LA SIECO NON CARBURA

Contro una Tinet in giornata finisce  0  a 3

Ortona, 7 gennaio 2024 La vittoria casalinga latita. Sotto la curva i giocatori della Sieco ci mettono la faccia, per questa sconfitta che lascia ancora a bocca asciutta i tifosi. Contro una Tinet che ha giocato bene, la trama è la solita: La Sieco attacca e l’avversario di turno difende anche quando la palla è a pochi millimetri da terra, ricostruisce una palla scomoda e fa punto. Ma Porto Viro non è solo difesa, è anche attacco, con un muro di Ortona che ha faticato a contenere i colpi degli avversari. Particolarmente ostico anche il servizio dei Veneti che hanno compromesso la costruzione del gioco degli impavidi, proprio come confermano le statistiche che vedono la percentuale di positività in attacco ferma al 38%.

Coach Lanci: «Abbiamo mostrato le stesse carenze che abbiamo dall’inizio della stagione ma molto del merito va a Porto Viro. Oggi gli avversari hanno giocato una partita concreta. Non ci hanno concesso la minima occasione e sono stati in grado di trasformare ogni contrattacco in punto. Mi ripeto, una prestazione opaca quella nostra ma gran merito va agli avversari che hanno in pratica annullato il nostro gioco. Peccato per l’occasione persa di muovere la classifica».

IN BREVE

Avvio speculare delle due squadre nel primo set. È la Sieco che per prima mostra grandi capacità difensive e di ricostruzione andando in vantaggio 3-0 e poi gli ospiti fanno lo stesso recuperando lo svantaggio. Alla lunga sono gli ospiti a trovare i fondamentali migliori per la prima fuga. La Sieco, sotto di sei punti è costretta ad inseguire quando si è alla metà del parziale. Da li in poi in campo rimane solo Porto Viro.

Non è brillante la Sieco nell’avvio di secondo set. La fase difensiva di Porto Viro funziona meglio di quella ortonese, che soffre il servizio degli ospiti. Ortona si lancia all’inseguimento ma il divario che gli ospiti hanno scavato all’inizio è troppo da colmare. Coach Nunzio Lanci prova ad adottare il doppio libero per difendere meglio ma c’è poco da fare. Porto Viro si aggiudica anche il secondo set.

Quando siamo al terzo set, la Sieco sembra avere trovato una migliore alchimia. Stavolta la partenza migliore è proprio quella degli abruzzesi che scavano un piccolo solco sugli avversari. Solco che viene colmato in una manciata di minuti grazie ad uno straordinario Sette al servizio, a molta attenzione e reattività nella difesa e anche ad un pizzico di fortuna con la palla che non riesce mai a cadere. Con un parziale di zero a otto, Porto Viro spegne i sogni di Ortona e riprende il controllo totale del match. Una piccola fiammella brucia ancora ma un errore al servizio di Bertoli e un’invasione di Marshall tagliano le gambe alle speranze. Vince Porto Viro

PRIMO SET

Il sestetto iniziale della Sieco vede scendere in campo il palleggiatore Dimitrov e l’opposto Cantagalli. Al centro ci sono Patriarca e Fabi. Schiacciatori di posto quattro Capitan Marshall e Matteo Bertoli. Libero Benedicenti.

Gli ospiti rispondono con Garnica in regia e Bellei opposto. Al centro ci sono Zamagni e Barone mentre attaccanti di posto quattro Tiozzo e Sette. Libero Lamprecht.

Il primo servizio dell’incontro è per la Sieco che va dai nove metri con Bertoli. La Sieco ricostruisce e va a punto con Marshall. Ancora una ricostruzione per Ortona e ancora Marshall 2-0. Ace di Bertoli, fortunato perché la palla è stoppata dal nastro ma pur sempre ACE 3-0. Stavolta è out il servizio dello schiacciatore. Subito il pareggio di Bellei 3-3. Mani fuori per Cantagalli 5-4. Sette non trova il palleggio giusto e la palla va in rete 7-7. In difficoltà la ricezione di Ortona sul servizio di sette tap-in di Garnica 7-9. Invasione di Cantagalli 8-11. Ancora Bellei 9-13. Fuori il servizio di Fabi 10-15. Ancora Sette a far male agli ex 11-17. Non passa l’attacco di Cantagalli 11-19. Passa invece il solito Marshall 12-19. Cantagalli, mani e fuori 13-20. Ace per sette 13-22. Bertoli fermato dal muro 13-23. Fuori il servizio di Sette 14-23. Dimitrov sbaglia il servizio e regala il primo dei 10 set point a Porto Viro 14-24. Fuori il servizio di Bertoli e il primo set va agli ospiti.

SECONDO SET

Doppio Bertoli, la Sieco parte sul 2-0. Fabi non riesce a superare il muro 2-2. Bellei ribalta il punteggio 2-3. Ace di Tiozzo 2-4. Quattro attacchi di seguito per la Sieco ma l’ultimo è murato 3-5. Ace per Bertoli 5-6. Ortona ancora in difficoltà in ricezione è facile per Porto Viro trovare il punto del 5-9. Ace anche per Fabi 7-9. Nessuno tocca la diagonale di Bellei, il punto è alla Sieco 8-9. Cantagalli serve sulla rete 9-12. La pipe di Sette fa mani-fuori 10-14. Troppo forte la botta di Cantagalli il muro la rimbalza fuori 12-15. Fuori il servizio di Tiozzo 13-16. Fabi per il 14-17. Bellei passa 15-21. Cantagalli serve lungo 16-22. Bravo Bertoli in pipe 17-22. Bertoli passa sul muro 19-23. La pipe di Sette vale il set-point 19-24. Fabi annulla il primo 20-24. Chiude Bellei 20-25.

TERZO SET

Primo punto per Bellei. 0-1. Non c’è tocco del muro ortonese su Bellei 2-1. Il tocco a muro di Marshall per il punto ospite 3-2. Fuori l’attacco su seconda palla di Tiozzo 4-3. Marshall non può essere difeso 5-4. Non passa la palla di Zamagni che si spegne in rete 6-4. Bertoli 8-5. Forte la diagonale di Cantagalli 10-7. Ace di Fabi 13-9. Pallonetto di Cantagalli 14-9. Finisce fuori il muro di Bertoli su Bellei 16-12. Patriarca serve sulla rete 17-14. Tenace Porto Viro, copre ogni centimetro del campo e ricostruisce alla perfezione 17-16. Bertoli murato 17-17. Fuori la pipe di Marshall 17-20. Fuori l’attacco di Bellei 20-20. Cantagalli passa attraverso il muro 21-21. Bertoli sbaglia il servizio 21-22. Invasione di Marshall 21-23. Arriva anche il Match point per gli ospiti che hanno ribaltato la Sieco. Bellei chiude 21-25.

Sieco Service Ortona: Fabi 5, Broccatelli (L) % –%, Bertoli 11, Benedicenti (L) 48% – 33% perfetta, Del Vecchio, Marshall 8, Falcone n.e., Tognoni n.e., Donatelli n.e., Di Giulio n.e, Dimitrov 2, Lanci E. n.e.

Coach: Lanci N. Vice: Di Pietro L.

Aces: 4 – Errori Al Servizio: 9 – Muri punto: 3

Delta Group Porto Viro: Zamagni 9, Zorzi n.e., Tiozzo 14, Pedro Henrique n.e., Sette 12, Lamprecht (L) n.e., Barone 4, Garnica 3, Bellei 16, Charalampidis n.e., Sperandio n.e., Morgese (L) 90% – perfetta 50%, Eccher n.e. Coach: Morato D. Vice: Mattioli M.

Aces: 2  – Errori Al Servizio: 2  – Muri punto: 7

Arbitri: Colucci Marco (Matera) Di Bari Pierpaolo (Fasano)




LA “VATTUTE DE CAPE D’ANNE” A CANSANO

… e residui della “festa degli innocenti” in abruzzo

[Pubblicato in “Rivista Abruzzese” Anno XXXIV N. 1 – 1981 Lanciano pg 81-83.]

Una notizia riferita da Emiliano Giancristofaro (“Totemaje” pg. 133, Lanciano 1979) ed uno scambio di idee avuto sullo stesso argomento con Alfonso Di Nola, mi hanno stimolato ad approfondire l’indagine su una costumanza ancora viva a Cansano (Aq.)[1] e di cui io stesso sono stato anche protagonista negli anni della mia adolescenza.

La sua semplice descrizione è stata accompagnata da alcune osservazioni di carattere antropologico che, è meglio dirlo subito, non hanno alcuna pretesa di essere esaurienti. Esse al contrario vanno integrate ed intese come prima fase di una ricerca, tendente ad individuare le funzioni che soprattutto in passato l’usanza svolgeva nell’ambito di una piccola comunità agro-pastorale, come appunto Cansano.

La mattina del primo gennaio, spentosi l’eco degli ultimi canti di questua iniziati da gruppi di giovani fin dalle prime ombre serali di S. Silvestro, molti ragazzi di Cansano si recano a sorprendere nel sonno parenti anziani, svegliati bruscamente a suon di “bastonate” ed al canto della seguente filastrocca:

Te vatte ‘n cape d’anne, te vatte tutte gli anne

lasse gli vizie viecchie e piglie chigli nuove!

Le bastonate ovviamente sono leggere, anche perché di solito si impugna una “bacchetta o canna” di piccole dimensioni. La persona svegliata, lungi dal protestare, mette mano al portafoglio e, come si dice in gergo, “sgancia il complimento”.

Ancora vent’anni fa circa gli anziani del luogo chiedevano nella serata di S. Silvestro ai loro giovani congiunti di recarsi nella mattina del primo gennaio a svegliarli nel modo descritto. Un mio parente, ancora vivente, mi rimproverò addirittura perché non mi ero recato a bastonarlo.

La stessa bastonatura simbolica, come vedremo fra breve, è effettuata da bambini nei confronti di persone adulte nella Germania meridionale ed in Austria nella mattinata del 28 dicembre, festa degli Innocenti, in cui si commemora appunto la nota strage eseguita su ordine di Erode.

Sembra quindi che il rito sia slittato da noi dal 28 dicembre al primo gennaio, assumendo valori lustrali in concomitanza dell’inizio dell’anno nuovo. La circostanza poi che siano bambini o ragazzi a compiere la ‘bastonatura’, viventi in uno stato di grazia e di innocenza, attribuisce al rito anche una funzione di “magia simpatica”, per cui questo loro status si trasmette anche nelle persone anziane, in una specie di clima di Festum fatuorum in cui i valori sembrano sovvertiti e chi di solito durante l’anno bastona (cioè l’anziano) subisce in tale giorno bastonature.

D’altro canto sembra emergere un altro tassello di quel complesso mosaico che sono appunto le cosiddette “culture di colpa“, in quanto attraverso la finzione dell’espiazione fisica, necessaria per raggiungere uno stato di grazia e di pienezza vitale, si realizza anche una fittizia ridistribuzione della ricchezza, assicurata psicologicamente dall’elargizione di denaro a colui che compie la bastonatura ed appartenente ad un ceto economicamente inferiore.

Il quadro finora descritto offre tuttavia la possibilità di scorgere ulteriori contenuti, che prima di poter apparire sul proscenio delle scienze demologiche reclamano indagini più profonde e sicuri riscontri.

Docteur Cabanès, nella sua opera Les indiscretíons del’Historie (Vol. I, Paris Albin Michel, 1907), segnalatami al riguardo da Alfonso Di Nola, afferma che:

“de même que les processions de Flagellants, la fête des Innocents… ètait 1’occasion d’assez grossières plaisanteries. Presque partout on allait, ce jour-la, surprendre les paresseux dans leur lit, et on leur donnait le fouet. Cette cérémonie s’appellait bailler les innocens, donner les innocens, en un mot innocenter” (D. Cabanès, ivi, p. 166).

Più oltre lo stesso scrittore afferma che nell’ Alfabeto dell’Autore francese, che si trova alla fine delle opere di Rabelais, si fa menzione di un certo “Monseigneur du Ridan”, soprannominato “le fouetter”, che torna da lontano “pour fouetter” una signora di cui si era invaghito (ivi, pp. 167-68). Su questo importante particolare tornerò più avanti.

Come si è detto, la stessa festa è nota nel mondo tedesco con il nome di Unschuldíge-Kinder Tag, cioè la festa degli Innocenti.

Il “Woerterbuch der deutschen Volkskunde”[2]  precisa sotto tale voce che traduco in italiano:

 “Più che in Germania, questo giorno costituisce una festa della gioventù nei Paesi Bassi. In alcune nostre Regioni, come in Svevia, è un giorno in cui si fanno regali. Nella Germania meridionale ed in Austria, dove tale festa è assai popolare, essa è per i bambini Pfeffertag. Con rami verdi, bacchette o piccoli pali, essi percuotono gli adulti ripetendo un ritornello in cui viene chiesto del denaro come riscatto (Loesegeld), cioè come liberazione dalle bastonature (e anche dallo stato di non-innocenza):

Ecco, sono arrivato con la mia verde frusta,

con il mio fresco coraggio. Ti piace il Pfeffertag?

Pfeffer significa letteralmente pepe, ma qui il sostantivo è in relazione con il verbo pfeffern, percuotere con la Labensrute, cioè con la verga della vita, dove Rute significa anche, e ciò è molto significativo, pene.

Sub voce Lebensrute , specifica inoltre l’ Handwoerterbuch der deutschen Volkskunden: “Questa espressione (cioè Lebensrute ) fu coniata dal mitologo Wilhlelm Mannhardt in riferimento ai verdi ramoscelli che apportano crescita, fortuna, fertilità, forza e salute. Nelle credenze religiose e negli usi di alcune feste (Natale, Anno Nuovo, Carnevale, Pasqua, Pentecoste, periodo del raccolto e delle sagre) è assai comune l’usanza di percuotere soprattutto donne e ragazze con bacchette di betulla, nocciuolo, ginepro” [3].

Uno dei verbi, se non il principale, con cui si indica in tedesco tale azione, è appunto pfeffern, letteralmente “pepare”, usato evidentemente in senso figurato nel seguente ritornello:

“Ich pfeffere euere junge Frau        (Io percuoto la vostra giovane signora),

ich weiss, si hat das Pfeffern gern;  (io so che a lei piace essere percossa);

ich pfeffere sie aus Herzensgrund,   (io la percuoto con tutto il cuore),

Gott halte die junge Frau gesund”[4]   (Dio protegga la giovane signora).

Tornando allora a ciò che afferma Docteur Cabanès si è visto come il Sig. du Ridan torni da lontano per “fouetter”, cioè percuotere la signora di cui egli si era invaghito; ma forse era desiderio della stessa donna quello di essere percossa, (ed a ciò allude chiaramente il ritornello sopra riferito) per sentirsi in una specie di stato di grazia e pienezza vitale, come dice lo stesso Mannhardt.

La parola Rute infatti, che forma il sostantivo composto ‘Lebensrute’, creato dal Mannhardt, significa verga e pene; in quest’ultimo senso si usa in Abruzzo ed altrove il termine significativo: “mazza”.

Tutto lascia supporre allora, per tornare al rito di Capodanno a Cansano, che il bastone con cui si percuote simbolicamente le persone anziane non sia altro che il mezzo con cui si estrinseca un atto di magia simpatica, diretto ad augurare lunga vita con qualcosa che sia simbolo della vita e sostituito da

una mazza di legno per affinità strutturali.

Solo così si spiega a mio avviso il vivo desiderio dei vecchi e delle donne di essere “battuti” in modo da proiettarsi in uno stato di pienezza vitale nell’incerto futuro della vita.

Certamente ci troviamo di fronte a tematiche complesse, che impongono la necessità di svolgere indagini più profonde sul ruolo che gli organi sessuali hanno svolto in riti e culti preposti alla fertilità, pur nella loro vasta trasfigurazione simbolica subita attraverso i secoli soprattutto in seguito all’azione interdittoria del cattolicesimo.

Per tale motivo questo breve studio non può considerarsi affatto esauriente ed esige ulteriori riscontri ed approfondimenti. Se però è riuscito ad attirare l’attenzione di altri autorevoli studiosi, stimolati da tale circostanza ad intense e più feconde indagini, esso ha raggiunto lo scopo che si era prefisso.

Franco Cercone


[1] Per quanto concerne l’area peligna, l’usanza in questione vigeva fino a qualche tempo fa a Pettorano ed Ateleta, dove veniva cantato lo stesso ritornello di Cansano.

[2]  Stuttgard, A. Kroener Verlag, 1974. Cfr anche Handwoerterbuch des deutschen Aberglaubens, vol. VI, 1572, pubbl. a cura di E. Hoffmann-Krayer ed Hans Baechtold-Staeubli; Berlino 1942.

[3] Ivi, p. 503, sgg. Le percosse fatte oggi a Carnevale con manganelli di plastica costituiscono a mio avviso un residuo di quelle “bastonature simboliche” derivanti dai culti di cui parla il Mannhardt.

[4]  Woerterbuch ecc., s. v  “Pfeffertag”.




LA TOMBESI CHIUDE AL PRIMO POSTO IL GIRONE D’ANDATA

I gialloverdi dilagano 15-3 contro il Celano e tengono il passo dello Sporting Hornets, prossimo avversario a Caldari fra sette giorni. Sold out e intero incasso devoluto a favorte dell’Unicef. Massimo Morena: «Partita vera e tirata fino a metà secondo tempo. Sabato prossimo sarà una battaglia».  

Ortona, 7 gennaio 2024 – La Tombesi riparte da dove ha lasciato: ottava vittoria consecutiva e primo posto confermato dopo il derby contro un Celano falcidiato da infortuni e squalifiche. Avanti 1-0 con Moragas, i gialloverdi hanno subito l’1-1 dell’indomabile Dustin Calvet, il migliore dei suoi, salvo poi prendere il largo fino al 5-1. Un calo di concentrazione dei padroni di casa, unito all’orgoglio e alle qualità dei marsicani, hanno permesso agli ospiti di accorciare sul 2-5, prima dell’intervallo (ancora Calvet), e poi sul 3-5, a inizio ripresa (gol di Lancia).

La situazione di quasi equilibrio è stata di nuovo rotta da un gran gol di Debetio, che oltre a portare il risultato sul 6-3 ha di fatto decretato la fine della partita: travolti dalla stanchezza e senza cambi, i giocatori del Celano non hanno più opposto resistenza, anche quando mister Morena ha svuotato la sua panchina facendo entrare i giovani Ammirati, Mejzini e Misci. Conto finale delle reti: quattro gol per Moragas, doppiette per Debetio, Scarinci, Ammirati e Misci, un gol a testa per Masi (rete strepitosa dopo aver saltato tutta la squadra avversaria), Zappacosta e Mejzini. In porta, Dario Dell’Oso ha giocato al posto dell’acciaccato Mambella.

La Tombesi chiude così il suo girone d’andata a quota 25 punti in dieci gare giocate, frutto di otto vittorie (consecutive), una sola sconfitta e un pareggio, ottenuto alla prima di campionato contro lo Sporting Hornets. Proprio i capitolini, che condividono con la Tombesi la testa della classifica, saranno i prossimi avversari dei gialloverdi sabato 13, in un big match che si spera riempirà di nuovo le tribune del PalaCaldari:

«Il pubblico presente è stato, per certi versi, la cosa migliore vista oggi – questo il commento a fine gara di mister Morena – Questa squadra e questa società meriterebbero sempre il “tutto esaurito”, ma sono contento che abbiamo raggiunto questo risultato proprio nella partita il cui incasso era destinato interamente all’Unicef. Faremo lo stesso anche sabato prossimo contro lo Sporting, una sfida che arriva troppo presto per essere decisiva ma che certamente è molto importante e può lasciare un segno per il resto della stagione. Tornando alla partita contro il Celano, dispiace per il risultato finale perché i nostri avversari non meritavano un passivo così pesante.

Ci hanno messo in difficoltà, soprattutto nel primo tempo, e nel secondo il risultato è rimasto aperto fino a metà frazione. Non avevano cambi, a un certo punto le loro energie sono finite ma io, più di introdurre tutti gli Under che avevo a disposizione, non potevo fare, né potevo impedire di correre a dei ragazzi che, giustamente dal canto loro, avevano entusiasmo e voglia di fare. Noi non avevamo approcciato bene, un po’ nervosi all’inizio, ma poi abbiamo rimesso le cose sui binari giusti. Prossima settimana, contro gli Hornets, sarà una battaglia: non credevo, lo dico sinceramente, che avrebbero vinto in modo così netto in casa dell’Eur, sono una grande squadra e certamente verranno a Ortona per vincere. Ma noi ci poniamo lo stesso obiettivo: siamo in buone condizioni, in fiducia, giocheremo in casa di fronte al nostro meraviglioso pubblico, insomma ce la giocheremo al massimo, dal primo all’ultimo minuto».




UFFICIO MUNDA – REPORT 2023

Eguagliata l’affluenza ante-sisma del 2008

L’Aquila, 7 gennaio 2024. Il 2023 segna un anno di grandi conferme per il Museo Nazionale d’Abruzzo. I numeri di affluenza del pubblico lo hanno posto più di una volta fra i 15 musei maggiormente visitati nella classifica ministeriale, con il record di oltre 1.700 presenze nella giornata del Lunedì dell’Angelo.

Il trend positivo ha visto nel mese di agosto la punta massima con 18.000 visitatori.

L’incremento di quest’anno, rispetto al 2022, è intorno al 40% per un totale di circa 57.000 visitatori. Un dato estremamente significativo e di grande soddisfazione, che ha eguagliato l’affluenza pre-sisma del 2008, conseguenza di un’azione museale ampliata e diversificata che ha consolidato il ruolo nel territorio attraverso importanti attività divulgative e formative.

MOSTRE E CATALOGHI

Le esposizioni sono state allestite con apparati multimediali e virtuali, QR Code, video animati per una narrazione dedicata ai bambini, app per indagare scientificamente le opere attraverso le indagini multispettrali, stampe tattili 3D, didascalie brevi, libro in braille e pannelli tattili per non vedenti e, per facilitare l’accesso ai contenuti, pannelli di sala e didascalie estese in italiano e inglese, disponibili sul sito web istituzionale anche in formato audio, accedendo ad essi anche tramite il QR Code.

Inoltre, è stata calendarizzata una serie di eventi collaterali, con incontri di approfondimento e visite inclusive e  pubblicati i relativi cataloghi e pieghevoli.

– Il Maestro di Campo di Giove. Ricomporre un capolavoro, dal 25 maggio al 3 settembre, a cura di Federica Zalabra e Cristiana Pasqualetti.

Ha permesso di esporre le 13 tavolette recuperate dopo il furto del 1902 dall’omonimo paese e di ricomporre tutti i tasselli, finora rintracciati, che in origine componevano la Custodia realizzata dall’anonimo Maestro (Nicola Olivieri da Pietransieri?) intorno al 1370.

Catalogo della mostra a cura di Federica Zalabra e Cristiana Pasqualetti.Collana Note dal MuNDA 1, L’Erma di Bretschneider, Roma 2023; br., pp. 128, ill. col., 20 x 24 cm., testo in italiano.

-Nuove Acquisizioni, dal 23 settembre al 1° novembre.

Esposizione delle cinque opere acquistate fra il 2022 e 2023, scelte sia per il loro specifico valore all’interno delle collezioni del Museo che per la loro importanza nel panorama artistico regionale, con il grande capolavoro del Maestro di Beffi, la Dormitio Virginis, alta espressione dell’arte abruzzese di fine Trecento esposta, dopo mesi di restauro, in un “cantiere aperto” al pubblico per seguire le ultime operazioni, ormai concluse.

– Giulio Cesare e Francesco Bedeschini. Disegno e invenzione all’Aquila nel Seicento dal 1° dicembre al 3 marzo 2024, a cura di Michele Maccherini, Luca Pezzuto, Simonetta Prosperi Valenti Rodinò e Federica Zalabra.

Organizzata dal Museo Nazionale d’Abruzzo in collaborazione con l’Università degli Studi dell’Aquila e la Fondazione Carispaq, è il primo evento monografico dedicato in Italia ai due artisti e, dopo un progetto di ricerca pluriennale condiviso tra gli attori organizzatori, approfondisce temi capitali della cultura abruzzese del XVII secolo attraverso circa 70 opere provenienti dai principali musei di Londra, Monaco, Berlino, ma anche da Roma, Parma e ovviamente dall’Abruzzo.              

Catalogo della mostra a cura di Michele Maccherini, Luca Pezzuto, Simonetta Prosperi Valenti e Federica Zalabra. Editori Paparo, Napoli/Roma 2023; br., pp. 360, ill. col., 24 × 28 cm,testo in italiano e inglese.

COMUNICAZIONE

Sono state potenziate le campagne pubblicitarie sui mezzi urbani e nelle maggiori stazioni ferroviarie e di metropolitana anche in altre regioni e, per la prima volta, è stata realizzata -finalizzata alla vendita- una propria linea di gadget con materiali sostenibili.

Social media: è stata rafforzata la comunicazione social del MuNDA (collezioni, mostre e riallestimenti) e il contatto con la community; si è verificato un aumento dei contenuti sponsorizzati e, quindi, della visibilità sui social del MuNDA anche presso chi non segue ancora il museo.

Dati statistici:

Follower di Facebook: 7542 (nuovi mi piace: 832)

Follower di Instagram: 2777 (nuovi mi piace: 607)

Copertura di Facebook: 1.866.802 (+34,7% rispetto all’anno precedente)

Copertura di Instagram: 1.084.735 (+32,1% rispetto all’anno precedente)

Copertura a pagamento: 588.722 (+100% rispetto all’anno precedente)

Interazioni su scheda Google MyBusiness: 9083 (chiamate, indicazioni stradali, visite al sito web).

CASTELLO CINQUECENTESCO

Mammut: sono state effettuate circa 100 aperture durante l’anno, con continuità giornaliera nel mese di agosto e dicembre. Nuovi QR Code sono stati inseriti sui pannelli di sala nel Bastione Est per consentire approfondimenti tematici in italiano e in inglese fruibili anche con lettore audio e pubblicati sul sito web istituzionale del Museo.

Contromine: nei giorni di apertura straordinaria effettuati nei week end del mese di ottobre e nei primi giorni di novembre per la visita del percorso del sistema difensivo del Castello sono state realizzate audioguide, un efficace strumento di mediazione a disposizione del pubblico.

DIDATTICA

Più di 3.500 alunni, provenienti anche dal circuito extraregionale, hanno visitato il Museo e seguito le visite didattiche gratuite. L’attività  è proseguita in collaborazione con l’Università per Univaq Street Science: la ricerca al centro e con la formazione degli alunni dell’Accademia di Belle Arti  ed il Liceo Classico  attraverso alcune lezioni in campo aperto e il disegno dal vero previste nell’ambito delle iniziative Festival del Disegno

TRASMISSIONI NAZIONALI

Le due sedi del Museo Nazionale d’Abruzzo sono state oggetto di interesse da parte di autori di programmi nazionali con riprese e interviste per le trasmissioni: Linea Bianca (Rai Uno), Origini (Rai2), Di là dal fiume e tra gli alberi (Rai 5), Bell’Italia in viaggio (La7), Borghi d’Italia – Capoluoghi (TV2000), oltre che nei passaggi sulle Radio Nazionali e nei mass media di ambito regionale.




PRIMA DELLA PROVA

Dall’Abruzzo a Roma con il regista e doppiatore Franco Mannella

Roma, 7 gennaio 2024. Il Cantiere Teatrale Accademia Giovanni Arnone di Roma (Circonvallazione Gianicolense, 307) ospita Prima della Prova, l’esperimento dell’attore, doppiatore, regista e formatore abruzzese Franco Mannella, fondatore di Arotron, associazione culturale che si occupa di Formazione Teatrale, Produzione di spettacoli e Organizzazione di Eventi.

L’appuntamento con la lettura del copione da parte del regista al cospetto degli attori è per domani, lunedì 8 Gennaio alle ore 21:30: ma cosa accade prima che inizino le prove vere e proprie?

È su questa fase che si concentra lo spettacolo e non è scontato che sia questa la prassi di ogni regista, anzi, si tratta di un rituale che sembra appartenere più a un passato teatrale, alla “vecchia scuola” di registi che, attraverso una personale lettura del copione ad alta voce, ritenevano di poter dare la prime indicazioni agli attori facendo ascoltare loro i ritmi, le sonorità, le atmosfere dell’opera e il carattere dei personaggi concepiti da una prima idea di regia.

“Nella mia messinscena del Riccardo Terzo Atto Primo – spiega Mannella – ho sentito la necessità di recuperare questa abitudine e, dopo aver letto il testo ai miei attori, ho pensato: chissà se la lettura del copione da parte del regista può essere coinvolgente anche per uno spettatore comune e se può addirittura restituire in parte la potenza evocativa ed emotiva del teatro?”.

“Alla mia riflessione – conclude – può dare un senso soltanto lo spettatore che fruirà dell’esperimento e che diventerà inevitabilmente parte di questo esperimento”.

Lo spettatore assisterà alla lettura del Primo Atto del Riccardo Terzo di William Shakespeare, con la traduzione in endecasillabi di Pino Colizzi.

La narrazione, dunque, riguarda soltanto il primo atto dell’ opera shakespeariana (in una versione integrale, con passaggi completamente inediti), come se fosse la prima puntata di una storia seriale.

Prima della prova è la rappresentazione di un rito normalmente riservato a pochi privilegiati, ma in questo caso, diventa un’occasione unica per lo spettatore comune che diventa parte della creazione di uno spettacolo teatrale e ne condivide le emozioni con colui che ne ispira e guida l’ideazione, ossia il regista.

Per info e prenotazioni i numeri sono: 06.51606790 o 347.7203195. La pagina social da seguire è alla voce @formazioneteatralearotron.

Franco Mannella, diplomatosi attore nel 1988 a Roma presso la scuola di teatro La Scaletta, sperimenta la sua vocazione con vari registi, tra cui Giuseppe Patroni Griffi, Franco Però, Massimo Cinque, Claudio Insegno, Corbucci e Marsili, Sergio Sivori. Assieme a Cristina Giordana e Sergio Sivori, nel 2005 fonda il Laboratorium Teatro, centro internazionale di ricerca e sperimentazione teatrale.

Da diversi anni si occupa di formazione teatrale e nel 2014 crea, a Pianella, nel suo Abruzzo, Arotron, associazione culturale che si occupa di Formazione Teatrale, Produzione di spettacoli e Organizzazione di Eventi.

Con Arotron, nel 2015, inventa la “Festa delle Arti”, trasformata dal 2017 in “Convivium Artis”, un vero e proprio convivio di artisti e artigiani del territorio abruzzese e di fama nazionale. Nel 2017 prende corpo anche l’esperienza del BARATTO, che diviene l’evento più rappresentativo del percorso creativo di Arotron. Questi gli spettacoli in cui cura la regia e in molti dei quali è anche interprete: “Lègo ergo…”, “Flaiano in 3D”, “E se D’Annunzio…”, “Per favore toglietevi le scarpe”, “Play Shakespeare”, “Olea et Labora”, “In Varietà vi dico”, “Se i personaggi in cerca di autore”, “Ovidio-suoni-parole-atmosfere”, “Abruzzo e Nuvole”, “Donne dagli occhi grandi”, “Per un Teatro Contadino”, “Due Atto Unico di Anton Cechov”, “Histoire du Soldat”, “Riccardo Terzo Atto Primo”.

Nel 2022 partecipa, come attore, a due diverse produzioni: “Destinatario Sconosciuto” e “Tutti parlano di Jamie”, versione italiana del musical “Everybody’s talking about Jamie”.

Nel 2023 porta in tournée “Tutti parlano di Jaime” e partecipa allo spettacolo “Stanlio e Ollio – Amici fino all’ultima risata” (Teatro Stabile d’Abruzzo e Uao Spettacoli) di e con Claudio Insegno, oltre a debuttare con il suo “Shakespeare da ascoltare – Prima della prova” a Pescara, per poi portarlo in scena anche a Roma e a Pianella.

Affermato doppiatore, è noto al grande pubblico come voce italiana di Roger l’alieno, in “American Dad”. Nei cartoni animati e film di animazione è la voce di Otto dei Simpson, di Soldato in I Pinguini di “Madagascar”, di Rantanplan in “I Dalton” e tanti altri. La sua voce è associata a quella di grandi attori in numerosi film cinema, come The Aviator, Giù al Nord, Chicago, A serious man, Spiderman, Beautiful Boy, Steel Life e nelle più importanti serie TV, tra cui Modern Family, Spartacus, Californication, Alias, Star Trek, Six feet under, Bones, Better Call Soul, Prodigal son.

In televisione spicca per le sue doti comiche al fianco di Flavio Insinna (Cotti e Mangiati), Neri Marcorè (Neri Poppins) e in vari show di Pippo Baudo, Nino Frassica, Milly Carlucci a partire dagli anni ‘90. Ha interpretato ruoli nelle fiction italiane “Distretto di polizia”, “La squadra”, “Gente di mare”, “Il paradiso delle signore”. Al cinema ha esordito con Pino Quartullo in “Le faremo tanto male”. È fra i protagonisti del film opera prima di Daniele Campea “Macbeth Neo Film Opera”.

Alessandra Renzetti




CREAZIONISMO PER UNA NUOVA ERA

Giovedì 4 gennaio al Teatro Cordova di Pescara è stato presentato il movimento letterario e artistico e il libro Oltre il conflitto: una nuova visione iniziativa della professoressa e scrittrice di Pescara Annalisa Potenza

Pescara, 7 gennaio 2024. L’evento è stato presentato dalla conduttrice TV Monica Campoli, che è anche un’autrice del libro, e presenziato dal Professore e critico letterario e artistico Massimo Pasqualone, che ne è anche l’editore. Nel libro sono descritti i metodi utili alla gestione dei conflitti e nasce con lo scopo di diffondere valori importanti come la pace, la solidarietà e la cooperazione, diffondere conoscenza e cultura.

La prima edizione del libro è andata tutta esaurita, è stata consegnata anche nelle mani di Vittorio Sgarbi ed è stato distribuito nelle scuole. All’evento è intervento l’Assessore alla Pubblica Istruzione, il Professore Gianni Santilli, e sono intervenuti alcuni degli autori del libro, provenienti da tutta Italia, che hanno letto i loro testi, le loro poesie, contenuti nel libro.

Tra questi:  Sabrina Galli, Angelina Di Giovacchino, Nadia Taddeo, il giardiniere dell’anima,  Lucia Zito, Paola Silvestri, Simona Elsa Tropea, Maria Gabriella Ciaffarini, Sonia Marziani e Carlo Giulio Pezzi. Alcune poesie sono state invece declamate dagli attori della compagnia Follemente teatro diretta da Stefano Giannascoli.

All’evento sono anche intervenuti : la Dottoressa Silvia di Luzio, medico specialista in cardiologia nonché autrice e mentale coach; il Professore Gabriele Centorame, Presidente del Premio letterario D’Annunzio; Patrizia Splendiani, Counselor relazionale mediacomunicativo, operatrice olistica e ricercatrice spirituale.

È stata presente anche Margherita Cordova, che gestisce proprio l’omonimo teatro. La presentazione è stata animata dalle musiche di Francesco Minniti, Claudio Spinosa e Franco Mascitelli,  la lettura di poesie e la lettura di un pezzo teatrale di Aurelio Aceto.




I CATTOLICI IN POLITICA

Una semplice proposta

PoliticaInisieme.com, 7 gennaio 2024. Nel leggere l’articolo a firma Angelo Picariello comparso su Avvenire il 4 u.s. sull’”Impegno dei Cristiani in Politica”, la prima impressione è quella di un “déjà-vu”: corretta analisi storica, aderente fotografia del presente, ma nessuna proposta concreta.

Allora proverò a farla io una proposta concreta, in parte già accennata in un mio precedente articolo. In quello scritto si prospettava, tra l’altro, la necessità di “Tornare a Camaldoli”, luogo ideale di un proficuo laboratorio politico, per poter così superare il persistere dell’irrilevanza e della frammentazione. Ecco allora la semplice proposta: un Convegno per una Nuova Camaldoli.

In una pubblica assemblea, ciascuno potrà portare il suo apporto di proposte, ma tutte dovrebbero essere indirizzate alla ricerca del minimo comune denominatore che permetta l’unificazione delle diversità e la possibilità di trovare un terreno comune di intervento. Da questo punto di vista possiamo considerare il fatto, ad esempio, di come il centro-destra abbia chiaramente dimostrato come si possa, pur nella diversità e spesso anche con contrasti duri, riuscire a trovare nell’unità la chiave per poter poi acquisire la rilevanza necessaria per portare avanti un‘agenda unitaria, e al contempo mantenere lo spazio per proporre una propria agenda.

Solo come esempio esplicativo, si potrebbe sottoporre al Convegno la proposta di creare un partito unificato sotto il nome di Partito della Pace, o Partito Popolare della Pace, cosa che avevo immaginato in due precedenti articoli, e nel dibattito successivo valutare assemblearmente la fattibilità di tale proposta. È solo un esempio: tutti avrebbero la possibilità di portare avanti le proposte in cui credono, e, con meccanismi da valutare, si potrebbe passare all’approvazione della proposta che avrà ottenuto il più ampio consenso. A organizzare il Convegno si dovrebbero chiamare personalità della cultura di ispirazione cristiana, intellettualmente oneste, capaci di visione e senza appartenenze politiche specifiche. I nominativi dovranno essere approvati in via preliminare dai partecipanti. Non essendoci nessun preambolo specifico, e nessun vincolo particolare, se non la ricerca dichiarata dell’unità dei cristiani, la partecipazione dovrebbe risultare molto ampia.

Per quel che riguarda poi l’obiezione riguardante la legge elettorale, intanto si dovrebbe iniziare con il partecipare alle Europee dove vige la proporzionalità, e in base al risultato raggiunto si potrà poi passare alle altre competizioni, ricordando che l’obbiettivo è quello di recuperare quel 50% di elettori che rimane a casa. Quindi pensare in grande per superare il freno negativo del bipolarismo.

Massimo Brundisini

I cattolici in politica: una semplice proposta – di Massimo Brundisini – Politica Insieme




UNA COLONNA SONORA PER LA VITA 2023

Consegnato il Function Head Impulse test all’ospedale. I numeri dei biglietti estratti della lotteria di beneficenza del Nomadi fans club di Sulmona

Sulmona, 7 gennaio 2024. Si è svolta sabato 6 gennaio, al teatro comunale di Sulmona (L’Aquila), l’estrazione dei biglietti vincenti della Lotteria di beneficenza “Una colonna sonora per la vita 2023” del Nomadi fans club “Un giorno insieme”. Grazie a questa iniziativa, sostenuta da tanti cittadini e diversi comuni del territorio, è stato possibile donare il Function Head Impulse Test al reparto di otorinolaringoiatria dell’ospedale di Sulmona. Un apparecchio di ultima generazione acquistato grazie ai proventi raccolti nel corso dei vari appuntamenti della manifestazione, e che sarà disponibile per tutti i cittadini abruzzesi, che si potranno prenotare attraverso il sistema sanitario. Il functional head Impulse, unitamente ai programmi “Più equilibrio” e “Leggo meglio”, saranno di aiuto al miglioramento dell’apprendimento dei bambini.

Il macchinario è stato consegnato nella serata di venerdì 5 gennaio, al teatro comunale di Sulmona, prima del concerto tributo ai Led Zeppelin e ai Pink Floyd, con le band Bonzo Bone’s e Floyd Heart.

Alla consegna erano presenti, tra gli altri, la Dottoressa Benedetta Autiero Celidonio, responsabile della vestibologia dell’Otorinolaringoiatria, l direttore facente funzioni del reparto di Ortopedia UOC Sulmona – Castel di Sangro, Dott. Fabio Lombardi e il referente della Beon Solution (società che ha fornito il macchinario), Alessandro Florian. Per le istituzioni erano presenti il sindaco di Sulmona Gianfranco Di Piero, il Presidente del Consiglio comunale di Sulmona, Cristiano Gerosolimo, l’assessore al Bilancio del comune di Sulmona, Armando Critani, il sindaco di Bugnara, Domenico Taglieri, il vicesindaco di Corfinio, Francesco Di Nisio, il sindaco di Pescocostanzo, Roberto Sciullo, il sindaco di Pacentro, Guido Angelilli, l’assessore al Comune di Pettorano Sul Gizio, Alba Castorani, e il sindaco di Roccapia, Pasquale Berarducci.

Sono stati estratti oltre 200 numeri per altrettanti premi. Tutti i numeri sono consultabili sul sito https://premioaugustodaolio.wordpress.com e sulle testate giornalistiche. Vengono riportati di seguito i primi dieci premi.

N. 15815 – 1° Premio (Crociera per due persone);

N. 847 – 2° Premio (Gruppo elettrogeno);

N. 2399 – 3° Premio (Quadro “Tre fiori tre”):

N. 16891 – 4° Premio (Bicicletta Jumpertreck);

N. 10927 – 5° Premio (Cartone Montepulciano d’Abruzzo);

N. 20441 – 6° Premio (Cena, pernottamento e Centro Benessere Hotel Miramonti);

N. 7002 –  7° Premio (Cena, pernottamento e Centro Benessere Hotel 5 Miglia Rivisondoli);

N. 2562 – 8° Premio (Cena, pernottamento e SPA Sport Village Hotel Castel di Sangro);

N. 5540 – 9° Premio (Collana di perle);

N. 18283 – 10° Premio (Materasso a molle).

I vincitori possono ritirare i premi telefonando al numero 389 9737620 oppure scrivere a vbisestile@gmail.com. L’Associazione culturale Nomadi fans club “Un giorno insieme” ringrazia tutti i cittadini dell’Abruzzo, gli sponsor e i comuni di Sulmona, Pettorano sul Gizio, Alfedena, Bugnara, Corfinio, Popoli Terme, Campo di Giove, Secinaro, Villalago, Rocca Pia, Torricella Peligna, Scanno, Ateleta, Roccaraso e Anversa degli Abruzzi, che hanno ospitato i concerti di “Una colonna sonora per la vita”.