ARTINVITA 2024 ESPLORA LA «ZONA CRITICA»

Attraverso il Festival Internazionale diffuso nei borghi d’Abruzzo

Orsogna, 26 febbraio 2024. Dal 26 aprile al 12 maggio 2024 torna per la settima edizione Artinvita, il Festival Internazionale degli Abruzzi, un progetto nato nel 2018 dalla collaborazione tra l’Associazione abruzzese Insensi, Direttore artistico Marco Cicolini e il Théâtre de Léthé à Paris – Collectif 2 plus, Direttrice artistica Amahì Camilla Saraceni: si tratta di un percorso condiviso tra Francia e Abruzzo, con un piede saldo nel presente e l’altro che fa un passo verso il futuro.

Teatro, musica, cinema, danza, circo, installazioni, workshop, scuole: Artinvita è un progetto multiculturale, trasversale e internazionale che, facendosi portavoce della diversità, produce ed accoglie le nuove forme artistiche in uno spirito d’apertura e di originalità in rapporto diretto con la vitalità della produzione contemporanea.

Un Festival che apre le porte ad artisti emergenti, performer, autori contemporanei con lo scopo di avvicinare l’arte alla vita, creare ponti tra culture e tra generazioni, promuovendo al tempo stesso la bellezza dei luoghi d’Abruzzo animando, in primavera, una fetta di territorio che si estende dalle pendici della Maiella al Mare Adriatico.

Le location, diverse, dislocate lungo l’asse territoriale coinvolta accolgono gli artisti e le loro opere offrendo l’opportunità di dedicare un tempo alla creazione artistica condivisa e dunque anche nel 2024 la rete di Artinvita sarà partecipata dai Comuni teatini di: Guardiagrele con l’Ente Mostra dell’Artigianato Artistico Abruzzese e la nuova collaborazione con /f urbä/, di Simone Marsibilio, Orsogna, luogo di nascita del Festival con il Teatro Comunale C. De Nardis grazie alla consolidata collaborazione con la gestione di Zenone Benedetto; Arielli, dove si trovano la Chiesa Sconsacrata di San Rocco e una delle principali strutture di residenza artistica, Dentro La Terra. Si prosegue con Crecchio e l’Auditorium Santa Maria da Piedi, per poi arrivare al mare e dunque Ortona con il Cinema Auditorium Zambra gestito da Unaltroteatro e lo spazio culturale ZooArt.

Si rinnovano le preziose collaborazioni con la storica azienda vitivinicola Masciarelli che ospiterà un artista con il suo progetto nell’incantevole Castello di Semivicoli a Casacanditella; con lo Spazio Matta di Pescara e con lo storico Teatro Marrucino a Chieti dove prosegue l’intenzione di lavorare sulle nuove tendenze performative che uniscono i linguaggi del teatro con quelli della musica contemporanea. In ognuno di questi luoghi il Festival trova dei partner e delle persone con cui si creano scambi costruttivi.

Ecco come commentano i due Direttori artistici Marco Cicolini e Amahì Camilla Saraceni la settima edizione: «Tutto ruota, intorno al concetto di “Zona Critica” sviluppato dal filosofo e sociologo Bruno Latour. Essa sta ad indicare quella sottilissima pellicola della superficie terrestre dove l’acqua e il sottosuolo interagiscono. A partire dal riconoscimento dell’esistenza di uno spazio comune tra l’umano e il non umano è possibile e necessario prendere in considerazione delle forme di vita e di coesistenza sostenibili all’interno delle quali l’essere umano non può che concepirsi in maniera meno arrogante. Esplorare questa “Zona Critica” e le possibilità di evoluzione che la contemplano significa esplorare zone di confine, percorrere le barriere, vivere il limite invalicabile delle nostre abitudini e delle nostre certezze, ricercando una comunicazione più diretta tra intelligenze diverse, la nostra intelligenza interiore, l’intelligenza vegetale, il lavoro sulle intelligenze artificiali. Si tratta di rimettere in discussione la nostra concezione di frontiera, tra ciò che crediamo animato e ciò che crediamo inanimato, cambiare continuamente punto di vista. Lavorare sul confine per sconfinare, andare verso ciò che è altro da noi».

I progetti presentati parleranno dunque di relazione con i cambiamenti climatici, rituali ancestrali, esperienze trans-mediali e trans-emotive, celebrazioni sociali e luoghi di appartenenza, possibilità di immaginare il futuro, archeologia del ricordo e costruzione di nuove identità attraverso installazioni interattive, architetture del presente, spettacoli multidisciplinari e trasversali, laboratori per le nuove generazioni, proiezioni e momenti di scambio e incontro.

La proposta di Artinvita è ampia e dal respiro internazionale, ma ogni anno intensifica il lavoro con il territorio abruzzese e i suoi artisti. Ad inaugurare la settima edizione, il 26 aprile 2024, sarà Errore un’immersione nel mondo dell’artista abruzzese trapiantata in Francia, Cristina Tarquini, alla quale si deve anche l’opera rappresentata nel manifesto di questa edizione. Due opere quelle della Tarquini che creano un’interconnessione tra le scelte sociali e culturali e il loro impatto sull’ambiente. Per l’edizione 2024 è stata introdotta un’importante novità in merito alla valorizzazione dei giovani talenti abruzzesi attraverso la diffusione della call for artists ZONACRITICA, vinta dal Collettivo Contempostranea di Pescara e che mostrerà al pubblico il proprio progetto a Zooart affiancando il proprio nome a quello di artisti dal calibro internazionale come Simon Rouby e Antoine Bertin.

Di rilievo anche la nuova collaborazione con l’Università ‘Gabriele D’Annunzio’ di Chieti/Pescara e in particolare con il Coro di Ateneo UdA InCanto che lavorerà con la musicista di origini turche Hatice Özer, per l’adattamento dello spettacolo Koudour alla versione italiana in scena al Marrucino l’11 maggio. In virtù di questa collaborazione e in apertura al giovane pubblico universitario la conferenza stampa del Festival si terrà il 22 aprile alle ore 11 proprio presso l’Auditorium dell’Università ‘G. D’Annunzio’ alla presenza del Rettore. Un altro spettacolo adattato alla versione italiana in Prima Nazionale sarà Tenir Debout (In Piedi), risultato di una residenza svolta sul territorio nell’estate 2023 dalla regista Suzanne De Baecque, tra le migliori attici emergenti in Francia nel 2023 e conosciuta dal grande pubblico per aver recitato nel film Jeanne du Barry – La favorita del re al canto di Jonny Depp e che tornerà in Abruzzo con la compagnia per una seconda settimana di residenza prima del debutto del 27 aprile 2024. Lo spettacolo è un documentario teatrale basato sulla raccolta delle visioni di Miss e aspiranti Miss francesi e abruzzesi. Le testimonianze raccontano le loro esperienze da donne all’interno delle competizioni di bellezza. Il territorio abruzzese sarà protagonista anche nell’installazione Still Life di Max Sister, vincitore del bando Nuovo Grand Tour 2023 promosso dall’Institut Français d’Italie, il quale ha tratto ispirazione dalla Riserva Naturale dei Calanchi di Atri (Te).

Fondamentale poi è il lavoro che il Festival sta svolgendo con il pubblico e in particolar modo con le scuole, alle quali come ogni anno è dedicata la programmazione mattutina di tutti gli spettacoli del Festival nonché una serie di incontri con gli artisti stessi e l’immancabile progetto “Cinema Express”, grazie al quale i giovani studenti si pongono a confronto con le realtà più innovative dell’arte contemporanea componendo la giuria di un concorso di cortometraggi internazionali e visitando esposizioni audiovisive tra installazioni interattive, innovazione tecnologica, intelligenza artificiale ed ecologia. Ma non solo, gli artisti si recano nelle scuole per incontrare le classi e confrontarsi con loro sul mondo dell’arte e sulla sua utilità.

Numerose saranno le altre partecipazione in cartellone di artisti italiani che si possono già conoscere online sul sito www.artinvita.com tra cui si segnalano, la coreografa sarda Marta Bellu che assieme al collettivo Trifoglio presenterà il progetto Acquitrini; la compagnia romana Index Muta Imago in scena con Ashes uno spettacolo di teatro sonoro di Riccardo Fazi; il ritorno al Festival della compagnia di circo contemporaneo Quattrox4 con uno spettacolo per bambini che omaggerà Le città invisibili di Italo Calvino a poco più di 100 anni dalla sua nascita, il compositore e performer di origini veneziane Alvise Sinivia che con la sua compagnia parigina presenterà due lavori che ruotano attorno all’utilizzo di Revox B77 e Bobine, e infine il ritorno di Antonio Tagliarini che presenterà un avanzamento del suo nuovo lavoro da solista Un’andatura un po’ storta ed esuberante.

Artinvita è un Festival Multidisciplinare finanziato dal Ministero della Cultura (MIC) attraverso il Fondo Nazionale dello Spettacolo dal Vivo (ex FUS), dalla Regione Abruzzo e dalla Fondazione Nuovi Mecenati – Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea e in collaborazione con l’Institut Français. Presenta i seguenti patrocini: Ambassade de France en Italie, Ambasciata Argentina, Buenos Aires Ciudad, Comune di Guardiagrele, Comune di Orsogna, Comune di Arielli, Comune di Crecchio.

ORARI DI APERTURA AL PUBBLICO

dal 1° marzo al 12 maggio

lunedì, martedì, giovedì, venerdì 10:00 – 12:00

mercoledì 16.00 – 18:00

1 ora prima dello spettacolo