Le aree interne drammaticamente penalizzate da questa norma
Avezzano, 17 febbraio 2024. “L’Italia rischia di essere tagliata a metà”. Questo il tema dell’incontro sull’autonomia differenziata applicata all’Abruzzo che si è svolto ieri nella sala conferenze del Comune di Avezzano. Nel dibattito, coordinato da Andrea Conte, segretario di circolo del Pd di Sante Marie, e animato da Lorenzo Berardinetti, sindaco di Sante Marie e candidato alle regionali del 10 marzo, Francesco Piacente e Daniele Marinelli, rispettivamente segretario provinciale e regionale Pd, Stefania Pezzopane, direzione nazionale Pd, e dall’onorevole Luciano D’Alfonso, onorevole, si è parlato di come la normativa potrebbe cambiare le sorti dell’Italia e soprattutto dell’Abruzzo.
“Il divario che si sta creando tra il Nord e il Sud è ormai eccessivo, come anche quello tra le grandi città e le aree interne del nostro Abruzzo”, ha precisato Berardinetti, che è anche presidente Uncem Abruzzo, “questo è determinato prima di tutto da una carenza di servizi che porta poi allo spopolamento. Come può una famiglia decidere di venire a vivere nei nostri borghi se poi è costretta a tornare nella grande città per curarsi? L’Abruzzo ha tutto da perdere da questa autonomia differenziata”.
Durante il dibattito, al quale hanno preso parte anche la segretaria di circolo del Pd di Avezzano, Anna Paolini, la consigliera comunale di Celano e candidata alle regionali, Angela Marcanio, e diversi amministratori comunali marsicani e professionisti del territorio, i relatori hanno evidenziato le difficoltà che avrebbe l’Abruzzo se l’autonomia differenziata venisse applicata. Non solo l’economia, ma anche la salute e la scuola verrebbero penalizzati e addirittura i fondi stanziati dal Governo per calamità naturali o altre emergenze potrebbero venire meno.
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