OVERTIME E GARA 3

Play-off Scudetto, semifinale. Il Santo Stefano batte l’Amicacci

Giulianova, 17 marzo 2024. La Deco Metalferro Amicacci Abruzzo cede al Santo Stefano Kos Group in Gara 2 di semifinale dei Play-off Scudetto, con la squadra di Porto Potenza Picena che vince 68-71 dopo un tempo supplementare e pareggia la serie. Per decidere l’accesso alla finale per il titolo servirà un’ulteriore sfida, che si terrà tra meno di 24 ore nello stesso scenario del  Palacastrum di Giulianova (palla a due alle ore 16).

L’inizio della partita è combattuto, con una grande pressione difensiva da parte delle due squadre. Il Santo Stefano si porta avanti con due canestri consecutivi di Dimitri Tanghe ma l’Amicacci risponde guidata dalla regia offensiva di Shay Barbibay. Nel finale di primo quarto gli ospiti trovano il pareggio con Bedzeti, prima del botta e risposta tra Cavagnini e Tanghe, a segno dalla distanza prima della sirena (16-16).

Le fasi iniziali del secondo quarto vedono la squadra di coach Ceriscioli prendere il comando grazie a Bedzeti, approfittando di qualche difficoltà offensiva degli abruzzesi, che si sbloccano nel pitturato con Benvenuto riportando il match in equilibrio. Gli ultimi minuti del primo tempo sono avvincenti, con il Santo Stefano che si affida ancora alle giocate di Bedzeti e l’Amicacci che trova canestri importanti con Marco Stupenengo, chiudendo avanti all’intervallo (34-31).

Al rientro sul parquet la squadra di casa sembra andare in fuga toccando il +7 con le prodezze balistiche di Barbibay. La compagine di coach Ceriscioli non si scompone e rientra progressivamente in partita, chiudendo il terzo quarto sul -1 grazie ai canestri di Leandro De Miranda e Marianne Buso (46-45).

Il quarto periodo è una battaglia agonistica in cui prevalgono le difese. Il Santo Stefano opera il sorpasso con il solito Sabri Bedzeti, ma la squadra di coach Di Giusto ritrova inerzia concludendo in campo aperto con Barbibay per il controsorpasso. Il finale è ad alta tensione con i canestri spettacolari di Bedzeti da una parte e quelli di Brown dall’altra. Il +2 dell’australiano però non basta agli abruzzesi che a pochi secondi dalla sirena concedono due tiri liberi a Giaretti, con l’azzurro che non sbaglia e porta il match al supplementare (67-67).

Il tempo supplementare sembra partire bene per l’Amicacci, con un gran canestro di Cavagnini, ma il Santo Stefano impatta e sfrutta la fisicità per portarsi sul +4, realizzato da Giaretti nel pitturato. La squadra di casa prova a riaprirla con un bel layup di Boganelli, ma le speranze vengono spente dalla tripla di Tanghe, che vale l’1-1 nella serie e rimanda il verdetto a domani pomeriggio (68-71).

La Deco Metalferro dovrà ritrovare nuove energie psicofisiche e dimenticare le occasioni sciupate per chiudere la serie. Chi vincerà Gara 3 troverà in Finale Scudetto l’UnipolSai Briantea Cantù, che in serata ha battuto Sassari in Gara 2 nell’altra semifinale.

Tabellino

Deco Metalferro Amicacci Abruzzo: Brown 22 (8reb), Nagle, Benvenuto 8 (11reb), Marchionni, Blasiotti, Topo, Cavagnini 10 (10reb), Stupenengo 8 (5ast), Mandjam, Boganelli 8, Greco Brakus, Barbibay 12 (10ast). All. Di Giusto.

Santo Stefano Kos Group: Barbe, Raimondi 3, Buso 2, Tanghe 21, Veloce 6, De Miranda 2, La Terra, Giaretti 10, Marin, De Deus Ramos, Bedzeti 27. All. Ceriscioli.

Serie A – Semifinali Play-off Scudetto

Gara 2 (16/03)

UnipolSai Briantea84 Cantù – Banco di Sardegna Sassari 65-54 (2-0 nella serie)

Deco Metalferro Amicacci – Santo Stefano Kos Group 68-71 d.t.s. (1-1 nella serie)

 Gara 3 (17/03)

Deco Metalferro Amicacci – Santo Stefano Kos Group (ore 16.00)

Stefano D’Andreagiovanni




LA TOMBESI LOTTA E GIOCA

Ad Ariccia finisce in parità, 2-2 contro la Cioli, in una gara ben giocata dai gialloverdi sulla quale hanno influito gli episodi arbitrali. Massimo Morena: «Peccato, grande partita, avremmo meritato di più. Espulsione di Romagnoli inventata. Ora dobbiamo chiudere con due vittorie».  

Ortona, 17 marzo 2024. La Tombesi raccoglie il secondo pareggio consecutivo, ma mantiene comunque accese le speranze per la promozione diretta. La trasferta sul campo della Cioli era stata segnata come la più difficile di questo finale di stagione, ma i gialloverdi si sono fatti trovare pronti con una grande prestazione. Privi dell’infortunato Debetio, gli ortonesi hanno anche perso per espulsione Iervolino, nel primo tempo, e Romagnoli, nel secondo tempo: in inferiorità numerica, sono arrivate entrambe le reti laziali. Dopo essere andata a riposo sotto 1-0, la Tombesi ha avuto la forza di ribaltare il risultato, con Scarinci e Mejzini; dopo il gol del 2-2, ha poi chiuso in avanti, col portiere di movimento, senza però riuscire a trovare il gol vittoria. A due partite dal termine del campionato, i gialloverdi sono a +1 su Eur Roma e Sporting Hornets. Le prossime due gare saranno contro Anzio a Ortona e Celano fuori.

«Peccato, abbiamo giocato una grande partita e avremmo meritato la vittoria – questo il commento a fine gara di Massimo Morena –. I complimenti a fine gara del loro mister sono stati un omaggio gradito, che ho apprezzato, ma che allo stesso tempo aumentano il rammarico. Spiace dirlo, ma oggi le scelte arbitrali hanno pesato tanto: perché se sulla prima espulsione si può discutere – anche se il braccio di Iervolino secondo me era attaccato al corpo – la seconda espulsione è stata totalmente inventata, un autentico abbaglio. Nonostante le due espulsioni, nonostante i due gol presi in inferiorità numerica, nonostante l’assenza di Debetio, ce la siamo giocata e anzi abbiamo sempre condotto la partita. Sul 2-1 per noi abbiamo avuto più di un’occasione per fare il terzo gol, purtroppo abbiamo sbagliato qualche ripartenza, ma a questi ragazzi non posso rimproverare niente, perché contro un avversario forte e in forma, oggi avremmo comunque meritato di vincere, con tanti giovanissimi in campo, come Emri Mejzini che ha pure segnato, come Ammirati, come Zappacosta. Ora abbiamo due settimane per ricaricare un po’ le batterie e cercare di recuperare Debetio, anche se non sarà facile. Poi, contro Anzio e Celano, dovremo inseguire la vittoria e chiudere con sei punti. Comunque andrà a finire, avremo di che festeggiare: quello che questa squadra sta facendo è eccezionale, una vera impresa sportiva, chiudiamola in bellezza e godiamoci ciò che avremo raccolto».  




#DOCUDÌ2024

Selezionati i lavori partecipanti alla undicesima edizione

Pescara, 17 marzo 2024. Docudì torna, in questa edizione 2024, ad essere una vetrina delle problematiche culturali, ambientali, sociali e si caratterizza come luogo di incontro e di relazioni, mettendo sotto i riflettori la vita delle genti, delle tradizioni e delle diverse e complesse vicende del nostro paese.

In questa fase di transizione dei popoli e dei cambiamenti epocali che si sono aperti un Festival può diventare ancor più luogo di arricchimento culturale e momento forte di riflessioni.

Anche in questa edizione i soggetti sono i più diversi: dalla narrazione di antiche tradizioni in SULLA VIA DEI PADRI alla vicenda di sopravvivenza di INGUARDABILE o alle drammatiche testimonianze in LA CASA VIOLA; dalle storie di due protagonisti della vita politica come UN COMPAGNO DI NOME ENRICO e sociale come L’UOMO PIU’ BUONO DEL MONDO fino al ricordo ancora ben presente dell’ultimo terremoto del 2016 nel Centro Italia nel corto NOELLE o alle voci e alle storie di italiani da 50 paesi del mondo durante la pandemia in SOSPESI.

Fuori concorso ci sarà l’evento speciale con la visione di CIELO APERTO: comunità unite nel tentativo di riappropriarsi della propria città, Venezia, tra resilienza ed azione sociale.

Ricordiamo, come sempre, al termine delle proiezioni l’incontro con i registi per un momento di approfondimento e di dialogo con il pubblico in sala.

Confidiamo nella risposta significativa del pubblico sperando di essere riusciti ad incuriosire e coinvolgere in questa esperienza culturale attraverso la qualità delle opere scelte.

Programma delle proiezioni che si terranno presso Auditorium Cerulli – La casa delle Arti

Via Francesco Verrotti 42, Pescara

MARZO giovedì 28 in Concorso

UN COMPAGNIO DI NOME ENRICO di Andrea Sangiovanni e Andrea D’Amico

APRILE giovedì 4 in Concorso

SULLA VIA DEI PADRI di Bruno Palma

APRILE giovedì 11 in Concorso

L’UOMO PIU’ BUONO DEL MONDO di Angelo Figorilli e Francesco Paolucci

APRILE giovedì 18 in Concorso

SOSPESI di Martina Dall’Ara

MAGGIO giovedì 2 in Concorso

LA CASA VIOLA di Francesco Calandra e Maria Grazia Liguori

MAGGIO giovedì 9 in Concorso – doppia proiezione

INGUARDABILE di Marilena Pisciella e Cristina Núñez

NOÉLLE IN NESSUN POSTO di Clara Pazzaglia

MAGGIO giovedì 16 Fuori Concorso EVENTO SPECIALE

CIELO APERTO di Ruggero Romano

Pescara ospita la undicesima edizione di #DOCudì2024 che torna ad occuparsi dei documentari prodotti negli ultimi due anni. Con il Concorso – utilizzando il modello del “festival diffuso” – propone al pubblico nell’arco di più mesi, con cadenza settimanale, la possibilità di accostarsi alle tante forme di osservazione e di indagine della realtà nelle quali si articola il linguaggio cinematografico documentaristico e nel contempo creare spazi di espressione per quegli autori e quei registi che con intelligenza e coraggio si cimentano nella narrazione e nell’analisi della realtà contemporanea.

I documentari in concorso sono stati selezionati tenendo conto non solo del tema affrontato ma anche delle loro caratteristiche strettamente cinematografiche.

Anche quest’anno una sezione in concorso: PANORAMA ITALIANO dedicata ai documentari italiani più interessanti della passata stagione, che hanno partecipato a festival, presentati in sala dagli stessi registi e votati dal pubblico.

La serata conclusiva, il 16 maggio, con il film “evento speciale”, una proiezione di un film d’autore con la presenza del regista, che si concluderà con l’assegnazione dei due premi finali: il PREMIO del Pubblico per il miglior documentario ed il premio miglior documentario SOCIALE.

– – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – –

L’organizzazione è affidata, anche quest’anno all’A.C.M.A. (Associazione Cinematografica Multimediale Abruzzese), associazione culturale senza scopo di lucro nata nel dicembre 2000.

L’A.C.M.A. – Associazione Cinematografica Multimediale Abruzzese, un’associazione culturale senza scopo di lucro è costituita da volontari e ha la finalità di promuovere la cultura cinematografica e multimediale attraverso la sua fruizione a vantaggio dei propri associati e dell’intera collettività.

Si occupa di promuovere, organizzare e pianificare attività culturali in generale soprattutto attraverso l’organizzazione di festival, rassegne, cineforum o singole proiezioni.




UNIVERSITÀ SVELATE

UnivAQ apre le porte alla cittadinanza

L’Aquila 17 marzo 2024. Mercoledì 20 marzo 2024 l’Università degli Studi dell’Aquila, aderendo all’invito della Conferenza dei rettori delle università italiane (CRUI), organizza la prima Giornata nazionale delle università italiane.

Il titolo della edizione 2024 è Università svelate e l’obiettivo è quello di aprire le porte dell’ateneo a tutta la cittadinanza per mostrare la vita che si svolge nell’università, sia per quanto riguarda la didattica che la ricerca scientifica. In aggiunta sarà possibile visitare anche i poli museali di pregio dell’ateneo. L’evento rappresenta una opportunità di condivisione del sapere e del patrimonio scientifico con il territorio di riferimento, all’insegna di una partecipazione diretta della società civile.

Per l’occasione UnivAQ organizza la visita guidata ai seguenti laboratori e poli museali:

Museo delle Ceramiche di San Domenico. Convento di San Domenico – via Carceri

Polo Museale Palazzo Camponeschi. Esposizione D’Arcangelo – piazza Santa Margherita 2

PoMAq e Laboratorio di Archeologia: Dipartimento di Scienze umane – viale Nizza 14

Laboratorio di Cartografia: Dipartimento di Scienze umane – viale Nizza 14

Polo laboratoriale didattico Biologico-Chimico di Coppito – via Vetoio, Coppito

Polo laboratoriale di Ingegneria e Informatica – via Vetoio, Coppito

Polo laboratoriale di Ingegneria – piazzale Ernesto Pontieri – Monteluco di Roio




LA REDENZIONE DI CRISTO

Un progetto di salvezza, di pace e giustizia. La Redenzione di Cristo non è il supermercato delle soluzioni facili. È l’opera di Dio in questo mondo, è un progetto di salvezza, di pace e giustizia, di gioia e serenità in Lui e per mezzo di Lui

Globalist.it, 17 marzo 2024. Il vangelo odierno. In quel tempo, tra quelli che erano saliti per il culto durante la festa c’erano anche alcuni greci. Questi si avvicinarono a Filippo, che era di Betsaida di Galilea, e gli domandarono: «Signore, vogliamo vedere Gesù».

Filippo andò a dirlo ad Andrea, e poi Andrea e Filippo andarono a dirlo a Gesù. Gesù rispose loro: «È venuta l’ora che il Figlio dell’uomo sia glorificato. In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà. Adesso l’anima mia è turbata; che cosa dirò? Padre, salvami da quest’ora? Ma proprio per questo sono giunto a quest’ora! Padre, glorifica il tuo nome».

Venne allora una voce dal cielo: «L’ho glorificato e lo glorificherò ancora!».

La folla, che era presente e aveva udito, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». Disse Gesù: «Questa voce non è venuta per me, ma per voi. Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me». Diceva questo per indicare di quale morte doveva morire (Gv 12, 20-33 – V-B quar ).

È una richiesta spontanea quella dei Greci a Filippo: “Vogliamo vedere Gesù”. La risposta di Gesù è molto più complessa. Ma partiamo dal desiderio di questi greci. Chi di noi non vorrebbe vedere un profeta autentico, che opera segni straordinari e dice cose profonde? Chi non vorrebbe ricevere luce e conforto da un uomo di Dio? Soprattutto oggi, in piena emergenza sociale, politica e di guerra, quando molto, dentro di noi e attorno a noi, è stato messo in crisi…

Nel brano il desiderio di vedere Gesù incontra non una carezza o una parola consolatori, ma un invito. Il momento è tragico, siamo molto vicini ai giorni della passione, e Gesù invita a comprendere che non c’è fecondità senza morte, non c’è gloria senza croce, non c’è sicurezza di vita senza il dono della propria vita. Sono parole dure, difficili, apparentemente poco consolanti. Sono ciò che Gesù sta per vivere sulla sua pelle e che indica a chi lo vuol seguire seriamente.

Seguirlo, prendere la croce, perdere la propria vita, sono espressioni che spesso abbiamo banalizzato o reso così retoriche quanto stucchevoli. Oppure le abbiamo relegate al campo delle malattie o disgrazie naturali o delle guerre. C’è ben di più qui. Siamo al cuore del mistero di Cristo, alla sua “ora”, decisiva per lui, quanto per noi. Il Signore non è venuto in terra per far scomparire i nostri guai, quasi alla maniera di un Deus ex machina, che risolve ogni incidente di percorso, virus inclusi. La Redenzione di Cristo non è il supermercato delle soluzioni facili. È l’opera di Dio in questo mondo, è un progetto di salvezza, di pace e giustizia, di gioia e serenità in Lui e per mezzo di Lui.

“Ora è il giudizio di questo mondo; ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori”. Affermazione un po’ oscura. Nel momento in cui Gesù si offre, ci salva e getta fuori il diavolo da questo mondo. Ci redime, cioè ci “ricompra” (è il significato di “redenzione”) a prezzo del suo sangue. Seguirlo vuol dire non tanto sopportare malattie, contrarietà e persecuzioni; questo lo fanno anche i non credenti e spesso meglio di noi. Seguirlo vuol dire partecipare a questa grande storia di redenzione.

Il solo pensare queste cose ci può far tremare le gambe. È possibile per noi? Forse noi come i Greci abbiamo solo chiesto di vedere Gesù e di essere da Lui consolati e aiutati. Ma Lui vuole di più per noi. Ci vuole con sé e ci fa entrare nel grande gioco della Redenzione. Per nostro merito? Non diciamolo neanche per scherzo! Per pura, purissima grazia. Noi lo vogliamo vedere. Lui fa molto di più: “E io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me”.




UNA PANCHINA PER MODESTO

Un monumento dedicato al Poeta Sarto di Guardiagrele, Modesto della Porta. Quattro giorni di eventi dal 21 al 24 marzo per ricordare l’autore di Ta-pù: mostre, seminari e menù a tema nei ristoranti cittadini

Guardiagrele, 17 marzo 2024. Verrà inaugurato il 24 marzo a Guardiagrele il monumento dedicato al poeta Modesto della Porta. L’opera è stata ideata dall’Ente Mostra dell’Artigianato Artistico Abruzzese con il contributo della Regione Abruzzo e realizzata dallo scultore Michele Montanaro della Fonderia Magnifico Michele e dal fabbro Giuseppe Marrone.

“Da tempo avevamo in mente di omaggiare il grande Modesto della Porta con un monumento in bronzo che lo ricordasse, abbiamo scelto una panchina sulla quale è seduto il poeta, posizionata sul terrazzo dell’ex mercato coperto in via Orientale” spiega il presidente dell’Ente Mostra, Gianfranco Marsibilio. “Speriamo di riuscire a portare a termine anche l’altro nostro progetto, cioè quello di far acquistare dal Comune la casa natale di Della Porta.”

L’inaugurazione del monumento concluderà una serie di appuntamenti dedicati all’autore di Ta-pù.

Il 21 marzo alle 16,30 verrà inaugurata una mostra documentale presso il Palazzo dell’Artigianato. Alle 17,00 ci sarà un seminario presso la sala consiliare del Comune sul tema “Modesto della Porta, tra mito e realtà”.

Il 22 marzo la mattina ci saranno incontri dedicati alle scuole con letture di poesie con Fabio Di Cocco e laboratori a cura del Maestro tipografo Rocco di Prinzio e Ilario Pasi e nel pomeriggio alle 18 al Chiostro del Comune ci saranno letture animate sempre a cura di Fabio di Cocco.

Il 23 marzo la mattina sempre dedicata agli studenti mentre dalle 17.00 alle 20.00 al Palazzo Comunale “Visioni Modeste” mostra di illustrazioni grafiche e pittoriche ispirate alle poesie di Modesto della Porta degli artisti: Francesco Di Lauro, Luciano Primavera, Antonio Spinogatti, Gabriele Vitacolonna. Dalle 18.00 alle 19.00 vicolo Belvedere “A tu per tu con l’artista” Lino Marsibilio, Erik Ranieri, Leandro Adorante intervistati da Alfredo Scogna.

Alle 21 presso la casa natale di Modesto Della Porta “Nella poesia c’è musica” Alfredo Scogna canta Modesto.

Il 24 marzo alle 10.30 inaugurazione del monumento. Alle 11.00 in via Tripio 145 inaugurazione della Mostra personale di Alessandro D’Aquila “Doppi sensi” a cura di Simone Marsibilio. Dalle 9.30 alle 11.30 “Visioni Modeste” a Palazzo Comunale.

Durante le giornate i ristoratori prepareranno dei menù ispirati all’evento.