CAMBIARE PESCARA

Elezioni comunali, Carlo Costantini candidato sindaco per il centrosinistra: inizia oggi un cammino

Pescara, 22 gennaio 2024 – “La bellezza di una città si misura in primo luogo dal benessere di chi la vive e ci lavora. Presenteremo un piano industriale specificando cosa intendiamo fare, con quali risorse, entro quali termini, partendo dall’affermazione di alcuni aspetti irrinunciabili. Iniziamo oggi un cammino che ci porterà a cambiare Pescara”. Così Carlo Costantini presenta la sua candidatura a sindaco di Pescara per il centrosinistra, in vista delle prossime elezioni amministrative, alla guida di una coalizione composta da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Azione e dalla lista civica Radici in Comune.

La sua candidatura è stata ufficializzata stamani nel corso di una conferenza stampa nella Sala consiliare del Comune. Ad affiancare Costantini c’erano Piero Giampietro, Marinella Sclocco, Mirko Frattarelli, Paolo Sola, Giovanni Di Iacovo, Francesco Pagnanelli, Stefania Catalano, Massimo Di Renzo, Marco Presutti e Simona Barba. Presenti in sala, tra gli altri, il candidato presidente della Regione Abruzzo per il centrosinistra, Luciano D’Amico, il deputato Luciano D’Alfonso e il deputato Giulio Sottanelli, segretario regionale di Azione.

“Vi anticipo che non saremo banali – afferma Costantini – Non ci limiteremo a presentare il solito elenco degli interventi da realizzare. Indicheremo in primo luogo come intendiamo cambiare Pescara e lo faremo fin dal primo giorno in una prospettiva sovracomunale e con un orizzonte temporale che andrà ben oltre i prossimi tre o otto anni. A differenza del passato, e nel passato ricomprendo l’attuale amministrazione, non adotteremo un solo atto senza tenere conto di quella che sarà la Pescara di domani. E Pescara di domani non sarà solo Pescara, Montesilvano e Spoltore. Sarà un volano di crescita e di sviluppo che coinvolgerà almeno 300mila persone e che diventerà un elemento di supporto alla crescita dell’intera regione”.

“Vogliamo praticare una nuova cultura di governo ed affermare il principio che il futuro di Pescara vale molto più di chi si trova periodicamente ad amministrarla – aggiunge il candidato sindaco – Quando nel 2011 ho presentato l’idea di Nuova Pescara non ho pensato alle elezioni, né a chi fosse il sindaco. Sapevo che il progetto per realizzarsi avrebbe richiesto almeno 15 anni di maturazione. I grandi cambiamenti, le grandi trasformazioni hanno bisogno di tempo per realizzarsi e, prima ancora, del coraggio di liberarsi dalle catene che imprigionano la discussione politica solo nel presente. Tra tre anni Pescara sarà la più grande istituzione comunale ad avere realizzato in Europa un processo radicale di trasformazione e di modernizzazione”.

“La nuova architettura istituzionale – dice ancora – dovrà essere riempita di contenuti, che sono anche gli asfalti, i pali della luce o due rotatorie, ma non solo questi. I contenuti nuovi sono quelli che guardano in primo luogo al benessere delle persone e del pianeta, all’ambiente, alle nuove tecnologie, alla mobilità, ai servizi e, più in generale, alla costruzione di un nuovo senso di appartenenza ad una comunità”.

Citando l’ospedale, il porto e l’aeroporto e rimandando alla stesura del programma per gli altri “aspetti irrinunciabili”, il candidato sindaco afferma che “entreremo a gamba tesa su tutti i processi decisionali, anche sovracomunali, combatteremo le inerzie e le inefficienze ed utilizzeremo tutti gli strumenti che l’ordinamento ci mette a disposizione per fare valere e difendere le ragioni dei cittadini e degli operatori economici pescaresi”.

“Interverremo anche per evitare che il dolore prodotto dai casi di viale Marconi, degli alberi tagliati, della scomparsa di parchi e giardini, del ‘ferro di cavallo’ che scompare per poi ricomparire solo un po’ abbellito, del costo spropositato delle mense, della strada parco possa ripetersi. Nulla che possa interessare la vita delle persone e delle imprese sarà più deciso senza assicurare la loro partecipazione. La partecipazione attiva di cittadini ed associazioni – conclude Carlo Costantini – diventerà parte integrante dei percorsi amministrativi che precedono la decisione del Comune”.




LADRI DI BICICLETTE: POCO FILM E MOLTA REALTÀ

Piattaforma di valutazione dei servizi dedicati alle biciclette e a chi le usa

Pescara, 22 gennaio 2024. Il furto delle bici, o parti di esse, costituisce spesso e purtroppo un deterrente al loro uso. E, per via di un tortuoso e perverso, quasi diabolico circuito, in alcune realtà è alimentato dalle stesse persone che lo temono e che quindi tendono a procurarsi una bicicletta di bassa qualità, di poco valore e, quindi, forse rubata.

Certamente il furto può essere contrastato, necessariamente con misure anti-infrazione, ma che spesso non sono prese in considerazione per l’eccessivo costo (per bici “rimediate” a volte anche maggiore di quello del mezzo), oppure, quando in dotazione, mal posizionate, e quindi non in grado di difendere da furti parziali. Sono note le immagini di bici ancorate a pali e rastrelliere mancanti di ruote, di selle, oppure di tutto il telaio tranne che della ruota anteriore, saldamente solidale al presidio scelto.

Dall’indagine svolta dall’osservatorio, il timore del furto è sempre moto alto: si va dall’80% per gli ambiti “aziende” e “supermercati”, a oltre per gli ambiti “stabilimenti balneari” e “città”.

C’è ovviamente da dire che i presidi destinati alla funzione di posteggio spesso sono assolutamente inadatti, consentendo l’ancoraggio della sola ruota anteriore e non del telaio: infatti tra le proposte raccolte per tutti i contesti considerati vi sono quelle che rimandano all’adozione di infrastrutture che consentano l’aggancio al telaio se non addirittura coperte e con accesso riservato.

Giancarlo Odoardi – Ri-media.net – Direttore Editoriale – Web Content Editor

OSMOCI prende corpo all’interno del Corso di Formazione post-universitario dell’Università degli Studi di Verona, e in particolare di perfezionamento e aggiornamento in: “Esperto promotore della mobilità ciclistica – EPMC“. Ideatore, curatore e referente del progetto è Giancarlo Odoardi.




LA VENDETTA, LA PAROLA E I MIRACOLI

“La comunità ebraica è molto delusa dal Vaticano” questo è quanto dichiara Riccardo Di Segni sul quotidiano il Foglio di oggi

https://www.ilfoglio.it/chiesa/2024/01/22/news/-la-comunita-ebraica-e-molto-delusa-dal-vaticano-dice-il-rabbino-capo-di-roma-6126670/

Il rabbino capo di Roma torna a parlare della distanza che si è creata dopo gli attacchi del 7 ottobre: “Mi auguro che la mia denuncia solleciti un dibattito”.

“Delusi da questo Israele che sfida tutto e tutti pur di prevalere nelle sue distorte idee di vendetta” diciamo noi.

“Una democrazia che usa solo ed esclusivamente vendetta per i propri fini non è democrazia. Ecco, per tutte le questioni di relazione, bisogna provare il dialogo se mai è stato usato o conosciuto in quelle terre in questi ultimi tempi.

Chiudiamola questa pagina di sangue e morte, poniamo fine alle logiche della vendetta e cominciamo ad usare la Parola che è il vero ed unico strumento che risolve ogni cosa e, per la verità, fa anche miracoli.”

nm




FESTA DI SANT’ANTONIO A PAGANICA

Vincono concorso di “bellezza, rarità e benessere” il cavallo leone, la mucca rosa, la capra carolina e la gallina pipì

L’Aquila, 22 gennaio 2024. Primo classificato Leone, splendido cavallo da tiro rapido pesante, del signor Secondino Moro, seconda classificata Rosa, mucca di razza Limousine, di Federico Paiola e Raimondo De Paolis, al terzo posto, a pari merito, la capra Carolina, di Nicolò Bi Berardo e la gallina Pipì, di razza Serama, di Daniela Romano.

Sono questi i vincitori, e relativi proprietari, della orginale sfilata e concorso di “bellezza, rarità e grado di benessere” a cui hanno ieri partecipato ben 87 animali, in occasione della tradizione della festa di Sant’Antonio Abate a Paganica, frazione del Comune dell’Aquila, che si è celebrato nel rione di Sant’Antonio, dove un tempo si svolgeva la grande fiera degli animali ed anche una corsa di cavalli.

Ad organizzare l’Amministrazione separata degli usi civici di Paganica e San Gregorio (Asbuc), e dalla Proloco di Paganica, in collaborazione con la parrocchia di Santa Maria Assunta.

Dopo il solenne momento della benedizione da parte di don Dionisio, di tutti gli animali, tra cui cani, cavalli, asini, mucche, gatti, conigli, galline, criceti, pappagalli e altri uccelli, a stilare la classifica è stata la giuria composta dai veterinari Natascia Di Filippo, Rolando Ciambotti e Annamaria Rotellini. Tutti e 87 i partecipanti hanno comunque ricevuto un premio, donato da oltre 20 attività commerciali di Paganica. Infine, l’Asbuc ha offerto vin brulè e cioccolata calda, la Proloco minestra di fagioli e cotiche.

Estremamente soddisfatto il presidente Asbuc Nando Galletti, “l’iniziativa ha avuto un grandissimo successo, e diventerà senz’altro un evento annuale. Ma non ne avevamo dubbi, in una comunità come quella di Paganica, che da secoli ha come fulcro della sua economia l’agricoltura e l’allevamento, gli animali rivestono una grande importanza, fanno parte di una identità di cui andare orgogliosi. Il concorso di bellezza è stato ovviamente un gioco, in realtà tutti i nostri amici a quattro e due zampe meritavano il primo premio a pari merito. Tengo a sottolineare che però elemento di valutazione è stato anche quello del benessere di questi animali, da parte dell’occhio esperto dei veterinari della giuria. Il messaggio che parte da Paganica vuole essere infatti quello contro il maltrattamento e a favore dei diritti degli animali, che lo ricordo, per la dichiarazione universale dell’Unesco sono la libertà dalla fame, dalla sete e dalla cattiva nutrizione, la libertà di avere un ambiente fisico adeguato, la libertà da malattie, ferite e traumi, la libertà di manifestare le loro caratteristiche comportamentali, con uno spazio sufficiente, locali appropriati e la compagnia di altri soggetti della stessa specie, infine la libertà dal timore, assicurando condizioni che evitino sofferenza mentale”.

Aggiunge Marta Vivio, presidente della Proloco: “Con questa iniziativa si rinnova la collaborazione con l’Asbuc, che continua a dare ottimi risultati, c’è stata infatti una grandissima partecipazione, con ben 87 animali portati dai loro proprietari, a farli benedire, come da antica tradizione, e poi ore di festa e spensieratezza, favorite anche dalla bella giornata di sole. Miglioreremo l’anno prossimo alcuni dettagli, per quel che riguarda ad esempio la sfilata dentro il paese, per renderla ancor più suggestiva, ma la formula già è vincente e ha avuto un grandissimo apprezzamento anche dalle persone venute da fuori”.




PREMIO ZAVATTINI

La giuria designa i progetti vincitori dell’edizione 2023/24: La figura umana di Giulia Claudia Massacci; Il tempo negato di Maurizio Dall’Acqua; Riccardo I di Federica Cozzio. A Fantasia di Marco Mingolla la menzione speciale intitolata a Chiara Rigione

Roma, 22 gennaio 2024. Sabato 20 Gennaio 2024, presso la Fondazione AAMOD, sono stati designati i vincitori dell’edizione 2023/24 del Premio Cesare Zavattini/UnArchive, iniziativa dedicata al riuso creativo del cinema d’archivio rivolto a giovani filmmaker sotto i 36 anni di età.

I progetti candidati erano Caro Berlinguer di Pietro Bonaccio, Fantasia di Marco Mingolla, Il tempo negato di Maurizio Dall’Acqua, La figura umana di Giulia Claudia Massacci, Appunti, fantasmi di Noemi Restani, Controra di Chiara Tripaldi, Figli di oggi di Camilla Morino e Alberto Sparapan, Quelli che restano di Saverio Biancone, Riccardo I di Federica Cozzio e When we with daisies lie di Sofia Vecchiato

Dopo aver assistito all’illustrazione dei teaser e dossier da parte degli autori e autrici, ed averne apprezzato la qualità e l’impegno, la Giuria – presieduta da Jacopo Quadri e composta da Franco Angeli, Alberto Crespi, Antonella Di Nocera e Cecilia Spano – ha decretato i tre vincitori e assegnato una Menzione speciale dedicata a Chiara Rigione. Questi i titoli premiati e le motivazioni che hanno portato i giurati a scegliere i progetti che nei prossimi mesi diventeranno cortometraggi della durata massima di 15 minuti:

La figura umana di Giulia Claudia Massacci

per la sensibilità con cui si accosta ad un tema etico e scientifico di grande rilevanza, quello del rapporto dell’uomo con il mondo animale, attraverso il lavoro critico su un vasto repertorio di immagini filmiche che veicolano pratiche di dominio e ideologie di consumo, ponendosi l’obiettivo di creare una maggiore consapevolezza sulle responsabilità umane.

Il tempo negato di Maurizio Dall’Acqua

per il profondo coinvolgimento con cui indaga, attraverso un prezioso archivio privato, la storia di una frattura creatasi nella famiglia dell’autore in seguito ad un evento drammatico da tutti rimosso, anche a causa di consuetudini e valori tipici di una piccola comunità, e per il desiderio di rimettere insieme, con la propria ricerca e il proprio sguardo, i frammenti di quel mondo familiare spezzato.

Riccardo I di Federica Cozzio

per la capacità di prefigurare, anche grazie alla qualità del materiale filmico di repertorio, un appassionato percorso di memoria nella tradizione della marineria dell’area di Chioggia, attraverso la storia di un uomo che si ostina a restaurare un’antica imbarcazione, un tempo in uso, mentre le tecniche e la comunità intorno a lui mutano profondamente, tanto che oggi, dopo la sua morte, il “Riccardo I” ormai in secca va lentamente consumandosi. 

Fantasia di Marco Mingolla

per l’originale approccio al riuso creativo del materiale filmico d’archivio che, rielaborato con tecniche grafiche digitali e analogiche, dà consistenza alla creatività di un gruppo di bambini coinvolti in un laboratorio di esplorazione di sé e del mondo, ispirato all’immaginario e alle metodologie di Bruno Munari. Un lavoro sul campo che sarebbe piaciuto molto a Chiara Rigione. 

Il pitch degli autori e delle autrici dei progetti e i lavori della Giuria sono stati accompagnati da Antonio Medici e Aurora Palandrani, rispettivamente direttore e coordinatrice del Premio Zavattini.  Il coordinamento tecnico è stato curato da Milena Fiore.




VISITE ISTITUZIONALI

Il presidente D’Angelo ed il consigliere Pavone in visita al “Moretti” di Roseto degli Abruzzi

Teramo, 22 gennaio 2024. Visita istituzionale del presidente della Provincia Camillo D’Angelo e del consigliere delegato all’edilizia scolastica Enio Pavone all’IIS “Moretti” di Roseto degli Abruzzi, invitati dalla dirigente, la prof.ssa Daniela Maranella, a seguito dell’attivazione del nuovo indirizzo di studi in “Chimica, Biotecnologie e Materiali” (Articolazione Biotecnologie Sanitarie).

L’istituto rosetano ha infatti organizzato per la giornata di oggi “Gioco con la Chimica”, rivolto alle ragazze ed ai ragazzi delle classi terze delle scuole medie. Un open day per scoprire gli innovativi laboratori di chimica, uno degli elementi di pregio della scuola, grazie alla strumentazione messa a disposizione per garantire una puntuale formazione delle future figure professionali che termineranno il percorso di studi quinquennale.

Il nuovo indirizzo, presentato lo scorso 10 gennaio, rappresenta una risposta alle esigenze delle tante aziende presenti sul territorio, le quali sono in grado di offrire opportunità di carriera alle ragazze ed ai ragazzi che hanno competenze e familiarità con gli strumenti di laboratorio oltre che conoscenze scientifiche.




STORIE DI SPORT

VIII Edizione Premio Letterario dedicato a Rocky Marciano

Ripa Teatina, 22 gennaio 2024. La Scuola Macondo – l’Officina delle Storie di Pescara e il Comune di Ripa Teatina indicono la VIII edizione del Premio Letterario Rocky Marciano “Storie di Sport” con il fine di diffondere i valori e i principi dello sport considerato nei suoi molteplici aspetti, con particolare evidenza su principi e valori quali diritti umani, salute, cultura, educazione e integrazione.

Unico requisito per la partecipazione è l’aver compiuto la maggiore età in data 1° gennaio 2024 e si partecipa inviando un unico racconto a tematica sportiva di propria produzione, edito o inedito, in lingua italiana, anche già premiato in altri concorsi, di massimo 7200 caratteri spazi inclusi, all’indirizzo premioletterariostoriedisport@gmail.com entro le ore 24.00 del 12 maggio 2024.

Oltre alla targa di merito il primo classificato vincerà 1000 euro (al lordo delle imposte); targa di merito anche per il secondo e terzo classificato.

È stato istituito anche il Premio “Rocky Mattioli” riservato al miglior racconto redatto da un autore abruzzese; la Scuola Macondo – l’Officina delle Storie attribuirà inoltre a sua discrezione n. 2 borse di studio per i suoi corsi ai partecipanti ritenuti più meritevoli.

La Giuria è composta da: Francesca Chiappa (Hacca Edizioni); Francesco Coscioni (Neo Edizioni); Valerio Valentini (Readerforblind); Raffaele Riba (editor e scrittore); Lorenza Stroppa (Ediciclo Editore); Roberto Di Pietro (Agente Letterario Edelweiss); Athos Zontini (scrittore e scout per la rivista Achab); Patrizia Angelozzi (Angelozzi Comunicazione); Paolo Primavera (Edicola Ediciones).

La cerimonia di premiazione avverrà a luglio, all’interno del Festival Rocky Marciano di Ripa Teatina (CH). La data verrà comunicata ai finalisti a giugno.

La manifestazione è patrocinata da Il Centro Quotidiano d’Abruzzo, Regione Abruzzo e CONI Abruzzo, ed è realizzata con il contributo di Saquella Caffè.




LE CAUSE E I NUMERI DELLA CRISI DEL LAVORO AUTONOMO

di Natale Forlani

Politicainsieme.com, 22 gennaio 2024. La crisi del lavoro autonomo nel corso degli anni duemila (circa -1,3 milioni di occupati a fronte di una crescita di 2,7 milioni della componente dei lavoratori dipendenti) è una delle criticità meno attenzionate del nostro mercato del lavoro, nonostante l’incidenza storica di queste professioni sul complesso dell’occupazione e della generazione del reddito delle famiglie risulti di gran lunga superiore rispetto alla media dei Paesi dell’Unione europea ( 21,5% rispetto al 14,7%). Il recupero dei numeri precedenti la crisi Covid-19, poco più di 5 milioni di occupati, è avvenuto con grandi difficoltà alternando segnali positivi e negativi.

L’impatto della riduzione si riflette anche sui cambiamenti strutturali del nostro mercato del lavoro, in particolare sulla caduta della propensione a promuovere nuove imprese e nel mancato ricambio generazionale dei mestieri e delle professioni che continuano ad avere un peso rilevante in molti comparti di attività. Una tendenza che offre una spiegazione anche della riduzione della quota delle professioni di media e alta qualificazione e dei lavoratori esecutivi specializzati (-1,5 milioni rispetto a 15 anni fa).

Il lavoro autonomo è un aggregato complesso di imprese individuali estremamente diversificate al loro interno. I grandi aggregati storici sono rappresentati dai commercianti, dagli artigiani, dai coltivatori diretti, dagli ordini professionali e dal raggruppamento delle professioni e delle prestazioni delle partite Iva (amministratori, manager, agenti commerciali, lavoratori parasubordinati) che trovano un collante nel Fondo previdenziale della gestione separata presso l’Inps. I commercianti e gli artigiani, rispettivamente 1,950 e 1,450 milioni, rappresentano più di due terzi di questo aggregato e la parte rilevante del 28% delle microimprese che hanno assunto lavoratori dipendenti.

La diversificazione di queste attività per caratteristiche professionali, di reddito e di collocazione nelle filiere di produzione, distribuzione e di vendita, rende difficile trovare una spiegazione unificante del declino evidenziato nelle statistiche. Un saldo negativo che rappresenta comunque il risultato finale di movimenti settoriali che risentono della contrazione storica di alcuni settori, in particolare delle costruzioni e dell’agricoltura, e della contemporanea espansione dei comparti dei servizi per l’accoglienza, la ristorazione, la logistica e le telecomunicazioni.

Un fattore unificante, e ampiamente comprovato, è la forte riduzione della propensione a promuovere nuove imprese, frutto dei cambiamenti culturali e della perdita del valore e dello status collettivamente percepito dei mestieri e delle professioni. Una tendenza accentuata dalla riduzione delle coorti d’ingresso giovanili nel mercato del lavoro, che ha ridotto dal 27% a meno del 15% la quota dei giovani under 34 anni che promuovono nuove imprese, e del numero delle imprese che si mantengono attive a seguito del passaggio delle consegne dai genitori a figli. L’incremento dell’età età media dei lavoratori autonomi e dei professionisti risulta superiore a quella della popolazione attiva e i tassi di uscita dal lavoro autonomo che sono attesi per motivi di pensionamento fanno presagire un’ulteriore contrazione della componente dei lavoratori autonomi nel mercato del lavoro.

L’evoluzione delle innovazioni digitali è destinata a mettere in crisi anche i tradizionali confini delle rappresentanze storiche dei lavoratori autonomi, degli ordinamenti professionali e delle prestazioni del welfare che hanno accompagnato l’evoluzione delle associazioni a partire dai fondi previdenziali destinati ad andare in sofferenza con la riduzione dei contribuenti attivi che alimentano il pagamento delle prestazioni pensionistiche in costante crescita. Con tutta probabilità comporteranno anche un ridisegno della definizione delle differenze tra il lavoro autonomo e quello dipendente in relazione alle nuove tecnologie che valorizzano l’autonomia, la responsabilità dei lavoratori e le prestazioni legate ai risultati che si manifestano nella diffusione dello “smart working” nei mercati del lavoro a livello internazionale.

Con tutti i limiti del caso, a partire dai comportamenti fiscali di una parte rilevante di queste categorie, i lavoratori autonomi hanno svolto, e continuano a svolgere, un ruolo rilevante in termini di contributo attivo alla crescita economica delle nostre comunità territoriali che merita di essere rigenerato con politiche rivolte a migliorare la qualità delle competenze e delle attività professionali e di sostegno alla creazione di nuove imprese.

Pubblicato si www.ilsussidiario.net




INTELLIGENCE STUDIES

Il titolo del nuovo saggio dell’editore Centro studi intelligence U.N.I.

Scritti dal 2009 al 2021. Intelligence, sicurezza, geopolitica e società. Quarto volume, nella Collana: Studi di intelligence, 2024 (ISBN 978-88-942603-4-2) diretta dalla docente Antonella Colonna Vilasi.

Il saggio pubblicato dall’editore Centro studi intelligence U.N.I tratta ricerche, studi e collaborazioni scientifiche della docente a partire dagli ultimi mesi dell’anno 2008 sino al 2021, ed è il quarto volume della collana Studi di intelligence.

Il testo è corredato da studi, interviste e analisi su: il ciclo intelligence, tematiche di sicurezza, intelligence, geopolitica e storia dell’intelligence nel contesto di una società in continua trasformazione.

La studiosa di intelligence italiana e docente universitaria di intelligence e storia dell’intelligence promuove lo sviluppo di una cultura dell’intelligence e della sicurezza attraverso iniziative didattiche e sociali in qualità di responsabile del Centro Studi Intelligence – UNI, registrato presso il Miur, il MISE e la Commissione Europea.

“Fare a meno dell’intelligence non si può, in un mondo in cui persino gli Stati faticano a sopravvivere alle nuove minacce che li incalzano” è quanto sostiene Antonella Colonna Vilasi, responsabile del Centro Studi sull’Intelligence (U.N.I.) con sede a Roma e autrice di diverse pubblicazioni, sia scientifiche di ambito accademico, che saggi divulgativi.

L’autrice, importante saggista che ha pubblicato diverse opere sulla mafia, sull’intelligence e sul terrorismo, svolge attività di didattica universitaria ed è la prima a livello europeo ad aver pubblicato una trilogia sui temi dell’intelligence dal titolo “Le Agenzie di Intelligence”, volumi che descrivono il variegato panorama dei servizi di intelligence mondiali (Stati Uniti, Russia, Cina il primo nel 2016; Unione Europea e Balcani il secondo nel 2020; Medioriente, Sud America e Asia, il terzo nel 2020).

Antonella Colonna Vilasi, studiosa di intelligence italiana, docente universitaria di intelligence e storia dell’intelligence e responsabile del Centro Studi sull’Intelligence U.N.I., è autrice di oltre 80 volumi sui temi del terrorismo e dell’intelligence e di numerosi articoli scientifici in riviste scientifiche italiane ed estere.

Vincitrice di diversi premi letterari, collabora con numerose riviste scientifiche, con articoli su intelligence e sicurezza; è relatrice in numerose conferenze sul tema del terrorismo e dell’intelligence; è Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana; insegna in agenzie ed università.

Il Centro Studi Intelligence, Scienze Strategiche e Sicurezza (U.N.I.), costituito nel 2012 a Roma per iniziativa di Antonella Colonna Vilasi, a cui aderiscono molti docenti di Università europee ed extra-europee, è una associazione di esperti in materia di geopolitica, sociologia, economia, intelligence e sicurezza internazionale ed ha la finalità di sviluppare, nel senso più ampio, una cultura dell’intelligence e della sicurezza.




LA SIECO SFATA IL TABÙ

Trova la prima vittoria in casa. Battuta la wow green house aversa per 3-1

Ortona, 22 gennaio 2024. Era una gara da vincere per rosicchiare qualche punticino alle squadre che precedono in classifica e la missione è compiuta. La Sieco Service Impavida Ortona vince la sua prima gara casalinga con una prestazione tutta grinta e orgoglio che vale tre punti. Due squadre alla ricerca del bottino pieno che avrebbe permesso all’una di continuare il sogno salvezza e all’altra di mettere una piccola ipoteca su quest’ultima. Aversa si presenta al Palasport ortonese al completo e con al seguito un nutrito gruppo di tifosi che hanno sempre sostenuto i propri beniamini. Grandi aspettative anche nella tifoseria dei Dragoni, intervenuti come sempre in gran numero per sostenere gli Impavidi in una gara importantissima e ricca di tensione.

Comme d’habitude partenza thriller dei Ragazzi Impavidi che nel primo set soffrono il servizio degli ospiti non riuscendo di conseguenza ad apparecchiare palloni comodi per le bocche da fuoco ortonesi. Una Sieco che inizialmente ha faticato anche nel fondamentale del contrattacco al contrario degli avversari più concreti e cinici nel mettere palla a terra. La Sieco, ormai si sa, ha di solito un’impennata a partire dalla seconda frazione di gioco. Marshall, in ombra nel primo set, è l’uomo in più e quando il neoarrivato Trifon Lapkov sembra rallentare, ecco che Cantagalli entra in campo trascinando la squadra. La Sieco acquista fiducia dai nove metri Dimitrov confeziona tre aces e Fabi oltre ai suoi dieci punti con il 69% in attacco, sfodera un servizio ficcante tale da impedire una limpida costruzione di gioco agli avversari. Cantagalli è inarrestabile ma Dimitrov continua a distribuire palloni a destra e a manca rendendo complicata la lettura del gioco agli avversari. Dall’altra parte della rete, Pinelli trova invece in Argenta il suo terminale preferito.

Coach Nunzio Lanci: «Oggi era importante vincere perché dopo aver sfiorato un quinto set con Grottazzolina, ci serviva una conferma dei nostri passi avanti. Questa vittoria rappresenta anche una gratifica per i ragazzi che finalmente si sono regalati ed hanno regalato ai nostri tifosi una prima vittoria casalinga. Si trattava di una partita spartiacque ne eravamo consapevoli e nonostante una falsa partenza alla fine l’abbiamo interpretata nel migliore dei modi contro Aversa che è un’ottima squadra. Non guardiamo ancora la classifica e prendiamo questa vittoria come un toccasana per il morale. Questa sera, bravi noi».

IN BREVE

Nel primo set è ancora il fondamentale del servizio a fare la differenza tra le squadre. Ortona sbaglia e Aversa trova subito due aces e tenta la fuga. Il set va avanti ma il canovaccio è sempre lo stesso: Ortona fallosa dai nove metri e Aversa che continua a confezionare Aces o ad impedire una corretta costruzione di gioco degli adriatici.

La Sieco sembra partire più concentrata nel secondo set e le due squadre se la giocano punto su punto. È la Sieco a provare più volte a mettere la testa avanti ma Aversa risponde colpo su colpo. Stavolta è il turno di Fabi di fare la differenza dai nove metri. Aversa va in difficoltà e Ortona scappa a vincere il set.

Terzo set in perfetto equilibrio, almeno nelle prime fasi di gioco. Aversa ha qualcosa in più a muro ed è la squadra che per prima trova il punto del break. Nella seconda parte del parziale, l’attacco della Sieco cala di intensità e la cosa giova alla ricostruzione degli ospiti che tentano la prima vera fuga del set.  Ortona non ci sta, entra Cantagalli e il muro serra le sue maglie. La gara torna quindi sui binari dell’equilibrio. Strappo finale di Ortona che stavolta si impone dai nove metri con Fabi e Bertoli

Buona partenza di Ortona nel quarto set. Parte forte e scava subito un mini-solco che Aversa colmerà piuttosto rapidamente anche per uno sbandamento della ricezione ortonese. Gli adriatici si ricompongono e aumentano l’efficacia della ricostruzione e trovano un nuovo cospicuo vantaggio quando si è appena alla metà del parziale. Piccola flessione quando l’arbitro fischia un fallo di accompagnata alla Sieco. Decisione contestata dai ragazzi di Coach Lanci che non riescono a togliere un pericoloso, ed efficace, Argenta dai nove metri. È poi il momento di Dimitrov per sfoderare una serie di servizi pericolosi che aiutano Ortona a riacquistare un tranquillo vantaggio che li porterà a vincere la prima gara casalinga. 

PRIMO SET

Coach Nunzio Lanci schiera subito il nuovo arrivato. In campo si dispongono quindi Dimitrov al palleggio e Lapkok opposto. Al centro Fabi e Patriarca mentre schiacciatori Capitan Marshall e Bertoli. Benedicenti Libero. Gli ospiti optano per Pinelli palleggio e Argenta opposto. Presta e Marra al centro, Canuto e Lyutskanov schiacciatori, Rossini Libero.

Il primo servizio è per Aversa, con Pinelli. Fuori l’attacco di Bertoli 0-1. Al secondo tentativo Bertoli fa punto 1-1. Ancora Bertoli, stavolta a muro 2-1. Buone mani fuori per aversa 3-3. Pallonetto di Lyutskanov Lyutskanov 4-5. Ace di Argenta 4-6. Argenta attacca senza muro e gli ospiti tentano la fuga 5-8. Va fuori il muro di Ortona 7-10. La Pipe di Marshall buca il muro 10-11. Lapkov da posto quattro 11-12. Argenta mette in difficoltà la ricezione dei padroni di casa e per Aversa è facile il tap-in del 12-15. Argenta sbaglia il servizio dopo il time out 13-15. Lyutskanov sbaglia dai nove metri. Poco dopo lo imita anche Marshall 14-17. Ace anche di Presta 14-18. Lapkov 15-18. Cantagalli entra per il servizio ma lo sbaglia 15-19. Fabi sbaglia il servizio 18-24. Ace di Lapkov 20-24. Il set lo chiude Lyutskanov.

SECONDO SET

Il servizio è per la Sieco e dai nove metri va Dimitrov ma il primo punto è di Argenta. Fabi di prepotenza al centro 1-1. Ace per Bertoli, con la complicità del nastro 2-1. Sbaglia il servizio Lyutskanov 4-4. Pipe di Bertoli 5-5. Invasione per Pinelli 6-5. Bertoli trova un pallonetto lungo linea 8-6. Ace di Canuto 8-8. Lapkov murato 8-9. Pinelli fa doppia 10-10. Ace per Bertoli 11-10. Muro di Fabi 12-10. Lyutskanov sbaglia il servizio 14-12. Marshall trova il mani-fuori 15-13. Bertoli gioca sul muro ma la copertura non è efficace 15-15. Ace di Pinelli 15-16. Patriarca serve lungo 16-17. Attacca di prima intenzione Dimitrov 17-17. Muro di Lapkov 18-17. Ace per Dimitrov 19-17. Ottima diagonale stretta di Bertoli 20-18. Pipe di Bertoli 21-19. Argenta spara fuori 22-19. Marshall stampa un muro monumentale 23-19. Il muro tocca l’attacco di Lapkov ed è set point 24-19. Ancora Lapkov si oppone a muro 25-19.

TERZO SET

Si parte con il punto di Lapkov 1-0. Sulla ricostruzione Argenta 1-1. Argenta ace fortunato con la complicità del nastro 2-3. Lyutskanov sbaglia dai nove metri 4-4. Muro di Marshall 5-4. Preste pesta la linea di fondo campo sul servizio 6-6. Argenta allunga 7-10. Buona intesa al centro tra Dimitrov e Fabi che stampa il punto del 8-10. Presta ferma Marshall 9-12. Marshall piazza il punto del 12-13. Bertoli per il 13-13 in pipe. Marshall 14-13. Out il servizio di Lyutskanov 15-14. Bertoli in pipe 17-15. Cantagalli trova le dita del muro 18-16. Ci vuole il video-challenge per dare il punto ad Aversa sulla schiacciata (fuori) di Marshall 18-17. Murato Cantagalli 18-18. Out il servizio di Canuto 19-18. Marra serve sulla rete 21-19. Lunga la ricezione di Lyutskanov sul servizio di Bertoli e per Fabi è semplice fare il 22-19. Cantagalli mani-fuori 23-20. Ace di Fabi 24-20. Cantagalli murato 24-22. Lyutskanov serve lungo 25-22.

QUARTO SET

Batte Dimitrov e Cantagalli fa muro 1-0. Bertoli 2-0. Argenta dalla seconda linea accorcia le distanze 4-3. La parallela di Argenta sfiora la riga 5-5. Ace di Presta 5-6. Troppo lungo il servizio di Cantagalli 6-7. Marra ammette il tocco 7-7. La bomba di Cantagalli rimbalza sul muro e va fuori 8-8. Canuto tira fuori 9-8. Cantagalli 11-9. Bertoli 12-9. L’accoppiata Fabi/Cantagalli stampa il muro del 14-9. Ancora muro e ancora Fabi 15-9. Canuto passa e riconquista il servizio 15-10. Fischiata una dubbia palla spinta a Cantagalli 16-11. Male la ricezione di Ortona, punto regalato ad Aversa e sul 16-12 Nunzio Lanci chiama tempo per infondere calma ai suoi. Fuori l’attacco di Fabi 16-13. Cantagalli buca il muro 14-18. Muro di Dimitrov 19-14. Fuori il servizio di Cantagalli 19-15. Mani esterne del muro cercate e trovate da Cantagalli 21-16. Ancora Fabi trova il punto al centro 22-17. Ace per Dimitrov 23-17. Ancora Ace per il palleggiatore 24-17. Sulla rete il servizio di Marra 25-18.

Sieco Service Impavida Ortona – WOW Green House Aversa 3-1 (20-25/ 25-19/ 25-22/ 25-18)

Durata Set: I: 28’ / II: 29’ / III: 31’ / IV: 32’

Durata Totale: 2h

Sieco Service Ortona: Fabi 10, Broccatelli (L) % –% n.e., Bertoli 18, Benedicenti (L) 62% – 38% perfetta, Del Vecchio, Marshall 13, Patriarca 1, Cantagalli 11, Falcone n.e., Tognoni n.e., Donatelli n.e., Lapkov 11, Dimitrov 5, Lanci E. n.e.

Coach: Lanci N. Vice: Di Pietro L.

Aces: 7 – Errori Al Servizio: 15 – Muri Punto: 9 – Ricezione Positiva: 58% – Attacco: 52%

WOW Green House Aversa: Pinelli 1, Argenta 25, Presta 5, Marra 4, Canuto 4, Lyutskanov 20, Rossini (L) 56% – 44% perfetta , Biasotto, Spagnuolo n.e., Chiapello n.e., Agrusti n.e., Gatto n.e., Schioppa n.e., Spignese (L) n.e.

Coach: Passaro S. Vice: Beltrame S.

Aces: 8 – Errori Al Servizio: 15 – Muri Punto: 9 – Ricezione Positiva: 41% – Attacco: 44%

Arbitri: Toni Fabio e Marotta Michele