SICUREZZA SUL LAVORO

il Presidente Anci Abruzzo: “La tutela della salute dei lavoratori è un dovere costituzionale, serve lavorare in un’ottica di rete”

Teramo, 21 febbraio 2024. “La tutela della salute dei lavoratori è un dovere costituzionale al quale nessuno può sottrarsi. Ed è per questo che dobbiamo dire basta, una volta per tutte, a quella che rappresenta una strage silenziosa, eliminando la parola fatalità dal nostro vocabolario. In Abruzzo, nel 2023, sono stati 36 i morti in seguito a incidenti sul lavoro, uno ogni 10 giorni. Numeri il cui suono è intollerabile, numeri che hanno il volto e le storie di figli, fratelli, padri di famiglia”. Così il Presidente Anci Abruzzo e Sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, che questa mattina ha partecipato al presidio regionale che si è svolto proprio a Teramo, di fronte alla sede della Prefettura, organizzato da Cgil, Uil, Feneal Uil, Fillea Cgil, Fiom Cgil, Uilm Uil Abruzzo.

“Oggi sono qui con la fascia, in rappresentanza di tutti i Sindaci, per rispetto a tutte le vittime e perché ogni iniziativa a tutela della sicurezza sul lavoro ha un altissimo valore istituzionale e costituzionale – ha detto D’Alberto – i Comuni non hanno competenze dirette su questo tema, ma quando si parla di sicurezza sul lavoro è assolutamente necessario ragionare in un’ottica di responsabilità e fare rete. La priorità, per tutti, deve essere quella di liberare il lavoratore dal bisogno, perché la maggior parte degli incidenti riguarda proprio i lavoratori più fragili. Per questo come istituzioni, oltre a controllare che i bandi rispettino le misure di sicurezza e che queste misure siano applicate nell’esecuzione dei lavori, dobbiamo lavorare per diffondere una cultura della prevenzione ed essere vicini ai sindacati nella difesa del lavoro libero da condizionamenti”.




STÉFANO: IL GRANDE TEATRO D’AUTORE ARGENTINO

Per il secondo appuntamento del contemporaneo. Inedita ed eccezionale versione in italiano, firmata dal regista Stefano Angelucci Marino, per il capolavoro di Armando Discepolo

Lanciano, 21 febbraio 2024. Visionario, comico e tragico allo stesso tempo, in una sola parola grottesco: questo è Stéfano, il classico dei classici del grande Teatro argentino, in scena sabato 24 febbraio, alle ore 21, al Teatro Comunale Fedele Fenaroli di Lanciano (CH). Nato nel 1930 dalla penna del drammaturgo di origini italiane Armando Discepolo, Stéfano costituisce il secondo appuntamento della Stagione 2023/2024 del Teatro Contemporaneo, promossa e organizzata dal Comune, che si avvale del patrocinio della Regione Abruzzo e del Ministero della Cultura, e la cui direzione artistica è affidata agli attori e registi Rossella Gesini e Stefano Angelucci Marino.

Protagonista di una fortunata tournée in Argentina nello scorso mese di dicembre, lo spettacolo è una produzione del Teatro Stabile d’Abruzzo, in collaborazione con il Teatro Abeliano di Bari e con il Teatro del Sangro. La regia è a firma dello stesso Angelucci Marino che, insieme a Vito Signorile, Tina Tempesta, Rossella Gesini e Paolo Del Peschio, compare anche tra gli interpreti (prenotazione obbligatoria al numero 340-9775471). Prima dello spettacolo, ed è questa la grande novità di tutti gli appuntamenti del Contemporaneo di quest’anno, una sorpresa speciale sarà riservata al pubblico in sala.

La storia di Stéfano è quella di un musicista professionista, diplomato al Conservatorio di Napoli, che insegue il suo “sogno americano”, e della sua famiglia, trasferitasi con lui in Argentina come tanti connazionali di inizio Novecento. Alla realizzazione, alla fama, al successo, agognati dal protagonista, Discepolo oppone la caduta, il fallimento di un desiderio, lo smacco che apre uno squarcio su una serie di interrogativi e quesiti quantomai attuali, tra i quali campeggia la lacerante contrapposizione tra il rinunciare ai propri sogni e il tentare, invece, in barba ai capricci del destino e ai meccanismi spesso impietosi della società, di esaudirli.

Otto maschere antropomorfe del BRAT Teatro di Udine, che permettono la trasfigurazione, daranno vita ad altrettanti personaggi, appartenenti a generazioni diverse, tra i quali spesso s’accendono alcuni conflitti familiari. La scenografia di Tibò Gilbert e i costumi di Luisa Nicolucci contraddistinguono l’inedita ed eccezionale versione nazionale di Stéfano, mai tradotto sinora nella nostra lingua, che si affida a un codice espressivo nato dalle suggestioni create dai murales e dai “bamboloni” della Boca, il celebre barrio porteño caratterizzato da una forte impronta italiana, e all’uso di dialoghi semplici, diretti e scarni.

Angelucci Marino e Rossella Gesini proseguono nel solco di una linea programmatica, che s’è fatta negli anni una loro particolare impronta: narrare, senza retorica e luoghi comuni, la storia degli emigranti, degli italiani “senza patria” divisi nel cuore, nella lingua, nella cultura.




TRATTORI: LA LEZIONE PER UE SINDACATI E IMPRESE

di Natale Forlani

Politicainsieme.com, 21 febbraio 2024. La rivolta degli agricoltori in Italia, come in altri Paesi europei, ha riscosso i sostegni e le simpatie della maggioranza dell’opinione pubblica. Nell’immaginario collettivo gli agricoltori rappresentano coloro che si fanno carico con sudore e fatica di coltivare la terra e di produrre il cibo per il resto della popolazione, senza ricevere un adeguato compenso. L’opinione pubblica è composta anche dai consumatori che non si fanno scrupoli di beneficiare delle importazioni a basso costo di generi alimentari e di prodotti derivati e di sostenere nel contempo l’introduzione di provvedimenti per la riduzione dell’utilizzo dei pesticidi, dei fitofarmaci e dei combustibili fossili. Cioè di una parte significativa delle misure che vengono contestate dai promotori delle manifestazioni di protesta.

Queste contraddizioni non sono dissimili a quanto sta avvenendo in altri comparti delle attività economiche: l’automobile, la produzione di acciaio, il riciclo delle materie prime, gli accordi commerciali per aprire l’accesso ai mercati dei Paesi sviluppati ai prodotti agricoli dei Paesi in via di sviluppo. Per citare alcuni esempi che possono avere un impatto tutt’altro che marginale per migliaia di aziende e di economie territoriali.

In generale, l’impatto delle nuove tecnologie e le dinamiche della competizione internazionale comportano un riposizionamento degli asset produttivi. Stimolano l’opportunità di sviluppare nuove produzioni e/o il ridimensionamento di quelle esistenti con il relativo corollario dei costi sociali derivanti dalla riduzione dei margini di guadagno per le imprese e i lavoratori e dalla perdita di posti di lavoro. Questa evoluzione è in atto da anni, ma l’impatto pervasivo delle applicazioni delle nuove tecnologie digitali e i rischi connessi alle tensioni geopolitiche contribuiscono ad aumentare l’intensità dei cambiamenti e l’incertezza degli esiti.

È in questo contesto che devono essere ponderate le scelte politiche che orientano il raggiungimento degli obiettivi della sostenibilità ambientale degli asset produttivi. In un certo senso la protesta degli agricoltori, anche per la risonanza che ha sollecitato negli ambiti sovranazionali e per la retromarcia operata dalle istituzioni europee e dai Governi nazionali su alcuni dei provvedimenti adottati, consente di apprendere alcune lezioni che possono essere utili per migliorare l’efficacia delle scelte delle politiche economiche.

In prima istanza diventa necessario ponderare in modo più realistico, e con un approccio olistico che tenga conto delle effettive implicazioni delle scelte sul piano sovranazionale, territoriale e sociale, le innovazioni normative che vengono introdotte per tale scopo. Non ha molto senso esasperare i tempi di attuazione mettendo a soqquadro interi apparati produttivi, ad esempio la produzione di automobili con motori termici più evoluti e vendute a prezzi ragionevoli, per diventare dipendenti dalle batterie elettriche prodotte dall’industria cinese con l’utilizzo massivo delle energie fossili. Questo vale anche per le produzioni agricole importate che utilizzano pesticidi, fitofarmaci e quant’altro, che risultano giustamente vietati per i nostri produttori.

L’apertura dei mercati internazionali e l’applicazione delle nuove tecnologie digitali generano vincitori e vittime anche nell’ambito dei nostri territori. In generale, i vantaggi complessivi dell’apertura dei commerci internazionali risultano superiori ai costi sociali che ne derivano. Numeri alla mano, questo risulta vero anche per le esportazioni agricole e industriali del made in Italy, grazie anche alle materie prime e ai semilavorati importati che sono parte integrante dei prodotti finali. Ma a far rumore è la quota degli imprenditori e dei lavoratori che risultano svantaggiati nel confronto competitivo. Reazioni simili a quelle dei piccoli coltivatori le abbiamo osservate anche nell’occasione delle chiusure degli impianti industriali di aziende multinazionali nel territorio italiano.

La reazione spontanea delle istituzioni nazionali e delle associazioni di rappresentanza dei lavoratori si concentra sulla richiesta d’introdurre nuove norme che comportano vincoli per i comportamenti delle imprese che investono nel nostro territorio e di aumentare i sostegni statali per rendere sostenibili le attività produttive nazionali. Interventi animati da buone intenzioni ma che comportano nei fatti un aumento dei costi e una riduzione della capacità di attrazione di nuovi investimenti.

Il tratto caratteristico delle politiche europee introdotte negli anni recenti per favorire la transizione ambientale e digitale dell’economia è l’inedita produzione di regolamenti che esasperano i vincoli temporali per il raggiungimento degli obiettivi e i costi degli investimenti per le imprese e per i cittadini, scaricando sugli Stati nazionali l’onere di gestire le conseguenze.

Questa contraddizione comporta un aumento dei conflitti di interesse tra gli Stati dell’Ue e contribuisce ad accentuare la crisi dei corpi intermedi, in particolare del ruolo delle associazioni di rappresentanza del mondo del lavoro. La capacità di conciliare le ristrutturazioni produttive con la riduzione dei costi sociali per le persone coinvolte è una componente essenziale del ruolo dei corpi intermedi. La disinvoltura che caratterizza i comportamenti delle forze politiche nel sostenere i regolamenti europei, e di cavalcare le proteste quando devono essere attuati, non agevola certamente il compito delle rappresentanze del mondo del lavoro. Sono atteggiamenti irresponsabili che disorientano l’opinione pubblica e aumentano il grado di sfiducia verso le istituzioni. Durante le proteste degli agricoltori non hanno consentito nemmeno di valorizzare lo straordinario aumento delle risorse europee del Pnrr, circa tre miliardi di euro aggiuntivi, per sostenere gli investimenti delle aziende del settore.

Da un’attenta lettura dell’insieme queste vicende possono scaturire alcuni suggerimenti per aumentare l’efficacia delle politiche economiche finalizzate a gestire la transizione ambientale e digitale. Il primo riguarda l’esigenza di ponderare ogni singolo intervento valutando le ricadute sugli asset produttivi, sulla competitività delle imprese e in relazione alla sostenibilità dei costi economici per le imprese e per i cittadini. La criticità delle relazioni geopolitiche non lascia alcun spazio agli approcci semplicistici, alla Greta Thunberg, che hanno dominato la scena politica e i comportamenti dell’opinione pubblica nella seconda decade degli anni 2000.

La relazione virtuosa tra i potenziali benefici delle innovazioni tecnologiche in termini di sostenibilità ambientale e di crescita della produttività e le condizioni di lavoro e di reddito delle persone non è affatto scontata. I costi sociali devono essere attentamente ponderati e la loro sostenibilità economica deve essere assunta come parte integrante dei provvedimenti. Tutto ciò richiede un adeguamento della governance di queste politiche. Se le Istituzioni europee vogliono avere un ruolo guida nel guidare i tempi e le modalità di realizzo degli obiettivi, devono assumere in prima persona anche il compito di mobilitare le risorse per garantire la loro attuazione. L’alternativa diventa quella, attualmente prevalente, di costringere gli Stati ad adottare politiche di contenimento dei costi e di competizione con gli altri Paesi europei per l’attrazione dei nuovi investimenti.

L’esigenza di potenziare il ruolo delle istituzioni europee non deve diventare un alibi per aggirare l’esigenza di rendere attrattivi i nostri territori. Una condizione che non è realizzabile senza una mobilitazione degli attori del mondo del lavoro da parte delle istituzioni e di una corrispondente assunzione di responsabilità delle associazioni di rappresentanza delle imprese e dei lavoratori.

Natale Forlani




AREE VERDI

Adottata la rotatoria di Corropoli sulla SP 5/A

Teramo, 21 febbraio 2024. Affidata in adozione nella mattinata di lunedì alla ditta METAL SERVICE S.R.L. di Corropoli la rotatoria sulla provinciale 5/A, nella Zona Industriale Val Vibrata, all’interno del territorio comunale di Corropoli.

Alla firma della convenzione, insieme al presidente Camillo D’Angelo, il dirigente Dott. Furio Cugnini, il funzionario dell’Ufficio Concessioni dell’Ente Dott. Alessandro Di Felice, il Geom. Mauro Di Nicola e Simone Del Grosso in rappresentanza della METAL SERVICE S.R.L.

La convenzione, della durata di 3 anni, prevede la sistemazione dell’intera isola centrale con manto erboso, la piantumazione di 3 arbusti, il posizionamento di 2 targhe di ringraziamento, oltre alla manutenzione del verde, come da Disciplinare tecnico.

È dal 2019 che la Provincia di Teramo affida in adozione a soggetti privati o pubblici le aree verdi o destinate a verde sul territorio di propria competenza, con l’obiettivo di promuovere la partecipazione collettiva alla gestione dei parchi, dei giardini e delle aree pubbliche in generale per quel che ne riguarda la manutenzione ordinaria, trasformandole da bene vissuto in modo passivo a patrimonio attivo, partecipato e condiviso, anche in modo intelligente come già in uso in molte altre città. Un “costo zero” per la collettività, ma che migliora in modo sensibile l’aspetto del territorio.

L’adozione delle aree individuate (elenco aggiornato disponibile sul nostro sito) si può realizzare attraverso la stipula di un accordo di affidamento con la quale i soggetti affidatari si impegnano ad allestire e a manutenere l’area, e in cambio ottengono, ad esempio, la possibilità di installare impianti pubblicitari (nel rispetto dell’ambiente e della sicurezza per la circolazione stradale).




LA RIGENERAZIONE URBANA

Riqualificare il patrimonio ATER attraverso la nuova Legge Regionale urbanistica

Lanciano, 21 febbraio 2024. Evento tecnico il prossimoVenerdì 23 Febbraio dalle ore 14:30 presso il Polo Museale – Via Santo Spirito, 77 a Lanciano (CH).




APRE S.PIC.CO

La scuola dei piccoli comuni

Castiglione Messer Marino, 21 febbraio 2024. Partirà ufficialmente venerdì 23 febbraio la Scuola dei Piccoli Comuni. Formazione e pratiche per le aree interne, istituita a settembre 2023 dal Comune di Castiglione Messer Marino con il supporto di docenti e ricercatori universitari, e l’importante partenariato di Anci, Uncem, Unpli, Confocooperative, Cai, Slow Food, Avis, Gal Maiella Verde, Spazio 001 e l’Istituto Comprensivo di Castiglione Messer Marino.

La Scuola dei Piccoli Comuni (SPICCO)è nata con l’obiettivo di mettere a disposizione di amministratori locali e operatori del territorio facenti capo al mondo associativo, delle professioni e della cultura dei piccoli Comuni, una cassetta degli attrezzi per avviare o implementare processi di rigenerazione sociale ed economica, di mantenimento e sviluppo dei servizi essenziali e di contrasto allo spopolamento delle aree interne. Al primo incontro, che si svolgerà presso l’Istituto scolastico di Castiglione M.M. dalle ore 14, ci sono già oltre 30 iscritti provenienti dall’Abruzzo, dal Molise  e da altre regioni italiane. Si intitola Paesi, comunità e aree interne. Dalla marginalizzazione alla rinascita,  e vedrà la partecipazione di Rossano Pazzagli, docente di storia del territorio e dell’ambiente presso l’Università del Molise – nonché direttore della Scuola – e quella del Comune di Fontecchio, con la sindaca Sabrina Ciancone.

Il focus sarà proprio sui Comuni delle aree interne, laddove il Comune risulta essere la prima veste istituzionale dei luoghi, centro di erogazione dei servizi di base e strumento di partecipazione e rappresentanza dei cittadini. Il paese, infatti – come sostiene Pazzagli –, è la comunità, cioè l’insieme delle relazioni e delle funzioni, delle pratiche e dei comportamenti che definiscono l’identità locale. I Comuni sono tanti, i paesi ancora di più. È da loro – continua il docente Unimol –, specialmente da quelli delle aree interne, che dobbiamo partire per invertire il lungo processo di marginalizzazione che hanno subito a causa del modello di sviluppo contemporaneo, dirompente, ma non ineluttabile. Per la rinascita delle aree interne non servono ricette, ma diffusione di buone pratiche, disseminazione di quei casi che concretamente hanno avviato strategie di rigenerazione, conclude il professore. La lezione sarà seguita da un laboratorio sulle buone pratiche con l’esperienza di Fontecchio, paese in provincia di L’Aquila, dove dopo il terremoto del 2009 il Comune ha puntato sulla ricostruzione partecipata, sperimentando metodi comunitari per la tutela del territorio e del paesaggio, sebbene – come dice la sindaca Sabrina Ciancone –, in fase di ricostruzione, rischi di accentuarsi il divario tra patrimonio immobiliare disponibile (ricostruito con fondi pubblici) e numero di persone abitanti. Le iniziative di ampliamento delle comunità – continua la sindaca – e di utilizzo sociale degli edifici pubblici e privati si scontra con forme di speculazioni e di “gentrificazione rurale”. La storia di un progetto di coesione sociale e fruizione degli immobili illustra le potenzialità e evidenzia i punti critici della normativa e dell’azione delle amministrazioni locali.

La Scuola dei Piccoli Comuni, per il primo anno, sarà gratuita, ed è ancora possibile iscriversi all’intero corso o ai singoli incontri.




DUE LIBRI ESPLOSIVI

L’arrivo ha acceso il dibattito

Teramo, 21 febbraio 2024. Dalla bioetica alla situazione politica, dalla crisi nella Chiesa alle spinte dissolutorie che investono la società: sabato 24 febbraio, dalle ore 16, presso il Park Hotel Sporting di Teramo si terrà un evento a cura di Radio Spada, con la collaborazione di Liberi in Veritate – Abruzzo, che si annuncia “esplosivo”.

Introdotti e moderati dal dott. Pierfrancesco Nardini parleranno l’avv. Massimo Micaletti, il dott. Francesco Di Meco, la dott.ssa Ilaria Pisa e il dott. Andrea Giacobazzi.

Contestualmente saranno illustrati due volumi che hanno già fatto molto discutere: “Contro natura”* (di Silvana De Mari, Martino Mora, Corrado Ruini, Giovanni Formicola), la cui presentazione a Reggio Emilia accese gli animi del mondo LGBT e fu contestata da un colorito sit-in di femministe, e “Golpe nella Chiesa”**, libro-bomba di don Andrea Mancinella (con prefazione di don Curzio Nitoglia e postfazione dell’ex vaticanista RAI Aldo Maria Valli), che tanti dibattiti ha già suscitato.

Il testo è stato recentemente rilanciato dall’Arcivescovo Carlo Maria Viganò***, già nunzio apostolico negli Stati Uniti e voce critica dell’attuale corso ecclesiale.




SEPARARE LE CARRIERE PER UNIRE LA REPUBBLICA

Seminario di studio a Pescara venerdì 23 febbraio

Teramo, 21 febbraio 2024. Un seminario di studio sulle proposte legislative di separazione delle carriere e comparazione con le esperienze internazionali. Separare le carriere per unire la Repubblica, questo il titolo del seminario di studio sulle proposte legislative di separazione delle carriere giudiziarie e comparazione con le esperienze internazionali, organizzato dall’Endas Abruzzo, con il Centro studi Italia Atlantica, MIE-Movimento italiano in Europa e Fondazione Luigi Einaudi. Con il Patrocinio del Comune di Pescara.

Appuntamento venerdì 23 febbraio dalle 16 alle 20 nell’Auditorium Petruzzi in via delle Caserme, 60 a Pescara. L’evento – gratuito – è accreditato dal consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Pescara con l’attribuzione di tre crediti formativi in Procedura penale.

“Relatori di fama internazionale ci parleranno di un argomento di grande attualitá, oggetto di dibattito in Parlamento – commenta Simone D’Angelo, presidente Endas Abruzzo -. Ci aspettiamo una platea di non soli addetti ai lavori.” 

Con interventi di: Giuseppe Benedetto, avvocato, presidente Fondazione Einaudi; Vania Marinello, avvocato, Solicitor of the Senior Courts of England & Wales; Bepi Pezzulli, avvocato, direttore Centro studi Italia Atlantica, Solicitor of the Senior Courts of England & Wales. Introduce Simone D’Angelo, presidente Endas Abruzzo, modera Mauro Di Pietro, giornalista.

Alessandro Ricci




BORSACCHIO, RIAPRIRE IL DIALOGO

Il Consiglio Provinciale chiede di ripristinare l’originaria perimetrazione

Teramo, 21 febbraio 2024. Un Consiglio provinciale a porte aperte quello di ieri sera nella Sala Consiglio di via Milli molto partecipato e con ampi spunti e pareri condivisi sulla questione del taglio della Riserva Naturale del Borsacchio.

In un clima composto, il dibattito ha visto la partecipazione sia delle autorità regionali e locali ma anche di semplici cittadini, nonché dei membri della Conferenza provinciale per l’ambiente, intervenuti tutti per testimoniare in merito alla drastica riduzione dell’area, per mezzo dell’emendamento approvato dal Consiglio regionale lo scorso 29 dicembre.

“Ringrazio tutti i presenti per il contributo alla causa e per aver accolto l’invito a partecipare. Aver accettato di portare la questione della Riserva anche sui banchi del Consiglio provinciale è la dimostrazione dell’attenzione di questa amministrazione verso il nostro territorio. Abbiamo elaborato ed approvato una proposta che è sinonimo di responsabilità, che punta a condurre la Regione Abruzzo ad un’inversione di rotta sul tema. Ringrazio allo stesso modo la minoranza per il contributo dato con il documento portato in aula che, seppur nel tentativo di contribuire alla causa, ha purtroppo elaborato un documento che nulla ha aggiunto al dibattito e che, pertanto, non è stato possibile accogliere”, dichiara il presidente Camillo D’Angelo all’indomani della seduta.

“’Nella formulazione finale abbiamo inserito la nota elaborata dalla Conferenza provinciale per l’Ambiente, quale parte integrante del testo approvato, cui va il mio più sincero apprezzamento per l’ottimo lavoro svolto, nonostante la recente costituzione”.

“Chiediamo quindi sin d’ora al nuovo Consiglio della Regione Abruzzo ed al suo nuovo Presidente di riaprire il dialogo e l’interlocuzione con tutti i portatori di interesse, per ripristinare, mediante un lavoro di ascolto e confronto, la precedente estensione della Riserva Naturale Guidata Borsacchio”, conclude il presidente della Provincia di Teramo, Camillo D’Angelo.

Nella fattispecie, il documento approvato e portato in aula dalla presidente della Conferenza per l’ambiente, Luciana Del Grande – a cui si allega come parte integrante l’emendamento firmato dai consiglieri Andrea Core, Vincenzo D’Ercole, Luca Lattanzi ed Enio Pavone – oltre a giudicare il provvedimento regionale come “incostituzionale” (rif. art. 127 della Costituzione, ndr), chiede alla Regione Abruzzo di “riportare in pristino stato il confine della Riserva, che costituisce l’unica area naturale protetta della fascia costiera teramana […] rappresentando un unicum regionale meritevole di tutela”.

Riportiamo qui alcuni passaggi del documento, disponibile sul sito della Provincia di Teramo. “[…] La Conferenza ha rilevato e rimarcato una carenza di motivazione che suffragasse la scelta della riperimetrazione della Riserva. […] Non sono stati neppure considerati anche gli impatti sugli obiettivi di tutela della biodiversità nazionali e comunitari e previsti dal quadro di riferimento globale dell’Agenda 2030 dell’ONU, né in prospettiva l’auspicata protezione di aree del territorio dei singoli stati europei in una percentuale rientrante nel 30% [ndr, Strategia Europea della Biodiversità]. […] Il fatto che la Provincia, che si è dotata di uno specifico strumento di pianificazione urbanistica, non sia stata in alcun modo coinvolta quale ente locale nel processo di revisione della Riserva, viola l’iter procedurale stabilito dalla L. 394/91 e di conseguenza l’art. 127 della Costituzione. […]”

LINK AL DOCUMENTO: https://provincia.teramo.it/wp-content/uploads/2024/02/Documento-Conferenza-su-Borsacchio-per-Consiglio-Provinciale-3.docx




ESUMAZIONI IN CORSO

Il sindaco Nugnes fa chiarezza  

Roseto degli Abruzzi, 21 febbraio 2024 – Il Sindaco di Roseto degli Abruzzi, Mario Nugnes, interviene in merito alle esumazioni in corso nei Cimiteri cittadini per fare chiarezza sulla vicenda.

“A norma dell’articolo 82 del DPR 285/90, ordinariamente, la concessione di una fossa per l’inumazione a terra, data gratuitamente dall’ente, ha una durata decennale. Scaduto il termine di concessione i congiunti possono disporre come conservare i resti dei propri cari e, in difetto, gli stessi vengono conservati nell’ossario comunale – chiarisce il Sindaco Nugnes – In carenza di spazi, annualmente, con provvedimento del Dirigente competente, si pianificano le esumazioni di salme inumate da più di dieci anni: ciò è avvenuto lo scorso anno con determinazione N. 27 del 09-02-2023 Registro generale n. 72 per l’esumazione di 44 salme, ed è avvenuto per l’anno in corso con determinazione n. 209 del 20.11.2023 R.G. n. 742 con la quale è stato avviato il procedimento di esumazione ordinaria di n. 112 salme. Essendo ampiamente scaduti i termini di concessione, prima di procedere sarebbe bastato pubblicare per 30 giorni l’avviso delle operazioni cimiteriali programmate, ma proprio per rispetto del sentimento di pietas dei familiari, gli uffici, oltre a pubblicare l’avviso sull’Albo Pretorio, sulla porta dell’ufficio cimiteriale e presso il cimitero stesso, hanno provveduto a telefonare ai numeri dei congiunti presenti in anagrafe: in alcuni casi non hanno ricevuta risposta, né sono stati richiamati. Da sempre i servizi cimiteriali sono a pagamento perché così stabiliscono varie deliberazioni di giunta comunale: come sia stato possibile che certi servizi a domanda non venissero pagati non è dato saperlo e preferiamo credere che ciò non risponda a verità – aggiunge il Sindaco Nugnes – Ciò premesso comprendiamo che tutto questo possa rappresentare una novità perché, purtroppo, dobbiamo constatare che fino all’anno 2022 nel comune di Roseto degli Abruzzi non c’è traccia di alcun atto amministrativo di gestione delle operazioni cimiteriali. Un modus operandi che ha creato non poca confusione tra i cittadini che, in alcuni casi, sono stati portati a credere di avere a disposizione una concessione sine die. Mi preme sottolineare, infine, che le operazioni di esumazione, eseguite nel rispetto nella legge, si sono rese necessarie anche per recuperare le fosse utili a dare una dignitosa sepoltura ai nostri cari in una situazione di carenza come quella che stiamo vivendo”.




ECCO L’ABRUZZO CHE VORREMMO

Oltre cento giovani scrivono a D’Amico. Oggi la consegna del documento

Sante Marie, 21 febbraio 2024. Oltre cento giovani consegnano a D’Amico le loro speranze e gli chiedono di impegnarsi per migliorare la qualità della vita in Abruzzo. “L’Abruzzo che vorrei…” è il documento sottoscritto da oltre cento ragazzi marsicani – tra i 18 e i 40 anni – che verrà consegnato domani pomeriggio al candidato alla carica di presidente della Regione, Luciano D’Amico, durante l’incontro che si svolgerà a Sante Marie e Tagliacozzo.

“Siamo un gruppo di giovani di diversi paesi della Marsica”, hanno spiegato i ragazzi, “dopo gli studi abbiamo iniziato a muovere i primi passi nel mondo del lavoro e, tra tante difficoltà, abbiamo scelto di rimanere a vivere in Abruzzo, nei paesi dove siamo nati e cresciuti. Insieme a Lorenzo Berardinetti, sindaco di Sante Marie, abbiamo deciso di buttare giù un elenco di priorità, di grandi e piccole cose che migliorerebbero la vita degli abruzzesi come noi e che magari spingerebbero tanti a non andare via, a restare, e ad assicurare ancora un futuro ai nostri borghi”.

I giovani hanno chiesto a D’Amico di creare co-working e sale studio negli spazi inutilizzati della Regione, ma anche più spazi per famiglie e bambini, corsie preferenziali per chi decide di aprire nuove attività, servizi di trasporto gratuito e agevolazioni sulle tasse universitarie.

“Anche noi, come tanti abruzzesi, crediamo che ci sarebbe bisogno di una sanità migliore”, hanno concluso i ragazzi, “di meno liste d’attesa e più servizi per i pazienti, ma anche maggiori opportunità lavorative soprattutto per i giovani che spesso di formano fuori dall’Abruzzo e non ritornano più a vivere qui. Questi sono punti sui quali siamo certi si impegnerà. Vogliamo però ribadire che per poter avere veramente un Abruzzo migliore c’è bisogno di ascoltare di più gli abruzzesi, di fermarsi e parlare con le persone che vivono nelle grandi città come nei piccoli borghi, di capire perché ci sono aziende che cercano professionisti e spesso ci sono tanti giovani abruzzesi altamente formati che non tornano nella loro terra a lavorare, 

Tutti gli abruzzesi hanno la stessa dignità, tutti gli abruzzesi hanno bisogno della stessa attenzione e soprattutto tutti gli abruzzesi hanno bisogno di essere ascoltati, affiancati e sostenuti”.

D’Amico oggi sarà insieme a Berardinetti, a Sante Marie alle 16, dove incontrerà anche una delegazione di giovani firmatari del documento, e alle 17 al museo San Francesco di Tagliacozzo.

Lorenzo Berardinetti




PHF.1/ POETRY HOUSE FESTIVAL             

Secondo appuntamento e grande successo. Ospiti Caterina Franchetta e Domenico Cornacchia

Pescara, 21 febbraio 2024. Venerdì 23 febbraio 2024 (ore 20:40) in #pasquinellicasacultura, secondo appuntamento con il PHF.1/Poetry House Festival che andrà avanti fino a maggio e ospiterà nomi eccellenti della nuova scrittura abruzzese contemporanea. Grande successo sin dalla prima serata con Beniamino Cardines e Margherita Bonfilio. Ospiti della seconda serata Caterina Franchetta (poetessa, performer) e Domenico Cornacchia (poeta, scrittore). Il PHF.1 è patrocinato dal Comune di Pescara.

Il festival vuole innescare una potente riflessione sulla scrittura poetica e la poesia, sugli spazi autentici dell’ascolto sempre più rari e poco programmati. Direzione artistica Beniamino Cardines, promozione culturale Annarita Pasquinelli. In casa, in un salotto, vicinissimi perché abbiamo bisogno di toccare con mano le parole del poeta o della poetessa. La poesia è fatta di cuore e passioni, di libertà e rivendicazioni, di partecipazione e democrazia, di esistenza e vitalità.

Un programma realizzato attraverso una rete organizzativa che guarda alla letteratura e alla poesia come promotrice di valori e socialità. Collaborano al progetto: Bibliodrammatica aps (capofila), La Casa di Cristina odv-ets, coop La Minerva, OL/Officine Letterarie e Ooops! (scrittura e narrazione), Eracle Templari Federiciani aps, Ci vuole un Villaggio aps, CSEN Abruzzo, USACLI Pescara, www.condividiamocultura.it, SL/SegnalazioniLetterarie, www.rtradioterapia.it, www.zaffiromagazine.it, Cipas Abruzzo, www.alternewspress.eu, Radio Città Pescara.

Caterina Franchetta, poetessa: “Le parole sperperate lungo il viale del pensiero indaffarato, per testare spettatori sonnolenti, perdono forza nell’inutile abbondanza e finiscono ammassate. Cosa fare per non morire? Ecco la poesia.”

Domenico Cornacchia, scrittore: “Oggi, forse più che mai, l’impegno delle nuove generazioni non sta solo nel guardare al futuro, ma anche nel custodire il passato. Mi impegno a custodire le mie radici prima che vengano a mancare le fonti d’informazione.”

Beniamino Cardines, direttore artistico: “Rimettiamo al centro il gesto della scrittura come luogo di socialità, socializzazione, e restituiamo alla parola scritta il potere di innescare confronti, dialoghi e relazioni. Cercare insieme è ritrovarsi e mettere in moto un dialogo attivo. Non c’è solo chi scrive, ma anche chi ascolta, entrambi parlano. Le parole hanno un peso, un significato, sono la continua esplorazione della nostra capacità di esprimerci, comunicare, entrare in relazione con gli altri. La cultura è qualcosa da desiderare, da volere, non solo qualcosa da fruire come spettatori in luoghi preposti e per il resto del tempo vuoti e silenziosi. La cultura nasce e cresce in ogni casa, è dalle nostre case che immaginiamo una società, che la rinnoviamo o la regrediamo.”

PHF.1 / date 2024 – programma

Gennaio 26: Beniamino Cardines – Margherita Bonfilio

Febbraio 23: Caterina Franchetta – Domenico Cornacchia

Marzo 22: Antonio Lera – Simona Novacco

Aprile 26: Giulia Madonna – Sandra De Felice

Maggio 24: Alessio Scancella – Tania Santurbano

Autori e Autrici in programma nella prima edizione di PHF.1 / 2024:

Beniamino Cardines / scrittore e giornalista, vincitore al Salone Internazionale del Libro di Torino come “Autore dell’Anno 2023 LFA Publisher”, proclamato “Scrittore ecologico d’eccellenza nazionale” Premio Alter News Press 2023 – FIGEC Federazione Italiana Giornalismo Editoria Comunicazione, Premio “Cultura Inclusiva e Arte” Agape 2023/Caffè Letterari d’Italia e d’Europa “Per la sua opera culturale intrisa di valori portatori di pace, arte e bellezza”.

Margherita Bonfilio / poetessa, scrittrice pluripremiata e giornalista, già ospite di Casa Sanremo Writers 2023 e prossimo 2024.

Antonio Lera / poeta pluripremiato, più volte candidato al Premio Nobel per la Letteratura, presidente Agape Caffè Letterari d’Italia e d’Europa.

Caterina Franchetta / poetessa e performer, autrice pluripremiata.

Simona Novacco / poetessa pluripremiata, già Premio “Books For Peace 2018”, Premio “Letterario Giornalistico Piersanti Mattarella 2022” per la poesia di impegno sociale.

Domenico Cornacchia / poeta, scrittore.

Giulia Madonna / scrittrice e poetessa.

Sandra De Felice / poetessa pluripremiata.

Alessio Scancella / poeta e teologo.

Tania Santurbano / scrittrice, poetessa pluripremiata.

Direzione artistica: Beniamino Cardines

Promozione culturale: Annarita Pasquinelli

Location: Casa Pasquinelli Via Nicola Fabrizi 14 – Pescara Ingresso gratuito – con obbligo di prenotaz




L’INCOGNITA DI VIA MARCONI

Conoscere le domande, condividere le risposte

Pescara, 20 febbraio 2024. Uno dei punti deboli di certi piani della mobilità urbana è la scarsa o nulla conoscenza della domanda, informazione utile anche per indagare sulla condivisione dei princìpi da perseguire nel momento della pianificazione, possibilmente da fare prima, ex ante, della realizzazione delle opere e non dopo, ex post, per evitare di costringere gli utenti finali a subire le stesse con sofferenza e malcontento diffusi.

Soprattutto nel caso di quegli interventi sulla mobilità urbana a cui si intende dare la connotazione di sostenibilità, la conoscenza della domanda e la condivisione dei princìpi è ineludibile e propedeutica a tutto il resto. Nel caso di via Marconi, ma ciò vale per tante altre situazioni, crediamo che nessuno abbia mai predisposto la mappa della domanda del servizio “strada” e come quindi questa, passando attraverso una mappa delle risposte, potesse essere al meglio realizzata.

Spesso e volentieri si confonde la fotografia del momento come lo scenario di riferimento, senza ragionare sulle possibili proiezioni funzionali, che non siano quelle banali e insufficienti di fluidificazione del traffico automobilistico.

Su Via Marconi l’Amministrazione comunale ha spesso dichiarato un flusso di 20 mila auto al giorno e per snellirlo ha ritenuto congruente il progetto delle quattro corsie parallele dedicate, una in più del precedente progetto. Fallita l’impresa, ora sembra voler rimediare, non appena sarà aperta Via B. Croce, con la soluzione dei vasi comunicanti, contando quindi sull’entropia delle particelle, ovvero nella dispersione massima delle auto, travasando il traffico da una strada all’altra, fino al livellamento dei flussi. Ma quello urbano non è un sistema naturale, e le cose potrebbero andare diversamente da quanto atteso, se non forzandole (con sensi unici, ad esempio).

Nel frattempo, crediamo che nessuno abbia mai chiesto ai conducenti di quelle auto il motivo del loro spostamento (da dove vengono, dove vanno, quando e perché), e nessuno abbia mai fatto il conteggio di quante persone, non auto, transitino lungo i marciapiedi, o bici lungo le strade, né tantomeno la distribuzione degli esercizi commerciali lì presenti, le loro dinamiche funzionali, legate alla tipologia di prodotti e servizi forniti ai potenziali clienti.

Tutto ciò perché manca ad oggi una politica di Mobility Management, ancorché resa obbligatoria, sicuramente per un Comune come Pescara, dalle normative vigenti in materia, in grado di interpretare e governare la domanda e l’offerta di mobilità in accordo con i principi ispiratori degli scenari di sostenibilità ambientale, economica e sociale.

In basso una ricognizione dell’esistente rilevato lungo via Marconi durante il COVID

16/10/2021 – Ore 10,30 – 12,30

Lato mare: 131 alberi, 120 parcheggi, 7 fermate bus, 7 stalli bici, 4 bici ai pali, 25 auto in seconda fila

Lato monte: 84 alberi, 120 parcheggi, 7 fermate bus, 13 stalli bici, 4 bici ai pali, 17 auto in seconda fila

L’alberatura è costituita per il 90% da Lecci e da alcuni individui di Ligustro. Al di là delle specie, non si tratta ovviamente di alberata di qualità essendo tutti gli individui posti in una condizione di sofferenza pedologica e microclimatica. In generale lato mare ci sono un po’ più alberi che parcheggi, mentre nel lato monte le auto sono due terzi degli alberi.

Il numero dei parcheggi è indicativo, essendo la segnaletica verticale difficile da individuare. Ce ne sono indicativamente 120 per ogni lato, per un’occupazione lineare di 600 metri per lato, ovvero quasi il 40% di tutta la lunghezza della via.




LA CASA DEI LIBRI

Per Inverno d’Essai, domani sera alle 21, al Kursaal

Giulianova, 20 febbraio 2024. È La casa dei libri, la seconda proposta della rassegna cinematografica Inverno d’Essai, iniziata la settimana scorsa a palazzo Kursaal con il patrocinio del Comune.

Diretto da Isabel Coxiet, il film si ispira al romanzo La libreria di Penelope Fitzgerald. La storia è quella della giovane Florence Green, che sceglie di esorcizzare il dolore per la perdita del marito aprendo una libreria in un piccolo paese, sulla costa del Suffolk. Convincenti le interpretazioni di Emily Mortimer e Bill Nighy, in un film che parla di persone e di libri, di vittorie e di sconfitte, in uno scenario di grande atmosfera. Armonico è l’ordito di un racconto che sa far scorrere il filo rosso della passione per la lettura in una trama dominata dall’amore per la vita e la ricerca della libertà.

Inizio alle 21. Ingresso libero.




UNA BELLISSIMA SEDE

Il Centro Masciangelo di Lanciano inizia il 2024 con grandi novità ed una rinnovata veste

Lanciano, 20 febbraio 2024. L’archivio storico dei noti musicisti lancianesi custoditi presso il Centro può vantare ora di una bellissima sede, al secondo piano del Parco delle Arti Musicali, in cui c’è una stanza dedicata all’archivio degli spartiti e manoscritti originali di Francesco Masciangelo, Mattia Cipollone, Nicola Benvenuto, e molti altri, e una spaziosa sala dove poter ammirare, tra gli altri, i busti originali di Masciangelo e  Fenaroli, quadri, stampe d’epoca, manoscritti, partiture, lettere ed altre “chicche” dell’Archivio storico che sapranno far gioire studiosi  e curiosi dell’arte in generale.

L’inaugurazione della nuova sede avverrà sabato 24 febbraio p.v. alle ore 11:00 e sarà l’occasione per la presentazione delle attività del 2024 del Centro, tra le quali sono previste la pubblicazione del volume sul bicentenario dalla nascita di F. Masciangelo, collaborazioni con enti esteri e molte altre novità che saranno dettagliate il giorno stesso.

Con l’occasione saranno presentate anche le nuove cariche elette dopo la morte del compianto Aldo De Aloysio, storico presidente dell’Associazione e pronipote dello stesso compositore Masciangelo: i maestri Luigi Genovesi alla presidenza e Sarah Rulli vicepresidente.

Il direttivo sarà accompagnato da un nuovo organo, il comitato artistico scientifico, che si occuperà di elaborare, con il Direttivo, la programmazione, e di attuare o coordinare le iniziative ed i progetti.

Saranno presenti il sindaco di Lanciano, Avv. Filippo Paolini, il presidente Genovesi e la Vicepresidente Rulli e tutto lo staff del Centro. Appuntamento sabato 24 febbraio alle ore 11:00 presso la nuova sede del Centro Masciangelo di Lanciano, Parco delle Arti Musicali (Torri Montanare).




LA NUOVA PALESTRA SCOLASTICA

Pnrr: avviati i lavori alla De Giorgio di Lanciano

Chieti, 20 febbraio 2024. Sono stati avviati i lavori della nuova palestra polivalente che sorgerà nell’area adiacente l’istituto professionale De Giorgio di Lanciano, in via Barrella. L’impresa aggiudicataria dei lavori, la Gfc di Pozzilli (Isernia), ha delimitato l’area di cantiere e avviato lo scavo per livellare il terreno dove saranno realizzate le fondazioni della struttura. Importo totale dell’intervento progettato dalla Provincia di Chieti e finanziato dalla missione 4 del PNRR è pari a 2.402.626 euro.

La nuova palestra sarà dotata di campo regolamentare per la pallacanestro e la pallavolo, di tribune per gli spettatori, servizi igienici per atleti e spettatori e di altre aree funzionali allo sport e all’aggregazione sociale. L’area di gioco includerà campi da pallacanestro e pallavolo regolamentari della dimensione 15×28 metri, oltre lo spazio di sicurezza perimetrale.

Le dimensioni complessive della palestra, escluse le tribune, saranno di circa 35 metri di lunghezza e 20 metri di larghezza, per una superficie interna pari a 911 metri quadri. Lo spazio riservato alle tribune, comprensivo di accessi e servizi igienici, avrà dimensioni di circa 35 metri di lunghezza e 4,85 metri di larghezza e sarà in grado di ospitare fino a 100 spettatori.

L’altezza libera interna della palestra sarà di 7,50 metri, considerando che per l’area di gioco regolamentare l’altezza libera da ogni ostacolo minima deve essere almeno di 7,20 metri. La palestra potrà ospitare gare regolamentari di pallacanestro, livello silver come previsto per dalla Federazione Italiana Pallacanestro e di pallavolo livello base. Tempi di realizzazione dell’opera 600 giorni lavorativi: la nuova palestra sarà quindi pronta entro il 2026.




PAROLE D’ABRUZZO di Daniela D’Alimonte

Il 24 febbraio alla Mondadori

Pescara, 20 febbraio 2024. Grandi soddisfazioni per “Parole d’Abruzzo” di Daniela D’Alimonte che continua il suo tour di presentazioni e sabato 24 febbraio sarà presso la centralissima Mondadori di Pescara alle ore 17:00; dialoga con l’autrice lo storico Licio Di Biase.

La nuova serie “fucsia” sull’Abruzzo immateriale di Ianieri Edizioni targata “Comete. Scie d’Abruzzo”, diretta dallo scrittore Peppe Millanta piace al pubblico di lettori ed infatti come commenta la D’Alimonte: “Sono molto soddisfatta del successo del mio volume Parole d’Abruzzo. Avevo immaginato che le parole dialettali studiate ed esaminate nella loro etimologia potessero trovare l’interesse delle persone e degli abruzzesi in particolare ma, in realtà, non mi aspettavo un riscontro come quello che sta avendo il volume. Credo sia il segno dell’amore che abbiamo per le nostre origini e per la nostra lingua materna”.

Questo primo di 12 volumi curati dalla stessa D’Alimonte con la prefazione di Giovanni D’Alessandro, passa in rassegna alcune delle parole più iconiche del dialetto abruzzese. Di ogni termine è stata riportata la trascrizione con alcuni segni convenzionali, e la trascrizione fonetica vera e propria. Inoltre, sono state inserite attestazioni e varianti e anche il vivo uso nella letteratura locale, a opera di nostri scrittori, oppure la presenza in proverbi e tipici modi di dire. Per ciascuno di essi vi è soprattutto una precisa ricostruzione etimologica.

“È un libro che punta al cuore delle persone perché aiuta a riscoprire la propria abruzzesità” – conclude l’autrice.

Anche questa nuova serie, come accade per quella dedicata alla narrativa di viaggio (collana blu) di “Comete”, gode della fiducia de I Borghi più Belli d’Italia, Borghi Autentici, I Parchi Letterari e Parco Nazionale della Maiella.




DON AMADEO ROSSI NUOVO VICARIO GENERALE

Il giovane sacerdote sostituisce monsignor Francesco Santuccione

Pescara, 20 febbraio 2024. È don Amadeo José Rossi, il nuovo Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Pescara-Penne. Lo ha annunciato al clero monsignor Tommaso Valentinetti, a conclusione del ritiro dei sacerdoti del mese di febbraio, tenuto questa mattina a Pescara, al Centro Emmaus.

«Ringrazio monsignor Francesco Santuccione – ha esordito l’arcivescovo – per il lavoro prezioso che ha svolto in questi anni di ministero e perché continuerà ad essere un sacerdote di fiducia nel Consiglio dei Consultori e ringrazio don Amadeo per aver accolto la mia proposta».

Don Amadeo Rossi, italo-venezuelano, classe 1973, è parroco di San Luigi a Pescara dal 3 settembre 2022, è Provicario Giudice del Tribunale Ecclesiastico Diocesano ed è segretario personale del cardinal Baltazar Enrique Porras Cardozo, arcivescovo di Caracas, durante la Sua permanenza in Italia. È Licenziato in Teologia e in Diritto Canonico, ha un Dottorato in Filosofia. Nei venti anni a servizio della diocesi si è messo a disposizione della chiesa locale prima come vicario parrocchiale a Pescara e a Montesilvano, poi come parroco di Cermignano e Montegualtieri, in provincia di Teramo. Nella stessa zona è stato anche Vicario Foraneo.




QUESTA NON È PIÙ LA NOSTRA CITTÀ

Pescara, 20 febbraio 2024. Si è chiuso in un clima di sostanziale sfiducia il tavolo tecnico convocato dal Comune per definire l’attuazione del piano di risanamento acustico nella zona di piazza Muzii. Sfiducia dei rappresentanti delle attività artigianali e commerciali che non vedono nelle proposte, così come sono state formulate, spazio per la reale ripresa di un’area, che l’emergenza sanitaria prima e le scelte dell’amministrazione poi stanno trascinando verso una morte nemmeno tanto lenta. Tanti locali hanno già chiuso, altri non hanno trovato miglior fortuna nella riconversione, fatto sta che una ricchezza economica della città è stata letteralmente sacrificata in nome di non si sa quale visione.

“Non possiamo assolutamente accettare – sottolineano Confartigianato, Cna, Confcommercio e Confesercenti, che rappresentano gli operatori economici della movida – le proposte che sono state portate in discussione al tavolo di cui, è bene ricordarlo, noi siamo solo ospiti, avendo un ruolo esclusivamente consultivo. Non possiamo accettarle perché sono sostanzialmente una strada che conduce ad una sola destinazione, la delocalizzazione della movida dal centro della città, se non addirittura dalla stessa Pescara, in vista dell’obiettivo di un’unica grande area metropolitana che ci unirà anche a Montesilvano e Spoltore”.

All’interno di un quadro di discussione più ampio l’elemento centrale che è emerso è essenzialmente uno: verranno posizionati nell’area di piazza Muzii, via Battisti e strade limitrofe una decina di nuovi fonometri che effettueranno rilievi sull’eventuale sforamento dei decibel. Dopo un periodo di collaudo dei macchinari e di studio dei dati se la situazione non avrà un miglioramento rispetto agli ultimi rilievi dell’Arta , che risalgono al mese di luglio dello scorso anno, il Comune provvederà a limitare gli orari per l’occupazione del suolo pubblico.

Insomma, a portare i locali verso una chiusura anticipata, tagliando di fatto tutto il movimento del dopocena e comprimendo comunque anche i tempi della ristorazione. Perché i limiti possono essere facilmente superati anche da due persone che scherzano tra di loro, o dai rumori prodotti dai servizi di pulizia delle strade.

“Di fatto – sostengono le associazioni – stanno dicendo a tutti gli operatori del food and beverage che devono lasciare i loro negozi e andare altrove.  E questo finirà per condannare l’intero sistema commercio del centro, a cui i locali serali, con la loro offerta, garantiscono movimento, visibilità, in una parola generano economia. Non è un problema di pochi investitori, è il problema di una città in passato vocata al commercio che ora sta perdendo completamente la sua dimensione attrattiva. È un piano di destrutturazione di un intero comparto commerciale, non di risanamento acustico, che taglia presenze produttive senza offrire alternative credibili. Abbiamo fatto tante proposte, sempre inascoltate, per trovare una mediazione con le esigenze dei residenti. Ora la strada intrapresa ci spinge a una sola considerazione: questa non è più la nostra città”.

Cna – Confartigianato – Confcommercio – Confesercenti




PASSEGGIATA PER RACCOLTA PLASTICA

Evento Cai Val Vibrata – Monti Gemelli sull’argine del fiume Tronto

Martinsicuro, 20 febbraio 2024. È l’iniziativa, promossa dal Cai Val Vibrata – Monti Gemelli, che è andata in scena a Martinsicuro domenica scorsa e che ha visto la partecipazione di cittadini, volontari dell’associazione Martinsicuro.Zero e amministratori comunali. La passeggiata ecologica è stata impreziosita dalla bellissima lezione sull’inquinamento da microplastiche della ricercatrice del Cai, Martina Capriotti.

“Una lodevole iniziativa all’insegna della sostenibilità ambientale – le parole dell’assessore all’Ambiente, Marco Cappellacci – ringrazio il Cai Val Vibrata, gli amici dell’associazione Martinsicuro.Zero, che da anni ormai si impegnano costantemente per la valorizzazione del nostro territorio, e i sempre più numerosi cittadini che rispondono presente a questo tipo di eventi. L’auspicio è di andare avanti tutti in questa direzione, l’amministrazione, dal canto suo, continuerà sempre a promuovere e a sostenere attività come queste”.

“Benvengano iniziative così – il commento del consigliere delegato alle politiche giovanili e agricole, Lorenzo Ritrovati,  anche lui presente all’appuntamento – sono momenti fondamentali soprattutto perchè si riesce a far capire a chi partecipa l’importanza del rispetto dell’ambiente. C’è necessità di un cambio culturale vero sotto questi aspetti e bisogna lavorarci con grande costanza. Con il Cai Val Vibrata sono già diverse le iniziative realizzate, come quella andata in scena qualche tempo fa alla foce del Vibrata e sul litorale sud di Villa Rosa, e vogliamo continuare anche per il futuro ”.




DUE ORE DI SCIOPERO E PRESIDI IN TUTTA LA REGIONE

Esigere maggiore sicurezza sul lavoro dopo l’ennesima strage in un cantiere di Firenze

Teramo, 20 febbraio 2024. Venerdì scorso si è consumata l’ennesima strage di lavoratori in un cantiere a Firenze, con la morte di quattro operai e un uomo che risulta ancora disperso. Quella dei morti sul lavoro rappresenta una strage senza fine che  ogni anno conta più di  1000 morti: una situazione indegna di un Paese civile.

Quanto avvenuto a Firenze e negli altri incidenti sul lavoro non è dovuto alla fatalità ma è frutto di responsabilità precise: la modifica del codice degli appalti che ha introdotto il subappalto a cascata, la mancanza strutturale  di  controlli ispettivi, la non applicazione dei Contratti Nazionali del settore di riferimento, la mancanza di una legge che introduca la patente a punti per le aziende.

È necessario che il Governo faccia un decreto che porti le tutele degli articoli 41 e 119 del Codice degli appalti pubblici  anche nei cantieri privati sopra i 500 mila euro, che si prevedano  tutte le tutele in fase di esecuzioni dei lavori, dall’applicazione del CCNL di riferimento  al divieto  del massimo ribasso sui costi  della manodopera e  della sicurezza.

È necessario imprimere un radicale cambiamento alle politiche di tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, cancellando il ricorso ai subappalti a cascata, prevedendo maggiori controlli nelle filiere, eliminando il ricorso ad appalti al massimo ribasso e garantendo a tutti condizioni di lavoro dignitose. Il lavoro e la sicurezza devono tornare al centro del dibattito politico e il Governo ha il dovere di trovare soluzioni concrete.

Per  queste ragioni  sciopereremo nella giornata di mercoledì 21 febbraio, promuovendo in tutti i territori, in tutti i cantieri, in tutte le aziende, iniziative di mobilitazione e di sensibilizzazione. Non vogliamo più contare i morti. Sono urgenti risposte forti e un cambiamento radicale.

Basta morti sul lavoro.

Il giorno 21 febbraio 2024 ore 10.30 presidio Regionale  con sit-in davanti la Prefettura a Teramo in Largo San Matteo

Segretario Generale CGIL Abruzzo Molise Carmine Ranieri

Segretario Generale UIL  Abruzzo Michele Lombardo

Segretario Generale FENEAL UIL Abruzzo Louis Panza

Segretario Generale FILLEA CGIL Abruzzo Molise Silvio Amicucci

Segretario Generale FIOM CGIL Abruzzo Molise Alfredo Fegatelli

Coordinatore Regionale UILM Abruzzo Nicola Manzi




UN’ALTRA STRAGE DI LAVORATORI

Proclamato lo sciopero nazionale del lavoro privato il 20 Febbraio, con manifestazione a Roma

Pescara, 20 febbraio 2024. Nel momento in cui scriviamo questo comunicato, si sta ancora scavando tra le macerie del cantiere edile per la costruzione di un nuovo supermercato Esselunga a Firenze alla ricerca di due lavoratori ancora dispersi dopo il crollo, almeno così appare, di uno dei piloni portanti della struttura.

Dalle macerie sono già emersi tre corpi di lavoratori senza vita, mentre altri tre sono stati rinvenuti in condizioni gravissime.

È l’ennesima strage,  uno stillicidio senza fine di vite umane, persone che andando al lavoro non ritornano più a casa dai propri cari. Non sono evidentemente sufficienti queste stragi, non bastano le più di mille vittime registrate lo scorso anno per mettere al centro del dibattito politico e pubblico il problema degli omicidi sul lavoro.

Continuiamo a chiedere che la politica deve farsi carico di sostenere la nostra proposta legge per l’introduzione del reato di omicidio sul lavoro e lesioni gravi. Solo così ne verremo a capo. Solo così si può mettere in discussione il sistema dello sfruttamento, fatto di appalto e subappalto.

Serve una reazione forte, immediata: USB ha proclamato immediatamente uno  sciopero a livello provinciale su Firenze, il giorno 19 sarà il turno della Regione Toscana.

A livello nazionale, la Federazione Nazionale del LAVORO PRIVATO proclama per martedì 20 febbraio 2024 sciopero nazionale di otto ore di tutto il settore del lavoro privato (con l’esclusione delle aziende sottoposte alla l.146/90 o CCNL che impongono il preavviso di 10 giorni). Articolazioni diverse, potranno essere sancite a livello territoriale o aziendale.

Contestualmente nella stessa giornata viene convocata alle ore 10.00 una manifestazione di protesta a Roma sotto il Ministero del Lavoro.

La Federazione Abruzzo e Molise dell’Unione Sindacale di Base aderisce allo sciopero con tutte le sue componenti del lavoro privato




C’È CHI PENSA AL “GOVERNO MONDIALE” E CHI AL RIARMO

di Massimo Brundisini

Politicainsieme.com, 20 febbraio 2024. Andando a curiosare sul sito del Summit di Dubai, mi sono imbattuto in una discrepanza, forse voluta. Si tratta in pratica del ricorrere contemporaneo di una doppia definizione dell’incontro definito sia “Dei governi Mondiali”, come da titolo del sito, sia “Del Governo Mondiale” come si è visto in alcune scritte presenti sul palco dei relatori e in altre schermate proiettate. Un’ambiguità sulla quale è necessario riflettere, in quanto la differenza non è da poco.

Ma deve ancor di più farci riflettere l’imponenza dell’organizzazione. Sul sito di presentazione dell’evento si parla di 2500 relatori, 40 organizzazioni, tra cui quasi tutte quelle delle Nazioni Unite (e tra queste segnaliamo la presenza di Sigrid Kaag, Coordinatrice senior per gli aiuti umanitari e la ricostruzione del Sottosegretario generale delle Nazioni Unite per Gaza), la partecipazione di almeno sei premi Nobel, di duecento media (e gli italiani?). Di tutti gli stati arabi rappresentati ai massimi livelli, così come pure la maggioranza degli stati africani, del Sud America e a ben vedere del mondo intero. Insomma, in tutto 120 nazioni. Da notare anche la presenza di Sam Altman, fondatore di ChatGPT, del Vicepresidente di Oracle, Mike Sicilia (finalmente un nome italiano), del Presidente di Alibaba, Michael Evans.

Ma soprattutto colpisce la clamorosa assenza di politici europei, con l’eccezione di Luigi Di Maio, relegato in una sessione di mezz’ora assieme ad altri tre relatori, e di Tony Blair. Gli altri nomi italiani erano in realtà tutti italo americani: allego il link per visionare il programma e avere il quadro completo, e così sperimentare de visu il cambiamento in atto.

Dovrebbe anche essere motivo di riflessione osservare i nomi dei capi di Stato invitati a parlare, e cioè l’indiano Modi, il turco Erdogan (e anche sua moglie Emine), l’egiziano Al Sisi, l’indonesiano Joko Vidodo, il presidente dello Zimbabwe Mnangagwa, della Repubblica Centrafricana Faustin-Archange Touadera, solo per accennare ai principali.

Ciascuno potrà fare le sue valutazioni, ma sarebbe cosa utile che qualcuno dei nostri politici provasse a commentare un avvenimento che sicuramente potrà avere delle ricadute sull’Italia e sull’Europa.

Un’ultima riflessione: dopo il summit negli Emirati, si è tenuta a Monaco (città, tra l’altro, con precedenti piuttosto negativi riguardo le proposte di pace) la Conferenza sulla Sicurezza ed è sembrato quasi che i due eventi si fossero svolti su due pianeti diversi, tanta la distanza tra le problematiche affrontate. L’impressione che ho avuto è che a Dubai si guardasse al futuro del pianeta con grandi progetti, ma anche con grandi risorse per sostenerli e contando sulla ricchezza di materie prime. Il tutto in una apparente sinergia planetaria consensuale, mentre a Monaco è sembrato che non vi fosse visione e che non si riuscisse ad andare al di là del proprio naso, proponendo come unica soluzione, a tutti i problemi, solo quella del riarmo. Opzione già definita da molti, come ad esempio da Romano Prodi. inutile. Aggiungerei, inoltre, poco lungimirante, in un mondo ricco di migliaia di testate nucleari.




LUIGI MARATTIN A SANT’EGIDIO

A Sostegno la lista RIFORMISTI e CIVICI

Sant’Egidio alla Vibrata, 20 febbraio 2024. L’On. Luigi Marattin sarà a Sant’Egidio alla Vibrata giovedì 22 Febbraio alle ore 16:30 presso il Ristorante Casorello, per parlare di impresa e sviluppo e sostenere i candidati della lista “RIFORMISITI e CIVICI” alle elezioni regionali del 10 marzo.

Interverranno il Presidente regionale di Italia Viva On. Camillo D’Alessandro, il Presidente provinciale di Italia Viva Teramo nonchè candidato Luciano Monticelli ed il candidato Emilio Di Biase.

Abbiamo volutamente scelto la Val Vibrata per ospitare l’On. Marattin” dichiara D’Alessandro. “Una vallata definita un tempo la “Valle dell’Eden” per la straordinaria attività imprenditoriale di tipo manifatturiero, conosciuta e riconosciuta in tutta Italia come esempio di successo, che oggi vive una forte sofferenza e depressione economica. È per queste ragioni che lo riteniamo territorio simbolo per ospitare Luigi Marattin, deputato tra i migliori presenti in Parlamento, per la conoscenza della materia economica, dei numeri del bilancio dello Stato e del sistema fiscale.” conclude il Presidente Regionale di Italia Viva.  




LA GIUNTA MASCI E LA SCUOLA PUBBLICA

Fermi i lavori della media Michetti, abbandonata la primaria San Giovanni Bosco

Pescara, 20 febbraio 2024. Il cantiere più lungo degli ultimi decenni sta decimando la scuola pubblica della zona dell’ospedale civile. Resta infatti senza una conclusione certa il cantiere-lumaca della scuola media Michetti di Via del Circuito, lavori finanziati nel 2018 grazie alla giunta regionale di centrosinistra e iniziati nel 2021, ma incredibilmente sottovalutati dalla giunta Masci che li ha trasformati in una via crucis che sta destabilizzando la comunità scolastica nonostante il grande impegno di docenti, dirigenza scolastica e famiglie.

La scuola si appresta infatti a iniziare il quarto anno scolastico senza una sede stabile, confinata com’è nei locali inadatti ricavati dentro l’ex scuola elementare Villa Fabio, condivisi con gli alunni della scuola dell’infanzia Rigopiano e della scuola primaria San Giovanni Bosco, le altre “vittime” della diaspora creata dalla cattiva gestione del tandem Masci-Santilli: il plesso che ospitava i bambini più piccoli in via Monte Siella, chiuso a seguito dei controlli sulla idoneità sismica e statica, è l’unica scuola pescarese chiusa e senza un progetto di riqualificazione, diventato un detrattore ambientale e simbolo del degrado causato da questa giunta.

Il cantiere abbandonato è infatti un ricettacolo di sporcizia e topi, e la stessa cosa può dirsi della scuola San Giovanni Bosco di via Monte Siella che qualche mese è stata danneggiata da un incendio appiccato da quella marginalità dura che la abita.

Per chi frequenta la scuola di Villa Fabio vi sono anche problematiche legate al traffico veicolare in via del Circuito, dove le mamme sono costrette a fare slalom in mezzo al traffico per portare i bimbi a scuola per la mancanza di uno slargo dove fermarsi.

Inutile continuare a informare i genitori che i lavori stanno per partire se non si è ancora concluso il collaudo dei lavori effettuati dalla ditta che ha abbandonato il cantiere. Dov’è il nuovo progetto che non è stato ancora approvato in giunta? Dov’è l’appalto? Non c’è nulla.

“Facile inaugurare i cantieri di ristrutturazione finanziati dal Pnrr per quasi tutte le scuole italiane” spiegano il consigliere regionale del Pd Antonio Blasioli ed i consiglieri comunali Piero Giampietro, Stefania Catalano, Francesco Pagnanelli, Marco Presutti e Giovanni Di Iacovo, “molto più difficile fare scelte strategiche. E questa vicenda dimostra la totale incapacità amministrativa di questo centrodestra, che è riuscito a privare un intero quartiere, ovvero la zona ospedale e il rione San Giuseppe, di tutti i cicli scolastici, dimostrandosi anche infastidito di fronte alle più che comprensibili richieste di certezze che arrivano dalla comunità scolastica. La scuola ha ovviamente perso alunni, appeal, possibilità di crescita: la giunta Masci non ha mosso un dito per ridare dignità alla scuola pubblica di quel quartiere. Quattro anni senza una sede, per una serie incredibile di sottovalutazioni e scelte sbagliate, impongono un chiarimento, e quantomeno la richiesta di scuse da parte di Masci e Santilli. C’è chi, come il Pd, si batte per chiedere e ottenere fondi preziosi per le scuole dei quartieri meno centrali, e chi come la giunta Masci trasforma questi finanziamenti in cantieri infiniti perché non è capace di portare a termine i progetti, finendo per punire interi quartieri. Non un fatto nuovo purtroppo: al di là dei fondi nazionali, la gestione Masci-Santilli della scuola pubblica pescarese ha attraversato episodi drammatici come le aule bunker delle scuole Borgomarino e Mazzini, il disservizio degli scuolabus sospesi, il caro mense, ed ora la fine di intere comunità scolastiche dopo decenni di vitalità. Alla giunta Masci, che per anni ha fatto solenni promesse mai mantenute sulla riapertura di queste due scuole, chiediamo ora di dire la verità e spiegare ai pescaresi quando riapriranno”.




BAGNO DI FOLLA A PRATOLA PELIGNA

Maria Assunta Rossi e i giovani un dialogo verso il futuro dell’Abruzzo

Pratola Peligna, 20 febbraio 2024. Nella serata di ieri, nel suggestivo scenario del Mercato Centrale di Pratola Peligna, si è svolto un incontro di grande rilevanza per il destino dell’Abruzzo.

Il candidato regionale Abruzzo, Maria Assunta Rossi, ha dato appuntamento ai giovani del territorio per ascoltare le loro istanze e condividere idee in vista delle prossime Elezioni Regionali Abruzzo 2024.

L’evento ha registrato una straordinaria partecipazione, con centinaia di persone accorse, principalmente giovani desiderosi di confrontarsi con la candidata regionale. Fin dall’inizio, si è avvertito un forte desiderio di partecipazione attiva da parte dei presenti, che hanno affollato il Mercato Centrale con entusiasmo e interesse.

Tra i relatori presenti, oltre a numerose figure dell’imprenditoria giovanile, sono intervenuti l’On. Fabio Roscani, il coordinatore provinciale Fratelli d’Italia Valerio Castellani e il sindaco di Secinaro Noemi Silveri, i giovani imprenditori come Mario D’Angelo, Andrea Zaccardelli Francesco Puglielli e il giurista ambientale Mario Puglielli.

La moderazione dell’incontro è stata affidata alla competenza di Annalaura Di Michele.

Durante l’incontro, non sono mancati momenti di confronto su temi cruciali per il futuro della regione, tra cui lo spopolamento delle aree interne, la tutela dell’ambiente, i trasporti, lo sviluppo delle attività commerciali e le politiche giovanili. I relatori hanno offerto contributi preziosi, evidenziando le sfide e le opportunità che l’Abruzzo dovrà affrontare nei prossimi anni.

Maria Assunta Rossi ha dimostrato grande attenzione e sensibilità nell’ascoltare le voci dei giovani, mostrandosi aperta al dialogo e pronta a recepire le loro proposte per costruire insieme il futuro della regione.

Dopo il dibattito, gli ospiti hanno avuto l’opportunità di socializzare e condividere idee in un’atmosfera conviviale e informale, consolidando così il legame tra la candidata regionale e i giovani del territorio.




REFEZIONE SCOLASTICA, BUONA LA RIPARTENZA

L’assessore Giammarino e la consigliera Ianiro in sopralluogo: “Pasti graditi e parametri rispettati. Lo sperato buon inizio oggi si è concretizzato. Soddisfatta l’utenza”

Chieti, 20 febbraio 2024. Riattivato il servizio mensa del Comune di Chieti, stamane l’assessore alla Pubblica Istruzione Teresa Giammarino e la presidente della Commissione Pubblica Istruzione Gabriella Ianiro hanno girato i plessi di Selvaiezzi e Villaggio Celdit, nei prossimi giorni saranno altrove per conoscere in modo diretto il punto di vista di scuole e bambini, al fine di rendere il servizio ancora più aderente alle esigenze dell’utenza.

“Tutto è andato bene, è stata una ripartenza positiva quella gestita dal soggetto che si è aggiudicato l’appalto temporaneo che contiamo di portare avanti fino alla fine dell’anno, in attesa che si svolga la gara per l’individuazione del nuovo gestore del servizio da settembre in poi – riferiscono l’assessore Giammarino e la presidente di Commissione Ianiro – La qualità è evidente, i bambini hanno gradito il menù, comprensivo di frutta biologica e dessert.

Vogliamo ringraziare le ditte che stanno facendo veramente il massimo perché vengano assicurati tutti gli impegni presi in fase di appalto, ma anche le lavoratrici, che sono tornate attive, in quanto riassorbite  e le dirigenti e il personale scolastico che sono stati sia un riferimento perché il servizio rispecchiasse le esigenze e le attenzioni dovute, ma anche un supporto essenziale al sereno svolgimento delle operazioni, anche laddove il pasto è stato servito in classe, com’è accaduto al Villaggio Celdit, dove i locali mensa sono in rifacimento, grazie a un appalto finanziato con fondi PNRR che ci consentirà in quella e altre scuole dov’è presente la mensa, di riqualificare gli spazi ed elevarne lo standard.

Abbiamo visto davvero un buon nuovo inizio: tutti i pasti erano gradevoli alla vista e al gusto, le diete rispettate e i cibi speciali ben isolati per i bambini che avevano allergie, ringraziamo la SH Gestioni ed Euromense per l’impegno dimostrato al fine di abbreviare al massimo i tempi della ripartenza. L’utenza, soprattutto quella più piccola e, dunque, più esigente, sembra avere promosso il servizio, confidiamo, dunque che queste prerogative di qualità sapranno farlo tornare ai numeri di prima dello stop.

Ad oggi i pasti serviti sono stati 1.075, di cui 1.020 standard e il resto costituito da diete speciali, menù per celiaci e pasti inclusivi per bambini di altre religioni, ma sono in aumento le richieste. I nostri uffici sono a disposizione delle famiglie che hanno avuto problemi all’accesso con l’app o che hanno dei sospesi con l’Ente, perché vogliamo che tutti i bambini abbiano il loro pasto, per tale ragione abbiamo voluto che ci si potesse recare anche personalmente negli uffici del settore, al palazzo comunale di viale Amendola per chiarire posizioni e risolvere criticità di utilizzo dell’app. L’auspicio è che si prosegua nel migliore dei modi, saremo a piena disposizione di genitori, bambini e scuole, per tutte le istanze legate al servizio e tese a un costante miglioramento, cosa di cui le ditte che gestiscono il servizio sono pronte a promuovere”.




RESTAURO STRUTTURE CULTURALI DEL PNRR

Che fine hanno fatto i beni del patrimonio archeologico, storico, artistico e librario?

Ortona,  20 febbraio 2024. I consiglieri comunali di Ortona Ilario Cocciola, Angelo Di Nardo, Franco Vanni, Gianluca Coletti, Simonetta Schiazza, Simona Rabottini, Antonio Sorgetti ed Italia Cocco, con una interrogazione indirizzata al Sindaco e, per conoscenza al Prefetto di Chieti e alla Soprintendenza di Chieti-Pescara, hanno chiesto di sapere quali provvedimenti sono stati adottati dall’Amministrazione comunale di Ortona per assicurare il trasferimento, il deposito, la custodia in sicurezza e l’idonea conservazione dei beni archeologici e storico-artistici, degli archivi e del patrimonio librario e documentale della biblioteca dell’Istituto Nazionale Tostiano, dei beni archeologici e storico-artistici conservati nei locali presso Palazzo Farnese ad Ortona, dei beni del Mu.Ba., del patrimonio librario e documentale della Biblioteca del Comune di Ortona, in occasione dei lavori di restauro e valorizzazione di Palazzo Corvo, del polo Museale Farnese e del polo bibliotecario archivistico S. Anna finanziati con i fondi del PNRR.

Inoltre, i Consiglieri comunali di opposizione hanno chiesto di sapere quali provvedimenti sono stati adottati per assicurare la catalogazione/inventariazione dei suddetti beni del patrimonio librario, archeologico, artistico e storico, in occasione del trasferimento per il periodo di realizzazione dei lavori.

“Abbiamo avuto numerose segnalazioni – dichiarano i consiglieri comunali di opposizione Ilario Cocciola, Angelo Di Nardo, Franco Vanni, Gianluca Coletti, Simonetta Schiazza, Simona Rabottini, Antonio Sorgetti ed Italia Cocco – di probabili criticità sulla gestione del trasferimento dei beni presenti nelle strutture di Palazzo Corvo, Palazzo Farnese e S. Anna, oggetto dei lavori di restauro e valorizzazione.”

“Vogliamo fare chiarezza sulle modalità di trasferimento e di conservazione – concludono i Consiglieri comunali di opposizione – di un patrimonio di inestimabile valore. Speriamo che almeno questa volta l’Amministrazione comunale non abbia agito con la solita superficialità, arroganza e inadeguatezza”.




I FUNZIONARI ASSOCIATIVI DEL FUTURO

Pescara scelta per il XXXIX corso di sistemi formativi Confindustria

Pescara, 20 febbraio 2024. Questo è un momento di grande soddisfazione per Confindustria Abruzzo Medio Adriatico che nella sede di Pescara ha accolto il XXXIX Corso di Sistemi Formativi Confindustria, dedicato al percorso formativo per i neoassunti del Sistema nazionale Confindustria, con il quale vengono formati i funzionari associativi del futuro.

Oltre trenta corsisti, quindici imprenditori e funzionari dell’Associazione impegnati per cinque giorni in un vivace confronto sulla tematica “L’Associazione territoriale e le competenze organizzative”, partendo dal modello organizzativo di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico che è stato scelto da Confindustria come best practice del Sistema.

Durante i primi due giorni, i partecipanti hanno approfondito diverse tematiche cruciali, tra cui managerialità, marketing, rappresentanza, servizi alle imprese, relazioni industriali, education, comunicazione, intelligenza artificiale, internazionalizzazione e ZES.

Tra i relatori presenti figurano esperti e imprenditori del calibro di Silvano Pagliuca – Presidente di Confindustria Abruzzo, Paola Previdi – Amministratore Delegato SFC-Sistemi Formativi Confindustria, Luigi Di Giosaffatte – Direttore Generale di Confindustria Abruzzo Medio Adriatico,  Alessandro Addari – Presidente Piccola Industria e Vicepresidente Confindustria Abruzzo Medio Adriatico, Pierangelo Albini – Direttore Area Lavoro, Welfare e Capitale Umano Confindustria, Andrea Boscaro – Founder e Partner The Vortex e Luisa Frassinetti – Sistemi Formativi Confindustria.

I giovani corsisti provenivano da varie associazioni e federazioni del sistema Confindustria, prevalentemente dal Centro Nord Italia, come ANIE, Assolombarda, Confindustria Basilicata, Confindustria Ceramica, Delegazione di Confindustria presso l’Unione europea, Confindustria Servizi srl, Confindustria Trento, Confindustria Umbria, Confindustria Varese, Federchimica, Federlegno Arredo, Unindustria Roma – Frosinone – Latina – Rieti – Viterbo, Unione Industriali della Provincia di Savona, Unione Industriali Torino.

Inoltre, la classe ha avuto l’occasione di confrontarsi operativamente con il tessuto produttivo abruzzese partecipando ad una visita aziendale presso l’azienda De Cecco, impresa associata che incarna una eccellenza del territorio e del settore agroalimentare italiano e che ha voluto aprirsi a questo confronto con giovani professionisti dei servizi alle imprese. Qui, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di conoscere la storia e di visitare lo stabilimento, scoprendo una tradizione pastaia tramandata da generazioni e assaporando ricette tipiche del territorio, accolti da Luigi Nigliato – Direttore Risorse Umane, Andrea Zuccarini – Direttore di Stabilimento, Vincenzo Umidetti – Responsabile di Produzione, Gerardo Dalbon – Direttore della Tecnologia.

Gli ultimi giorni hanno visto ulteriori confronti su temi come logistica, competitività, piccola industria, reti d’impresa, agroalimentare, organizzazione aziendale, lavoro di squadra e proattività, con le testimonianze di Giuseppe Ranalli – Presidente Comitato Piccola Industria Confindustria Abruzzo e Vicepresidente nazionale PI Confindustria, Carlo La Rotonda – Direttore RetImpresa, Daniele Nepoti – Direttore Piccola Industria Confindustria e Silvia Pellegrini – Senior Trainer Challenge Network.

La scelta della Direzione Generale di Confindustria e di SFC è ricaduta su Confindustria Abruzzo Medio Adriatico delle Province di Chieti Pescara e Teramo, perché dal 2019 adottano un modello organizzativo “a matrice” producendo risultati tangibili in termini di progetti, servizi e rappresentanza. Il modello è diventato un caso di studio per la formazione dei neoassunti del sistema Confederale.




NUOVO COMITATO AMMINISTRATIVO 

Consorzio di Bonifica Sud Vasto che torna a essere gestito dagli agricoltori

Vasto, 20 febbraio 2024. Dopo le elezioni consortili per il rinnovo degli organi amministrativi, che si sono svolte il 26 novembre 2023, è stato proclamato il nuovo Comitato Amministrativo che guiderà l’Ente per i prossimi cinque anni. Alla Presidenza, con voto unanime, è stato eletto Nicolino Torricella, già Presidente dell’Euro-Ortofrutticola del Trigno, ad affiancarlo Alessio Ciffolilli nel ruolo di Vicepresidente e Antinoro Piscicelli, terzo membro del Comitato.

Insieme a loro faranno parte del Consiglio: Daniela Arrizza, Nicola Caravaggio, Annamaria D’Alonzo, Maurizio Iurisci, Giuseppe Presenza.

Nel suo intervento, il Presidente Torricella, nel ringraziare per la fiducia accordata, ha dato atto del lavoro svolto dai Commissari che lo hanno preceduto e ha posto l’attenzione sulle priorità e i temi che la nuova amministrazione è chiamata ad affrontare, “Ci apprestiamo a iniziare una nuova strada con l’obiettivo di far tornare il Consorzio protagonista del territorio e all’altezza del ruolo fondamentale di riferimento per l’agricoltura. Sarà un lavoro di squadra, con grande senso di responsabilità e trasparenza coinvolgendo la comunità e le istituzioni. La sicurezza dei lavoratori è una priorità, e attività di formazione verranno avviate nei prossimi giorni, coinvolgendo l’intero organico”.

Il vicepresidente Ciffolilli ha sottolineato l’importanza di coinvolgere l’intero consiglio nelle decisioni, promuovendo così un clima di partecipazione e collaborazione, “Cercheremo di conoscere in modo approfondito il consorzio per renderlo sempre più autonomo e indipendente”.

Con la fine di un lungo periodo di commissariamento, la gestione del Consorzio di Bonifica Sud Vasto passa agli agricoltori, segnando un percorso significativo verso il rafforzamento e la valorizzazione del suo ruolo essenziale nello sviluppo agricolo della regione.