COMUNE VIRTUOSO NEL VERDE URBANO

Completata la mappatura degli alberi in via Marina e in via Colombo

Roseto degli Abruzzi, 30 gennaio 2024. Si è ultimato nelle scorse ore il controllo che rientra nel progetto di mappatura del verde di Roseto degli Abruzzi e che ha riguardato, nello specifico, i pini marittimi presenti in via Marina e via Colombo. È stato realizzato un lavoro imponente, sollecitato anche da RFI, che si è concentrato soprattutto sulle piante che hanno mostrato delle criticità verso le quali sono stati svolti degli approfondimenti strumentali.

“Nel controllo delle alberature su via Marina e via Colombo, abbiamo sottoposto diverse piante al “Pulling Test”, prova di trazione controllata dell’albero, ossia un metodo di valutazione della stabilità degli alberi che testa la resistenza meccanica e la stabilità a livello radicale, che è una parte della pianta di per sé difficile da indagare – afferma il dottore Agronomo Stefano Castorani, incaricato dal Comune allo svolgimento della mappatura – Tale verifica simula la forza del vento sulla chioma dell’albero e permette di valutare la risposta della pianta a tali sollecitazioni, fornendo dati sulla sua propensione al cedimento. Cerchiamo di tutelare al massimo il nostro splendido patrimonio arboreo senza però tralasciare il rischio che comunque comporta la presenza di alberi in un contesto urbano e la sicurezza del cittadino”.

“Roseto è una città verde, ricca di parchi, giardini, alberi e piante che contribuiscono a rendere il nostro territorio più bello, salubre e sostenibile – dichiara il Sindaco Mario Nugnes – Per questo motivo, abbiamo deciso di avviare un progetto di mappatura del verde urbano, che ci permetterà di conoscere meglio la quantità, la qualità e la distribuzione delle aree verdi presenti sul nostro suolo comunale. Questo ci aiuterà a pianificare interventi mirati di manutenzione, potatura, sostituzione e piantumazione di nuovi alberi, in modo da preservare e incrementare il nostro patrimonio arboreo. Inoltre, per la prima volta nella storia del nostro comune, stiamo realizzando il Piano del Verde, uno strumento normativo che regola la gestione del verde pubblico e privato, stabilendo criteri, obiettivi e azioni per garantire il rispetto e la valorizzazione della natura. Queste iniziative testimoniano la nostra visione di una città moderna, attenta al benessere delle persone e alla salvaguardia del territorio. Siamo convinti che le piante siano una risorsa preziosa per Roseto degli Abruzzi e per tutto il nostro territorio e che, allo stesso tempo, si deve intervenire dove necessario per garantire la sicurezza dei nostri cittadini”.




PREMIO NAZIONALE DI NARRATIVA NEO EDIZIONI 2024

Anno Zero per il premio, partecipazione entro il 30 maggio

Chieti, 30 gennaio 2024. La Neo Edizioni presenta il “Premio Nazionale di Narrativa Neo Edizioni 2024”, un’opportunità concreta per gli autori emergenti. Nell’anno della sua prima edizione, il concorso si apre a romanzi e raccolte di racconti inediti, offrendo uno spazio prezioso per dar voce ai nuovi talenti della narrativa italiana.

Il vincitore avrà l’opportunità di vedere la propria opera pubblicata dalla Neo Edizioni, casa editrice abruzzese arrivata al suo quindicesimo anno di attività. Oltre alla pubblicazione del proprio manoscritto, il vincitore sarà premiato con 1000 euro, intesi come anticipo sui diritti derivanti dalla futura vendita dell’opera.

Il concorso è aperto a tutti gli autori con opere inedite redatte in lingua italiana. La scadenza per partecipare è fissata al 30 maggio 2024. L’invito è rivolto a chiunque abbia una storia da raccontare, un mondo da condividere o emozioni da esplorare attraverso la scrittura.

Neo Edizioni garantisce un processo di valutazione aperto e professionale, con l’obiettivo di offrire a tutti i partecipanti un’equa possibilità di emergere.

È possibile inviare il proprio manoscritto inedito e partecipare al “Premio Nazionale di Narrativa Neo Edizioni 2024”; per maggiori dettagli e informazioni, la pagina ufficiale del concorso per consultare il bando è: www.neoedizioni.it/neo/premio_letterario/.

Inoltre, è possibile seguire le pagine social alla voce @neoedizioni.




PROGETTO ERASMUS + DIALOGO E AZIONE

Coinvolti tutti gli Ambiti Distrettuali Sociali della Provincia di Teramo

Teramo, 30 gennaio 2024. Si è tenuta oggi, martedì 30 gennaio 2024 nello spazio L’ARCA (Laboratorio per le Arti Contemporanee) di Teramo, la riunione di lancio del progetto DeA (Dialogo e Azione), Azione Chiave 1 del programma Erasmus+.

Il progetto, di titolarità della Cooperativa Formatalenti, è stato cofinanziato dalla Commissione Europea in partenariato con i cinque Ambiti Distrettuali Sociali della Provincia di Teramo: ADS 20 “Teramo”, ADS 21 “Val Vibrata”, ADS 22 “Tordino-Vomano”, ADS 23 “Fino-Cerrano” e ADS 24 “Gran Sasso-Laga”.

Presenti alla riunione di lancio l’Assessore del Comune di Teramo Alessandra Ferri, Il Sindaco di Alba Adriatica Antonietta Casciotti, la Dottoressa Simona Antonini, il Responsabile dei servizi sociali della Comunità Montana “Gran Sasso” e dell’Unione dei Comuni “Le terre del sole” Piergiorgio Possenti, l’Assessore del Comune di Silvi Beta Costantini e la Dottoressa Elisabetta Rapacchiale. Hanno moderato la riunione la Project Manager del progetto, Sara Di Giuseppe, e la Project Assistant, Giulia Scarafoni.

Ci sono grandi aspettative per il progetto, che nasce con una forte componente europea, che coinvolgerà circa 100 giovani della Provincia, tra volontari di Servizio Civile Universale e studenti delle Scuole Secondarie di secondo grado, e circa 10 decisori politici dei Comuni di ciascun ADS provinciale. L’obiettivo è la creazione di un ponte forte e stabile che colleghi i giovani cittadini al mondo politico, per comprendere, immedesimarsi e imparare gli uni dagli altri. Parola chiave: bidirezionalità. 

Il progetto si pone obiettivi concreti e raggiungibili, soprattutto grazie alla grande disponibilità degli Ambiti Distrettuali Sociali partner che hanno, da subito, accolto con forte entusiasmo l’idea progettuale della Cooperativa Formatalenti.

La partecipazione di tutti gli Ambiti è stata fortemente voluta dalla Cooperativa, in un’ottica di cooperazione congiunta tra le aree e soprattutto di inclusione delle Aree Interne presenti nel territorio e dei loro giovani, spesso penalizzati dalla mancanza di servizi e opportunità per emergere e far sentire la propria voce.

Fiore all’occhiello del progetto è la creazione di una Consulta Informativa Giovanile, che sarà regolarmente eletta dai giovani della Provincia di Teramo; uno strumento oggi essenziale per dare voce a tutte e tutti ed essere portavoce di innovazione e incubatore di nuove idee nel territorio teramano.




RISOTTO AL VINO ROSSO O CAVOUR

Chieti, 30 gennaio 2024. È un piatto vegetariano con un condimento diverso dai soliti. Era il risotto preferito di Camillo Benso conte di Cavour, un buongustaio di cibi di qualità. Il riso contiene vitamine A e B, proteine, calcio, potassio, carboidrati, aiuta a regolare la flora batterica ed a garantire benessere, all’intestino.

INGREDIENTI PER DUE PERSONE

Riso Carnaroli 160 g – (rilascia una giusta quantità di amido durante la cottura, così da consentire un risotto cremoso)

Vino Rosso corposo secco 80 g

Olio extra vergine di oliva 2 cucchiai 15 g

Brodo vegetale ½ l

Burro 15 g

Parmigiano grattugiato 20 g

Sottiletta 1

Battuto mezza cipolla

Pepe q.b.

Sale q.b.

Prezzemolo q.b.                                                                                                     

PREPARAZIONE

Il risotto al vino rosso, si prepara in una casseruola antiaderente. Con due cucchiai di olio extra vergine di oliva, far soffriggere la mezza cipolla, unire il riso carnaroli, tostarlo per un paio di minuti, mescolando con una paletta di legno, fino a che non sarà lucido. Quindi, aggiungere 50 grammi di vino, lasciandolo ben sfumare, altrimenti il piatto è amaro. Continuare la cottura, circa 22 minuti, aggiungendo man mano brodo caldo. Cinque minuti prima della fine cottura, al posto del brodo, aggiungere i 30 grammi di vino restanti, in modo che anche il colore sarà più intenso. A fine cottura, a fuoco spento, mantecare per circa due minuti con il burro, la sottiletta, il parmigiano. Una rapida mescolata per amalgamare bene gli ingredienti e servire, aggiungendo il prezzemolo e il pepe. Per preparare questo risotto di origine piemontese e, per accompagnare il piatto, è consigliato il vino Barolo. È un vino rosso, energico, raffinato e nominato, Patrimonio dell’Unesco. Però fa bella figura anche un rosso locale.

Luciano Pellegrini




INCLUSIONE E DISABILITÀ  

Le parole chiave del progetto STAR

San Benedetto del Tronto, 30 gennaio 2024. È iniziato a fine 2023 e continua nel 2024 il progetto STAR condotto dalle associazioni Michelepertutti e La Casa di Asterione con le scuole di Ascoli, Grottammare, Pagliare e San Benedetto del Tronto.

Promuovere a scuola l’empowerment dei minori con disabilità e sensibilizzare i loro pari: sono questi gli obiettivi del Progetto S.T.A.R. (Sosteniamo Tutte le Abilità dei Ragazzi) creato dalle associazioni Michelepertutti in qualità di capofila e La Casa di Asterione come partner con il contributo del Dipartimento per le politiche della Famiglia.

Il progetto STAR si pone da un lato l’obiettivo di favorire il senso di sicurezza emotiva e la scoperta dei talenti di ciascun ragazzo, partendo dalle fragilità, per superarle ed evidenziare i punti di forza, che ci sono sempre, al di là delle disabilità.

Dall’altro Star si propone di educare le giovani generazioni a convivere e rispettare tutte le differenze che la vita e la natura ci propongono, tenendo presente che siamo tutti/tutte individui unici e pertanto diversi/e.

Le scuole coinvolte sono gli Isc Leopardi di Grottammare, l’Isc Centro di San Benedetto del Tronto, Isc di Pagliare, Isc Borgo Solestà, Isc Centro Ascoli, Isc Luciani San Filippo.

Il progetto ha avuto luce anche grazie all’appoggio da parte degli Ambiti Territoriali 21,22, e 23 del Piceno e dei Comuni di Ascoli Piceno, Pagliare, Monsampolo, San Benedetto del Tronto e Grottammare.

Secondo i dati del Ministero dell’Istruzione, in Italia gli studenti con disabilità frequentanti la scuola primaria e secondaria di primo grado rappresentano circa il 4,5% del totale iscritti.

Stiamo parlando di circa 180.000 ragazzi a livello Italia, riconosciuti con una disabilità, che stanno vivendo l’età che va dai 5 ai 14 anni, età caratterizzata dalla formazione ancor più definita della personalità del bambino che va trasformandosi in ragazzo. Coloro che sperimentano una qualche forma di diversità (disabilità psico-fisica, culturale, socioeconomica, ecc.), sentono oramai che questa peculiarità è divenuta evidente agli altri e rischiano di vivere una certa esclusione sociale. I ragazzi, in questa fase della crescita, fanno spesso fatica ad avere un atteggiamento inclusivo nei confronti del diverso, se non guidati da una proposta educativa adeguata.

Nel ridurre queste distanze la scuola ha un ruolo decisivo: l’efficacia del sistema scolastico si misura anche nella capacità di integrare e valorizzare le differenze, senza cristallizzarle.

Partendo da queste premesse, le azioni progettuali infatti prevedono discussioni sul linguaggio e sul potere che hanno le parole di abbattere muri, la creazione di uno spazio di apprendimento virtuale, attività espressivo-artistiche e sul teatro come discipline in grado di unire le persone, attività sportive e di formazione e motivazione al volontariato sin da ragazzi. Non mancano azioni dedicate al corpo docente, come la formazione in mediazione artistica ed una formazione più tecnica e specifica sulla differenziazione didattica condotta da Cedisma, ente dell’Università Cattolica.

Il progetto, avviato a fine 2023, impegnerà le scuole fino a giugno e poi continuerà durante l’estate con attività all’aperto.

I risultati ottenuti saranno misurati e quantificati grazie ad un ente di valutazione esterno, che rilascerà una relazione finale che verrà condivisa con tutti gli stakeholders.




LA PRIORITÀ DELLE PRIORITÀ

di Domenico Galbiati

Politicainsieme.com, 30 gennaio 2024. Chi voglia fare seriamente politica, deve, anzitutto, saper leggere sapientemente il “momento”. Deve poter cogliere, in altri termini, quale sia, in quel determinato frangente, la “priorità delle priorità”, il tema che da solo connota quella certa fase temporale ed attorno al quale gli altri argomenti ruotano su traiettorie che, lo si sappia o meno, non sfuggono alla forza gravitazionale della questione che tiene saldamente il centro della scena.

Nel nostro Paese – ovviamente coinvolto nelle mille tensioni del drammatico scenario internazionale – l’attenzione, in questa fase, è focalizzata, in primo luogo, sulla consultazione europea del prossimo mese di giugno. Sia per il rilievo in sé – prima d’ora, mai percepito altrettanto chiaramente – del rinnovo del Parlamento di Strasburgo, sia per i riflessi che il responso delle urne potrebbe avere sugli equilibri interni alla stessa maggioranza di governo.

Non bisogna lasciarsi trarre in inganno e scambiare le turbolenze che investono l’immediata contingenza del discorso pubblico con i movimenti, forse meno appariscenti, ma più sostanziali, che si muovono nelle regioni più profonde dell’accadere politico. Detto altrimenti, il “momento” italiano è oggi contrassegnato – senza sminuire le altre mille tematiche che si inerpicano in una reciprocità di condizionamenti intrecciati che danno l’idea della effettiva complessità in cui ci muoviamo – dalla proposta di riforma costituzionale, avanzata dalla due destre di Meloni e Salvini, secondo un combinato disposto tra “premierato” ed “autonomia differenziata”, destinato letteralmente a stravolgere l’impianto della Costituzione Repubblicana, che, ai loro occhi, ha la grave colpa di essere nata dalla lotta di liberazione dal fascismo.

A giudicare dall’atonia con cui si guarda a questa prospettiva, non solo da parte delle presunte opposizioni, ma dal mondo della cultura democratica e civile, dal mondo accademico, da parte del mondo sociale, sindacale ed imprenditoriale, associativo, professionale, in sostanza da quella pluralità di espressioni della società civile che si è ben diversamente mobilitata in altre occasioni, questa volta rischiano di farcela. Quasi ci sia una tacita e rassegnata accondiscendenza.

Certo, si tratta di un cammino di non breve momento ed il probabile referendum non è così immediatamente alle porte, ma la battaglia è talmente dirimente che bisogna esserne consapevoli e convinti fin d’ ora e cominciare da subito a predisporre le opportune contromisure. Siamo posti di fronte ad una questione a cui nessuno può sfuggire, magari eclissandosi nel pretesto che, in fin dei conti, si tratta di una tematica di carattere tecnico- istituzionale di cui è bene che si occupino gli addetti ai lavori. E’ vero esattamente il contrario.

Siamo su un crinale che non consente traccheggiamenti o mediazione di sorta: si sta da una parte o dall’ altra.

La “legge fondamentale dello Stato” – qualunque sia la sua impostazione di fondo – rappresenta in ogni caso, l’architrave che regge la “convivenza civile” di un popolo – la costruzione della “polis” – e, in ultima istanza, ha, dunque, anche un irrecusabile valore “antropologico”, anche se, nel linguaggio politico corrente, esploriamo meno questo versante.

Vuol dire che la Costituzione concerne la cognizione che un “popolo” – e per esso i singoli cittadini che vi si riconoscono – ha di sé stesso, la sua consapevolezza di sé, l’ “auto-comprensione” che ne orienta i comportamenti, il modo di intendervi, dunque, in primo luogo, il primato della persona piuttosto che dello Stato, il ruolo della famiglia e delle spontanee aggregazioni sociali, la stessa concezione dell’ “io” che matura e si compie, in quella pluralità di relazioni che danno forma ai diritti civili e, non meno, alla vasta costellazione dei diritti sociali. Insomma, la Costituzione dice chi siamo e chi intendiamo essere e la cosa investe, ben più di quanto distrattamente non riteniamo, la concreta esperienza, l’ esistenza, il “vissuto” di ognuno, di ciascun cittadino nella sua irripetibile singolarità e non solo la dimensione del “collettivo”. Non è fuori luogo dire che la Costituzione si vive.

Ne consegue – a maggior ragione, guardando al mondo cattolico, cioè a coloro che si riconoscono in una cultura “personalista” – che salta d’ incanto, ad esempio, ogni più o leziosa distinzione tra impegno politico e prepolitico, tra formazione delle coscienze e militanza attiva, anche nelle sue forme di partito. E, infine, la questione interroga anche quelle espressioni di mondo liberale, democristiano o socialista che pure sono, qua e là, sparse nell’attuale maggioranza di governo, per lo più accolte, fin dalle sue origini, in Forza Italia, la quale, a sua volta, appartenendo al PPE, dovrebbe dar conto di una conciliazione, francamente difficile, tra riferimento alla casa-madre dei cristiano-sociali e l’ adesione, a meno che ne prenda le distanze, ad una inaccettabile riforma costituzionale. Sapendo, peraltro, che i temi istituzionali, ciò che, in linea generale, concerne la forma dello Stato, stanno su un piano sovraordinato e non riducibile alla logica delle contingenti maggioranze parlamentari.

La “priorità” delle priorità – di Domenico Galbiati – Politica Insieme




BLITZ DI UN “ORSO”

Alla sede della lega in piazza cesare battisti

Trento, 30 gennaio 2024. Fugatti persevera nei suoi piani  criminali  di sterminio  contro gli Animali Liberi. Otto Orsi ogni anno saranno  ammazzati, tra loro quattro Cuccioli, contro ogni normativa  nazionale e UE.

E il governo lo lascia fare. Il che non meraviglia, visto che nel governo e nei partiti che lo sostengono ci sono i maggiori produttori  e commercianti di armi e munizioni.

Agli Orsi  uccisi “legalmente”, si aggiungono quelli “trovati morti”, cioè eliminati  sottobanco…

Contro questa indegna situazione, nella tarda serata di lunedì 29 gennaio, un “orso” ha  compiuto una performance di protesta, scaricando  un quantitativo di concime  sintetico (e puzzolente) davanti alla sede della lega di Trento. Inoltre, è stato affisso uno striscione che parla da solo: “LEGA, FUGATTI NON DATE UN PRETESTO AI ‘MATTI’… GIÙ LE MANI DAGLI ORSI!”

Un atto simbolico, meriterebbero di peggio, perché non cali il silenzio  sulla strage di Animali Liberi  in Trentino.

www.centopercentoanimalisti.org




RICERCA E ATTIVITÀ FORMATIVE NELLA RISERVA DI LUPPA

Protocollo d’intesa tra il Comune di Sante Marie e la Federazione Speleologica Abruzzese

Sante Marie, 30 gennaio 2024. Un protocollo d’intesa tra il Comune di Sante Marie e la Federazione Speleologica Abruzzese per ricerca e attività formative nella riserva naturale Grotte di Luppa. Il patto è stato sottoscritto domenica mattina dopo un sopralluogo all’interno dell’area protetta.

La convenzione firmata è un primo passo per promuovere insieme alle associazioni speleologiche regionali lo sviluppo, la ricerca e le attività formative nella riserva con il fine di realizzare una linea comune che valorizzi il patrimonio speleologico permettendo al contempo anche la salvaguardia dei fenomeni carsici presenti nel territorio del Comune di Sante Marie.

“Giornata importante per la nostra comunità”, ha precisato il sindaco Lorenzo Berardinetti, “abbiamo aggiunto un tassello sullo sviluppo turistico del territorio. Con questa convenzione possiamo iniziare a pensare i percorsi della riserva come un’unica estensione in grado di collegare gli aspetti della superficie con quelli del mondo sotterraneo, permettendo agli escursionisti di osservare le peculiarità speleologiche tipiche del nostro territorio. Partiremo a breve con lo studio di fattibilità per l’apertura di possibili percorsi speleologici nella riserva naturale Grotte di Luppa”.

Anche il presidente della Federazione Speleologica Abruzzese, Gabriele La Rovere, ha ribadito l’importanza di questo risultato per tutta la comunità speleologica regionale.

“La firma di questo protocollo”, ha commentato La Rovere, “sia un punto di partenza per lo studio, la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio ipogeo della riserva secondo i moderni principi della sostenibilità”.

Il presidente del gruppo speleologico aquilano Mauro Panzanaro si è detto soddisfatto di questo importante risultato ottenuto.

“Ringrazio il sindaco Berardinetti per la visita nel territorio della riserva”, ha concluso Panzanaro, “che ci ha permesso di valutare la bellezza del paesaggio carsico di superficie ricco di testimoni di erosione, falesie e doline che integrata con le potenzialità speleologiche dell’Inghiottitoio di Luppa possono contribuire alla realizzazione di percorsi visita suggestivi e di moderna concezione per la diffusione delle conoscenze naturalistiche”.

Lorenzo Berardinetti




SESTO POTERE

In scena sabato 3 febbraio alle ore 21:00  con Francesco Montanari e Cristiano Caccamo. Il nuovo allestimento che porta la firma del teatro Maria Caniglia alla produzione

Sulmona, 30 gennaio 2024. Dopo il grande successo di pubblico per Prendetevi la luna che il 20 gennaio ha visto salire sul palco del Caniglia il Dott. Paolo Crepet all’interno della rassegna Oltre la stagione, sabato 3 febbraio alle ore 21:00 andrà in scena Sesto potere di Davide Sacco, che ne firma anche la regia, con Francesco Montanari e Cristiano Caccamo; lo spettacolo è una coproduzione LVF – Teatro Manini di Narni, Ente Teatro Cronaca – VesuvioTeatro e Teatro Maria Caniglia.

Meta Aps in partenariato con il Comune di Sulmona propone quale quinto appuntamento della stagione di prosa 2023/2024 la sua coproduzione; la pièce, attualmente impegnata in una tournée che contribuisce a promuovere il nome del Teatro Maria Caniglia in tutto il territorio nazionale, prende avvio in una democrazia violata dall’odio, dal denaro e dalla vendetta, e ciò che sembra affermarsi al di là di ogni altra cosa è il potere delle fake news. In una storia che pare trattare esclusivamente di politica, Francesco Montanari, Cristiano Caccamo, Nina Torresi e Matteo Cecchi guidati dal regista Davide Sacco, trasporteranno il pubblico in un dramma che coinvolge la società, un gruppo, degli individui, e che si chiude in modo estremo: vivere essendo oggetto di fake news o scegliere di morire con la reputazione immacolata?

«Siamo lieti di proseguire il progetto che vede il Teatro Maria Caniglia come Teatro di produzione attraverso un allestimento che porta la firma, oltre alla nostra, di due importanti realtà come quelle di LVF – Teatro Manini di Narni ed Ente Teatro Cronaca – VesuvioTeatro» dichiara Patrizio Maria D’Artista, presidente di Meta Aps e Direttore Artistico della stagione di prosa in corso, che prosegue «Il  percorso iniziato con “Il Grande Inquisitore” e proseguito con “Divagazioni e Delizie”, vede oggi con “Sesto potere” un ulteriore sviluppo grazie ad una collaborazione che crea legami con altre realtà di lustro nel panorama teatrale italiano, e che porta il Caniglia a confermarsi nel ruolo di un teatro in grado di produrre dei contenuti culturali di qualità capaci di raccogliere consensi nei maggiori teatri italiani».

Si ricorda che i singoli biglietti sono in vendita presso il Centro di Informazioni Turistiche – IAT Sulmona e sulla piattaforma online oooh.events. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro.

Per informazioni contattare il numero 329 9339837, collegarsi alle pagine social Facebook, Instagram, X del Teatro Maria Caniglia o al sito www.teatromariacaniglia.com, oppure scrivere una mail all’indirizzo info@teatromariacaniglia.com

ALCUNE DATE DELLA TOURNÉE 2023/24:

Narni (Terni)

10/11 dicembre 2023, Teatro Manini

Altopascio (Lucca)

12 dicembre 2023, Cinema Teatro Puccini

Empoli

13 dicembre 2023, Cinema Teatro Excelsior

Santa Croce sull’Arno (Pisa)

14 dicembre 2023, Teatro Comunale Verdi

Rapolano Terme (Siena)

15 dicembre 2023, Teatro del Popolo

Polistena (Reggio Calabria)

22 dicembre 2023, Auditorium Comune di Polistena

Montegiorgio (Fermo)

8 gennaio 2024, Teatro Domenico Alaleona

Roma

10/21 gennaio 2024, Teatro Ambra Jovinelli

Napoli

25/28  gennaio 2024, Teatro Nuovo 

Campi Bisenzio (Firenze)

31 gennaio 2024, Teatrodante Carlo Monni

San Casciano di Val Pesa (Firenze)

1° febbraio 2024, Teatro comunale Niccolini

Sulmona (L’Aquila)

3 febbraio 2024, Teatro Comunale “Maria Caniglia”

Lecce

13 febbraio 2024, Teatro Paisiello

Mola di Bari

14 febbraio 2024, Teatro van Wasterhout