GLI ULTIMI DI FUBBÀLL

Remo Rapino a Pescara

Pescara, 30 agosto 2023. Lo scrittore abruzzese, Remo Rapino, vincitore del Campiello nel 2020, racconta dodici calciatori “minori” nel suo ultimo libro pubblicato da minimum fax Fubbàll.

L’appuntamento con il racconto delle dodici storie e la formazione di una squadra di calcio, ruolo per ruolo, più un allenatore è per sabato 2 settembre ore 17.30 presso la centralissima Mondadori di via Milano a Pescara, dove a dialogare con Rapino sarà la giornalista pescarese Alessandra Renzetti. Tra gli ospiti, è il caso di dire che “scenderanno in campo” anche Angelo Nicolò presidente ASD Gladius Pescara Centro Tecnico AC Milan e Michele Galanti Responsabile Magister calcio femminile esempi virtuosi di un percorso di crescita per i loro ragazzi.

Al centro del nuovo lavoro di Rapino ci sono le storie di provincia di quando il “fubbàll” aveva le ali, i campi erano di terra e polvere e i numeri sulle maglie andavano dall’1 all’11; storie tenere e allegre di gente che correva per non dover pensare al filo spinato che avvolgeva le giornate, un’umanità manovale e derelitta che aveva avuto tanti guai e qualche lampo di celebrità e portava come bandiere le leggende di una volta: Gigi Meroni, Gigi Riva, Nilton Santos.

Con questo libro Remo Rapino compone un album di figurine di quelli delle ultime file: piccole biografie di calciatori non illustri, brutti, storti, anonimi. Vecchi mobili tarlati dall’età e dai ricordi. Giocatori tristi che non hanno vinto mai.

Una squadra di esclusi, che non si trovano in campionato: eppure ad ascoltarne le voci si ascolta tutto il canto di nostalgia per i debutti, le promesse mancate, gli infortuni e le altre imboscate della sorte, i rari colpi andati a segno, insomma per quel tempo in cui tra gli uomini c’era un rispetto, un trattarsi da pari a pari, qualunque fosse il loro stato: “..e proverete la speranza che questo tempo, dove si poteva giocarsela finché si aveva fiato, possa ancora tornare”.

Per l’occasione, il riferimento a “Valdès” (Tetra) sempre dello stesso Rapino, è quasi scontato. Cile, fine anni Cinquanta, Garcilaso Boscán ha perso molti treni nella vita, ma di una cosa è certo: il ragazzo con le gambe da grillo e il muso di lepre diventerà un calciatore.

Francisco Valdés, quattordici anni da compiere, porta sulle spalle magre il peso della miseria di suo nonno e degli abitanti delle ‘poblaciones’, eppure sembra danzare in campo.

Quando nel 1973 il Cile vivrà i suoi giorni feroci, Francisco, ormai entrato nelle fila della squadra del Colo-Colo, capirà quanto è complesso essere eroi se il ferro si fa tutt’uno con la carne.

In Valdés Remo Rapino sembra dire che la poesia, come il calcio, è soprattutto gioco: lo fa con una lingua affabulatoria ed elegante come un sombrero. Tramite lo sport racconta la dittatura, le illusioni e gli orizzonti perduti di una generazione di niños cileni.




AVVICINARSI ALLA FEDE A OGNI ETÀ

Nella giornata di sabato il battesimo dei 173 nuovi fedeli al congresso dei Testimoni di Geova “Siate pazienti” alla Nuova Fiera di Roma

Roma, 30 agosto 2023. Dopo 3 anni di attesa a motivo della pandemia, nei primi fine settimana di agosto presso la Nuova Fiera di Roma, si è svolto nuovamente in presenza il congresso dei Testimoni di Geova dal tema “Siate pazienti”. All’evento hanno partecipato gli oltre 30 mila fedeli e simpatizzanti del Lazio e Abruzzo che si aggiungono ai circa 20 milioni di persone che partecipano allo stesso evento in tutto il mondo.

Sabato è stato uno dei momenti più attesi con il battesimo dei nuovi 173 fedeli per immersione totale in acqua, seguendo il modello descritto nei Vangeli del battesimo di Gesù, che fu immerso nel fiume Giordano. Lo scorso anno i nuovi battezzati in Italia sono stati circa 3.200 e nel mondo oltre 145.000.

Luca Didò, portavoce dei Testimoni di Geova per le regioni Lazio e Abruzzo, spiega: “Il battesimo è una scelta personale. A battezzarsi non sono i bambini ma uomini e donne, giovani e anziani. Prima di prendere questa decisione, che comporta anche grandi cambiamenti, hanno studiato la Bibbia sicuramente per molti mesi, spesso per anni”.

L’emozione è stata palpabile anche per le migliaia di presenti che hanno osservato i “nuovi fedeli” immergersi completamente nella piscina per il battesimo.

“Avvicinarsi alla fede oggi è una scelta controcorrente, spesso coraggiosa, e la gioia dei nuovi fedeli che si sono battezzati ha avuto un notevole effetto sugli oltre 30 mila partecipanti”, conclude Luca Di Dò. “Tutto il programma del congresso ‘Siate Pazienti’, presentato sotto forma di discorsi, video, interviste e musica, ha dato a tutti noi molti motivi di riflessione. La pazienza è una parola così poco di moda in questi giorni frenetici, ma abbiamo compreso che può aiutarci ad avere fiducia in Dio e a migliorare la nostra vita”.

Da oltre cento anni i Testimoni di Geova tengono congressi in stadi, arene, centri fieristici e teatri in tutto il mondo. Ad aprile 2020 erano stati sospesi gli eventi in presenza a causa della pandemia. Dopo aver ripreso le riunioni e il ministero pubblico nel 2022, l’estate 2023 segna la prima volta in cui i Testimoni di Geova si riuniscono in grandi eventi in tutto il mondo.

Per ulteriori informazioni sul programma dell’evento o per trovare altre date e sedi dei congressi (sono ben 75 quelli organizzati in Italia, in altre 13 città oltre a Roma) visitate il sito jw.org e navigate nella scheda “Chi siamo”.




IL CAMMINO DEI BRIGANTI

Confronto e condivisione di idee per la seconda festa

Sante Marie, 30 agosto 2023. Confronto e condivisione sono state le parole d’ordine della festa del Cammino dei Briganti che si è svolta nel fine settimana a Sante Marie. Un pomeriggio di dialogo sulle opportunità di sviluppo del territorio con diversi attori che operano nella Marsica e nella provincia dell’Aquila, ma anche una serata di svago allietata dai racconti e dalla musica del gruppo teatrale “I briganti di Cartore”. L’intero paese si è ritrovato per la seconda edizione della festa dedicata al Cammino ad anello di cento chilometri sulle tracce dei briganti che ogni anno richiama centinaia e centinaia di camminatori dalla primavera all’autunno da tutta Europa.

“La festa del Cammino dei Briganti è stata l’occasione per incontrarsi e confrontarsi sulle opportunità e le prospettive di crescita del nostro territorio”, ha spiegato il sindaco Lorenzo Berardinetti, “la nostra Marsica è piena di bellezze naturali incontaminate e di luoghi straordinari, servono però gli uomini e i mezzi per farli conoscere. Il Cammino dei Briganti, ideato da Luca Gianotti che ha avuto l’intuizione di creare un percorso unico da far scoprire a tutti, è stato ed è tuttora qualcosa di rivoluzionario per la nostra Terra. Per farlo crescere ancora di più, e con lui far crescere parallelamente i nostri borghi, c’è bisogno dell’aiuto e del contributo di tutti. E così anche per tutte le altre bellissime realtà della nostra zona”.

Al confronto in piazza Aldo Moro hanno preso parte oltre a Berardinetti e agli amministratori locali il presidente Cai Avezzano Franco Salvati, il  rappresentante del Gev Angelo Scafati, il responsabile di Parks Trail Aurelio Michelangeli e il referente di Tagliacozzo sport e turismo di montagna Alessandro Marcelli.

Durante la festa non sono mancati momenti culinari con la Polenta del Brigante preparata dall’associazione anziani “Torquato Di Bernardo” di Sante Marie accompagnata dalla birra del birrificio “I birbanti” e artistici con la mostra del maestro d’arte Walter Pistinizi. In serata tutti incollati allo schermo per vedere il cortometraggio “Il Miraggio” proiettato in piazza Aldo Moro.




LA VELA E GABRIELE D’ANNUNZIO un binomio che si rinnova

Regata Dannunziana, evento inaugurale della quinta edizione del Festival dannunziano dedicato al tema Vivi, Odi, Balla

Pescara, 30 agosto 2023. Una competizione velica che cresce e diventa parte della Sfida Adriatica che fa rotta verso la famosa Barcolana di Trieste. Infatti, la terza edizione della Regata che porta il nome del Vate dà anche il via alla 1° edizione del circuito velico “Go to Barcolana” in collaborazione con il circolo di Marina Dorica di Ancona, il circolo ravennate e la società velica di Barcola e Grignano.

La manifestazione sportiva è stata presentata questa mattina dal Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, dall’assessore comunale allo Sport Patrizia Martelli e dai rappresentanti dei due circoli organizzatori dell’evento, per il Circolo Velico La Scuffia Giancarlo Casuscelli (vicepresidente) e il consigliere comunale e socio del circolo Ivo Petrelli, per il Circolo Nautico Pescara2018 Andrea Di Nicolantonio e Ferdinando Ciccozzi (consiglieri del CNP2018).

La Regata Dannunziana, prevista per domenica 3 settembre a partire dalle 11,30 con la partecipazione di un centinaio di imbarcazioni, è una classica sfida costiera su tre boe di circa 7 miglia marine con partenza dallo specchio di mare di Pescara centrale, dinanzi alla Nave di Cascella, verso nord fino al confine con Montesilvano, e poi rotta verso sud fino alla Stele Dannunziana dove è stabilito il traguardo. La sfida è dedicata alle imbarcazioni d’Altura ma non mancano le iscrizioni di catamarani e derive che partecipano solo per il desiderio di far parte dell’evento.

La cerimonia d’apertura è prevista sabato 2 settembre alle 18,30 davanti al circolo La Scuffia presso il porto turistico Marina di Pescara con il classico alzabandiera ed inno nazionale cantato per l’eccezione dal Coro InCanto dell’Ateneo di Chieti. Segue la presentazione della regata e un aperitivo inaugurale accompagnato da un momento di intrattenimento musicale con il gruppo Terza Corsia. Domenica pomeriggio verso le 16 al termine della regata è prevista la premiazione con l’assegnazione del Trofeo Dannunzio Challenger alla prima imbarcazione classificata “Overall” in tempo compensato, mentre il Trofeo “Line Honours Go to Barcolana” verrà assegnato all’armatore dell’imbarcazione prima classificata “Overall” in tempo reale.

La Dannunziana è la prima di tre regate veliche del circuito “Go to Barcolana”, la seconda è la “Regata del Conero” prevista il 17 settembre presso la Marina Dorica di Ancona e la terza è una lunga costiera da Ravenna a Trieste con partenza il 5 ottobre. Un circuito pensato per rendere più agevole e attrattivo l’avvicinamento alla 55esima edizione della Barcolana, che si svolgerà a Trieste l’8 ottobre, e che è stato possibile grazie alla sinergia dei circoli con Assonautica. Le imbarcazioni che parteciperanno ad almeno due regate del “Go to Barcolana” avranno ormeggi gratuiti e assicurati in tutti i circoli organizzatori, compreso Trieste, e iscrizione gratuita al circuito che avrà un vincitore premiato a Trieste sabato 7 ottobre, giorno precedente alla Barcolana. Tre regate, insomma, indipendenti tra di loro, autonome e anche diverse una dall’altra, ma con a margine un obiettivo comune: la possibilità di raggiungere Trieste e partecipare alla regata velica più famosa d’Italia.




AGGRESSIONI A FORZE POLIZIA, USIF

Anche in Abruzzo la situazione è diventata insostenibile

“Solidarietà al collega del Comando Provinciale di Chieti che ieri è rimasto ferito per un’aggressione avvenuta a seguito di un intervento a supporto di una pattuglia di altra forza di polizia, già intervenuta per una richiesta di intervento. Senza entrare nel merito dell’accaduto, su cui è al lavoro l’Autorità Giudiziaria, denunciamo una situazione insostenibile che vede, sempre più spesso, i nostri colleghi vittime di aggressioni fisiche e verbali. Non esistono comfort zone: ogni militare in servizio è un bersaglio. Anche se l’Abruzzo è considerata una Regione relativamente tranquilla, gli episodi di aggressioni alle forze di polizia si ripetono quasi giornalmente.

Per quanto ci riguarda, ricordiamo il collega cinofilo preso a morsi nel 2019 durante un controllo di polizia a Pescara. Nel 2021 un balordo forzò un posto di blocco dei baschi verdi cercando di investire un collega. Il soggetto fu arrestato dopo un folle inseguimento lungo le strade di Pescara. Nel 2022, sempre a Pescara, un altro soggetto, già noto alle forze dell’ordine, aggredì finanzieri e poliziotti. Posto agli arresti domiciliari, il giorno dopo fu nuovamente arrestato dai carabinieri dopo un altro folle inseguimento. Da questi fatti si capisce che bisogna avere il coraggio di modificare le norme a tutela dei lavoratori delle forze di polizia. Servono norme deterrenti se vi vuole garantire la sicurezza degli operatori e i diritti dei cittadini per bene”. Lo dichiara in una nota Vincenzo Piscozzo.




RUOTE NELLA STORIA rievoca il Gran Criterium Vetturette

L’autoraduno dedicato al prestigio delle vetture d’epoca e realizzato da ACI Storico attraverserà Chieti fino a Pretoro, borgo inserito tra i più belli d’Italia

Chieti, 30 agosto 2023. L’appuntamento con Ruote nella Storia torna giovedì 31 agosto 2023 con una nuova imperdibile tappa che, in questa occasione, coincide anche con la rievocazione storica del Gran Criterium Vetturette, la manifestazione motoristica degli Anni ’50 che si disputava sul Circuito della Villa Comunale di Chieti e le cui protagoniste assolute erano le biposto Sport, cilindrata 750 e le monoposto di categoria corsa Formula 3, cilindrata 750.

In questo contesto, l’evento ideato e realizzato grazie alla sinergia tra ACI Storico e Automobile Club d’Italia si avvarrà della preziosa collaborazione dell’Automobile di Chieti presieduto dall’Avv. Mario Aloè e presieduto dal Dott. D’Antuono Roberto. La giornata del prossimo 31 agosto, inoltre, vedrà anche la partecipazione attiva dell’Associazione Ruote Classiche Teatine, affiliata ad ACI Storico.

“L’auto ha segnato e segna tuttora la storia del nostro Paese – ha dichiarato Mario Aloè, Presidente dell’Automobile Club di Chieti – e l’automobile non è solo bellezza e passione, ma è anche storia e design. Credo che il format ‘Ruote nella Storia’, così come è stato strutturato da ACI Storico, sia l’ideale per far conoscere agli appassionati di motori luoghi dal passato importante e bellezze del territorio spesso poco frequentate.”

La manifestazione, che conta quest’anno la sua seconda edizione, sarà inserita anche nella grande kermesse motoristica I Circuiti d’Abruzzo’(31 agosto-2 settembre) ideata dall’appassionato Fabio Di Pasquale, per cui gli equipaggi da Chieti poi partiranno per rievocazioni di altre gare storiche a Teramo e a Pescara.

Protagoniste indiscusse dell’autoraduno, che intende esaltare come sempre il valore e l’importanza del motorismo storico, come sempre le vetture d’epoca per le quali si conta una partecipazione di oltre 30 modelli dal fascino indiscusso.

Tra le vetture partecipanti la Maserati 6CM-1500 del 1938 con cui Luigi Villoresi conquistò il primo posto alla Coppa Acerbo di Pescara e che successivamente fu guidata anche da Piero Taruffi, l’Urania 750 Sport che vide la volante Maria Teresa De Filippis, la prima donna, nella storia dell’automobilismo sportivo, a qualificarsi per un gran premio di Formula 1, poi, tra gli altri gioielli presenti, una Fiat 509SM del 1927, una Amilcar CGSS del 1928, una Singer le Mans Special Speed del 1934, una Jaguar SS100 del 1936 e diverse altre incredibili vetture simbolo dell’evoluzione tecnica e tecnologica.

La valorizzazione del territorio, della cultura e della tradizione nazionale restano sempre co-protagoniste nell’evento Ruote nella Storia e a fronte di questo importante presupposto di partenza le automobili, dopo aver lasciato Corso Marrucino a Chieti, raggiungeranno Pretoro, caratteristico borgo tutto incastonato nella roccia, inserito tra i “Borghi più Belli d’Italia”. Comune composto da poco più di 850 persone, presenta scavi archeologici preistorici, che dimostrano l’antichità del paese, che potrebbe risalire al VI-V sec. a.C. A renderlo unico il centro storico che si estende lungo una scarpata sul versante orientale della Maiella, in una zona franosa dove dagli Anni ’60 è stata aperta una cava di pietra. Pretoro prende la forma di un borgo medievale triangolare che salendo verso la cima si restringe, essendosi formato a sud a grappolo, dall’antico castello. Il territorio cambia salendo da destra verso il comprensorio della Maielletta – Passo Lanciano, diventando più impervio e nevoso.

Dopo la visita di questo incantevole scenario, gli equipaggi partecipanti all’evento faranno ritorno a Chieti dove daranno vita alla rievocazione del Gran Criterium Vetturette sul Circuito della Villa Comunale.

Interessante segnalare che durante tutta la manifestazione a Chieti sarà allestito anche un gazebo per lo speciale annullo filatelico di Poste Italiane dedicato all’evento, da apporre su cartoline realizzate appositamente per l’occasione che saranno messe a disposizione di tutti gli spettatori. L’annullo verrà poi esposto nel Museo Nazionale delle Poste di Roma.

PROGRAMMA:

Ore 10.00 – 14.00: Accreditamento partecipanti presso Chieti, Piazza G.B. Vico

Ore 13.00 – 14.00: Aperitivo presso Gran Caffè Vittoria a Chieti

Ore 15.00: Partenza da Chieti, C.so Marrucino con destinazione Pretoro

Ore 17.30 – 18.00: Arrivo presso la Villa Comunale di Chieti

Ore 18.30: Inizio evento Gran Criterium Vetturette

A seguire cena di gala presso Il Circolo degli Amici e premiazioni




RASTRELLIERE BICI CON L’ALLARME?

Piattaforma di valutazione dei servizi dedicati alle biciclette e a chi le guida

Pescara, 30 agosto 2023. La varietà di rastrelliere per bici è sorprendente: a pinza orizzontale e verticale, a U rovesciata, a spirale, con protesi a graffetta, a chicco di caffè, e poi modello Verona, Parigi, ecc.

Altra cosa che distingue gli stalli è la possibilità di agganciare una sola ruota, di solito l’anteriore, oppure il telaio, decisamente meglio. Ma a volte gli stalli sono troppo vicini tra loro, come un rastrello con denti troppo fitti, oppure troppo addossati ad un muro, una parete, sicché la ruota non entra nell’incavo del telaio. E questi ultimi spesso non sono sufficientemente spaziosi per copertoni larghi, da 45 direbbero gli esperti, per non parlare delle fat-bike. E le cargo bike? E i tricicli?

Il mondo della sosta per le bici è così vario che è impegnativo catalogare tutti i modelli. Ma a volte anche l’uso che se ne fa diventa interessante e sicuramente dalle risposte ai questionari arriveranno molte indicazioni in tal senso.

Ne vogliamo anticipare uno che abbiamo trovato molto simpatico e divertente, che scherzosamente potremmo anche rimandare alla sfera della sicurezza, con l’auspicio che sulla pagina facebook possano arrivare altre curiosità.




PNRR: AGGIUDICATI I LAVORI

Nuova Mensa Marchitelli di Villa Santa Maria e Ricostruzione Savoia a Chieti

Chieti, 29 agosto 2023. Sono stati aggiudicati i lavori per la costruzione della nuova mensa dell’istituto alberghiero Marchitelli di Villa Santa Maria e per la ricostruzione dell’istituto tecnico Savoia di Chieti.

Le gare sono state espletate nei giorni scorsi dagli uffici della Provincia di Chieti e si sono concluse con l’aggiudicazione dei lavori della nuova mensa del Marchitelli alla ditta Fossaceca srl di Roccaspinalveti e alle imprese De Cesare Ulrico srl di Chieti (capogruppo) e Edilizia Di Cosmo srl (mandante) per l’adeguamento sismico mediante demolizione e ricostruzione del corpo centrale del Savoia di Chieti. 

Entrambi gli interventi sono finanziati nell’ambito della missione quattro Istruzione e Ricerca del Pnrr. Il costo totale del progetto relativo all’ITIS Savoia è di 11.500.000 euro: è prevista la demolizione e ricostruzione del blocco principale di via Gaetani dell’Aquila d’Aragona, risultato maggiormente vulnerabile ad eventuali sollecitazioni sismiche al termine delle verifiche e delle indagini degli uffici tecnici della Provincia di Chieti.

L’importo complessivo destinato alla costruzione della nuova mensa dell’Ipssar Marchitelli di Villa Santa Maria è di 1.750.000 euro, di cui 1.250.000 da fondi Pnrr e 500.000 da altri fondi propri della Provincia di Chieti. Salvo imprevisti, la consegna dei lavori avverrà a breve e comunque non oltre il mese di novembre.

Questi interventi vanno ad aggiungersi a quelli già ottenuti nell’ambito del Pnrr per la realizzazione di due nuove palestre, una nel polo liceale Pantini-Pudente, sede del liceo artistico di Vasto e l’altra nell’istituto professionale De Giorgio di Lanciano, entrambe su aree di proprietà della Provincia Di Chieti (5.200.000 euro) e per l’adeguamento sismico mediante demolizione e ricostruzione del corpo centrale dell’Itis “Da Vinci” di Lanciano (4.750.000 euro): la gara relativa a quest’ultimo intervento è stata pubblicata il 25 agosto, con termine per la presentazione delle offerte il 5 settembre.

“La Provincia di Chieti lavora ogni giorno, senza sosta, per rispettare i tempi dettati dal Pnrr e dalle esigenze di sicurezza richiesti per gli edifici scolastici superiori del territorio. Oltre 13 milioni di euro di lavori partiranno a breve, altre gare per ulteriori 10 milioni di euro sono in scadenza per rendere ancora più ricca e sicura l’offerta di strutture scolastiche pubbliche a studenti, famiglie e lavoratori della scuola. La nostra è una Provincia operosa, vicina ai cittadini dei 104 Comuni e in prima fila per dare concretezza ai progetti del Pnrr” dichiara il Presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna.




CARAMANICO E LE SUE ACQUE

Il rito battesimale sul fiume Orta  e la tradizione del comparatico in Abruzzo (Il «Consólo»)

A Caramaneche ce se repòse « Fior de cetròne, ‘nghe l’acqua sulfuròse e l’aria ‘bbone ».

di Franco Cercone

[Contributo pubblicato in Attraverso l’Abruzzo, n. 46, Pescara 1975]

Così suona uno stornello raccolto a Caramanico, che non soltanto per l’acqua sulfurea è giustamente famosa. Fontane come quella del «Pisciarello» e di «Santa Croce», nonché la «Fonte Grande», costituiscono, insieme a molte altre piccole sorgenti, che sgorgano nelle immediate vicinanze del Paese, un invidiabile patrimonio idrico che ha reso famoso, in Italia ed all’estero, questo pittoresco centro termale.

Ciò spiega perché a Caramanico, pur essendo l’Assunta la protettrice del luogo, sia anche particolarmente venerato San Giovanni Battista, precursore di Gesù nella predicazione e nel battesimo.

Il 24 giugno, infatti, festa di San Giovanni, «Le persone che se fanne a cumpare» scendono al fiume Orta e tenendosi per mano lo attraversano tre volte, promettendosi fedeltà e reciproca assistenza per tutta la vita(1).

Viene così a instaurarsi un tipo di rapporto, che per la sua intensità, specie fra la gente umile, trascende in Abruzzo anche quello di parentela: «li San Giuànne», è l’espressione con la quale in molti centri abruzzesi si indica il padrino o la madrina. Di solito la persona scelta come compare non è un parente, bensì un amico, un compagno di lavoro o un vicino di casa, una persona, insomma, di provata fiducia e scelta per certe affinità elettive.

Si tratta, comunque, di persone con cui non si hanno liti pendenti. A Pacentro, per esempio, una donna non usciva mai di casa senza portare con sé un po’ di sale da buttare per terra appena incontrava una parente, persona ritenuta apportatrice di malocchio(2).

Fra l’altro, i parenti erano qui i più esosi nei rapporti economici, donde l’espressione «è custàte salate», riferentesi alle divisioni della proprietà. A Cansano il detto «a stu munne se so accise gli fratiélle ma mai gli cumpére» è un adattamento del vecchio aforisma «erano più che nemici: fratelli».

Questo rapporto, quasi sempre instaurato, e non solo a Caramanico, all’inizio da due capifamiglia, perdura per molti anni e per diverse generazioni.

Esso si rinnova e nello stesso tempo si rafforza in occasione di un battesimo, una cresima o un matrimonio, circostanze in cui il diritto di comparatico viene concesso dal padre ad altri mèmbri della famiglia. Se una persona si trova già in un rapporto di comparatico, difficilmente acconsente ad instaurarne un altro, perché ciò significherebbe un vero e proprio tradimento nei confronti del primo compare.

Il rapporto di comparatico si scioglie, ma non sempre, solo in seguito all’emigrazione di un gruppo familiare, che deve essere totale, altrimenti il diritto si trasmette al membro più anziano della famiglia, uomo o donna, rimasto al paese.

«Lu cumpàre» e «la cummàre» sono le persone che più direttamente partecipano alle gioie e ai dolori familiari. Sono i primi ad essere invitati nei momenti lieti e i primi ad accorrere in quelli tristi, specie in occasione della morte di un membro della famiglia del loro figlioccio. In tale circostanza spetta al compare preparare il pasto di consolazione, detto «gliu cunsule», che viene consumato dalle due famiglie riunite subito dopo le esequie dell’estinto.

A Cansano, «lu cunsule» viene offerto anche al sacerdote la sera del Venerdì Santo ed è consumato in sagrestia subito dopo la processione del Cristo morto. Almeno dal punto di vista della quantità dei cibi offerti, l’istituto del «consólo» ha subito una notevole evoluzione nel tempo.

In un testamento del 1237, fatto da un certo Berardo Altrude, si legge:

«In primis pro anima mea relinquo post funus meum Panem et Vinum per Universos Clericos Sulmonis, iuxtra consuetudinem ipsius terrae(3)» .

Se sfrondiamo ora questo caratteristico rito che si svolge sul fiume Orta di ogni evidente ricordo evangelico (San Giovanni Battista, il Giordano, etc.), troviamo alla base di esso la riconferma di una esigenza storica dell’uomo, il superamento cioè delle forze ostili ambientali mediante il fatto associativo.

I motivi, infatti, che inducono due persone ad instaurare un così intenso rapporto, sono psicologici e pratici nello stesso tempo, ma tutti rientrano nell’istituto umano di conservazione, «nella relazione funzionale degli uomini che devono sostenersi a vicenda per la soddisfazione dei loro bisogni vitali»(4) .

È il circolo vizioso della «coincidentia oppositorum», per cui il massimo amore coincide con la massima manifestazione dell’egoismo umano. In tale senso, il rito sul fiume Orta ci ricorda, anche se vagamente, un passo della Repubblica di Platone, dove si parla appunto del fiume Amelete [Lete, fiume dell’oblio], «in cui le anime vengono a bere ed in cui perdono ogni ricordo»(5).

Il termine «ricordo» si riferisce, secondo l’accezione platonica, ad un vago stato di inquietudine che provoca come è stato acutamente osservato, «una impressione di deficienza che fa nascere l’amore»(6).

Almeno in un primo momento, più che una «relazione funzionale», è stata questa inquietudine derivante dalle forze oscure che lo circondavano, ad indurre l’uomo a cercare i suoi simili, come un animale atterrito cerca il suo branco che erra.

Il timore del futuro e dell’ignoto affonda le sue radici nella lunga notte esistenziale dell’uomo, troppo lunga per non lasciare tracce. Ciò che in Abruzzo induce due persone ad instaurare un rapporto così intenso, è appunto quel senso di incertezza per la vita futura, la coscienza che un anno di lavoro sui campi può essere distrutto dagli agenti atmosferici, la sicurezza che beni e persone sono protetti durante lunghe assenze all’estero per motivi di lavoro, la certezza insomma che esiste un amico fidato cui ricorrere nei tristi frangenti della vita.

1 Stranamente questo antico rito è sfuggito a T. Marino, autore di un importante scritto dal titolo «La Festa di San Giovanni in Abruzzo», in «Abruzzo Cattolico, Rassegna religiosa, scientifica e letteraria», Chieti, 1896, anno IV, fase. III.

2 Informatore Prof. Francesco Buccitelli.

3 G. Celidonio, «La Diocesi di Valva e Sulmona», vol. IV, pag. 41.

4 M. Horkheimer e Th. W. Adorno, «Lezioni di sociologia», p. 30. Torino, Einaudi, 1966.

5 J. P. Vernant, «Mito e pensiero presso i Greci», p. 67. Torino, Einaudi, 1970.

6 Robin, « Platon, Oeuvres complètes », p. 1376, Paris, 1940. « Bibliothéque de la Plèiade ».




PUNTARE SUL TURISMO SPORTIVO per incrementare l’economia del territorio

Confartigianato Abruzzo: “Riaprire Le Naiadi sia priorità per la Regione”

Pescara, 29 agosto 2023. “La Regione Abruzzo intervenga al più presto, con decisione ed efficacia, per scongiurare il protrarsi della chiusura del centro sportivo Le Naiadi”. É l’appello che Confartigianato Imprese Abruzzo rivolge all’amministrazione regionale, in merito all’ormai annosa vicenda della struttura sportiva pescarese, chiusa da oltre tre settimane e da tempo alle prese con problemi che ne impediscono il definitivo rilancio. 

L’associazione datoriale sottolinea che “Le Naiadi è il fiore all’occhiello della città, da oltre 50 anni punto di riferimento per il nuoto abruzzese e per migliaia di persone che praticano attività sportive. Un patrimonio per l’intera comunità dell’area metropolitana pescarese, che non può essere disperso continuando a gestire la struttura con soluzioni di breve respiro e prive di una visione complessiva in grado di garantirne il rilancio”.

Il presidente regionale di Confartigianato, Giancarlo Di Blasio, in attesa del fatidico 18 settembre, data di scadenza del bando da 39 milioni di euro per l’individuazione di un nuovo gestore dell’impianto, incalza: “Confidiamo nelle buone intenzioni della Regione Abruzzo e auspichiamo che si concludano positivamente i sondaggi avviati con le varie società potenzialmente interessate alla gestione, ma invitiamo la giunta e l’intero Consiglio regionale a dare priorità assoluta alla risoluzione del problema, che sta creando enormi disagi ad oltre mille atleti e alle loro famiglie. Siamo già in ritardo, perché la stagione del nuoto agonistico è ormai ai nastri di partenza e ogni giorno che passa aumentano le problematiche legate alla manutenzione del complesso”.

Secondo il massimo esponente dell’associazione di categoria abruzzese, la rinascita del centro Le Naiadi assume un rilievo strategico anche nell’ottica di una visione di sviluppo di più ampia portata. “La presenza di strutture sportive accoglienti, moderne e funzionanti – osserva Di Blasio – oltre a favorire la pratica sportiva dei cittadini, contribuendo a migliorare il loro stato di salute, rappresenta anche un fattore di attrazione e può contribuire a sviluppare quella destagionalizzazione dell’offerta turistica più volte sbandierata dalla Regione”.

Il presidente di Confartigianato Abruzzo ritiene infatti che il centro Le Naiadi “non abbia nulla da invidiare a strutture simili, che in altre città italiane fanno da volano per attrarre il turismo sportivo”, sottolineando che “Pescara avrebbe tutte le carte in regole per diventare la città abruzzese dello sport. Un comparto che, come dimostra il successo della tappa del Giro d’Italia lungo la Costa dei Trabocchi, può rivelarsi un potente

In conclusione, Confartigianato Abruzzo chiede alla Regione di individuare “una soluzione definitiva, che passa necessariamente per una gestione finanziariamente sostenibile e per un’offerta moderna e funzionale”.




GARAGE ITALIA ASD riparte da Erice

Dopo gli ottimi risultati conseguiti con Fasciano in quel di Popoli, l’associazione Abruzzese Garage Italia asd sbarca in Sicilia per la Monte Erice

Popoli, 29 agosto 2023. La gara Siciliana in provincia di Trapani è l’undicesimo appuntamento del CIVM 2023 ed è valida anche per il TIVM Sud e per il CIVSA. Erice è conosciuta in Italia come una delle gare più spettacolari, sia per motivi organizzativi ma anche per il panorama mozzafiato che accompagna i piloti dallo start fino in vetta negli impegnativi 5.730 metri.

Era un obiettivo di Garage Italia essere alla Monte Erice e nella 65^ edizione di questo fine settimana, si presenterà al via con il pilota Pescarese Giuseppe De Angelis. Dopo l’ottima gara di Ascoli a bordo della Golf TCR dove ha conquistato la vittoria, De Angelis ad Erice sarà al via su Peugeot 308 del team AC Racing e cercherà di raccogliere un risultato positivo nella RS Cup.

Giuseppe De Angelis: “Sono molto contento di poter essere presente in Sicilia, da sempre conosciuta come una terra di motori. Spero in una gara positiva da parte mia, anche se so che il gruppo sarà agguerritissimo, ma cercheremo di dire la nostra. Per me sarà la prima volta ad Erice e non vedo l’ora di prendere il via.”

Realtà come GDR Forniture, DGL di Di Giampietro Loris, De Sanctis Linda s.n.c., Teknosignal s.r.l., NDS, Termoclimax, Delizie d’Abruzzo, Ottica Manuela Angelone, Publieco, Oasi Verde di Renzetti s.r.l., Chiavaroli Costruzioni, Sismex.it, Vuesse revisioni, Casa della Batteria, Falcone, Di Giampietro Roberto, Dimora del silenzio Verrocchio, AMB Carpenteria Metallica di precisione, Dueci Impianti tecnologici, Farmacia Ferroni, Tabaccheria De Angelis Ilaria & Noleggio Giammarino faranno parte come sempre del valido sostegno a Garage Italia ASD.




MEMORIAL FORMICONE-CALISSI

Conclusa la 5^ edizione del Trofeo TOP 87

Sant’Egidio alla Vibrata, 29 agosto 2023. Si è conclusa ieri l’edizione numero 5 del Trofeo TOP 87, Memorial Formicone – Calissi, torneo che nasce dall’amicizia tra il campionissimo del mondo delle bocce Gianluca Formicone, il suo mentore bergamasco Danilo Calissi, l’amico di sempre Peppino De Berardiniis dell’azienda di abbigliamento sportivo della Val Vibrata TOP 87 ed Antonio Martella presidente del Circolo Bocciofilo Pinetese.

Un’edizione che va in archivio portando con sé il ricordo di un grande successo visti i quasi 200 atleti impegnati nei vari tornei. Agli ordini del direttore del torneo Domenico Sposetti, e degli arbitri Valentina Sacchetti, Franco Tosti, Marco Pallini, Maurizio D’Alessandro e Fabio Fedele i giocatori e le giocatrici hanno dato vita ad un’avvincente serie di sfide fino ad arrivare alla fase finale di ieri sera.

Questi i nomi dei vincitori: il torneo maschile è stato vinto da Gianluca Formicone del Vigasio Villafranca Verona, quello femminile da Flavia Morelli del Lucrezia Pesaro, mentre l’Under 15 è andato a Sofia Pistolesi del Montegranaro e l’Under 18 a Giulio Lazzarini del Boville Roma.

Gli organizzatori hanno regalato ai vincitori oltre ai trofei anche i piatti in ceramica realizzati dai ragazzi della Fondazione ANFFAS di Grottammare.

Tante le autorità presenti: il Presidente regionale FIB Gregorio Gregori, il delegato Coni provinciale Italo Canaletti, il Presidente della Federazione Bocce USA Denny Passaglia, il delegato Provinciale FIB Bruno Rastelli, il sindaco di Pineto Robert Verrocchio ed infine la consigliera regionale Simona Cardinali tra le prime a supportare il torneo.

Molto sentito il momento dell’inno nazionale, cantato dalla soprano Federica Di Rocco, accompagnata da Mauro Di Ruscio alle tastiere, e da Massimo Di Rocco dei Camaleonti alla batteria.

Il torneo “Lui e Lei” del sabato “Memorial Francesco De Luca”, che era aperto anche ad atleti con disabilità, è stato invece vinto da Alfonso Nanni del Vigasio-Villafranca di Verona e Kety Crescenzi del Salaria di Ascoli Piceno.

Tutte le gare, infine, sono state visibili in diretta grazie all’impegno del canale Avelia HD, dirette che hanno avuto il commento del “Signore delle Bocce” Renato Scacchioli.

“Grande è stata la fatica, ripagata da una grandissima soddisfazione” ha detto a fine torneo Gianluca Formicone, “Non posso che ringraziare tutti quelli che hanno portato il loro aiuto in campo e fuori per la riuscita del torneo”.

“L’accoglienza del pubblico è stata super” ha aggiunto Danilo Calissi, esperto uomo di bocce che guida la VIP Credaro di Bergamo: “Questo torneo ha contribuito a cementare tante amicizie che sono sicuro sapranno farsi trovar pronte e disponibili anche per i prossimi anni”.

La conclusione a Peppino De Berardiniis della TOP 87, instancabile motore della manifestazione: “Un po’ di stanchezza ma anche tanta felicità, sia nei sorrisi della tanta gente che è venuta a trovarci, sia negli occhi dei tanti importanti atleti che ci hanno onorato con la loro presenza. E poi aver potuto usare grazie al circolo pinetese non solo le strutture del bocciodromo ma anche le loro aree esterne ci ha dato la possibilità di ampliare anche i momenti di socializzazione con i loro stand gastronomici. Con queste premesse non possiamo che guardare col sorriso al futuro”.




MEMORIAL FORMICONE-CALISSI

Conclusa la 5^ edizione del Trofeo TOP 87

Sant’Egidio alla Vibrata, 29 agosto 2023. Si è conclusa ieri l’edizione numero 5 del Trofeo TOP 87, Memorial Formicone – Calissi, torneo che nasce dall’amicizia tra il campionissimo del mondo delle bocce Gianluca Formicone, il suo mentore bergamasco Danilo Calissi, l’amico di sempre Peppino De Berardiniis dell’azienda di abbigliamento sportivo della Val Vibrata TOP 87 ed Antonio Martella presidente del Circolo Bocciofilo Pinetese.

Un’edizione che va in archivio portando con sé il ricordo di un grande successo visti i quasi 200 atleti impegnati nei vari tornei. Agli ordini del direttore del torneo Domenico Sposetti, e degli arbitri Valentina Sacchetti, Franco Tosti, Marco Pallini, Maurizio D’Alessandro e Fabio Fedele i giocatori e le giocatrici hanno dato vita ad un’avvincente serie di sfide fino ad arrivare alla fase finale di ieri sera.

Questi i nomi dei vincitori: il torneo maschile è stato vinto da Gianluca Formicone del Vigasio Villafranca Verona, quello femminile da Flavia Morelli del Lucrezia Pesaro, mentre l’Under 15 è andato a Sofia Pistolesi del Montegranaro e l’Under 18 a Giulio Lazzarini del Boville Roma.

Gli organizzatori hanno regalato ai vincitori oltre ai trofei anche i piatti in ceramica realizzati dai ragazzi della Fondazione ANFFAS di Grottammare.

Tante le autorità presenti: il Presidente regionale FIB Gregorio Gregori, il delegato Coni provinciale Italo Canaletti, il Presidente della Federazione Bocce USA Denny Passaglia, il delegato Provinciale FIB Bruno Rastelli, il sindaco di Pineto Robert Verrocchio ed infine la consigliera regionale Simona Cardinali tra le prime a supportare il torneo.

Molto sentito il momento dell’inno nazionale, cantato dalla soprano Federica Di Rocco, accompagnata da Mauro Di Ruscio alle tastiere, e da Massimo Di Rocco dei Camaleonti alla batteria.

Il torneo “Lui e Lei” del sabato “Memorial Francesco De Luca”, che era aperto anche ad atleti con disabilità, è stato invece vinto da Alfonso Nanni del Vigasio-Villafranca di Verona e Kety Crescenzi del Salaria di Ascoli Piceno.

Tutte le gare, infine, sono state visibili in diretta grazie all’impegno del canale Avelia HD, dirette che hanno avuto il commento del “Signore delle Bocce” Renato Scacchioli.

“Grande è stata la fatica, ripagata da una grandissima soddisfazione” ha detto a fine torneo Gianluca Formicone, “Non posso che ringraziare tutti quelli che hanno portato il loro aiuto in campo e fuori per la riuscita del torneo”.

“L’accoglienza del pubblico è stata super” ha aggiunto Danilo Calissi, esperto uomo di bocce che guida la VIP Credaro di Bergamo: “Questo torneo ha contribuito a cementare tante amicizie che sono sicuro sapranno farsi trovar pronte e disponibili anche per i prossimi anni”.

La conclusione a Peppino De Berardiniis della TOP 87, instancabile motore della manifestazione: “Un po’ di stanchezza ma anche tanta felicità, sia nei sorrisi della tanta gente che è venuta a trovarci, sia negli occhi dei tanti importanti atleti che ci hanno onorato con la loro presenza. E poi aver potuto usare grazie al circolo pinetese non solo le strutture del bocciodromo ma anche le loro aree esterne ci ha dato la possibilità di ampliare anche i momenti di socializzazione con i loro stand gastronomici. Con queste premesse non possiamo che guardare col sorriso al futuro”.




AL 9° REGGIMENTO ALPINI DELL’AQUILA IL PREMIO DEL PERDONO

Per la meritoria opera di mantenimento della pace espressa nel corso delle attività operative svolte dal 15 gennaio al 27 luglio 2023 in Kosovo

L’Aquila, 29 agosto 2023. Con questa motivazione è stato conferito al 9° Reggimento Alpini dell’Aquila, che ha operato nel teatro operativo kosovaro dal 15 gennaio al 27 luglio di quest’anno, il Premio del Perdono, riconoscimento dedicato alla difesa dei più deboli, all’affermazione della pace tra i popoli, ispirato al lascito morale di Celestino V e istituito nell’ambito della Perdonanza Celestiniana.

Lo scorso anno fu consegnato a Papa Francesco, pontefice che per la prima volta nella storia del giubileo aquilano ha aperto la Porta Santa della Basilica di Santa Maria di Collemaggio.

La cerimonia di consegna è avvenuta questa mattina all’Auditorium del Parco, nel corso di un’iniziativa a cui hanno partecipato il Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, il Comandante del IX Reggimento Alpini dell’Aquila, Colonnello Mario Bozzi, l’Arcivescovo coadiutore, S.E. Mons. Antonio D’Angelo, e l’artista orafo, Paolo Mazzeschi.

Il premio presenta in primo piano il Fiore della Memoria, simbolo del dolore e della speranza della città che rinasce, sormontato da tre archi quale citazione della Porta Santa di Collemaggio.

“Dopo Papa Francesco abbiamo scelto di conferire il Premio del Perdono al 9° Reggimento Alpini per la professionalità, l’impegno e la dedizione di cui il contingente ha dato prova, in particolare nell’ambito della recente missione di pace in Kosovo, durante la quale alcuni militari sono rimasti feriti nell’adempimento del proprio dovere. Alle donne e agli uomini del reggimento, guidati dal comandante Mario Bozzi, che ho avuto modo di incontrare personalmente in terra balcanica in occasione della donazione dei defibrillatori alle scuole locali da parte dell’amministrazione, giungano sentimenti di affetto e stima, nonché gratitudine per l’importante compito che svolgono con dedizione e impegno quotidiano in Italia e all’estero” ha dichiarato il sindaco Biondi.

Il Colonnello Mario Bozzi ha ringraziato “il Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, per questo importante riconoscimento conferito al 9° Reggimento Alpini in virtù del costante impegno profuso, in patria e all’estero, in difesa dei più deboli”.

PREMIO DEL PERDONO 2023 MOTIVAZIONE

Agli uomini e alle donne del Nono Reggimento Alpini della Brigata Taurinense, in nome del lascito di Celestino V, viene assegnato il Premio del Perdomo 2023 per la professionalità, umanità, sensibilità e coraggio che hanno messo in campo nella delicata missione in Kosovo.

Nei sei mesi del loro mandato, secondo la Risoluzione 1244 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, hanno garantito, a costo della propria incolumità, la sicurezza, la stabilità e la libertà di movimento nelle 15 municipalità del Kosovo occidentale, settore operativo di competenza del Regional Command-West (RC-W) di Kfor.

Gli uomini e le donne del Nono Reggimento Taurinense, il 29 maggio scorso, si sono interposti tra i manifestanti serbi e la polizia kosovara nell’area operativa dove insistono i 4 comuni a maggioranza serba, con il preciso compito di rinforzare la sicurezza in seguito all’insediamento dei sindaci neoeletti, evitando così conseguenze più gravi.

Sono seguite settimane di proteste e, grazie al continuo dialogo tra i militari Kfor e i cittadini serbi, gli alpini del Nono Reggimento sono riusciti ad allentare la tensione e a evitare ulteriori scontri.

Purtroppo, alcuni alpini sono rimasti seriamente feriti e la città dell’Aquila non ha fatto mancare la propria solidarietà e vicinanza.

Donare e donarsi, non sono altro che azione e sentimento per la costruzione della Pace, attraverso il perdono e la fratellanza.

Gli uomini e le donne del Nono Reggimento Taurinense hanno dimostrato con il loro impegno di essere dei veri costruttori di Pace.




TORTORETO CUORE VERDE D’ABRUZZO

Successo ed entusiasmo per Tortoreto greendays, l’evento per celebrare la sostenibilità e la cultura della terra

Tortoreto, 29 agosto 2023. La seconda edizione di Tortoreto greendays – la terra incontra il mare, ha ottenuto un plauso unanime e un successo di partecipazione al di sopra di ogni più rosea aspettativa.

4 eventi in 2 giorni, attraverso i quali il numeroso pubblico è riuscito ad entrare in contatto con la Tortoreto Verde, in un viaggio multisensoriale tra passato, presente e futuro del mondo rurale degustando le migliori produzioni enogastronomiche del territorio.

La manifestazione è stata promossa dall’Assessorato all’Agricoltura del Comune di Tortoreto per celebrare per il quinto anno consecutivo l’ottenimento della bandiera Spighe Verdi, il riconoscimento della FEE Italia, la stessa organizzazione che riconosce le Bandiere Blu per il mare, ai comuni che promuovono uno sviluppo rurale sostenibile.

L’Assessore all’Agricoltura Francesco Marconi non nasconde l’entusiasmo e la soddisfazione per l’eccellente riuscita dell’iniziativa: “Nonostante Tortoreto sia uno dei comuni marittimi più apprezzati della costa teramana, sono diversi anni che orienta le sue politiche rivolgendo particolare attenzione e sensibilità all’entroterra. Siamo convinti che la cura dell’ambiente, del paesaggio e l’adozione di pratiche sostenibili siano in grado di rinnovare l’offerta turistica verso nuove ed innovative forme di accoglienza, lenta, rurale ed enogastronomica.”

La mattina di sabato è stata dedicata al Tavolo di Raccordo e Cooperazione Istituzionale presso Terra di EA, riunendo 21 amministratori dell’area GAL Terreverdi Teramane. L’obiettivo principale è stato quello di promuovere la sinergia tra i Comuni, facilitando la riorganizzazione delle relazioni tra i diversi attori e avviando le procedure per ottenere la certificazione di qualità ambientale sull’intero territorio di riferimento, oltre alla diffusione delle Spighe Verdi, per l’ottenimento di una certificazione di qualità ambientale su tutto il territorio di riferimento e la diffusione del vessillo Spighe Verdi.

Il pomeriggio si è proseguito con una suggestiva visita guidata all’interno della Domus delle Muracche, un’antica villa rustica di epoca romana risalente al II sec. a.C. All’interno di quest’edificio storico sono state rinvenute numerose testimonianze della radicata vocazione agricola e rurale del territorio di Tortoreto, concludendosi con deliziosa degustazione di prodotti tipici locali, offerti da GAL Terreverdi Teramane.

Il sabato sera in prima serata in piazza sul lungomare, si è svolto il Talk Show “La Terra che verrà”, portando alla ribalta del grande pubblico argomenti di storia, agricoltura, cultura, enogastronomia e tradizioni in un intreccio di testimonianze e pareri.

A fare da padrone di casa il primo cittadino Domenico Piccioni che ha accolto il sottosegretario alla Giunta Regionale Abruzzo, Umberto D’Annuntiis,  e il sindaco di Gioia dei Marsi, Gianluca Alfonsi, annunciando un entusiasmante gemellaggio tra i due comuni, i soli in Abruzzo a vantare il riconoscimento delle Spighe Verdi.

La serata condotta dalla giornalista Mirella Lelli, è stata arricchita dalla partecipazione di illustri e autorevoli esperti del calibro del prof. Leonardo Seghetti, uno dei maggiori esperti italiani in chimica agraria e agroalimentare, che ha esposto come l’agricoltura abbia subito cambiamenti, evidenziando che il rispetto e lo studio del territorio sono fondamentali per affrontare un futuro dove la centralità dell’agricoltura sia la salvezza di questo pianeta.

Nel corso della serata, si sono susseguiti altri interventi, come quello del prof. Gabriele Di Francesco, accademico dei Georgofili di Firenze e docente di Sociologia presso l’Università D’Annunzio di Chieti-Pescara, che ha esplorato esempi storici e attuali di trasformazioni nell’agricoltura e del prof. Francesco Galiffa, esperto di storia e antropologia, nonché autore del libro “Eravamo contadine”, che ha raccontato le sue interviste alle contadine della Val Vibrata, rivelando come usi e costumi siano cambiati nel tempo.

Rosalia Montefusco, Direttore di GAL Terreverdi Teramane, ha condiviso i progetti in atto dall’organizzazione, mentre Alessandra Orsini, fiduciaria di Slow Food Terre Teramane, ha illustrato la filosofia del movimento e i progetti per portare esperienze salutari nelle scuole.

Infine, Giancarlo Pierannunzi, giornalista di Virtù Quotidiane e appassionato di enogastronomia e territorio, ha discusso dei cambiamenti nella comunicazione dell’agricoltura nel tempo e dei fenomeni sviluppatisi, come diversi anni fa gli orti urbani.

Commovente la testimonianza del signor Costantino Di Pietrantonio, memoria storica dell’agricoltura tortoretana, che ha condiviso con energia e saggezza le buone pratiche e l’importanza di rispettare la terra affermando senza mezzi termini che: “La terra ci è stata regalata e noi dobbiamo averne cura”.

La serata è stata movimentata dalle suggestive testimonianze fotografiche di Francesco Alberti e dalla consegna dei riconoscimenti alle aziende agricole del Comune di Tortoreto.

Tenuta Terraviva, l’importante azienda vitivinicola localizzata sulla suggestiva collina vista mare che vanta numerose produzioni biologiche;

Olio Monaco, punto di riferimento per la produzione di olio extravergine di oliva biologico di notevole pregio;

Terra di EA, l’azienda agricola multifunzionale, composta da agriturismo, ristorante, fattoria didattica, ettari di natura allo stato puro nel quale si producono prodotti naturali e genuini che vengono prima raccontati e successivamente degustati;

La Capra Fenice, con il loro allevamento di capre camosciate delle alpi dal quale producono formaggi freschi e stagionati di altissima qualità;

Casa di Gaia, una cascina immersa nelle verdi colline che propone produzioni artigianali come miele, zafferano, conserve di verdura e frutta;

La Pinciaia di Cavatassi, che coltiva su terreni a gestione biologica cereali antichi quali Solina e Farro, dal quale ricava le conseguenti farine, oltre che melograni, fichi e numerosi altri alberi da frutta;

Azienda agricola D’Antonio Carlo e Arturo con le sue mucche, la mungitura e i prodotti derivati dal latte;

Azienda Agraria e Agrituristica “Fonte del Ceppo” antichissima masseria immersa in un uliveto secolare dal quale si scorgono ampi e suggestivi panorami;

La società agricola Figliola Antonietta e la società agricola Antonio De Ascentiis entrambe impegnate per tutelare la biodiversità e preservare le coltivazioni tipiche del territorio.

Tortoreto greendays si è concluso con la Ciclopedalata Enogastronomica sulle Colline Tortoretane di domenica, il modo più lento, salutare ed ecologico di vivere il territorio.

Un itinerario ciclabile di quasi 25 km che ha visitato ogni singola realtà agricola del Comune di Tortoreto con brevi soste di degustazione.

Il desiderio per il futuro è che sempre più bandiere Spighe Verdi sventolino nei comuni abruzzesi e che eventi di questo genere diventino sempre più numerosi, contribuendo al benessere collettivo e alla promozione di una sostenibilità consapevole.




EMERGENZA IDRICA

Adoc Abruzzo: “La carenza di acqua non è andata in  vacanza. Monica Di Cola: “Non siamo una regione povera d’acqua, ma anche quest’estate abbiamo sofferto di razionamenti, divieti e disagi”

L’Aquila, 29 agosto 2023. Adoc Abruzzo torna sulla questione della carenza idrica che non ha risparmiato nemmeno l’ultima stagione estiva.   Dispersione delle risorse idriche, inefficienza dei processi di depurazione, divario dei servizi o disservizi tra aree interne e aree metropolitane.

Sono soltanto alcuni dei punti sui quali l’associazione dei consumatori pone l’attenzione da tempo.

La presidente Adoc Abruzzo Monica Di Cola, facendo riferimento ai report di Legambiente e alle ultime osservazioni di Erasmo De Angelis, esperto di acque e delle sue problematiche ambientali e climatiche, dice: “È necessaria un’accelerazione per affrontare la crisi idrica. Non siamo un Paese povero d’acqua e certamente non siamo una regione povera d’acqua; tuttavia, anche quest’estate abbiamo sofferto di razionamenti, divieti e disagi”.

Tra le cause che alimentano la mancanza d’acqua, oltre al cambiamento climatico, ci sono “sicuramente il settore delle infrastrutture idriche che non è considerato strategico – commenta la Di Cola – tant’è che manca da anni nel bilancio dello Stato centrale, della Regione e dei Comuni. Con la legge Galli del 94 e con l’introduzione del servizio idrico integrato, il finanziamento delle opere è stato affidato interamente alle tariffe, assolutamente insufficienti. Il costo della tariffa, ovviamente calmierato, non ha fatto altro che favorire una politica difforme, aumentando i divari.

 L’Abruzzo è un esempio di difformità e divergenze, con comuni con gestioni in house e ben sei gestori delle acque. Insomma, tariffe differenti ma uguale disimpegno di fronte ai necessari investimenti per risanare la rete”.

“Se affrontiamo poi il tema della depurazione – aggiunge – siamo un Paese con quattro procedure di infrazione intimate dall’Europa, per mancata conformità delle acque reflue, abbiamo già pagato 142 milioni di euro, e le prossime sanzioni saranno addebitate per il mancato riuso delle acque depurate. Nel frattempo, la nomina del Commissario della Depurazione tarda ad arrivare. Anche in Abruzzo, regione a forte vocazione industriale, temporeggiamo, nonostante la siccità abbia già colpito il cuore dell’economia: è indispensabile al più presto pensare alla circolarità delle acque utilizzando sia in industria che in agricoltura acqua depurata e non di falda”.

“In attesa di una visione complessiva dell’acqua ed una cultura del bene comune che abbia nuovamente cittadinanza, passando attraverso una legge più sostenibile – conclude la presidente Monica Di Cola – in Abruzzo serve accelerare, riprendendo le fila delle richieste depositate in Commissione emergenza Acqua , da Adoc, Adiconsum e Federconsumatori. Chiederemo un nuovo incontro ad Ersi ed al vicepresidente della regione Abruzzo Emanuele Imprudente, già commissario dell’ente e particolarmente attento alla materia, per chiedere una carta unica dei servizi e una tariffa unica , con la prospettiva di un programma di investimenti per rimodernare l’intera rete idrica regionale e attuare una reale politica del riutilizzo delle acque”.




ARMOCROMIA AVANZATA. Come usare i colori consapevolmente

Un libro di Samya Ilaria Di Donato. Da oggi disponibile in libreria!

Trasforma e colora la tua vita di nuove possibilità grazie all’armocromia avanzata.

I colori con cui scegliamo di circondarci – o che, al contrario, rifiutiamo – parlano di noi, dei nostri bisogni e della nostra vita. Per questo occorre una vera e propria “scienza del colore” al servizio della nostra armonia, sia interiore sia esteriore. Questo libro rappresenta il manuale più completo per scoprire come usare i colori in base ai loro significati, una guida unica e minuziosa che porterà i colori giusti per noi all’interno della nostra quotidianità. E lo farà su tutti i livelli: fisico, mentale, emozionale e spirituale. Un viaggio nelle applicazioni pratiche del colore che vuole identificare dove posizionare le diverse sfumature e in che quantità, per sperimentare e creare nostre armonie cromatiche in grado di essere uno specchio melodico per guardarsi attorno, per scegliere (o non scegliere) di evolvere.

SAMYA ILARIA DI DONATO è progettista e consulente del colore, counselor a indirizzo sistemico transpersonale, arteterapeuta, coach aziendale e autrice di venticinque libri. Specializzata in Neuromarketing e posizionamento dei colori nel campo visivo, ideatrice del metodo Colors e dei progetti Coloranima e Colorsophia. Porta con semplicità le conoscenze dei colori nel mondo e studia testi antichi per carpirne i segreti; è appassionata di alchimia e colori da oltre vent’anni, esplora le leggi dell’universo colorimetrico per aiutare le persone e le aziende a colorarsi del profumo del successo. Per Diarkos ha scritto L’intelligenza dei colori. Un arcobaleno per la ricerca della felicità (2021), I colori del cambiamento. Un viaggio verso noi stessi e le nostre scintille interiori (2021) e Le emozioni dei colori. Le dinamiche emotive che nascono in noi (2022).




VERSO L’OMOLOGAZIONE DELL’INFORMAZIONE

di Michele Marino

Politicainsieme.com, 29 agosto 2023. Una trentina d’anni or sono all’incirca, all’epoca della “discesa in campo” del Cavaliere, l’editoria e gli opinion leader nazionali erano, in buona sostanza, schierati al centro (ex democristiano) o a sinistra (ex Partito comunista e socialista). Ed era, ovviamente, una situazione iniqua, surreale ed insostenibile in un sistema democratico occidentale.

Oggi, paradossalmente, si potrebbe affermare quasi il contrario nel senso che:

a) la gestione politica della RAI è diretta, come sempre, dal potere politico;

b) le tre reti Mediaset sono ben salde, sebbene meno faziose o schierate di qualche tempo addietro;

c) i quotidiani di destra si sono moltiplicati visibilmente.

Dopo “il giornale”, storica creatura di Indro Montanelli, ci sono “Libero” ideato da V. Feltri, “La Verità” voluto da Belpietro e … l’eterno “Il Tempo” ora gestito da Francesco Storace (ricordiamo che deve molto alla direzione ultradecennale di Gianni Letta). Inoltre, il settimanale “Panorama” si aggiunge insieme ai non pochi giornali che di solito non osano contestare il governo per linea editoriale o chissà che (Riformista, Gazzetta del Mezzogiorno o di Sicilia).

Rebus sic stanti bus, tutto ciò premesso appare alquanto evidente che eventuali malefatte o manchevolezze gravi e lapalissiane dell’esecutivo o della maggioranza parlamentare non vengano puntualmente registrate, annotate né commentate negativamente per via di una tendenziale omologazione del pensiero dominante (o non pensiero …), conseguente ad una comoda, opportunistica posizione di sottomissione o di compiacenza verso il potente di turno.

Il vulnus informativo è quindi evidente ed anche serio: ad esempio, la politica economica sta affatto brillando a causa dell’inflazione galoppante. In particolare, si parla dei prezzi dei carburanti a livelli di record europeo, nonostante le retoriche, categoriche promesse della Presidente allora leader dell’opposizione. Non risulta esserci un approccio adeguato di commenti negativi, né di contestazione oggettiva. Anzi, viene fedelmente riportata la dichiarazione del “competente” ministro Urso: “la riduzione dei prezzi di carburante favorirebbe i più ricchi” !?!

No comment, per carità di patria …

Dunque, ci appelliamo a qualche voce fuori dal coro in attesa che le autorità preposte – dirigenza RAI, Commissione parlamentare vigilanza RAI o garante delle comunicazioni – faccia sentire la propria presenza istituzionale a garanzia della libertà e dell’indipendenza dell’informazione al cittadino.




TORNA TEATRO APERTO

Viaggio dietro le quinte del teatro Maria Caniglia

Edizione della visita guidata in occasione della notte bianca del 2 settembre 2023

Sulmona, 29 agosto 2023. Sarà un’edizione straordinaria di “TEATRO APERTO – viaggio dietro le quinte del teatro Maria Caniglia” quella prevista tra le attività della Notte Bianca del 2 settembre 2023 a Sulmona. La visita guidata a cura di Roberto Carrozzo si terrà sabato 2 settembre alle ore 22.00. Chi vorrà partecipare compirà un viaggio alla scoperta delle bellezze, delle caratteristiche e delle curiosità custodite dal Caniglia, teatro-gioiello d’Abruzzo.

META Aps nell’ambito del Progetto “Teatro Maria Caniglia – teatro di produzione”, con il patrocinio del Comune di Sulmona, promuove ed organizza ancora una volta la visita guidata che rende fruibile un luogo della cultura come il teatro cittadino attraverso una lente inedita che si sostanzia in un percorso nello spazio e nel tempo. Teatro-Aperto è il viaggio alla scoperta di un luogo che continua a regalare meraviglia e sarà impreziosito da piccole pillole artistiche e dalla testimonianza professionale di Francesco D’Alessandro, il macchinista del teatro che, grazie alla sua pluriennale esperienza e appassionato servizio, insieme allo staff della Cooperativa Minerva, rende possibile la messinscena di ogni singolo spettacolo durante le stagioni teatrali e concertistiche.

In occasione della Notte Bianca – che a distanza di dieci anni torna ad animare la Valle Peligna – META Aps ha aderito di buon grado all’ iniziativa: il teatro sarà aperto per l’occasione offrendo così alla collettività la possibilità di conoscere un elemento cardine dell’offerta culturale della città.

I posti sono limitati e l’ingresso è libero su prenotazione da effettuare esclusivamente presso il Centro di informazioni turistiche- IAT Sulmona situato nel complesso della SS. Annunziata lungo Corso Ovidio. Il Centro è aperto dal martedì alla domenica con i seguenti orari: 9:00-13:00 e 15:30-19:30.

Per informazioni è possibile contattare il numero 329.9339837 – anche via WhatsApp – collegarsi alle pagine social Facebook, Instagram, Twitter del Teatro Maria Caniglia o al sito www.teatromariacaniglia.com, oppure scrivere a info@teatromariacaniglia.com




TRA COCCI DI VETRO

Pescara, 29 agosto 2023. Tutti noi conosciamo il rumore della raccolta del vetro, quello delle bottiglie che urtano tra loro o che si rompono quando il mastello viene svuotato dall’operatore. È un rumore amichevole, che ci segnala che la strada del riciclo si è messa in moto e si chiude negli impianti dove il vetro viene fuso e poi “colato” all’interno di stampi per produrre il nuovo prodotto, bottiglia o vasetto che sia.

Tre sono le sigle che identificano i diversi tipi di vetro: GL70 per il vetro trasparente, GL 71 per quello verde e GL72 per quello marrone. Il vuoto a rendere, che precede il riciclo trattandosi di riuso, in Italia è ancora poco diffuso. Secondo dati ministeriali, nel nostro Paese solo il 10% delle bottiglie è soggetto a vuoto a rendere, ma si sta intensamente lavorando in questa direzione per ripristinare una antica e sana tradizione.

Un sacco di belle parole, che poi perdono il loro senso quando apri il cassonetto del vetro, solo vetro, sotto casa e tra bottiglie e vasetti trovi un servizio completo di piatti, Ma anche quando nel cassonetto viola trovi ramaglie e potature.

Non si tratta di un disservizio di chi raccoglie, ovviamente, ma di un atteggiamento dolosamente errato di chi conferisce, perché è veramente difficile confondere certi materiali.

Mi chiedo quanto Ambiente spa abbia contezza di ciò, ovvero se vi è un quadro di sofisticazione mercelogica dei materiali conferiti di cui preoccuparsi, e se vi sono iniziative in corso per recuperare le situazioni descritte, o diversamente se al riguardo si intende intraprendere azioni informative se non di deterrenza sanzionatoria, in collaborazione con la Polizia municipale.

Giancarlo Odoardi – Rifiuti Zero Abruzzo




STRADA PARCO A PESCARA una Atopia da pensare con Utopia e trasformare in Realtà

Importante è rompere le barriere delle contrapposizioni senza confronto

Pescara, 29 agosto 2023. Un poco di insofferenza e intolleranza si manifesta anche nei gruppi ambientalisti dedicati agli alberi e all’ambiente, quando si parla di Strada Parco, a Pescara, riflettendo sulla recente sentenza del Consiglio di Stato che ha confermato il diritto degli enti locali a portare a termine il progetto di mobilità sostenibile sul sedime dell’ex ferrovia Adriatica, tra Pescara e Montesilvano, ribaltando una o  precedente sentenza del TAR Abruzzo favorevole a comitati ambientalisti locali contrari alla filovia sulla Strada Parco.

Il tema della discussione  non é “off-topic”, fuori tema,  nei gruppi ambientalisti perché il Verde, sotto forma di alberate e siepi è proprio un elemento caratterizzante il progetto dell’infrastruttura, tanto da averle fatto assegnare il fantasioso nome locale di “Strada Parco”, traslando in localese il ricco termine di “Parkway” di cui narrava Siegfried Giedion in un famoso testo di storia dell’architettura, ma che non c’azzecca niente con lo storico riferimento americano.

Nella lettura della sentenza (vedi articoli pubblicati) non ci si schierava con l’uno (i trasportasti) contro l’altro (gli ambientalisti), si parlava di una sentenza “senza vincitori né vinti”, ma di un’opportunità che deve essere l’inizio di un impegno, al confronto, all’ascolto, alla ricerca di soluzioni progettuali alle diverse legittime aspettative dei gruppi sociali ed economici coinvolti. Ossia:

– La mobilità interurbana di Nuova Pescara con una diversa ripartizione modale a favore dei modi sostenibili, pedoni ciclisti e trasporto pubblico.

– La tutela di  percorsi verdi, accessibili, sicuri e qualificati per i modi “deboli” pedoni e ciclisti. La integrazione con trame verdi longitudinali e trasversali, degli “Itinerari a Mare”.

– I parcheggi di interscambio e la connessione delle aree pubbliche, in un disegno integrato di mobilità, urbanistica e ambiente, da tradurre in un piano particolareggiato dell’asse e aree adiacenti, con un sistema di incentivi e vincoli che veda anche la partecipazione dei privati ai processi di trasformazione urbana.

– Una pianificazione pubblica trasparente e partecipata del completamento dell’asse come prima opera strutturale di Nuova Pescara, chiesta dal referendum del 2014, finanziabile con i fondi D’Alfonso 2022 per la fusione delle 3 città di Pescara, Montesilvano e Spoltore.

Avendo lavorato come direttore del CMG e responsabile della sicurezza stradale del Comune di Pescara, sono convinto che le soluzioni tecniche, finanziarie  e di fattibilità, esistano e, anzi, sia questa, della grande opera pubblica, una strategica opportunità per avviare una riqualificazione urbana e ripensare il sistema urbano di Nuova Pescara. La difficoltà più grande è di tipo culturale, ossia rimuovere gli schieramenti contrapposti e l’impossibilità di dialogo tra “infrastrutturisti e ambientalisti”, fatti di contrapposizioni senza confronti.

Bisogna tener presente che il sistema infrastrutturale della mobilità per un sistema di trasporto pubblico a basso impatto ambientale, esiste già nei piani regolatori urbanistici, del traffico e della mobilità dei comuni. Non si possono ignorare. Si debbono cambiare i piani, nelle forme di legge, per proposte un assetto diverso.

– Il tema ambientale, del verde e della tutela delle utenze deboli è  legittimo e doveroso. Occorre cercare soluzioni integrate, condivise, sostenibili, con un processo di pianificazione, pubblico, trasparente e partecipato.

– Senza confronto, comparazione e scelta questo luogo rimarrà un non-luogo, una terra di nessuno, senza forma e senza funzione per ognuno. Una non scelta che  è già costata alla città la perdita di ingenti finanziamenti. Una vergogna per l’incapacità politica di ascolto, confronto e scelta per i decisori. Uno spazio spesso degradato che scontenta tutti, ma che deve diventare la spina dorsale della città nuova, sostenibile, qualificata per le infrastrutture la città e l’ambiente, ricca di opportunità per tutti. Bisogna avere il coraggio della visione e del confronto, per vedere l’utopia e trasformarla in realtà.

(post sriptum)  CORRIDOIO VERDE A PESCARA, MITO E REALTA’

Sui social, e in alcuni comitati, corre la disinformazione mitologica su cosa sia la Strada Parco ed il Corridoio Verde a Pescara, sull’ex tracciato della Ferrovia Adriatica. “… il più grande tracciato pedonale di Pescara che fu realizzato sulla ex ferrovia proprio per creare una strada verde. … all’epoca furono spesi un sacco di soldi per realizzare siepi e alberate di pregio, non per una filovia ma per creare ombra e corridoi verdi in un tracciato a vocazione ciclabile e pedonale “.

Non è così. Il Progetto del cosiddetto Corridoio Verde si trova nel PRG vigente di Pescara (Variante del 2007-2021) alla TAV. C3. Rete Viaria e Parcheggi.  Vengono indicati tracciati e sezioni tipo del Corridoio Verde per il Trasporto Pubblico in sede propria (le sagome nei disegni sono la Filovia di progetto),  con adiacenti alberate, percorsi pedonali e ciclabili. Aver atteso tanti anni, con inerzie decisionali, fallimenti di imprese e incapacità di decidere e portare a compimento il progetto, ha portato ad una specie di “usucapione” di pochi rispetto ai molti abitanti dell’area di Nuova Pescara ed ai documenti pubblici di piano. Tutto può cambiare. Ma occorre discutere, confrontare le istanze e riformulare nuovi piani, pubblici, trasparenti e partecipati. Sono legittime e condivise le richieste di corridoi verdi alberati, per gli utenti lenti della strada, ma anche quelli degli utenti di tutta l’area metropolitana per  una mobilità sostenibile, alternativa al traffico veicolare, efficiente e qualificata. Le due istanze non sono contrapposte, se non nei miti degli antagonisti. Insieme, vogliamo riprenderci il futuro della città, del suo uso, del suo magnifico ambiente verde a misura d’uomo. Ma mettiamo da parte i miti e parliamo di realtà.

G. Di Giampietro, arch, phd,

già direttore del CMG sicurezza stradale del Comune di Pescara.




CAMPAGNA POMODORO 2023 in pieno regime

Primi bilanci di Cia Abruzzo

Pescara, 29 Agosto 2023. Campagna pomodoro 2023 in pieno regime che quest’anno si è aperta con diverse incognite, dall’esigua quantità di prodotto presente sul territorio all’aumento dei costi. Condizioni climatiche instabili, tra cui le piogge anomale dei mesi scorsi, hanno influenzato negativamente sulla crescita e sulla maturazione dei pomodori.

Questi fattori hanno portato a una produzione inferiore alle aspettative, con un conseguente impatto sulla disponibilità di pomodori freschi per i consumatori. Le piogge torrenziali hanno ritardato i trapianti causando un calo del 50% sulla produzione mentre il successivo caldo torrido e le alte temperature non hanno permesso al pomodoro di fruttificare mettendo a repentaglio accordi internazionali. I primi campi che sono stati trapiantati a fine aprile inoltre hanno subito seri danni a causa della peronospora.

“Anche a livello conserviero abbiamo registrato un calo del 50% della produzione per quanto riguarda il pomodoro a pera”, afferma Diego Pasqualone, titolare dell’omonima azienda e presidente Agia (giovani imprenditori agricoli) Abruzzo, “Con un conseguente aumento dei costi che andrà a gravare sulla spesa finale del consumatore”.

All’aumento del costo della materia prima, infatti, corrispondono anche gli aumenti dei costi di produzione. Pertanto, l’incremento dell’aumento del prezzo del prodotto finale che il cliente paga non coincide con i ricavi ottenuti dai trasformatori, ma serve a coprire una parte dell’aumento dei costi sostenuti dagli stessi.

“La situazione dal punto di vista meteorologico ci espone a molte incognite: il timore di nuove precipitazioni che possano danneggiare il prodotto e ostacolare le attività di raccolta, è infatti sempre presente”, sostiene il Presidente Cia Abruzzo, Nicola Sichetti, “Nota positiva l’aumento della richiesta da parte del consumatore che ha reso favorevole la creazione di una micro-filiera di trasformazione, soprattutto nella zona di Val di Sangro. Sono sempre di più le aziende agricole che producono salsa ottenuta da diverse varietà di pomodori biologici di propria produzione ma questo aumento dei costi ha reso ancora più difficile ottenere una redditività adeguata dalla coltivazione dei pomodori”.




RITORNO A SEOUL chiude la fortunata rassegna cinematografica

Ultimo appuntamento 29 agosto alle 21 con Profondo Blu

Giulianova, 29 agosto 2023. “Ritorno a Seoul” è il film che chiude “Profondo Blu”, la rassegna cinematografica all’aperto organizzata da Ente Porto e dal Comune di Giulianova. In programma domani sera, 29 agosto, sulla banchina di riva, “Ritorno a Seoul” racconta la storia di Freddie, 25 anni,  coreana, adottata da una coppia francese. La ragazza arriva nel suo Paese d’origine per un ritardo di un volo aereo diretto in Giappone. Proprio in Corea, a Seoul, Freddie inizierà la ricerca dei genitori biologici.

“Una perla cesellata nel minimalismo sentimentale, capace di commuovere senza retorica e senza speranza”. Così è stata definita questa produzione internazionale ( Francia, Belgio, Germania, Cambogia, Corea del Sud, Romania e Qatar) diretta da Davy Chou, che ha rappresentato la Cambogia nella categoria “Miglior film in lingua straniera” agli Oscar 2023. Inizio alle 21. 




ANIMALISTI ITALIANI CONTRO Matteo Salvini

Finto animalismo in scena, ma le sue azioni dicono altro”

Animalisti.it, 28 Agosto 2023. L’Associazione Animalisti Italiani Onlus si rivolge con forza all’onorevole Matteo Salvini, Ministro e Vicepresidente del Consiglio dei ministri, esprimendo profonda preoccupazione e disapprovazione nei confronti delle sue recenti dichiarazioni in merito al rapporto tra l’uomo e gli animali. L’Associazione ritiene che le affermazioni del Vicepremier rappresentino un serio passo indietro nella difesa degli animali e nell’etica di coesistenza pacifica.

La proposta di delegare alle Province autonome la gestione del prelievo di grandi carnivori come orsi e lupi, mascherata dietro le parole “gestione” e “rapporto”, non inganna gli Animalisti Italiani e nemmeno l’opinione pubblica. Il tentativo di evitare la parola “abbattimenti” non cambia la realtà dei fatti: si tratta di una mossa che potrebbe portare a decisioni affrettate e unilaterali che mettono a repentaglio la sopravvivenza di specie già a rischio, conferendo alle Province come quella di Trento libertà eccessive e incontrollate.

“Condanniamo fermamente l’atteggiamento pro-abbattimenti degli orsi e dei lupi espresso da Salvini. Questo tipo di approccio che mostra solo il finto animalismo di Matteo Salvini, non solo ignora la necessità di conservare la biodiversità e l’equilibrio degli ecosistemi, ma evidenzia anche un completo disinteresse per le soluzioni etiche e sostenibili che potrebbero essere adottate per mitigare i conflitti tra esseri umani e animali selvatici“, dichiara Walter Caporale Presidente degli Animalisti Italiani.

Ricordiamo inoltre le nefandezze passate commesse dall’attuale Vicepremier nei confronti degli animali: ha sempre parlato della loro tutela, senza però agire mai concretamente. Incluse le sue dichiarazioni sul disegno di legge sulla sicurezza stradale. Pur promettendo sanzioni più severe per chi abbandona gli animali domestici, non si è tradotto nulla di concreto in azioni a tutela di chi è più vulnerabile e indifeso. Stessa cosa per l’accessibilità degli animali domestici sulle spiagge e i trasporti aerei.

L’Associazione Animalisti Italiani Onlus invita Matteo Salvini a riflettere seriamente sulle implicazioni etiche e morali delle sue posizioni e a considerare il benessere degli animali come un dovere e una responsabilità di tutti i cittadini. Siamo pronti a collaborare con tutte le parti interessate per promuovere soluzioni che rispettino la vita degli orsi e di tutte le specie animali e la dignità di ogni essere vivente sul nostro pianeta.




L’OMELIA DEL CARDINALE Semeraro

Perdonanza Celestiniana 729esima edizione: l’apertura della Porta Santa

L’Aquila, 28 agosto 2022 – È appena iniziata la Messa che precede l’apertura della Porta Santa presso la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, quest’anno presieduta dal cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero Vaticano per le Cause dei Santi.

Questa l’omelia del Cardinale Semeraro. “Prima di portare la nostra attenzione sulla parola di Gesù che abbiamo appena ascoltato, desidero ringraziare pubblicamente il carissimo cardinale Giuseppe Petrocchi, arcivescovo di questa Chiesa di L’Aquila, per l’invito che mi ha rivolto a celebrare con voi questo rito solenne. L’ho accettato volentieri sia per l’unicità e il valore cristiano e sociale di questo evento, sia per l’amicizia che a lui mi lega dagli inizi del nostro ministero episcopale e ancora oggi nel Dicastero delle Cause dei Santi. Il mio saluto si rivolge pure all’Arcivescovo coadiutore, agli altri Vescovi presenti con i presbiteri concelebranti. Alle illustri Autorità vada il mio rispettoso ossequio; a voi tutti, sorelle e fratelli, il mio saluto e la mia amicizia.

Quello che stiamo celebrando è un evento complesso, sia per la storia che evoca, sia per l’abbondanza di significati e di simboli che implica. I fatti ai quali ci riporta questa Perdonanza non sono facili da comprendere e, almeno per quanto riguardano la storia della Chiesa, ce la ripresentano in quel suo mistero che il Concilio Vaticano II ha richiamato con queste indimenticabili espressioni: «mentre Cristo, “santo, innocente, immacolato”, non conobbe il peccato e venne solo allo scopo di espiare i peccati del popolo, la Chiesa, che comprende nel suo seno peccatori ed è perciò santa e insieme sempre bisognosa di purificazione, avanza continuamente per il cammino della penitenza e del rinnovamento» (Lumen gentium, n. 8). Quando san Paolo VI ricordò la figura di san Celestino V, disse: «Ecco il tempo di Pietro di Morrone: ventisette mesi di interregno nella Sede Apostolica; i Cardinali ridotti a dodici e in contrasto tra loro; tempi terribili. E Pietro Morrone, il santo eremita, è eletto ed è invitato ad ascendere sulla Cattedra di Pietro. Dopo aver esitato, accetta per dovere, e fa ingresso in Aquila sopra un asinello, come Nostro Signore, ma trova là due Re ad attenderlo. Ecco l’essenza della Chiesa, ecco il destino di Roma sede del Successore di Pietro: ovunque la decadenza è fatale, ma nella Chiesa c’è un carisma, c’è la promessa e la presenza divina: “Io sarò con voi fino alla fine dei secoli”» (Discorso ad Alatri del 1° settembre 1966). Ecco la prima complessità: la Chiesa, santa e insieme sempre bisognosa di purificazione.

La seconda complessità la individuo nel simbolo della porta, pure evocato dalle parole di Gesù: «Io sono la porta» (Gv 10,9). La porta appartiene al nostro uso quotidiano. Abbiamo sempre a che fare con una porta: quella di casa, del posto di lavoro, del luogo di riposo… Anche le città, in antico, avevano la porta. Lo stesso Gesù richiama l’importanza di una porta per la preghiera: «quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto… » (Mt 6,6). E anche a noi viene il desiderio di «chiudere la porta» quando avvertiamo il bisogno di un momento di pausa, di tranquillità. La porta è un simbolo: il suo aprirsi e chiudersi può significare tante cose. Perfino quella di casa, che è protezione dell’intimità, a volte, purtroppo, è segno di dominio, di prepotenza. Quante volte le cronache ci parlano di violenze perpetrate con le porte chiuse.

Anche il perdono, di cui ci parla il rito che stiamo celebrando, può essere descritto con il simbolo della porta. Nella mente della Chiesa l’apertura della Porta Santa ha un duplice significato: anzitutto ricollegare la nostra vita – quella personale e pure quella sociale, storica, ecclesiale – alla sua sorgente che è Cristo. Non a caso Gesù parla di una porta, dalla quale si può entrare e uscire. È un linguaggio orientale, che indica una totalità e vuole dirci che l’intera nostra vita umana è compresa fra i due atti fondamentali dell’entrare e uscire: dalla nascita, ossia l’uscita dal seno materno, all’uscire per entrare negli spazi della vita, fino all’uscita definitiva con la morte. Applicato a Cristo, il simbolo della porta dice che tutta la vita del cristiano è un passare attraverso di lui, un muoversi mediante lui, a un vivere in lui. «Ecco: sto alla porta e busso», dice (Ap 3,20). Cosa dice Cristo alla mia vita? Lo faccio parlare? Gli faccio dire qualcosa a me? A noi cristiani non basta parlare di Cristo; dobbiamo farci parlare da Cristo. Ecco il simbolo dell’apertura della porta.

C’è poi l’altro significato, incluso nella parola Perdonanza. So che qualche giorno fa qui a L’Aquila è stato tenuto un convegno che ha scelto come sottotitolo una frase pronunciata lo scorso anno da papa Francesco nella sua Omelia davanti a questa medesima Basilica: «Misericordia è saperci amati nella nostra miseria». La frase è molto profonda. Ho pensato: quando parliamo di perdono, noi abitualmente indichiamo ciò che Dio fa per noi, oppure ciò che noi dobbiamo fare verso gli altri. Il primo lo abbiamo di nuovo compiuto con l’atto penitenziale all’inizio della Messa e lo facciamo ogni volta che celebriamo il sacramento della Riconciliazione e Penitenza; il secondo è un percorso difficile, faticoso, lungo. È un tema davvero impegnativo e non può essere svolto adesso. Basti richiamare un significato che può essere dato alla parola perdono ed è: sciogliere, liberare, lasciar andare come ha scritto H. Arendt nel suo famoso Vita activa. Perdonare è liberare l’altro dalle conseguenze del suo crimine, ma pure liberare se stessi dall’odio, dal risentimento, dal desiderio di rivalsa e questo, forse, è il lavoro più arduo, più difficile. È la verità implicita nel gesto di Gesù quando dice solo così: ««Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più» (Gv 8,11).

Carissimi, ripetendo oggi qui il gesto che il Papa ha compiuto qui lo scorso anno, ripenso alle sue parole pronunciate nell’Omelia fatta a Budapest il 30 aprile scorso. Disse che «essere “in uscita” significa per ciascuno di noi diventare, come Gesù, una porta aperta» ed esortò a «essere anche noi – con le parole, i gesti, le attività quotidiane – come Gesù: una porta aperta, una porta che non viene mai sbattuta in faccia a nessuno» e, a tale proposito, commentò: proposito, commentò: «È triste e fa male vedere porte chiuse: le porte chiuse del nostro egoismo verso chi ci cammina accanto ogni giorno; le porte chiuse del nostro individualismo in una società che rischia di atrofizzarsi nella solitudine; le porte chiuse della nostra indifferenza nei confronti di chi è nella sofferenza e nella povertà; le porte chiuse verso chi è straniero, diverso, migrante, povero…».

Carissimi, alla fine perdonare è pure vivere ciò che intende Agostino con quel suo Dilige, et quod vis fac: ama e fa’ quello che vuoi (In Epistolam Joannis VII, 8: PL 35, 2033). Concludo, allora, con questa preghiera di un monaco medievale: «O Signore, tu dici: “Io sono la porta”; quando poi aggiungi: “se uno entra attraverso di me”, allora vuoi dire che tu sei una porta aperta a tutti coloro che desiderano entrarvi. Che vantaggio, però, c’è per noi, che siamo in terra, vedere aperta una porta che è nel cielo? Come possiamo salire fin lassù? Ma c’è l’apostolo Paolo, che ci dice: “Colui che è asceso al cielo è lo stesso che è disceso” (Ef 4,9) e questo mi indica la risposta: l’amore. È l’amore, Signore, che ci fa salire sino a te. Lo sappiamo perché è l’amore che ti ha fatto scendere sino a noi. Sei venuto quaggiù perché ci hai amato e noi, amandoti, riusciamo a salire fino a te. E ora, Signore, che hai detto: Io sono la porta, apriti tu stesso a noi; mostraci che quella porta è aperta per noi. Come un giorno rispondesti a chi ti chiedeva: Rabbì dove abiti (Gv 1,38), così oggi rispondi prontamente anche a noi. Dicci: Io sono nel Padre e aggiungi che tu sei in noi e noi in te, sì da essere tutti consumati nell’unità (cf. Gv 14,20; 17,23)» (cf. Guglielmo di Saint-Thierry, Meditatio VI: PL 180, 223). Amen.”

La messa di oggi, così come anche quella di domani, verranno trasmesse in diretta da varie emittenti, tra cui VaticanNews (www.vaticannews.va).

La Porta Santa verrà chiusa domani, martedì 29 agosto. A seguire, il corteo di rientro della Bolla del Perdono di Papa Celestino V.




CIAO ELIO ciao caro amico

Lions Club Vasto Adriatica Vittoria Colonna

Vasto, 28 agosto 2023. Il Lions Club Vasto Adriatica Vittoria Colonna piange la scomparsa del Prof. Elio Bitritto. Geologo, persona di cultura sopraffine e sempre disponibile, a breve Elio avrebbe tagliato i 30 anni di associazione al Lions Clubs International. Presidente del Lions Club per ben 4 volte, è stato tra i promotori principali della realizzazione del Museo del Costume del Vasto, primo bene materiale della Fondazione distrettuale, inaugurato sotto il suo mandato presidenziale del 1999-2000.

Un’opera per la quale ha sempre dimostrato particolare attenzione e che era nei suoi pensieri fino alla fine. Ha ricoperto vari incarichi sia a livello di Club che a livello di Distretto Lions nel quale è stato presidente di Zona nell’anno sociale 2003-04. Un impegno lionistico continuo e partecipato per il quale ha ricevuto il riconosciuto della Melvin Jones Fellow nell’anno sociale 2018-19.

Docente molto apprezzato all’IIS ‘Mattei’ di Vasto dal 1977 AL 1999, Elio ha sempre dimostrato abnegazione per il servizio e le attività solidali, è stato impegnato in molteplici attività di promozione culturale ricoprendo per molti anni anche il ruolo di presidente dell’associazione culturale S. Michele, di cui era stato tra i fondatori, e del relativo Premio. Così come è stato uno dei fautori e dei motori del Premio Mario Molino che la famiglia del compianto ingegnere, insieme al Lions Club, ogni anno celebra all’IIS Mattei, proprio in quella scuola dove aveva insegnato per tanti anni.

Appassionato di viaggi, il Prof. Bitritto ha collaborato con varie testate giornalistiche ed ha dato alle stampe ricerche storiche, romanzi ed alcuni libelli carichi di quell’ironia che era parte del suo carattere. La scrittura è sempre stata una delle sue passioni così come lo era diventato il canto tant’è che era componente del coro ‘Le voci del vastese’.

‘Elio era un grande amico per il nostro Club e per la nostra famiglia che oggi lo piange con dolore – dice il Presidente del Lions Club Vasto Adriatica Vittoria Colonna Massimo Molino – a lui va la nostra gratitudine per tutto quello che ha fatto per il nostro Club e per la nostra città per cui rappresenta una grave perdita. Uomo tutto d’un pezzo, distinto, generoso, disponibile, lo ricordiamo con immenso affetto certi che saprà portare la sua cultura e la sua ironia anche lungo le nuove strade che si troverà a percorrere.’

Tutti soci del Lions Club Vasto Adriatica Vittoria Colonna si stringono al dolore della moglie di Elio, Maria Pia D’Ugo, socia fondatrice del Club, ai figli e ai famigliari tutti.




DISSESTO: si insediano i tre commissari

Ecco Organismo Straordinario di Liquidazione. Il sindaco e il presidente del Consiglio comunale: “Massima collaborazione per scrivere insieme un nuovo inizio per Chieti”

Chieti, 28 agosto 2023. Si insedieranno ufficialmente domani in Comune i tre componenti della Commissione straordinaria di liquidazione nominati con decreto del Presidente della Repubblica del 2 agosto 2023. Stamane Nello Rapini e Guglielmo Lancasteri, entrambi commercialisti e revisori contabili, con Francesco Pisani, funzionario economico-finanziario in servizio alla Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo di La Spezia, hanno ricevuto e ratificato dal Prefetto di Chieti, S.E. Mario Della Cioppa, la notifica della nomina.

Presenti a questo che è il primo atto ufficiale della procedura che interesserà l’Ente, anche il sindaco Diego Ferrara, il presidente del Consiglio comunale Luigi Febo e l’assessore a Bilancio e Finanze Tiziana Della Penna. A seguire i commissari hanno avuto una riunione informale nella sede comunale con il sindaco,  la segretaria generale, il ragioniere capo e il personale della segreteria generale.

“Oggi c’è stato il primo incontro ufficiale con i tre professionisti scelti da Mattarella, che da domani saranno al lavoro per la città – così il sindaco Diego Ferrara, il presidente Luigi Febo – Dopo il passaggio dal Prefetto Mario Della Cioppa, che ringraziamo per la premura istituzionale dimostrata verso la comunità teatina, li abbiamo invitati in Comune per un primo incontro informale da cui è subito emersa una positiva intesa: vogliamo tutti considerare l’Osl, organismo previsto dall’articolo 252 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, come il motore della necessaria rinascita della città, obiettivo che è una priorità comune. Confidiamo che le loro rispettive e vaste esperienze nel settore e l’altrettanto ampia conoscenza di una materia in continuo aggiornamento, possano in tempi brevi consentire loro di prendere cognizione della situazione ed entrare nel vivo delle procedure e nei provvedimenti che serviranno a restituire nuovo respiro e capacità di programmazione alla città. Sarà un lavoro importante anche per la macchina amministrativa dell’Ente, che oltre a fornire la massima collaborazione e disponibilità, sarà motore della programmazione futura, quella dal 2023 in poi, che è di nostra competenza e a cui stiamo lavorando con la redazione del bilancio stabilmente riequilibrato. Domani, con l’insediamento dell’Osl in Comune, il percorso di risanamento previsto dalla procedura di dissesto inizierà. Per noi sarà un percorso non solo di sinergia per un bene comune così importante, ma anche di massima trasparenza, per rendere partecipe la città sia della situazione, sia di tutto ciò che è necessario fare per porre le basi di quella che auspichiamo sia una rinascita concreta, solida e duratura”.




L’ANGELO E LA PUZZA DEL PECCATO

di Don Marcello Stanzione

IlNuvoArengario.it, 28 agosto 2023. Nel XIV secolo, Jean Tauler, nel suo Sermone sui santi Angeli, si chiedeva: “Io non so molto in quali termini si possa e si debba parlare di questi puri spiriti poiché essi non hanno né mani, né piedi, né volto, né forma, né materia; ora, lo spirito ed il pensiero non possono cogliere un essere che non ha nulla di tutto ciò; come allora si potrebbe parlare di ciò che sono?”

E concludeva: “È perché noi parliamo dell’azione degli Angeli su di noi e non della loro natura”.

Nell’Occidente cristiano, la via designata da questa proposizione di Tauler è segnata, nel corso dei secoli, dall’edificazione di una vera devozione nei riguardi dell’Angelo custode personale del fedele cattolico. A partire dalla seconda metà del XVI secolo, la liturgia, l’iconografia, i manuali di pietà, i concili ed i decreti pontifici mostrano lo stato crescente per questo Angelo deputato alla custodia di ogni fedele ed alla sua salvezza.

I primi teologi si sono chiesti se fosse possibile che l’Angelo custode si allontani dal suo protetto per non ritornarvi più. San Basilio pensava che il peccato allontanasse l’Angelo “come il fumo allontana le api”. Vi sarebbe in qualche modo una puzza del peccato che uno spirito angelico beato non saprebbe sostenere senza disgusto.

L’idea è meno peregrina di quanto sembri. In effetti, è accaduto che alcuni santi canonizzati erano dotati di un sistema olfattivo fuori dal comune che permetteva loro di individuare nella loro cerchia le persone che non erano in stato di grazia …

Fu il caso, tra gli altri, di santa Brigida di Svezia, che tali odori scomodavano fino al malessere, e di Filippo Neri che individuava, a naso, nel suo confessionale, le grosse colpe che i suoi penitenti romani omettevano di confessargli. Così pure san Giovanni Bosco quando confessava i ragazzi dell’oratorio e assolveva i peccati di impurità aveva i conati di vomito…

Se degli uomini o delle donne possono sentire l’odore del peccato, come dubitare che un Angelo vi sia francamente allergico?

Nel frattempo, quando anche l’Angelo sopportasse male il puzzo spirituale dei peccati del suo protetto, la Chiesa insegna, rifiutando Basilio, che egli non se ne allontana. La protezione dell’Angelo custode non può mai fare difetto; in tutte le circostanze, egli si tiene pronto ad intervenire, fosse anche in favore del più grande colpevole per poco che un bagliore di pentimento brilli nella sua anima.

L’Angelo è là per illuminare il suo diretto secondo la luce divina ed aiutarlo nel condurre la sua volontà ed i suoi atti secondo questa luce divina. San Bernardo, che fu il più ardente propagatore medievale della devozione angelica, amava mostrare ai suoi monaci i loro Angeli custodi al lavoro: vegliando su di essi  giorno e notte, proteggendo il loro sonno, condividendo la loro preghiera, accompagnandoli dappertutto e prendendo cura di essi in tutte le vicissitudini dell’esistenza.




VICOLI IN CALICE. Un weekend nel centro storico di Chieti

Una terza edizione all’insegna dell’ebbrezza di cultura. La  Civitella, 1-2 settembre 2023

Chieti, 28 agosto 2023. L’1 e 2 settembre 2023, nel centro storico di Chieti, è tempo dei Vicoli in calice. L’evento, alla sua terza edizione, è curato dall’Associazione di Promozione Sociale MéTHE – personificazione dell’ebbrezza nella Grecia antica – presieduta dalla sommelière Katia Santarelli.

La manifestazione si snoda tra i vicoli e i larghi del quartiere de La Civitella, portando a Chieti ben 24 aziende vitivinicole provenienti dall’Abruzzo e regioni limitrofe:

Provincia di Teramo: Cerulli Spinozzi, Biagi.

Provincia di Pescara: Cingilia, Tenimenti Laudi, Terzini, Marchesi de’ Cordano.

Provincia di Chieti: Caravaggio, Marchese Lucà Dazio, Colle Amanti, Fiorentino, Terre di Poggio, Fantini, Di Carlo, Ferrante, Naviganti, Pian di Mare, Cascina del Colle, Eredi Legonziano, Rabottini e Torre Blaga.

Marche: Cesaroni, Gobbi & Mannocchi.

Campania: La Fortezza.

Selezione di vini naturali Triple “A” – Agricoltori Artigiani Artisti.

Nell’area dell’evento, a cui si accede liberamente e senza alcun biglietto, sono dislocate quattro aree food & beverage:

Largo Trento e Trieste con Al Solito Posto

Palazzo Lepri con V’Incanto;

“Piazzale Civitella” e Largo dei Carbonari, queste ultime dedicate allo street food con V’incanto (guest Santino Strizzi), Terra Amica, Taka Tuka, Chartago, Mo Scì, BraceVia, Le Tartufaie, Drink on the Road.

Le quattro aree food & beverage presentano una diversificata offerta, anche musicale, dal vivo, dallo smooth jazz – pop di Lia’s Duo, Adnil e Third Dimension alle note lounge di RétroVie, dalla voce di Francesco D’Emilio accompagnata dal piano di Manrico Falasca alle cover di Bennato della Edo Tribute Band, fino alla contaminazione di blues, rock, jazz, folk abruzzese de Lù Blues.

Quale location esclusiva, Palazzo Lepri ospiterà nelle sue eleganti sale la mostra “Costruzione di un artista” del pittore Leopoldo Marciani (1924-2012) a cura di Sara Tarricone e lezioni gratuite ed esibizioni di Entre Dos Tango, mentre sullo splendido terrazzo si potrà ammirare una mostra di gioielli Cappella sorseggiando la bollicina Trabocco D.O.C., in attesa di seguire le masterclass (su prenotazione, al +39 3287192150, al costo di 10 euro) dell’avvicinamento all’olio tenute dal degustatore Marino Giorgetti, con i prodotti di quattro oleifici del territorio che costituiscono una piccola mostra-mercato (Tini, Matalucci Ortenzia, Rabottini, Iacovella).

Un’altra mostra mercato, con prodotti quali lo zafferano dell’Aquila D.O.P. della Coop. Oro Rosso, il peperone di Altino di ACA Agrolearia, il vino cotto, i salumi e i formaggi de La Piccola Fattoria, si svela accedendo nel ventre della città, in un ex serbatoio idrico di 2000 anni fa.

Grande rilevanza anche al Museo Archeologico Nazionale “La Civitella”, che per l’occasione prevedrà aperture serali non solo per le masterclass sul vino dell’enologo Vittorio Festa e di Giannicola Di Carlo di VignaMadre (su prenotazione, al +39 3287192150, al costo di 10 euro), ma anche per le visite guidate di MusA (anch’esse su prenotazione, al +39 3273504675, al costo di 5 euro), che condurranno alla scoperta dei miti e riti del vino tra i reperti del museo e i resti del teatro romano di Teate Marrucinorum, per una romantica passeggiata archeologica sotto le stelle. Saranno liberamente visitabili, inoltre, le chiese della SS. Trinità e di S. Maria de Civitellis, così come la mostra diffusa di cartoline storiche di Chieti di 80 Foto Studio.

Novità di questa edizione, anche uno spazio dedicato all’intrattenimento dei più piccoli, con La Fata Turchina e la mascotte itinerante Megaleò e, per chi arriva tardi o semplicemente non vuole andar via, DJ set con Giovanni Piedigrossi nel giardino di Palazzo Lepri, per ballare fino a tarda notte sospesi nell’atmosfera retrò dei cocktail del barman Anthony Ventrella di Smoky Joe.

Un doppio appuntamento ricco, reso possibile grazie al main sponsor Megalò e agli altri V’Incanto, ImPrinting, Tuttufficio, Pastello Factory, Emergenza Smartphone, Al Solito Posto, Di Muzio, Carrefour Market, Antincendio Corti, S.C. Impianti S.r.l., BCC Abruzzi e Molise, Care is Gold, alla collaborazione della Direzione Regionale Musei Abruzzo e al patrocinio del Comune di Chieti.




ALESSANDRINI – MARINO: iniziano i lavori di riqualificazione degli spazi esterni

Teramo, 28 agosto 2023. Sopralluogo del presidente D’Angelo questa mattina insieme alla dirigenza dell’IIS “Alessandrini – Marino”, la prof.ssa Manuela Divisi che lascerà poi il posto alla prof.ssa Letizia Fatigati dal prossimo 1° settembre.

Nella giornata di domani inizieranno i lavori di sistemazione degli spazi esterni dell’istituto di via San Marino, tra cui la ripavimentazione ed il rifacimento della segnaletica orizzontale, e che termineranno entro l’inizio dell’anno scolastico: importo totale dei lavori 196.000 €.

“L’intervento rientra nel quadro dei numerosi lavori programmati sugli edifici scolastici e sugli spazi esterni di pertinenza che abbiamo presentato lo scorso luglio e per i quali l’Ente, grazie al lavoro degli uffici tecnici e del consigliere delegato Lattanzi, ha introdotto oltre 4 milioni e mezzo di euro. Si tratta di lavori di notevole portata per i nostri studenti e le nostre studentesse, già finanziati, e che vedranno la luce nei prossimi mesi”, dichiara il presidente D’Angelo.