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REGIONALI…? CITTÀ A BOCCA ASCIUTTA

Ora le forze politiche devono pensare a risolvere i problemi della città!

di Tommaso Coletti

Ortona, 14 marzo 2024. Le elezioni regionali hanno lasciato la città con la bocca asciutta! Nessun ortonese è stato eletto in Consiglio Regionale e, come spesso è avvenuto nel passato, i voti locali sono stati utili ai rappresentanti di altre città per andare ad occupare uno scranno in Regione dove vengono programmati gli interventi da fare sul territorio regionale!

Ora le forze politiche locali devono far sentire la loro voce per dare risposte alla città ed al suo comprensorio.
Fondamentale è il completamento dell’iter riguardante l’autonomia dell’Ospedale G. Bernabeo, oggi stabilimento dell’Ospedale di Chieti mentre è previsto come “Ospedale di Base” dalla nuova rete ospedaliera già approvata dal Consiglio Regionale.

È necessario che la ASL di Chieti dia attuazione, al più presto, alla nuova rete ospedaliera con il ripristino nel nosocomio ortonese dei reparti di base quali Chirurgia, Ortopedia, Medicina e Servizio di Anestesia, oltre al Pronto Soccorso efficiente 24 ore su ventiquattro con tutti i servizi di supporto come Radiologia, Laboratorio di Analisi, Cardiologia, ecc… in presenza o in reperibilità, salvaguardando, naturalmente, le eccellenze già esistenti come la Senologia, la fecondazione Assistita, ecc..

Gli ortonesi e i cittadini del comprensorio vogliono L’Ospedale come era prima, un Ospedale in grado di dare le necessarie risposte alle esigenze della popolazione che è stanca di aspettare mesi e mesi per avere gli appuntamenti anche per semplici esami diagnostici o di attendere giornate intere  nelle astanterie dei Pronto Soccorso, sempre affollati, degli altri Ospedali delle città vicine.

È compito delle forze politiche locali e dell’Amministrazione Comunale in primis ( il Sindaco Castiglione fa parte del Comitato ristretto dei Sindaci della ASL) vigilare sulla rapida attuazione di quanto previsto dalla nuova rete ospedaliera  al fine di soddisfare le aspettative di  tutti i cittadini, anche di  quelli che hanno disertato le urne ( circa il 51%) perché insoddisfatti della politica in generale!

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