LA GIORNATA PROVINCIALE DEL RINGRAZIAMENTO

Benedizione dei trattori e degli animali con il vescovo

Atri, 27 gennaio 2024. Ci saranno anche i piccoli animali domestici e della fattoria in occasione della tradizionale Giornata provinciale del Ringraziamento di Coldiretti, prevista domenica 28 gennaio ad Atri per ricordare lo stretto legame esistente tra l’agricoltore e la comunità cristiana. Grandi e piccini, imprenditori agricoli e semplici cittadini anche provenienti dalle comunità limitrofe, si ritroveranno per celebrare un suggestivo e antico rito della tradizione contadina.

La giornata inizierà alle 9:00 con l’arrivo mezzi agricoli presso parcheggio Campi da Tennis, seguirà alle 09.30 il corteo nel centro storico Atriano e alle 11:00 i mezzi agricoli si ritroveranno a Piazza Duomo occupando anche Corso Elio Adriano. A seguire, intorno alle 11.30, la Santa Messa con il Vescovo Monsignor Lorenzo Leuzzi  durante la quale verranno offerti ortaggi e confetture, olio e vino, pane e pasta e altri prodotti provenienti direttamente dalle campagne teramane e al termine, alle 12:30, la benedizione dei Mezzi Agricoli e degli animali.

Ci saranno infatti pecore, caprette, maialini e piccoli animali domestici come cani e gatti per celebrare che riceveranno la benedizione del vescovo secondo un antico uso delle campagne nella settimana del Sant’Antonio patrono degli animali.

Alla giornata saranno presenti il presidente di Coldiretti Emanuela Ripani, il direttore roberto Rampazzo e i presidenti di sezione insieme ai dirigenti provinciali di Coldiretti Donne Impresa, Giovani Impresa e Pensionati.

“La Giornata del Ringraziamento – spiega la presidente di Coldiretti Teramo Emanuela Ripani – è una tradizione che, inaugurata dalla Confederazione nazionale Coltivatori diretti nel 1951, venne in seguito mutuata dalla Conferenza episcopale italiana per essere inserita nel calendario liturgico. Nacque, per intuizione del presidente di Coldiretti Paolo Bonomi, per ribadire l’ispirazione dell’organizzazione professionale alla dottrina sociale cristiana e per ringraziare il Signore del raccolto concesso. Un rito antico che non perde mai il suo fascino e che, in alcuni paesi con tradizione agricola, è diventata una tradizione che richiama centinaia di visitatori”.

foto: abruzzoservito.it/




CONCERTO SINFONIA INCANTO

Domani,  28 gennaio al Kursaal l’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese. Inizio ore 18.

Giulianova 27 gennaio 2024. La grande musica arriva a Giulianova, e lo fa con un evento d’eccezione. Domani, 28 Gennaio, al  Kursaal, si terrà alle 18 il concerto “Sinfonia Incanto”, a cura dell’Orchestra dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese (ISA) diretta dal Maestro Cristian Lupes, con la partecipazione del soprano giuliese Giorgia Cinciripi.

L’evento, organizzato dall’Associazione Culturale Musicale “Nota Fulgens” con il Patrocinio del Comune di Giulianova, segna un nuovo e importante sodalizio tra la città e questa rinomata istituzione nazionale.

“Siamo davvero orgogliosi – sottolinea la presidentessa dell’ associazione Nota Fulgens Susy Rizzo-  del percorso di crescita che la nostra associazione ha messo in atto fin dai primi anni della sua attività musicale, e che oggi raggiunge un traguardo importante con la presenza dell’Orchestra dell’ISA a Giulianova.

Pensiamo che occorra promuovere i talenti abruzzesi sul territorio, formatisi presso le storiche istituzioni musicali locali e regionali, come l’Istituto Statale Superiore di Studi Musicali e Coreutici ‘G. Braga’. L’evento di domani al Kursaal, reso possibile dalla sensibilità dell’ Assessorato alla Cultura del Comune di Giulianova e dalla disponibilità del Maestro Pellegrino, dà avvio in questo senso ad un percorso musicale di altissimo livello, inserendo la 49^ stagione dei concerti dell’ISA nel panorama culturale di questa città”.

L’ISA, fondata a L’Aquila nel 1970, rappresenta una delle tredici istituzioni concertistico-orchestrali italiane riconosciute dal Ministero della Cultura allo scopo di promuovere e coordinare attività musicali nel territorio di riferimento; svolge la sua attività concertistica in Italia e all’estero sotto la direzione artistica del Maestro Ettore Pellegrino. Nel corso della sua pluriennale attività, l’Orchestra dell’ISA si è esibita con le più prestigiose istituzioni musicali italiane, tra cui L’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma e il Teatro alla Scala di Milano. Il Maestro Riccardo Muti l’ha diretta in un importante concerto commemorativo tenutosi a pochi mesi dal sisma che ha colpito il capoluogo abruzzese.




INSIEME PER LA RICERCA ADOTTIAMO UNA STELLA

Presentazione del  progetto AIL. Pescara Calcio, Pescara Runners e Pescara Pallanuoto, insieme al Comune di Pescara, hanno adottato una camera della casa AIL

Pescara, 27 gennaio 2024. Domani, domenica 28 gennaio 2024, alle ore 13:00, al Caffè Letterario di via delle Caserme a Pescara, ci sarà la presentazione del progetto dedicato all’AIL, intitolato “insieme per la ricerca – adottiamo una stella”. L’ASD Pescara Runners, la Pescara Calcio, la Pescara Pallanuoto col patrocinio del Comune di Pescara, si sono unite per adottare una delle undici stanze della casa AIL. Le “stelle” non sono altro che le camere da letto presenti nella struttura “G. Ferrini” che offre gratuita ospitalità ai pazienti in cura presso il Reparto di Ematologia dell’Ospedale Civile di Pescara provenienti da lontano e ai familiari che li assistono. Il mantenimento di Casa AIL implica la copertura di notevoli costi di gestione. Per questo motivo la Sezione AIL di Pescara Odv ha lanciato un appello agli imprenditori, agli enti, alle istituzioni e anche ai semplici cittadini affinché condividano il progetto “Adotta una Stella”. Appello raccolto dall’ASD Pescara Runners, Pescara Caclio e Pescara Pallanuto, insieme al Comune di Pescara, che hanno voluto contribuire alla gestione di una delle camere. All’evento in programma domani, domenica 28 gennaio, alle ore 13:00, saranno presenti:

Sindaco di Pescara, Carlo Masci

Presidente del consiglio Regione Abruzzo, Lorenzo Sospiri

Assessore dello Sport città di Pescara, Patrizia Martelli

Presidente ASD Pescara Runners, Pietro Nardone

Presidente della Pescara Calcio, Daniele Sebastiani

Presidente Pescara Nuoto e Pallanuoto, Stefania Scolta

Dg. Pescara Nuoto e Pallanuoto, Giampiero Lattanzio

Presidente All pro tempore, Antonella De Angelis Componente SCD AIL, Rosaria Pari




TRASPORTI E COMPETITIVITÀ

Gli investimenti Trenitalia trainano lo sviluppo

Pescara, 27 gennaio 2024. Per l’economia abruzzese – fortemente orientata all’export, alla manifattura e al turismo – trasporto e logistica rappresentano vere e proprie leve di competitività. Oggi l’unica prospettiva percorribile è il rafforzamento delle connessioni europee e di affermazione di un nuovo ruolo dell’Abruzzo. Pertanto, Confindustria Abruzzo Medio Adriatico riveste un ruolo attivo nella promozione di iniziative volte ad integrare domanda e offerta e ad individuare politiche industriali in questo ambito.

Il Direttore Generale di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, Luigi Di Giosaffatte, interviene così sul recente accordo tra Trenitalia e la Regione Abruzzo, sottolineato dal nuovo Contratto di Servizio per l’affidamento decennale dei servizi di interesse regionale: “Costituisce una notizia di grande rilevanza per la popolazione abruzzese e per le imprese del territorio, portando con sé numerosi vantaggi tangibili. L’investimento complessivo di oltre 180 milioni di euro è destinato a migliorare significativamente i servizi ferroviari nell’area, garantendo un sistema più efficiente e all’avanguardia. Questa iniezione di fondi è fondamentale per potenziare l’accessibilità e la connettività, agevolando gli spostamenti dei cittadini all’interno della regione.”

Prosegue Di Giosaffatte: “Il fatto che oltre 152 milioni di euro sono a carico di Trenitalia, società capofila del Polo Passeggeri del Gruppo FS Italiane, è un segnale positivo, indicando un impegno tangibile da parte dell’operatore ferroviario nazionale nel contribuire al potenziamento del sistema ferroviario regionale. Ciò significa un maggiore coinvolgimento da parte del settore privato per supportare lo sviluppo regionale.

L’introduzione di 5 nuovi elettrotreni di ultima generazione è un ulteriore passo avanti verso l’innovazione nel settore ferroviario. Questi treni non solo contribuiranno a migliorare la qualità complessiva del servizio, ma anche a ridurre l’impatto ambientale grazie alle tecnologie più avanzate e sostenibili. Inoltre, l’acquisto di nuovi treni contribuirà a ridurre l’età media della flotta regionale, aumentando l’affidabilità e la sicurezza dei viaggiatori.

Il lavoro di Trenitalia, che si conferma azienda leader per sviluppo tecnologico (28,7 milioni l’investimento previsto solo per le nuove tecnologie) rappresenta un notevole contributo per l’economia abruzzese e per il suo sviluppo sostenibile, offrendo un servizio ferroviaria più moderno, efficiente ed interconnesso. Questi investimenti non solo promuovono la mobilità e l’accessibilità, ma sottolineano anche la collaborazione tra enti regionali e operatori privati per migliorare l’esperienza di viaggio e sostenere lo sviluppo economico della regione”.




LA CORTE INTERNAZIONALE SUL GENOCIDIO A GAZA

Politicainsieme.com, 27 gennaio 2024. La Corte Internazionale ha stabilito che ci sono tutti gli estremi per valutare la denuncia di genocidio presentata dal Sudafrica contro Israele per quello che sta accadendo nella Striscia di Gaza dove ieri si è raggiunto il bilancio di oltre 26 mila morti, stando ai dati quotidianamente forniti dalle autorità di Hamas che Gaza controlla. Per una decisione finale si dovrà attendere molto tempo.

Intanto, la Corte ha “ordinato” a Israele un immediato intervento per evitare azioni che possano essere considerate genocidio e di consentire l’arrivo a Gaza di tutto ciò che può servire alla popolazione civile. Non ha ordinato l’immediata cessazione delle operazioni militari.

I sudafricani, i palestinesi e molti paesi arabi hanno apprezzato la sentenza. Benjamin Netanyahu l’ha invece fortemente criticata rilevando che, comunque, questo primo pronunciamento della Corte non ordina ad Israele di fermare il proprio esercito, mentre ha chiesto ad Hamas un immediato rilascio degli ostaggi ancora nelle sue mani.

Si tratta di una sorta di avvertimento che costringe il Governo di Israele a valutare bene il prosieguo della propria campagna militare e tutti ad affrontare il punto fondamentale della questione.

Israele ha diritto alla propria esistenza. Esistenza riconosciuta dalla stragrande maggioranza dei paesi presenti alle Nazioni Unite. Ha il diritto di mettere in atto tutte le misure necessarie a garantire la propria sicurezza. E, tra l’altro, fino al 7 ottobre del 2023, quel giorno sanguinoso in cui Hamas sferrò un attacco costato la vita a migliaia di persone del tutto innocenti, gran parte dei paesi arabi erano coinvolti in un processo di “pacificazione” che avrebbe portato ad una “normalizzazione” dei rapporti in una regione in cui lo Stato ebraico si è trovato per decenni in un permanente stato generalizzato di guerra con molti dei suoi vicini. Il problema è quello dei limiti entro cui Israele può condurre le proprie azioni militari.

Sullo sfondo resta la questione centrale, quella che ha ricordato ieri, nel giorno della Shoah, il nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sul diritto che anche i palestinesi hanno alla costituzione di un loro stato.

In effetti, la decisione preliminare della Corte, costringe le autorità dello Stato ebraico ad interrogarsi se la loro risposta alla strage perpetrata da Hamas non sia andata, e non continui ad andare, oltre i limiti del consentito provocando un numero altissimo di morti e feriti tra i civili, costringendo a continui spostamenti di centinaia di migliaia di persone ridotti a vivere in condizioni catastrofiche. Quelle che, stando alle dichiarazioni di importanti esponenti del Governo di Netanyahu, che la Corte ha preso in considerazione, porrebbero agli abitanti di Gaza la sola prospettiva di essere sradicati dalla loro terra e di aggiungersi alla “diaspora” dei palestinesi iniziata con il 1948.

Israele è una democrazia, l’unica in quel delicato scacchiere del mondo in cui si trova. Non può fare finta che la Corte non sia stata chiara, così come i paesi arabi mediorientali che aspirano anch’essi alla pace debbono impegnarsi di più per risolvere lo storico conflitto che li coinvolge in ogni caso.




SOLIDARIETÀ AL POPOLO DELL’OLOCAUSTO

di Domenico Galbiati

Politicainsieme.com, 27 gennaio 2024. Oggi, Giorno della Memoria, il ricordo dei sei milioni di ebrei trucidati, nel cuore dell’Europa, nei campi di sterminio nazisti, cade nel pieno dei combattimenti nella striscia di Gaza.

La reazione di Israele all’eccidio di Hamas dello scorso 7 ottobre, ha risposto con un’ecatombe ad un’altra e la sua misura, eccessiva sul piano delle vittime civili, è, per molti, il pretesto per risvegliare un antisemitismo coriaceo e feroce, espressione di un’ odio antico ed implacabile, insensato e cieco. Quasi lo si volesse legittimare, a costo di risvegliare i fantasmi cupi di una ferita che ancora sanguina e disonora chi la inferse e chi l’assecondò.

La condotta del governo Netanyahu contestata da molti anche all’ interno del suo Paese, nulla toglie al ricordo, al tributo di memoria e di solidarietà, alla condivisione di una sofferenza immane, che tutti gli uomini, il mondo intero, devono alle vittime della Shoah, al dolore indicibile di un popolo – è il caso di dirlo – crocifisso, inchiodato come Cristo al patibolo.

La sofferenza degli ebrei, la brutalità del genocidio messo in atto contro di loro da un potere fanatico e perverso è un mistero della storia, un evento che non finirà mai di interrogarci, ben oltre le ragioni di cui possono dar conto i criteri dell’ analisi culturale, chiamati ad esplorare le radici più’ antiche di un antisemitismo che ci sembra tuttora, in troppi ambienti, inestirpabile.

L’ intento dei nemici di Israele, la strategia di Hamas nulla ha a che vedere con le ragioni pur sempre deprecabili di ogni guerra, bensì, ancora una volta, mira alla soluzione finale, alla eradicazione di un’ intera etnia dalla faccia delle Terra.

È altrettanto devastante il sacrificio imposto al popolo palestinese, inaccettabile e ripugnante la morte cruenta di migliaia e migliaia di bambini, destinata a seminare germi di odio che neppure il succedersi delle generazioni potrà attenuare, se non in tempi lunghi che oggi nessuno può cogliere, neppure in un orizzonte lontano.

Eppure, dovrebbe essere l’esperienza comune di un dolore insanabile a spingere due popoli l’uno verso l’altro, maturando quella più profonda consapevolezza di sé, quella coscienza compiuta del proprio posto nella storia che la sofferenza patita, dall’ una e dall’ altra parte, può fecondare.




LE VITTIME DIMENTICATE DEL REGIME NAZISTA

di Serfilippi Denis

Chieti, 27 gennaio 2024. Oggi ricorre il Giorno della Memoria, che commemora le vittime dell’Olocausto. La data scelta corrisponde all’anniversario della liberazione di Auschwitz-Birkenau, il più grande campo di concentramento e sterminio nazista.

Il Giorno della Memoria è stato istituito per informare il pubblico sull’Olocausto e commemorare ufficialmente tutte le vittime del regime nazista. Tra queste si contano sei milioni di ebrei e milioni di altre persone, tra cui polacchi, slavi, rom e sinti, omosessuali e persone con disabilità.

Un altro gruppo che è stato vittima di persecuzione sono i Testimoni di Geova.

Il professor Detlef Garbe, ex direttore del Memoriale del campo di concentramento di Neuengamme, ha spiegato: “I testimoni di Geova, che nel Terzo Reich subirono un’implacabile persecuzione, sono tra le cosiddette vittime dimenticate del regime nazista. Per decenni sono stati ignorati […] nonostante il fatto che un considerevole numero di testimoni di Geova subì persecuzione e morte”.

I Testimoni furono oppressi perché si rifiutarono di imbracciare le armi o di conformarsi all’ideologia nazista dell’odio.

“I testimoni di Geova erano l’unico gruppo cristiano sotto il Terzo Reich a essere contrassegnato da un simbolo specifico per i prigionieri: il triangolo viola. Erano perseguitati solo sulla base delle loro convinzioni religiose”, dice Luca Didò portavoce dei Testimoni di Geova. “I nazisti offrirono loro la libertà se avessero rinunciato alla loro fede e avessero sostenuto il regime. Eppure, hanno avuto il coraggio di attenersi ai valori cristiani: la lealtà a Dio e l’amore per il prossimo”.

Alcune statistiche sulla persecuzione dei Testimoni di Geova sotto il regime nazista:

·              Dei circa 35.000 Testimoni che si trovavano nell’Europa occupata, circa 13.400 furono vittime della persecuzione nazista.

·              Circa 11.300 persone furono arrestate.

·              Circa 4.200 furono mandati nei campi di concentramento.

·              Più di 1.250 testimoni di Geova vittime della persecuzione nazista erano minorenni.

·              Circa 600 figli di testimoni di Geova furono sottratti ai loro genitori dal governo nazista.

·              Almeno 72 testimoni di Geova furono uccisi con l’eutanasia.

·              Almeno 548 Testimoni, alcuni dei quali minorenni, morirono per esecuzione o omicidio volontario.

·              In totale circa 1.600 Testimoni persero la vita a causa della persecuzione nazista.

·              Si stima che circa 6.000 Testimoni fossero detenuti in prigioni o campi di concentramento durante il periodo dell’Olocausto.




PER L’ABRUZZO AMBIZIONE E PROGETTO DI SVILUPPO

D’Amico all’evento su Pescara e Regione

Pescara, 27 gennaio 2024. “Dobbiamo essere ambiziosi e riprendere un progetto di sviluppo che è mancato in questi anni. Ripristinare una politica di programmazione che abbia come faro l’interesse della comunità”: lo ha detto Luciano D’Amico, candidato alla Presidenza della Regione per il Patto per l’Abruzzo, intervenendo nella Sala consiliare del Comune di Pescara all’incontro “Pescara al plurale, ci vuole la Regione”, organizzato dall’Officina del senatore Luciano D’Alfonso.

Al centro dell’intervento di D’Amico l’idea di Abruzzo tra vent’anni: “Serve una politica industriale e di sviluppo per l’agricoltura e il turismo. Il sistema manifatturiero abruzzese è sempre più solo, benché incida per il 28 per cento sul Pil, più della Germania. Non possiamo più permetterci l’assenza di una bussola, è la Regione che deve giocare un ruolo di regia e coordinamento. Di questo passo rischiamo di perdere anche la produzione dei furgoni della Val di Sangro. Per evitarlo è necessario adeguare i porti e le infrastrutture: è la Regione che se ne deve occupare. Va applicata la Carta di Pescara, un’intuizione straordinaria nata in questa regione, dove per la prima volta si sostiene che non c’è sviluppo senza sostenibilità economica, sociale e ambientale. Vale ancora di più oggi poiché viviamo una fase storica ricca di opportunità: i grandi gruppi industriali stanno tornando a produrre in Europa ma non in Abruzzo”.

Per D’Amico “serve lavoro sicuro e di qualità. La nostra risorsa sono le giovani e i giovani abruzzesi. Dobbiamo puntare sulla loro formazione. Va garantito il pieno esercizio del diritto allo studio e spetta alla Regione farlo. Serve una Regione che elabori una politica di indirizzo del sistema universitario. Va offerto al sistema economico di trasformare la conoscenza scientifica in conoscenza utile per le imprese. Le nostre quattro Università possono essere anche un sistema propulsivo per il sistema economico”.

D’Amico ha citato anche l’importanza di politiche di sostegno per il turismo e per gli agricoltori che “non possono essere lasciati soli di fronte alle conseguenze del cambiamento climatico”. Fondamentali anche le ragioni dell’equità: trasporto e diritto alla salute. “Vogliamo offrire il trasporto pubblico – continua D’Amico – a tutti gli abruzzesi, per ragioni di sostenibilità ambientale, sociale, territoriale. Sulla sanità riteniamo che una spesa due miliardi e ottocento milioni non sia compatibile con queste liste d’attesa e con questo basso livello di servizio sanitario”.




INAUGURATA OGGI LA MOSTRA LA RAZZA NEMICA

Il Vicesindaco Lidia Albani, il direttore del Polo Museale Sirio Maria Pomante e lo studioso della Shoah Cesare Moscati accompagnano i ragazzi delle Scuole Medie in una mattinata di riflessione e conoscenza

Giulianova, 27 gennaio 2024. È stata una rappresentanza di studenti delle Terze Medie cittadine, ad inaugurare ieri mattina la mostra La Razza Nemica, allestita fino al 18 febbraio nel Loggiato Cerulli nell’ambito delle iniziative organizzate per il Giorno della Memoria. La mostra offre un percorso visivo e documentale degli anni che hanno segnato la storia mondiale del secolo scorso, ferita dall’ideologia nazi-fascista e dalla conseguente tragedia dell’ Olocausto.

La mattina è iniziata in sala Buozzi, dove i ragazzi hanno ascoltato con grande interesse le parole di Cesare Moscati, volontario del Museo della Shoah di Roma, che ha spiegato con grande efficacia strategie e finalità della propaganda antisemita.

Quindi, l’inaugurazione della mostra itinerante La Razza Nemica, che ragazzi ed insegnanti hanno visitato, guidati da Cesare Moscati. Sempre ieri mattina, gli studenti si sono recati all’ingresso del municipio. Qui sono state loro mostrate le pietre d’inciampo collocate negli anni scorsi. Nella piazza alle spalle del Comune, hanno sostato presso la stele che commemora le vittime del tragico bombardamento del 29 febbraio ‘44.

“Siamo grati – ha detto il Vicesindaco Albani – al Museo della Shoah di Roma e a Cesare Moscati che volontariamente mette a disposizione le sue conoscenze e le sue esperienze. L’obiettivo principale, anche quest’anno, è coinvolgere i ragazzi, offrendo loro la possibilità di riflettere sulla storia e comprendere i meccanismi che hanno condotto le masse a porre in atto, o a tollerare, la pratica aberrante dello sterminio di massa”.




SOSTEGNO CONTRO LA CHIUSURA DEL CANILE DI SANTE MARIE

Alle ore 15:00 in Piazza Risorgimento ad Avezzano, la manifestazione “Giù le mani dai MarsiCANI” organizzata dalle associazioni animaliste del Coordinamento Associazioni Volontari Abruzzesi Animali e Ambiente contro la chiusura

Pescara, 27 gennaio 2024. La vicenda, che da settimane sta alimentando il malumore di tutti i volontari del territorio, ha già portato ad una petizione on-line che in un mese ha superato le 7.000 firme, ed è ormai sotto i riflettori tanto da coinvolgere a macchia d’olio tutte le realtà che operano a tutela del mondo animale in Abruzzo.

“Anche il M5S Pescara parteciperà alla manifestazione – commenta il consigliere comunale Paolo Sola – per una battaglia di civiltà che deve vederci tutti uniti. Nella nostra città abbiamo appena vissuto il dramma della chiusura del canile di Via Raiale per le scelte folli e sconsiderate del centrodestra targato Carlo Masci, che ha condannato una città come Pescara a restare senza alcun presidio di cura e di tutela per gli animali di affezione. Quindi conosciamo bene questa tendenza a mortificare il lavoro delle associazioni animaliste, che purtroppo si sta propagando in tutta la Regione ed in tutto il Paese, sempre più distante e disinteressato a questi temi. La minaccia che incombe su Sante Marie rappresenta l’ennesimo taglio sconclusionato – prosegue Sola – che persegue una logica di svuotamento dei territori da quei presidi che invece, grazie al lavoro silenzioso e sommerso di centinaia di volontarie e volontari, sempre più spesso si sostituiscono ad amministrazioni locali assenti e disinteressate”.

A preoccupare, infatti, non sono solamente le difficoltà nel trasporto dei cani verso una nuova struttura da realizzare a L’Aquila, con il pericolo di congestionarla nel ricevere i flussi da tutta la Marsica, ma soprattutto il rischio di compromettere un delicato equilibrio tra le entrate in canile e le adozioni, finora garantito solo grazie all’operato dei volontari marsicani che, per ovvie ragioni di tempo e di distanza, non potrebbero offrire agli ospiti nel canile aquilano il loro prezioso contributo. “Invitiamo tutti i volontari e le realtà abruzzesi ad esprimere il proprio sostegno a questa manifestazione e a questa battaglia – conclude Sola – per dare un segnale forte e consolidare quella rete tra associazioni che è il nostro miglior strumento di difesa”.




L’EX RAVASCO DIVENTERÀ HOSPICE

Sisma 2016: 3,6 milioni il valore dell’intervento finanziato. Per il Commissario Castelli la ricostruzione sta dimostrando capacità di visione futura per i territori

Teramo, 27 gennaio 2024. Questa mattina a Teramo il Commissario Straordinario al sisma 2016 Guido Castelli ha partecipato a una conferenza stampa nel corso della quale è stato illustrato il progetto per il recupero e utilizzo dell’ex Ravasco.

L’edificio della Asl di Teramo sarà destinato alla funzione di hospice, in grado di accogliere fino a dieci malati terminali. L’importo complessivo per la realizzazione dell’opera, finanziata dalla Struttura commissariale, è pari a 3,65 milioni di euro (150 mila euro derivano dal contributo incentivo Conto Termico – GSE).

Il Commissario Guido Castelli ha dichiarato: “Quello che abbiamo presentato oggi è il primo di una serie di lavori che riguardano l’edilizia pubblica a Teramo, per un valore complessivo di 25 milioni di euro, e che riguardano la Prefettura, la Asl e scuole.

L’importanza di quest’intervento per l’ex Ravasco, i cui lavori saranno avviati nelle prossime settimane e avranno una durata di due anni, sta nel fatto che la ricostruzione post sisma dimostra la capacità di orientarsi verso la futura funzione degli immobili già prima del loro recupero.

Una capacità sia di visione che progettuale frutto del costante scambio e confronto con tutti gli attori impegnati, a partire dal Presidente Marco Marsilio, il Direttore dell’Usr Vincenzo Rivera e il Direttore generale dell’Asl Teramo, Maurizio Di Giosia. Si tratta di una ricostruzione che va oltre la mera ricomposizione del patrimonio immobiliare, prospettando una nuova logica per i servizi pubblici. Il futuro dei nostri territori, e delle aree interne in particolare, dipende anche e soprattutto dalla capacità che avremo di costruire realtà funzionali alle nuove esigenze delle nostre comunità”.