QUALE FUTURO PER LA MELONI

Dopo la clamorosa vittoria in Abruzzo

di Angela Casilli

La vittoria in Abruzzo della coalizione di governo guidata da Giorgia Meloni è stata una clamorosa prova di forza della destra in Italia, dopo il flop in Sardegna di qualche settimana prima. La Premier si è spesa in prima persona, ben sapendo che il rischio era alto, avendo l’intera opposizione contro, convinta dopo la vittoria in Sardegna, di poter cambiare il corso della politica, in un Paese come il nostro, abituato da tempo ai cambiamenti ad ogni “stormir di fronde “.

Se si votasse a breve, nessuna regione andrebbe alla sinistra, neanche la Campania dove De Luca è ai ferri corti con la segretaria del PD. Alle elezioni europee, si può esserne certi, l’opposizione dirà che la somma dei voti riportati è più o meno quella della maggioranza, ma la maggioranza, nonostante lo scalpitare di qualche suo esponente di forza, cioè Salvini, è saldamente al governo, mentre a sinistra non c’è nessuna coalizione e mai ci sarà.

Speriamo che la Premier si convinca che è il momento di governare e di non pensare ai complotti che non ci sono o ad una perdita di fiducia da parte dell’elettorato, nei suoi confronti e in quelli del suo partito. Basta con le polemiche con il Quirinale o con la presenza quasi ossessiva nei comizi; governare significa affrontare la questione più importante e più complessa, su cui si è andato, nel tempo, consumando il placet ai governi precedenti e cioè l’economia, con un deficit al 7,3% del Pil. Come abbiamo oggi, due punti sopra le previsioni.

Il nostro Paese che non ha fiducia nel futuro, la denatalità è in costante aumento, investe poco nell’economia produttiva, scuola e sanità perdono posizioni, nonostante la buona volontà di molti insegnanti, medici e infermieri. Rovesciare questa tendenza negativa non è facile, ma è l’unica strada da percorrere se si vuole governare cinque anni.

Se dovessimo tornare a votare, non andrebbero a Palazzo Chigi né Conte né la Schlein per una serie di ragioni che vanno dalla diversa natura dei due partiti, alla volubilità di un elettorato facile agli entusiasmi, ma altrettanto facile alla sfiducia in chi ha portato al governo del Paese.  I 5 Stelle funzionano solo se sono trasversali, se possono prendere voti antisistema, soffrono in un’alleanza, con il partito-sistema, come è invece il PD, contro cui il movimento grillino è nato, altro che “campo largo”.

Nel 2019 PD e 5 Stelle furono alleati ma solo per impedire a Salvini di stravincere le elezioni e assumere così “i pieni poteri” ma, oggi, è poco o quasi nulla per costruire una credibile alternativa alla maggioranza attuale. Quanto a Salvini, in caduta libera, dovrebbe capire che opporsi alla Meloni non paga e forse si aprirà la strada per la Lega di Zaia di conquistare il centro dello schieramento politico, dove Forza Italia, dopo la scomparsa di Berlusconi, sotto la guida di Tajani regge meglio del previsto.

Se vuole evitare di farsi male, la Meloni dovrà quindi muoversi nella direzione giusta che è quella di incentivare il lavoro, gli investimenti produttivi, la crescita economica e demografica, oltre ad accogliere nella classe dirigente nuove leve, perché la squadra che lavora con lei ha necessità di ricambi, come ha più volte dimostrato, se si vuole consolidare il governo.




SARAL FOOD. Tutto pronto per la quattro giorni

Degustazioni, enogastronomia, attrezzature per la filiera alimentare. L’amministrazione: “un volano per il territorio e una sinergia importante per far crescere l’evento”

Chieti, 14 marzo 2024. Si svolgerà a Chieti Scalo dal 17 al 20 marzo negli spazi del Dromedian Live Campus di via Erasmo Piaggio n. 35 la 33esima edizione del Saral Food, il salone dedicato all’alimentazione. Stamane la conferenza stampa nell’avveniristica struttura sede di ricerca tecnologica e produzione di servizi digitali, conferenze, convegnistica e accoglienza per concorsi ed eventi massivi a cui hanno partecipato il vicesindaco Paolo De Cesare, l’assessore al Commercio Manuel Pantalone, l’organizzatore dell’evento Gianfranco Cianflone, la dirigente scolastica dell’IPSSAR De Cecco di Pescara, Alessandra Di Pietro, Narciso Cicchitti per l’Associazione cuochi di Pescara.

“Come amministrazione consideriamo questo evento straordinario – esordisce l’assessore al Commercio Manuel Pantalone – per il settore fiere è di certo una novità grande, importante e destinata ad avere un futuro proficuo per il territorio e il comparto enogastronomico. Siamo lieti di accogliere il Saral Food a Chieti e di farlo in una struttura moderna ed efficiente come parte degli spaziosi padiglioni del Dromedian Campus. In questo caso la sinergia fra pubblico e privato è di certo a vantaggio della comunità, visto che questi spazi e la qualità dell’evento ci consentiranno di ospitare attività fieristiche nei vari comparti e settori, per far crescere città ed economia di un intero territorio. L’evento si dividerà in tanti momenti per tutto il mondo del food a 360 gradi di tutta la filiera”.

“Come Amministrazione ci tenevamo a essere vicini a questo esordio in terra teatina – aggiunge il vicesindaco Paolo De Cesare e assessore alle Attività Produttive – e ad agevolare un evento che ha sì una storia, ma ancora un grandissimo potenziale. Riteniamo che la città possa dare risposte in termini di presenze che saranno sicuramente ampie e importanti. Un buon viatico, per quest’area che deve tornare ai fasti di un tempo ma con una vocazione diversa”.

“Sarà un’edizione corposa – così Gianfranco Cianflone, motore del Saral da 32 anni con Fiere Service – : avremo oltre 300 espositori in arrivo da tutta Italia, per 4 giorni di esposizione, ma anche di eventi. Il Saral negli anni è cresciuto, confermandosi come uno degli appuntamenti più frequentati e di riferimento per il centro Italia. La fiera offre servizi e strumenti per il comparto alimentare e anche per la ristorazione. Non solo questo, ma anche tanti eventi: come due competizioni una dedicata al gelato artigianale e una alla pizza. Ospiteremo anche una riunione del settore balneare e saremo supportati dai ragazzi, docenti e dirigente dell’IPSSAR De Cecco di Pescara che si occuperà dell’accoglienza, della cucina e della sala, rinnovando, così, una collaborazione che dura da anni. Speriamo venga tanta gente e che questa novità si consolidi in futuro”.

“Per noi è un onore ospitare il Saral che dà lustro al territorio abruzzese da tanti anni – così il direttore di Dromedian Adriano Valente – . La nostra è una struttura multiforme che dall’Expo al digitale e alla formazione si presta all’incontro fra Pubblica amministrazione e imprese. Abbiamo l’auspicio di vederla molto affollata dal pubblico e dai settori che ospiteremo. Sarà una manifestazione “gustosa” sotto tanti punti di vista e invitiamo tutti ad esserci”.

“Come istituto siamo sempre presenti al Saral attraverso tutti gli indirizzi – così la dirigete dell’IPSSAR Alessandra Di Pietro in conferenza – , quest’anno siamo entusiasti di questa 33esima edizione che per la nuova sede potrebbe essere la prima edizione di un viaggio che andrà avanti per chissà quanti anni. È una collaborazione importante, perché permette ai ragazzi di fare esperienza diretta nel mondo enogastronomico e confrontarsi con nuove tendenze del settore. Parteciperanno i ragazzi dell’accoglienza turistica che faranno accoglienza agli ospiti, i ragazzi della cucina presenti in tanti stand e tanti ragazzi di sala, alcuni dei quali saranno impegnati in un contest. Organizzeremo show cooking con i docenti e la presenza di 4 studenti vincitori dell’oro nei concorsi degli chef giovani al Sigep di Rimini. Sarà presente anche una studentessa annoverata fra i migliori allievi degli Istituti alberghieri d’Italia. La nostra è una scuola fortemente aperta al territorio e al servizio di una realtà così importante per la crescita e la valorizzazione ambientale”.

“Questa nuova struttura allarga i nostri orizzonti, fa sistema con un territorio più ampio – conclude Narciso Cicchitti dell’associazione cuochi di Pescara e docente al De Cecco – abbiamo già da anni iniziato una collaborazione con questo salone, la tradizione deve evolversi, aprirsi al mondo per capire cosa accade. Saranno della partita anche i vincitori del nostro storico concorso, La Chitarra d’Oro, designati due giorni fa proprio al De Cecco, saranno loro ad occuparsi di alcuni degli show cooking che consentiranno al pubblico di assaggiare alcuni piatti e sapori abruzzesi”.




GLI INCANTI DI PARTENOPE

Il concerto dell’Isa dedicato alla canzone napoletana. Sabato 16 marzo, ore 18.00 – L’Aquila, Ridotto del Teatro Comunale V. Antonellini

L’Aquila 14 marzo 2024. La canzone napoletana d’autore protagonista del nuovo appuntamento della Quarantanovesima Stagione dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese sabato 16 marzo alle 18.00 all’Aquila, presso il Ridotto del Teatro Comunale V. Antonellini. A portare sul palco la carica di passione e di calore che caratterizzano le canzoni firmate da Tosti, Bovio, De Curtis, Murolo e altri, saranno i professori dell’Orchestra dell’ISA diretti da Benedetto Montebello. Con loro le voci del soprano Libera Granatiero e del tenore Leonardo Gramegna. A condurre lo spettatore attraverso questo viaggio sarà Riccardo Canessa.

Dopo l’applauditissimo “Queen Project” della scorsa settimana, concerto rock-sinfonico con l’Orchestra ICO Suoni del Sud diretta da Marco Moresco e il pianista Giuseppe Andaloro che ha firmato gli arrangiamenti, l’appuntamento in cartellone per il prossimo sabato – con replica domenica 17 marzo a Foggia – propone un emozionante viaggio nella storia e nell’anima del popolo napoletano attraverso alcune delle celebri melodie del repertorio partenopeo. La serata “Gli Incanti di Partenope” offre una carrellata di capolavori: da “Marechiare” a “O’ Paese d’ ‘o Sole”, da “Voce ‘e Notte” a “Io te vurria vasà”, e ancora “Reginella”, “O Surdato ‘Nnammurato”, “Torna a Surriento”, “Era de Maggio” e “Core ‘Ngrato”.

I Protagonisti Sul podio ci sarà il maestro Benedetto Montebello che in oltre trent’anni di carriera ha diretto i massimi capolavori sinfonici e lirici di ogni tempo, alla guida di complessi importanti, esibendosi in luoghi e istituzioni di prestigio anche all’estero.

Il soprano Libera Granatiero ha all’attivo numerosissimi concerti lirico-sinfonici con l’orchestra “Umberto Giordano” di Foggia e l’orchestra “Suoni del Sud” e ha collaborato con artisti di fama internazionale. Numerose sono le produzioni liriche in cui è stata protagonista proprio come il tenore Leonardo Gramegna, che dopo il debutto al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca si è imposto all’attenzione della critica e del pubblico in grandi teatri in Italia e all’estero. Entrambi gli artisti vantano incisioni discografiche di pregio. Completa il cast Riccardo Canessa, noto regista lirico, divulgatore e Docente di Teoria e Tecnica dell’Interpretazione Scenica al Conservatorio di Salerno.

I biglietti possono essere acquistati in prevendita su ciaotickets.com e nelle rivendite autorizzate. Il botteghino del Risotto del Teatro Comunale “V. Antonellini” aprirà due ore prima del concerto.




VISIONI DELL’ASSENZA

La Mostra di Piero Roccasalvo Rub. A Ceravento dal 16 marzo all’11 maggio la personale dell’artista siciliano

Pescara, 14 marzo 2024. Una pittura figurativa intrisa di visioni, inquiete e misteriose: disegni, quasi tutti inediti, alcuni di grande formato, di recente produzione. I colori, le forme e le figure dell’artista siciliano Piero Roccasalvo RUB arrivano a Pescara, con la mostra personale “Visioni dell’Assenza”. Ad ospitarla, dal 16 marzo all’11 maggio, sarà Ceravento, area di condivisione dell’arte e spazio culturale.

L’evento inaugurale si svolgerà sabato 16 marzo, alle ore 18:00, alla presenza dell’artista. La mostra, poi, sarà visitabile il martedì, il mercoledì e il giovedì, dalle 17:00 alle 19:00 e il venerdì e sabato su appuntamento.

In mostra 30 opere realizzate tra il 2018 e il 2024 dall’artista, conosciuto ed apprezzato in Italia e all’estero. I lavori sono eseguiti con tecnica mista su carta e cartoncino. Filo conduttore di tutta la mostra è il concetto di sogno, inteso come un abisso senza fondo, rappresentato da figure e forme perturbanti.

“Nelle Visioni dell’assenza di Piero Roccasalvo RUB tutto ha inizio, come in Goya, dal sonno di un vecchio supino – scrive Andrea Guastella, autore del testo critico che accompagna la mostra – Una pianta verdissima cresce al suo fianco e ai suoi piedi si accucciano un cane, una civetta… Dove l’ombra s’addensa, allignano figure perturbanti: uomini mascherati da statue o statue in forma umana. La fissità dei corpi predomina su ogni desiderio. La memoria ha smesso di resistere, cedendo il passo all’eternità dell’attimo. Non ci sono vie di fuga. Più andiamo lontano, più sprofondiamo nel cuore del sogno: un abisso senza fondo. Ciò non ostante, non siamo disperati. La violenza dei temi cede il passo al silenzio delle forme. Gli orizzonti sono quieti, silenziosi. Il tempo annulla ogni contrasto tra disegno e materia, tra visione e realtà. La pittura si fa corpo. E se quel corpo ripudiato, imperfetto e dissonante (quanti ne abbiamo incontrati, da Francis Bacon a Matthew Barney) fosse il nostro?”.

PIERO ROCCASALVO RUB

Nato a Siracusa nel 1974, Piero Roccasalvo RUB consegue il diploma di maturità presso l’Istituto Statale d’Arte di Siracusa nel 1993. Alla fine dello stesso anno si trasferisce a Venezia per studiare pittura all’Accademia di Belle Arti. Nel biennio 1994-1996 entra a far parte del Gruppo Di Mille, esponendo in varie collettive (80° Collettiva, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia; Sacher e profano, Galleria Crossing, Portogruaro-Udine; Mai i treni sono stati così appesi, Stazione Santa Lucia di Venezia; I baffi alla Gioconda, Artefiera, Pordenone). Successivamente partecipa ad un workshop presso Palazzo Carminati, su invito della curatrice Chiara Bertola che, con il coordinamento del Gruppo Eredi Brancusi, ne realizza una mostra alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia (Portami a casa, Catalogo Electa). Nel 1997 ottiene una borsa di studio presso il Middlesex University Fine Art di Londra, ed è grazie a questo soggiorno di ricerca che successivamente completerà gli studi accademici, specializzandosi sulla pittura di Francis Bacon. Dei primissimi anni Novanta è l’incontro fondamentale per la sperimentazione pittorica di RUB con il filmmaker e scrittore Mauro Aprile Zanetti, e dal 2010 la collaborazione con il critico d’arte e curatore indipendente Giuseppe Carrubba, insieme ai quali si è venuto sviluppando un vivace e fervido sodalizio tra arte, editoria, cinema sperimentale, video e teatro. Nel 2011 è chiamato ad esporre alla 54° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Padiglione Italia alla Galleria Civica di Montevergini, Siracusa, ed al Palazzo della Cultura a Catania, Artisti nella luce di Sicilia, a cura di Vittorio Sgarbi. Numerose le personali e la partecipazione a collettive oltre all’adesione a progetti interculturali ed interdisciplinari, come l’esperienza con il gruppo Site Specific di Scicli, la condivisione di una residenza di artisti e critici di M’Arte 2015, a Montegemoli in Toscana e l’adesione a Imago Mundi 2017, per la collezione di Luciano Benetton, ai Cantieri Culturali la Zisa di Palermo.

CERAVENTO

Ceravento è un innovativo spazio di condivisione arte ideato da Loris Maccarone. Da sempre amante e fruitore di mostre, eventi e fiere d’arte, Maccarone, con la nuova struttura, ha portato a compimento il suo progetto di realizzare uno spazio indipendente dove poter ospitare eventi artistici e workshop. Uno spazio per la città, per la creatività. Un contenitore di idee e di progetti. La sua ambizione è quella di poter creare progetti artistici che nascano e prendano forma dal coinvolgimento degli artisti stessi in una condivisione di idee e visioni.




UN ALBERO IN PIÙ

Insieme per avvicinare i ragazzi alla conoscenza della natura. 

Giulianova, 14 marzo 2024. Messe a dimora, ieri mattina, alla Bindi, 120 piantine di photinia. Presenti il Presidente della Provincia di Teramo Camillo D’Angelo,  l’assessore Paolo Giorgini, il responsabile di “Un albero in più” Nicola Di Battista,  la Dirigente dell’ IC 2 Angela Pallini, la referente del progetto Francesca Pistilli.

120 esemplari di photinia sono stati messi a dimora, ieri mattina, nel cortile della scuola Don Milani. L’iniziativa, sostenuta dalla Provincia di Teramo e dall’ Amministrazione comunale di Giulianova, si è tenuta ieri mattina nel cortile della Scuola Vincenzo Bindi  ed ha coinvolto le Prime classi dell’ Istituto. Fondamentale il supporto dell’ Associazione “Un albero in più”, ormai un punto di riferimento, in città, per la piantumazione e la cura di nuove essenze. Preziosa, inoltre,  la collaborazione della Dirigente dell’ IC 2 Angela Pallini, dei docenti, dell’insegnante referente del progetto Francesca Pistilli. Presenti, ieri mattina, il Presidente della Provincia di Teramo Camillo D’Angelo e l’assessore Paolo Giorgini.

“Una siepe di Photinia – spiega Nicola Di Battista, fondatore e responsabile di “Un albero in più” – apporta benefici sotto molti aspetti: oltre ad abbattere i rumori e a filtrare le polveri sottili provenienti dalle strade vicine, la pianta ha colori molto caratteristici. In primavera, infatti, le giovani foglie sono di un rosso vivo per poi diventare gradualmente verdi. La fioritura, inoltre, produce inoltre un habitat ideale per gli insetti impollinatori e le farfalle”.




LA VEDOVA ALLEGRA

Domenica 17 marzo ore 17: 30. Operetta in tre atti di Victor Léon e Leo Stein. Musica di Franz Léhar. Coro dell’opera di parma. Orchestra sinfonica delle terre verdiane. Direttore m° Stefano Giaroli, regia di Alessandro Brachetti. Teatro comunale “Maria Caniglia”

Sulmona, 14 marzo 2024. Dopo tre anni di assenza torna l’operetta al Teatro Caniglia di Sulmona, un genere che raccoglie tra i melomani  numerosi estimatori e appassionati. Domenica 17 marzo alle ore 17.30  il penultimo spettacolo della 71a stagione della Camerata Musicale, in unica data in Abruzzo, sarà “La Vedova Allegra”, operetta in tre atti di Victor Léon e Leo Stein su musica del compositore austriaco Franz Léhar,  presentata dalla produzione e organizzazione Fantasia in Re di Reggio Emilia,  con il Coro dell’Opera di Parma, l’Orchestra Sinfonica delle Terre Verdiane diretti dal M° Stefano Giaroli con la regia di Alessandro Brachetti, una compagine artistica non nuova al pubblico del Caniglia.

Gli interpreti: Renata Campanella (Hanna Glavary), Antonio Colamorea (Danilo Danilovich), Alessandro Brachetti (Niegus), Elena Rapita (Valencienne), Imanol Laura (Camillo de Rossillon), Fulvio Massa (Barone Zeta), Silvia Felisetti (Olga Kromov), Stefano Orsini (Capitano Kromov), Alessandro Garuti (Raoul de Cascada). Completa il cast il Corpo di Ballo Novecento con le coreografie firmate da Salvatore Loritto. Le scenografie sono di ArteScenica Reggio Emilia e i costumi di Artemio Cabassi.

Antesignana della rivista, del musical e della commedia musicale, l’operetta (genere che alterna brani musicali e parti dialogate) nasce e diventa famosa in Francia con Jacques Offenbach nel 1860 e si caratterizza principalmente per la vivacità musicale e le coreografie che costituiscono la parte principale dello spettacolo, con grande effetto di fascinazione dello spettatore.   

Come non ricordare i brani più orecchiabili e famosi dell’operetta di Lehar come il Valzer del III atto o il duetto Tace il labbro o È scabroso le donne studiar. 

Ispirata alla trama di una commedia del drammaturgo francese Henri Meilhac, “La Vedova allegra”, ambientata a Parigi, racconta degli “intrighi” dell’Ambasciatore  Pontevedrino, incaricato , per motivi di Stato,  di combinare il matrimonio tra la ricca vedova di un banchiere e il conte Danilo, sua antica fiamma. Tra feste  e balli sfarzosi, equivoci e intrighi amorosi,  si snoda la trama che, naturalmente, volge al lieto fine.

L’operetta scritta da Franz Lehar per un’orchestra di grandi dimensioni comprendente anche l’arpa, debuttò in prima assoluta a Vienna nel dicembre del 1905, diretta dallo stesso compositore, ottenendo un grande successo e superando le 400 repliche. In  Italia fu rappresentata due anni dopo al Teatro Dal Verme di Milano dove superò le 500 rappresentazioni.

De La Vedova Allegra (The Merry Widow) si contano tre versioni cinematografiche del regista Erich von Stroeim (1925), per la regia di Ernst Lubitsch con Maurice Chevalier (1934) e del regista Curtis Bernhardt con Lana Turner (1952). Ma anche Alfred Hitchcock ha usato la melodia del Valzer del III atto nel film “L’ombra del dubbio”  del 1943  e il regista Ernst Lubitsch l’ha inserita nel suo film dello stesso anno “Il cielo può attendere”.

Personaggi ed Interpreti

Hanna Glavary                               Renata Campanella

Danilo Danilovich                          Antonio Colamorea                                       

Niegus                                             Alessandro Brachetti

Valencienne                                    Elena Rapita

Camillo de Rossillon                      Imanol Laura

Barone Zeta                                    Fulvio Massa

Olga Kromov                                   Silvia Felisetti

Capitano Kromov                           Stefano Orsini

Raoul de Cascada                          Alessandro Garuti

Corpo di Ballo Novecento

Coreografie di Salvatore Loritto

Coro dell’Opera di Parma

Orchestra Sinfonica delle Terre Verdiane

direttore M° Stefano Giaroli

Scenografie: ArteScenica Reggio Emilia

Costumi: Artemio Cabassi

Regia di Alessandro Brachetti

Organizzazione: Fantasia in RE

Coordinamento musicale: Antonio Braidi

Capo squadra tecnica: Gabriele Sassi

Maestro alle luci: Marco Ogliosi

Segreteria amministrativa: Elena Cattani




REGIONALI…? CITTÀ A BOCCA ASCIUTTA

Ora le forze politiche devono pensare a risolvere i problemi della città!

di Tommaso Coletti

Ortona, 14 marzo 2024. Le elezioni regionali hanno lasciato la città con la bocca asciutta! Nessun ortonese è stato eletto in Consiglio Regionale e, come spesso è avvenuto nel passato, i voti locali sono stati utili ai rappresentanti di altre città per andare ad occupare uno scranno in Regione dove vengono programmati gli interventi da fare sul territorio regionale!

Ora le forze politiche locali devono far sentire la loro voce per dare risposte alla città ed al suo comprensorio.
Fondamentale è il completamento dell’iter riguardante l’autonomia dell’Ospedale G. Bernabeo, oggi stabilimento dell’Ospedale di Chieti mentre è previsto come “Ospedale di Base” dalla nuova rete ospedaliera già approvata dal Consiglio Regionale.

È necessario che la ASL di Chieti dia attuazione, al più presto, alla nuova rete ospedaliera con il ripristino nel nosocomio ortonese dei reparti di base quali Chirurgia, Ortopedia, Medicina e Servizio di Anestesia, oltre al Pronto Soccorso efficiente 24 ore su ventiquattro con tutti i servizi di supporto come Radiologia, Laboratorio di Analisi, Cardiologia, ecc… in presenza o in reperibilità, salvaguardando, naturalmente, le eccellenze già esistenti come la Senologia, la fecondazione Assistita, ecc..

Gli ortonesi e i cittadini del comprensorio vogliono L’Ospedale come era prima, un Ospedale in grado di dare le necessarie risposte alle esigenze della popolazione che è stanca di aspettare mesi e mesi per avere gli appuntamenti anche per semplici esami diagnostici o di attendere giornate intere  nelle astanterie dei Pronto Soccorso, sempre affollati, degli altri Ospedali delle città vicine.

È compito delle forze politiche locali e dell’Amministrazione Comunale in primis ( il Sindaco Castiglione fa parte del Comitato ristretto dei Sindaci della ASL) vigilare sulla rapida attuazione di quanto previsto dalla nuova rete ospedaliera  al fine di soddisfare le aspettative di  tutti i cittadini, anche di  quelli che hanno disertato le urne ( circa il 51%) perché insoddisfatti della politica in generale!




SEMAFORI TRAPPOLA

Carlo Costantini: la retromarcia di Masci

Pescara, 14 marzo 2024.Una nuova, clamorosa retromarcia del Sindaco-gambero Masci. Dopo il dietrofront sul disastro di viale Marconi ed il passo indietro sugli autovelox è arrivato puntuale l’annuncio elettorale anche sui semafori ‘trappola’, che nel solo anno 2023 hanno contribuito a fare arrivare ai pescaresi multe per quasi complessivi 20 milioni di euro”. Lo afferma il candidato sindaco di Pescara per il centrosinistra, Carlo Costantini.

“Siamo abituati al vuoto dietro l’annuncio – afferma Costantini – Nessuna spiegazione su quali saranno i fondi che andranno a compensare i sopravvenuti mancati introiti, nessuna indicazione dei tempi della retromarcia, ma soprattutto nemmeno una parola di scusa nei confronti dei pescaresi”.

“Chiediamo, con forza, almeno una volta al sindaco Masci, al suo staff e ai suoi consiglieri – aggiunge – di fare definitivamente chiarezza. Vogliamo sapere quando spegnerà i semafori ‘trappola’, cosa taglierà visti i mancati introiti delle sanzioni previsti in bilancio, quali opere di sicurezza stradale ha realizzato con gli incassi dei semafori trappola”.

“Date, numeri, cifre, niente altro. Chi ha governato per cinque anni, con un governo amico in Regione, deve rendicontare quanto fatto. La retromarcia – conclude Costantini – non è più accettabile”.




L’AQUILA CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2026

L’Aquila, 14 marzo 2024. il Presidente Anci Abruzzo: “Riconoscimento è un orgoglio per tutto il territorio abruzzese. Pronti al supporto per il successo dell’evento”.

“Il riconoscimento di L’Aquila come Capitale italiana della Cultura 2026 rappresenta un motivo di orgoglio per tutti i comuni abruzzesi – sottolinea il Presidente Anci Abruzzo Gianguido D’Alberto – comuni che, insieme all’Anci, hanno sempre sostenuto questa candidatura sentendosi partecipi di un progetto che va a valorizzare l’identità culturale delle aree interne e di una parte strategica dell’Appennino Centrale. L’Aquila Capitale italiana della Cultura esprime la forza e la resilienza di un territorio colpito dal sisma, che della cultura ha fatto un elemento fondamentale del processo di ricucitura e connessione dei luoghi e di sviluppo economico. Come Anci, in rappresentanza di tutto il territorio abruzzese, garantiremo tutto il nostro supporto nella realizzazione degli importanti obiettivi previsti nel progetto, che ha permesso alla città dell’Aquila di ottenere questo prestigioso riconoscimento. All’amico Sindaco Pierluigi Biondi e a tutta la comunità aquilana vanno le nostre congratulazioni. La rinascita dell’Aquila è la rinascita di tutto l’Abruzzo”




LA CHIESA IN CAMPO CONTRO LE MAFIE

Un convegno e un libro

Politicainsieme.com, 14 marzo 2024. È ora disponibile un volume di Don Marcello Cozzi, prete e docente impegnato in prima linea contro le mafie e l’usura. Presentato martedì 12 marzo 2024, presso la sezione San Tommaso della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale, il libro La Chiesa ai tempi della corruzione sistemica di Don Marcello Cozzi nell’ambito del convegno Don Peppe Diana: per amore del mio popolo. Il contesto, l’impegno e l’eredità pastorale di un martire.

Pubblicato da Editoriale Scientifica, “è frutto dell’impegno di ricerca della sezione San Tommaso d’Aquino e raccoglie in modo organico appunti e riflessioni destinati a quanti, soprattutto in ambito ecclesiale, intendono approfondire il fenomeno grave e complesso della corruzione per rispondere fondamentalmente ad una domanda: «in che modo la Chiesa deve occuparsene?”.

Al convegno, nel corso del quale si è discusso del volume alla presenza dell’autore, sono intervenuti tra gli altri l’arcivescovo di Napoli, monsignor Domenico Battaglia, il vicepresidente della Conferenza Episcopale Italiana, monsignor Francesco Savino, il vescovo di Aversa, monsignor Angelo Spinillo, il sindaco di Napoli, professor Gaetano Manfredi, l’onorevole Federico Cafiero De Raho, già procuratore aggiunto di Napoli, il Decano della sezione San Tommaso della PFTIM, monsignor Antonio Foderaro, il sindaco di Casal di Principe, Renato Natale, riporta la stessa nota.




ALBERI DEVASTATI AL RISVEGLIO PRIMAVERILE

La capitozzatura delle Tamerici sul lungomare nord di Pescara

Pescara, 14 marzo 2024. Continua la scorretta pratica della capitozzatura degli alberi a Pescara. Questa volta sono devastate le Tamerici del lungomare nord. Piante che sono in procinto del risveglio primaverile, quindi colpite in momento molto delicato che rischia di compromettere gravemente la salute delle piante e la loro crescita. La capitozzatura è vietata dal decreto del Ministero dell’ambiente del 10 marzo 2020 “criteri minimi ambientali” dedicato alla gestione del verde urbano. Inoltre, è vietata dal regolamento comunale del comune di Pescara.

“Si continua a danneggiare il verde urbano pescarese – commenta la sezione pescarese dell’associazione – queste Tamerici non hanno mai avuto vita facile, colpite da criticità, da malattie che sono scaturite dalle cattive potature negli anni che non hanno mai rispettato le piante. Chiediamo di far rispettare le leggi e il regolamento comunale e di fermare immediatamente questo genere di lavori che non rispettano il verde cittadino.”




PAESAGGIO: PATRIMONIO DELLE FUTURE GENERAZIONI

Giornata Nazionale del Paesaggio – 14 marzo 2024

di Filippo Di Donato 

Abruzzo, 14 marzo 2024. Oggi si celebra la Giornata Nazionale del Paesaggio. Si svolge dal 2017, promossa dal Ministero della Cultura per diffondere la cultura del paesaggio e sensibilizzare i cittadini sui temi della salvaguardia del territorio e della sostenibilità ambientale.

In programma attività diverse sul tema: esplorative, laboratoriali, di avvicinamento, lettura, osservazione, interpretazione, contemplazione…

Leggere

Da bravo camminatore consiglio di avventurarsi nella lettura del paesaggio percorrendo un sentiero di montagna. Con il Progetto del Cai “guardarsi attorno” si svela l’ambiente naturale attorno a noi e si leggono anche i segni della presenza dell’uomo.

Linguaggi

Percorrendo un sentiero, iniziando l’esperienza camminatoria da un piccolo paese, passo dopo passo si svela l’intreccio oramai inscindibile tra natura, cultura e storia dei luoghi attraversati, presenti con il loro linguaggio identitario. Cambiando sentiero i temi restano gli stessi, ma linguaggio e narrazione sono diversi.

Di Regione in Regione si conosce così la meraviglia della lunga Italia, dello spazio in cui viviamo.

Salendo

Salendo il paesaggio con i suoi elementi naturali e antropici si offre a noi attraverso i sensi, mentre siamo positivamente avvolti dall’ambiente e ne percepiamo le misteriose relazioni, anche quelle che non riusciamo a vedere tra fattori abiotici e biotici, sotto i nostri piedi (geologia) e tra gli elementi che osserviamo: sole, aria, acqua, suolo e ciò che accoglie.

La Costituzione

La tutela del patrimonio culturale, costituito dai beni culturali e dai beni paesaggistici è affidata allo Stato dall’art. 9 della Costituzione italiana:

“La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali”.

Tutela attiva ed escursionismo educante

La nostra azione quotidiana si prende cura dei territori e delle genti che vi abitano. Non si limita all’importante funzione di riconoscere, salvaguardare e recuperare i valori naturali e antropici presenti, ma è attenta a consegnare alle generazioni future la cultura di un uso consapevole del territorio.

Attraverso questa lungimirante azione si esprime l’Escursionismo educante.

Pianificazione Paesaggistica

Il Codice dei Beni culturali (d.lgs. n. 42/2004) è il principale riferimento legislativo che attribuisce allo Stato – attraverso il Ministero della Cultura – e alle Regioni la funzione di garanti della tutela del paesaggio.

Art. 131, comma 6, Codice dei Beni culturali: “Lo Stato, le Regioni, gli altri enti pubblici territoriali nonché tutti i soggetti che, nell’esercizio di pubbliche funzioni, intervengono sul territorio nazionale, informano la loro attività ai principi di uso consapevole del territorio e di salvaguardia delle caratteristiche paesaggistiche e di realizzazione di nuovi valori paesaggistici integrati e coerenti, rispondenti a criteri di qualità e sostenibilità”

Paesaggio vulnerabile

Il paesaggio è un contesto vulnerabile ed è risorsa non rinnovabile. Ne sappiamo qualcosa nel caso del rapporto tra energie rinnovabili e paesaggio e – recentissimo, l’impatto determinato dal danno paesaggistico con l’abbattimento dei larici a Cortina, per fare spazio a una inconciliabile pista da bob. In questa circostanza una trasformazione che non ha fondamenti economici e sociali, ma solo costi futuri per la collettività e un inaccettabile uso iniziale di nostri fondi pubblici.

Altri stimoli analitici e propositivi

Il paesaggio come strumento e oggetto di cura. Più lo conosciamo, ce ne interessiamo e più stiamo bene

La salvaguardia del paesaggio tra passato e futuro. Complessa la lettura del paesaggio, evidente la fragilità dei territori per rischi naturali e antropici, innovativa l’attività di tutela.

Gli Archivi di Stato con i documenti cartografici. Una miniera tutta da scoprire con mappe dei territori che ci consegnano una splendida e puntuale rappresentazione del paesaggio, con gli insediamenti, le produzioni, i servizi. Tutto rigorosamente abilmente disegnato.

foto: archivio Di Donato




PIER: IL CANTAUTORE

Vi racconto chi sono e vi porto dietro le quinte della mia musica. Il cantautore di Montesilvano che lancia “CUMULONEMBI”, il suo videoclip da record, e spopola sui social grazie a Sanremo

Montesilvano, 14 marzo 2024. Trentadue anni, abruzzese, cantautore, musicista polistrumentista e produttore, con un diploma in Pianoforte Classico e uno in Composizione Pop, entrambi conseguiti, con il massimo dei voti, presso il Conservatorio di Pescara, una borsa di studio al CET di Mogol e un curriculum impreziosito da importanti esperienze di studio. Tutto questo non basta a tracciare l’identikit di Piefrancesco Speziale, in arte semplicemente Pier. Produttore per talenti emergenti nel suo studio bar44 e contemporaneamente arrangiatore d’orchestra per nomi del calibro di Giuliano Sangiorgi, Arisa e Morgan, Pier, lo scorso 2 febbraio, ha fatto uscire solePIOGGIA, il suo primo EP e il 4 marzo ha lanciato un videoclip da record, quello del brano CUMULONEMBI (https://bit.ly/ 49UiObl).

Il testo della canzone, accompagnato da chitarre armonizzate e un basso synth molto presente, è stato trascritto sulla riva della spiaggia di Montesilvano (PE), città del cantautore. Ci sono volute 5 ore e l’aiuto di 17 volontari, per raggiungere una lunghezza di 2 km e segnare un primato a livello mondiale, filmato da Marzio Santoro e Alessio Felicioni. Le parole, incise sulla battigia, sono rimaste visibili per due giorni, proprio come una vera e propria opera d’arte temporanea.

“Un’idea sicuramente molto romantica. Noi stiamo stati dei pazzi ed è stato fantastico”, ha commentato Pier dopo il lancio ufficiale del videoclip. La trovata, fortemente evocativa di un amore ormai finito che si fatica a lasciar andare, ma la cui memoria viene ingoiata dalle onde del tempo, è parte di un progetto artistico più ampio. Speziale punta a svelarlo per gradi, puntando dritto a farsi conoscere da un pubblico sempre maggiore, che cresce anche grazie alla recente popolarità raggiunta tramite i social network.

Infatti, con l’avvio del Festival di Sanremo un mese fa, Pier inizia a condividere sui suoi canali reel che sono stati appuntamenti quotidiani nei quali, con la giusta dose di ironia e tutto il suo bagaglio di competenze tecniche, analizza le strutture armoniche, melodiche e testuali delle hits della kermesse. I contenuti del suo profilo Instagram (https://bit.ly/3ItJqUJ), partito da 1.300 followers, arrivano a toccare le 200mila visualizzazioni in pochi giorni, fanno registrare un alto livello di interazione e mettono in contatto Pierfrancesco con un pubblico vecchio e nuovo che dimostra grande apprezzamento, innescando un positivo dialogo sui contenuti e sul loro valore.

D’altronde, il suo nome utente, @piacerepier, dice molto della sua cifra stilistica e della voglia di presentarsi all’ascoltatore in modo autentico, perché “io voglio essere semplicemente come sono, – sottolinea Speziale – senza vergognarmi di nulla, imperfezioni comprese”. Se è vero che coinvolgimento dell’ascoltatore, empatia e autenticità sono i tratti distintivi del modo di essere e dell’immagine social di Pier, questo è ancor più evidente negli otto brani, per 25 minuti di musica in totale, che tracciano il percorso di solePIOGGIA, la sua nuova avventura cantautorale, oggi trainata dal videoclip da Guinness dei Primati. “Vorrei accompagnarvi, – racconta Pier – in un viaggio attraverso il lato piovoso delle relazioni, ricordando che c’è un dopo per ogni sofferenza”.




ANTITOTALITARI D’ITALIA

Sarà presentato venerdì 15 marzo 2024 dalle ore 16, nel corso di un evento organizzato on line dalla Fondazione Brigata Maiella, il volume di Massimo Teodori, Antitotalitari d’Italia (Rubbettino, 2023)

Pescara, 14 marzo 2024. La presentazione del volume di Massimo Teodori, Antitotalitari d’Italia,  è inserita nella Rassegna “Questione di Resistenze”, che vuole favorire la conoscenza dei più aggiornati prodotti della ricerca sui fenomeni plurali delle Resistenze.

L’irruzione sulla scena pubblica internazionale dell’integralismo islamista, della guerra dell’autocrate Putin e del nuovo conflitto in Medioriente, sollecitano a riprendere il discorso sul ruolo degli antitotalitari nella storia della Repubblica.     

Dal secondo dopoguerra, infatti, autorevoli personalità e soggetti protagonisti sulla scena politica nazionale hanno rivendicato il principio dell’antitotalitarismo: liberali e socialisti, radicali e cristiani. Tra loro spiccano le figure di Don Sturzo, De Gasperi, Einaudi, Sforza, oltre a quelle di Francesco Nitti, Saragat, Malagodi, Spinelli ed altri.

“Una minoranza da non dimenticare”, sottolinea l’autore, che rintraccia con cura nel libro le tesi e le posizioni sostenute dai politici ma anche dagli intellettuali che maggiormente hanno rivendicato il principio della libertà, in antitesi ad ogni centralizzazione amministrativa, dell’economia, della società nel monopolio educativo e culturale, contribuendo così a salvaguardare lo stato di diritto e le libertà individuali.

Sovrastato dalla dialettica Fascismo/Antifascismo, il tema dell’antitolitarismo è stato largamente ignorato nel dibattito pubblico e nella riflessione storiografica. Si può delineare, invece, una corrente che ha attraversato esponenti di afferenza varia che possono essere ricordati come “Antitotalitari d’Italia”.

Una memoria degli anni della Repubblica che non manca di suscitare riflessioni sul presente.

Massimo Teodori è uno storico americanista e saggista politico, già parlamentare radicale. Collabora con radio, tv e giornali italiani ed esteri. Giovanni Scirocco è professore associato di storia contemporanea presso il Dipartimento di Lingue, letterature straniere e comunicazione dell’Università degli studi di Bergamo. Delegato per il coordinamento delle attività culturali dell’Istituto Nazionale “Ferruccio Parri” di Milano, è Direttore della collana di Storia e politica della Biblion edizioni e Vicedirettore della Rivista storica del socialismo.

Dopo i saluti introduttivi del Presidente dalla Fondazione Brigata Maiella, Nicola Mattoscio discuterà con l’autore, Giovanni Scirocco. L’evento sarà visibile il 15 marzo 2024 dalle ore 16.00 sul profilo Facebook della Fondazione Brigata Maiella, al seguente link https://www.facebook.com/Fondazione-Brigata-Maiella-1594887637406894




LIBIA: SEGNALE IMPORTANTE

Federpetroli: bene incontro Piantedosi-Haftar

Pescara, 14 marzo 2024. Riteniamo che l’incontro in Libia del Ministro dell’Interno del Governo italiano Matteo Piantedosi e del Viceministro per gli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Edmondo Cirielli con il Gen. Khalifa Haftar a Bengasi sia un segnale importante e coraggioso da parte del Governo italiano. Si delinea un grande passo in avanti nei rapporti bilaterali tra Italia-Libia in fase di stallo da anni” le dichiarazioni del Presidente di FederPetroli Italia Michele Marsiglia a seguito della missione libica dei due esponenti del Governo.

Continua Marsiglia “Nel 2020 con FederPetroli Italia esprimemmo la nostra posizione a favore di un dialogo nei confronti del generale Haftar, ritenendo lo stesso un valido interlocutore su diverse posizioni internazionali, in primis la ripresa dell’industria dell’Oil & Gas tra l’Italia e la Libia. La nostra posizione, sostenuta negli anni, al tempo compromise i rapporti con un importante diplomatico italiano in Libia (oggi in altra sede europea), ritenendo ‘FederPetroli Italia dalla parte di un criminale’. In pochi anni un cambio di rotta, un segnale importante e coraggioso da parte del Governo italiano che rafforza le posizioni della Federazione in politica estera”.

“Siamo convinti e certi che, questa nuova fase di apertura istituzionale italiana, oltre a gestire al meglio il traffico di essere umani, porterà anche ad una fase di difesa commerciale e tutela della situazione che oggi vede la Libia e le attività italiane vittime di scioperi e tensioni su importanti impianti petroliferi locali” le parole del Presidente di FederPetroli Italia.

Le proteste hanno interessato i membri della milizia Petroleum Facilities Guard (PFG) con il blocco di flussi di gas in un complesso facente capo alla compagnia Mellitah Oil & Gas nella città di Al-Zawiya. Si tratta di un’azienda di cui ENI detiene l’80% della produzione. L’impianto è uno snodo per l’esportazione del gas libico verso la Sicilia.




ABBIAMO OTTENUTO IL DIRITTO ALLA SALUTE

Un cittadino ottiene la prestazione sanitaria

Vasto, 14 marzo 2024. Qualche giorno fa avevamo annunciato la nascita del Coordinamento vastese per il diritto alla salute nato nella Casa del Popolo La Conviviale di Vasto. Ebbene, a pochi giorni dall’avvio dello sportello di assistenza sanitaria per il rispetto delle tempistiche massime per l’accesso alle prestazioni mediche stabilite dalle ricette del medico di base, è stato già ottenuto il riconoscimento di un diritto fondamentale inizialmente negato ad un paziente.

Infatti, un cittadino che avrebbe dovuto eseguire un elettrocardiogramma e una visita cardiologica prescritta dal medico di base con classe di priorità B, ovvero con tempo massimo di attesa di dieci giorni, recatosi al Cup per la prenotazione della visita, si è visto rispondere che il primo posto disponibile sarebbe stato a ottobre, cioè tra ben sette mesi. Il paziente allora si è rivolto presso il nostro sportello gratuito di assistenza sanitaria, per il tramite del quale abbiamo presentato immediatamente reclamo alla ASL Lanciano-Vasto-Chieti chiedendo il rispetto del diritto all’assistenza sanitaria e, dunque, la prestazione della visita medica entro e non oltre dieci giorni.

La ASL, così, visto il reclamo previsto per legge, è stata obbligata a fissare una data per la visita cardiologica e l’elettrocardiogramma entro dieci giorni. Vogliamo ricordare che i tempi di attesa oltre le tempistiche previste dalla ricetta medica, nonché le agende bloccate, o l’offerta della prestazione sanitaria fuori l’ambito territoriale, rappresentano violazioni di legge nonché procedure incostituzionali. Il diritto alla salute, infatti, non può essere lasciato alla mercé della sanità privata, ma va garantito a tutti e tutte, entro le tempistiche previste dal medico di base. Invitiamo chiunque si trovi nelle condizioni di non riuscire ad accedere alle prestazioni sanitarie entro i tempi previsti dalle ricette mediche, a rivolgersi presso il nostro sportello per avanzare reclamo e richiedere la prestazione sanitaria.

Il Coordinamento vastese per il diritto alla salute si trova presso la Casa del Popolo La Conviviale, in Corso Dante 50/52 a Vasto, ed è aperto il lunedì dalle 9 alle 11 e il mercoledì dalle 17 alle 19. Il diritto alla salute non si svende!