Pescara, 1° marzo 2024. Delle “banchine avanzate” ho lungamente scritto in tanti articoli, suggerendo l’adozione di questo banale adattamento funzionale del marciapiede di attracco degli autobus per agevolare la salita e la discesa dei passeggeri. Fra i tanti sottoposti, all’amministrazione comunale quanto a TUA, suggerisco questo: TPL: accessibilità a mezzo servizio, in cui si mette in evidenza la criticità richiamata: autobus costretti a fermarsi in mezzo alla strada e utenti a superare scalini, in salita e in discesa, spesso anche importanti, per chi una qualche disabilità motoria, temporanea o permanente che sia, non più un fisico performante oppure un carico al seguito, come un passeggino o un banale carrello della spesa.
Nell’articolo si riporta addirittura l’esempio di Barcellona, in cui la fermata è stata fatta avanzare con un pianale sintetico semplicemente appoggiato al marciapiede. Una soluzione win-win, con cui le utenze hanno maggiore spazio a disposizione, anche più sicuro, addirittura aumenta, se previsto, lo spazio per i parcheggi a monte e a valle della fermata, venendo meno le corsie di entrata e di uscita dalla fermata, e gli autisti non devono fare manovre sempre a rischio, specie nel reimmettersi in corsia.
Una soluzione di civiltà che dovrebbe essere adottata in tutta la città, e di esempi ce ne sono già diversi, come in Via Luisa D’Annunzio, magari anche provando a rendere complanare, quando possibile, il pianale dell’autobus con la banchina, per avere un effetto metropolitana che tutti conoscono.
Giancarlo Odoardi – EPMC
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