SALUTE E SICUREZZA

Incontro pubblico su Stellantis

Lanciano, 20 marzo 2024. Sabato 23 marzo, presso la Sala convegni B. Lanci – Sala di Conversazione a Lanciano (Palazzo comunale) dalle ore 15:00, l’USB organizza un incontro pubblico sul tema della salute e sicurezza in Stellantis.

Le grandi aziende hanno complesse organizzazioni del lavoro che possono generare effetti non di poco conto sulla salute dei lavoratori e in Italia gli enti pubblici preposti ai controlli non hanno risorse e personale sufficiente per garantire accertamenti meticolosi su tali processi produttivi.

La presenza di un grande insediamento industriale come quello di Stellantis in Val di Sangro è una risorsa importante per la regione e per l’economia del territorio poiché occupa migliaia di lavoratori e genera occupazione nell’imponente indotto ad esso legato.

Lo stabilimento negli anni si è guadagnato l’appellativo di stabilimento dei record, arrivando ad essere il primo in Europa nella produzione di veicoli leggeri, ma in pochi si sono interrogati sugli effetti e le ricadute che possono generare sulla salute dei lavoratori.

Il numero di lavoratori RCL (Ridotte capacità lavorative) è importante ed ha delle ricadute anche dal punto di vista dei costi sociali sostenuti dalla collettività.

Le metriche di lavoro introdotte da oltre un decennio, fortemente volute dall’allora FCA, avevano l’ambizioso obiettivo di aumentare la produttività, rendere il lavoro dei dipendenti meno faticoso e ridurre sensibilmente le patologie che da sempre caratterizzano il lavoro nel settore: ma è andata davvero così? Quali connessioni ci sono tra record produttivi e salute dei lavoratori?

L’USB da tempo rivendica condizioni di lavoro meno estenuanti e, in ottica di un percorso intrapreso, intende affrontare pubblicamente il tema con esperti in materia di salute e sicurezza nel lavoro, con cui i lavoratori e il pubblico potranno confrontarsi, quali sono il Dott. Francesco Tuccino (esperto in ergonomia e sicurezza di RETE ISIDE), il Dott. Claudio Mendicino (Medico del lavoro – già Organo di Vigilanza ATS di Milano), la Dott.ssa Anna Rita Pecoraro (Dirigente Medico dell’INAIL di Chieti) e l’Avv. Carlo Guglielmi (Giuslavorista di CeinG).




IL CEMENTIFICIO: LUOGO DI MEMORIA

Non si cancelli un altro pezzo di storia urbana

Pescara, 20 marzo 2024. Si annuncia la demolizione del Cementificio di via Raiale. Lo dicono esponenti della Regione e del Comune con piena soddisfazione per la iniziativa intrapresa dalla proprietà. Noi, invece, leviamo un allarme per la perdita di un altro pezzo della nostra  storia urbana.

Il Cementificio è parte della evoluzione di Pescara: sorto alla fine dell’Ottocento, in prossimità della foce del fiume, nella fine degli anni Cinquanta fu trasferito in via Raiale, dove, con ampliamenti successivi, ha caratterizzato per decenni lo Sky-Line della città.

La sua attività è stata dismessa meno di dieci anni, fa perché ormai incompatibile con il tessuto urbano e la struttura è stata posta all’asta. A nostro avviso  è stato un errore non acquisirlo alla proprietà pubblica, vista anche la cifra modesta alla quale l’attuale proprietà privata se la è aggiudicata, sarebbe stato il primo importante tassello di quel parco fluviale di cui tutti parlano ma  di cui  nessuno avvia la realizzazione, insieme ad un’altra grande incompiuta: la cosiddetta Città della Musica sorta in luogo dell’ex inceneritore.

I manufatti esistenti compongono un’importante testimonianza di archeologia industriale, sia  per gli imponenti silos che per gli interni, dalle sorprendenti spazialità e con gli enormi macchinari, testimonianza della storia industriale della Regione.

Si annuncia a breve l’uscita di una estesa documentazione fotografica, opera di Luciano D’Angelo,  grande fotografo attento alle persone, agli edifici, ai paesaggi del nostro Abruzzo e si potrà valutare ed apprezzare per intero il valore di questo complesso  in rapporto al panorama, negli scorci inediti, nel dettaglio dei macchinari.

Il Cementificio è un luogo di cui non si può perdere la memoria, che è  memoria della città ed anche della cultura del lavoro.

Facciamo appello innanzitutto all’Archivio di Stato perché voglia salvaguardare e proteggere quanto ancora resta degli archivi cartacei che raccontano la storia del complesso; ci rivolgiamo inoltre alla Soprintendenza ABAP per le provincie di Chieti e Pescara, al Comune, alla stessa proprietà  perché si voglia garantire il riuso dei principali manufatti, evitando indiscriminate demolizioni che cancellerebbero la importante testimonianza, modificando lo stesso profilo della città al suo ingresso.

I due silos devono continuare a svettare, anche con le nuove funzioni che potranno ospitare; le maggiori vestigia della stagione produttiva dovranno essere visitabili, magari in una sezione espositiva apposita  che racconti la storia della terra che qui veniva trasformata per edificare proprio la città; le aree attualmente a parco pubblico e quelle lungo la golena dovranno integrarsi al grande parco fluviale.

Da parte della proprietà e del Comune si annuncia un grande progetto i cui contorni, tuttavia, restano ancora ignoti alla città se non nelle enunciazioni di massima; chiediamo di conoscerlo nei dettagli e, soprattutto, che quel progetto si misuri con una preesistenza  di grande valore, evitando l’ennesima tabula rasa della storia cittadina.

Direttivo Italia Nostra, Pescara Sezione  L. Gorgoni




QUID, NUOVO APPUNTAMENTO

Venerdì prossimo 22 marzo, incontro con Veronica Galletta alla Bindi per il suo ultimo libro Pelleossa

Giulianova, 20 marzo 2024.  Si terrà venerdì prossimo, 22 marzo, alle 18, nella sala centrale della Biblioteca civica “Vincenzo Bindi”, la presentazione dell’ultimo libro della scrittrice Veronica Galletta dal titolo “Pelleossa”. L’appuntamento letterario è curato dall’ associazione culturale “Quid”, con il patrocinio del Comune di Giulianova.

Dialogherà con l’autrice la giornalista Azzurra Marcozzi, mentre alcuni passi tratti dal libro saranno letti da Rita Chiappini, presidente dell’ associazione.

La scrittrice Veronica Galletta, con “Le isole di Norman” (Italo Svevo Edizioni 2020), ha vinto il Premio Campiello Opera Prima ed è stata finalista al Premio Calvino. È stata inoltre finalista con “Nina sull’argine” ( Minimum fax 2021) al Premio Strega e si è aggiudicata il Premio Letteratura d’Impresa.

“Pelleossa” (Minimum fax 2023)

Siamo in Sicilia. La Seconda Guerra mondiale è alla fine, gli americani sono sbarcati nel paese fittizio di Santafarra. Qui vive Paolino Rasura. Ha sette anni e quattro mesi quando lo conosciamo. Come spesso accade tra bambini, Paolino viene sottoposto ad una prova di coraggio e deve entrare nel giardino di Filippu, il pazzo. Il giardino è un luogo spaventoso ed insieme incantato. E’lì che Filippu passa il tempo a scolpire teste di pietra, tante teste di pietra. Fra Paolino e Filippu nascerà un’amicizia tutta da leggere, mentre sullo sfondo scorrono le questioni familiari, le vicende di paese, la storia. Un linguaggio  impastato di dialetto siciliano, dalla musicalità straordinaria, è parte caratterizzante del racconto.




MEDICINA NARRATIVA

Il Seminario

Cortino, 20 marzo 2024. L’associazione Spazi Ritrovati Alto Tordino ringrazia per il patrocinio e la disponibilità il Comune di Cortino e vi invita al seminario Medicina Narrativa nella Valle dell’Alto Tordino. Un evento dedicato alle donne, di ieri, di oggi e di domani, tra Narrativa e Medicina, attenzione e prevenzione.

“Lo faremo grazie al prezioso contributo del Dr. Amedeo Pancotti che ci pregerà della sua grande e consolidata esperienza di oncologo” afferma Annarita Di Domenico, presidente dell’associazione, “molto attento alla cura e alla salute delle donne. I racconti e le testimonianze delle donne di un tempo e un interessantissimo seminario dedicato alla prevenzione e una pregevole mostra di dipinti delle donne dell’Associazione Hozho di Ascoli Piceno, arricchiranno il pomeriggio di sabato 23 Marzo a Casanova”




IL DOLORE DELLA LUCE E I SENTIMENTI

Dell’amore nella scrittura di David Ferrante

di Alessandra Melideo*

«Ci sfioriamo ogni giorno nei luoghi, nel tempo e nei pensieri; senza mai afferrarci. Ci sfioriamo come una lama affilata accarezza dolcemente la pelle lasciando profondi tagli; il profumo del sangue delle nostre ferite ci permette di riconoscerci.»

Chieti, 20 marzo 2024. Agli inizi nel 2024 è uscita la nuova edizione del libro di David Ferrante, Il dolore della luce. Racconti di streghe, fantasmi e d’amore. Silloge che era stata pubblicata nel 2023 in edizione limitata e firmata dall’autore e che racchiude cinque storie che trattano altrettante leggende che si confondono nella realtà e nella vita quotidiana. Elementi dell’irrazionale e ambientazioni oniriche che si amalgamano con tematiche quali il dolore, la morte, la paura, il desiderio e la ricerca della luce, archetipi da sempre connaturati nell’uomo e nella storia dei popoli.

David Ferrante, è noto per il suo progetto l’Abruzzo Magico. La sua vasta operazione letteraria è divulgativa ha il merito di promuovere la valorizzazione e la tutela della cultura del nostro territorio, attraverso la ricerca e la narrazione dei grandi miti, delle leggende, degli aspetti folkloristici che caratterizzano la storia del nostro Abruzzo.

Il dolore della luce rappresenta un nuovo percorso che ricerca l’analisi del sentimento dell’amore nella sua complessità e contraddizione che emerge in un susseguirsi di contrasti e binomi che costituiscono il focus degli eventi narrati. Il percorso descritto nei racconti della silloge, disposti secondo una struttura crescente di analisi ed evoluzione spirituale, prevede un viaggio che dalle tenebre del dolore segue la ricerca della luce, elemento di contatto con l’assoluto.

Cinque racconti: Tre croci sulla pelle; Il dolore della luce; Un tulipano d’acqua con cinque fiori di luppolo; Raccontate di me; Come incubo. Commistioni fra il gothic-folk, la ghost-story, la fiaba nera e una lacrima di horror. Un viaggio tra passato e presente, tra fantasia e verità, che si traduce in un sofferto amalgama di crudeltà e amore.

Cinque leggende: la Scurnachiera, la processione di anime che la notte dei morti dal cimitero va in chiesa per partecipare alla messa in loro onore, celebrata da un sacerdote defunto. Lu lope janare, nascita e morte del lupo mannaro; il fantasma di una magrissima donna che faceva gettare tra le lame di un pozzo le persone a lei non gradite; la Dama bianca, il fantasma della donna che si fece uccidere dall’uomo che amava e da quello che doveva amare; la pantafica, la creatura della notte che succhia il respiro paralizzando chi dorme.

Da lettrice sono rimasta particolarmente colpita dal titolo, “Il dolore della luce” costituito da due termini che rimandano a campi semantici antitetici, quasi antipodi esistenziali opposti. Goethe nella sua “Teoria dei colori” afferma che i colori si originano dall’incontro della luce con le tenebre.

Il tema dell’indefinito diventa centrale e si confonde con il mondo reale fino a diventarne una metafora, con la conseguente paura dell’uomo di fronte alla morte e all’ignoto.  La ricerca della luce diventa esigenza vitale: le visioni assumono corporeità e significati diversi, diventano un tramite per capire il senso della realtà effimera ed evanescente. La difficoltà di essere, trovare e vivere la luce quando si è nel buio più profondo. Ma il messaggio trasmesso è un messaggio di speranza: il dolore può generare luce attraverso un percorso obbligato, che ricalca le contraddizioni di un sentimento complesso e di difficile definizione, qual è l’amore.

L’amore è generativo, senza morte (a-mors): può condurre alla salvezza tramite il dolore.

La paura e il dolore assumono dunque una forma, un significato.

Il tema dell’amore distruttivo, come nel primo racconto, viene narrato attraverso i contrasti tra protezione e distruzione, amore e morte, che si assommano, nel secondo, con quelli di luce-ombra, bianco-nero, gioia dolore, binomi che diventano essenza della complessità del sentimento.

Il fascino dell’occulto e del mistero aleggia nel susseguirsi degli eventi narrati, nei simbolismi e nei messaggi nascosti tra le pagine del libro di David. Vengono evocati i paesaggi notturni e con connotazioni oniriche, propri della fase della giornata in cui l’uomo si trova di fronte al suo inconscio, ad affrontare i propri incubi, i propri demoni. Se il racconto Un tulipano d’acqua con cinque fiori di luppolo diviene l’immagine cardine e metafora della fenomenologia dell’amore ingannato, mentre Come Incubo ne propone la rinascita.

David Ferrante è scrittore e sociologo, appassionato studioso della cultura popolare che divulga attraverso opere di saggistica e narrativa. Sulle credenze magiche e misteriose ha al suo attivo, oltre a vari racconti, diverse pubblicazioni tra le quali: Tradizioni, riti e sortilegi del 24 giugno. San Giovanni Battista nella cultura popolare abruzzese (2018-2021-2023) e le antologie delle quali è ideaotre e curatore L’Ammidia, Storie di streghe in Abruzzo (2019), Fate, Pantafeche e Mazzamurelli. Storie di miti, superstizioni e leggende d’Abruzzo (2020); Magare. Storie di Streghe d’Abruzzo (2021) e Anime sperse. Storie di Fantasmi d’Abruzzo e Molise (2024) nelle quali ha coinvolto decine di scrittori provenienti da tutte le regioni italiane.  Pubblicazioni dalle quali emerge la volontà di trasmettere, consegnare al lettore senza nome e senza tempo, un patrimonio culturale che rischia di essere dimenticato. Il termine tradizione deriva, infatti, dal latino “tradere” e significa trasmettere, consegnare da una generazione a un’altra con una finalità costruttiva per chi la riceve. Molte leggende citate all’interno delle opere di Ferrante sono, infatti, il frutto di una raccolta e rielaborazione dei racconti ascoltati dai nonni e appresi dalla lettura di testi demologici e di narrativa. Parliamo, ad esempio, della leggenda della pantafica, figura spettrale che per metonimia diventa la personificazione della paura, oppure il fantasma della Dama Bianca di Popoli, il mazzamurello, creatura fantastica della tradizione folclorico-fiabesca, del lupo mannaro, delle streghe, dei fantasmi, ecc. ecc.

Come in una grande teogonia di Esiodo, il nostro autore cerca di preservare l’identità della cultura popolare abruzzese attraverso la rievocazione di racconti che diventano strumento di memoria. 

«Io sono solo il narratore che parla a chi vorrà ascoltare, colui che scrive per un lettore senza nome e senza tempo. Senza nomi e senza tempo come nelle mie cinque storie di una vita che ha un nome e un cognome e giorni ben scanditi. L’indefinito si confonde con la realtà fino a diventarne parte o metafora. Solo così la vita assume le forme, i colori e la poesia che riesco a guardare, quelli che profumano di buio.»

*docente del Liceo Scientifico F. Masci di Chieti




SORRISI INCONFONDIBILI

Che belle facce. Possono stringersi sicuramente la mano questi due criminali del XXI° secolo; due emeriti delinquenti assassini che possono condividere il primo posto per diffusione di sangue, morte e distruzione in ogni ordine di misura e grandezza nel mondo; una criminalità raggiunta da far rabbrividire perfino i più sanguinari demoni del passato che memoria d’uomo possa ricordare

Torrevecchia Teatina, 20 marzo 2024. Assurti al potere con tecniche misteriose ed inquietanti, dotati adesso di strumentazioni, sistemi collaudati e tecnologie avanzate, possono ancora fare peggio di quanto dimostrato e visto finora.

Se non si trova il filo logico di una ragione condivisa, nel mondo del cosiddetto buon senso, è certa l’amplificazione delle disgrazie nel mondo, con tutte le conseguenze nefaste per il futuro.

Se il disinteresse, il distacco, l’indifferenza continueranno a caratterizzare il comportamento indolente di questo nostro mondo libero e popolare, arginare l’effetto malefico di questi demoni sarà pressoché impossibile.

La partecipazione, la preoccupazione e l’interesse per i fatti importanti, possono cambiare le sorti d’ogni male. Ecco, questi sono i cardini di un movimento giusto per i forti , liberi e giusti; il movimento lineare e soprattutto decisivo per evitare che il potere cadi pericolosamente e rimanga in mani criminali.

Quando si delega ad occhi chiusi, quando si lascia la decisione ad altri, quando si crede che i valori del bene siano inviolabili nella realtà, quando si vive nell’esclusivo mondo degli ebeti ecco emergere preponente il male in tutte le sue forme, i suoi modi, i suoi tempi, soprattutto con le sue facce sorridenti ed inconfondibili.

Giunge il momento di riprendere tutti insieme il cammino per un impegno vero, per condividere il bene, il buono ed il giusto, altrimenti è la fine.

nm




CAMPIONATI MONDIALI DI POKÉMON

L’eSport abruzzese vola alle Hawaii

Abruzzo, 20 marzo 2024.  La e-Team Abruzzo eSports di Paolo Marra si qualifica ai Pokémon World Championships e vola oltreoceano a caccia di un titolo mondiale.

Confermata la qualifica dell’Atleta ecuadoreno Paul Ruiz (già campione del mondo 2018) e di altri cinque atleti ai Campionati Mondiali che si terranno ad Honolulu ad Agosto 2024.

Una prima volta storica per una società e-Sportiva, e senz’altro un orgoglio per la Regione Abruzzo e le nuove discipline giovanili. Grazie al brillante lavoro del Team Manager Alessio Fuscà, la e-Team Abruzzo eSports supera i confini nazionali vincendo i Campionati regionali in Polonia.

Ora testa agli internazionali di Londra, e agli appuntamenti di Stoccolma e Bologna per ottenere nuove qualifiche. Un in bocca al lupo ai nuovi ingressi da Giappone, Australia e Finlandia che si apprestano a giocare la Desafio VCL nella lega Sudamericana.

L’Abruzzo resta ancora una volta al passo sedendo ai migliori tavoli internazionali della categoria.




MEMORIAL EMILIO DELLA PENNA

Presentazione, sabato prossimo, in sala Buozzi, del X Torneo. Nel corso dell’evento, saranno conferiti il premio “Orgoglio giuliese” a Nicola Tribuiani, il “Leo Giannattasio” al Circolo Colibrì. 

Giulianova, 20 marzo 2024. Si terrà sabato prossimo, 23 marzo, alle 11, nella sala Bruno Buozzi, la conferenza stampa di presentazione della X Edizione del Torneo Nazionale di Calcio Giovanile “Memorial Emilio Della Penna”.

Il torneo, in programma dal 29 marzo al Primo aprile, è riservato ai nati dal 2011 al 2017. Previsto l’arrivo di circa 100 squadre provenienti da diverse regioni italiane (Piemonte, Campania, Emilia Romagna, Marche, Puglia, Lazio, Umbria Lombardia). Tante le società professionistiche aderenti: la Juventus FC, l’AS Roma, il Bologna FC 1909, il Modena FC 1912, l’Ascoli Calcio 1898, il Pescara Calcio 1936, il Perugia Calcio 1905 ed il Mantova 1911.

La manifestazione, ormai un appuntamento fisso della primavera, è dedicata ad Emilio Della Penna, pioniere del calcio giovanile a Giulianova e fondatore della nostra Scuola Calcio. Intento degli organizzatori è mettere in risalto la funzione educativa e sociale dello sport, ed insieme  promuovere   Giulianova e il territorio da un punto di vista turistico.

Alla conferenza stampa di sabato, moderata dal giornalista Walter De Berardinis, interverranno il Sindaco Jwan Costantini e Giulio Ettorre, presidente dell’associazione organizzatrice Ludo Sport. Nel corso dell’incontro, sarà conferito a Nicola Tribuiani il premio “Orgoglio giuliese”e al Circolo Colibrì il premio “Leo Giannattasio”.




ONU: LA CARESTIA A GAZA È UN CRIMINE DI GUERRA

Politicainsieme.com, 20 marzo 2024. L’uso della carestia a Gaza come arma è un crimine di guerra. La denuncia è stata ufficializzata dalle Nazioni unite. Si aggiunge alle autorevoli voci che si erano fatte sentire per ricordare le condizioni in cui è costretta la popolazione della Striscia di Gaza dopo l’intervento militare di Israele in risposta alla strage condotta da Hamas il 7 ottobre dello scorso anno. Anche noi avevamo registrato al riguardo la dichiarazione dell’Alto rappresentante per la politica estera e la sicurezza dell’Unione europea, Josep Borrell, che aveva condannato l’uso della fame come arma di guerra.

Oltre 1,1 milioni di persone, circa la metà della popolazione di Gaza, vivono in condizioni di catastrofica insicurezza alimentare e stanno raggiungendo il livello in cui è prevedibile uno sterminio per fame.

Il rapporto dell’Integrated Food Security Phase Classification (IPC) sostenuto dalle Nazioni Unite prevede che, in particolare, il nord di Gaza potrebbe essere colpito dalla carestia in qualsiasi momento e che oltre il 70% dei 2,3 milioni di abitanti della Striscia si trova ad affrontare già una “fame catastrofica”.

“La carestia è ora prevista ed imminente nei governatorati di Gaza Nord e di Gaza e si prevede che si manifesterà durante il periodo di proiezione da metà marzo 2024 a maggio 2024”, soprattutto a seguito dell’annunciato intervento israeliano nella città del sud della Striscia di Rafah dove si sono rifugiate nei mesi scorsi centinaia di migliaia di palestinesi.

Il rapporto aggiunge che moltissime sono le famiglie costrette a cibarsi del foraggio animale perché manca loro ogni altro tipo di cibo.

Gli organismi internazionali prevedono una scala composta da cinque livelli nel definire i livelli di gravità di situazioni del genere. E per quanto riguarda Gaza, viene sottolineato che almeno il 20% dei palestinesi di Gaza hanno raggiunto il quinto livello più alto, dopo il quale si verificano il più alto numero di morti per fame e malnutrizione e che già si registrano due morti al giorno ogni diecimila persone. Ma Jens Laerke, portavoce dell’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA), ha dichiarato che si è avviata una spirale per cui si teme che “si assisterà alla morte di fame di oltre 200 persone al giorno”. Particolarmente colpiti i bambini a proposito dei quali si ritiene che uno su tre sia gravemente malnutrito.

Anche il Segretario di stato Usa, Antony Blinken, ha parlato di una “prima volta” in cui una intera popolazione è ridotta in tali condizioni.




CAMBIO DELLA VIABILITÀ E DIVIETI

Zona di Fonte dell’Olmo per i lavori di demolizione della palestra della Fedele Romani

Roseto degli Abruzzi, 20 Marzo 2024. Cambio di viabilità a partire da oggi, mercoledì 20 marzo, nella zona di Fonte dell’Olmo per permettere l’avvio dei lavori di demolizione della palestra della Scuola Fedele Romani nell’ambito dell’intervento di ricostruzione del plesso da 10 milioni di euro.

La modifica si è resa necessaria per questioni di sicurezza ma, grazie alla sinergia tra uffici comunali, Polizia Locale, ditta esecutrice e Istituto Comprensivo sono stati individuati percorsi alternativi (carrabili e pedonali) per permettere a cittadini e studenti di accedere nel plesso scolastico e nelle strutture della Cittadella dello Sport.

Sul posto è stata posizionata un’apposita segnaletica riportante tutte le modifiche al traffico, i divieti e i percorsi da seguire per raggiungere le strutture interessate, inoltre è stata individuata una percorrenza alternativa riservata ai soli scuolabus per permettere di trasportare gli studenti da e verso la scuola. Infine, in zona, sarà presente una pattuglia della Polizia Locale per regolare il traffico e supportare gli automobilisti in difficoltà.

L’Istituto Comprensivo Roseto 2 ha provveduto, attraverso una puntuale comunicazione della Dirigente Scolastica Anna Elisa Barbone, ad informare anche tutte le famiglie interessate, il corpo docenti e il personale.

“Il cambio di viabilità nella zona del cantiere è il segnale dell’avvio della parte più corposa dei lavori che andranno a donare a Roseto una nuova scuola all’avanguardia – afferma il Sindaco Mario Nugnes – Ancora una volta, grazie allo spirito di collaborazione che ha contraddistinto il percorso per la progettazione e la realizzazione dell’opera, siamo riusciti a trovare una soluzione efficace in accordo con l’Istituzione Scolastica, con la Ditta Esecutrice “Penzi Costruzioni” e con la Polizia Locale, cercando di ridurre al massimo i disagi ai cittadini”.




LA SETTIMANA SANTA ECCE HOMO

Mostra nell’auditorium Diocleziano

Lanciano, 20 marzo 2024. L’associazione artistico – culturale “Amici di Lancianovecchia” in collaborazione con il Comune di Lanciano e l’arciconfraternita “Morte e Orazione” San Filippo Neri, organizza nell’auditorium Diocleziano di Lanciano la mostra dal titolo “La Settimana Santa Ecce Homo”.

“Ecce Homo” (letteralmente tradotto con “Ecco l’uomo”) è la frase che secondo la Vulgata, Ponzio Pilato, allora governatore romano della Giudea, pronunciò mostrando alla folla Gesù Flagellato: questa espressione indica per estensione anche la stessa Passione del Cristo ed una particolare iconografia del Messia raffigurato emaciato e sfigurato dal dolore.

L’esposizione sarà visitabile dal 22 marzo al 7 aprile e vedrà esposte numerose opere d’arte legate ai temi della Passione e Morte di Gesù Cristo.

Tra gli artisti che proporranno le loro composizioni ci sono Aldo Angelucci, Beppe Candeloro, Antonio Di Campli e Emanuela Pancella. Saranno inoltre visibili alcune opere provenienti da una collezione privata, ed ispirate ai grandi capolavori dell’arte italiana in un arco cronologico che va dal 1300 al 1600. Un particolare allestimento scenico riproducente il Golgota, realizzato dal cavaliere Vitaliano Di Virgilio, sarà visibile sul palco dell’auditorium.

Video ed immagini racconteranno i riti pasquali della tradizione frentana, tra cui l’allestimento del sepolcro, la Processione degli Incappucciati e quella solenne del Venerdì Santo, curati da secoli dall’arciconfraternita “Morte e Orazione” che ha sede nella chiesa di Santa Chiara.

Non mancheranno le note con la musica del coro “Pierino Liberati” di Castelfrentano che martedì 26 marzo alle 18, eseguirà tre le antiche arcate del Diocleziano, i canti della passione tramandati dalla tradizione abruzzese.

L’esposizione sarà visitabile gratuitamente ogni giorno dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19.30.




LA COMMISSIONE D’INDAGINE

Viale Marconi, l’opposizione: la maggioranza elude il voto

Pescara, 20 Marzo 2024. “Oggi la politica avrebbe dovuto fare finalmente la sua parte, istituendo una commissione speciale di indagine per entrare nel merito degli appalti diretti dall’ex dirigente Trisi e per fare sapere ai pescaresi se i loro soldi sono stati spesi bene o sono stati sprecati, come avvenuto su viale Marconi. E invece la maggioranza si è data alla fuga, impedendo l’istituzione della commissione di indagine. Se si è data alla fuga per prendere le distanze da Masci Sindaco e dalle sue scelte o da Masci ricandidato Sindaco lo scopriremo tra poco”. Lo ha affermato il candidato sindaco di Pescara per il centrosinistra, Carlo Costantini, dopo che “la maggioranza ha disertato l’aula per eludere il voto sulla commissione speciale d’indagine sull’appalto di viale Marconi”.

Nel corso di una conferenza stampa, affiancato dai consiglieri comunali di opposizione, Costantini ha ricordato che “poco meno di un anno fa la credibilità dell’intera comunità pescarese è stata minata dallo scandalo degli appalti e della cocaina, rimbalzato sulle cronache di tutti gli organi si stampa nazionali. La reazione di Masci – ha detto – è stata quella di sempre. Ha colpevolizzato tutti tranne sé stesso, sebbene avesse nominato personalmente ed in modo fiduciario il dirigente coinvolto nello scandalo. Tra tutti e per primi ha colpevolizzato i dipendenti del Comune, ai quali pretese di imporre dei test antidroga”.

“Poi, resosi conto del disastro di viale Marconi – ha proseguito il candidato sindaco – Masci ha colpevolizzato la precedente amministrazione, attribuendogli falsamente la responsabilità di avergli lasciato in eredità il progetto a quattro corsie (di cui due per bus in sede protetta). Fino ad arrivare a ieri quando, confermandosi ‘sindaco-gambero’, è tornato indietro anche su viale Marconi, vaporizzando i quasi 2 milioni di euro spesi complessivamente per renderla come è adesso”.

“Quello che resta di questa mattina – ha aggiunto – è l’ostilità da parte di Masci verso ogni forma di trasparenza, oltre al disprezzo nei confronti di chi paga le tasse e le multe, che per Masci e la sua maggioranza non ha il diritto di sapere come vengono spesi i soldi pubblici. A questo sarebbe servita e serve ancora la Commissione di indagine: a fare sapere ai pescaresi come il dirigente incaricato da Masci ha utilizzato i soldi pubblici. Alla Corte dei Conti – annuncia Costantini – lo faremo sapere direttamente noi”.

“La smettano di utilizzare viale Marconi come una cavia per sperimentare i loro capricci e la smettano di dire bugie – hanno affermato i consiglieri comunali del Pd Stefania Catalano, Mirko Frattarelli, Piero Giampietro, Francesco Pagnanelli e Marco Presutti – Hanno ereditato un progetto a tre corsie, hanno chiesto al loro dirigente di fiducia Fabrizio Trisi di trasformare quel progetto nella superstrada a quattro corsie che ha distrutto un intero quartiere. Dopo aver speso il doppio di quanto preventivato e dopo aver tenuto in ostaggio la città per 900 giorni di cantiere, oggi scappano dalle loro responsabilità: hanno sempre più paura di perdere le elezioni”.

“Avendo preso consapevolezza del risultato delle elezioni regionali nella città di Pescara, con la coalizione progressista vincente rispetto al centrodestra – hanno osservato i consiglieri M5s Erika Alessandrini, Massimo Di Renzo e Paolo Sola – adesso la maggioranza è terrorizzata di perdere le elezioni comunali. Per questo sta facendo dietrofront su tutta una serie di temi che sono proprio quelli che da anni l’opposizione segnala come sbagliati. Masci per cinque anni ha sbattuto le porte in faccia ai cittadini che chiedevano, ascolto, confronto e apertura sulle opere da mettere in atto in città. Oggi, in prossimità delle elezioni che teme di perdere, chiama la cittadinanza al confronto e propone soluzioni alternative tardive che suonano come una presa in giro nei confronti dei cittadini, a spese della stessa collettività. Il sindaco, visto che i suoi stessi consiglieri non si presentano in aula, inizia a perdere pezzi della sua maggioranza, che però è responsabile quanto lui di queste scelte, rispetto alle quali tutti devono assumersi le proprie responsabilità, nessuno escluso”.

“Improvvisamente una rotonda, quella su via Vespucci, dà la possibilità di modifica della viabilità su viale Marconi – ha affermato Simona Barba, della lista civica Radici in Comune – Milioni di euro di investimento per il nuovo boulevard parigino, che ora è diventato solo un intervento temporaneo. Si aspettava la miracolosa rotonda su via Vespucci-Croce. Ma non ci sono costi, dice il sindaco, per modificare oggi viale Marconi a tre corsie, è solo una questione di manutenzione e di qualche striscia bianca. A costo zero: tanto vale il disastro economico e di vivibilità avvenuto in questi anni a danno della comunità. Di nessun valore le innumerevoli richieste di modifica da parte delle cittadine e dei cittadini. Zero: tanto valgono i cittadini della nostra città per ammissione della stessa amministrazione”.




LEZIONI APERTE AI CITTADINI

La giornata nazionale delle università italiane. L’ateneo di Teramo aderisce a “Università Svelate”

Teramo, 20 marzo 2024. Per l’intera giornata odierna tutte le lezioni in calendario all’Università di Teramo, nei Campus “Aurelio Saliceti” e “Ruggiero Bortolami”, saranno aperte alla cittadinanza. Porte aperte al pubblico anche nelle sedi universitarie di Avezzano e Lanciano.

L’Ateneo teramano celebra così la Giornata nazionale delle università italiane – istituita quest’anno dalla Conferenza dei rettori italiani (CRUI) per far incontrare gli atenei ai cittadini – che per la prima edizione è stata intitolata “Università svelate”.

«L’università è di tutti – ha commentato il rettore Dino Mastrocola – ed è per questo che, come CRUI, abbiamo voluto istituire una giornata nazionale dedicata alle università italiane, per sottolineare in maniera corale come le università, fonti primarie di conoscenza, svolgano anche un ruolo centrale di coesione sociale. Invito tutti i cittadini nel nostro Ateneo e nelle sedi distaccate di Avezzano e Lanciano, per conoscerci e seguire le nostre lezioni».

Il programma delle lezioni in programma per domani è disponibile al link:

https://www.unite.it/UniTE/Engine/RAServePG.php/P/707241UTE0600/M/20051UTE0603




RAGAZZI DELLE SCORTE

Nelle scuole la proiezione dei due docufilm dedicati alle vittime di mafia. A Teramo, Pineto, giovedì 21 marzo 2024

Corropoli, 20 marzo 2024. Nuovo appuntamento organizzato da Società Civile ETS e Polizia di Stato, dedicato agli studenti delle scuole della città di Teramo, nell’ambito della XXXII edizione del Premio Nazionale Paolo Borsellino, iniziativa che ha come obiettivo primario quello di sensibilizzare la comunità sui temi della legalità e della giustizia.

Dopo il camper rosa, il pullman azzurro e il truck vita da social, in occasione della Giornata nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie il prossimo 21 marzo, alle ore 10:30, presso l’Auditorium dell’Istituto Alessandrini di Teramo, il comprensivo Teramo 3 D’Alessandro, il comprensivo di Pineto presso il teatro polifunzionale e il comprensivo di Corropoli presso il teatro comunale, saranno proiettati i due docufilm della serie Memories coprodotta da Rai e dal Ministero degli Interni: I ragazzi delle scorte. Le Stragi di Capaci e via D’Amelio, incentrato sul racconto della vedova di Vito Schifani, e I ragazzi delle scorte. La Quarto Savona Quindici, basato sulla storia narrata dalla vedova di Antonio Montinaro.

Si tratta di due degli agenti che, insieme al collega Rocco Dicillo, rimasero uccisi nell’attentato del 23 maggio 1992 in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone e sua moglie, anche lei magistrato, Francesca Morvillo e rimasero ferite 23 persone. I film saranno proiettati anche al Teatro Sant’Andrea di Pescara, all’Università di Chieti e nell’Auditorium del Parco de l’Aquila.

Ma i film saranno proiettati anche al Teatro Sant’Andrea di Pescara, all’Università di Chieti e nell’Auditorium del Parco de l’Aquila.

Tutti gli studenti (e i cittadini) potranno vederli liberamente a partire dalle ore 11 di giovedì 21 marzo collegandosi alla pagina Youtube




SECONDA PUNTATA DI ANXANUM

Come proseguirà? Chiedetelo ai giovani lancianesi! Lanciato il Fumetto riservato agli studenti delle Scuole Superiori.

Lanciano, 20 marzo 2024. Il Fumetto “Anxanum”, seconda tappa delle attività a sostegno del Piano Pluriennale per la Cultura che il Comune di Lanciano ha avviato in cooperazione con la Fondazione Europea ENOTRIA Onlus, giunge alla seconda puntata.

La particolarità del fumetto sta nel fatto che dopo la prima puntata, i ragazzi e le ragazze delle scuole superiori, lette le prime quattro tavole, decidono autonomamente come proseguire la storia, con una votazione on-line su www.lancianocultura.it/avvenimenti. Vince la maggioranza.

La giovane autrice disegnerà quindi in tempo reale (circa una settimana) il seguito. Questo per quattro puntate (come i quattro quartieri di Lanciano nei quali si è già snodata la Caccia al tesoro per la scuola primaria organizzata a settembre 2023).

Protagonista Capitano, dal nome del palazzo lancianese, un dispettoso e misterioso Calopside (un pappagallo) che, accompagnato da diversi personaggi, stimolerà e aiuterà a compiere una missione importante per la città di Lanciano (ma non possiamo dirla…).




I CAMPIONATI ITALIANI GIOVANILI FIV IN DOPPIO

Il più grande evento di vela organizzato in Abruzzo

Pescara, 20 marzo 2024. Il più grande evento di vela organizzato in Abruzzo, una festa dello sport a Pescara che riempirà il mare e la città di giovani e colori. Presentati in conferenza stampa in Comune i “Campionati Italiani Giovanili delle classi in Doppio 2024” che la Federazione Italiana Vela ha affidato a tre Circoli velici di Pescara con il patrocinio della Regione Abruzzo e del Comune di Pescara. Si svolgeranno all’inizio di settembre con la sfilata d’apertura mercoledì 4 di circa 700 atleti tra gli 11 e i 19 anni provenienti da tutte le regioni che poi, da giovedì 5 a domenica 8, si sfideranno per quattro giorni in una serie di avvincenti regate fino alla proclamazione e premiazione dei Campioni Italiani di ciascuna classe (categoria).

Un evento importante e impegnativo, una delle competizioni “bandiera” della Federazione Italiana Vela (FIV), il top delle cinque Regate FIV che ogni anno illuminano il ricchissimo calendario velico in Italia e che quest’anno, per la prima volta, avrà Pescara e il suo tratto di Mare Adriatico come luogo agonistico.

Ad organizzare le numerose regate dei Campionati è, su delega FIV, il consorzio velico formato dal Circolo Nautico Pescara 2018, Lega Navale Italiana (sezione di Pescara) e ASD Svagamente.

Sono previsti dunque più di 700 atleti agonisti partecipanti che gareggeranno su circa 350 imbarcazioni di 6 classi veliche diverse: le derive 420, 29er, RS Feva, e i catamarani Nacra 15, Hobie Cat 16, Hobie Dragoon.

Verranno allestiti 4 campi di regata sul tratto di mare antistante la spiaggia pescarese in modo che il pubblico e i bagnanti possano essere partecipi della manifestazione ed applaudire i concorrenti. In ogni campo sono previste (meteo marino permettendo) quattro o cinque prove al giorno.

Il giorno 4 settembre si svolge, tra la città e la spiaggia, la sfilata di rito con tutti gli atleti che porteranno lo stendardo del proprio circolo di provenienza proprio come in una piccola Olimpiade. Il corteo termina con la presentazione dell’evento da parte di dirigenti FIV e delle autorità e con l’alzabandiera e l’inno d’Italia.

Le classi in Doppio dei Campionati Giovanili (ovvero per due persone di equipaggio) sono quelle che per partecipanti, risultati e caratteristiche tecniche, rappresentano al meglio l’attività della vela giovanile italiana, che per di più è una delle più vincenti a livello internazionale. All’interno del porto turistico Marina di Pescara durante l’evento sportivo sarà allestito il FIVILLAGE, una delle caratteristiche proprie delle Regate FIV, ossia un vero e proprio villaggio che riunisce alcuni sponsor e partner della Federazione, che sarà luogo di incontro per atleti e pubblico, relax, contatti e approfondimenti su iniziative e prodotti legati allo sport della vela.

Le dichiarazioni.

Carlo Masci, sindaco di Pescara: “Siamo orgogliosi di avere questo enorme evento sportivo in una città come la nostra che ha una naturale predisposizione ad organizzare gli sport del mare. E poi la vela è il simbolo della sostenibilità ambientale”.

Patrizia Martelli, assessore allo Sport: “Spero sia un apripista per altre importanti manifestazioni che noi con impegno sosterremo”

Francesco Ettorre, presidente Federazione Italiana Vela: “Una candidatura quella di Pescara giunta sia per la capacità dei circoli velici che per la bravura dei giovani campioni locali che, in una delle categorie in gara, sono detentori del titolo italiano. Questo è un anno importante per la vela, ci sono le Olimpiadi di Parigi, i Mondiali di vela sul Garda, la Coppa America”.

Domenico Guidotti, presidente della IX Zona FIV Abruzzo e Molise: “E’ un orgoglio avere questo grande evento in Abruzzo per la promozione della vela tra i giovani, i nostri futuri campioni”.

Alessandro Pavone, presidente Circolo Nautico Pescara 2018: “La nostra intenzione è di coinvolgere tutta la cittadinanza attraverso le regate di questi campioni della vela”

Antonino Lamante, presidente della Lega Navale Italiana sezione di Pescara: “Sarà un inno alla vita sana contro ogni guerra”.

Mauro Di Feliciantonio, presidente dell’ASD Svagamente: “Ci metteremo tutto il nostro impegno per far conoscere le varie discipline veliche a tutti coloro che vorranno”.

Alessandra Berghella, Vicepresidente Fiv IX Zona Abruzzo e Molise e vice presidente Coni Abruzzo: “Quando si parla di sport non posso che gioire e ringrazio la dirigenza della FIV per la fiducia riposta. Per Pescara sarà anche un’opportunità di visibilità turistica e di indotto economico in termini di presenze”.

Comandante Marcello Morfino, Direzione Marittima Abruzzo: “Noi da parte nostra siamo felici di garantire in quei giorni la sicurezza in mare”.

Queste sono le discipline (Classi) che saranno in regata a Pescara:

420 – Una deriva classica e intramontabile, con prodiere al trapezio e spinnaker, molto tecnica, tattica e formativa, storicamente propedeutica per diverse classi maggiori o discipline olimpiche.

Hobie Cat 16 Spi – L’Hobie Cat 16 è famoso come il catamarano da spiaggia più diffuso al mondo, facile, divertente e indistruttibile. La versione “Spi” aggiunge spunti tecnici e formativi per l’uso del gennaker. Gli equipaggi sono misti (un ragazzo e una ragazza), come per il cat olimpico.

Hobie Dragoon – L’Hobie Dragoon è semplicità e divertimento, ma per dimensione e piano velico è adatto a giovanissimi che si avvicinano per la prima volta al catamarano.

29er – Un doppio moderno e acrobatico. Propone scafo stretto e planante con terrazze laterali accennate, trapezio per il prodiere e ampio gennaker. Conta l’equilibrio e la sincronizzazione dei movimenti.

RS Feva – La deriva per i primi passi nell’attività agonistica in equipaggio di due persone, con scafo semplice, fatto con materiali robusti e indistruttibili. Una deriva economica, dotata di gennaker che la rende veloce ed emozionante per i giovanissimi. Spirito della classe improntato al divertimento.

Nacra 15 – Un catamarano giovanile per chi è già esperto, con forme simili alla sorella maggiore olimpica Nacra 17 volante sui foil. Il Nacra 15 ha derive curve, non fa foil (non vola sull’acqua) ma è molto veloce e acrobatico.




DONATO IL VHIT INTERACOUSTICS ALL’OSPEDALE

Consegnato all’Ospedale di Sulmona con  conferenza stampa e taglio del nastro

Sulmona, 20 marzo 2024. Lo strumento è stato donato dall’Istituto Acustico MAICO della famiglia Menzietti e rende il reparto ORL di Sulmona un Centro di eccellenza sul territorio anche per la diagnostica audio-vestibolare.

Si è svolta ieri mattina, all’interno del presidio ospedaliero dell’Annunziata di Sulmona, la cerimonia per la donazione da parte dell’azienda Istituto Acustico MAICO di una nuova strumentazione all’avanguardia per la diagnosi delle patologie dell’apparato vestibolare.

L’evento ha visto la partecipazione di tutte le principali istituzioni cittadine e ospedaliere, insieme a rappresentanti della Regione Abruzzo. Grande partecipazione anche da parte della società civile della politica regionale, con il sindaco di Pratola Peligna Antonella Di Nino, gli esponenti della politica del territorio come la dott.ssa Maria Assunta Rossi, il mondo dell’associazionismo tra cui la Croce Rossa di Sulmona, l’associazione Diadema, gli Alpini e numerosi specialisti.

I disturbi dell’equilibrio influenzano significativamente la qualità di vita, rendendo cruciale una diagnosi accurata. L’audio-vestibologia gioca un ruolo chiave in questo processo, e strumenti di alta tecnologia come il VHIT Interacoustics permettono una diagnosi differenziale efficace. Questo dispositivo rappresenta un supporto importante per i professionisti della salute, offrendo un metodo affidabile per valutare le condizioni dell’equilibrio.

Uno strumento dunque prezioso per rendere l’Ospedale di Sulmona e il reparto di Otorinolaringoiatria il punto di riferimento fondamentale per la diagnosi delle patologie vestibolari e dell’equilibrio.

Elio Accardo, assessore del Comune di Sulmona, in rappresentanza dell’amministrazione del sindaco Gianfranco Di Piero, ha aperto la conferenza stampa ricordando l’importanza della perfetta sinergia tra pubblico e privato, sottolineando il valore dell’Ospedale della città. L’assessore ha anche ringraziato l’Istituto Acustico MAICO e la famiglia Menzietti per questa donazione.

Antonietta La Porta, consigliere Regione Abruzzo: “Sostenere un territorio vuol dire prendersi cura delle persone che vi abitano. Sulmona grazie a questa donazione diventa così un punto di riferimento per la sanità locale per ulteriori aspetti diagnostici, con conseguenti benefici per la popolazione locale e abruzzese”.

Marianna Scoccia, consigliere Regione Abruzzo: “Una donazione importante per la sanità territoriale e in particolare per il reparto di Sulmona. La sanità è da sempre un tema molto importante per la nostra giunta regionale. La donazione di oggi è l’occasione per ricordare quanto sia decisiva la collaborazione tra pubblico e privato”.

Maurizio Masciulli, Responsabile Direzione medica PP.OO. Sulmona e Castel di Sangro: “Grazie all’azienda MAICO e al gruppo Menzietti per questa donazione. Arriva così nel nostro ospedale un ulteriore strumento che va ad arricchire ancora di più le numerose prestazioni mediche offerte dal presidio ospedaliero sulmonese”.

Benedetta Autiero Celidonio, equipe medica P.O. Sulmona: “Grazie a questa donazione sarà più semplice diagnosticare con precisione e velocità la patologia vestibolare, sia centrale che periferica, per capire con immediatezza se e quanto dovrà essere trattata con urgenza. Il VHIT è uno strumento che permette anche una diagnosi di sede, tutto a vantaggio dell’utenza locale e regionale che si rivolge alla nostra struttura ospedaliera. Una volta identificato il problema, si potrà stabilire una diagnosi con una specificità del 96 per cento, per individuare il problema nelle prime 48 ore”.

Mauro Montaldi, equipe medica P.O. Sulmona: “Le patologie e i disturbi dell’apparato vestibolare sono in continuo aumento, sia perché è aumentata l’età media dei pazienti, sia perché vengono diagnosticate in maniera più puntuale, grazie a strumentazioni sempre più precise e all’avanguardia. Proprio come questo nuovo apparecchio donato dall’Istituto Acustico MAICO all’Ospedale di Sulmona”.

Mauro Menzietti: “Un buon udito ed un buon equilibrio significano una qualità di vita migliore. La nostra azienda è nata 67 anni fa in Abruzzo e per noi è un dovere, oltre che un onore, restituire qualcosa al nostro territorio, che da sempre ci dimostra fiducia e vicinanza. Da questa convinzione nasce l’idea di donare a una struttura pubblica un’attrezzatura all’avanguardia. A Sulmona il reparto di otorinolaringoiatria diretto dal dott. Fabrizio Silvagni è già punto di riferimento e identità strategica sul territorio e siamo orgogliosi di poter contribuire alla sua ulteriore valorizzazione”.

Con il momento simbolico del taglio del nastro, il VHIT Interacoustics è stato ufficialmente consegnato all’ospedale di Sulmona e sarà presto a disposizione della cittadinanza.




LE BANDE PARTIGIANE LUNGO LA LINEA GUSTAV

Il volume di Fabrizio Nocera (Rinnovamento Editore Torino 2021)

Pescara, 20 marzo 2024. Sarà presentato venerdì prossimo, 21 marzo 2024, ore 16:00 in diretta streaming sulla pagina Facebook Fondazione Brigata Maiella il volume di Fabrizio Nocera.

Sintesi

G.A.P. Aquila e C.L.N. Aquila: dopo l’8 settembre il P.C.I. riorganizza le sue fila e costituisce delle cellule delle quali alcune intraprendono la lotta armata contro i fascisti e tedeschi. Tra queste il G.A.P. Aquila alle direttive di Renato Franchi e del vice Sandro Ventura, formato da diversi gruppi partigiani autonomi (tra cui la Banda Di Vincenzo in cui Franchi viene riconosciuto come partigiano) benché strettamente raccordati sotto la guida di Luigi Bruno, Ugo Di Gregorio, Antonio Rauco e Sandro Ventura. 41 patrioti e 10 partigiani per il periodo tra il 14 settembre 1943 e il 13 giugno 1944 (v. p.33) tra cui si ritrovano anche Agnetti Laura (inserita negli elenchi dei patrioti e nello schedario dei partigiani v.p217).

Il 13 settembre i tedeschi arrivano a L’Aquila, in breve affluirono i primi “repubblichini” e si costituì anche un comando militare regionale dell’Abruzzo retto da un generale tristemente noto per i bandi, le circolari, gli ordini a sua firma che terminavano infallibilmente con la minaccia della pena di morte, del deferimento al tribunale di guerra, dell’arresto con conseguente deportazione. Il G.A.P. Aquila inizia le attività con le asportazioni di armamenti (in parte anche consegnati alla banda G. Di Vincenzo). Particolarmente attivi in campo umanitario, prestano assistenza sia in favore di militari italiani renitenti alla leva, per cui viene organizzata una raccolta ed elargizione di aiuti finanziari, sia di ex prigionieri di guerra alleati sostenuti ed occultati dal centro di assistenza gappista costituito da Luigi Bruno con il concorso del partigiano Domenico Iannelli, che riuscirono anche a far passare a molti di essi la linea del fronte.

Particolarmente attiva nell’assistenza agli ex P.O.W.s anche la patriota Amalia Agnelli che grazie alla sua fitta rete di conoscenze tra cui Rosa Arduini e Ettore Argano (moglie e marito) era riuscita a dare alloggio, preservare dai rastrellamenti e rifornire di vivere, indumenti e beni di prima necessità un gran numero di ex prigionieri, tra cui anche lo slavo Panto Cemovic, finito trucidato dai tedeschi il 1° giugno 1944. Al contempo, l’organizzazione aquilana istituì presso l’ospedale San Salvatore un servizio di pronto soccorso ed assistenza sanitaria destinato ai partigiani. La banda avviò inoltre un’intensa opera di propaganda a mezzo stampa con la diffusione di volantini che incitavano alla lotta armata contro i tedeschi. (All’inizio del nuovo anno questa attività si sviluppò particolarmente con la pubblicazione di un settimanale clandestino dal titolo iniziale Lo Studente, poi da febbraio rinominato Il Patriota).

Tutte le cellule del GAP furono particolarmente attive fin dall’inizio di ottobre nelle azioni di sabotaggio. Nel febbraio il GAP subì l’arresto di 6 elementi tutti con l’imputazione di “stampare e spacciare fogli e manifesti sovversivi e di aver compiuto numerose azioni di sabotaggio” (p.37) l’intensificata attività antipartigiana della polizia segnò una battuta di arresto alle iniziative del GAP e il trasferimento dei partigiani più attivi sulle montagne di Aragno per confluire nella formazione Giovanni Di Vincenzo (p.37). In seguito, Franchi, che pure aveva seguito per breve tempo Ricottilli nella piccola frazione, rientrò nel capoluogo e con la collaborazione i Ventura riorganizzò il GAP cittadino reclutando nuovi elementi per rimpiazzare i vuoti prodotti dall’esodo in montagna.

Ad aprile tutte le cellule erano operative. Nel maggio il GAP aquilano venne ufficialmente riconosciuto da un inviato speciale della Giunta militare di Roma (p.38). Dalla metà dello stesso mese iniziò la collaborazione con il CLN aquilano, che era attivo ufficialmente da marzo, il quale prese in mano l’attività organizzativa delle bande che operavano nella provincia, sostenendole anche con finanziamenti e raccolta di armi e munizioni. Il CLN, inoltre, si occupò del collegamento con il CLN romano e di quelli tra questo e i nascenti comitati che si crearono nei diversi paesi proprio per sua intermediazione, nonché della propaganda antifascista e del governo della città nel periodo intercorso tra l’esodo dei tedeschi e l’arrivo degli alleati. Con gli inizi di giugno, mentre di facevano più chiari i segni di smobilitazione tedesca dal capoluogo, si intensificarono le attività dei GAP. Nella notte tra l’11 e 12 giugno i tedeschi evacuarono la città. Il giorno successivo il GAP aquilano partecipò all’occupazione della città con le bande G. Di Vincenzo e La Duchessa. Il CLN nominò gli uomini che ressero la città in attesa degli alleati.

Citazioni/Osservazioni

Antonio Rauco passerà nella Brigata Maiella, come Ricottilli e anche Giorgio Agnetti.

Agnetti Laura (da Walter Cavalieri p.186) In questa ormai articolata organizzazione di supporto (di antifascisti che collaboravano attivamente con la resistenza – tra cui Guido Valentini – un perseguitato politico comunista, già “economo” della comunità antifascista confinata a Monza, ora tesoriere ed approvvigionatore dei partigiani, non mancavano le donne, tra cui Lidia Carosi (sorella di Dante) e Laura Agnetti (cugina di Giorgio). Molte donne volontarie (fra cui diverse aderenti all’azione cattolica raccoglievano clandestinamente viveri e fondi per gli uomini nascosti in montagna.

Amalia Agnelli (da Walter Cavalieri p.188) I ricercati ebrei venivano spesso nascosti ad Aquila da donna Amalia Agnelli (cattolicissima e imparentata con i Troiani), la cui cartolibreria era sede insospettabile di incontri tra antifascisti aquilani e confinati politici, nel corso dei quali venivano anche distribuite sovvenzioni in denaro provenienti dalla Curia. Assieme alla signorina Amalia svolsero azioni analoghe di solidarietà ed assistenza il fratello Anacleto e la sorella Anita. Se di tutti gli ebrei presenti in provincia dell’Aquila solo pochi – vecchi e malati, impossibilitati a cambiare di frequente domicili – furono deportati dai tedeschi, lo si deve soprattutto alla protezione di marescialli dei Carabinieri e di funzionari della Questura che vanificarono spesso i rastrellamenti tedeschi, avvertendo in anticipo i ricercati.

Amalia Agnelli (da Giuseppe Spataro p.366) ricordata da Spataro tra i primi esponenti del rinascente partito in Abruzzo, nell’aprile del 1944, nell’imminenza della separazione di Roma dal Nord, unica donna tra una trentina di uomini. Amalia Agnelli, Vittoriio Barlaam, Pierino Castiglione, Gaetano Cecioni, don Giovanni di Loreto, Enrico Di Giovanni, Gaetano D’Inzillo, Saverio D’Ugo, Arnaldo Fabriani, Vincenzo Falcone, Giuseppe Franceschini, Giuseppe Giammarco, Giustino Marisi, Francesco Maramma, Giuseppe Meo, Alfredo Merlino, Camillo Morricone, Luigi Monrticelli, Giuseppe Nasci, Bernardo Nisii, Nicola Pomilio, Florindo Ritucci Chinni, Vincenzo Rivera, Saveruio Sechini, Alfeo Tabacco, Ercole Tirone, Angelo e Italo Tozzi. NOTA: Renato Vuillermin, uno dei più qualificati esponenti dei cattolici antifascisti piemontesi, fu assegnato al confino a Giulianova, ove riprese a svolgere propaganda politica collegandosi con altri oppositori della provincia di teramo. Il 27 dicembre 1943 fu fucilato dai nazisti a Savona. Nel 1945, sulla facciata della casa dove aveva alloggiato a Giulianova, fu apposta una lapide commemorativa di Vuillermin a cura dell’amministrazione comunale non democristiana (v. p.366).

Arduini Rosa (da Fabrizio Nocera p.232) moglie di Argano Ettore, partigiano dell’Aquila, nato il 1° giungo 1905, tenente del Genio, che ha svolto attività nella banda Giovanni Di Vincenzo da 18 novembre del 1943 al 13 giungo 1944. La moglie riferì che la coppia con un bambino in tenera età dopo l’armistizio ed in seguito all’invasione tedesca, si trasferì da L’Aquila ad Aragno per stabilirsi presso “La Casa della Scuola Comunale della frazione di Aragno dove ero titolare, pur essendo le scuole chiuse in quel periodo” (ACS, Ricompart, Banda Giovanni Di Vincenzo, relazione individuale di Argano Arduini Rosa). Durante i primi mesi di occupazione a conoscenza del procedere degli eventi bellici appresi dalla radio in loro possesso, offrirono alloggio ed assistenza presso la scuola sia ad ex prigionieri alleati di passaggio che ad ufficiali italiani che tentavano di passare le linee: La patriota gappista Agnelli Amalia testimoniò della cooperazione fornita dai coniugi alla sua attività di assistenza agli ex prigionieri alleati (ACS, Ricompart, GAP Aquila, memoriale di Agnelli Amalia del 29 aprile 1946).

Bibliografia sulle donne

1) Walter Cavalieri, L’Aquila dall’armistizio alla repubblica 1943-1946. La Seconda guerra mondiale all’Aquila e provincia, Edizioni studio 7, L’Aquila 1997.     

2) Giuseppe Spataro, I democratici cristiani dalla repubblica alla dittatura, Mondadori, Milano 1968.

Bibliografia su Antonio RAUCO

3) Costantino Felice, Dalla Maiella alle alpi, p. 373

4) Artese Giovanni, La guerra in Abruzzo e Molise 1943-1944, vol. II – Pagina 233

Banda Giovanni Di Vincenzo: Nel mese di febbraio Giovanni Ricottilli, che fino ad allora era rimasto a L’Aquila e aveva preso contatti con il Comitato di Liberazione Nazionale per coordinare la resistenza e costituire una formazione armata che desse inizio all’attività partigiana, decise di concretizzare il suo obiettivo trasferendosi ad Aragno, dopo che Michele Schena aveva compiuto nella piccola frazione aquilana diversi sopralluoghi per verificarne l’idoneità. È il marito di Rosa Arduini, Argano Ettore ad accompagnare gli uomini provenienti dal capoluogo nella piccola frazione per verificarne la sicurezza. È la stessa Rosa Arduini a ricordare i fatti nel memoriale per la Commissione aquilana per il riconoscimento della qualifica di partigiani (mio): “erano i primi di dicembre e sull’imbrunire di una di quelle fredde giornate arrivò dall’aquila, naturalmente a piedi, mio marito in compagnia di uno sconosciuto […]. S’erano incontrati al campo di concentramento de l’Aquila ed avevano fatto amicizia, ora lo Schiena [sic!] veniva a vedere se il paese era veramente allo scuro per il possibile riparo dalle persecuzioni tedesche. La visita fu favorevole allo scopo perché in febbraio tornò in compagnia di Renato Franchi, dall’Aquila e di un Stn del R. Esercito in divisa [Giovanni Ricottilli]” (Fabrizio Nocera p.45 in ACS, Ricompart, Banda Giovanni Di Vincenzo, relazione individuale di Argano Arduini Rosa). L’ufficiale che aveva indossato la divisa per sfuggire alle retate e passare inosservato per le strade campestri era Giovanni Ricottilli che in breve fu raggiunto dai partigiani Michele Schena, Giuseppe De Meo, Ugo Di Gregorio, Renato Franchi, Aurelio Mascaretti e Alfredo Vivio. La Arduini, testimone oculare dei fatti resistenziali di quel periodo, fissò l’attimo con le parole: “così ebbe inizio la banda”. (Fabrizio Nocera p.46 in ACS, Ricompart, Banda Giovanni Di Vincenzo, relazione “La vita dei patrioti sulle montagne d’Abruzzo di Argano-Arduini Rosa”). (Secondo Costantino Felice ad Aragno Ricottilli costituì il nucleo armato Campo Imperatore: nei fatti proprio questo gruppo, apparentemente non dissimile dagli atri già formatisi, divenne il punto di riferimento di tutti gli altri e quindi fu a diritto considerato il nucleo fondante della futura G. Di Vincenzo grazie all’incessante opera di Schena, che all’interno della banda assunse la qualifica di commissario di guerra e di Ricottilli, poi capo della banda stessa (Nocera p.233). In pratica la banda di Ricottilli, benchè non sia temporalmente la prima di quelle formatisi nell’area ne diventa quella egemone tanto da dare vita ad un raggruppamento che prende il nome di Di Vincenzo dal nome (errato, sic!) del compagno caduto nell’agguato alle Casermette. (MIO). Nelle settimane successive Ricottilli si impegnò attivamente nel rafforzamento del nucleo ottenuto grazie all’adesione di elementi comunisti del paese e di altri provenienti dall’Aquila, nella generale organizzazione logistica in previsione di un prossimo trasferimento in montagna. Al collegamento tra il nucleo di Aragno e quelli delle frazioni e i paesi della Conca Aquilana si occupò Schena, spesso accompagnato da Argano. I due raggiunsero l’obiettivo di fare di Aragno e di conseguenza della scuola n punto di riferimento e di raccordo per i gruppi partigiani di Arischia, Assegi, Camarda, Caporciano, Collebrincioni, Filetto, Paganica, Pizzoli, San Vittorino, Scoppito e Tempera. (Nocera p.46).

Citazioni/Osservazioni

Cesira Fiori (da Walter Cavalieri, Morte a Filetto p.111) “in quel periodo conosco Cesira Fiori e Umberto Cumar due ex confinati politici a San Demetrio nei Vestini, grosso centro di circa diecimila abitanti dell’altopiano ai piedi del gran Sasso che si affaccia sul fiume Aterno. Avevo già sentito parlare di questa coppia non più giovanissima: lei una maestra elementare di Roma che aveva preso parte al movimento politico fin dal 1905, espulsa dalle scuole per antifascismo nel 1928, dopo un lungo periodo di carcere e di confino nelle isole era stata trasferita a San Demetrio nei Vestini; lui un valente metallurgico dei cantieri navali di Trieste, espulso da questi per antifascismo, ufficiale di macchina nella marina mercantile, emigrato negli Stati Uniti d’America, rimpatriato, per quindici anni aveva alternato le celle del carcere alle isole di confino fino a quando era stato inviato a San Demetrio. Questi due confinati fanno i conciatori di pelli e hanno modo così di ricevere molta gente e svolgere la loro proficua e appassionata attività di propaganda e di collegamento tra i vari paesi. Hanno anche racimolato un certo numero di armi abbandonate dia militari del battaglione speciale di lavoro, costituito da slavi della Venezia Giulia, che è rimasto a San Demetrio dal giungo all’8 settembre 1943 e le hanno distribuito ad alcuni giovani venuti poi in montagna con noi”.

Cesira Fiori (da Fabrizio Nocera p.236) Nata a Roma il 25 novembre 1890 ha svolto la sua attività partigiana nella Banda del 01/10/43 al 13/06/44. Il comitato di San Demetrio ne’ Vestini fu costituito da “Fiori Cesira – ex conf. Politica, insegnante, comun. Presidente; Umberto Cumar – ex conf. Pol. Meccanico comunista; Dario Galli – professore senza partito (che aveva molto operato con gli inglesi); ten. Alberto Andreasi – studente senza partito (capo del GAP di San Demetrio); Ascenzio Battistoni – contadino ex carabiniere (che aveva fatto gran propaganda per il mov. Part.)” (ACS, Ricompart, Banda Giovanni Di Vincenzo, relazione attività di Fiori, Cumar e Giorgi del 31 agosto 1945). Cesira Fiori fu a capo del Comune quale sindaco fino alla nomina del suo successore, socialista, eletto dal CLN di San Demetrio in accordo con quello dell’Aquila.

Bibliografia su Ricottilli

1) Ottaviano Giannangeli, Letteratura della resistenza in Abruzzo, p.132

2) Walter Cavalieri, Morte a Filetto, p.101

3) Costantino Felice, Dalla Maiella alle alpi, p. 315

4) Costantino Felice, Guerra, resistenza, dopoguerra in Abruzzo, p.266

5) Pietro Secchia, ‎Filippo Frassati, Storia della Resistenza: la guerra di liberazione in Italia, p.675




AGRICOLTURA 2023

Cia Chieti Pescara: riflessione sui dati economici

Pescara, 20 Marzo 2024. Cia Chieti-Pescara esprime preoccupazione di fronte ai dati del 2023 che evidenziano una contrazione nei volumi di produzione agricola, un decremento del valore aggiunto ai prezzi base e una diminuzione delle unità di lavoro nel settore. Nel corso del 2023, la produzione agricola ha registrato una diminuzione del 1,4% in volume. Il valore aggiunto ai prezzi base ha subito una flessione del 2%, indicando una situazione di sfida per il settore. Le unità di lavoro nel settore agricolo hanno conosciuto una diminuzione del 4,9%, sollevando preoccupazioni sull’occupazione rurale. Nonostante il riassorbimento dell’instabilità dei mercati internazionali, il fattore climatico ha continuato a influenzare negativamente le coltivazioni, i servizi agricoli e il comparto zootecnico. I settori più colpiti includono i volumi di vino (-9,5%), patate (-6,8%), frutta (-5,3%) e olio d’oliva (-5%). Dati positivi emergono per le coltivazioni industriali (+6,2%), cereali (+3,2%) e ortaggi freschi (+2,8%). Le attività secondarie continuano a crescere, registrando un aumento del 4,1%. A livello europeo, nell’Unione Europea a 27, si è verificato un calo sia nella produzione (-1% in volume), nel valore aggiunto (-1,7%) che nell’occupazione (-1,5%). Nonostante ciò, la Francia ha mantenuto la sua posizione di leadership europea.  

“La situazione agricola del 2023, come evidenziata dai dati recentemente pubblicati, richiede una seria riflessione e azioni concrete da parte di tutti gli attori coinvolti nel settore”, dichiara il Presidente provinciale Domenico Bomba, “È evidente che l’impatto combinato dell’instabilità dei mercati internazionali e dei cambiamenti climatici ha influito negativamente sulla produzione, sul valore aggiunto e sull’occupazione nel comparto agricolo. È preoccupante constatare una contrazione nei volumi di produzione, soprattutto in settori cruciali per noi come quello vitivinicolo e dell’olio d’oliva”, continua, “Tuttavia, non possiamo ignorare i segnali positivi emersi da settori come le coltivazioni industriali, i cereali e gli ortaggi freschi, che hanno registrato una crescita incoraggiante. È fondamentale capitalizzare su tali trend positivi e promuovere politiche che favoriscano ulteriori sviluppi in queste aree. L’obiettivo è costruire un futuro più prospero e sostenibile per il settore agricolo”.




IL FUTURO DELL’AGRICOLTURA E LO SVILUPPO RURALE attraverso il dialogo civile

Evento digitale

Sulmona, 20 marzo 2024. Gli agricoltori europei costituiscono la spina dorsale dell’autosufficienza alimentare dell’Europa e la forza propulsiva dell’occupazione e della crescita sostenibile nelle zone rurali. Apportano un contributo essenziale alla nostra transizione ecologica collettiva. Al tempo stesso, sono chiamati ad affrontare sfide come i cambiamenti climatici e la competitività del mercato mondiale. Hanno dimostrato una notevole resilienza in tempi difficili segnati dalla pandemia, dalla crisi energetica, dalle conseguenze della guerra di aggressione della Russia contro l’Ucraina e da elevati livelli di inflazione.

Inoltre, proprio ieri la Commissione europea, tenendo fede al suo impegno di alleggerire gli oneri amministrativi per gli agricoltori dell’UE, ha proposto di rivedere alcune disposizioni della politica agricola comune (PAC), al fine di realizzare semplificazioni, mantenendo nel contempo una politica forte, sostenibile e competitiva per l’agricoltura e l’alimentazione dell’UE.

La proposta legislativa della Commissione è una risposta diretta alle centinaia di richieste ricevute dalle organizzazioni rappresentative degli agricoltori e dagli Stati membri e integra le azioni a breve termine già in corso della Commissione per contribuire a ridurre gli oneri amministrativi per gli agricoltori (per saperne di più clicca qui)

Questo il fil rouge dell’evento organizzato per il 22 marzo 2024 a partire dalle ore 10:00 grazie alla collaborazione tra sei Europe Direct con sedi nelle aree rurali interne d’Italia.

Nello specifico ED Maiella, Caserta, Basilicata, Umbria, Gioiosa Ionica e Molise si sono uniti nell’intento comune di dare voce a produttori agricoli, proprietari di negozi alimentari locali, dettaglianti, organizzazioni dei consumatori, gruppi ambientalisti, istituzioni locali ed europee e università locali per condividere idee e mettere in luce le esigenze degli agricoltori.

Per tale ragione è stato creato un questionario ad hoc con l’obiettivo di monitorare gli sviluppi politici ed economici nel settore dell’agricoltura, in base alle aree territoriali di riferimento. (qui il link per rispondere al breve questionario – 4 minuti – e partecipare al monitoraggio).

Agli utenti interessati sarà data possibilità di partecipare all’evento digitale (aperto e gratuito) da remoto, collegandosi alla piattaforma Cisco Webex Meeting da questo link (inserendo la seguente password: eventoagri), oppure in presenza nelle seguenti sedi previste dagli Europe Direct coinvolti. Nello specifico, per lo Europe Direct Maiella, la sede fisica presso la quale si svolgerà l’evento sarà quella della sala convegni dell’Ente Parco Nazionale della Maiella (promotore dello Europe Direct Maiella), sita in Via Badia n. 28 – Sulmona.

In seguito ai saluti istituzionali (per lo Europe Direct Maiella interverrà Luciano Di Martino, Direttore dell’Ente Parco Nazionale della Maiella) il programma previsto per l’incontro vedrà la partecipazione di funzionari europei, regionali e locali. Il ricco panel sarà così composto:

– Massimo Pronio, Responsabile Comunicazione Commissione Europea Rapprentanza in Italia

-Andrea Incarnati, Country Coordinator Italian RDPs 2014-2022, DG Agriculture and Rural Development Directorate D – CAP Strategic Plans II Unit D.3 – Greece, Italy, Cyprus, Malta

– Elena Sico, Responsabile Dipartimento Agricoltura Regione Abruzzo

– Vincenzo Girfatti, Commissario straordinario Parco Regionale del Matese – Coordinatore Europe Direct Caserta

– Carlo Cosentino, Docente di Agraria UNIBAS

– Emilia Reda, Consiglio Ricerca in Agricoltura e Analisi Economia Agraria

– Guido Mignolli, Direttore GAL Terre Locridee

Ore 11:30 – Best Practices:

– Alessandro Malerba, “Le terre di Zoe” e la storia di una azienda di famiglia

– Angela Maria Loporchio, “GAL Mauridania” Puglia – Sustainable Smallholders EU (SSEU)

Ore 12:00 – Conclusioni

– Alessandro Rainoldi, European Joint Research Centre (JRC), European Commission

Modera: Giancarlo Orsingher – Membro Team Europe Direct               

L’evento è accreditato dal CESAR (EUROPE DIRECT UMBRIA) per il riconoscimento dei crediti formativi professionalizzanti ai dottori agronomi, ai dottori forestali che parteciperanno in presenza.




LE INNOVAZIONI DI ACS al JEC World di Parigi

Tortoreto, 20 marzo 2024. ACS (Advanced Composites Solutions), società con sede a Tortoreto (Teramo) specializzata nella progettazione e produzione di componenti in fibra di carbonio per automotive, nautica e aerospace, è stata tra le pochissime aziende italiane ad esporre le proprie innovazioni al JEC World di Parigi, la più importante fiera internazionale dedicata ai materiali compositi, e l’unica a mostrare le applicazioni realizzate con tecnologia PCM (Prepreg compression molding), che è al momento una delle tecnologie più interessanti per la produzione seriale di parti in fibra di carbonio per alti volumi.

Nel corso dell’evento, svoltosi di recente nella capitale francese, ACS ha avviato contatti e consolidato i propri legami con decine di produttori internazionali operanti nei vari settori di interesse citati e in altri settori specifici (come ad esempio quello degli eVTOL, i velivoli a decollo e atterraggio verticale) in cui la domanda di prodotti leggeri e resistenti come i compositi è in costante crescita.

Tra le innovazioni esposte da ACS e molto apprezzate dal pubblico del JEC, anche parti di supercar realizzate in biocompositi, i compositi fatti con fibre naturali che attualmente sono oggetto della massima attenzione soprattutto da parte dei produttori di supercar.

“Siamo contenti – è il commento dell’ingegner Roberto Catenaro, CEO e fondatore di ACS – di aver consolidato la nostra presenza sul mercato internazionale grazie al JEC, la vetrina per eccellenza del mondo dei compositi e per noi tradizionale trampolino di lancio e piattaforma per interagire con fornitori e potenziali clienti su base globale. A distanza di dieci anni dall’avvio, possiamo dire che ACS oggi è riconosciuta come azienda leader dei compositi a livello internazionale e di questo non posso che ringraziare tutti coloro che, spesso facendo grandi sforzi e lanciando il cuore oltre l’ostacolo, hanno collaborato al conseguimento di un successo affatto scontato”.

Nella foto, l’ingegner Roberto Catenaro davanti allo stand di ACS a Parigi durante il JEC World 2024




LE COLOMBE E LE PASTIERE

Il locale fondato da Gianni ed Elena Tonon, presenta per la prima volta le opere realizzate dallo chef resident Angelo Apuzzo

Villanova di Cepagatti, 20 Marzo 2024. Dopo il successo dei panettoni di Natale, il The Coat replica con la produzione delle colombe di Pasqua. E date le origini campane dello chef resident del ristorante, Angelo Apuzzo, sono state realizzate anche le classiche pastiere napoletane. Nato nel 2021 a Villanova di Cepagatti, da un’idea di Elena e Gianni Tonon, il The Coat Club è un luogo unico in Abruzzo dove food e mixology si fondono in un ambiente ricercato.

Per la Pasqua 2024, i titolari insieme allo chef hanno deciso per la prima volta di produrre sia la colomba che la pastiera napoletana. Angelo Apuzzo, 35 anni, di Vico Equenze, ha diverse esperienze importanti alle spalle compresa quella con lo chef stellato Gennaro Esposito.

Come per i panettoni, la scelta dei gusti ha voluto rispecchiare l’anima fusion del The Coat. C’è la colomba classica con arancia e uvetta candita, quella al cioccolato e quella con fichi secchi, lavanda e noci di macadamia caramellati.

La pastiera invece sarà quella classica napoletana ma senza canditi, con vaniglia bourbon del Madagascar e bucce di agrumi di San Vito biologiche provenienti dai terreni dei titolari.

“La lavorazione della colomba è la stessa del panettone, ma questa volta come gusti abbiamo scelto ingredienti differenti- ha detto lo chef Angelo Apuzzo- Invece date le mie origini non potevamo non proporre la classica pastiera napoletana, immancabile dolce sulle tavole pasquali, amato da tutti”.

La cura del dettaglio è il marchio di tutto il progetto The Coat, e in linea con questo pensiero, grande cura e attenzione sono state rivolte al pack. La colomba ha una confezione elegante e stilosa fatta di scampoli di stoffe dell’azienda di moda di Gianni (sottostante il The Coat) in ottica anti-spreco. La pastiera invece è rivestita con vari nastri colorati sempre recuperati dall’azienda, dando così valore all’aspetto sostenibile.

“Dopo il successo dei panettoni abbiamo deciso di proseguire con la linea di colombe e pastiere artigianali -hanno concluso Gianni ed Elena Tonon- sempre realizzate in stile The Coat. Dolci sì della tradizione ma presentati e realizzati come piacciono a noi“.

Le colombe e le pastiere sono disponibili al The Coat Club negli orari di apertura del locale.