeta di Zarathustra, luogo che non avevo scelto liberamente, mi infastidiva oltre misura; tentavo di evadere – volevo andare all’Aquila, l’antitesi di Roma, fondata in odio a Roma, come il luogo che un giorno io fonderò, in ricordo di un ateo e nemico della Chiesa comme il faut, uno degli esseri a me più affini, il grande imperatore Federico II di Svevia. Ma in tutto questo c’era un destino: dovetti tornare indietro.»

Scriverà poi da Terni, intorno al 10 giugno 1883, alla sorella Elisabeth, che era rimasta a Roma: «E’ andata male! Lo scirocco ha inferto la sua spada fiammeggiante su L’Aquila! Quel posto non fa per me!» Lo scirocco, di cui spesso il filosofo parla nella corrispondenza, non è tanto il vento caldo e umido che viene dal Mediterraneo, quanto l’immagine di Salomé e dell’incubo che gli ha procurato. L’infatuazione per quella donna, futura scrittrice e allieva di Sigmund Freud, lo ha prostrato terribilmente.

L’incontro tra Nietzsche e Salomé era avvenuto a Roma nell’aprile del 1882, nella basilica di S. Pietro, presentatagli dall’amico Paul Rée, che dalla donna era anche lui soggiogato e che sposerà.

Si sa che Nietzsche, il padre di tutti i nichilisti e il profeta della morte di Dio, cattivo maestro per eccellenza, autore che tanto piace a certi intellettuali italiani alla moda, quelli che alla fallita filosofia di Marx hanno sostituito da tempo il relativismo etico, cioè l’idea suicida che non ci sono criteri assoluti, cioè validi in ogni tempo e in ogni luogo, per distinguere il bene dal male, non ha mai brillato per precisione filologica, avvezzo com’era a piegare la storia alle suggestioni del suo inquieto ed inquietante pensiero.

Al di là del complesso percorso di fondazione del futuro capoluogo abruzzese, che vide protagonista ora il papa ora l’impero, che Federico II non sia da considerare fondatore della città dell’Aquila è ormai opinione assodata tra gli storici. L’imperatore Federico, soprannominato per le sue doti fisiche e intellettuali stupor mundi, sarà stato pure ghibellino, cioè fautore, come i suoi avi, della supremazia dell’Impero sul Papato, ma in alcun modo rassomigliava a Nietzsche, né si dichiarava ateo e nemico del Cristianesimo. Tra l’altro, Nietzsche fa finta di non sapere quello che qualsiasi studente liceale non ignora, e cioè che l’ateismo è un sentimento estraneo alla mentalità del Medioevo.

In realtà, contrariamente a quanto asserisce con disinvolta ignoranza il baffuto pensatore tedesco, all’ombra del Gran Sasso ad essere fondata fu un’altra Roma, e tale è rimasta nell’immaginario collettivo, se è vero, come è vero, che un Papa, Celestino V, la scelse come sede della sua incoronazione e come luogo di un Giubileo più antico e più frequente di quello romano del 1300, giacché avviene ogni anno anziché ogni venticinque. All’Aquila ci sono, proporzionalmente, più santi che a Roma, e una storia secolare ce la mostra come una città dove vita civile e vita religiosa sono mirabilmente compenetrate.

Dunque, altro che «l’antitesi di Roma fondata in odio a Roma»! Nietzsche, in questo caso, fa solo della mistificazione. Del resto, tutta la sua filosofia, dal superuomo alla volontà di potenza, altro non è che una raffinata dottrina del male.

* studioso del pensiero cattolico




ITALO CALVINO CINEFILO. Il libro di Zazzini

Giovedì prossimo, 31 agosto sulla terrazza di Palazzo Bindi

Pescara, 30 agosto 2023. Giovedì 31 agosto, alle 21,  la terrazza di Palazzo Bindi ospiterà l’incontro con Davide Maria Zazzini, autore per Galaad Edizioni di un saggio dal titolo “Il cinema per me era tutto il mondo. Italo Calvino spettatore“.

Nel corso della serata, curata dell’associazione Quid in collaborazione con la Biblioteca civica “Vincenzo Bindi”, lo studioso, in dialogo con l’editore Paolo Ruggieri, ripercorrerà le tappe fondamentali della sua ricerca.

Cinefilo fin dall’adolescenza, Italo Calvino, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita, pubblicò i primi articoli da critico cinematografico nel 1939, a soli sedici anni, per poi scrivere di film con continuità.

Aveva una predilezione per la vecchia Hollywood, per i divi e le dive come Greta Garbo o Joan Crawford. Andava al cinema di nascosto, preferiva il primo spettacolo del pomeriggio e, nel buio della sala, prendeva appunti su inquadrature, facce e personaggi.

Se nell’adolescenza il cinema era per lui sinonimo di fantasticheria, immaginazione, liberazione e leggerezza, più avanti divenne strumento di analisi e interpretazione della realtà, influenzando alcuni dei suoi romanzi più noti, come Se una notte d’inverno un viaggiatore e Le città invisibili.

Il saggio di Davide Maria Zazzini, frutto di un’indagine rigorosa e originale che si è avvalsa di materiali risalenti a prima e dopo la Seconda guerra mondiale a lungo ritenuti dispersi, ci offre un quadro completo e dettagliato del Calvino spettatore e recensore, oltre che scrittore.

Davide Maria Zazzini, nato nel 1996 a Pescara, si è laureato in Filologia moderna all’Università “La Sapienza” di Roma con una tesi di laurea magistrale discussa nel gennaio 2021 con relatore Tommaso Pomilio. Attualmente sta completando un Master in Drammaturgia e Sceneggiatura presso l’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica “Silvio D’Amico” di Roma.




SERATA PER SILVIA sensibilizzare sulla diagnosi  e la cura del tumore ovarico

Sabato prossimo, 2 settembre al Kursaal alle 21: ingresso libero

Giulianova. 30 agosto 2023. Si terrà sabato prossimo al Kursaal, con inizio alle 21, Serata per Silvia, iniziativa di incontro, ascolto e riflessione, promosso per ricordare Silvia Simoncini, fiorentina, ma di famiglia giuliese, scomparsa a soli 28 anni lo scorso 27 febbraio. La serata, patrocinata dal Comune di Giulianova, sarà  un’occasione di sensibilizzazione sulla diagnosi precoce e la cura del tumore ovarico.

Interverranno familiari ed amici di Silvia. Un significativo contributo musicale sarà donato da Manuela Formichella e del trio Nota Fulgens, composto da Lucia Medori, Renato Marchese e Donato Reggi.

Nel corso della serata sarà inoltre presentata Pedalata per Silvia, passeggiata in bicicletta non agonistica in programma per la mattina successiva, domenica 3 settembre, con partenza alle 9:30 dal Camping Don Antonio. Nel punto d’arrivo, il parco dell’Annunziata, sarà collocato, in ricordo di Silvia, un acero rosso. Il camping Don Antonio metterà gratuitamente a disposizione il proprio parco biciclette.

Alle iniziative Per Silvia hanno collaborato Fiab (Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta) e le associazioni Quartiere Annunziata e Un albero in più. Prezioso il sostegno di Unibroker Assicurazioni e della Banca di Credito Cooperativo dell’ Adriatico Teramano.

L’ingresso alla serata e la partecipazione alla pedalata sono liberi.




C’È ANCHE L’ABRUZZO nel romanzo di Michela Bilotta

La metrica dell’oltraggio: un libro che parla di violenza sulle donne ieri e oggi

Bruxelles, 30 agosto 2023. Un lungo viaggio da Milano alla Basilicata per indagare il fenomeno dei femminicidi. Tra incontri commoventi e surreali, fino all’agghiacciante storia di Zeinab, bambina yemenita di otto anni.

Beatrice De Sanctis, professione giornalista, sta leggendo il quotidiano. Un caso di femminicidio attira la sua attenzione. All’improvviso la porta sbatte: è la sua direttrice, Roberta Bersaglia che, con il tono brusco di sempre, le comunica il prossimo lavoro. Dovrà andare a Valsinni, in Basilicata, per scrivere un pezzo su Isabella Morra, poetessa del Cinquecento assassinata dai fratelli.

Inizia così La Metrica dell’Oltraggio, l’appassionante romanzo di Michela Bilotta uscito il 25 agosto, che affronta il tema della violenza di genere partendo dall’influenza che le parole di uso comune esercitano sui comportamenti quotidiani.

Una serie di circostanze induce Beatrice a intraprendere il lungo viaggio da Milano alla Basilicata in auto, in un simbolico tragitto di consapevolezza. Approderà persino a una trasmissione televisiva animata da politici e show-girl, dove il tema della violenza di genere diventerà pretesto per campagne elettorali e racconti pruriginosi.

Sullo sfondo, la bellezza struggente e spesso dimenticata dell’Italia minore, da Recanati a Lanciano, da Termoli a Matera, fino ai luoghi di Isabella Morra.

Un romanzo capace di stupire, indignare e coinvolgere.

“Qualche estate fa ero in vacanza in Basilicata. Mi sono trovata per caso a Valsinni, dove ho visitato il Parco letterario di Isabella Morra. Sono venuta così a conoscenza della sua drammatica storia, che da allora è diventata il mio demone. Un demone che ho esorcizzato quando ha bussato alla mia porta il personaggio di Beatrice De Sanctis, giornalista entusiasta e un po’ pasticciona, che continuava a chiedermi una storia da raccontare. In quella che le ho affidato, il triste destino di Isabella Morra converge con la sorte delle tante donne vittime di femminicidio”. Michela Bilotta




CONCORSO DI PITTURA ESTEMPORANEA

Domenica la premiazione dell’iniziativa promossa dall’Accademia degli Insepolti dedicata a Franco Di Luca e Sergio Sferrella

Spoltore, 30 agosto 2023. Ci sarà domenica prossima, 3 settembre, alle ore 10:30, nel Centro Sociale comunale in via G. Di Marzio 4, alla presenza del Sindaco Chiara Trulli, la premiazione del Concorso di pittura estemporanea “Spoltore il centro storico e il suo territorio” dedicata a Franco Di Luca e Sergio Sferrella.

Un altro appuntamento di prestigio voluto e realizzato dall’Accademia degli Insepolti che, di concerto con il comune del fascinoso centro collinare della provincia di Pescara, ha indetto per i giorni 26 e 27 agosto, la terza edizione di questo seguitissimo contest. E del grande interesse suscitato parlano, come sempre, i numeri: 31 gli artisti provenienti da varie regioni, che, armati di tela, pennelli e colori, si sono sfidati nella rappresentazione degli angoli più suggestivi del borgo abruzzese. Saranno cinque i premiati scelti dalla giuria di esperti presieduta da Albano Paolinelli.

Le opere esposte, poi, potranno essere votate con la compilazione di una scheda disponibile nel Centro Sociale. La preferenza popolare assegnerà il premio speciale, mentre l’Accademia darà un riconoscimento all’artista più giovane che ha partecipato al concorso. Un’altra bella iniziativa per il prestigioso sodalizio spoltorese che, dopo aver organizzato negli ultimi mesi, eventi di spessore culturale con grande partecipazione popolare, quali la conferenza sulla migrazione degli uccelli con l’esperto di caratura internazionale Fernando Spina e la mostra “Mutazioni”, omaggio al Maestro Albano Paolinelli, che ha inaugurato la XLI edizione dello Spoltore Ensemble, si accinge a chiudere così il proprio programma delle attività estive con lo sguardo rivolto al già definito cartellone autunnale. 




IN PIAZZA, IL VILLAGGIO CRI

Sabato prossimo, 02/09/2023, in piazza Sacro Cuore, a Pescara, sarà allestito il Villaggio CRI

Pescara, 30 agosto 2023. Con il montaggio di alcune tensostrutture, la Croce Rossa Italiana, comitato di Pescara, scende in piazza per una giornata ricca di eventi.

Tra questi alle 19 ci sarà il Mass Training, un evento finalizzato a diffondere la cultura della rianimazione tra la popolazione, “è un momento importante – dice Fabio Nieddu, Presidente del Comitato di Pescara – per sensibilizzare la nostra Comunità locale alle manovre salvavita che da sempre la Croce Rossa promuove tra la gente. È fondamentale ricordare che abbiamo pochi minuti a disposizione per salvare una vita dal momento in cui la persona va in arresto cardiaco. E non sempre l’ambulanza riesce ad arrivare in così poco tempo sul luogo. Dunque, solo la conoscenza di queste semplici manovre rianimatorie, che ognuno di noi può imparare, garantisce al cervello di essere ossigenato ed evitare danni irreversibili. Ed allora: più persone conoscono queste manovre e maggiori possibilità di salvezza sono garantite alla persona che è in arresto cardiaco. Sono contento, peraltro, che qualche giorno fa, finalmente, sono stati pubblicati i decreti attuativi previsti dalla Legge 116/2021, quella sull’insegnamento obbligatorio del primo soccorso nelle scuole”.

Alle 10, gli OPEM (Operatori CRI per le attività di Emergenza), avvieranno una esercitazione che porterà all’allestimento del campo al termine del quale, saranno avviate interessanti attività.

Dalle 11:00 alle 20:00, il gruppo donatori sangue effettuerà promozione alla donazione oltre a raccogliere adesioni di aspiranti donatori.

Nel pomeriggio, dalle ore 17:00 alle 19:00, i giovani del nostro comitato presentano la campagna Se bevo non guido. Si tratta di una attività di sensibilizzazione e prevenzione sul tema della sicurezza stradale.

Con speciali occhiali a distorsione ottica, faranno provare alla popolazione cosa significa mettersi alla guida dopo aver bevuto.

Alle 17:00 nell’ambito delle attività di emergenza della Croce Rossa, sarà illustrata l’importanza di saper preparare uno zaino di emergenza.

La preparazione di uno zaino di emergenza nei casi di calamità naturali può sembrare un compito arduo se fatto in maniera frettolosa. Pensare di portare dietro tutto l’occorrente della nostra quotidianità è impossibile, bisogna munirsi del necessario di base per affrontare una situazione di sopravvivenza. Ecco, quindi, che illustrare come prepararne uno con la dovuta calma sarà sicuramente utile. In una situazione di crisi ed emergenza, sapere già di avere gli alimenti, l’acqua, i vestiti, le medicine, ecc., ridurrà drasticamente la tendenza naturale al panico.

Dalle 19:00 alle 20:00 circa, infine, Mass Training – manovre salvavite.

Con l’allestimento di circa 30 postazioni, si permetterà alla popolazione di approcciare in modo semplice la rianimazione cardio polmonare e la sequenza BLS (Basil Life Support). Il tutto permetterà di acquisire uno schema mentale e comportamentale che faciliti la gestione di eventi di emergenza e urgenza. Sapere quando chiamare l’emergenza sanitaria, come valutare i parametri vitali, come gestire un arresto cardiaco, come seguire le manovre di disostruzione.

L’addestramento sarà condotto dai Trainer Manovre Salvavita (BLSD e PBLSD) di Croce Rossa.




SPOLTORE NASCOSTA

Visita al Convento di San Panfilo fuori le Mura per

Spoltore, 30 agosto 2023. Domenica 3 settembre alle ore 18.00 grazie all’invito della famiglia Cerulli Irelli, anche le porte del Convento di San Panfilo fuori le Mura di Spoltore (PE) si aprono alla visita guidata dell’edizione 2023 di “Spoltore Nascosta”, evento a cura della Pro Loco Spoltore Terra dei 5 Borghi; in questa edizione speciale, i visitatori potranno scoprire il tesoro custodito nel Chiostro, gli affreschi delle ventisei lunette francescane, degustando i prodotti genuini del territorio. Dopo il classico percorso che prevede le seguenti tappe: Castello, Largo Fosse del Grano, piazza D’Albenzio e Società Operaia di Mutuo Soccorso, la cisterna sotto piazza D’Albenzio,  residence degli artisti, via del Pozzo con visita presso dimore private, Cripta di San Panfilo dentro le Mura, si prosegue verso il Convento appunto, dove ci sarà anche una degustazione.

È proprio nell’atmosfera fiabesca dei giardini che si concluderà la visita guidata completa che offre al visitatore di scoprire anche luoghi chiusi e sotterranei, storie e personaggi con l’intenzione di portare alla luce la bellezza del centro storico attraverso un tour arricchito nelle tappe e nei luoghi meno noti. Le visite guidate prevedono il coinvolgimento del pubblico nell’intima atmosfera della vita quotidiana degli abitanti, con la possibilità di condividere i meno noti spazi del cuore di Spoltore.

Chi vorrà partecipare sarà accompagnato da guide e/o accompagnatori turistici. Il punto di ritrovo è la nuova sede dell’infopoint presso la biblioteca comunale ‘Piero Angela’ (via Dietro le Mura, 10).

Per informazioni e prenotazioni, il numero da contattare è 333.3175059.




LA MORTE CORRE SUL LAVORO

Usb Proclama Sciopero di 2 ore venerdì 1 Settembre. Dalle ore 09:15 alle ore 11:15 per il 1° turno e centrale. Dalle ore 15:30 alle ore 17:30 per il 2° turno. Ultime due ore di lavoro sul 3° turno

Mozzagrogna, 30 agosto 2023. Mattia Finocchio, tecnico elettronico di 34 anni, residente a Tornareccio e dipendente della Evs Forniture Elettroniche di Montemarcone di Atessa, il 26 agosto aveva appena terminato un lavoro di cablaggio alla Carpenteria Metallica Pugliese di Mozzagrogna, quando è stato colpito alla testa da un tubo metallico staccatosi dal soffitto per un’esplosione nell’impianto dell’aria compressa. Trasportato all’ospedale di Pescara in condizioni gravissime, è stato operato in neurochirurgia ma è entrato subito in coma ed è morto nella mattinata di martedì 29 agosto. La famiglia ha disposto la donazione degli organi.

Mattia è l’ultimo di una lunga lista di morti sul lavoro che cresce di giorno in giorno in tutta Italia e che ha visto l’Abruzzo aumentare vertiginosamente il numero dei decessi rispetto allo scorso anno che a sua volta era stato definito tragico. Abbiamo assistito ad una scia di morte durante l’estate e nonostante la nostra organizzazione abbia più volte sollecitato la politica nazionale e regionale, tutto tace e nulla cambia se non il numero dei morti per lavoro.

L’USB Abruzzo per ricordare Mattia, alla cui famiglia va tutta la nostra vicinanza, e tutti coloro che sono morti sul lavoro, venerdì 1 settembre proclamerà 2 ore di sciopero su tutti i turni lavorativi in tutte le aziende private in cui è presente.

I proclami non fermeranno mai questa scia di morte, per questo l’USB dal 4 al 10 settembre avvierà una campagna nazionale di raccolta firme per una legge di iniziativa popolare per l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro.

La politica, al servizio dei padroni, si è sempre ben guardata dall’accogliere questa nostra richiesta, come le altre proposte per potenziare gli organi di controllo in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro ed una loro riforma radicale.

Il governo nazionale non ha più scusanti e deve affrontare questa emergenza ancor prima di tutte le altre, perché la vita dei lavoratori, e di qualsiasi cittadino, viene prima di qualsiasi altra emergenza: l’introduzione di pene severe per queste drammatiche morti e di un reato specifico per legge.




GAROFANO ROSSO FILM FESTIVAL

Terza edizione della rassegna cinematografica dedicata alla marginalità e i diritti umani

“Voglio stare il più possibile ai margini  senza andare oltre. Dal margine si vedono tante cose  che non si possono vedere dal centro” Kurt Vonnegut

Massa d’Albe, 30 agosto 2023.  Al via dal 4 al 10 settembre a Forme di Massa d’Albe, suggestivo borgo settecentesco in provincia de L’Aquila, la terza edizione della kermesse cinematografica Garofano Rosso Film Festival, con la direzione artistica del regista e produttore Paolo Santamaria. La rassegna abruzzese, patrocinata per il secondo anno consecutivo dal Parlamento Europeo, nelle vesti della Presidente Roberta Metsola, è sponsorizzata dalla società di produzione cinematografica The Factory, solida realtà regionale, con la collaborazione della Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia e della Fondazione Carispaq. Un evento gratuito per il pubblico che ha prevalente carattere educativo, culturale e promozionale, con focus su tematiche legate anche quest’anno al concetto di marginalità, come la parità di genere,   i diritti   umani,   la lotta   alle   discriminazioni e   le comunità marginalizzate (particolare attenzione sarà data al tema della disabilità), narrate attraverso lo strumento filmico e documentaristico. La manifestazione, inoltre, è stata patrocinata per il primo anno dall’UNAR- Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Dipartimento per le Pari Opportunità. Unire a tematiche centrali per l’agenda europea la territorialità agreste e bucolica determina un meccanismo unico nel suo genere, volano per la cultura nel territorio e per il territorio tra la cultura.

«Il Garofano Rosso Film Festival nasce da una riflessione sul mondo degli ultimi anni, la cortina di paura calata sulla libertà di ciascuno, cortina che diventa reale. Un’immagine concreta, un muro che ostruisce la vista al di là di esso. Così come l’incomunicabilità e l’acuirsi di diversità già aspre in passato e il buio che tutto questo comporta – spiega Santamaria – Ecco, dunque, l’esigenza non più di evadere, di evitare il confronto con la realtà, ma di aprire un varco in questa recinzione senza ragione. Il festival cinematografico più caldo al mondo, in uno dei borghi più freddi d’Italia. La progettazione partecipata diviene strumento di riscoperta identitaria, in un delicato equilibrio, umile baluardo nella tradizione d’alta quota».

IL FESTIVAL

Sono 83 le opere che hanno attraversato il mondo per arrivare a Forme di Massa d’Albe (Aq), nel cuore degli Appennini abruzzesi in una location già scenografia naturale di vari capolavori cinematografici come “La Bibbia” di John Huston e “Il deserto dei tartari” di Valerio Zurlini, per costruire un mosaico di sguardi unici, difformi ma in assoluta armonia. Un caleidoscopio di sensazioni e colori, di universi diversi e vite lontane, per frantumare i muri che dividono e affermare la voglia di comunicare e ritrovare sé stessi.

I circa 250 abitanti del borgo settecentesco di Forme di Massa d’Albe, storica meta della transumanza ai piedi del Monte Velino, apriranno le loro porte in occasione della manifestazione e, insieme agli organizzatori del festival, offriranno il loro tempo e il loro sapere per regalare a tutti i partecipanti un’accoglienza fatta di condivisione e sincera ospitalità.

Ogni giorno prima dei talk e delle proiezioni insieme agli autori, registi e pubblico potranno prendere parte a un’escursione nel Parco Naturale e dell’Acquedotto Romano di Alba Fucens oppure partecipare a una degustazione con i produttori locali. Con Garofano Rosso, dialogo e conoscenza delle diversità si fondono in un’unica realtà che vuole unire cultura cinematografica e tradizione locale per un incontro a tutto tondo e per abbattere insieme i muri del pregiudizio.

LE SEZIONI

Otto sezioni per otto modi di celebrare la marginalità, attraverso una molteplicità di sguardi che indagano, contemplano e sperimentano attraverso il linguaggio del cinema, per guidarci in una magica esperienza.

BIZARRE Una  realtà̀ deformata,  trasognata  e  provocatoria,  filtrata  da  uno  sguardo,  uno specchio che  distorce  e  amplifica  i  sentimenti  e  le  contraddizioni  della  nostra  società̀  .  Un’esperienza imprevedibile,  in  bilico tra tragicità̀ e grottesco, che ci trasporta e ci intrappola in mondi insoliti e affascinanti.

AFTERWORD La fine, l’ultimo capitolo dell’esistenza. Una presenza inestirpabile nella nostra vita e nella nostra coscienza. La morte è qualcosa di inspiegabile e fa paura, ma la necessità di risolverne l’enigma è la forza motrice che incoraggia le riflessioni più profonde.

FEMME Il cinema è un filtro per guardare, prima di essere guardate. Il punto di vista attivo e pungente è il marchio complesso della donna contemporanea, libera e guerriera, che attraverso la sua arte riafferma il suo ruolo e celebra la sua forza generatrice.

ANTEROS L’amore maltrattato, deluso, offeso dai tabù e dalle convenzioni sociali. L’amore che combatte, resiste e diventa universale, che travalica il tempo e lo spazio. Il cinema si trasforma nel suo strumento di lotta e rivendicazione del diritto di amare.

WONDERLAND Il rifugio onirico che accoglie i desideri e le speranze di ogni bambino. Una finestra sull’immaginario fantastico dei più piccoli attraverso un punto di vista puro e schietto: la fiaba della vita.

LACCI I fili sottili che ci attraversano e ci uniscono agli altri. In questa complessa geografia umana di legami precari ci avviciniamo e ci allontaniamo, continuamente e freneticamente, alla ricerca di un modo per comunicare la nostra fragilità.

DYSTOPIA Un luogo distante dove tutto è possibile, dove ogni presagio negativo può concretizzarsi. La dimora della paura ossessiva del futuro, in cui sono intrappolate le ombre generate dal presente. Non resta che sperare che la realtà sia un’allucinazione destinata a dissolversi.

FRONTIERS La vita ai margini, nelle periferie della terra e del cuore. Un viaggio verso i confini estremi dello spazio e dell’esistenza per conoscere nuovi universi e nuovi linguaggi aprendosi a quelli circostanti.

LA GIURIA

A decretare i vincitori, tra le 83 opere filmiche in concorso nelle otto sezioni, una giuria di qualità tutta al femminile, presieduta dall’attrice Marta Bulgherini, e formata dalle produttrici Francesca Andriani e Guendalina Folador, la montatrice e regista Elisabetta Abrami, l’autrice Veronica Chirra.

IL DIRETTORE ARTISTICO

Paolo Santamaria

Abruzzese di nascita (e per scelta) con un pizzico di origini albanesi. Avrà un debito infinito con Spielberg, Nolan, Von Trier e tutti quei grandi registi capaci di farlo sognare come le lasagne di sua nonna Rachele, madrina formese, musa cinematografica. Classe 1990, nel 2014 si diploma in regia e filmmaking presso la Scuola Nazionale Di Cinema–Centro Sperimentale Di Cinematografia. Dirige nel 2019 la sua opera prima, “Siamo come Genova”, presentata in anteprima al Seeyousound International Music Film Festival e distribuita da I Wonder Pictures. Sempre in collaborazione con I Wonder Pictures, a settembre 2020 torna nei cinema con il film “La piazza della mia città”, presentato in anteprima mondiale al Biografilm Festival, che vede tra gli altri la partecipazione di Gianni Morandi,Luca Carboni e Matilda De Angelis.

Nel 2021 realizza il corto “Da capo”,con protagonista l’attore Nicola Nocella, già vincitore di due Nastri d’Argento e candidato ai David di Donatello. Nel 2022 invece cura la regia dei cortometraggi “Lampi”, con protagonista Marta Bulgherini, e “Spettri”, che sancisce l’ulteriore collaborazione con Nocella. Il mondo musicale, a seguito della creazione del marchio Musex, rappresenta uno dei suoi principali campi di interesse; negli anni ha avuto il piacere di collaborare con Lo Stato Sociale, Ex-Otago, Punkreas, Willie Peyote, Dardust, La Rappresentante Di Lista, Extraliscio, Orietta Berti, Paolo Fresu e molti altri.

I TALK

PIAZZA LUIGI LIBERTINI, FORME

Lunedì 4

18:00 – 18:30

Inaugurazione #GRFF2023 Nicola Blasetti: Sindaco del Comune di Massa d’Albe.

18:30 – 19:30

Un viaggio nei piccoli paesi delle aree interne d’Italia e nelle comunità che continuano a resistere Anna Rizzo: Antropologa, autrice de ”I paesi invisibili. Manifesto sentimentale e politico per salvare i borghi d’Italia” (Il Saggiatore, 2022).

Martedì 5

18:30 – 19:30

Architettura partecipata e “istintiva”: nuovi stimoli creativi per il rilancio dei paesi Tatiana Levitskaya e Irene Terenzi: Architette paesaggiste, appassionate di teatro e urbanismo tattico, socie attive del direttivo Camposaz. Piero Rovigatti: Ingegnere civile, dottore di ricerca in Pianificazione Territoriale e Urbana, professore associato di Urbanistica presso l’Università Gabriele d’Annunzio di Chieti-Pescara.

Mercoledì 6

18:30 – 19:30

Donna, vita, libertà: storie coraggiose di emancipazione e di attivismo in Iran Riccardo Noury: Portavoce di Amnesty International Italia, responsabile dell’edizione italiana del Rapporto annuale di Amnesty International. Parisa Nazari: Farmacista, interprete e mediatrice interculturale per la diffusione di arte, musica, poesia e letteratura persiana, tra i fondatori di Woman Life Freedom Italy Community.

Giovedì 7

18:30 – 19:30

#Senzagiridiboa: la disparità di genere e la lotta (non solo) femminile per i diritti sul lavoro Giulia Cerino: Cronista freelance, autrice tv per Rai3, componente del collettivo di giornaliste “Senza giri di boa”.

Venerdì 8 

18:30 – 19:30

Liber* di essere: la storia, i traguardi e le battaglie di Arcigay sul territorio Patrizia Passi: Presidente del circolo provinciale Arcigay ”Massimo Consoli” L’Aquila. Francesco Rubeo: Fondatore e Presidente di Marsica LGBT, Vicepresidente di Arcigay ”Massimo Consoli” L’Aquila.

Sabato 9

18:30 – 19:30

Raro è meglio di perfetto: un focus sul tumore desmoide Enrica Rossi: Presidentessa e fondatrice della Desmoid Foundation ONLUS. Giulia Personeni: VicePresidentessa e fondatrice della Desmoid Foundation ONLUS. Marianna Coppola: Segretaria della Desmoid Foundation Onlus.

Domenica 10

18:30 – 19:30

Un cinema per la pace e i diritti: l’esperienza di “Una storia per Emergency”, Michela Greco: Events and Communication Officer di Emergency, responsabile di “Una storia per Emergency” una serie di corti di under 25 per portare diritti e accoglienza sullo schermo, in collaborazione con Rai Cinema.

PREMIO GIOVANNI OPPEDISANO

Best documentary

“Une Jeunesse italienne” di Mathieu Volpe

(72 min., Belgium, 2022)

All’alba del suo 25° compleanno, Sokuro, figlio di immigrati burkinabé residenti in Italia, sposa Nassira, una giovane ragazza del suo villaggio natale. Per lui il matrimonio è il primo passo verso un futuro e definitivo ritorno in Burkina Faso, ma per la sua nuova moglie il matrimonio è la porta d’ingresso in Europa.

LA MOSTRA

STALLA ESPOSITIVA, VIA DOMENICO LIBERTINI 14, FORME  DAL 4 AL 10 SETTEMBRE

“L’espressione del dolore” di Eva Giurco

L’esposizione ripercorre il viaggio, di consapevolezza e di lotta, conseguente a una malattia rara. Una vita travagliata, tra cure e paure, che con coraggio trova uno sbocco creativo nella ricerca del benessere interiore. Attraverso disparate tecniche e supporti, l’artista indaga un insolito canale comunicativo per accompagnare lo spettatore sulla via per esplorare il suo tormento.

EVENTI SPECIALI

PIAZZA LUIGI LIBERTINI, FORME | 10 SETTEMBRE ORE 16:00

        Performance Vuscichè, couture circolare made in Abruzzo

                              di Diana Eugeni Le Quesne

Vuscichè, un marchio italiano che si distingue per il suo processo di design circolare e d’avanguardia, ha una filosofia che si basa sulla creazione di prodotti di alta qualità utilizzando materiali sostenibili e locali, con una particolare attenzione alla riduzione dell’impatto ambientale. Il design distintivo del marchio è poetico e genderless, con riferimenti culturali ampi che emergono dalle collezioni, grazie a un dialogo continuo tra generazioni di tessuti passate e del presente.

CINESCURSIONI BY CINEMABRUZZO

PARTENZA DAL FONTANILE DELLE FORME | 9 E 10 SETTEMBRE DALLE ORE 11:00

Con il contributo di Fondazione Carispaq Con le #Cinescursioni targate CinemAbruzzo alla scoperta delle location che hanno dato vita alle memorabili scene de “La Bibbia”, il celebre kolossal di John Huston del 1966 con Ava Gardner e Peter O’Toole, e de “Il Deserto dei Tartari”, il film di Valerio Zurlini con Jacques Perrin, Vittorio Gassman, Giuliano Gemma e Philippe Noiret tratto dal romanzo di Dino Buzzati.

CINEMABRUZZO CAMPUS

Dal 2022 è nata la residenza cinematografica stabile, CinemAbruzzo Campus, spin off del più ampio    progetto    di    rete    cinematografica    territoriale CinemAbruzzo (progetto vincitore del Bando Transizione ecologica organismi culturali e creativi TOCC, secondo a livello nazionale). L’iniziativa ha recentemente ricevuto un importante finanziamento della Fondazione Carispaq, quale esempio virtuoso di Turismo Esperienziale ed è risultata meritevole nell’ambito dei progetti speciali Direzione Generale Cinema e Audiovisivo del Ministero della Cultura, accostando di conseguenza il nome della nostra città a eventi di alto spessore internazionale.

Il CineCampus si terrà su tutto il territorio marsicano e limitrofo dall’11 al 30 settembre 2023, con campo base a Forme di Massa d’Albe. Si tratta della prima residenza cinematografica al mondo basata sul green producing, destinata a giovani filmmaker under 35 sensibili alle tematiche sociali e ambientali. Il progetto prevede un ricco e articolato programma didattico per approfondire e mettere a disposizione dei partecipanti gli strumenti tecnici e le best practices per analizzare ed esplorare i più recenti protocolli green, attraverso un percorso non esclusivamente teorico ma orientato verso la produzione. I filmmaker selezionati metteranno in pratica tutto il know-how acquisito durante una residenza artistica di 21 giorni, supportati da tutor e crew di tecnici, per sviluppare e produrre un film per coppia, che verrà successivamente distribuito e proiettato in Festival locali, nazionali e internazionali.




CHIUSA LA PORTA SANTA

Cala il sipario sulla 729esima edizione della Perdonanza Celestiniana

L’Aquila, 30 agosto 2023. Con il saluto da parte del sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e della Dama della Bolla, Viola Graziosi, da Palazzo Margherita, sede municipale sino al terremoto del 6 aprile 2009, si è chiusa ieri la 729esima Perdonanza Celestiniana, alla presenza dei rappresentanti delle istituzioni, del Giovin Signore e della Dama della Croce – Carlo Palermo e Valentina Gulizia – e di tutti i partecipanti al rientro della Bolla.

Come da tradizione, la Perdonanza si è conclusa con la chiusura della Porta Santa della Basilica di Santa Maria di Collemaggio ad opera dell’arcivescovo dell’Aquila, cardinale Giuseppe Petrocchi, e del primo cittadino che, salito sulla torre della Basilica per spegnere il braciere della pace, acceso lo scorso 23 agosto con il Fuoco del Morrone, ha dichiarato chiuse le celebrazioni del giubileo aquilano.

 Ecco un estratto del discorso del sindaco Pierluigi Biondi: Forti del portato, per certi versi incomparabile della nostra storia cittadina, in questi anni ci siamo impegnati per fare dell’Aquila un modello di affrancamento dalla marginalità, male oscuro delle aree interne, mettendo a sistema la natura, l’architettura, la cultura, l’enogastronomia, trasformando le fragilità in opportunità di crescita. Abbiamo dimostrato che il racconto delle zone di montagna può essere cambiato. L’Aquila è ora una meta stimolante, dove la bellezza è tornata visibile grazie ad un processo di emersione e di riuso/rinascita. La cultura è stata l’intuizione vincente, nata da una visione ben precisa fondata sul rilancio della città attraverso la rilettura creativa della memoria; l’esaltazione dei valori sociali e religiosi, come forme di progresso civile e di attrazione turistica; la ridefinizione del concetto di comunità plurale e inclusiva; l’apertura ai saperi, alla conoscenza e alla ricerca; la possibilità di usare e vivere diversamente il tempo. Il concerto dei Negramaro è stato il capolavoro della 729° Perdonanza celestiniana, perché è stato un concerto-preghiera, un evento-nemesi, un percorso di riconciliazione con il destino e di accoglimento della rifioritura. È questo il momento dell’abbraccio della nostra comunità ritrovata, della sincerità, della speranza testarda, del dialogo tra le generazioni, dell’ascolto, del perdono”.

Questo un estratto delle parole dell’arcivescovo dell’Aquila, cardinale Giuseppe Petrocchi, durante la sua omelia: “La vera devozione a Celestino V sta nel seguire la sua dottrina e il suo esempio: infatti venerare fa sempre rima con “imitare”. La lezione di Pietro da Morrone resta attuale, perché animata dallo Spirito di Verità e di Comunione. Chiediamo perciò la grazia di celestinizzare, sempre di più, la Perdonanza come anche la nostra vita, trasformandole, con crescente coerenza, in luminoso riflesso, dentro la storia, del come in cielo così in terra (cfr. Mt 6,10). La Madonna di Collemaggio ci aiuti a rendere la Perdonanza Scuola di umiltà, e, proprio per questo, Centro propulsore di pace (con Dio, con noi stessi, con gli altri) e Casa di fraterna solidarietà: oggi e in tutti i giorni che segneranno il nostro cammino nel tempo”.

Il corteo di figuranti e gruppi storici ha segnato il percorso del rientro della Bolla di Celestino V, con la Dama Viola Graziosi e il sindaco Biondi a chiudere il corteo che dopo aver transitato lungo Viale di Collemaggio, viale Francesco Crispi, Corso Federico II, Piazza Duomo, Corso Vittorio Emanuele II e corso Principe Umberto, si è concluso a Piazza Palazzo.