scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 2 Luglio 2023
Nostro obiettivo garantire massima trasparenza nella gestione della società
Avezzano, 2 luglio 2023. Alla luce dell’assemblea dei soci che si è svolta venerdì 30 giugno nella sede Aciam e delle notizie apparse sugli organi di stampa, il consiglio di amministrazione ritiene doveroso chiarire la propria posizione.
“Vogliamo ribadire che le tariffe 2022 – 2023 proposte dal cda e deliberate dall’assemblea dei soci sono frutto di un attento e accurato lavoro finalizzato al contenimento dei costi per i cittadini – utenti nel rispetto degli equilibri finanziari dell’azienda alla luce dell’oggettiva congruita – hanno precisato i membri del consiglio d’amministrazione di Aciam – Maurizio Bianchini (presidente), Alberto Torelli (amministratore delegato), Umberto Di Carlo (consigliere privato), Federica Di Renzo e Paola Ciciarelli (consigliere di nomina pubblica) – proprio come rappresentato dal consigliere Di Carlo durante l’assemblea dei soci, al fine di salvaguardare la maggiore trasparenza e oggettività delle tariffe deliberate in precedenza, è stato proposto un tavolo tecnico con i soci più rappresentativi al fine di verificare, in sinergia, il metodo seguito e la sua validità”.
Il cda ha inoltre ribadito che ha l’obiettivo di garantire “la massima trasparenza nella gestione della società. Si è operato negli interessi e nel rispetto del mandato conferito dai soci e per questo auspichiamo che attraverso un confronto leale e trasparente si possa rinnovare un clima di fiducia tra il consiglio d’amministrazione e tutti i soci. La proposta avanzata è una concreta iniziativa funzionale alla verifica dell’attuazione del piano industriale varato dall’assemblea dei soci e della sua realizzazione”.
LA MOSTRA DELL’ARTIGIANATO Artistico Abruzzese
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 2 Luglio 2023
Tante novità per la 53esima edizione. Tradizione, innovazione si incontreranno sul tema la bellezza delle donne. Installazioni dell’accademia delle belle arti di l’aquila, presenza dell’associazione gioiello contemporaneo e molti eventi collaterali. Dal 1 al 27 agosto 2023
Guardiagrele, 2 luglio 2023. C’è grande fermento per l’organizzazione della 53esima edizione della Mostra dell’Artigianato Artistico Abruzzese che si terrà a Guardiagrele dal 1 al 27 agosto 2023. Si lavora all’allestimento delle sale espositive ed al cartellone di eventi collaterali della rassegna.
“Ci saranno molte novità. Il tema di quest’anno, la donna, ha particolarmente stimolato gli artigiani che porteranno delle opere ispirate alla figura femminile. La donna di ieri e di oggi sarà il filo conduttore che lega le stanze espositive dedicate ai manufatti artigianali e dove sarà possibile ammirare le installazioni a cura degli studenti dell’Accademia delle Belle Arti di l’Aquila.” Ci spiega il presidente dell’Ente, Gianfranco Marsibilio. Le installazioni saranno realizzate dagli studenti della cattedra di Costume per lo spettacolo dell’Accademia sotto la guida dei professori Attilio Carota e Alessandra Carducci.
“Ci sarà anche una mostra nella mostra con l’evento annuale dell’AGC, Associazione Gioiello Contemporaneo. Sarà possibile ammirare creazioni dove si incontrano ricerca, sperimentazione, innovazione realizzate da orafi e designers di tutta Italia.”
Tra le iniziative collaterali si prevedono quattro incontri, uno ogni giovedì sera, dedicati alle donne sul tema “La bellezza delle donne: narrazione di donne costruttrici di valori e mestieri” ed arricchiti da momenti musicali a cura di Guardiagrele Opera.
Quest’anno si è registrata una grande partecipazione da parte delle scuole. Sono tantissimi i lavori arrivati dagli alunni dei licei artistici di tutta Italia che hanno partecipato al “Concorso biennale internazionale di arte orafa Nicola Da Guardiagrele” giunto alla ventesima edizione. I ragazzi hanno saputo cogliere i tanti aspetti della bellezza delle donne centrando il tema proposto. L’11 agosto protagonista sarà l’artigianato digitale con Artigitale 3D Expo a cura dell’associazione Artigitale. La serata del 21 agosto sarà dedicata alla 36esima edizione del Premio di poesia dialettale dedicato a Modesto della Porta.
Tante novità e tanta presenza sui social per una Mostra che guarda sempre di più al futuro non dimenticando la valorizzazione dell’artigianato artistico abruzzese e la sua lunga storia. “Riproporremo i podcast per far conoscere gli artigiani e gli artisti in mostra. Lidia Di Blasio dell’agenzia Jmoticon e Liliana Rullo entrambi speaker dei podcast torneranno con la seconda edizione di Metamorfosi e realizzeranno degli audio guida ascoltabili dai visitatori della Mostra”.
L’inaugurazione è prevista per il giorno 31 luglio alle 18 in Largo Pignatari.
AGC è l’associazione gioiello contemporaneo, fondata a Trieste nel giugno 2004 da un gruppo di professionisti per costruire nuove opportunità di sviluppo e qualificazione del settore orafo; per promuovere un confronto costruttivo e sinergico con le realtà artistiche e produttive a livello internazionale. AGC è una comunità aperta ad artisti, designers, artigiani, galleristi, scuole, fondazioni, ecc. per approfondire e sviluppare la conoscenza del gioiello contemporaneo.
L’ABAQ l’Accademia delle Belle Arti di l’Aquila è una delle 20 accademie italiane statali per l’alta formazione artistica. Gli studenti coinvolti nel progetto della Mostra sono quelli della Cattedra di Costume per lo spettacolo. Gli insegnanti sono: Prof. Attilio Carota e Prof.ssa Alessandra Carducci. Le installazioni saranno cinque: Staffetta 136, La Ragazza; L’ardire; Mater Donna ; la Dote.
I PODCAST sono nati lo scorso anno, ideati da Lidia Di Blasio dell’agenzia Jmoticon che li ha realizzati insieme a Liliana Rullo. Il focus del programma si chiama Metamorfosi ed è incentrato nel conoscere più da vicino il lavoro dell’artigiano e l’autenticità della materia che si trasforma (metamorfosi appunto) grazie all’intervento dell’uomo. I podcast sono ascoltabili su www.jliveradio.com e nei principali store podcast mondiali come Spotify, Amazon Music, Google podcast e molti altri.
LA SPIAGGIA ACCESSIBILE in località La Foce
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 2 Luglio 2023
Ieri mattina il taglio del nastro con l’assessore regionale al Turismo Daniele D’Amario
Rocca San Giovanni, 2 luglio 2023. È stata inaugurata ieri mattina in località La Foce, alla presenza dell’assessore regionale al Turismo Daniele D’Amario, dell’amministrazione comunale di Rocca San Giovanni e dei rappresentanti di diverse attività associative del comprensorio, la spiaggia accessibile e inclusiva dedicata alle persone con disabilità. Rocca San Giovanni è uno dei 19 comuni della costa abruzzese partner del progetto Bike to coast for everyone, voluto dalla Regione Abruzzo e dalla Presidenza del Consiglio dei ministri per agevolare l’accessibilità alla ciclovia adriatica.
“È un traguardo davvero importante per il nostro territorio – ha spiegato il sindaco Fabio Caravaggio – rendere la nostra spiaggia inclusiva è una priorità che abbiamo subito accolto con grande responsabilità”.
“Bike to coast for everyone è un progetto innovativo che attiva un’offerta integrata di servizi destinati ai turisti con disabilità, fisiche e sensoriali, con la realizzazione e l’organizzazione di servizi accessibili – aggiunge l’assessore alle Politiche sociali Carmelita Caravaggio – Le spiagge abruzzesi aderenti all’iniziativa, infatti, sono state attrezzate con servizi cicloturistici, biciclette dedicate, installazione lungo il percorso di stazioni di scambio e nolo bici e la realizzazione di informazioni turistiche accessibili.”
“L’attenzione da parte della nostra amministrazione all’accessibilità delle nostre spiagge – dichiara il vicesindaco Erminio Verì – è ancora più ampia. Insieme a questa iniziativa, alla quale abbiamo aderito subito senza esitazione, sono stati messi a punto tutti i lavori necessari per rendere fruibile il nostro litorale. Dal livellamento delle spiagge, alla realizzazione di passerelle, di nuovi pontili, di nuovi servizi igienici, all’installazione di impianti di videosorveglianza e di nuova cartellonistica turistica”.
“Tutto questo – conclude il sindaco – per rendere la nostra accoglienza di buon livello su tutta la costa, dal Cavalluccio a Valle Grotte. Non solo per i nostri cittadini e per gli appassionati del nostro mare, ma anche per tutti quei turisti che sceglieranno Rocca San Giovanni per le loro vacanze estive. La loro scelta è per noi motivo di orgoglio, perciò non possiamo farci trovare impreparati e dobbiamo lavorare, ogni anno di più, affinché la nostra costa diventi una vera eccellenza, sotto ogni punto di vista”.
UNA NUOVA HERA di luce
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 2 Luglio 2023
A Opi illuminazione green
Opi, 30 giugno 2023. Siglato oggi il contratto tra Comune di Opi e Hera Luce per la gestione e riqualificazione dell’illuminazione pubblica. Prevista la sostituzione di 210 impianti luminosi obsoleti con nuovi apparecchi a led, che porterà a un risparmio energetico del 79%.
In arrivo a Opi una pubblica illuminazione nuova, efficiente e sostenibile
Sono 210 le sorgenti luminose di vecchia generazione che verranno riqualificate con tecnologia a led, il tutto con un risparmio energetico annuo di oltre 101mila kWh, corrispondenti al consumo medio annuo di 37 famiglie. Sono questi i dati del progetto di riqualificazione energetica progettato da Hera Luce per il Comune di Opi: un completo restyling di circa dieci mesi, che riconsegnerà ai cittadini un’illuminazione pubblica completamente riqualificata, più efficiente e sostenibile.
“Sono estremamente soddisfatto di aver siglato oggi un contratto storico tra il Comune di Opi e Hera Luce S.r.l. per la gestione e la riqualificazione dell’illuminazione pubblica del nostro Borgo – dichiara il Sindaco Antonio Di Santo – siamo entusiasti di promuovere l’efficienza energetica e la sostenibilità ambientale nella nostra comunità al centro del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, offrendo una migliore illuminazione pubblica per tutti i cittadini e per i tanti turisti che vengono a farci visita. Grazie davvero ad Hera Luce perché attraverso questo accordo riusciremo a migliorare l’efficienza energetica ed a contribuire alla sostenibilità ambientale della nostra comunità. È sicuramente un passo importante verso un sistema di illuminazione più moderno e rispettoso dell’ambiente” conclude ancora Di Santo.
Grazie all’intervento di Hera Luce si procederà con la riqualificazione e sostituzione di 72 sostegni, sarà eseguito il rifacimento di tutti i quadri elettrici esistenti, che saranno dotati di telecontrollo, e si interverrà riqualificando 1500 metri di linee elettriche.
Ma non solo: saranno compiute migliorie all’illuminazione architettonica di alcuni monumenti cittadini quali il Palazzo comunale e la piazza. Il Comune di Opi, quindi, si appresta a diventare sempre più bello, sicuro e green.
I vantaggi della nuova illuminazione
L’intervento certamente più rilevante sarà la riqualificazione di 210 corpi illuminanti esistenti, che saranno ottimizzati con tecnologia led di ultima generazione, opportunamente progettati per soddisfare le diverse esigenze illuminotecniche imposte dalle normative vigenti, cui saranno aggiunti altri nuovi apparecchi per illuminare nuove aree.
Le nuove luci permetteranno ogni anno di risparmiare oltre 101mila kWh, che corrispondono a una diminuzione di circa il 79% rispetto allo stato attuale.
Le nuove luci non sono però positive solo per l’ambiente, infatti, la diminuzione delle emissioni non preclude l’efficienza luminosa degli impianti, anzi, la migliora nettamente aumentando la qualità della luce. Infatti, il led permette un miglioramento dell’illuminazione stradale sia in termini di uniformità che di comfort visivo, incrementando la percezione dei colori: queste caratteristiche contribuiranno a garantire maggior sicurezza e il corretto livello d’illuminamento. Il progetto rappresenta un’applicazione concreta dell’economia circolare e un contributo rilevante al raggiungimento degli obiettivi per il 2030 dell’agenda sostenibile delle Nazioni Unite, in piena armonia con le politiche europee del Green Deal e in linea con le politiche di Carbon Neutrality.
Canali di contatto Hera Luce
Si ricorda che, per effettuare segnalazioni di malfunzionamenti o guasti agli impianti di illuminazione pubblica o semaforici gestiti da Hera Luce, il nuovo numero verde è l’800.498.616: gratuito da rete fissa e mobile, è attivo tutto l’anno 24 ore su 24, 7 giorni su 7. In alternativa, si può compilare l’apposito form disponibile sul sito www.heraluce.it.
GESTIONE DEI RIFIUTI IN CHIARO SCURO
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 2 Luglio 2023
Pescara,1° luglio2023. Ho seguito alcuni degli incontri pubblici organizzati da Ambiente spa con i residenti delle nuove aree interessate dall’ampliamento dei servizi di raccolta porta a porta dei rifiuti. Io non ne sono coinvolto, però ho voluto lo stesso rendermi conto delle procedure organizzative e di comunicazione adottate. Nelle singole occasioni ho potuto apprezzare la significativa partecipazione dei cittadini.
Devo dire che, nelle presentazioni, i temi di carattere generale, soprattutto etici, sono stati affrontati tutti: la sostenibilità, l’ambiente, le risorse, ma anche il decoro e il risparmio. Poi, giustamente, anche i dettagli funzionali: le dotazioni strumentali, le frequenze di raccolta, gli spazi e i modi di conferimento. All’ultimo incontro c’erano anche, e opportunamente, le rappresentanze dei condomini del centro urbano, assolutamente non facili e agevoli da gestire per via degli spazi ristretti.
Bene, quindi, che l’intera città si adegui ai nuovi servizi, più performanti e virtuosi, che comporteranno anche, necessariamente e fortunatamente, nuova occupazione.
Ma la curiosità per una cosa, mi spinge ad osservarne altre. Sicuramente fuori dai cassonetti, dove presenti, ma anche dentro. E così spesso mi capita di effettuare una analisi merceologica visiva che riserva parecchie sorprese (di cui gli operatori di Ambiente credo abbiano contezza).
Neanche qualche giorno fa, nel buttare la carta nel bidone carrellato di prossimità da 90 litri, mi sono accorto che dentro c’erano buste di plastica con carta all’interno, e soprattutto una, che ho aperto, contenente bottiglie di vetro, di plastica e materiale vario, tutto riciclabile, ma non la carta. Sarebbe lungo elencare quello che si può rinvenire nei cassonetti della plastica e dei metalli, che dovrebbero raccogliere solo imballaggi e non oggettistica varia.
E all’esterno la musica non cambia, in tante, troppe postazioni: legname, mobilio, elettrodomestici di vario tipo e taglia, materassi, tutto materiale, anche ingombrante, abbandonato e che invece dovrebbe essere conferito concordandone il ritiro ovvero consegnandolo direttamente alla ricicleria, previo appuntamento.
Poi succede che in questi giorni la città sembra sia stata lasciata a sé, con constatazioni personali ma anche con situazioni molto critiche che mi sono state segnalate.
Si tratterà sicuramente di un momentaneo corto circuito, che verrà presto risolto; ma quello che avviene nel segreto della busta conferita, di cui non si vede il contenuto, credo debba preoccupare, facendo scattare l’allarme per una situazione sottotraccia che andrebbe attentamente monitorata per essere quindi risolta.
Il porta a porta consente indubbiamente di evitare situazioni di criticità, come quelle evidenti di questi giorni; ma al contempo una massiccia campagna informativa e educativa credo vada intrapresa, e che tra le varie cose magari contempli anche il tema del risparmio e della riduzione della produzione dei rifiuti, perché fare anche una buona raccolta differenziata come anche implementare il riciclo, ormai non basta più, soprattutto se alla fonte c’è più di qualche distrazione e incertezza, per non dire inciviltà e mala fede.
Giancarlo Odoardi – Ri-media.net
Direttore Editoriale – Web Content Editor
GIOCHI SENZA BARRIERE tornano in piazza
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 2 Luglio 2023
Il CSV e le associazioni per favorire la cultura dell’inclusione all’insegna di solidarietà e sport
Teramo, 1° luglio 2023. Tante associazioni in gara per mostrare la bellezza del vivere e gioire insieme. Giovedì 6 luglio, in piazza Martiri della Libertà, a Teramo, dalle ore 20:30 in poi, torna Giochi senza barriere, evento (giunto alla sua tredicesima edizione) che il Centro Servizi per il Volontariato Abruzzo, insieme alle associazioni e ad altri enti del terzo settore operanti nell’area della disabilità, organizza per favorire la cultura dell’inclusione e sensibilizzare l’opinione sulle tematiche della disabilità all’insegna della solidarietà e dello sport.
Questa mattina la conferenza stampa alla presenza dei rappresentanti del CSV e delle sedici associazioni ed organizzazioni coinvolte nei Giochi, che vedrà la partecipazione di tanti protagonisti del terzo settore. All’incontro con i giornalisti sono intervenuti, tra gli altri, Massimo Pichini e Pierluigi Recchia, rispettivamente presidente e componente della delegazione territoriale di Teramo del CSV, il coordinatore della delegazione Guido Campana, il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto e l’assessora comunale allo Sport Alessandra Ferri.
Nei giochi e nei balli si alterneranno i ragazzi di Fondazione Anffas Onlus Teramo, Pastor Bonus, AISM, Associazione Sordi Italiani (ASI), Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti (UICI), Associazione “Dalla Mia Parte”, Autismo Abruzzo Onlus, Aps “OLTRE”, Cooperativa Sociale “La Formica”, “L’Ape” Odv, Associazione Italiana Persone Down (AIPD) sezione Teramo, AIDO, ANED, Amici di Alessia, Fondazione Piccola Opera Charitas e Azione Parkinson.
Da “Sarabanda Revival” alla “Cocomerata a tempo”, dal “Blid Tennis” a “La mummia”, “Frullato Energetico” e “Palla Vincente”, dalla “Gara di pesca” a “Ospitalità”, “Fai Centro”, “Fai il Pieno” e “Puzzle Staffetta”, da “Acchiappa la palla” al “Tiro alla fune”, “Passa la notizia” e il “Filo dell’Amicizia”, “Tris” e “Amici del Mimo” passando per la danza, la ginnastica artistica, un flash mob e tanto altro.
L’iniziativa è promossa dal CSV Abruzzo insieme a Comune di Teramo e Regione Abruzzo e registra la collaborazione del CSI (Centro Sportivo Italiano) di Teramo, del MASCI (Movimento Adulti Scout Cattolici Italiani), de La Fionda Floriano ASD, del Comitato Italiano Paralimpico – Comitato Regionale Abruzzo e dell’associazione Zupirù Clown che arricchirà la serata con gag, travestimenti e momenti di buonumore.
“Il senso di questa iniziativa – è il commento del presidente del CSV Abruzzo, Casto Di Bonaventura – è quello di fare del cuore della città un luogo di festa, gioco, gioia per cui la diversità diventa un fattore positivo di crescita reciproca piuttosto che un ostacolo. E questo anche grazie a tutte le associazioni che cercano di rimuovere lo stigma che condanna alla marginalità e alla solitudine la disabilità”.
Quest’anno l’iniziativa si inserisce all’interno delle manifestazioni dell’Interamnia World Cup e un’ulteriore novità è rappresentata dalla colonna sonora dell’evento, dal titolo Gioco senza Barriere, realizzata grazie a Domenico Montebello (autore e compositore del brano) e all’associazione FareArte (esecutore del brano).
Collaboreranno la Croce Bianca di Teramo per l’assistenza sanitaria e, sul fronte della sicurezza, la CIVES (Protezione Civile) di Teramo e l’associazione Volontari Protezione Civile Gran Sasso d’Italia sezione di Teramo. Alla consolle il DJ Daniel Marinelli. Presenterà la serata Luigiaurelio.
THAUMAZEIN seconda edizione
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 2 Luglio 2023
Al Museo Navale di Francavilla
Francavilla al Mare, 1° luglio 2023. Parte mercoledì 5 luglio alle 21, nel Museo Navale di Francavilla al Mare, la seconda edizione di Thaumazein, il simposio delle emozioni ideato e curato dal critico d’arte e letterario Massimo Pasqualone.
“I numeri di questa edizione sono impressionanti- sottolinea Pasqualone- con 9 incontri tutti i mercoledì di luglio e di agosto, 15 associazioni culturali coinvolte, oltre 100 scrittori, 20 mostre, 3 concerti, 2 spettacoli teatrali e grandi nomi nazionali come Mimmo Muolo, giornalista di Avvenire, l’ex ministro Gianfranco Rotondi, il presidente della Corte di Cassazione Antonio Valitutti, il rabbino di Torino Ariel Di Porto, Annella Prisco e Antonio Campati ricercatore alla Cattolica di Milano.
Il numero però che più colpisce è quello dei contributi pubblici e privati: zero, con tutta l’organizzazione a carico dell’associazione Irdidestinazionearte da me presieduta e delle associazioni che collaborano con noi, a partire dal Museo Navale, dal Comitato Viviamo San Franco e Paese Alto, Human post, Endas Cultura Abruzzo, Comitato di valorizzazione e difesa del territorio abruzzese, Museo Guidi di Forte dei Marmi, Ets Luca Romano, Comitato Le donne dell’Angelo, Ass. Sandro Pertini, Omniartis, Uni, Rotary Campus Abruzzo e Molise, Associazione Kalos ed Olimpia.”
QUESTO IL PROGRAMMA DEGLI INCONTRI:
5 luglio ore 21
Massimo Pasqualone dialoga con Mimmo Muolo. Alessandra Melideo presenta Cinzia Zuccarini . Concerto di Michele Solimando. Incontro con gli scrittori Lilliana Capone, Ivana Barbara Torto, Francesco Di Rocco, Alessandra Nepa Cristina Spennati, Flavio Tursini, Giuliano Priori, Remo e Dario Periginelli, Claudio Cirinei, Mario Moretti, Alessia Lombardi, Dario Lauterio. Mostra degli artisti di Kalos.
12 luglio ore 21
Massimo Pasqualone dialoga con Daniele Astolfi.
Barbara Giardinelli dialoga con Kristine Maria Rapino.
Incontro con gli scrittori Antonella Vilasi Colonna, Marco Tabellione, Martina Pace, Lucio Taraborrelli, Monica Ferri, Maria Teresa Chechile, Paolo Massimo, Tano Pirrone, Angela Maria Tiberi, Stefano Simone, Elena Nugnes.
A teatro con Kalos.
Mostra di Paola Di Biase.
Coordina Antonio Luciani che dialoga con Cristina Falconetti.
19 luglio ore 21
Massimo Pasqualone dialoga con Gianfranco Rotondi.
Stefano Simone dialoga con Ariel Di Porto.
Presentazione dell’antologia degli scrittori tollesi a cura di Antonio Di Biase.
Concerto del coro Biala Rosa dell’associazione dei bulgari in Abruzzo.
Incontro con gli scrittori Berenice Rossi, Angela Rossi, Gianni Romaniello, Lucia Ferrigno, Emanuela Zulli.
Mostra di Sabrina D’Angelo e Valeria Verlengia.
Coordina Annarita Di Paolo.
26 luglio ore 21
Massimo Pasqualone dialoga con Licio Di Biase.
Barbara Giardinelli dialoga con Giulio Tatasciore.
Elisabetta Grilli dialoga con Angelo De Nicola, Marina Campana Magno e Matteo Nanni.
Incontro con gli scrittori Gilda Altomare, Luigi Pizzuto, Giuseppe Benassi, Emilia Maria DI Federico, Maria Luisa Parca, Claudia Ruscitti.
Mostra di Enzo Sangiuliano.
Coordina Elisabetta Grilli.
2 agosto ore 21
Massimo Pasqualone dialoga con Antonio Campati, Annella Prisco ed Emanuela Esposito Amato.
Laboratorio di fumetto di Marco Fusi.
Eugenia Tabellione dialoga con Annacarla Valeriano e Antonio Di Giampaolo.
Valentina Di Paolo intervista Hugo Apolide Cantalini e coordina i poeti dell’Associazione Olimpia.
9 agosto ore 21
Massimo Pasqualone dialoga con Rossella Balsamo, Franco Giuliani, Annarita Iannetti, Marco Perletta.
Mostra di Vanessa Di Lodovico e serata teatrale con gli allievi del maestro Donato Angelosante Junior.
16 agosto ore 21
Massimo Pasqualone dialoga con M Rosaria Franco
Alessandra Melideo presenta Maria Rosaria Giannobile e gli studenti del Liceo Scientifico di Chieti.
Carlo Colucci, Life & Businnes Coach, dialoga con gli studenti sulle Neuro Scienze a seguire intervista lo scrittore Emiliano D’Alessandro.
Mostra di Tiziano Viani.
23 agosto ore 21
Massimo Pasqualone dialoga con Antonio Valitutti.
Marcello Sebastiani ed Icks Borea presentano agosto con una dea.
Giuliana Marrone coordina il dibattito sulla bellezza.
Danza del ventre con Luisella Montopolino e le sue allieve
30 agosto ore 21
Presentazione del libro di Massimo Pasqualone sulle biobibliografie degli scrittori di Abruzzo, Lazio, Calabria.
Reading poetico a cura di Eugenia Tabellione
Conclusioni di Sofonia Palestini Berardinucci.
Mostra degli studenti bulgari.
LE TORRI E I PALAZZI del centro storico
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 2 Luglio 2023
Incontro pubblico, domani 2 luglio
Casalbordino, 1° luglio 2023. Quarto appuntamento del ciclo Dialoghi Erranti di quest’estate per la Pro Loco di Casalbordino, patrocinato dal Comune di Casalbordino ed inserito nel calendario degli eventi estivi. Un incontro in cui ci si immergerà nella storia e nelle radici del nostro territorio dal titolo Casalbordino, le torri e i palazzi del centro storico.
Appuntamento alle ore 21, domani, domenica 2 luglio in Largo Castello. Dopo i saluti del sindaco di Casalbordino Filippo Marinucci interverranno Salvatore Galante e il presidente della Pro Loco Nicola Tiberio. La serata si concluderà con un rinfresco.
ART ABRUZZO. Le emozioni dell’Estate
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 2 Luglio 2023
L’inaugurazione della mostra d’arte con 19 artisti
Chieti, 1° luglio 2023. Domani alle ore 18:00 presso il Salotto Culturale Art Abruzzo in Via Tabassi n. 8 – Chieti si terrà l’inaugurazione della Mostra d’Arte Contemporanea Le emozioni dell’Estate seconda edizione. In programma il saluto del Presidente di Art Abruzzo Frank William Marinelli e l’intervento del Curatore della mostra e Direttore Artistico della Galleria del Salotto Culturale Art Abruzzo Leonardo Paglialonga.
La mostra sarà aperta fino al 16 Luglio 2023, con i seguenti artisti partecipanti: Rosalba Barillà, Agostino Di Giovanni, Franco Di Nicola, Guido Di Renzo, Giuseppe Di Stefano, Antonio Di Valerio, Cristiane Marà, Filomena Monte Fellegara, Bruno Paglialonga, Patrizia Papini, Fabiola Passeri, Serenella Polidoro, Adele Schiazza, Maria Teresa Scioli, Romina Scipione, Iryna Shcherbakova, Francesca Toro, Pien van der Beek, Canziana Virtù.
Commenta il Presidente Marinelli: “Apriamo la stagione estiva con questa mostra collettiva che coinvolge ben 19 artisti Abruzzesi e da fuori regione, proseguono le attività artistiche della Galleria, nei prossimi giorni pubblicheremo un calendario di appuntamenti estivi, Art Abruzzo sempre di più un punto di riferimento artistico e culturale della città.”
Il Curatore della mostra Paglialonga commenta così: “l’arte in tutte le sue declinazioni è tale quando suscita emozioni, quando stimola la mente. A volte può determinare gioia e felicità, in altri casi rappresenta la solitudine, la tristezza. In tutti i casi essa aiuta a sognare, ad evadere dalla realtà, finanche a vivere fuori dagli schemi. La riflessione proposta agli artisti invitati si inserisce in un clima estivo: l’estate come stagione tanto attesa da piccoli e grandi, tempo delle vacanze e delle distrazioni, ma anche momento di riflessione per nuove ripartenze sempre cariche di speranze.”
ACQUALUCEFUOCO. I colori della tradizione
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 2 Luglio 2023
XIV Edizione domani, domenica 2 luglio. In centro storico, gli sportelli delle utenze si faranno opere d’arte
Giulianova, 1° luglio 2023. Domani, , la prima domenica di luglio sarà quella della quattordicesima edizione di AcquaLuceFuoco, il singolare evento d’arte organizzato, anche quest’anno, dal circolo virtuoso Il nome della Rosa, in collaborazione con Jazz Crew, Gruppo Orao, Volontari Via del Sole, e con il Patrocinio della Città di Giulianova.
30 artisti, di cui alcuni da fuori regione, si cimenteranno dunque, a titolo gratuito, nella pittura dei grigi e anonimi sportelli delle utenze, aumentando, a fine giornata, il numero degli oltre trecento già decorati. Tra i partecipanti delle scorse edizioni, Francesco Ciccolone, Milly Salvalai e la compianta Laura Giansante.
“Il dono artistico – spiegano gli organizzatori – azzera la logica dell’interesse e del mercato. L’ artista mecenate, con AcquaLuceFuoco, interviene infatti a colmare gap culturali ed indifferenze contemporanee. Domina la giornata l’incontro relazionale ed amicale, oltre al desiderio di rendere il centro storico il salotto di tutti, tanto bello ed accogliente da risultare, alla fine, una grande galleria all’aperto”.
La rassegna, con inizio alle 9.30, vedrà esplicitarsi il suo vero spirito, alle 13.30, nel condiviso momento conviviale del pranzo. A conclusione dei lavori, alle 19 .30, saranno consegnati gli attestati di partecipazione e prenderà il via il concerto acustico di Cristiano Vetuschi (chitarra) e Valeria Noceto (voce).
La giornata di domani, inoltre, introdurrà idealmente il Concerto all’alba, previsto in Piazza Belvedere la domenica successiva, 9 luglio, alle 5. L’evento, molto atteso, darà spazio all’estro dell’Ethan trio (Martin Diaz, Niky Barulli e Gaetano Esposito), per una performance di grandissima suggestione.
SALVATO BAMBINO ALLE TREMITI da un soccorritore pescarese
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 2 Luglio 2023
Gli Angeli del Mare FISA formazione internazionale da Pescara
Pescara, 1° luglio 2023. Un giovane soccorritore pescarese interviene alle Isole Tremiti per salvare un bambino in pericolo. Sempre più internazionale il lavoro dei Soccorritori Acquatici Angeli del Mare FISA / Federazione Italiana Salvamento Acquatico.
Mercoledì 28 Giugno alle ore 15:45 dalla postazione delle Isole Tremiti precisamente sulla spiaggia della Cale delle Arene, il Soccorritore Acquatico Angeli del Mare F.I.S.A. Fabricio Kinstler ha effettuato un salvataggio in mare. Dopo quelle delle settimane scorse, un’altra straordinaria dimostrazione di coraggio e abilità, da parte dei Soccorritori Acquatici F.I.S.A. (Federazione Italiana Salvamento Acquatico).
Fabricio Kinstler, FISA Angeli del Mare: “Mi trovavo sopra la torretta a guardare e osservare lo specchio d’acqua con bandiera bianca e mare calmo, quando verso le 13:45
ho notato tre bambini a largo con la mamma sopra una tavola da Sup che si stavano divertendo a 150 dalla battigia. A un certo punto ho visto che tutti si sono tuffati in mare giocando tra di loro e l’unico a rimanere sulla tavola era un bambino di sei anni circa, il quale all’improvviso anche lui si è tuffato senza farsi notare dagli altri. Da soccorritore, addestrato alle tecniche di nuoto, ho capito subito che il bambino non sapeva nuotare e che era in difficoltà annaspando e, notando la faccia impaurita del bambino, mi sono tuffato in mare usando le pinne e tutta le attrezzature per permettere un intervento immediato. Quando sono arrivato dal pericolante, la mamma si è resa conto delle difficoltà del figlio e insieme siamo rientrati sani e salvi a riva.”
Marco schiavone, presidente angeli del Mare: “Come Angeli del Mare abbiamo avviato questa preziosa collaborazione con la F.I.S.A (Federazione Italiana Salvamento Acquatico) che ci permette di formare i giovani soccorritori con un livello di professionalità altissimo. Tanto da prendere postazioni come questa alle Isole Tremiti frequentata da turisti internazionali. Inoltre, chiediamo ai nostri collaboratori di metterci passione e cuore. Il mare è bello, ma è anche continuamente una possibile minaccia per i bagnanti, soprattutto gli anziani e i bambini. I nostri soccorritori sono addestrati non solo alle tecniche di salvamento, di nuoto, di primo soccorso. Ma soprattutto a prevenire o meglio osservare e cercare di informare i bagnanti sui possibili pericoli del mare.”
SECONDA REGATA DI SAN CETTEO. Memorial Emanuele Di Persio
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 2 Luglio 2023
Per la seconda volta nelle acque del fiume Pescara e più esattamente alle spalle della città vecchia, ritorna un’antica tradizione remiera
Pescara, 1° luglio 2023. Fino al primo conflitto bellico, in occasione della Festa di San Cetteo, Patrono della Città, venivano organizzati numerosi giochi d’acqua sul fiume Pescara, tra cui la sfida dei battelli.
L’Associazione Porto Antico Pescara Asd, dopo la processione sul fiume della Statua di San Cetteo, vuole riportare alla luce anche questa antica tradizione.
Grazie alla FICSF (Federazione Italiana Canottaggio Sedile Fisso), al Comune e alla Provincia di Pescara e alla Regione Abruzzo questo progetto si è trasformato in realtà.
La regata si svolgerà domani, domenica 2 luglio e vedrà la partecipazione di equipaggi sportivi provenienti anche da fuori regione.
La barca utilizzata sarà un Gozzo Nazionale. I Gozzi Nazionali sono un’imbarcazione regolamentare della Federazione Italiana Canottaggio Sedile Fisso.
Costruiti in vetroresina, sono equipaggiati da quattro vogatori che remano “di punta” – cioè con un remo – e da un timoniere: hanno un peso non inferiore ai 195 chilogrammi, una lunghezza di 5,60 metri ed una larghezza di circa un metro e mezzo.
La regata sarà anche dedicata alla memoria di Emanuele Di Persio scomparso prematuramente alla giovane età di 28 anni.
Emanuele, giovane tecnico della Società Porto Antico Pescara, aveva sostenuto la prima parte del corso allenatori FICSF ed era in attesa di ricevere il brevetto.
Prima della regata sarà effettuata la cerimonia della Benedizione del Remo.
Programma di regata:
• ore 08.30 ACCREDIDAMENTO SQUADRE
• ore 09.00 CONTROLLO IMBARCAZIONI E CONSIGLIO DI REGATA
• ore 10.00 BENEDIZIONE DEI REMI
• ore 10.00 INIZIO GARA
• ore 13.00 CERIMONIA DI PREMIAZIONE
ONEFLAG progetto di Arte Pubblica
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 2 Luglio 2023
Installazioni urbane e performance a cura di Marcella Russo dal 4 luglio al 30 agosto 2023
Teramo, 1° luglio 2023. Attirare lo sguardo e l’attenzione del pubblico su tematiche e aspetti che riguardano la società contemporanea è l’obiettivo di OneFlag, il progetto d’arte pubblica che inaugura il 4 luglio 2023 a Teramo. L’intento è di creare un’iniziativa che testimoni attraverso l’arte, il processo di creazione di un obiettivo comune, sotto il quale, riconoscersi e superare i confini e le barriere culturali. La curatrice Marcella Russo ha invitato sette artisti: Bianco-Valente, Iginio De Luca, Giovanni Gaggia, Andrea Nacciarriti, Agnese Purgatorio, Fabrizio Sannicandro, Giuseppe Stampone/Maria Crispal che nella loro ricerca praticano una politica di inclusione culturale e sociale, tema centrale del progetto.
OneFlag si colloca nell’ambito della manifestazione sportiva Interamnia World Cup, che si terrà a Teramo dal 9 al 15 luglio 2023. L’evento, un torneo giovanile internazionale di pallamano, nato nel 1973, che festeggia quest’anno la 50ma edizione nel nome dei più alti ideali e valori dello sport, dello scambio culturale, dell’inclusione sociale, ha ospitato nel corso degli anni oltre 200 mila partecipanti tra atleti, tecnici, dirigenti ed arbitri di 152 nazioni, oltre 4.000 città del mondo, più di 20.000 squadre di club. Nel 1989 l’U.N.I.C.E.F. grazie all’Interamnia World Cup, ha conferito a Teramo il titolo di “Città aperta al mondo” per la promozione nell’ambito socioculturale e sportivo dei valori della cooperazione, della pace, della solidarietà e dell’integrazione, senza nessuna preclusione di razza e religione, avendo consentito tra l’altro, la contemporanea partecipazione di nazioni in conflitto tra loro. Nel 2014 Amnesty International ha conferito al torneo il riconoscimento di “Difensore dei Diritti Umani. Oneflag è anche il nome dell’opera realizzata dall’artista Fabrizio Sannicandro per la cinquantesima edizione di Interamnia World Cup.
Questa prima edizione organizzata dall’Associazione Culturale Grand Hotel prevede la realizzazione di installazioni urbane e azioni performative nella città di Teramo dal 9 al 30 agosto 2023. Gli artisti coinvolti hanno realizzato delle bandiere, opere site_specific, che saranno collocate nello spazio urbano del corso principale di Teramo.
Le BANDIERE esprimono la ricerca di ogni artista, considerando una delle tematiche più importanti del nostro tempo: creare una coscienza collettiva che superi i confini di ciascuna nazione per sottolineare un sentimento di appartenenza collettiva.
Le opere ambientali non saranno l’unica attrattiva del progetto che, infatti, prevede la performance di Giovanni Gaggia. The colours of changement è sia il titolo della bandiera che della performance che l’artista realizzerà giovedì 13 luglio nella Piazza Martiri della Libertà (Campo centrale) di Teramo alle 5.39, l’ora esatta del sorgere del sole che diviene simbolo e auspicio.
Nello sport la palla è la posta in gioco e ognuno cerca di portare la propria capacità al massimo grado giocando con la palla. OneFlag porta il messaggio dell’arte: “l’altro non è un nemico ma l’amico necessario per il gioco della vita”.
Il progetto ha il patrocinio della Regione Abruzzo, Provincia di Teramo e Comune di Teramo.
LA CHIMERA delle case avanzate
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 2 Luglio 2023
Pescara, 1° luglio 2023. La casa avanzata diventa zona di attestamento ciclabile realizzabile solo su carreggiate che abbiano un’unica corsia di marcia. Questo uno dei punti delle nuove norme approvare dal CdM con il recente DDL SICUREZZA “Schema di Disegno di Legge recante interventi in materia di sicurezza stradale e delega per la revisione del Codice della Strada di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n.285”.
Le poche case avanzate presenti a Pescara, essenzialmente realizzate dall’Amministrazione comunale, su sollecita iniziativa dell’Assessorato alla Mobilità, dai tempi del Decreto Rilancio del 2020 (art. 229) in corrispondenza di alcuni incroci lungo C.so V. Emanuele, verranno pertanto presto rimosse, non trovandosi nelle condizioni dal DDL richiamato.
Ma a far venir meno questa misura, sia di tutela per i ciclisti rispetto alla possibilità di affrancarsi dal respirare gas di scarico delle automobili alla loro ripartenza che di incolumità fisica e quindi di sicurezza, sono anche altre due condizioni: lo scolorimento dei pittogrammi e delle linee, a causa del rotolamento dei pneumatici delle macchine e degli eventi atmosferici, e poi una evidente quanto distratta interpretazione della segnaletica orizzontale da parte di molti automobilisti: se lo spazio è libero mi ci fermo io!
Nella foto un automobilista ha addirittura parcheggiato sulla casa avanzata, mettendo accuratamente il parasole, mentre gli altri, pur non avendo nessuno alle spalle, si portano fino sotto la linea di arresto. Manca quella precedente, è vero, e questo è anche e comunque un problema di manutenzione, ma il pittogramma parla chiaro: quello è lo spazio per le bici, e io per arrivarci, e poi fare la foto, ho dovuto fare contorsioni fra gli specchietti laterali.
Ma non c’è nessun problema, perché questa opportunità tra poco finirà, e ognuno riprenderà il suo posto. Le bici? Indietro tutta!
Giancarlo Odoardi – Ri-media.net
Direttore Editoriale – Web Content Editor
AL VIA GLI EVENTI ESTIVI con musica, sport, arte e sapori del territorio
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 2 Luglio 2023
Le iniziative di punta: il Music Camp, Un Mosaico per Tornareccio e Regina di Miele
Tornareccio, 1° luglio 2023. Tornareccio, il paese in provincia di Chieti famoso per il miele, i mosaici e l’area archeologica di Monte Pallano, si prepara agli eventi della ricca stagione estiva. Sport, natura, musica, spettacolo, arte ed eccellenze gastronomiche locali sono gli ingredienti di una serie di appuntamenti in calendario fino a settembre, organizzati dal Comune con la collaborazione di diverse associazioni.
“Come ogni bella stagione – afferma il sindaco Nicola Iannone – il paese propone una serie di iniziative che allieteranno il periodo estivo. Siamo soddisfatti di aver creato un calendario, con l’aiuto delle associazioni, che possa intrattenere i nostri concittadini e accogliere i turisti che sceglieranno il nostro paese per le loro vacanze”.
Tre gli appuntamenti di punta spicca la terza edizione di Tornareccio Music Camp – dal 17 al 21 luglio – evento dedicato all’affascinante mondo della musica con cinque giorni di laboratori e concerti che si terranno tra i vicoli del centro storico e nel suggestivo luogo di Monte Pallano. Dal 29 luglio al 27 agosto la vera protagonista è l’arte con la 14esima edizione di Un mosaico per Tornareccio, iniziativa che nel corso degli anni ha contribuito a far diventare il borgo un museo a cielo aperto, con numerosi e bellissimi mosaici installati sulle facciate delle abitazioni e che quest’anno assume un significato particolare a causa della recente scomparsa di Alfredo Paglione, ideatore della rassegna. Il 23 e 24 settembre c’è Tornareccio Regina di miele, la famosa mostra mercato dei Grandi mieli d’Abruzzo, dedicata al miele e alle eccellenze gastronomiche abruzzesi.
A completare il ricco cartellone di eventi ci sono poi le giornate a contatto con la natura, le feste patronali, la musica dal vivo, gli eventi sportivi e tanto altro ancora.
“Anche quest’anno abbiamo cercato di accontentare ogni richiesta, con manifestazioni pensate per i ragazzi e per i più adulti – conclude il primo cittadino – Il programma degli eventi è il risultato di uno straordinario lavoro di collaborazione tra il Comune e le associazioni. E tutte le iniziative sono state pensate inoltre per promuovere il nostro territorio e le sue eccellenze”.
PAMELA D’AMICO SU RAI ITALIA. Ospite di Casa Italia lunedì prossimo
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 2 Luglio 2023
La cantante di Chieti in onda in tutto il mondo sul canale internazionale della rai, su Rai 2 e Raiplay
Chieti, 1° luglio 2023. La cantante abruzzese Pamela D’Amico, conduttrice di Pamela Viaggia in Latin su Rai Isoradio, sarà ospite su Rai Italia per uno speciale omaggio a Raffaella Carrà.
Appuntamento lunedì 3 luglio a Casa Italia, la trasmissione condotta da Roberta Ammendola, con la partecipazione di Monica Marangoni e Stefano Palatresi e visibile in tutto il mondo sul canale Rai per l’estero (questi gli orari di riferimento per i fusi orari: New York / Toronto ore 17; Los Angeles ore 14; Buenos Aires / San Paolo ore 18; Sydney ore 17.30; Pechino / Perth ore 15.30; Johannesburg ore 15.45; Berlino ore 15.45; Lisbona ore 14.45). Inoltre, la trasmissione sarà visibile in Italia attraverso la piattaforma RAI Play e anche su Rai 2 (nella notte tra lunedì 3 e martedì 4 luglio, a partire dalle ore 2.15).
Pamela D’Amico si esibirà con il maestro Stefano Palatresi e presenterà un omaggio per l’80° anniversario dalla nascita della Carrà con due brani che sottolineano il legame dell’indimenticabile artista e il mondo latino-americano: “Innamorata” (brano di Roberto Carlos, tradotto in italiano da Cristiano Malgioglio) e Porque el amor (versione spagnola di “Fatalità”).
Pamela D’Amico, cantautrice italo-brasiliana, conduttrice e percussionista, ha origini a metà tra Chieti in Abruzzo e il nord-est del Brasile, nella colorata Salvador de Bahia. Seguendo la sua innata passione per la musica, ha vissuto in altre città del mondo: Brasile, Germania e Russia. Canta in otto lingue. Nel cinema italiano, in collaborazione con il compositore Paolo Vivaldi, scrive e canta in portoghese il brano A vida vai rolar inserito nel film Brutti e Cattivi del regista Cosimo Gomes.
Con Claudio Santamaria e uscito in tutte le sale italiane nel 2017, prodotto dalla Casanova di Luca Barbareschi e Rai Cinema. Poi scrive i testi in italiano delle colonne sonore del film Non essere cattivo di Claudio Caligari e La freccia del Sud di Ricky Tognazzi, facendole diventare canzoni. Da agosto 2020 è autrice e conduttrice insieme a Max De Tomassi, del programma Radio2 Brasil dalla sede storica di Via Asiago 10, con il ruolo di ponte tra i due Paesi, l’Italia e il Brasile. Tra i suoi maggiori successi il singolo Vivo nel mondo, brano realizzato per ASVIS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile). Da novembre 2022 è autrice e conduttrice su Rai Isoradio della trasmissione Pamela viaggia in Latin.
FUSIONE SCUOLE EDILI Chieti e Pescara
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 2 Luglio 2023
Potenziata la formazione per lavoratori e imprese del settore. Dopo la nuova Cassa Edile Chieti Pescara costituita a marzo, oggi nasce anche l’Ente Scuola Edile delle due province
Pescara, 1° luglio 2023. È stato sottoscritto oggi nella sede di FORMEDIL Pescara l’atto notarile di fusione tra i due enti provinciali. Il nuovo Ente Scuola Edile/C.P.T.- Ente Unificato per la Formazione la Sicurezza delle province di Chieti e Pescara, in breve Formedil Chieti Pescara, sarà un vero centro di servizi formativi per le imprese edili delle due province, con l’obiettivo principale di fornire risposte ancora più tempestive a chi fa vita di cantiere e non vuole convivere con il rischio di infortunio.
La Scuola Edile, insieme alla Cassa Edile costituisce il sistema bilaterale territoriale grazie al quale gli operatori del settore, ovvero lavoratori e imprese, possono usufruire gratuitamente di corsi di formazione e aggiornamento e della consulenza in materia di sicurezza in cantiere ed in azienda.
Carlo Cericola, neopresidente Formedil Chieti Pescara in rappresentanza di ANCE Chieti Pescara, ha dichiarato: “Il sistema formativo edile garantisce l’aggiornamento continuo e la crescita professionale costante degli operatori del processo produttivo edilizio, rispondendo alle esigenze di qualificazione e riqualificazione del lavoratore edile richieste dal mercato. Questo è tanto più importante nel momento storico in cui stiamo vivendo, caratterizzato da grandi opportunità di crescita del settore e da ritmi molto veloci. Il neonato Formedil Chieti Pescara rappresenterà una nuova realtà dinamica ed efficiente che offrirà ed implementerà i servizi formativi nel settore edile, al passo con i tempi”.
Sarà affiancato dal Vicepresidente Marco Ranieri di FILLEA-CGIL Chieti Pescara e dai consiglieri Rosario Cardinale, Mario Tasso, Roberto Chiola, Carlo Luciani, Giulia Sergiacomo in rappresentanza di ANCE Chieti Pescara, Louis Panza di Feneal-Uil Chieti Pescara, Lucio Girinelli di Filca-Cisl Chieti, Luigi Marinucci di Fillea-Cgil Chieti Pescara, Giovanni Panza di Feneal-Uil Chieti Pescara e Gianfranco Reale di Filca-Cisl Pescara.
Luigi Di Giosaffatte, Direttore Generale di Confindustria Chieti Pescara e Direttore ANCE Chieti Pescara ha evidenziato: “La fusione degli Enti scuola è la naturale conclusione del percorso avviato con la fusione delle Casse Edili: sono certo che porterà efficienza, ulteriore solidità di gestione e costituirà sempre più un valido affiancamento all’attività di impresa perché valorizzerà le competenze già presenti all’interno degli enti.”
Presenti all’atto di fusione anche Antonio D’Intino – Rappresentante della parte datoriale nella sua qualità di Presidente di ANCE Chieti Pescara e Pierluigi Balietti, libero professionista, come consulente per il progetto di fusione.
MALATTIE RARE: successo per l’intervento di cataratta su una persona con Sla
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 2 Luglio 2023
Centri Clinici NeMO, NEMO Lab e Fondazione Sacra Famiglia Onlus. Le équipes di tre eccellenze per un intervento che preserva gli occhi necessari a comunicare, sottolinea AISLA.
Milano, 1° luglio 2023. Quello di Attilio Fornoni è un traguardo straordinario che cambierà la storia della capacità di cura della malattia, per garantire sempre di più una migliore qualità di vita. Il puntamento oculare è l’ultimo movimento che permette alle persone con Sla, nelle fasi più avanzate della malattia, di comunicare. La compromissione dell’occhio chiuderebbe ogni possibilità di relazionarsi con i propri cari e con il mondo esterno. Un lavoro di tre équipe che si sono alleate – quella multidisciplinare esperta sulle patologie neuromuscolari dei Centri Clinici NeMO, quella dell’innovazione tecnologica avanzata di NEMO Lab e quella specialistica della Fondazione Sacra Famiglia di Cesano Boscone – ha portato a termine con successo un intervento di cataratta, ripristinando una visione nitida, fondamentale quando la malattia impone di comunicare attraverso gli occhi.
Se oggi, infatti, il trattamento di rimozione della cataratta rappresenta l’intervento chirurgico oculare più diffuso – si tratta di circa l’87% degli interventi agli occhi – quello compiuto al signor Fornoni, che dal 2009 convive con la Sclerosi Laterale Amiotrofica, è raro e di straordinaria importanza.
Per una patologia complessa come la Sla, che ha un impatto importante sulla vita della persona e sul suo sistema di relazioni, il percorso di presa in carico deve porsi come priorità l’attenzione a quei dettagli del vivere quotidiano che ne garantiscono la dignità – dichiara Alberto Fontana, presidente dei Centri Clinici NeMO, che continua – Ecco perché preservare la salute visiva significa prima di tutto rispondere al desiderio primario di continuare a costruire relazioni sociali, permettendo di utilizzare al meglio i sistemi di comunicazione aumentativa alternativa.
La presa in carico visiva, infatti, dovrebbe essere parte integrante della presa in carico multidisciplinare per patologie complesse come la Sla. Dal 2016, al Centro Clinico NeMO di Milano è attivo il servizio optometrico coordinato dalla dott.ssa Federica Cozza e oggi, grazie alla collaborazione con il dott. Danilo Mazzacane, medico oculista, anche laboratorio di ricerca e cura di NEMO Lab, l’hub di ricerca tecnologica nato nel 2021 nel solco dell’esperienza sulle patologie neuromuscolare del network NeMO.
In questi anni sono 958 le valutazioni effettuate dal servizio, di cui oltre 750 per persone con SLA. La presa in carico della funzione visiva avviene dalla diagnosi per tutto il percorso di malattia: valutazioni e follow up periodici; adattamento dei protocolli e degli strumenti di valutazione oftalmica in funzione di chi vive una disabilità motoria grave e che in altro modo non potrebbe accedervi; ricerca scientifica, sono la cifra che definiscono l’esperienza dei Centri NeMO e NEMO Lab per la cura del sistema visivo.
“Il monitoraggio visivo del signor Fornoni, come avviene con tutti i pazienti, ha permesso di valutare con lui come gli occhiali non dessero più alcun beneficio – spiega Danilo Mazzacane, medico oculista consulente di NEMO Lab e della Casa di Cura Ambrosiana – La scarsa acutezza visiva richiedeva, infatti, la necessità di ingrandire molto i caratteri sullo schermo del suo comunicatore, rendendo ancora più difficoltose le interazioni sociali. L’intervento di cataratta gli consentirà di avere una visione più nitida, riprendendo quindi un utilizzo efficace del comunicatore. Siamo felici perché il successo dell’intervento migliorerà di fatto la sua qualità di vita”.
Dalla diagnosi tempestiva all’intervento, dunque, grazie alla sinergia con la Casa di Cura Ambrosiana della Fondazione Sacra Famiglia, la cui vocazione per la cura quotidiana della fragilità ha offerto l’ambiente più adatto per questo tipo di prestazioni, volte a dare un nuovo valore alla qualità di vita quotidiana.
Il riuscito modello di intervento segnala la peculiarità dell’assistenza specialistica e della competenza specifica nel trattamento delle persone con diversi gradi di disabilità. – sottolinea la Presidente della Casa di Cura Ambrosiana della Fondazione Sacra Famiglia, Mariapia Garavaglia, che continua – Non è in dubbio l’eccellenza di altre aziende ospedaliere della città ma è un fatto che la nostra struttura sa accogliere e curare in maniera adeguata le persone che presentano qualche fragilità. L’episodio segnalato dimostra che Casa di Cura Ambrosiana, con l’esperienza acquisita nel tempo a servizio anche degli ospiti di Fondazione Sacra Famiglia, si propone per essere con la sua capacità organizzativa ed il suo personale quell’«Ospedale delle disabilità» di cui il SSN ha bisogno”.
Nel mese in cui si è celebrato in tutto il mondo lo Sla Global Day, la presidente nazionale AISLA, Fulvia Massimelli, commenta: “Un risultato importante che sottolinea ancora una volta quanto sia determinante il processo di condivisione delle competenze scientifiche, cliniche e specialistiche. La Sla mortifica il nostro corpo, rendendolo immobile. Una condizione estrema che impone il bisogno di preservare i nostri occhi, unico strumento che ci permette di continuare a comunicare. Laddove non è ancora possibile guarire, dunque, la storia del signor Fornoni ci racconta quanto sia essenziale saper prendersi cura, a tutela e garanzia della nostra qualità di vita”.
L’eccezionalità dell’intervento, infatti, effettuato dalla dott.ssa Felicita Norcia dell’équipe di chirurgia oftalmica della Casa di Cura, coordinata dal dott. Mario Giò, è data proprio dalla complessità dei bisogni clinici di una persona con Sla, che ha richiesto un percorso assistito di un team multiprofessionale dei tre Centri: optometrista, oculista, neurologo, pneumologo e anestesista hanno lavorato in sinergia per monitorare l’intero processo. Al loro fianco, la moglie di Attilio Fornoni, la signora Elvira, ed il figlio, Eliano Fornoni, caregiver esperto che ha accompagnato il padre anche durante l’intervento, per trasferire all’équipe clinica ogni sua necessità.
Una storia di successo e di speranza, dunque, che racconta l’efficacia di quell’alleanza capace di generare nuove opportunità di cura, con competenza e passione, per dare valore alla qualità di vita.
LE DONNE DEI PASTORI
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 2 Luglio 2023
La luna de settembre ha ju cierchie tunne; A revederce bella, tra maggie e giugne
[Intervento di Franco Cercone tenuto nella conviviale A.I.C. (Accademia Italiana della Cucina) delegazione di Isernia e L’Aquila: anno 2010]
Questo distico dal forte valore proverbiale, assai noto fra i nostri pastori transumanti, si rinviene nel II volume degli Usi e Costumi abruzzesi del De Nino ed esprime con maggior realismo rispetto al noto verso dannunziano (settembre andiamo, è tempo di migrare) un malcelato senso d’angoscia per l’imminente partenza per la Puglia, preannunciata dall’ultimo plenilunio estivo.
Ed all’angoscia si accompagnava la tristezza per il lungo soggiorno nella “desolata pianura apula”, come scriveva Francesco Bruni nel 1855 nell’Opera Canti del mandriano abruzzese, una pianura senza soluzione di continuità e dove non riecheggiavano “le dolci melodie della zampogna abruzzese”.
Ma se era “silente” la musica, non altrettanto era la poesia; sicché alcuni pastori di Villetta Barrea, di Pescasseroli, di Scanno, di Leonessa e di Castel del Monte hanno saputo trarre ispirazione dal silenzio dei pascoli, interrotti solo dai campanacci d’armento e dal latrare dei cani custodi.
Ed è proprio uno di tali poeti, Cesidio Gentile, che ci permette di entrare nel vivo del tema, scelto per questa simpatica conviviale patrocinata dalle delegazioni dell’Accademia Italiana della Cucina di Isernia e L’Aquila, presiedute autorevolmente dalla prof.ssa Giovanna Maj e dal Dr. Luigi Marra.
Del poeta pastore Cesidio Gentile, nato a Pescasseroli nel 1847, si è interessato particolarmente Benedetto Croce nella sua Storia del Regno di Napoli, allorché nell’”Appendice” a tale importante opera (“Due Paeselli d’Abruzzo”), traccia un breve lineamento storico di Montenerodomo e Pescasseroli, rispettivamente paese d’origine dei Croce e dei Sipari, famiglia cui apparteneva la madre del filosofo.
Il Croce ebbe la possibilità di rinvenire un poemetto di Cesidio Gentile, in cui il poeta pastore di Pescasseroli immagina di colloquiare con un altro pastore di Scanno. Costui aveva ricevuto dalla moglie una lettera in cui essa rivelava le insidie che attentavano al suo onore due signorotti di Scanno e nello tesso tempo la fine della provvista dei viveri.
Il pastore risponde alla moglie con il seguente sonetto, che fa vibrare il nostro animo per la freschezza delle immagini ed il commovente contenuto:
Faccio una prece all’eccelsa Regina
Che non ti faccia mancar cosa alcuna.
Meno la vita mia così tapina,
Mi lagno spesso della mia fortuna,
che devo star da te tanto lontano,
tu negli Abruzzi ed io nel verde piano.
Fatemi almeno il core aver contento,
fa’ che nessuno con te si dorma accanto;
ed io, pascolando il bianco armento,
sempre all’amore tuo vado pensando.
Cara consorte, mettici il talento,
cerca d’avere d’onestate il vanto;
rinnova la fedel moglie d’Ulisse,
come il poeta a noi ce la descrisse.
Due importanti aspetti emergono da questa poesia, legati alla lunga assenza degli uomini occupati nel Tavoliere: le insidie cui le donne rimaste sole erano esposte in paese e la fine delle scorte alimentari della casa, soprattutto nel momento critico della “costa di maggio”.
È in tali frangenti che emerge il valore delle donne abruzzesi e molisane, le quali assurgono ad un ruolo di vere e proprie eroine anche quando, dopo l’Unità d’Italia, vedranno partire i loro uomini oltre Oceano ed assumeranno la triste nomea di “vedove bianche”.
La scrittrice inglese Anne Macdonnell sa cogliere in modo mirabile nel suo noto libro di viaggio In the Abruzzi (Londra 1909) la situazione psicologica in cui versavano le nostre donne, uno status psicologico che ci è offerto dal famoso quadro Bestie da soma del Patini. Scrive infatti la Macdonnell:
“In Abruzzo alla donna spettano tutti i lavori, specialmente quelli faticosi. Ci sono dei luoghi dove a malapena ci si rende conto della presenza degli uomini ed in cui è la donna a dominare la scena. Il lavoro domestico e la gravidanza costituiscono solo una parte della sua vita. Lei affastella il legname per l’inverno, lei cuoce il pane, lei fila la lana ed il lino; tinge i tessuti, fa i vestiti e bada alle pecore per uso domestico. Lei costruisce persino le case, è uno straordinario facchino e con portamento maestoso porta sulla testa quello che vuoi, dal bagaglio più pesante ad un aratro, oppure una lettiera di ferro”.
Ma v’è di più. È la donna che custodisce i segreti delle erbe medicamentose e nel tramandarne i poteri salutari alle future generazioni fu spesso accusata di ‘stregoneria’. Fu proprio questa preziosa conoscenza che permise alle nostre comunità di cibarsi di erbe di campo e di sopravvivere in occasione delle frequenti carestie, come quella terribile del 1764. Ce lo ricorda appunto la Statistica Murattiana del 1811.
È la donna ad essere depositaria di miti e leggende, di canti popolari, di rituali magici e di proverbi tramandati attraverso il racconto orale accanto al camino, nelle lunghe ed interminabili serate d’inverno. Grazie alla memoria delle nostre nonne, un patrimonio culturale di inestimabile valore si è sottratto così alla distruzione del tempo ed attraverso il racconto orale è pervenuto fino a noi contribuendo alla conoscenza delle complesse radici della nostra società.
Il culto così intenso in Abruzzo ed in Molise, professato alla Vergine ed a molte Sante, non è altro che la proiezione della funzione e del ruolo preminente esercitato dalla donna nella nostra società. Fra quest’ultime vanno annoverate soprattutto le Sante galattogene, come Sant’Agata, Santa Scolastica e Sant’Eufemia, preposte alla salvaguardia del seno materno, perché il latte della madre era l’unico nutrimento su cui le donne dei ceti agro-pastorali potevano contare.
Non è questa la sede per dilungarci in tale affascinante tema storico – religioso e per analizzarne tutti gli aspetti. Una cosa però va detta a mo’ di conclusione: la storia d’Abruzzo e Molise è stata scritta nel corso dei secoli principalmente dalla donna. Ed alla donna ogni nostro paese e ogni nostra contrada dovrebbe erigere un monumento che tramandi ai posteri il suo eroismo ed il senso etico con cui ha plasmato tutta la nostra vita.
DIMMI DI ALEX RICCI. Esce oggi, venerdì 30 giugno
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 2 Luglio 2023
Il nuovo singolo del cantautore abruzzese, considerato uno tra i migliori chitarristi blues italiani
Giulianova, 30 giugno 2023. Si intitola DIMMI ed è il nuovo singolo di Alex Ricci, dal 30 giugno in digitale (Cosmica / ed. Freecom-Cosmica). Il brano, scritto da Alex Ricci e Daniele Bengi Benati, è il primo singolo estratto dal nuovo album di inediti del cantautore e chitarrista abruzzese, di prossima uscita.
Il brano, una ballad estiva in salsa reggae, ricorda le atmosfere del disco precedente, La Verità, e conferma il caratteristico stile fresco e ballabile del sound di Alex Ricci.
“Ho iniziato a produrre una base fatta di suoni esclusivamente elettronici – commenta Alex – poi gli accordi e le prime strofe sono nate all’istante. Arrivato al ritornello ho preso chitarre e chitarrine e ho cominciato a registrare, con i suoni acustici tutto ha preso il mood giusto. Ho mandato il primo ascolto a Daniele Bengi Benati e a quattro mani abbiamo dato un volto a Dimmi. Vorrei che chi la ascoltasse possa pensare di aver sognato, viaggiato, ballato, ma anche pianto e infine riso”.
Alex Ricci, chitarrista e cantautore, inizia a suonare a nove anni.
Oggi è considerato uno tra i migliori chitarristi blues italiani.
Nel 2004 partecipa al Pistoia Blues Festival. Nel 2006 suona al fianco di Dywane Thomas (padre di MonoNeon), parte per Londra, si esibisce nei club della capitale e frequenta il bluesman Otis Grant. Dal 2007 al 2022 è stato il chitarrista degli Après la Classe, lavorando a quattro album e ai relativi tour in Italia e all’estero (USA, EU).
Nel 2008 riceve il Premio Lorenzo Vecchiato come migliore artista blues.
Nel 2013 presenta il primo album, Gonna Rossa (Auand), 11 canzoni blues/rock/pop, e l’anno successivo nasce Idea Sonica, la sua scuola di chitarra a Giulianova. Nel 2015 si aggiudica il 2° posto come miglior chitarrista della scena indipendente. Nel 2018 collabora con il Bluesman Corey Harris.
Il 3 dicembre 2021 pubblica La Verità (Cosmica / ed. Freecom Music), il secondo album composto da undici canzoni inedite fra il pop e il folk contiene i featuring di Erica Mou, Après La Classe, Corey Harris, Carmine Tundo (La Municipal) e 2Moellers che danno un grande contributo artistico a un album fatto bene, prodotto da Raffaele Rufio Littorio.
TUTTE LE VOLTE che avrei voluto odiarti
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 2 Luglio 2023
Il nuovo romanzo della giornalista Maria Orlandi
Pescara, 30 giugno 2023. Una storia ambientata a Milano, che racconta di anaffettività, omosessualità e perdita, ma volge lo sguardo fiducioso verso le seconde possibilità nella vita, perché non è mai tardi… per l’amore.
Tutte le volte che avrei voluto odiarti racconta, con la consueta ironia della scrittrice, la storia del primo amore e delle sue difficoltà, ma è anche un romanzo sulle seconde possibilità nella vita, perché non è mai tardi per l’amore.
Al centro della storia i due protagonisti: Miriam e Thomas, con le loro difficoltà di ex ragazzi diventati adulti troppo presto. Miriam è un avvocato affermato felicemente fidanzata con il rampollo di una ricca famiglia; Thomas è un cardiochirurgo di ritorno dagli Stati Uniti in procinto di sposarsi con una collega. Il destino li ha allontanati, il destino li farà rincontrare tra colpi di scena e decisioni dolorose.
Intorno a loro ruotano e si intrecciano le storie di amici e familiari, portando il lettore ad affrontare, con delicatezza e deferenza, temi come l’anaffettività, l’omosessualità, la perdita di un genitore, con l’unico intento di riflettere su quanto sia facile e sbagliato giudicare l’apparenza nelle persone.
Una storia leggera e profonda insieme, da leggere tutta d’un fiato fino all’ultima pagina e con una sorpresa “nascosta” per chi già ha avuto modo di apprezzare i romanzi di Maria Orlandi.
SINOSSI
Il primo amore non si scorda mai” recita un vecchio adagio. Ma non ditelo a Miriam
A 33 anni Miriam ha una vita perfetta: è associata di uno studio legale a Milano, ha un fidanzato da favola e una famiglia unita che la sostiene.
Tutto bene, fino a quando tra le carte di un processo non rispunta il nome di Thomas, il suo primo amore che, se potesse, “farebbe condannare all’ergastolo per l’omicidio premeditato di ogni slancio romantico del suo cuore a soli 18 anni”.
Un pezzo alla volta il castello di Miriam inizia a sgretolarsi e le sue certezze vanno in frantumi: la sua storia d’amore perfetta vacilla, ricordi dolorosi si riaffacciano con forza, la scoperta del segreto più grande di suo fratello Carlo la costringe ad aprire gli occhi sulla complessità dell’animo umano.
E quel sentimento provato un tempo per Thomas, chiuso a chiave in un cassetto per 15 lunghi anni, sembra fremere per tornare a pulsare prepotente nel suo cuore.
Possono le macerie di un sogno diventare le fondamenta di una nuova realtà?
BIOGRAFIA DELL’AUTRICE
Maria Orlandi, nata a Pescara nel 1978, è laureata in Scienze della comunicazione e iscritta all’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo. Dal 2006 lavora come giornalista e ufficio stampa libero professionista, collaborando con diverse testate giornalistiche regionali e nazionali. Ama la musica, i romanzi di Jane Austen (e non solo), le commedie romantiche e il lieto fine. Ha già pubblicato il libro di poesie dal titolo Un cuore tra gli altri (Ed. Youcanprint) e i romanzi Non è mai tardi per un sogno (Edizioni Masciulli) e L’amore è una danza.
IRRISOLTO FESTIVAL. Si accende la seconda edizione
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 2 Luglio 2023
Nel Centro Storico del Borgo Sabato 8 Luglio 2023 al calar del sole
Torano Nuovo, 30 giugno 2023. Serata all’ insegna della buona musica e del divertimento organizzata dalla neonata Associazione Culturale Coleotteri Bombardieri.
Si esibiranno due band musicali che riempiranno l’atmosfera di serenità ed energia!
Si inizia con i Ghosts in the Machine, una delle migliori cover band dei Police di sempre.
A seguire, energia allo stato puro!
Con trent’anni di successi alle spalle, si esibiranno i The Underground-Rolling Stones Tribute.
Il tutto sarà accompagnato da ottima birra tedesca alla spina e dall’ immancabile porchetta. Ingresso libero.
Provare per credere!
IL TAGLIA IDONEI. Polemiche e necessità di revisione della Legge n. 74/2023
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 2 Luglio 2023
di Alessandra Di Pillo
Da qualche giorno si sente parlare sui media e sui motori di ricerca, della entrata in vigore di nuova norma ridefinita come taglia idonei, in materia di pubblico impiego, con riferimento alle graduatorie di merito dei concorsi pubblici, norma che stravolgerebbe le sorti dei candidati risultati idonei nelle graduatorie finali di merito, ed alla loro possibilità di futura assunzione a seguito di scorrimento, seppur non risultati vincitori.
Tale norma è stata introdotta dalla recentissima L. n. 74 del 22/06/2023 che ha convertito in legge il recente Decreto-legge del 22 aprile 2023, n. 44, recante disposizioni urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa delle amministrazioni pubbliche.
La disposizione, innovando l’articolo n. 35 del T.U.P.I., D. Lgs. 165/2011 e smi, stabilisce che saranno considerati idonei, con le conseguenze giuridiche del caso, soltanto i candidati collocati nella graduatoria finale entro il 20 per cento dei posti successivi all’ultimo di quelli banditi nel concorso di riferimento.
Questo significa che i restanti candidati idonei ma non vincitori, pur restando formalmente collocati in graduatoria, non potranno più sperare di essere assunti neppure a fronte di uno scorrimento entro il termine legale biennale di validità della graduatoria nella quale sono inseriti, se non entro il limite del 20 % della loro totalità.
La norma taglia idonei falcidierebbe, come in un colpo di spugna, l’aspettativa ad essere assunti di larga parte dei candidati idonei (ben l’80% dei candidati in graduatoria, risultati non vincitori, m comunque idonei).
Si tratta in realtà come se fossero depennati e cancellati dalla stessa.
La nuova norma appare, altresì, dispendiosa e contraria al principio generale di economicità dell’azione amministrativa, in quanto non solo espone le Amministrazioni Pubbliche ad andare incontro a procedure concorsuali con pochi aspiranti o addirittura deserte (per il venir meno delle aspettative di successo), ma, altresì, a un aumentato rischio dei fenomeni corruttivi, facilitando il fenomeno dei favoritismi a beneficio di pochi e fortunati eletti!
Va, oltremodo, tenuto presente che esperire un concorso pubblico comporta per le Amministrazioni Pubbliche non pochi costi in termini di spese sia per ragioni organizzative che di impiego di risorse umane.
Molti concorsi, grandi e piccoli che siano, potrebbero andare in flop, nonostante l’essere già stati inseriti nel relativo Programma di Fabbisogno di Personale, con inutile dispendio di risorse pubbliche essenziali che potrebbero essere destinate ad altro a più diretto beneficio per la collettività.
Questo significa che in assenza di eventuali emendamenti alla richiamata disposizione normativa, in futuro si potrebbe registrare una notevole contrazione del numero dei possibili candidati assumibili, in pieno contrasto con il principio di Buon Andamento della Pubblica Amministrazione (Articolo n. 97 della Costituzione ).
Per questo motivo ci si auspica che il Governo ed i competenti Ministro della Pubblica Amministrazione e Dipartimento della Funzione Pubblica, tornino indietro sui propri passi, affrontando tempestivamente i possibili rischi descritti, che potrebbero risultare medio-tempore gravosi.
Ci si auspica che le istituzioni interessate intervengano con immediatezza in risoluzione di quanto rappresentato, garantendo, anche a mezzo di emendamenti e/o circolari esplicative, che i principi generali dell’Ordinamento, quali l’irretroattività della legge (Articolo n. 11 delle disposizioni sulla legge in generale – Articolo n. 25 della Costituzione – Articolo n. 2 del Codice Penale, ai sensi del quale la legge non dispone che per l’avvenire); e quello del tempus regit actum non verranno in alcun modo compromessi, senza la necessità di dover ricorrere a mirate azioni giudiziali da parte dei singoli interessati.
È necessario che venga chiarito, in modo esplicito che la norma in discussione non potrà in alcun modo toccare i concorsi per cui sia stato già pubblicato un bando, al fine di non minare gli interessi legittimi ed i diritti soggettivi ormai formatisi e consolidati in capo agli aspiranti concorrenti, e questo anche nell’ipotesi in cui la graduatoria definitiva non sia stata ancora pubblicata.
Ci si auspica, quindi, un intervento mirato delle Istituzioni interessate, in modifica della norma esaminata, prevedendone preferibilmente l’annullamento, oppure preservandone una valenza a solo carattere non obbligatorio e di motivata eccezionalità.
L’ALFIERE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 2 Luglio 2023
A Francesca Di Sabatino il riconoscimento di tutta la provincia di Teramo
Teramo, 30 giugno 2023. Il presidente Camillo D’Angelo ha voluto conferire a Francesca Di Sabatino un simbolico riconoscimento “per il servizio prestato a favore dei bambini e delle persone più deboli, esempio di cittadinanza attiva, forza e coraggio di tante comunità a seguito degli eventi sismici”.
Originaria di Isola del Gran Sasso, era stata già insignita del titolo di “Alfiere della Repubblica” dal Capo dello Stato Mattarella per il servizio di volontariato prestato durante il periodo degli eventi sismici che hanno colpito i nostri territori nel 2016.
“Questa onorificenza è il frutto di tutto ciò che coltivo da sempre, soprattutto in ambito scolastico – dichiara la giovanissima Francesca Di Sabatino – La scuola, per l’appunto, come una piccola società che poi viviamo in grande quando da adulti ci troviamo ad affrontare problemi non indifferenti. Spero che questo riconoscimento possa essere un monito ed un esempio per tanti ed un ringraziamento per quelli già impegnati in attività di volontariato”.
Alla breve cerimonia, tenuta nella Sala Consiglio di via Milli, era presente anche il sindaco di Isola del Gran Sasso, Andrea Ianni.
INTERAMNIA WORLD CUP
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 2 Luglio 2023
Presentato il programma ufficiale del Cinquantennale
Teramo, 30 giugno 2023. I valori dello sport e dell’inclusione celebrati a Teramo con 70 nazioni e 190 città dai 5 continenti, coinvolti in tornei, eventi culturali e sociali. Il Ministro Abodi il 9 luglio alla parata inaugurale.
Teramo, 30 giugno 2023 – L’Associazione Interamnia World Cup, con il Patron Pierluigi Montauti, e il Comitato del Cinquantennale Interamnia World Cup, con il Presidente Angelo Limoncelli, la Vicepresidente Carmen Bizzarri e il Segretario Fabio Bonomo, hanno presentato oggi, nel corso di una conferenza stampa il programma ufficiale per i cinquant’anni della Coppa, un calendario di iniziative interdisciplinari, in cui l’aspetto sportivo viene accompagnato da quello culturale, artistico e sociale. Sono intervenuti alla conferenza l’assessore regionale Pietro Quaresimale, il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, il presidente della Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia Antonella Ballone, il consigliere della provincia di Teramo Luca Pilotti, insieme a Luigi Mastrangelo dell’Università degli Studi di Teramo e Italo Canaletti, delegato provinciale Coni Abruzzo.
“Il nostro obiettivo è la definitiva consacrazione per i 50 anni di storia della Coppa, la celebrazione dei valori che la Coppa ha espresso nei suoi passati 49 anni di vita, questo grazie anche a iniziative internazionali sportive, sociali e culturali che contribuiranno a superare i record già conseguiti” ha dichiarato Pierluigi Montauti, Presidente Interamnia World Cup, nel corso della conferenza.
“La Coppa Interamnia è un’iniziativa importante non solo per la città di Teramo ma per l’intera regione Abruzzo. La capacità di aggregazione che riesce a mettere sul campo questa manifestazione è unica nel suo genere e non a caso la pone tra le manifestazioni internazionali più importante. Come Regione abbiamo capito il ruolo che deve ricoprire la Coppa Interamnia ed abbiamo votato qualche anno fa, su mia iniziativa, una legge regionale ad hoc. Non solo, quest’anno abbiamo messo a disposizione degli organizzatori un contributo di 150 mila euro, proprio perché la manifestazione ha bisogno di aiuti concreti per affermarsi e crescere” così l’assessore regionale Pietro Quaresimale.
“Teramo è la Coppa Interamnia e la Coppa Interamnia è Teramo. È in questa reciprocità che risiedono il senso e lo spirito con cui l’Amministrazione comunale si è approcciata a questo importante appuntamento. Una corrispondenza biunivoca che ha sempre rappresentato la forza di questa manifestazione, capace di uscire dai confini territoriali e unire popoli e nazioni sotto il segno dello sport, e che deve garantire, proprio in occasione del cinquantennale, di andare oltre il mero appuntamento celebrativo. Come Amministrazione abbiamo collaborato fin dall’inizio con il comitato organizzatore per dar vita a un programma ambizioso fatto di sport, cultura, inclusione e come comune abbiamo realizzato un investimento senza precedenti, convinti che la Coppa non rappresenti un costo ma una ricchezza” ha sottolineato il sindaco Gianguido D’Alberto.
Teramo dal 4 al 15 luglio sarà il luogo di incontro di cinque continenti, settanta nazioni e centinaia di città, coinvolgendo persone di ogni età, cultura e religione. Tra i Paesi che partecipano per la prima volta in assoluto: Ghana, Madagascar, Somalia, Sud Africa, Sudan Sud, Porto Rico e Kazakistan. Punto di riferimento per la pallamano mondiale, l’edizione 2023 dell’Interamnia World Cup va oltre il grande evento sportivo, così come ha voluto sottolineare il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi che sarà a Teramo per partecipare alla parata inaugurale del 9 luglio. Nel corso della manifestazione si alterneranno dalla centrale Piazza Martiri della Libertà agli altri siti cittadini, tornei, incontri, dibattiti, mostre, rappresentazioni e concerti per rendere omaggio ai cinque continenti, all’insegna dell’internazionalità e dello sport, come veicolo di valori culturali, di pace e di inclusività.
Nell’edizione del Cinquantennale si è voluto fortemente rilanciare l’ambito sportivo, che resta naturalmente il centro nevralgico della Coppa. Oltre ai tradizionali tornei maschili e femminili nelle varie categorie di età, dai 12 ai 21 anni, da quest’anno vedranno il via tre nuovi tornei di pallamano: l’Interamnia Master Cup, dedicato ai campioni over 50, l’Interamnia Unite Grand Prix, dedicato a squadre universitarie (Cina, Taiwan, Senegal, Madagascar, Uzbekistan) e l’Interamnia Beach Cup, torneo di beach-handball. Le competizioni sportive saranno disputate, oltre che a Teramo, anche nei comuni della provincia di Campli, Civitella del Tronto, Montorio al Vomano, Notaresco e Torricella Sicura e con l’interessamento del capoluogo pescarese. Tra gli altri eventi a sfondo sportivo il ritorno della “Maratonina Pretuziana” che si svolgerà il 5 luglio alle ore 21, partenza da Piazza Martiri della Libertà; il 7 luglio, sempre a Piazza Martiri, alle ore 20 si svolgerà la partita di beneficienza “Crazy for Football”, con la nazionale di calcio a cinque, protagonista dell’omonimo fiction di Raiuno, che sfiderà una squadra di amministratori locali e giornalisti del territorio; il 9 luglio l’evento più atteso della Coppa, la Grande Parata Inaugurale “Memorial Tiberio Cianciotta” con la partecipazione di tutte le squadre che sfileranno nel centro storico della città. Il 10 luglio alle 21, in Piazza Martiri, si svolgerà l’evento commemorativo per i 50 anni dell’Intermania World Cup.
La cinquantesima edizione ospiterà anche un talk sul tema “Sport e qualità della vita” organizzato in collaborazione con l’Università degli Studi di Teramo, in programma lunedì 10 luglio alle ore 17.30 in Piazza Sant’Anna. A moderare l’incontro il giornalista di Rai Sport, Marco Mazzocchi, tra gli interventi previsti quello della Sapienza Università di Roma, dell’ Istituto Credito Sportivo, della Fondazione Sport City, Sport Italiae e di Sport e Salute.
Ad attirare l’attenzione del pubblico sugli aspetti che riguardano la società contemporanea il progetto di arte pubblica “OneFlag” a cura di Marcella Russo, che prevede la realizzazione di installazioni urbane e azioni performative nella città di Teramo, con il coinvolgimento degli artisti Bianco-Valente, Iginio De Luca, Giovanni Gaggia, Andrea Nacciarriti, Agnese Purgatorio, Fabrizio Sannicandro e Giuseppe Stampone/Maria Crispal, che per il progetto hanno realizzato delle bandiere, opere site_specific, che saranno collocate lungo il corso principale di Teramo. Le bandiere esprimono la ricerca di ogni artista nell’intento di creare una coscienza collettiva che superi i confini di ciascuna nazione. Giovedì 13 luglio in Piazza Martiri alle 5.39, ora esatta del sorgere del sole, il pubblico potrà assistere inoltre alla performance dell’artista Giovanni Gaggia, “The colours of changement”. Oneflag è anche il nome dell’opera realizzata dall’artista Fabrizio Sannicandro per la cinquantesima edizione di Interamnia World Cup. Hanno partecipato al progetto artistico gli studenti degli Istituti Comprensivi D’Alessandro-Risorgimento di Teramo e “Falcone Borsellino” di Villa Vomano.
All’interno del programma dell’Interamnia World Cup due importanti iniziative che guardano all’inclusione. La prima, “Giochi senza barriere”, si svolgerà il 6 luglio alle ore 20 in Piazza Martiri della Libertà, in collaborazione con il CSV Abruzzo e coinvolgerà associazioni di tutta la regione operanti nell’area della disabilità. Il secondo appuntamento è per il 10 luglio alle ore 21, sempre in Piazza Martiri della Libertà, per celebrare con un incontro la “Giornata mondiale del Rifugiato” promossa dalla Cooperativa Sociale Medihospes e dal Comune di Teramo , a seguire il concerto del cantautore Sandrò Joyeux, attivista nella promozione dei diritti dei migranti.
Il cartellone degli eventi musicali e artici parte il 4 luglio con il concerto di Diodato che aprirà ufficialmente il cinquantennale della Coppa, alle ore 21.30 in Piazza Martiri della Libertà. Tra gli artisti che si esibiranno a Teramo durante i giorni della Coppa: performance a due del fumettista Carmine Di Giandomenico accompagnato dalla Fidanza Jazz Combo (8 luglio ore 21, Piazza S.Anna), Marini & Ferrara Dj-Set (8 luglio ore 23, Piazza Martiri), La Compagnia Dei Folli e la Mo Better Band, in occasione della parata inaugurale (9 luglio ore 23, Piazza Martiri), concerto live di Francesco Sbraccia (10 luglio ore 23, Piazza Sant’Anna), spettacolo teatrale di Arturo Brachetti in “Solo” (11 luglio ore 21, Piazza Martiri), Tony Fidanza and Friends in occasione della cena con le delegazioni (12 luglio ore 24, Piazza Sant’Anna). Spazio anche a band e dj locali che si esibiranno il 13 e 14 luglio dalle ore 21.30 in Piazza Sant’Anna in due momenti “La Scena” ed dj set “Elettromnia”. Gran finale il 15 luglio con il concerto di Aka 7Even alle ore 22 in Piazza Martiri, dopo la premiazione delle squadre vincitrici. Tutti gli spettacoli sono gratuiti e aperti al pubblico, ingresso limitato secondo i limiti di capienza.
Per il raggiungimento degli obiettivi del Cinquantennale, il Comitato Organizzatore ha consolidato e potenziato i rapporti e le sinergie con le più importanti istituzioni territoriali e nazionali, con particolare riguardo al Ministero dello Sport, al Ministero dell’Istruzione, al CONI, alla Federazione Italiana Handball, alla Fondazione Terzo Pilastro e con il contributo della Regione Abruzzo, della Provincia di Teramo, del Comune di Teramo, della Camera di Commercio Gran Sasso d’Italia, dell’Università degli Studi di Teramo, dell’Asl di Teramo e del BIM Teramo. Si ringraziano tutti i volontari e le associazioni che collaborano con l’organizzazione.
IL TEATRO: anche gli angeli vanno in ferie
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 2 Luglio 2023
San Valentino in Abruzzo Citeriore, 30 giugno 2023. La compagnia Kairos, Compagnia delle Arti e del Teatro, con la regia di Armando Fragassi, presenta “Anche gli angeli vanno in ferie”: l’appuntamento, il primo per l’estate 2023 per la Compagnia, è previsto per lunedì 3 luglio alle ore 21.30 a piazza Cesaroni a San Valentino in Abruzzo Citeriore, nel pescarese.
Lo spettacolo, dal titolo eloquente e sottilmente ironico, rappresenta una parodia delle tradizioni locali abruzzesi e dei luoghi comuni, dove, su un palcoscenico del tutto pirandelliano ognuno mostra le proprie fragilità e le proprie convinzioni anche difficili da sradicare, e che soprattutto nel contesto sociale attuale sono numerose.
Tra gli attori: Arnaldo Fioriti, Daniele Di Fiore, Mara di Sano, Angela Salvatore, Alessandro Barone, Stefania Barbetta, Mariateresa Scioli, Sofia Iollo, Rita Prota, Agnese Bullaci.
Non mancheranno repliche successive. L’ingresso è gratuito.
Alessandra Renzetti
METTERE A DIMORA ALBERI
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 2 Luglio 2023
Parte la più grande campagna nella Città di Roseto degli Abruzzi
Roseto degli Abruzzi, 30 giugno 2023. Le Guide del Borsacchio, in collaborazione con Città Gentile, Joya, Parkattivo, WWF, IAAP , Collegio dei Periti Agrari Laureati e supporto della Protezione Civile di Roseto e della Forestale, hanno lanciato nel 2022 il Progetto Alberi che punta a mettere a dimora decine, speriamo centinaia, di alberi nel territorio comunale di Roseto degli Abruzzi.
L’obbiettivo del progetto è riqualificare aree verdi con nuove alberature e creare nuovi spazi urbani verdi con alberature.
Tutti noi ormai conosciamo i benefici degli alberi in città e non solo. Gli alberi Assorbono carbonio e donano ossigeno, ogni albero funziona da accumulatore di carbonio, essendo in grado, in un solo anno, di assorbire decine di chilogrammi di anidride carbonica (CO2), contribuendo così a ridurre il famigerato “effetto serra”. Riducono l’inquinamento con le loro fronde costituiscono un prezioso filtro per il particolato fine (le “polveri sottili”), le cui particelle, derivate per lo più dai motori a scoppio, dal riscaldamento domestico e dagli scarichi industriali, sono estremamente dannose per la nostra salute.
Proteggono il suolo con il reticolato formato dalle radici degli alberi è prezioso per rendere più stabili i terreni, limitando di conseguenza il rischio di eventi franosi e mitigando gli effetti di alluvioni e allagamenti. In altre parole, la presenza degli alberi abbassa notevolmente il rischio di dissesti idrogeologici. Ospitano specie animali e valorizzano immobili e aiutano la socialità.
Nel 2022/23 abbiamo già messo a dimora circa 60 alberi e siamo in collaborazione con il Life Europeo A Green Net. Il nostro obiettivo è piantare almeno cento alberi ogni anno e creare boschi urbani.
Per far questo abbiamo nella giornata di ieri ottenuto il patrocinio del comune per lanciare la campagna Adotta un Albero. Ogni cittadino e turista potrà lasciare un segno e donare alla città un albero. Con pochi euro potranno essere messi a dimora tamerici nella riserva, ulivi nelle scuole, pini e alberi da frutto nelle aree urbane e , se si vuole, lasciare una targa.
Il comune ha preso impegno di distribuire tramite IAT e Visit Roseto il materiale per far aderire le attività turistiche e nel fine settimana inizieranno i volontari a distribuire i materiali alla popolazione.
L’obbiettivo è rendere Roseto una città dell’albero , una città vivibile e attrattiva.
Marco Borgatti
Presidente Guide Del Borsacchio -Guardia Ambientale – Direttivo WWF Teramo – Presidente FIAB Roseto
LA COMPAGNIA DEI MERLI BIANCHI VOLA IN BRASILE
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 2 Luglio 2023
Giulianova, 30 giugno 2023. – Dal 1° luglio al 30 settembre 2023 la Compagnia dei Merli Bianchi sarà in Brasile per il progetto internazionale “PLURIMUNDI – PRIMEIROS PASSOS”
IL PROGETTO
È un’iniziativa internazionale che nasce grazie alla collaborazione della Compagnia dei Merli Bianchi con artisti e istituzioni educative e culturali del Brasile per promuovere riflessioni su temi contemporanei, in particolare quelli sulla condizione della donna di ieri e di oggi.
In questa prima edizione, la Compagnia dei Merli Bianchi sarà rappresentata in Brasile dalla sua fondatrice, l’attrice e docente teatrale Laura Margherita Di Marco, dal primo di luglio al 30 settembre 2023, grazie all’invito della Fundação Dialógica coordinata dall’artista e educatore Dimir Viana.
Il tour delle attività si svolgerà nello Stato di Minas Gerais, in particolare nelle città di Belo Horizonte (Teatro Sesi Holcim), Diamantina (Teatro Santa Isabel), Ouro Preto (Università Federale di Ouro Preto), Varginha (Teatro Capitólio) e,
in collaborazione com l’ Associação Pano de Roda, presso la Comunità di Lagoa, Carbonita; nello Stato di San Paolo, a Campinas – (Scuola Statale Hilton Federici) e a São Carlos (Università Federale di São Carlos).
Verranno presentati lo spettacolo teatrale “Rosetta Malaspina ovvero da un punto di eternità” di e con Laura Margherita Di Marco, con l’omonimo libro edito dalla casa editrice Arsenio (2022); laboratori teorico-pratici sui principi del metodo del Teatro dell’Oppresso di Augusto Boal (regista e pedagogo brasiliano) condotti dall’attore, regista e moltiplicatore del metodo, Dimir Viana in collaborazione con Laura Margherita Di Marco;
la realizzazione, con la regia di Dimir Viana, negli spazi di Aldeja Teatro (Belo Horizonte), della nuova produzione teatrale Merli Bianchi/ Fundacao Dialogica: “Chiamateci partigiane! (non un contributo)” con Laura Margherita Di Marco e i musicisti Ludovica Trimarelli e Valerio Valerii. Il progetto si è avvalso anche della consulenza letteraria del poeta e scrittore abruzzese Leandro Di Donato. Un omaggio a tutte le donne partigiane note e sconosciute.
I CURATORI DEL PROGETTO
Laura Margherita Di Marco – Laureata in Teatro al DAMS – Dipartimento di Arte, Musica e Spettacolo dell’Università Roma Tre. È attrice, direttrice artistica e insegnante di teatro.
Inizia la sua attività nel mondo del teatro nel 1997 svolgendo varie esperienze con diverse realtà in Italia (L’Aquila, Roma, Scilla, Caulonia, Reggio Calabria) e all’estero (Belo Horizonte, Santarém, Dubai, Egitto). Nel 2003 entra a far parte del Teatro Proskenion di Reggio Calabria (gruppo che per anni ha organizzato l’Università del teatro Eurasiano in collaborazione con l’ Odin Teatret diretto da Eugenio Barba) e nel 2009, in Abruzzo, ha fondato la Compagnia dei Merli Bianchi. Organizza e realizza laboratori e spettacoli teatrali per adulti e bambini, progetti educativi con le scuole e seminari di danze popolari del sud Italia; Dal 2015 propone corsi di formazione per insegnanti ed educatori sul teatro a scuola e la lettura ad alta voce(accreditati Miur tramite Proteo Fare Sapere o dagli istituti scolastici con cui collabora).
Attualmente è direttrice artistica e attrice in tutte le produzioni della Compagnia dei Merli Bianchi e collabora con diverse associazioni e artisti nel campo del teatro e della musica in Italia e all’estero. Sempre molto attiva nel sociale con progetti artistici su temi inerenti alle disabilità fisiche e mentali, diritti umani e delle donne, memoria attiva e impegno civile.
È Referente per l’Abruzzo dell’associazione Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato di Cinisi (PA) con il progetto culturale e artistico “I Fiori della Memoria”. Ha pubblicato per la Arsenio Edizioni il libro di poesie “Dove nasconde gli occhi il cielo?” (2019), il catalogo d’arte di Pino Manzella “Poeti scrittori ed altre creature inutili” (2020, Arsenio Edizioni) e “Rosetta Malaspina ovvero da un punto dell’eternità – Storia di uno spettacolo” (2022) che accompagna la presentazione dell’omonimo spettacolo.
Dimir Viana – Attore, regista teatrale, educatore artistico, drammaturgo e moltiplicatore del Teatro dell’Oppresso. Dottorato di ricerca in Pedagogia presso UNICAMP – Università Statale di Campinas e Università di Bologna. Ha conseguito un master in educazione presso la Facoltà di Educazione dell’Università Federale di Minas Gerais come borsista a pieno titolo della Fondazione Ford. È autore del libro “Il teatro dell’oppresso nell’educazione degli adulti”
Dal 1995 al 2000 è stato membro del Teatro Peroskenion in Italia dove ha sviluppato lavori artistici in collaborazione con gruppi di teatro terzo. Ha studiato Storia della Danza e del Mimo e Storia dei Teatri Orientali all’Università di Bologna.
Nel 2008 ha completato un corso di formazione per il moltiplicatore del Teatro dell’Oppresso presso il Teatro del Centro dell’Oppresso di Rio de Janeiro, diretto da Augusto Boal.
È collaboratore della Compagnia dei Merli Bianchi e ideatore del progetto Plurimundi.
LA COMPAGNIA DEI MERLI BIANCHI
La Compagnia dei Merli Bianchi APS fondata nel 2009, ha sede legale a Giulianova (TE) e svolge le proprie attività artistiche in ambito locale e nazionale.
L’associazione affianca al lavoro di ricerca teatrale – con particolare attenzione a tematiche inerenti all’infanzia, le disabilità, l’impegno civile e i diritti umani – l’organizzazione di eventi, laboratori teatrali e di espressività corporea, yoga e spettacoli teatrali, intessendo rapporti di collaborazione con le scuole e con enti pubblici e privati in Italia e all’estero attraverso direzioni artistiche, spettacoli e progetti formativi.
Si occupa di formazione teatrale nelle scuole per ragazzi e per docenti (con corsi accreditati MIUR) in collaborazione con l’ente di formazione nazionale Proteo Fare Sapere.
Collabora inoltre con Associazioni e Università per progetti inerenti la cultura della legalità e l’etica pubblica.
Interviene con performance e spettacoli teatrali collegati a convegni o presentazioni di libri.
La Compagnia dei Merli Bianchi APS realizza le proprie attività grazie all’intervento di attori, musicisti, appassionati di teatro, scenografia e fotografia che ruotano intorno all’associazione e grazie alla rete di associazioni che svolgono attività nel sociale e di impegno civile sia regionali e nazionali, con le quali essa collabora costantemente quali tra le altre: l’ass. Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato (Cinisi – Palermo),
l’associazione anti mafie “Rita Atria”, l’ANPI, l’Università di Teramo, l’ ass. cult. “A Piccoli passi”, la Fondazione Opera De Sanctis (Roma), AIPD (ass. Italiana Persone Down),
centro YAP di Teramo, gli istituti comprensivi abruzzesi e nazionali.
VIABILITÀ: OLTRE 30 MILIONI DI EURO PER INTERVENTI SUI PONTI
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 2 Luglio 2023
Chieti, 30 giugno 2023. Due nuovi ponti, 23 interventi di messa in sicurezza, oltre 30 milioni di euro per migliorare la viabilità della Provincia di Chieti. Il presidente Francesco Menna ha firmato il decreto che dà il via libera al piano di interventi per il periodo 2024-2029, che va ad integrare quelli già autorizzati e previsti per le annualità 2021-2023.
Due i ponti che saranno costruiti interamente: il ponte sulla SP 133 per un importo totale di 3.950.000 euro, un intervento atteso da anni nell’area interna tra Villa Santa Maria e Pennadomo per consentire al traffico di bypassare il movimento franoso che insiste ai margini del paese e per creare un collegamento rapido e sicuro sulla SP 133; l’altro ponte che sarà ricostruito ex novo è quello di Guastacconcia lungo la SP 97 a Paglieta per 3.350.000 euro, crollato nel febbraio 2022. Entrambi gli interventi sono stati programmati nel piano 2021-2023.
Gli interventi di messa in sicurezza riguarderanno 23 ponti, tra questi i più rilevanti per importo della programmazione 2024-2029 sono: il ponte Raimondi lungo la SP 168 sul fiume Sinello (3.500.000 euro), il ponte della SP 100 Pedemontana sul fiume Aventino (3.500.000 euro), i due ponti lungo la SP 125 Lama dei Peligni-Palena sul fiume affluente dell’Aventino (1.500.000 euro), il ponte della SP 70 San Vito-Villa San Leonardo sul fiume Moro (1.300.000 euro), il ponte lungo la SP 187 Trignina sul fiume Treste (1.900.000 euro), il ponte della SP 162 Carpineto Sinello-Castiglion Messer Marino sul fiume Treste (1.000.000 euro).
Gli altri interventi di messa in sicurezza saranno realizzati su altri ponti di proprietà provinciale, tra cui anche quelli che si trovano sulla Via Verde della Costa dei Trabocchi (659.000 euro): il ponte sulla SP 35 Piane S.Pantaleone sul fiume Dendalo (601.000 euro), i ponti lungo la SP 155 Valle del Sole e SP 225 Sangritana sul torrente Parello (500.000 euro), il ponte lungo la SP 214 Val di Foro e Bocca di Valle (600.000 euro), il ponte sulla SP 9 Chieti-Filetto (661.000 euro), il ponte lungo la SP 212 Istonia sul fiume Treste (600.000 euro). Nella programmazione 2021-2023 erano già stati individuati inoltre interventi di messa in sicurezza per il ponte lungo la SP 111 Ponte Nuovo del Sangro sul fiume Sangro (3.500.000 euro), il ponte lungo la SP 8 Chieti-Roccamontepiano sul fiume Alento (253.000 euro), il ponte sulla SP 76 Ascigno-Capo Posta sul torrente Lajo (453.00 euro), il ponte lungo la SP 164 Quadri-Stazione di Palena sul torrente Crognaleto (436.000 euro), il ponte sulla SP 152 Castiglione – Crocetta di Colledimezzo sul Vallone Sant’Egidio (353.000 euro), il ponte lungo la SP 220 Majelletta su compluvio naturale (142.000 euro), il ponte sulla SP 125 Lama dei Peligni-Palena sul fiume Aventino (242.000 euro), il ponte sulla SP 64 Orsogna-Lanciano sul fiume Moro (242.000 euro), il ponte lungo la SP 133 Torricella Peligna-Villa Santa Maria sul torrente San Leo (342.000 euro), il viadotto sulla SP 192 Palmoli-Fondo Valle Trigno sul vallone di Tufillo (242.000 euro), il ponte lungo la SP 150 Fondo Valle Sinello 2 sul fiume Sinello (342.000 euro).
“Riconoscendo l’importanza strategica dei ponti per la viabilità e il collegamento del territorio, la Provincia di Chieti ha programmato attraverso il settore Viabilità un piano di interventi da oltre 30 milioni di euro, di cui diversi già cantierabili, per garantire la sicurezza e l’affidabilità di queste importanti infrastrutture. Quella di Chieti è una provincia operosa che si avvale di una squadra di tecnici altamente qualificati e di specialisti che operano con professionalità e competenza, il nostro ringraziamento va a tutti i dipendenti del settore Viabilità, con in testa la dirigente Paola Campitelli”, commenta il presidente della Provincia di Chieti Francesco Menna.
“L’obiettivo della nostra amministrazione è garantire la sicurezza e migliorare la viabilità a servizio di tutto il territorio, con una particolare attenzione alle aree interne come dimostra l’intervento atteso da oltre 50 anni del ponte di Pennadomo per cui sarà affidata a breve la progettazione esecutiva e della ricostruzione del ponte crollato di Guastacconcia, per cui saranno affidati i lavori nei prossimi giorni”, sottolinea il consigliere delegato all’attuazione del programma di governo della Provincia di Chieti Arturo Scopino.
SUOR AMALIA DI RELLA discepola del Volto Santo
scritto da Redazione Abruzzo Popolare | 2 Luglio 2023
Figlia spirituale di padre Domenico da Cese
di Antonio Bini
Pescara, 30 giugno 2023. l’Associazione del Volto Santo di Ruvo di Puglia ha ricordato suor Amalia Di Rella a distanza di 25 anni dalla sua morte, avvenuta a Genova il 16 giugno 1988. Dopo aver visitato il Santuario del Volto Santo e conosciuto p. Domenico da Cese, in occasione della festa di maggio del 1970, era stata la stessa suora a favorire la costituzione dell’Associazione.
L’incontro tenutosi presso lo storico Palazzo Caputi è stato moderato dalla giornalista Angela Ciciriello, che ha rivolto un pensiero alla vicinanza della suora nei confronti di donne che avevano difficoltà nel realizzare il desiderio di diventare madri.
Il convegno ha visto la partecipazione di p. Carmine Cucinelli, don Peppino Lapenna, don Mimmo Francavilla, direttore della Caritas di Andria, oltre al mio intervento. P. Carmine, ex rettore del Santuario del Volto Santo, non avendo conosciuto personalmente la suora, ha raccolto testimonianza tra cappuccini e altre persone di Manoppello che l’anno ammirata in vita per la devozione al Volto Santo, modello di fede per tante persone delle associazioni del Volto Santo di Ruvo di Puglia e di Andria. Memorabile la sua disponibilità, insieme a chi l’accompagnava, nel pulire con gioia la chiesa e l’albergo del pellegrino.
Tutti la seguivano con gioia. “L’ha detto suor Amalia”, si ripetevano i devoti che erano con lei. Il cappuccino ha poi richiamato un passaggio dell’omelia pronunciata da mons. Calabro, vescovo di Andria, in occasione del trigesimo della morte della suora. Sulla stessa linea gli interventi di don Peppino Lapenna, ex parroco della chiesa di San Michele Arcangelo di Andria, il quale ha sottolineato come è da considerate impressionante il bene che suor Amalia ha fatto in favore di malati e anziani, oltre che per la chiesa che fu suo riferimento negli anni trascorsi ad Andria.
Anche don Mimmo Francavilla ha voluto ricordare come sin da ragazzo era rimasto colpito per le sue straordinarie capacità organizzative e l’instancabile opera in favore degli ammalati dell’UNITALSI. Presenti all’incontro mons. Giuseppe Pischetti, vicario foraneo e don Grazio Barile, assistente spirituale dell’Associazione del Volto Santo di Ruvo di Puglia. Tante persone hanno seguito con emozione l’incontro, al termine del quale sono stati distribuiti tra i presenti biscotti al caffè nel ricordo della suora che amava condividere semplici momenti conviviali con chi si univa alle sue opere e nei momenti di preghiera.
Ma chi era suor Amalia Di Rella ?
Molte volte ho incontrato a Manoppello i devoti pugliesi legati a suor Amalia, soprattutto in occasione degli appuntamenti annuali per ricordare padre Domenico, in particolare dopo la proposta di avvio dell’iter per la beatificazione proposto dall’allora Provincia dei Cappuccini d’Abruzzo. Nel 2014 sono stato a Ruvo, accompagnando padre Carmine Cucinelli, scrivendo poi dell’Associazione e di suor Amalia sulla Rivista del Volto Santo.
Direi che già la diffusione del culto del Volto Santo tra tante persone a Ruvo di Puglia e Andria, poi costituitesi in Associazioni, rappresenta un primo significativo risultato dell’opera di suor Amalia, che nella sua semplicità e umiltà, è stata capace di trasmettere la propria fede ad una comunità, rafforzata dall’incontro con il Volto Santo.
La fede è qualcosa di personale e al tempo stesso di comunitario. Il cristianesimo nel suo riferimento a Cristo ha inevitabilmente a che fare con la testimonianza di altri credenti ed è da ritenere che, anche grazie a padre Domenico, suor Amalia abbia percepito nel Volto Santo il carattere divino di Cristo e al tempo stesso il suo spessore umano.
Il Volto Santo, infatti, non è soltanto un oggetto inspiegabile, ma soprattutto l’immagine viva e dinamica di un uomo, identificato con Cristo sin dal titolo del primo documento che ne attesta la sua presenza a Manoppello (cfr. Relatione Historicad’una miracolosa imagine del volto di Christo di padre Donato da Bomba – 1640), circostanza che trova sempre più riscontri con la storia del cristianesimo.
In questo credeva ardentemente padre Domenico, che fino alla morte ha instancabilmente profuso tutte le sue energie per diffondere il Volto Santo.
Il frate non desiderava che si parlasse di lui, prevedendo in modo profetico che si sarebbe parlato di lui, come dello stesso Volto Santo, soprattutto dopo la sua morte.
Questo in effetti è accaduto e sta tuttora accadendo. Il Volto Santo in quel lontano 1970 – quando giunse a Manoppello suor Amalia – era da secoli al centro di una forte devozione locale, ma pochi erano quelli che oltre la cerchia dei paesi vicini conoscevano la straordinaria immagine custodita dai cappuccini a Manoppello, mentre quelle rare pubblicazioni che se ne occupavano con fugaci cenni, lo indicavano come un dipinto, alla stregua di tante riproduzioni che possono trovarsi nelle chiese del mondo.
Padre Domenico sosteneva apertamente l’autenticità del Volto Santo, scrivendo in santini da lui fatti stampare, che si trattasse del «sudario presente nella tomba di Gesù» o che l’immagine fosse «improducibile da pennello umano», ritenendola in altre parole un’immagine acheropita.
Nell’imminenza del Grande Giubileo del 2000, gli studi sull’identificazione del Volto Santo nella Veronica (vera icon) portati avanti dal gesuita p. Heinrich Pfeiffer (Tubinga, 1939 – Berlino, 2021), autorevole docente di arte cristiana presso l’Università Gregoriana di Roma, hanno progressivamente trovato l’interesse della stampa internazionale, fino a convincere lo stesso papa Benedetto XVI sulla fondatezza delle sue ricerche.
Occorre qui ricordare anche gli studi di suor Blandina Paschalis Schlömer sulla sovrapposizione del Volto Santo con la Sindone. Il papa tedesco visitò il Santuario il primo settembre 2006. Da allora abbiamo visto a Manoppello pellegrini da tutto il mondo, centinaia di vescovi e cardinali, mentre la diffusione del Volto Santo ha portato a solenni intronizzazioni di riproduzioni in varie chiese di vari paesi, anche grazie a specifiche missioni (in particolare negli Stati Uniti, Filippine, Polonia e Canada).
Al riguardo, va ricordato, come il 31 marzo 1979, a sei mesi dalla scomparsa di p. Domenico, nella chiesa del Purgatorio di Ruvo avvenne probabilmente la prima intronizzazione del Volto Santo, nel corso di una solenne cerimonia, presieduta dal vescovo pro-tempore mons. Aldo Garzia[1]. Oggi le intronizzazioni non si contano più.
Venti anni prima che il Papa giungesse a Manoppello, Don Tonino Bello, vescovo della Diocesi, riconobbe la Pia Unione delle Discepole del Volto Santo, approvando l’8 maggio 1986 il relativo statuto. Il vescovo nel suo atto ha fatto propria quella denominazione riconoscendo come suor Amalia volesse seguire Cristo divenendo sua discepola.
L’obiettivo primario della Pia Unione venne fissato nella «santificazione dei suoi membri attraverso la pratica dei consigli evangelici e il servizio gratuito di assistenza ai fratelli ultimi nelle persone degli ammalati», servizio corrispondente anche alle esigenze della propria missione pastorale. Potremmo dire che il Venerabile avesse già una propria idea sull’orizzonte di santità di suor Amalia, che fu il riferimento assunto a base dello statuto.
Ancor prima dell’approvazione dello statuto, don Tonino Bello, pastore che fu sempre dalla parte degli ultimi, aveva fatto ricorso alla sua collaborazione, assegnandola, tra l’altro, alla comunità per l’assistenza dei tossicodipendenti (oggi Casa Don Tonino Bello), che il vescovo, per contrastare una dilagante emergenza sociale, aveva inaugurato a Ruvo l’8 dicembre 1984.
Il gruppo dipende direttamente dal vescovo e viene animato da una sorella maggiore scelta di comune accordo. I membri della Pia Unione rimangono allo stato laicale, anche dopo la consacrazione attraverso i voti semplici e non hanno vita in comune, salvo periodici incontri di preghiera.
L’articolo n. 5 dello Statuto stabilisce che «la loro spiritualità è incentrata alla devozione al Volto Santo di N.S.G.C. [nostro Signore Gesù Cristo], vissuta nella contemplazione e nell’assimilazione del Mistero Pasquale».
Don Tonino, riconosciuto Venerabile nel 2021, conosce il Volto Santo attraverso la forte carica devozionale di suor Amalia e anche personalmente, in quanto si sarebbe recato una volta a Manoppello, insieme con le tre discepole per gli esercizi spirituali. Così mi è stato riferito da suor Maria Matera.
Il richiamo al Mistero Pasquale lascia intuire che don Tonino avesse maturato una personale idea del Volto Santo come volto della resurrezione. Una tesi che sarà ampiamente sviluppata diversi anni dopo (vedi anche il titolo del saggio di Saverio Gaeta, Il Volto del Risorto, ed. Famiglia Cristiana, 2005). Anche il successivo aggiornamento dello statuto dell’Associazione del Volto Santo, approvato nel 1989, riflette l’impronta di don Tonino Bello, anche se deve ritenersi interamente sua l’elaborazione dello statuto della Pia Unione delle Discepole del Volto Santo.
In una significativa testimonianza di Mons. Nicola Girasoli viene riferito quanto ebbe a dirgli Don Tonino a proposito della suora che considerava «una santa donna che fa molto per gli ammalati e i poveri». Tra i malati non mancarono alcuni anziani sacerdoti.
La testimonianza sulle virtù di suor Amalia Di Rella – è datata 16 giugno 2009 – una data non casuale, in quanto coincidente con l’undicesimo anniversario della morte della fraticella – come molti la chiamavano. Ho ricevuto copia di tale testimonianza da fr. Vincenzo D’Elpidio (Guardia Vomano, 1932 – Pescara, 2020), tanto legato a p. Domenico, come a sr. Amalia ad ai devoti pugliesi. Non sono in grado di sapere quali siano stati i destinatari della stessa, anche se ho motivo di pensare che tra questi ci sia stato il Vescovo pro-tempore di Molfetta.
Mons. Girasoli, nato anch’egli a Ruvo di Puglia, attualmente nunzio apostolico in Slovacchia, ha conosciuto la suora sin dalla prima infanzia, rimanendo colpito «per lo spirito di preghiera e la dedizione verso i poveri e i malati».
Poi l’incontro con p. Domenico da Cese – nel 1970 – che il nunzio apostolico definisce «una svolta sul cammino di santità», guidando suor Amalia nel suo percorso spirituale, portandola alla consacrazione religiosa e all’istituzione dell’Associazione del Volto Santo di Ruvo.
Lo stesso nunzio apostolico, che prese i voti nel 1980, afferma di aver preso parte, da giovane seminarista, ad alcuni pellegrinaggi diretti a Manoppello, al Santuario del Volto Santo, conosciuto proprio grazie a suor Amalia e all’Associazione del Volto Santo. Inevitabile l’incontro con p. Domenico da Cese.
Mons. Girasoli afferma che in lui è «rimasto impresso il suo sguardo profondo e le sue parole lucide ed efficaci nell’esortarmi ad andare avanti nel mio cammino vocazionale».
Diverse persone hanno espresso la propria testimonianza su suor Amalia, tuttavia quella rilasciata da mons. Girasoli, che afferma che la suora ha certamente esercitato in grado eroico le virtù cristiane, ha il pregio di unire una lunga personale conoscenza e frequentazione, al tentativo di inquadrare i profili di santità di suor Amalia, nell’auspicata prospettiva – sostenuta vivamente – «che si avvii il processo canonico per accertare l’esercizio delle sue virtù in grado eroico, sperando un giorno di vederla, se Dio vorrà, venerata sugli altari».
Le considerazioni del Nunzio sono anche il frutto di un’osservazione continua nel tempo, come quando da giovane sacerdote accompagnò un pellegrinaggio a Lourdes organizzato da suor Amalia e dall’Associazione del Volto Santo nel 1982.
A proposito del celebre santuario francese, chissà cosa avrebbe pensato suor Amalia nel sapere che diversi anni dopo, nel 2010, mons. Philippe Pherrier, vescovo della Diocesi di Tarbes-Lourdes sarebbe giunto pellegrino a Manoppello, rimanendo fortemente impressionato da quell’incontro, al punto da voler organizzare una mostra sul Volto Santo proprio a Lourdes, poi effettivamente realizzata negli anni 2011 e 2012.
A proposito della fama di santità, va ricordato che – secondo la Chiesa – è quella che si manifesta spontaneamente tra una parte significativa del popolo, e non deve essere suscitata superficialmente attraverso la propaganda dei media. Nel caso di suor Amalia la questione non si pone, anzi sembra sussistere il problema opposto, con il forte ricordo di santità ristretto alla sfera individuale di tante persone e degli aderenti dell’Associazione, che ne hanno tramandato personalmente la memoria, nel silenzio di una più ampia comunicazione.
Solo in questi giorni è stata finalmente pubblicata la prima biografia di suor Amalia, a lungo rimasta nel cassetto[2].
Ma un emergente fenomeno di comunicazione si sta registrando lontano dalla Puglia. Alludo alla crescente divulgazione del Volto Santo nel mondo, iniziata nell’imminenza del grande Giubileo del 2000 e ulteriormente sviluppatasi dopo la visita di Benedetto XVI il primo settembre 2006 a Manoppello. Una circostanza, quest’ultima, rilevata nella sua testimonianza, anche da mons. Girasoli.
Sulla scia del Volto Santo, sta riemergendo, anche in modo sorprendente, la straordinaria figura di p. Domenico da Cese, che credette in modo esplicito alla divinità e autenticità del Volto Santo. Insieme a p. Domenico compare spesso anche la vicenda umana e religiosa dell’umile suora, come nella Biografia illustrata di padre Domenico da Cese, cappuccino, a cura di suor. Petra-Maria Steiner, Vita Communis, Waiblingen, 2018 (la pubblicazione è stata edita in lingua tedesca, inglese e italiana) e il recentissimo saggio di Aleksandra Zapotoczny, pubblicato nel febbraio scorso in Polonia, con il titolo Stygmatyk z Manoppello (lo stigmantizzato di Manoppello), Vita, miracoli ed esperienze mistiche di Padre Domenico del Volto Santo di Gesù.[3]
Tornando a Mons. Girasoli, la sua testimonianza sembra essere strutturata per corrispondere ai principi che regolamentano le cause di beatificazione e canonizzazione e credo possa essere interpretata in termini esponenziali rispetto al sentire della più ampia comunità di persone che hanno conosciuto e amato suor Amalia.
Va anche detto che il processo di canonizzazione rappresenta un percorso lungo e complesso, che risponde ad esigenze di cautela da parte della Chiesa (o, meglio, delle gerarchie ecclesiastiche) e che al tempo stesso presenta larghi spazi discrezionali, come dimostra anche il travagliato percorso di padre Domenico da Cese, che pure è sostenuto da numerose testimonianze, anche espresse da religiosi, o supportato da fatti straordinari, come la bilocazione del frate ai funerali di San Pio da Pietrelcina.
Una causa di canonizzazione comporta delle spese considerevoli e richiede un impegno costante, una vera e propria organizzazione, insieme ad una dedizione che possono durare molti anni.
Per i laici non è sempre agevole comprendere l’applicazione delle norme che disciplinano la materia, la loro interpretazione e le scelte da parte della Chiesa.
Non certo a caso, l’agostiniano Romualdo Rodrigo, autore di un apprezzato Manuale delle Cause di Beatificazione e canonizzazione, ha ammesso che «non sempre sono candidati alla canonizzazione i più santi davanti a Dio»[4].
Conforta relativamente la circostanza che l’obiettivo finale delle canonizzazioni non siano i servi di Dio – in quanto i santi non hanno di certo la necessità di essere dichiarati tali – ma sono i fedeli, essendo loro ad aver bisogno che la Chiesa proponga nuovi modelli di santità.
E suor Amalia nacque e visse in povertà, indossando il saio francescano. Fu certamente un esempio dalla personalità carismatica, soprattutto in considerazione delle sue precarie condizioni di salute che, pur nella sofferenza, non le hanno impedito di continuare a donarsi totalmente agli altri.[5]
Alle sofferenze fisiche si aggiungevano quelle morali. E mons. Girasole ad alludere nella sua testimonianza come la stessa fosse vittima di ingiuste invidie e gelosie, se non anche di maldicenze e umiliazioni, come riscontrato anche da fonti orali. Conferme di questi forti disagi vengono da alcune lettere scritte da padre Domenico in risposta alla suora, che doveva aver confessato le situazioni di cui era vittima.[6]
E frequente ascoltare da chi l’ha conosciuta che le corsie d’ospedale e le case dei malati furono il suo convento.
Un ultimo ricovero avvenne presso l’Ospedale San Martino di Genova dove suor Amalia morì in concetto di santità[7] il 16 giugno 1998. Una coincidenza: come p. Domenico, scomparso il 17 settembre 1978 a Torino, suor Amalia muore durante l’ostensione della Sindone. Aveva 64 anni. Dalla biografia curata da Michele Ippedico, sembrerebbe che la sua morte fosse stata preannunciata in sogno da San Pio da Pietrelcina a trent’anni dalla scomparsa del santo.
In conclusione, si richiama un passo dell’omelia tenuta dall’allora vescovo di Andria, mons. Raffaele Calabro, pronunciata il 15 luglio 1998, nel trigesimo della scomparsa di suor Amalia e riportata integralmente sul n. 2/1998 della Rivista del Volto Santo, preceduta dalla accorata premessa di p. Germano Di Pietro, allora rettore a Manoppello, con il titolo Suor Amalia ci ha lascito.
«L’eucarestia che stiamo celebrando ci consente di raccogliere i nostri sentimenti di dolore, riconoscenza, di affetto per far memoria di una persona che ha lasciato una traccia indelebile nella vita di tutti noi e di tanti che l’hanno conosciuta e sono stati beneficiati dalla sua carità discreta e silenziosa e sono veramente tanti.
Per noi chiediamo, alla Mensa Eucaristica che sappiamo continuare l’opera da lei iniziata con lo stesso spirito, in umiltà e letizia senza disperdere e dimenticare il suo insegnamento».
L’incontro di Ruvo di Puglia si pone senza dubbio in continuità con gli auspici del vescovo.
[1] Tonina Cantatore, Da Ruvo di Puglia, in Rivista del Volto Santo, n. 1, giugno, 1979, p.32; In una foto a corredo dell’articolo, suor Amalia compare a fianco di Mons. Garzia.
[2] Michele Ippedico, La pupazza di Dio, ed. Youcanprint, Tricase, 2023. E’ d’obbligo un cenno per spiegare il titolo. Sembra che la stessa suora si definisse così, per indicare una logora bambola di pezza nelle mani del Signore, un po’ come suor Teresa di Calcutta che diceva di essere una piccola matita nelle Sue mani;
[3] Il libro è stato presentato in Polonia nelle città di Wadowice e Cracovia dove negli anni scorsi furo intronizzate copie del Volto Santo.,
[4] Romualdo Rodrigo, Manuale delle cause di Beatificazione e canonizzazione, ed. Istitutum Historicum Augustinianorum Recollectorum, Roma, 2004, p.12;
[5] La salute precaria ha caratterizzato la vita di suor Amalia, con numerosi ricoveri ospedalieri e vari interventi chirurgici (ben 17, secondo la testimonianza di fra’ Vincenzo D’Elpidio in data15 marzo 2007). I dolori si manifestavano soprattutto ai polsi, alle mani, alle gambe, durante la Quaresima, tanto da essere costretta a letto. Negli ultimi anni di vita indossava i guanti alle mani, inducendo molte persone a pensare che servissero a coprire le stimmate. E’ stata considerate anche la dichiarazione rilasciata in data 4 aprile 2014 dalla signora Maria Zagaria, nella cui abitazione suor Amalia ha vissuto dal novembre 1988 fino alla morte.
Purtroppo è assai carente la documentazione medica, limitata ad un certificato rilasciato in data 23 aprile 1979 dalla dott.ssa Vincenza Fracchiola di Ruvo di Puglia, specialista in malattie infettive, nel quale si attesta che suor Amalia ha sofferto di moltissime malattie sin da piccola, oltre che nella giovinezza, e più volte ricoverata in fin di vita. Si riferisce di un intervento chirurgico allo stomaco, di scompenso cardiaco ed edema polmonare regredito.
[6] In una lettera del giugno 1974, p. Domenico parla di perversità di professioni che non hanno mai creduto in Dio. In un’altra lettera del marzo 1976 p. Domenico scrive Gent.ma Amalia, bisogna pregare tanto ed avere tanta pazienza per tante contrarietà che ci vengono dalla cattiva gente che non manca mai in nessun paese. Ricordate che tutti i giorni bisogna portare la croce che dal cielo vi fu assegnata. Il frate la confortava con la costante preghiera al Volto Santo. D’altra parte, la stessa vita di p. Domenico non fu esente da difficoltà e incomprensioni, talvolta sorte anche nell’ambito dell’Ordine dei Cappuccini;
[7] Eugenio Vittorio Di Giamberardino, Padre Domenico da Cese, Edizioni Frati Minori Cappuccini d’Abruzzo, L’Aquila, 2014, p. 35.
Foto di Padre Domenico da Cese a Ruvo di Puglia insieme a Sr. Amalia (1977)