PREMIO NAZIONALE DI LETTERATURA naturalistica PARCO MAJELLA

I Vincitori della 26ª edizione

Abbateggio, 17 luglio 2023. Nella serata del 15 luglio 2023 nel borgo di Abbateggio si è svolta la cerimonia di premiazione della 26ª edizione del Premio Parco Majella.

Ad essere premiati come vincitori delle tre sezioni, l’economista, matematico e teologo gesuita francese Gaël Giraud per il saggio “La rivoluzione dolce della transizione ecologica” edita da Libreria Editrice Vaticana nella sezione Saggistica edita, lo scrittore siciliano Mattia Corrente per il romanzo “La fuga di Anna”, edito da Sellerio nella sezione Narrativa edita, e la poetessa Rosa Gallitelli per “Selva creatura leggera”, pubblicata da Passigli editore nella sezione Poesia edita.

A condurre la serata la giornalista Gigliola Edmondo, che ha presentato anche il vincitore della sezione Narrativa della 25esima edizione, Antonio Pascale, premiato per l’opera “La foglia di fico”, edita da Einaudi, e che lo scorso anno era stato impossibilitato per motivi di salute.

Nel corso della cerimonia sono stati conferiti i premi alla carriera al giornalista Angelo Figorilli e al poeta, narratore, saggista e giornalista Dante Marianacci. Medaglia del Senato della Repubblica per Antonio Luna, membro del Comitato Tecnico Scientifico dei Borghi più belli d’Italia, riconoscimento ritirato da Fiorello Primi, fondatore e attuale presidente dell’associazione.

Dopo l’incontro con tutti i finalisti delle tre sezioni del premio è iniziata la cerimonia che ha visto la partecipazione delle massime autorità civili e militari abruzzesi. Sul palco con l’ideatore del Premio che ne è presidente e che guida anche l’associazione “Alle Falde della Majella” Antonio Di Marco, già sindaco di Abbateggio e presidente della Provincia di Pescara, i componenti della direzione artistica Daniela D’Alimonte e Marco Presutti, il presidente della giuria, rappresentato quest’anno da Nicola Mattoscio e i giurati Simone Gambacorta, giornalista e scrittore, i docenti universitari Andrea Gialloreto ed Enzo Fimiani, la scrittrice Marina Ciancetta, i docenti Alfredo Mazzoni e Nella Martino e il docente, scrittore e ricercatore Claudio Amicantonio. A recitare i brani scelti delle opere premiate anche quest’anno è stato l’attore Domenico Galasso.

Per la sezione Narrativa edita il Premio speciale del presidente della giuria è stato consegnato a Sandro Baldoni per l’opera “Occhi selvaggi”, edita da Edizioni E/O; il Premio speciale del presidente del premio è stato conferito a Savino Monterisi per “Infinito restare” edito da Radici Edizioni; il Premio speciale dell’associazione “Alle falde della Majella” a Marcello Camplese per il volume ” Alfa e Ωmega”, pubblicato da Artemia Nova Editrice ed infine il Premio della critica a Ginevra Lamberti per l’opera “Tutti dormono nella valle”, Marsilio editori. Per la sezione Saggistica edita ha vinto il premio speciale della giuria Marco Pacini per l’opera “Pensare la fine”, pubblicata da Meltemi editore; ad Alessandro Iannace il Premio speciale della direzione artistica per l’opera “Storia della terra”, edito Gius. Laterza e Figli Spa, e il Premio speciale della saggistica storica ad Amedeo Feniello per “Demoni, venti e draghi. Come l’uomo ha imparato a vincere catastrofi e cataclismi”, edito Gius. Laterza e Figli Spa.

Il presidente Antonio Di Marco guarda già al futuro e alla prossima edizione insieme alla squadra che lo supporta nell’organizzazione e nella crescita costante del Premio. L’obiettivo ambizioso e primario, dice Di Marco, è quello di coinvolgere e introdurre alla lettura e alla cultura sempre più giovani, che rappresentano il futuro. Un futuro che, come la natura insegna, deve essere coltivato sin dalle radici, affinché abbia in sé i frutti del rispetto e della difesa della vita.




A RIPATTONIARTE con i Clerici Vagantes

Dai social alle piazze di paese uno spettacolo itinerante per riscoprire le tradizioni abruzzesi

Bellante, 17 luglio 2023. Sabato 22 luglio alle ore 21, in occasione della rassegna RipattoniArte organizzata dalla Pro Loco di Ripattoni, frazione di Bellante in provincia di Teramo, andrà in scena la prima tappa dello spettacolo itinerante Clerici Vagantes; un’iniziativa che vede coinvolti alcuni dei volti abruzzesi più seguiti sui social.

Animeranno la serata Marino Cardelli (il Pretuziano), Alessandra Primiterra (Gen.ziana) e Cristiano Catalini (Agenda Agricola Abruzzese). Come i goliardi medievali, questi simpatici alfieri dell’abruzzesità interagiranno assieme al pubblico con i loro aneddoti, le origini dei proverbi, etimologie di parole curiose raccogliendo, al contempo, informazioni sugli usi e sulle tradizioni legate al territorio: la materia prima dalla quale questi creator attingono per realizzare divertentissimi reel, pubblicazioni e oggetti di design.

Clerici Vagantes è un modo simpatico di raccontare la storia, la cultura e le curiosità del territorio, per salvaguardare, tramandare e preservare il patrimonio agricolo abruzzese: quel corpus di proverbi, modi di dire, dialetti e tradizioni che rischierebbero altrimenti di finire nel dimenticatoio. Ben lontano dalle narrazioni di stampo accademico, i nuovi goliardi riescono a divertire il pubblico attraverso narrazioni, racconti, storie ed un linguaggio che sanno coinvolgere e appassionare anche i più giovani.

Collaborano al progetto anche Gino Bucci (L’Abruzzese Fuori Sede), Antonio Fruci (Elleapostrofoa) e Domenico Di Felice (Le avventure di Pericle Pazzini); chi vorrà ascoltare i Clerici al completo non deve far altro che seguire i loro canali social per restare aggiornato!




MITI E LEGGENDE sugli insediamenti ebraici in Abruzzo

Città Sant’Angelo e il suo Borghetto

[Pubblicato sul mensile Orizzonti Angolani (novembre – dicembre 1987) Anno VIII, n. 10 -11 Città Sant’Angelo]

La circostanza che uno studioso non calato nella realtà angolana abbia comunque la possibilità di focalizzare alcuni aspetti diacronici della Città vestina non deve destare meraviglia.

Le recenti acquisizioni in campo storiografico ed etnografico hanno evidenziato infatti una koinè nelle vicende abruzzesi che costituiscono una chiave di lettura valida sia per il singolo tassello che per l’intero mosaico storico regionale.

Fra i tanti episodi che sembrano distinti tra loro ma che rivelano invece una comune struttura, va annoverato quello relativo alla presenza di comunità ebraiche in Abruzzo, fenomeno sociale, questo, che assume particolare importanza soprattutto nel corso del XV secolo.

“Quando le antiche colonie ebraiche stabilissero la loro sede nei territori d’Abruzzo – nota il Pansa – non è ancora storicamente accertato. La primitiva occupazione ebbe luogo nel versante adriatico, nei paesi cioè dediti all’esercizio della mercatura e dei commerci marittimi, come Vasto, Lanciano, Ortona e Pescara”.

Se si esclude l’episodio di Roberto di Bassavilla, conte di Loretello, che nel 1156 scacciò da Lanciano gli ebrei che vi risiedevano per aver parteggiato per Guglielmo il Normanno, si sottolinea da più parti come le comunità ebraiche “fossero uguagliate agli altri cittadini, dispensate dai segni di riconoscimento speciale e dagli altri distintivi cui erano precedentemente obbligate”.

Oltre ai privilegi di cui godevano, si ha notizia che sia Re Ladislao che la Regina Giovanna II d’Angiò accordarono alle comunità israelitiche stabilitesi a Cittaducale, L’Aquila, Sulmona, Ortona, Isernia e Venafro, nonché in altri luoghi (ma nessuna menzione si fa di Città S. Angelo!) di tenere scuole, sinagoghe e cimiteri.

La direttrice L’Aquila-Venafro, su cui vengono a stanziarsi nell’interno della Regione le comunità ebraiche, non è casuale, ma viene a coincidere invece con la cosiddetta Via degli Abruzzi, l’importante arteria economica e militare che collegava attraverso la dorsale appenninica Firenze con Napoli.

Non è la campagna, infatti, polverizzata già nella proprietà o accentrata nelle mani di pochi signori e nobili locali, ad attirare da noi piccole comunità ebraiche (e Città Sant’ Angelo rientra nella fattispecie), ma il commercio dei panni di lana, della seta, dello zafferano (nell’area centrale regionale) e dei commerci marittimi (lungo la costa), che permettono a tali comunità di prosperare con attività di credito.

La tradizionale oculatezza nell’amministrare i propri beni ed a prosperare, attirava sui gruppi ebraici pregiudizi di ogni sorta, non privi di “accuse di sortilegi, di pratiche superstiziose e sacrilegi”  e soprattutto di usura, accusa questa che veniva loro mossa dai più feroci ed intolleranti Frati Minori, “i quali, mossi da ignoranza dei fenomeni economici, confondevano credito con usura” .

Il tempo ha fatto giustizia di tali pregiudizi e la realtà è risultata alquanto diversa se si pensa che “a Brescia, nel 1426, l’usura dei Cristiani era arrivata fino al tasso incredibile dell’80% all’anno …   (sicché) la Città nel 1444 “domandò al Papa il permesso di introdurre gli Ebrei come unico rimedio contro gli strozzini”.

 Come risulta da un antico catasto cittadino, gli Ebrei abitavano a L’Aquila nel quartiere di San Flaviano  e la comunità era certamente consistente, possedendovi case e terreni. L’Editto generale del 1510 li costrinse poi ad abbandonare la Città. Eppure, si badi bene, il loro quartiere nei pressi della chiesa di San Flaviano non era denominato ghetto e lo stesso dicasi per Lanciano, dove gli Ebrei erano arroccati attorno al “quartiere della Sacca”.

Si è tramandato invece fino ai nostri giorni a Città Sant’Angelo il toponimo strada del ghetto, che si snoda a ridosso della chiesa di S. Agostino nel quartiere più antico del bel centro vestino.  Ricollegare tale toponimo alla presenza di una pur piccola comunità ebraica sembrerebbe cosa normale, anche se a Città Sant’Angelo – sottolinea la Giuliante – “non si ha memoria di una vera e propria comunità israelitica”.

E l’Autrice ha perfettamente ragione, perché dai Registri della Cancelleria Angioina, pubblicati sia dal Barone che dal Faraglia, non risulta minimamente alcuna presenza di gruppi ebraici a Città Sant’Angelo e l’unica spiegazione dell’esistenza del toponimo ghetto

non è ricollegabile solo alla presenza in loco (ed in passato) di “minoranze etniche di zingari“, presenza che va evidenziata, del resto, “anche in altre zone della Città” .

L’identificazione, tra l’altro, di “ebreo” con “zingaro” e viceversa, costituisce un episodio troppo noto nel campo etnografico regionale e tomare sull’argomento sarebbe inutile. Basti pensare alla “corsa degli zingari” a Pacentro, manifestazione in cui da secoli i protagonisti non sono stati mai veri e propri zingari, ma contadini del luogo costretti per necessità a camminare a piedi scalzi, proprio come gli zingari di un tempo.

L’assenza di comunità ebraiche a Città Sant’Angelo è confermata comunque da una fonte decisamente “non sospetta”, e cioè dalla relazione del viaggio compiuto da fra’ Serafino Razzi in Abruzzo, dato che i Domenicani, come i Minori, vanno annoverati fra coloro che fomentarono odio contro le comunità ebraiche nei secoli XV e XVI. Sembra strano pertanto che il Razzi, alloggiato nel convento di S. Agostino a Città Sant’Angelo, non faccia alcuna menzione della presenza di ebrei in loco, dato che la via del ghetto si snoda proprio dietro il convento.

Da altra fonte, anche se degli inizi del ‘700, troviamo la stessa conferma relativa all’inesistenza di gruppi ebraici a Città Sant’Angelo e si apprende tra l’altro che nel centro vestino, su 345 fuochi, vi erano “4 fisici, di cui uno speziale di medicina; non vi sono chirurghi” .

In sostanza, è avvenuto a Città Sant’Angelo quello che, in base ad una tipica struttura evolutiva del tessuto urbano, si è verificato in altre città abruzzesi, come per esempio a Sulmona, dove dall’indicazione medioevale di Burgium, si passa poi a Burghitto, ghítto, e dal XV secolo a Borghetto, “evidentemente per la sua modesta estensione” .

In mancanza di documentazione attestante la presenza di comunità ebraiche, il toponimo ghetto va inteso pertanto come alterazione di Borghetto.

Ed il rilievo appare tanto più significativo se si pensa che gli Ebrei sono documentati per esempio a Sulmona, non nel Burgium, ma “in tutt’altra parte della città”  .

Circa poi la stranezza, sempre a Città Sant’Angelo, del toponimo Grottone, va ricordato che esso è da ricollegarsi alla presenza di un insediamento longobardo, al culto delle acque, ed all’esistenza di una grotta dedicata a S. Michele Arcangelo, il santo patrono dei Longobardi.

Ma su questi aspetti ci ripromettiamo di intervenire ancora su Orizzonti Angolani.

Quello che ci preme sottolineare è che Città S. Angelo attende ancora pagine importanti di storia che finora non sono state scritte e che da esse verrà sicuramente un importante contributo diretto alla ricostruzione di quell’affascinante poema epico che è appunto la Storia delle Genti d’Abruzzo.

Franco Cercone




LA NOTTE BIANCA dei bambini

Grande successo. In migliaia riempiono il centro di Roseto

Roseto degli Abruzzi, 17 luglio 2023. Grandissimo successo per la “Junior Fest – Notte Bianca dei Bambini” e per la Festa della Bandiera Blu a Roseto degli Abruzzi. Un successo certificato dalle tantissime persone che sabato sera, a partire dalle ore 19, hanno gremito il lungomare centrale della città e tutte le zone limitrofe. In migliaia, tra i quali tantissime famiglie con bambini e tanti giovani, hanno assistito agli spettacoli e hanno partecipato ai giochi organizzati per l’occasione dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con Chronos Animazione.

Tanti gli appuntamenti che hanno animato la zona ricompresa tra Lungomare Roma e le zone circostanti: l’esibizione del coro “I piccoli cantori di Rosburgo”; l’intrattenimento e il baby dance con “Chronos Animazione”; lo spettacolo del fuoco; l’esibizione di un Dj accompagnato da un vocalist; lo spettacolo dei trampolieri; lo show dei “palloncini manipolabili”; la sfilata delle mascotte, il “truccabimbi”; l’esibizione del Circo “Zahir”; il giocoliere circense; l’illusionista Dario Cage; Vera Carillon ’900; il Clown Doisberto; lo stand del Borgo Incantato dove è stata presentata la manifestazione che, anche quest’anno a ottobre, trasformerà Montepagano in un luogo magico. Poi ancora giochi, laboratori e l’appuntamento con il Podcast Bar Barì: programma di quattro studenti rosetani che va in onda su Twitch e YouTube e che, nell’occasione, hanno lanciato un contest per realizzare un nuovo modello di scarpa da far realizzare. Grande successo ha riscosso anche il Pixel Art di Quercetti grazie al lavoro di Vera Di Giovannantonio. Pixel Art è un gioco dalle infinite personalizzazioni che permette di trasformare ogni immagine in un quadro composto da tantissimi chiodini in sei soli colori e, per l’occasione, è stata realizzata un’opera donata al Comune.

A sugellare la fantastica serata la Festa per celebrare la conferma della Bandiera Blu che si è svolta a partire dalle ore 22 sul palco sistemato di fronte al Lido La Lucciola con gli interventi del Sindaco Mario Nugnes e dell’Assessore al Turismo Annalisa D’Elpidio, alla presenza di diverse autorità e degli amministratori dei Comuni limitrofi.

Vedere le strade e le piazze del lungomare e del centro città piene di giovani, bambini e famiglie ci riempie di orgoglio. Vedere tantissime persone partecipare agli eventi e agli spettacoli ci riempie di gioia e siamo pronti a confermare questo evento anche per la prossima estate – affermano il Sindaco Mario Nugnes e l’Assessore Annalisa D’Elpidio – Possiamo dire che organizzare la prima edizione di questa manifestazione si è rivelata un’idea azzeccatissima e i risultati raggiunti sono sotto gli occhi di tutti. L’evento è servito anche per sostenere le attività commerciali della zona che sono rimaste aperte anche in orario serale, riscontrando un buon afflusso di clienti. Ancora una volta, grazie al lavoro sinergico tra Amministrazione Comunale e Associazioni, siamo riusciti a dimostrare che Roseto degli Abruzzi è una città a misura di giovani, a misura di famiglia e caratterizzata da eventi di forte richiamo per tutto il territorio. Ringraziamo tutte le associazioni, le istituzioni e le società che hanno lavorato nell’organizzazione e nello svolgimento della manifestazione e in particolar modo le associazioni di volontariato che hanno garantito la sicurezza con il loro impeccabile lavoro: Carabinieri in Pensione, Nonni Vigili, Guardie Ambientali, Protezione Civile, Guide del Borsacchio e Croce Rossa”.




CARTA SOLIDALE per acquisti di beni di prima necessità

Prima lista INPS per 540 beneficiari, ma per chi non è incluso c’è sempre il Pronto Intervento Sociale e altre misure di assistenza, supporto e reinserimento sociale e lavorativo per le fasce più deboli

Chieti, 17 luglio 2023. Entro settembre saranno erogate le Carte solidali disposte con la legge 29 dicembre 2022 n. 197 (legge di Bilancio 2023) che stabilisce una dotazione di 500 milioni di euro per l’anno 2023, all’acquisito di beni alimentari di prima necessità da parte dei soggetti in possesso di un indicatore della situazione economica equivalente non superiore a 15.000 euro con precedenza a famiglia con figli minori, da fruire mediante l’utilizzo di un apposito sistema.

I primi beneficiari a Chieti saranno 540, come risulta dalle liste inviate dall’INPS ai Servizi sociali del Comune, individuati con i criteri stabiliti dal decreto del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e del Ministero dell’economia e delle finanze del 18 aprile 2023, pubblicato nella G.U. n.110 del 12 maggio 2023.

I primi beneficiari ricompresi in tale numero sono tutti con nuclei di almeno tre componenti con un figlio nato dopo il 2005 e un Isee fino a 10.500

Per informazioni e procedura di rilascio ecco il link:

https://www.inps.it/it/it/inps-comunica/atti/circolari-messaggi-e-normativa/dettaglio.circolari-e-messaggi.2023.05.messaggio-numero-1958-del-26-05-2023_14167.html

“I beneficiari della misura non devono presentare domanda, ma sono individuati secondo le modalità previste dalla normativa del Governospiegano il Sindaco Diego Ferrara e l’assessore alle Politiche Sociali Mara Maretticitato decreto interministeriale, due i requisiti base, l’iscrizione all’anagrafe comunale e un ISEE ordinario non superiore ai 15.000 euro annui.

Si tratta di una misura che non spetta ai percettori di Reddito di Cittadinanza, del reddito di inclusione e di qualsiasi altra misura di inclusione sociale o sostegno alla povertà o nei nuclei in cui almeno uno dei componenti sia percettore di  Assicurazione Sociale per l’Impiego NASPI e Indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori DIS COLL, nonché indennità di mobilità, fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito, cassa integrazione guadagni e altre forme di integrazione salariale o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria, erogate dallo Stato.

Com’è noto si tratta di un contributo una tantum per nucleo familiare, il cui importo complessivo è fissato a 382,50 euro, che saranno fruibili attraverso una Carta elettronica di pagamento, prepagata e ricaricabile, rilasciata da Poste Italiane attraverso Postepay che saranno consegnate agli aventi diritto dagli uffici postali abilitati al servizio, si tratta di carte nominative e rese operative a partire dal mese di luglio 2023. Il contributo è destinato all’acquisto dei soli beni alimentari di prima necessità che sono indicati dalla normativa e può essere speso in tutti gli esercizi commerciali che vendono generi alimentari che abbiano aderito all’apposita convenzione.

“I 540 non saranno i soli, attendiamo dall’INPS un’altra tornata di aventi diritto, ma resta chiaro che per i cittadini in difficoltà e che non sono già beneficiari di sussidi – specifica, inoltre, l’assessore Mara Maretti – è sempre operativo il Segretariato sociale per accedere al supporto del Pronto Intervento Sociale al fine di avere l’erogazione di interventi di emergenza a sostegno delle famiglie in difficoltà economica. Inoltre, tramite il progetto PRINS, progetto inclusivo gestito dal Comune con la rete delle associazioni, è previsto il servizio SOS sociale 24 ore su 24 e un Centro servizi per promuovere l’inserimento lavorativo delle persone prese in carico con una serie di supporti che vanno dal bilancio delle competenze, all’assistenza legale, nonché alla mediazione culturale per i cittadini stranieri. Accanto a queste misure c’è infine quello sull’emergenza abitativa, con l’Housing First attraverso il quale, ogni giorno, diamo alle persone seguite una seconda possibilità e anche un tetto per ricominciare una nuova vita, senza dimenticare la mediazione culturale per stranieri e l’orientamento al lavoro per stranieri e italiani”.

Pronto Intervento sociale, per info: 347/9175805

Centro servizi per il Contrasto alla Povertà, info: 0871/69396 – 388/627138

Mediazione culturale: 0871/1862340 – Mob. 379/1289792

Orientamento lavorativo: 380/7791555




ZAMBRA ESTATE con Peppe Millanta

Il 20 luglio alle 19 presentazione del nuovo romanzo di Peppe Millanta: Cronache da Dinterbild

Ortona, 17 luglio 2023. Dopo l’appuntamento con il cortometraggio Prima caccia di Daniele Forcucci, Arturo Scognamiglio, che presenterà il romanzo, e Lorenza Sorino di Unaltroteatro, proseguono con la rassegna estiva presso il Cinema Auditorium Zambra di Ortona (CH) da loro gestito: “Siamo contenti di poter ospitare la presentazione di Cronache da Dinterbild di Peppe Millanta per la stima che abbiamo della persona e dell’artista che da quest’anno ha fatto anche parte del gruppo degli insegnanti della UT FACTORY. Sappiamo per certo che questa presentazione non sarà una classica presentazione. Peppe è pieno di talenti e dialogare con lui offrirà sicuramente piacevoli sorprese” commenta la Sorino. 

L’evento è in collaborazione con la libreria Moderna di Fabulinus e Minerva di Ortona (CH), presente con i libri di Millanta.

In questo romanzo, ci si può immergere nello straordinario mondo offerto dallo spin-off del luminoso romanzo Vinpeel degli orizzonti, tradotto in Francia, Argentina, Cile e Romania, uno sprequel (che è un sequel, ma anche un prequel) con le ironiche, surreali, mirabolanti storie dei personaggi che hanno popolato il mondo di Vinpeel, prima che ci scivolassero dentro.

Nel villaggio di Dinterbild non c’è più nessuno. Sono rimasti soltanto Ned e il signor Biton. Aspettano che il mare porti le conchiglie giuste. Sono le conchiglie che dentro hanno le storie di tutti gli amici che hanno deciso di partire verso l’Altrove.

Ned ha un piano, folle, l’unico possibile: vuole usarle per costruire qualcosa. In una cornice narrativa fatta di dialoghi, maree, attese e speranze, le pagine si popolano dei racconti custoditi dal mare. Sono teneri, divertenti, dolorosi, parlano di occasioni perdute, di attimi di felicità scivolati tra le dita, di coincidenze misteriose che segnano i destini. E mentre le storie spuntano dalle pagine, gli unici due abitanti lavorano al loro progetto, capiscono di non essere soli, e che Dinterbild è un crocicchio di esistenze. Non gli resta che scoprire come e se riusciranno a lasciare il misterioso villaggio.

In occasione dell’evento estivo allo Zambra, sarà possibile consumare un aperitivo con prenotazione obbligatoria al 345.4367809, mail segreteria@cinemauditoriumzambra.com.

È possibile seguire i canali social della struttura alla voce @cinemauditoriumzambra.




UNIVAQ NELL’ALLEANZA DELLE UNIVERSITÀ EUROPEE

L’Aquila, 17 luglio 2023 – EULiST (European Universities Linking Society and Technology) guadagna il riconoscimento di “European University Alliance” dalla Commissione europea. UnivAQ sarà partner di una nuova alleanza finanziata nell’ambito dell’iniziativa European Universities.

I dettagli del progetto sono stati illustrati in una conferenza stampa alla quale hanno partecipato il rettore dell’Università dell’Aquila Edoardo Alesse, il prorettore delegato Roberto Cipollone, il prorettore agli Affari internazionali Bruno Rubino, la prorettrice alla Didattica Alessandra Continenza e la consigliera del rettore per le politiche di internazionalizzazione Anna Tozzi.

Cos’è EULiST

Il 3 luglio 2023, la Commissione europea ha conferito a EULiST il titolo di “European university alliance” e ha assegnato all’alleanza fondi per un ammontare di 14,3 milioni di euro per i prossimi quattro anni per perseguire la sua missione. Nella sua valutazione della proposta, la Commissione europea ha riconosciuto che EULiST presenta “un approccio promettente a beneficio di altri istituti di istruzione superiore in Europa grazie alla sua attenzione all’inclusione e all’eccellenza, ad esempio attraverso la creazione di una nuova infrastruttura digitale che faciliterebbe la condivisione di open data”.

Come si evince dal suo nome – European universities linking society and technology (Università europee che collegano società e tecnologia) – EULiST cerca di sfruttare le capacità di ricerca delle dieci università che ne fanno parte per supportare gli agenti di cambiamento responsabili di affrontare le sfide sociali e globali, tra cui il cambiamento climatico e la coesione sociale, individuando modi innovativi di integrare le scienze sociali, le discipline umanistiche e la tecnologia.

Come ha sottolineato Markus Auditor, coordinatore centrale di EULiST, “EULiST è molto più di un progetto, è una profonda trasformazione delle nostre università”. Per raggiungere questo obiettivo, EULiST si sforza di generare un ecosistema accademico unico e creativo di sviluppo sostenibile aperto al pubblico. Informato e guidato dallo scambio di idee tra società, scienza e tecnologia, questo ecosistema accademico sosterrà l’apprendimento inter- e transdisciplinare, la ricerca e l’outreach per consentire la partecipazione degli studenti e del personale accademico e l’interazione con la società attraverso un Campus EULiST e i fiori all’occhiello di EULiST “Digital Knowledge Hub”, “EULiST Agora for Education”, Research and Innovation Academy (ERIA)” e “Co-creation cluster”.

I dieci membri di EULiST sono: Leibniz University Hannover (DE), coordinatori dell’alleanza, Lappeenranta-Lahti University of Technology LUT (FI), Jönköping University (SE),  Institut Mines-Télécom (IMT) (FR), Brno University of Technology (CZ), Technische Universität Wien (AT), Slovak University of Technology in Bratislava (SK), Rey Juan Carlos University (ES), University L’Aquila (IT), e National Technical University of Athens (GR).

“Per il nostro Ateneo il riconoscimento e il finanziamento di EULiST da parte della Commissione Europea è un’importante pietra miliare” sottolinea il prorettore agli Affari internazionali, Prof. Bruno Rubino, che ha fortemente voluto la partecipazione di UnivAQ all’alleanza. “Non vuol dire soltanto inserire il nostro Ateneo nell’élite degli atenei che rientrano in una delle 50 Alleanze riconosciute, aumentando la nostra competitività internazionale. Vuol dire anche entrare a far parte di una partnership che aspira a condividere le competenze acquisite, ma anche infrastrutture e risorse per costruire nuovi programmi di studio e progetti di ricerca”.

Il kick-off meeting di EULiST è in programma il prossimo 31 agosto a Hannover, in Germania.

Le università europee

La creazione di EULiST fa parte di una più ampia iniziativa europea, l’Iniziativa delle Università Europee, lanciata formalmente dalla Commissione Europea nel 2018 con l’obiettivo di avviare e promuovere livelli senza precedenti di cooperazione sistemica, strutturale e sostenibile tra gli istituti di istruzione superiore europei. Oggi 50 alleanze universitarie europee che coinvolgono più di 430 istituti di istruzione superiore lavorano per portare avanti la missione dell’IUE. Nell’ambito di questa iniziativa, EULiST ha iniziato a prendere forma nel 2020, costituendosi come rete transnazionale di istituti di istruzione superiore nel maggio 2021.

Emmanuel Macron, nel 2017, nel suo discorso sul futuro dell’Europa tenuto alla Sorbona di Parigi, aveva proposto per primo la creazione di università europee, “una rete di università in tutta Europa con programmi in cui tutti i loro studenti studiano all’estero e seguono lezioni in almeno due lingue. Queste università europee saranno anche motori dell’innovazione educativa e della ricerca dell’eccellenza”.

Le università europee sono alleanze transnazionali che diventeranno le università del futuro, promuovendo i valori e l’identità europei e rivoluzionando la qualità e la competitività del sistema universitario. Questa iniziativa offre opportunità per sostenere diversi modelli di cooperazione. Le alleanze dovranno

– coprire un’ampia area geografica in tutta Europa;

– basarsi su una comune strategia a lungo termine, incentrata sulla sostenibilità, l’eccellenza e i valori europei;

– offrire curricula incentrati sugli studenti, erogati congiuntamente nei campus interuniversitari;

– adottare un approccio basato sulle sfide, in base al quale studenti, docenti e partner esterni possono cooperare in team interdisciplinari per affrontare i maggiori problemi che l’Europa deve affrontare oggi.




CITTADINANZA ONORARIA a Gilberto De Nucci

Conferita al luminare  nato in  brasile ma dalle origini  paglietane

Paglieta, 17 luglio 2023. L’Amministrazione comunale di Paglieta  ha conferito la cittadinanza onoraria al professor Gilberto De Nucci, un’autorità mondiale assoluta nel campo della farmacologia. Gli avi dell’illustre concittadino di Paglieta, il noto medico brasiliano, erano originari di Paglieta, ed emigrarono in Brasile ad inizio secolo diventando una famiglia di successo.

E per risalire alle radici di questo legame indissolubile con la terra natale della famiglia del padre di De Nucci, è stato portato avanti un lavoro certosino: è stato necessario ricostruire l’albero genealogico del professor. Ad occuparsi di ciò ha provveduto, con grande professionalità e dedizione, l’ex impiegata comunale, Antonietta Santulli; la quale con  le sue ricerche è riuscita a rintracciare la  famiglia italiana del professore, così da risalire a questo forte legame di unione tra l’illustre personalità brasiliana e la terra d’Abruzzo, nello specifico: con Paglieta.

Il conferimento della cittadinanza onoraria è coinciso con le feste Patronali di San Giusto Martire e Sant’Antonio da Padova, a Paglieta dal 12 al 14 luglio, un’occasione unica per De Nucci che ha vissuto dal vivo le tradizioni del suo bel paese e ha conosciuto e abbracciato i suoi cari, per la prima volta. A segnalare al Comune di  Paglieta   l’arrivo in Italia del luminare presso la Facoltà universitaria  di Chieti, per motivi scientifici, il dottor Bruno G.A. Tarquinio, rappresentante UNIMES SANTOS Brasile. A rivolgere l’invito al dottor De Nucci a partecipare alla riunione a Chieti, Maurizio Piattelli, professore Ordinario MED 28, Presidente C.d.S.di Odontoiatria e P.D. Università G D’Annunzio Chieti-Pescara.

E proprio grazie a questa occasione si è messa in moto la macchina organizzativa comunale per appagare il desiderio del celebre personaggio che aveva manifestato la volontà, ai suoi colleghi, di visitare Paglieta, conoscere i familiari, e consultare  l’anagrafe con la finalità di ricostruire la partenza per il Brasile del suo avo: Lorenzo Di Nucci. Il 14 luglio, due le cerimonie in suo onore: una più sobria, con pochi intimi in Municipio,  alle ore 18:00; l’altra qualche ora più tardi, in piazza Roma. Nella sala consiliare, la signora Santulli ha illustrato ai presenti l’intero iter che ha poi permesso di scoprire le radici che legano il famoso medico, nato in Brasile, all’Italia, all’Abruzzo e alla sua amata Paglieta. All’incontro in Comune erano presenti sia il sindaco, avv. Ernesto Graziani, che il suo   il vice, il dott. Antonio Demattia. A fine cerimonia, l’Amministrazione comunale ha offerto un buffet.

In serata, il primo cittadino di Paglieta, avv. Ernesto Graziani, prima dell’esibizione del concerto dello storico   Pluripremiato complesso Bandistico  Città di Ailano, è salito sul palco per festeggiare davanti alla sua gente, il pubblico radunato in piazza, il loro compaesano arrivato da Oltreoceano.

“Invito il professore De Nucci  a raggiungermi – ha esordito il Sindaco – De Nucci è un rinomato professore universitario e ricercatore di fama mondiale nel campo della farmacologia. Le sue numerose pubblicazioni lo hanno reso una figura di spicco nel settore, riconosciuta a livello internazionale.”

 È giunto in Italia, su invito  dell’Università di Chieti, che lo ha visto relatore in un convegno, e oggi abbiamo il pregio di ospitarlo nella sua Paglieta, luogo che ha segnato l’inizio della sua famiglia paterna, diventata una famiglia di successo in Brasile.  La cittadinanza onoraria attribuita al professor De Nucci – ha concluso Graziani – rappresenta un segno tangibile di gratitudine e apprezzamento da parte del Comune di Paglieta per i suoi notevoli risultati nel campo della farmacologia. Questo riconoscimento sottolinea anche l’impegno della città nel valorizzare e celebrare le sue personalità di spicco, che portano onore e prestigio al nome di Paglieta in tutto il mondo.  La visita del professor De Nucci e l’attribuzione della cittadinanza onoraria rappresentano un momento di grande orgoglio per Paglieta e per l’intera comunità locale, che ha avuto l’opportunità di celebrare un uomo di straordinario talento e successo”.

Al dottor  Gilberto De Nucci,   il sindaco, avv. Ernesto  Graziani e l’assessora comunale Marisa Aquilante hanno consegnato la pergamena ufficiale della  cittadinanza onoraria conferita dal Comune di Paglieta all’indirizzo della sua persona.

L’assessora alla Cultura del Comune di Paglieta, Marisa Aquilante, ha dichiarato: “Siamo orgogliosi di annoverare, da oggi, tra la nostra  popolazione, una personalità di fama mondiale. L’Amministrazione comunale augura al dottor Gilberto De Nucci un futuro ricco di successi e soddisfazioni, nel segno del legame profondo che lo unisce a Paglieta”.




STREET FOOD TIME, a Roseto la terza edizione

Il festival del gusto e dei sapori autentici dal 20 al 23 luglio sul Lungomare Celommi l’evento organizzato da Blunel

Roseto degli Abruzzi, 17 luglio 2023.  Torna puntuale come ogni anno Street Food Time, il punto di riferimento del gusto e delle eccellenze gastronomiche  made in Italy. L’appuntamento è da giovedì 20 luglio a domenica 23 sul Lungomare Celommi, a Roseto degli Abruzzi (Te). L’evento, organizzato da Blunel, che quest’anno conta la sua terza edizione nella città teramana, è un momento unico per tutti gli appassionati del festival. Con le sue numerose offerte culinarie provenienti da ogni regione d’Italia, pronte a soddisfare ogni palato e accompagnate da esclusivi abbinamenti con birre artigianali.

La manifestazione, che è come di consueto a ingresso gratuito, inizierà ogni giorno alle ore 18.00 e proseguirà fino alla mezzanotte, offrendo agli ospiti gustosi aperitivi, cene e stuzzicanti spuntini di mezzanotte.

Le offerte gastronomiche sono quelle che raccontano la tradizione italiana della buona cucina, perfettamente rappresentata dalle specialità provenienti dai singoli territori.

Il Lazio presenta fragranti pinse e panzotti, creati con l’utilizzo di tre farine diverse e 72 ore di lenta lievitazione. La Capitale propone la deliziosa saccoccia romana con coda alla vaccinara e fonduta di pecorino, con stracciatella di bufala, crudo e pesto di basilico e all’amatriciana.

Dalle Marche arrivano le immancabili olive all’ascolana, classiche, vegetariane e al tartufo, cotte al momento e servite in cartoccio.

La Toscana propone un prodotto di eccellenza tutta italiana: il panino fatto con grani antichi, farcito con succulenta carne di maiale 100% italiana, cotta per dodici ore a bassa temperatura , marinata e sapientemente speziata.

Il Salento partecipa con la tradizionale puccia, farcita con straccetti di manzo e burrata; con il fumante cartoccio di bombette di Cisternino e taralli; con cime di rapa, pomodori secchi e caciocavallo pugliese.

Sempre presente l’Abruzzo con i suoi arrosticini, i conosciutissimi spiedini di carne di pecora o di castrato, che sono strettamente legati alla tradizione pastorale dell’Abruzzo e al conseguente consumo di carne ovina. E le gustose pizze fritte, a lunga lievitazione, servite calde e farcite con diversi gusti.

La Sicilia propone gli arancini, i cannoli farciti al momento con ricotta di pecora, canditi e gocce di cioccolato, e le cassatine.

E poi l’esplosione di gusto dell’hamburger di chianina , che è una certezza per il pubblico di Street Food Time, hot dog e cartocci di fritti, anche per vegani, vegetariani, celiaci e intolleranti.

L’angolo dessert si arricchisce invece con i donuts ricoperti di glassa, confettini o cioccolato e gli originali churros, caldi e profumati di cannella, farciti con crema di nocciole o dulce de leche.

Ad accompagnare i sapori della cucina italiana più autentica, con qualche tocco internazionale, ci sono le quaranta tipologie di birre artigianali selezionate tra i migliori birrifici dello Stivale e i vini locali.

Insomma, il festival del cibo di strada di qualità si ripropone anche quest’anno come una certezza tra i più apprezzati eventi gastronomici italiani.

Barbara Del Fallo




ANCHE RAGNOLI CONTINUA  in biancorosso

L’opposto prosegue il cammino di crescita con futura: “Sono grata alla società per la conferma”

Teramo, 17 luglio 2023. La Futura Volley Teramo continua ad allestire il proprio organico in vista dell’imminente inizio della nuova stagione, che vedrà la squadra biancorossa ai nastri di partenza del prossimo campionato di B1.

Anche Marzia Ragnoli, classe 2001, rinnova e si va ad aggiungere alle conferme di Lestini e Di Diego ed al nuovo acquisto Aurora Poli. L’opposto giocherà per la prima volta in B1, un traguardo importante raggiunto dopo tanto sacrificio in palestra.

“Per quanto riguarda la mia conferma – commenta Ragnoli – anche per il prossimo campionato che sarà di B1, sono grata alla società per avermi dato questa possibilità. La mia intenzione è quella di dare il massimo sempre e divertirmi nell’apprendere. Sarà una grande sfida, sia personale che per la squadra. Ci sono tante novità, anche nella costruzione dell’organico. Non vedo l’ora – conclude Ragnoli – di tornare a lavorare in palestra per riabbracciare le mie compagne, le ragazze nuove e lo staff”.

Marzia Ragnoli, anche per la prossima stagione agonistica, ha scelto il numero 2 di maglia.

È un mese di luglio movimentato in casa Futura. Nei prossimi giorni ci saranno altre novità importanti, soprattutto per quanto riguarda il roster che sarà al completo per l’inizio della preparazione.




AUTONOMIA DIFFERENZIATA e Livelli Essenziali di Prestazione

Quali i rischi? L’intervento di Alessandra Di Pillo

Principio cardine del federalismo fiscale, l’istituto dell’autonomia differenziata, previsto dall’articolo n. 116, comma n. 3 della Costituzione, dispone la possibilità che le Regioni, a statuto ordinario, di acquisire potestà legislativa esclusiva, con annesso esercizio delle relative funzioni, su una o più materie ad oggi ricomprese nell’ambito della potestà concorrente Stato/Regioni.

Sono quelle indicate al comma n. 3 dell’articola n. 117 della Costituzione, afferenti: “i rapporti internazionali e con l’Unione Europea, il commercio con l’estero, la tutela e sicurezza del lavoro, l’istruzione, le professioni, la ricerca scientifica e tecnologica, la tutela della salute, l’alimentazione, l’ordinamento sportivo, la protezione civile, il governo del territorio, i porti e gli aeroporti civili, le grandi reti di trasporto e di navigazione, la comunicazione, l’energia, la previdenza complementare e integrativa, il coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario, la cultura e l’ambiente, le casse di risparmio e gli enti di credito fondiario e agrario a carattere regionale”.

Anche in una o più delle seguenti materie che il comma n. 2 dell’articolo n. 117 della Costituzione riserva alla potestà legislativa esclusiva dello Stato: organizzazione della giustizia di pace; norme generali sulla istruzione; tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali.

Il riconoscimento di tale forma di autonomia differenziata avverrebbe con Legge dello Stato, su iniziativa da parte della Regione o delle Regioni interessate, previa intesa Stato/Regione/i.

Detta previsione costituzionale è da tempo oggetto di riflessione e di ampio dibattito politico.

Resta ad oggi, ancora, sostanzialmente inattuata, nonostante la relativa previsione costituzionale risalga, ormai, alla lontana legge di revisione costituzionale n. 3 del 2001, che ne ha riformato il titolo V in chiave di federalistica di più ampio riconoscimento di autonomia di entrata e di spesa alle Regioni ed agli Enti Locali. In molti continuano ad arguire circa l’inopportunità attuativa della norma, anche appartenenti all’attuale maggioranza di governo.

Si vedrebbe nella sua adozione, il rischio di una aumentata forbice differenziale di ricchezza tra le Regioni del nord e quelle del Sud, a discapito dei principi, generalmente riconosciuti, di solidarietà orizzontale e di pari opportunità nello sviluppo socioeconomico dei territori.

L’autonomia differenziata, per come pensata nel recente disegno di legge, già in discussione alle Camere, favorirebbe il concentrarsi dell’assegnazione di risorse pubbliche conseguente al trasferimento delle competenze nelle materie d’interesse, a tutto vantaggio delle regioni del nord, già di per sé più ricche per più ampia disponibilità di strumentazione ed infrastrutture.

Molto dibattuto ed oggetto di contestazione il connesso tema del finanziamento dei Livelli Essenziali di Prestazione, conosciuti come L.E.P., e richiamati dal medesimo disegno di legge.

Tale disegno prevede che, nelle more della concreta definizione dei L.E.P., le Regioni che beneficeranno della autonomia differenziata, verranno ad essere finanziate, in relazione alle materie oggetto di trasferimento di competenze, in base alla propria spesa storica registrata in relazione alle materie d’interesse, anziché sulla base di costi e fabbisogni standard, secondo la corretta previsione della Legge n. 196/2009 e s.m.i., in materia di coordinamento di Finanza Pubblica e Bilancio dello Stato.

Va, al riguardo, osservato che in applicazione del principio inderogabile di uguaglianza, i L.E.P. devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale, a garanzia dei diritti civili e sociali di tutti i cittadini in materia paritaria, senza differenziazione in ordine all’appartenenza territoriale ed alla eventuale differente capacità fiscale della Regione di appartenenza.

A detta di molti sarebbe opportuno, quindi, definire prima i L.E.P., e la relativa modalità di determinazione dei costi e dei fabbisogni standard.

Così facendo le risorse legate al riconoscimento dell’autonomia differenziata verrebbero assegnate alle Regioni, in modo più equo, sulla base di detti parametri, la cui costruzione statistica si fonda su elementi perequativi e solidaristici.

Sarebbe, altresì, auspicabile introdurre un sistema premiale nella distribuzione delle risorse, che incentivi le Regioni più svantaggiate a fare meglio, impegnandosi nel raggiungimento di più elevati livelli di efficacia, efficienza ed economicità nell’impiego delle risorse di diretta gestione.

Alessandra Di Pillo




TROFEO MINISTARS: 32 anni di successi

È terminata ieri la 32^ edizione che si è giocata sui campi di basket del lungomare. Connubio vacanze al mare e pallacanestro per tantissimi giovani atleti di tutta Italia

Roseto degli Abruzzi, 17 luglio 2023. Con la conclusione del torneo Esordienti si può aggiornare l’albo d’oro. A vincere stavolta è stata la squadra padrona di casa della Scuola Minibasket Roseto, che in finale ha battuto Malnate al termine di una gara tiratissima. Nei giorni scorsi si sono conclusi pure i tornei riservati alla Under 14, vinto dal Pescara Basket, e quello Aquilotti, vinto da Malnate.

Particolarmente seguita la cerimonia di premiazione, avvenuta alla Bellavista Arena alla presenza dell’Assessore allo sport Annalisa D’Elpidio, del Presidente dello zoccolo duro del circuito PSG Gigi Zampella, del giocatore di basket di serie A Pierpaolo Marini, di Viola Petrini in rappresentanza dell’AISM di Teramo partner etico della manifestazione.

Il trofeo è intitolato da 21 anni alla memoria di Remo Maggetti, il giocatore più forte espresso dal Lido delle Rose, e per questo è stata particolarmente applaudita sia la presenza di Susanna Padovan, figlia di quel Renato che condivise con Remo la gioia del primo scudetto conquistato da Varese, e quella di Emidio Testoni, oggi assistente senior della Pallacanestro Roseto dopo una vita vissuta da giocatore ed allenatore, che di Maggetti fu compagno di squadra.

I premi individuali sono andati invece alla Pallacanestro Dese (premio fair play Manuela Gallicola), a Martina Cantarini (premio solidarietà Franco Sabaini), e a  Paolo Poletto (premio miglior istruttore Marco Marocco)

Soddisfatto a fine manifestazione Saverio Di Blasio della Scuola Minibasket Roseto, organizzatrice del Trofeo: “C’è grande soddisfazione per aver portato a termine questo lungo trofeo, inserendo pure una sfida 3contro3 che tanto è piaciuta ai ragazzi. Abbiamo portato il  nostro spettacolo nella storica Palestra D’annunzio, all’Arena dell’Hotel Bellavista, e a quella del Lido Azzurra per una settimana, grazie all’impegno di un grande staff senza il quale sarebbe stato impossibile realizzare un’edizione così riuscita ed agli amici delle ambulanze dell’Ada di Teramo. Appuntamento all’anno prossimo: aspettatevi tante novità”.




SCENDE IL SIPARIO SULLA COPPA

Le premiazioni e il concerto di Aka7even. Montauti: «Siamo riusciti a fare qualcosa di bello. È sicuramente un nuovo punto di partenza»

Teramo, 17 luglio 2023. Scende il sipario sulla 50^ edizione della Interamnia World Cup: dopo le premiazioni il concerto di Aka 7Even ha chiuso la storica manifestazione.

L’ultima giornata ha visto il disputarsi delle ultime gare per poi concludersi alle 21:00 con le premiazioni in piazza Martiri della Libertà. Il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, l’assessore regionale Pietro Quaresimale, il questore Carmine Soriente, il main sponsor della Coppa Suleyman Can, oltre a istituzioni locali e rappresentanti del mondo sportivo, hanno conferito i trofei alle squadre prime classificate nelle varie categorie.

Nella categoria Interamnia Unite Grand Prix – Over 19maschile, si sono classificati: Uzbekistan, Taiwan, Italia e Cina. Nella categoria Over 21 maschile hanno primeggiato la Tunisia e il Kazakhistan, mentre nella femminile Australia e Taiwan. L’Under 21 maschile è stato conquistato da Uzbekistan, Canada, Germania e Porto Rico, la femminile da Canada e Ungheria. Francia, Brasile Polonia e Brasile sono le prime classificate della categoria Under 18 maschile; Francia, Brasile, Uruguay, per la femminile. Serbia, Portogallo, Brasile e Uruguay hanno ricevuto il trofeo nella categoria Under 16 maschile, Francia, Polonia e Italia in quella femminile. Brasile, Portogallo, Polonia e Italia hanno conquistato la categoria Under 14 maschile, Bulgaria, Taiwan, Romania e Polonia quella femminile. Per l’ultima categoria, l’Under 12 maschile, sono stati premiati Brasile, Taiwan, Montenegro e Polonia, per la femminile Taiwan, Bulgaria, Polonia.

«Sono stati dieci giorni straordinari – ha dichiarato nei saluti finali il sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto – come abbiamo detto sin dall’inizio Teramo è la Coppa e la Coppa è Teramo e la nostra città lo ha dimostrato. Abbiamo atteso questo ritorno per 3 anni ed è stato straordinario che abbia coinciso con la 50^ edizione. La Coppa ha portato gioia, colori, sport, felicità e pallamano in una Teramo che si è aperta al mondo grazie ai ragazzi che hanno riempito le nostre strade e che sono stati ospitati tra le nostre vie nel segno della solidarietà. Teramo è stata in questi giorni ed è territorio di pace e modello di pace: oggi già ci prepariamo per la prossima edizione anzi, per i prossimi 50 anni di questo momento che parla di pace e di amicizia. Viva Teramo e viva la Coppa!».

Entusiasta anche il presidente della Coppa, Pierluigi Montauti: «Siamo molto contenti di aver raggiunto l’obiettivo. Ci eravamo prefissati l’idea di un’edizione in grande e credo che siamo riusciti a fare qualcosa di bello. È sicuramente un nuovo punto di partenza per fare qualcosa di ancora più grande per il prossimo anno. Ringraziamo tutti, le istituzioni, gli sponsor, i partecipanti e tutti i collaboratori. Al prossimo anno!».

Dopo le premiazioni, Aka 7Even in arte Luca Marzano, ha chiuso con il suo concerto la 50^ edizione della Coppa. Il giovane pubblico che ha riempito il centro storico ha cantato sulle note dei singoli più famosi come “Mi manchi”, “Loca” e “Mille parole”, in una piazza che ha salutato i 2000 atleti provenienti da 70 nazioni di tutto il mondo che hanno contribuito all’imponente e storica manifestazione internazionale.




OMAGGIO A Michael Jackson

Domani, martedì 18 luglio, l’orchestra dell’Isa a Pescara  

L’Aquila, 17 Luglio 2023. Martedì 18 luglio arriva a Pescara il tour dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese dedicato a una icona della musica pop. Appuntamento alle 21.15 presso l’Arena del Porto Turistico “Marina di Pescara” con Michael Jackson Thriller Storia e leggenda del re del pop, spettacolo che ripercorre l’affascinante, emozionante e contrastata storia umana e artistica del cantante, raccontata in terza persona da uno dei Jackson Five. I biglietti sono in prevendita online su ciaotickets.com e nelle rivendite autorizzate.

Lo spettacolo, ideato nel 2022, a 40 anni dall’uscita di Thriller, è firmato da Roberto Molinelli – direttore e ideatore degli arrangiamenti dei più grandi successi di Jacko in chiave sinfonica, con voci soliste, orchestra, coro e rock band – e da Claudio Salvi che cura concept, testi e regia.

Sul palco l’Orchestra ISA con le potenti e appassionate voci soliste di Mattia Sciascia (Star Academy, The Voice of Italy) e Clarissa Vichi (Premio Giovagnini, Premio D’Aponte, Bim Music Network, Area Sanremo, Festival della Canzone Italiana di New York), la coinvolgente forza narrativa dell’attore Giuseppe Esposto e dello stesso Claudio Salvi.

Al pubblico verranno proposti i grandi successi del “re del pop” nella formula del teatro-canzone con il racconto della carriera di uno degli artisti musicali più influenti del XX e XXI secolo, dagli albori fino all’apice del successo. In scaletta quattordici grandi successi: da Thriller a Beat it, da Heal the world a Billie Jean, da I just can’t stop loving you a Earth song, fino a We are the world.

Afferma il direttore artistico dell’ISA, il M° Ettore Pellegrino, violinista dalla carriera internazionale: “L’Istituzione Sinfonica Abruzzese torna con gioia ad esibirsi a Pescara Martedì 18 luglio, ed è particolarmente lieta di farlo nella splendida atmosfera del Porto Turistico, ospite della rassegna Estatica promossa dal Marina di Pescara. A Bruno Sartori e a tutto il suo team va, per questo, il più sentito ringraziamento della nostra Istituzione. Quella di Pescara sarà la sesta di dieci date di una produzione alla quale teniamo molto. Dopo il successo registrato lo scorso anno con uno spettacolo sulla musica dei Queen e sulla figura di Freddy Mercury, abbiamo deciso quest’anno di omaggiare un altro artista tanto celebre quanto tormentato: Michael Jackson, scomparso 14 anni fa a Los Angeles. Gli arrangiamenti del M° Molinelli mantengono inalterata la magia dei suoi brani e mettono in luce, allo stesso tempo, l’anima pop della nostra Orchestra, ormai a suo agio in progetti crossover. Stiamo avendo dal pubblico una risposta entusiasta, la stessa che speriamo di registrare Martedì”.

Quella di Pescara è l’ultima occasione per ascoltare Michael Jackson Thriller Storia e leggenda del re del pop in Abruzzo in questo tour: nei prossimi giorni, infatti, l’Orchestra si sposterà in Puglia, Basilicata e, infine, nel Lazio.




SULMONA TEATRO FESTIVAL, grande successo di pubblico ed emozioni

Il 14 e il 15 luglio per la terza edizione la città si è unita in un movimento che ha abbattuto le differenze

Sulmona, 17 luglio 2023. Con le due giornate del Sulmona Teatro Festival del 14 e 15 luglio presso il cortile della SS. Annunziata a Sulmona Meta Aps conclude le attività legate alla gestione della Stagione di Prosa del Teatro Maria Caniglia per l’annualità 2022/2023; due serate in cui molteplici realtà hanno dimostrato che abbattere le differenze con il teatro non solo è possibile ma quanto mai necessario e concretizzabile.

Tante le emozioni provate dal pubblico e dai protagonisti durante la tappa di un progetto in cui Meta Aps è riuscita a coinvolgere e far collaborare molteplici realtà territoriali: il Dipartimento di Salute Mentale – ASL1 Abruzzo, le Associazioni I viaggiatori nel Tempo, Luce nel Mondo – Compagnia Sursum Corda, Ouròboros e Amici della Dottrina Cristiana – Compagnia Teatroxcaso del Caniglia in Rete, l’Istituto di istruzione Superiore “Ovidio” e la Ovidio Running Sulmona che con Ecos Europe hanno sviluppato e stanno portando avanti il progetto europeo Erasmus Sport Score 2022-2024.

Tra incanto, ironia e partecipazione la serata del 14 ha visto in scena gli utenti del Centro Diurno Psichiatrico “Giuliana Fapore” di Sulmona guidati da Mario Massari e affiancati dai professionisti Valentina D’Andrea e Pietro Becattini, nonché da alcuni studenti del Liceo Classico Ovidio, che hanno portato in scena La notte del miracolo.

Un momento condiviso di grande intensità emotiva, nel quale ogni differenza è stata abbattuta e resa invisibile dalla potenza del Teatro, che ha reso straordinari e necessari a ogni fine narrativo i vari interpreti. Un grande successo di pubblico – è stato purtroppo necessario chiudere le porte poiché i posti disponibili erano terminati  – a dimostrazione che la città si è stretta intorno alla città e con essa ha vibrato e sognato l’abbattimento di ogni confine mentale e sociale.

Il 15 luglio è tornato a irrompere sulla scena Teatro Corto, il format che ha visto alternarsi dietro l’abile conduzione della giornalista Chiara Buccini, quattro delle Associazioni che hanno aderito al movimento culturale Caniglia in Rete, che hanno mostrato al numeroso pubblico le varie sfaccettature che il Teatro può assumere a partire da chi lo pratica, nonché il fondamentale valore sociale di cui si riveste. Fine nobile della serata è stato, come ormai dalla prima edizione, quello di finanziare il corso di alfabetizzazione teatrale a favore degli utenti Centro Diurno Psichiatrico Giuliana Fapore, a dimostrazione che è possibile attuare circoli virtuosi. Guidando le proprie compagnie, i registi Pietro Becattini, Angela De Magistris, Maria Montuori e Roberto Carrozzo, si sono messi al servizio della comunità comunicando a gran voce che l’unione può generare risultati inaspettati.

«Con il Sulmona Teatro Festival si è sostanziata l’idea che muove l’agire di Meta Aps, ovvero che il Teatro, quale processo vitale ed insostituibile, può abbattere confini e differenze tra le persone e che solo attraverso un continuo e costante rinnovamento culturale esso può generare benessere e senso di comunità» queste le parole di Patrizio Maria D’Artista, Direttore artistico della stagione di prosa del Teatro Maria Caniglia di Sulmona, che prosegue.

«In un momento storico delicato, che si innesta in società complesse in cui le differenze pesano sul vivere quotidiano, l’arte e la cultura rappresentano un’ancora di salvezza, ed è per questo che concluse le attività dell’annualità 2022/2023, stiamo lavorando a fortificare ed ampliare quanto già fatto finora in vista della stagione 2023/2024, col fine di estendere quanto più possibile il nostro sentire a un territorio che ci sta restituendo una partecipazione e una vicinanza al di là delle nostre aspettative.»

Foto: Salvatore Mancini

Per informazioni è possibile contattare il 329 933 98 37 – anche tramite WhatsApp – inviare una mail a




MUSIC CAMP al via la terza edizione

Laboratori musicali e concerti con giovani musicisti provenienti da tutto l’Abruzzo

Tornareccio, 16 luglio 2023 – Parte oggi la terza edizione di Tornareccio Music Camp. Un ricco programma di laboratori ed eventi musicali colorerà il borgo ai piedi del Monte Pallano, famoso per i suoi mosaici, fino a venerdì prossimo.

Sono circa 40 i ragazzi, provenienti da ogni angolo d’Abruzzo che, in nome della musica, soggiorneranno in paese e daranno vita a suggestivi spettacoli tra i vicoli del centro storico.

La prima giornata – 17 luglio – sarà dedicata all’accoglienza, alla sistemazione degli studenti e alla prima sessione di prove nella sala polifunzionale del paese.

A organizzare e promuovere l’evento sono il Comune di Tornareccio, l’associazione culturale L’Olandese Volante e il Centro Didattico Musicando di Pescara, con la preziosa collaborazione del Coro Contrappunto, dell’Associazione Amici del Mosaico Artistico e della Pro Loco di Tornareccio.

L’iniziativa, curata dalla direzione artistica della maestra Manuela Martinelli, è nata inizialmente con l’intento di organizzare un soggiorno estivo per i giovani musicisti dell’Orchestra 12 Note – Città di Pescara e si è subito ampliata, coinvolgendo ragazzi provenienti da tutto l’Abruzzo che oggi formano l’Orchestra del Tornareccio Music Camp.

Una bellissima realtà musicale composta da giovani studenti di musica che vivranno – dal 17 al 21 luglio – momenti di studio, di performance, di socializzazione e di svago nel borgo famoso per le sue eccellenze. In perfetta sintonia con l’obiettivo del progetto che è quello di formare i giovani non solo musicalmente ma anche culturalmente, artisticamente e umanamente attraverso il patrimonio storico e culturale di una delle perle della regione Abruzzo.

Sono tre i corsi ai quali i ragazzi parteciperanno durante i cinque giorni:  il laboratorio “Syrinx” di musica d’insieme per flauti a cura della maestra Manuela Martinelli, il laboratorio “Giovani interpreti” di musica da camera con i maestri Myriam Anzini e Federico Del Principio e il laboratorio orchestrale “L’orchestra e il cinema” a cura del maestro Riccardo Rossi. E poi ci sarà l’incontro con il sassofonista Bruno Giordana, con il quale i ragazzi si confronteranno sul valore della musica nello sviluppo della persona, su come far diventare la passione per la musica un lavoro e ascolteranno gli aneddoti legati alla straordinaria carriera musicale del maestro.

Nel programma degli spettacoli, il concerto in contrada San Giovanni (18 luglio), l’esibizione dei Giovani interpreti alla Sala Polifunzionale (19 luglio), l’esibizione del maestro Bruno Giordana con il Film Opera Ensemble in un emozionante viaggio musicale in ricordo del M° Ennio Morricone (20 luglio) e il concerto finale dell’Orchestra del Tornareccio Music Camp che si terrà il 21 luglio nel teatro naturale di Monte Pallano. 

Parteciperà inoltre all’evento Maxi Manzo, giovane artista italo-argentino di origini tornarecciane, che si esibirà per il secondo anno consecutivo con i ragazzi.

Barbara Del Fallo




IL CROCIFISSO MIRACOLOSO

I misteri conservati nel complesso di Santa Caterina d’Alessandria

Ortona, 16 luglio 2023. Una visita notturna ad uno dei monumenti più importanti della cittadina adriatica, ieri sera, ha messo in luce bellezze nascoste di un Abruzzo ancora da scoprire: il complesso di Santa Caterina d’Alessandria con i suoi incredibili misteri.

Ahimè, tutela, conservazione, manutenzione e restauro dei locali lasciano molto a desiderare, ma si può contare sul volontariato e su qualche associazione, di bravi giovani locali, che riescono ancora a rendere possibile la loro fruizione.

In attesa degli interventi istituzionali, di recupero e restauro necessari ed urgenti, anche per gli scellerati interventi alle volte affrescate, possiamo concentrare la nostra attenzione su un incredibile crocifisso miracoloso e su una delle due ampolle del sangue che sgorgò proprio dalla ferita di quel quadro il 13 giugno 1566.

Misteri conservati nei locali dell’oratorio attinenti la chiesa principale che il caro don Danilo Belotti, sacerdote devoto, amava frequentare in occasione dei venerdì di preghiera, con la celebrazione eucaristica delle ore 17, tutt’ora vigenti. Segue un contributo YouTube di Ortona Notizie sull’evento.

[https://www.youtube.com/watch?v=P7FK5DHepF8]




L’AUTONOMIA DIFFERENZIATA lacera la Solidarietà

L’intervento di Mons. Battaglia, Arcivescovo di Napoli

Politicainsieme.com, 16 luglio 2023. L’Arcivescovo di Napoli, Mons. Domenico Battaglia è intervenuto sull’Avvenire in merito alla proposta d’introdurre la cosiddetta Autonomia Differenziata.

L’Arcivescovo parte dalla riflessione sulla povera gente “resa ogni giorno più povera da una certa politica che non la considera, se non per la convenienza, magari elettorale”.

Mons Battaglia che opera in quella che definisce terra di confine si dice preoccupato seppur non rassegnato, per poi aggiungere: ”Terra di confine, è la mia Napoli. Territoriale, tra il Sud e il Nord, in tutte le accezioni considerabili. Di confine tra un Sud che non parte e un Nord che non viene. E dove Sud è l’arretratezza, con tutto il carico di dolori e di errori, e il Nord è lo sviluppo, con tutto il peso delle sue contraddizioni.

Terra di confine, è la mia Napoli, tra un Meridione che si modernizza e cresce, come essa sta facendo da non pochi anni (pur con le ferite che le squarciano il petto e sanguinano nelle carni di tanti ragazzi) e la mia Calabria, la regione da cui provengo, che resta, nonostante i buoni sforzi di parti della politica e delle istituzioni, ferma al palo dell’antico abbandono e delle moderne speculazioni. Su cui, pesante come un macigno, grava la scarsa tensione morale di parte della politica che ha indebolito le istituzioni e sprecato in un tempo lungo ingenti risorse pubbliche”.

L’Arcivescovo parla di un Paese che “rischia di essere trascinato in un campo in cui l’egoismo che ci prende sempre di più si codifica in scelte politiche nette. Scelte che alimentano quel desiderio di separatezza di una parte del territorio da tutto il resto del Paese. Un desiderio, questo, che ha un’origine lontana. In quel tempo in cui si pensava a una diversa articolazione dello Stato, di fatto divisiva e separatista, mascherata da decentramento e partecipazione dal basso, quando invece altro non era che il tentativo di fare dell’Italia, nazione grande e prestigiosa, tante piccole Italie, lontanissime dalla più grande e potente che si sarebbe agganciata all’Europa.

Quel tentativo, di cui non è responsabile solo una parte della rappresentanza parlamentare, si confuse in modifiche costituzionali rabberciate, i cui danni si vedono a occhio nudo ancora adesso. Oggi quella cultura della divisione, quel sentimento di egoismo che si è progressivamente trasformato in una sorta di indifferenza collettiva nei confronti della sorte dell’altro, sta prendendo sempre più la forma di un’altra legge possente. Di un altro colpo, cioè, all’impalcatura democratica dello Stato fondato sulla partecipazione di tutti (territori e cittadini e istituzioni e culture, nessuno escluso) alla costruzione della ricchezza del Paese”.

Chiamando specificamente in causa il progetto di Autonomia differenziata, mons Battaglia aggiunge: “Lo chiamano in più modi, questo disegno di legge, che, varato dal Governo, ha già fatto un gran pezzo di strada parlamentare. Lo chiamano in tanti modi, ripeto, alcuni leggeri ed eleganti, per indorare la pillola sbagliata da ricetta ancora più sbagliata. La più nota denominazione è Autonomia differenziata.

Ecco l’eleganza delle parole. Sono due sole. Prese autonomamente procurano una sensazione più piacevole di quella che pure si prova se lette insieme. Autonomia. Che bella questa parola! Cosa c’è in un qualsiasi consorzio umano di meglio che avere garantita l’autonomia. Autonomia si coniuga con libertà. È magnifico essere autonomi, magnifico essere liberi. Poter decidere del proprio futuro e della propria vita attraverso il pieno utilizzo dei propri mezzi è il sogno di tutti.

Qui si potrebbe innestare un principio anch’esso affascinante, di chiara marca liberista o come meglio dir si voglia: a ciascuno secondo le proprie capacità. Fin qui potremmo essere quasi felici, se non intervenisse la fatica dell’essere autonomo e il rischio che la libertà applicata in quel contesto possa procurare voglia di fare senza gli altri. Ovvero, di non vedere altro interesse che il proprio. Del territorio e di quanti all’interno di esso vivono, specialmente. Forte crescerebbe qui il desiderio di costruire tutt’intorno a quella autonomia confini più rigidi e invalicabili.

L’altra parola, egualmente bella e affascinante, è differenziata.

Essere differenti, cioè sé stessi diversi dagli altri per legge determinati, è interessante. Fare cose differenti, agire in maniera differente in un’area differenziata, è atto straordinario, che solletica vanità e senso di superiorità. Voglia di far da soli e per sé stessi e con le proprie risorse, senza, soprattutto, dover dar conto agli altri e fare i conti con gli altri, non è vantaggio da buttare, direbbero gli interessati se già non l’hanno pensato”.

L’Arcivescovo ricorda come i sostenitori del progetto sostengano che “è tutto previsto dalla Carta costituzionale, che da tempo attenderebbe che venisse attuata in quel principio più largamente affermato nelle cinque regioni autonome. Ed è forse davvero così. Costoro, però, – chiosa mons Battaglia – dimenticano, che la Costituzione, prima, durante e dopo, quell’articolo narra dell’eguaglianza autentica fra tutti cittadini e prescrive che sia lo Stato a garantire l’effettiva parità, secondo modi e criteri che non sto qui a elencare.

In tanti ancora dimenticano che la bellezza della nostra Costituzione è nella inscindibile unità tra autonomie e solidarietà, tra libertà individuale e azione sociale, tra ricchezza individuale e ricchezza complessiva, tra singoli territori e unità territoriale. Tra regioni e nazione. Tra comuni e Stato, tra pluralismo e compattezza. Dimenticano che al centro di ogni divenire sociale c’è la persona, non l’individuo singolo privo di tutto quel corredo umano che fa l’uomo l’essere speciale che è.”

“L’autonomia differenziata – aggiunge l’Arcivescovo di Napoli – per quanto la si voglia edulcorare con nuovi innesti terminologici che la gente non comprende, rompe questo concetto di unità, lacera il senso di solidarietà che è proprio della nostra gente, divide il Paese, accresce la povertà già troppo estesa ed estrema per milioni di italiani. Infine, cancella d’un colpo quel bagaglio ricchissimo di conquiste democratiche realizzato dalle lotte popolari dal Risorgimento a oggi. Abbiamo di recente visto che da soli non si va da nessuna parte, che anche le zone ricche subiscono il rischio di diventare povere e di incontrare la sofferenza e il dolore. Il terribile terremoto e la devastante alluvione che in due ravvicinate sventure ha subito la nobile e fiera Emilia-Romagna, hanno visto ancora una volta la straordinaria grandezza del popolo italiano. La solidarietà è partita subito.

Specialmente dal Sud il cuore della generosità è volato su quelle terre così duramente colpite. Nessuno ha fatto i conti della spesa. Qui al Sud si è pregato e tifato, e si è gioito quando il Governo ha elargito somme considerevoli, che anche qui sono considerate insufficienti per far tempestivamente rinascere quella parte della nostra Italia. Il territorio è la prima ricchezza che hanno i poveri, indebolirglielo è colpa grave, non solo politica. Le ferite ai territori, in qualsiasi modo inferte, sono ferite sulle carni già aperte dei poveri. Sfugge ai responsabili della cosa pubblica il significato della parola gente, della parola popolo. Della parola comunità. Essa ha valore se si comprende che gente, popolo, comunità è la Persona, con tutto il suo carico di diritti inalienabili”.

Mons Battaglia ricorda l’azione di Papa Francesco: “Il Santo Padre, che si batte strenuamente per difendere le persone da ogni guerra che si muove loro contro (quella della fame è la guerra che un miserabile mondo opulento e obeso muove prima di quelle guerreggiate), ci esorta a non abbandonare quella che si manifesta sempre di più come la più grande delle azioni umane, la solidarietà verso gli ultimi. La difesa della vita umana e della tutela della sua piena dignità. Dinanzi alle enormi sofferenze di famiglie intere che non riescono a fronteggiare il più piccolo dei bisogni nessuno osi tirarsi indietro. La Chiesa non può e non lo farà. Il prete non può e non lo farà. E non tema alcuno di essere accusato di politicismo: la Chiesa prende parte, sì, quella dei poveri, dei bisognosi.

Si fa parte essa stessa degli ultimi e non perché li carezzi mentre li si vorrebbe ultimi ma per dar loro la forza di riscattarsi dalla povertà e dall’arretratezza. Oggi questo sostegno deve andare anche ai territori, affinché non siano lasciati soli. A quelli del Sud perché in essi splenda pienamente il sole. Il sole incontro al quale devono correre i nostri ragazzi, per costruire insieme la felicità. Di tutti.

Ho scritto questa riflessione di getto, lasciando parlare solo il mio cuore. Di prete e di uomo. L’ho fatto trovandomi sulla scrivania, l’uno accanto all’altro, così casualmente, il Vangelo e la Costituzione. Tenendo ben divisi questi due libri, trovo felicemente che la Parola e quelle parole stanno proprio bene insieme. Questa sensazione in me è bellissima. La dirò domattina ai miei amici più piccoli, che si chiamino Ciro, Concetta, Carmela, Gennaro, o altri nomi che ho conosciuto attraverso i loro volti bellissimi, affinché provino gioia e desiderio di camminare con questi valori e questi princìpi. Ma non da soli, però. Da soli no. Con gli altri. Sempre più numerosi. Perché la Bellezza vince sempre. E l’Amore pure”.




SOLIDARIETÀ A COMITATO SINDACI, il direttore generale ha perso la bussola

Asl Lanciano Vasto Chieti. Le dichiarazioni di Marinelli: Pd Abruzzo

Chieti, 16 luglio 2023.  “Il nostro è un sostegno convinto al comitato ristretto dei Sindaci della Asl Lanciano Vasto Chieti, che esprime legittimamente e giustamente il disagio profondo della popolazione nei confronti di una sanità mal gestita e per molti versi allo sbando”: lo dichiara Daniele Marinelli, segretario del Partito Democratico abruzzese, commentando le ultime dichiarazioni e polemiche.

Per Marinelli “il direttore generale Thomas Schael dovrebbe ascoltare i sindaci e gli operatori sanitari, confrontarsi con loro, risolvere i problemi, piuttosto che attaccare chi quotidianamente si confronta con i disagi e le difficoltà delle cittadine e dei cittadini. Il direttore generale dovrebbe rimanere fuori dalla polemica politica in senso stretto, rispondere con le azioni ed eventualmente con i dati. Ci auguriamo che quella di questi giorni oltre a essere una brutta pagina rimanga isolata, un’uscita scomposta di chi evidentemente – comprensibile, non è l’unico, vista la disastrosa situazione in cui versa la sanità abruzzese – ha perso la bussola e il polso della situazione”.




PNRR, OLTRE UN MILIONE E MEZZO DI EURO

La messa in sicurezza dei sistemi idraulici

Fossacesia, 16 luglio 2023. Due importanti progetti di messa in sicurezza del territorio di Fossacesia a rischio idrogeologico sono stati finanziati con decreto del Ministero dell’Interno, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Si tratta della sistemazione idraulica del Fosso di Santa Lucia, per un importo di 226.000€, e di interventi al reticolo idrografico minore dei fossi di raccolta delle acque meteoriche in Via Cacciaticchi, via Fonticelli, via Piano Castello, via Fonte Antoni, via Piano Madonna, via Piano di Riccio e via Cupone per 1.284.000 €.

Il contributo erogato, nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) era previsto nella Legge 30 dicembre 2018, n.145, fondi da destinare ad investimenti relativi ad opere pubbliche di messa in sicurezza degli edifici e del territorio relativamente all’annualità 2023 .

“Si tratta di finanziamenti frutto di studi specifici, che hanno impegnato il Settore Lavori Pubblici del nostro Comune e, come in questi casi, rivolti a ridurre il rischio idrogeologico a Fossacesia – precisa il sindaco Enrico Di Giuseppantonio, che aggiunge – Nei prossimi giorni presenteremo alla stampa i progetti che sono stati appaltati e aggiudicati con il PNRR. Fossacesia non sta mai ferma, una attività che svolgiamo in maniera incessante, tanto è vero che siamo tra i comuni più virtuosi in Italia per l’utilizzo dei finanziamenti PNRR”.

Studio, impegno e lavoro dell’Amministrazione Di Giuseppantonio e degli uffici comunali che vengono evidenziati pure dall’assessore ai Lavori pubblici, Danilo Petragnani: “Proseguiamo su un percorso che si contraddistingue da sempre per le attenzioni che rivolgiamo a cogliere ogni occasione favorevole per candidare progetti e riuscire a intercettare finanziamenti per Fossacesia. E anche stavolta siamo riusciti a centrare un altro importante obiettivo”.




PROBLEMA ACQUA secondo Azione

Abbiamo l’obbligo di ridurre drasticamente le perdite di rete

Chieti, 16 luglio 2023. “Abbiamo l’obbligo di fare di tutto per ridurre drasticamente le perdite di rete. Dobbiamo farlo per il Pianeta e per i cittadini che meritano un servizio efficiente e senza interruzioni”. Antonio Scaparrotta, dirigente Provinciale di Azione, non ha dubbi. Serve dare una svolta ad una questione di importanza vitale per tutti e che finora non è stata affrontata seriamente ed in modo risolutivo.

Torna l’estate, infatti, e puntualmente si verificano carenze idriche in tutto Abruzzo, in particolare nella provincia di Chieti con grossi disagi per cittadini e turisti, ormai sfiancati da questa triste consuetudine che ha radici lontane e che non è stata mai risolta. Le responsabilità ovviamente non sono uniche ed univoche, a pagarne il conto però sono i cittadini, come quelli di Chieti Scalo, ad esempio, che convivono con numerosi disservizi ormai da decenni.

Ma il filone della dispersione d’acqua, per diversi motivi, è un qualcosa di ampio e variegato ed il fenomeno locale si inserisce in un contesto nazionale assai preoccupante e che coinvolge anche altri aspetti.

Vediamolo con i numeri: secondo alcune fonti, l’Italia è il secondo paese UE dopo la Grecia per prelievo di acqua dolce per uso potabile con 155 metri cubi annui per abitante, la brutta notizia, però, è che oltre il 42 % dell’acqua viene dispersa per perdite di rete lungo i 500.000 km di rete di acquedotti.

E la situazione in Abruzzo non è migliore rispetto al resto del Paese. Lo dicono i numeri, ancora una volta: il capoluogo di Chieti si trova in testa a questa poco edificante classifica circa le perdite con il 71,7%, seguito da Pescara e L’Aquila, rispettivamente con il 58.9% e il 50.7%, con fanalino di coda, in senso buono, Teramo (28.6%).

Se in estate l’emergenza acqua ha diversa natura e più località colpite, nelle altre stagioni dell’anno il discorso per taluni versi inevitabilmente migliora, ma per altri no.

Sono stati infatti numerosi i casi nei quali interi comuni restano senza acqua a causa di importanti rotture nelle condotte principali. Pensiamo ad esempio alla rotture del febbraio 2023 dell’adduttrice Giardino nel territorio di San Giovanni Teatino che ha coinvolto anche i comuni di Chieti e Torrevecchia, o alla rottura della conduttura di Lanciano che ha interessato anche i comuni di San Vito e Treglio (oltre ad alcune zone della stessa città frentana), o ancora in maggio la rottura della conduttura di Perano dove rimasero senza acqua addirittura 17 comuni, con rubinetti a secco – in ordine alfabetico – nei comuni di Altino, Archi (per gli utenti del capoluogo e delle contrade Caduna, Ruscitelli, Ponte Maggiore Sant’Amico), Atessa (per gli utenti del capoluogo e delle contrade San Marco, Pian Querceto, Monte Calvo e Castelluccio), Casalbordino, Cupello, Furci, Gissi, Monteodorisio, Paglieta, Perano (nel capoluogo e nelle contrade Rascitti, San Pastore e Crocetta), Pollutri, San Buono, San Salvo, Scerni, Torino di Sangro, Vasto e Villalfonsina.

“L’acqua è una risorsa fondamentale per tutti, con disponibilità limitate, eppure sono tantissimi gli sprechi avvengono ogni giorno”, chiude Scaparrotta. Per invertire la rotta, il cambiamento deve coinvolgere tutti, a partire ovviamente dai governi, centrali e periferici, dagli enti preposti ma anche dalle imprese. È necessario intensificare il proprio impegno, con piani di prevenzione, manutenzione e soprattutto sviluppo finalmente adeguati che puntino a ridurre lo spreco d’acqua e di energia.




DALL’ETNA AL GRAN SASSO. Ecco la XVII edizione

Torna la kermesse nel centro storico di Città Sant’Angelo con un programma ricco e appetitoso

Città Sant’Angelo, 16 LUGLIO 2023.  Eccola, più bella e forte che mai. Nonostante il fermo forzato della terribile sciagura economica e sociale che è stata la pandemia, torna in tutto il suo splendore Dall’Etna al Gran Sasso. A darne notizia, è proprio la neo A.P. S. Dall’Etna al Gran Sasso.  Una decisione salutata nella comunità di Città Sant’Angelo con grande entusiasmo anche per la sua valenza turistica e mediatica. 

Le precedenti edizioni di questa seguitissima kermesse, infatti, hanno evidenziato un significativo numero di partecipanti che, molto spesso, sono andati ben al di là delle più rosee aspettative degli organizzatori.  Quest’anno, dunque, si rinnova la sua magia con un calendario ricco di eventi e curato per tutti i gusti, con il sostegno dell’Amministrazione Comunale e delle istituzioni sovracomunali. 

La Presidenza del Consiglio Regionale d’Abruzzo, l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Sicilia, la Fondazione PescaraAbruzzo e la CNA, concedendo il loro patrocinio, infatti, hanno voluto imprimere una forza ancora più decisa ad un appuntamento che è anche un forte richiamo per le due regioni.  Dal 15 al 23 luglio il centro storico di Città Sant’Angelo vivrà una 9 giorni ricca di iniziative, con un cartellone che darà spazio alla musica folk, pop e classica.  Resta, ovviamente, al centro di tutto, il momento enogastronomico, che è un po’ il segreto del successo di questa festa, perché sa coniugare perfettamente la tradizione siciliana a quella abruzzese. “Abbiamo allestito un programma degno e all’altezza della sua fama e tradizione”, spiega Emanuela Mazzocchetti Vicepresidente,

“L appuntamento tanto atteso, si aprirà in serata, sabato 15 luglio alle ore 19:30 con la sfilata dei carretti siciliani.  Al termine gli stessi saranno collocati in bella vista, per tutta la durata della manifestazione, negli Androni dei palazzi del centro storico, gentilmente concessi dai loro proprietari. Un ringraziamento”, aggiunge Emanuela Mazzocchetti, “va fatto agli sponsor storici e ai nuovi, che hanno deciso di entrare nella grande famiglia della manifestazione; senza di loro e dei volontari nessuna festa si potrebbe fare”.

In serata il primo appuntamento di riguardo, con un’apertura di altissimo livello: al Giardino delle Clarisse, infatti, per Città Sant’Angelo Music Festival e la Fondazione Polidoro, andrà in scena: Cavalleria Rusticana di Pietro Mascagni. Opera in forma di concerto con repliche il 16 e 17 luglio 2023, ore 21:00 nel Giardino delle Clarisse, Città Sant’Angelo.  Orchestra e Coro: Città Sant’Angelo Music Festival diretto dal Maestro Alessandro Mazzocchetti, e con un cast d’eccezione. Spettacolo a pagamento.

Tanti i tributi anche ai grandi artisti della musica leggera italiana: da Fabrizio De André a Rino Gaetano da Lucio Dalla, a Lucio Battisti e, proprio all’interno del Live della storica band Prendila così tribute band di Mogol-Battisti, domenica 16 luglio, ci sarà un evento fuori cartellone. Il giovane e promettente regista cinematografico, Davide Lupinetti, sulla scalinata della chiesa di Sant’Agostino, presenterà la versione definitiva del cortometraggio su Città Sant’Angelo: “Caro Pirandello, avevi torto” che sarà poi visibile sulle principali piattaforme cinematografiche e iscritto ai più importanti concorsi internazionali di cinema d’autore. Tanti anche i gruppi folk, e spazio anche a mostre di pittura, mercatini, artigianato, ad eventi culturali e etno-antropologici.

Ma, la vera regina di Dall’Etna al Gran Sasso, è risaputo, è la tradizione enogastronomica etnea ed abruzzese che, qui, trova un felicissimo punto di congiunzione e consacrazione. Si segnalano poi, altre novità, quest’anno è prevista la partecipazione del pastificio la Mugnaia di Elice (PE) e del Pastificio Alberto Poiatti di Santavenerina (CT). Un occhio di riguardo è stato riservato ai prezzi.  Si è cercato di calmierare la spesa, visto che la kermesse in questi anni si è connotata come manifestazione per le famiglie.

“Non ci saranno problemi di parcheggio”, conclude la Vicepresidente, “perché i visitatori avranno un servizio bus navetta a pagamento di €2 per andata e ritorno; nelle aree di parcheggio in zona Alzano area Stadio L. Petruzzi, fuori dalla cintura del centro storico troveranno personale che li agevolerà a trovare posto per i loro mezzi. Un servizio a pagamento, con una cifra modica, che permetterà ai visitatori di usufruirne dalle 19 alle 24 con pullman Gran Turismo”. Insomma, riprovare per credere.




INAUGURATO IL NUOVO CAMPETTO polifunzionale di viale dello Splendore

Torna alla città un luogo della memoria, finalmente attrezzato e aperto alla comunità.

Giulianova, 16 luglio 2023. Una bella festa, un momento di grande partecipazione popolare e di ritrovata serenità, quella di ieri mattina nel rinnovato impianto  ludico – sportivo di viale dello Splendore, ufficialmente riaperto al pubblico.

Di proprietà dell’ Asp 2, il campetto verrà gestito dall’ Istituto Castorani e, nelle intenzioni di entrambi gli enti, sarà ad alto tasso di inclusività, cioè aperto alle necessità, alle idee, ai desideri della comunità giuliese.

Al taglio del nastro, erano veramente in tanti, tra amministratori, uomini delle Forze dell’ Ordine, associazioni, cittadini. Erano presenti, tra gli altri, il Sottosegretario Luigi D’Eramo, il Presidente ed il direttore generale dell’ Asp 2, rispettivamente Giulia Palestini e Gabriele Astolfi, il Sindaco di Giulianova Jwan Costantini, il Vicesindaco Lidia Albani, l’assessore regionale Pietro Quaresimale, la direttrice dell’Istituto Castorani Manuela Gasparrini.

Significativa la presenza delle autorità militari. Tra queste, il Questore di Teramo Carmine Soriente e il Comandante Provinciale dei Carabinieri di Teramo, colonnello Pasquale Saccone. E poi, i ragazzi di Rurabilandia, le operatrici e gli ospiti Castorani, la veterana dell’ Istituto Genoina D’Orazio. Ha impartito la benedizione, il parroco di San Flaviano don Enzo Manes.

“Oggi – ha detto il Sottosegretario D’ Eramo – vincono la legalità e le istituzioni, come sempre accade quando uno spazio torna ad essere patrimonio dei più piccoli, dei fragili, di una comunità”.

Parole di grande soddisfazione e di ringraziamento nei confronti delle Forze delle Ordine ha avuto il Sindaco Jwan Costantini. “La nostra riconoscenza va oggi a loro – ha sottolineato – e a quanti hanno collaborato per la riapertura del campetto, facendo rete perché l’ Istituto Castorani potesse tornare a godere di uno spazio libero e vitale, di un luogo di gioco, di sport, di incontro, d’amicizia. La giornata di oggi, i sorrisi di questi ragazzi, dei bambini, fanno dimenticare la fatica dei mesi scorsi, gli attacchi personali, le tensioni. Giulianova, le istituzioni democratiche, sono dalla parte dei più deboli, di quanti dai margini devono tornare ad essere al centro: al centro dei quartieri, ma soprattutto dell’attenzione e dell’impegno di chi amministra.”

Ha guardato al futuro il discorso di Giulia Palestini. “Il campetto – ha affermato la Presidente dell’ Asp 2 – è stata una delle mie prime sfide. L’ho pensato , e così oggi è, come uno spazio verde, sicuro, aperto a tutti: un luogo dove chiunque voglia fare del bene per la comunità è ben accetto. Il campetto non apparterrà solo ai bambini e alle mamme del Castorani, ai ragazzi di Rurabilandia, ma sarà a disposizione della città e delle associazioni di volontariato. Vi si potranno organizzare raccolte di beni di prima necessità o eventi per i più piccoli e per gli anziani. L’ambizione è che il campetto di viale dello Splendore, luogo della memoria per tanti giuliesi, torni ad essere laboratorio privilegiato per gli operatori del sociale e per quanti hanno a cuore la cura e la serenità delle persone fragili.”




DISAGI NEL DAY HOSPITAL Ematologico

Al Santo Spirito di Pescara lunedì visita ispettiva in reparto

Pescara, 16 luglio 2023. Lunedi mattina mi recherò in visita ispettiva presso il Day hospital di ematologia dell’ospedale Santo Spirito di Pescara. Conoscendo bene la situazione, per le numerose segnalazioni di pazienti che si sottopongono alle cure chemioterapiche, ritengo non sia più tollerabile che persone già affette da patologie debilitanti debbano stazionare in attesa, con questo caldo, ammassate tra loro, e senza condizionatori.

Coglierò l’occasione per ottenere dai tecnici della Asl, cui ho chiesto gentilmente di accompagnarmi nella visita ispettiva, un sopralluogo congiunto per trovare soluzioni a questo problema. È vero che l’area in questione è un atrio e in quanto tale, per sua natura, un locale aperto, tuttavia, la situazione che si verifica attualmente non può più continuare, visto che il day hospital di ematologia di Pescara accoglie quotidianamente ben 150 pazienti e i loro accompagnatori.

Mi auguro che già a seguito della visita di lunedì si individui una soluzione immediata per affrontare questo caldo terribile, oltre a una di medio periodo, transitoria, fino al definitivo trasferimento del reparto, che dovrebbe migliorare la situazione, ma che aspettiamo da troppo tempo; per questo motivo, lunedì sarà l’occasione anche di conoscere dalla Asl i tempi necessari per il termine dei lavori e la successiva riconsegna dei locali.

Di tutte queste problematiche mi farò portavoce anche in Consiglio regionale, attraverso la richiesta, che invierò lunedì mattina, di affrontare il tema in conferenza dei capigruppo, al fine di portarlo a conoscenza di tutta l’assise Regionale.

Nello stesso tempo voglio esprimere il mio ringraziamento a tutti medici, infermieri, alla coordinatrice e al primario, dott. Mauro Di Ianni, che lavorano con grande cura, nonostante questa situazione.

Antonio Blasioli

Consigliere Regionale Pd




I POPOLARI VERSO LE EUROPEE

Ieri a Roma si è svolto l’incontro di Tempi Nuovi – Popolari Uniti cui erano presenti parlamentari e rappresentanti di altri partiti ed organizzazioni, gruppi ed associazioni interessate alla creazione di un’area centrale che superi le strettoie create dal bipolarismo che caratterizza l’attuale sistema politico.

Politicainsieme.com, 15 luglio 2023. Aperto da una relazione di Giuseppe Fioroni, l’incontro ha costituito un’importante punto di ripresa dell’impegno per la riaggregazione dei Popolari avviatosi lo scorso 25 febbraio registrando anche l’interesse di INSIEME a far parte di un processo teso alla riaggregazione, sulla base dell’autonomia, di un’area centrale capace di portare al Paese una decisa voce per la riscoperta della solidarietà, del superamento delle divisioni  e disparità sociali, per una efficace determinazione a favore della famiglia, la Persona e le organizzazioni autonome in cui si articola il nostro vivere civile. Come sosteniamo da tempo, è necessario dare vita ad un baricentro del sistema politico, in grado di superarne distorsioni ed arretratezze con la partecipazione di  credenti e no, comunque dediti al bene comune.

Secondo Fioroni mai vi è stato un momento più favorevole per il movimento popolare, finora diviso in troppi rivoli. Le elezioni europee possono costituire un’importante occasione per superare le tante deficienze degli ultimi anni, anche perché il sistema elettorale proporzionale e le preferenze sollecitano la presenza di quelle forze che in questi anni sono state silenziate dal sistema bipolare.

Tempi nuovi – Popolari uniti, avvierà adesso un processo di organizzazione che, partendo dai territori, potrebbe favorire la collaborazione tra entità unite nei principi, ma finora divise nell’impegno concreto. Tra queste c’è INSIEME che ha sempre lavorato ad un processo di aggregazione sulla base dell’autonomia rispetto a centrodestra e centrosinistra, di una forte capacità progettuale e ricercando tutte quelle forme che possono facilitare l’emersione di un nuovo personale politico e di una nuova classe dirigente.

Per INSIEME hanno partecipato all’incontro Eleonora Mosti e Giancarlo Infante, componenti il Coordinamento nazionale del partito. Hanno fatto riferimento al documento programmatico che INSIEME produsse nel corso del Congresso del 25 febbraio scorso indicando quei punti che appaiono fondamentali per verificare tutte le ipotesi di collaborazione con altri partiti disponibili, altre associazioni ed altri gruppi. In particolare, Giancarlo Infante ha ricordato l’impegno contro l’ipotesi dell’introduzione di un sistema presidenziale e dell’autonomia differenziata destinata ad aggravare le condizioni del Mezzogiorno, a proposito del quale restano poco chiare la quantità e la qualità delle risorse destinate dal Pnrr.

Vi è, poi, la necessità di dare vita ad uno Statuto del lavoro destinato sia a superare la grave crisi in cui sono finiti tutti i lavoratori, sia le aziende che pagano il costo della mancanza di politiche adeguate, a maggior ragione dopo la crisi della Covid e le conseguenze della guerra d’Ucraina. E oggi, si pone in maniera drammatica la domanda di chi stia pagando, e pagherà, l’inflazione, così come quella di chi trae vantaggi da un aumento del Pil, cosa da apprezzare positivamente, ma che non può finire per costituire ulteriore elemento di disparità sociale e geografica.

Eleonora Mosti ha sostenuto  che la Politica deve tornare a svolgere un ruolo fondamentale per la rigenerazione della vita pubblica, avanzando un nuovo modello di sviluppo inclusivo e solidale che, come dice il Manifesto Zamagni, sulla cui base è nata  INSIEME, non ci si può più accontentare di un generico riformismo, ma puntare su una vera e propria trasformazione dell’Italia. Avendo ben presente che si deve passare attraverso l’azione della Cura, la Cura della Persona, A partire dalle grandi questioni etiche e delle relazioni tra gli esseri umani. E in questa direzione deve mobilitarsi una particolare attenzione alle questioni della Sanità.

Secondo Eleonora Mosti la trasformazione non può essere opera di pochi. “Noi di INSIEME – ha sottolineato – già col nostro nome esprimiamo il desiderio dello stare con quelle forze politiche che hanno con noi questa visione politica comune. Non illudiamoci, – ha proseguito – il protagonismo, il bisogno di appartenenza e potere nella politica esistono. Facciamo tutti un esercizio di umiltà e uniamo le forze, noi siamo nati da alcuni anni, ma comprendiamo che altri partiti nascono e nasceranno perché… così è la politica. L’importante è che ci sia l’idea di servizio richiamato da quel popolarismo sturziano che racchiude gli ingredienti sani per una sana politica”.

I popolari verso le europee – Politica Insieme




ASPETTI TIPICI DELLA POESIA POPOLARE

Un canto alla rovescia raccolto a Cansano

I «Canti alla rovescia» rappresentano un tipico aspetto della poesia popolare. Essi furono oggetto di specifiche trattazioni da parte del Novati , del Giannini  , e recentemente del Cocchiara  . Quest’ultimo studioso ha messo a fuoco soprattutto «la protesta espressa nel ‘mondo alla rovescia’ come invito a una migliore condizione umana», sottolineando quindi il messaggio sociale dei canti stessi «raccolti un po’ dovunque in tutta Italia»  , e, anche se non lo dichiara espressamente, riporta per quanto concerne l’Abruzzo un «canto alla rovescia» pubblicato da Finamore  .

L’importanza del canto che ho raccolto a Cansano (informatrice Signora Angela Di Paolo, contadina, di anni 73) consiste dunque nella presenza di tale tipica poesia popolare anche nell’area peligna, dove però, malgrado ogni ricerca, non sono riuscito a registrarne altri esempi. Cosa che, ovviamente, auguro che riesca ad altri. Ecco, dunque, il testo del canto raccolto a Cansano per la cui trasposizione grafica chiedo comprensione ai cultori della dialettologia, in modo da evitarne le ire.

Tulle le cose a cuntrarie me vanne.

L’acque m’ assughe e lu sole me ‘mbonne!

Ije sacce ‘na canzone a’ la ruvesce

e a’ la ruvesce la vuoglìe cantá.

M’arrizze la matine a sunate de viéspre

piglie la fauce e vaje a zappá.

Pe la vije ‘ncontre nu sambuche,

saglie ‘ncoppe pe’ coglie le cerase.

S’affacce la padrone de lu nuce:

«Chi sta a coglie le lecene meje?»,

Scenne a bballe e piglie nu’ cantone,

tire `ncoccc e je rompe ‘na cosse!

Franco Cercone

Articolo pubblicato in “Bollettino Trimestrale A.S.TR.A – Tradizioni Popolari Abruzzesi”,  Pescara Anno V Numero 14 (gennaio-febbraio-marzo) 1977 ( pag. 211)

[1] F. Novati. Attraverso il Media Evo, Bari 1905.

[2] G. Giannini. Le canzoni alla rovescia, in «Rassegna Nazionale», Serie II, XXXVIII, 1916, pag. 36 segg.

[3] G. Cocchiara, II Mondo alla rovescia, Torino 1936.

[4] G. Cocchiara, ivi, pag. 165.

[5] G. Finamore, Tradizioni popolari abruzzesi, Vol. II pag. 121; Lanciano 1886.




IL RITO D’UN GIORDANO ABRUZZESE. Sul Liri a Civitella Roveto

Per la festa di S. Giovanni Battista

Con il ballo della mammoccia, un grande pupazzo di cartapesta che si trasforma in breve tempo in una torcia incandescente a causa dei numerosi petardi di cui è avvolta, terminano a Civitella Roveto i festeggiamenti “profani”. È con grande tripudio che la popolazione di questo grazioso centro agricolo della Valle Roveto saluta le scintille che s’innalzano al cielo, residuo di antichi cerimoniali legati a culti solari. Mancano pochi minuti alla mezzanotte del 24 giugno. Da quest’ora fino alle prime luci dell’alba il fiume Liri, che spacca in due parti il centro abitato, diventa sacro. Il rito del Giordano si trasferisce qui con tutto il suo mistero di millenni in una notte che è sempre stata di prodigi.

Fra le prime che accorrono a bagnarsi alle acque del Liri sono le vecchie, quasi sepolte sotto gli scuri scialli neri, simili a vestali per il solenne incedere e le diresti ombre vaganti nell’etere. Man mano che le prime luci dell’alba scacciano l’oscurità, il paesaggio si anima ed in diversi punti persone di ogni età, alcune portando sulle spalle anche i bambini, si immergono nelle acque gelide del fiume in parte inquinato.

Molti sono muniti di secchi e bottiglie con cui attingere l’acqua da riportare a casa e con essa bagneranno infermi e piccini. Il rito, infatti, se da un lato ha una funzione lustrale, dall’altro è diretto a preservare il corpo da malattie oppure ad eliminarne i sintomi anche se in fase avanzata. Fino a qualche tempo fa gli abitanti di Capistrello anch’esso centro della Valle Roveto, venivano ad immergersi qui per guarire dalla tigna, di cui erano affetti soprattutto i bambini. Ciò mi è stato rivelato da due simpatici giovani del luogo e cioè Egidio Sabatini, studente, e Zanello Fausto, operaio, di cui mi piace ricordare i nomi accanto a quello di Ferruccio Sabatini.

Sul Liri, a Civitella Roveto. si rinnovano nella notte di S. Giovanni i riti di comparatico che istituiscono fra due persone rapporti trascendenti spesso i vincoli stessi della parentela. Tornando ora al rito sul fiume Liri occorre aggiungere che quest’anno [1977] è stata apportata una modifica non priva di significati, e cioè è stata celebrata una messa alle quattro del mattino sul letto del fiume, cui ha partecipato numerosa popolazione. Inoltre, mi è sembrato di intravvede nei giovani, che dopo aver fatto il bagno sostano ancora sulle rive del fiume, malgrado la bassa temperatura notturna, una dimostrazione di forza fisica che potrebbe rientrare in uno dei “temi culturali” studiati da M.E. Opler per altre culture.

Interessante è stato osservare il differente comportamento di un giovane civitellese tornato dall’Argentina, tutto preso in una accanita partita di morra con i suoi amici ed in puro dialetto locale, e quello di un operaio stabilitosi a Roma che «parlava romano›. Avviene infatti cosa che ho constatato personalmente per aver vissuto in Germania la vita dei Gastarbeiter, che nei nostri lavoratori all’estero sia più viva l’esigenza di essere anche per pochi giorni all’anno soggetti di storia reintegrando sé stessi in modelli culturali in cui si sentono protagonisti. Sull’emigrato interno invece pesa come una spada di Damocle l’atteggiamento etnocentrico dei gruppi sociali in cui vive, per sottrarsi al quale egli tenta di mimetizzarsi mediante l’acquisizione di un nuovo linguaggio che è quello della città in cui lavora.

Si tratta di una specie di acculturazione di cui egli non è solo cosciente, ma addirittura fiero. Queste sono tuttavia le uniche osservazioni che il rito sul Liri, così pregno di raccolta religiosità, permette di fare. Lo spettacolo cui si partecipa si scolpisce nel cuore e sarà difficile dimenticarlo. Dentro la cornice folklorica c’è il ritorno alla “fede degli antichi”, come mi ha detto un operaio comunista, in cui l’uomo, reduce dall’ultima grande delusione (qual è appunto la civiltà dei consumi) cerca quelle protezioni psichiche, quelle compensazioni e giustificazioni esistenziali che il marxismo non gli ha saputo dare. È questo a mio avviso il segreto che è alla base della riscoperta dei pellegrinaggi e dei santuari. E forse per grazia ricevuta, per grazia di aver ritrovato sé stessi, sulle pareti delle chiese si appuntano migliaia di ex voto invisibili, espressi nei campi assolati e solitari oppure nel chiuso delle fabbriche.   

Franco Cercone

Articolo pubblicato in ABRUZZOSETTE, L’Aquila, 14 luglio 1977.

Settimanale indipendente fondato da Remo Celaia




LA TRANSIZIONE ENERGETICA tra efficienza e comunità energetiche rinnovabili

La roadmap per imprese ed enti locali promossa dalla Camera di commercio

Pescara, 15 luglio 2023. La transizione energetica è un tema centrale nello scenario internazionale e nazionale come risposta alla crisi derivante dagli elevati costi di approvvigionamento energetico ma anche dal punto di vista ambientale, economico, con rilevanti impatti sociali e di contrasto alla povertà energetica.

È a partire da questo presupposto che la Camera di commercio Chieti Pescara, nell’ambito del progetto transizione energetica per le imprese, organizza un incontro dal titolo: La transizione energetica tra efficienza e comunità energetiche rinnovabili.

L’incontro, pensato come una roadmap per le imprese e gli enti locali, è in programma martedì 18 luglio, dalle 10 alle 13, nel PalaBecci del porto turistico Marina di Pescara. 

Nell’incontro si parlerà di efficientamento energetico e di tecnologie e strumenti per la progettazione e il coordinamento delle CER, per favorire la transizione sostenibile e lo sviluppo del territorio, con esempi concreti e testimonianze degli attori locali.

Dopo i saluti affidati al presidente della Camera di commercio Chieti Pescara, Gennaro Strever, e dell’assessore regionale all’Energia, Nicola Campitelli, si entrerà nel vivo con gli interventi di: Paolo Arrigoni, presidente GSE Gestore dei servizi energetici SpA; Antonio Romeo, direttore di Dintec; Sabrina Romano, Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili Enea; Eleonora Egalini, GSE, funzione promozione e assistenza alla pubblica amministrazione; Massimo Staniscia, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Chieti e consigliere camerale; Maurizio Vicaretti, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Pescara.

A seguire è previsto il contributo delle associazioni di categoria a supporto delle imprese sul tema delle CER e dell’efficientamento energetico, per poi lasciare spazio a un desk di confronto dedicato alle imprese e agli stakeholder locali. Per iscrizioni: Le Comunità Energetiche Rinnovabili: un contributo per la transizione energetica – Eventboost.

LA TRANSIZIONE ENERGETICA tra efficienza e comunità energetiche rinnovabili

La roadmap per imprese ed enti locali promossa dalla Camera di commercio

Pescara, 15 luglio 2023. La transizione energetica è un tema centrale nello scenario internazionale e nazionale come risposta alla crisi derivante dagli elevati costi di approvvigionamento energetico ma anche dal punto di vista ambientale, economico, con rilevanti impatti sociali e di contrasto alla povertà energetica.

È a partire da questo presupposto che la Camera di commercio Chieti Pescara, nell’ambito del progetto transizione energetica per le imprese, organizza un incontro dal titolo: La transizione energetica tra efficienza e comunità energetiche rinnovabili.

L’incontro, pensato come una roadmap per le imprese e gli enti locali, è in programma martedì 18 luglio, dalle 10 alle 13, nel PalaBecci del porto turistico Marina di Pescara. 

Nell’incontro si parlerà di efficientamento energetico e di tecnologie e strumenti per la progettazione e il coordinamento delle CER, per favorire la transizione sostenibile e lo sviluppo del territorio, con esempi concreti e testimonianze degli attori locali.

Dopo i saluti affidati al presidente della Camera di commercio Chieti Pescara, Gennaro Strever, e dell’assessore regionale all’Energia, Nicola Campitelli, si entrerà nel vivo con gli interventi di: Paolo Arrigoni, presidente GSE Gestore dei servizi energetici SpA; Antonio Romeo, direttore di Dintec; Sabrina Romano, Dipartimento Tecnologie Energetiche e Fonti Rinnovabili Enea; Eleonora Egalini, GSE, funzione promozione e assistenza alla pubblica amministrazione; Massimo Staniscia, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Chieti e consigliere camerale; Maurizio Vicaretti, presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Pescara.

A seguire è previsto il contributo delle associazioni di categoria a supporto delle imprese sul tema delle CER e dell’efficientamento energetico, per poi lasciare spazio a un desk di confronto dedicato alle imprese e agli stakeholder locali.

Per iscrizioni: Le Comunità Energetiche Rinnovabili: un contributo per la transizione energetica – Eventboost

Foto: ispionline.it




TRA LE NUVOLE il concorso fotografico

Premiati i vincitori. Il Lions Club Roseto degli Abruzzi Valle del Vomano dona il ricavato ad un progetto di ricerca sull’oncologia pediatrica

Roseto degli Abruzzi, 15 luglio 2023. Si è svolta nei giorni scorsi la cerimonia di premiazione del concorso fotografico “Tra le nuvole” organizzato dal Lions Club Roseto degli Abruzzi Valle del Vomano con il patrocinio del Touring Club Italiano – Club di territorio di Pescara.

 Il primo premio, un assegno di 300 euro, è andato a Sandro Pelini, secondo posto per Antonio Tommarelli con la foto “Nubi tramontane”,  terzo classificato Franco Giuliani con la foto “L’eterno e l’effimero”.

La giuria ha poi assegnato attestati di merito ai primi classificati:  Valerio Tiberi “Paesaggio del cielo”, Riccardo Caroli – “Paesaggio del cielo”, Adele Di Feliciantonio –“Nuvole d’estate sulla collina teramana, Maristella Urbini “La forza della natura”- Francesca Petrucci “Simmetriche riflessioni; Roberto Furlone “Finestre tra le nuvole”; Donatella De Sanctis “La quarta pala”.

I premi son stati consegnati dal presidente del Club Gianluigi Candelori, da Genny Mummolo immediata past president del Club e dal presidente della Giuria Elio Torlontano. Alla premiazione, tra gli altri, hanno partecipato i giurati Riccardo Celommi, Piero Del Governatore, Mirella Lelli e Daniela Faraone membro della commissione organizzatrice del concorso.

La quota di iscrizione dei partecipanti è stata devoluta alla ricerca sull’oncologia pediatrica.




LA SANITÀ E I SERVIZI SUL TERRITORIO

Conoscere in dettaglio quanto esposto dal Sindaco Ferrara e dal Direttore Schael

Fara San Martino, 15 luglio 2023. Solo pochi mesi abbiamo denunciato, nel corso dell’assemblea dei Sindaci della ASL della provincia di Chieti, quanto sarebbe stato urgente rimettere al centro del lavoro del Comitato Ristretto la Sanità e i servizi sul territorio, garantendo dentro questo organismo di consultazione una rappresentanza ampia del territorio, dei presidi ospedalieri, delle comunità servite da ASL Chieti Lanciano Vasto, indipendentemente dall’appartenenza politica pro-tempore dei Sindaci stessi, perché loro cinque rappresentano una provincia, né un suo pezzo né una sua parte politica.

Era necessario rimanere lontano dal tentativo di ridurre ogni volta a scontro politico un dibattito serio sulla sanità, come spesso è successo in passato, perché dopo il Covid la domanda e l’offerta di sanità stava cambiando, come è avvenuto.

La sanità non è una lotta tra destra e sinistra, né tra governo regionale e resto del mondo, né tantomeno tra Regione e Provincia, per questo ritengo grave leggere tra le altre annotazioni – nella nota ricevuta dal Direttore Generale che “Francesco Menna ha portato su un percorso che non esito a definire deviato, trasformando un organo consultivo dell’Azienda sanitaria, con ruoli chiari e definiti, in un tribunale, dove sfilano testi d’accusa reclutati con il preciso intento di mettere sulla graticola il sottoscritto”.

Analogamente per quanto comunicato allo stesso collega Sindaco Ferrara, che stimo ma a cui ricordo che nel Comitato è il Sindaco dei Sindaci, non il rappresentante di una parte politica in lotta con un consigliere regionale, seppure suo concittadino.

Chiedo che l’Assemblea sia convocata con urgenza, per conoscere in dettaglio quanto esposto dal Sindaco Ferrara e dal Direttore Schael, ma anche per valutare ogni azione conseguente, incluso l’azzeramento del Comitato e un suo nuovo reinsediamento per favorire rapporti di collaborazione propositiva e confronti costruttivi che devono caratterizzarlo.

Trasformarlo in un Tribunale della Santa Inquisizione, da qui alle prossime regionali del 2024, come sta facendo parte della sinistra, arreca un solo ed unico grave danno: ai cittadini che attendono servizi sanitari, distraendo la Direzione e le professionalità coinvolte da tutte le importanti scelte che si stanno facendo, anche per il PNRR, portandoli invece in inutili e sterili polemiche.

Antonio Tavani

Sindaco di Fara San Martino