Omaggio a Milstein al Teatro Comunale “Maria Caniglia” domenica 21 gennaio ore 17.30
Sulmona, 18 gennaio 2024. Torna dopo due anni al Teatro Caniglia di Sulmona il grande musicista napoletano Bruno Canino, concertista di fama internazionale, riconosciuto come uno dei massimi pianisti e cameristi dei nostri tempi, artista che ha attraversato per quasi un secolo la storia della musica, collaborando con i maggiori strumentisti e direttori d’orchestra contemporanei.
Bruno Canino, classe 1935, Alessio Bidoli classe 1986: due artisti distanti cinquant’anni che suonano sul palcoscenico in perfetta sintonia annullando l’ ‘age gap’.
Domenica 21 gennaio alle ore 17.30 per la stagione della Camerata Musicale, il M° Canino in duo con il giovane violinista Alessio Bidoli saranno protagonisti dell’ omaggio al violinista russo Nathan Mironovič Milstein , proponendo un apposito repertorio che evidenzia la difficile tecnica dello strumento.
Alessio Bidoli, violinista classe 1986, raffinato interprete dotato di grandi qualità tecniche ed espressive, ha iniziato a studiare lo strumento a 7 anni e dopo aver insegnato al Conservatorio Piccinni di Bari è attualmente docente al Cilea di Reggio Calabria. E’ direttore artistico del Festival “Musica in Corte” a Crema.
Pianista, clavicembalista e compositore napoletano Bruno Canino, classe 1935, allievo di Vincenzo Vitale e di Enzo Calace per il pianoforte, e di Bruno Bettinelli per la composizione, si è distinto nei concorsi internazionali di Bolzano e di Darmstadt già alla fine degli anni Cinquanta. Inizia poi una lunga carriera di concertista in tutto il mondo, durante la quale collabora con artisti come Cathy Berberian, Severino Gazzelloni, Itzhak Perlman, Salvatore Accardo, Uto Ughi, András Schiff e Viktoria Mullova, viene anche diretto da Claudio Abbado, Riccardo Muti Sawallisch, Boulez. Ha frequentato con particolare assiduità il repertorio moderno e contemporaneo (Busoni, Berio, Stockhausen, Rihm, Kagel) collaborando anche con giovani strumentisti. È stato docente di pianoforte al conservatorio di Milano e alla Hochschule di Berna. Tiene regolarmente corsi di perfezionamento nelle istituzioni musicali in tutto il mondo. E’ docente alla Scuola di musica di Fiesole e ha insegnato alla Escuela Reina di Sofia. Direttore artistico presso vari enti, dal 1999-2002 è stato direttore musicale della Biennale di Venezia.
Il Duo Bidoli-Canino si è formato nel 2013, ha all’attivo l’incisione discografica di cinque album e rappresenta un esempio di come, in un dialogo generazionale, la musica può azzerare le distanze.
In questa serata con “Omaggio a Milstein” offrirà al pubblico un percorso cronologico attraverso brani virtuosistici di diverse epoche, dal Settecento al Novecento, in un programma di grande difficoltà tecnica e di intenso impatto emotivo.
Il concerto si apre con la Sonata per violino in sol minore, più nota come “Il trillo del diavolo”: è una sonata per violino e basso continuo scritta dal compositore Giuseppe Tartini (1692-1770), famosa per essere tecnicamente molto impegnativa. La versione più nota del pezzo è la revisione di Fritz Kreisler(1875-1962) che aggiunse fioriture e cadenze alla partitura originale. Il programma si completa con musiche di Saint-Saëns (1835-1921), Henryk Wieniawski (1835-1880), Camillo Sivori (1815-1894) e Maurice Ravel (1875-1937).
PROGRAMMA
Giuseppe Tartini (1692-1770) / Fritz Kreisler (1875-1962)
Sonata per violino e basso continuo in sol minore, B. g5 “Il trillo del diavolo”
II. Allegro
III. Andante
IV. Allegro
Camille Saint-Saëns (1835-1921)
Sonata in re minore per violino e pianoforte n. 1, op. 75
I . Allegro agitato
II. Adagio
III. Allegretto moderato
IV. Allegro molto
***
Henryk Wieniawski (1835-1880)
Polonaise Brillante in la maggiore n. 2, op. 21
Camillo Sivori (1815-1894)
Fantasia su temi tratti da “Un Ballo in Maschera” di Verdi op. 19
Maurice Ravel (1875-1937)
Tzigane, Rapsodie de Concert
PROSSIMO APPUNTAMENTO
domenica 28 gennaio 2024 ore 17.30
storia e leggenda di Wladyslaw Szpilman, il pianista del ghetto di Varsavia
Francesco Nicolosi pianoforte
Stefano Valanzuolo testo e voce narrante
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