#CANTIERIAPERTI

Riaperta al traffico la bretella di collegamento tra la vallata del Tronto e la SP 2 di Villa Lempa, nel comune di Controguerra

Teramo, 6 aprile 2024. Conclusi i lavori di sistemazione della SP 1/F Torano – Tronto, la bretella che collega la regione Abruzzo con le Marche, e quindi la vallata del fiume Tronto dalla SP 1 con la SP 2 che da Colonnella arriva a Villa Lempa, transitando nel territorio del comune di Controguerra.

Gli interventi messi in opera in tempi brevissimi dall’Ente provinciale (consegnati lo scorso gennaio e che dunque si sono conclusi in meno di 3 mesi) hanno permesso la sistemazione del piano viabile lungo l’intero tratto, in particolare il rifacimento del manto stradale con l’utilizzo di asfalto drenante ed il riposizionamento delle barriere di protezione per tutta la lunghezza di questa arteria strategica di raccordo interregionale tra le vallate del Tronto e del Vibrata.

“Un’importante opera – dichiara il presidente della Provincia di Teramo, Camillo D’Angelo – seguita in stretto coordinamento con il consigliere regionale Dino Pepe, con il vicesindaco del Comune di Controguerra, Mauro Scarpantonio, che permetterà ai pendolari ed al traffico veicolare di accorciare notevolmente i tempi di transito”.

“Tutto questo a dimostrazione dell’incessante lavoro dell’intera macchina amministrativa di via Capuani e di via Milli che, in queste settimane, sta proseguendo con la programmazione su tutto il territorio di numerosi interventi sulle strade di pertinenza”, conclude il presidente D’Angelo.

L’ordinanza di riapertura sottolinea che in ogni caso permangono i limiti di peso (20 tonnellate) e di velocità (50 km/h, ovvero 30 km/h in caso di pioggia).




L’AQUILA 15 ANNI DAL TERREMOTO

L’Aquila, 6 aprile 2024. Nel 15mo anniversario del terremoto che il 6 aprile 2009 provocò 309 vittime, sconvolgendo la vita del capoluogo abruzzese e di altri 55 comuni della regione. “Soltanto ricordando eviteremo le nuove tragedie”.

L’Aquila per me è più di un’emozione, “L’Aquila sente il dovere del ricordo, della memoria e allo stesso tempo la forza del progetto di una città che rinasce e l’arte è parte di questa grande rinascita”. Credo che la parola d’ordine debba essere non arrendersi. Non arrendersi di fronte a questo grande patrimonio culturale, ma anche morale.

Per la comunità di AIFOS sarà sempre un onore continuare a condividere emozioni con questa città e con voi che siete una meravigliosa comunità. Ricordo un’altra commozione – stavolta diversa, orgogliosi di esserci stati – ha accompagnato la determinazione i racconti del Sindaco, tratti dei suoi racconti con singhiozzi di emozioni nel ricordare amici che sono scomparsi nel sussulto della madre terra e poi il cammino in questi lunghi dolorosi 15 anni.

Ricordo con sensibilità il Prof. Carlo Zamponi Docente Università degli Studi dell’Aquila, componente del Consiglio Nazionale – Aifos, ci accompagnava nel mostraci il volto dell’Aquila: con le sue ferite rimarginate e quelle ancora aperte, tra lavori ancora in corso e opere d’innovazione.

Meraviglie, appunto, che fanno del patrimonio storico, architettonico, culturale e naturalistico della città un valore inestimabile da cui ripartire. Ci siamo posti in ascolto del territorio, condividendone le speranze per il futuro e sostenendoli affinché si completi l’opera di ricostruzione materiale e sociale con la Presidente AIFOS Protezione Civile Silvana Bresciani, Michela, Marina, Camilla, Carlo e Nicola Angelini e Fulvio De Grassi.

Emozioni alternate. Scrivo questo ricordo, a 15 anni dalla catastrofe, perché la comunità di Aifos non si sente ma è aquilana, non si sente ma è terremotata, perché vive da quel giorno gli stati d’animo, le ansie e anche le speranze.

L’Aquila, dunque, che è capace di ringiovanire nel preservare la storia, ci offre un magnifico esempio. Non arrendersi. Ricordo con emozione dopo la visita a L’Aquila, il giorno dopo a Pescara per il convegno “La comunicazione del rischio nelle situazioni di emergenza” insieme ad AiFOS Associazione Italiana Formatori della Sicurezza sul Lavoro.

Celso Vassalini

 Volontario ex Vicepresidente AIFOS-Protezione Civile




CRISI IN COMUNE

La posizione della Consigliera Simonetta Faraone

Ortona, 6 aprile 2024. Ecco la nota inviata dalla Consigliera Faraone in redazione: “In merito alla conferenza stampa del Sindaco Leo Castiglione tenuta in data odierna per giustificare la situazione di crisi che ormai si trascina da mesi nell’amministrazione comunale di Ortona ritengo doverose alcune precisazioni, essendo stata chiamata direttamente in causa, peraltro con modalità di basso profilo che denotano uno scarso senso delle istituzioni.

La coalizione che ha vinto le elezioni amministrative del 2022, sin da subito, è stata caratterizzata da una evidente instabilità politico – amministrativa. Una tale situazione ha impedito di fatto l’attuazione del programma elettorale che aveva ottenuto la fiducia degli ortonesi, provocando ritardi e disagi alla comunità.

Basti ricordare che figure della ex maggioranza, che hanno dato un contributo importante alla vittoria della coalizione, come gli ex assessori Paola Di Sipio e Paolo Cieri, i consiglieri comunali Simona Rabottini, Italia Cocco e Antonio Sorgetti, sono stati costretti ad andare via.

Per quanto mi riguarda, già nel mese di ottobre 2023, all’indomani dell’ennesimo rimpasto di giunta dal quale mi sono tenuta a debita distanza, non partecipando ad alcuna delle scelte effettuate, ho ritenuto opportuno lasciare il gruppo consiliare “Forza Leo per Ortona” e dichiararmi indipendente, per decidere volta per volta in Consiglio comunale quali provvedimenti approvare nell’esclusivo interesse dei cittadini, come comunicato con Pec del 26 ottobre stesso.

Le criticità economico – finanziarie del Comune di Ortona erano ben note da tempo e si sarebbe dovuta trovare una modalità alternativa e fattibile all’aumento delle tasse per assicurare l’equilibrio dei conti.

Prima dell’ultimo Consiglio comunale e subito dopo lo stesso, ho richiesto al Sindaco la convocazione di una riunione di maggioranza per trovare una soluzione alternativa all’aumento delle tasse. Al contrario il Sindaco, piuttosto che condividere una soluzione con i Consiglieri della maggioranza, ha preferito dapprima azzerare la Giunta comunale, pensando di mettermi in difficoltà, e, poi, dopo aver tentato inutilmente di allargare la maggioranza con il coinvolgimento di singoli consiglieri della minoranza, mi ha contattato dopo circa una settimana per negoziare il mio voto a favore del bilancio. Purtroppo, ormai, il tempo era scaduto ed ho confermato la mia posizione di consigliera indipendente, essendo venuta ormai meno la fiducia nei suoi confronti!

Sono assolutamente serena e convinta di aver preso la giusta decisione votando contro l’aumento delle tasse, perché i cittadini e le imprese non devono pagare di tasca propria gli errori di un modo sbagliato di amministrare, che contribuisce ad allontanare sempre di più le persone dalla politica.

Il Commissario assicurerà la prosecuzione delle attività amministrative nell’interesse della comunità ortonese.

Mi auguro, per il bene della nostra comunità, che quanto sta accadendo porti tutta la classe politica ortonese ad una riflessione per riorganizzare le forze in campo, facendo chiarezza sulle appartenenze tra il centrodestra e il centrosinistra, per dare un nuovo governo forte e autorevole che consenta alla Città di Ortona di tornare ad essere un punto di riferimento del comprensorio.




ADELANTE. MOSTRA FOTOGRAFICA

Il foto-viaggiatore Daniele dell’Osa

Chieti, 6 aprile 2024. L’appuntamento è per domenica 14 aprile al New Gilda Wedding location in contrada Brecciarola

Il racconto di un lungo viaggio avventuroso tenuto in Sud e Centro America tra Patagonia Argentina, Cile, Costa Rica e Nicaragua alla ricerca della fauna endemica. Domenica 14 aprile il foto-viaggiatore teatino, Daniele Dell’Osa presenta la sua mostra-evento gratuita con gli scatti realizzati nelle sue ultime avventure. A partire dalle ore 10, fino alle 22, al New Gilda Wedding location in via Aterno 441 (contrada Brecciarola) sarà possibile ammirare gli scatti del trentaseienne originario di Chieti.

Le sue foto hanno una particolarità: i soggetti immortalati nei suoi scatti sono gli animali più particolari del pianeta, dai canguri e koala dell’Australia ai tucani, bradipo e colibrì della Costa Rica, dal pesce pagliaccio in Indonesia all’orango-tango della Malesia. Ogni scatto è il frutto anche di diverse ore di appostamento.

Un viaggio, l’ultimo, iniziato con un biglietto di sola andata per Buenos Aires. “Per me viaggiare rappresenta uno scopo di vita, è la mia più grande passione ed è per questo che preferisco viaggiare in solitaria perché solo così sono sicuro che tutto sarà frutto di mie decisioni. Se un determinato luogo mi colpisce particolarmente difficilmente riesco a resistere al suo richiamo così come mi sento libero di andare via se non avverto particolare fascino.

“Sentivo – dice Dell’Osa – che avrei dovuto dare una svolta artistica ai viaggi che da qualche anno accompagno con la fotografia principalmente naturalistica, dargli un qualcosa in più. Un significato, un’anima: come i poeti danno il nome alla loro poesia o i cantanti alla loro canzone, io ho dato un nome al mio viaggio. Adelante tradotto dallo spagnolo significa Avanti. Ecco, per me non è importante lo scatto finale, è importante il percorso”.

È possibile partecipare ai viaggi fotografici di Daniele Dell’Osa che svolge anche il ruolo di guida in luoghi difficilmente raggiungibili, dal particolare fascino.

Sul sito web di Daniele Dell’Osa e le pagine Facebook, Instagram e di National Geographic è possibile seguire le avventure del foto-viaggiatore.




ROMANÓ BAŚADIPÉ

Il nuovo album dell’Alexian Group di Santino Spinelli

Lanciano, 6 aprile 2024. Pubblicato da Compagnia Nuove Indye sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali ed in formato CD; l’album sarà presentato al Teatro alla Scala di Milano mercoledì 10 aprile nel corso di un evento storico per la cultura Rom Sinti.

Un grande concerto che vedrà protagonisti Alexian Santino Spinelli ed il figlio Gennaro Spinelli insieme ai Solisti dell’Orchestra della Scala ed ai solisti dell’Orchestra Sinfonica Gioacchino Rossini di Pesaro, per l’esecuzione di un repertorio di musica Rom sia di ispirazione classica che composizioni originali.

In questo album, frutto di un lungo sodalizio tra Alexian Santino Spinelli e CNI, che si è sviluppato con la pubblicazione di altri due album “Me pase ko Murdevèlë” e “Romanó Them”, i suoni, le parole ed i colori rievocano le profonde radici di un popolo millenario che ha dato il suo apporto musicale al ricco mosaico culturale europeo.

Un viaggio di note che parte dalla comunità romanì italiana di antico insediamento, per addentrarsi nell’intimità di un popolo transnazionale.

Il disco è già sulle piattaforme musicali: https://cni-pirames.lnk.to/RomanoBasadipe




DIMORE STORICHE IN ABRUZZO

Imago Museum ospita la presentazione del volume 13 aprile 2024, ore 18:00 Imago Museum

Pescara, 6 aprile 2024. Sabato 13 aprile 2024, alle ore 18:00, Imago Museum ospita la presentazione del volume “Dimore storiche in Abruzzo. Storia, identità e patrimonio culturale privato” edito da CARSA Edizioni per conto di A.D.S.I. Abruzzo. L’evento è realizzato in collaborazione con la Fondazione Pescarabruzzo / Imago Museum.

Nel volume sono catalogate e studiate, per la prima volta in Abruzzo, 41 dimore di proprietà dei soci dell’Associazione A.D.S.I. Abruzzo, variamente distribuite nell’ambito del territorio abruzzese. La trattazione di ciascuna delle dimore, tra le quali è classificato anche l’Imago Museum, comprende note storiche sull’origine dell’edificio e sulle vicende della famiglia proprietaria, note sugli aspetti architettonici e aneddoti raccontati dall’Associato circa le particolarità della dimora e cenni sulle personalità che l’hanno abitata o frequentata.

I testi, redatti da Federico Bulfone Gransinigh e Claudio Mazzanti (Università “G. d’Annunzio” di Chieti – Pescara), sono corredati da riprese fotografiche che rappresentano la dimora negli esterni e negli ambienti interni, talora inquadrando particolari significativi del decoro architettonico o degli arredi e restituendo spesso un clima di intimità. Ne emerge un quadro variegato e caleidoscopico, arricchito e diversificato anche dall’avere le dimore illustrate nel volume ruoli talora diversi dalla semplice abitazione o di palazzo di rappresentanza. Introducono ed arricchiscono la rassegna i contributi scientifici di Claudio Strinati, Andrew J. Hopkins e Ambra Valeriani (Università degli Studi dell’Aquila), oltre alle appassionate e partecipi introduzioni di Luigi Maria Vignali (MAECI) e Giovanni Ciarrocca (ADSI).

«Per ciò che concerne l’Imago Museum», commenta il Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, Nicola Mattoscio, «nel palazzo edificato secondo il linguaggio architettonico tipico del razionalismo della prima metà del Novecento, ben rappresentato e catalogato in questo volume, ricordo solo che sono state accolte prestigiose temporanee di Andy Warhol, Joseph Beuys, degli espressionisti tedeschi e, in ultimo, di Joan Miró.  La coerenza delle selezioni operate ha coinciso con un percorso dell’arte contemporanea di notevole respiro internazionale. Si aggiungono esposizioni permanenti di non minor profilo, con la documentazione della performance artistica di Mario Schifano, del figurativo italiano, spagnolo e nordamericano del secondo Novecento, degli Impressionisti Scandinavi della Scuola di Civita D’Antino e ancora degli Espressionisti Die Brücke. La rifunzionalizzazione degli spazi interni ha permesso all’edificio di candidarsi come crocevia fondamentale della vita culturale di Pescara e simbolo sempre più accattivante dello skyline del suo centro pedonalizzato».

All’incontro, dopo i saluti istituzionali di Nicola Mattoscio, Presidente della Fondazione Pescarabruzzo, e di Carlo Masci, Sindaco di Pescara, Raffaele Giannantonio, docente di Storia dell’Architettura, e i due autori dei testi Federico Bulfone Gransinigh e Claudio Mazzanti presenteranno il volume. Concluderanno l’evento gli interventi di Giovanni Ciarrocca, Segretario Generale ADSI, e Giovanni Tavano, Amministratore delegato e Direttore artistico di CARSA Edizioni. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.

In foto: la copertina del volume, nell’immagine la monumentale scalinata di ingresso del Palazzo de Nardis a L’Aquila. Foto di Massimiliano Giancristoforo




CONCERTO SOLO PIANO

Recital della pianista Maria Gabriella Castiglione Teatro Comunale L, De Deo Domenica 7 Aprile 2024, 18:30

Loreto Aprutino, 6 aprile 2024. Ascolteremo un percorso musicale intenso, suggestivo e singolare come lei sa fare da anni coinvolgendo spettatori di tutte le età, interpretando musiche di autori classici come Bach, Chopin, Rachmaninov ai moderni come Piazzolla, Sakamoto,  Nyman, Tiersen, con una intensità che rapisce l’anima.

Tecnicamente Maria Gabriella , dotata di poliedricità e forza, ma intimamente di rara commozione, quasi a voler conoscere ogni singolo spettatore, percorrendo, attraverso le note vibranti, il cuore di ognuno. Lei si autodefinisce Artista Indipendente perche fuori da tutte le convenzioni , dalla politica, dai sistemi, ma guidata da uno spirito ribelle ma austero, severo ma anarchico, libera da tutto e tutti.

Laureata al Conservatorio di Pescara, ha inciso numerosi CD e direttore artistico del festival Musicarte nel Parco a Pescara da 26 anni che si svolge all’Aurum, insegnante infallibile amata dai suoi allievi .Durante i suoi recital riesce a captare ogni momento in ogni nota, seppur di autori di epoche  diverse, ma legati magistralmente da un filo sottile che , solo al termine del concerto lo spettatore sa cogliere , direi un pugno nello stomaco, lasciando un segno indelebile.

Maria Gabriella Castiglione ha in attivo circa 800 concerti, pluripremiata ( 6 medaglie d’oro e targa d’argento)  dalla Presidenza della Repubblica Italiana, si esprime anche attraverso la pittura e scrittura, e come lei dice, sceglie l’arte come sopravvivenza e modus vivendi in un mondo ormai disumanizzato.

Ha scritto un libro “I miei anni” edito da Solfanelli editore che verrà presentato in aprile a Chieti presso il Museo Barbella. Ha preso nel 2023 il 23 maggio il Premio Falcone e Borsellino per il suo impegno sociale culturale ( ha realizzato concerti nelle carceri, eventi importanti per la giornata dello Shoà, concerti per Impegni Civili contro le mafie ) e il 4 settembre a Roseto Te è stata insignita del Premio Eccellenze d’Abruzzo con altri personaggi nazionali di ogni settore. Ha realizzato concerti internazionali anche con associazione Giappone Abruzzo l’Aquila in onore a Sakamoto. Maria Gabriella Castiglione. Una delle pochissime pianiste soliste in Abruzzo, sicuramente la più profonda e richiesta. Su You Tube è presente con decine di interviste e riprese di concerti.

ingresso gratuito




DON TADDEO

Il saluto di un fratello che torna nella Patria Celeste  

Torrevecchia Teatina, 6 aprile 2024. Giovedì scorso è nato al cielo, nella sua Tuticorin (India), il nostro caro don Taddeo Fernando. Un sacerdote noto nella nostra comunità diocesana di Chieti Vasto per via di un gemellaggio con la Diocesi di Tuticorin in India che lo ha visto collaborare negli ultimi tempi nelle diverse chiese parrocchiali di Atessa, Torrevecchia Teatina, Taranta Peligna e Casalbordino.

Lo ricordiamo nella sua breve stagione anche da noi, dunque, nella chiesa di Torrevecchia Teatina, come vice Parroco. Una stagione vissuta con il compianto don Danilo Belotti dal 1° Agosto 2015 al 4 Gennaio 2016 e con don Nicolino Santilli dal 5 al 31 Gennaio 2016.

Celebrazioni, liturgie, sacramenti e lunghe passeggiate con meditazioni silenziose per i nostri luoghi della fede; preghiere, riflessioni, omelie semplici e dirette, corroborate da sorprendete ed amabile cultura orientale e di genuina e profonda fede.

Aveva 54 anni, era tornato nella sua città natale sembrerebbe per motivi di salute, è stato stroncato da un ictus. Stamattina sono state celebrate le esequie nella cattedrale del Sacro Cuore di Tuticorin.

Un pensiero, un ricordo, una preghiera per una persona tenera, attenta e sorridente.

Non credevo fosse l’ultimo saluto, quello di qualche tempo fa in piazza Valignani, proprio davanti la curia arcivescovile, invece fu proprio l’ultima volta. Un sorriso, ma non il solito sorriso: una linea di malinconia nel volto e forse qualche parola rimasta nel silenzio. Ecco il ricordo; semplicità ed affetto fraterno in un saluto d’addio per tornare in patria … nella patria celeste.  

Lo ricordiamo per aver vissuto insieme intensi momenti di bellezza che in tanti oggi rivivono negli album fotografici che si stanno aprendo nel web.

nm




MAXXI L’AQUILA CELEBRA I 15 ANNI DAL SISMA

Un battito d’ali di Emanuela Giacco 5 – 21 aprile 2024  Maxxi L’Aquila | Corte

L’Aquila, 6 aprile 2024. Due grandi ali di farfalla azzurre come la libertà e grigie come la roccia accoglieranno i visitatori, da oggi al 21 aprile, nella corte a esedra di Palazzo Ardinghelli: è In un battito d’ali di Emanuela Giacco, opera commemorativa che il MAXXI L’Aquila ha scelto per ricordare i 15 anni dal sisma che il 6 aprile 2009 ha sconvolto la vita del capoluogo abruzzese e di altri 55 comuni.

L’installazione, che ha ricevuto il patrocinio e il contributo del Comune dell’Aquila, è stata inaugurata questa mattina alle 11.00. All’opening hanno partecipato il Presidente della Fondazione MAXXI, Alessandro Giuli, il Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi e l’artista, Emanuela Giacco aquilana di nascita che al dramma del 6 aprile ha dedicato questo lavoro.

“La Fondazione MAXXI condivide con la comunità aquilana il momento solenne del quindicesimo anniversario del sisma. Ci siamo posti in ascolto di tanti soggetti di questo territorio, condividendone le speranze per il futuro e sostenendoli affinché si completi l’opera di ricostruzione materiale e sociale.

Sebbene ci sia ancora da fare, L’Aquila è un modello positivo di ricostruzione, basato sulla tenacia delle popolazioni colpite, sulla solidarietà dell’intero Paese, sulla capacità di programmazione degli interventi e gestione delle risorse, un esempio a cui ispirarsi per ricostruire anche altri territori colpiti da tragedie simili.

Desideriamo che L’Aquila sia osservata con interesse per la sua scelta coraggiosa di investire e ricostruire puntando sull’arte e sulla cultura come forze aggreganti e trainanti, come tratti identitari della comunità” dice il Presidente della Fondazione MAXXI, Alessandro Giuli.

Conferma il Sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi: “La cultura ha rappresentato la forza propulsiva della ricostruzione sociale e fisica e siamo grati ai tanti che, come il MAXXI, hanno portato il loro contributo, innescando interazioni con il territorio, valorizzandone i molteplici aspetti e le diverse risorse che esso è in grado di esprimere. Anche per questi motivi il rapporto con il MAXXI L’Aquila è ormai di quelli imprescindibili per la città e la municipalità. L’arte, come nel caso dell’opera dell’aquilana Giacco, può costituire un valore aggiunto per la ricostruzione post-terremoto, proiettando L’Aquila sul panorama nazionale ed europeo. Un percorso a cui contribuiranno anche le attività che abbiamo previsto per il 2026, anno in cui L’Aquila sarà Capitale italiana della cultura, previste nel progetto di candidatura e che anche il MAXXI contribuirà a realizzare”.

L’arte, dunque, come forza di ricostruzione, è questo il messaggio positivo che parte dal MAXXI L’Aquila ed è lo stesso espresso dall’opera In un battito d’ali, simbolo dell’anima, della trasformazione, della speranza, della bellezza e, allo stesso tempo, dell’inconsistenza della felicità. La farfalla è emblema di rinascita, vola dopo aver superato l’isolamento e la costrizione vissute da ciascun individuo toccato dal terremoto, un essere solo, che nel buio si congeda dalla sua prima esistenza e si prepara al futuro. Il filo che ha generato il bozzolo diventa materia delle nuove ali: i nodi delle cime nautiche di recupero utilizzate dall’artista simulano le relazioni fra gli individui: una rappresentazione “dell’Io” che si collega al “Tutto”, una scintilla di energia che fa parte di un disegno più ampio.

Dice l’artista aquilana Emanuela Giacco: ”È per me un grandissimo onore ed una forte emozione presentare l’opera commemorativa che ho progettato e definito per ricordare il quindicennale del sisma e le vittime alle quali va il mio primo pensiero. Il terremoto ha trasformato la vita di noi tutti, ci ha tolto molto ma ha anche insegnato tanto: la fugacità della vita, il rispetto per il dolore degli altri, il senso di comunità, il bisogno della trasformazione e del cambiamento, come quello del bozzolo, il significato della parola rinascita, la stessa della farfalla evocata dalle ali della mia opera”.

Il MAXXI L’Aquila, con il Patrocinio del Comune dell’Aquila, ricorderà i 15 anni dal sisma ancora sabato 13 aprile alle 19 con la proiezione, in sala della Voliera, di Mille e una di queste notti di Gea Casolaro, in collaborazione con il Soroptimist Club L’Aquila e l’Istituto Cinematografico “Lanterna Magica” dell’Aquila. Il documentario, realizzato nei vicoli deserti del contro storico dell’Aquila nella notte del 31 dicembre 2011, esattamente mille notti e un giorno dopo il 6 aprile 2009, per rendere omaggio alla città e ai suoi abitanti, verrà introdotto dall’artista.

Ingresso libero con prenotazione sul sito www.maxxilaquila.art




ASSOLO di e con Elisabetta Femiano

Andrà in scena domani, domenica 7 aprile, alle ore 18 a Palazzo Sirena, lo spettacolo per la regia di Danilo Proia

Francavilla al Mare, 6 aprile 2024. L’appuntamento completa il calendario dell’8 marzo, che celebra le donne attraverso la cultura nella città di Francavilla. Un’iniziativa dell’assessorato alla Cultura, in capo all’Assessora Cristina Rapino, che riveste anche la delega alle Pari Opportunità: “Il calendario della Festa della Donna è andato oltre la ricorrenza dell’8 marzo e, grazie al contributo delle associazioni, ha offerto una serie di incontri culturali partecipati e curati. La rassegna si chiude domenica, a Palazzo Sirena con uno spettacolo teatrale che siamo certi raccoglierà il gradimento del pubblico”.

“Palazzo Sirena, mentre è ancora in atto la riqualificazione di tutta l’area in cui questo contenitore culturale si trova, vive e propone spettacoli di alto livello”, è il commento del Sindaco Luisa Russo, “e mentre sta per partire la stagione teatrale 2024 (il 26 aprile, ndr.), proponiamo uno spettacolo dal grande valore sociale che chiude un mese di incontri su un tema a cui teniamo molto: quello delle politiche di genere”.

Soddisfazione è espressa anche da parte della Presidente del Consiglio Comunale, Francesca Buttari, “Con assolo si chiude la rassegna per la Giornata Internazionale della Donna e siamo molto soddisfatte di provare ogni anno a proporre momenti che ci consentano di tenere alta l’attenzione di tutti sull’urgenza di politiche di genere sempre più efficaci, e come nel caso di questo spettacolo nuovi punti di vista. Tutte le istituzioni sono chiamate a fare la loro parte e noi, insieme alle associazioni, ci sentiamo tutti chiamati a fare la nostra”.

Assolo è la storia di una donna di nome Teresa che, lasciata dal marito, si ritrova da sola in una casa , a fare i conti con se stessa. Partita dalla provincia si trasferisce a Roma. Dopo aver svolto diversi lavoretti incontra un produttore cinematografico che la convince a fare del cinema. In uno di quei giorni in cui interpreta pubblicità squallide e che non le offrono alcuna possibilità di far carriera, incontra Lorenzo. Lo spettacolo è gratuito.




20 ANNI DI FIAB PESCARABICI

Pescara, 6 aprile 2024. Si avvicina un importante compleanno: FIAB Pescarabici compie 20 anni! Celebreremo l’anniversario presso la Ciclostazione di Pescara Porta Nuova, lunedì 8 aprile, alle ore 18:00. Ricorderemo le attività svolte fino ad oggi e parleremo delle prossime iniziative.

Francesco Mancini – Presidente




FESTIVAL DELLA CULTURA ROM E SINTI

Rom abruzzesi alla sesta edizione

Isernia, 6 aprile 2024. Domenica 7 aprile in occasione della giornata internazionale del popolo rom  presso l’auditorium Unità d’Italia a Isernia, si terrà la 6 edizione Festival della Cultura Rom e Sinti

L’evento promosso e distenuto dall’ UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) che si colloca nella settimana della cultura che va dal 3 al 10 Aprile dove ci saranno una serie di eventi. Il Festival vuole valorizzare le risorse artistiche della comunità rom, per far conoscere la bellezza di un popolo, proponendo esempi positivi di integrazione nel tessuto sociale.

Al Festival prenderanno parte anche rom abruzzesi : Angela De Rosa di Sulmona ( AQ)  vincitrice della quinta edizione del Festival e Veronica De Rosa  di Sulmona (AQ)

In veste di giurato poi vedrà la presenza di Virginia Morello  ( la prima donna rom  rappresentante sindacale ) di Martinsicuro (TE) e Giulia Di Rocco ( membro del Forum RSC UNAR e membro IRU)   originaria di Pratola Peligna (AQ)

Perché nasce questo festival:

• Combattere l’antiziganismo in Italia attraverso la conoscenza della nostra cultura

• Promuovere l’inclusione sociale dei gruppi Rom Sinti e Camminanti (RSC) in Italia attraverso la mobilitazione di risorse umane

• Promuovere giovani /e artisti emergenti

Il focus dell’ evento è quello di promuovere la cultura dando una visione diversa dai luoghi comuni, spesso propagata in maniera contorta ed equivoca.

Tale evento sostiene la Coordinatrice Saska Jovanovic, vuole essere una fusione con la comunità dominante attraverso un dialogo e partecipazione attiva alla realizzazione di questo evento dove tutti sono costruttori di proprie idee per combattere contro gli stereotipi comuni.

Il programma prevede:

• Artisti professionisti Rom e Sinti di elevato spessore

• Gara di artisti emergenti Rom e Sinti (con apposita giuria tecnica di artisti professionisti del mondo dello spettacolo)

• Sfilata di alta moda della stilista Sara Cetty

• Buffet della tradizione culinaria Rom e Sinti




PREVENZIONE RISCHI DISASTRI NATURALI

Presentati all’Aquila, alla presenza delle segreterie nazionali dei sindacati confederali CGIL, CISL e UIL, i risultati del progetto Territori Aperti

L’Aquila, 6 aprile 2024. Venerdì scorso, a L’Aquila, nel Centro congressi Luigi Zordan dell’Università de L’Aquila, sono stati presentati i risultati di cinque anni di attività realizzate nell’ambito del progetto Territori Aperti.

Il progetto, condiviso con il Comune dell’Aquila e finanziato dal Fondo Territori Lavoro Conoscenza di CGIL, CISL e UIL, ha creato i presupposti per l’istituzione di un Centro interdisciplinare di documentazione, formazione e ricerca sulla prevenzione e sulla gestione dei disastri e sui processi di ricostruzione materiale e immateriale delle aree colpite, con particolare attenzione alle questioni economiche e sociali, alla pianificazione territoriale e alle questioni sanitarie. Il progetto è basato sui principi della open science e su un’infrastruttura tecnologica innovativa per la raccolta, il trattamento e l’analisi dei dati.

Nell’ambito del progetto è stato realizzato un Master in management tecnico-amministrativo post-catastrofe negli enti locali, giunto alla quarta edizione, che ha formato 154 professionisti e ha dato vita al Toolkit Disaster Preparedness, una raccolta a disposizione di cittadini e istituzioni composta da più di 90 esperienze che sono confluite in  22 raccomandazioni per la gestione dei disastri, elaborate dagli esperti accademici a partire dalle tesi del Master e dai progetti del Comitato sisma centro Italia.

Inoltre, è stata realizzata un’infrastruttura tecnologica per integrare e rendere disponibili i dati raccolti e analizzati, 23 banche dati di open data collegate direttamente al sito, 14 approcci di analisi e metodi sviluppati, 3 applicazioni, 10 tesi universitarie, 56 pubblicazioni scientifiche di cui 35 in riviste e conferenze internazionali di prestigio, e 26 rapporti tecnici prodotti dal progetto. Attualmente 6 centri collaborano al sistema informativo e ben 10 enti (locali e nazionali) partecipanti alla rete di istituzioni coinvolte nel progetto. Il numero delle visite al sistema informativo è attualmente oltre 35.000 e il numero di downloads dei documenti pubblicati del Centro (pubblicazioni, deliverables, ecc.)  è poco sotto i 21.000.

Oltre agli studenti universitari e a quelli del master, sono stati formati tre professionisti in ambito più strettamente tecnologico e sono stati svolti 27 tirocini interni. Nei cinque anni di progetto sono state assunte 39 figure professionali che grazie all’esperienza di Territori Aperti hanno potuto potenziare e ampliare le proprie conoscenze tecniche e le competenze trasversali, riuscendo tutti a progredire in tempi brevi nella propria carriera di lavoro. Il 26% dei contrattualizzati ha ottenuto un lavoro a tempo indeterminato.

Il numero dei progetti nazionali e internazionali in cui UnivAQ-Territori Aperti è partner è attualmente pari a 10, con 3 di rilevanza europea, permettendo alle attività di Territori Aperti di andare oltre il finanziamento originale. Infine, Territori Aperti ha partecipato a più di 60 eventi e organizzato più di 15 eventi che ha attratto in media sopra i 100 partecipanti.

All’evento di oggi hanno partecipato: il segretario generale della CGIL Maurizio Landini; Andrea Cuccello, della segreteria nazionale CISL; Ivana Veronese, della segreteria nazionale UIL; il rettore UnivAQ Edoardo Alesse; i professori UnivAQ Lelio Iapadre, Antinisca Di Marco e Donato Di Ludovico; Salvatore Provenzano e Raffaello Fico, titolari degli Uffici speciali della ricostruzione dell’Aquila e dei Comuni del Cratere. Presente anche, in videocollegamento, Stefano Massini, attore, drammaturgo, scrittore e narratore.

L’incontro è stata l’occasione per discutere sulle prospettive future del centro e sul suo ruolo nei processi di ricostruzione delle aree colpite da disastri naturali e antropogenici.

“È con molto piacere che tiriamo la somma del progetto Territori Aperti-dichiara Edoardo Alesse, Rettore dell’Università degli studi dell’Aquila- sperando di riuscire a stabilizzare i temi, i metodi ed anche lo spirito dell’iniziativa attraverso la costituzione di un centro di ricerca all’interno della nostra università, ma aperto e fruibile da tutti coloro che per varie ragioni ne avessero bisogno. In questo momento due parole mi vengono alla mente: gratitudine ed impegno. Gratitudine per le sigle sindacali, oggi presenti ai massimi livelli, ma soprattutto per i lavoratori che hanno contribuito in solido allo sviluppo del progetto; impegno forte, qualificato, introdotto con abnegazione da parte di tutti coloro che hanno fatto progredire le idee progettuali raggiungendo risultati pregevoli da un punto di vista formativo come il Master in management post-sisma ed operativo come il Toolkit di risposta alle calamità. Complimenti dunque ai sindacati, al Comune, agli uffici per la ricostruzione e naturalmente all’Università dell’Aquila”.

“L’infrastruttura tecnologica di Territori Aperti è connessa con l’infrastruttura europea SoBigData RI che garantisce la visibilità e il riuso dei risultati ottenuti nel progetto a livello europeo, nel pieno rispetto della Open Science” dichiara la prof.ssa Antinisca di Marco, “Rendere i dati e i metodi accessibili permette, in modo sostenibile, di rianalizzare fenomeni legati ai disastri e alla ricostruzione con innovative tecniche valorizzando in maniera continua i finanziamenti pubblici investiti per generarli. Inoltre, attraverso il finanziamento PNRR SoBigData.it che mira a rafforzare l’hub italiano dell’infrastruttura europea, l’Ateneo aquilano sta creando un nuovo data center ad alte prestazioni computazionali e di storage che, insieme con il virtual laboratory su Disaster and recovery di SoBigData RI, permetterà al nascente centro di avere a disposizione la necessaria tecnologia e competenza scientifica informatica per poter procedere con le sue attività.

L’incontro di oggi” dichiara Lelio Iapadre, prorettore delegato per lo sviluppo sostenibile e coordinatore del progetto Territori Aperti “è in primo luogo un’occasione per esprimere la gratitudine dell’Ateneo e della città dell’Aquila al Fondo Territori Lavoro e Conoscenza di CGIL, CISL e UIL per aver reso possibile la nascita del centro Territori Aperti, grazie ai contributi offerti da lavoratrici e lavoratori dopo il terremoto del 2009. Le attività di formazione, ricerca e collaborazione sociale del centro Territori Aperti rappresentano un esempio del ruolo che gli atenei possono svolgere per aumentare la resilienza dei territori ai disastri di origine naturale o antropica e per contribuire a generare percorsi di sviluppo sostenibile, coniugando l’apertura internazionale dei sistemi locali con obiettivi di giustizia sociale e ambientale. Il Toolkit Disaster Preparedness e la metrica di benessere sociale costruita insieme con le organizzazioni sociali attive nel territorio del sisma 2009 rappresentano strumenti fondamentali a disposizione delle istituzioni pubbliche e della cittadinanza per valutare la qualità delle politiche di ricostruzione”.

“Territori Aperti ha anticipato, ha sollecitato, ha spronato il dibattito sulla creazione di un Dipartimento Nazionale delle Ricostruzioni, dichiara Salvatore Provenzano, titolare dell’USRA. Il Paese ha necessità di un dipartimento che al pari del dipartimento della Protezione Civile (che coordina i processi in emergenza) coordini i processi di ricostruzione. Il dibattito parlamentare che seguirà alla presentazione del Disegno di legge appunto istitutivo del Dipartimento delle ricostruzioni può e deve trovare ottimi spunti dal  Toolkit Disaster Preparedness e più in generale dell’esperienza di Territori Aperti che ha messo in connessione le esperienze di ricostruzione dei territori colpiti dai più recenti eventi sismici mettendo in luce le buone pratiche e altresì evidenziando le criticità che inevitabilmente esistono in processi complessi quali quelli della ricostruzione.”

“Le aree del cratere 2009, ed in particolare quelle montane, sono state interessate da un progressivo spopolamento e marginalizzazione, a causa di mancanza di connettività, di produttività ed del limitato accesso ai servizi pubblici, tra cui l’istruzione e l’assistenza, che nel tempo ha contribuito alla minore attrattività di questi territori come luoghi in cui vivere e lavorare” osserva il responsabile dell’USRC Raffaello Fico “Di conseguenza , anche le risorse culturali, naturali ed il patrimonio materiale di queste aree hanno subito un progressivo declino e decadenza, in quanto non inclusi all’interno di sistemi economici in grado di valorizzarli. Nell’ambito dei progetti di studio di Territori Aperti, attraverso attività di ricerca e analisi in sinergia con l’Università dell’Aquila, l’USRC, ha contribuito ad aprire un percorso importante, volto a manifestare la capacità degli enti territoriali a sviluppare un processo di ricostruzione urbana, sociale ed economica delle aree maggiormente esposte a rischio. Grazie al lavoro dei comuni si può concorrere a promuovere lo sviluppo del territorio e la valorizzazione delle aree interne attraverso processi di partecipazione di cui l’Ufficio si fa promotore”.

“Il progetto che abbiamo deciso di finanziare” dichiara Maurizio Landini, segretario generale Cgil  “rappresenta per il nostro sindacato un motivo di orgoglio: in una condizione di profonda difficoltà, favorire occasioni di studio è indubbiamente uno strumento per scommettere sullo sviluppo di territori che, dopo la tragedia, rischiano di essere abbandonati. Ma il successo di questo lavoro comune non deve fermarci, i nostri sforzi devono proseguire per garantire a questi territori la valorizzazione necessaria. E questo lo si fa a creando lavoro stabile e di qualità, investendo sulle grandi scommesse a cui siamo chiamati per affrontare le due grandi transizioni, quella ambientale e quella digitale. La Cgil non si fermerà e continuerà a battersi per tutto questo”.

“L’incontro di oggi” sottolinea Ivana Veronese “dimostra come la solidarietà di lavoratrici e lavoratori abbia permesso di realizzare un progetto concreto nella ricostruzione post terremoto.   Siamo in un territorio che si trova all’incrocio di diversi assi: sotto un profilo economico presenta caratteristiche simili a quelle delle Regioni centro-settentrionali, ma sono presenti anche elementi tipici del Mezzogiorno, sotto il profilo sociale e istituzionale. La maggior parte dei Comuni del cratere, poi, sono caratterizzati da bassa densità di popolazione. La struttura industriale presenta un marcato dualismo: un gruppo ristretto e molto qualificato di aziende medio-grandi e una grandissima maggioranza di microimprese. Occorre sicuramente ammodernare le infrastrutture delle aree industriali, con il completamento della metanizzazione e l’infrastrutturazione digitale a banda larga. Serve investire nelle infrastrutture immateriali, come le cosiddette trasversali, e promuovere e stimolare i collegamenti tra mondo delle imprese, mondo della ricerca, dell’università e dei centri di ricerca interni ed esterni al territorio. Abbiamo, infine, la sfida dell’intelligenza artificiale e ci dobbiamo porre il tema di come governiamo il lavoro. Siamo convinti dell’importanza della ricerca e dell’innovazione tecnologica per anticipare le trasformazioni cruciali del sistema produttivo, ma dobbiamo mettere al centro della mission le persone. Di conseguenza abbiamo bisogno di più istruzione e più formazione”.

“Territori Aperti” dichiara Andrea Cuccello “è stata una straordinaria intuizione che ha messo in sinergia Enti Pubblici, Sindacati, Università grazie ad un finanziamento del fondo territori lavoro e conoscenza, costituito con una sottoscrizione tra i lavoratori aderenti a CGIL, CISL, UIL, è stato sicuramente un progetto che ha dato vita ad una eccellenza, un centro interdisciplinare di documentazione, formazione e ricerca, basato su una infrastruttura tecnologica integrata nella rete europea SOBIGDATA RI che lavora su tutti gli aspetti inerenti la prevenzione e la gestione dei disastri naturali e antropogenici, nonché dei processi di ricostruzione delle aree colpite. La Cisl, prosegue Cuccello, crede profondamente allo straordinario e fecondo supporto del mondo accademico, come conoscenza e come promotore di nuovo sapere ma anche per realizzare nuove idee e nuove modalità operative. E siamo convinti che tutto ciò deve essere preso in considerazione creando una osmosi ed un punto di riferimento  rispetto a quanto in questi mesi si è andato articolando presso la Commissione Ambiente di Camera e Senato, rispetto alle  tre proposte di legge inerenti le calamità naturali, sulle quali come Cisl abbiamo polarizzato le nostre osservazioni nelle quali abbiamo evidenziato come siamo efficienti nella gestione dell’emergenza, siamo più carenti nel sistema della programmazione di ricostruzione. Dobbiamo rendere protagonista una struttura già esistente che si chiama Casa Italia, la quale deve essere rafforzata nell’organico assegnandole il compito di essere Struttura di Missione di riferimento per la ricostruzione e la fase post-emergenziale. A 15 anni dal tragico evento del 6 aprile, si è posto il tema della ricostruzione, con i suoi tempi ed i suoi costi. Ma ci è chiara una cosa: un Paese come l’Italia ad alto rischio sismico deve aumentare la sicurezza del patrimonio edilizio esistente. Questo è possibile anche utilizzando l’esperienza dei nostri Enti Bilaterali presenti in edilizia e investendo sulla qualità ed innovazione delle nuove costruzioni. Temi quest’ultimi che sono stati recepiti anche dal Governo in occasione del confronto con il Ministro del Lavoro in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro”.




PER UNA SCUOLA PIÙ GREEN

Negli spazi esterni del Liceo Marie Curie, la messa a dimora di nuove essenze arboree nell’ambito del progetto di educazione ambientale

Giulianova, 6 aprile 2024. Sono stati messi a dimora tanti nuovi alberi, ieri mattina, nel giardino del Liceo Marie Curie. L’iniziativa, che  rientra nel progetto Per una scuola più green promosso dalla direzione scolastica, è stata organizzata dall’ associazione “Un albero in più” e dalla scuola di basket Happy Drake con il patrocinio della Provincia di Teramo e del Comune di Giulianova.

Alla fattiva lezione di educazione ambientale hanno partecipato numerosi alunni del Liceo. Erano presenti il Sindaco Jwan Costantini, la dirigente scolastica Silvia Recchiuti, i consiglieri provinciali Flavio Bartolini e Luca Lattanzi, il presidente di Un albero in più Nicola Di Battista e quello della scuola di basket Happy Drake Nicola Sacripante.

Si è trattato di un bel momento in cui scuola, istituzioni, associazioni hanno dato concretezza ad un impegno di riqualificazione e potenziamento del verde pubblico, a testimonianza di come un rapporto di collaborazione, specie se gestito su più livelli, possa portare a risultati utili e duraturi.




IN MEMORIA DELLE VITTIME DEL SISMA 2009

Domenica 7 aprile per la chiusura della settantunesima stagione della Camerata Musicale al Teatro M. Caniglia

Sulmona, 6 aprile 2024. Ultimo appuntamento di stagione per la Camerata Musicale Sulmonese che, quest’anno più che mai, con una proposta ampia e variegata, è riuscita a coinvolgere ed entusiasmare un vasto pubblico di varie età e aspettative. Dopo aver messo a segno una serie di serate sold out,  si chiude in bellezza nel segno del ricordo e della solidarietà. Con una grande produzione che vede coinvolti oltre cento artisti, l’Orchestra Sinfonica Abruzzese,  quattro cori,  con la voce solista del soprano Martina Tragni e la Direzione affidata al M° Pasquale Veleno, la Camerata Musicale rende omaggio alle vittime del sisma del 2009.  L’Istituzione Sinfonica Abruzzese ricorda il dramma del 6 aprile che 15 anni fa ha sconvolto la vita della città dell’ Aquila e di tanti comuni d’Abruzzo, con una produzione imponente e fortemente significativa, dedicata alla memoria delle vittime.

Tre i concerti nel programma, 4 aprile a L’Aquila, 5 a Pescara, e domani, domenica 7 aprile a Sulmona presso il Teatro M. Caniglia alle ore 18 per la Camerata Musicale Sulmonese.

La produzione – che si avvale della direzione del M° Pasquale Veleno,   e della presenza del soprano Martina Tragni – vanta la collaborazione del Conservatorio Statale di Musica “A. Casella” dell’Aquila e la presenza di alcune fra le compagini corali più importanti d’Abruzzo: Coro Gran Sasso e  Corale Novantanove dirette dai Maestri  Carlo Mantini ed Ettore Maria del Romano,   mentre il Coro della Virgola e il coro dell’ Accademia per il concerto di Pescara.

Al Teatro Caniglia di Sulmona,  per l’ultimo concerto dell’iniziativa con cui si conclude anche la settantunesima stagione musicale della Camerata Sulmonese, un grande coro composto da tutte le quattro corali stringerà, in un abbraccio ideale, tutta la popolazione abruzzese che ha vissuto il sisma e che continua la fondamentale opera di ricostruzione materiale e sociale.

La proposta musicale unisce fede e sinfonismo con una travolgente forza espressiva e narrativa nell’esecuzione di un programma interamente dedicato a Felix Mendelssohn Bartholdy che comprende la sua sinfonia più matura, la Sinfonia n. 3 op. 56 in La min. detta “Scozzese”, oltre a un’ esecuzione inconsueta e originale di un’opera di straordinaria ispirazione come il suo Salmo n. 42 “Wie Der Hirsch schreit nach frischern Wasser” per soli, coro e orchestra.

In conclusione, verrà eseguito il Mottetto op. 78 n. 2 “Richte mich, Gott” (Salmo n. 43) per doppio coro misto a cappella.

“Ricordare per alimentare la memoria e dare forza al futuro. -dice il M° Bruno Carioti,  Presidente dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese- Con questo spirito e con l’impegno di oltre cento artisti, affidiamo alle note di Mendelssohn l’omaggio alle vittime di quella terribile notte che ha segnato la storia della nostra comunità. L’emozione della musica è speranza e consapevolezza, amore e gratitudine per una ricostruzione che non ha mai dimenticato la dimensione umana. L’Aquila ed il suo cratere, con la forza dei suoi amministratori e dei suoi

cittadini, continua a percorrere con fierezza il suo percorso di rinascita. A nome dell’Istituzione Sinfonica Abruzzese  il ringraziamento va al Comune dell’Aquila,  alla Curia aquilana, al Conservatorio Statale di Musica “A. Casella” il Coro dell’Accademia, il Coro della Virgola, il Coro Novantanove e il Coro Gran Sasso   voluto aderire a questa produzione tanto complessa quanto emozionante. L’Aquila e l’Abruzzo sapranno testimoniare ancora una volta come la musica e la cultura siano un baluardo senza tempo capace di unire nel ricordo”.

Con questo programma musicale il pubblico sarà coinvolto in un sensazionale viaggio musicale, tra i colori dell’orchestra sinfonica e le atmosfere del coro a cappella, permeato di afflato evocativo e perfezione stilistica, da cui traspare la vena felice e ottimistica che contraddistingue la penna del compositore tedesco. Egli è l’uomo moderno che crede in Dio, guarda a lui con fiducia, e in lui cerca l’ispirazione profonda per i suoi capolavori. La sensibilità d’animo e la fede autentica di Mendelssohn si riflettono perciò negli adattamenti dei Salmi che mettono in risalto anche le istanze estetiche e semantiche del Romanticismo. Una lettura che guarda da una parte

all’antica polifonia rinascimentale e alle possibilità espressive del contrappunto e dall’altra riprende le evoluzioni più vicine al periodo storico del compositore. Una traiettoria che Mendelssohn conduce secondo una visione certamente personale ma sempre aperta al confronto continuo con le tradizioni dei repertori sacri, una traiettoria che giungerà poi a sviluppi successivi con gli interventi dei grandi compositori dell’Ottocento.

ORCHESTRA SINFONICA ABRUZZESE

Coro Gran Sasso e  Corale Novantanove

Coro della Virgola e Coro dell’ Accademia

 Maestri di coro

Carlo Mantini –  Ettore Maria del Romano

soprano Martina Tragni

Direttore M° Pasquale Veleno

musica di  

Felix Mendelssohn Bartholdy

Teatro Comunale “Maria Caniglia” di  Sulmona

domenica 7 aprile ore 18.00




L’ANNIVERSARIO DEL TERREMOTO

Quindici anni fa il terremoto, erano le ore 3 e 32 del 6 Aprile del 2009

L’Aquila, 6 aprile 2024. Nicola Labbrozzi  (Presidente dell’Ordine dei Geologi D’Abruzzo): “Il 100% dei comuni abruzzesi è a rischio sismico. Ad oggi completati, su tutto il territorio regionale, gli studi di microzonazione sismica. Quanto è accaduto a Taiwan, nella sua tragicità, ci conferma che una buona progettazione e un consapevole utilizzo del territorio possono consentirci di gestire i rischi ed evitare la distruzione di città e culture”.

“Alle ore 3 e 32 del mattino del 6 Aprile del 2009, un terremoto di magnitudo 6,3 con epicentro nella zona compresa tra le frazioni di Roio Colle, Genzano di Sassa e Collefracido, colpì l’Abruzzo, interessando il territorio posto a cavallo tra Italia Centrale e Italia Meridionale. Le vittime furono 309, i feriti 1.600, i danni furono di circa 10 miliardi di euro. Il 100% dei comuni abruzzesi è a rischio sismico. Ad oggi gli studi di microzonazione sismica di Primo Livello che hanno individuato le zone a comportamento sismico omogeneo, hanno coperto tutto il territorio abruzzese. 

Per la microzonazione sismica di II e III livello, dunque con caratteristiche più dettagliate a livello locale, gli studi sono stati conclusi per il 9% dei comuni abruzzesi ed avviati per il 30%. Nell’ambito della ricostruzione pubblica, su un totale di 758 interventi, ben 361 risultano conclusi, 126 sono in fase di attuazione, 107 in fase di collaudo, 139 in fase di progettazione e 25 in fase di programmazione.

Per quanto riguarda la ricostruzione privata su un numero di 29.830 pratiche presentate, ben 29.040 risultano concluse, mentre 790 sono da istruire. A quindici anni dall’evento sismico che ha scosso L’Aquila e l’Abruzzo tutto, siamo sempre più consapevoli di quanto sia importante la nostra figura per la tutela di vite umane, conservazione del patrimonio edilizio e per la conoscenza della vulnerabilità territoriale attraverso la prevenzione, vorremmo che ne fossero più consapevoli anche istituzioni e opinione pubblica”. Lo ha affermato Nicola Labbrozzi, Presidente dell’Ordine dei Geologi dell’Abruzzo, alla vigilia dell’anniversario del terremoto de L’Aquila, che colpì l’Abruzzo il 6 Aprile del 2009.

Taiwan invita ad una profonda meditazione!

“Il terremoto di Taiwan, nella sua tragicità, ci conferma che una buona progettazione e un consapevole utilizzo del territorio possono consentirci di gestire i rischi ed evitare la distruzione di città e culture.

Anche per questo, da anni, l’Ordine dei Geologi della Regione Abruzzo – ha concluso Labbrozzi – è attivo nella sensibilizzazione della cittadinanza per la diffusione della cultura geologica e dei principi di Protezione Civile e coopera con gli enti preposti”.




#DOMENICALMUSEO

MuNDA entrata gratuita il 7 aprile

L’Aquila, 6 aprile 2024. Con i  dati di affluenza di Pasqua e Lunedì dell’Angelo, circa 2000 visitatori, che  hanno confermato nuovamente  il Museo Nazionale d’Abruzzo fra i musei   più visitati d’Italia nella classifica del MiC, il MuNDA il 7 aprile  rinnova l’appuntamento con #domenicalmuseo che consente l’ingresso gratuito ogni prima domenica del mese.

Il Museo Nazionale d’Abruzzo sarà aperto nelle due sedi:

MuNDA – via Tancredi da Pentima, di fronte alle 99 cannelle orario 8.30/19.30. Ultima entrata ore 19.00.

La Sala francescana è stata  allestita  temporaneamente con 14 disegni provenienti dalla donazione di un collezionista privato, in memoria di Carmela Gaeta, in dialogo  con i sette dipinti su tela di Giulio Cesare e Francesco Bedeschini delle collezioni del MuNDA. Questo permetterà la manutenzione straordinaria delle opere che erano esposte nella Sala francescana   in previsione della loro futura esposizione negli spazi restaurati del Castello cinquecentesco. L’esposizione è corredata di stampe tattili 3D con descrizioni fruibili tramite QrCode e Braille e di due video realizzati in occasione della mostra, appena conclusa, “ Giulio Cesare e Francesco Bedeschini. Disegno e invenzione all’Aquila nel Seicento” da Altair4 Multimedia.

Il Mammut  al Castello Cinquecentesco orario 9.30/18.30. Ultima entrata ore 18.00

Biglietto: intero: 7 €, ridotto: 2 € (dai 18 ai 25 anni),  gratuito al di sotto dei 18 anni

I biglietti di accesso al Museo Nazionale d’Abruzzo possono essere acquistati direttamente in biglietteria,  sul portale dei Musei italiani al link www.museiitaliani.it o sull’app Musei Italiani.

Prenotazione obbligatoria per gruppi costituiti da più di 20 persone all’indirizzo e-mail mn-abr.urp@cultura.gov.it




GIORNATA INTERNAZIONALE DELLO SPORT

Sabato ricco di eventi a Castiglione Messer Raimondo

Castiglione Messer Raimondo, 6 aprile 2024. Sabato ricco di eventi, a Castiglione Messer Raimondo, oggi, 6 aprile, Giornata internazionale dello Sport. Non solo le iniziative interamente sportive, ma spazio anche alla prevenzione e alla salute, con gli screening ecografici gratuiti.

Si inizia alle 9:30, con il Calcio balilla umano, al campo sportivo di Piano San Donato, dove, alla stessa ora, ci sarà anche il mini golf. Poi, alle 10:00, nella palestra comunale, sarà la volta di basket e minibasket, a cura di Atri Basket e Penne Basket. Per tutta la giornata, dalle 9:30 alle 18:30, il campo di padel di Piano San Donato sarà aperto gratuitamente al pubblico, così come il campo di bocce, nella stessa fascia oraria.

Nel pomeriggio, alle 16:00, al campo sportivo, sarà la volta della partita Valfino Calcio – Torrese U15, mentre alla stessa ore, nella palestra comunale, sarà protagonista il Fatburner, con l’Asd I Professionisti delle Scienze Motorie. Alle 17:00, poi, si giocherà a Volley con l’Asd Watanka. Sempre nella palestra comunale, dalle 18:00, ci saranno i balli di gruppo a cura di Lory Dance. Per tutta la giornata di sabato e per domenica, infine, al laghetto del Pescatore, in contrada Cesi, si svolgerà la finale del campionato italiano individuale Trout Area.

In occasione della Giornata internazionale dello Sport, spazio anche alla prevenzione e alla sensibilizzazione delle malattie della tiroide: dalle 9:00 alle 13:00, nella sala polifunzionale del paese, è previsto lo screening ecografico gratuito. L’iniziativa è promossa da Esaote, Comune di Castiglione Messer Raimondo, Asl di Teramo e Croce Rossa Italiana – Comitato di Roseto.




ITINERARI SONORI. III^ Edizione

Appuntamenti di aprile

Teramo, 6 aprile 2024. Grande successo anche per la terza edizione di “ITINERARI SONORI. Orientarsi tra ricerca e progettazione dell’immateriale”, ciclo di seminari musicologici curato dal Conservatorio Statale di Musica “Gaetano Braga” di Teramo in collaborazione con il Dipartimento di Scienze della Comunicazione dell’Università degli Studi di Teramo.

Gli appuntamenti di aprile:

– Sabato 6 aprile alle ore 17, L’orecchio intelligente. Proposte di didattica dell’ascolto e fruizione consapevole della musica nella metodologia di Mario Baroni di Elisabetta Piras, pianista, musicologa e docente al Conservatorio Statale di Musica di Novara.

– Giovedì 11 aprile alle ore 15, Dinko Fabris del Dipartimento di ricerca, editoria e comunicazione del Teatro San Carlo di Napoli con Musicologi senza frontiere.

– Sabato 20 aprile alle ore 17, Giuseppe Verdi, l’uomo oltre il genio con Alessandra Toscani, project manager e presidente di “…and arts”. Sono previsti in questa occasione interventi musicali di Sara Fulvi (soprano) e Martina Menei (pianoforte).

– Sabato 27 aprile alle ore 18, Ettore Picardi, magistrato e procurato della Repubblica, con L’uomo, la legge e la giustizia.

L’accesso ai seminari è libero, ma è gradita la prenotazione all’indirizzo m.tassone@istitutobraga.it