VANESSA SCALERA AL TEATRO MARIA CANIGLIA

Sabato 17 febbraio va in scena con “la sorella migliore”, sesto appuntamento della stagione di prosa 2023/24

Sulmona, 8 febbraio 2024. Vanessa Scalera salirà sul palco del Teatro Maria Caniglia sabato 17 febbraio alle ore 21:00 con La sorella migliore di Filippo Gili per la regia di Francesco Frangipane; la produzione Argot Produzioni e Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito Teatro in coproduzione con Teatro delle Briciole Solares Fondazione delle arti è un intenso e appassionante dramma familiare dove l’amore si scontra con il senso di colpa e il rimorso, in un turbinio di sentimenti e riflessioni su ciò che è giusto, ciò che è morale.

Meta Aps in partenariato con il Comune di Sulmona propone quale sesto appuntamento della stagione di prosa 2023/2024 uno spettacolo in cui gli interpreti Vanessa Scalera – conosciuta e amata dal grande pubblico per il personaggio di Imma Tataranni – Daniela Marra, Giovanni Anzaldo e Michela Martini trasportano il pubblico in quella che pare essere una partita a scacchi con la vita, instillando una serie di dubbi: come cambierebbe la vita di un uomo, anni prima colpevole di un gravissimo omicidio stradale, se venisse a sapere che la donna da lui investita e uccisa avrebbe avuto, per chissà quale male, nell’istante dell’incidente, solo tre mesi di vita?

Sarebbe riuscito a sopportare, con minor peso, gli anni del dolo e del lutto, gli stessi in cui vivono per chissà quanti anni ancora, le persone legate alla donna uccisa?

E quanto sarebbe giusto offrire alla coscienza di un uomo, macchiatosi di una tale nefandezza, una scorciatoia verso la leggerezza, verso la diluizione di un tale peso?

Ma poi siamo così sicuri che un familiare, una strana sorella, per quanto possa amare lo stolto, gli regalerebbe questa comoda verità?

Oppure a suo modo, mettendo da parte l’amore – e forse per chissà quali pregressi – gliela farebbe comunque scontare?

«È la storia di due sorelle e un fratello che commette un errore gravissimo nella sua vita; una delle sorelle gli perdona questo errore, l’altra di meno; lo spettacolo è definibile come una partita a scacchi dove una delle due sorelle conduce il gioco e non sappiamo quale delle due sia la migliore. A deciderlo sarà il pubblico» dichiara Vanessa Scalera, che aggiunge «Il teatro è una forma di resistenza, e noi siamo ancora qui a farla».

Si ricorda che i singoli biglietti sono in vendita presso il Centro di Informazioni Turistiche – IAT Sulmona e sulla piattaforma online oooh.events. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro.

Per informazioni contattare il numero 329 9339837, collegarsi alle pagine social Facebook, Instagram, X del Teatro Maria Caniglia o al sito www.teatromariacaniglia.com, oppure scrivere una mail all’indirizzo info@teatromariacaniglia.com




I BEDESCHINI INCONTRANO LA CITTÀ

Venerdì 9 febbraio, ore 18, Oratorio di Sant’Antonio de’ Cavalieri de Nardis. Concerto dell’Ensemble Anima&Corpo “Così mi disprezzate. La musica al tempo di Bedeschini”. Ingresso Libero

L’Aquila, 7 febbraio 2024. Nell’ambito delle attività collaterali alla mostra Giulio Cesare e Francesco Bedeschini. Disegno e invenzione all’Aquila nel Seicento, in corso al MuNDA fino al 3 maggio prossimo, venerdì 9 febbraio, ore 18, all’Oratorio di Sant’Antonio de’ Cavalieri de Nardis (via San Marciano) è in programma il concerto dell’ensemble Anima&Corpo diretto dal violinista Gabriele Pro con Aloisia de Nardis soprano, Sara Meloni violino e Nicola Procaccini organo. Il programma “Così mi disprezzate. La musica al tempo di Bedeschini” comprende musiche di Frescobaldi, Colista, Mannelli, Rainaldi e Landi, tutti autori attivi in Italia nella prima metà del Seicento.

L’evento promosso dalla Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli”, dall’Università degli Studi dell’Aquila e dall’Associazione Angelo de Nardis di Prata, sarà introdotto dai saluti istituzionali del professor Edoardo Alesse, Rettore dell’Università degli Studi dell’Aquila e della dottoressa Federica Zalabra, Direttrice del Museo Nazionale d’Abruzzo. Interverranno i Professori Michele Maccherini e Arnaldo Morelli, docenti dell’Università degli Studi dell’Aquila.

L’ensemble Anima&Corpo nasce nel 2015 con l’intento di diffondere e riscoprire i tesori musicali della musica vocale e strumentale dal XVII al XVIII secolo con uno sguardo ai repertori eseguiti meno di frequente e tenendo presente i contesti artistici e culturali in cui i compositori hanno operato.

L’ingresso è libero.

NOTE STORICHE SULL’ORATORIO

L’Oratorio di Sant’Antonio dei Cavalieri de Nardis è un edificio religioso edificato da e per la famiglia de Nardis,  a partire dal 1646, dal Cavaliere di Santo Stefano di Toscana Ottavio de Nardis, insieme ad altri esponenti della nobile famiglia aquilana. Sembra sia stato eretto come ex voto per l’aura devozionale che il dipinto di San Antonio da Padova,  eseguito ad affresco da Francesco Bedeschini e collocato come pala dell’altare maggiore, acquisì.

L’edificio fu gravemente danneggiato nel terremoto del 1703. Numerosi, quindi, i  rimaneggiamenti  e le  modifiche successive, tra cui la sostituzione del soffitto voltato con uno ligneo ad opera dell’ebanista Ferdinando Mosca da Pescocostanzo, autore anche del magnifico soffitto di San Bernardino, arricchito da un dipinto di Vincenzo Damini, raffigurante Sant’Antonio da Padova che riceve il Bambino Gesù dalla Madonna.

Fra le due porte di ingresso, una nicchia contenente una statua a grandezza naturale di Sant’Antonio è opera dello scultore comasco Ercole Ferrata. Tra le opere rilevanti, il paliotto dell’altare maggiore composto da ventisette formelle istoriate di maiolica di Castelli e due pale d’altare di Lorenzo Berrettini e del cavalier Giacomo Farelli: la Fuga in Egitto e l’Immacolata Concezione.

All’interno l’organo di Luca Neri del 1650, fieramente italiano con influenza olandese. Quando venne realizzato, infatti, ancora esistevano in città  quelli di Balthasar Ruytsgheens, venuto all’Aquila con Madama Margherita e  specializzato nella costruzione di questi strumenti studiati dal leonessese Luca Neri per carpirne segreti e peculiarità riproposti nello splendido organo dell’Oratorio, giunto fino a noi nella totalità della sua composizione fonica. Preziosa testimonianza  e punto di riferimento per tutti gli esecutori specializzati nella prassi esecutiva storicamente informata,  la “voce” del Luca Neri è espressione fedele dell’epoca. L’Oratorio è stato restaurato a seguito del sisma del 2009.




TORNA IL CARNEVALE

Domenica 11 febbraio carri allegorici, maschere e artisti di strada sfileranno per le strade del centro storico

Tornareccio, 7 febbraio 2024. Carri allegorici, maschere e costumi di ogni genere sfileranno nel centro storico di Tornareccio, domenica 11 febbraio, per il tradizionale appuntamento con il Carnevale.   L’evento, organizzato dall’Associazione Good Friends con il patrocinio del Comune di Tornareccio, inizierà alle ore 15.00 e proseguirà, dalle 20.00 in poi, nel Salone “Remo Gaspari”, con l’intrattenimento curato dall’associazione Pro Loco.

Le strade dello splendido borgo d’Abruzzo, famoso per il miele e per i mosaici, saranno animate da  una decina di carri allegorici, dalla banda musicale del paese, dai Musici e gli Sbandieratori della Città di Lanciano e dalla follia divertente degli artisti di strada. Non mancheranno tanti gruppi mascherati e costumi di ogni tipo.

I carri, quest’anno, sono stati realizzati dal Comitato Bentornato Carnevale e dalle contrade di Collecase e San Giovanni, da gruppi di amici e dai paesi vicini di Casalanguida, Scerni e Piano Ospedale.

La grande festa, che torna dopo qualche anno di assenza, rinsalda il legame di Tornareccio con la tradizione storica carnevalesca, portata avanti, e quest’anno riproposta, dagli “amici carnevalini” e dalla loro voglia di stare insieme e fare qualcosa di bello per tutti.

L’appuntamento con la magia del Carnevale è per domenica prossima nel cuore del borgo. Gli organizzatori annunciano che, in caso di maltempo, la manifestazione sarà rinviata alla domenica successiva.




PAROLE D’ABRUZZO

Daniela D’Alimonte ospite dell’Associazione Villa Badessa

Rosciano, 7 febbraio 2024. Domenica 11 febbraio alle ore 17.00 l’Associazione Culturale Villa Badessa ospita presso il complesso parrocchiale (ex asilo) dell’omonima frazione di Rosciano (PE) “Parole d’Abruzzo” di Daniela D’Alimonte: il primo volume della nuova serie di Ianieri Edizioni targata “Comete. Scie d’Abruzzo”, collana  di 36 volumi diretta dallo scrittore e sceneggiatore abruzzese Peppe Millanta con itinerari consigliati. La prefazione di questo primo volume è a cura di Giovanni D’Alessandro.

Daniela D’Alimonte, con questo lavoro, ha da poco ritirato in Campidoglio il prestigioso Premio Nazionale dedicato al linguista Tullio De Mauro.

L’evento di domenica sarà moderato da Peppe De Micheli; ospite dell’appuntamento è uno degli “ambasciatori” della terra d’Abruzzo, Gino Bucci, alias “L’Abruzzese fuori sede”; presente anche la giornalista pescarese Alessandra Renzetti, Ufficio stampa della collana “Comete – Scie d’Abruzzo”.

Questo primo di 12 volumi curati dalla stessa D’Alimonte, passa in rassegna alcune delle parole più iconiche del dialetto abruzzese. Di ogni termine è stata riportata la trascrizione con alcuni segni convenzionali, e la trascrizione fonetica vera e propria. Inoltre, sono state inserite attestazioni e varianti e anche il vivo uso nella letteratura locale, a opera di nostri scrittori, oppure la presenza in proverbi e tipici modi di dire. Per ciascuno di essi vi è soprattutto una precisa ricostruzione etimologica.

Come spiega l’autrice: “questo volume vuole essere una raccolta di parole ‘iconiche’ abruzzesi che delineano, cioè, gli aspetti peculiari della nostra regione e ne individuano le usanze, le tradizioni, i modi di dire, i cibi caratteristici. Di ogni termine, trascritto sia nella grafia dialettale che in quella dell’alfabeto fonetico internazionale, è stata ricostruita la propria etimologia scoprendo interessanti derivazioni dalle basi latine greche, a volte in maniera più diretta rispetto ai corrispondenti termini in italiano”.

“Chiaramente – sottolinea la D’Alimonte – per le dimensioni del libro e della stessa collana, è stata effettuata una cernita selezionando le parole più originali e quelle che meglio definiscono l’idea di abruzzesità sotto i vari punti di vista. La ricostruzione delle parole è stata effettuata con rigore scientifico ma nello stesso tempo il testo vuole presentarsi come divulgativo per offrirsi a tutto il pubblico interessato a conoscere il significato, la diffusione e la peculiarità di alcuni termini dialettali abruzzesi. Nello stesso tempo il volume cerca anche di far conoscere e preservare quelli che sono alcuni termini ormai in disuso e destinati altrimenti a scomparire”.

Anche questa nuova serie, come accade per quella dedicata alla narrativa di viaggio (collana blu) di “Comete”, gode della fiducia de I Borghi più Belli d’Italia, Borghi Autentici, I Parchi Letterari ed il Parco Nazionale della Maiella.

Per info la pagina social è @cometesciedabruzzo, mail info@ianieriedizioni.it.

Daniela D’Alimonte è nata a Roccamorice e vive a Pescara. Nella vita svolge la professione di Dirigente scolastico, ha insegnato per 15 anni materie letterarie; è giornalista pubblicista e ha collaborato con la testata ‘Il Centro- Quotidiano d’Abruzzo’. É cultrice di ‘Dialettologia e Linguistica italiana’ presso la Facoltà di Lettere dell’Università ‘G. D’Annunzio’ di Chieti-Pescara e di ‘Linguistica e linguaggi settoriali’ presso la facoltà di Scienze Sociali della stessa Università. Studiosa ed appassionata della storia della lingua italiana e del dialetto, è autrice di numerosi volumi e saggi linguistici che riguardano in particolare la parlata abruzzese e la toponomastica. Dal 2007 è uno dei direttori artistici del Premio Nazionale Parco Majella; è organizzatrice di manifestazioni ed eventi culturali che tendono a promuovere e valorizzare il dialetto della propria regione; è presente nella giuria di numerosi Premi di poesia dialettali abruzzesi. Ha ricevuto il Premio Cultura 2016 della città di Moscufo.




PER UN TERRITORIO PROTAGONISTA

Ernesto Graziani inaugura la nuova sede elettorale

Paglieta, 7 febbraio 2024 –  “Per un territorio protagonista, apriamo una nuova sede.” È con questo slogan che l’avvocato Ernesto Graziani, candidato alle  regionali 2024 con il  Partito Democratico, a sostegno del candidato presidente alla Regione, il prof.  Luciano D’Amico (Patto per l’Abruzzo) , annuncia l’apertura della nuova sede elettorale nella città Frentana.

Il punto di incontro è destinato a diventare il cuore pulsante delle attività politiche per sostenere la candidatura di Graziani. Dettagli dell’Evento: Data: Venerdì 9 prossimo Orario: 18:30 Luogo: Corso Trento Trieste, n. 28 (sotto i portici), Lanciano.

La cerimonia di apertura vedrà la partecipazione  della vasta schiera dei   giovani democratici, che contribuiranno a creare un’atmosfera vibrante e inclusiva. Inoltre, per rendere l’iniziativa  ancora più

L’avvocato Ernesto Graziani auspica che la nuova sede elettorale diventi un punto di riferimento per tutti coloro che condividono la visione di un Abruzzo e della sua gente come protagonisti del cambiamento. L’invito è esteso a tutti i cittadini interessati a partecipare attivamente alla costruzione di un futuro migliore per la regione Abruzzo.

Il sindaco del Comune di Paglieta, Ernesto Graziani, esprime la sua soddisfazione per l’inaugurazione  di questa nuova sede elettorale nel cuore della comunità, sottolineando l’importanza di coinvolgere i cittadini nella costruzione del futuro della regione.

Il gruppo di  Graziani è disponibile per concordare  interviste e ulteriori informazioni. Per contatti stampa, si prega di rivolgersi a Linda Caravaggio – cell.3342092410




LA STRAGE TRA I SENZA DIMORA

Politicainsieme.com, 7 febbraio 2024. Nel corso del 2023 sono morte in strada 415 persone senza dimora, 16 in più rispetto al 2022. Questi i dati emersi con la “Strage invisibile”, il report annuale  della Federazione Italiana Organismi per le Persone Senza Dimora, fio.PSD,

Il rapporto parla di una “tragedia silenziosa” che attraversa tutto il territorio nazionale e che , dal 2020, appare in costante crescita. Il 2023 ha rappresentato, soprattutto nella stagione invernale, uno dei punti più alti di quella che è diventata una vera piaga sociale.

Per quanto riguarda il profilo delle persone decedute, i dati raccolti consentono di ricostruire un profilo socioanagrafico prevalente che indica che le morti in strada interessano soprattutto uomini (93%), persone
di nazionalità straniera (58%), con un’età media di 47,3 anni.

Rispetto alla nazionalità, emerge una significativa prevalenza di persone straniere provenienti da paesi
extraeuropei (44%), in particolare dal Marocco (8%) e dalla Tunisia (4%). I cittadini stranieri di nazionalità
europea, pari al 14%, provengono principalmente dalla Romania (8%). La quota di italiani deceduti pari
complessivamente al 31% aumenta leggermente rispetto allo scorso anno (28%).

Per quanto riguarda l’età del decesso, notiamo che muoiono cittadini di tutte le fasce età dai 16 anni agli
86 anni. Come dicevamo, l’età media dei decessi si attesta a 47,3 anni, maggiore per gli italiani e pari a 55,7,
minore per gli stranieri pari a 42,6. Un dato questo cruciale, se pensiamo che l’età media di morte della
popolazione italiana è di 81,9 anni, che rende tutta la drammaticità delle conseguenze della vita in strada.

La strage tra i senza dimora – Politica Insieme

Seconda copertina (fiopsd.org)




IN MOSTRA ALLA BIT DI MILANO

Berardinetti: vetrina fondamentale per il nostro territorio

Sante Marie, 6 febbraio 2024. Le bellezze di Sante Marie conquistano la Bit di Milano. Grande affluenza e grande curiosità hanno destato gli itinerari, le attrazioni e le peculiarità del territorio comunale in mostra alla Borsa internazionale del turismo che si sta svolgendo alla Fieramilano.

Un appuntamento importante volto a richiamare operatori turistici, agenti di viaggio, aziende e ditte di promozione turistica e a fargli conoscere nuovi luoghi da visitare in Italia. Tra questi angoli dello Stivale tutti da scoprire c’è anche Sante Marie che ha presentato il Cammino dei Briganti, la Riserva naturale Grotte di Luppa, la Grande panchina Sante Marie #241 e i sentieri de La Brigantessa grazie alla collaborazione con Appennini for all.

“Come sempre la Bit di Milano rappresenta una vetrina fondamentale per le nostre attività”, ha commentato il sindaco di Sante Marie, Lorenzo Berardinetti, “fino a qualche anno fa pensare anche solo di partecipare a un evento di questo genere era impossibile. Oggi, grazie all’articolata attività di promozione che abbiamo portato avanti, è invece possibile. Tanti hanno chiesto informazioni sulle nostre “attrazioni” e tanti hanno mostrato interesse annunciando fin da subito di essere pronti a venirci a trovare per percorrere il Cammino dei Briganti o per visitare le bellezze del nostro territorio. Il lavoro di squadra e il costante lavoro di promozione iniziano a dare frutti. Ringrazio Mirko Cipollone per la collaborazione”.




IN VETRINA ALLA BIT DI MILANO

Successo per la conferenza di promozione nello stand di regione Abruzzo

Roseto degli Abruzzi, 6 febbraio 2024 – “Roseto degli Abruzzi, un mosaico di meraviglie, paesaggi e tesori nascosti in un abbraccio di bellezza”. È il claim del video promozionale, proiettato durante la conferenza che si è svolta questa mattina, a racchiudere il successo di Roseto alla Borsa Internazionale del Turismo, in svolgimento in questi giorni presso l’Allianz MiCo di Milano.

La Città delle Rose, infatti, si è messa in mostra durante la fiera internazionale grazie allo spazio di promozione esclusivo: una conferenza nello stand della Regione Abruzzo che ha visto intervenire il Sindaco Mario Nugnes, l’Assessore al Turismo Annalisa D’Elpidio e, in rappresentanza degli operatori alberghieri ed extralberghieri, Catia Soardi di Faita Abruzzo e Lucia Simioni di AbruzzoBnB. Ad accompagnarli l’allegra presenza di “Ros”, la mascotte di Roseto degli Abruzzi e, come detto, la proiezione del video promozionale realizzato per l’occasione. Gli interventi hanno valorizzato le bellezze del territorio e le hanno portate all’attenzione dei tanti operatori provenienti da tutto il mondo che hanno partecipato alla manifestazione milanese.

“Ringrazio la Regione Abruzzo per l’accoglienza e la disponibilità dimostrata nel creare un lavoro di squadra che rappresenta un una ricchezza per tutti – ha detto il Sindaco Nugnes – Fondamentale, in questa collaborazione, è la consapevolezza di far parte di una realtà più ampia, che abbraccia tutta la costa teramana e tutta la regione Abruzzo. Il dovere di ogni buon amministratore è quello di lavorare in rete con gli altri Enti per far sì che si creino dei ponti, sia strutturali e culturali, affinché la costa abruzzese sia unita nella promozione e nella realizzazione di grandi manifestazioni. Stiamo lavorando su un brand che vuole dare una caratterizzazione alla nostra offerta e che punta sull’innovazione. Perché è giusto partire dal passato ma, allo stesso tempo, è necessario ragionare sul presente e sul futuro di una città che esprime un’enorme potenzialità. Un territorio di alto livello naturalistico e culturale e capace di offrire servizi importanti. Ma capace anche di attirare sia le famiglie che i giovani, fatto di spiagge e divertimento ma anche di natura, di percorsi, di storia, di tradizioni e di enogastronomia”.

“Fondamentale nel successo della promozione turistica è il lavoro di squadra, soprattutto tra amministratori e operatori – ha aggiunto l’Assessore D’Elpidio – I nostri punti di forza sono rappresentati dalla spiaggia, dai riconoscimenti come la Bandiera Blu e la Bandiera Verde, dalla capacità di offrire un turismo dedicato alle famiglie. Roseto è un territorio caratterizzato anche dalla Storia, dai borghi antichi e dalla natura, con la presenza della Riserva Borsacchio. Una Riserva che rappresenta un fiore all’occhiello della nostra offerta e capace di attirare tutti gli amanti della natura. Voglio sottolineare, inoltre, la capacità di Roseto di attirare e organizzare grandi eventi sportivi che permettono, grazie all’arrivo di centinaia di atleti provenienti anche dall’estero, di contribuire al processo di destagionalizzazione avviato dalla nostra Amministrazione”.

“Il nostro obiettivo è quello di crescere ogni anno con l’umiltà di ascoltare e di apprendere anche da altri – ha concluso il Sindaco – Tanto è stato fatto ma tanto c’è ancora da fare e credo che Visitroseto.it, come nuovo brand e come nuovo strumento digitale, abbia tutte le caratteristiche per poter raccontare in modo completo il nostro territorio e per aiutarci nella promozione e nella crescita dell’offerta turistica”.




CITTÀ DEL VINO, PROPOSTE A SOSTEGNO

Quattro le principali proposte introdotte da Zappalorto insieme a Paolucci a sostegno delle iniziative illustrate da Angelo Radica in veste di presidente nazionale di “Città del vino”, una associazione che racchiude oltre 500 Comuni in Italia e 31 in Abruzzo.

Chieti, 7 febbraio 2024. «Il primo punto di cui ci occuperemo appena eletti riguarda l’aumento degli aiuti e dei fondi messi a disposizione per gli agricoltori colpiti dalla piaga della peronospora. I fondi già proposti da un emendamento presentato da Silvio Paolucci saranno destinati per intero al settore. Aiuti, ricordiamolo, dimezzati dall’attuale governo regionale. Nel 2023 abbiamo vissuto la  crisi della produzione peggiore degli ultimi dieci anni. La Regione non ha dato alcun tipo di risposta ma ha preferito finanziare altre attività come il Napoli calcio a discapito dei 15mila viticoltori abruzzesi. Vogliamo salvaguardare il tessuto produttivo attraverso i ristori da mettere a disposizione per la salvaguardia della filiera produttiva».

A questo si aggiunge uno dei «punti più delicati per coloro che svolgono impresa: quello legato a una insostenibile burocrazia e assenza di consulenza. Riprogettare un’assistenza tecnica è una delle cose più importanti che ci chiedono i viticoltori che lamentano una grande distanza delle istituzioni. Ad esempio, oggi un agricoltore che deve fare i trattamenti è solo: non c’è un soggetto istituzionale che può fornire consigli a riguardo. Questo nasce dall’abolizione dell’Arsa, l’ente che svolgevo questo tipo di servizio, eliminata dall’amministrazione Chiodi con l’assessore Mauro Febbo. L’ascolto degli agricoltori deve essere una priorità: noi ri vogliamo il ripristino di questo servizio di assistenza tecnica.

Successivamente intendiamo dare maggiore sostegno ai consorzi di tutela e lanciare un progetto che vede vino e salute insieme: proposte di consumo consapevole e di lotta all’abuso. Un lavoro importante per il bene  dei cittadini abruzzesi.

Poi c’è sicuramente da attuare il protocollo d’intesa proposto nel 2018 da Città del Vino. La Regione anche qui, finora, è risultata assente. Una sinergia che può trovare seguito, ad esempio, con le “Strade del vino”: dei consorzi che vedono il pubblico e privato insieme per promuovere l’accoglienza turistica. Per comprenderne l’importanza per la regione basti pensare che il settore dell’enogastronomia è scelto, come prima preferenza, da 21 milioni di turisti europei.

Per questo bisogna puntare sulla connettività e la formazione: la Regione può sostenere ad esempio la scuola di enoturismo introdotta da Città del Vino mediante gli enti di formazione e promuovere l’accoglienza attraverso eventi iniziative strategiche strategici. Esistono esempi virtuosi che possiamo percorrere per rilanciare il nostro Abruzzo».




L’UOMO CREATORE DI SÉ STESSO

Alla ricerca di una nuova definizione di Transumanesimo

di Angela Casilli

Quando parliamo di Transumanesimo dobbiamo aver chiaro che stiamo parlando di un’istanza nata con l’uomo. Non è una novità, perché da sempre l’uomo cede alla tentazione di essere come Dio, cioè di superare la condizione di creatura, per essere artefice del proprio destino. Non è un caso che il Manifesto dei Transumanisti italiani auspichi una vera e propria rivoluzione prometeica, dal nome del titano che portò agli uomini il fuoco, inteso come conoscenza, disobbedendo agli dei.

Al di là del mito, si tratta di una corrente di pensiero che, pur avendo radici storiche e filosofiche che risalgono a molti secoli fa, negli ultimi tempi ha trovato terreno fertile in molti ambienti, perché è una corrente di pensiero che si fa portatrice di un nuovo modo di concepire l’uomo, nella sua essenza e nel suo rapporto con il mondo che lo circonda.

Grazie alle recenti scoperte e conoscenze in campo scientifico, gli ambiti sono molti e vanno dalla psicologia, alla nanotecnologia, alla genetica, fino alla intelligenza artificiale, l’uomo può finalmente essere artefice della propria evoluzione e costruire il proprio sé, per migliorare le proprie condizioni di vita, sconfiggere le malattie ereditarie e quelle incurabili e combattere l’invecchiamento.

Tuttavia, sarebbe un errore definire il movimento transumanista, come un movimento monolitico, perché molteplici sono le correnti di pensiero che si richiamano ad esso pur nelle diversità di approccio e di espressione, arrivando persino a considerare l’immortalità dell’uomo, come possibile mediante l’impianto di dispositivi cibernetici sul corpo umano.

Non mancano però pensatori più pragmatici che, preferiscono rimanere ancorati alle conoscenze scientifiche del momento, anche se riconoscono le enormi potenzialità, ad esempio, dell’intelligenza artificiale per migliorare la vita di tutti. Il 2024 sarà l’anno dell’intelligenza artificiale, che diventerà centrale nella vita di milioni di persone pur con gli inevitabili rischi che ogni novità nel campo della ricerca scientifica comporta.

Il movimento transumanista, c’è da esserne certi, si farà nella sua totalità promotore di una assoluta libertà della ricerca scientifica, che potrà così svilupparsi a velocità impensabile fino a poco tempo fa. Il transumanesimo è un pensiero ben lontano dall’essere solo teorico; è, invece, ben radicato in moltissime istituzioni nazionali e sovranazionali e in ampi strati del mondo accademico, e con ricadute concrete sempre più evidenti.

Il 2024 sarà l’anno di un confronto, di uno scontro cruciale per il nostro futuro. Gli autocrati si sentono sempre più forti e le democrazie appaiono intimidite ma, forse, la realtà non è solo questa. Certamente i tempi sono bui, sono tornate le guerre che non sono mai scomparse del tutto, perché quando le dittature e le autocrazie diventano asservite, i conflitti esplodono. C’è, però, anche un mondo che va nella direzione opposta e in gioco sono le numerose e straordinarie positività che abbiamo di fronte, in primis la scienza con il supporto del transumanesimo.




STAGIONE DI PROSA 2024 AL DE NARDIS

Il 9 febbraio alle ore 21 ottavo appuntamento presenta un’altra compagnia teatrale abruzzese, il Teatro Scomposto di Carlo Codagnone e il riadattamento di Il Bar Sotto il Mare, liberamente tratto dal libro di Stefano Benni, che sarà in scena venerdì 9 febbraio alle ore 21.

Orsogna, 7 febbraio 2024. La ricca Stagione di Prosa 2024 del nostro teatro, giunta all’ottavo appuntamento presenta un’altra compagnia teatrale abruzzese, il Teatro Scomposto di Carlo Codagnone e il riadattamento di Il Bar Sotto il Mare, liberamente tratto dal libro di Stefano Benni, che sarà in scena sabato 9 febbraio alle ore 21.

Un uomo senza nome vaga per motivi sconosciuti nell’immaginario porto di Brigantes, quando, all’improvviso, vede un vecchio scendere le scalette che portano al mare e scomparire tra le onde. L’uomo, nel tentativo di fermarlo, lo segue. Si troverà catapultato in un luogo fantastico: un bar incredibile dove ognuno dei suoi misteriosi avventori dovrà raccontare, nell’arco di una notte, una storia.

Ispirato dalla penna dissacrante di Stefano Benni, uno spettacolo teatrale ironico e sagace, che si snoda tra divertissement puro (Il verme disicio) e riflessioni critiche sulla società odierna (“Il dittatore e il bianco visitatore”, “Matumaloa”, “Il più grande cuoco di Francia”, “Autogrill horror”).

Un viaggio fantastico tra sogno e realtà, tra gli abissi più profondi del mare fin dentro al bagno di un autogrill, tra balene innamorate, insetti mangialettere e diavoli mangioni. Un viaggio in cui il surreale fagocita la realtà e la realtà contagia il surreale e che ha come destinazione la contraddittorietà della natura umana.




GIORNATA DELLA SICUREZZA IN INTERNET

I ragazzi della Scuola Secondaria di Primo Grado “V. Bindi” coinvolti nelle iniziative promosse dalla Polizia di Stato per educare ad un corretto utilizzo della rete.

Giulianova, 7 febbraio 2024. La Polizia Postale dalla parte dei ragazzi per un uso consapevole degli strumenti telematici e la riduzione dei rischi legati alla rete. Dopo l’incontro della scorsa settimana rivolto alle famiglie, la Scuola Media “V. Bindi” è stata di nuovo protagonista della campagna promossa dalla Polizia di Stato contro il cyberbullismo e le possibili, drammatiche conseguenze causate da  un errato approccio a internet. 

L’iniziativa di oggi, Giornata della Sicurezza in Internet (Safer Internet Day), si è tenuta appunto in sinergia con la Polizia Postale, nell’ambito di un progetto didattico più ampio, voluto dalla Dirigente dell’ IC2 Angela Pallini, in collaborazione con l’animatore digitale, il professor Michele Alesiani, e con il  corpo insegnante. Le docenti Francesca Pistilli e Alessandra Pomante hanno coordinato la mattinata formativa rivolta ai ragazzi, che sempre più precocemente si accostano al web, spesso senza conoscerne implicazioni e possibili effetti.

A palazzo Kursaal, a partire dalle 10.30, gli studenti delle Seconde classi hanno ascoltato i consigli, le esortazioni, le sottolineature degli agenti Domenico Taraborelli e Mauro Pennafina  della Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale e delle Telecomunicazioni di Teramo. Ha portato i saluti dell’ Ufficio Scolastico Regionale la dottoressa Maria Cristina De Dominicis. Il Vicesindaco e assessore alla Pubblica Istruzione Lidia Albani ha aperto l’incontro ponendo l’accento sulla pericolosa convinzione che siano al sicuro, bambini e ragazzi, quando, in solitudine, trascorrono ore nella propria camera davanti allo schermo di uno smartphone, di un tablet, di un pc.

Obiettivo del Safer Internet Day, non è demonizzare internet, ma anzi valorizzarlo dando a genitori e ragazzi la chiave per utilizzarlo al meglio, schivando i rischi delle false identità, delle truffe, dei tentati adescamenti, dello stalking, dei ricatti. I ragazzi, alcuni al Kursaal, altri in aula, hanno ascoltato in video conferenza interviste e interventi contenuti in “Cuoriconnessi”, efficace progetto di informazione e salvaguardia telematica messo in campo dalla Polizia Postale.




IL BUSTO DI PANNELLA E LA CASA DEL VESCOVO

Ogni azione della nostra vita, anche la più piccola, è responsabile della bellezza o della bruttezza del mondo.                                                                                                   (Augusto Daolio)

Teramo, 7 febbraio 2024. Come giudicare l’installazione della statua a Don Giacinto Pannella in una aiuola ormai ex, l’unica dell’omonima via. Cinque vasi a terra , una platea di quadrotte, ex prati verdi recintati da una rete di una trentina di centimetri non rigida  e busto senza indicazioni. Nella stessa via di fronte alla chiesa del Sacro Cuore, troviamo un giusto raffronto, Don Matteo Di Bartolomeo, ha reso bello e funzionale lo spazio antistante alla chiesa, ormai diventato anche un luogo di incontro.

Don Camillo batte Peppone alla stragrande,  sono convinto che il valore della bellezza e della estetica siano superati da un pezzo a Teramo. Resta però il dovere civico di denunciare e marcare una presenza, che, come nel passato, ha consentito ad opere belle di rimanere in vita, tra i primi ricordo: Casa Urbani (ora museo del gatto), gli affreschi liberty di Palazzo Castelli o Muzi, villa Blandina,  l’isolato di fronte all’ex seminario ed il parco fluviale del Vezzola.

Il busto immerso nel verde  dell’aiuola, con un corollario di una siepe dietro ed una idonea illuminazione notturna, avrebbe valorizzato l’opera dell’artista Silvio Mastrodascio,  e reso il luogo più bello e rispettato.

L’Associazione Robin Hood di Teramo, ritiene che debbano essere sostenute le motivazioni del consigliere Arch. Berardo Rabuffo. Si collocano perfettamente  nell’alveo della salvaguardia dei luoghi storici per i quali l’associazione si batte da anni.

L’associazione per questo concorda sulla necessità di salvaguardia e recupero, denunciando come quell’area d’interesse sia stata nel passato oggetto di una urbanizzazione popolare, dove furono trasferiti gli abitanti del centro storico di Teramo, sventramento di Santa Maria a Bitetto. Nessuna un’idea di conservazione dei luoghi e delle  aree d’interesse. Per non parlare di tutela del paesaggio, arrivando a Teramo, non si vede la città, ma questa serie di edifici, oggetto di diverse progettazioni, attuali detrattori ambientali.

Bene fa il Consigliere Rabuffo a ricordare che di tale edificio la casa vacanze del vescovo  è  fatta menzione anche nel Palma e nel Muzii per essere stato, l’edificio medesimo, contesto di importanti eventi della storia teramana: lì sostò, nel 1514 la Regina Giovanna d’Aragona per pregare, prima di fare il suo ingresso trionfale a Teramo, da Porta Reale; e proprio da quel luogo, le piane del Vescovo, il 17 novembre 1521 le truppe di Andrea Matteo III Acquaviva d’Aragona assisterono attoniti al Miracolo di S. Berardo e della Madonna delle Grazie che apparvero  sulle mura teramane per  fermare l’esercito invasore.

L’associazione Robin Hood si unisce nella richiesta  di acquisizione alla disponibilità  del patrimonio comunale ed inoltra  alla Sovrintendenza  una richiesta di valutazione allo scopo di apporre sull’edificio un vincolo-artistico nel nuovo PUC, in vista di un futuro restauro e di una sua doverosa valorizzazione.