L’ALBERO DI FALCONE

È arrivato nella Scuola Secondaria Vincenzo Bindi nell’ambito del progetto nazionale Un albero per il futuro.  Oggi la consegna ufficiale, nel corso di una mattinata entusiasmante.

Giulianova, 27 marzo 2024. La Scuola Secondaria Vincenzo Bindi è tra le tantissime che, in Italia hanno aderito al progetto di educazione alla legalità ambientale Un albero per il futuro promosso dal Ministero della Transizione Ecologica in collaborazione con il Raggruppamento Carabinieri Biodiversità. Da oggi, infatti, la scuola dell’ IC 2 di Giulianova custodisce una talea del famoso ficus che cresce in via Notarbartolo, a Palermo, poco distante dalla casa che fu del giudice Giovanni Falcone.

Stamattina, nell’aula magna della scuola, la consegna ufficiale, nel corso di una mattinata-evento organizzata dalla direzione scolastica con il patrocinio del Comune di Giulianova ed in collaborazione con l’associazione Un albero in più. Il Vicesindaco e assessore alla Pubblica Istruzione Lidia Albani, intervenendo, ha invitato gli alunni a riflettere sulla figura del giudice Falcone, a ripensarlo, come loro,  ragazzino,  alla luce di quanto la sua vita e il suo sacrificio avrebbero rappresentato per l’ Italia di oggi.

L’incontro è stato aperto dall’esibizione di alcuni ragazzi delle classi di strumento, che hanno eseguito, con gli insegnanti, Fratello Sole, sorella luna. In aula magna, presenti anche i genitori rappresentanti di classe, sono intervenuti, oltre al Vice Sindaco, la dirigente Angela Pallini, il Vice Prefetto di Teramo Marinella Iodice, il funzionario Maria De Dominicis per l’Ufficio Scolastico regionale, il Tenente Colonnello Cassandra Vantini, Comandante del Nucleo Investigativo dei Carabinieri Forestali di Teramo, il Maresciallo capo Federica Desprini del Reparto Biodiversità dei Carabinieri di Pescara, il dottor Roberto Fracasso, consulente e coordinatore del progetto.

L’arrivo dell’ Albero di Falcone inserisce la Bindi nella mappa degli istituti che partecipano alla straordinaria idea del bosco diffuso. Il plesso è pertanto da oggi individuabile sul web, tra le  scuole affidatarie del messaggio di impegno sociale e tutela ambientale che, nell’albero di Palermo, ha il suo ideale centro propulsore. Dal sacrificio del giudice Falcone fiorisce nuova vita: dalla sua testimonianza, un seme che non è perduto e che anzi continua a generare significato, a  formare coscienze. La dirigente Angela Pallini ha spiegato come il progetto si situi in un programma educativo ampio e diversificato. I ringraziamenti, suoi e indirettamente delle famiglie, sono andati alle Istituzioni locali, all’ Arma dei Carabinieri, a Nicola Di Battista, Presidente della preziosa associazione Un albero in più, a Cinzia Iezzi di Naturiamo, agli insegnanti Francesca Pistilli, Alessandra Pomante e Michele Alesiani, che, a fronte di un coinvolgimento collegiale, hanno collaborato fattivamente perché la mattinata odierna fosse memorabile.




UN AIUTO PER LA CANTAUTRICE MOMO

Lanciata petizione su change.org per richiedere la Legge Bacchelli in favore dell’artista

Lanciano, 27 marzo 2024. Un aiuto per la cantautrice abruzzese Momo. È stata lanciata su Change.org una petizione per richiedere la concessione della Legge Bacchelli all’artista di Lanciano (nome d’arte di Simona Cipollone), che tutti ricordano per aver portato fuori programma al Festival di Sanremo del 2007 il tormentone “Fondanela”. Lanciata nei giorni scorsi l’iniziativa ha già ottenuto oltre 300 firme, tra cui quelli di numerosi artisti e addetti ai lavori come Alfredo Rapetti Mogol, Ginevra Bompiani e Maddalena Crippa.

“La cantautrice Momo (Simona Cipollone) – spiega l’amico e critico musicale Alessandro Sgritta – si trova in uno stato di grave ristrettezza economica in quanto non è più in grado di provvedere al suo sostentamento: fino a qualche mese svolgeva alcuni lavori saltuari, poi dopo aver avuto un grave problema di salute ha perso il lavoro. La crisi e il Covid hanno fatto il resto. Riteniamo che abbia tutti i requisiti necessari per accedere al Fondo Bacchelli e stiamo raccogliendo le firme per costituire un Comitato promotore”.

La legge Bacchelli (legge 8 agosto 1985, n. 440) è un fondo a favore di cittadini illustri che versano in stato di particolare necessità e che hanno portato lustro al Paese con meriti in campo scientifico, letterario, artistico, economico, lavorativo, sportivo e nel disimpegno di uffici pubblici o di attività svolte a fini sociali, filantropici e umanitari, che possono così usufruire di contributi utili al loro sostentamento.

La richiesta dell’assegno vitalizio, corredata della documentazione necessaria, è poi sottoposta al vaglio di un’apposita Commissione, che resta in carica quattro anni. Dell’ultima, in carica fino al 2025, fanno parte la scrittrice Dacia Maraini e il produttore cinematografico Roberto Cicutto (entrambi già membri della precedente Commissione).

Qui la petizione completa: https://www.change.org/p/petizione-per-concedere-il-vitalizio-della-legge-bacchelli-alla-cantautrice-momo

C’è un punto nel quale ironia e poesia, leggerezza e profondità trasparenza e meraviglia si incontrano. È in quel punto che le parole e le note si prendono per mano per camminare insieme, in equilibrio sull’asse del tempo, sospese a mezz’aria tra terra e stelle. È lì che nasce la musica di Momo, una delle voci più personali e interessanti del panorama della canzone d’autore italiana, tra Piero Ciampi, Gabriella Ferri e Rino Gaetano. Nel 2007 Enzo Biagi nel suo programma Rotocalco su Rai3 l’aveva paragonata a Giulietta Masina nel ruolo di Gelsomina nel film La strada del suo amico Federico Fellini.

Abruzzese di nascita (L’Aquila, 2 luglio 1972), poi romana di adozione anche se ora è tornata a vivere a Lanciano, Momo, all’anagrafe Simona Cipollone (il nome d’arte le è stato suggerito in sogno da Totò), è nota al grande pubblico per il successo della sua Fondanela, brano surreale e ironicamente satirico scritto insieme alla pianista Alessandra Celletti, lanciato al Dopofestival di Sanremo 2007 condotto da Piero Chiambretti.

Un’apparizione folgorante, che ha avuto il merito di accendere i riflettori su un’autrice immaginifica e sensibile, ispirata e incontaminata, che ha nella vena ironica irriverente e pungente, in una satira sociale e politica condotta con anima di giullare e spirito di menestrello, nel taglio, allo stesso tempo, neorealista e surrealista del suo presentare luoghi, storie e personaggi e nella sua capacità di giocare con le parole, plasmandone forma, senso e suono, i punti di forza di una vena espressiva originale, nella quale poesia e realtà si fondono a creare un universo di immagini in grado di suscitare emozioni inedite e di evocare memorie e suggerire orizzonti futuri.

Nel 1996 con la sua Embè arriva seconda al festival Vocidomani in Abruzzo. Il cantautore romano Simone Cristicchi, colpito dal brano, lo fa suo e lo presenta al Festival di Sanremo 2006, con il titolo “Che bella gente”, classificandosi al secondo posto tra i Giovani, segnalando a pubblico e critica la personalità e il talento di Momo.

Nel 2007 viene assegnata a Momo la menzione speciale della critica come artista di Teatro Canzone al Festival Giorgio Gaber 2007. Dal 2001 Momo si esibisce nei principali teatri e locali italiani, accompagnata dal suo gruppo: Luca Venitucci (arrangiamenti e tastiere); Daniele Ercoli (contrabbasso e bombardino); Desirèe Infascelli (fisarmonica e mandolino); Giulio Caneponi (batteria e percussioni) e Federica Principi (pianoforte). È con questi musicisti che Momo ha inciso i suoi primi due album: “Il giocoliere” (Sony/BMG, 2007) , e il secondo “Stelle ai piedi” registrato a Roma nell’estate 2008. I due album sono stati prodotti da Simone Grassi, per Jux Tap Entertainment, “Stelle ai piedi” è anche il titolo del suo primo romanzo (Bompiani, 2009) uscito con il disco allegato. Ancora nel 2009 Momo si aggiudica il Premio Bianca D’Aponte ad Aversa (aperte le iscrizioni per il 2024) con il brano “L’amore sale piano”, vincendo anche il premio della critica. Nello stesso anno partecipa come ospite al Premio Tenco (dove canta “La spazzatura” accompagnata dalla violinista H.e.r.) e approda al cinema con “Ce n’è per tutti“, la pellicola prodotta da Sauro e Anna Falchi, diretta da Luciano Melchionna.

Momo ha fatto parte per anni del cast dello Spettacolo Teatrale “Dignità Autonome di Prostituzione” dal format di Betta Cianchini e Luciano Melchionna per la regia di Luciano Melchionna, uno spettacolo che ha ricevuto il Premio Speciale Golden Graal 2008 e ha ricevuto la Nomination al Premio ETI – Gli Olimpici del Teatro 2009 per la categoria “Miglior spettacolo d’innovazione”. Nel 2011 è tra i Finalisti del festival Musicultura a Macerata con il brano “La Canzone che si capisce” (S. Cipollone- F. Principi).

Nel 2016 pubblica l’EP “Santa” per La Stanza Nascosta Records. Nel 2019 ha pubblicato il suo terzo disco autoprodotto “No tengo n’idea”, arrangiato da Giovanni Block, tuttora disponibile sulle piattaforme digitali, che contiene il singolo “5 alibi” con la partecipazione del cantante e attore Attilio Fontana.




RISERVATO ALLE BICICLETTE!

Piattaforma di valutazione dei servizi dedicati alle biciclette e a chi le usa

Pescara, 27 marzo 2024. La disponibilità di posteggi per bici in un contesto urbano è ancora un problema di grande rilievo. Nonostante vi sia più di una norma, locale o nazionale, che solleciti un maggiore grado di articolazione e diffusione della rete di stalli, soprattutto in prossimità di luoghi di aggregazione, la presenza di biciclette attaccate a pali e alberi rende evidente la forte lacuna di offerta di servizi di sosta in grado di rispondere ad una domanda significativamente alta.

Oltre alla disponibilità di spazi, spesso si riscontrano tipologie di dotazioni più di tipo ornamentale che funzionale, non in grado cioè di accogliere di alcun “velocipede”. Abbiamo selezionato 4 esempi che rendono chiara la situazione.

Ospedale – All’interno dell’area di uno degli ingressi all’accettazione mancano completamente le rastrelliere, per cui coloro che arrivano in bici devono cercare qualsiasi cosa per poter mettere in sicurezza il proprio mezzo. E i pochi pali o le ringhiere sono spesso insufficienti, mentre nell’intorno abbondano auto in rapida e continua rotazione per accompagnare i pazienti meno abili a raggiungere l’ingresso in autonomia.

Supermercato, esterno – L’assenza totale di stalli costringe gli utenti, che pur arrivano utilizzando la bici, a parcheggiare lungo le ringhiere, ai pali dei tabelloni, ai pluviali degli edifici quando possibile, oppure a lasciare il mezzo appoggiato alle vetrine, nel tentativo di tenerlo un po’ a vista dall’interno.

Supermercato, interno – Anche i monopattini, elettrificati o meno, sono mezzi a due ruote. Più facili da portare con sé, seppur non sempre possibile. Quando non ci sono spazi presidiati di alcun tipo, c’è chi, evidentemente con la presunta benevolenza del personale del punto vendita, porta il mezzo all’interno, lasciandolo magari parcheggiato in un posto dove non arrechi fastidio al passaggio né ostacoli gli acquisti.

Esercizi commerciali – La tipologia di stalli e la loro collocazione alcune volte ne rendono impossibile l’utilizzo. Nella foto una classica rastrelliera a “scolapiatti” posizionata in aderenza alla parte dell’edificio dove nessuno potrà mai posteggiare la bicicletta, non essendoci il franco di sporgenza di cui ha bisogno la ruota per poter essere inserita nell’alloggiamento.

Quattro situazioni molto diffuse, e saltate all’attenzione di OSMOCI, che dovrebbero far riflettere circa la qualità dei servizi messi a disposizione dell’utenza vulnerabile della strada, quella che pedala.

Giancarlo Odoardi – Ri-media.net – Direttore Editoriale – Web Content Editor




IL SUPERBONUS

La direttiva UE e le prospettive dell’edilizia abitativa

di Natale Forlani

PoliticaInsieme.com, 27 marzo 2024. L’approvazione della bozza della Direttiva sulle case “green” da parte del Parlamento europeo e la bozza di relazione predisposta dalla commissione Bilancio della Camera sugli esiti del Superbonus 110% sono due eventi che possono aiutare a comprendere le prospettive future dell’edilizia abitativa in Italia.

La proposta di Direttiva europea, che dovrebbe essere pubblicata subito dopo la ratifica da parte del Consiglio europeo Ecofin del 12 aprile p.v., propone l’obiettivo di azzerare le emissioni CO2 del patrimonio abitativo europeo entro il 2050 a valle di un percorso che prevede la riduzione del 16% di quelle in atto entro il 2030 e del 20% entro il 2035. Il 55% del risultato dovrà essere ottenuto con il rinnovamento complessivo degli edifici abitativi. Il contributo per la parte rimanente dovrebbe essere offerto dalla sostituzione degli infissi, degli impianti e di altre componenti che possono concorrere al risultato. Per le caldaie e gli impianti di riscaldamento viene vietato l’utilizzo di combustibili fossili per le nuove installazioni a partire dal 2026 e la definitiva sostituzione entro il 2040. Entro due anni dalla data di pubblicazione, gli Stati aderenti dovranno predisporre un piano attuativo finalizzato al raggiungimento degli obiettivi.

Rispetto alla prima bozza, il testo approvato allunga i tempi per il raggiungimento degli obiettivi, rinuncia a imporre a tutti i Paesi aderenti l’adozione di una certificazione energetica unica per le abitazioni, allarga le deroghe per gli edifici storici o che sono sottoposti a vincoli, alle seconde case poco abitate e alle piccole abitazioni. L’impatto per l’Italia di queste misure, in particolare sugli edifici più energivori al netto delle deroghe, potrebbe comportare la ristrutturazione di circa 5 milioni di abitazioni.

La bozza della relazione che circola alla commissione Bilancio della Camera dei deputati provvede ad aggiornare i costi e i benefici del Superbonus 110% e delle altre agevolazioni ancora in corso per le ristrutturazioni abitative. Sulla base dei dati forniti dall’Enea fino al mese di febbraio 2024, l’importo consolidato delle spese delle ristrutturazioni abitative a carico dello Stato ha raggiunto la cifra di 114 miliardi. Un importo destinato ad aumentare per l’aggiornamento nei prossimi mesi delle asseverazioni per i cantieri autorizzati nel corso del 2023.

L’intervento ha consentito l’adeguamento ecologico e sismico di circa 480 mila abitazioni con un impatto positivo di poco superiore al 30% del valore aggiunto del settore dell’edilizia, ma inferiore alla spesa aggiuntiva posta a carico del bilancio dello Stato. Il rendimento del capitale pubblico investito risulta inferiore a quello delle vecchie agevolazioni che prevedevano un concorso alla spesa da parte dei committenti privati. Secondo alcune stime fornite dalla Banca d’Italia, circa la metà di queste ristrutturazioni sarebbero state comunque realizzate con l’utilizzo delle detrazioni in vigore fino al 2020. L’importo maggiore dei costi messi a carico dello Stato dovrà essere ammortizzato nella contabilità pubblica nei prossimi 5 anni con effetti negativi sul debito la mancanza di disponibilità finanziarie da destinare ad altre priorità.

La notizia positiva è rappresentata dal fatto che i risparmi energetici ottenuti a partire dal 2020, equivalenti a circa 9 Gwh nel 2023, saranno conteggiati nell’obiettivo da raggiungere entro il 2030 (-16%) in ambito Ue. Secondo il centro ricerche Cresme Symbola (vedi Il Sole 24 Ore di sabato 23 marzo), il raggiungimento dell’obiettivo entro questa data comporterà l’esigenza di nuovi investimenti per un valore che potrebbe oscillare tra i 285 e i 320 miliardi di euro per adeguare circa 3,2 milioni di immobili energivori. Una cifra equivalente a tutte le agevolazioni erogate dallo Stato per le ristrutturazioni abitative dal 1998 al 2022. La ricerca conferma anche un saldo negativo di 56 miliardi per l’orario pubblico generato dalla differenza tra il valore delle agevolazioni erogate e l’aumento del gettito legato alla crescita del valore aggiunto nel settore delle costruzioni.

L’eredità del Superbonus e le implicazioni della nuova Direttiva sulle case green impongono una riflessione sulle prospettive dell’edilizia abitativa e sulla sostenibilità dei costi che dovrebbero essere assunti dallo Stato e dai cittadini per conseguire i risultati. Nel breve periodo l’uscita dal Superbonus comporta un ridimensionamento del valore degli investimenti (-25% secondi il Cresme) e una condizione di relativa incertezza in attesa dell’approvazione del piano nazionale per l’attuazione della Direttiva europea che dovrà avvenire entro il 2025.

Come da consuetudine, l’introduzione di nuovi vincoli/obiettivi da parte delle Istituzioni europee non viene accompagnata da scelte economiche finalizzate a rendere sostenibili i costi degli investimenti da parte dei paesi aderenti. Per lo scopo viene genericamente richiamato l’utilizzo dei fondi europei che hanno già un destinazione e che, al netto dei fondi Next Generation Eu, rappresentano una partita di giro tra i contributi versati e restituiti dall’Ue ai singoli Stati. Le conseguenze devono essere inquadrate nel complesso dei costi della transizione ambientale e digitale che l’ex Presidente della Bce, mario draghi,  incaricato dalla Commissione Ue di redigere un rapporto sulla competitività dell’economia, ritiene superiori ai 500 miliardi di euro anno.

Sulla carta i margini per la redistribuzione dei costi relativi al risparmio energetico possono essere distribuiti su un ampio arco di tempo, ma i riflessi negativi delle decisioni assunte sul valore degli appartamenti vetusti è praticamente immediato. La riduzione del valore degli immobili, oltre a pregiudicare quello delle ipoteche da rilasciare alle banche per accedere ai mutui, deve fare i conti con lo spopolamento delle aree interne e un patrimonio abitativo che risulta superiore al fabbisogno per via della decrescita della popolazione. La prospettiva è quella di un aumento dei costi per adeguare un patrimonio che non ha mercato e di un’accelerazione dell’abbandono delle aree interne.

Per l’Italia gli obiettivi e i costi della transizione ambientale devono essere ponderati tenendo conto delle caratteristiche demografiche, morfologiche e storiche del nostro territorio. Le attuali politiche economiche tendono a privilegiare gli obiettivi astratti e la concentrazione delle opportunità economiche e della mobilità delle persone verso le aree intensamente popolate. Per la storia del nostro Paese questa deriva, già visibile in molti ambiti economici e sociali, rischia di comportare effetti catastrofici sulla valorizzazione del patrimonio e sulla distribuzione del reddito.

Il Superbonus, la Direttiva Ue e le prospettive dell’edilizia abitativa- di Natale Forlani – Politica Insieme




OPEN DAY ANFFAS

Turismo inclusivo giovedì 28 marzo

Sulmona, 27 marzo 2024. Giovedì, 28 marzo Turismo inclusivo a Sulmona in piazza XX  Settembre, ore 10:00 Open Day Anffas. Per la ricorrenza del 66° compleanno di Anffas e della XVII Giornata Nazionale delle Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo, Anffas Sulmona organizza una visita guidata del centro storico all’insegna dell’accessibilità e dell’inclusione.

I ragazzi dell’Anfass, affiancati dalla guida professionista Francesca, faranno da ciceroni ai loro ospiti tra le bellezze di Sulmona.




LA PASTIERA

La pastiera napoletana è un dolce della cucina campana, tipico nel periodo pasquale, (per la forma assomiglia alla crostata). È una torta di pasta frolla riempita con la ricotta ed altri ingredienti genuini. Tenendo conto della tradizione, viene preparata dal giovedì al Sabato Santo. La Pastiera è il simbolo della primavera e della rinascita.

INGREDIENTI PER LA PASTIERA

barattolo di grano cotto 580 g

latte ½ l

uova 4

ricotta, la più asciutta possibile 600 g

zucchero 300 g

cedro candito 50 g

arancio candito 50 g

limone 1

fiala di essenza di acqua di fiori di arancio (se piace) 1

zucchero a velo

sale q.b.

cannella q.b.

INGREDIENTI PER LA PASTA FROLLA

farina tipo 00 – 300 g                                                                                          

burro o gradina 150 g

zucchero 100 g

uova 2

limone 1

un cucchiaino di lievito dolci

PROCEDIMENTO PER L’IMPASTO

Anche se il grano acquistato è cotto, farlo bollire per un’ora in un litro di acqua, poi scolarlo. (Serve per far staccare i chicchi di grano).

Per rendere il grano più gustoso, farlo cuocere in mezzo litro di latte con l’aggiunta di un pizzico di sale, un po’ di cannella, una buccia di limone. Lasciare bollire il grano, fino a quando il latte si è ritirato. Scolarlo, farlo raffreddare, togliere la buccia di limone ed i residui di cannella. In una zuppiera versare IL GRANO, 600 grammi di ricotta, la più asciutta possibile, (è consigliabile setacciarla con lo schiacciapatate, prima di metterla nella terrina), 300 grammi di zucchero, 4 tuorli di uovo, (gli albumi delle uova, devono essere montate a neve e poi aggiunte al composto), la scorza grattugiata del limone,100 grammi di frutta candita (arancio e cedro), tagliati molto fine, una fiala di essenza di acqua di fiori di arancio. Amalgamare bene il tutto.

 PROCEDIMENTO PER LA PASTA FROLLA

Mettere in un recipiente la farina, un uovo intero ed un tuorlo, il burro sciolto, ma non bollente, la buccia del limone grattugiata, lo zucchero, un cucchiaino di lievito dolci. IMPASTARE… Avvolgere l’impasto in una pellicola trasparente e mettere in frigo per 30 minuti.

PROCEDIMENTO PER IL RIEMPIMENTO

Stendere la pasta frolla con il mattarello sulla spianatoia. Non è semplice… perché questo impasto è tenero, floscio, sbriciolato e tende a creparsi. In una tortiera di 26 cm di diametro, rivestita dalla carta da forno, mettere la PASTA FROLLA che deve ricoprire, sia il bordo che il fondo. Riempirla con l’impasto e livellarla. Con la pasta frolla avanzata, decorare la tortiera. Ricavare alcune strisce, tagliate con la rotella tagliapasta, che gli dà la caratteristica seghettatura. Infornare nel forno preriscaldato, ad una temperatura di 200 gradi. Occorre un’ora e mezza di cottura. Lasciarlo riposare mezza giornata. Infine, spolverare con zucchero a velo. Il peso totale è di 2,5 Kg.

Luciano Pellegrini




STORIE DI SPORT

VIII^ Edizione Premio Letterario. Si può partecipare fino al 12 maggio. Curiosità: Rocky Marciano consumava caffè Saquella

Ripa Teatina, 27 marzo 2024. Manca poco più di un mese alla scadenza del bando dell’edizione VIII del Premio Letterario Rocky Marciano Storie di Sport, organizzato dalla Scuola Macondo – l’Officina delle Storie di Pescara e il Comune di Ripa Teatina a favore della cultura e dell’integrazione e nel nome dello sport: entro le ore 24.00 del 12 maggio 2024, coloro che sono interessati a partecipare dovranno inviare un unico racconto a tematica sportiva di propria produzione, edito o inedito, in lingua italiana, anche già premiato in altri concorsi, di massimo 7200 caratteri spazi inclusi, all’indirizzo premioletterariostoriedisport@gmail.com.

Il premio è possibile grazie anche al contributo di Saquella Caffé, azienda che crede fortemente nel legame tra territorio e tradizione come ammette lo stesso imprenditore Enrico Saquella riportando la sua testimonianza:  “Ciò che ci lega al Rocky Marciano è da individuare proprio nelle origini della mia famiglia che è di Ripa Teatina, e dunque perché non valorizzare il territorio che ha contribuito in qualche modo alla creazione della nostra realtà imprenditoriale?”.

“La nostra attività – prosegue – si fonda sulla tradizione ma ha sempre guardato al futuro, è ben radicata sul territorio ma ha un respiro internazionale: aspetti che caratterizzano l’intero Festival dedicato a Rocky Marciano, che guarda ai modelli del passato ma premia il presente, che ha uno sguardo non solo locale ma cosmopolita vista la fama di questo grande idolo. Un piccolo vanto per noi è la sua testimonianza: nel nostro ufficio, infatti, conserviamo con cura una lettera che prova che Rocky Marciano bevesse Caffè Saquella. A chi ci chiede cosa hanno in comune Saquella e Rocky Marciano siamo fieri di rispondere: Ripa Teatina!” – conclude Enrico Saquella.

Unico requisito per la partecipazione al premio è l’aver compiuto la maggiore età in data 1° gennaio 2024. Oltre alla targa di merito il primo classificato vincerà 1000 euro (al lordo delle imposte); targa di merito anche per il secondo e terzo classificato.

È stato istituito anche il Premio “Rocky Mattioli” riservato al miglior racconto redatto da un autore abruzzese; la Scuola Macondo – l’Officina delle Storie attribuirà inoltre a sua discrezione n. 2 borse di studio per i suoi corsi ai partecipanti ritenuti più meritevoli.

La Giuria è composta da: Francesca Chiappa (Hacca Edizioni); Francesco Coscioni (Neo Edizioni); Valerio Valentini (Readerforblind); Raffaele Riba (editor e scrittore); Lorenza Stroppa (Ediciclo Editore); Roberto Di Pietro (Agente Letterario Edelweiss); Athos Zontini (scrittore e scout per la rivista Achab); Patrizia Angelozzi (Angelozzi Comunicazione); Paolo Primavera (Edicola Ediciones).

La cerimonia di premiazione avverrà a luglio, all’interno del Festival Rocky Marciano di Ripa Teatina (CH). La data verrà comunicata ai finalisti a giugno. La manifestazione è patrocinata da Il Centro Quotidiano d’Abruzzo, Regione Abruzzo e CONI Abruzzo.




MESSA DEDICATA AGLI ARTISTI

Alle 18, nella chiesa di San Pietro Apostolo. Cantano il Coro Accademia Acquaviva Città di Giulianova, I piccoli cantori di Rosburgo e i solisti del Conservatorio Braga

Giulianova, 27 marzo 2024. Nella giornata mondiale del Teatro che si celebra oggi e proprio all’inizio del triduo Pasquale, il coro di voci bianche e il coro giovanile “Accademia Acquaviva” Città di Giulianova, con la collaborazione de “I piccoli cantori di Rosburgo” animeranno la Santa Messa celebrata da Don Luca Torresi e dedicata agli artisti nella Chiesa di San Pietro apostolo a Giulianova.

Il dipinto scelto per la locandina non è casuale, si tratta di un’opera di un anonimo pittore vercellese del se. XVII custodito nella pinacoteca Malaspina a Pavia e rappresenta La Madonna in adorazione del Bambino che aiutato da San Giuseppe abbraccia la croce tra santi e angeli.

Per questa ragione i bambini del coro di voci bianche intoneranno una ninna nanna dedicato a Gesù in fasce per poi proseguire con altri canti, da Palestrina a Bach, al canto spiritual che introdurranno nel clima dell’ascolto e dell’attesa della resurrezione guardando dentro l’origine di tutto, musiche che spingono anche noi a non fermarci alla croce ma ad andare al cuore del messaggio di Cristo: nulla di ciò che accade è fuori dallo sguardo del Padre. Ecco ciò che racconta il Cristo che nasce e muore: lo sguardo del Padre è su di noi, sulle nostre croci, il suo braccio potente non si è accorciato, ma nella sua misericordia interverrà per vie che ora sfuggono alle nostre miopie.”

Coristi coro di voci bianche e giovanile Accademia Acquaviva città di Giulianova e Piccoli cantori di Rosburgo

Davide Battista, Megan  Brahlisha, Yara Brahlisha, Beatrice Burroneto, Tommaso Di Coste, Marcello Di Marco, Allegra Di Salvatore, Greta Di Silvestre, Sabrina Durante, Claudia Evangelista, Marta Giussani, Alma Sofia Grimaldi, Giuliasole Grossetti, Maria Ester Lorizio, Paola Malatesta, Benedetta Nugnes, Elsa Puliti, Anna Sara Recchiuti, Elena Recchiuti, Vittoria Roccioletti, Anna Caterina Sottini, Valerio  Abbondanza,  Aurora Demetrio, Matilde Di Bella, Marta Di Bella, Luigi Di Bonaventura, Ginevra Di Domenico, Luca Di Gaspare, Stefano Di Gaspare, Alessandro Di Giovanni, Angelica Di Giustino, Letizia Di Pietro, Matteo Di Serafino, Carlotta Ferri, Gianmarco Ugo Germinario, Ettore Giovanetti, Rachele Giovanetti, Edoardo Imperatore Antonucci, Gemma Martelli, Maria Grazia Meloni, Eleonora Moscardelli, Jacopo Petrini, Luca Rampa, Miryam Ridolfi, Sofia Secondini, Penelope Tortù, Veronica Tutone, Maria Vigilante.

La Messa cantata vedrà lanche a partecipazione di alcuni cantanti solisti del Conservatorio “G. Braga” di Teramo sezione staccata di Giulianova, i soprani Yihuan Gong, Anastasia Marinkina  Emma Tontodonati e  il basso Valerio Morelli

All’organo il M° Michele Natale.

Dirige il M° Francesca Formichella




RICOSTRUZIONE POST SISMA A MONTORIO

I ritardi del sindaco Fabio Altitonante nel firmare i decreti di avvio dei cantieri e la mancanza di una programmazione costringono l’amministrazione a una soluzione estrema: chiudere per due anni alla circolazione e al transito l’intero centro storico. Commercianti e residenti tenuti all’oscuro di tutto fino a oggi.

Montorio al Vomano, 27 marzo 2024. Apprendiamo dal sito del comune e dai giornali dell’ordinanza n.36 del 23 marzo con cui il sindaco Fabio Altitonante ha deciso l’istituzione del divieto di circolazione (transito) nel centro storico di Montorio per due anni, dal 2 aprile 2024 al 2 aprile 2026, a causa dell’ingorgo dei cantieri della ricostruzione. Una iniziativa che a questo punto risulta essere molto probabilmente necessaria, me che evidenzia tutte le lacune dovute a una mancanza totale di programmazione e ai ritardi (anche di due anni) nel firmare i decreti di concessione dei contributi e fare partire i cantieri in modo più organizzato.

A causa di queste inadempienze oggi si è venuta a creare una situazione ingestibile che ha costretto il sindaco a prendere una decisione molto più impattante e critica e che, come è solito di questa amministrazione chiusa dentro il palazzo, avviene all’improvviso e nell’assenza più totale di informazione e confronto con le minoranze consiliari e con la cittadinanza, in particolare i commercianti e i residenti delle aree interessate.

È doveroso purtroppo evidenziare come alla roboante propaganda del sindaco Fabio Altitonante, che ormai non ha più scuse perché governa da quasi quattro anni – ovvero da quando grazie alle norme di Giovanni Legnini è realmente possibile ricostruire nei comuni con il doppio cratere (2009 e 2016) come il nostro – e sono seguiti una serie di suoi atteggiamenti che oggi risultano dannosi per l’intera comunità montoriese e che di seguito elenchiamo:

– appena insediato c’è stato da parte sua un approccio muscolare con minacce di commissariamento anziché un confronto serio e responsabile con progettisti, presidenti di consorzio e ditte interessate;

–  ritardi ingiustificati nel rilascio dei decreti di avvio dei lavori su pratiche già autorizzate dalla struttura commissariale, quindi blocco ingiustificato di numerosi cantieri. Se non si fosse perso più di un anno e mezzo diversi aggregati oggi sarebbero quasi conclusi;

– mancanza totale di un cronoprogramma che poteva essere studiato favorendo una più funzionale cantierizzazione degli aggregati, sempre con l’intento di rendere meno impattante la ricostruzione;

–   decisioni unilaterali probabilmente senza neanche discutere con i suoi assessori e consiglieri;

–   mancanza di ascolto e ricerca della condivisione con i cittadini e tutti gli attori del processo della ricostruzione;

–  mancanza di una previsione di iniziative di compensazione (economiche e altro) per le attività danneggiate;

Abbiamo chiesto la convocazione urgente di un consiglio comunale straordinario sul tema della ricostruzione e dei provvedimenti assunti, da tenersi in un luogo pubblico (cineteatro) che possa favorire la presenza dei cittadini, per analizzare insieme le criticità e trovare le migliori soluzioni con il contributo di tutti; noi siamo pronti come sempre a confrontarci pubblicamente e a dare il nostro fattivo contributo. Siamo certi che il sindaco non vorrà sottrarsi e inviterà anche i cittadini a partecipare.

I consiglieri comunali

Eleonora Magno, Andrea Guizzetti, Alessandro Di Giambattista e Alessia Nori




TAGLIA RISERVA DEL BORSACCHIO

Il sindaco Nugnes scrive alla presidenza del consiglio dei ministri per avere chiarimenti in merito alla richiesta di impugnare la legge di fronte alla corte costituzionale

Roseto degli Abruzzi, 27 marzo 2024. Il Sindaco di Roseto degli Abruzzi, Mario Nugnes, ha inviato nella giornata di oggi una lettera alla Presidenza del Consiglio dei ministri nella quale si richiede un riscontro in merito alla proposta di impugnativa di fronte alla Corte Costituzionale della Legge Regionale n.4 del 2024, nella parte con la quale è stata sancita la riperimetrazione della Riserva del Borsacchio.

Nella missiva, quindi, si chiede un chiarimento riguardante le decisioni assunte dalla Presidenza del Consiglio stessa rispetto alla possibilità di impugnare l’atto.

“A seguito del susseguirsi di notizie contrastanti e atteso che anche il Presidente Marsilio ha evidenziato la palese incostituzionalità della riperimetrazione, impegnandosi pubblicamente a cambiare la normativa, allo stato attuale non è chiaro quale sia effettivamente l’intenzione della Presidenza del Consiglio dei Ministri – afferma il Sindaco Mario Nugnes – Con la lettera, a nome di tutta l’Amministrazione Comunale e della comunità rosetana, chiedo, nelle more dalla possibilità che la Regione riveda la sua decisione, se la Legge Regionale che sancisce la riperimetrazione sarà oggetto o meno di impugnativa di fronte alla Corte Costituzionale come da noi richiesto con apposita Pec inviata lo scorso 27 febbraio”.




GIUSEPPE MISTICONI. PAESAGGI INTERIORI 1933 – 1989

Finissage e presentazione del catalogo della mostra. Domenica 5 maggio 2024, ore 17:30   Maison des Arts della Fondazione Pescarabruzzo

Pescara, 27 marzo 2024. Grazie al grande successo di pubblico per la mostra Giuseppe Misticoni. Paesaggi Interiori 1933 – 1989 in corso alla Maison des Arts, la Fondazione Pescarabruzzo è lieta di annunciarne la proroga fino a domenica 5 maggio. Sarà occasione per concludere il grande omaggio al Maestro Misticoni con l’evento di finissage e la presentazione del catalogo della mostra stessa che rappresenta, di fatto, un tributo unico con 80 opere mai esposte tutte insieme prima d’ora.

Appuntamento domenica 5 maggio alle ore 17:30 nella Sala Convegni della Fondazione Pescarabruzzo.

L’esposizione, promossa e realizzata dalla Fondazione in collaborazione con i figli dell’importante pittore e scultore abruzzese, delinea, insieme al catalogo, un viaggio attraverso l’evoluzione artistica di Giuseppe Misticoni, figura fondamentale per lo sviluppo della storia dell’arte in Abruzzo.

Una selezione di 80 opere raccolte anche nel relativo volume, che abbraccia un arco temporale significativo, dai suoi anni giovanili fino ai periodi geometrico, materico, informale e gestaltico, testimoniando la trasformazione continua del suo linguaggio artistico. Si tratta della mostra antologica più ampia dedicata fino ad oggi al Maestro, che ha visto la partecipazione di moltissimi visitatori e altrettanti studenti del “suo” Liceo Misticoni e di tante altre scuole di diverso ordine e grado.

Giuseppe Misticoni, introdotto dal pittore spoltorese Italo De Sanctis, si inserisce nel fervente contesto culturale abruzzese, frequentando cenacoli con personaggi illustri come D’Annunzio, Michetti e Barbella. Dopo la formazione a Roma, nel 1947 fonda quello che diventerà l’attuale Liceo Artistico di Pescara e che poi assumerà il suo nome. Nel corso del tempo, l’istituto è stato frequentato da numerosi talenti, tra i quali i suoi primi docenti-collaboratori: Giuseppe Di Prinzio, Nicola Febo, Fernando Gammelli e Giovanni Melarangelo. La carriera artistica di Misticoni inizia con il figurativo per evolvere negli anni ’50 verso l’astratto-informale, diventando, nel genere, un vero pioniere non solo in Abruzzo. 

Le opere di Misticoni sono state esposte, negli anni, in importanti rassegne d’arte nazionali, tra cui la Biennale di Venezia, la Quadriennale di Roma e i Premi Michetti. Molta della sua produzione è conservata in sedi istituzionali come il Museo Nazionale d’Abruzzo a L’Aquila e l’Amministrazione Provinciale di Pescara. Quest’ultima conserva, in particolare, una delle sculture in cristallo, materiale molto usato durante la fase geometrica, concessa in prestito per tale mostra ed esposta, insieme alle opere di proprietà della Fondazione e di collezionisti privati.

La Fondazione Pescarabruzzo, in occasione del finissage rende un sentito omaggio all’artista, pochi giorni dopo la ricorrenza del 26° anniversario della sua scomparsa, avvenuta il 2 maggio del 1998. Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, commenta: «Siamo grati per il grande successo ottenuto e per l’entusiasmo dimostrato finora dai visitatori e dagli studenti. La proroga si inserisce in questa direzione: prolungare un’opportunità ai tanti che desiderano ancora conoscere un protagonista indiscusso della storia dell’arte abruzzese. Aspettiamo, inoltre, i molti appassionati e non, nonché il giovane pubblico all’evento di finissage, momento culminante di questo straordinario tributo».

La mostra sarà, dunque, aperta al pubblico fino al 5 maggio.

Gli orari di visita sono dal mercoledì al venerdì dalle 17:00 alle 20:00, il sabato dalle 16:00 alle 20:00 e la domenica dalle 10:30 alle 13:30 e dalle 16:00 alle 20:00.




MERCATINO DI PASQUA

Vasto, 27 marzo 2024. Sabato 30 , domenica 31 e Lunedi 1° aprile nella splendida cornice di piazza Gabriele Rossetti a Vasto, espositori da tutta Italia daranno vita al “Mercatino di Pasqua” tra piccoli artigiani, hobbisti e prodotti tipici.

Piccoli artigiani e Hobbisti che propongono oggetti come trabocchi in miniatura, piccole sculture in ceramica e legno lavorazioni in fimo , panno lenci , carta , stoffa, bigiotteria e piccola pelletteria.

Tra i prodotti tipici i liquori artigianali, il miele, i salumi e formaggi.

Ingresso libero. Orari: Sabato 30 dalle 16:00 alle 21:00 , 31 marzo e 1° aprile dalle 9:30 alle 21:00

Un Evento organizzato da Noi Costa dei Trabocchi e Puglia Eventi con la collaborazione dell’assessorato al commercio del Comune di Vasto.