Appuntamento domani, giovedì 7 marzo, alle ore 15:00, in Camera di commercio, a Pescara, per parlare di disparità di genere
Pescara, 6 marzo 2024. La Camera di commercio Chieti Pescara sceglie la campionessa Ivana di Martino per affrontare il tema della disparità tra uomini e donne. E lo fa il 7 marzo, anziché l’8, con l’obiettivo di rompere un altro stereotipo. Le differenze salariali, l’accesso alle opportunità professionali e l’uguaglianza tra uomini e donne sono temi che vanno affrontati nel quotidiano e non in un giorno solo.
Ivana Di Martino ha una storia lunga alle spalle, fatta di violenza, forza del perdono, resilienza e capacità di risollevarsi e correre. Correre oltre ogni ostacolo ed oltre ogni limite.
Atleta ultramaratoneta, nel 2013 ha portato a termine l’evento 21 volte donna, correndo 21 km ogni giorno per 21 giorni. Nel 2014 ha corso Running for kids partendo con una maratona, percorrendo 462 km totali in 21 giorni. Il 2015 è stato l’anno di ReXist Run, 700 km in 8 giorni, con una corsa media di 90 km al giorno. Nel 2016, ha corso da Milano a Bruxelles in 13 giorni, percorrendo 909 km e, nel 2017, ha stabilito il nuovo record di corsa non-stop correndo i 341 km del giro del Monte Bianco in 83 ore. Laureata in psicologia sociale, da diversi anni si occupa di coaching sportivo e aziendale e, da giugno 2017, è conduttrice con Silvio Lorenzi del programma Personal Best per Radio 24.
Nelle province di Chieti e Pescara, il tasso di mancata partecipazione al lavoro femminile è notevolmente più alto rispetto a quello maschile, con il 25,9% contro l’11,5% a Chieti e il 27,5% contro l’11,1% a Pescara. Inoltre, tra i giovani, il divario di genere nell’occupazione è ancora più marcato, con un tasso di partecipazione al lavoro femminile che arriva solo al 19,1% rispetto al 37,9% dei maschi a Chieti, e al 21,6% rispetto al 32,6% dei maschi a Pescara.
Nonostante questi dati, entrambe le province mostrano un interessante aumento delle imprese femminili nel tessuto produttivo. A fine 2023, nella Camera di commercio di Chieti-Pescara erano registrate 20.923 imprese femminili, il che rappresenta il 56,6% delle imprese femminili abruzzesi e il 26% delle imprese totali delle due province. La provincia di Chieti si distingue come la prima regionale per numero di imprese femminili, seguita da Teramo, Pescara e L’Aquila.
L’Abruzzo presenta una probabilità di sopravvivenza delle imprese femminili superiore alla media nazionale, attestandosi all’80,7%. Nonostante ciò, a cinque anni dalla loro nascita, la probabilità di sopravvivenza delle imprese femminili scende al 72%, indicando una maggiore fragilità rispetto alle imprese non femminili, anche se migliore rispetto alla media nazionale.
Le imprese femminili tendono ad essere più piccole, concentrandosi principalmente nella classe 0-9 addetti, soprattutto nelle province di Chieti e L’Aquila, dove le microimprese rappresentano più del 97% del totale. A causa delle loro dimensioni più ridotte, le imprese femminili mostrano un livello di produttività medio inferiore rispetto alle imprese non femminili, con valori più bassi sia a livello provinciale, regionale che nazionale. Questi dati evidenziano la necessità di supportare e promuovere l’imprenditoria femminile nelle province di Chieti e Pescara, al fine di migliorarne la sopravvivenza e la produttività.
La provincia di Chieti si conferma come un punto di riferimento per l’imprenditoria femminile, posizionandosi al terzo posto in Italia per il tasso di femminilizzazione delle imprese, con il 28,2% nel 2023. Questo dato, seppur in leggero calo rispetto all’anno precedente, evidenzia una forte presenza di donne nel tessuto imprenditoriale della provincia. D’altra parte, Pescara perde posizioni, passando dal 34º al 43º posto con un tasso del 23,4%.
Le ditte individuali costituiscono la forma giuridica più comune per le imprese femminili, rappresentando il 73,5% delle imprese attive nelle province di Chieti e Pescara. Tuttavia, si osserva un aumento delle società di capitali, mentre le società di persone e altre forme giuridiche registrano una diminuzione.
Nelle province di Chieti e Pescara, l’incidenza delle imprese femminili giovanili, ossia guidate da donne under 35, è del 7,1%, inferiore sia alla media regionale (7,2%) sia a quella nazionale (7,9%). Questo suggerisce una presenza relativamente più bassa di imprenditrici giovani rispetto ad altre parti d’Italia. L’analisi dei settori economici rivela che le donne sono attive in una vasta gamma di settori, con una particolare concentrazione nel settore agricolo e nel commercio.
(Fonte dati: Istituto G. Tagliacarne. In allegato il rapporto completo)
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