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L’ultima trovata della società di trasporto della giunta Marsilio

Pescara, 6 gennaio 2024. L’azienda regionale rivolgendosi ai vincitori del concorso del 2022 e che attendono ancora invano di essere assunti, propone di contattare un’azienda di Frosinone che offrirebbe un contratto a tempo determinato con salario di 1800 euro al mese e alloggio gratuito 

Una “vision aziendale” rappresenta ciò che guida l’attività imprenditoriale, ovvero l’ambizione alla base e la direzione che una singola azienda vuole intraprendere. La scarsa visione aziendale si manifesta quando non si ha una chiara direzione strategica o una visione a lungo termine.

Ancora una volta la TUA si dimostra disinteressata alle problematiche di casa propria e poco proiettata al futuro, a cosa vuole diventare e ai suoi obiettivi a medio e lungo termine. Infatti, nonostante da anni l’azienda viva una atavica carenza di autisti di autobus alla quale, ad oggi, non ha ancora posto riparo, in questi giorni tira fuori dal cilindro un avviso alle maestranze che ha del surreale.

1800 EURO AL MESE E ALLOGGIO GRATUITO. DALLA TUA L’INVITO A RIVOLGERSI ALTROVE – A firma del direttore generale, è stato pubblicato un avviso interno, di seguito riportato, indirizzato espressamente a coloro che hanno superato il concorso pubblico (indetto nel 2022, a proprie spese, dall’azienda regionale di trasporto proprio per sopperire alle carenze di cui sopra) invitandoli a rivolgersi ad un’azienda privata concorrente del frusinate la quale, a fronte di un’assunzione fuori regione e, nello specifico nel padovano, garantirebbe da subito ai neo assunti un contratto a tempo determinato con un salario netto di 1800 euro/mese in aggiunta all’alloggio gratuito per tutta la durata del rapporto di lavoro.

DALL’AZIENDA REGIONALE SOLO INDIFFERENZA E DISPREZZO – Ora, nel rammentare al Direttore Generale della Tua Maxmilian Di Pasquale, in qualità peraltro di componente dell’Organo Esecutivo Nazionale di Asstra (Associazione datoriale delle imprese pubbliche di trasporto) che l’azienda privata da lui pubblicizzata offrirebbe ai neo assunti un inquadramento contrattuale che costituisce un’aperta violazione di quanto stabilito dal vigente Contratto Nazionale di Lavoro, non possiamo fare a meno di constatare quella sensazione di indifferenza al limite del disprezzo che l’azienda pubblica regionale sta palesemente mostrando sia nei confronti di coloro che con tanti sacrifici si sono sobbarcati oneri importanti per acquisire le speciali patenti di guida necessarie a partecipare nel 2022 al concorso pubblico,  ma anche nei confronti degli attuali dipendenti di TUA che sono costretti a turni massacranti proprio a causa di una cronica carenza di personale addetto alla guida.

Si aggiunga a ciò le continue soppressioni di interi turni di servizio che creano notevoli disagi ai cittadini abruzzesi e che gli uffici competenti della direzione trasporti della regione non rilevano affatto o sono distratti.

SALARI FLUTTUANTI E GABBIE SALARIALI – E poi volendo entrare nel merito, ci limitiamo purtroppo a rimarcare al surreale “promotore di posti di lavoro” che un neo-autista della TUA, se assunto a tempo pieno, percepisce poco più di 1300/mese e che i 1800/mese netti garantiti dall’azienda del frusinate per assicurare il trasporto pubblico nel padovano, non vengono percepiti dagli autisti della TUA nemmeno dopo venti anni di lavoro se non con una mole considerevole di prestazioni straordinarie.

Quanto esposto si somma già alla vertenza in essere dei sindacati afferente i sub affidamenti, altra scempiaggine decisa dallo stesso vertice aziendale e da altre decisioni unilaterali che vedono depauperare piuttosto che crescere l’asset aziendale.

Letto l’avviso, le scriventi Segreterie Regionali oltre che ad affermare che non è più possibile assistere ad azioni scellerate mirate all’indebolimento se non al disfacimento del potenziale umano e delle risorse del settore trasporti personale e merci della regione Abruzzo si chiedono: “Qual è l’interesse aziendale? Che vision guida un’azienda che manda fuori i propri candidati?”.

L’unica parola in grado di sostituire l’aggettivo “incapaci” per descrivere quanto accade è proprio la parola: SURREALE.

Aurelio Di Eugenio, FILT-CGIL                           

Andrea Mascitti, FIT-CISL                                   

Vincenzo Marcotullio, UILTRASPORTI                                        

Luciano Lizzi, FAISA-CISAL

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