L’ALLUNGAMENTO DELLA PISTA

Abruzzo Airport, rispettato il cronoprogramma

Pescara, 16 marzo 2024. L’affidamento di un appalto e la conseguente attivazione di un cantiere, specie in un’area delicata come quella aeroportuale, ha una sua complessità e va ben oltre l’immagine tradizionale di un cantiere con ruspe e operai al lavoro.

Così la Saga interviene per chiarire alcuni aspetti relativi alle opere che porteranno all’allungamento della pista dell’Aeroporto d’Abruzzo di 386 metri. Prima di procedere all’esecuzione della parte delle opere che porteranno la pista ad una lunghezza di 2 km e 806 metri, il cronoprogramma prevede la pulizia dell’area che per decenni è stata letteralmente sommersa dalla folta vegetazione e da rifiuti di vario genere abbandonati. Questa fase di lavori è già in corso.

La prima attività imprescindibile riguarda la bonifica della zona da possibili ordigni bellici, di cui si occuperà una ditta altamente specializzata. Solo una volta concluse tali attività propedeutiche di pulizia e bonifica, si procederà alla partenza dei lavori di realizzazione e perimetrazione della porzione aggiuntiva di pista e che quindi vedrà squadre di addetti ai lavori e movimentazione della terra.

Tutta questa fase preparatoria, ma che rientra già nell’attività di appalto delle opere, non avrà alcuna ripercussione sul traffico aereo, motivo per il quale è stato emanato un Notam per sospendere l’inizio delle limitazioni operative, che invece saranno necessarie in una seconda fase di esecuzione delle opere.

Foto: il Centro




POSTA CHIUSA DA TRE MESI

Il Sindaco Palmerino Fagnilli in sciopero della fame: riapertura immediata dell’Ufficio.

Pizzoferrato, 16 marzo 2024. Il Sindaco di Pizzoferrato in sciopero della fame per la chiusura dell’Ufficio postale di Pizzoferrato che ormai sine die si protrae da tre mesi. A Pizzoferrato la paura non fa 90, fa disservizio.

Con decisione presa unilateralmente da Poste italiane il 12 dicembre 2023 l’Ufficio di Pizzoferrato è stato chiuso per lavori di adeguamento al così detto “Progetto Polis”. Quella che doveva essere una innovazione è diventata per la Comunità di Pizzoferrato un vero dramma, dagli aspetti tragicomici. La vicenda ha inizio il 12 dicembre dello scorso anno, quando in pieno inverno, nel paese a 1251 metri sul livello del mare viene annunciata la chiusura dell’Ufficio Postale per lavori.

L’intervento si rendeva necessario per rendere più efficienti i servizi. Paradossalmente tanto efficiente da sospenderlo del tutto. In alternativa veniva indicato il paese vicino. Peccato che lo stesso è ancora altimetricamente più elevato. Ma evidentemente chi aveva deciso in tal senso, confidava nei cambiamenti climatici, ma non considerando gli aspetti civilistici. Alla fine dell’anno hanno vari adempimenti: bollette, fiscalità varie, riscossioni e versamenti e il sindaco segnalava tempestivamente a Poste tali esigenze, appena appresa la notizia, ossia l’11 dicembre.

La missiva di Comunicazione porta la data del 7/12, ma al Comune arrivava solo l’11/12. Il cronoprogramma lavori stimato in trenta giorni, motivo per il quale non veniva installato il container dell’Ufficio mobile, ritenuto necessario da Poste solo per interventi superiori ai 30 giorni. Trascorsi 30 giorni, il giorno antecedente la scadenza viene comunicato un nuovo ritardo. Altri trenta giorni. Pazienza. Doveva essere metà gennaio, sarà metà febbraio, tanto non è nevicato! A metà febbraio viene comunicato un nuovo ritardo. Altri 30 giorni. Riapertura prevista il 14 marzo nella Comunicazione al pubblico, il 15 marzo nella Comunicazione al Sindaco.

Pur tra rumors accesi e coloriti armata di buona pazienza la Comunità rimaneva in paziente attesa. Sopraggiunta la data del 14 marzo e poi del 15 marzo, l’Ufficio postale di Pizzoferrato è ancora chiuso. Nelle tre missive di comunicazione al Municipio la locuzione ricorrente era “L’ufficio postale di Pizzoferrato riaprirà in data… salvo imprevisti di cui si darà tempestiva comunicazione a Lei e alla clientela”.

Oggi 15 marzo 2023 L’ufficio postale di Pizzoferrato è ancora chiuso e: Non vi è stata nessuna tempestiva comunicazione, non si sono rispettate le date comunicate per ben tre volte, non è stata individuata nessuna nuova data di riapertura. Ma quale progetto Polis.  Ci si esprime in greco e ci si comporta in italiano.  Bene. Persa la fede pubblica,  persa ogni certezza, si precisa che si procede in autonomia secondo i propri  principi. 

1) Si chiede l’immediata riapertura dell’ufficio postale;

2) Le scuse a tutti i cittadini che sono stati presi in giro circa i tempi, i modi e le forme della fattispecie.

3) La rimozione dei responsabili di tanto inutile disagio per la Comunità;

A tal fine si annuncia l’inizio dello sciopero della fame da parte le Sindaco di Pizzoferrato, e se non dovesse bastare il ricorso a sit in e manifestazioni davanti alle sedi di Poste italiane e nonché ad esposti volti ad accertare la violazione dell’articolo 340 c.p. per interruzione di pubblico servizio.

Il ricorso alla esemplare forma di protesta è volto a denunciare e reagire contro il pensiero che vuole Territori residuali, contro la ultra-marginalità delle Comunità, la territorialità offesa declinata da servizi in disservizio e improvisionalismo.




L’ALBERGHIERO STUDIA L’AGNELLO DEL CENTRO ITALIA IGP

Terzo appuntamento del Consorzio di tutela negli Istituti Professionali d’Abruzzo. Il prossimo evento in programma martedì 26 marzo a Pescara

Giulianova, 16 marzo 2024. La tutela ambientale e il benessere animale, ma anche lo spopolamento delle aree interne d’Abruzzo sono stati al centro di un evento tenutosi martedì 12 e mercoledì 13 a Giulianova, presso il locale Istituto Alberghiero “Crocetti Cerulli”. L’iniziativa, intitolata “La Buona Carne s’impara”, fa parte di una tournée divulgativa organizzata in Abruzzo dal Consorzio di tutela Agnello del Centro Italia IGP. Dopo questa e le precedenti due tappe, tenutesi all’Aquila e Roccaraso, la programmazione si concluderà martedì 26 marzo presso l’Istituto Professionale per l’Enogastronomia e l’Ospitalità Alberghiera “De Cecco” di Pescara.

Queste attività hanno il duplice obiettivo di formare i futuri professionisti della ristorazione e dell’hotellerie sul mondo delle carni ovine, e di sostenere una produzione pastorale ricca di rilevanti valori sociali, ecologici e culturali, con forti potenzialità economiche – si pensi al turismo gastronomico – ancora da sviluppare.

L’appuntamento di Giulianova si è articolato in diverse sessioni di lavoro – alcune strettamente didattiche, altre affidate a operatori del settore, altre ancora di trasformazione e degustazione – offrendo molti stimoli agli alunni.

Nel primo giorno il direttore del Consorzio Giampaolo Tardella ha presentato i fondamenti del disciplinare di produzione e lo strumento del QRcode, che da oltre dieci anni offre l’accesso immediato a informazioni relative al singolo lotto di carne: dalla sua origine ai comuni in cui è avvenuto il pascolamento, dalle caratteristiche geografiche alle informazioni sull’importanza che la pratica pascoliva ha per il benessere degli animali e la qualità delle carni. Tardella ha illustrato anche il funzionamento di certificazione, tracciabilità e rintracciabilità del prodotto presso punti vendita, ristoranti e agriturismi.

Nella stessa giornata il maestro macellaio Gianni Capoferri ha offerto una dimostrazione pratica sui tagli delle carni di agnello destinate alla preparazione di diverse ricette che gli studenti hanno programmato per la degustazione del giorno successivo.

Nel secondo giorno di lavoro, il dirigente scolastico Luigi Valentini – che è anche presidente nazionale della Re.Na.I.A., la Rete Nazionale degli Istituti Alberghieri – ha introdotto l’incontro ringraziando il Consorzio per aver organizzato per il secondo anno consecutivo «un’iniziativa formativa e informativa particolarmente importante per gli allievi che in futuro saranno ambasciatori dei prodotti del territorio». «Per svolgere un  ruolo così importante, demandato all’istituto per gli anni a venire», ha proseguito Valentini, «tutti i nostri collaboratori sono ben felici di conoscere – dagli allevatori e dalle loro organizzazioni – e di far conoscere ai turisti le caratteristiche storiche, ambientali e nutrizionali, ma anche le informazioni utili per reperire un prodotto di alta qualità, non sempre disponibile, in quanto stagionale».

Al termine dell’incontro il presidente del Consorzio di tutela Agnello del Centro Italia IGP, Nunzio Marcelli, ha presentato le caratteristiche storiche e le vicende più recenti relative all’allevamento ovino del Centro Italia, a partire dall’uso che di queste carni si faceva già ai tempi dell’Impero Romano, toccando poi il ruolo che la carne di agnello ha avuto in eventi religiosi e storici, illustrando poi la pratica della transumanza, riconosciuta nel 2019 dall’UNESCO Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.

«Pur rappresentando una piccola nicchia nell’ambito agricolo», ha sottolineato il presidente del Consorzio, «la pastorizia ricopre un ruolo di grande importanza per l’ambiente e il turismo. Il Consorzio promuove e tutela la tradizione del prodotto, ne incentiva il consumo, sottolineando le sue caratteristiche nutrizionali (le carni del pascolo sono caratterizzate da acidi grassi insaturi, antiossidanti e da un ricco corredo di vitamine), fondamentali nell’ambito della dieta mediterranea».

«I pastori», ha concluso Marcelli, «invitano i consumatori a porre la necessaria attenzione alla qualità e alla provenienza delle carni di agnello, utilizzando – per una scelta consapevole – gli strumenti e le informazioni che il Consorzio mette a loro disposizione».

Al termine dell’evento i responsabili dell’iniziativa hanno ringraziato i docenti Massimo Di Gaetano e Andrea Aloé e il giovane pastore Gianluca Guerrieri per i loro prezio




AGEVOLAZIONI AGLI STUDENTI SPORTIVI

Firmato accordo quadro tra Università dell’Aquila e La Rugby L’Aquila 2021 SSD

L’Aquila, 16 marzo 2024. L’Università degli Studi dell’Aquila e La Rugby L’Aquila 2021 SSD, società sportiva la cui prima squadra milita nel campionato nazionale di serie B, hanno firmato un accordo quadro grazie al quale gli studenti iscritti ai corsi di laurea UnivAQ che praticano attività sportiva con La Rugby L’Aquila avranno diritto ad alcune agevolazioni economiche e a condizioni che renderanno più facile conciliare la frequenza dei corsi di studio con la pratica dell’attività agonistica.

L’intesa è stata presentata in conferenza stampa dal rettore Edoardo Alesse, dal presidente della Rugby L’Aquila 2021 SSD Mauro Scopano e dalla professoressa Alessandra Continenza, prorettrice delegata alla didattica. Presenti anche la consigliera comunale Claudia Pagliariccio, in rappresentanza del Comune dell’Aquila, e Emanuele Lo Greco, l’allenatore della prima squadra della Rugby L’Aquila 2021.

L’accordo prevede, in particolare, una riduzione del 30% sull’importo del Contributo onnicomprensivo annuale (COA) calcolato in base all’ISEE; la possibilità, per gli studenti, di concordare con i professori una diversa data d’esame, qualora quella già fissata coincida o rientri nei cinque giorni precedenti o successivi alla data di un turno di campionato nazionale o di un ritiro della Nazionale a cui lo studente è stato convocato; l’impegno, da parte di UnivAQ, a facilitare gli studenti-atleti nell’ottenere la frequenza obbligatoria e il recupero delle lezioni.

Dal canto suo, la Rugby L’Aquila renderà disponibili a tutti gli studenti iscritti all’Università dell’Aquila, e al suo personale, l’uso delle attrezzature e gli accessi gratuiti agli impianti gestiti dalla società.

“Crediamo, come ateneo, che lo sport e lo studio siano valori assoluti” afferma il rettore Edoardo Alesse “e che pertanto vadano conciliati. Questa convenzione fa sì che giovani atleti della Rugby L’Aquila abbiano non solo agevolazioni economiche ma anche percorsi elastici rispetto alle loro esigenze, che sono quelle di una pratica sportiva assidua e competitiva. Senza regalare nulla, abbiamo creato le condizioni per far sì che questi ragazzi possano continuare a frequentare l’università pur praticando un’attività agonistica, e a perfezionare il loro percorso di studi acquisendo un titolo che servirà loro nella vita una volta terminata la pratica sportiva”.

“Sono felice ed orgoglioso che l’Università dell’Aquila abbia sposato questa nostra idea che vuole condurre, a piccoli passi,  il progetto nato con ‘La Rugby L’Aquila’ verso una visione americana che, unendo sport e studio, andrà ad arricchire la proposta del nostro territorio in termini di attrattività” commenta il presidente della Rugby L’Aquila SSD Mauro Scopano.

“L’università degli studi dell’Aquila e la Rugby L’Aquila sono parte integrante del territorio e ne incarnano da svariati decenni i sogni e le aspirazioni” osserva la prof.ssa Alessandra Continenza “Per questo non potevamo che rispondere con grande entusiasmo alla richiesta della società di accogliere ed accompagnare i giovani atleti nel loro cammino di formazione. Come “formatori di giovani” ci auguriamo infatti che il percorso comune appena intrapreso aiuti i nostri ragazzi ad esprimere tutto il proprio potenziale e a realizzare le proprie aspirazioni sia nel lavoro che nella loro vita sociale. La convenzione ci offre infatti l’opportunità di sfruttare a fini formativi la sinergia con uno sport che si fonda sul lavoro di squadra, sulla valorizzazione delle capacità e sul superamento delle debolezze del singolo. Questo tipo di competenze, dette anche soft-skills, molto richieste dal mondo del lavoro, sono fondamentali per completare e rafforzare la formazione di laureati competitivi e preparati ad affrontare le sfide poste da un mondo sempre più tecnologico ed in rapida evoluzione. Ci attendiamo quindi che il numero dei giovani atleti aumenti nei prossimi anni e che il cammino comune intrapreso dia presto i suoi frutti”.




SANZIONI ISTAT

I Sindaci della provincia de L’Aquila si uniscono alla campagna Asmel per contestarle. La Sindaca di Balsorano: «Abbiamo poco personale per far fronte a innumerevoli mansioni. È impensabile riuscire a adempiere a tutte le scadenze soprattutto quando la soluzione ci sarebbe e parlo dell’attuazione del Sistan»

Balsorano, 16 marzo 2024. «Ho firmato la lettera perché oltre ad essere stata sanzionata ritengo sia un dovere civico. La nostra amministrazione come tante altre piccole realtà si trova costantemente a dover affrontare una mole di lavoro schiacciante. Mentre affrontiamo il duplice impegno delle recenti elezioni regionali e l’imminente scrutinio europeo, l’Istat, anziché offrire supporto, infligge sanzioni non solo ingiuste ma anche scandalosamente inopportune dal momento in cui è essa stessa la prima a non applicare la legge. È assolutamente intollerabile che un ente come l’Istat non riesca a comprendere le esigenze dei piccoli Comuni come il nostro, i quali si trovano costantemente oberati dalle responsabilità e prive delle risorse necessarie per far fronte alle richieste sempre più pressanti della burocrazia» è questa la critica di Antonella Buffone, Sindaca di Balsorano che si è unito alla campagna Asmel insieme agli oltre 800 Sindaci da tutta Italia.

Tra i Sindaci della provincia dell’Aquila che hanno sottoscritto la lettera, anche Calascio, Balsorano, Scanno, Secinaro, Collepietro, Molina Aterno.

L’Associazione per la Sussidiarietà e la Modernizzazione degli Enti Locali, si è fatta portavoce del dissenso dei Primi Cittadini inviando già alcune settimane fa la Lettera aperta al Presidente Istat in cui si contesta innanzitutto la mancata attuazione dello scambio dati automatizzato tra Comuni e ISTAT, una disposizione prevista dall’articolo 12 del TUEL da oltre vent’anni, ma ancora inattuata e il cui risultato sono queste ingiuste sanzioni ai Sindaci. Del resto, la denuncia dell’inerzia degli enti centrali nell’affrontare le iniziative taglia-burocrazia continuamente annunciate ma mai realizzate è una delle principali mission dell’Associazione che conta, ad oggi, oltre 4.400 enti locali soci.

«Abbiamo poco personale e questo si ritrova a dover far fronte a innumerevoli mansioni contemporaneamente ed è impensabile riuscire a adempiere a tutte le scadenze soprattutto quando la soluzione ci sarebbe e parlo dell’attuazione del Sistan. Abbiamo intrapreso le azioni necessarie, ricorrendo al Prefetto chiedendo anche un appuntamento e per ora siamo in attesa di un riscontro» conclude Buffone.

Nel frattempo, le adesioni all’iniziativa aumentano anche in vista di un incontro con il Presidente Istat e i Comuni continuano a presentare le proprie contestazioni, evidenziando le sfide e le difficoltà incontrate nel rispettare le disposizioni imposte. Inoltre, la campagna per la revoca delle multe si è ampliata e, oltre alla petizione, numerosi Enti hanno richiesto il supporto di ASMEL per condividere il ricorso amministrativo.




CAMMINO DELLA LINEA GUSTAV

Incontro con i comuni nell’ambito del progetto

Sulmona, 16 marzo 2024. Il Parco Nazionale della Maiella ha convocato un incontro per giovedì 28 marzo al Centro Visite di Lama dei Peligni con i comuni che rientrano, per ragioni storico-geografiche, tra le tappe incluse nel progetto Cammino della Linea Gustav.

L’appuntamento sarà l’occasione di un confronto con i rappresentanti degli enti locali che potranno, in tale sede, esporre ogni eventuale esigenza e contribuire con le loro proposte a migliorare il progetto.

Il Cammino della Linea Gustav, all’interno del Parco, si estenderà lungo le pareti della Maiella Orientale fin oltre i Monti Pizzi, con un tracciato che farà parte di un percorso molto più lungo: circa 300 km che congiungeranno la costa Adriatica con la costa del Mar Tirreno, da Ortona ad Anzio, passando per Cassino. In base al protocollo concluso con i Gal Costa dei Trabocchi e Maiella Verde l’itinerario assocerà percorsi ciclabili e pedonali garantendo più opzioni al visitatore e quindi una più ampia offerta turistica.

La Costa dei Trabocchi si potrà così arricchire di un’importante espansione della ciclovia verso l’interno e alla scoperta del versante orientale del Parco Maiella; i territori vicini alla montagna potranno godere di un nuovo acceso che saprà portare nuovi flussi turistici del tutto compatibili con le eccezionali risorse ambientali.

Il percorso, che si rivolge ad un target di turismo esperienziale, non ha come obiettivo solo quello di commemorare i luoghi in cui si è combattuta la Seconda Guerra Mondiale, ma anche quello di dare nuova vita a quei territori, considerando che il Parco (e Geoparco Unesco) non è un’attrattiva solo nazionale, ma un punto di riferimento nel panorama internazionale.

Solo dopo aver raccolto le proposte e aver valutato le esigenze dei Comuni interessati il Parco Nazionale procederà con il presentare insieme al Gal Costa dei Trabocchi e al Gal Maiella Verde il progetto finale di valorizzazione territoriale.

I Comuni coinvolti in questa prima fase di sviluppo del Cammino sono: Ateleta, Campo di Giove, Civitella Messer Raimondo, Fara San Martino, Gamberale, Guardiagrele, Lama dei Peligni, Lettopalena Montenerodomo, Palena, Palombaro, Pennapiedimonte, Pescocostanzo, Pizzoferrato, Rivisondoli, Roccaraso, Taranta Peligna.




SICUREZZA SUL LAVORO

Faraone Industrie di Tortoreto Si Unisce a #WeAllCare di Stellantis

Tortoreto, 16 marzo 2024.  Il 14 marzo, presso lo stabilimento Stellantis di Pomigliano, si è tenuto un altro importante incontro che ha registrato una partecipazione eccezionale, con oltre 120 persone presenti.

#WeAllCare è un’iniziativa promossa da Stellantis a partire dallo scorso anno, con l’obiettivo di diffondere le migliori pratiche e progetti mirati alla prevenzione degli incidenti sul lavoro e alla promozione di una cultura aziendale improntata sulla sicurezza.

L’evento, realizzato con il sostegno della Regione Campania, dell’INAIL, dell’ASL, dell’Università degli Studi di Napoli Federico II e dell’AIAS (Associazione Italiana Ambiente e Sicurezza), in collaborazione con Blumatica e A-SAFE, ha visto anche il contributo di Faraone Industrie Spa, azienda del territorio attivamente impegnata nella promozione della sicurezza sul lavoro.

“La sfida – ha commentato Martin Oviedo, Whs manager Stellantis Italy – è dare il nostro contributo affinché le persone cambino, migliorino e affinché la sicurezza diventi parte integrante del Dna di ognuno di noi. Il successo di #WeAllCare dimostra l’importanza e l’urgenza di promuovere una cultura della sicurezza sul lavoro, e Stellantis è orgogliosa di continuare a guidare questo importante cambiamento”.

Durante la mattinata, si sono susseguiti interventi di rilievo da parte di rappresentanti dell’INAIL, di Stellantis, di Leonardo, di Avio Aero, di AIAS – Associazione Italiana Ambiente e Sicurezza, di IPE Consulting e di Faraone Industrie.

Tra i relatori di spicco:

Ing. Martin Oviedo, WHS Manager Stellantis Italy

Ing. Pascale Claudine Chrètien, Direttore Stabilimento Stellantis Pomigliano

Ing. Giorgio Fiore, WHS Manager Stellantis Pomigliano

Ing. Antonio Sepe, Componente della Commissione Sicurezza Ordine degli Ingegneri di Napoli

Prof. Ivo Iavicoli, Università degli Studi di Napoli Federico II

Dottor Roberto Ucciero, Sovrintendente Sanitario INAIL Regione Campania

Ing. Pietro Aterno, Coordinatore Regionale AIAS Campania, Vice-Coordinatore della Commissione Sicurezza Ordine Ingegneri di Napoli

Ing. Daniele Castiglione, RSPP Leonardo SpA

Ing. Vincenzo Vegnente, HSE Manager Avio Aero

Ing. Francesco Santi, Presidente AIAS – Associazione Italiana Ambiente e Sicurezza

Ing. Andrea D’Urso, RSPP Stellantis Pratola Serra

Dott.ssa Laura Volpe, Resp. Marketing Faraone




TORNA LA PASSIO CHRISTI

Con l’umana debolezza il  23 e 24 marzo, cripta del Duomo di San Flaviano, Centro Storico

Giulianova, 16 marzo 2024. “L’umana debolezza” è lo spettacolo con il quale la Compagnia dei Criptomani torna in scena in occasione del fine settimana che precede la Pasqua. Le debolezze dei personaggi, tratto distintivo dell’essere umano, saranno il fulcro della “Passio Christi, l’umana debolezza”, sotto la direzione artistica del M° Ermando Mattiucci.

La rappresentazione sacra, quest’anno, si prefigge di indagare a fondo nell’animo umano e di mettere a nudo i sentimenti e le fragilità di chi ha vissuto al fianco di Gesù di Nazareth: l’amore materno e incondizionato di Maria, il dubbio di Claudia, l’incertezza di Pietro, lo stupore di Maria di Magdala, la delusione di Giuda. Gesù entra nella vita quotidiana di ognuno e, silenziosamente ma con forza, trasforma le loro esistenze, toccando le corde più intime dell’animo.

È solo la Fede in lui che trasformerà le umane debolezze in qualcosa di più profondo, di più vero, ma non senza sacrifici.

Con doppio spettacolo (ore 20.30 e ore 22.00), la “Compagnia dei Criptomani”, in collaborazione con la Parrocchia di San Flaviano e l’Associazione Unica Stella, vi aspetta nella cripta del Duomo di San Flaviano il 23 e il 24 marzo.

Associazione Unica Stella




TUTTO CIÒ CHE POTEVA ROMPERSI

Il Gruppo di Lettura Macondo presenta le storie raccolte da Valentini

Pescara, 16 marzo 2024. Ludovica deve andare lontano per emanciparsi dalla sua famiglia, Sara cerca di fare i conti col passato attraverso la terapia, Riccardo si ritrova isolato in una casa disabitata ma sceglie comunque di restarci, Filippo sente di aver perso la bussola della propria vita, Laura si concede rapporti casuali per ripicca verso l’unico uomo che ama: attraverso queste storie, nelle quali i protagonisti si incontrano o si sfiorano e si ritrovano ogni volta in modi differenti, David Valentini dipinge una generazione intera, e forse più d’una.

E proprio queste storie raccolte da Valentini in “Tutto ciò che poteva rompersi” (Accento Edizioni) verranno presentate dalla Scuola Macondo di Pescara (via De Cesaris, 36) in occasione dell’appuntamento di questo mese con il Gruppo di Lettura previsto per martedì 19 marzo alle ore 19:00.

Le esperienze all’estero, l’amore e il sesso, il desiderio di avere una casa un lavoro una famiglia, le amicizie, le delusioni, i tradimenti, il tentativo di costruirsi una vita e un futuro in un mondo che l’imprevedibile scoppio di una pandemia ha reso ancora più incerto.

“Tutto ciò che poteva rompersi” diventa così un romanzo scomposto, che fotografa in modo mirabile la frammentarietà del mondo contemporaneo e l’insopprimibile, umano desiderio di trovarci un senso.




STUDIARE IL TERRITORIO

Studenti universitari del Politecnico di Milano arrivati a Martinsicuro per studiare gli impatti del cambiamento climatico e le dinamiche di biodiversità urbana sulla costa truentina.

Martinsicuro, 16 marzo 2024. È partita ufficialmente la convenzione della durata di tre anni che vedrà l’ente collaborare con il Politecnico di Milano e nel pomeriggio odierno, in sala consiliare, alla presenza dei rappresentanti dei quartieri cittadini, è stato presentato ufficialmente il laboratorio di urbanistica.

Gli studenti, provenienti da tutto il mondo, resteranno in città fino al 18 marzo per effettuare un sopralluogo ed incontrare alcuni attori locali. Dopo una prima fase di analisi, gli studenti svilupperanno delle proposte progettuali su ambiti specifici del territorio comunale, come l’area della Ex Veco, l’insediamento di Villa Rosa e la foce del Tronto. Presenti all’evento il professore Luca Lazzarini del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani (DAStU) del Politecnico e ricercatore presso il National Biodiversity Future Center (NBFC) che sarà il responsabile scientifico del progetto. Con lui anche il prof. Stefano Stabilini, mentre gli onori di casa, sono stati affidati all’assessore all’urbanistica, Alessandra Pulcini, promotrice della convenzione, e al sindaco Massimo Vagnoni.




EARLY MUSIC DAY

Aspettando “I Concerti di Euterpe”. Sara Meloni – Gabriele Pro, violini

L’Aquila, 16 marzo 2024. Le Associazioni Musicali AQUILA ALTERA e LE CANTRICI DI EUTERPE, nell’ambito della decima edizione dell’evento EARLY MUSIC DAY – L’AQUILA 2024, presentano all’Aquila, presso la Sala Lignea del Palazzetto dei Nobili, venerdì 22 marzo 2024 alle ore 18, l’evento Aspettando “I Concerti di Euterpe”.

La coincidenza di questo evento europeo con la presentazione del cartellone estivo della rassegna, che quest’anno giungerà alla sua XXVIII edizione, darà ancora più risalto ad un appuntamento che in questi anni è diventato un momento fisso del panorama musicale aquilano e nazionale e che presenta un ricco cartellone musicale dal Medioevo al Classicismo. Durante l’evento del 22 marzo, infatti, sarà presentato il cartellone della prossima edizione, che prevederà una serie di concerti realizzati all’Aquila e nei borghi più belli d’Abruzzo con il sostegno dei comuni, pro-loco ed enti. tra cui: Barete, Barisciano, Calascio, Ocre, Salle, Santo Stefano di Sessanio, Stiffe,

In occasione del X anniversario aquilano della manifestazione, l’evento si arricchirà della presenza di Sara MELONI e Gabriele PRO, che presenteranno il concerto dal titolo: Due violini sotto falso nome. I due violinisti affermati protagonisti di palcoscenici nazionali ed internazionali con all’attivo una intesa attività concertistica, suonano insieme in diversi ensemble, fra cui l’Accademia di Bizantina. In programma i “Six Duo Concertans pour deux violons Composés par L.Boccherini, oeuvre 37ª” pubblicati a Parigi Chez Mr Barbieri, i quali, in realtà, sono sei duetti per due violini di paternità del violinista cagliaritano Giuseppe Agus. La riscoperta di questo importante compositore del ‘700 si deve al M° Enrico Di Felice, che si imbatté casualmente nella musica di Agus agli inizi degli anni ’90. L’ingresso è libero.




TEHO TEARDO

Concerto al buio. Sabato 16 marzo 2024 ore 21.30 | Spazio Matta Promossa da Artisti per il Matta

Pescara, 16 marzo 2024.  Nuovo appuntamento per Matta in scena, rassegna di teatro, danza, musica e altri linguaggi, giunta alla nona edizione, promossa da Spazio Matta – rete Artisti per il Matta, all’interno del Programma per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie della Città di Pescara, grazie anche al contributo della Fondazione Pescarabruzzo e in convenzione con Soci Coop Alleanza 3.0.

Sabato 16 marzo all’interno la sezione Musica, a cura di Flavia Massimo, ospita Teho Teardo, in concerto al buio dalle ore 21.30, allo spazio Matta, in Via Gran Sasso, 57 a Pescara

Cinquanta minuti immersi nell’oscurità, una passeggiata avventurosa da fermi, distesi a terra, senza sapere cosa accadrà nella stanza. Saranno i sensi del pubblico a muoversi nel suono.

Compositore, musicista e sound designer, Teho Teardo è uno dei più originali ed eclettici artisti nel panorama musicale europeo. Esploratore sonoro curioso e sempre attento agli stimoli che vengono da altre forme artistiche, si dedica all’attività concertistica e discografica pubblicando diversi album che indagano il rapporto tra musica elettronica e strumenti tradizionali. Vanta importanti collaborazioni con Blixa Bargeld, Enda Walsh, Erik Friedlander, Elio Germano, Charles Freger, Michele Riondino e Vinicio Capossela. Inoltre, negli ultimi 20 anni, ha composto numerose colonne sonore per registi come Sorrentino, Vicari, Molaioli, Salvatores e molti altri, aggiudicandosi anche un David di Donatello, il Ciak d’Oro e il Premio Ennio Morricone.

Ennio Morricone, che nel 2009 consegnò a Teardo l’omonimo premio, ha dichiarato: “Teho Teardo cerca ad ogni costo un’originalità attraverso l’ostinazione dei modelli, della ripetitività, dell’economia dei materiali e del minimalismo personale; in una continua passacaglia, penso che Teardo cerchi molto per trovare delle soluzioni che servano a lui e al film per il quale scrive la musica. L’esperienza mi dice che prima o poi chi cerca trova.”

Non solo cinema e teatro, la musica di Teardo attrae e si lascia attrarre anche dalle altre forme d’arte. Music for Wilder Mann nasce infatti dalla collaborazione con il fotografo francese Charles Freger, Into the Black è stata registrata nello studio personale di Mirò. Nel 2020 pubblica l’album Ellipses dans l’harmonie, prodotto e commissionato dalla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e interamente ispirato alla musica contenuta nelle pagine dell’Encyclopédie di Diderot e D’Alembert.

A dicembre 2023 è uscito “Live in Berlin”, il nuovo album di Teardo e Blixa Bargeld, registrato dal vivo al Sonic Morgue di Berlino il 6 dicembre 2022. L’album contiene la scaletta completa di quel concerto ed attraversa la loro produzione discografica – comprendente “Still Smiling” (2013) e “Nerissimo” (2016) – e prelude all’uscita, per l’autunno del 2024, di un terzo album di inediti in studio, cui seguirà un tour europeo.

Attualmente, Teho Teardo è impegnato in una lunga tournée teatrale con Elio Germano con ben due spettacoli di parole e musica dal vivo: Il Sogno di una cosa, liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Pierpaolo Pasolini, e Il Paradiso di Dante, una rappresentazione originale di recitazione, musica e installazioni multimediali del XXXIII canto della Divina Commedia.

Inoltre, sue sono le colonne sonore di due film presentati alla Festa del Cinema di Roma: “Palazzina Laf”, di Michele Riondino, uscito il 30 novembre e di “Fela, il mio Dio Vivente” di Daniele Vicari in uscita a febbraio 2024.

Ingresso 15 euro

Ridotto 12 euro (studenti, pensionati, soci Coop Alleanza 3.0)




SENTINELLE DI CIVILTÀ E FELICITÀ

Torna il progetto che sta spopolando dell’associazione Carrozzine Determinate

Città Sant’Angelo, 15 marzo 2024. Con l’attività di debriefing delle classi terze della scuola secondaria di primo grado Nicola Giansante si conclude il ciclo di progetti “Sentinelle di civiltà e di felicità” del Cav. Claudio Ferrante nelle scuole di Città Sant’Angelo.

“Promosso dall’amministrazione comunale, per tutte le scuole del territorio di ogni ordine grado, il progetto ha avuto ampio riscontro in tutta la popolazione studentesca e grande plauso da parte delle famiglie che hanno apprezzato l’importante attività di educazione civica e inclusiva. Personalmente, insieme al vicesindaco Lucia Travaglini, ho subito creduto ed investito su questo progetto perché ne ho potuto verificare direttamente gli effetti sui ragazzi, è stato emozionante partecipare alla attività di restituzione finale in cui le emozioni trasmesse dai ragazzi hanno davvero coinvolto tutti” così il sindaco di Città Sant’Angelo Matteo Perazzetti.

I 67 studenti delle classi terze della Giansante dopo l’attività laboratoriale tenutasi nella intera mattina di lunedì hanno svolto la passeggiata empatica nei pressi della scuola .

“Con questo progetto è cambiato il mio punto di vista della vita, tutto d’un tratto. Ho capito che è una persona con disabilità non è da considerare un poveretto né per la sua storia né per le sue condizioni difficili ma che non impediscono molte esperienze della vita. A farlo sono infatti le barriere e secondo me è vero: nessuno è bravo in un ambiente che impedisce, ostacola le proprie capacità. Così il mio dispiacere si è trasformato in rabbia perché non è affatto giusto che una persona con disabilità debba privarsi delle magnifiche gioie della vita a causa dell’ambiente .Si perché anche muoversi è una gioia” Queste le parole di Francesca  terza B e continua Lorenza della terza A “Le persone con disabilità in realtà non hanno disabilità perché sono malati ma perché il contesto li fa sentire in questo modo. Con la passeggiata empatica ho capito la vergogna l’imbarazzo che le persone con disabilità provano nel chiedere aiuto a sconosciuti anche solo per salire su un marciapiede. La rabbia e la frustrazione che le persone provano. In conclusione, queste due giornate mi hanno fatto comprendere tutto ciò che noi pensiamo possa essere insignificante come parcheggiare per un momento nel posto riservato, il fatto di non raccogliere gli escrementi del proprio cane anche cose più stupide come parcheggiare male la bici possono negare il diritto al movimento a molte persone”.

“Secondo me è necessario essere più inclusivi e mettersi nei panni di chi vive questi avversità sulla propria pelle, ad esempio mi sono resa conto che tutte le città sono poco accessibili in precedenza non avevo mai riflettuto su ciò ed è una grande ingiustizia, perché non riuscire a salire sul marciapiede, non poter prendere il treno significa violare diritti umani. È proprio l’ambiente sbagliato che fa sentire le persone disabili perché una persona in carrozzina che può salire sull’autobus come tutti non è disabile ma si sente disabile nel momento in cui deve umiliarsi per chiedere aiuto. Immedesimarmi mi ha provocato tristezza ma anche rabbia, non mi sembra giusto che ancora nel 2024 ci siano barriere mentali e architettoniche” dice Mariagrazia della terza A. “La scuola ci ha dato un’opportunità bellissima” conclude Giorgia della terza B.

“Sono davvero felice che l’amministrazione comunale abbia creduto e continui a credere nel mio progetto patrocinato dall’associazione Carrozzine determinate, un passo alla volta continueremo a cambiare le coscienze e a costruire la miglior società possibile e inclusiva per il futuro e soprattutto un mondo accessibile a tutti” così Claudio Ferrante che ringrazia la sua associazione per il continuo sostegno attraverso il segretario Mariangela Cilli e la sanitaria Artes per la collaborazione e fornitura delle carrozzine per la passeggiata empatica.




UNISTEM DAY 2024 alla d’Annunzio

La 16^ Giornata internazionale di divulgazione della ricerca sulle cellule staminali. Le guarigioni partono dalla ricerca scientifica: scopriamo il perché. Auditorium del Rettorato – 22 marzo 2024, ore 9:00

Chieti, 15 marzo 2024.  L’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara parteciperà anche quest’anno, per la quinta volta, ad UniStem Day – la giornata di divulgazione nell’ambito della ricerca scientifica sulle cellule staminali e dedicata agli studenti delle scuole superiori – che avrà luogo venerdì 22 marzo 2024, a partire dalle ore 9:00, presso l’Auditorium del Rettorato nel Campus Universitario di Chieti. “UniStem Day” è il più grande appuntamento internazionale in occasione del quale in 97 Atenei ed Istituti di Ricerca di 13 Paesi nel mondo (Australia, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Regno Unito, Serbia, Spagna, Svezia, Ungheria) 30.000 studenti saranno coinvolti in seminari, discussioni, tavole rotonde e attività in laboratorio. Saranno così loro i protagonisti di una giornata interamente dedicata alla scienza che vuole essere motivo di coinvolgimento, ispirazione e, perché no, divertimento.

Il coordinamento generale dell’iniziativa è affidato alla professoressa e senatrice a vita Elena Cattaneo affiancata dal team di “UniStem”, il Centro di ricerca sulle Cellule staminali dell’Università degli Studi di Milano. Alla “d’Annunzio” l’evento verrà curato dalla professoressa Assunta Pandolfi, docente di Biologia Applicata presso il Dipartimento di Scienze Mediche Orali e Biotecnologie, con il supporto del Gruppo “StemTeCh”. La Giornata di quest’anno sarà incentrata sulle attuali applicazioni in terapia delle cellule staminali e avrà come titolo: “Le guarigioni partono dalla ricerca scientifica: scopriamo il perché”. E’ prevista la partecipazione di illustri ricercatori italiani tra i quali: la dottoressa Giovanna Desando (IOR-Bologna), il professor Giulio Gualdi (UdA), la professoressa Graziella Pellegrini (Università di Modena e Reggio Emilia) e la professoressa Katia Mareschi (Università degli Studi di Torino).

Ci sarà anche l’intervento di Pietro Natalia, dell’Associazione Donatori di Midollo Osseo (ADMO) che, partendo dalla sua storia personale e professionale, offrirà importanti spunti di riflessione sul mondo della ricerca sulle cellule staminali applicata alle terapie. Alla “d’Annunzio” la “Giornata internazionale di divulgazione della ricerca sulle cellule staminali” coinvolgerà gli studenti di otto Istituti Superiori del territorio e sarà aperta dai saluti del Magnifico Rettore, professor Liborio Stuppia. Nel corso della manifestazione sono previsti anche momenti musica dal vivo con la band “Scena Muta”. Considerato il grande successo delle passate edizioni, sarà riproposto il connubio tra Scienza ed Arte con un intermezzo teatrale curato dall’attore e regista Domenico Galasso e la presenza del fumettista Daniele Valentini. “UniStem Day 2024” raggiungerà anche chi non avrà l’occasione di partecipare di persona: l’evento sarà infatti disponibile in diretta streaming all’indirizzo www.unich.it.

“Anche quest’anno il nostro Ateneo sarà impegnato nella divulgazione della ricerca scientifica sulle cellule staminali – annuncia la professoressa Assunta Pandolfi – In questa edizione abbiamo scelto di invitare illustri ricercatori italiani coinvolti in prima persona nelle moderne applicazioni delle cellule staminali in terapia. Sarà un vero e proprio festival della scienza nel quale i ragazzi saranno i protagonisti di una giornata che vuole essere motivo di coinvolgimento, ispirazione e divertimento”.




WORKING CLASS FEST

Presentazione de La fabbrica dei sogni di Valentina Baronti

Pescara, 15 marzo 2024. Il 16 marzo nei locali dello Scumm (in Via delle Caserme, 38) si terrà un nuovo appuntamento del Working Class Fest in collaborazione con la casa editrice Edizioni Alegre per la presentazione del libro di Valentina Baronti “La fabbrica dei sogni”

La presentazione inizierà alle 18.30 e ci sarà la possibilità di acquistare delle copie del libro in questione, oltre a vari libri della collana “working class” diretta da Alberto Prunetti, già ospite del festival.

La fabbrica dei sogni è un libro che racconta la storia degli operai e delle operaie della fabbrica ex-GKN dopo l’assurdo licenziamento del 2021, raccontata da una persona che a quella storia si è inizialmente avvicinata dall’esterno, per poi finirne gioiosamente dentro.




LE RESPONSABILITÀ DEI GENITORI

Usa: per la prima volta condannato il padre di un ragazzo autore di una strage

Politicainsieme.com, 15 marzo 2024. Per la prima volta, il padre di un ragazzo responsabile di una strage è stato condannato per aver sottovalutato le condizioni mentali del figlio che uccise quattro studenti e provocò il ferimento di altre sette persone sparando all’impazzata in una scuola del Michigan nel novembre del 2021.

James Crumbley, 47 anni, è stato ritenuto colpevole di omicidio colposo per aver comprato una pistola al figlio quindicenne nonostante sapesse dei suoi gravi disturbi. Il mese prossimo si terrà il processo anche della moglie che dovrà rispondere delle stesse accuse.

La sentenza è destinata a creare molto clamore perché si tratta del primo caso in cui i genitori sono chiamati a rispondere dell’uso delle armi da parte dei figli.

L’accusa ha sostenuto che i Crumbley non avevano fatto abbastanza per affrontare il peggioramento della salute mentale del figlio e che la mattina della sparatoria i due genitori  si erano rifiutato di riportare a casa il figlio dopo aver dato segni inquietanti sulle sue condizioni. Purtroppo, i responsabili della scuola allontanarono il ragazzo, ma senza controllare il contenuto del suo zaino.

Inoltre, i due genitori avevano comperato la pistola al figlio pochi giorni prima della sparatoria e non si erano assicurati che fosse conservata in misura adeguata.




L’IMPRESA DI ALFONSINA STRADA

Spazio dedicato al Giro d’Italia del 1924 presso Polarville

Teramo, 15 marzo 2024.  L’associazione FIAB L’Aquila Più Bici in Città APS – ETS, il giorno sabato 16 marzo 2024, predispone uno spazio presso la Libreria Polarville, in Via Castello n. 49, dedicato ad Alfonsina Morini Strada, prima e unica donna a partecipare al Giro ciclistico d’Italia, nel 1924, quando questa corsa a tappe esisteva solo per gli uomini.

In particolare, ci sarà la rievocazione delle tappe che hanno visto la città dell’Aquila come punto di arrivo e di partenza:

VII tappa: Foggia-Aquila. Km. 304,3

Dopo una delle tappe più facili ecco una delle più difficili. Alfonsina, pur lamentandosi per l’infiammazione a un ginocchio, “è lì imperterrita al suo posto di battaglia”. Arriva a L’Aquila dolorante. È penultima con un ritardo di 2h 46’ 50”, seguita da Fumagalli; è ultima in classifica generale. I corridori “superstiti” sono ora soltanto 43. Un gruppo sportivo genovese invia agli organizzatori un vaglia di 74 lire raccolte in sottoscrizione per lei. Allo stesso scopo Abele Bertoni di La Spezia raccoglie tra gli amici 24 lire. Dal canto suo il Consiglio di amministrazione del velodromo Sempione ha deciso di offrirle una medaglia d’oro.

VIII tappa: Aquila-Perugia. Km. 296

Particolarmente lieta per Alfonsina la partenza, dove riceve fiori e ben 500 lire, frutto di una sottoscrizione, dalle mani del presidente della locale S.S. Folgore, Oreste Fogola. Il conte Pila consegna alla Nostra una coppa. Alfonsina resiste bellamente con azione assai composta all’andatura del gruppo, “per la verità molto severa”. La Gazzetta parla di terribili asperità dell’ottava tappa, che è per la nostra un vero e proprio calvario. Arriva fuori tempo massimo, dato che il piemontese Enrici, primo in classifica è giunto da quasi 4 ore, è all’ultimo posto della classifica, a 21 h 14’ 57” da Enrici, che poi vincerà il Giro. Con grande dispiacere Emilio Colombo la mette fuori gara ma, com’era stato fatto nella tappa precedente per Cividini e Aperlo, anche ad Alfonsina è consentito di continuare a correre, anche se fuori classifica. Alfonsina decide di continuare.

Questi i numeri del Giro d’Italia del 1924:

Giro d’Italia 1924

10 maggio – 1 giugno

3613 chilometri

12 tappe

108 ciclisti iscritti

90 ciclisti alla partenza

30 ciclisti all’arrivo

fra essi Alfonsina Morini Strada

Segue una dichiarazione al Guerin Sportivo della stessa Alfonsina Strada sulla sua impresa:

“Sono una donna, è vero. E può darsi che non sia molto estetica e graziosa una donna che corre in bicicletta. Vede come sono ridotta? Non sono mai stata bella; ora sono…un mostro. Ma che dovevo fare? La puttana? Ho un marito al manicomio che devo aiutare; ho una bimba al collegio che mi costa 10 lire al giorno. Ad Aquila avevo raggranellato 500 lire che spedii subito e che mi servirono per mettere a posto tante cose. Ho le gambe buone, i pubblici di tutta Italia (specie le donne e le madri) mi trattano con entusiasmo. Non sono pentita. Ho avuto delle amarezze, qualcuno mi ha schernita; ma io sono soddisfatta e so di avere fatto bene.

Questo invece un estratto dell’articolo di Silvio Zambaldi, “La Gazzetta dello Sport”, 14 maggio 1924:

“In sole due tappe la popolarità di questa donnina si è fatta più grande di quella di tutti i campioni assenti messi insieme. Lungo tutto il percorso della Genova-Firenze non si è sentito che chiedere: – C’è Alfonsina? Viene? Passa? Arriva? A mortificazione dei valorosi che si contendono la vittoria finale, è proprio così. È inutile, tira più un capello di donna che cento pedalate di Girardengo e di Brunero. […]”




MORTE DI PARIK GUARNIERI  

Giulia Di Rocco chiede l’intervento del Ministro della Giustizia Carlo Nordio 

Teramo, 15 marzo 2024. Sulla morte del giovane ventenne Patrik Guarnieri  avvenuta nel carcere di Castronio, Teramo il 13 Marzo alle ore 5:45, è intervenuta Giulia DI Rocco in attesa della risposta dell’autopsia ha scritto al Ministro della Giustizia Italiana Carlo Nordio chiedendo di intervenire al fine di fare chiarezza sulla sua morte.

La Di Rocco infatti afferma che: “Il ragazzo Patrik era affetto da alcuni problemi di salute  non era idoneo per le sue condizioni di stare in carcere ma in una struttura sanitari controllata,  ora vogliamo chiarezza sulla sua morte ,  giustizia  e  staremo affianco alla famiglia di Patrik – Continua poi dicendo – Come si può morire a vent’anni? L’ emergenza dei carceri è dovere di ogni politico che si rispetti per dare dignità a chi sta scontando la sua pena “.

Giulia Di Rocco  è membro del Forum RSC( Rom; Sinti e Camminanti) istituito dall’UNAR Ufficio Antio Discriminazione razziale presso il Ministero delle Pari Opportunità  e membro dell’IRU Internatinal Roma Union che rappresenta i rom presso il Consiglio D’Europa e all’ ONU  presidente del primo Partito Politico Italiano Nazionale  rom e sinti Mistipè.




UANMENSCIÒ di Fabrizio Falco

Un viaggio nella vita di Molière allo Zambra

Ortona, 15 marzo 2024. Il 21 marzo alle ore 20.45 il Cinema Auditorium Zambra di Ortona(Ch) ospita un nuovo appuntamento con il teatro d’autore grazie all’impegno di Unaltroteatro di Arturo Scognamiglio e Lorenza Sorino: è tempo di Molière Uanmensciò scritto, diretto e interpretato da Fabrizio Falco, prodotto da Casa del Contemporaneo.

Si tratta di una cavalcata entusiasmante dentro la vita di Molière. Il rapporto con i genitori, la scoperta del teatro, i suoi amori, i suoi successi e i suoi dispiaceri. Immergersi nella vita di uno dei più grandi autori e attori di tutti i tempi, diventa anche un’occasione per riflettere sull’attualità e dunque sulla condizione stessa dell’artista oggi, su com’è cambiata la società e tutto questo viene guardato con sarcasmo, ironia e un certo distacco proprio come Molière ha insegnato.

Per Falco: “Il monologo o meglio lo ‘sciò’ è un vero e proprio viaggio nella vita di Molière, che mette in scena il rapporto con i genitori, la scoperta del teatro, gli amori, i successi e i dispiaceri”.

La raffinatissima penna di Fabrizio Falco riesce a tratteggiare una delle figure più importanti del teatro classico francese tenendo sempre alta l’attenzione e l’interesse degli spettatori: egli passa dagli scontri con il padre, tappezziere di corte, uomo fin troppo pragmatico per accettare che il figlio faccia l’attore riducendosi a essere un vagabondo, sempre senza un soldo, ai fiaschi al botteghino dell’Illustre Théâtre, compagnia con cui mette in scena le prime tragedie, e fino ai grandi successi di commedie come Il Tartufo, Don Giovanni e Il Misantropo, che se da un lato contribuirono ad accrescere la fama di Molière, dall’altra destarono scandalo, provocando le antipatie degli ambienti conservatori e religiosi della monarchia.

Fabrizio Falco, con la sua penna, porta sul palco di Ortona un testo fresco, intelligente, sociale e comico al tempo stesso che riesce non soltanto a strappare risate con colloqui solitari, imitazioni esilaranti e divagazioni sull’amore, ma anche facendo immergere Molière in una Parigi brulicante di umanità colorata, disordinata, affascinante ma anche sporca, pericolosa, piena di gente e di ingiustizie sociali.

“Ed io, sommerso dalle infamie, tradito da ogni parte, cercherò un buco in terra, un luogo isolato in cui avere il diritto, anch’io, di essere un uomo” – secondo Fabrizio Falco, Molière dovette pensare proprio a questa battuta, fatta pronunciare ad Alceste nel Misantropo, per riassumere in punto di morte la sua sofferta e straordinaria al tempo stesso esperienza di vita.

Fabrizio Falco, nato a Messina, cresciuto a Palermo, durante gli anni del liceo partecipa a diversi spettacoli diretti da Maurizio Spicuzza e frequenta la Scuola Teates di Michele Perriera. Frequenta l’Accademia d’Arte Drammatica Silvio d’Amico dove si diploma nel 2010 con un doppio saggio, uno diretto da Valerio Binasco, l’altro da Luca Ronconi.

Partecipa a Sogno d’una notte d’estate di Shakespeare per la regia di Carlo Cecchi. Lavora con Luca Ronconi in In cerca d’autore, studio sui Sei personaggi di Pirandello, Il panico di Rafael Spregelburd, Celestina di M. Garneau da De Rojas, Lehman Trilogy di Stefano Massini.

È stato interprete di Fedra da Seneca, con la regia di Andrea De Rosa, coprodotto dal Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale. È stato diretto anche da Mario Ferrero, Lorenzo Salveti, Massimiliano Farau, Walter Manfrè, Luca Bargagna, Silvio Peroni, Francesco Saponaro. Nel 2014 fonda la compagnia Minimo Comune Teatro, per la quale produce, dirige e interpreta Partitura P, uno studio su Pirandello, attualmente in tournée.

Come regista e interprete realizza Ritratto d’Italia da Giacomo Leopardi e Galois di Paolo Giordano, produzione del Teatro Stabile di Torino. Esordisce al cinema nel 2012 con due film, entrambi in concorso alla Mostra di Venezia: È stato il figlio, regia di Daniele Ciprì e Bella addormentata di Marco Bellocchio. Per queste due interpretazioni si aggiudica il Premio Marcello Mastroianni per il miglior giovane attore emergente. Paolo e Vittorio Taviani lo dirigono nel film Maraviglioso Boccaccio e Irene Dionisio nell’opera prima Le ultime cose (prossimamente al cinema). Ha ricevuto varie nomination al Nastro d’Argento, al Ciak d’Oro e al Golden Graal e al premio UBU come miglior attore under 35.




CONTRO L’INQUINAMENTO LUMINOSO

Inaf-Abruzzo E Wwf Insieme

Teramo, 15 marzo 2024. Il 22 marzo alle ore 18, in occasione dell’Earth Hour e della Settimana Aperta dell’INAF, l’Osservatorio Astronomico d’Abruzzo e il WWF Teramo organizzano un incontro dal titolo “L’inquinamento luminoso ci ruba il cielo”, presso PIANO B, Via Molinari, 2 – Teramo, con Gaetano Valentini, tecnologo di INAF Abruzzo.

Sapreste dire quando è stata l’ultima volta che avete goduto di un cielo stellato senza interferenze luminose? Sono davvero pochi i luoghi al mondo dove esiste il buio assoluto, nessun lampione, nessuna lampadina, nessuna macchina di passaggio. Le nostre città sono ormai illuminate in qualsiasi ora del giorno e della notte e l’inquinamento luminoso è un problema che sempre di più sta interessando ricercatori e cittadini.

Nel contesto dell’iniziativa del WWF sui cieli bui, si mostra come l’inquinamento luminoso “ci ruba il cielo”, ovvero come l’aumentare delle fonti di luce, ormai non solo nelle aree urbane, ci faccia perdere lo spettacolo di una notte stellata o del passaggio di una cometa. A partire dagli anni ’70 fino agli anni 2000 si è stimato che la brillanza artificiale sul nostro territorio nazionale è aumentata di sette volte. Questo porta ad andare nei luoghi più isolati per poter ammirare il cielo ad occhio nudo, o in luoghi “estremi” se vogliamo costruire telescopi che osservino le profondità dell’universo (come la stazione osservativa di Campo Imperatore, a 2150 m s.l.m).

Si può fare qualcosa nella vita di tutti i giorni?

La risposta è sì, e lo scopriremo durante l’incontro del 22 marzo.

Eleonora Ferroni

Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF)




FOTOTESSERE A CASALINCONTRADA

Installata la macchina DEDEM

Casalincontrada, 15 marzo 2024. A Casalincontrada è stata installata la nuova cabina per le fototessere. La struttura, posizionata in Via Orientale a lato della casetta dell’acqua, è una novità assoluta nella cittadina.

Si tratta di un miglioramento dei servizi in quanto i cittadini in particolare per le pratiche relative ai documenti, dovevano spostarsi fuori comune.

L’iniziativa è stata voluta dall’amministrazione comunale che, vista la posizione strategica, ha ottenuto gratuitamente dalla ditta DEDEM l’installazione della macchina.

Il Sindaco, Vincenzo Mammarella ha commentato: “Una piccola ma importante novità pensata con l’obiettivo di semplificare la vita dei cittadini e che si aggiunge alle altre facilitazioni che negli ultimi anni sono stati introdotto nei servizi “affari generali”. Con questa nuova installazione offriamo alla cittadinanza un nuovo e utile servizio. La macchina per le fototessere è un altro tassello come l’apertura al pubblico degli uffici comunali anche il giovedì pomeriggio oltre al già sabato mattina, che abbiamo posato nell’ottica del miglioramento dei servizi. Siamo costantemente impegnati verso la risoluzione delle problematiche legate ai tempi di attesa, attraverso una riorganizzazione degli uffici al fine di migliorare i tempi di risposta alle istanze dei cittadini”.




QUALE FUTURO PER LA MELONI

Dopo la clamorosa vittoria in Abruzzo

di Angela Casilli

La vittoria in Abruzzo della coalizione di governo guidata da Giorgia Meloni è stata una clamorosa prova di forza della destra in Italia, dopo il flop in Sardegna di qualche settimana prima. La Premier si è spesa in prima persona, ben sapendo che il rischio era alto, avendo l’intera opposizione contro, convinta dopo la vittoria in Sardegna, di poter cambiare il corso della politica, in un Paese come il nostro, abituato da tempo ai cambiamenti ad ogni “stormir di fronde “.

Se si votasse a breve, nessuna regione andrebbe alla sinistra, neanche la Campania dove De Luca è ai ferri corti con la segretaria del PD. Alle elezioni europee, si può esserne certi, l’opposizione dirà che la somma dei voti riportati è più o meno quella della maggioranza, ma la maggioranza, nonostante lo scalpitare di qualche suo esponente di forza, cioè Salvini, è saldamente al governo, mentre a sinistra non c’è nessuna coalizione e mai ci sarà.

Speriamo che la Premier si convinca che è il momento di governare e di non pensare ai complotti che non ci sono o ad una perdita di fiducia da parte dell’elettorato, nei suoi confronti e in quelli del suo partito. Basta con le polemiche con il Quirinale o con la presenza quasi ossessiva nei comizi; governare significa affrontare la questione più importante e più complessa, su cui si è andato, nel tempo, consumando il placet ai governi precedenti e cioè l’economia, con un deficit al 7,3% del Pil. Come abbiamo oggi, due punti sopra le previsioni.

Il nostro Paese che non ha fiducia nel futuro, la denatalità è in costante aumento, investe poco nell’economia produttiva, scuola e sanità perdono posizioni, nonostante la buona volontà di molti insegnanti, medici e infermieri. Rovesciare questa tendenza negativa non è facile, ma è l’unica strada da percorrere se si vuole governare cinque anni.

Se dovessimo tornare a votare, non andrebbero a Palazzo Chigi né Conte né la Schlein per una serie di ragioni che vanno dalla diversa natura dei due partiti, alla volubilità di un elettorato facile agli entusiasmi, ma altrettanto facile alla sfiducia in chi ha portato al governo del Paese.  I 5 Stelle funzionano solo se sono trasversali, se possono prendere voti antisistema, soffrono in un’alleanza, con il partito-sistema, come è invece il PD, contro cui il movimento grillino è nato, altro che “campo largo”.

Nel 2019 PD e 5 Stelle furono alleati ma solo per impedire a Salvini di stravincere le elezioni e assumere così “i pieni poteri” ma, oggi, è poco o quasi nulla per costruire una credibile alternativa alla maggioranza attuale. Quanto a Salvini, in caduta libera, dovrebbe capire che opporsi alla Meloni non paga e forse si aprirà la strada per la Lega di Zaia di conquistare il centro dello schieramento politico, dove Forza Italia, dopo la scomparsa di Berlusconi, sotto la guida di Tajani regge meglio del previsto.

Se vuole evitare di farsi male, la Meloni dovrà quindi muoversi nella direzione giusta che è quella di incentivare il lavoro, gli investimenti produttivi, la crescita economica e demografica, oltre ad accogliere nella classe dirigente nuove leve, perché la squadra che lavora con lei ha necessità di ricambi, come ha più volte dimostrato, se si vuole consolidare il governo.




SARAL FOOD. Tutto pronto per la quattro giorni

Degustazioni, enogastronomia, attrezzature per la filiera alimentare. L’amministrazione: “un volano per il territorio e una sinergia importante per far crescere l’evento”

Chieti, 14 marzo 2024. Si svolgerà a Chieti Scalo dal 17 al 20 marzo negli spazi del Dromedian Live Campus di via Erasmo Piaggio n. 35 la 33esima edizione del Saral Food, il salone dedicato all’alimentazione. Stamane la conferenza stampa nell’avveniristica struttura sede di ricerca tecnologica e produzione di servizi digitali, conferenze, convegnistica e accoglienza per concorsi ed eventi massivi a cui hanno partecipato il vicesindaco Paolo De Cesare, l’assessore al Commercio Manuel Pantalone, l’organizzatore dell’evento Gianfranco Cianflone, la dirigente scolastica dell’IPSSAR De Cecco di Pescara, Alessandra Di Pietro, Narciso Cicchitti per l’Associazione cuochi di Pescara.

“Come amministrazione consideriamo questo evento straordinario – esordisce l’assessore al Commercio Manuel Pantalone – per il settore fiere è di certo una novità grande, importante e destinata ad avere un futuro proficuo per il territorio e il comparto enogastronomico. Siamo lieti di accogliere il Saral Food a Chieti e di farlo in una struttura moderna ed efficiente come parte degli spaziosi padiglioni del Dromedian Campus. In questo caso la sinergia fra pubblico e privato è di certo a vantaggio della comunità, visto che questi spazi e la qualità dell’evento ci consentiranno di ospitare attività fieristiche nei vari comparti e settori, per far crescere città ed economia di un intero territorio. L’evento si dividerà in tanti momenti per tutto il mondo del food a 360 gradi di tutta la filiera”.

“Come Amministrazione ci tenevamo a essere vicini a questo esordio in terra teatina – aggiunge il vicesindaco Paolo De Cesare e assessore alle Attività Produttive – e ad agevolare un evento che ha sì una storia, ma ancora un grandissimo potenziale. Riteniamo che la città possa dare risposte in termini di presenze che saranno sicuramente ampie e importanti. Un buon viatico, per quest’area che deve tornare ai fasti di un tempo ma con una vocazione diversa”.

“Sarà un’edizione corposa – così Gianfranco Cianflone, motore del Saral da 32 anni con Fiere Service – : avremo oltre 300 espositori in arrivo da tutta Italia, per 4 giorni di esposizione, ma anche di eventi. Il Saral negli anni è cresciuto, confermandosi come uno degli appuntamenti più frequentati e di riferimento per il centro Italia. La fiera offre servizi e strumenti per il comparto alimentare e anche per la ristorazione. Non solo questo, ma anche tanti eventi: come due competizioni una dedicata al gelato artigianale e una alla pizza. Ospiteremo anche una riunione del settore balneare e saremo supportati dai ragazzi, docenti e dirigente dell’IPSSAR De Cecco di Pescara che si occuperà dell’accoglienza, della cucina e della sala, rinnovando, così, una collaborazione che dura da anni. Speriamo venga tanta gente e che questa novità si consolidi in futuro”.

“Per noi è un onore ospitare il Saral che dà lustro al territorio abruzzese da tanti anni – così il direttore di Dromedian Adriano Valente – . La nostra è una struttura multiforme che dall’Expo al digitale e alla formazione si presta all’incontro fra Pubblica amministrazione e imprese. Abbiamo l’auspicio di vederla molto affollata dal pubblico e dai settori che ospiteremo. Sarà una manifestazione “gustosa” sotto tanti punti di vista e invitiamo tutti ad esserci”.

“Come istituto siamo sempre presenti al Saral attraverso tutti gli indirizzi – così la dirigete dell’IPSSAR Alessandra Di Pietro in conferenza – , quest’anno siamo entusiasti di questa 33esima edizione che per la nuova sede potrebbe essere la prima edizione di un viaggio che andrà avanti per chissà quanti anni. È una collaborazione importante, perché permette ai ragazzi di fare esperienza diretta nel mondo enogastronomico e confrontarsi con nuove tendenze del settore. Parteciperanno i ragazzi dell’accoglienza turistica che faranno accoglienza agli ospiti, i ragazzi della cucina presenti in tanti stand e tanti ragazzi di sala, alcuni dei quali saranno impegnati in un contest. Organizzeremo show cooking con i docenti e la presenza di 4 studenti vincitori dell’oro nei concorsi degli chef giovani al Sigep di Rimini. Sarà presente anche una studentessa annoverata fra i migliori allievi degli Istituti alberghieri d’Italia. La nostra è una scuola fortemente aperta al territorio e al servizio di una realtà così importante per la crescita e la valorizzazione ambientale”.

“Questa nuova struttura allarga i nostri orizzonti, fa sistema con un territorio più ampio – conclude Narciso Cicchitti dell’associazione cuochi di Pescara e docente al De Cecco – abbiamo già da anni iniziato una collaborazione con questo salone, la tradizione deve evolversi, aprirsi al mondo per capire cosa accade. Saranno della partita anche i vincitori del nostro storico concorso, La Chitarra d’Oro, designati due giorni fa proprio al De Cecco, saranno loro ad occuparsi di alcuni degli show cooking che consentiranno al pubblico di assaggiare alcuni piatti e sapori abruzzesi”.




GLI INCANTI DI PARTENOPE

Il concerto dell’Isa dedicato alla canzone napoletana. Sabato 16 marzo, ore 18.00 – L’Aquila, Ridotto del Teatro Comunale V. Antonellini

L’Aquila 14 marzo 2024. La canzone napoletana d’autore protagonista del nuovo appuntamento della Quarantanovesima Stagione dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese sabato 16 marzo alle 18.00 all’Aquila, presso il Ridotto del Teatro Comunale V. Antonellini. A portare sul palco la carica di passione e di calore che caratterizzano le canzoni firmate da Tosti, Bovio, De Curtis, Murolo e altri, saranno i professori dell’Orchestra dell’ISA diretti da Benedetto Montebello. Con loro le voci del soprano Libera Granatiero e del tenore Leonardo Gramegna. A condurre lo spettatore attraverso questo viaggio sarà Riccardo Canessa.

Dopo l’applauditissimo “Queen Project” della scorsa settimana, concerto rock-sinfonico con l’Orchestra ICO Suoni del Sud diretta da Marco Moresco e il pianista Giuseppe Andaloro che ha firmato gli arrangiamenti, l’appuntamento in cartellone per il prossimo sabato – con replica domenica 17 marzo a Foggia – propone un emozionante viaggio nella storia e nell’anima del popolo napoletano attraverso alcune delle celebri melodie del repertorio partenopeo. La serata “Gli Incanti di Partenope” offre una carrellata di capolavori: da “Marechiare” a “O’ Paese d’ ‘o Sole”, da “Voce ‘e Notte” a “Io te vurria vasà”, e ancora “Reginella”, “O Surdato ‘Nnammurato”, “Torna a Surriento”, “Era de Maggio” e “Core ‘Ngrato”.

I Protagonisti Sul podio ci sarà il maestro Benedetto Montebello che in oltre trent’anni di carriera ha diretto i massimi capolavori sinfonici e lirici di ogni tempo, alla guida di complessi importanti, esibendosi in luoghi e istituzioni di prestigio anche all’estero.

Il soprano Libera Granatiero ha all’attivo numerosissimi concerti lirico-sinfonici con l’orchestra “Umberto Giordano” di Foggia e l’orchestra “Suoni del Sud” e ha collaborato con artisti di fama internazionale. Numerose sono le produzioni liriche in cui è stata protagonista proprio come il tenore Leonardo Gramegna, che dopo il debutto al Festival della Valle d’Itria di Martina Franca si è imposto all’attenzione della critica e del pubblico in grandi teatri in Italia e all’estero. Entrambi gli artisti vantano incisioni discografiche di pregio. Completa il cast Riccardo Canessa, noto regista lirico, divulgatore e Docente di Teoria e Tecnica dell’Interpretazione Scenica al Conservatorio di Salerno.

I biglietti possono essere acquistati in prevendita su ciaotickets.com e nelle rivendite autorizzate. Il botteghino del Risotto del Teatro Comunale “V. Antonellini” aprirà due ore prima del concerto.




VISIONI DELL’ASSENZA

La Mostra di Piero Roccasalvo Rub. A Ceravento dal 16 marzo all’11 maggio la personale dell’artista siciliano

Pescara, 14 marzo 2024. Una pittura figurativa intrisa di visioni, inquiete e misteriose: disegni, quasi tutti inediti, alcuni di grande formato, di recente produzione. I colori, le forme e le figure dell’artista siciliano Piero Roccasalvo RUB arrivano a Pescara, con la mostra personale “Visioni dell’Assenza”. Ad ospitarla, dal 16 marzo all’11 maggio, sarà Ceravento, area di condivisione dell’arte e spazio culturale.

L’evento inaugurale si svolgerà sabato 16 marzo, alle ore 18:00, alla presenza dell’artista. La mostra, poi, sarà visitabile il martedì, il mercoledì e il giovedì, dalle 17:00 alle 19:00 e il venerdì e sabato su appuntamento.

In mostra 30 opere realizzate tra il 2018 e il 2024 dall’artista, conosciuto ed apprezzato in Italia e all’estero. I lavori sono eseguiti con tecnica mista su carta e cartoncino. Filo conduttore di tutta la mostra è il concetto di sogno, inteso come un abisso senza fondo, rappresentato da figure e forme perturbanti.

“Nelle Visioni dell’assenza di Piero Roccasalvo RUB tutto ha inizio, come in Goya, dal sonno di un vecchio supino – scrive Andrea Guastella, autore del testo critico che accompagna la mostra – Una pianta verdissima cresce al suo fianco e ai suoi piedi si accucciano un cane, una civetta… Dove l’ombra s’addensa, allignano figure perturbanti: uomini mascherati da statue o statue in forma umana. La fissità dei corpi predomina su ogni desiderio. La memoria ha smesso di resistere, cedendo il passo all’eternità dell’attimo. Non ci sono vie di fuga. Più andiamo lontano, più sprofondiamo nel cuore del sogno: un abisso senza fondo. Ciò non ostante, non siamo disperati. La violenza dei temi cede il passo al silenzio delle forme. Gli orizzonti sono quieti, silenziosi. Il tempo annulla ogni contrasto tra disegno e materia, tra visione e realtà. La pittura si fa corpo. E se quel corpo ripudiato, imperfetto e dissonante (quanti ne abbiamo incontrati, da Francis Bacon a Matthew Barney) fosse il nostro?”.

PIERO ROCCASALVO RUB

Nato a Siracusa nel 1974, Piero Roccasalvo RUB consegue il diploma di maturità presso l’Istituto Statale d’Arte di Siracusa nel 1993. Alla fine dello stesso anno si trasferisce a Venezia per studiare pittura all’Accademia di Belle Arti. Nel biennio 1994-1996 entra a far parte del Gruppo Di Mille, esponendo in varie collettive (80° Collettiva, Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia; Sacher e profano, Galleria Crossing, Portogruaro-Udine; Mai i treni sono stati così appesi, Stazione Santa Lucia di Venezia; I baffi alla Gioconda, Artefiera, Pordenone). Successivamente partecipa ad un workshop presso Palazzo Carminati, su invito della curatrice Chiara Bertola che, con il coordinamento del Gruppo Eredi Brancusi, ne realizza una mostra alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia (Portami a casa, Catalogo Electa). Nel 1997 ottiene una borsa di studio presso il Middlesex University Fine Art di Londra, ed è grazie a questo soggiorno di ricerca che successivamente completerà gli studi accademici, specializzandosi sulla pittura di Francis Bacon. Dei primissimi anni Novanta è l’incontro fondamentale per la sperimentazione pittorica di RUB con il filmmaker e scrittore Mauro Aprile Zanetti, e dal 2010 la collaborazione con il critico d’arte e curatore indipendente Giuseppe Carrubba, insieme ai quali si è venuto sviluppando un vivace e fervido sodalizio tra arte, editoria, cinema sperimentale, video e teatro. Nel 2011 è chiamato ad esporre alla 54° Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Padiglione Italia alla Galleria Civica di Montevergini, Siracusa, ed al Palazzo della Cultura a Catania, Artisti nella luce di Sicilia, a cura di Vittorio Sgarbi. Numerose le personali e la partecipazione a collettive oltre all’adesione a progetti interculturali ed interdisciplinari, come l’esperienza con il gruppo Site Specific di Scicli, la condivisione di una residenza di artisti e critici di M’Arte 2015, a Montegemoli in Toscana e l’adesione a Imago Mundi 2017, per la collezione di Luciano Benetton, ai Cantieri Culturali la Zisa di Palermo.

CERAVENTO

Ceravento è un innovativo spazio di condivisione arte ideato da Loris Maccarone. Da sempre amante e fruitore di mostre, eventi e fiere d’arte, Maccarone, con la nuova struttura, ha portato a compimento il suo progetto di realizzare uno spazio indipendente dove poter ospitare eventi artistici e workshop. Uno spazio per la città, per la creatività. Un contenitore di idee e di progetti. La sua ambizione è quella di poter creare progetti artistici che nascano e prendano forma dal coinvolgimento degli artisti stessi in una condivisione di idee e visioni.




UN ALBERO IN PIÙ

Insieme per avvicinare i ragazzi alla conoscenza della natura. 

Giulianova, 14 marzo 2024. Messe a dimora, ieri mattina, alla Bindi, 120 piantine di photinia. Presenti il Presidente della Provincia di Teramo Camillo D’Angelo,  l’assessore Paolo Giorgini, il responsabile di “Un albero in più” Nicola Di Battista,  la Dirigente dell’ IC 2 Angela Pallini, la referente del progetto Francesca Pistilli.

120 esemplari di photinia sono stati messi a dimora, ieri mattina, nel cortile della scuola Don Milani. L’iniziativa, sostenuta dalla Provincia di Teramo e dall’ Amministrazione comunale di Giulianova, si è tenuta ieri mattina nel cortile della Scuola Vincenzo Bindi  ed ha coinvolto le Prime classi dell’ Istituto. Fondamentale il supporto dell’ Associazione “Un albero in più”, ormai un punto di riferimento, in città, per la piantumazione e la cura di nuove essenze. Preziosa, inoltre,  la collaborazione della Dirigente dell’ IC 2 Angela Pallini, dei docenti, dell’insegnante referente del progetto Francesca Pistilli. Presenti, ieri mattina, il Presidente della Provincia di Teramo Camillo D’Angelo e l’assessore Paolo Giorgini.

“Una siepe di Photinia – spiega Nicola Di Battista, fondatore e responsabile di “Un albero in più” – apporta benefici sotto molti aspetti: oltre ad abbattere i rumori e a filtrare le polveri sottili provenienti dalle strade vicine, la pianta ha colori molto caratteristici. In primavera, infatti, le giovani foglie sono di un rosso vivo per poi diventare gradualmente verdi. La fioritura, inoltre, produce inoltre un habitat ideale per gli insetti impollinatori e le farfalle”.




LA VEDOVA ALLEGRA

Domenica 17 marzo ore 17: 30. Operetta in tre atti di Victor Léon e Leo Stein. Musica di Franz Léhar. Coro dell’opera di parma. Orchestra sinfonica delle terre verdiane. Direttore m° Stefano Giaroli, regia di Alessandro Brachetti. Teatro comunale “Maria Caniglia”

Sulmona, 14 marzo 2024. Dopo tre anni di assenza torna l’operetta al Teatro Caniglia di Sulmona, un genere che raccoglie tra i melomani  numerosi estimatori e appassionati. Domenica 17 marzo alle ore 17.30  il penultimo spettacolo della 71a stagione della Camerata Musicale, in unica data in Abruzzo, sarà “La Vedova Allegra”, operetta in tre atti di Victor Léon e Leo Stein su musica del compositore austriaco Franz Léhar,  presentata dalla produzione e organizzazione Fantasia in Re di Reggio Emilia,  con il Coro dell’Opera di Parma, l’Orchestra Sinfonica delle Terre Verdiane diretti dal M° Stefano Giaroli con la regia di Alessandro Brachetti, una compagine artistica non nuova al pubblico del Caniglia.

Gli interpreti: Renata Campanella (Hanna Glavary), Antonio Colamorea (Danilo Danilovich), Alessandro Brachetti (Niegus), Elena Rapita (Valencienne), Imanol Laura (Camillo de Rossillon), Fulvio Massa (Barone Zeta), Silvia Felisetti (Olga Kromov), Stefano Orsini (Capitano Kromov), Alessandro Garuti (Raoul de Cascada). Completa il cast il Corpo di Ballo Novecento con le coreografie firmate da Salvatore Loritto. Le scenografie sono di ArteScenica Reggio Emilia e i costumi di Artemio Cabassi.

Antesignana della rivista, del musical e della commedia musicale, l’operetta (genere che alterna brani musicali e parti dialogate) nasce e diventa famosa in Francia con Jacques Offenbach nel 1860 e si caratterizza principalmente per la vivacità musicale e le coreografie che costituiscono la parte principale dello spettacolo, con grande effetto di fascinazione dello spettatore.   

Come non ricordare i brani più orecchiabili e famosi dell’operetta di Lehar come il Valzer del III atto o il duetto Tace il labbro o È scabroso le donne studiar. 

Ispirata alla trama di una commedia del drammaturgo francese Henri Meilhac, “La Vedova allegra”, ambientata a Parigi, racconta degli “intrighi” dell’Ambasciatore  Pontevedrino, incaricato , per motivi di Stato,  di combinare il matrimonio tra la ricca vedova di un banchiere e il conte Danilo, sua antica fiamma. Tra feste  e balli sfarzosi, equivoci e intrighi amorosi,  si snoda la trama che, naturalmente, volge al lieto fine.

L’operetta scritta da Franz Lehar per un’orchestra di grandi dimensioni comprendente anche l’arpa, debuttò in prima assoluta a Vienna nel dicembre del 1905, diretta dallo stesso compositore, ottenendo un grande successo e superando le 400 repliche. In  Italia fu rappresentata due anni dopo al Teatro Dal Verme di Milano dove superò le 500 rappresentazioni.

De La Vedova Allegra (The Merry Widow) si contano tre versioni cinematografiche del regista Erich von Stroeim (1925), per la regia di Ernst Lubitsch con Maurice Chevalier (1934) e del regista Curtis Bernhardt con Lana Turner (1952). Ma anche Alfred Hitchcock ha usato la melodia del Valzer del III atto nel film “L’ombra del dubbio”  del 1943  e il regista Ernst Lubitsch l’ha inserita nel suo film dello stesso anno “Il cielo può attendere”.

Personaggi ed Interpreti

Hanna Glavary                               Renata Campanella

Danilo Danilovich                          Antonio Colamorea                                       

Niegus                                             Alessandro Brachetti

Valencienne                                    Elena Rapita

Camillo de Rossillon                      Imanol Laura

Barone Zeta                                    Fulvio Massa

Olga Kromov                                   Silvia Felisetti

Capitano Kromov                           Stefano Orsini

Raoul de Cascada                          Alessandro Garuti

Corpo di Ballo Novecento

Coreografie di Salvatore Loritto

Coro dell’Opera di Parma

Orchestra Sinfonica delle Terre Verdiane

direttore M° Stefano Giaroli

Scenografie: ArteScenica Reggio Emilia

Costumi: Artemio Cabassi

Regia di Alessandro Brachetti

Organizzazione: Fantasia in RE

Coordinamento musicale: Antonio Braidi

Capo squadra tecnica: Gabriele Sassi

Maestro alle luci: Marco Ogliosi

Segreteria amministrativa: Elena Cattani




REGIONALI…? CITTÀ A BOCCA ASCIUTTA

Ora le forze politiche devono pensare a risolvere i problemi della città!

di Tommaso Coletti

Ortona, 14 marzo 2024. Le elezioni regionali hanno lasciato la città con la bocca asciutta! Nessun ortonese è stato eletto in Consiglio Regionale e, come spesso è avvenuto nel passato, i voti locali sono stati utili ai rappresentanti di altre città per andare ad occupare uno scranno in Regione dove vengono programmati gli interventi da fare sul territorio regionale!

Ora le forze politiche locali devono far sentire la loro voce per dare risposte alla città ed al suo comprensorio.
Fondamentale è il completamento dell’iter riguardante l’autonomia dell’Ospedale G. Bernabeo, oggi stabilimento dell’Ospedale di Chieti mentre è previsto come “Ospedale di Base” dalla nuova rete ospedaliera già approvata dal Consiglio Regionale.

È necessario che la ASL di Chieti dia attuazione, al più presto, alla nuova rete ospedaliera con il ripristino nel nosocomio ortonese dei reparti di base quali Chirurgia, Ortopedia, Medicina e Servizio di Anestesia, oltre al Pronto Soccorso efficiente 24 ore su ventiquattro con tutti i servizi di supporto come Radiologia, Laboratorio di Analisi, Cardiologia, ecc… in presenza o in reperibilità, salvaguardando, naturalmente, le eccellenze già esistenti come la Senologia, la fecondazione Assistita, ecc..

Gli ortonesi e i cittadini del comprensorio vogliono L’Ospedale come era prima, un Ospedale in grado di dare le necessarie risposte alle esigenze della popolazione che è stanca di aspettare mesi e mesi per avere gli appuntamenti anche per semplici esami diagnostici o di attendere giornate intere  nelle astanterie dei Pronto Soccorso, sempre affollati, degli altri Ospedali delle città vicine.

È compito delle forze politiche locali e dell’Amministrazione Comunale in primis ( il Sindaco Castiglione fa parte del Comitato ristretto dei Sindaci della ASL) vigilare sulla rapida attuazione di quanto previsto dalla nuova rete ospedaliera  al fine di soddisfare le aspettative di  tutti i cittadini, anche di  quelli che hanno disertato le urne ( circa il 51%) perché insoddisfatti della politica in generale!




SEMAFORI TRAPPOLA

Carlo Costantini: la retromarcia di Masci

Pescara, 14 marzo 2024.Una nuova, clamorosa retromarcia del Sindaco-gambero Masci. Dopo il dietrofront sul disastro di viale Marconi ed il passo indietro sugli autovelox è arrivato puntuale l’annuncio elettorale anche sui semafori ‘trappola’, che nel solo anno 2023 hanno contribuito a fare arrivare ai pescaresi multe per quasi complessivi 20 milioni di euro”. Lo afferma il candidato sindaco di Pescara per il centrosinistra, Carlo Costantini.

“Siamo abituati al vuoto dietro l’annuncio – afferma Costantini – Nessuna spiegazione su quali saranno i fondi che andranno a compensare i sopravvenuti mancati introiti, nessuna indicazione dei tempi della retromarcia, ma soprattutto nemmeno una parola di scusa nei confronti dei pescaresi”.

“Chiediamo, con forza, almeno una volta al sindaco Masci, al suo staff e ai suoi consiglieri – aggiunge – di fare definitivamente chiarezza. Vogliamo sapere quando spegnerà i semafori ‘trappola’, cosa taglierà visti i mancati introiti delle sanzioni previsti in bilancio, quali opere di sicurezza stradale ha realizzato con gli incassi dei semafori trappola”.

“Date, numeri, cifre, niente altro. Chi ha governato per cinque anni, con un governo amico in Regione, deve rendicontare quanto fatto. La retromarcia – conclude Costantini – non è più accettabile”.




L’AQUILA CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2026

L’Aquila, 14 marzo 2024. il Presidente Anci Abruzzo: “Riconoscimento è un orgoglio per tutto il territorio abruzzese. Pronti al supporto per il successo dell’evento”.

“Il riconoscimento di L’Aquila come Capitale italiana della Cultura 2026 rappresenta un motivo di orgoglio per tutti i comuni abruzzesi – sottolinea il Presidente Anci Abruzzo Gianguido D’Alberto – comuni che, insieme all’Anci, hanno sempre sostenuto questa candidatura sentendosi partecipi di un progetto che va a valorizzare l’identità culturale delle aree interne e di una parte strategica dell’Appennino Centrale. L’Aquila Capitale italiana della Cultura esprime la forza e la resilienza di un territorio colpito dal sisma, che della cultura ha fatto un elemento fondamentale del processo di ricucitura e connessione dei luoghi e di sviluppo economico. Come Anci, in rappresentanza di tutto il territorio abruzzese, garantiremo tutto il nostro supporto nella realizzazione degli importanti obiettivi previsti nel progetto, che ha permesso alla città dell’Aquila di ottenere questo prestigioso riconoscimento. All’amico Sindaco Pierluigi Biondi e a tutta la comunità aquilana vanno le nostre congratulazioni. La rinascita dell’Aquila è la rinascita di tutto l’Abruzzo”