Una terzina in trecento parole. Dantedì 2024, lunedì 25 marzo alle ore 17, nella Fondazione La Rocca
Pescara, 23 marzo 2024. Il grande scrittore argentino Jorge Luis Borges ha scritto che La Divina Commedia “è un libro che tutti dobbiamo leggere. Non farlo significa privarci del dono più grande che la letteratura possa offrirci, significa condannarci a uno strano ascetismo.”
E, come lui, che è stato uno dei più attenti conoscitori ed estimatori di Dante, tanti altri grandi poeti lo hanno fatto in giro per il mondo. Per esempio, Thomas Stearns Eliot, il quale soleva ripetere che “si può imparare più come scrivere poesia da Dante, che da qualunque poeta inglese”, o Derek Walcott, che ha preso la Divina Commedia come uno dei modelli esemplari per il suo Omeros, premio Nobel per la letteratura 1982, il quale vedeva in Dante la straordinaria capacità “di condensare in un solo verso immagini grandiose”, che ci colpiscono tutti profondamente.
L’elenco potrebbe continuare con Mandelštam, per quale leggere Dante era un lavoro interminabile, e continuamente, nella sua Conversazione su Dante, racconta di sé attraverso i versi del sommo poeta. Citiamo, come ultimo esempio, James Joyce, il quale arriva ad affermare che con Dante “inizia e forse termina la letteratura italiana” a significare che nel suo poema c’è già tutto e nulla forse si può aggiungere.
È questa forse la ragione per la quale Dante, con il suo straordinario uso delle immagini e dell’allegoria, oggi più che in passato, è considerato il poeta più conosciuto, più amato, più letto, più tradotto e più imitato nel grande universo della letteratura mondiale, orgoglioso vanto nel mondo della nostra ricchissima tradizione letteraria, linguistica e culturale. Benissimo ha dunque fatto il Ministero della cultura – sia pure in ritardo a quanto già da tempo si fa per Shakespeare e per Cervantes – a dedicargli un giorno dell’anno, il Dantedì, che cade il 25 marzo, per ricordarlo con molte iniziative in Italia e all’estero.
La casa della poesia in Abruzzo – Gabriele d’Annunzio, quest’anno insieme alla Fondazione La Rocca, organizza la sua quarta edizione del Dantedì, con il titolo “Omaggio a Dante. Una terzina in trecento parole”. Nel corso della serata, che sarà introdotta da Dante Marianacci, presidente della Casa della poesia in Abruzzo, che ne è il curatore, e dal presidente della Fondazione La Rocca, Ottorino La Rocca, sedici poeti leggeranno e commenteranno una terzina della Divina Commedia a loro scelta.
“Ci sono versi o terzine indimenticabili del poema dantesco – ha scritto il curatore dell’evento, tra l’altro autore del recente volume – In viaggio con Dante e con la Commedia (Solfanelli Editore), che raccoglie i suoi contributi e quelli di numerosi altri studiosi di varie parti del mondo – ma anche versi e terzine assai meno noti, in qualche modo legati alla nostra vita, ai nostri ricordi, ai nostri studi, alla nostra immaginazione, che per una qualche ragione ritornano di frequente a fare capolino nella nostra mente. Il 25 marzo i sedici poeti di seguito elencati, si cimenteranno con altrettante terzine della Divina Commedia illustrandone il significato e le ragioni della scelta.”
Questi i poeti partecipanti: Vittorina Castellano, Rosetta Clissa, Franca Di Bello, Assunta Di Cintio, Nicoletta Di Gregorio, Elena Malta, Dante Marianacci, Leda Panzone Natale, Sonia Pedroli, Daniela Quieti, Mara Seccia, Stevka Šmitran, Flora Amelia Suárez Cárdenas, Marco Tabellione, Patrizia Tocci e Serena Zitti.
Ho ascoltato con grande ammirazione tutti i poeti che si sono avvicendati al microfono, uno più bravo e interessante dell’altro: grande Dante! compreso il ns Marianacci!
Vorrei essere informato di eventi futuri ; mi piacerebbe rileggere i contributi di tutti i poeti, qualcuna sa dirmi come fare?
Grazie ed un caloroso saluto a tutti!