LA RIAPERTURA DELL’OSPEDALE
Il Partito Democratico contrario
Ortona, 6 marzo 2024. I vertici regionali e cittadini del Partito Democratico, nel corso di un incontro elettorale tenutosi a Ortona, nella Sala Eden, hanno ribadito la loro contrarietà alla realizzazione dell’ospedale di base in contrada S. Liberata, come invece previsto dalla nuova rete ospedaliera approvata dal Consiglio regionale lo scorso 12 dicembre. Grandi assenti all’incontro il candidato presidente del centrosinistra Luciano D’Amico e, soprattutto, l’ex assessore alla sanità Pd Silvio Paolucci, artefice, insieme all’ex consigliere regionale dello stesso partito, Camillo d’Alessandro (oggi segretario regionale di Italia Viva) dello sciagurato ridimensionamento dell’ospedale di Ortona.
“È incredibile come il Partito Democratico non riesca a trovare il coraggio di ammettere i propri errori per i gravi disagi provocati in passato ai cittadini del comprensorio ortonese con l’impoverimento dell’ospedale di Ortona e la drastica riduzione dei servizi sanitari alla comunità”, sottolineano Angelo Di Nardo, capogruppo del centrodestra in Consiglio comunale, e Franco Vanni, consigliere comunale e candidato alla Regione nella lista di Fratelli d’Italia.
“Negli ultimi anni di piena operatività – continuano Di Nardo e Vanni – l’ospedale di Ortona ha assicurato ogni anno l’erogazione di circa 700.000 prestazioni, di cui 500.000 da parte del solo laboratorio analisi. Con la graduale chiusura di alcuni reparti avvenuta negli anni 2015-2016, le prestazioni sono state praticamente azzerate. Basti pensare che oggi, soprattutto grazie alla senologia e ad altre strutture di eccellenza, all’interno dell’ex ospedale “G. Bernabeo”, trasformato dal centrosinistra in stabilimento di Chieti, sono erogate mediamente appena 3.000 prestazioni ogni anno, ridotte anche a causa della pandemia. Come si vede, purtroppo, i numeri non mentono mai.”
“Noi continuiamo a lavorare – concludono Di Nardo e Vanni – per assicurare al più presto la riapertura totale dell’ospedale “G. Bernabeo”, tornato ad essere ospedale di base grazie alla nuova rete ospedaliera approvata dalla Regione Abruzzo guidata dal presidente Marco Marsilio.”