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NÉ SCUOLA NÉ AREA VERDE!

Il caso Fornace Bizzarri

Pescara, 7 marzo 2024. Oggi Radici in Comune è stata chiamata nuovamente dai cittadini: alle 9 di questa mattina in via della Fornace Bizzarri la ditta in subappalto, la Edil Novecento, ha iniziato il suo sit in per il mancato pagamento dei lavori da parte della ditta Montanarella Costruzioni srl.

C’eravamo noi, i cittadini, i giornalisti e la Digos. Il lenzuolo con scritta la protesta è stato riattaccato. E la preoccupazione, con buona pace dell’amministrazione che dorme sonni tranquilli, corre tra i residenti: quella di avere un manufatto lasciato così, sotto i loro balconi, visto che titolare ha denunciato tra l’altro irregolarità sulla qualità dei lavori e sulle norme che riguardano la sicurezza sul lavoro.

Una storia emblematica quella di via della Fornace Bizzarri:

la decisione imposta, senza alcuna concertazione sulle alternative che invece c’erano, della distruzione dell’unico parco è stata una scelta contro i suoi cittadini;

quando in Europa si spinge nel localizzare un parco a 300 m da dove si risiede, qui al contrario si va a distruggere una zona verde vitale per la comunità;

nessuna rigenerazione degli edifici scolastici che vengono chiusi per mancanza di alunni, si preferisce cementificare aree verdi;

paga il PNRR, ma quei fondi li pagheremo noi, semplicemente avremo uno sconto del 30%.

E ora, dopo il conflitto con i cittadini, assistiamo a un mancato controllo di quanto sta accadendo, responsabilità innanzi tutto etica da parte della Stazione Appaltante.

L’ex Parco di via delle Fornace Bizzarri è diventato così una storia simbolo della Pescara senza etica né rispetto né partecipazione.

Radici in Comune

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