PADEL SENZA BARRIERE

Ieri mattina l’incontro con le scuole al Kursaal, oggi l’allenamento al Chico Padel

Giulianova, 3 febbraio 2024. Il Sindaco Jwan Costantini ha partecipato ieri mattina, al Kursaal, all’incontro conclusivo di “Padel Senza Barriere”, incontro che ha visto  protagonisti oltre 400 studenti dell’Istituto Comprensivo 2 di Giulianova. I ragazzi  hanno potuto ascoltare dalle voci di Marco Ciafardoni  ed Eugenio Maglia i tratti salienti  di un progetto europeo fondato sui valori dello sport e dell’inclusione.

Il sindaco ha ribadito il ruolo centrale della città di Giulianova, in questo ambito punto di riferimento regionale.

Presente anche Michela Core, delegato provinciale Cip, che ha illustrato tutte le azioni portate avanti sul territorio e sottolineato come un progetto come questo del Padel senza barriere possa essere virtuoso e vitale  per l’intero tessuto sociale.

L’appuntamento è per oggi,  3 Febbraio,  alle 15,  presso l’impianto Chico Padel, per un’esibizione ed un allenamento inclusivo.




I BEDESCHINI INCONTRANO LA CITTÀ

Venerdì 9 febbraio, ore 18, Oratorio di Sant’Antonio de’ Cavalieri de Nardis. concerto dell’Ensemble Anima&Corpo “Così mi disprezzate. La musica al tempo di Bedeschini”

L’Aquila, 3 febbraio 2024. Nell’ambito delle attività collaterali alla mostra Giulio Cesare e Francesco Bedeschini. Disegno e invenzione all’Aquila nel Seicento, in corso al MuNDA fino al 3 maggio prossimo, venerdì 9 febbraio, ore 18, all’Oratorio di Sant’Antonio de’ Cavalieri de Nardis (via San Marciano) è in programma il concerto dell’ensemble Anima&Corpo diretto dal violinista Gabriele Pro con Aloisia de Nardis soprano, Sara Meloni violino e Nicola Procaccini organo. Il programma “Così mi disprezzate. La musica al tempo di Bedeschini” comprende musiche di Frescobaldi, Colista, Mannelli, Rainaldi e Landi, tutti autori attivi in Italia nella prima metà del Seicento.

L’evento promosso dalla Società Aquilana dei Concerti B. Barattelli, dall’Università degli Studi dell’Aquila e dall’Associazione Angelo de Nardis di Prata, sarà introdotto dai saluti istituzionali del professor Edoardo Alesse, Rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila e della dottoressa Federica Zalabra, Direttrice del Museo Nazionale d’Abruzzo. Interverranno i Professori Michele Maccherini e Arnaldo Morelli, docenti dell’Università degli Studi dell’Aquila.

L’ensemble Anima&Corpo nasce nel 2015 con l’intento di diffondere e riscoprire i tesori musicali della musica vocale e strumentale dal XVII al XVIII secolo con uno sguardo ai repertori eseguiti meno di frequente e tenendo presente i contesti artistici e culturali in cui i compositori hanno operato.

L’ingresso è libero.

NOTE STORICHE SULL’ORATORIO

L’Oratorio di Sant’Antonio dei Cavalieri de Nardis è un edificio religioso edificato da e per la famiglia de Nardis,  a partire dal 1646, dal Cavaliere di Santo Stefano di Toscana Ottavio de Nardis, insieme ad altri esponenti della nobile famiglia aquilana. Sembra sia stato eretto come ex voto per l’aura devozionale che il dipinto di San Antonio da Padova,  eseguito ad affresco da Francesco Bedeschini e collocato come pala dell’altare maggiore, acquisì.

L’edificio fu gravemente danneggiato nel terremoto del 1703. Numerosi, quindi, i  rimaneggiamenti  e le  modifiche successive, tra cui la sostituzione del soffitto voltato con uno ligneo ad opera dell’ebanista Ferdinando Mosca da Pescocostanzo, autore anche del magnifico soffitto di San Bernardino, arricchito da un dipinto di Vincenzo Damini, raffigurante Sant’Antonio da Padova che riceve il Bambino Gesù dalla Madonna.

Fra le due porte di ingresso, una nicchia contenente una statua a grandezza naturale di Sant’Antonio è opera dello scultore comasco Ercole Ferrata. Tra le opere rilevanti, il paliotto dell’altare maggiore composto da ventisette formelle istoriate di maiolica di Castelli e due pale d’altare di Lorenzo Berrettini e del cavalier Giacomo Farelli: la Fuga in Egitto e l’Immacolata Concezione.

All’interno l’organo di Luca Neri del 1650, fieramente italiano con influenza olandese. Quando venne realizzato, infatti, ancora esistevano in città  quelli di Balthasar Ruytsgheens, venuto all’Aquila con Madama Margherita e  specializzato nella costruzione di questi strumenti studiati dal leonessese Luca Neri per carpirne segreti e peculiarità riproposti nello splendido organo dell’Oratorio, giunto fino a noi nella totalità della sua composizione fonica. Preziosa testimonianza  e punto di riferimento per tutti gli esecutori specializzati nella prassi esecutiva storicamente informata,  la “voce” del Luca Neri è espressione fedele dell’epoca.

L’Oratorio è stato restaurato a seguito del sisma del 2009.




REGALI A STUDENTI MERITEVOLI

Il dono della signora Concetta De Luca

Paglieta, 3 Febbraio 2024. Una storia toccante e ispiratrice, proveniente da Paglieta, viene resa nota oggi dal sindaco, avv. Ernesto Graziani e dal vicesindaco, il dott. Antonio Demattia. La protagonista di questa straordinaria vicenda è la  stimata concittadina, la signora Concetta De Luca, che, in occasione del suo novantesimo compleanno, ha compiuto un gesto di grande altruismo rinunciando ai regali ricevuti e decidendo di donarli al  Comune di Paglieta.

La decisione della signora Concetta di devolvere i regali ricevuti da familiari e amici alle borse di studio per gli studenti meritevoli di Paglieta è stata accolta favorevolmente e  condivisa anche dal figlio, il prof. Michele Di Matteo. Le borse di studio sono state istituite dall’Amministrazione Graziani tre anni fa e rappresentano un fondamentale sostegno per gli studenti locali che si distinguono per il loro impegno e merito accademico.

Il sindaco Graziani ha dichiarato con profonda gratitudine: “Il gesto generoso di questa eccezionale concittadina riflette la vera solidarietà e il senso di comunità che caratterizzano Paglieta. Questo atto di altruismo contribuirà significativamente alla formazione educativa degli studenti locali, dimostrando quanto sia preziosa la connessione tra generazioni nella nostra comunità. La signora Concetta è un esempio luminoso di dedizione al bene comune.”

Il vicesindaco, il dott. Antonio Demattia, ha aggiunto: “La signora Concetta non è nuova a queste attenzioni verso la comunità di Paglieta, in particolare nei confronti dei più giovani. In passato, al taglio della torta per le sue ottanta candeline, aveva già fatto una donazione al nostro Comune. Le borse di studio saranno conferite a conclusione dell’Anno Scolastico 2023/2024 e al termine degli Esami di Stato, suddivise per gli studenti degni di lode per la licenza della scuola primaria, secondaria  di 1° e 2° grado, e saranno intitolate alla nostra concittadina che le ha date in dono.  Oltre a rinnovarle gli auguri, la ringraziamo di cuore per questo nobile gesto che lascerà un’impronta indelebile nella storia della nostra comunità.”

Da parte sua, la signora Concetta ha affermato: “Sono veramente contenta che gli studenti di Paglieta possano ricevere anche con il mio contributo un piccolo, ma comunque importante, stimolo per la loro crescita. Auguro ai vincitori delle borse di studio un futuro ricco di soddisfazioni”.

Si ricorda che l’Amministrazione comunale di Paglieta ha già un regolamento per l’erogazione di borse di studio attraverso i fondi del Bilancio comunale. Questa ulteriore erogazione si andrà ad aggiungere a quella  esistente,  restando divise.




SMART BUSINESS CIA

L’innovativa consulenza aziendale per le imprese presentata a Fieragricola

Pescara, 3 Febbraio 2024. È stato presentato, durante l’edizione 2024 di Fieragricola a Verona, il Progetto Smart Business, l’innovativo servizio di consulenza alle imprese di CIA Chieti-Pescara. Il servizio fornisce consulenze personalizzate e flessibili, in presenza, a distanza e in modalità ibrida, offrendo un’esperienza semplice, intuitiva e altamente personalizzata.

Il Progetto Smart Business, sviluppato in collaborazione con Zoom, permette di accedere alla consulenza aziendale in modo del tutto facilitato. Basta seguire pochi semplici passaggi: scegliere il servizio di cui si ha bisogno, selezionare giorno e ora più comodi, inserire i propri dati e scegliere la modalità di partecipazione preferita, sia essa in videoconferenza su Zoom, al telefono o presso gli uffici Cia nelle innovative Business Rooms.

Una mail di conferma e il successivo promemoria permetterà di non perdere l’appuntamento. Il portale permette di gestire e tenere d’occhio le proprie pratiche, i  contratti ed essere sempre in contatto con i consulenti. Il progetto Smart Business ha ricevuto anche un contributo dalla Camera di Commercio Chieti-Pescara, al fine di condurre un’analisi dei fabbisogni sulla digitalizzazione e l’innovazione delle imprese agricole.

Circa 200 aziende sono state intervistate e presto verranno presentati i risultati, che contribuiranno a informare ulteriormente le iniziative del progetto e a adattarle alle esigenze del settore.

“La presentazione del Progetto Smart Business è stato un momento fondamentale per il nostro settore”, ha dichiarato il direttore Alfonso Ottaviano, “Smart Business elimina i confini e ti permette di scegliere in quale modalità usufruire della tua consulenza. Siamo consapevoli che ogni impresa ha esigenze diverse e con Smart Business vogliamo garantire un servizio che si adatti perfettamente alle loro necessità.”

La presentazione del Progetto Smart Business a Fieragricola rappresenta solo l’inizio di un percorso che promette al settore di affrontare sfide e opportunità con una mentalità orientata al futuro.                               




IL SECOLO DI CALVINO

Un tributo di affetto a una intelligenza proteiforme

Teramo, 3 febbraio 2024.  Il prossimo 7 Febbraio  2024 alle 18:15  il Salotto culturale di Prospettiva persona 2024 (Patrocinio MIC e Fondazione Tercas) anno XXIV  presso i locali della SS. Annunziata, Teramo, via Nicola Palma 33 , propone: IL SECOLO DI CALVINO

Impressioni e ricordi in margine al Calvino favoloso

Il salotto di mercoledì 7 Febbraio presenta un percorso particolare: un tributo di affetto a una intelligenza proteiforme e insieme rigorosa, ma soprattutto trascinante, invitante, liberatoria: Italo Calvino. Dalle Fiabe italiane ascoltate da bambino alle numerose suggestioni intellettuali e fantastiche dei suoi scritti, Calvino ha esercitato su molti di noi un’impressione profonda,   coltivata con  assiduità,  sentita, goduta e apprezzata.

L’incontro con Calvino, quello favoloso – ammesso che sia davvero “bifronte” – non può che avvenire nel terreno dell’antichità. Si tratta soltanto di sottolineare la longevità di alcuni motivi che esaltano la capacità di intuizione dello scrittore e la sua intelligenza.

Ne parlerà il prof. Raffaele Giannetti, accademico dei Fisiocritici di Siena, professore di lettere italiane e latine presso il Liceo Poliziano. Ha scritto testi di archeologia e di botanica oltre che di letteratura  e una fiaba andata in scena nel 2010 con la regia di R. Nemack e la musica di S. Taglietti (RAI Trade 2014).




LA CITTÀ CHE MUORE

Civitella del Tronto secondo l’Associazione Nuova Rotta

Civitella del Tronto, 3 febbraio 2024. Civitella del Tronto come Civita di Bagnoregio, ma mentre quest’ultima oggi è più che mai viva grazie ai grandi flussi turistici e morirà (si ipotizza) fra centinaia di anni a causa di un problema geologico, il borgo dell’entroterra teramano si sta a mano a mano “spegnendo”.  

Il Paese, che un tempo pulsava di vita e attività, si trova oggi ad affrontare una crisi profonda e dolorosa. Lo spopolamento, la chiusura delle attività commerciali, la carenza di servizi e l’assenza di aggregazione e circoli culturali locali hanno trasformato il centro storico in un luogo desolato, quasi spettrale. Attraversare le strette vie lastricate, una volta animate dalle voci degli abitanti e dai visitatori, è diventato un viaggio nel passato, un’esperienza nostalgica che oggi si scontra con la cruda realtà di un borgo in totale declino.

Le serate nel centro storico di Civitella del Tronto sono particolarmente tristi, con le serrande abbassate dei tanti esercizi commerciali. La mancanza di iniziative culturali e di intrattenimento ha contribuito a un’atmosfera cupa, accentuata dall’assenza di colori e attività che animano le vie nelle vicine località più vivaci. L’Amministrazione comunale sembra non curarsene, immobile, incapace di rispondere al declino che la Città Fortezza sta vivendo.

L’assenza di politiche efficaci nell’ambito della promozione culturale e turistica, ha fatto sì che Civitella smarrisse la sua attrattività, perdendo visitatori ed investitori. Le attività commerciali, gravate dai crescenti costi e dalla mancanza di sostegno, stanno chiudendo una dopo l’altra. Per quelle poche realtà, che con tanta fatica riescono ancora ad andare avanti, la riduzione degli orari di apertura è diventata la strategia per sopravvivere, segno tangibile delle difficoltà che affrontano quotidianamente.

L’Amministrazione Di Pietro, che è al Governo della Città da più di dieci anni, ha mostrato tutti i suoi limiti. Leggere ed ascoltare il Sindaco che per le strategie turistiche declina ancora i verbi al futuro invece che al passato o al presente, non è più accettabile.

La Fortezza, che per fortuna grazie alla sua importanza storica continua ad essere il monumento più visitato d’Abruzzo, ha visto in questi anni diminuire drasticamente il numero dei visitatori. Il bando della gestione del forte è scaduto nel 2017 e da allora l’Amministrazione comunale va avanti di proroga in proroga: in 7 anni non sono stati capaci di elaborare un nuovo bando che permettesse nuovi investimenti in promozione ed un nuovo progetto per il rilancio della Fortezza.

I calendari estivi degli eventi, se realizzati, vengono pubblicati sempre ormai a stagione iniziata, poco pubblicizzati e poco attrattivi. Non esistono, inoltre, politiche di destagionalizzazione turistica che consentano la redistribuzione dei flussi su periodi diversi o più lunghi. Il Comune di Civitella, a differenza di quelli limitrofi, non partecipa mai alle fiere nazionali ed internazionali per la promozione turistica. Il turismo odierno vive di programmazione e pianificazione, termini che, visti i risultati, la Giunta Di Pietro a quanto pare non conosce o conosce molto poco.

“Ci vogliono politiche serie per rivitalizzare il Paese, investimenti mirati per attirare nuovi residenti e turisti, e misure concrete per sostenere le attività economiche locali. La Città sta morendo, è indispensabile un cambio di rotta, un impegno concreto per invertire la tendenza negativa che sta segnando negativamente il destino di Civitella.” conclude Marco Di Berardino Presidente dell’Associazione Nuova Rotta




LE SACROSANTE RAGIONI DEL SUD

di Michele Rutigliano

Politicainsieme.com, 3 febbraio 2024. Forse è un po’ prematuro tracciare un bilancio della politica meridionalista di questo Governo. Ma, se il buon giorno si vede dal mattino, a chi ci chiede come stanno effettivamente le cose, potremmo  tranquillamente rispondere (parafrasando Erich Maria Remarque) che non c’è  “Niente di nuovo sul fronte meridionale” .

Se al Sud, contrariamente alle indicazioni del Pnrr, continuano ad essere riservate solo avanzi e briciole , allora non ci resta che proclamare Vincenzo De Luca  unico, vero e autentico “Avvocato del popolo meridionale”.  Lui sì che difende le regioni del Sud, altro che i fratelli, le sorelle o i cognati d’Italia.  Ma quali sono  gli argomenti  su cui sta martellando il Governatore della Campania?  Questa volta, dobbiamo riconoscerlo, non c’entra né il piagnisteo né il mai sopito vittimismo di alcuni politici meridionali che non vogliono mai assumersi la responsabilità dei loro fallimenti.

Questa volta non è così.  Il Presidente della Regione Campania ha ragioni da vendere quando protesta contro le discriminazioni e le umiliazioni che il Governo sta riservando al Mezzogiorno. Dopo aver definito una “Legge Truffa”, quella sull’Autonomia differenziata, De Luca è andato giù ancora più duro. Ha accusato il Governo di centralizzare i fondi europei destinati al Sud, sottraendoli alle amministrazioni locali e affidandoli al Ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, da lui sfidato ad un dibattito pubblico sui dati  forniti e sui criteri utilizzati nella ripartizione dei fondi. Un altro provvedimento, anche questo bersaglio delle sue critiche, è la creazione di una Zes Unica per il Mezzogiorno. Una Zona Economica Speciale che vorrebbe scimmiottare la Cassa per il Mezzogiorno.

Ma non è aria per i tempi che corrono.  Se consideriamo la penuria di risorse e la lentezza nella realizzazione dei progetti previsti nel Pnrr a favore del Sud, con ogni probabilità la Zes Unica andrà a finire su un binario morto.  Ebbene, pur considerando la forte diversità storica, economica e politica del nostro Secondo dopoguerra con il tempo attuale, balza subito agli occhi una cosa. La totale assenza di visione per il Mezzogiorno, oggi più che mai, in preda alla desertificazione industriale, alla denatalità e al progressivo spopolamento delle sue aree interne.  E allora, cosa fa il Governo, per contrastare questo scenario? Fa votare alla sua maggioranza una legge come quella sull’Autonomia differenziata. Un provvedimento molto simile ad una estrema unzione per le regioni più svantaggiate del nostro Paese.

Come sono lontani i tempi della Cassa per il Mezzogiorno. Un Ente che, nei suoi primi vent’anni, operò una vera e propria rivoluzione per il Sud. Vogliamo ricordare ai patrioti quali erano i suoi punti di forza? Innanzitutto, la sua dotazione finanziaria. Ebbe la capacità di attrarre risorse finanziarie sia nazionali che internazionali, sia dallo Stato italiano che da organismi internazionali, c come la Banca internazionale per la ricostruzione e lo sviluppo e la Banca europea per gli investimenti. Tutto questo  permise alla Cassa di disporre di un ampio budget, che raggiunse, nel 1962, il 4,5% del PIL nazionale.

Un secondo punto di forza fu la capacità di innovare la struttura e la funzione dell’amministrazione pubblica. La Cassa fu  un modello di riforma amministrativa che si distinse per la sua autonomia, la sua efficienza, la sua competenza tecnica e la sua visione strategica. Si dotò, inoltre, di una pianificazione degli interventi, basata su studi e analisi scientifiche. Con una programmazione dei complessi organici, ovvero di insiemi coordinati di opere e progetti che miravano a creare poli di sviluppo integrato. In questo modo, esercitò  un ruolo di coordinamento tra i vari ministeri e le regioni interessate, con  una strategia che seppe evitare sovrapposizioni e conflitti di competenza.

Un terzo punto di forza fu la capacità di realizzare opere e progetti di grande rilevanza come strade, autostrade, ferrovie, porti, aeroporti, acquedotti, centrali elettriche, scuole, ospedali, case popolari.

Senza dimenticare che fu proprio la Cassa a favorire  lo sviluppo economico del Mezzogiorno, attraverso la creazione di aree industriali, la concessione di incentivi fiscali e finanziari, la partecipazione a società miste pubblico-private, la promozione di settori strategici come la siderurgia, la chimica, la meccanica, l’elettronica, la petrolchimica. Così come sostenne  lo sviluppo agricolo e sociale del Sud, attraverso la riforma agraria, la bonifica di aree paludose, la lotta alla malaria, la formazione professionale, la cooperazione e la cultura

Ma la più grande soddisfazione per De Luca e, sia detto per inciso per tutti i meridionali che non vogliono rassegnarsi al lento declino del Sud, non è tanto il risalto e l’eco che sta ottenendo sulla stampa e presso l’opinione pubblica più avveduta. La soddisfazione è  ben altra.  La sua battaglia per difendere le ragioni del Sud risale nientedimeno che ai primi del Novecento. Con le stesse argomentazioni e lo stesso rigore documentale, fu Francesco Saverio Nitti a denunciare lo stato di abbandono in cui si sarebbe trovato il Sud se si fossero  applicati due pesi e due misure nel governo del neonato Regno d’Italia. Andiamo a vedere cosa scrisse Nitti in un suo volumetto, pubblicato a Torino nel 1900, dal titolo “Nord e Sud”, proprio sul tema della ripartizione territoriale delle entrate e delle spese dello Stato. A soli trentadue anni, già docente ordinario di Scienza delle Finanze e Diritto finanziario presso l’Università di Napoli, affrontò il tema del bilancio dello Stato dal 1862 al 1896-97. E subito fece notare l’iniqua ripartizione della Spesa pubblica in Italia. Dall’unità in poi il Mezzogiorno aveva subito un continuo e costante drenaggio di risorse solo per favorire lo sviluppo infrastrutturale e industriale dell’Italia settentrionale.  Confutate, in poche righe, quelle analisi di comodo e superficiali  che tentavano di ridurre a motivazioni antropologiche la natura del divario,  documentò  con  analisi, studi e  statistiche che il divario tra le due aree del paese era diventato così consistente  a  seguito di precise scelte di politiche finanziarie, economiche e doganali.  E contestò duramente  quella tesi  «molto comune […] non solamente radicata nel Nord d’Italia», che il Sud avesse sfruttato il bilancio nazionale.

Era del tutto falso, scriveva Nitti, che i meridionali pagassero meno tasse e meno imposte e conservassero i propri risparmi in maniera improduttiva. Era esattamente il contrario. E fu il solo a documentare come il  Mezzogiorno, fino al 1860, avesse conservato «più grandi risparmi che in quasi tutte le regioni del Nord». Prima delle politiche doganali del 1887, tra il 1880 e il 1888, aggiunse ancora Nitti,  «la ricchezza agraria del Veneto non era superiore a quella della Puglia, e tra Genova e Bari, tra Milano e Napoli era assai minore differenza di sviluppo economico e industriale che ora non sia».

Ma a fine Ottocento, «insieme a una diminuzione nella capacità di consumo», si notavano chiaramente «i sintomi allarmanti dell’arresto del risparmio, dello sviluppo della emigrazione povera, della pigra formazione dell’industria di fronte al bisogno crescente. Tra il 1870 e il 1888 la importanza del Mezzogiorno nella vita sociale ed economica dell’Italia era molto maggiore che oggi non sia».  Quanto sarebbe utile al governo dei sovranisti e dei patrioti ripassare un po’ di storia della questione meridionale.  Dice bene De Luca: al Sud non servono le nozze con i fichi secchi dei tagli, dei rinvii e degli accantonamenti. Servono certezze e coraggio nell’affrontare le sfide. Don Luigi Sturzo sosteneva che la questione del Sud la dovevano risolvere soprattutto i meridionali. E, in larghissima parte, dovrebbe essere così. Ma oggi, in questo rinnovato contesto europeo, da questione economica è diventata soprattutto una questione politica e morale. Ed è in questi termini che andrebbe affrontata. E non con provvedimenti discriminatori e punitivi che, ove mai fossero attuati, sposterebbero indietro di 163 anni l’orologio della nostra Storia.

Michele Rutigliano




LE EPURAZIONI POLITICIZZATE

Condannato Luciano Marinucci

San Giovanni Teatino, 3 febbraio 2024. Il Partito Democratico di San Giovanni Teatino esprime forte preoccupazione e sconcerto per la notizia appresa ieri a mezzo stampa in merito alla sentenza della Corte dei conti nei confronti di Luciano Marinucci, Sindaco di San Giovanni Teatino all’epoca dei fatti descritti dal giudice contabile e attuale candidato per Marsilio presidente alle prossime elezioni regionali del 10 marzo.

La sentenza farebbe riferimento alle azioni intraprese dallo stesso Marinucci nei confronti di un ex lavoratore ingiustamente rimosso dall’incarico. Nelle motivazioni si legge che tale scelta da parte di Marinucci “si basava su motivazioni pretestuose e finalità epurative”.

La nota del PD locale fa riferimento alla sentenza dove si legge che “la decisione di revocarne l’incarico avesse l’intento di ridurne il ruolo e le funzioni, emarginandolo, in quanto vicino all’ex sindaco e non gradito alla nuova classe politica” di cui il Marinucci era espressione.

Per il segretario cittadino Domenico Di Michele “Questa vicenda è molto grave, non solo per l’ex sindaco Marinucci, al quale chiediamo direttamente se queste siano le buone pratiche che intende portare in dote all’intero Abruzzo con la sua candidatura per Marsilio, ma anche per l’attuale primo cittadino Giorgio Di Clemente, vicesindaco ai tempi di quella amministrazione, al quale chiediamo di esprimersi in merito. Agire nei confronti di lavoratori e lavoratrici con le modalità accertate dal giudice contabile e descritte nella sentenza non rappresenta una macchia solo per il condannato, ma in presenza di un danno erariale si trasformano in un danno all’intera cittadinanza che proprio gli amministratori avrebbero il compito di rappresentare con trasparenza, lealtà e onestà”.




GEO IN ABRUZZO

Il documentario Rai Tre martedì prossimo alle 16

Roma, 3 febbraio 2024. Martedì 6 febbraio, dopo le ore 16, durante la puntata di RAI Tre Geo andrà in onda un nuovo documentario di 23 minuti ambientato in Abruzzo con la regia di Diego D’Innocenzo e prodotto da TERRA dal titolo: “Cento erbe d’Abruzzo”.

SINOSSI

Il centerbe è il liquore verde più famoso d’Abruzzo. Fu inventato dai monaci dell’Abbazia di San Clemente a Casauria, vicino a Pescara, nel medioevo, ed è uno dei primi liquori in assoluto della storia italiana. I monaci erano esperti nella preparazione dei medicinali a base di erbe, che raccoglievano sulle montagne della Maiella, e crearono un elisir, con l’aggiunta dell’alcool, come ristoro per i pellegrini di passaggio. Nell’ottocento un farmacista di Tocco a Casauria scoprì la ricetta originaria dell’Abbazia e la trasformò in un liquore di successo. Giovanna, una talentuosa chef proprio di Tocco da Casauria, ci insegna a preparare tre gustosi piatti, un risotto, un secondo di pesce e un dolce, partendo dal prezioso elisir verde, il liquore delle cento erbe d’Abruzzo

 N.B.: la messa in onda potrebbe essere posticipata per eventuali e imprevedibili cambi di palinsesto Rai.

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MIGLIOR SCRITTRICE DELLA REGIONE ABRUZZO

Annarita Di Paolo premiata al Concorso Letterario Ossi di Seppia

Chieti, 3 febbraio 2024. Annarita Di Paolo, originaria di Fallo, piccolo borgo della Provincia di Chieti, è la vincitrice del “Premio Speciali della Giuria – Miglior Scrittrice della Regione Abruzzo” della 30° edizione del Premio Letterario Nazionale “Ossi di Seppia” indetto dal Comune di Taggia, provincia di Imperia.

“È un grande onore per me ricevere questo prestigioso premio letterario. Sono molto emozionata e soddisfatta. La poesia è una sublime arte che parla direttamente all’anima delle persone” afferma la scrittrice.

Le poesie del Premio “Ossi di Seppia” sono state valutate da una Giuria di indiscusso profilo, composta da:

Claudio Damiani, poeta, saggista e critico letterario;

Mauro Ferrari, poeta, saggista e traduttore;

Lamberto Garzia, poeta e critico letterario, coordinatore della Giuria.

La Giuria è stata supervisionata da illustri personalità:

Stefano Zecchi, saggista, ex Professore ordinario di Estetica presso l’Università degli Studi di Milano;

Giuseppe Conte, scrittore e critico letterario;

Tommaso Kemeny, poeta e critico letterario italiano.

Queste tre personalità sono state i principali esponenti del movimento del Mitomodernismo, che si basa sulla riscoperta del valore della bellezza e della spiritualità nella poesia. Il loro contributo al premio è un’ulteriore conferma della sua importanza e del suo prestigio.

La Cerimonia di Premiazione del 30° Premio Letterario Nazionale “Ossi di Seppia” si terrà sabato 17 febbraio 2024 alle ore 17.00, presso la Villa Boselli di Arma di Taggia.

Chi è Annarita Di Paolo

Poetessa affermata, ha conseguito numerosi Premi Letterari a livello nazionale e internazionale. Il suo lavoro è caratterizzato da una profonda sensibilità e da una grande capacità di evocare emozioni. È un’intellettuale colta e raffinatissima, come dimostrano i rimandi nascosti nei suoi versi. Parole classiche senza tempo che parlano direttamente al cuore e che fanno sentire le vibrazioni profonde del suo essere.

Da sempre affascinata dal potere magico delle parole, nel 2022 ha pubblicato la sua plaquette dal titolo “La Metafisica dell’Anima” edito da IrdiDestinazionearte. Ha pubblicato anche alcune poesie nell’antologia “The Alchemy of Poetry” presentata a Londra e nell’antologia ” “Du còtè de la beautè. Anthologie bilingue d’ecrivains italiens à Paris” presentata nella capitale francese.

Annarita Di Paolo è citata nell’Archivio della Regione Abruzzo come prima fonte che ha scoperto il letterato, educatore e filosofo Alceste Tito de Lollis, nato a Fallo nel 1820 e morto a Casalincontrada nel 1887.




ECCO L’INIZIATIVA ANFASS

L’otto febbraio stati generali sulle disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo in Abruzzo

Pescara, 3 febbraio 2024. Si svolgeranno giovedì 8 febbraio 2024 in Abruzzo, più precisamente a Pescara – dalle ore 9:00 alle ore 17:30, presso l’Hotel Mood in Via Tito de Caesaris, 8, Marina di Città Sant’Angelo – gli “Stati Generali sulle Disabilità intellettive e Disturbo del Neurosviluppo”, iniziativa realizzata da Anffas Abruzzo in collaborazione con Anffas Nazionale che rappresenta la seconda tappa di quel percorso virtuoso che, iniziato nel dicembre 2023 in Sicilia, vedrà progressivamente coinvolte tutte le regioni d’Italia, per culminare all’organizzazione degli Stati Generali sulle Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo a livello nazionale nel 2025 e supportare l’iniziativa di Fish Nazionale che a sua volta andrà a celebrare gli Stati Generali di tutte le disabilità.

Obiettivo, anche per questo appuntamento, è realizzare un focus sui punti di forza e di criticità presenti nell’attuale sistema dei servizi e sull’esigibilità dei diritti nella Regione Abruzzo, con espresso riferimento alla condizione delle persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo e dei loro familiari e corposo in tal senso è il programma che vede anche l’intervento del Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli.

Dopo l’apertura dei lavori con Maria Pia Di Sabatino, presidente Anffas Regione Abruzzo,  e Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas, ed i saluti istituzionali – con Marco Marsilio, Presidente Regione Abruzzo, Carlo Masci, Sindaco di Pescara, Mons. Tommaso Valentinetti, Vescovo di Pescara, Vincenzo Falabella, Presidente FISH, Nazaro Pagano, Presidente FAND* – infatti, si svolgeranno le diverse sessioni previste, iniziando con “I diritti delle persone con disabilita intellettive e disturbi del neurosviluppo e dei loro familiari in Abruzzo. Quadro Generale” (con l’avv.Valentina Di Bonaventura, Consulente Anffas Regione Abruzzo, l’Avv. Alessia Maria Gatto e l’Avv. Corinne Ceraolo Spurio, entrambe componenti del Centro Studi Giuridici e Sociali di Anffas Nazionale), proseguendo con “L’impatto della normativa sulla programmazione sanitaria e sociale della Regione Abruzzo” (con Nicoletta Verì, Assessore Regionale Salute e Pari Opportunità, e Pietro Quaresimale, Assessore Regionale Politiche Sociali), e con la sessione dedicata al tema “Nuovo PEI e quadro generale sull’inclusione scolastica nella Regione Abruzzo” (con Massimiliano Nardocci, Direttore Generale Ufficio Scolastico Regionale per l’Abruzzo). I lavori della mattina vedranno anche la consegna del documento realizzato dagli Autorappresentanti delle strutture Anffas del territorio abruzzese – che raccoglie le opinioni, le idee e le richieste degli Autorappresentanti proprio in merito all’esigibilità dei loro diritti nei vari ambiti della società – ai rappresentanti della Regione Abruzzo e al Ministro Alessandra Locatelli e proprio l’intervento del Ministro Locatelli chiuderà la prima parte della giornata dei lavori.

Il pomeriggio riprenderà con la tavola rotonda “Punti di forza e punti di debolezza del sistema di presa in carico delle persone con disabilita intellettive e disturbi del neurosviluppo in Abruzzo” (a cui prenderanno parte Raimondo Pascale e Tobia Monaco, Dipartimento Lavoro e Sociale Regione Abruzzo, Gianguido D’Alberto, presidente Anci Abruzzo, Daniela Arcieri Mastromattei, UVM ASL Pescara, Giuliano Bocchia, dirigente tecnico USR Abruzzo – referente per l’Inclusione e Scuola in Ospedale, Gabriele Perfetti, portavoce Forum Terzo Settore Abruzzo, Marco Stornelli, commissario FAND Abruzzo, Casto Di Bonaventura, presidente Centro Servizi Volontariato Abruzzo, Germana Sorge, presidente Federautismo Abruzzo, Vittorio Morganti, coord. Aism Abruzzo, Mariangela Cilli, segreterio Ass.ne Carrozzine Determinate, Tiziana Arista, presidente Cosma Odv, Maria Cristina Falone, UIL Abruzzo, Carmine Ranieri, Segretario Generale CGIL Abruzzo Molise, Giovanni Notaro,  Segretario Generale Cisl Abruzzo, a cui seguiranno gli interventi della presidente di Anffas Regione Abruzzo, Maria Pia Di Sabatino, e del vicepresidente di Anffas Nazionale, Emilio Rota, dedicati ad offrire una sintesi di quanto esposto in precedenza e ad illustrare quelle che sono le prospettive e gli impegni per il futuro. A chiudere i lavori sarà Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas, con le sue conclusioni.

A moderare sarà Angela Trentini, Caposervizio TGR Abruzzo.

Così come per gli Stati Generali della regione Sicilia, l’evento sarà nuovamente occasione per evidenziare le specificità del territorio, dialogare e confrontarsi con tutti gli attori – famiglie, persone con disabilità, amministrazioni, istituzioni, realtà associative del Terzo Settore e sindacali – del territorio coinvolti, con l’obiettivo di ribadire quali sono i diritti delle persone con disabilità intellettive e del neurosviluppo e il loro livello di esigibilità in Abruzzo, inquadrare il nuovo ruolo assunto dal Terzo Settore nelle relazioni con le istituzioni ed evidenziare come vengono declinati i nuovi istituti della co-programmazione e co-progettazione e, più in generale, dell’amministrazione condivisa.

Maria Pia Di Sabatino, presidente Anffas Regione Abruzzo: “Anffas Abruzzo, unitamente alle diciotto realtà Anffas dislocate nei diversi territori della nostra regione e al nostro livello nazionale, ha fortemente voluto la realizzazione di tale importante evento che, mettendo insieme le voci di tutti i soggetti che a vario titolo si occupano delle persone con disabilità e soprattutto a partire proprio dalla voce dei diretti interessati, rappresenterà certamente un momento di confronto costruttivo su cui porre nuove basi per migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie e, di conseguenza, per la costruzione di un futuro migliore e più inclusivo a beneficio di tutta la collettività”.

“Continua il percorso di approfondimento, confronto e dialogo di Anffas per comprendere la realtà della condizione delle persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo e delle loro famiglie in tutti gli ambiti che le riguardano su tutto il territorio italiano: siamo certi che anche questo appuntamento in Abruzzo sarà fonte di nuovi spunti e opportunità per il futuro e per mettere un altro tassello a quelli che saranno gli Stati Generali sulle Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo a livello nazionale del 2025”: così Roberto Speziale, presidente nazionale Anffas a pochi giorni dall’incontro abruzzese.

*presenza in fase di conferma




SORPRENDENTE SUCCESSO PER L’ISA

La grande musica della stagione concertistica dell’ Isa tornerà a Giulianova il 7 aprile con il pianista Antonio De Cristofano

Giulianova, 3 febbraio 2024. Un Kursaal gremito, domenica scorsa, ha tributato il giusto riconoscimento al concerto “Sinfonia InCanto” promosso dall’associazione Nota Fulgens, con il patrocinio del Comune di Giulianova. Sul palco sono saliti, nell’ambito della stagione concertistica 2024, l’orchestra  dell’ Istituzione Sinfonica Abruzzese ed il soprano Giorgia Cinciripi.

La presidentessa dell’ Associazione organizzatrice Nota Fulgens, Susy Paola Rizzo,  ha espresso il proprio compiacimento per la risposta dei cittadini giuliesi, che non hanno esitato ad acquistare il biglietto d’ingresso per assistere all’evento. Il prossimo appuntamento con i concerti della Istituzione Sinfonica Abruzzese, diretta da Ettore Pellegrino, è per il 7 aprile con il pianista Antonio De Cristofano. Nota Fulgens ringrazia per la sensibilità l’Amministrazione Comunale, in particolare l’ assessore Paolo Giorgini.

“Corteggiamo da tre anni la Sinfonica Abruzzese  – commenta proprio Giorgini –  Quest’estate c sarà un concerto tributo ai Pink Floyd con 70 elementi, sulla banchina di riva. Come si vede, questa Amministrazione continua a scommettere sulla grande musica, ed il pubblico ci sta dando ragione. L’evento di domenica scorsa è stato messo su in una settimana ed il Kursaal era gremito. 220 presenze in sala non rappresentano una rarità, ma il tutto esaurito si verifica in genere con concerti ad ingresso libero. La risposta del pubblico, pagante,  a Sinfonia InCanto è stata sorprendente ed ha evidenziato come la qualità, a Giulianova, venga apprezzata e premiata. Una scommessa vinta, dunque, che da sola  sottolinea come la città abbia urgente bisogno di un teatro – auditorium di dimensioni importanti, con caratteristiche e attrezzature adeguate”.




KIT BENVENUTO NUOVI NATI

si rinnova l’iniziativa del Comune

Martinsicuro, 3 febbraio 2024. Torna per il secondo anno consecutivo il kit benvenuto nuovi nati,  l’iniziativa dell’amministrazione comunale di Martinsicuro, e fortemente sostenuta dal consigliere comunale con delega Servizi demografici e URP Martina Pollastrelli,  riservata ai neogenitori del proprio territorio.

“Si tratta – fa sapere la consigliera comunale Martina Pollastrelli – di un modo affettuoso per accogliere i nuovi membri della nostra comunità e supportare le famiglie in questa meravigliosa avventura della genitorialità. Nell’anno 2023 abbiamo avuto l’onore di accogliere nella nostra comunità 112 bimbi ( 62 maschietti e 50 femminucce)”.

aggiunge al consueto pacco anche il dono di un libro al fine di promuovere la lettura in famiglia sin dai primi mesi di vita.

“L’iniziativa – affermano la consigliera delegata alla Biblioteca Valentina Coccia e la consigliera delegata alla Cultura Giuseppina Camaioni – si inserisce nel percorso portato avanti dall’amministrazione nell’ambito del progetto nazionale Nati per Leggere che, con la collaborazione e il coinvolgimento di pediatri, bibliotecari, educatori e volontari, vuole favorire la diffusione della lettura ad alta voce dai primi mesi di vita, per stimolare lo sviluppo emotivo e cognitivo del bambino, come numerose ricerche scientifiche dimostrano”. Ai neogenitori verrà consegnata anche una pergamena ricordo.

I kit possono essere ritirati direttamente dalle famiglie presso l’ufficio Stato Civile del Comune di Martinsicuro al momento della registrazione del nuovo nato/a. Si ringraziano gli uffici preposti per la fattiva collaborazione.




SCENDONO I FIOCCHI DI NEVE SULL’ABRUZZO

Firmati dal maestro orafo Giuliano Montaldi

Ovindoli, 3 febbraio 2024. Uno dei simboli caratteristici dell’Abruzzo è la neve e per questo il maestro orafo Giuliano Montaldi ha deciso di arricchire la sua collezione “I love Abruzzo” con cinque fiocchi di neve dedicati alle cinque stazioni sciistiche del territorio.

Sono ispirati ai fiocchi di neve, dei cristalli in argento con i nomi delle mete preferite dagli sciatori: Ovindoli, Campofelice, Pescasseroli, Campo Imperatore e Roccaraso. Saranno lanciati nei prossimi giorni con l’auspicio che insieme a loro arrivi anche la neve copiosa sulle montagne abruzzesi.

A guidare il maestro orafo Giuliano Montaldi nella creazione della nuova linea che andrà ad arricchire l’ormai celebre I Love Abruzzo, è stato proprio il poeta abruzzese per eccellenza: Gabriele D’Annunzio.

Il vate nella sua Neve descrive l’arrivo dei fiocchi come un qualcosa di magico. “Scende la neve su la terra madre, placidamente. E lei bianca riceve la terra ne’ suoi giusti ozi, dà poi che all’uomo copia di frutti ha partorito”.

La collezione sarà presentata domani, domenica 4 febbraio, a partire dalle 11, al rifugio Chalet anfiteatro Monte Magnolia di Ovindoli. Oltre al maestro Montaldi parteciperanno il sindaco di Ovindoli, Angelo Ciminelli e il patron di Ovindoli Monte Magnola, Giancarlo Bartolotti.

“L’Abruzzo è una terra ricca di storia, di luoghi simbolo e di bellezze naturalistiche”, ha spiegato il maestro orafo Montaldi, “per questo dopo aver omaggiato eccellenze di casa nostra non potevo rendere onore anche alla neve e a quelle località che ogni anno accolgono migliaia e migliaia di turisti da tutta Italia e da tutta Europa mettendo in bella mostra la nostra regione”.




MEMORIAL GIOVANNI SPAVENTA

Terza edizione

Villa Santa Maria, 3 febbraio 2024. Terza edizione per il Memorial Chef di cucina “Giovanni Spaventa” che si terrà lunedì 5 febbraio alle ore 10:00 all’istituto alberghiero di Villa Santa Maria.

All’incontro interverranno:

– Giuseppe Finamore, presidente dell’Associazione cuochi Valle del Sangro e sindaco di Villa Santa Maria;

– Lorenzo Pace, presidente dell’Unione regionale cuochi abruzzesi;

– Giuseppe Tinari, chef di cucina;

– Walter Giardinelli, chef di cucina.

L’evento, attraverso diverse testimonianze, ripercorrerà la storia dello chef villese Giovanni Spaventa, nato a Villa Santa Maria nel 1933 da una famiglia di cuochi, della quale ha seguito le orme, prima frequentando l’istituto alberghiero e poi diventando un apprezzatissimo chef di cucina.

Barbara Del Fallo




OMNIA ARTIS

Nel segno di Dioniso

Chieti, 3 febbraio 2024.  L’Associazione ArteMind organizza la manifestazione OMNIA ARTIS, Patrocinata dal Comune di Chieti con direzione scientifica di Angela Rossi. Sono previsti 3 incontri mensili nel Museo Barbella, in cui verrà dedicato uno spazio culturale intitolato NEL SEGNO DI DIONISO con presentazione della Rivista di letteratura e didattica greca Scholia e approfondimenti sul mito di Dioniso e la relativa nascita del teatro greco. Saranno presenti gli Allievi della Scuola del Teatro Marrucino con la regia di Giuliana Antenucci per conferenze spettacolo. Saranno allestite tre mostre a cura del Critico d’arte Massimo Pasqualone

Omnia Artis è un progetto culturale, che vuole mettere insieme tutti gli aspetti dell’arte: pittura, scultura, scrittura, musica, recitazione, letteratura, perché- L’opera d’arte è un messaggio fondamentalmente ambiguo, una pluralità di significati, che convivono in un solo significante. – (Umberto Eco).

PROGRAMMA

Nel primo appuntamento il 22 febbraio alle ore 17:30 verranno esaminati la nascita del mito di Dioniso, i suoi epiteti cultuali, attributi ed elementi simbolici.

Inaugurazione della Mostra di Romeo Battisti, che espone dal 22 al 28 febbraio.

Nel secondo incontro il 21 marzo ore 17.30 saranno considerate le origini della tragedia e della commedia greca, del ditirambo e del significato della maschera, il tema dell’apollineo e del dionisiaco, il ruolo dei misteri dionisiaci, del teatro nelle feste dionisiache e nelle Lenee.

Inaugurazione della Mostra di Carmine Galiè, che espone dal 21 al 28 marzo.

Nella terza conferenza-spettacolo prevista per il 18 aprile alle ore 17.30 saranno letti passi scelti delle Baccanti di Euripide e delle Rane di Aristofane, soffermandosi sul culto e sull’iconografia di Dioniso.

Inaugurazione della Mostra di Mario Di Paolo, che espone dal 18 fino al 24 aprile.

L’ingresso è libero