DEGRADO ALL’UNIVERSITÀ

Strada d’accesso impraticabile, priva di illuminazione e trasformata in discarica. È questo il modo in cui Pescara guarda al suo ateneo?

Pescara, 28 marzo 2024. Sollecitato da alcuni studenti universitari, ieri mattina ho svolto un sopralluogo presso la strada che da viale Pindaro conduce in via Falcone e Borsellino. L’arteria, di proprietà comunale, separa di fatto l’Università D’Annunzio da un supermercato, ed è utilizzata sia per accedere al Dipartimento di Architettura che, come parcheggio, dato che lungo il margine della carreggiata si possono contare circa 20 posti, auto.

Di primo acchito saltano agli occhi le pessime condizioni del manto stradale, interessato da vere e proprie voragini, che rischiano di danneggiare le autovetture e soprattutto costituiscono grave pericolo per quanti ogni giorno si muovono su due ruote e si vedono costretti a fare lo slalom per usufruire del varco d’accesso all’ateneo. Le buche a dire il vero insidiano gli stessi pedoni, che spesso, malgrado la pavimentazione disastrata, preferiscono camminare sulla carreggiata dato che il marciapiede è ostruito da fogliame, cartacce e rifiuti di ogni genere accumulati evidentemente da mesi. Sporcizia che ha indotto ultimamente più di un incivile a trasformare la parte terminale della via in una discarica abusiva di sanitari, che ridotti in mille pezzi sono ammassati proprio a ridosso delle vetture parcheggiate, giusto per aumentare il degrado generale.

Come se non bastasse, mi segnalano altresì che l’arteria è sprovvista di qualsiasi illuminazione, un’assenza che accresce la percezione di insicurezza, specie per gli studenti che nelle ore serali usufruiscono del passaggio per recarsi nelle abitazioni nei dintorni del Tribunale o recuperare le macchine parcheggiate in via Falcone e Borsellino. 

La situazione si protrae ormai da diverso tempo ed è a dir poco indecorosa per una città universitaria. Davanti ad una Pescara ormai stretta nella morsa dei cantieri, risulta ancora più difficile comprendere l’indifferenza del Comune, che ha il dovere di intervenire quanto prima per ripristinare decoro e sicurezza. Continuerò a monitorare la situazione nelle prossime settimane nella speranza di un immediato intervento risolutivo.

Antonio Blasioli