SENTINELLE DI CIVILTÀ E FELICITÀ

Torna il progetto che sta spopolando dell’associazione Carrozzine Determinate

Città Sant’Angelo, 15 marzo 2024. Con l’attività di debriefing delle classi terze della scuola secondaria di primo grado Nicola Giansante si conclude il ciclo di progetti “Sentinelle di civiltà e di felicità” del Cav. Claudio Ferrante nelle scuole di Città Sant’Angelo.

“Promosso dall’amministrazione comunale, per tutte le scuole del territorio di ogni ordine grado, il progetto ha avuto ampio riscontro in tutta la popolazione studentesca e grande plauso da parte delle famiglie che hanno apprezzato l’importante attività di educazione civica e inclusiva. Personalmente, insieme al vicesindaco Lucia Travaglini, ho subito creduto ed investito su questo progetto perché ne ho potuto verificare direttamente gli effetti sui ragazzi, è stato emozionante partecipare alla attività di restituzione finale in cui le emozioni trasmesse dai ragazzi hanno davvero coinvolto tutti” così il sindaco di Città Sant’Angelo Matteo Perazzetti.

I 67 studenti delle classi terze della Giansante dopo l’attività laboratoriale tenutasi nella intera mattina di lunedì hanno svolto la passeggiata empatica nei pressi della scuola .

“Con questo progetto è cambiato il mio punto di vista della vita, tutto d’un tratto. Ho capito che è una persona con disabilità non è da considerare un poveretto né per la sua storia né per le sue condizioni difficili ma che non impediscono molte esperienze della vita. A farlo sono infatti le barriere e secondo me è vero: nessuno è bravo in un ambiente che impedisce, ostacola le proprie capacità. Così il mio dispiacere si è trasformato in rabbia perché non è affatto giusto che una persona con disabilità debba privarsi delle magnifiche gioie della vita a causa dell’ambiente .Si perché anche muoversi è una gioia” Queste le parole di Francesca  terza B e continua Lorenza della terza A “Le persone con disabilità in realtà non hanno disabilità perché sono malati ma perché il contesto li fa sentire in questo modo. Con la passeggiata empatica ho capito la vergogna l’imbarazzo che le persone con disabilità provano nel chiedere aiuto a sconosciuti anche solo per salire su un marciapiede. La rabbia e la frustrazione che le persone provano. In conclusione, queste due giornate mi hanno fatto comprendere tutto ciò che noi pensiamo possa essere insignificante come parcheggiare per un momento nel posto riservato, il fatto di non raccogliere gli escrementi del proprio cane anche cose più stupide come parcheggiare male la bici possono negare il diritto al movimento a molte persone”.

“Secondo me è necessario essere più inclusivi e mettersi nei panni di chi vive questi avversità sulla propria pelle, ad esempio mi sono resa conto che tutte le città sono poco accessibili in precedenza non avevo mai riflettuto su ciò ed è una grande ingiustizia, perché non riuscire a salire sul marciapiede, non poter prendere il treno significa violare diritti umani. È proprio l’ambiente sbagliato che fa sentire le persone disabili perché una persona in carrozzina che può salire sull’autobus come tutti non è disabile ma si sente disabile nel momento in cui deve umiliarsi per chiedere aiuto. Immedesimarmi mi ha provocato tristezza ma anche rabbia, non mi sembra giusto che ancora nel 2024 ci siano barriere mentali e architettoniche” dice Mariagrazia della terza A. “La scuola ci ha dato un’opportunità bellissima” conclude Giorgia della terza B.

“Sono davvero felice che l’amministrazione comunale abbia creduto e continui a credere nel mio progetto patrocinato dall’associazione Carrozzine determinate, un passo alla volta continueremo a cambiare le coscienze e a costruire la miglior società possibile e inclusiva per il futuro e soprattutto un mondo accessibile a tutti” così Claudio Ferrante che ringrazia la sua associazione per il continuo sostegno attraverso il segretario Mariangela Cilli e la sanitaria Artes per la collaborazione e fornitura delle carrozzine per la passeggiata empatica.




UNISTEM DAY 2024 alla d’Annunzio

La 16^ Giornata internazionale di divulgazione della ricerca sulle cellule staminali. Le guarigioni partono dalla ricerca scientifica: scopriamo il perché. Auditorium del Rettorato – 22 marzo 2024, ore 9:00

Chieti, 15 marzo 2024.  L’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara parteciperà anche quest’anno, per la quinta volta, ad UniStem Day – la giornata di divulgazione nell’ambito della ricerca scientifica sulle cellule staminali e dedicata agli studenti delle scuole superiori – che avrà luogo venerdì 22 marzo 2024, a partire dalle ore 9:00, presso l’Auditorium del Rettorato nel Campus Universitario di Chieti. “UniStem Day” è il più grande appuntamento internazionale in occasione del quale in 97 Atenei ed Istituti di Ricerca di 13 Paesi nel mondo (Australia, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Serbia, Spagna, Svezia, Ungheria) 30.000 studenti saranno coinvolti in seminari, discussioni, tavole rotonde e attività in laboratorio. Saranno così loro i protagonisti di una giornata interamente dedicata alla scienza che vuole essere motivo di coinvolgimento, ispirazione e, perché no, divertimento.

Il coordinamento generale dell’iniziativa è affidato alla professoressa e senatrice a vita Elena Cattaneo affiancata dal team di “UniStem”, il Centro di ricerca sulle Cellule staminali dell’Università degli Studi di Milano. Alla “d’Annunzio” l’evento verrà curato dalla professoressa Assunta Pandolfi, docente di Biologia Applicata presso il Dipartimento di Scienze Mediche Orali e Biotecnologie, con il supporto del Gruppo “StemTeCh”. La Giornata di quest’anno sarà incentrata sulle attuali applicazioni in terapia delle cellule staminali e avrà come titolo: “Le guarigioni partono dalla ricerca scientifica: scopriamo il perché”. E’ prevista la partecipazione di illustri ricercatori italiani tra i quali: la dottoressa Giovanna Desando (IOR-Bologna), il professor Giulio Gualdi (UdA), la professoressa Graziella Pellegrini (Università di Modena e Reggio Emilia) e la professoressa Katia Mareschi (Università degli Studi di Torino).

Ci sarà anche l’intervento di Pietro Natalia, dell’Associazione Donatori di Midollo Osseo (ADMO) che, partendo dalla sua storia personale e professionale, offrirà importanti spunti di riflessione sul mondo della ricerca sulle cellule staminali applicata alle terapie. Alla “d’Annunzio” la “Giornata internazionale di divulgazione della ricerca sulle cellule staminali” coinvolgerà gli studenti di otto Istituti Superiori del territorio e sarà aperta dai saluti del Magnifico Rettore, professor Liborio Stuppia. Nel corso della manifestazione sono previsti anche momenti musica dal vivo con la band “Scena Muta”. Considerato il grande successo delle passate edizioni, sarà riproposto il connubio tra Scienza ed Arte con un intermezzo teatrale curato dall’attore e regista Domenico Galasso e la presenza del fumettista Daniele Valentini. “UniStem Day 2024” raggiungerà anche chi non avrà l’occasione di partecipare di persona: l’evento sarà infatti disponibile in diretta streaming all’indirizzo www.unich.it.

“Anche quest’anno il nostro Ateneo sarà impegnato nella divulgazione della ricerca scientifica sulle cellule staminali – annuncia la professoressa Assunta Pandolfi – In questa edizione abbiamo scelto di invitare illustri ricercatori italiani coinvolti in prima persona nelle moderne applicazioni delle cellule staminali in terapia. Sarà un vero e proprio festival della scienza nel quale i ragazzi saranno i protagonisti di una giornata che vuole essere motivo di coinvolgimento, ispirazione e divertimento”.




WORKING CLASS FEST

Presentazione de La fabbrica dei sogni di Valentina Baronti

Pescara, 15 marzo 2024. Il 16 marzo nei locali dello Scumm (in Via delle Caserme, 38) si terrà un nuovo appuntamento del Working Class Fest in collaborazione con la casa editrice Edizioni Alegre per la presentazione del libro di Valentina Baronti “La fabbrica dei sogni”

La presentazione inizierà alle 18.30 e ci sarà la possibilità di acquistare delle copie del libro in questione, oltre a vari libri della collana “working class” diretta da Alberto Prunetti, già ospite del festival.

La fabbrica dei sogni è un libro che racconta la storia degli operai e delle operaie della fabbrica ex-GKN dopo l’assurdo licenziamento del 2021, raccontata da una persona che a quella storia si è inizialmente avvicinata dall’esterno, per poi finirne gioiosamente dentro.




LE RESPONSABILITÀ DEI GENITORI

Usa: per la prima volta condannato il padre di un ragazzo autore di una strage

Politicainsieme.com, 15 marzo 2024. Per la prima volta, il padre di un ragazzo responsabile di una strage è stato condannato per aver sottovalutato le condizioni mentali del figlio che uccise quattro studenti e provocò il ferimento di altre sette persone sparando all’impazzata in una scuola del Michigan nel novembre del 2021.

James Crumbley, 47 anni, è stato ritenuto colpevole di omicidio colposo per aver comprato una pistola al figlio quindicenne nonostante sapesse dei suoi gravi disturbi. Il mese prossimo si terrà il processo anche della moglie che dovrà rispondere delle stesse accuse.

La sentenza è destinata a creare molto clamore perché si tratta del primo caso in cui i genitori sono chiamati a rispondere dell’uso delle armi da parte dei figli.

L’accusa ha sostenuto che i Crumbley non avevano fatto abbastanza per affrontare il peggioramento della salute mentale del figlio e che la mattina della sparatoria i due genitori  si erano rifiutato di riportare a casa il figlio dopo aver dato segni inquietanti sulle sue condizioni. Purtroppo, i responsabili della scuola allontanarono il ragazzo, ma senza controllare il contenuto del suo zaino.

Inoltre, i due genitori avevano comperato la pistola al figlio pochi giorni prima della sparatoria e non si erano assicurati che fosse conservata in misura adeguata.




L’IMPRESA DI ALFONSINA STRADA

Spazio dedicato al Giro d’Italia del 1924 presso Polarville

Teramo, 15 marzo 2024.  L’associazione FIAB L’Aquila Più Bici in Città APS – ETS, il giorno sabato 16 marzo 2024, predispone uno spazio presso la Libreria Polarville, in Via Castello n. 49, dedicato ad Alfonsina Morini Strada, prima e unica donna a partecipare al Giro ciclistico d’Italia, nel 1924, quando questa corsa a tappe esisteva solo per gli uomini.

In particolare, ci sarà la rievocazione delle tappe che hanno visto la città dell’Aquila come punto di arrivo e di partenza:

VII tappa: Foggia-Aquila. Km. 304,3

Dopo una delle tappe più facili ecco una delle più difficili. Alfonsina, pur lamentandosi per l’infiammazione a un ginocchio, “è lì imperterrita al suo posto di battaglia”. Arriva a L’Aquila dolorante. È penultima con un ritardo di 2h 46’ 50”, seguita da Fumagalli; è ultima in classifica generale. I corridori “superstiti” sono ora soltanto 43. Un gruppo sportivo genovese invia agli organizzatori un vaglia di 74 lire raccolte in sottoscrizione per lei. Allo stesso scopo Abele Bertoni di La Spezia raccoglie tra gli amici 24 lire. Dal canto suo il Consiglio di amministrazione del velodromo Sempione ha deciso di offrirle una medaglia d’oro.

VIII tappa: Aquila-Perugia. Km. 296

Particolarmente lieta per Alfonsina la partenza, dove riceve fiori e ben 500 lire, frutto di una sottoscrizione, dalle mani del presidente della locale S.S. Folgore, Oreste Fogola. Il conte Pila consegna alla Nostra una coppa. Alfonsina resiste bellamente con azione assai composta all’andatura del gruppo, “per la verità molto severa”. La Gazzetta parla di terribili asperità dell’ottava tappa, che è per la nostra un vero e proprio calvario. Arriva fuori tempo massimo, dato che il piemontese Enrici, primo in classifica è giunto da quasi 4 ore, è all’ultimo posto della classifica, a 21 h 14’ 57” da Enrici, che poi vincerà il Giro. Con grande dispiacere Emilio Colombo la mette fuori gara ma, com’era stato fatto nella tappa precedente per Cividini e Aperlo, anche ad Alfonsina è consentito di continuare a correre, anche se fuori classifica. Alfonsina decide di continuare.

Questi i numeri del Giro d’Italia del 1924:

Giro d’Italia 1924

10 maggio – 1 giugno

3613 chilometri

12 tappe

108 ciclisti iscritti

90 ciclisti alla partenza

30 ciclisti all’arrivo

fra essi Alfonsina Morini Strada

Segue una dichiarazione al Guerin Sportivo della stessa Alfonsina Strada sulla sua impresa:

“Sono una donna, è vero. E può darsi che non sia molto estetica e graziosa una donna che corre in bicicletta. Vede come sono ridotta? Non sono mai stata bella; ora sono…un mostro. Ma che dovevo fare? La puttana? Ho un marito al manicomio che devo aiutare; ho una bimba al collegio che mi costa 10 lire al giorno. Ad Aquila avevo raggranellato 500 lire che spedii subito e che mi servirono per mettere a posto tante cose. Ho le gambe buone, i pubblici di tutta Italia (specie le donne e le madri) mi trattano con entusiasmo. Non sono pentita. Ho avuto delle amarezze, qualcuno mi ha schernita; ma io sono soddisfatta e so di avere fatto bene.

Questo invece un estratto dell’articolo di Silvio Zambaldi, “La Gazzetta dello Sport”, 14 maggio 1924:

“In sole due tappe la popolarità di questa donnina si è fatta più grande di quella di tutti i campioni assenti messi insieme. Lungo tutto il percorso della Genova-Firenze non si è sentito che chiedere: – C’è Alfonsina? Viene? Passa? Arriva? A mortificazione dei valorosi che si contendono la vittoria finale, è proprio così. È inutile, tira più un capello di donna che cento pedalate di Girardengo e di Brunero. […]”




MORTE DI PARIK GUARNIERI  

Giulia Di Rocco chiede l’intervento del Ministro della Giustizia Carlo Nordio 

Teramo, 15 marzo 2024. Sulla morte del giovane ventenne Patrik Guarnieri  avvenuta nel carcere di Castronio, Teramo il 13 Marzo alle ore 5:45, è intervenuta Giulia DI Rocco in attesa della risposta dell’autopsia ha scritto al Ministro della Giustizia Italiana Carlo Nordio chiedendo di intervenire al fine di fare chiarezza sulla sua morte.

La Di Rocco infatti afferma che: “Il ragazzo Patrik era affetto da alcuni problemi di salute  non era idoneo per le sue condizioni di stare in carcere ma in una struttura sanitari controllata,  ora vogliamo chiarezza sulla sua morte ,  giustizia  e  staremo affianco alla famiglia di Patrik – Continua poi dicendo – Come si può morire a vent’anni? L’ emergenza dei carceri è dovere di ogni politico che si rispetti per dare dignità a chi sta scontando la sua pena “.

Giulia Di Rocco  è membro del Forum RSC( Rom; Sinti e Camminanti) istituito dall’UNAR Ufficio Antio Discriminazione razziale presso il Ministero delle Pari Opportunità  e membro dell’IRU Internatinal Roma Union che rappresenta i rom presso il Consiglio D’Europa e all’ ONU  presidente del primo Partito Politico Italiano Nazionale  rom e sinti Mistipè.




UANMENSCIÒ di Fabrizio Falco

Un viaggio nella vita di Molière allo Zambra

Ortona, 15 marzo 2024. Il 21 marzo alle ore 20.45 il Cinema Auditorium Zambra di Ortona(Ch) ospita un nuovo appuntamento con il teatro d’autore grazie all’impegno di Unaltroteatro di Arturo Scognamiglio e Lorenza Sorino: è tempo di Molière Uanmensciò scritto, diretto e interpretato da Fabrizio Falco, prodotto da Casa del Contemporaneo.

Si tratta di una cavalcata entusiasmante dentro la vita di Molière. Il rapporto con i genitori, la scoperta del teatro, i suoi amori, i suoi successi e i suoi dispiaceri. Immergersi nella vita di uno dei più grandi autori e attori di tutti i tempi, diventa anche un’occasione per riflettere sull’attualità e dunque sulla condizione stessa dell’artista oggi, su com’è cambiata la società e tutto questo viene guardato con sarcasmo, ironia e un certo distacco proprio come Molière ha insegnato.

Per Falco: “Il monologo o meglio lo ‘sciò’ è un vero e proprio viaggio nella vita di Molière, che mette in scena il rapporto con i genitori, la scoperta del teatro, gli amori, i successi e i dispiaceri”.

La raffinatissima penna di Fabrizio Falco riesce a tratteggiare una delle figure più importanti del teatro classico francese tenendo sempre alta l’attenzione e l’interesse degli spettatori: egli passa dagli scontri con il padre, tappezziere di corte, uomo fin troppo pragmatico per accettare che il figlio faccia l’attore riducendosi a essere un vagabondo, sempre senza un soldo, ai fiaschi al botteghino dell’Illustre Théâtre, compagnia con cui mette in scena le prime tragedie, e fino ai grandi successi di commedie come Il Tartufo, Don Giovanni e Il Misantropo, che se da un lato contribuirono ad accrescere la fama di Molière, dall’altra destarono scandalo, provocando le antipatie degli ambienti conservatori e religiosi della monarchia.

Fabrizio Falco, con la sua penna, porta sul palco di Ortona un testo fresco, intelligente, sociale e comico al tempo stesso che riesce non soltanto a strappare risate con colloqui solitari, imitazioni esilaranti e divagazioni sull’amore, ma anche facendo immergere Molière in una Parigi brulicante di umanità colorata, disordinata, affascinante ma anche sporca, pericolosa, piena di gente e di ingiustizie sociali.

“Ed io, sommerso dalle infamie, tradito da ogni parte, cercherò un buco in terra, un luogo isolato in cui avere il diritto, anch’io, di essere un uomo” – secondo Fabrizio Falco, Molière dovette pensare proprio a questa battuta, fatta pronunciare ad Alceste nel Misantropo, per riassumere in punto di morte la sua sofferta e straordinaria al tempo stesso esperienza di vita.

Fabrizio Falco, nato a Messina, cresciuto a Palermo, durante gli anni del liceo partecipa a diversi spettacoli diretti da Maurizio Spicuzza e frequenta la Scuola Teates di Michele Perriera. Frequenta l’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico dove si diploma nel 2010 con un doppio saggio, uno diretto da Valerio Binasco, l’altro da Luca Ronconi.

Partecipa a Sogno d’una notte d’estate di Shakespeare per la regia di Carlo Cecchi. Lavora con Luca Ronconi in In cerca d’autore, studio sui Sei personaggi di Pirandello, Il panico di Rafael Spregelburd, Celestina di M. Garneau da De Rojas, Lehman Trilogy di Stefano Massini.

È stato interprete di Fedra da Seneca, con la regia di Andrea De Rosa, coprodotto dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale. È stato diretto anche da Mario Ferrero, Lorenzo Salveti, Massimiliano Farau, Walter Manfrè, Luca Bargagna, Silvio Peroni, Francesco Saponaro. Nel 2014 fonda la compagnia Minimo Comune Teatro, per la quale produce, dirige e interpreta Partitura P, uno studio su Pirandello, attualmente in tournée.

Come regista e interprete realizza Ritratto d’Italia da Giacomo Leopardi e Galois di Paolo Giordano, produzione del Teatro Stabile di Torino. Esordisce al cinema nel 2012 con due film, entrambi in concorso alla Mostra di Venezia: È stato il figlio, regia di Daniele Ciprì e Bella addormentata di Marco Bellocchio. Per queste due interpretazioni si aggiudica il Premio Marcello Mastroianni per il miglior giovane attore emergente. Paolo e Vittorio Taviani lo dirigono nel film Maraviglioso Boccaccio e Irene Dionisio nell’opera prima Le ultime cose (prossimamente al cinema). Ha ricevuto varie nomination al Nastro d’Argento, al Ciak d’Oro e al Golden Graal e al premio UBU come miglior attore under 35.




CONTRO L’INQUINAMENTO LUMINOSO

Inaf-Abruzzo E Wwf Insieme

Teramo, 15 marzo 2024. Il 22 marzo alle ore 18, in occasione dell’Earth Hour e della Settimana Aperta dell’INAF, l’Osservatorio Astronomico d’Abruzzo e il WWF Teramo organizzano un incontro dal titolo “L’inquinamento luminoso ci ruba il cielo”, presso PIANO B, Via Molinari, 2 – Teramo, con Gaetano Valentini, tecnologo di INAF Abruzzo.

Sapreste dire quando è stata l’ultima volta che avete goduto di un cielo stellato senza interferenze luminose? Sono davvero pochi i luoghi al mondo dove esiste il buio assoluto, nessun lampione, nessuna lampadina, nessuna macchina di passaggio. Le nostre città sono ormai illuminate in qualsiasi ora del giorno e della notte e l’inquinamento luminoso è un problema che sempre di più sta interessando ricercatori e cittadini.

Nel contesto dell’iniziativa del WWF sui cieli bui, si mostra come l’inquinamento luminoso “ci ruba il cielo”, ovvero come l’aumentare delle fonti di luce, ormai non solo nelle aree urbane, ci faccia perdere lo spettacolo di una notte stellata o del passaggio di una cometa. A partire dagli anni ’70 fino agli anni 2000 si è stimato che la brillanza artificiale sul nostro territorio nazionale è aumentata di sette volte. Questo porta ad andare nei luoghi più isolati per poter ammirare il cielo ad occhio nudo, o in luoghi “estremi” se vogliamo costruire telescopi che osservino le profondità dell’universo (come la stazione osservativa di Campo Imperatore, a 2150 m s.l.m).

Si può fare qualcosa nella vita di tutti i giorni?

La risposta è sì, e lo scopriremo durante l’incontro del 22 marzo.

Eleonora Ferroni

Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF)




FOTOTESSERE A CASALINCONTRADA

Installata la macchina DEDEM

Casalincontrada, 15 marzo 2024. A Casalincontrada è stata installata la nuova cabina per le fototessere. La struttura, posizionata in Via Orientale a lato della casetta dell’acqua, è una novità assoluta nella cittadina.

Si tratta di un miglioramento dei servizi in quanto i cittadini in particolare per le pratiche relative ai documenti, dovevano spostarsi fuori comune.

L’iniziativa è stata voluta dall’amministrazione comunale che, vista la posizione strategica, ha ottenuto gratuitamente dalla ditta DEDEM l’installazione della macchina.

Il Sindaco, Vincenzo Mammarella ha commentato: “Una piccola ma importante novità pensata con l’obiettivo di semplificare la vita dei cittadini e che si aggiunge alle altre facilitazioni che negli ultimi anni sono stati introdotto nei servizi “affari generali”. Con questa nuova installazione offriamo alla cittadinanza un nuovo e utile servizio. La macchina per le fototessere è un altro tassello come l’apertura al pubblico degli uffici comunali anche il giovedì pomeriggio oltre al già sabato mattina, che abbiamo posato nell’ottica del miglioramento dei servizi. Siamo costantemente impegnati verso la risoluzione delle problematiche legate ai tempi di attesa, attraverso una riorganizzazione degli uffici al fine di migliorare i tempi di risposta alle istanze dei cittadini”.