FIAB: “Intervento necessario che deve essere invece ampliato”
Lanciano, 12 gennaio 2024. “La notizia apparsa sugli organi locali di informazione che rilancia la vicenda giudiziaria che riguarda una presunta irregolarità della ciclabile di via del Mare e vie limitrofe, al di là di quello che sarà l’esito processuale, è l’occasione per far uscire dall’oblio un intervento infrastrutturale, ad oggi in stato di evidente trascuratezza, che ha portato ad un miglioramento della vivibilità dei tratti interessati” lo afferma il Coordinamento delle Associazioni FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta – di Abruzzo e Molise, per tramite del coordinatore Giancarlo Odoardi.
“L’intervento di via del Mare e di via Panoramica è stato più ampio della stessa realizzazione di una ciclabile, che tra l’altro è analoga a molte altre realizzate, con le stesse modalità, in altre città abruzzesi e italiane; ma lì si è trattato di un’azione di riqualificazione urbana e di moderazione del traffico, restituendo parte di una città a tutti gli utenti della strada: pedoni, ciclisti ed automobilisti. Quella che era una trafficatissima arteria cittadina, e allora sì pericolosa per le utenze deboli” continua Odoardi “ora è diventata una strada urbana dove convivono in sicurezza diverse tipologie di traffico e dove i ciclisti hanno una maggiore tutela proprio grazie alla presenza di un percorso ciclabile segnalato ed esclusivo. L’istituzione tra l’altro del senso unico, insieme al limite di velocità a 30 km/h, in linea con quanto sta accadendo in tutta Europa, ha permesso di usufruire dell’infrastruttura correttamente, tant’è che la ciclabile viene quotidianamente utilizzata per il bicibus scolastico e decine di ciclisti utilizzano il percorso per gli spostamenti giornalieri”.
“La richiesta rimozione della pista da parte di una associazione che ne presuppone la pericolosità, vanificherebbe il primo passo verso una auspicata estensione di analoghi percorsi ciclabili in tutta la città, in linea con quanto previsto dal Piano Urbano del Traffico che, anzi, dovrebbe essere rivisto, e magari integrato di un BICIPLAN, Piano Urbano per la Mobilità Ciclistica, individuando una più estesa rete di percorsi ciclabili, anche di diversa tipologia, sfruttando tutte le possibilità che le vigenti normative propongono (piste ciclabili, corsie ciclabili, case avanzate, zone 30, zone scolastiche, aree pedonali, ecc.)”, evidenzia il coordinatore FIAB. “L’aumento dei ciclisti sulle strade aumenta la sicurezza stradale, come da esperienze consolidate (il cosiddetto safety in numbers), in quanto aumenta la percezione di una non esclusività automobilistica dell’infrastruttura. Chi vuole relegare le ciclabili in parchi e zone rurali è legato ad una concezione antidiluviana della mobilità, ormai ampiamente superata in tutto il mondo.”
“Non a caso – conclude FIAB – in tutto Abruzzo, dove di interventi come quelli di Lanciano sono stati realizzati un po’ ovunque, nessuno ha mai messo in discussione la regolarità delle scelte. Lasciano interdetti le azioni di contrasto intraprese a Lanciano contro una tale infrastruttura che, ad oggi, potrebbe invece rivelarsi ancora più utile se ripristinata nelle parti non più manutenute (come la segnaletica orizzontale) e opportunamente ampliata, andando a toccare i punti strategici della città. A chi giova tale accanimento? Forse agli studenti che ogni giorno percorrono la pista per recarsi a scuola? O ai residenti e commercianti che hanno visto diminuire la velocità dei veicoli e aumentare i pedoni e i ciclisti a scapito di qualche parcheggio sottratto? O ancora alle nuove attività e alle nuove residenze che sono nate su via del Mare, forse anche grazie alla pista ciclabile? C’è chi afferma di avere a cuore la ciclabilità, purché si faccia altrove. FIAB chiede che dalla pista ciclabile si passi, anche a Lanciano, ad una città ciclabile, e quindi più sostenibile.”
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